François II de Tournon e Palazzo di Majo: differenze tra le pagine

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Foto
 
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{{Edificio civile
{{Cardinale
|nome edificio =François IIPalazzo dedi TournonMajo
|immagine =Palazzo Di Majo portale.JPG
|stemma=Coat of arms of Mgr François de Tournon.svg
|didascalia = Il portale
|motto=Non quae super terram
|paese = ITA
|immagine=Giovanni Capassini - Le cardinal François de Tournon, archevêque de Lyon (huile sur bois).jpg
|indirizzo =
|creato=9 marzo [[1530]] da [[papa Clemente VII]]
|città = Napoli
|nato=[[1489]], castello di [[Tournon-sur-Rhône]]
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è disambigua -->
|titolocard=
|stato =
|ruoliattuali=
|periodo costruzione = [[XVIII secolo]]
|ruoliricoperti=
|inaugurazione =
|ordinato=
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|uso = residenziale
|arcelevato=
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|patrelevato=
|ingegnere =
|pubblicato=
|appaltatore =
|deceduto=22 aprile [[1562]]
|costruttore =
|proprietario =
}}
[[File:Palazzo di Majo (Napoli).JPG|alt=La facciata su Santa Teresa|miniatura|La facciata su Santa Teresa degli Scalzi[[File:Palazzo di Majo. 1026.jpg|alt=La scala di Sanfelice|miniatura|La scala di Sanfelice]]]]
{{Bio
'''Palazzo di Majo''' è un palazzo di [[Napoli]] situato all'inizio del [[rione Sanità]] nel quartiere [[Stella (Napoli)|Stella]]; l'ingresso è ubicato in discesa Sanità 68, mentre da [[via Santa Teresa degli Scalzi]] è visibile il cortile.
|Nome = François-Juste II de
|Cognome = Tournon
|Sesso = M
|LuogoNascita = Castello di Tournon
|LuogoNascitaLink = Tournon-sur-Rhône
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1489
|LuogoMorte = Saint-Germain-en-Laye
|GiornoMeseMorte = 22 aprile
|AnnoMorte = 1562
|Epoca = 1500
|Attività = cardinale
|Attività2 = politico
|Nazionalità = francese
}}
Fino al [[1561]] fu tra i maggiori artefici della politica estera francese.
 
==Cenni storici e descrizione==
Era figlio di Jacques II, [[De Tournon|Signore di Tournon]] (o Turnone) e ciambellano di [[Carlo VIII di Francia]], e di Jeanne de Polignac.
L'edificio venne eretto nel [[XVIII secolo]] su volontà del nobile Bartolomeo di Majo. Da fonti cartografiche e documentali si è appurato che l'edificio esisteva già nel [[1718]]<ref name="Ferraro">Italo Ferraro, ''Napoli: atlante della città storica, Volume 5'', CLEAN, 2007</ref> e che nel [[1726]]<ref name="Ferraro"/> [[Ferdinando Sanfelice]] vi lavorasse per eseguirne una ristrutturazione, ricreando una suggestiva abitazione [[Barocco napoletano|barocca]] al di fuori delle mura urbane.
Era di [[nobiltà|nobile]], antica e potente famiglia (imparentata fra l'altro con la [[Re di Francia|famiglia reale francese]]): il più antico personaggio della [[casata]] risulta essere Pons de Tournon, vescovo di [[diocesi di Le Puy-en-Velay|Puy]] nel [[1102]].
 
Il Sanfelice realizzò maestosamente il portale con arco mistilineo, su modello delle decorazioni [[Francesco Borromini|borrominiane]]. Al di sopra del portale, un cartiglio reca la volontà del di Majo di realizzare un palazzo al di fuori della città:
== Biografia ==
{{quote|BARPTOLEMAEUS MAJUS<br>PATRICIUS NEAPOLITANUS<br>SUBURBANUM HOC<br>SUORUM GENTILIUM EXTERNORUM<br>CUI FORS OBTULERIT<br>USUI NO[N] VOLUPTATI PARAVIT}}
===Gli inizi===
All'età di 12 anni François fu destinato dai familiari ad intraprendere la carriera ecclesiastica; entrato nell'ordine degli [[Agostiniani]], fu nominato arcivescovo d'[[arcidiocesi di Embrun|Embrun]] a soli 28 anni (30 luglio [[1518]]).
Nel [[1519]] ricevette la carica di [[abate commendatario]] dell'[[Abbazia di Chaise-Dieu]], carica che mantenne fino al [[1562]].
 
Il punto più pregevole è la scala tipicamente barocca: a pianta [[romboidale]], ha una struttura a sbalzo dove sui ballatoi di riposo sono posti gli ingressi ai locali interni (che ripetono lo stesso disegno del portale), su di esse sono posizionati dei busti. La scala è posta sulla sinistra del cortile.
===Con Francesco I===
Incontrò il re [[Francesco I di Francia]] per la prima volta a [[Lione]]; nel [[1525]] fece parte dei consiglieri della Reggente e trattò la liberazione del Valois, allora prigioniero in [[Spagna]] dopo la sconfitta subita nella [[battaglia di Pavia (1525)|battaglia di Pavia]] (durante la quale perse la vita anche il fratello di François, Just, Conte de Tournon). Dopo lunghi negoziati, il giovane [[arcivescovo]] sottoscrisse il [[Trattato di Madrid (1526)|Trattato di Madrid]] (14 gennaio [[1526]]) per il quale Francesco I venne liberato dietro pagamento di un ingente riscatto e con condizioni umilianti (avrebbe dovuto cessare ogni rivendicazione sulle regioni dell'[[Artois]], delle [[Fiandre]] e del [[Regno di Napoli]], oltre a rinunciare alla [[Borgogna]] e al [[Ducato di Milano]] e lasciare i due figli in [[Spagna]] come ostaggi).
 
[[Bernardo De Dominici]], nelle sue ''Vite dei pittori, scultori ed architetti napoletani'', non destina la minima critica alle scelte adoperate dal Sanfelice nel rifacimento del palazzo, lodando anzi ogni minimo aspetto.
François de Tournon ebbe poi una parte importante nei negoziati che precedettero il [[Pace di Cambrai|Trattato di Cambrai]] ([[1529]]) per mettere fine alla seconda guerra contro l'Impero; in forza di questo, l'arcivescovo fu rimandato in Spagna per domandare la mano di [[Eleonora d'Asburgo]] in nome del re di Francia. Dopo averla condotta in [[Guienna]], nel [[1530]], ne celebrò il matrimonio con [[Francesco I di Francia|Francesco I]]. Per i suoi servigi ottenne l'[[arcidiocesi di Bourges|arcivescovado di Bourges]], la badia di [[Abbazia di Saint-Germain-des-Prés|Saint-Germain-des-Prés]] e il cappello cardinalizio (9 marzo [[1530]]). Ricevette il titolo di [[Santi Marcellino e Pietro (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero dei Santi Pietro e Marcellino]].
 
Il palazzo fu coinvolto nella creazione del ''corso Napoleone'' nei primi del [[XIX secolo]]. Infatti gli sbancamenti che investirono il cortile poligonale durante il decennio francese resero possibile la creazione di questa nuova arteria cittadina. Per permettere che questa scorresse in maniera rettilinea, il cortile venne tagliato, perdendo l'aspetto chiuso e assumendo una forma emiciclica. Inoltre la nuova strada fu realizzata ad una quota superiore rispetto a quella di calpestio del palazzo.
===Cardinale===
Fu quindi mandato in [[Inghilterra]] dal papa per cercare di evitare lo [[scisma anglicano|Scisma]] di [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]]; non riuscì a dissuaderlo, ma in compenso ricevette numerosi benefici dal Re di Francia. Essendosi riaccesa la guerra contro l'Impero, ricevette il titolo di luogotenente generale; a conclusione di questa firmò la [[Tregua di Nizza]], che in pratica lasciò [[Torino]] in mani francesi. Poco dopo divenne l'unico arbitro delle sorti dello Stato (il [[Anne de Montmorency (duca)|Connestabile di Montmorency]] era caduto in disgrazia), tanto da meritarsi secoli dopo il titolo di "[[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|Richelieu]] di Francesco I" (facendo a tutti gli effetti le funzioni del Primo Ministro, pur non avendone mai ricevuto il titolo). Condusse lo Stato francese facendo del suo potere un uso degno di nota, ma anche riprovevole.
 
==Note==
Nel [[1538]] divenne [[arcidiocesi di Auch|arcivescovo di Auch]]. Alla morte di [[Francesco I di Francia|Francesco I]], i [[Guisa]], che temevano la sua influenza, lo spedirono in Italia, dove rimase per otto anni. Qui continuò le sue prediche cattoliche: esaltò il nuovo [[papa Giulio III]] (con il quale negoziò anche un nuovo trattato) e sollevò contro [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] parecchi stati italiani. [[Papa Giulio III]] lo ricompensò con l'[[arcidiocesi di Lione|arcivescovado di Lione]] e il titolo di [[Sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto|cardinale vescovo di Sabina]] (gli fu dedicata una medaglia dai [[Repubblica di Venezia|veneziani]] per l'occasione). Nel [[1555]] François, appena tornato in [[Francia]], si ritirò nella sua diocesi, suscitando contro di sé le ire degli [[Ugonotti]], che non avevano mai digerito le sue ferme e radicali posizioni in favore del cattolicesimo.
<references />
 
==Bibliografia==
Fu di nuovo inviato a Roma con lo scopo di mantenere [[papa Paolo IV]] nell'alleanza francese contro Carlo V: dopo aver cercato invano di mantenere la pace, rimase in Italia per conto della Francia. Nel [[1559]] riuscì quasi a farsi eleggere papa (al trono di San Pietro ascese invece [[papa Pio IV|Pio IV]], che nonostante tutto lo nominò d'[[Sede suburbicaria di Ostia|cardinale vescovo di Ostia]] e di [[Sede suburbicaria di Velletri-Segni|Velletri]] e [[Decano del collegio cardinalizio|decano del Sacro Collegio]]. Dopo la morte di [[Enrico II di Francia|Enrico II]] (rimasto ucciso durante un torneo), ritornò nuovamente in Francia: fu lui ad ammettere l'ordine dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]] nel paese.
*Aurelio De Rose, ''I palazzi di Napoli'', Newton Compton Editori, Napoli, 2001
 
==Voci correlate==
Nel [[1561]], ormai settantunenne, presiedette il [[Colloquio di Poissy]], ribadendo fortemente le proprie posizioni cattoliche. L'anno dopo, il 22 aprile, morì a [[Saint-Germain-en-Laye]], dopo aver servito fedelmente quattro regnanti e aver avuto temporaneamente il controllo dell'intera nazione francese.
*[[Palazzi di Napoli]]
 
==Mecenatismo==
François de Tournon aumentò la biblioteca reale, protesse i letterati più illustri (quali per esempio [[Denis Lambin]], [[Marc-Antoine Muret]] e Vincenzo Lauro), accumulò quattro milioni nell'erario reale, fu mandato come ambasciatore in Italia (si recò anche a Venezia, dove Giovanni Tatti gli dedicò la ristampa di un'opera del Contarini sulla Repubblica omonima, e lo stesso fecero i matematici dell'Accademia veneta delle Fama; a François è dedicata anche un'ode di [[Bernardo Tasso]]) Austria e Inghilterra. Fondò anche il Collegio di Tournon (uno dei più antichi collegi europei, dove studiò fra gli altri [[Honoré d'Urfé]]), e divenne uno dei più ricchi nobili di [[Francia]].
== Conclavi ==
François de Tournon partecipò ai seguenti [[conclave|conclavi]]:
*[[1534]], che elesse [[papa Paolo III]]
*[[1549]] / [[1550]], che elesse [[papa Giulio III]]
*primo del [[1555]], che elesse [[papa Marcello II]]
*secondo del 1555, che elesse [[papa Paolo IV]]
*[[1559]], che elesse [[papa Pio IV]]
 
== Bibliografia ==
*Berton, Charles: ''Dictionnaire des cardinaux, contenant des notions générales sur le cardinalat, la nomenclature complète..., des cardinaux de tous less temps et de tous les pays... les détails biographiques essentiels sur tous les cardinaux... de longues études sur les cardinaux célèbre...'' Parigi: J.-P. Migne, 1857
*Cardella, Lorenzo: ''Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa'' Roma, 1793
*''Dizionario biografico universale contenente le notizie più importanti sulla vita e sulle opere degli uomini celebri'', ed. Passigli, Firenze 1840 - 49.
*E. A. Cicogna, ''Delle iscrizioni veneziane raccolte e illustrate'', Venezia, Orlandelli 1824;
*J. - B. Bouillet, ''Nobiliaire d'Auvergne'', 1852
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Palazzo di Majo (Napoli)}}
{{Ferdinando Sanfelice}}
 
{{Palazzi di Napoli del XVIII secolo}}
==Collegamenti esterni==
{{Portale|architettura|Napoli}}
*{{cita web|http://www.medarus.org/Ardeche/07celebr/07celTex/francois_de_tournon.htm|François de Tournon|lingua=fr}}
*{{cita web|http://www.fiu.edu/~mirandas/bios1530.htm#Tournon,|The Cardinals of the Holy Roman Church|lingua=en}}
 
{{box successione
|tipologia=episcopale
|precedente= [[Niccolò Fieschi]]<br />[[1511]]-[[1516]]<br />[[Amministratore apostolico]]|
successivo=Antoine de Lévis de Château-Morand<br />[[1526]]-[[1551]]|
carica=[[arcidiocesi di Embrun|Arcivescovo di Embrun]]|
periodo=[[1517]]-[[1525]]|immagine=ArchbishopPallium PioM.svg
}}
{{box successione|
tipologia=episcopale|
precedente= [[Adrien Gouffier de Boissy]]<br />[[1519]]|
successivo=[[Enrico d'Angoulême]]<br />[[1562]]-[[1586]]|
carica=[[Abbazia di Chaise-Dieu|Abate commendatario de La Chaise-Dieu]]|
periodo=[[1519]]-[[1562]]|immagine=TerritorialAbbotCoA PioM.svg
}}
{{box successione|
tipologia=episcopale|
precedente= Guillaume Briçonnet<br />[[1507]]-[[1534]]|
successivo=[[Carlo di Borbone-Vendôme]]<br />[[1562]]-[[1590]]|
carica=[[Abbazia di Saint-Germain-des-Prés|Abate commendatario dell'Abbazia di Saint-Germain-des-Prés]]|
periodo=[[1519]]-[[1562]]|immagine=TerritorialAbbotCoA PioM.svg
}}
{{box successione|
tipologia=episcopale|
precedente= François de Bueil<br />[[1520]]-[[1525]]|
successivo=[[Jacques Leroy]] [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]]<br />[[1537]]-[[1572]]|
carica=[[arcidiocesi di Bourges|Arcivescovo di Bourges]]|
periodo=[[1526]]-[[1536]]|immagine=ArchbishopPallium PioM.svg
}}
{{box successione|
tipologia=cardinale|
precedente=vacante dal [[1520]]|
successivo=[[Georges II d'Amboise]]<br />[[1550]]|
carica= [[Santi Marcellino e Pietro (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro]]|
periodo=[[1530]] - [[1550]]|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
{{box successione|
tipologia=episcopale|
precedente= [[François Guillaume de Castelnau-Clermont-Ludève]]<br />[[1507]]-[[1538]]|
successivo=[[Ippolito II d'Este|Ippolito d'Este]]<br />[[1551]]-[[1563]]|
carica=[[arcidiocesi di Auch|Arcivescovo di Auch]]|
periodo=[[1538]]-[[1551]]|immagine=ArchbishopPallium PioM.svg
}}
{{box successione|
tipologia=episcopale|
precedente= Jean-Philibert de Challes<br />[[1527]]-[[1544]]|
successivo= Marcello Crescenzi<br />[[1550]]|
carica='''Abate commendatario dell'Abbazia di Notre-Dame d'Ambronay'''|
periodo=[[1544]]-[[1550]]|immagine=TerritorialAbbotCoA PioM.svg
}}
{{box successione|
tipologia=cardinale|
precedente=[[Jean du Bellay]]<br />[[1555]]-[[1560]]|
successivo=[[Rodolfo Pio de Carpi]]<br />[[1562]]-[[1564]]|
carica= [[Sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto|Cardinale vescovo di Sabina]]|
periodo=[[1550]] - [[1560]]|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
{{box successione|
tipologia=episcopale|
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successivo= Ippolito II d'Este<br />[[1562]]-[[1564]]<br />Amministratore apostolico|
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periodo=[[1551]]-[[1562]]|immagine=ArchbishopPallium PioM.svg
}}
{{box successione|
tipologia=episcopale|
precedente= Nicola di Gaddi<br />[[1543]]-[[1552]]|
successivo=[[Ippolito II d'Este]]<br />[[1562]]-[[1567]]|
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