Diritto di famiglia e Template:Unstrut-Hainich-Kreis: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AttoBot (discussione | contributi)
m WPCleaner v1.43 - Fixed using Wikipedia:Check Wikipedia (ISBN con sintassi errata - Errori comuni)
 
Aggiorno
 
Riga 1:
{{Navbox
{{Localismo|diritto|marzo 2017}}
|name = Unstrut-Hainich-Kreis
|title = {{bandiera|DEU}} [[Comuni della Germania|Comuni]] del [[circondario di Unstrut-Hainich]] [[File:Wappen Unstrut-Hainich-Kreis.svg|20px]]
 
|group1 = Città
Il '''diritto di famiglia''' è una branca del [[diritto]] italiano.
|list1 = [[Bad Langensalza]]{{,}}[[Bad Tennstedt]]{{,}}[[Mühlhausen/Thüringen]]{{,}}[[Schlotheim]]
 
|group2 = Comuni
== Storia ==
|list2 = [[Anrode]]{{,}}[[Ballhausen]]{{,}}[[Blankenburg (Turingia)|Blankenburg]]{{,}}[[Bothenheilingen]]{{,}}[[Bruchstedt]]{{,}}[[Dünwald]]{{,}}[[Großvargula]]{{,}}[[Haussömmern]]{{,}}[[Herbsleben]]{{,}}[[Hornsömmern]]{{,}}[[Issersheilingen]]{{,}}[[Kammerforst (Turingia)|Kammerforst]]{{,}}[[Kirchheilingen]]{{,}}[[Körner]]{{,}}[[Kutzleben]]{{,}}[[Marolterode]]{{,}}[[Menteroda]]{{,}}[[Mittelsömmern]]{{,}}[[Neunheilingen]]{{,}}[[Obermehler]]{{,}}[[Oppershausen]]{{,}}[[Rodeberg]]{{,}}[[Schönstedt]]{{,}}[[Sundhausen]]{{,}}[[Südeichsfeld]]{{,}}[[Tottleben]]{{,}}[[Unstrut-Hainich]]{{,}}[[Unstruttal]]{{,}}[[Urleben]]{{,}}[[Vogtei (comune)|Vogtei]]
Il diritto di famiglia codificato nel 1942 concepiva una famiglia fondata sulla subordinazione della moglie al marito, sia nei rapporti personali sia in quelli patrimoniali, sia nelle relazioni di coppia sia nei riguardi dei figli; e fondata sulla discriminazione dei figli nati fuori del matrimonio ([[figlio naturale]]), che ricevevano un trattamento giuridico deteriore rispetto ai [[filiazione legittima|figli legittimi]].
}}<noinclude>
 
[[Categoria:Comuni dell'Unstrut-Hainich-Kreis|*]]
Il primo libro del codice venne riformato dalla legge 19 maggio 1975, n. 151 ("Riforma del diritto di famiglia")<ref>[http://www.pariopportunita.gov.it/images/stories/nuova_normativa_nazionale/l_19_05_1975_151.pdf Legge 19 maggio 1975, n. 151 "Riforma del diritto di famiglia" Testo diffuso dal Ministero delle pari opportunità] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150924064239/http://www.pariopportunita.gov.it/images/stories/nuova_normativa_nazionale/l_19_05_1975_151.pdf |data=24 settembre 2015 }}</ref>, che apportò modifiche tese a uniformare le norme ai principi costituzionali. Con questa legge venne riconosciuta la parità giuridica dei coniugi, venne abrogato l'istituto della [[dote]], venne riconosciuta ai [[Figlio naturale|figli naturali]] la stessa tutela prevista per i [[filiazione legittima|figli legittimi]], venne istituita la [[comunione dei beni]] come regime patrimoniale legale della famiglia (in mancanza di diversa convenzione), la [[patria potestà]] venne sostituita dalla [[potestà]] di entrambi i genitori (ora, "potestà genitoriale" impropriamente alle volte è chiamata "responsabilità genitoriale")), in particolare nella tutela dei figli. Il coniuge superstite nella successione ereditaria diventa erede, mentre prima, legalmente, non ereditava nulla.
[[Categoria:Template di navigazione - comuni della Turingia|Unstrut-Hainich]]
 
</noinclude>
== Disciplina normativa ==
{{Vedi anche|Riforma del diritto di famiglia italiano del 1975}}
La disciplina fondamentale è contenuta nel [[codice civile italiano]], che dedica alla famiglia il primo libro, intitolato "Delle persone e della famiglia", Titoli V, VI, VII, VIII, IX, IX-''bis'', X, XI, XII, XIII, XIV.
 
La maggior parte degli articoli che lo compongono hanno oggi (in seguito a numerose modifiche) un contenuto profondamente diverso da quello che avevano nel testo originario del 1942. La vera e propria "riforma del diritto di famiglia" è stata apportata dalla [[Riforma del diritto di famiglia italiano del 1975|legge n. 151/1975]], ma la materia, nel corso degli anni, subì altre modifiche:
 
*la legge n. 431/1967 integrò le norme del codice in tema di [[adozione]] e affido, che successivamente vennero riformati con la legge n. 184/1983 e con la legge 149/2001;
*nel 1970 venne introdotto il [[divorzio]] (legge n. 898/1970), la cui disciplina venne modificata nel 1987 (legge n. 74/1987);
*con la legge n. 121/1985 (legge che rese esecutivo l'accordo del 1984 che modificò il [[Concordato]] del 1929) venne modificata la disciplina del [[matrimonio concordatario]];
*la legge n. 40/2004 regolamentò la [[procreazione assistita]];
*la legge n. 54/2006, la cosiddetta legge sull'[[affidamento dei figli|affidamento condiviso]] rivoluziona l'assetto dei rapporti genitori-figli così come disciplinato dal codice civile.
 
== Istituti ==
=== Separazione e divorzio ===
{{Vedi anche|Divorzio}}
Quando la coppia genitoriale decide di separarsi, o anche un solo membro lo decide unilateralmente, possono nascere dispute sulle modalità con cui i due genitori separati continueranno a occuparsi della prole.
 
Nelle [[Unione civile|famiglie di fatto]], non ratificate con atto di matrimonio, risulta competente il [[tribunale per i minorenni]] per regolare l'affido dei minori. Nel caso di famiglie ratificate con atto di matrimonio, civile e religioso concordatario, risulta competente il [[Tribunale|tribunale ordinario]] per compiere la [[Separazione personale dei coniugi|separazione]] e, quindi, il [[divorzio]] dei coniugi.
 
=== Affidamento dei figli in Italia ===
{{Vedi anche|Affidamento dei figli}}
In [[Italia]], dopo l'introduzione della legge sul [[divorzio]] (art. 155 c.c. 1974) si è sviluppata la consuetudine di affidare la prole alla mamma in via esclusiva, riducendo il legame dei figli verso il padre a un orario di visita limitato (spesso corrispondente a un pomeriggio alla settimana e due fine settimana al mese). Nasce così il termine [[famiglia monogenitoriale]]. La proprietà domiciliare è sempre assegnata al coniuge affidatario su semplice richiesta dello stesso, a titolo di utilizzo gratuito, indipendentemente dalla proprietà dell'immobile.
 
L'incremento delle separazioni (con un rapporto di una ogni tre matrimoni nel [[2002]] e di una ogni due nel [[2004]] secondo i dati [[Istat]]) ha posto in discussione l'attuale regolamentazione giuridica del divorzio a causa delle sofferenze che provoca ai figli e ai genitori non affidatari. Nel febbraio [[2006]] è stata promulgata la nuova legge sull'[[Affidamento condiviso (ordinamento civile italiano)|affido condiviso]].
 
L'interesse morale e materiale del minore diviene linea guida nella decisione del giudice. Questi, nel regolamentare i rapporti figli-genitori, dovrà prediligere, in quanto compatibile con interesse del minore, la soluzione dell'affido condiviso su quello monogentitoriale. Importante è il riferimento del nuovo art. 155 c.c. al diritto del minore, anche in caso di separazione personale dei genitori, di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale.
 
Dai lavori delle associazioni di categoria sono nate diverse proposte di legge che hanno l'obiettivo di minimizzare l'affidamento esclusivo a un solo genitore promuovendo invece due regimi di affido, congiunto e condiviso, che mantengono entrambi i genitori nel loro ruolo esercitando insieme la responsabilità genitoriale anche dopo la separazione; in particolare l'affido condiviso ha l'obiettivo di garantire il [[principio di bigenitorialità]] anche quando esiste conflitto fra i genitori. Inoltre, esso tende a riportare su un piano di pari dignità entrambi i genitori, cancellando così dal nostro [[ordinamento giuridico]] le figure di genitore affidatario e genitore non affidatario.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia==
* Paolo Ungari, ''Storia del diritto di famiglia in Italia (1796-1975)'', Il Mulino, coll. Biblioteca, 2002, ISBN 8815084215
* Michele Sesta, ''Manuale di diritto di famiglia'', CEDAM, coll. Manuali di scienze giuridiche, 2007, ISBN 9788813273163
* Pietro Semeraro, ''Famiglia e diritto penale'', ed. Aracne, 2016, ISBN 8854894273
 
==Voci correlate==
*[[CAFCASS]]
*[[Famiglia]]
*[[Maggiore età]]
*[[Minore età]]
*[[Riforma del diritto di famiglia italiano del 1975]]
*[[Unione civile (ordinamento civile italiano)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Family law}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Thesaurus BNCF}}
* Marco Cavina, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/il-diritto-di-famiglia_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Diritto)/ Il diritto di famiglia]» in ''Il contributo italiano alla storia del Pensiero-Diritto'', Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
* {{cita web|http://www.divorzionline.it/approfondimenti/|Divorzionline}}
* {{cita web|http://www.ami-avvocati.it/|Associazione Matrimonialisti Italiani}}
 
{{Portale|diritto|italia}}
 
[[Categoria:Diritto privato]]
[[Categoria:Diritto di famiglia]]
[[Categoria:Sociologia della famiglia]]