Palazzi di Livorno e Lago Misérin: differenze tra le pagine

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{{S|laghi d'Italia|Valle d'Aosta}}
{{torna a|Livorno}}
{{Massa d'acqua
[[Immagine:Livorno palazzo 11.JPG|thumb|Palazzo delle Colonne di marmo]]
|Nome = Lago Misérin
|Immagine = Lago_Miserin.JPG
|Didascalia = Il lago Misérin visto dalla [[torre Ponton]]
|Stato = ITA
|Stato2 =
|Stato3 =
|Stato4 =
|Stato5 =
|Altri stati =
|Div amm 1 = {{IT-VAO}}
|Div amm 2 =
|Div amm 3 = [[Champorcher]]
|Latitudine = 45.599482
|Longitudine = 7.522416
|Altitudine = 2.580
|Superficie = 0,22
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|Larghezza =
|Profondità =
|Profondità media =
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|Origine = naturale
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|Emissari = [[Ayasse]]
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|Salinità =
|Isole =
|Insenature =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
Il '''lago Misérin''' (pron. alla francese, "Miserèn" - {{IPA|/mizeʁɛ̃/}}) si trova nell'alta [[valle di Champorcher]] alla quota di 2.580 [[m s.l.m.]]
 
== Descrizione ==
Lista dei principali '''palazzi di Livorno'''.
[[File:Lago e Rifugio Miserin (10815035663).jpg|thumb|left|upright|Il lago d'inverno]]
Nei pressi del lago si trova il [[rifugio Misérin]] e il [[Santuario del Misérin|santuario Notre-Dame-des-Neiges]].
 
Dal lago è possibile ammirare le più belle e più alte vette della valle, tra cui la [[Rosa dei Banchi]] ed il [[Mont Glacier]].
==Storia==
[[File:Livorno cortile di Palazzo Huigens.JPG|thumb|left|Palazzo Huigens]]
 
Dalle acque del lago prende forma il torrente [[Ayasse]] che percorre tutta la valle di Champorcher.
La fondazione della città [[Medici|medicea]] non coincise con la costruzione di importanti palazzi aristocratici, che invece trovavano sede nella vicina [[Pisa]]; le strutture livornesi erano caratterizzate da una maggiore ricerca di funzionalità, sia nella ripartizione degli ambienti, che nella scelta dei [[materiali da costruzione]].
Esempi di questa concezione sono i più antichi edifici giunti sino ai giorni nostri, tra i quali possiamo ricordare il [[Palazzo Mediceo]] ([[XVI secolo]]) e quello della [[Palazzo della Dogana]] ([[1648]]), piuttosto spogli di elementi decorativi, ma che contribuiscono a definire un quadro d'insieme assai ricco ed interessante: infatti, è stato osservato che Livorno probabilmente costituisce il primo esempio in Italia di ''architettura diffusa''.<ref>R. Ciorli, ''Livorno. Storia di ville e palazzi'', Ospedaletto (Pisa) 1994, p.6.</ref>
 
==Accesso==
Per tutto il [[XVII secolo|Seicento]] ed il [[XVIII secolo|Settecento]] furono innalzati analoghi edifici; la presenza di un apparato decorativo più sofisticato era molto raro, tanto che veniva a caratterizzare immediatamente il nome dell'edificio: un esempio ben conservato è da ricercare nel [[Palazzo delle Colonne di marmo]], sito in Via Borra 29, attribuito, non senza incertezze, a [[Giovan Battista Foggini]], uno dei più importanti architetti toscani dell'epoca.
È possibile raggiungere il lago attraverso un comodo sentiero partendo dalla conca di Dondena (in [[lingua francese|francese]], Cuvette de Dondénaz) nei pressi del [[rifugio Dondena]].
 
==Collegamenti esterni==
Nell'Ottocento il palazzo di città assunse maggiore importanza: la borghesia livornese, nel quadro del grande sviluppo urbanistico della città, contribuì alla costruzione di raffinati edifici quali il [[Palazzo de Larderel]], frutto di una progressiva trasformazione di una serie di edifici minori, nei quali trovavano posto anche le attività industriali della famiglia.
*{{cita web|url=http://www.lovevda.it/turismo/prima_di_partire/informazioni/pagina_ricerche_i.asp?tipo=scheda&pk=2833&nomesch=sch_Percorsi&ts=percorsi|titolo=Il tour del lago Misérin su www.regione.vda.it}}
 
*{{cita web|url=http://www.theflintstones.it/montagna/diarioasp/files/Itinerari.asp?Cod=64&S=D4|titolo=Scheda del lago Miserin su TheFlintstones.it}}
Invece, la prima parte del [[XX secolo|Novecento]] fu incentrata attorno agli sventramenti attuati nel centro cittadino, che favorirono la formazione di episodi in netto contrasto tra loro: al razionalismo del [[Palazzo del Governo (Livorno)|Palazzo del Governo]] si contrappose ad esempio l'eclettismo delle nuove costruzione poste dietro il [[Duomo di Livorno|Duomo]], lungo la [[via Cairoli]].
 
La seconda parte del medesimo secolo è invece caratterizzata dalla ricostruzione della città a seguito dei bombardamenti dell'[[seconda guerra mondiale|ultimo conflitto mondiale]]; l'emblema della ricostruzione è da ricercare nelle controverse vicende di [[Palazzo Grande]] (il cosiddetto ''Nobile interrompimento''), che, malgrado alcune soluzioni architettoniche all'avanguardia, portò alla cancellazione di [[piazza Grande (Livorno)|piazza Grande]].
 
==Pentagono del [[Bernardo Buontalenti|Buontalenti]]==
{{vedi anche|Piazza Grande (Livorno)|Via Cairoli|Fosso Reale (Livorno)}}
[[Immagine:Livorno, Palazzo Comunale.jpg|thumb|Palazzo Comunale]]
[[File:Palazzo dell'Aquila Nera - Fosso Reale - Livorno.jpg|thumb|Palazzo dell'Aquila Nera]]
[[Immagine:Livorno Palazzo Mediceo.JPG|thumb|Palazzo Mediceo, il più antico palazzo, propriamente inteso, della città]]
[[Immagine:Livorno Palazzo Squilloni.JPG|thumb|Palazzo Squilloni]]
 
;[[Palazzo Comunale (Livorno)|Palazzo Comunale]]: È sede dell'amministrazione comunale della città e risale al [[XVIII secolo]]. Danneggiato dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]], è stato restaurato e riconsegnato alla cittadinanza nel dicembre del [[1949]].
 
;[[Fosso_Reale_(Livorno)#I_lungarni_livornesi|Palazzo dell'Aquila Nera]]: Costruito lungo il [[Fosso Reale (Livorno)|Fosso Reale]], sorse tra il [[Palazzo Maurogordato]] e il [[Fosso_Reale_(Livorno)#I_lungarni_livornesi|Palazzo Squilloni]] intorno alla metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]].
 
;[[Palazzo del Governo (Livorno)|Palazzo del Governo]]: Progettato negli anni immediatamente antecedenti alla [[seconda guerra mondiale]], il Palazzo del Governo, con la sua grande e articolata mole, si colloca tra le più interessanti opere realizzate dal [[Fascismo|regime fascista]] in città. Sorge nell'area un tempo occupata dal [[Bagno dei forzati]].
 
;[[Palazzo del Picchetto]]: È un grande palazzo, oggi sede del Presidio Militare e del Circolo Ufficiali, situato presso il [[Cisternino di città]]. Fu costruito all'inizio del [[XVIII secolo|Settecento]] su progetto di [[Giovan Battista Foggini]] ed è l'unico palazzo di [[Stradario di Livorno|via Grande]] ad essere scampato ai bombardamenti del [[1943]] e alla successiva ricostruzione.
 
;[[Palazzo della Dogana]]: Situato tra il [[Palazzo Comunale (Livorno)|Palazzo Comunale]] e la [[Chiesa di San Giovanni Battista (Livorno)|chiesa di San Giovanni Battista]], fu costruito intorno alla metà del [[XVII secolo|Seicento]] e dal [[1872]] divenne sede della [[Camera di Commercio]]. Presenta un grande portico con [[arco (architettura)|arcate a tutto sesto]].
 
;[[Via Cairoli|Palazzo della Galleria]]: La sua costruzione, lungo la [[Stradario di Livorno|via Cairoli]], si deve al massiccio piano di risanamento portato avanti negli [[anni 1920|anni venti]] del [[XX secolo]]. L'edificio è caratterizzato da una galleria pedonale inquadrata da una [[serliana]].
 
;[[Cinema teatro 4 Mori|Palazzo del Portuale]]: Risale agli [[anni 1950|anni cinquanta]] del [[XX secolo]], quando la Compagnia Lavoratori Portuali volle innalzare la propria sede nei pressi della [[Fortezza Vecchia]] e del [[Palazzo del Governo (Livorno)|Palazzo del Governo]]. Oggi ospita anche un cinema-teatro. L'immobile è stato ritenuto di particolare pregio architettonico nell'ambito del [[Piano Regolatore Generale]] del [[1999]].
 
;[[Via Cairoli|Palazzo delle Poste]]: Fronteggia il Palazzo della Galleria e presenta un'architettura ispirata ai modelli del [[Manierismo]] toscano. L'interno, riccamente decorato, è stato restaurato nei primi anni del [[XXI secolo|Duemila]]: in passato ha ospitato un set del film ''[[È arrivato mio fratello]]''.
 
;[[Palazzo Grande]]: Si trova al centro di [[Piazza Grande (Livorno)|piazza Grande]], dove fu costruito nell'immediato [[dopoguerra]]. Progettato da [[Luigi Vagnetti]], è costituito da due corpi di fabbrica distinti, collegati tra loro per mezzo di una galleria coperta. Da molti ritenuto il simbolo della scellerata ricostruzione cittadina, il Palazzo presenta tuttavia elementi architettonici di rilievo.
 
;[[Palazzo Granducale (Livorno)|Palazzo Granducale]]: D'origine [[XVII secolo|seicentesca]], prima delle trasformazioni postbelliche era situato in [[Piazza Grande (Livorno)|piazza Grande]]. Danneggiato durante l'[[Seconda guerra mondiale|ultima guerra]], fu ricostruito solo in parte e in posizione più arretrata, per ampliare la piazza antistante al municipio, perdendo però ogni rilevanza storica.
 
;[[Palazzo Maurogordato]]: Edificato su progetto di [[Giuseppe Cappellini]] intorno alla metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]], è ubicato lungo il [[Fosso Reale (Livorno)|Fosso Reale]] e, con la sua mole severa ed imponente, richiama l'architettura degli antichi palazzi fiorentini.
 
;[[Palazzo Mediceo]]: È un antico palazzo edificato come residenza della corte [[Medici|medicea]]. Si trova proprio davanti alla [[Fortezza Vecchia]] e oggi, restaurato, ospita la caserma della [[Guardia di Finanza]].
 
;[[Fosso_Reale_(Livorno)#I_lungarni_livornesi|Palazzo Reggio]]: Fu edificato nei pressi del [[Palazzo Maurogordato]] negli [[anni 1850|anni cinquanta]] del [[XIX secolo]] e nel [[1860]] era già abitato. Internamente è decorato con pitture in perfetta condizione con stili che vanno dal gusto [[Neoclassicismo|neoclassico]] all'[[Eclettismo]].
 
;[[Fosso_Reale_(Livorno)#I_lungarni_livornesi|Palazzo Squilloni]]: Si trova tra gli scali Cialdini e il [[Fosso Reale (Livorno)|Fosso Reale]]. Rappresenta una tipica architettura dell'[[XIX secolo|Ottocento]] livornese, quando le antiche fortificazioni lungo i fossati furono abbattute per costruire imponenti palazzi. Fu innalzato prima del [[1846]].
 
;[[Scuola Antonio Benci]]: È un imponente edificio scolastico che sorge dinnanzi al [[Mercato delle vettovaglie]]. Fu progettato da [[Angiolo Badaloni]] e inaugurato nel [[1893]].
 
==Venezia Nuova==
[[Immagine:Livorno Palazzo del Refugio.JPG|thumb|Palazzo del Refugio]]
[[Immagine:Chiesa di S.Caterina (b).JPG|thumb|L'ex Convento dei Domenicani]]
 
{{Vedi anche|Venezia Nuova}}
 
;[[Bottini dell'olio]]: Questo palazzo, realizzato nel [[1705]] per il deposito dell'olio, oggi ospita alcuni locali della [[Biblioteca Labronica]] ed è utilizzato per manifestazioni culturali, soprattutto durante l'estate.
 
;[[Palazzo dei Domenicani]]: Attiguo alla [[chiesa di Santa Caterina (Livorno)|chiesa di Santa Caterina]], ha ospitato sin dal [[XVIII secolo]] il convento dei [[Ordine dei Frati Predicatori|frati domenicani]]. In seguito fu trasformato in carcere e attualmente sono stati portati avanti dei lavori per farne la nuova sede dell'[[Archivio di Stato]] di Livorno.
 
;[[Palazzo del Monte di Pietà (Livorno)|Palazzo del Monte di pietà]]: Si trova in [[via Borra]] e fu edificato tra il [[1701]] e il [[1710]] secondo il progetto di [[Giuliano Ciaccheri]]. Nel [[1899]] fu restaurato ad opera di [[Carlo Frullani]], con l'aggiunta di una nuova scala.
 
;[[Palazzo delle Colonne di marmo]]: È uno dei più eleganti palazzi della [[Venezia Nuova]] e fu eretto su disegno di [[Giovan Battista Foggini]] per conto della famiglia Gamberini. Nei primi anni del [[XX secolo|Novecento]] fu annesso all'adiacento [[Monte di Pietà]].
 
;[[Palazzo del Refugio]]: Edificato nel [[XVIII secolo|Settecento]] nei pressi della [[chiesa di Santa Caterina (Livorno)|chiesa di Santa Caterina]], ha ospitato una casa di accoglienza per orfani, per essere sede, dal [[1825]], della Scuola di Architettura Ornato e Agrimensura e, dal [[1871]], di un istituto professionale. Fu danneggiato durante la [[seconda guerra mondiale]] e adibito ad uso d'abitazioni civili.
 
;[[Palazzo di Giustizia (Livorno)|Palazzo di Giustizia]]: In origine ospitava una chiesa ed un convento dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]] e successivamente, con l'istituzione della [[Diocesi di Livorno]], fu residenza [[vescovo|vescovile]]. Nel [[1857]] divenne sede del Tribunale civile e penale, mentre i vescovi si trasferirono nel seminario presso la [[chiesa di Sant'Andrea (Livorno)|chiesa di Sant'Andrea]].
 
;[[Palazzo Huigens]]: Situato nel cuore della [[Venezia Nuova]], è un palazzo [[XVIII secolo|settecentesco]] caratterizzato da una piccola corte interna delimitata da eleganti loggiati sui quali si affacciano i vari appartamenti.
 
;[[Palazzo Rosciano]]: Il nucleo originario risale alla seconda metà del [[XVII secolo]] ed in seguito allo smantellamento delle vicine fortificazioni fu elevato per quattro piani fuori terra. Oggi è sede dell'[[Autorità portuale]] labronica.
 
;[[Pescheria Nuova]]: Fu utilizzata dapprima per la vendita del pesce e successivamente l'edificio fu adibito a magazzino; in seguito, fino alla seconda metà del [[XX secolo|Novecento]], divenne sede dei [[vigili del fuoco]]. Oggi qui si trovano alcuni uffici comunali. L'edificio risale al [[XVIII secolo]].
 
==Entro la [[Mura Leopoldine|Cinta daziaria]] (1890)==
[[Immagine:Complesso Gherardesca.JPG|thumb|Complesso "A. Gherardesca"]]
[[Immagine:Livorno Palazzo de Larderel 3.JPG|thumb|Dettaglio del Palazzo de Larderel]]
[[Immagine:Livorno Casini d'Ardenza (b).JPG|thumb|Casini d'Ardenza]]
 
{{vedi anche|Piazza Cavour (Livorno)|Piazza Attias}}
 
;[[Palazzo de Larderel]]: È il più sontuoso palazzo cittadino. Ubicato sulla via omonima, fu residenza della importante famiglia [[François Jacques de Larderel|de Larderel]]. In origine era costituito da alcune palazzine isolate che furono unite intorno alla metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] dietro ad una monumentale facciata, caratterizzata da un raffinato [[timpano (architettura)|timpano]] riccamente decorato.
 
;[[Pia Casa di Lavoro|Complesso "A. Gherardesca"]]: Costruito intorno alla metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]], in origine era un ricovero per poveri; fu progettato da [[Alessandro Gherardesca]] e completato da [[Angiolo della Valle]]. Oggi, proprietà della [[Provincia di Livorno|Provincia]], ospita alcune istituzioni scolastiche e culturali.
 
;[[Piazza Attias|Palazzo Santa Elisabetta]]: Risale alla seconda metà del [[XIX secolo]] e si eleva sul modello dei palazzi del [[Rinascimento fiorentino]]. Appartenne alla duchessa di Santa Elisabetta, da cui prese il nome, ma è anche noto come Palazzo Patron.
 
;[[Grattacielo di piazza Matteotti]]: Con i suoi 91 metri è l'edificio più alto di Livorno e rappresenta una delle architetture più significative del [[XX secolo|Novecento]]. È stato progettato negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] dal celebre [[Giovanni Michelucci]] su incarico del [[Ministero del Tesoro]]. Sorge a poca distanza dalla [[Villa Fabbricotti (Livorno)|Villa Fabbricotti]].
 
;[[Hotel Palazzo]]: Si tratta di un grande e lussuoso albergo ubicato davanti alla [[Terrazza Mascagni]] e caratterizzato da una imponente facciata sormontata da due caratteristiche torrette. Fu costruito nella seconda metà del [[XIX secolo]] per volontà di Bernardo Fabbricotti, già proprietario dell'[[Villa Fabbricotti (Livorno)|omonima villa]] livornese.
 
;[[Palazzo Stub]]: Le origini del palazzo, attribuito al disegno di [[Riccardo Calocchieri]], risalgono all'urbanizzazione delle aree esterne al [[Forte San Pietro|Rivellino di San Marco]]; qui, in un lotto di terreno compreso tra il [[Fosso Reale (Livorno)|Fosso Reale]] ed il [[Canale dei Navicelli]], [[Gherardo Stub]] fece costruire, precedentemente al [[1829]], la propria dimora.
 
;[[Palazzina Zalum]]: Costruita intorno al [[1909]], è un esempio di architettura [[Eclettismo|eclettica]] d'inizio secolo; l'interno, riccamente decorato, è caratterizzato da un doppio volume sul quale si affaccia il ballatoio del piano superiore.
 
==Altre zone==
{{vedi anche|Lungomare di Livorno}}
 
;[[Grand Hotel Corallo]]: Progettato da [[Angiolo Badaloni]], sorse nei primi anni del [[XX secolo|Novecento]] a seguito della costruzione di uno stabilimento termale. È ubicato nei pressi della [[Stazione di Livorno Centrale|Stazione Centrale]].
 
;[[Casini d'Ardenza]]: Sono situati ad [[Ardenza]] e rappresentano una delle architetture più interessanti del [[Lungomare di Livorno|Lungomare]]. Nell'[[XIX secolo|Ottocento]] erano un'elegante struttura ricettiva suddivisa in numerosi appartamenti. Il progetto si deve a [[Giuseppe Cappellini]], che per alcuni si ispirò al [[Crescent (architettura)|Crescent]] di [[Bath]].
 
==Note==
 
<references/>
 
==Bibliografia==
 
*F. Cagianelli, D. Matteoni, ''Livorno, la costruzione di un'immagine. Le smanie della villeggiatura'', Cinisello Balsamo 2001.
*F. Cagianelli, D. Matteoni, ''Livorno, la costruzione di un'immagine. Tradizione e modernità nel Novecento'', Cinisello Balsamo 2003.
*R. Ciorli, ''Livorno. Storia di ville e palazzi'', Ospedaletto (Pisa) 1994.
*D. Matteoni, ''Livorno, la costruzione di un'immagine. I palazzi di città'', Cinisello Balsamo 1999.
*G. Piombanti, ''Guida storica ed artistica della città e dei contorni di Livorno'', Livorno 1903.
 
==Voci correlate==
 
*[[Livorno]]
*[[Storia di Livorno]]
*[[Ville di Livorno]]
 
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=category:Palaces in Livorno}}
 
{{portale|architettura|arte|Livorno}}
 
 
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