Parco nazionale dell'Asinara e Template:Calcio Ceramika Opoczno: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 195.32.41.111 (discussione), riportata alla versione precedente di 93.37.35.168
Etichetta: Rollback
 
CommonsDelinker (discussione | contributi)
Bot: sostituisco 600px_Bianco_e_Rosso_Strisce.svg con File:600px_pentasection_HEX-E42B2E_White.svg (da CommonsDelinker per: File renamed: naming consistency).
 
Riga 1:
{{Band calcio
{{Area protetta
|nome = Ceramika Opoczno
|nomearea = Parco nazionale dell'Asinara
|voce = Ludowy Klub Sportowy Ceramika Opoczno
|immagine = Torre della pelosa + isola piana + asinara da capo falcone.jpg
|imm = 600px pentasection HEX-E42B2E White.svg
|tipoarea = Parco Nazionale
|pos={{{1|}}}
|euap = 0945
}}<noinclude>
|classif-internaz = [[IUCN]] category II
[[Categoria:Template stemmini squadre di calcio polacche|Calisia Kalisz]]</noinclude>
|stato = {{ITA}}
|regione = {{IT-SAR}}
|provincia = {{IT-SS}}
|comuni = {{simbolo|Porto Torres-Stemma.png}} [[Porto Torres]]
|superficieterrakm =
|superficieterra = 5.170<ref name=minamb2010>[http://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/downloadPdf?dataPubblicazioneGazzetta=20100531&numeroGazzetta=125&tipoSerie=SG&tipoSupplemento=SO&numeroSupplemento=115&estensione=pdf&edizione=0 Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP)] 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]] n. 125 del 31 maggio 2010.</ref>
|superficiemare =
|provvedimenti istitutivi = L 344, 08.10.97 - D.M. 28.11.97 - D.P.R. 03.10.02
|gestore = Ente Parco Nazionale dell'Asinara
|presidente = Pasqualino Federici (fino al 06.04.2016)
|linkmappa =
|pxMappa =
|linkmappa2 = Asinara_map it.png
|pxMappa2 =
}}
 
Il '''Parco nazionale dell'Asinara''' è un<nowiki>'</nowiki>[[area naturale protetta]] istituita con decreto il 28 novembre [[1997]]. Si trova in [[Sardegna]] e più precisamente in [[provincia di Sassari]]. L'intero territorio del Parco nazionale è rappresentato dall'isola dell'[[Asinara]] che, amministrativamente, appartiene al comune di [[Porto Torres]].
 
==Storia==
I decreti istitutivi del Parco nazionale, dell'Ente parco e dell'[[Area marina protetta Isola dell'Asinara]] sono stati emanati nel 2002<ref>{{cita web|url=http://www.parcoasinara.org/?pag=rub&op=dettrub&idfam=1&idrub=1&idat=3|titolo=Decreto istitutivo del Parco Nazionale dell'Asinara|accesso=2 novembre 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.parcoasinara.org/?pag=rub&op=dettrub&idfam=1&idrub=1&idat=4|titolo=Decreto istitutivo dell'Area marina Protetta Isola dell'Asinara|accesso=2 novembre 2009}}</ref>. La storia del Parco ha però inizio nel 1967, con un convegno tenutosi a [[Porto Torres]] e riguardante la possibilità della restituzione dell'isola al comune stesso. All'epoca il [[Prigione|carcere]] era ancora in attività. Nel [[1984]] fu organizzato, sempre a Porto Torres, un convegno internazionale sui parchi durante il quale si meditò sulla possibilità di istituire un parco naturale sull'isola. Alcuni rappresentanti politici, nel [[1988]] proposero un disegno di legge nel quale si prevedeva il trasferimento dell'isola dal demanio dello Stato alla Regione [[Sardegna]]<ref name=storia>{{Cita|Forteleoni|pp. 83-109|Forteleoni}}</ref>.
 
Nel [[1994]], con l'approvazione della legge sui parchi (la n. 394/91) viene creato il Parco nazionale del Golfo di Orosei, Gennargentu, e Isola dell'Asinara e, nel [[1992]] viene firmata l'intesa Stato-Regione che formalizza la creazione del parco. Il decreto di perimetrazione provvisoria dell'area del parco sarà emanato il 28 novembre del 1997. Il carcere sarà ufficialmente chiuso il 31 dicembre dello stesso anno<ref name=storia/>.
 
L'istituzione del Parco Nazionale e dell'Ente Parco avviene per D.P.R. 3 ottobre 2002<ref>{{cita web|url=http://www.guritel.it/free-sum/ARTI/2002/12/20/sommario.html|titolo=Estratto dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|accesso=2 novembre 2009|urlmorto=sì}}</ref>, mentre con D.M. 13 agosto 2002 viene istituita l'[[Area marina protetta Isola dell'Asinara|area marina protetta]].
 
Nel maggio del [[2009]] il Comune di [[Stintino]] ha chiesto ufficialmente di essere inserito nell'Ente parco. Stintino infatti è la località geograficamente più vicina all'Asinara ed il centro dei maggiori traffici di passeggeri per l'isola. Gli stintinesi sono legati all'Asinara anche dalla storia: quando l'isola venne demanializzata nel [[1885]] per realizzare una colonia penale agricola ed un lazzareto, molti dei suoi abitanti scelsero di non allontanarsi trasferendosi nel neo-edificato borgo di Stintino.
 
{{Citazione necessaria|In tutti i modi il comune di [[Porto Torres]] si sta adoperando per la ripopolazione dell'Isola, che potrebbe ritornare popolata dai Turritani,}} con ricadute positive per l'economia di [[Porto Torres]] e per il rilancio turistico del Golfo, ma con ricadute specularmente negative per l'integrità dell'isola e l'efficacia dell'azione protettiva del Parco Nazionale.
 
Il 16 gennaio 2015, con Decreto del Ministro dell'Ambiente, sono stati nominati componenti del Consiglio Direttivo dell'Ente Parco Nazionale dell'Asinara: Antonio Diana, Paolo De Negri, Luigi Beniamino Scarpa e Luigi Pittalis, su designazione della Comunità del Parco; Luciano Mura, su designazione dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale; Angelo Raffaele Amelio, su designazione del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Delfo Poddighe, su designazione del Ministro dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. Il nuovo Consiglio Direttivo, presieduto da Pasqualino Federici, si è insediato il 13 febbraio 2015.
 
==Territorio==
{{vedi anche|Asinara}}
L'Asinara, con una superficie di 51,22&nbsp;km² ed uno sviluppo costiero di 110 [[Chilometro|km]], presenta una geografia prevalentemente montuosa. Il suo [[rilievo]] più elevato è punta della Scomunica (408 [[m s.l.m.]]), cui seguono punta Maestra (265 metri), punta Tumbarino (241 metri), monte Ruda (215 metri) e punta Marcutza (195 metri). Vi sono anche delle piccole aree pianeggianti, presso cala Reale e Fornelli, un tempo utilizzate per le coltivazioni dagli abitanti nativi dell'[[isola]], prima della demanializzazione (avvenuta nel [[1885]]) da parte dello [[Stato]] e del loro conseguente trasferimento nel nuovo abitato di [[Stintino]], appositamente creato<ref name=geografia>{{Cita|Forteleoni|pp. 111-115|Forteleoni}}</ref>.
 
I corsi d'acqua hanno carattere prevalentemente stagionale ed alimentano alcuni invasi artificiali che erano al servizio delle strutture carcerarie e del villaggio di [[cala d'Oliva]]. Presso le coste basse vicine al [[mare]] si sviluppano, durante la stagione delle piogge, dei piccoli [[Stagno (acqua)|stagni]] (nelle località di Fornelli, cala Sant'Andrea, cala Stagno Lungo e cala Barche Napoletane) che danno asilo ad una grande varietà di [[uccelli]] acquatici e di passo oltre che contribuire allo sviluppo della vegetazione riparia e costiera<ref name=geografia/>.
 
Lungo le coste orientali dell'isola si susseguono alcune piccole [[spiaggia|spiagge]] che si alternano alle coste rocciose. I piccoli scogli presso Cala Scombro di Dentro ospitano importanti colonie di marangone dal ciuffo ''([[Phalacrocorax aristotelis]])''<ref name=geografia/>.
 
==Flora==
La [[vegetazione]] si presenta fortemente degradata per via del pascolo eccessivo da parte di specie introdotte dall'uomo (capre domestiche, [[muflone|mufloni]] e [[cinghiale|cinghiali]]). Si può notare la presenza dell'euforbia ''([[Euphorbia dendroides]])'' che, in quanto tossica, non è oggetto del pascolo da parte degli animali erbivori. Soltanto in località Elighe Mannu si trova una piccola formazione originale di bosco di leccio ''([[Quercus ilex]])''. Attualmente l'Ente parco, in collaborazione con l'[[Ente foreste della Sardegna]], sta provvedendo alla cattura ed al trasferimento delle specie introdotte dall'uomo, al fine di consentire alla vegetazione di ricolonizzare il territorio<ref>{{Cita web | url= http://www.sardegnaambiente.it/j/v/152?s=327280&v=2&c=1563&t=1|titolo=Riduzione delle specie ''rinselvatichite''}}</ref>.
 
La [[flora]] dell'isola presenta, grossomodo, gli stessi componenti di quella della vicina [[Sardegna]]. Lungo le coste rocciose si sviluppa una vegetazione [[alofilo|alofila]] bassa dominata dal finocchio di mare ''([[Crithmum maritimum]])'', il ginestrino delle scogliere ''([[Lotus cytisoides]])'' ed il limonio a foglie acute ''([[Limonium acutifolium]])''. Le coste sabbiose sono invece dominate dalla gramigna delle spiagge ''([[Agropyron junceum]])'', dallo sparto pungente ''([[Ammophila littoralis]])'', la santolina delle spiagge ''([[Otanthus maritimus]])'' e dal giglio marino ''([[Pancratium maritimum]])''<ref name=flora>{{Cita|Forteleoni|pp. 129-151|Forteleoni}}</ref>.
 
La vegetazione forestale è ridotta ad un residuo di lecceta in località Elighe Mannu. Le zone dominate dalla macchia presentano formazioni vegetali di ginepro fenicio ''([[Juniperus phoenicea]])'' ed euforbia ''([[Euphorbia dendroides]])'', quest'ultima tossica e quindi non soggetta al pascolamento. Vi si ritrova anche il lentisco ''([[Pistacia lentiscus]])'', la felce aquilina ''([[Pteridium aquilinum]])'' ed il tamaro ''([[Tamus communis]])''<ref name=flora/>.
 
Nelle zone a [[gariga]] si ritrovano la lavanda ''([[Lavandula stoechas]])'', il cisto ''([[Cistus monspeliensis]])'', il fiordaliso spinoso ''([[Centaurea horrida]])'' e la ginestra di Corsica ''([[Genista corsica]])''<ref name=flora/>.
 
==Fauna==
Elenco delle specie che si riproducono sull'[[Asinara]]<ref>{{Cita|Forteleoni|pp. 153-177|Forteleoni}}</ref>:
[[File:Hyla sarda06.jpg|thumb|Raganella sarda]]
[[File:Hierophis viridiflavus.jpg|thumb|Colubro]]
[[File:Egretta garzetta1.jpg|thumb|Garzetta]]
[[File:Brown Hare444.jpg|thumb|Lepre]]
 
{{div col}}
'''''Anfibi:'''''
* Discoglosso ''([[Discoglossus sardus]])''
* Rospo smeraldino ''([[Bufotes viridis]])''
* Raganella ''([[Hyla sarda]])''
 
'''''Rettili:'''''
* Testuggine palustre europea ''([[Emys orbicularis]])''
* Testuggine comune ''([[Testudo hermanni]])''
* Tarantola mauritanica ''([[Tarentola mauritanica]])''
* Emidattilo turco ''([[Hemidactylus turcicus]])''
* Tarantolino ''([[Euleptes europaea]])''
* Algiroide nano ''([[Algyroides fitzingeri]])''
* Lucertola campestre ''([[Podarcis sicula]])''
* Lucertola tiliguerta ''([[Podarcis tiliguerta]])''
* Congilo ''([[Chalcides ocellatus]])''
* Luscengola ''([[Chalcides chalcides]])''
* Colubro ''([[Coluber viridiflavus]])''
* Biscia viperina ''([[Natrix maura]])''
 
'''''Uccelli:'''''
* Tuffetto ''([[Tachybabtus ruficollis]])''
* Berta maggiore ''([[Calonectris diomedea]])''
* Berta minore ''([[Puffinus puffinus]])''
* Marangone dal ciuffo ''([[Phalacrocorax aristotelis dermarestii]])''
* Garzetta ''([[Egretta garzetta]])''
* Volpoca ''([[Tadorna tadorna]])''
* Germano reale ''([[Anas platyrhynchos]])''
* Falco pescatore ''([[Pandion haliaetus]])''
* Poiana ''([[Buteo buteo]])''
* Grillaio ''([[Falco naumanni]])''
* Gheppio ''([[Falco tinnunculus]])''
* Falco pellegrino ''([[Falco peregrinus]])''
* Pernice sarda ''([[Alectoris barbara]])''
* Folaga ''([[Fulica atra]])''
* Gallinella ''([[Gallinula chloropus]])''
* Porciglione ''([[Rallus aquaticus]])''
* Occhione ''([[Burhinus oedicnemus]])''
* Corriere piccolo ''([[Charadrius dubbius]])''
* Gabbiano corso ''([[Larus audouinii]])''
* Gabbiano reale ''([[Larus cachinnans]])''
* Rondine di mare ''([[Sterna hirundo]])''
* Piccione selvatico ''([[Columba livia]])''
* Tortora selvatica ''([[Streptopelia turtur]])''
* Barbagianni ''([[Tyto alba ernesti]])''
* Civetta ''([[Athene noctua]])''
* Succiacapre ''([[Caprimulgus europaeus]])''
* Rondone pallido ''([[Apus pallidus]])''
* Rondone maggiore ''([[Apus melba]])''
* Upupa ''([[Upupa epops]])''
* Tottavilla ''([[Lulula arborea]])''
* Rondine montana ''([[Ptyonoprogne rupestris]])''
* Calandro ''([[Anthus campestris]])''
* Scricciolo ''([[Troglodytes troglodytes koenigi]])''
* Usignolo ''([[Luscinia megarhynchos]])''
* Passero solitario ''([[Monticola solitarius]])''
* Saltimpalo ''([[Saxicola torquata]])''
* Merlo ''([[Turdus merula]])''
* Usignolo di fiume ''([[Cettia cetti]])''
* Beccamoschino ''([[Cisticola juncidis]])''
* Magnanina sarda ''([[Sylvia sarda]])''
* Magnanina ''([[Sylvia undata]])''
* Sterpazzola di Sardegna ''([[Sylvia conspicillata]])''
* Occhiocotto ''([[Sylvia melanocephala]])''
* Capinera ''([[Sylvia atricapilla]])''
* Fiorrancino ''([[Regulus ignicapillus]])''
* Pigliamosche ''([[Muscicapa striata tyrrhenica]])''
* Cinciallegra ''([[Parus major ecki]])''
* Averla capirossa ''([[Lanius senator badius]])''
* Gazza ''([[Pica pica]])''
* Cornacchia grigia ''([[Corvus corone]])''
* Corvo imperiale ''([[Corvus corax]])''
* Passera sarda ''([[Passer hispaniolensis]])''
* Fringuello ''([[Fringilla coelebs]])''
* Verdone ''([[Cloris cloris]])''
* Cardellino ''([[Carduellis carduellis]])''
* Fanello ''([[Carduelis cloris]])''
* Zigolo nero ''([[Emberiza cirlus nigrostriata]])''
* Strillozzo ''([[Miliaria calandra]])''
 
'''''Mammiferi:'''''
* Riccio ''([[Erinaceus europaeus]])''
* Crocidura rossiccia ''([[Crocidura russula ichnusae]])''
* Mustiolo ''([[Suncus etruscus]])''
* Lepre ''([[Lepus capensis mediterraneus]])''
* Topo selvatico ''([[Apodemus sylvaticus]])''
* Ratto nero ''([[Rattus rattus]])''
* Ratto bruno ''([[Rattus norvegicus]])''
* Topolino domestico ''([[Mus musculus]])''
* Cinghiale ''([[Sus scrofa meridionalis]])''
* Muflone ''([[Ovis orientalis musimon]])''
* Asino sardo ''([[Equus asinus]])''
* Asinello bianco ''([[Equus asinus var. albina]])''
{{div col end}}
 
==Punti di interesse==
{{vedi anche|Area marina protetta Isola dell'Asinara}}
Oltre alle strutture che facevano parte del complesso carcerario, sull'isola è presente un ''ossario austro-ungarico'', risalente all'epoca della [[prima guerra mondiale]], quando i prigionieri austriaci catturati dagli italiani venivano trasferiti nel campo di prigionia che vi era stato allestito. Dei 24.000 prigionieri ospitati nel campo circa 6.000 morirono di [[Tifo esantematico|tifo]] e [[colera]] ed i loro resti riposano nell'[[ossario]]<ref name=storia/>.
 
Nella località di Fornelli è stato istituito, nel 2004, l<nowiki>'</nowiki>''Ospedale delle Tartarughe'', allo scopo di studiare le specie e recuperare gli esemplari feriti o catturati in maniera accidentale. Svolge anche attività didattiche volte alla sensibilizzazione, alla divulgazione e all'educazione ambientale<ref>{{cita web|url=http://www.parcoasinara.org/?pag=rub&op=showattach&idfam=8&idrub=27|titolo=L'ospedale delle tartarughe|accesso=3 novembre 2009}}</ref>.
 
In località [[Tumbarino]] è invece attivo l<nowiki>'</nowiki>''Osservatorio Faunistico'' del Parco<ref>{{cita web|url=http://www.parcoasinara.org/?pag=rub&op=showattach&idfam=8&idrub=31|titolo=L'osservatorio faunistico del Parco|accesso=3 novembre 2009}}</ref>.
 
==Accessi==
L'accesso al Parco nazionale è possibile grazie al collegamento marittimo con battelli specifici. I porti di partenza sono quelli di [[Porto Torres]] da dove si può usufruire della continuità territoriale ed il porto secondario ma più vicino [[Stintino]]. Nel periodo estivo sono attivi collegamenti marittimi con i porti di [[Castelsardo]] e [[Santa Teresa di Gallura]]<ref>{{cita web|url= http://www.parcoasinara.org/?pag=rub&op=dettrub&idfam=5&idrub=20&idat=38|titolo= Come raggiungere i porti di partenza|accesso= 28 settembre 2010}}</ref>.
 
==Attività==
La fruizione del Parco nazionale è garantita da operatori specializzati in diverse tipologie di visita. Le attività attualmente disponibili sono<ref>{{cita web|url=http://www.parcoasinara.org/?pag=rub&op=showattach&idfam=5&idrub=22|titolo=Tipologia di visita dal sito del Parco|accesso=2 novembre 2009}}</ref>:
*Escursione guidata con minibus: segue un percorso di 25 [[Chilometro|km]] lungo le strade dell'isola, accompagnati da guide autorizzate. Il servizio è gestito da un operatore esterno.
*Escursione guidata con [[trenino turistico]] gommato: si svolge lungo un percorso di 25 [[Chilometro|km]] attraverso i sentieri dell'isola, con l'accompagnamento di guide.
*Escursione guidata con fuoristrada: singoli o piccoli gruppi possono compiere una visita guidata del Parco percorrendo i sentieri con un [[fuoristrada]].
*Escursione guidata (e non) a piedi: utilizzando le apposite mappe e seguendo i segnavia disposti lungo i sentieri è possibile percorrere l'isola a piedi, da soli o con l'aiuto delle guide che gestiscono il servizio.
*Escursione di pesca turismo: può essere effettuata insieme ai pescatori locali autorizzati, partendo dal porto di [[Stintino]] per arrivare alle acque dell'area marina protetta. Il servizio è gestito da operatori autorizzati.
*Immersioni nell'area marina: possono essere effettuate in punti segnalati nell'area marina protetta e sono gestite da operatori [[diving]] autorizzati.
*Escursioni in barca a vela: sono possibili con un piccolo numero di persone accompagnate dagli operatori autorizzati. Vengono usate tipiche barche da diporto.
*Escursioni in bicicletta: i sentieri dell'isola sono quasi tutti ciclabili e ben segnalati. Può essere utilizzata la propria [[bicicletta]] o quella noleggiata all'approdo e i biglietti possono essere acquistati presso i centri visita del Parco.
*Escursioni a cavallo: previa prenotazione presso il gestore del servizio è possibile percorrere a [[cavallo]] i sentieri del Parco.
*Accesso con barca a vela privata: è consentito previa prenotazione e con l'uso dei campi boe appositamente predisposti, al fine di tutelare i fondali marini e la prateria di ''[[Posidonia oceanica]]''.
 
Un servizio di autobus urbano collega Fornelli, Cala Reale e Cala d'Oliva, con biglietto giornaliero, solo nel periodo estivo.
 
==Strutture ricettive==
È presente un ostello, ricavato dalla ex Caserma Agenti a Cala d'Oliva, ove è possibile il pernottamento, la cena e la prima colazione, previa prenotazione al gestore della struttura. In alternativa, lungo la vicina costa della [[Sardegna]], presso [[Stintino]] e [[Porto Torres]], vi sono numerosi [[albergo|alberghi]], [[campeggio|campeggi]] e strutture turistico-ricettive di vario genere che possono essere la base di partenza per l'esplorazione giornaliera del Parco nazionale e del territorio costiero nord-occidentale della [[Sardegna]]. Sull'isola, nelle località di [[Fornelli]] e [[Cala Reale]], si trovano i Centri visita del Parco, dove è possibile ottenere informazioni e la mappa dei percorsi. Sono presenti alcuni chioschi (Fornelli, Campu Perdu), un bar/ristorante a Cala Reale ed un bar/ristorante a Cala d'Oliva.
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
Immagine:528157591_92b8a2d75Cala_Sabina%2C_Isola_Asinarae_o.jpg|Cala Sabina.
Immagine:ASINO_ALBINO_ASINARA_o.jpg|Un asinello albino, tipicità dell'isola.
Immagine:Cala_reale_-_asinara_%2Csardinia.jpg|Il molo d'attracco di Cala Reale.
Immagine:Cala_d%27Oliva_%28Asinara%29.jpg|Cala d'Oliva.
</gallery>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|curatore= Forteleoni Carlo, Gazale Vittorio|titolo= Asinara. Parco nazionale - Area marina protetta|anno= 2008|editore= Carlo Delfino editore|città= Sassari|isbn= 978-88-7138-485-6|cid= Forteleoni}}
* {{cita libro|curatore= Vinceti Silvano|titolo= Passeggiando nel Parco. Tra natura e cultura|anno= 2007|editore= Armando editore|città= Roma|isbn= 978-88-6081-132-5|cid= Vinceti}}
* {{cita libro|autore= Quilici Folco|coautori= Luca Tamagnini, Egidio Trainito, Raniero Massoli-Novelli|titolo= Asinara, parco nazionale|anno= 2002|editore= Photoatlante|città= Roma|isbn= no|cid= Quilici}}
* {{cita libro|autore= Cossu Andrea|coautori= Monbailliu Xaver, Torre Antonio|titolo= L'isola dell'Asinara|anno= 1994|editore= Carlo Delfino editore|città= Sassari|isbn= 978-88-7138-101-5|cid= Isola}}
 
==Voci correlate==
* [[Asinara]]
* [[Aree naturali protette della Sardegna]]
* [[Elenco dei parchi nazionali italiani]]
* [[Elenco dei parchi regionali italiani]]
*[[Area marina protetta Isola dell'Asinara]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Asinara}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.parks.it/parco.nazionale.asinara|Pagine dell'Ente gestore dell'area protetta su Parks.it}}
* {{cita web|http://www.farisardegna.it/scorno|Foto del faro di Punta Scorno}}
* {{cita web|url=http://www.sardegnaturismo.it/index.php?xsl=5&s=921&v=2&c=58&t=1|titolo=L'Asinara sul sito SardegnaTurismo}}
* {{cita web|url=http://www.sardegnaambiente.it/j/v/152?s=7057&v=2&c=1558&t=1|titolo=Parco nazionale dell'Asinara sul sito SardegnaAmbiente}}
 
{{Aree naturali protette in Italia}}
{{Parchi nazionali italiani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|ecologia e ambiente}}
 
[[Categoria:Porto Torres]]
[[Categoria:Parchi nazionali d'Italia|Asinara]]
[[Categoria:Aree naturali protette della provincia di Sassari]]
[[Categoria:Luoghi di immersione in Italia]]
[[Categoria:Isola dell'Asinara]]