Chiesa cattolica e Vescovo ausiliare: differenze tra le pagine

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{{S|gerarchia cattolica}}
{{nota disambigua2|per altri usi dei termini "Chiesa cattolica", "cattolicesimo" o "cattolico" vedi '''[[Cattolicità]]''', '''[[Chiesa cattolica (disambigua)]]''' e '''[[Cattolicesimo (disambigua)]]'''}}
'''Vescovo ausiliare''' è, nella [[Chiesa cattolica]], [[Vetero-cattolicesimo|vetero-cattolica]] o [[Anglicanesimo|anglicana]], un ulteriore [[vescovo]] assegnato ad una [[diocesi]] come supporto ad un [[vescovo diocesano]] impossibilitato a svolgere il proprio compito o come ausilio per le diocesi molto estese.
[[File:Archbasilica of St. John Lateran HD.jpg|thumb|La [[Basilica di San Giovanni in Laterano|Cattedrale di San Giovanni in Laterano]] a [[Roma]] è ''Madre e Capo di tutte le Chiese cattoliche di Roma e del mondo''<ref>
{{Cita web
|url = http://www.vatican.va/various/basiliche/san_giovanni/index_it.htm
|titolo = Arcibasilica Papale di San Giovanni in Laterano
|autore = Card. Agostino Vallini
|wkautore = Agostino Vallini
|data = 9 novembre 2009
|accesso = 26 novembre 2016
}}
</ref>.]]
[[File:081PzaSPietro.jpg|thumb|La [[Basilica di San Pietro]] nello Stato della [[Città del Vaticano]] è la più grande [[basilica]] di Roma. Ha ospitato i due concili Vaticani, nonché le esequie e le proclamazioni degli ultimi papi.]]
[[File:Canonization 2014- The Canonization of Saint John XXIII and Saint John Paul II (14036966125).jpg|thumb|[[Papa Francesco|Francesco]] è il [[papa]] attuale.]]
 
== Nella Chiesa cattolica ==
La '''Chiesa cattolica''' (dal [[Lingua latina|latino]] ecclesiastico ''catholicus'', a sua volta dal [[Lingua greca antica|greco antico]] {{Polytonic|καθολικός}}, ''katholikòs'', cioè "universale"<ref>Dalla locuzione ''kath'hólu'' ("nell'insieme", "nel totale") a sua volta formata dalla preposizione ''katá'' ("su", "in") e ''hólos'' ("tutto").</ref>) è la [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] [[Cristianesimo|cristiana]] che riconosce il [[primato papale|primato]] di autorità al [[Papa|vescovo di Roma]], in quanto [[successione apostolica|successore]] dell'[[Pietro apostolo|apostolo Pietro]] sulla [[Diocesi di Roma|cattedra di Roma]]. I suoi fedeli vengono chiamati cristiani cattolici.
=== Normativa canonica ===
Il [[Codice di diritto canonico]] della [[Chiesa cattolica]] esplicita ruoli e funzioni dei vescovi ausiliari ai canoni 403-411:
* spetta al [[vescovo diocesano]] fare richiesta di avere un vescovo ausiliare, per [[Cura pastorale|motivi pastorali]] (art. 403, §1); in casi particolari, «anche di carattere personale», la [[Santa Sede]] può nominare un ausiliare «fornito di speciali facoltà» (art. 403, §2);
* il vescovo ausiliare [[Presa di possesso|prende possesso]] della diocesi secondo il medesimo atto formale previsto per i [[Vescovo eletto|vescovi eletti]], ossia tramite presentazione della «lettera apostolica di nomina al Vescovo diocesano, alla presenza del cancelliere di [[Curia diocesana|curia]], che mette agli atti il fatto» (art. 404, §2);
* il vescovo ausiliare ha l'obbligo di risiedere in diocesi (art. 410);
* come tutti i vescovi, anche gli ausiliari hanno l'obbligo di presentare la rinuncia al loro ufficio al raggiungimento dei 75 anni d'età (art. 411 e 401).
 
Poiché ad ogni vescovo deve essere assegnata una distinta [[sede episcopale]], ai vescovi ausiliari è assegnata una [[sede titolare]], ovvero un titolo vescovile estinto.
È formata da 24 Chiese ''[[sui iuris]]'', la [[Chiesa latina]] a occidente e 23 [[Chiese cattoliche di rito orientale|Chiese di rito orientale]]<ref>{{cita web|titolo=¿Sabías que la Iglesia católica está constituida por 24 Iglesias autónomas?|url=http://es.aleteia.org/2016/08/08/sabias-que-la-iglesia-catolica-esta-constituida-por-24-iglesias-autonomas/|editore =Aleteia|data = 8 agosto 2016 | accesso = 7 novembre 2016}}</ref><ref>{{cita libro| cognome = Monzon | nome = August| cognome2 = Martínez| nome2 = Joan Alfred | cognome3 = Bea | nome3 = Emilia | titolo = Colligite Fragmenta. Repensar la tradició crisitiana en el món postmodern|url=https://books.google.com/books?id=Zg60BgAAQBAJ&pg=PT199|data = 23 febbraio 2015|editore=Universitat de Valencia | isbn = 978-84-370-9703-9|pagine=199–200}}</ref>, che sono in comunione con il [[Papa|Pontefice]].
 
In passato i vescovi ausiliari erano anche chiamati vescovi suffraganei, senza alcun riferimento al concetto di [[diocesi suffraganea]].
Il nome richiama l'[[Chiesa (comunità)|universalità della Chiesa]] fondata a partire dalla predicazione di [[Gesù|Gesù Cristo]] e dei suoi [[Apostolo|Apostoli]], costituita dal "''Popolo di Dio''" a sua volta formato da "''tutte le nazioni della terra''"<ref>''[[Lumen gentium]]'' XIII.</ref>, la quale viene dichiarata sussistere in modo perfetto nella Chiesa cattolica visibilmente organizzata, e nella comunione dei [[battesimo|battezzati]] (non macchiati dai peccati di [[eresia]] o di [[apostasia]]) senza tuttavia negare, almeno a partire dal [[Concilio Vaticano II|Concilio Ecumenico Vaticano II]], la presenza di elementi di santificazione e di verità nelle altre [[Chiesa (comunità)|Chiese cristiane]] separate da essa con le quali ritiene invece di dover perseguire un'azione [[ecumenismo|ecumenica]]<ref>Cfr. a titolo esemplificativo il documento ''[http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/v3_s2ew_consultazione.redir_allegati_doc?p_id_pagina=20298&p_id_allegato=27324&rifi=&rifp=&p_url_rimando=%2Fcci_new_v3%2Fallegati%2F20298%2FCharta%20Oecumenica.pdf Charta oecumenica]'' siglato nel 2001 da tutte le Chiese cristiane europee.</ref> e il riconoscimento di valori spirituali presenti nelle altre religioni<ref>{{Citazione|La Chiesa cattolica non rifiuta niente di ciò che è vero e santo nelle religioni. Ella considera con un rispetto sincero questi modi di agire e di vivere, queste regole, queste dottrine che, benché siano diverse in molti dei punti che Ella osserva e propone, tuttavia apportano spesso un raggio di verità che illumina tutti gli uomini|''[[Nostra aetate]]'', 2}} Cfr. anche [[Paolo VI]] ''[[Ecclesiam suam]]'' 67.</ref>.
 
Dal punto di vista sacramentale, sono vescovi a tutti gli effetti e possono conferire tutti i [[sacramenti]], naturalmente in conformità al [[diritto canonico]].
La formula [[lingua latina|latina]] ''subsistit in'', impiegata dalla ''Lumen gentium'', fu oggetto di molteplici interpretazioni e successivamente chiarita nel suo significato autentico dal dialogo fra la [[Chiesa cattolica in Spagna|Conferenza episcopale spagnola]] e la [[Congregazione per la dottrina della fede]]<ref>{{Cita web | url = http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20070629_responsa-quaestiones_sp.html | titolo = Respuestas a algunas preguntas acerca de ciertos aspectos de la doctrina sobre la Iglesia | accesso = 17 gennaio 2017 | autore = [[Congregazione per la dottrina e per la dottrina della fede]] | data = 29 giugno 2007 | sito = vatican.va | lingua = es | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070712175646/http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20070629_responsa-quaestiones_sp.html# | dataarchivio = 12 luglio 2007 | urlmorto = no }}. Non è disponibile la traduzione del documento in altre lingue.</ref><ref>{{Cita web <!--|autore =Segretariato della Ceongregazione per la Dottrina della Fede presso la Conferenza Episcopale di Spagna--> | titolo = Comentarios al Documento de la Congregación para la Doctrina de la Fe, «Subsistit in Ecclesia Catholica (LG 8). Precisiones sobre la eclesiología del Concilio Vaticano II» | url = https://www.almudi.org/articulos-antiguos/7685-comentarios-al-documento-de-la-congregacion-para-la-doctrina-de-la-fe-subsistit-in-ecclesia-catholica-lg-8-precisiones-sobre-la-eclesiologia-del| accesso = 17 gennaio 2017| anno = 2007 | autore=José Rico Pavés | città = Madrid | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170118052054/https://www.almudi.org/articulos-antiguos/7685-comentarios-al-documento-de-la-congregacion-para-la-doctrina-de-la-fe-subsistit-in-ecclesia-catholica-lg-8-precisiones-sobre-la-eclesiologia-del | dataarchivio = 18 gennaio 2017 | urlmorto = no}}</ref>
<ref>{{Cita web| url = http://es.romana.org/art/41_8.0_1 | titolo = Iglesia de Cristo, Iglesia Católica e Iglesias que no están en plena comunión con la Iglesia Católica| cognome = Ocáriz | nome = Fernando| data = 1º dicembre 2005 | sito = Romana.org | numero=41| accesso = 17 gennaio 2017 | pagina = 348}}</ref>, e nella dichiarazione ''[[Dominus Iesus#Unicità e unità della Chiesa|Dominus Iesus]]'' <ref>{{cita web | url = http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20000806_dominus-iesus_it.html | titolo = Dichiarazione "Dominus Iesus" circa l'unicità e l'universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa | sito = vatican.va | urlarchivio = https://archive.today/20020221220419/http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/doc_doc_index_it.htm | dataarchivio = 21 febbraio 2002 | urlmorto = no | accesso = 29 marzo 2019 }}, n. 16 e note 54 e 56</ref>.
 
Spetta loro l'appellativo di ''Eccellenza Reverendissima'', comune a tutti i vescovi.
Tra le Chiese cristiane, secondo le statistiche, la Chiesa cattolica conta il maggior numero di fedeli a livello mondiale (circa 1,2 miliardi),<ref>Dati stimati al 2007.
{{cita web
|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/xx.html#People
|titolo=World
|accesso=29 giugno 2010
|lingua=en
|editore=[[CIA]]
|opera=[[CIA World Factbook|The World Factbook]]
}}
</ref> con un'alta percentuale in [[Europa]] e nelle [[America|Americhe]].
 
=== Diocesi cattoliche con maggior numero di vescovi ausiliari ===
== Descrizione ==
Alcune diocesi hanno più vescovi ausiliari. Fra quelle che attualmente hanno un maggior numero di vescovi ausiliari si annoverano:<ref>L'elenco è aggiornato al 24 luglio 2019, data dell'ultima variazione.</ref>
=== Storia ===
* l'[[arcidiocesi di Buenos Aires]] (7 ausiliari);
{{vedi anche|Storia del cristianesimo}}
* l'[[arcidiocesi di Chicago]] (7 ausiliari);
* l'[[arcidiocesi di Santiago del Cile]] (7 ausiliari);
* l'[[arcidiocesi di San Paolo]] (7 ausiliari);
* l'[[arcidiocesi di Città del Messico]] (6 ausiliari);
* la [[diocesi di Roma]] (6 ausiliari);<ref>Non sono qui considerati il [[vicario generale per la Città del Vaticano]], il [[vicario generale per la diocesi di Roma]] e il [[Vicegerente della diocesi di Roma|vicegerente]], che per la particolare situazione della [[diocesi di Roma]] hanno potestà ordinaria, seppure vicaria.</ref>
* l'[[arcidiocesi di Rio de Janeiro]] (6 ausiliari);
* la [[diocesi di Brooklyn]] (6 ausiliari);
* l'[[arcidiocesi di Los Angeles]] (5 ausiliari);
* l'[[ordinariato militare negli Stati Uniti d'America]] (5 ausiliari).
 
==Note==
Se si pone attenzione soprattutto agli svolgimenti delle istituzioni civili in Europa, e alle relazioni della Chiesa con esse, allora si distinguono convenzionalmente 4 fasi della storia della Chiesa:
 
* [[Storia del cristianesimo in età antica]]: dalla nascita con Gesù Cristo, fino al sorgere del [[Sacro Romano Impero]] con [[Carlo Magno]] (I-VIII secolo);
* [[Storia del cristianesimo in età medievale]] (dall'VIII al XV secolo): da Carlo Magno fino alla nascita delle [[Nascita degli Stati nazionali|monarchie nazionali]] nel XIV-XV secolo (soprattutto Francia e Spagna);
* [[Storia del cristianesimo in età moderna]] (secoli XV-XVIII): è l'epoca dei grandi concili del XV e XVI secolo, della rottura dell'unità religiosa dell'Europa occidentale, con la nascita del [[luteranesimo|movimento luterano]]; il periodo termina con la Rivoluzione francese.
* [[Storia del cristianesimo in età contemporanea]] dalla [[Rivoluzione francese]] ai nostri giorni;
 
=== Caratteristiche ===
[[File:Gesù.JPEG|thumb|upright|sinistra|Immagine devozionale di [[Gesù Cristo]], di cui la Chiesa si considera sposa.]]
La costituzione [[dogma]]tica sulla Chiesa ''[[Lumen Gentium]]'' del [[Concilio Vaticano II]], dichiara che «l'unica Chiesa di [[Gesù|Cristo]], che nel Simbolo apostolico, cioè il [[Credo (liturgia)|Credo]], professiamo una, santa, cattolica e apostolica, e che il Salvatore nostro, dopo la sua [[Risurrezione di Gesù|resurrezione]], diede da pascere a [[Pietro apostolo|Pietro]] (cfr. [[Vangelo secondo Giovanni|Gv]] {{Passo biblico|Gv|21,17}}), affidandone a lui e agli altri apostoli la diffusione e la guida in questo mondo costituita e organizzata come società, sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai [[Vescovo|vescovi]] in comunione con lui» (''Lumen gentium'', n. 8).
 
Nel Vangelo di Matteo è presente la cosiddetta "Confessione di Pietro", cioè l'atto formale con cui Cristo, secondo la dottrina cattolica, dando all'Apostolo Simone il nuovo nome di "Cefa" (in aramaico "roccia", donde "Pietro"), con ciò costituendo l'Apostolo a fondamento su cui sarebbe stata edificata la struttura della Chiesa, e affidando a lui le "chiavi del Regno dei Cieli" (che, secondo il linguaggio rabbinico, significherebbe investirlo di potestà ultraterrena), avrebbe investito il "Principe degli Apostoli" di autentica e piena autorità giurisdizionale su tutta la Chiesa, come è stato affermato in modo particolare durante il [[Concilio Vaticano I]].
Quest'autorità attribuisce ai successori dell'Apostolo Pietro sulla cattedra di Roma (i Papi), il titolo di "Vicari di Cristo", cioè veri e propri rappresentanti di Dio sulla terra.
 
La Chiesa cattolica stabilisce il proprio effettivo giorno di nascita già nel mattino di [[Pasqua]]<ref>J. Comby, ''Per leggere la storia della Chiesa'', [[Edizioni Borla]], Torino 1989</ref>, quando Cristo risorto si rese manifesto alle donne e agli apostoli. Da quando gli Apostoli ricevettero lo [[Spirito Santo]] nel giorno di [[Pentecoste]] essa realizza l'imperativo missionario di Gesù: {{quote biblico|Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.|Mt|28,19-20}}
 
La sua diffusione fu rapida e continua in numerose aree dell'[[Impero romano]], anche se venne riconosciuta come lecita solo nel [[IV secolo]] con l'[[editto di Milano]] di [[Costantino I]]. La sua capacità di conversione fu dovuta anche al fatto di voler manifestare la propria religione non come una credenza associata esclusivamente a un particolare popolo (quale era ad esempio quella [[ebraismo|ebraica]]), ma di presentarsi come ''ecclesia'', comunità di credenti aperta a tutti, indipendentemente dall'appartenenza di ognuno. Espressione di una "religione universale", il suo insegnamento, tramite cui si fece interprete della [[legge morale naturale]], fu ed è indirizzato, oltre le divisioni di classe, di razza, di [[Sesso (biologia)|genere]]<ref>A tal proposito lo [[Storia del Cristianesimo|storico del Cristianesimo]] [[Giovanni Filoramo]] evidenzia come il ruolo religioso della donna emerga fin dal Medioevo quando {{Citazione|grazie all'imporsi del [[culto]] di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], si è giunti a riconoscere, ad esempio nel campo della mistica, il ruolo centrale delle donne. L'[[anacoreta]] [[Giuliana di Norwich]] parla di "maternità di Dio", sottolineando la dimensione divina della [[misericordia]], e di Cristo come madre, che col sangue nutre i fedeli. Il suo pensiero è stato ripreso e approfondito dalla recente [[teologia femminista]].|[[Giovanni Filoramo]]. ''Cristianesimo''. Milano, Mondadori/Electa, 2007, pag.275}}</ref> e di nazione, a tutti gli uomini<ref>{{Citazione|Non c'è più giudeo né greco, non c'è più schiavo né libero, non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù|''[[Lettera ai Galati]]'' III, 28|οὐκ ἔνι Ἰουδαῖος οὐδὲ Ἕλλην, οὐκ ἔνι δοῦλος οὐδὲ ἐλεύθερος, οὐκ ἔνι ἄρσεν καὶ θῆλυ· πάντες γὰρ ὑμεῖς εἷς ἐστε ἐν Χριστῷ Ἰησοῦ|lingua=el}}</ref>.
 
La Chiesa cattolica esiste in forma attuale nella Chiesa retta dal [[Diocesi di Roma|vescovo di Roma]], il [[papa]], e da tutti i vescovi in comunione con lui; insegna che «il popolo di Dio restando uno e unico si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli» e per questo la «Chiesa cattolica [...] tende a ricapitolare tutta l'umanità [...] in Cristo capo nell'unità del suo Spirito.»<ref>Lumen Gentium, 13</ref>
 
Il [[Catechismo della Chiesa cattolica]], l'[[Annuario pontificio]], il [[Codice di diritto canonico]] e il [[Codice dei canoni delle Chiese orientali]] raccolgono gli insegnamenti e le modalità di organizzazione della Chiesa cattolica.
 
=== Dottrina ===
[[File:Berlinghiero berlinghieri, croce firmata con dolenti, assunta, diniego di pietro, evangelisti, 1200-1250 ca., da s.m. degli angeli (LU) 01.JPG|thumb|Il [[crocifisso]], l'immagine di [[Christus patiens|Gesù sofferente]] sulla [[Crocifissione di Gesù|croce]], si è diffusa nella chiesa cattolica latina soprattutto dopo l'anno Mille (''[[Croce di Lucca]]'' di [[Berlinghiero Berlinghieri]], 1230-1235 circa)]]
{{Vedi anche|Dottrina della Chiesa cattolica|Trinità (cristianesimo)|Redenzione (religione)}}
 
La Chiesa cattolica afferma l'esistenza di un [[monoteismo|unico Dio]] in tre persone distinte e consustanziali, Padre, Figlio e Spirito Santo, [[creazione (teologia)|creatore]] dell'universo e datore della vita e di bene. L'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, è dotato di [[libero arbitrio]], in grado cioè di scegliere fra il [[bene (filosofia)|bene]] e il [[male]]. Dio ha progressivamente rivelato se stesso e ha stabilito un'alleanza dapprima con il [[Dodici tribù di Israele|popolo d'Israele]] e poi attraverso Israele a tutte le genti portando l'alleanza a pieno compimento in Gesù Cristo il [[Messia]], Figlio di Dio della stessa natura del Padre; Egli ha compiuto l'Antica Legge, e ha portato la nuova [[Salvezza (Bibbia)|Salvezza]] a tutti popoli, con una nuova Alleanza.
[[File:Gutenberg Bible.jpg|thumb|sinistra|La [[Bibbia]], unita alla "Tradizione apostolica", è la fonte della "Rivelazione": immagine della [[Bibbia di Gutenberg]], la prima bibbia stampata (basata sul testo della ''[[Vulgata]]'', la bibbia tradotta in [[Lingua latina|latino]] da [[san Gerolamo]] nel V secolo).]]
L'opera di [[Gesù|Gesù Cristo]] prosegue nella Chiesa cattolica, guidata dallo [[Spirito Santo]] e istituita da [[Dio]] per la salvezza di tutte le genti.
 
La missione della Chiesa si esercita con gli [[Magistero della Chiesa cattolica|insegnamenti]], la preghiera, la liturgia e l'amministrazione dei [[Sacramento|sacramenti]] attraverso cui Dio offre in dono la [[Grazia (teologia)|grazia]]. La [[rivelazione]] viene trasmessa, secondo la Chiesa cattolica, attraverso la [[Bibbia|Scrittura]] e la [[Tradizione (Chiesa cattolica)|Tradizione]]<ref>[http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s1c2a2_it.htm § 81-82 Catechismo della Chiesa Cattolica]. Per approfondimenti sul dibattito e sull'evoluzione in relazione alle ''Fonti della Rivelazione'' nel cattolicesimo, cfr. [[Avery Dulles]]. ''Fonts of revelation'', in The New Catholic Encyclopedia vol.12. 2003, Gale, New York, pp.190 e sgg.</ref>. Per lo sviluppo e l'esposizione della dottrina, vengono considerati autorevoli i canoni di 21 [[Concilio ecumenico|concili ecumenici]], di cui i primi sette in comune con le Chiese orientali, e gli scritti dei [[Padri della Chiesa]] e il magistero ordinario, con cui il [[papa]] insegna in qualità di successore di Pietro.
 
Una moderna sintesi di tutta la dottrina cattolica può essere trovata nel [[Catechismo della Chiesa cattolica]], la cui ultima versione è stata redatta nel [[1992]] sotto [[papa Giovanni Paolo II]] da una commissione con a capo il cardinale Joseph Ratzinger, dal 2005 [[papa Benedetto XVI]]. Nel [[2005]] è stato pubblicato il ''[[Catechismo della Chiesa cattolica|Compendio]]'' del Catechismo, con la formula a domande e risposte per una più agile comprensione. La fede cattolica è condensata nel [[Simbolo degli apostoli|simbolo apostolico]] che riassume le principali verità del suo credo.
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nota: può essere più utile estendere la voce [[Dottrina della Chiesa cattolica]] che ripeterla in questa sezione
-->
 
=== Liturgia ===
[[File:Eucharist001.jpg|thumb|destra|La [[celebrazione eucaristica]].]]
[[File:Karfreitag - Fürbitten.jpg|thumb|destra|Liturgia del [[Venerdì Santo]]]]
{{Vedi anche|Sacramento|Liturgia delle ore}}
La [[liturgia]] è il [[culto]] pubblico della Chiesa. Essa consiste nei [[Sacramento|sacramenti]] e nella [[preghiera]] pubblica, secondo le feste dell'[[Anno liturgico nella Chiesa cattolica|anno liturgico]]. Le forme sono molto variate nel corso dei secoli e, fino agli [[Anni 1960|anni sessanta]] del [[XX secolo]], nelle Chiese cattoliche di rito romano e ambrosiano essa era celebrata in [[lingua latina|latino]], ragione per cui la Chiesa cattolica occidentale era anche detta Chiesa latina. Oltre al Rito romano, in assoluto il più diffuso, esistono tuttora altri riti latini, conservati in alcune zone:
 
* il [[Rito ambrosiano]] diffuso nell'[[arcidiocesi di Milano]] e in alcuni decanati limitrofi, principale tra i riti latini a minor diffusione;
* il [[Rito di Braga]] (o bracarense) (nell'[[arcidiocesi di Braga]], in [[Portogallo]]);
* il [[Rito gallicano|Rito gallicano o lionese]] (a [[Lione]], in [[Francia]]);
* il [[Rito mozarabico]] (principalmente nella cattedrale di [[Toledo]], in [[Spagna]]).
 
Le liturgia varia in base ai [[Chiesa particolare|riti e alle famiglie liturgiche]]: il più diffuso, specialmente in occidente, è il [[rito latino]] (per meglio dire, "rito romano") che è anche il più seguito in [[Italia]].
 
La Chiesa cattolica celebra l'[[eucaristia]] o (santa) messa, in modo particolare la [[domenica]] e gli altri giorni festivi come celebrazione solenne e festosa della "[[Risurrezione|resurrezione]] di [[Gesù|Cristo]]", considerata conseguenza diretta del suo sacrificio sul Calvario. Messe feriali sono celebrate tutti i giorni a parte il [[Venerdì santo|Venerdì Santo]] e il [[Sabato santo|Sabato Santo]] (giorni aliturgici).
 
Altro pilastro della preghiera liturgica è la [[Liturgia delle ore]] (o ufficio divino), che consiste nella "consacrazione" di [[ore canoniche]] nel corso del giorno e della notte. Le principali ore sono [[Lodi mattutine|Lodi]] e [[Vespri]], rispettivamente preghiera del mattino e della sera. Le preghiere consistono principalmente in [[salmi]]. Possono essere aggiunti da uno a tre periodi di preghiera intermedi (Terza, Sesta e Nona) e un'altra preghiera dopo il tramonto ([[Compieta]]), e un altro periodo variabile dedicato principalmente a letture dalla [[Bibbia]] o a [[padri della Chiesa]]. Come per la [[Messa (musica)|messa]], la liturgia delle ore ha ispirato importanti composizioni [[Musica sacra|musicali]] dal [[canto gregoriano]] alla [[polifonia]], fino alle complesse orchestrazioni dell'[[Musica barocca|età barocca]].
 
Il rito romano, in assoluto il più diffuso nella Chiesa Cattolica, dal 2007 (vedi Motu Proprio "Summorum Pontificum") consta di due forme celebrative ufficiali: la prima, detta "ordinaria", consiste nella liturgia riformata dopo il Concilio Vaticano II ad opera di Papa Paolo VI, che nel 1969 introdusse il "Novus Ordo Missae" e, successivamente, riformò gli altri libri liturgici. Si tratta della forma celebrativa più diffusa e viene officiata nelle lingue nazionali. La forma "straordinaria" del Rito Romano (o Rito Romano antico), invece, costituisce la liturgia in vigore in tutta la Chiesa occidentale fino al 1965, anno dell'introduzione della prima delle riforme liturgiche post-conciliari.
 
È officiata in lingua latina e, per la messa, utilizza il messale di S. Pio V (edito dopo il Concilio di Trento e revisionato per l'ultima volta da Papa Giovanni XXIII nel 1962). Si tratta di una liturgia molto antica (in gran parte risalente alla riforma di S. Gregorio Magno del VI secolo) ed è stata liberalizzata da Papa Benedetto XVI nel 2007 con la Lettera Apostolica "Summorum Pontificum". Oltre al messale, tutti i sacerdoti, i vescovi e i religiosi di rito romano possono, per la forma straordinaria, utilizzare liberamente e senza necessità di autorizzazione anche il Breviario Romano (Liturgia delle Ore), il Pontificale, il Rituale e gli altri libri liturgici nelle versioni in uso fino all'anno 1965.
 
=== Culto mariano ===
{{vedi anche|Mariologia}}
[[File:Mary16thC.jpg|left|thumb|upright|La [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]], che è vista spesso come immagine stessa della Chiesa che in sé custodisce Gesù.<ref>[http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html ''Lumen gentium''] 68; [http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19631204_sacrosanctum-concilium_it.html ''Sacrosanctum Concilium''] 103; [http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a9p6_it.htm ''Catechismo della Chiesa cattolica] 972.</ref>]]
 
La Chiesa cattolica è stata anche il primo e più vasto centro di culto verso [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], la Madre di Gesù.
Il culto di Maria è presente nella liturgia della Chiesa fin dalle origini, sia come oggetto di venerazione in sé stesso, sia come elemento potentissimo di intercessione presso Gesù Cristo. Oltre a ciò, Maria è vista anche come modello di imitazione.<ref>Il [[concilio Vaticano II]] riconosce a Maria un culto speciale detto "[[iperdulia]]", distinto dalla semplice venerazione o "[[dulia]]" solitamente tributata ai [[santi]], evidenziando come esso confluisca nel culto a Dio, e abbia una particolare funzione di promozione nelle anime dell'[[adorazione]] e della glorificazione di Cristo: {{citazione|Maria, perché Madre santissima di Dio, che prese parte ai misteri di Cristo, per grazia di Dio esaltata, dopo il [[Figlio di Dio|Figlio]], sopra tutti gli [[angelo|angeli]] e gli uomini, viene dalla Chiesa giustamente onorata con culto speciale.[...] Questo culto, quale sempre fu nella Chiesa, sebbene del tutto singolare, differisce essenzialmente dal culto di adorazione, prestato al [[Logos|Verbo]] [[incarnazione|incarnato]] così come al [[Dio Padre|Padre]] e allo [[Spirito Santo]], e singolarmente lo promuove.|Tratto dal [[concilio Vaticano II]], [http://digilander.libero.it/monast/maria/lumen.htm ''Lumen Gentium''], I,66}}</ref>
 
Dal punto di vista storico, la sua opera di mediazione tra Dio e l'umanità si spiega con l'investitura che ricevette da Gesù sulla croce, quando venne "donata" agli uomini per farli sentire più vicini a Lui. Soprattutto dopo l'[[ascensione]] di Gesù, Maria rimase il punto di riferimento per la comunità dei credenti appena sorta, preservandone l'unità di fronte alle nuove sfide e alle potenziali discordie che caratterizzarono la primissima era cristiana. Il culto verso la Beata Vergine andò poi aumentando fino a quando si arrivò a una notevole diffusione dopo il [[concilio di Efeso]] ([[431]]), che la riconobbe ufficialmente come "Madre di Dio" (''[[Theotókos]]'').
 
Nell<nowiki>'</nowiki>''Esortazione Marialis Cultus'' di [[papa Paolo VI]] del [[1974]] al culto di Maria vengono date le seguenti indicazioni: esso deve attingere il più possibile alle [[Testi sacri|Sacre Scritture]], va collocato nel ciclo annuale delle [[liturgia|liturgie]] ecclesiastiche, ha un orientamento [[ecumenismo|ecumenico]] (volto cioè a promuovere l'unità dei cristiani), e guarda a Maria come a un modello di vergine, di madre e di sposa. Nell'''Esortazione'' sono presenti anche descrizioni e suggerimenti circa la preghiera del [[Rosario|Santo Rosario]], uno dei principali esercizi attraverso cui la Chiesa manifesta la propria devozione a Maria; sul Rosario è tornato [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] con la lettera apostolica ''[[Rosarium Virginis Mariae]]'' del [[2002]] per aggiungere ai quindici tradizionali misteri della gioia, del dolore e della gloria, cinque «misteri della luce» riguardanti la vita pubblica di Gesù ([[Battesimo di Gesù|Battesimo]], [[Tramutazione dell'acqua in vino|Nozze di Cana]], Predicazione del [[Regno dei Cieli|Regno]], [[Trasfigurazione di Gesù|Trasfigurazione]], Istituzione dell'[[eucaristia]]). Giovanni Paolo II nel [[1986]] ha anche fatto pubblicare un nuovo [[messale]] comprendente [[messa|messe]] specifiche da dedicare alla Beata Vergine.
 
=== Relazioni con altre confessioni cristiane ===
Dei 21 [[Concilio ecumenico|concili ecumenici]] riconosciuti dalla Chiesa cattolica i primi sette sono accettati dalle Chiese ortodosse di tradizione bizantina, la famiglia delle Chiese ortodosse "pre-Calcedoniane" riconosce i primi tre e i cristiani di tradizione nestoriana solo i primi due.
 
[[File:Atenagora I e Paolo VI.jpg|thumb|L'incontro tra il patriarca ortodosso [[Atenagora (patriarca di Costantinopoli)|Atenagora I]] e [[papa Paolo VI]] nel [[1964]] segnò un riavvicinamento tra il [[cristianesimo ortodosso]] d'oriente e il [[cattolicesimo|cristianesimo cattolico]] d'occidente.]]
Il dialogo ha mostrato che benché la separazione sia avvenuta molti secoli fa, le differenze nella dottrina concernono più spesso formule e riti che elementi sostanziali.
 
Emblematica è la ''Dichiarazione Cristologica Comune tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Assira Orientale''<ref>{{lingue|en|fr}}{{cita web|autore=Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/sub-index/index_east-assyrian_it.htm|titolo=Dichiarazione cristologica comune tra Papa Giovanni Paolo II ed il Catholicos Patriarca della Chiesa assira dell'Oriente, Khanania Mar Dinkha IV|anno=1994}}</ref> sottoscritta da «Sua Santità [[papa Giovanni Paolo II]], vescovo di Roma e Papa della Chiesa Cattolica, e [[Mar Dinkha IV]], patriarca della [[Chiesa Assira Orientale]]» l'11 novembre [[1994]].
 
La differenza tra le due Chiese ruota intorno a questioni antiche quali la disputa sulla legittimità dell'espressione «Madre di Dio» o di «Madre di Cristo» riguardo a Maria che emerse nel [[concilio di Efeso]] nel 431. Mentre la tradizione della Chiesa cattolica utilizza entrambe le espressioni, la Chiesa assira si riferisce a Maria come «Madre di Cristo nostro Dio e Salvatore». La dichiarazione enuncia che entrambe le chiese riconoscono la natura sia umana sia divina di Gesù e che «Entrambi riconosciamo la legittimità e correttezza di queste espressioni della stessa fede e rispettiamo le preferenze di ciascuna Chiesa nella sua vita liturgica».
 
Le controversie maggiori riguardano il riconoscimento del primato papale e il timore che l'unione ecclesiale si risolva in un assorbimento delle chiese di minore dimensione da parte della numericamente maggiore componente latina della Chiesa cattolica e l'accantonamento o l'abbandono di antiche e ricche eredità teologiche, liturgiche e culturali. Inoltre, le controversie vertono sul culto e sull'adorazione del pane consacrato, sul culto dei santi e della Madonna.
 
[[File:Martin Luther, 1529.jpg|thumb|sinistra|[[Martin Lutero]], il teologo tedesco che diede inizio allo scisma [[protestantesimo|protestante]]]]
Sussistono differenze molto maggiori con le dottrine delle [[protestantesimo|Chiese riformate]], che i cattolici ritengono avere rotto con la tradizione del passato mentre esse, per parte loro, ritengono Roma aver rotto con gli insegnamenti degli [[Apostolo|apostoli]], per come si ricavano dal [[Nuovo Testamento]]. Tuttavia anche con queste Chiese il dialogo è cominciato almeno dal Concilio Vaticano II, mentre alcune differenze sono andate attenuandosi con la semplificazione del rito della Messa, la diffusione della [[Bibbia]], la comune ricerca storica.
 
Dal [[2009]] la Chiesa cattolica, con la [[costituzione apostolica]] ''[[Anglicanorum coetibus]]'' firmata da [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]], ha invece aperto le porte ai fedeli della [[Chiesa anglicana]] desiderosi di entrare in comunione con [[Roma]], con la creazione di ordinariati personali che conservano il patrimonio liturgico e spirituale della Chiesa d'Inghilterra. Tale apertura è stata interpretata dai più come un tentativo di ricostituire l'unità con i tradizionalisti anglicani, fuoriusciti dalla Chiesa d'Inghilterra, in quanto dissenzienti sull'apertura del sacerdozio alle donne e su altre questioni controverse.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_20/papa-apre-ad-anglicani_0649fcfc-bd5f-11de-a737-00144f02aabc.shtml|titolo=Il Papa apre le porte agli anglicani. «Sì al sacerdozio dei chierici sposati»|accesso=20 ottobre 2009|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>
 
=== Risorse economiche ===
Occorre distinguere tra lo [[Città del Vaticano|Stato della Città del Vaticano]] e le singole Chiese locali, i cui vescovi sono normalmente organizzati nei sinodi delle Chiese Orientali, nelle [[Conferenza episcopale|Conferenze episcopali]] di rito latino e in simili organismi.
 
Lo Stato della Città del Vaticano è amministrato dalla [[Prefettura degli affari economici della Santa Sede|Prefettura per gli Affari Economici]], che si occupa della gestione finanziaria dello Stato sovrano più piccolo al mondo.
 
Le fonti di reddito principali sono:
 
* L'[[Obolo di San Pietro]], costituito dalle [[Elemosineria apostolica|elemosine]] offerte al papa dai fedeli in tutto il mondo: nel [[2013]] il gettito è stato di 78 milioni di dollari.<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/la-carit-del-papa-abbraccio-agli-ultimi-|titolo=La «carità del Papa». Abbraccio agli ultimi|accesso=30 giugno 2015}}</ref>
* Gli incassi dei [[Musei Vaticani]] (circa 4 milioni di visitatori all'anno).
* I profitti realizzati dall'[[Istituto per le opere di religione]] (IOR), [[Banca|istituto bancario]] incaricato di investire il patrimonio della Santa Sede.
 
Le [[Conferenza episcopale|Conferenze episcopali]] nazionali gestiscono autonomamente il bilancio della Chiesa nei vari Paesi, raccogliendo le offerte dei fedeli e, in alcuni Paesi, godendo di finanziamenti dallo Stato. In Italia, in base al [[Patti Lateranensi|Concordato]] del [[1984]], ogni cittadino può scegliere di versare l'[[otto per mille|8 per mille]] dell'[[Imposta sul reddito delle persone fisiche|IRPEF]] alla [[Conferenza Episcopale Italiana]] (più di un miliardo di Euro nel [[2016]])<ref>[http://www.repubblica.it/economia/2016/05/19/news/cei_torna_sopra_al_miliardo_la_quota_di_otto_per_mille_ma_aumentano_le_spese_per_i_preti-140157046/?ref=HREC1-27 Cei, torna sopra al miliardo la quota di otto per mille.] la Repubblica</ref> o ad altre [[Confessione religiosa|confessioni religiose]] che hanno concluso con lo Stato Intese che prevedano questa forma di finanziamento.<ref>La maggior parte dei cittadini (circa due su tre) sceglie di non barrare alcuna opzione, ma la ripartizione dell'[[otto per mille|8 per mille]] avviene in base non alle singole dichiarazioni, bensì spartendo l'intera somma disponibile in base alla percentuale di scelte. Vale a dire che la Chiesa cattolica, a fronte di una maggioranza relativa ai contribuenti che hanno barrato almeno una scelta, con il 35% di preferenze sul totale (85% di coloro che hanno espresso una scelta) incassa circa l'85% dell'intera somma. In questo senso Mario Patuzzo. «La tassa dell'8 per mille» dalla rivista L'Ateo, n. 0/1996.</ref><ref>Sergio Lariccia. «Esigenze di laicità della società italiana» in Manifesto Laico, pp. 59-65. Laterza, Bari, 1999. È come avviene nelle elezioni, in cui tutti i seggi disponibili vengono distribuiti in base ai voti espressi, senza lasciare posti vuoti in corrispondenza ai voti non espressi.</ref>.
 
Il contributo dell'8 per mille non serve a finanziare lo Stato Vaticano, ma viene impiegato per il sostentamento del clero e per spese di culto e caritative della Conferenza Episcopale Italiana, di cui si disponde di un rendiconto e della ripartizione.<ref>[https://www.8xmille.it/mappa-8xmille Rendiconto 8xmille relativo all'utilizzazione delle somme pervenute nell'anno 2015 all'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero e alla Conferenza Episcopale Italiana]</ref> Inoltre sono attualmente previste dalle normative fiscali agevolazioni (come l'esenzione ICI, l'abbattimento del 50% dell'IRES, agevolazioni IRAP) per le istituzioni religiose, ospedaliere, educative, tra cui anche quelle dipendenti dalla Chiesa cattolica. Inoltre vi sono particolari situazioni di beneficio dovute all'[[extraterritorialità]] di alcuni beni del Vaticano.
Molti tra i ricavi della [[Santa Sede]] vengono elargiti alle popolazioni bisognose di aiuto attraverso il [[Pontificio consiglio "Cor Unum"]]<ref>Il Pontificio consiglio "Cor Unum" «esprime la sollecitudine della Chiesa cattolica verso i bisognosi perché sia favorita la fratellanza umana e si manifesti la Carità di Cristo», dal [http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/corunum/corunum_it/profilo/istituzione.html profilo istituzionale] URL consultato il 5 aprile 2013</ref>.
 
Il valore del patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica, a livello mondiale, si aggira sui 2mila miliardi di euro. In Italia, circa il 20% del patrimonio immobiliare appartiene alla Chiesa Cattolica.<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-15/chiesa-2mila-miliardi-immobili-082813.shtml?uuid=Ab3cTeUH&refresh_ce=1 Chiesa, 2mila miliardi di immobili nel mondo.] Il sole 24 ore</ref><ref>[http://quifinanza.it/soldi/vaticano-spa-gli-immobili-della-chiesa-valgono-2mila-miliardi/67551/?refresh_ce Vaticano Spa, gli immobili della Chiesa valgono 2mila miliardi] QuiFinanza</ref><ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-05-16/in-italia-patrimonio-cedibile-almeno-6-miliardi-230327.shtml?uuid=ADODgGJ&refresh_ce=1 In Italia patrimonio «cedibile» di almeno 6 miliardi.] Il sole 24 ore</ref>
 
=== Critiche ===
{{Vedi anche|Critiche alla Chiesa cattolica}}
 
Nel corso dei secoli alla Chiesa cattolica sono state mosse accuse di vario tipo, sia dal punto di vista religioso sia politico<ref>si veda, ad esempio, ''[[Storia criminale del cristianesimo]]''</ref>. Nei primi secoli del cristianesimo, le accuse erano provenienti dagli ambienti popolari della religione tradizionale greco-romana, di [[infanticidio]] e [[incesto]]; nel [[Medioevo]], provenienti da [[Movimenti ereticali medievali|gruppi pauperistici]], di avere abbandonato l'opzione di [[Gesù]] in favore dei poveri; con il [[protestantesimo]], di avere pervertito le pure dottrine dei tempi antichi e della Bibbia (centro dell'attività dei riformatori); con l'[[illuminismo]] e il [[positivismo]] ci furono accuse di [[oscurantismo]], cioè di voler ostacolare il trionfo della ragione prima e della scienza poi, esemplificato in istituzioni e episodi come l'[[inquisizione]], il processo a [[Galileo Galilei]] e a [[Giordano Bruno]]. Il [[Comunismo|comunista]] russo [[Lev Trockij|Trotsky]], citando il [[liberalismo|liberale]] inglese [[David Lloyd George|Lloyd George]], definì la Chiesa romana come "la centrale elettrica del conservatorismo". La Chiesa cattolica è stata accusata, anche dai nazisti, di essere un'organizzazione omosessuale<ref>[http://www.culturagay.it/documento/1 Testo del discorso segreto tenuto da Heinrich Himmler il 17-18 febbraio 1937 ai generali delle SS in relazione ai "pericoli razziali e biologici dell'omosessualità "]</ref>, soprattutto per quanto riguarda la vita monastica; mentre dalla seconda metà del XX secolo fra le accuse più comuni sono da ricordare quelle relative alla storia del rapporto con l'[[ebraismo]], l'[[omofobia]] e il [[maschilismo]] nelle istituzioni cattoliche.
 
Recentemente la scoperta di atti di pedofilia perpetrati da alcuni ecclesiastici ha condotto allo scoppiare dello [[Critiche_alla_Chiesa_cattolica#Abusi_sessuali_su_minori_da_parte_del_clero|scandalo dei preti pedofili]], che dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] si è propagato anche in Italia.<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/panorama/5402928.stm|titolo=Sex crimes and the Vatican|autore=|editore=BBC News|data=1º ottobre 2006|lingua=en|accesso=20 aprile 2012}}</ref>
 
[[Papa Giovanni Paolo II]] ha riconosciuto pubblicamente che ci sono stati membri sia tra i fedeli laici sia tra il clero (inclusi vescovi e papi) che si sono macchiati di colpe e ha invocato il perdono di Dio e degli uomini per i peccati «dei figli e delle figlie della Chiesa», sia riguardo alle azioni sia alle omissioni. Il 12 luglio 2008, in occasione del viaggio apostolico in Australia, a chi gli domandava se si sarebbe scusato, Benedetto XVI ha risposto<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/resources/resources_visit-australia-jul2008_it.html|titolo=Viaggio Apostolico a Sydney - Intervista concessa ai giornalisti durante il volo}}</ref>:
{{citazione|faremo tutto il possibile per chiarire qual è l'insegnamento della Chiesa e per aiutare nell'educazione, nella preparazione al sacerdozio, nell'informazione e faremo tutto il possibile per guarire e riconciliare le vittime. Penso che questo sia il senso fondamentale del "chiedere scusa". Penso che sia meglio e più importante il contenuto della formula e penso che il contenuto debba spiegare in cosa il nostro comportamento è stato carente, che cosa dobbiamo fare in questo momento, in che modo prevenire e come guarire e riconciliare.}}
Il successivo 20 luglio il papa celebrò la Messa con un gruppo di vittime, le cui tristi vicende ha poi ascoltato con attenzione.<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/resources/resources_visit-australia-jul2008_it.html|titolo=Viaggio Apostolico a Sydney - Comunicato Stampa}}</ref>
Anche in occasione della Messa di conclusione dell'Anno Sacerdotale dell'11 giugno 2010 papa Benedetto XVI ha ribadito le sue scuse alle vittime<ref>{{cita web|url=http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100611_concl-anno-sac.html|titolo=Santa Messa in occasione della conclusione dell'Anno Sacerdotale, 11 giugno 2010}}</ref>:
{{citazione|Anche noi chiediamo insistentemente perdono a Dio ed alle persone coinvolte, mentre intendiamo promettere di voler fare tutto il possibile affinché un tale abuso non possa succedere mai più}}
 
Esistono infine ricorrenti critiche che riguardano i rapporti tra alcuni Stati e Chiesa romana: in particolare, ci sono filoni culturali, ideologici e politici che contestano l'influenza esercitata dalle gerarchie cattoliche sui governi di vari paesi nelle scelte di ordine etico - morale. Da questi filoni la Chiesa cattolica è ritenuta un importante ostacolo per alcune ricerche scientifiche, come quelle che richiedono l'uso di embrioni per ottenere cellule staminali embrionali, sia la considerazione come diritti civili di alcune scelte, come [[divorzio]], [[Aborto|interruzione volontaria di gravidanza]], [[matrimonio tra persone dello stesso sesso]], [[adozione da parte di coppie dello stesso sesso]] e utilizzo/diffusione dei [[Contraccezione|metodi anticoncezionali]]. Altre Chiese cristiane (come alcune chiese protestanti), in Italia e in altre nazioni, hanno una visione diversa su alcuni di questi punti, oltre che sulla separazione tra Stato e confessioni religiose ("[[Laicità|Laicità dello Stato]]").
 
== La denominazione ''Chiesa cattolica'' ==
Per comprendere la denominazione "Chiesa cattolica", occorre dapprima chiarire cosa si intenda per "cattolico".
 
=== Il termine ''cattolico'' ===
 
Tre sono i significati principali del termine "cattolico": etimologico, confessionale, teologico.
* Etimologicamente, il termine "cattolico" viene dal greco {{Polytonic|καθολικός}}, che significa propriamente "completo", "tutto insieme". Questo è il significato primo del termine, così come viene esplicitato nel [[Simbolo niceno-costantinopolitano|Credo niceno]]: "Credo la Chiesa una, santa, '''cattolica''', apostolica...". Con ciò, tutti i cristiani credono che la chiesa sia ''"universale"'', ossia chiamata dal suo Fondatore alla diffusione universale del messaggio,
* Con le separazioni in seno alla Chiesa cristiana originaria, avvenute già nei primi secoli, ma poi inaspritesi con la separazione dall'Oriente cristiano (1054) e con la [[Riforma protestante]] del XVI secolo, il termine "cattolico" ha assunto un significato "confessionale", a indicare quella parte della Chiesa cristiana, fedele al Vescovo e Papa di Roma, e che riconosce in lui l'autorità suprema della Chiesa.
* Ciò non toglie che molte confessioni cristiane utilizzano il termine "cattolico" in riferimento a sé stesse in rapporto alla Chiesa universale, dando tuttavia al termine significati teologici differenti.
 
Il termine compare per la prima volta con [[Ignazio di Antiochia]] (I sec.) che si rivolge alla comunità di Smirne: «Là dove c'è Gesù Cristo ivi è la Chiesa cattolica» (''Ad Smyrnaeos'', 8).
 
=== Storia del nome ''Chiesa cattolica'' ===
 
[[File:Sandro Botticelli 050.jpg|thumb|destra|upright|[[Agostino d'Ippona]]]]
Anticamente per ''Chiesa cattolica'' si intendevano tutti i cristiani la cui dottrina era considerata ortodossa; [[Agostino d'Ippona]] scrisse nel [[397]] riguardo ad alcune Chiese che considerava [[eresia|eretiche]]<ref>{{Cita web |url=http://www.sant-agostino.it/italiano/contro_lettera_mani/index2.htm# |titolo=''Contro la lettera di Mani detta del fondamento'' |accesso=6 febbraio 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060220081115/http://www.sant-agostino.it/italiano/contro_lettera_mani/index2.htm# |dataarchivio=20 febbraio 2006 |urlmorto=sì }}</ref>:
{{citazione|[...] lo stesso nome di Cattolica, che, non senza un motivo, solo questa Chiesa ha ottenuto in mezzo a numerosissime eresie, per cui, benché tutti gli eretici vogliano dirsi cattolici, tuttavia se uno domanda a qualche straniero dove si riunisca la Cattolica, nessuno degli eretici ha l'ardire di mostrare la sua basilica o la sua casa.|Agostino d'Ippona, ''Contro la lettera di Mani'', verso 4 }}
 
Fino all'[[1000|anno Mille]], prima dello [[Grande Scisma|scisma d'Oriente]] ([[1054]]), con il termine ''Chiesa cattolica'' si identificava l'intera Chiesa orientale e occidentale, e prima della [[Riforma protestante]] il termine "cattolico" non aveva assunto anche il significato confessionale che ha avuto dal [[concilio di Trento]], che può essere considerato l'evento che ha formato la fisionomia moderna della Chiesa, anche in rapporto alle altre confessioni cristiane.
 
Oggi, in verità, tutte le Chiese cristiane che riconoscono il [[simbolo niceno-costantinopolitano]] si professano parte dell'''una, santa, cattolica ed apostolica chiesa'', non intendendo con questo la chiesa cattolica come confessione. In conseguenza del significato odierno del termine ''cattolico'' alcune chiese protestanti preferiscono la dizione ''Chiesa universale'' e aggiungono l'attributo ''romana'' alla dizione della Chiesa cattolica.
 
=== Uso della denominazione ''romana'' ===
 
La Chiesa cattolica venne reputata ''romana'' riguardo alla dimensione unitaria e direttiva della Chiesa di Roma per tutte le chiese particolari che compongono la Chiesa cattolica genericamente intesa. Fu cioè denominata "romana cattolica" essendo concepita come fondazione di una dimensione ecclesiale in cui essa si svelava madre e maestra delle chiese particolari.
 
Secondariamente poi il nome di Chiesa cattolica romana appare nel linguaggio ecclesiale definito e stabilito della chiesa romana medesima anche per identificare la chiesa cattolica nel suo rapportarsi alle chiese separate. Così il termine di Chiesa cattolica romana si diffonde ulteriormente dopo delle divisioni causate dagli scismi irrisolti nella compagine della grande Chiesa del millennio precedente, anche per ribadire un senso e una direzione dell'unità da ritrovare.
 
[[File:StPetersDomePD.jpg|thumb|sinistra|upright|[[Cupolone|Cupola della Basilica di San Pietro]], uno dei simboli della Chiesa di Roma]]
Recentemente si è pure diffuso l'[[anglicismo]] ''Chiesa cattolica romana'', derivato dall'inglese ''Roman Catholic Church''. Questa denominazione aveva originariamente un significato polemico ed era intesa come un [[ossimoro]] dichiarante la limitazione geografica alla pretesa di universalità della Chiesa cattolica, oltre che essere analoga alla denominazione geografica di alcune chiese di stato protestanti. In realtà il termine vi risulta sottostimato, poiché la Chiesa cattolica romana è formata dalla Chiesa di Roma insieme a tutte le chiese particolari, orientali e occidentali.
 
L<nowiki>'</nowiki>''[[Oxford English Dictionary]]'', autorità in fatto di [[lingua inglese]], dava la seguente spiegazione della locuzione «Roman Catholic» nel suo contesto culturale protestante, nella sua versione dell'inizio del [[XX secolo]]
<ref>Su "Roman Catholic", vedi ''[[Catholic Encyclopedia]]'' [http://www.newadvent.org/cathen/13121a.htm]</ref>:
{{citazione|L'uso di questo termine composto in luogo di Romano, Romanista o Romista, che hanno acquisito un significato spregiativo, sembra essere comparsa nei primi anni del [[XVII secolo]]. Per ragioni diplomatiche è stato usato nei negoziati con Spanish Match ([[1618]]-[[1624]]) e appare in documenti formali legati a questo stampati da Rushworth (I, 85-89). Dopo quella data fu adottato generalmente come un termine non controverso ed è stato riconosciuto legalmente anche in designazioni ufficiali, sebbene nell'uso ordinario il singolo termine "Cattolico" sia utilizzato molto di frequente.|New Oxford Dict., VIII, 766}}
 
L'uso della re-interpretazione anglicana del termine "cattolici romani" ha in realtà un'origine più antica; uno scrittore di simpatie puritane, [[Percival Wiburn]], usò il termine «''Roman Catholic''» ripetutamente nel suo articolo ''Checke or Reproofe of M. Howlet'' (in risposta a un [[Compagnia di Gesù|gesuita]] che aveva scritto sotto lo pseudonimo di Howlet); scrisse ad esempio «voi cattolici romani che chiedete tolleranza» (p.&nbsp;140), «parlous dilemma or streicht in cui voi cattolici romani siete stati portati» (p.&nbsp;44).
 
[[Robert Crowley]], anglicano, nel suo libro ''[[A Deliberat Answere]]'', pubblicato nel [[1588]], pur adottando in preferenza termini quali «cattolici romisti» o «cattolici papisti», scrisse anche al riguardo: «''who wander with the Romane Catholiques in the uncertayne hypathes of Popish devises''» (p.&nbsp;86).
 
Altri scritti simili risalenti al periodo poco successivo alla [[riforma protestante]] mostrano come termini quali «romano» fossero usati indifferentemente insieme a «papista» da parte di protestanti che rifiutavano l'uso del termine «cattolico» per definire i soli cristiani che riconoscevano l'autorità del papa.
 
Alcune Chiese cristiane utilizzano comunque il nome ''Chiesa cattolica'' anche in discorsi formali e in documenti da esse sottoscritti, ad esempio i documenti scritti in comune dalla Chiesa cattolica e dalla [[Federazione Mondiale delle Chiese Luterane]]<ref>{{lingue|it|en|de|es|pt}}[http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/sub-index/index_lutheran-fed.htm Last published documents of the Joint International Commission between representatives of the Catholic Church and the Lutheran World Federation]</ref> e nelle "Comuni dichiarazioni cristologiche tra la Chiesa Cattolica e la [[Chiesa assira orientale]]"<ref>{{en}} [http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/documents/rc_pc_chrstuni_doc_11111994_assyrian-church_en.html Common christological declaration between the Catholic Church and the Assyrian Church of the East]</ref>
 
=== Altre Chiese cattoliche ===
 
{{vedi anche|Chiesa cattolica (disambigua)}}
Molte altre chiese cristiane si definiscono «Chiesa cattolica» o una sua parte, tra queste la [[Chiesa ortodossa|Chiesa ortodossa d'oriente]], la Chiesa ortodossa d'occidente, le [[Luteranesimo|Chiese luterane]] e [[Anglicanesimo|anglicane]], la Chiesa cattolica tradizionalista e altre chiese cristiane.
 
Fra queste vi è la [[Vetero-cattolicesimo|Chiesa vetero-cattolica]] che, pur riconoscendo il primato del papa, come successore di Pietro, non ne riconosce l'[[Infallibilità papale|infallibilità]] e non è dunque in piena comunione con Roma. Le Chiese vetero-cattoliche si separarono infatti da Roma a seguito del [[concilio Vaticano I]].
 
=== Altre definizioni ===
 
Per indicare l'uno o l'altro aspetto della propria dottrina, la Chiesa cattolica dà di sé stessa anche altre definizioni, non esaustive, come ad esempio gli appellativi ''[[Corpo mistico]] di Cristo'', ''[[Popolo di Dio]]'', ''[[Sacramento]] universale di salvezza (cf. ''Catechismo della Chiesa cattolica'', 748-810).
 
== Organizzazione ecclesiastica ==
=== Suddivisioni territoriali ===
 
La Chiesa cattolica è composta da tutti i suoi [[battesimo|battezzati]], e da un punto di vista territoriale è suddivisa in sedi chiamate [[diocesi]] nella [[Chiesa latina]] ed [[eparchia|eparchie]] nelle [[Oriente cristiano|Chiese orientali]].
 
Alla fine del [[2011]] il numero delle circoscrizioni ecclesiastiche era di 2.966 (''Annuario Pontificio'' del 2012).<ref>Cf. [http://www.news.va/en/news/60795 Presentazione dell'Annuario Pontificio 2012].</ref> Alle diocesi si affiancano altre forme di [[chiesa particolare]] come le prelature (sia [[prelatura territoriale|territoriali]] sia [[prelatura personale|personali]]) gli [[Ordinariato|ordinariati]] o le [[amministrazione apostolica|amministrazioni apostoliche]].
 
Le diocesi e normalmente anche le altre circoscrizioni sono affidate a un [[vescovo]] ([[Eparchia|eparca]] per le eparchie), che è considerato [[successione apostolica|successore degli apostoli]]. A capo del collegio dei vescovi sta il vescovo di Roma, il [[papa]], che è considerato il successore dell'apostolo [[Pietro apostolo|Pietro]].
 
Ogni diocesi è suddivisa in [[parrocchia|parrocchie]], rette da un [[parroco]] o da un [[Amministratore (diritto canonico)|amministratore parrocchiale]]. Con il [[concilio di Trento]] ([[XVI secolo]]) venne data grande importanza anche alle parrocchie rurali, mentre più anticamente erano state le [[Pieve|pievi]], raggruppamenti di paesi intorno al centro più grande della zona, a segnare la divisione delle diocesi.
 
=== Chiese e riti cattolici ===
{{Vedi anche|Chiesa particolare|diocesi|Chiesa sui iuris}}
[[File:Mont Liban Patriarch in Rome1.jpg|thumb|upright|destra|250px|Il [[Patriarca (cristianesimo)|patriarca]] [[Elias Boutros Hoayek]] e i vescovi della [[Chiesa maronita]] riuniti a Roma, [[1906]].]]
La Chiesa cattolica è costituita dalla comunione di diverse [[Chiese cattoliche di rito orientale|Chiese ''sui iuris'']] (distinte per forme di culto liturgico e pietà popolare, disciplina sacramentale e canonica, terminologia e tradizione teologica):
 
* [[Chiesa latina]], che comprende al suo interno sia il [[rito romano]] sia quello [[rito ambrosiano|ambrosiano]] e altri riti, ed è la chiesa in cui il [[papa]] svolgeva anche la funzione [[Patriarca (cristianesimo)|patriarcale]].
* [[Chiesa armeno-cattolica|Chiesa cattolica armena]];
* [[Chiesa cattolica caldea]] e [[Chiesa cattolica siro-malabarese|siro-malabarese]];
* [[Chiesa cattolica copta]] ed [[Chiesa cattolica etiope|etiope]]
* [[Chiesa cattolica greco-melchita|Chiesa Cattolica Greco-Melkita]];
* [[Chiesa maronita|Chiesa cattolica maronita]];
* [[Chiesa cattolica sira]] e [[Chiesa cattolica siro-malankarese|siro-malankarese]];
* [[Rito bizantino|Chiese greco-cattoliche]]:
** [[Chiesa greco-cattolica albanese|albanese]];
** [[Chiesa greco-cattolica bielorussa|bielorussa]];
** [[Chiesa greco-cattolica bulgara|bulgara]];
** [[Chiesa bizantina cattolica di Croazia e Serbia|croata]];
** [[Chiesa cattolica greca di rito bizantino|greca]];
** [[Chiesa bizantina cattolica in Italia|italo-albanese]]<ref>{{cita web|url=http://www.jemi.it/web-links/sp-345|titolo=Chiesa Italo-Albanese|autore=Jemi|accesso=14 novembre 2017}}</ref>;
** [[Chiesa greco-cattolica macedone|macedone]];
** [[Chiesa greco-cattolica rumena|rumena]];
** [[Chiesa greco-cattolica russa|russa]];
** [[Chiesa greco-cattolica rutena|rutena]];
** [[Chiesa bizantina cattolica di Croazia e Serbia|serba]];
** [[Chiesa greco-cattolica slovacca|slovacca]];
** [[Chiesa greco-cattolica ucraina|ucraina]];
** [[Chiesa greco-cattolica ungherese|ungherese]];
 
Diversamente dalle "famiglie" o "federazioni" di Chiese formate dal riconoscimento mutuo di corpi ecclesiali distinti, la Chiesa cattolica si considera un'unica chiesa incarnata in una pluralità di chiese locali o particolari, in quanto «realtà ontologicamente e temporalmente preesistente a ogni chiesa individuale particolare».<ref>''Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica su alcuni aspetti della Chiesa vista come comunione'' del 28 maggio [[1992]] da parte della [[Congregazione per la dottrina della fede]]
[http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_28051992_communionis-notio_it.html Su alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione]</ref>
 
La Chiesa cattolica riconosce grande importanza alle chiese particolari, la cui importanza teologica è stata evidenziata dal Concilio Vaticano II; il termine ''[[Chiesa particolare]]'' ha due usi distinti:
 
* può riferirsi a una [[diocesi]], che nel ''Decreto sulla pastorale dei vescovi'' ''[[Christus Dominus]]'' viene descritta come: «una porzione del popolo di Dio affidata alle cure pastorali del vescovo, coadiuvato dal suo presbiterio, in modo che, aderendo al suo pastore, e da questi radunata nello Spirito Santo per mezzo del Vangelo e dell'eucaristia, costituisca una Chiesa particolare nella quale è presente e opera la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica»;<ref>[http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19651028_christus-dominus_it.html Decreto ''Christus Dominus'' sull'ufficio pastorale dei vescovi]</ref>
* oppure a una [[Chiese cattoliche di rito orientale|chiesa ''sui iuris'']] che si differenzia per una maggiore autonomia come riconosciuto dal concilio Vaticano II nel decreto sulle chiese cattoliche orientali ''[[Orientalium Ecclesiarum]]''<ref>[http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19641121_orientalium-ecclesiarum_it.html Decreto ''Orientalium Ecclesiarum'' sulle Chiese orientali cattoliche]</ref> che riconosce le ''chiese o riti particolari''.
 
=== Circoscrizioni ecclesiastiche ===
Attualmente (ottobre [[2016]]) esistono le seguenti circoscrizioni ecclesiastiche:
* una [[Diocesi di Roma|sede papale]];
* 9 sedi [[Patriarcato (cristianesimo)|patriarcali]];
* 4 sedi [[Patriarcato (cristianesimo)|patriarcali titolari]];
* 4 sedi [[Arcivescovo maggiore|arcivescovili maggiori]];
* 5 sedi metropolitane ''[[Chiese cattoliche di rito orientale|sui iuris]]'';
* 548 sedi [[Metropolita|arcivescovili metropolitane]];
* 778 sedi [[Arcivescovo|arcivescovili]];
* 2221 sedi [[Vescovo|episcopali]];
* 93 sedi [[Sede titolare|metropolitane titolari]];
* 91 sedi [[Sede titolare|arcivescovili titolari]];
* 1904 sedi [[Sede titolare|episcopali titolari]];
* 42 [[Prelatura territoriale|prelature territoriali]];
* 11 [[Abbazia territoriale|abbazie territoriali]];
* 18 [[Esarcato apostolico|esarcati apostolici]];
* 9 [[Ordinariato per i fedeli di rito orientale|ordinariati per i fedeli di rito orientale]];
* 36 [[Ordinariato militare|ordinariati militari]];
* 3 [[Ordinariato personale|ordinariati personali]];
* una [[prelatura personale]];
* 88 [[Vicariato apostolico|vicariati apostolici]];
* 39 [[Prefettura apostolica|prefetture apostoliche]];
* 8 [[Amministrazione apostolica|amministrazioni apostoliche]];
* una [[Amministrazione apostolica personale San Giovanni Maria Vianney|amministrazione apostolica personale]];
* 8 [[Missione sui iuris|missioni indipendenti o ''sui iuris'']];
* 10 [[Esarcato patriarcale|esarcati patriarcali]];
* 5 [[Esarcato arcivescovile|esarcati arcivescovili]] e
* 5 [[Territorio dipendente dal patriarcato|territori dipendenti dal patriarcato]].
 
=== L'Ordine sacro ===
 
{{vedi anche|Ordine sacro|Ordini minori}}
[[File:Priests rome.jpg|thumb|destra|upright|Preti cattolici a [[Roma]]]]
La struttura ecclesiastica cattolica è organizzata secondo tre gradi del [[sacramento]] dell'[[ordine sacro]]. In ordine crescente di pienezza essi sono:
 
* [[Diacono]], collabora con il vescovo e con i presbiteri nella modalità del servizio.
Questi ordini (insieme, in passato, agli [[ordini minori]]) costituiscono nel complesso il [[clero]];
* [[Presbitero]] (o prete, o sacerdote), collabora con il vescovo come suo sostituto;
* [[Vescovo]], che rappresenta la successione degli [[Apostolo|apostoli]].
 
A coloro che hanno ricevuto il sacramento dell'ordine possono poi essere conferiti altri titoli e cariche che non hanno valore sacramentale, ma onorifico o inerente all'ufficio come, ad esempio: [[cardinale]], arcivescovo, monsignore. Lo stesso si può dire del papa che è, dal punto di vista sacramentale, un vescovo.
 
Ai tre gradi dell'ordine sacro corrispondono diversi ''munera'' ossia poteri quanto alla celebrazione, alla potestà di governo e all'annuncio del Vangelo.
 
Il diacono svolge eminentemente funzioni di servizio nel ministero dell'altare, della parola e della carità. Può celebrare il sacramento del [[battesimo]] e del [[matrimonio]] nonché i [[sacramentali]] quali la benedizione o il rito delle esequie.
 
Il presbitero coopera al ministero del vescovo e ne assume alcune potestà quali la celebrazione dei sacramenti (esclusi l'ordine e la confermazione), dei sacramentali, la presidenza delle celebrazioni liturgiche, l'annuncio della parola e la potestà di governo secondo le indicazioni date dal vescovo. Tra queste la più comune è la responsabilità di una parrocchia.
 
Il vescovo, infine, ha la pienezza dell'ordine sacro. Amministra in prima persona tutti i sacramenti e sacramentali o può delegare altri vescovi o presbiteri, come nel caso della [[Confermazione|cresima]] o dell'[[esorcismo]].
 
=== Il papa ===
 
{{vedi anche|Papa|Primato di Pietro|Primato papale}}
[[File:Pope-peter pprubens.jpg|thumb|upright|destra|[[San Pietro]], considerato il primo papa dalla Chiesa Cattolica, in un ritratto di [[Rubens]]]]
<!--
nota: può essere più utile estendere la voce [[papa]] oppure [[primato papale]] che ripeterla in questa sezione
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La Chiesa cattolica afferma che Gesù conferì all'[[apostolo]] Pietro l'autorità ultima su tutta la comunità dei suoi [[discepolo|discepoli]]: secondo l'interpretazione cattolica Cristo conferì a Pietro nei pressi di [[Cesarea di Filippo]] il [[primato di Pietro|primato]] sugli altri apostoli e su tutta la Chiesa ([[Vangelo secondo Matteo|Matteo]] {{passo biblico|Mt|16,13-20}}) e lo riconfermò dopo la resurrezione nell'apparizione presso il [[lago di Tiberiade]] ([[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]] {{passo biblico|Gv|21,15-19}}).
 
Il contesto del primo episodio è quello della domanda di Gesù ai discepoli riguardo alla sua identità. Alla risposta di Pietro «Tu sei il [[Gesù|Cristo]], il [[Figlio di Dio|Figlio]] del [[Dio]] vivente», Gesù replica: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la [[carne (Bibbia)|carne]] né il [[sangue (Bibbia)|sangue]] te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei [[cielo (religione)|cieli]]. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa [[roccia|pietra]] edificherò la mia Chiesa e le porte degli [[inferno|inferi]] non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del [[regno dei Cieli]], e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
 
Nel secondo episodio invece Gesù chiede per tre volte a Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami?», e ogni volta alla sua risposta affermativa replica: «Pasci le mie pecorelle.»
 
Tali passi sono interpretati dalla Chiesa cattolica nel senso forte di un [[primato di Pietro|primato]] di insegnamento e [[giurisdizione]] su tutta la Chiesa, e sono anche interpretati a fondamento della dottrina del [[primato papale]]. Essendo stato Pietro il primo vescovo della Chiesa di Roma, il suo primato si trasmette al suo successore nella stessa sede, quindi al vescovo di Roma.
 
Il ruolo del papa è andato crescendo nel [[II millennio]], fino a raggiungere il suo apice nel [[XIX secolo]] con la dichiarazione sull'[[infallibilità papale]] del [[Concilio Vaticano I]].
 
Secondo tale dichiarazione il papa può esercitare il diritto di dare insegnamenti riguardo alla fede e alla morale, da ritenere parte del deposito della fede, quando parla ''[[ex cathedra]]'', cioè quando esercita il «suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani», e quando «definisce una dottrina circa la fede e i costumi».
[[File:Roma-san giovanni03.jpg|sinistra|thumb|La [[cattedra]] papale nella [[basilica di San Giovanni in Laterano]] a [[Roma]]]]
A partire dalla definizione dell'infallibilità del [[1870]], quest'ultima è stata esercitata formalmente una sola volta dai pontefici, e questo con la promulgazione del [[dogma]] dell'[[Assunzione di Maria]] da parte di [[papa Pio XII]] nel [[1950]]. Tutti gli altri insegnamenti impartiti dai Papi negli ultimi 150 anni non sono stati formalmente definiti "dogmi".
 
L'infallibilità papale ha portato alla formale accusa di [[eresia]] da parte della [[Chiesa ortodossa|Chiesa cristiana ortodossa]] che, nel 1848, e nella figura dei [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Patriarchi di Costantinopoli]], [[Patriarcato di Alessandria|Alessandria]] e [[Chiesa ortodossa di Gerusalemme|Gerusalemme]], unitamente ai loro [[Concilio|Sinodi]], inviò un'[[enciclica]] a [[papa Pio IX]] dove condannava tale dottrina come "eresia"<ref>L'enciclica di condanna della Chiesa ortodossa fu promulgata a seguito della missiva di papa Pio IX che, nello stesso anno, invitava queste Chiese a tornare in seno al "recinto del Signore" ovvero al "Santo Trono di Pietro". Cfr. Patrick Barnes. ''The Non-Orthodox - The Orthodox Teaching on the Cristhians Outside of the Church''. Salisbury, Regina Orthodox Press, 1999, p. 18.</ref> e coloro che la sostenevano come "eretici", sulla base della convinzione che il vescovo di Roma e la sua Chiesa avessero abbandonato la conciliarità in favore della monarchia e del monopolio dei doni dello [[Spirito Santo]]<ref>Patrick Barnes. ''The Non-Orthodox - The Orthodox Teaching on the Cristhians Outside of the Church''. Salisbury, Regina Orthodox Press, 1999, p. 18.</ref>.
 
La procedura per l'elezione del papa e la nomina dei vescovi ha subito numerosi cambiamenti nel corso dei secoli: dal basso medioevo ([[Viterbo]], [[1271]]), il papa viene eletto in [[conclave]] dai cardinali, i ''Principi della Chiesa''; a lui compete invece di nominare direttamente i membri del [[clero]] di gerarchia più elevata di [[rito latino]], a partire dai vescovi (normalmente dopo consultazione con gli altri prelati). Nelle Chiese cattoliche orientali i vescovi vengono nominati dai rispettivi patriarchi, secondo gli usi locali.
 
Il papa è assistito nei suoi compiti dai [[Cardinale|cardinali]]. Tutti i membri della gerarchia ecclesiastica rispondono a lui e alla [[Curia romana]] nel suo insieme. Ogni papa continua il suo servizio fino alla morte (ciò valeva anche per gli altri vescovi fino al pontificato di Paolo VI<ref>Con il [http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19701120_ingravescentem.html motu proprio ''Ingravescentem Aetatem''] stabilì che all'età di 75 anni i vescovi devono presentare le proprie dimissioni</ref>) o rinuncia (che è avvenuta otto volte, con i papi [[Papa Clemente I|Clemente]], [[Papa Ponziano|Ponziano]], [[Papa Silverio|Silverio]], [[Papa Benedetto IX|Benedetto IX]], [[Papa Gregorio VI|Gregorio VI]], [[Papa Celestino V|Celestino V]], [[Papa Gregorio XII|Gregorio XII]] e [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]]).
 
Il papa risiede attualmente nella [[Città del Vaticano]], un piccolo Stato indipendente situato nel centro di [[Roma]], del quale egli è monarca assoluto, e riconosciuto dalla maggioranza della [[diplomazia]] internazionale come ambito di sovranità della [[Santa Sede]].
 
=== Vita consacrata ===
 
{{vedi anche|Ordine religioso cattolico}}
[[File:Bernardyn z klasztoru w Kalwarii Zebrzydowskiej.JPG|thumb|destra|Un [[ordine dei frati minori|frate minore francescano]]]]
[[File:Nonne im Kreuzgang, 1930.jpg|thumb|destra|[[Suora]] in clausura]]
Nel corso dei secoli si sono sviluppate esperienze comunitarie al di fuori della diocesi, chiamati [[Ordine religioso cattolico|ordini religiosi]], soprattutto configurate in [[monachesimo]], [[ordini mendicanti]] fino alla nascita della prima [[congregazione religiosa]] che diventeranno via via le nuove realtà comunitarie della chiesa.
 
I primi, a cui si può dare la nascita in occidente con la [[Regola benedettina]], si svilupparono in un momento di crisi ([[VIII secolo|VIII]] - [[XII secolo]]) come tentativo di instaurare un particolare e più intimo legame con [[Dio]]. I secondi, nati durante la riforma del [[XII secolo]] si caratterizzano nelle loro diversità per la ricerca di attualizzare il messaggio cristiano nella società: tra questi i [[Ordine dei carmelitani scalzi|carmelitani]], i [[Ordine francescano|francescani]] e i [[Ordine dei frati predicatori|domenicani]]. Non sono mancate, dal [[XIX secolo]], le Congregazioni religiose maggiormente attente ai bisogni dei giovani, degli anziani e di altre categorie sociali svantaggiate. Tra esse spiccano le [[comunità missionarie]], con lo scopo precipuo di diffondere la fede cattolica in tutto il mondo.
 
Dal [[IV secolo]] in poi si ha la nascita dei vari [[Ordine religioso cattolico|ordini religiosi]] così divisi:
 
* [[Monachesimo|ordini monastici]]: [[Ordine della Vergine Maria|annunziate]], [[Ordine di San Benedetto|benedettini]], [[Ordine della Santissima Annunziata|celesti]], [[Ordine cistercense|cistercensi]], [[Monache clarisse|clarisse]], [[Concezioniste francescane|concezioniste]], [[Cistercensi della stretta osservanza|trappisti]], [[Ordine certosino|certosini]], [[Congregazione camaldolese|camaldolesi]], [[Ordine di San Girolamo|geronimiti]], [[Ordine del Santissimo Redentore|redentoriste]], ecc.
* [[canonici regolari]]: [[Ordine teutonico|teutonici]], [[Canonici regolari premostratensi|premostratensi]], [[Canonici regolari della Santa Croce|crocigeri]], ecc.
* [[ordini mendicanti]]: [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniani]], [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitani]], [[Ordine francescano|francescani]], [[Ordine dei frati predicatori|domenicani]], [[Servi di Maria|serviti]], [[Ordine della Santissima Trinità|trinitari]], frati bigi, ecc.
* [[chierici regolari]]: [[Compagnia di Gesù|gesuiti]], [[Chierici regolari Ministri degli Infermi|camilliani]], [[Chierici regolari di Somasca|somaschi]], ecc.
Mentre per arrivare a una [[congregazione religiosa]] si deve aspettare il [[XVII secolo]], tra le più diffuse:
* [[Congregazione della Passione di Gesù Cristo|passionisti]], [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiani]], [[Congregazione dei chierici mariani|mariani]], [[missionarie della carità]], [[Suore di Nostra Signora della carità del Buon Pastore|suore del Buon Pastore]]
Le due realtà degli ordini e delle congregazioni religiose si differenziano per l'emissione dei [[voto (religione)|voti]]: per i primi essa avviene in forma solenne, per i secondi in forma semplice; formalmente non ci sono differenze rilevanti.
 
=== Movimenti e associazioni ===
 
{{Vedi anche|Associazioni e movimenti cattolici}}
Nel [[XX secolo]] ha preso avvio il fenomeno dei movimenti ecclesiali: questi sono associazioni di fedeli ispirate da un [[carisma (cristianesimo)|carisma]] particolare e che si organizzano autonomamente dalla normale gerarchia (vescovi e parroci).
La differenza fra i movimenti e le associazioni è che queste ultime non sono organizzate autonomamente dalla gerarchia (come invece avviene per i movimenti), ma collaborano con essa in modo integrato e coordinato, partecipando attivamente in pressoché tutti i momenti della vita parrocchiale e diocesana. Gli aderenti ai movimenti, al contrario, hanno un calendario spesso molto fitto di eventi caratteristici del proprio movimento e celebrano fra di loro la messa domenicale, con l'effetto quindi di limitare o azzerare i contatti con la vita parrocchiale e di consentire una partecipazione quasi sempre marginale ai momenti diocesani.
 
== Diffusione nel mondo ==
[[File:Catholicpopulationsnew.png|thumb|centro|upright=3.2|Percentuale di battezzati cattolici sugli abitanti di ogni stato<ref>Fonte: dati riportati dall'[[annuario pontificio]] [[2005]] riferiti al 31 dicembre [[2004]] [http://www.catholic-hierarchy.org/country/sc3.html]</ref>]]
=== Numero di appartenenti ===
L'[[Annuario pontificio]] del [[2017]], basato sui dati forniti dalle diocesi cattoliche, testimonia che appartengono alla Chiesa cattolica oltre 1.285.000.000 persone<ref>Secondo i dati della Santa Sede nell'[[Annuario pontificio]], il cattolicesimo è passato da poco più di 1098 milioni di battezzati nel gennaio 2005 a 1115 milioni nel dicembre 2006. I dati relativi al 2009, parlano di 1181 milioni di cattolici; per il 2010 viene riportata la cifra di 1196 milioni.</ref>, e rappresentano il 17,7% della popolazione mondiale. Il dato non include i cattolici in [[Cina]] e in alcuni altri paesi in cui sussistono ostacoli a contatti regolari con Roma. I Cattolici costituiscono più della metà dei 2,4 miliardi di cristiani nel mondo. Secondo la legge canonica sono considerati membri tutti coloro che sono stati battezzati o ricevuti all'interno della Chiesa cattolica avendo fatto una professione di fede, esclusi coloro che hanno formalmente rinunciato a essere membri<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/intrptxt/documents/rc_pc_intrptxt_doc_20060313_actus-formalis_it.html|titolo=actus formalis defectionis ab Ecclesia catholica|autore=Pontificio consiglio per i testi legislativi}}</ref><ref>"L'abbandono della Chiesa cattolica perché possa essere validamente configurato come un vero actus formalis defectionis ab Ecclesia, anche agli effetti delle eccezioni previste nei predetti canoni, deve concretizzarsi nella a) decisione interna di uscire dalla Chiesa cattolica; b) attuazione e manifestazione esterna di questa decisione;c) recezione da parte dell'autorità ecclesiastica competente di tale decisione. [...] L'atto giuridico-amministrativo dell'abbandono della Chiesa di per sé non può costituire un atto formale di defezione [...] D'altra parte l'eresia formale o (ancor meno) materiale, lo scisma e l'apostasia non costituiscono da soli un atto formale di defezione [...] soltanto la coincidenza dei due elementi – il profilo teologico dell'atto interiore e la sua manifestazione nel modo così definito – costituisce l'actus formalis [...] la stessa autorità ecclesiastica competente provvederà perché nel libro dei battezzati (cfr. can. 535, § 2) venga fatta l'annotazione con la dicitura esplicita di avvenuta “''defectio ab Ecclesia catholica actu formali''. Nonostante ciò, secondo la Chiesa cattolica rimane comunque il legame sacramentale di appartenenza al Corpo di Cristo (che, secondo la Chiesa, è rappresentato dalla Chiesa stessa) dato dal carattere battesimale; quest'ultimo per la Chiesa (e soltanto per essa) è un legame ontologico permanente e non viene meno a motivo di nessun atto o fatto di defezione.</ref>. Il numero dei battezzati non corrisponde necessariamente al numero dei fedeli praticanti, specialmente per quel che riguarda i [[Civiltà occidentale|paesi occidentali]], maggiormente soggetti alla [[secolarizzazione]] rispetto agli altri.
 
=== Tendenze ===
Esaminando la situazione per singolo continente, il 2015 evidenzia la crescita robusta dei cattolici in Africa. In Asia e in America la crescita è consistente. Diversa la situazione in Europa e Oceania dove la percentuale dei fedeli in rapporto alla popolazione è costante. Il numero dei cattolici rispetto alla popolazione totale è molto differente tra i Continenti. In America il numero di fedeli della Chiesa Cattolica rappresenta il 63,7% della popolazione totale, in Europa il 39,9%, in Oceania il 26,4%, in Africa il 19,4%, in Asia il 3,2%.
 
=== Chiesa cattolica per continente ===
* [[Chiesa cattolica in Africa]]
* [[Chiesa cattolica in America]]
* [[Chiesa cattolica in Asia]]
* [[Chiesa cattolica in Europa]]
* [[Chiesa cattolica in Oceania]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Codice di diritto canonico]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P1F.HTM ''Canoni 403-411''], dal sito del Vaticano
* [[Luigi Giussani]], ''Perché la Chiesa - Volume terzo del Percorso'', Milano, Rizzoli, Bur, 2005.
* [[Catholic Encyclopedia]]: [http://www.newadvent.org/cathen/02145b.htm Auxiliary Bishop]
* [[Hans Küng]], ''La Chiesa Cattolica. Una breve storia'', Milano, Rizzoli, 2001.
* [[Mario Perniola]], ''Del sentire cattolico. La forma culturale di una religione universale'', Bologna, Il Mulino, 2001, ISBN 88-15-08205-0.
* Arno Tausch, Arno, [https://mpra.ub.uni-muenchen.de/75243/1/MPRA_paper_75243.pdf ''Global Catholicism in the Age of Mass Migration and the Rise of Populism: Comparative Analyses''], based on recent [[World Values Survey]] and European Social Survey Data (November 24, 2016).
* [[Thomas Woods|Thomas E. Woods]], ''Come la Chiesa Cattolica ha costruito la civiltà occidentale'', Cantagalli, Siena 2007.
*Annuario Pontificio (tutte le edizioni)
*Calendario Pontificio (tutte le edizioni)
 
== Voci correlate ==
* [[CittàVescovo del Vaticanocoadiutore]]
* [[Confermazione]]
* [[Cristianesimo]]
* [[Critiche alla Chiesa cattolica]]
* [[Dottrina sociale della Chiesa cattolica]]
* [[Extra Ecclesiam nulla salus]]
* [[Ordine sacro]]
* [[Padre della Chiesa]]
* [[Papa]]
* [[Penitenza (sacramento)]]
* [[Rapporto Stato-Chiesa]]
* [[Risurrezione di Gesù]]
* [[Stato Pontificio]]
* [[Trasfigurazione di Gesù]]
* [[Unzione degli infermi]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q_preposizione=sulla|s=:Categoria:Documenti_della_Chiesa_cattolica|s_oggetto=documenti|s_preposizione=della|n=Categoria:Cattolicesimo|n_preposizione=sulla|commons_preposizione=sulla|v=corso:Teologia cristiana - Cattolica}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
* {{cita web|http://www.lachiesa.it/|LaChiesa.it}}
* [http://it.cathopedia.org/wiki/Chiesa_Cattolica Voce ''Chiesa Cattolica''] su [http://it.cathopedia.org it.cathopedia.org]
* [[Massimo Introvigne]], [[PierLuigi Zoccatelli]], ''[http://www.cesnur.com/la-chiesa-cattolica-e-i-suoi-scismi/ Le religioni in Italia: La Chiesa Cattolica e i suoi scismi]'', dal sito del [[CESNUR|Centro Studi sulle Nuove Religioni]].
* {{cita web|http://w2.vatican.va/content/vatican/it.html|Sito ufficiale della Santa Sede in italiano}}
* {{cita web|http://www.chiesacattolica.it/|Sito ufficiale della Chiesa Cattolica Italiana}}
* {{cita web|url=http://www.chiesacristiananglocattolica.it|titolo=Chiesa Cristiana Anglo Cattolica|http://www.chiesacristiananglocattolica.it|Chiesa Cristiana Anglo Cattolica}}
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