Ferrovia Battipaglia-Potenza-Metaponto e Marco Scaramellini: differenze tra le pagine

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{{Carica pubblica
{{Infobox linea ferroviaria
|nome = Marco Scaramellini
|nome = Battipaglia-Potenza-Metaponto<br />''Basentana''
|carica = [[Sindaci di Sondrio|Sindaco di Sondrio]]
|mappa =
|mandatoinizio = 26 giugno [[2018]]
|originale =
|mandatofine =
|inizio =Battipaglia
|predecessore = [[Alcide Molteni]]
|fine= Metaponto
|successore =
|apertura = a tratte, dal [[1863]] al [[1880]]
|partito = [[Lega Nord]]
|apertura2 =
|titolo di studio = Laurea in ingegneria civile
|chiusura =
|alma mater = [[Politecnico di Milano]]
|gestore = [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]
|professione = Ingegnere
|gestore2 = [[Società italiana per le strade ferrate meridionali|Società Meridionale]] (1875-1905)<br />[[Ferrovie dello Stato|FS]] (1905-2001)
}}
|lunghezza =199
{{Bio
|nazioni = {{ITA}}
|Nome = Marco
|scartamento = 1435 [[millimetro|mm]]
|Cognome = Scaramellini
|elettrificata = 3000 [[Volt|V]] [[corrente continua|CC]]
|Sesso = M
|diramazioni =
|LuogoNascita = Chiavenna
|note =
|GiornoMeseNascita = 15 ottobre
|AnnoNascita = 1965
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = politico
|Attività2 = ingegnere
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , sindaco di [[Sondrio]] dal 26 giugno [[2018]]
}}
 
==Biografia==
La '''ferrovia Battipaglia-Potenza-Metaponto''' è una [[ferrovia|linea ferroviaria]] [[italia]]na di [[Ferrovia#Regolazione del sistema ferroviario|proprietà statale]] che collega la [[Mar Tirreno|costa tirrenica]] con quella [[Mar Ionio|ionica]] oltrepassando la catena montuosa degli [[Appennini]]. Parte da [[Battipaglia]] ([[provincia di Salerno|SA]]), in [[Campania]], e attraversa tutta la [[Basilicata]] fino a raggiungere la zona di [[Metaponto]] ([[provincia di Matera|MT]]), sul [[Mar Ionio]].
Figlio di Egidio Scaramellini, nasce a [[Chiavenna]], in provincia di [[Sondrio]], nel [[1965]]. Verso la fine degli anni '80 frequenta il [[Politecnico di Milano]], dove si laurea in ingegneria civile nel [[1990]]. Successivamente si iscrive all'Ordine Professionale degli ingegneri della Provincia di Sondrio e dopo essersi iscritto anche all'Albo dei collaudatori della [[Regione Lombardia]], dal [[1996]] al [[2007]] diventa cultore della materia urbanistica presso il Dipartimento di architettura e pianificazione del Politecnico di Milano.
 
Nel 2018 si candida alla carica di sindaco di [[Sondrio]] appoggiato da una coalizione di [[centro-destra]] formata da [[Lega Nord]], [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]], [[FdI|Fratelli d'Italia]] e tre liste civiche. Dopo aver prevalso al primo turno delle elezioni, vince anche il ballottaggio del 24 giugno con il 60,37% delle preferenze, imponendosi sul candidato di [[centro-sinistra]] Nicola Giugni.
Infrastruttura e impianti ferroviari sono gestiti da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI SpA]]. La linea è a [[binario ferroviario|binario]] unico, ed è elettrificata a [[corrente continua]], a 3.000 [[volt]].
 
==Collegamenti Storia esterni==
* {{Cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=780366&campo2=a|titolo=Marco Scaramellini|sito=[[Ministero dell'interno]]|accesso=17 maggio 2019}}
{| class="wikitable" style="float:right"
* {{Cita web|url=http://www.studioscaramellini.it/wp-content/uploads/2018/05/CURRICULUM-2018.pdf|titolo=Curriculum Vitae|accesso=17 maggio 2019}}
|-
|- style="background:#efefef;"
! Tratta
! Inaugurazione<ref>[http://www.trenidicarta.it/aperture.html Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926]</ref>
|-
|-
|align="left"|[[Salerno]]–[[Pastena (Salerno)|Pastena]]<ref>Stazione provvisoria di Salerno</ref>
|align="right"|20 maggio [[1866]]
|-
|align="left"|Pastena–[[Battipaglia]]
|align="right"|14 giugno [[1863]]
|-
|align="left"|Battipaglia–[[Eboli]]
|align="right"|14 giugno [[1863]]
|-
|align="left"|Eboli–[[Contursi]]
|align="right"|1º dicembre [[1874]]
|-
|align="left"|[[Metaponto]]–[[Pisticci]]
|align="right"|15 giugno [[1875]]
|-
|align="left"|Contursi–[[Romagnano al Monte|Romagnano]]
|align="right"|30 settembre [[1875]]
|-
|align="left"|Pisticci–[[Ferrandina]]
|align="right"|15 novembre [[1875]]
|-
|align="left"|Ferrandina–[[Grassano]]
|align="right"|10 aprile [[1876]]
|-
|align="left"|Romagnano–[[Balvano]]
|align="right"|3 giugno [[1877]]
|-
|align="left"|Grassano–[[Calciano]]
|align="right"|1º agosto [[1877]]
|-
|align="left"|Balvano–[[Baragiano]]
|align="right"|6 novembre [[1877]]
|-
|align="left"|Baragiano–[[Picerno]]
|align="right"|15 gennaio [[1880]]
|-
|align="left"|Picerno–[[Potenza (Italia)|Potenza]]
|align="right"|1º settembre [[1880]]
|-
|align="left"|Potenza–Calciano
|align="right"|27 dicembre [[1880]]
|}
La nascita di questa linea si inquadra nel travagliato iter progettuale che iniziò già all'indomani dell'inaugurazione della prima ferrovia italiana, la [[Ferrovia Napoli-Portici|Napoli – Portici]]. Infatti, dopo l'apertura del prolungamento fino a [[Nocera Inferiore]] del [[1844]], erano stati elaborati vari progetti di ampliamento per realizzare quella che era l'aspirazione maggiore del tempo: il raggiungimento dell'Adriatico, considerato la porta dei traffici per l'oriente. Il professore napoletano Ferdinando De Luca aveva caldeggiato un progetto di ferrovia che, passando per [[Salerno]], raggiungesse [[Taranto]] e i porti di [[Brindisi]] e [[Otranto]] scendendo lungo la [[valle del Basento]]. La proposta era stata appoggiata anche da [[Carlo Ilarione Petitti di Roreto]] in un suo famoso scritto del [[1845]].<ref>{{Cita|Carlo Ilarione Petitti di Roreto, Delle strade ferrate |p. 140}}</ref>
 
{{Sindaco
L'incarico per la costruzione della "[[Strada ferrata delle Puglie]]" da Napoli a Brindisi era stato affidato dal governo [[borbonico]] alla Società in accomandita Melisurgo & C. ma nel [[1855]], in seguito a un'indagine governativa (dato che lo stato dei lavori era in forte ritardo rispetto a quanto pattuito), tale incarico venne revocato e l'8 marzo [[1856]] fu dato mandato all'ingegnere [[Armando Giuseppe Bayard|Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie]] perché costruisse la tratta [[Nocera Inferiore]]-[[Salerno]].<ref name= Sivo >Giacinto De' Sivo, ''Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861'', vol. II, Roma, Tipografia Salviucci, 1864.</ref> L'anno successivo, il 7 novembre [[1857]], venne data a Tommaso D'Agiut la concessione ("facoltà") per costruire una "Ferrovia da Salerno per Eboli e Taranto".<ref name= Sivo /><ref>''Giornale delle Due Sicilie'', n. 242 del 7 novembre 1856.</ref> L'aggravarsi della situazione politica nel [[Regno delle Due Sicilie]] portò alla revoca unilaterale delle precedenti autorizzazioni e conseguentemente al blocco dell'esecuzione dei lavori che, dopo la proclamazione dell'[[Unità d'Italia]], furono riaffidati per la parte tra Salerno ed Eboli alla [[Società per le Strade Ferrate Meridionali]] che il 14 giugno [[1863]] aprì al traffico la tratta di poco più di 6&nbsp;km fra Battipaglia ed Eboli. Tuttavia, data la grave crisi finanziaria di quegli anni che portò a una ridefinizione di tutto il programma ferroviario nazionale, durante il primo [[governo La Marmora I|governo La Marmora]] il ministro [[Stefano Jacini]] stipulò l'8 ottobre [[1865]] una convenzione con la [[Società Vittorio Emanuele]] affidandole l'incarico di costruzione della Ferrovia Eboli-Contursi-Potenza.<ref>R.D. 2530, su ''Gazzetta Ufficiale'' del 13 ottobre 1865: "Convenzione tra Min. Finanze e LL.PP e Luigi Ranco in qualità di rappr. legale Società Vittorio Emanuele.</ref>
|città = Sondrio
 
|stemma = Sondrio-Stemma.png
Le difficoltà economiche della Vittorio Emanuele, divenuta successivamente [[Società per le Strade Ferrate Calabro-Sicule]], fecero sì che la costruzione del tracciato rallentasse ancora una volta e venne eseguita in fasi successive e proseguita con finanziamenti a carico dello Stato e affidamento alla società delle Meridionali. Il 1º dicembre [[1874]] venne attivato il tratto Eboli – Contursi; quello da Metaponto a [[Pisticci]] (24,7&nbsp;km) il 15 giugno [[1875]]; il 30 settembre [[1875]] il tratto Contursi – Romagnano; il tratto Pisticci – [[Ferrandina]], di 13&nbsp;km, il 15 novembre 1875; da Ferrandina a [[Grassano]] (22&nbsp;km) il 10 aprile [[1876]]; tra Romagnano, Balvano e Baragiano rispettivamente il 3 giugno e il 6 novembre [[1877]]. Così il 15 gennaio [[1880]] la linea raggiunse Picerno e il 1º settembre la città di [[Potenza (Italia)|Potenza]]. La linea era collegata a Salerno e Napoli ma non ancora a Metaponto. Finalmente i 46,6&nbsp;km da Grassano a Potenza vennero aperti il 27 dicembre [[1880]].
|periodo = dal 26 giugno [[2018]]
 
|precedente = [[Alcide Molteni]]
Gli accordi relativi all'esercizio prevedevano che la tratta Napoli – Eboli concessa alle [[Società per le Strade Ferrate Meridionali|Strade Ferrate Meridionali]] fosse utilizzabile anche dalla Società per le Strade Ferrate Calabro Sicule, che era invece la concessionaria dell'intera linea Eboli – Potenza – Metaponto; tuttavia il dissesto finanziario prima e il fallimento poi fecero sì che l'esercizio passasse interamente nelle mani delle Meridionali, che lo utilizzarono anche per i trasporti per la Calabria e la Sicilia fino a quando, con il completamente della [[Ferrovia Tirrenica Meridionale]] nel [[1895]], non vi si dirottò la maggior parte del traffico.
|successivo = ''in carica''
 
}}
Il 3 marzo [[1944]] si verificò il più grave disastro ferroviario avvenuto nelle ferrovie italiane: [[disastro di Balvano|quello del treno 8017]]. In esso, il treno merci 8017 proveniente da Napoli e diretto a Potenza, composto da carri a sponde alti vuoti su cui trovarono abusivamente posto molte persone alla ricerca di viveri o per spostarsi in una zona meno devastata dalla guerra<ref name="TP2012.1">Antonio Ventimiglia, ''Cronistoria dei principali avvenimenti dell'Italia unita'', in ''La tecnica professionale", nuova serie anno 19º, n. 1/2012, pp. 27-40, rif. p. 34.</ref>, fu costretto a fermarsi a causa dello slittamento delle ruote per l'eccessiva umidità in un tratto in salita all'interno della galleria delle Armi, posta presso [[Balvano]] e lunga 1,5&nbsp;km. Nonostante i tentativi, le due locomotive a vapore, una delle quali era alimentata con carbone di bassa qualità, non furono in grado di farlo ripartire. Secondo i dati processuali le esalazioni uccisero 427 persone, mentre secondo il verbale del [[Consiglio dei ministri]] le vittime furono 517<ref>{{cita web| url=http://www.basilicata.cc/lucania/balvano/t8017/page1.htm| titolo=Consiglio dei ministri Governo Badoglio| data=9 marzo 1944| accesso=29 marzo 2012| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130801004817/http://www.basilicata.cc/lucania/balvano/t8017/page1.htm| dataarchivio=1º agosto 2013}}</ref><ref>{{cita news| url=http://www.trenidicarta.it/treno8017/19510315oggi.html| titolo=Nel tragico merci 8017 giacevano 427 cadaveri| autore=Corrado Martuzzi| pubblicazione=Oggi| data=15 marzo 1951| accesso=29 marzo 2012}}</ref>. Altre fonti (FS) parlano di oltre 600 morti<ref name="TP2012.1"/>.
 
Dal [[1986]] al [[1993]] la ferrovia venne chiusa da Sicignano a Metaponto per permettere lavori importanti di manutenzione e potenziamento nel corso dei quali fu attivata anche l'[[energia elettrica|elettrificazione]]; l'esercizio a [[trazione ferroviaria|trazione elettrica]] ebbe inizio il 31 marzo [[1994]].<ref>{{Cita pubblicazione |titolo = Potenza elettrica |rivista = [[I Treni]] |volume = anno XV |numero = 148 |editore = Editrice Trasporti su Rotaie |città = Salò |anno = 1994 |mese = maggio |p = 4 |ISSN = 0392-4602 }}</ref><ref>''I treni'', n. 167, gennaio 1996.</ref> Nel [[1995]] fu attivato un servizio con [[ETR 450]], come [[Eurostar Italia]] Roma-Taranto e viceversa. Fu soppresso a partire dal 12 dicembre 2010.
 
== Caratteristiche ==
 
Nel progettare il tratto Metaponto-Potenza i tecnici seguirono la direttrice naturale evitando, per quanto possibile, di costruire [[galleria (ingegneria)|gallerie]]. Il suo percorso quindi fu per un tratto pianeggiante correndo a fondovalle del fiume [[Basento]] da Metaponto a Grassano mentre da Grassano a Potenza Inferiore, ebbe caratteristiche di linea di montagna.
 
La linea corre lontana dai centri abitati, quasi tutti posti sui picchi delle montagne, con gli scali ferroviari a fondo valle distanti anche parecchi chilometri dal proprio paese. In alcuni casi lo stesso scalo serve più paesi; è il caso per esempio dei due scali unici per [[Grassano]], [[Garaguso]], [[Tricarico]] e per [[Salandra]] e [[Grottole]].
 
=== [[Armamento ferroviario|Armamento]] e trazione ===
La linea fu riaperta all'esercizio nel [[1993]] dopo la sostituzione integrale dell'armamento precedente. Lo [[scartamento ferroviario]] della linea, ancora a semplice binario, è quello normale di 1435 [[millimetro|mm]].
 
La linea elettrica di trazione è a [[corrente continua]] a 3000 [[Volt]] con catenaria classica a doppio filo di contatto e palificazione tipo ''LS''.
 
=== Sistema di esercizio ===
 
La circolazione sul tronco [[Battipaglia]]-[[Potenza (Italia)|Potenza]] è controllata dal [[Dirigente Centrale Operativo]] (DCO) con sede operativa a Napoli<ref>RFI SpA. Fascicolo linea 124. pp. 44-46</ref>, mentre il tronco Potenza Centrale-[[Metaponto]]<ref>Rete Ferroviaria Italiana, ''Fascicolo Linea 135.''</ref> è sottoposto al DCO di Bari Lamasinata<ref>RFI SpA. Fascicolo linea 135. p. 23</ref>.
 
== Percorso ==
{| class="wikitable" style="float:left; margin: 2em; font-size:90%"
|-
!colspan=4|Stazioni e fermate
|-
{{Percorso_fer5|||STR+l|CONTfq||||[[Ferrovia Tirrenica Meridionale|linea per Napoli]]}}
{{Percorso_fer1|BHF|72+793|[[Stazione di Battipaglia|Battipaglia]]||68 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||CONTgq|ABZgr|||73+702||[[Ferrovia Tirrenica Meridionale|linea per Reggio Calabria]] Termine doppio binario}}
{{Percorso_fer1|BHF|79+032|[[Stazione di Eboli|Eboli]]||87 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|BHF|84+998|[[Stazione di Campagna-Serre-Persano|Campagna-Serre-Persano]]||68 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume [[Tenza]]}}
{{Percorso_fer1|eHST||[[Stazione di Tuoro-Serradarce|Tuoro-Serradarce]]|† 1968|54 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume [[Sele]]}}
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume Sele}}
{{Percorso_fer1|BHF|97+302|[[Stazione di Contursi Terme|Contursi Terme]]||81 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume [[Tanagro]]}}
{{Percorso_fer1|BHF|103+603|[[Stazione di Sicignano degli Alburni|Sicignano degli Alburni]]||118 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||CONTgq|ABZgr||||ex Bivio Sicignano|[[Ferrovia Sicignano degli Alburni-Lagonegro|linea per Lagonegro]]}}
{{Percorso_fer1|BHF|111+225|[[Stazione di Buccino-San Gregorio Magno|Buccino-S.Gregorio Magno]]||164 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|eHST|112+890|[[Stazione di Ponte San Cono|Ponte San Cono]]||169 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume Bianco}}
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume Bianco}}
{{Percorso_fer1|eBHF|118+455|[[Stazione di Romagnano-Vietri-Salvitelle|Romagnano-Vietri-Salvitelle]]||208 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|tSTRa||}}
{{Percorso_fer1|tSTR+GRZq|||confine [[Campania]]-[[Basilicata]]}}
{{Percorso_fer1|tSTRe|}}
{{Percorso_fer1|HST|124+842|[[Stazione di Balvano-Ricigliano|Balvano-Ricigliano]]||264 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|tSTRa||Galleria delle Armi}}
{{Percorso_fer1|tSTRe|}}
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume Platano}}
{{Percorso_fer1|BHF|132+600|[[Stazione di Bella-Muro|Bella-Muro]]||335 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|BHF|134+998|[[Stazione di Baragiano-Ruoti|Baragiano-Ruoti]]||357 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume d'Isca}}
{{Percorso_fer1|HST|141+898|[[Stazione di Franciosa|Franciosa]]|* 1951<ref>Ordine di Servizio n. 8 del 1951</ref>|522 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|BHF|146+981|[[Stazione di Picerno|Picerno]]||641 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|BHF|153+772|[[Stazione di Tito|Tito]]||792 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||exCONTgq|eKRZu|exSTR+r||||[[Ferrovia Potenza-Laurenzana|linea FCL per Laurenzana]] † 1980}}
{{Percorso_fer5|||BHF|KBHFxa||164+058|[[Stazione di Potenza Centrale|Potenza Centrale]] / [[Stazione di Potenza Inferiore|Potenza Inferiore (FAL)]]||671 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5|||STR|STRl|CONTfq|||[[Ferrovia Bari-Potenza|linea FAL per Bari]]}}
{{Percorso_fer5|||ABZgl|CONTfq||||[[Ferrovia Foggia-Potenza|linea per Melfi e Foggia]]}}
{{Percorso_fer1|eHST|171+505|[[Stazione di Vaglio Basilicata|Vaglio Basilicata]]||614 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|eHST|181+304|[[Stazione di Brindisi di Montagna|Brindisi di Montagna]]||529 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|BHF|186+077|[[Stazione di Trivigno|Trivigno]]||477 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|HST|188+608|[[Stazione di Albano di Lucania|Albano di Lucania]]||454 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume [[Basento]]}}
{{Percorso_fer1|eBHF|195+619|[[Stazione di Campomaggiore-Pietrapertosa|Campomaggiore-Pietrapertosa]]||382 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume Basento}}
{{Percorso_fer1|eHST|207+539|[[Stazione di Calciano|Calciano]]||284 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|BHF|210+887|[[Stazione di Grassano-Garaguso-Tricarico|Grassano-Garaguso-Tricarico]]||196 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|BHF|222+528|[[Stazione di Salandra-Grottole|Salandra-Grottole]]||136 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer3||exLSTR+l|O2=STR|exLCONTfq|||[[Ferrovia Ferrandina-Matera|linea per Matera]] (in completamento)}}
{{Percorso_fer5||exSTR+l|eKRZu|exCONTfq||||[[Ferrovia Matera-Montalbano Jonico|linea FCL per Matera]] † 1972}}
{{Percorso_fer5||exBHF|BHF|||233+665|[[Stazione di Ferrandina Scalo Matera|Ferrandina-Scalo Matera]]||80 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||exBHF|BHF|||246+525|[[Stazione di Pisticci|Pisticci]]||56 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5|exCONTgq|exSTRr|STR|||||[[Ferrovia Matera-Montalbano Jonico|linea FCL per Montalbano Jonico]] † 1972}}
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume Basento}}
{{Percorso_fer1|BHF|258+722|[[Stazione di Bernalda|Bernalda]]||30 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||CONTgq|ABZg+r|||||[[Ferrovia Jonica|linea per Reggio Calabria]]}}
{{Percorso_fer1|BHF|271+166|[[Stazione di Metaponto|Metaponto]]||4 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5|||STRl|CONTfq||||[[Ferrovia Jonica|linea per Taranto]]}}
|}
{{clear}}
 
== Traffico ==
La linea ferroviaria è percorsa sia da [[treno regionale (Italia)|treni regionali]] [[Trenitalia]] che da treni a lunga percorrenza. Dal dicembre 2016 è percorsa anche da una coppia di Frecciarossa che svolgono servizio sulla tratta Milano Taranto.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Carlo Ilarione Petitti di Roreto|titolo=Delle strade ferrate italiane e del migliore ordinamento di esse. Cinque discorsi|anno=1845|città=Capolago|editore=Libreria Elvetica}}
* {{Cita libro|autore=Giacinto De Sivo|titolo=Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861|volume= II|città=Roma|anno=1864|editore=Tipografia Salviucci}}
* {{cita pubblicazione|autore=|titolo=Una ferrovia per Potenza|rivista=i Treni|numero=167|mese=gennaio|anno=1996|pp=12–24|editrice=ETR|città=Salò|}}.
* {{Cita pubblicazione|autore=Erario Casimiro|titolo=La ferrovia Battipaglia-Potenza-Metaponto|rivista=RF Rivista della Ferrovia|numero=4|p=28|editore=Acme Edizioni }}
 
== Voci correlate ==
* [[Ferrovie italiane]]
* [[Storia delle ferrovie in Italia]]
* [[Ferrovia Jonica]]
* [[Ferrovia Tirrenica Meridionale]]
* [[Ferrovia Sicignano-Lagonegro]]
* [[Strada statale 407 Basentana]]
* [[Sciagura del treno 8017]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web| url=http://site.rfi.it/quadronormativo/NORMATIVA%20ESERCIZIO/orari%5Cnapoli%5Cfl124.pdf| titolo=RFI - Fascicolo Linea 124 Battipaglia – Potenza| pagine=51-65| formato=PDF| accesso=7 settembre 2008| urlmorto=sì}}
* {{cita web| url=http://site.rfi.it/quadronormativo/NORMATIVA%20ESERCIZIO/orari%5Cbari%5Cfl135.pdf| titolo=RFI - Fascicolo Linea 135 Potenza – Metaponto| pagine=51-67| formato=PDF| accesso=7 settembre 2008| urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.lestradeferrate.it/mono11.htm|Descrizione della linea, da ''lestradeferrate.it''}}
 
{{Portale|Basilicata|trasporti}}
 
{{Portale|biografie|politica|ingegneria}}
[[Categoria:Linee ferroviarie in Campania|Battipaglia-Potenza-Metaponto]]
[[Categoria:Studenti del Politecnico di Milano]]
[[Categoria:Linee ferroviarie in Basilicata|Battipaglia-Potenza-Metaponto]]
[[Categoria:Trasporti nel Cilento]]