Nazionale maschile di rugby a 15 della Francia e Marco Scaramellini: differenze tra le pagine

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{{Carica pubblica
{{Nazionale di rugby
|nome = Marco Scaramellini
| Name = Francia
|carica = [[Sindaci di Sondrio|Sindaco di Sondrio]]
| detentore coppa mondo =
|mandatoinizio = 26 giugno [[2018]]
| campione sei nazioni =
| flagmandatofine = FRA
|predecessore = [[Alcide Molteni]]
| Badge = FFR logo.svg
|successore =
| Sfondo testata = 243da1
|partito = [[Lega Nord]]
| Carattere testata = FFFFFF
|titolo di studio = Laurea in ingegneria civile
| Most caps = [[Fabien Pelous|F. Pelous]] (118)
|alma mater = [[Politecnico di Milano]]
| Top scorer = [[Frédéric Michalak|F. Michalak]] (394)
|professione = Ingegnere
| Top tries = [[Serge Blanco]] (38)
| pattern_la1 =
| pattern_b1 = _2019_franceh
| pattern_ra1 = _2019_franceh
| leftarm1 = 243da1
| body1 =
| rightarm1 = 243da1
| shorts1 = ffffff
| socks1 = e24244
| pattern_la2 =
| pattern_b2 = _2019_francea
| pattern_ra2 = _2019_franceh
| leftarm2 = ffffff
| body2 =
| rightarm2 =
| shorts2 = 243da1
| socks2 = e24244
| First game={{Bandiera|FRA}}&nbsp;Francia 8 - 38 '''{{NazBD|R15|NZL}}'''<br /><small>[[Parigi]], 1º gennaio [[1906]]</small>
|Largest win={{Bandiera|FRA}}&nbsp;'''Francia''' 87 - 10 {{NazBD|R15|NAM}}<br /><small>[[Tolosa]], 16 settembre [[2007]]</small>
|Largest loss='''{{Naz|R15|NZL}}''' 61 - 10 Francia {{Bandiera|FRA}}<br /><small>[[Wellington]], 9 giugno [[2007]]</small>
|World cup apps=7
|World cup first=1987
|World cup best=Finalista ([[Coppa del Mondo di rugby 1987|1987]], [[Coppa del Mondo di rugby 1999|1999]] e [[Coppa del Mondo di rugby 2011|2011]])
|Regional name=[[Sei Nazioni]]
|Regional cup apps=78
|Regional cup first=1910
|Regional cup best=1ª (25 volte)
|fotostadio=
}}
{{Bio
{{citazione|Attendetevi l'inatteso|[[Geoff Cooke]], C.T. dell'{{NazNB|R15|ENG}}, prima di un ''match'' contro la Francia nel [[1991]]<ref>{{Cita|Garcia, Tournoi|pag. 216}}</ref>}}
|Nome = Marco
La '''Nazionale francese di rugby a 15''' ([[lingua francese|fr.]] ''Équipe de France de rugby à XV'') è la selezione maschile di [[rugby a 15]] (o ''Rugby union'') rappresentante la [[Francia]] in ambito internazionale.
|Cognome = Scaramellini
Attiva dal [[1906]], operò per i primi 13 anni di attività sotto la giurisdizione dell'U.S.F.S.A. (Unione delle Società Francesi di Sport Atletici); dal [[1919]] opera invece sotto quella della [[Federazione rugby XV della Francia|Fédération Française de Rugby]].
|Sesso = M
 
|LuogoNascita = Chiavenna
È impegnata annualmente nel torneo del [[Sei Nazioni]], che la vede di fronte alle migliori compagini nazionali europee: {{NazNB|R15|WAL}}, {{NazNB|R15|ENG}}, {{NazNB|R15|IRL}}, {{NazNB|R15|ITA}} e {{NazNB|R15|SCO}}.
|GiornoMeseNascita = 15 ottobre
Fino al [[1997]], fu anche impegnata nel [[Campionato europeo per Nazioni di rugby|Campionato Europeo]] sotto le sue varie denominazioni (Torneo FIRA, Coppa delle Nazioni, Coppa FIRA), ottenendo la vittoria in 25 edizioni sulle 30 cui prese parte.
|AnnoNascita = 1965
 
|LuogoMorte =
A livello internazionale la Francia si fregia della vittoria in 25 tornei del [[Sei Nazioni|Cinque / Sei Nazioni]], 9 dei quali vinti con il [[Grande Slam (rugby a 15)|Grande Slam]]; inoltre, nelle sette edizioni della [[Coppa del Mondo di rugby|Coppa del Mondo]] cui ha preso parte, è giunta sei volte almeno in semifinale, raggiungendo in tre occasioni la finale ([[Coppa del Mondo di rugby 1987|1987]], [[Coppa del Mondo di rugby 1999|1999]] e [[Coppa del Mondo di rugby 2011|2011]]) e classificandosi una volta terza e due volte quarta nelle altre tre occasioni, evidenziandosi quindi come una tra le migliori rappresentative a non aver mai vinto la Coppa<ref>Benché il {{NazNB|R15|WAL}} possa vantare più titoli della Francia nel [[Sei Nazioni|Championship - Cinque / Sei Nazioni]], avendo vinto a tutto il [[2010]] 35 tornei con 10 [[Grande Slam (rugby a 15)|Grandi Slam]], tuttavia in [[coppa del Mondo di rugby|Coppa del Mondo]] vanta solo un terzo e un quarto posto, rispettivamente nel 1987 e nel 2011.</ref>.
|GiornoMeseMorte =
 
|AnnoMorte =
A tutto il mese di maggio [[2009]] il record di partite disputate appartiene a [[Fabien Pelous]], con 118 presenze tra il [[1995]] e il [[2007]]; il record di punti è invece appannaggio di [[Christophe Lamaison]], 380 tra il [[1996]] e il [[2001]]; infine, il miglior realizzatore di mete è [[Serge Blanco]], che tra il [[1980]] e il [[1991]] ne mise a segno 38.
|Attività = politico
 
|Attività2 = ingegnere
Dal 2018 il commissario tecnico della selezione è [[Jacques Brunel]].
|Nazionalità = italiano
{{WR ranking}}
|PostNazionalità = , sindaco di [[Sondrio]] dal 26 giugno [[2018]]
 
== Storia ==
=== Origini del rugby in Francia ===
Il rugby giunse in [[Francia]] nel [[1872]], introdotto da imprenditori provenienti dal [[Regno Unito]] che avevano appreso la pratica nelle [[università di Oxford]] e di [[università di Cambridge|Cambridge]]; il primo club a essere fondato sul suolo d'Oltremanica fu il Le Havre athletic club rugby<ref name="AmmanfordLeHavre">{{cita web|url=http://www.terrynorm.ic24.net/rugby%20union%20history.htm#rugbyinfrance|titolo=The Town of Ammanford and its history: How Le Havre Became the Birthplace of French Rugby|accesso=15 maggio 2009|lingua=en}}</ref><ref name="HACHistorique">{{cita web|lingua=fr|url=http://hacrugby.com/dossier.asp?DOSS_CLE=221|titolo=HAC Rugby: Historique - Les débuts|accesso=15 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090624020713/http://hacrugby.com/dossier.asp?DOSS_CLE=221|dataarchivio=24 giugno 2009}}</ref>, circa un anno dopo la disputa del primo ''match'' internazionale della storia della disciplina, {{NazNB|R15|SCO}} - {{NazNB|R15|ENG}} a [[Edimburgo]] del marzo [[1871]].
 
[[File:Stade Français history.jpg|left|thumb|Un derby [[Racing Métro 92|Racing]] (in biancoceleste) - [[Stade français Paris rugby|Stade français]] di fine [[XIX secolo|Ottocento]]]]
Una prima formazione francese impegnata in un incontro internazionale vide la luce sotto la giurisdizione della citata USFSA: un gruppo di rugbisti provenienti da [[Parigi]] (e composta da giocatori del [[Racing Métro 92|Racing Club]] e dello [[Stade français Paris rugby|Stade français]]) si recò in [[Inghilterra]] per disputare un incontro che ebbe luogo il 13 febbraio [[1893]] contro il Civil Service Athletic Club, il gruppo sportivo dei dipendenti pubblici della Corona<ref name="Civil">{{Cita web|lingua=fr|url=http://rugby-nomades.qc.ca/info-nomades/histoire_tournament.php|titolo=Histoire du jeu|accesso=15 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090308114440/http://www.rugby-nomades.qc.ca/info-nomades/histoire_tournament.php|dataarchivio=8 marzo 2009}}</ref>; l'incontro terminò 2-0 per i britannici<ref>Frutto di due calci di trasformazione tra i pali (un punto ciascuno) a seguito di altrettante mete (all'epoca valevoli zero punti); a titolo puramente speculativo, con l'attuale sistema di punteggio il risultato sarebbe stato di 14-0 per la squadra inglese.</ref>; l'indomani i francesi incontrarono il Richmond, perdendo 9-3, risultato notevole in considerazione del fatto che una settimana più tardi lo stesso Richmond fu battuto dal Civil Service per 0-15; il segretario della [[Federazione rugby XV dell'Inghilterra|Rugby Football Union]] sir Rowland Hill si dichiarò stupito del fatto che «dei francesi interpretassero così bene un gioco tanto complicato»<ref name="Civil" />.
 
Tre anni più tardi, il 6 aprile [[1896]], un'altra selezione, composta per dodici quindicesimi da quella che si era recata in Inghilterra, fu impegnata in un incontro con una formazione [[scozia|scozzese]] di [[Edimburgo]]; iniziò in tale periodo a prendere piede l'idea di formare una vera e propria rappresentativa nazionale.
 
Nel [[1900]] ai [[Giochi della II Olimpiade|Giochi olimpici di Parigi]] fu disputato nel quadro delle competizioni anche un torneo di rugby, nel frattempo specializzatosi nella forma cosiddetta “[[rugby a 15|a 15]]” o XV (''Rugby union'') per contraddistinguersi dagli scissionisti che nel [[1895]] avevano dato vita nel nord dell'[[Inghilterra]] alla variante professionistica nota come ''Rugby league'', altrimenti detto “[[rugby a 13]]” o XIII.
 
A partecipare al [[Rugby XV ai Giochi olimpici#1900|torneo olimpico di rugby]] furono tre squadre in rappresentanza di [[Germania]], [[Regno Unito]] e, appunto, [[Francia]]: a difendere i colori tedeschi il Frankfurt F.C., mentre per i britannici scese in campo la compagine inglese del Mosley Wanderers R.F.C.; la Francia allestì una squadra composta dai giocatori dei tre club [[parigi]]ni: oltre a quelli dei citati Racing e Stade français, furono utilizzati anche elementi del Cosmopolitain.
Al [[velodromo]] di Cipale i francesi batterono i tedeschi per 27-17 il 14 ottobre; due settimane più tardi superarono anche gli inglesi aggiudicandosi la medaglia olimpica<ref name="Olympics1900">{{cita web|lingua=en|url=http://www.rugbyfootballhistory.com/olympics.htm|titolo=Rugby at the Olympics|accesso=15 maggio 2009}}</ref>.
Nei cinque anni successivi a tale affermazione (il rugby non ricomparve ai Giochi olimpici che nel [[Giochi della IV Olimpiade|1908]]) varie selezioni francesi andarono incontro a sconfitte internazionali contro una rappresentativa non ufficiale del {{NazNB|R15|CAN}}, i [[galles]]i dello [[Swansea RFC|Swansea]] e gli [[irlanda|irlandesi]] del Bective Rangers.
 
=== La nascita della Nazionale ===
[[File:Amand FFR.jpg|frame|[[Henri Amand]], internazionale francese nº 1|left]]
Si giunse così al [[1906]]: il 1º gennaio, sotto la giurisdizione dell'''Union des sociétés françaises de sports athlétiques'', scese in campo al [[Parco dei Principi]] di [[Parigi]] una selezione ufficialmente chiamata "Francia", contro un avversario di rango, la {{NazNB|R15|NZL}} che stava affrontando il suo ''tour'' [[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Nuova Zelanda 1905|mondiale 1905/06]].
 
La formazione francese allineava elementi delle migliori formazioni dell'epoca - Bordeaux, [[Stade français Paris rugby|Stade français]], [[Stade toulousain|Tolosa]] e Lione su tutti - più due naturalizzati, il nativo degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] Allan Muhr ([[Racing Métro 92|Racing Club]]) e l'[[inghilterra|inglese]] William Hay Crichton (Le Havre)<ref name="FRANZL1906">{{cita news|lingua=en|url=http://www.irb.com/newsmedia/features/newsid=278407,printer.htmx|titolo=100 years of French Test rugby|pubblicazione=[[International Rugby Board]]|giorno=17|mese=11|anno=2006|accesso=15 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120111120531/http://www.irb.com/newsmedia/features/newsid=278407,printer.htmx|dataarchivio=11 gennaio 2012}}</ref>.
L'incontro terminò 38-8 per gli ''All Blacks'', che realizzarono 10 mete (4 trasformate) contro le due dei francesi (una delle quali trasformata)<ref name="FRANZL1906" /><ref>A tale stadio dell'evoluzione della disciplina, la meta valeva 3 punti e la trasformazione, come oggi, 2; considerando l'incontro con il sistema di punteggio attuale il risultato sarebbe stato di 58-12 per la {{NazNB|R15|NZL}}.</ref>.
 
[[Henri Amand]], [[mediano d'apertura]] dello Stade français, nato nel [[1867]], fu capitano di quel primo incontro e la [[Federazione rugby XV della Francia|Federazione]] ne ha onorato la memoria assegnandogli il nº 1 nella lista degli internazionali che hanno giocato per la Francia<ref name="Amand">{{cita web|lingua=fr|url=http://www.ffr.fr/index.php/ffr/equipes_de_france/xv_de_france/tous_les_joueurs/amand_henri_18730917|titolo=Tous les joueurs de l'équipe de France: Henri Amand|accesso=15 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101030164146/http://www.ffr.fr/index.php/ffr/equipes_de_france/xv_de_france/tous_les_joueurs/amand_henri_18730917|dataarchivio=30 ottobre 2010}}</ref>.
 
Il 22 marzo successivo, sempre al [[Parco dei Principi]], si tenne il primo ''test match'' contro l'Inghilterra; in tale occasione i francesi inaugurarono la loro classica tenuta di gioco tricolore: maglia blu, calzoncini bianchi e calzettoni rossi.
La gara terminò 35-8 per gli inglesi i quali, tuttavia, favorevolmente impressionati dalla prestazione dei loro avversari d'Oltremanica, li invitarono a incontrarsi su base annuale; un anno più tardi analogo invito giunse anche dalle Nazionali del {{NazNB|R15|WAL}} e dell'{{NazNB|R15|IRL}}<ref name="Tournoi8">{{Cita|Garcia, Tournoi|pag. 8}}</ref>.
 
Il [[1910]] fu l'anno in cui le quattro ''Home Nations'' del rugby britannico (Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia) ammisero la Francia nel loro ''Home Championship'' che così divenne [[Sei Nazioni|Cinque Nazioni]] (che i francesi amano chiamare semplicemente ''Tournoi'' ); l'esordio assoluto della Francia era previsto per il 1º gennaio 1910; alla vigilia dell'incontro, alla stazione [[parigi]]na di [[Gare de Paris-Saint-Lazare|Saint-Lazare]] il responsabile della squadra Charles Brennus si accorse di avere solo 14 giocatori; convocò quindi d'urgenza Joé Anduran onde permettere alla squadra di recarsi al completo a [[Swansea]] per incontrarvi il Galles<ref name="Pionniers">{{Cita web|lingua=fr|titolo=Les pionniers|url=http://rugby-nomades.qc.ca/info-nomades/histoire_pionniers.php|accesso=15 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081225014935/http://www.rugby-nomades.qc.ca/info-nomades/histoire_pionniers.php|dataarchivio=25 dicembre 2008}}</ref>; i britannici vinsero 49-14, e fu la prima delle quattro sconfitte con cui i francesi suggellarono il loro ''[[Whitewash]]'' nel torneo; lo evitarono l'anno successivo, nel [[Cinque Nazioni 1911]], quando sconfissero la Scozia 16-15 nella partita d'esordio a [[Stadio Olimpico Yves-du-Manoir|Colombes]], poi, per tutto l'anteguerra, furono solo sconfitte, con tre ''Whitewash'' consecutivi, dal {{5N|1912}} al {{5N|1914}}.
 
La [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]] pose poi fine all'attività sportiva in tutta [[Europa]].
 
In questi primi passi della Francia nel Cinque Nazioni, uno degli elementi di spicco fu l'estremo Pierre Faillot (soprannominato “l'autobus”) che, in un ''match'' contro la Scozia, marcò due mete e ne sventò una avversaria a pochi secondi dalla fine<ref name="Escot48">{{Cita|Escot - Rivière|pag. 48}}</ref>.
{{clear}}
 
=== Il primo dopoguerra ===
[[File:161013888 00552c9e4e o.jpg|Cartolina della finale olimpica di rugby Francia - {{NazNB|R15|USA}}, 1924|thumb]]
Il primo incontro internazionale del dopoguerra su suolo francese fu disputato nel maggio [[1919]], tra una selezione di rugbisti inquadrati nell'[[Armée de terre|esercito francese]] e una di [[Nuova Zelanda|neozelandesi]] che avevano combattuto in Europa a fianco degli Alleati; tale squadra era nota come ''New Zealand Army Rugby team'' o ''New Zealand Army Service'', e vinse 33 delle 38 partite che disputò tra Regno Unito e Francia<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.nzetc.org/tm/scholarly/tei-Gov14_12Rail-t1-body-d15.html|titolo=Our Soldier Athletes: Their Fame in Battle and Sport|pubblicazione=The New Zealand Railways Magazine|giorno=1|mese=3|anno=1940|accesso=18 maggio 2009|autore=W.F. Ingram}}</ref>; gli incontri con i francesi furono due, a [[Parigi]] e [[Tolosa]]; quest'ultimo, che chiudeva anche la serie della squadra d'Oltreoceano, fu vinto dai neozelandesi di misura, 14-13.
 
Nel [[1920]] riprese il Cinque Nazioni, che la Francia chiuse al penultimo posto con una sola vittoria, peraltro giunta all'ultimo incontro esterno contro l'Irlanda; per tutto il decennio a seguire giunsero quattro ''Whitewash'' ({{5N|1923}}, {{5N|1926}}, {{5N|1927}} e {{5N|1929}}) e i migliori risultati nel torneo furono due vittorie per edizione, nel {{5N|1921}} e {{5N|1930}}; il 1920 fu anche l'anno dei [[Giochi della VII Olimpiade|Giochi Olimpici]] di [[Anversa]] ([[Belgio]]), al cui [[Rugby ai Giochi della VII Olimpiade|torneo rugbistico]] la Francia fu l'unico Paese a partecipare insieme agli {{NazNB|R15|USA}}; la Nazionale a stelle e strisce si impose 8-0; analogo esito ebbe il torneo dell'edizione [[Rugby ai Giochi della VIII Olimpiade|successiva]], che si svolse a [[Parigi]] e in cui gli Stati Uniti batterono i francesi 17-3, divenendo così gli attuali detentori dell'ultima medaglia olimpica assegnata per il rugby.
 
Lo ''score'' internazionale dei francesi a tutto il [[1930]] registra 13 vittorie su 30 incontri disputati; le vittorie sono, tuttavia, significative, in quanto vi compaiono la prima in assoluto contro l'Inghilterra, nel corso del [[Cinque Nazioni 1927]] (dopo 15 sconfitte e un pari) e quella contro il Galles nel [[Cinque Nazioni 1928]]; a metà decennio un nuovo ''test match'' contro la {{NazNB|R15|NZL}}, a [[Tolosa]], vinto dagli ''All Blacks'' per 30-6<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://stats.allblacks.com/asp/teamsheet.asp?level1=All_Blacks&Level2=ABC&MT_ID=1201|titolo=31st All Black Test: 201st All Black Game, France - New Zealand 6-30|accesso=19 maggio 2009}}</ref>.
 
==== L'esclusione dal Cinque Nazioni ====
Nel [[1931]], sotto l'accusa di professionismo (configuratosi nelle fattispecie di rimborsi ai giocatori e trasferimenti tra i club), le quattro ''Home Nations'' espulsero la Francia dal [[Cinque Nazioni]]; influì pesantemente sul giudizio delle britanniche anche il fatto che i ''match'' di campionato francese erano divenuti via via più violenti, così come il comportamento dei tifosi durante gli incontri, nazionali e internazionali<ref name="Civil" />.
 
Inoltre, già dal 1930 un gruppo di club che denunciavano lo scivolamento verso il professionismo da parte delle migliori squadre del Paese s'erano scisse dalla Federazione e avevano dato vita all'Unione francese di rugby Dilettantistico (UFRA - Union française de rugby amateur), la quale ebbe vita breve, visto che già nel [[1932]] si sciolse<ref name="Tournoi46">{{Cita|Garcia, Tournoi|pag. 46}}</ref>.
 
Il 2 gennaio [[1934]] la Francia (sostenuta da [[Federazione Italiana Rugby|Italia]] e [[federazione rugby XV della Germania|Germania]]) si propose come capofila di un fronte che propugnava la formazione di una federazione internazionale alternativa all'IRB; nacque così a [[Parigi]] la ''Fédération Internationale de Rugby Amateur'' o [[FIRA - Associazione Europea di Rugby|FIRA]], il cui primo atto ufficiale fu l'istituzione di un torneo, originariamente chiamato ''Torneo FIRA'' (poi Coppa delle Nazioni e Coppa FIRA), di fatto un campionato europeo di rugby a cui la Francia prese parte fino al [[1997]] e della quale vinse 25 delle 30 edizioni cui prese parte, perdendola 4 volte contro la {{NazNB|R15|ROU}} e una, l'ultima, contro l'Italia (anch'essa alla sua ultima partecipazione).
 
{{Vedi anche|Campionato europeo per Nazioni di rugby}}
 
Per quasi tutto il resto del decennio, le avversarie della Francia furono {{NazNB|R15|ITA}} (primo ''match'' nel [[1937]]), Romania e {{NazNB|R15|DEU}}; nel [[1939]], dopo un accordo interno tra i club dissidenti, la squadra fu riammessa al torneo d'Oltremanica, anche se l'incombente [[seconda guerra mondiale|guerra]] stava per fermare qualsiasi attività: di fatto, per vedere la prima edizione utile del Torneo, si dovette attendere quella del {{5N|1947}}<ref name="1930-40">{{Cita web|lingua=fr|titolo=1931-1940: derniers combats pacifiques avant la guerre|url=http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=16358&CSR=16369&Cle=45429|accesso=19 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081119221417/http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=16358&CSR=16369&Cle=45429|dataarchivio=19 novembre 2008}}</ref>.
 
L'ultimo incontro del decennio fu contro una selezione dell'esercito britannico a [[Parigi]] nel [[1940]] (sconfitta 3-36)<ref name="1930-40" />.
 
=== Il secondo dopoguerra e il rientro nel Cinque Nazioni ===
{{vedi anche|Jean Prat}}
L'attività riprese nel [[1945]], a guerra quasi terminata: il 1º gennaio, sempre a [[Parigi]], si ripresentò l'esercito britannico, questa volta sconfitto dai francesi per 21-9<ref name="1945-50">{{Cita web|lingua=fr|titolo=1945-1950: Les Bleus s'affirment dans le paysage européen|url=http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45494|accesso=19 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071128043430/http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45494|dataarchivio=28 novembre 2007}}</ref> la squadra fu poi ricevuta in aprile oltremanica, a [[Richmond upon Thames|Richmond]], dai [[British and Irish Lions|British Lions]], venendo sconfitta 27-6.
Il primo ''test'' fu il 1º gennaio [[1946]] a [[Swansea]], 0-8 dal {{NazNB|R15|WAL}}.
Esattamente un anno più tardi, e di nuovo a capodanno, la Francia rientrò di fatto nel Cinque Nazioni, battendo la Scozia 8-3 a [[Stadio Olimpico Yves-du-Manoir|Colombes]]; tra i protagonisti dell'immediato dopoguerra spicca la figura del [[flanker]] [[Jean Prat]]: questi, nativo di [[Lourdes]] e cresciuto nell'allora praticamente imbattibile [[Football Club Lourdais Hautes-Pyrénées|club]] pirenaico che vinse sei campionati in dieci anni, esordì in Nazionale nell'incontro parigino contro l'esercito britannico e per un decennio fu, insieme a suo fratello Maurice, uno degli elementi più importanti della squadra che conobbe i suoi primi successi nel Cinque Nazioni<ref>{{Cita news|lingua=fr|url=http://www.lequipe.fr/Rugby/20050225_115614Dev.html|giorno=25|mese=2|anno=2005|accesso=20 giugno 2009|pubblicazione=L'Équipe|titolo=Décès de Jean Prat|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051025174015/http://www.lequipe.fr/Rugby/20050225_115614Dev.html|dataarchivio=25 ottobre 2005}}</ref>.
 
[[File:Rugby Italia - Francia 1954.jpg|thumb|Una fase di {{NazNB|R15|ITA}} - Francia allo [[stadio Olimpico di Roma]], finale della [[Coppa Europa di rugby 1954|Coppa Europa 1954]] ]]
<div style="float:left; font-size:90%; width:300px; border:0px; padding:0px; margin-left:5px; margin-right:1em;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=50%|border=1px|col1=#004284|col2=white|col3=white|sfondo=|font-size=120%|titolo=I tour della Nazionale|contenuto=
A partire dal secondo dopoguerra la Francia ha effettuato numerosi ''tour'', che dai tardi [[anni 1970|anni settanta]] hanno praticamente assunto cadenza annuale, salvo qualche eccezione. Le destinazioni più frequenti sono state il [[Oceano Pacifico|Pacifico]] (soprattutto l'[[Australasia]]) e, a seguire, il [[America meridionale|Sudamerica]]; relativamente poche quelle in [[Sudafrica]], anche per via del bando imposto a quel Paese a causa dell'''apartheid'' ivi vigente e abolito nei primi [[anni 1990|anni novanta]].
 
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1949|1949 - Argentina]]
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1954|1954 - Argentina]]
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1958|1958 - Sudafrica e Rhodesia]]
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1960|1960 - Argentina]]
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1961|1961 - Australia e Nuova Zelanda]]
*1964, [[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1967|1967]] - Sudafrica
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1968|1968 - Australia e Nuova Zelanda]]
*1971 - Sudafrica
*1972 - [[Australia]]
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1974|1974 - Sudamerica]]
*1975 - Sudafrica
*1977 - Argentina
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1979|1979 - Nuova Zelanda e Figi]]
*1980 - Sudafrica
*1981 - Australia
*1984 - Nuova Zelanda
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1985|1985 - Sudamerica]]
*1986 - Argentina ed Australasia
*1988 - Argentina
*1989 - Nuova Zelanda
*1990 - Australia
*1991 - [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1992|1992 - Argentina]]
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1993|1993 - Sudafrica]]
*[[Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1994|1994 - Canada e Nuova Zelanda]]
*1996 - Argentina
*1997 - Australia
*1998 - Argentina
*1999 - [[Samoa]], [[Tonga]], Nuova Zelanda
*2001 - Sudafrica, Nuova Zelanda
*2002 - Argentina, Australia
*2003 - Argentina, Nuova Zelanda
*2004 - Canada, Stati Uniti
*2005 - Sudafrica, Australia
*2006 - Sudafrica
*2007 - Nuova Zelanda
*2008 - Australia
*2009 - Australasia
*2010 - Sudafrica e Argentina
}}
</div>
 
==Biografia==
La Francia, a parte gli incontri del Cinque Nazioni, si recò in ''tour'' due volte in [[America meridionale|Sudamerica]] ([[Ruby a 15 nel 1949#Francia in Argentina|1949]] in [[Argentina]], [[Ruby a 15 nel 1954#I tour|1954]] Argentina e [[Cile]]), con 4 vittorie in altrettanti ''test match'', e si ripresentò ai nastri di partenza del Torneo FIRA, nel frattempo rinominato Coppa Europa: nell'edizione [[Coppa Europa di rugby 1952|1952]] incontrò in finale l'Italia e la batté all'[[Arena Civica|Arena]] di [[Milano]] per 19-12; due anni più tardi, per l'edizione [[Coppa Europa di rugby 1954|1954]], trovò di nuovo i cugini transalpini in finale, questa volta affrontati allo [[stadio Olimpico di Roma]] e battuti 39-12.
Figlio di Egidio Scaramellini, nasce a [[Chiavenna]], in provincia di [[Sondrio]], nel [[1965]]. Verso la fine degli anni '80 frequenta il [[Politecnico di Milano]], dove si laurea in ingegneria civile nel [[1990]]. Successivamente si iscrive all'Ordine Professionale degli ingegneri della Provincia di Sondrio e dopo essersi iscritto anche all'Albo dei collaudatori della [[Regione Lombardia]], dal [[1996]] al [[2007]] diventa cultore della materia urbanistica presso il Dipartimento di architettura e pianificazione del Politecnico di Milano.
Le due squadre non si incontrarono più in una finale europea fino al [[Coppa FIRA 1995-1997|1997]].
 
Nel 2018 si candida alla carica di sindaco di [[Sondrio]] appoggiato da una coalizione di [[centro-destra]] formata da [[Lega Nord]], [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]], [[FdI|Fratelli d'Italia]] e tre liste civiche. Dopo aver prevalso al primo turno delle elezioni, vince anche il ballottaggio del 24 giugno con il 60,37% delle preferenze, imponendosi sul candidato di [[centro-sinistra]] Nicola Giugni.
Il [[1948]] vide due vittorie di prestigio: in gennaio, a Colombes, i francesi riuscirono a battere (13-6) l'{{NazNB|R15|AUS}}, prima volta dei ''Bleus'' contro una Nazionale dell'[[Emisfero meridionale|Emisfero Sud]]; un mese più tardi, nel [[Cinque Nazioni 1948|Cinque Nazioni]], la squadra batté per la prima volta in casa sua il Galles (11-3), protagonista Robert Soro, autore di una prestazione memorabile in [[seconda linea]], che gli valse da parte della stampa britannica l'appellativo di «Leone di Swansea»<ref name="Leone">{{Cita web|url=http://rugby-nomades.qc.ca/info-nomades/histoire_1948.php|titolo=7 février 1948: Robert Soro, le Lion de Swansea|lingua=fr|accesso=19 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081225015212/http://www.rugby-nomades.qc.ca/info-nomades/histoire_1948.php|dataarchivio=25 dicembre 2008}}</ref>; un'altra “prima volta” ebbe luogo nel corso dell'edizione {{5N|1951}} del Torneo, in cui la Francia sconfisse l'Inghilterra 11-3 a [[Stadio di Twickenham|Twickenham]], completando così la serie di vittorie esterne contro tutte le quattro ''Home Nations''.
 
==Collegamenti esterni==
A dispetto di tali affermazioni prestigiose, per la seconda volta la Francia rischiò l'espulsione dal Cinque Nazioni: accadde nel [[1952]], quando le federazioni britanniche riproposero le accuse di professionismo<ref name="Escot117">{{Cita|Escot - Rivière|pag. 117}}</ref>, che spinsero la federazione francese a prometter di abolire il campionato e di non convocare quei giocatori eventualmente responsabili di aver giocato dietro compenso; ciò portò all'esclusione dalla Nazionale di alcuni elementi fondamentali, tra cui Jean Dauger, Maurice Siman e lo stesso Robert Soro il quale, peraltro, già dal [[1949]] si era reso indisponibile all'attività internazionale dopo che il suo compagno di reparto André Moga non era più stato convocato: Soro motivò il suo abbandono alla Nazionale dicendo che «Le seconde linee vanno in fila per due»<ref name="Leone" />.
* {{Cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=780366&campo2=a|titolo=Marco Scaramellini|sito=[[Ministero dell'interno]]|accesso=17 maggio 2019}}
Accettando tali condizioni la Francia evitò l'esclusione dal Torneo, e si giunse a una soluzione di compromesso anche per il campionato, che non fu soppresso a seguito della pressione esercitata sulla federazione francese dalla maggior parte dei club<ref name="Escot119">{{Cita|Escot - Rivière|pag. 119}}</ref>.
* {{Cita web|url=http://www.studioscaramellini.it/wp-content/uploads/2018/05/CURRICULUM-2018.pdf|titolo=Curriculum Vitae|accesso=17 maggio 2019}}
 
{{Sindaco
Le affermazioni esterne conseguite su tutti i campi delle ''Home Nations'' a tutto l'inizio degli [[anni 1950|anni cinquanta]] non erano state tuttavia sufficienti a guadagnare il primo posto nel [[Sei Nazioni|Cinque Nazioni]]: i migliori risultati ottenuti dal rientro nella competizione erano stati due piazze d'onore nel {{5N|1948}} e nel {{5N|1951}}; di positivo per la Francia l'avere tuttavia sempre evitato il ''[[Whitewash]]'' (l'ultimo risalendo al {{5N|1929}}, prima dell'esclusione dalla competizione).
|città = Sondrio
 
|stemma = Sondrio-Stemma.png
[[File:Rugby Italia - Francia 1960.jpg|300px|Un confronto tra {{RU|ITA}} e Francia a [[Treviso]], 1960|thumb]]
|periodo = dal 26 giugno [[2018]]
Il {{5N|1954}} fu un anno molto importante per la Francia, che conseguì due risultati mai raggiunti prima: la vittoria in un ''test'' contro la {{NazNB|R15|NZL}} a Colombes (3-0, meta di [[Jean Prat]], oramai divenuto capitano della Nazionale) e la conquista del Torneo, in coabitazione con {{NazNB|R15|ENG}} e Galles: le tre vincitrici si aggiudicarono tre vittorie ciascuna (due con l'{{NazNB|R15|IRL}} e la {{NazNB|R15|SCO}}, che chiuse con il ''[[Whitewash]]'', e una ciascuno contro le altre due: la Francia sull'Inghilterra, questa sul Galles e quest'ultimo, a sua volta, sulla Francia).
|precedente = [[Alcide Molteni]]
L'anno successivo, il [[Cinque Nazioni 1955|Cinque Nazioni]] prometteva di essere perfino trionfale per la Francia: giunta all'ultima giornata con tre vittorie (tra cui, di nuovo, quella sugli inglesi a Twickenham) e la possibilità di conseguire la sua prima vittoria in solitaria, per giunta con il [[Grande Slam (rugby XV)|Grande Slam]], fu sconfitta dal Galles a [[Stade olympique Yves-du-Manoir|Colombes]] 11-16 e da questi raggiunta in vetta alla classifica, per una seconda vittoria condivisa del Torneo<ref name="1951-60">{{Cita web|lingua=fr|titolo=1951-1960: La France parmis les Grands|url=http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45535|accesso=19 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071128043606/http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45535|dataarchivio=28 novembre 2007}}</ref>.
|successivo = ''in carica''
 
La partita fu caratterizzata da una vera e propria celebrazione in onore di [[Jean Prat]], che disputava il suo ultimo Cinque Nazioni: prima dell'incontro un professionista [[parigi]]no, insieme ad alcuni suoi amici, fece circolare tra gli spettatori seduti sugli spalti il testo di una petizione al presidente francese per indurlo a conferire la [[Legion d'onore]] al giocatore<ref name="FRAGAL">{{Cita news|lingua=fr|url=http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_match_galles55.html|titolo=Le Tournoi des Six Nations - Les grands matches: France - Galles 1955: 11-16|autore=Laurent Telo|pubblicazione=[[l'Équipe]]|giorno=31|mese=12|anno=2001|accesso=12 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061201200452/http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_match_galles55.html|dataarchivio=1º dicembre 2006}}</ref>; dopo l'incontro i giocatori gallesi portarono in trionfo Prat in segno di omaggio<ref name="FRAGAL" />; in tale occasione la stampa britannica coniò per il capitano francese il termine di ''Mister Rugby''<ref name="MisterRugby">{{Cita news|lingua=fr|url=http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_mythe_stars.html#sou0|titolo=Le Tournoi des Six Nations - Le mythe: Jean Prat|autore= Laurent Telo|accesso=8 maggio 2009|pubblicazione=[[L'Équipe]]|giorno=31|mese=12|anno=2001}}</ref>.
 
Il 16 agosto [[1958]] la Francia riuscì a battere anche la terza potenza dell'[[Emisfero meridionale|Emisfero Sud]], il {{NazNB|R15|ZAF}}, addirittura in campo avverso<ref name="1951-60"/>: durante il ''tour'' estivo, che prevedeva due ''test'' match contro gli ''Springboks'', i francesi impattarono 3-3 il primo incontro il 26 luglio a [[Città del Capo]] e vinsero 9-5 il secondo a [[Johannesburg]].Fu la seconda squadra a sconfiggere gli Springboks in una test serie in casa loro dopo i British Lions del 1896.
 
A quel punto, il quadro vedeva la Francia imporsi nettamente come la miglior formazione continentale, peraltro l'unica a porsi come termine di paragone per tutto il resto d'[[Europa]], in quanto unica a confrontarsi periodicamente sia con le quattro Nazionali storiche d'Oltremanica nel Cinque Nazioni, che con le altre continentali nella Coppa Europa Italia e {{NazNB|R15|ROU}} e, a seguire, le altre formazioni).
 
==== Un decennio di successi nel Cinque Nazioni ====
Facendo seguito alla vittoria in [[Sudafrica]], la Francia vinse per la prima volta un Cinque Nazioni in solitaria, nel {{5N|1959}} (due vittorie, un pareggio e una sconfitta)<ref name="1951-60" />; fu solo il primo di una serie che, fino al {{5N|1970}}, vide i ''Bleus'' primeggiare in sette edizioni: a parte la citata, nel {{5N|1960}} ''ex-æquo'' con l'Inghilterra e nel {{5N|1970}} con il {{NazNB|R15|WAL}}; in mezzo, quattro vittorie in solitaria, nel {{5N|1961}}, {{5N|1962}}, {{5N|1967}} e, per la prima volta nella sua storia, nel {{5N|1968}} con il [[Grande Slam (rugby XV)|Grande Slam]].
 
[[File:Rugby Pierre Villepreux.jpg|[[Pierre Villepreux]], tra i protagonisti del Grande Slam del {{5N|1968}}|left|thumb|upright=0.8]]
L'impresa del {{5N|1968}} vide in prima linea, tra gli altri, i due fratelli Camberabero, [[Lilian Camberabero|Lilian]] e [[Guy Camberabero|Guy]], [[Claude Dourthe]] e [[Michel Yachvili]]: essi furono i capostipiti di famiglie di rugbisti i cui membri decenni dopo avrebbero vinto a loro volta il Torneo ([[Didier Camberabero]]), talora anch'essi con il Grande Slam ([[Richard Dourthe]], [[Dimitri Yachvili]]). All'[[estremo (rugby)|estremo]] e, talora, [[mediano d'apertura|apertura]], [[Pierre Villepreux]], destinato anche a una notevole carriera da tecnico, sia della Nazionale italiana che di quella francese.
 
Quell'edizione fu vinta con vittorie esterne su Scozia e Galles (rispettivamente 8-6 e 14-9) e interne su Irlanda e Inghilterra (16-6 e 14-9) durante le quali la Francia non concesse che due mete in totale agli avversari, alla Scozia all'esordio e al Galles nell'ultimo incontro<ref name="1961-70">{{Cita web|titolo=1961-1970: Les Bleus apprennent à bien voyager|lingua=fr|url=http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45545|accesso=19 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071128043102/http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45545|dataarchivio=28 novembre 2007}}</ref>.
 
Quell'estate la Francia si recò in ''tour'' in [[Nuova Zelanda]] (3 incontri); furono tre sconfitte, in una delle quali tuttavia Villepreux si produsse in un piazzato calciato tra i pali da una distanza di circa 60 metri<ref>{{Cita|Volpe}}</ref>; quelle tre sconfitte furono solo le ultime di una serie di otto, a partire dal [[1961]], occorse contro gli ''All Blacks''; meglio andò contro il Sudafrica: sette incontri, di cui quattro persi (due in casa), ma due vittorie di nuovo in ''tour'', a Springs 8-6 nel [[1964]] e a [[Johannesburg]] 19-14 nel [[1967]]<ref name="1961-70" />.
A 55 anni dal loro primo incontro, quindi, la Francia non era ancora riuscita a battere in casa propria i sudafricani.
 
Per quanto riguarda, infine, l'altra grande Nazionale dell'Emisfero Sud, l'{{NazNB|R15|AUS}}, tra il [[1958]] e il [[1968]] la Francia la incontrò quattro volte, vincendo entrambi gli incontri interni (a Colombes, 19-0 nel 1958<ref name="1951-60" /> e 20-14 nel 1967<ref name="1961-70" />) e pareggiando lo ''score'' in quelli esterni (vittoria 15-8 a [[Sydney]] nel 1961 e sconfitta 10-11, sempre a Sydney, nel 1968<ref name="1961-70" />).
 
Con la riformata [[Campionato europeo per Nazioni di rugby|Coppa delle Nazioni]], inoltre, divenne consuetudine l'incontro annuale con l'Italia, generalmente disputato intorno a [[Pasqua]], comunque sempre dopo il Cinque Nazioni; quello del [[1963]] a [[Grenoble]] sembrò per la prima volta interrompere la supremazia francese che, fino ad allora, aveva sempre vinto tutti i ''test match'' contro i suoi vicini.
La partita, che vide l'esordio di [[Marco Bollesan]] opposto al terza linea francese [[Michel Crauste]], già compagno nel [[Football Club Lourdais Hautes-Pyrénées|Lourdes]] di [[Jean Prat]], nel frattempo divenuto commissario tecnico della Nazionale, fu condotta dall'{{NazNB|R15|ITA}} fino a pochi minuti dalla fine: sul 6-12 prima una meta portò il risultato sull'11-12 e, quasi allo scadere, un'altra meta ribaltò il risultato sul 14-12<ref name="1961-70" />; fino al 1967 furono altri quattro gli incontri che Italia e Francia disputarono, tutti vinti da quest'ultima con scarti da +9 (12-3 a [[Parma]], 1964) a +47 (60-13 a [[Tolone]], 1967<ref name="1961-70" />).
Proprio dopo l'incontro del 1967 la federazione francese decise di non schierare più la prima squadra contro l'Italia, che così non incrociò più la strada dei rivali transalpini in un ''test match'' fino al [[1995]].
 
Fatto insolito, la Francia perse nel [[Coppa delle Nazioni di rugby 1968-1969|1969]] il titolo europeo contro la {{NazNB|R15|ROU}}: fu la prima volta che la squadra dovette cedere la supremazia in ambito FIRA, cosa destinata a ripetersi solo altre cinque volte nei successivi trent'anni.
{{clear}}
 
=== Gli anni settanta e la lotta per la supremazia contro il Galles ===
Il decennio successivo vide la Francia disputarsi il dominio nel Cinque Nazioni con uno dei Galles meglio attrezzati e dotati della storia: tra il [[1965]] e il [[1979]] la compagine britannica vinse 10 titoli, con 3 [[Grande Slam (rugby XV)|Grandi Slam]].
L'edizione {{5N|1971}} si concluse con il punteggio pieno dei gallesi; la Francia seguì, ma distanziata, con una vittoria, due pareggi e una sconfitta e un saldo punti positivo solo di 1 (41 a 40); l'anno successivo il Cinque Nazioni non vide mai la fine: il [[Regno Unito]] si trovava in una grave situazione interna a causa delle tensioni con gli indipendentisti dell'[[Irlanda del Nord]] e, dopo il ''[[Bloody Sunday (1972)|Bloody Sunday]]'' (30 gennaio [[1972]]) e il conseguente attentato incendiario all'ambasciata britannica a [[Dublino]], i rugbisti britannici ricevettero lettere minatorie.
A seguito di ciò, i giocatori di Galles e Scozia (molti dei quali appartenevano alla Polizia o alle forze armate britanniche) si rifiutarono di disputare le loro gare esterne in [[Irlanda]], cosa che invece gli inglesi decisero di fare nell'edizione {{5N|1973}}, che passò alla storia come l'unica mai vinta ''ex aequo'' da tutte e cinque le contendenti: per ciascuna di esse, due vittorie e due sconfitte; singolarmente, ogni squadra vinse i suoi ''match'' interni (la Francia vinse i suoi contro Scozia e Galles); con il sistema di punteggio attuale (che non prevede parità e premia la differenza punti e mete) la Francia si sarebbe classificata terza e il Galles primo.
 
Nell'edizione {{5N|1972}} particolarmente significativa fu la vittoria contro l'Inghilterra, la quale, benché ininfluente ai fini del torneo, vide la migliore affermazione francese di sempre contro i rivali d'Oltremanica, 37-12 (solo in un'altra occasione la partita si risolse in analogo scarto, 31-6 nel {{SN|2006}}); nell'incontro, che fu l'ultimo disputato a Colombes (l'anno successivo la Francia si spostò al [[Parco dei Principi]]) si segnalò di nuovo [[Pierre Villepreux]] (13 punti), ispiratore della squadra che, quel giorno, a suo dire, «giocò un rugby da sogno»<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.independent.co.uk/sport/the-romance-the-violence-le-crunch-1281065.html|titolo=The romance, the violence, Le Crunch|autore=Chris Hewett|giorno=28|mese=2|anno=1997|accesso=19 maggio 2009|pubblicazione=[[The Independent]]}}</ref>, ricordando l'episodio a 25 anni di distanza.
 
Fu a metà di quel decennio che esordì un altro dei personaggi che marcò la storia del rugby internazionale francese, [[Jean-Pierre Rives]], soprannominato ''Casco d'oro'' da un giornalista televisivo per via della sua capigliatura bionda<ref>{{Cita web|lingua=fr|url=http://www.linternaute.com/sport/magazine/dossier/surnoms-sportifs/3.shtml|titolo=L'origine des surnoms des sportifs: Jean-Pierre Rives, Casque d'or|accesso=8 giugno 2009}}</ref>.
[[Flanker]] originario di [[Tolosa]], prese parte a 10 edizioni consecutive del [[Sei Nazioni|Cinque Nazioni]] e guidò la Francia alla conquista di tre di essi, di cui due con il Grande Slam.
{{vedi anche|Jean-Pierre Rives}}
Capitano del Grande Slam del {{5N|1977}}, il secondo della Francia nel Torneo, era invece [[Jacques Fouroux]] (1947-2005), alla guida del pacchetto avanzato come [[mediano di mischia]], la cui bassa statura (163&nbsp;cm) gli valse il soprannome di ''piccolo caporale''&nbsp;<ref>{{Cita news|lingua=en|giorno=20|mese=12|anno=2005|titolo=Jacques Fouroux, "Petit Caporal" of French rugby|url=http://www.independent.co.uk/news/obituaries/jacques-fouroux-520172.html|autore=Rob Cole|accesso=8 giugno 2009}}</ref>; in quella stagione i ''Bleus'' non concessero neppure una meta ad alcun contendente: le quattro vittorie, molto combattute, furono un 16-9 interno contro i gallesi, un tesissimo 4-3 agli inglesi a [[Stadio di Twickenham|Twickenham]], un largo 23-3 interno alla Scozia e una vittoria a [[Dublino]] per 15-6 contro l'Irlanda.
 
Nel decennio 1971/80 la Francia vinse 41 incontri sui 77 disputati: 40 del Cinque Nazioni, 10 della [[Campionato europeo per Nazioni di rugby|Coppa FIRA]] (tutti contro la {{NazNB|R15|ROU}}, l'unico avversario in tale competizione cui la Francia riservasse all'epoca il ''test match'') e 27 contro gli avversari extraeuropei (le tre dell'[[Emisfero meridionale|Emisfero Sud]], l'{{NazNB|R15|ARG}} e, per la prima volta dopo la finale olimpica del [[1924]], gli {{NazNB|R15|USA}} a [[Chicago]]<ref name="1971-80">{{Cita web|lingua=fr|url=http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45566|titolo=1971-1980: Un certain 14 Juillet…|accesso=20 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071128044011/http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45566|dataarchivio=28 novembre 2007}}</ref>); a dispetto della percentuale non altissima di risultati positivi (53%) a essi corrisposero le citate vittorie dei Cinque Nazioni {{5N|1973}} e {{5N|1977}}, e diverse affermazioni di rilievo, tra le quali spiccano il saldo positivo (tre vittorie contro due sconfitte) nei confronti con la {{NazNB|R15|NZL}}: di esse, la più notevole fu senza dubbio quella ottenuta il 14 luglio [[1979]] durante il [[Tour della nazionale di rugby XV della Francia 1979|''tour'' del Pacifico]]: il giorno della festa nazionale francese passò alla storia del rugby di quel Paese come quello della prima vittoria sul suolo [[nuova Zelanda|neozelandese]].
Contrapposti agli ''All Blacks'', i ''Bleus'' capitanati da [[Jean-Pierre Rives]] vinsero 24-19, con quattro mete contro le due neozelandesi; tale successo rimase nella [[memoria collettiva]] degli appassionati francesi anche se lo stesso Rives, anni dopo, ricordando quell'incontro, sostenne di non aver mai collegato alcuna simbologia a tale data.
A tal proposito, infatti, dichiarò che «poteva accadere il 15 agosto, sarebbe stato lo stesso. Oppure, diciamo, il 18 giugno»<ref name="Eden">{{cita web|lingua=fr|url=http://rugby-nomades.qc.ca/info-nomades/histoire_1979.php|titolo=14 juillet 1979: la montée vers l'Eden|accesso=20 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081225014835/http://www.rugby-nomades.qc.ca/info-nomades/histoire_1979.php|dataarchivio=25 dicembre 2008}}</ref> (probabilmente riferendosi al giorno del noto [[Appello del 18 giugno|appello ai francesi]] del [[1940]], proclamato da [[Charles de Gaulle]] dai microfoni di [[Radio Londres]]).
 
La fine decennio vide anche il rugby francese a una svolta: nel [[1978]], infatti, la [[Federazione rugby XV della Francia|Fédération Française de Rugby]] fu ammessa nell'[[International Rugby Board]], nel cui consiglio direttivo entrò con un membro (contro i due delle Nazioni fondatrici e quelle in seguito affiliatevi, {{NazNB|R15|AUS}} e Nuova Zelanda).
La Francia, quindi, non più solo a livello sportivo ma anche organizzativo, si trovò a essere la cerniera tra la IRB e la FIRA, da essa fondata, e di cui facevano parte anche Paesi come l'{{NazNB|R15|ITA}} (che entrò nell'IRB solo nove anni più tardi) e le altre Nazionali europee.
 
=== Anni ottanta: verso la Coppa del Mondo ===
Gli [[anni 1980|anni ottanta]] si aprirono con un nuovo [[Grande Slam (rugby XV)|Grande Slam]], il terzo della storia francese nel [[Sei Nazioni|Torneo]] e, complice il declino della generazione di giocatori che avevano dato al Galles una messe di successi internazionali senza precedenti, videro i ''Bleus'' dominare la competizione, con 6 titoli complessivi, di cui tre a pari merito, uno in solitaria e due con lo Slam, incluso quello citato.
 
Gli ottanta furono anche il decennio che condusse l'universo del [[rugby a 15|rugby XV]] verso la [[coppa del Mondo di rugby|Coppa del Mondo]], competizione ideata dalla [[International Rugby Board]] da un lato per fronteggiare il tentativo di creare un'attività parallela di stampo professionistico<ref name="Ravagnani231">{{Cita|Ravagnani|pag. 231}}</ref> a opera del magnate [[australia]]no delle telecomunicazioni [[Rupert Murdoch]]<ref name="Sesta129">{{cita|Sesta nazione|pag. 129}}</ref> e, dall'altro, per istituire un banco di prova comune e periodico per tutte le Nazionali e creare una scala di valori consolidata che andasse al di là dei risultati dei singoli ''tour'' stagionali.
 
==== I due Slam ====
[[Jacques Fouroux]], nel frattempo ritiratosi dall'attività agonistica, divenne commissario tecnico della Nazionale proprio in occasione del Grande Slam del {{5N|1981}}<ref name="1981-90">{{Cita web|lingua=fr|url=http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45581|titolo=1981-1990: Une année 90 bien difficile…|accesso=20 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071128043254/http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45581|dataarchivio=28 novembre 2007}}</ref>.
Fu, quello, il periodo in cui si mise in luce, in mezzo a una generazione di giocatori nuovi che iniziarono a traghettare il rugby verso l'era del professionismo, l'ennesimo talento francese, destinato a diventare il ''recordman'' - tuttora insuperato - di mete realizzate per la sua Nazionale, e che si contraddistinse internazionalmente come uno dei migliori interpreti del ruolo di [[estremo (rugby)|estremo]], [[Serge Blanco]]<ref name="BlancoHOF">{{cita web|lingua=en|url=http://www.rugbyhalloffame.com/pages/blanco1997.htm|titolo=International Rugby Hall of Fame: 1997 - Serge Blanco|accesso=20 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20121210130649/http://www.rugbyhalloffame.com/pages/blanco1997.htm|dataarchivio=10 dicembre 2012}}</ref>.
Questi, esordiente in Nazionale nel corso dei ''test match'' autunnali del [[1980]], disputò tutti i Tornei del decennio, dal {{5N|1981}} al {{5N|1990}}, e prese parte alle prime due edizioni della [[Coppa del Mondo di rugby|Coppa del Mondo]].
{{vedi anche|Serge Blanco}}
Fouroux aveva preso in mano una Nazionale reduce da un [[1980]] nero: ai fasti del [[1979]] aveva fatto seguito, infatti, un'annata con un [[Cinque Nazioni 1980|Cinque Nazioni]] chiuso in fondo alla classifica a pari punti della Scozia, con una sola vittoria, peraltro di misura, sull'Irlanda (19-18<ref name="1971-80" />); a seguire, sconfitta nel ''tour'' sudafricano (15-37 a [[Pretoria]]<ref name="1971-80" />, ultimo incontro francese con gli ''Springboks'' prima del bando internazionale imposto al [[Sudafrica]] a causa dell'''[[apartheid]]'' lì all'epoca vigente) e brusco stop anche in Coppa FIRA dalla {{NazNB|R15|ROU}} (0-15 a [[Bucarest]]<ref name="1971-80" />.
Alla guida di una squadra ancora in formazione e non perfettamente amalgamata<ref name="equipegs1981">{{Cita web|autore=Laurent Telo|url=http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_GC1981.html|titolo=Tournoi des Six Nations - Les Grands Chelems: 1981|lingua=fr|accesso=20 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061201201802/http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_GC1981.html|dataarchivio=1º dicembre 2006}}</ref>, Foroux riuscì a costruire un gruppo basato su alcuni punti fermi ([[Jean-Pierre Rives|Rives]]) e nuovi innesti di sicuro valore (il citato [[Serge Blanco|Blanco]], [[Guy Laporte]], [[Philippe Dintrans]] e [[Pierre Berbizier]]), che alla prima occasione riuscirono a infilare quattro vittorie consecutive: nell'ordine 16-9 alla Scozia a [[Parigi]], 19-13 all'Irlanda a [[Dublino]], 19-15 al {{NazNB|R15|WAL}} di nuovo a [[Parigi]] e, a dar ulteriore prestigio all'impresa, 16-12 all'Inghilterra a [[Stadio di Twickenham|Twickenham]], con due mete, una delle quali trasformata, e due ''drop'' (10 punti per [[Guy Laporte|Laporte]] in tale incontro) contro solo quattro calci piazzati realizzati dall'inglese [[Marcus Rose]], tutti messi a segno in un secondo tempo in cui la sua squadra partiva da un passivo di 0-16 maturato nella prima frazione di gioco<ref>{{Cita news|lingua=fr|url=http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_GC1981_tx.html|titolo=Ce Chelem qu'on aime|giorno=23|mese=3|anno=1981|autore=Denis Lalanne|pubblicazione=[[L'Équipe]]|accesso=20 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050205090158/http://lequipe.fr/Rugby/tournoi_GC1981_tx.html|dataarchivio=5 febbraio 2005}}</ref>.
 
Tra le altre avventure del decennio nel Cinque Nazioni, spicca quello dell'edizione {{5N|1985}}: la Francia lo concluse imbattuta (due vittorie e due pareggi), ciononostante non riuscì a vincero perché meglio fece l'Irlanda, tre vittorie (con le ''Home Nations'') e un pareggio, quello appunto contro la Francia.
 
Nel [[1987]] la Francia era reduce, oltre al citato Slam, da altre due affermazioni in condominio, nel {{5N|1983}} contro l'Irlanda e nel {{5N|1986}} con la {{NazNB|R15|SCO}}; Fouroux aveva via via innestato nuovi elementi come [[Éric Champ]], l'estremo [[Franck Mesnel]], [[Laurent Rodriguez]], [[Philippe Sella]] e richiamato [[Daniel Dubroca]], esordiente nel corso del trionfale 14 luglio di [[Auckland]] ma mai più utilizzato fino al [[1982]]; proprio Dubroca era il capitano del [[Cinque Nazioni 1987]] che la Francia iniziò in scioltezza: 16-9 al Galles a [[Parigi]]; anche quest'ennesimo Slam passò per una vittoria di prestigio contro i rivali inglesi a [[Stadio di Twickenham|Twickenham]], 19-15: come nel ''match'' di sei anni prima, i francesi si imposero per due mete a zero ([[Éric Bonneval|Bonneval]] e [[Philippe Sella|Sella]], quest'ultima ottenuta al 64' dopo una corsa di 70 metri<ref name="equipegs1987">{{Cita web|url=http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_GC1987.html|titolo=Tournoi des Six Nations - Les Grands Chelems: 1987|lingua=fr|accesso=20 maggio 2009|autore=Laurent Telo|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061201202315/http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_GC1987.html|dataarchivio=1º dicembre 2006}}</ref>) e, analogamente ad allora, [[Marcus Rose]] realizzò quattro calci piazzati (i rimanenti tre punti furono opera di un ''drop'' di [[Rob Andrew]]).
La Scozia, vincitrice due volte nelle tre edizioni precedenti, fu battuta 28-22 a [[Parigi]]; nell'ultima giornata del torneo, a [[Dublino]], la Francia riuscì a ribaltare una situazione pesante (sotto 3-13 alla fine del primo tempo) e, grazie a due mete di [[Philippe Sella|Sella]], trasformate da [[Philippe Bérot]] che realizzò anche due piazzati, si impose 19-13 e portò a casa il suo quarto Slam<ref name="equipegs1987" />.
 
==== La prima Coppa del Mondo ====
Nel [[1984]] l'imprenditore televisivo [[australia]]no [[Rupert Murdoch]]<ref name="Sesta129" /> cercò di dare attuazione pratica all'idea di un noto commentatore sportivo suo connazionale, David Lord<ref name="Ravagnani231" />, di istituire un campionato internazionale di rugby di stampo professionistico, da disputarsi in un luogo fuori dalla giurisdizione dell'[[International Rugby Board]] come il [[Sudafrica]], all'epoca, come detto, sotto bando per via dell'''[[apartheid]]''<ref name="Ravagnani231" />; l'IRB, per anticipare le mosse di tale progetto, istituì la [[Coppa del Mondo di rugby]], che vide ufficialmente la luce il 22 marzo [[1985]] durante l'esecutivo del Board a [[Parigi]].
La prima edizione fu prevista per il [[1987]] e, non essendovi il tempo tecnico per organizzare gare di qualificazione, si decise di procedere a inviti: furono previste sedici squadre, otto delle quali aventi diritto: a parte la [[Francia]], le quattro ''Home Nation'' britanniche, la Nuova Zelanda e l'{{NazNB|R15|AUS}} (che, peraltro, organizzarono congiuntamente la manifestazione) e l'Italia, prossima a entrare nell'IRB (vi aderì proprio nel [[1987]]); altre otto furono invitate ({{NazNB|R15|ARG}}, {{NazNB|R15|CAN}}, {{NazNB|R15|FJI}}, {{NazNB|R15|JPN}}, {{NazNB|R15|ROU}}, {{NazNB|R15|USA}}, {{NazNB|R15|TON}} e {{NazNB|R15|ZWE}}).
{{vedi anche|Coppa del Mondo di rugby}}
La Francia giunse così alla {{RWC|1987}} fresca di Grande Slam e in un girone iniziale che comprendeva Scozia e Romania (avversarie abituali, rispettivamente di Cinque Nazioni e Coppa FIRA) e Zimbabwe; l'esordio fu un pari contro gli scozzesi (20-20), poi un largo 55-12 sui rumeni e un ancor più rotondo 70-12 contro gli africani<ref name="Coupes">{{cita web|lingua=fr|url=http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=42985|titolo=Les coupes du monde de la France|accesso=27 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081203160229/http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=42985|dataarchivio=3 dicembre 2008}}</ref>; la differenza punti qualificò i francesi primi sui loro rivali del Cinque Nazioni, appaiati a quota 5; nei quarti di finale la Francia si disimpegnò abbastanza agevolmente contro Figi 31-16 e, in semifinale, dovette affrontare a [[Sydney]] i padroni di casa dell'Australia.
Quel giorno il francese che ebbe più gloria fu [[Alain Lorieux]]<ref name="FRAAUS1987">{{Cita web|lingua=fr|titolo=Australie - France 1987|url=http://www.francerugby.fr/retro/australie_france1987.htm|accesso=10 giugno 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081026093345/http://www.francerugby.fr/retro/australie_france1987.htm|dataarchivio=26 ottobre 2008}}</ref>, che marcò la meta del momentaneo sorpasso dei ''Bleus'' e poi fornì a [[Serge Blanco]] la palla per la vittoria definitiva<ref name="FRAAUS1987" />: 30-24 fu il punteggio e la Francia andò all'[[Eden Park]] di [[Auckland]] a sfidare per la vittoria finale l'altra Nazionale ospitante, la Nuova Zelanda.
Questa, il 20 giugno [[1987]], si impose 29-9, con tre mete (Jones, Kirk e [[John Kirwan|Kirwan]]) contro l'unica marcata da [[Pierre Berbizier]] e trasformata da [[Didier Camberabero]] (che realizzò anche un piazzato)<ref name="Coupes" />; da tale competizione la Francia uscì come la seconda miglior formazione mondiale e la prima in [[Europa]], davanti al Galles classificatosi terzo assoluto.
 
=== Gli anni novanta e il confronto con gli inglesi ===
Gli [[anni 1990|anni novanta]] videro la disputa di ben tre edizioni della Coppa del Mondo e si aprirono con la partecipazione alla {{RWC|1991}} in [[Inghilterra]]: ad essa la Francia si avvicinava dopo aver condotto un [[Cinque Nazioni 1991|Cinque Nazioni]] che, seppur non vittorioso (il [[Grande Slam (rugby XV)|Grande Slam]] fu inglese), la vide seconda con una sola sconfitta, quella, appunto, contro l'{{NazNB|R15|ENG}}, con stretto margine (19-21).
 
==== La Coppa del Mondo 1991 ====
Molti elementi che avevano caratterizzato il decennio precedente stavano giungendo a fine carriera: Blanco disputava quell'anno la sua ultima stagione internazionale, così Berbizier e Champ, il [[tallonatore]] [[Philippe Dintrans|Dintrans]] aveva lasciato la Nazionale nel [[1990]] mentre Dubroca, ritiratosi l'anno prima, era nel frattempo divenuto il commissario tecnico della selezione.
Fu Dubroca a dover pilotare la Francia alla Coppa del Mondo, che si rivelò un'avventura assai breve, quattro incontri: a fronte di un girone iniziale praticamente dominato, e giocato tra le mura domestiche (la [[Francia]] ospitò alcuni incontri) che vide i ''Bleus'' regolare 30-3 la Romania a [[Béziers]], 33-9 Figi a [[Grenoble]] e, un po' faticando, 19-13 il Canada, sulla carta l'avversario meno difficile, ad [[Agen]], il torneo terminò nei quarti di finale, disputati al [[Parco dei Principi]], contro l'Inghilterra (10-19)<ref name="Coupes" />.
Rimane, quello del 1991, tuttora il peggior piazzamento della selezione francese nella Coppa del Mondo.
 
A parte tale manifestazione, il decennio fu segnato dalla rivalità nel Cinque Nazioni (dal [[2000]] [[Sei Nazioni]]) con l'Inghilterra: tra il 1991 e il 2000 le due Nazionali conquistarono otto Tornei, lasciandone uno al Galles nel {{5N|1994}} e uno alla Scozia nel {{5N|1999}}, nell'ultima edizione a cinque della competizione.
 
Alle cinque vittorie inglesi ({{5N|1991}}, {{5N|1992}}, {{5N|1995}}, {{5N|1996}} e {{SN|2000}}, tre delle quali con lo Slam), fecero da contraltare tre vittorie francesi ({{5N|1993}}, {{5N|1997}} e {{5N|1998}}).
In particolare, il quinto e il sesto Slam della storia francese sono rilevanti perché mai i ''Bleus'', prima d'allora, lo avevano realizzato consecutivamente (e, a tutto il [[2009]], neppure dopo).
 
Il decennio si caratterizza anche per il ritorno alle competizioni del {{NazNB|R15|ZAF}}, riammesso nel consesso internazionale con la fine dell'''[[apartheid]]'': in un ''tour'' in [[Europa]] nel [[1992]], gli ''Springboks'' disputarono due incontri contro la Francia, che perse il primo a [[Lione]] 15-20 ma vinse il secondo a [[Parigi]] 29-16<ref name="1991-2004">{{Cita web|lingua=fr|titolo=1991-2004: En route vers les titres…|url=http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45593|accesso=20 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081203160158/http://www.lnr.fr/Client/Menus.asp?CR=75625&CSR=16400&Cle=45593|dataarchivio=3 dicembre 2008}}</ref>; fu anche la prima volta di un ''test match'' concesso all'Italia 28 anni dopo il 60-13 di [[Tolone]].
A convincere i francesi sia le buone prove dell'Italia contro le altre Nazionali IRB, sia una sconfitta subìta dalla selezione A1, la prima in assoluto di una nazionale francese, a [[Treviso]] nel [[1993]] per 9-16<ref name="Ravagnani363">{{Cita|Ravagnani|pag. 363}}</ref>.
Il banco di prova fu la [[Coppa Latina 1995 (rugby a 15)|Coppa Latina 1995]], disputata in [[Argentina]]: l'incontro, tenutosi a [[Buenos Aires]], vide la Francia prevalere sull'Italia 34-22<ref name="1991-2004" />, ma quest'ultima condurre 16-10 alla fine del primo tempo: il bilancio finale vide quattro mete a uno per i francesi: [[Alain Carminati|Carminati]], [[Émile N'Tamack|N'Tamack]] e due di [[Jean-Luc Sadourny|Sadourny]] (più 14 punti di [[Christophe Deylaud|Deylaud]]) contro una di [[Alessandro Troncon|Troncon]] (più 17 punti di [[Massimo Bonomi|Bonomi]]).
 
==== La Coppa del Mondo 1995 ====
Alla {{RWC|1995}} la Francia giunse con [[Pierre Berbizier]] in panchina, dopo che Dubroca aveva lasciato il posto a seguito del fallimento della spedizione del [[1991]]; l'ultima vittoria internazionale risaliva al torneo delle [[Cinque Nazioni 1993]] e, tra quelli del {{5N|1994}} e {{5N|1995}} la squadra aveva un saldo di quattro vittorie e altrettante sconfitte; la competizione fu ospitata dal [[Sudafrica]], e la Francia fu assegnata a un girone con Scozia, {{NazNB|R15|TON}} e {{NazNB|R15|CIV}}, vinto a punteggio pieno con scarti di +28 (su Tonga) e +36 (sulla Costa d'Avorio); la Scozia fu battuta 22-19 e relegata al secondo posto del girone, a incontrare nei quarti la Nuova Zelanda; i francesi trovarono invece l'Irlanda, doppiata 32-16.
In semifinale, come già successe nel [[1987]], la Francia trovò il Paese ospitante: il Sudafrica si impose, anche se di stretta misura (19-15)<ref name="Coupes" />, per una sola meta a zero (di Ruben Kruger, trasformata da [[Joël Stransky]]), più quattro piazzati dello stesso Stransky, contro cinque piazzati francesi di [[Thierry Lacroix]], che in tale edizione della Coppa si mise in luce sia come miglior marcatore assoluto (112 punti) che come miglior trasformatore di calci piazzati (8, nella vittoria contro l'{{NazNB|R15|IRL}}).
La finale per il terzo posto fu poi vinta contro i consueti rivali dell'Inghilterra per 19-9<ref name="Coupes" /><ref name="1991-2004" />.
 
==== I due Slam consecutivi e la prima sconfitta contro l'Italia ====
Berbizier lasciò quindi la conduzione tecnica della Nazionale, che fu affidata a [[Jean-Claude Skrela]]; dopo un [[1996]] anonimo (due vittorie e due sconfitte nel [[Cinque Nazioni 1996|Cinque Nazioni]], una vittoria, su quattro incontri, nei confronti con {{NazNB|R15|ARG}} e {{NazNB|R15|ZAF}}, il [[1997]] fu l'anno del quinto Slam al Torneo: capitano della squadra il [[francia|franco]]-[[marocco|marocchino]] [[Abdelatif Benazzi]], a [[terza linea centro|terza centro]] [[Fabien Pelous]], futuro ''recordman'' di presenze, all'[[mediano d'apertura|apertura]] (e, talora, [[tre quarti centro|primo centro]]) [[Christophe Lamaison]], destinato a divenire il miglior realizzatore internazionale del suo Paese; a contorno il [[mediano di mischia]] [[Guy Accoceberry]], in prima linea [[Christian Califano]], uno dei [[pilone (rugby)|piloni]] dalla più lunga carriera in Nazionale (più di lui solo [[Sylvain Marconnet]]) e primo nel suo ruolo a realizzare tre mete in un incontro (contro la {{NazNB|R15|ROU}} l'anno prima).
L'apertura vide la Francia passare 23-15 a [[Dublino]] contro l'Irlanda e, quasi un mese più tardi, a [[Parigi]], battere il Galles 27-22; per la terza volta, uno Slam passò per una vittoria a [[Stadio di Twickenham|Twickenham]], 23-20 contro l'Inghilterra, peraltro unica squadra a cui la Francia non riuscì a segnare più di due mete, laddove tutti gli altri furono regolati con quattro mete ciascuno: la chiusura fu a [[Parigi]], il 15 marzo contro la Scozia, più che doppiata con un 47-20 che sancì la conquista dell'ennesimo [[Grande Slam (rugby XV)|Grande Slam]]<ref name="equipegs1997">{{Cita web|autore=Laurent Telo|url=http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_GC1997.html|titolo=Tournoi des Six Nations - Les Grands Chelems: 1997|lingua=fr|accesso=22 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061201201041/http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_GC1997.html|dataarchivio=1º dicembre 2006}}</ref>.
 
Una settimana dopo la vittoria a punteggio pieno nel Cinque Nazioni, la Nazionale dovette affrontare la finale di [[Coppa FIRA 1995-1997|Coppa FIRA 1995/97]] contro l'{{NazNB|R15|ITA}}; si trattava di una competizione a cui la Francia ormai partecipava con le selezioni minori (A1 e, talora, Militare) riservandosi, di fatto, il ''test match'' solo contro la Romania<ref name="1971-80" /><ref name="1981-90" /><ref name="1991-2004" />.
Tuttavia, per via di una promessa strappata prima del Cinque Nazioni dal neoeletto presidente federale italiano [[Giancarlo Dondi]] al suo collega, e amico, [[Bernard Lapasset]]<ref name="Ravagnani363" />, all'epoca a capo della federazione francese, quest'ultimo acconsentì a concedere all'Italia il ''test match'', che si tenne allo [[stadio Lesdiguières]] di [[Grenoble]]: a garanzia della serietà dell'impegno francese Skrela schierò in campo nove elementi reduci dallo Slam ([[Guy Accoceberry|Accoceberry]], [[David Aucagne|Aucagne]], [[Philippe Benetton|Benetton]], [[Marc Dal Maso|Dal Maso]], [[Hugues Miorin|Miorin]], [[Olivier Merle|Merle]], [[Fabien Pelous|Pelous]], [[Jean-Luc Sadourny|Sadourny]] e [[Franck Tournaire|Tournaire]]).
Assistente di Skrela sulla panchina francese, [[Pierre Villepreux]], che ben conosceva l'Italia per averla allenata nel triennio 1978/81.
L'Italia si impose 40-32 (il tabellino registra quattro mete per parte, una delle quali tecnica, per la Francia: a fare la differenza furono i calci da fermo, grazie ai quali l'italiano [[Diego Domínguez]] realizzò 20 punti): fu la prima sconfitta francese contro i cugini d'Oltralpe, e la circostanza favorì indirettamente l'allargamento del torneo delle Cinque Nazioni che, un anno più tardi, aprì le porte anche alla stessa Italia a partire dal [[2000]]<ref name="Ravagnani363" />.
 
Il [[1998]] vide, come detto, la Francia ripetere l'impresa dell'anno prima e realizzare la sua prima serie di Slam a seguire: caddero nell'ordine l'Inghilterra, questa volta a [[Parigi]] (24-17), Scozia a [[Stadio di Murrayfield|Murrayfield]] 51-16, Irlanda di nuovo a [[Parigi]] 18-16 e il Galles, umiliato 51-0 con sette mete a [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]] (stante l'inagibilità per ristrutturazione dell'[[Millennium Stadium|Arms Park]] di [[Cardiff]]<ref name="equipegs1998">{{Cita web|autore=Laurent Telo|url=http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_GC1998.html|titolo=Tournoi des Six Nations - Les Grands Chelems: 1998|lingua=fr|accesso=22 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090527092518/http://www.lequipe.fr/Rugby/tournoi_GC1998.html|dataarchivio=27 maggio 2009}}</ref>).
 
Al doppio Slam fece seguito, nel {{5N|1999}}, il [[wooden Spoon|Cucchiaio di legno]]: nell'ultima edizione a cinque, che vide la vittoria della Scozia, la Francia vinse solo un incontro, quello inaugurale a [[Dublino]] contro l'Irlanda (16-15); l'Inghilterra si prese la rivincita dell'anno prima doppiando (10-21) i ''Bleus'' a [[stadio di Twickenham|Twickenham]] e il Galles vinse 34-33 a Parigi; quanto alla Scozia, anch'essa passò a Parigi, per 36-22: con tale vittoria affiancò la capolista Inghilterra e vinse il Torneo che, dall'edizione {{5N|1994}}, non prevedeva più le vittorie condivise.
 
==== La Coppa del Mondo 1999 ====
La {{RWC|1999}} che si tenne in autunno, benché organizzata dal [[Galles]], previde sedi in tutto il [[Regno Unito]], [[Irlanda]] e anche nella stessa Francia; la Nazionale fu assegnata a un girone che disputò i suoi incontri a [[Béziers]], [[Bordeaux]] e [[Tolosa]]; opposta a {{NazNB|R15|CAN}}, {{NazNB|R15|NAM}} e {{NazNB|R15|FJI}} i ''Bleus'' vinsero il girone a punteggio pieno (rispettivamente 33-20, 47-13 e 28-19); nei quarti trovarono l'{{NazNB|R15|ARG}} che doppiarono 43-21 e in semifinale dovettero affrontare gli ''All Blacks'' a [[Stadio di Twickenham|Twickenham]]: sotto per 10-17 alla fine del primo tempo, la Francia riuscì a ribaltare il risultato e a portare a casa la finale, imponendosi per 43 a 31 con 26 punti di [[Christophe Lamaison]], che in tale incontro realizzò il ''full'' (una meta, quattro trasformazioni, tre calci piazzati e due ''drop'')<ref name="Coupes" />, anche se poi nella successiva finale, al [[Millennium Stadium]] di [[Cardiff]], fu sconfitta dall'{{NazNB|R15|AUS}} 12-35<ref name="Coupes" />: entrambe eguagliarono il loro miglior risultato in Coppa del Mondo, l'Australia il torneo vinto nel 1991, la Francia il secondo posto del 1987.
 
Il decennio si chiuse con il primo Torneo allargato, il [[Sei Nazioni 2000]], che vide ai nastri di partenza anche l'Italia; la Francia lo chiuse al secondo posto con tre vittorie e due sconfitte, dietro l'{{NazNB|R15|ENG}}.
 
=== La Francia del nuovo millennio ===
Il nuovo millennio si aprì con un penultimo posto francese nel [[Sei Nazioni 2001]]: solo l'Italia fece peggio, con Cucchiaio di legno e ''Whitewash''; tuttavia, delle nove edizioni a tutt'oggi disputate nel decennio, la Francia ne vanta quattro conquistate, due delle quali con il Grande Slam, che portano il totale a 24 edizioni vinte, 8 delle quali a punteggio pieno.
Fu anche il decennio in cui la Francia partecipò a due Coppe del Mondo: ormai impegno fisso per tutte le Nazionali maggiori, anche la scelta del commissario tecnico, a partire dal [[1991]], divenne condizionato dalla cadenza quadriennale della massima rassegna internazionale del rugby a 15.
Al primo C.T. [[Jacques Fouroux|Fouroux]], che aveva guidato la squadra nella I edizione della competizione, aveva fatto seguito [[Daniel Dubroca|Dubroca]], che, benché subentrato nel [[1990]], rimase solo fino alla fine della II Coppa del [[1991]]; [[Pierre Berbizier|Berbizier]] fu il C.T. dell'avventura francese alla III Coppa nel [[1995]], e dopo di lui [[Jean-Claude Skrela|Skrela]], il cui mandato terminò dopo la Coppa del [[1999]]; [[Bernard Laporte]], il tecnico che accompagnò la squadra nel nuovo millennio, costituisce a tutt'oggi un'eccezione, avendo guidato la Francia per otto anni in due Coppe del Mondo consecutive, quella del [[Coppa del Mondo di rugby 2003|2003]] in [[Australia]] e quella, casalinga, del [[Coppa del Mondo di rugby 2007|2007]].
 
==== I Grandi Slam più recenti ====
[[File:Rugby Italia - Francia 6 Nazioni 2007.jpg|Francia e {{NazNB|R15|ITA}} allo [[stadio Flaminio]] di [[Roma]], [[Sei Nazioni 2007]]|thumb|upright=0.8]]
La squadra rilevata da [[Bernard Laporte]] dopo il secondo posto alla {{RWC|1999}} necessitava di rinnovamenti, che furono anche alla base degli alterni risultati del biennio [[2000]]-[[2001]]: a fronte delle non eccelse prestazioni nel Torneo, la Francia ebbe alcuni risultati interessanti, come la vittoria sulla Nuova Zelanda nel corso dei ''test'' autunnali del [[2000]]<ref name="1991-2004" /> e le due sul Sudafrica nel [[2001]], una esterna durante il ''tour'' estivo<ref name="1991-2004" />, e l'altra interna quando gli ''Springboks'' restituirono la visita in novembre<ref name="1991-2004" />; in tale occasione, la Francia ottenne pure una vittoria 14-13 sull'{{NazNB|R15|AUS}}<ref name="1991-2004" />.
 
A far parte della rinnovata squadra, in terza linea elementi come [[Serge Betsen]] (che fu esordiente nella sconfitta di [[Grenoble]] contro l'Italia, ma mai più utilizzato fino al [[2000]]) e [[Patrick Tabacco]], [[Sylvain Marconnet]] in prima linea (anch'egli esordiente sotto la gestione-Skrela ma utilizzato assiduamente solo con Laporte) e, all'apertura, [[David Skrela]], figlio dell'ex-C.T. [[Jean-Claude Skrela|Jean-Claude]], messosi in luce nel [[Union sportive Colomiers rugby|Colomiers]] e destinato a una carriera di successo allo [[Stade français Paris rugby|Stade français]].
 
L'esordio nel [[Sei Nazioni 2002]] fu una vittoria 33-12 sull'Italia allo [[Stade de France]], che dal [[1998]] aveva preso il posto del [[Parco dei Principi]]: due mete a zero ([[Serge Betsen|Betsen]] e [[Damien Traille|Traille]]) e 23 punti di [[Gérald Merceron|Merceron]] (destinato a diventare il miglior realizzatore di quell'edizione con 80 punti) contro i 12 di Domìnguez; più combattuto l'incontro di [[Cardiff]] contro il Galles, con tre mete per parte (quelle francesi furono di [[Aurélien Rougerie|Rougerie]] e due di [[Tony Marsh|Marsh]]): a decidere furono i calci piazzati, quattro per il Galles (di [[Stephen Jones|Jones]]) cinque più un ''drop'' per i francesi (Merceron, incluso il ''drop'', e Traille), per il 37-33 finale.
I calci da fermo decisero anche la sfida contro l'Inghilterra a Saint-Denis: a fronte di due mete per parte (per la Francia Merceron e [[Imanol Harinordoquy|Harinordoquy]]), i francesi ne convertirono due contro una inglese, e realizzarono due piazzati (ancora con Merceron) contro l'unico messo a segno da [[Jonny Wilkinson|Wilkinson]], il che diede uno ''score'' finale di 20-15; più agevole la vittoria a [[stadio di Murrayfield|Murrayfield]] contro la Scozia, 22-10 frutto di tre mete (due di Marsh e una di [[Fabien Galthié|Galthié]]) contro una; perfino trionfale la chiusura contro l'Irlanda, cui la Francia inflisse un 44-5 con cinque mete a una (Rougerie, poi due ciascuna Betsen e [[Nicolas Brusque|Brusque]]).
Si trattò del primo Slam da cinque incontri per la Francia<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.scrum.com/statsguru/rugby/team/9.html?class=1;spanmax1=30+jun+2002;spanmin1=1+jan+2002;spanval1=span;template=results;trophy=2;type=team;view=results|titolo=Stats for France in the Five/Six Nations|accesso=12 giugno 2009}}</ref>.
 
Lo Slam del {{SN|2004}}, invece, grazie al contributo determinante nei primi tre ''match'' dei due uomini di cerniera, [[Frédéric Michalak|Michalak]] ed [[Jean-Baptiste Élissalde|Élissalde]] (idonei a scambiarsi vicendevolmente i ruoli di [[mediano di mischia]] e di [[mediano d'apertura|apertura]]), partì con altrettante nette affermazioni: 35-17 all'Irlanda e 25-0 all'Italia, entrambe a Saint-Denis, e 29-22 al Galles a [[Cardiff]]: 51 punti dei 79 francesi furono realizzati dalla coppia di mediani.
I 16 punti di [[Dimitri Yachvili]] arrotondarono le tre mete con cui la Francia batté la Scozia 31-0 a Murrayfield nella quarta partita, e nel finale a Saint-Denis, come due anni prima, fu di nuovo la piazzola a fare la differenza contro l'Inghilterra: alle due mete francesi di Harinordoquy e Yachvili, fecero da contraltare quelle inglesi di [[Ben Cohen|Cohen]] e [[Josh Lewsey|Lewsey]], così come le trasformazioni, una per parte.
Yachvili mise a segno 12 punti su calcio piazzato contro i 9 di [[Olly Barkley|Barkley]] e la Francia vinse 24-21, conseguendo quello che è a tutt'oggi il suo ultimo Grande Slam<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.scrum.com/statsguru/rugby/team/9.html?class=1;spanmax1=30+jun+2004;spanmin1=1+jan+2004;spanval1=span;template=results;trophy=2;type=team;view=results|titolo=Stats for France in the Five/Six Nations|accesso=12 giugno 2009}}</ref>.
 
A completare il quadro di successi nel decennio, altri due Tornei del Sei Nazioni, nel {{SN|2006}} e {{SN|2007}}; a impedire lo Slam alla Francia, rispettivamente la Scozia (20-16 a Murrayfield) e l'Inghilterra (26-18 a [[stadio di Twickenham|Twickenham]]).
 
==== Le Coppe del Mondo 2003 e 2007 ====
[[File:2007 rugby world cup France Argentine opening match.jpg|frame|L'incontro d'esordio della [[Coppa del Mondo di rugby 2007|Coppa del Mondo 2007]] tra Francia e {{NazNB|R15|ARG}}|left]]
Alla {{RWC|2003}} in [[Australia]], la prima a prevedere 5 squadre per ogni girone di prima fase, per accedere ai quarti la Francia dovette fronteggiare, nell'ordine, {{NazNB|R15|FJI}}, {{NazNB|R15|JPN}}, {{NazNB|R15|SCO}} e {{NazNB|R15|USA}}, tutte regolate con scarti minimi di più di 20 punti (rispettivamente 61-18, 51-29, 51-9 e 41-14)<ref name="Coupes" />.
Sugli scudi, in tale fase, l'[[mediano d'apertura|apertura]] [[Frédéric Michalak|Michalak]], che alla fine del torneo risultò il secondo miglior realizzatore con 103 punti<ref>{{Cita web|url=http://www.rwc2003.irb.com/EN/Tournament/Teams/France/Players/Frederic+Michalak.htm|lingua=en|titolo=Frédéric Michalak|accesso=27 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081216110848/http://www.rwc2003.irb.com/EN/Tournament/Teams/France/Players/Frederic+Michalak.htm|dataarchivio=16 dicembre 2008}}</ref>, alle spalle dell'inglese [[Jonny Wilkinson]] (113), in tale edizione laureatosi campione del mondo.
 
Nei quarti di finale la Francia si trovò opposta all'Irlanda, superata 43-21 (con 19 punti di Michalak)<ref name="Coupes" />; altro incontro da [[Sei Nazioni]] in semifinale, con l'Inghilterra, avviata a vincere la competizione in finale sull'{{NazNB|R15|AUS}}, che con 24 punti di [[Jonny Wilkinson|Wilkinson]] (5 piazzati e 3 ''drop'') rese vana l'unica meta marcata in tutto l'incontro, da parte francese ([[Serge Betsen|Betsen]], trasformata ancora da Michalak)<ref name="Coupes" />.
I ''Bleus'' persero anche la finale per il 3º posto contro gli ''All Blacks'', che si imposero per 40-14 (e 6 mete contro una)<ref name="Coupes" />.
 
Alla {{RWC|2007}}, che la Francia ospitava, l'esordio dei ''Bleus'' fu decisamente negativo: opposti nella partita inaugurale del torneo all'{{NazNB|R15|ARG}} furono da questa [[n:Rugby Coppa del Mondo 2007: incontro inaugurale, Argentina - Francia 17-12|sconfitti 12-17]]<ref>{{Cita news|url=http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Rugby/Primo_Piano/2007/09_Settembre/07/franciaargentina.shtml|autore=Marco Pastonesi|titolo=I Pumas graffiano: battuta la Francia 17-12|pubblicazione=[[Gazzetta dello Sport]]|giorno=7|mese=9|anno=2007|accesso=27 maggio 2009}}</ref>, di fatto venendo costretti a lottare per il secondo posto nel girone, tuttavia facilmente raggiunto grazie alle larghe vittorie su {{NazNB|R15|NAM}} (87-10), Irlanda (25-3) e {{NazNB|R15|GEO}} (64-7).
 
Nei quarti la Francia trovò la Nuova Zelanda, vincitrice del suo girone; al [[Millennium Stadium]] di [[Cardiff]] i ''Bleus'' sovvertirono il pronostico e si imposero [[n:Rugby Coppa del Mondo 2007: fuori Wallabies e All Blacks, la prima semifinale è Inghilterra - Francia|20-18]] sugli ''All Blacks'' nel corso di un incontro che pareva essere compromesso dopo i primi 20': due piazzati di [[Daniel Carter (rugbista)|Carter]] e una meta (trasformata sempre da Carter) di [[Luke McAlister|McAlister]] avevano mandato la Francia sotto di 0-13, e solo un piazzato di [[Lionel Beauxis|Beauxis]] allo scadere di tempo aveva mandato le due squadre all'intervallo sul 3-13; nella ripresa due mete francesi ([[Thierry Dusautoir|Dusautoir]] e [[Yannick Jauzion|Jauzion]], entrambe trasformate, rispettivamente da Beauxis ed [[Jean-Baptiste Élissalde|Élissalde]]) contro quella ''All Black'' di [[Rodney So'oialo|So'oialo]], non trasformata, fecero la differenza, insieme a un altro calcio franco di Beauxis: 17-5 il parziale della ripresa, per un 20-18 totale che mandò la Francia in semifinale contro l'Inghilterra; a [[Saint-Denis (Senna-Saint-Denis)|Saint-Denis]] la squadra non ripeté l'impresa: gli inglesi, con una meta di [[Josh Lewsey|Lewsey]] e due calci e un ''drop'' di [[Jonny Wilkinson|Wilkinson]] contro i tre calci di Beauxis [[n:Rugby Coppa del Mondo 2007: è l'Inghilterra la prima finalista|portarono a casa l'incontro]] per 14-9; alla Francia rimase la finale per il 3º posto, disputata al [[Parco dei Principi]] contro l'Argentina, la Nazionale incontrata all'esordio, e dalla quale fu di nuovo sconfitta, in maniera perfino più netta: 34-10.
 
==== La Francia di Lièvremont ====
Detto incontro fu l'ultimo del C.T. [[Bernard Laporte]], che già aveva annunciato il suo ritiro per intraprendere la carriera politica<ref>{{Cita news|lingua=fr|titolo=Bernard Laporte, des vestiaires au ministère|giorno=19|mese=10|anno=2007|accesso=29 maggio 2009|pubblicazione=[[le Figaro]]|url=http://www.lefigaro.fr/rugby/2007/10/18/02002-20071018ARTFIG00131-bernard-laporte-des-vestiaires-au-ministere.php}}</ref>.
Il suo posto fu preso da [[Marc Lièvremont]], l'attuale commissario tecnico.
Questi ha, a tutt'oggi, guidato la Francia nei tornei del [[Sei Nazioni 2008]] e {{SN|2009}}, in entrambe le occasioni chiudendo al terzo posto con tre vittorie e due sconfitte per edizione, nel ''tour'' estivo [[2008]] in [[Australia]] (due sconfitte, 13-34 e 10-40 contro gli ''Wallabies''), nella serie di ''test match'' dell'autunno successivo (vittoria contro Argentina e [[Pacific Islanders]], e di nuovo sconfitta contro l'{{NazNB|R15|AUS}}) e nel ''tour'' del giugno [[2009]] in [[Australasia]] (una vittoria e una sconfitta contro la {{RU|NZL}}, 27-22 a [[Dunedin]] e 10-14 a [[Wellington]], e una sconfitta a [[Sydney]] contro l'{{RU|AUS}} 6-22 nel ''match'' di chiusura della serie<ref>{{Cita news|lingua=fr|pubblicazione=[[L'Équipe]]|giorno=27|mese=6|anno=2009|accesso=27 giugno 2009|url=http://www.lequipe.fr/Rugby/breves2009/20090627_134839_les-bleus-n-ont-rien-pu-faire.html|titolo=Les Bleus n'ont rien pu faire|autore=Aymeric Marchal|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090629175835/http://www.lequipe.fr/Rugby/breves2009/20090627_134839_les-bleus-n-ont-rien-pu-faire.html|dataarchivio=29 giugno 2009}}</ref>).
 
== Colori e simboli ==
Originariamente la maglia della Nazionale era bianca, e lo stemma che su di essa campeggiava erano due anelli, uno rosso e uno blu<ref name="maglia">{{cita web|lingua=fr|url=http://www.ffr.fr/index.php/ffr/historique/2007/jeu_du_centenaire__1|titolo=Jeu du Centenaire|data=8 gennaio 2007|accesso=10 giugno 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071031003511/http://www.ffr.fr/index.php/ffr/historique/2007/jeu_du_centenaire__1|dataarchivio=31 ottobre 2007}}</ref>.
Si trattava dello stemma dell'Unione delle società francesi di sport atletici o USFSA, associazione onnisportiva fondata nel [[1887]] a [[Parigi]] e inizialmente rappresentante solo club di [[atletica leggera|atletica]], ma in seguito allargata ad altri sport ([[hockey su prato]], [[calcio (sport)|calcio]], [[scherma]], [[nuoto]], [[rugby a 15|rugby XV]]).
 
[[File:Coq-gaulois-dore.JPG|Un gallo di razza francese|thumb]]
I due cerchi dell'USFSA, tra l'altro, ispirarono la foggia del simbolo olimpico a cinque anelli, ideato dal barone [[Pierre de Coubertin]]<ref name="Coq">{{Cita web|lingua=fr|url=http://crdp.ac-bordeaux.fr/rugby/arts/5-01-02.pdf|titolo=Le coq dans le sport|formato=PDF|accesso=29 maggio 2009}}</ref>; prima del [[1920]] quasi tutti gli sport gestiti dall'USFSA avevano una loro Federazione autonoma (per quanto riguarda il rugby XV, la [[Federazione rugby XV della Francia|Fédération Française de Rugby]]) e l'Unione si sciolse.
 
Dopo la prima vittoria francese sulla {{NazNB|R15|SCO}} ([[1911]]<ref name="maglia" />), il capitano Marcel Communau impose alla squadra un'uniforme nazionale, composta di maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi, avente come stemma un [[Gallus gallus domesticus|gallo]]<ref>{{cita web|url=http://rugby-nomades.qc.ca/info-nomades/histoire_1911.php|titolo=2 janvier 1911: la naissance d'une Nation|lingua=fr|accesso=12 giugno 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070920174513/http://rugby-nomades.qc.ca/info-nomades/histoire_1911.php|dataarchivio=20 settembre 2007}}</ref>, giocando sul termine latino ''gallus'' che può riferirsi sia al citato animale che al popolo [[celti]]co noto come [[Galli]], che viveva nell'attuale [[Francia]].
 
Il gallo fu quasi subito adottato, anche in altri ambiti diversi da quello sportivo, come simbolo di combattività e fierezza del popolo francese; durante un Francia - {{NazNB|R15|ENG}} di un [[Sei Nazioni|Cinque Nazioni]] degli [[anni 1960|anni sessanta]], in una fase in cui, pur vincendo 13-12, i ''Bleus'' erano in difficoltà, il pilone Aldo Gruarin disse ai suoi compagni: «Ehi! Su la testa, portiamo un gallo, non una [[Numida meleagris galeata|faraona]]! E allora cantiamo!»<ref name="Herrero340">{{Cita|Herrero|pag. 340}}</ref>.
 
Inizialmente bianco e rosso, il gallo fu mantenuto anche con la nascita della [[Federazione rugby XV della Francia|Fédération Française de Rugby]], che invero acquisì subito tale simbolo nel suo marchio, che tuttora è presente in forma stilizzata (blu, con cresta e bargigli rossi su sfondo bianco, contornato da un pallone da rugby con la parte superiore dell'ellisse blu e quella inferiore rossa, a richiamare i colori della bandiera nazionale).
 
Nel secondo dopoguerra lo stemma sulla maglietta divenne bordato multicolore; attualmente è giallo su uno scudo rosso, e riporta in basso l'acronimo della federazione, F.F.R.; il rugby fu precursore dell'utilizzo del gallo: in seguito altre federazioni (come per esempio la F.F.F., [[federazione calcistica della Francia|federazione calcistica]]) acquisirono il simbolo e non è infrequente, ancor oggi, vedere i tifosi francesi (di rugby, ma anche di calcio che, al pari dei primi, adottano tale animale come ''[[mascotte]]''<ref>{{Cita web|lingua=fr|url=http://insolite.skynetblogs.be/post/3405728/ptit-claude-la-mascotte-des-bleus-|titolo=P'Tit Claude élu plus beau coq et mascotte des Bleus!|giorno=4|mese=6|anno=2006|accesso=21 giugno 2009}}</ref>) liberare un gallo adulto sul terreno di gioco.
 
Il colore dell'uniforme pose inizialmente problemi quando si dovette affrontare la Scozia, che veste una maglia blu anch'essa, pur non della stessa tonalità; in seguito il problema si pose anche con l'{{NazNB|R15|ITA}}, quando questa adottò l'uniforme azzurra: negli incontri casalinghi, per dovere di ospitalità, in questi casi la Francia prese l'abitudine di vestire una maglia bianca, con pantaloncini blu e calzettoni rossi.
 
Nel [[2003]] i pantaloncini della prima uniforme divennero blu; inoltre, fino al [[2007]] le magliette erano di colore blu elettrico; in occasione della {{RWC|2007}} le uniformi divennero blu scuro, compresi i calzettoni.
La seconda uniforme divenne completamente bianca.
Le uniche tracce di blu elettrico rimaste sull'uniforme furono quelle di una banda diagonale, dalla spalla destra al fianco sinistro, che figura in entrambe le versioni della tenuta di gioco.
Il fornitore della Nazionale è dal [[2012]] l'[[Adidas]]<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.nzherald.co.nz/sport/news/article.cfm?c_id=4&objectid=10818839|titolo=All bleus! France launch new strip|data=11 luglio 2012|pubblicazione=The New Zealand Herald|accesso=21 novembre 2012}}</ref>, che si avvicenda alla [[stati Uniti d'America|statunitense]] [[Nike, Inc.|Nike]], che fornì le uniformi per i 13 anni precedenti<ref name="Comité">{{Cita web|lingua=fr|formato=pdf|url=http://www.ffr.fr/var/corporate/storage/original/application/52a72961cfff6f305b56df2e5413048a.pdf|titolo=Comité Directeur - Vendredi 8 février 2008|accesso=3 giugno 2009}}</ref>; dal 2019 il fornitore sarà [[Le Coq Sportif]].
 
== Stadio ==
Fino dalla sua istituzione, la città di elezione delle gare interne della Francia è stata sempre [[Parigi]], con qualche eccezione.
 
[[File:Stade Yves du Manoir Colombes7.jpg|Lo stadio [[Stadio Olimpico Yves-du-Manoir|Yves-du-Manoir]] a [[Colombes]]|thumb]]
Dal [[1906]] al [[1914]] la Nazionale disputò la maggior parte dei suoi incontri, 10, al vecchio [[Parco dei Principi]]; a seguire, quattro incontri allo [[Stadio Olimpico Yves-du-Manoir|Stadio Yves-du-Manoir]] (anche noto come [[Colombes]], dal nome della località vicino a [[Parigi]] nella quale esso si trova) e uno a [[Bordeaux]].
 
[[File:Paris-Parc-des-Princes.jpg|Il [[Parco dei Principi]] di [[Parigi]]|left|thumb]]
Nel secondo dopoguerra la Nazionale disputò la gran parte dei suoi incontri, quelli più importanti, a Colombes: [[Sei Nazioni|Cinque Nazioni]] e ''test match'' con le Nazionali IRB.
Dal 1945 al 1972 lo stadio di Colombes fu capace di circa 60.000 spettatori: già prima della guerra era stato sede della finale del {{WC|1938}} {{NazNB|CA|ITA}} - {{NazNB|CA|HUN}}; benché largamente utilizzato per il rugby (finali di [[Coppa di Francia (rugby a 15)|Coppa di Francia]], di [[Campionato francese di rugby a 15|campionato]] e, per lungo tempo, impianto interno del [[Racing Métro 92|Racing Club de France]]), l'affluenza maggiore si ebbe per un incontro di [[calcio (sport)|calcio]], 63.638 spettatori il 5 marzo [[1969]], spareggio dei quarti di finale della [[Coppa dei Campioni 1968-1969|Coppa dei Campioni]], [[Amsterdamsche Football Club Ajax|Ajax]] - [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] 3-0<ref>{{Cita news|url=http://www.sofoot.com/spip.php?article104073|autore=Chérif Ghemmour|titolo=L'air de Colombes|giorno=25|mese=2|anno=2008|accesso=3 giugno 2009|pubblicazione=Docu TV|urlmorto=sì}}</ref>; nel [[1981]] Colombes fu anche il ''set'' cinematografico dell'incontro di calcio, ambientato nella [[seconda guerra mondiale]], tra una selezione della [[Germania]] nazista e una dei militari Alleati, nel film ''[[Fuga per la vittoria]]''&nbsp;<ref>{{Imdb|tt0083284|Fuga per la vittoria}}</ref>.
 
Per gli incontri con le contendenti storiche di [[Campionato europeo per Nazioni di rugby|Coppa Europa]] (Romania e Italia) la Francia riservò sempre altre sedi, quali [[Grenoble]], [[Lione]], [[Auch]] o [[Tolosa]].
 
Dal [[1972]], un rinnovato [[Parco dei Principi]], riadattato a circa 48.000 spettatori, rimpiazzò a sua volta Colombes; anche tale impianto fu utilizzato sia per il calcio che per il rugby; il primo incontro ivi disputato dalla Nazionale di rugby fu nel corso del [[Cinque Nazioni 1973]], Francia - Scozia 16-13; l'ultimo, il 22 novembre [[1997]] durante i ''test match'' di fine anno, e fu una sconfitta (10-52) contro il {{NazNB|R15|ZAF}}.
 
Successivamente, in concomitanza con il {{WC|1998}} di [[calcio (sport)|calcio]] che si disputò in Francia, fu inaugurato lo [[Stade de France]] a [[Saint-Denis (Senna-Saint-Denis)|Saint-Denis]], comune di circa 100.000 abitanti nell'[[Île-de-France]], pochi chilometri a nord-est di [[Parigi]].
Tale stadio, della capacità di circa 80.000 spettatori, divenne, da allora, l'impianto interno sia della Nazionale di rugby che di quella di [[Nazionale di calcio della Francia|calcio]].
{{vedi anche|Stade de France}}
Comunque, anche dopo l'adozione dello Stade de France, la Nazionale fu impegnata in altre sedi; per esempio, durante la {{RWC|2007}}, che si tenne proprio in [[Francia]], la squadra disputò un incontro della fase a gironi (contro la {{NazNB|R15|NAM}}) allo [[Stadium Municipal|stadio Municipale]] di [[Tolosa]].
 
Lo Stade de France ha ospitato anche la finale della citata {{RWC|2007}} tra Sudafrica e {{NazNB|R15|ENG}}, incontro vinto dagli ''Springboks'' per 15-6.
 
== Statistiche ==
La Nazionale francese ha disputato, al 21 marzo [[2009]], ultima giornata del più recente [[Sei Nazioni 2009|Sei Nazioni]], 647 incontri, per 635 dei quali è stato previsto il ''cap'' (ovvero, conteggiati come ''test match'' dalla Federazione francese).
In essi vengono conteggiati anche due incontri internazionali contro i [[British and Irish Lions|British Lions]] e i [[Pacific Islanders]].
 
[[File:Fabien Pelous - Moudenc's rallye, Toulouse town election, 2008 - 1271.jpg|[[Fabien Pelous]], 118 presenze in Nazionale francese|thumb]]
Altri incontri internazionali, non classificati come ''cap'', videro come avversari selezioni militari come il citato NZ Army Service che si trovava di stanza in [[Europa]] durante la [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]] o la [[British Army]] dopo la [[seconda guerra mondiale]].
 
Il record di presenze in ''test match'' appartiene a [[Fabien Pelous]].
Nato a [[Tolosa]] nel [[1973]], Pelous è sceso in campo in 118 incontri della Nazionale tra il [[1995]] e il [[2007]], e vanta la partecipazione a tre edizioni consecutive della [[Coppa del Mondo di rugby|Coppa del Mondo]], dal [[Coppa del Mondo di rugby 1999|1999]] al [[Coppa del Mondo di rugby 2007|2007]] (con un secondo e due quarti posti) e a 11 tornei del [[Sei Nazioni|Cinque e Sei Nazioni]], dal {{5N|1996}} al {{SN|2006}}, con cinque vittorie di cui quattro con il [[Grande Slam (rugby XV)|Grande Slam]].
 
Il record di punti segnati è appannaggio di [[Christophe Lamaison]] (nato nel [[1971]]), [[mediano d'apertura]] che ha militato in Nazionale tra il [[1996]] e il [[2001]]: in 37 incontri ha messo a segno 380 punti (2 mete, 59 trasformazioni, 78 calci piazzati e 6 ''drop''); vanta anch'egli un secondo posto alla Coppa del Mondo (nel [[Coppa del Mondo di rugby 1999|1999]]) e due Grandi Slam consecutivi al [[Sei Nazioni|Cinque Nazioni]] ({{5N|1997}} e {{5N|1998}}).
 
Infine, il record di mete realizzate, 38, appartiene al citato [[Serge Blanco]] (nato nel [[1958]]), vincitore di sei tornei del Cinque Nazioni nel decennio [[1981]]-[[1990]] e partecipante alle prime due edizioni della Coppa del Mondo ([[Coppa del Mondo di rugby 1987|1987]] e [[Coppa del Mondo di rugby 1991|1991]]), con un secondo posto.
{{clear}}
 
{{vedi anche|Statistiche della nazionale di rugby a 15 della Francia}}
 
Le avversarie più ricorrenti della Francia, in ragione della partecipazione al Cinque, e oggi [[Sei Nazioni|Sei, Nazioni]], sono nell'ordine Inghilterra (92 incontri, il primo nel [[1906]]), {{NazNB|R15|WAL}} (86, anch'esso incontrato per la prima volta nel [[1906]]), {{NazNB|R15|IRL}} (85, primo nel [[1909]]) e {{NazNB|R15|SCO}} (82, primo nel [[1910]]).
A seguire, dopo le ''Home Nation'', l'avversaria più frequente è la Romania (50 incontri, il primo nel [[1924]]), unica contendente cui in Coppa FIRA fu concesso per lungo tempo il ''test match''.
L'{{NazNB|R15|ITA}}, priva di ''test match'' dal [[1967]] al [[1985]], è stata incontrata 31 volte a partire dal [[1937]], e nella classifica delle avversarie della Francia viene dopo le quattro Nazioni più forti dell'[[Emisfero meridionale|Emisfero Sud]], nell'ordine {{NazNB|R15|NZL}} (46 incontri e che tenne a battesimo la Francia il 1º gennaio [[1906]]), {{NazNB|R15|ARG}} (42 incontri), {{NazNB|R15|AUS}} (39) e {{NazNB|R15|ZAF}} (36).
 
Delle Nazionali affrontate almeno 10 volte la Francia ha un saldo positivo con Irlanda (51 vittorie contro 29 sconfitte), Scozia (45/34), Romania (40/8), Argentina (31/10), Italia (30/1) e {{NazNB|R15|DEU}} (14/2); il saldo è negativo contro Inghilterra (35/50), Galles (40/43), Nuova Zelanda (12/35), Australia (16/22) e Sudafrica (10/20).
 
== Giocatori di rilievo ==
Quelli elencati di seguito sono i giocatori che hanno militato nella Nazionale francese - o che vi militano tuttora - e hanno preso parte a eventi salienti della selezione, come la partecipazione alla [[Coppa del Mondo di rugby|Coppa del Mondo]] o che hanno riportato vittorie in particolari momenti storici (come ad esempio il primo torneo del Cinque Nazioni, il primo Grande Slam, etc.).
 
Di essi, cinque fanno parte della [[International Rugby Hall of Fame]]: [[André Boniface]] (nato nel [[1934]]), [[tre quarti centro]] e internazionale dal [[1954]] al [[1966]]; [[Serge Blanco]] (n. [[1958]]), [[estremo (rugby)|estremo]], presente in due edizioni della Coppa del Mondo e vincitore di sei Tornei del Cinque Nazioni; il citato [[Jean Prat]] ([[1923]]-[[2005]]), [[terza linea centro]], capitano della squadra che vinse il suo primo Torneo nel {{5N|1954}}; [[Jean-Pierre Rives]] (n. [[1952]]), anch'egli [[terza linea centro|terza centro]], capitano del ''tour'' del [[1979]] durante il quale, il 14 luglio, la Francia batté la Nuova Zelanda sul suo terreno, ad [[Auckland]]; infine [[Philippe Sella]] (n. [[1962]]), [[tre quarti centro]], presente a tre edizioni della Coppa del Mondo e, come Serge Blanco, vincitore di sei Tornei del Cinque Nazioni.
 
Per quelli attualmente in rosa, fare riferimento alla sottosezione [[#Rosa attuale|Rosa attuale]].
 
{{Colonne}}
* [[Guy Accoceberry]] (1994/97)
* [[Henri Amand]] (1906)
* [[Marc Andrieu]] (1986/90)
* [[Louis Armary]] (1987/95)
* [[David Aucagne]] (1997/99)
* [[David Auradou]] (1999/2004)
* [[Philippe Benetton]] (1989/99)
* [[Laurent Bénézech]] (1994/95)
* [[Lionel Beauxis]] (2007-)
* [[Abdelatif Benazzi]] (1990/2001)
* [[Pierre Berbizier]] (1981/91)
* [[Philippe Bernat-Salles]] (1992/2001)
* [[Philippe Bérot]] (1986/89)
* [[Serge Betsen]] (1997-2007)
* [[Serge Blanco]] (1980/91)
* [[Pierre Bondouy]] (1997/2000)
* [[André Boniface]] (1954/66)
* [[Julien Bonnaire]] (2004/11)
* [[Éric Bonneval]] (1984/91)
* [[Olivier Brouzet]] (1994/2003)
* [[Yannick Bru]] (2001/04)
* [[Sébastien Bruno]] (2001/08)
* [[Nicolas Brusque]] (1997/2006)
* [[Laurent Cabannes]] (1990/97)
* [[Christian Califano]] (1993/2007)
* [[Jean-Marie Cadieu]] (1991/92)
* [[Didier Camberabero]] (1982/93)
* [[Guy Camberabero]] (1961/68)
* [[Lilian Camberabero]] (1964/68)
* [[Alain Carminati]] (1986/95)
* [[Stéphane Castaignède]] (1999)
* [[Thomas Castaignède]] (1995/2007)
* [[Marc Cécillon]] (1988/95)
* [[Sébastien Chabal]] (2000/11)
* [[Éric Champ]] (1985/91)
* [[Denis Charvet]] (1986/91)
* [[Albert Cigagna]] (1995)
* [[Vincent Clerc]] (2002-)
* [[Jean Condom]] (1982/90)
* [[Arnaud Costes]] (1994/2000)
* [[Michel Courtiols]] (1991)
* [[Jean-Jacques Crenca]] (1996/2004)
* [[Michel Crauste]] (1957/66)
* [[Marc Dal Maso]] (1988/2000)
* [[Gilles Delaigue]] (1973)
* [[Yann Delaigue]] (1994/2006)
{{Colonne spezza}}
* [[Cédric Desbrosse]] (1999/2000)
* [[Thierry Devergie]] (1988/92)
* [[Christophe Deylaud]] (1992/95)
* [[Philippe Dintrans]] (1979/90)
* [[Christophe Dominici]] (1998/2007)
* [[Claude Dourthe]] (1966/75)
* [[Richard Dourthe]] (1995/2001)
* [[Daniel Dubroca]] (1979/88)
* [[Thierry Dusautoir]] (2006-)
* [[Pépito Elhorga]] (2001/08)
* [[Jean-Baptiste Élissalde]] (2000/08)
* [[Dominique Erbani]] (1981/90)
* [[Patrick Estève]] (1982/87)
* [[Jacques Fouroux]] (1972/77)
* [[Philippe Gallart]] (1990/95)
* [[Fabien Galthié]] (1991/2003)
* [[Xavier Garbajosa]] (1998/2004)
* [[Jean-Pierre Garuet-Lempirou]] (1983/90)
* [[Philippe Gimbert]] (1991/92)
* [[Stéphane Glas]] (1996/2001)
* [[Jean-Michel Gonzalez]] (1992/96)
* [[Francis Haget]] (1974/87)
* [[Imanol Harinordoquy]] (2002/12)
* [[Cédric Heymans]] (2000/13)
* [[Aubin Hueber]] (1990/2000)
* [[Raphaël Ibañez]] (1996/2007)
* [[Yannick Jauzion]] (2001/11)
* [[Jean-Luc Joinel]] (1977/87)
* [[Christian Labit]] (1999/2003)
* [[Thierry Lacroix]] (1989/97)
* [[Jean-Baptiste Lafond]] (1983/93)
* [[Patrice Lagisquet]] (1983/91)
* [[Christophe Lamaison]] (1996/2001)
* [[Guy Laporte]] (1981/87)
* [[Grégoire Lascubé]] (1991/92)
* [[Brian Liebenberg]] (2003/05)
* [[Marc Lièvremont]] (1995/99)
* [[Matthieu Lièvremont]] (2008)
* [[Thomas Lièvremont]] (1996/2006)
* [[Alain Lorieux]] (1981/89)
* [[Olivier Magne]] (1997/2007)
* [[Lionel Mallier]] (1999/2000)
* [[Sylvain Marconnet]] (1998/2012)
* [[Philippe Marocco]] (1986/91)
* [[Tony Marsh]] (2001/04)
* [[Rémy Martin]] (2002/09)
{{Colonne spezza}}
* [[David Marty]] (2005-)
* [[Nicolas Mas]] (2003-)
* [[Gérald Merceron]] (1999/2003)
* [[Olivier Merle]] (1993/97)
* [[Franck Mesnel]] (1986/95)
* [[Frédéric Michalak]] (2001-)
* [[Pierre Mignoni]] (1997/2007)
* [[Olivier Milloud]] (2000/07)
* [[Hugues Miorin]] (1996/2000)
* [[Rodolphe Modin]] (1978/91)
* [[Ugo Mola]] (1997/99)
* [[Lionel Nallet]] (2000/12)
* [[Émile N'Tamack]] (1994/2000)
* [[Yannick Nyanga]] (2004-)
* [[Pascal Ondarts]] (1986/91)
* [[Stéphane Ougier]] (1992/97)
* [[Fabien Pelous]] (1995/2007)
* [[Jean Prat]] (1945/55)
* [[Jean-Pierre Rives]] (1975/84)
* [[Clément Poitrenaud]] (2001-)
* [[Jean-Baptiste Poux]] (2001-)
* [[Laurent Rodriguez]] (1981/90)
* [[Marc de Rougemont]] (1995/97)
* [[Aurélien Rougerie]] (2001/12)
* [[Olivier Roumat]] (1989/96)
* [[Jean-Luc Sadourny]] (1991/2001)
* [[Philippe Saint-André]] (1990/97)
* [[Henri Sanz]] (1988/92)
* [[Olivier Sarraméa]] (1999)
* [[Philippe Sella]] (1982/95)
* [[David Skrela]] (2001/11)
* [[Jean-Claude Skrela]] (1971/78)
* [[Cédric Soulette]] (1997/99)
* [[Dimitri Szarzewski]] (2004-)
* [[Patrick Tabacco]] (2001/05)
* [[William Téchoueyres]] (1994/95)
* [[Jérôme Thion]] (2003/11)
* [[Jean-Louis Tolot]] (1987)
* [[Franck Tournaire]] (1995/2000)
* [[Damien Traille]] (2001/11)
* [[David Venditti]] (1996/2000)
* [[Sébastien Viars]] (1992/97)
* [[Pierre Villepreux]] (1967/72)
* [[Pieter de Villiers]] (1999/2007)
* [[Dimitri Yachvili]] (2002/12)
* [[Michel Yachvili]] (1968/75)
{{Colonne fine}}
 
== Allenatori ==
Prima del [[1963]] non esisteva una figura identificabile come “allenatore” o “commissario tecnico” della Nazionale francese.
Esisteva altresì un "comitato di selezione", in genere composto da un ex internazionale che, di intesa con il capitano della squadra e altri giocatori rappresentativi o ex giocatori di prestigio, decideva le convocazioni.
Tale periodo fu definito anche «età del paternalismo»<ref>{{Cita|Schaller|pag. 449}}</ref>, e verso la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] portò a parecchi problemi di gestione, tanto che nel settembre del [[1963]] la [[Federazione rugby XV della Francia|Federazione]] decise di avocare direttamente a sé la scelta della figura dell'allenatore / selezionatore, analoga a quella del Commissario Tecnico in [[Italia]]<ref>{{Cita|Schaller|pag. 450}}</ref>.
<div style="float:right; font-size:90%; width:280px; border:0px; padding:0px; margin-left:5px; margin-right:1em;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=50%|border=1px|col1=#004284|col2=white|col3=white|sfondo=|font-size=120%|titolo=I C.T. della Nazionale|contenuto=
 
* [[Jean Prat]] (1963-1967)
* [[Fernand Cazenave]] (1968-1972)
* [[Jean Desclaux]] (1973-1980)
* [[Jacques Fouroux]] (1981-1990)
* [[Daniel Dubroca]] (1990-1991)
* [[Pierre Berbizier]] (1991-1995)
* [[Jean-Claude Skrela]] (1995-1999)
* [[Bernard Laporte]] (1999-2007)
* [[Marc Lièvremont]] (2007-2011)
* [[Philippe Saint-André]] (2011-2015)
* [[Guy Novès]] (2015-)
}}
</div>
Il primo a ricoprire tale nuovo incarico fu [[Jean Prat]], già internazionale tra il [[1945]] e il [[1955]].
Questi, in carica fino al [[1967]] come selezionatore, vinse il [[Cinque Nazioni 1967]].
[[Fernand Cazenave]] (1924-2005), in carica dal [[1968]] al [[1972]], fu, da giocatore, membro della squadra che vinse il primo Torneo nel {{5N|1954}} e, da allenatore, fu il tecnico del primo Grande Slam francese ({{5N|1968}}); dopo di lui, [[Jean Desclaux]] (1922-2006), in carica dal [[1973]] al [[1980]], che vinse il Grande Slam nel Torneo {{5N|1977}}.
 
[[File:Bernard_Laporte,_2007.jpg|left|thumb|upright=0.8|[[Bernard Laporte]], C.T. dal [[1999]] al [[2007]] ]]
[[Jacques Fouroux]] (1947-2005) fu il primo allenatore a guidare la Nazionale francese in un'edizione della [[Coppa del Mondo di rugby|Coppa del Mondo]]: in carica dal [[1981]] al [[1990]] e, come detto, già noto per via della bassa statura come ''piccolo caporale'', dopo i sei Tornei vinti nel decennio con due Slam e la finale della {{RWC|1987}} fu ribattezzato ''piccolo Napoleone'' per rimarcarne le sue doti di ''leader''<ref name="Garcia162">{{Cita|Garcia, Tournoi|pag. 162}}</ref>.
 
A [[Daniel Dubroca]] toccò un biennio in cui la Francia raccolse il suo risultato peggiore nella Coppa del Mondo, l'eliminazione ai quarti dell'edizione [[Coppa del Mondo di rugby 1991|1991]] in [[Inghilterra]].
 
A fine 1991 la Nazionale fu affidata a [[Pierre Berbizier]], nato nel [[1958]], che, con i suoi allora 33 anni, divenne non solo il più giovane allenatore del XV di Francia bensì, in assoluto, il più giovane tecnico di una Nazionale francese di qualsiasi disciplina sportiva<ref name="Escot261">{{Cita|Escot - Rivière|pag. 261}}</ref>.
Berbizier, che in seguito allenò anche la [[Nazionale di rugby XV dell'Italia|Nazionale italiana]], vanta al suo attivo la vittoria nel [[Cinque Nazioni 1993]] e il 3º posto finale alla {{RWC|1995}}, dietro Sudafrica e {{NazNB|R15|NZL}} e davanti all'Inghilterra.
 
[[Jean-Claude Skrela]] (coadiuvato da [[Pierre Villepreux]], altro ex allenatore della Nazionale italiana) guidò la Francia dal [[1995]] al [[1999]], con due Grandi Slam consecutivi ({{5N|1997}} e {{5N|1998}}) e la finale nella {{RWC|1999}} in [[Galles]]; alla gestione di Jean-Claude Skrela va ascritta anche la prima - e ad oggi unica - sconfitta in un ''test match'' della Francia contro l'{{NazNB|R15|ITA}}, il 22 marzo [[1997]] a [[Grenoble]], una settimana dopo avere conquistato lo Slam nel Cinque Nazioni.
 
[[Bernard Laporte]] fu l'unico tecnico, nell'era della Coppa del Mondo, a mantenere la guida della Nazionale per due edizioni consecutive di tale competizione: insediatosi nel [[1999]], sotto la sua guida la Francia vinse quattro tornei del rinnovato [[Sei Nazioni]], con due Slam ({{SN|2002}} e {{SN|2004}}), e risultò due volte consecutivamente quarta alla Coppa del Mondo, in [[Australia]] nel [[Coppa del Mondo di rugby 2003|2003]] e, più inaspettatamente, in [[Francia]] nel [[Coppa del Mondo di rugby 2007|2007]]; Laporte lasciò l'incarico dopo quest'ultima competizione.
 
A Laporte ha fatto seguito [[Marc Lièvremont]], attuale C.T., che ha condotto la Francia attraverso tre tornei del [[Sei Nazioni]] con due terzi posti consecutivi, frutto di due vittorie e due sconfitte per edizione, e al [[Grande Slam (rugby a 15)|Grande Slam]] dell'edizione {{SN|2010}}.
{{clear}}
 
== Palmarès ==
* '''{{Sportpalm|Campionato europeo per Nazioni di rugby|25|var=CF}}'''
*: [[Torneo FIRA 1936|1936]], [[Torneo FIRA 1937|1937]], [[Torneo FIRA 1938|1938]], [[Coppa Europa di rugby 1952|1952]], [[Coppa Europa di rugby 1954|1954]], [[Coppa delle Nazioni di rugby 1965-1966|1965/66]], [[Coppa delle Nazioni di rugby 1966-1967|1966/67]], [[Coppa delle Nazioni di rugby 1967-1968|1967/68]], [[Coppa delle Nazioni di rugby 1969-1970|1969/70]], [[Coppa delle Nazioni di rugby 1970-1971|1970/71]], [[Coppa delle Nazioni di rugby 1971-1972|1971/72]], [[Coppa delle Nazioni di rugby 1972-1973|1972/73]], [[Coppa FIRA 1973-1974|1973/74]], [[Coppa FIRA 1975-1976|1975/76]], [[Coppa FIRA 1977-1978|1977/78]], [[Coppa FIRA 1978-1979|1978/79]], [[Coppa FIRA 1979-1980|1979/80]], [[Coppa FIRA 1981-1982|1981/82]], [[Coppa FIRA 1983-1984|1983/84]], [[Coppa FIRA 1984-1985|1984/85]], [[Coppa FIRA 1985-1987|1985/87]], [[Coppa FIRA 1987-1989|1987/89]], [[Coppa FIRA 1989-1990|1989/90]], [[Coppa FIRA 1990-1992|1990/92]], [[Coppa FIRA 1992-1994|1992/94]].
* {{simbolo|SixNationsRugbyCup.svg}} '''Cinque / Sei Nazioni: 25'''
*: '''Cinque Nazioni (1910&nbsp;– 1931, 1947-1999): 20''' ('''in grassetto''' i tornei vinti con il [[Grande Slam (rugby XV)|Grande Slam]])
*:: Assoluta: 12 ({{5N|1959}}, {{5N|1961}}, {{5N|1962}}, {{5N|1967}}, '''{{5N|1968}}''', '''{{5N|1977}}''', '''{{5N|1981}}''', '''{{5N|1987}}''', {{5N|1989}}, {{5N|1993}}, '''{{5N|1997}}''', '''{{5N|1998}}''').
*:: ''Ex æquo'': 8 ({{5N|1954}}, {{5N|1955}}, {{5N|1960}}, {{5N|1970}}, {{5N|1973}}, {{5N|1983}}, {{5N|1986}}, {{5N|1988}})
*: '''[[Sei Nazioni]] (2000-): 5''' ('''{{SN|2002}}''', '''{{SN|2004}}''', {{SN|2006}}, {{SN|2007}}, '''{{SN|2010}}''')
 
=== In Coppa del Mondo ===
* Finalista:
*: [[Coppa del Mondo di rugby 1987|1987]] (vs. {{NazNB|R15|NZL}}, sconfitta 9-29)
*: [[Coppa del Mondo di rugby 1999|1999]] (vs. {{NazNB|R15|AUS}}, sconfitta 12-35)
*: [[Coppa del Mondo di rugby 2011|2011]] (vs. {{NazNB|R15|NZL}}, sconfitta 7-8)
* 3ª classificata:
*: [[Coppa del Mondo di rugby 1995|1995]] (vs. {{NazNB|R15|ENG}}, vittoria 19-9)
* 4ª classificata:
*: [[Coppa del Mondo di rugby 2003|2003]] (vs. {{NazNB|R15|NZL}}, sconfitta 13-40)
*: [[Coppa del Mondo di rugby 2007|2007]] (vs. {{NazNB|R15|ARG}}, sconfitta 10-34)
 
== Rosa attuale ==
Quella che segue è la rosa più recente della Nazionale francese, convocata dal C.T. [[Philippe Saint-André]] per il [[Sei Nazioni 2015]].
 
<div align="center">
{{Rosa squadra di rugby a 15
|larghezza = 125
|larghezzastaff = 200
|sfondo = 004284
|testo = ffffff
|pilone1 = [[Uini Atonio]]
|pilone2 = [[Eddy Ben Arous]]
|pilone3 = [[Vincent Debaty]]
|pilone4 = [[Nicolas Mas]]
|pilone5 = [[Alexandre Menini]]
|pilone6 = [[Rabah Slimani]]
|pilone7 =
|pilone8 =
|pilone9 =
|tallonatore1 = [[Guilhem Guirado]]
|tallonatore2 = [[Benjamin Kayser]]
|tallonatore3 =
|tallonatore4 =
|tallonatore5 =
|tallonatore6 =
|tallonatore7 =
|secondalinea1 = [[Alexandre Flanquart]]
|secondalinea2 = [[Yoann Maestri]]
|secondalinea3 = [[Pascal Papé]]
|secondalinea4 = [[Jocelino Suta]]
|secondalinea5 = [[Romain Taofifénua]]
|secondalinea6 =
|secondalinea7 =
|flanker1 = [[Thierry Dusautoir]] (c)
|flanker2 = [[Bernard Le Roux]]
|flanker3 = [[Yannick Nyanga]]
|flanker4 = [[Charles Ollivon]]
|flanker5 = [[Wenceslas Lauret]]
|flanker6 =
|flanker7 =
|numerootto1 = [[Damien Chouly]]
|numerootto2 = [[Loann Goujon]]
|numerootto3 = [[Louis Picamoles]]
|numerootto4 =
|medianomischia1 = [[Rory Kockott]]
|medianomischia2 = [[Morgan Parra]]
|medianomischia3 = [[Sébastien Tillous-Borde]]
|medianomischia4 =
|medianoapertura1 = [[Camille Lopez]]
|medianoapertura2 = [[Rémi Tales]]
|medianoapertura3 =
|medianoapertura4 =
|trequarticentro1 = [[Mathieu Bastareaud]]
|trequarticentro2 = [[Alexandre Dumoulin]]
|trequarticentro3 = [[Gaël Fickou]]
|trequarticentro4 = [[Wesley Fofana]]
|trequarticentro5 = [[Rémi Lamerat]]
|trequarticentro6 =
|trequartiala1 = [[Sofiane Guitoune]]
|trequartiala2 = [[Yoann Huget]]
|trequartiala3 = [[Noa Nakaitaci]]
|trequartiala4 = [[Teddy Thomas]]
|trequartiala5 =
|trequartiala6 =
|estremo1 = [[Brice Dulin]]
|estremo2 = [[Scott Spedding]]
|estremo3 =
|estremo4 =
|estremo5 =
|estremo6 =
|allenatore = {{Bandiera|FRA}}&nbsp;[[Philippe Saint-André]]
|direttoretecnico =
|assistenteallenatore =
|allenatoreattacco =
|allenatoredifesa =
|allenatoreavanti = {{Bandiera|FRA}}&nbsp;[[Yannick Bru]]
|allenatoretrequarti = {{Bandiera|FRA}}&nbsp;[[Patrice Lagisquet]]
|tattica =
|strategia =
|destrezza =
|teammanager =
|preparatoreatletico = {{Bandiera|FRA}}&nbsp;Julien Deloire
|medico = {{Bandiera|FRA}}&nbsp;Jean-Baptiste Grisoli
}}
</div>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|curatore=Gianluca Barca, Gian Franco Bellè|titolo= La sesta nazione. Ottant'anni di storia della Federazione Italiana Rugby|annooriginale=2008|editore=Grafiche Step|città=Parma|isbn=101-0-000-03530-7|cid=Sesta nazione}}
* {{Cita libro|lingua=francese|cognome=Escot|nome=Richard|coautori=Jacques Rivière|titolo=Un siècle de rugby|città=Paris|editore=Calmann-Lévy|annooriginale=1997|isbn=2-7021-2784-3|cid=Escot - Rivière}}
* {{Cita libro|cognome=Garcia|nome=Henri|titolo=La légende du Tournoi|editore=Minerva|città=Paris|annooriginale=2005|isbn=2-8307-0793-1|lingua=francese|cid=Garcia, Tournoi}}
* {{Cita libro|cognome=Herrero|nome=Daniel|titolo=Dictionnaire amoureux du Rugby|editore=Plon|città=Paris|annooriginale=2003|isbn=2-259-19877-5|lingua=francese|cid=Herrero}}
* {{cita libro|cognome= Ravagnani |nome= Luciano |coautori= Pierluigi Fadda |titolo= Rugby. Storia del Rugby Mondiale dalle origini a oggi |annooriginale= 1992 |ed=2 |anno= 2007 |editore= Vallardi |città= Milano |isbn= 88-87110-92-1 |cid= Ravagnani}}
* {{Cita libro|cognome=Schaller|nome=Gérard|titolo=XV de France: la grande aventure|editore=L'Équipe|città=Paris|annooriginale=2006|isbn=2-915535-29-9|lingua=francese|cid=Schaller|url=http://books.google.it/books?id=ODJXmUiantgC&pg=PA344&lpg=PA344&dq=g%C3%A9rard+schaller+XV+de+France&source=bl&ots=tmVRrAVXR-&sig=zZmlYT5JLsCN2216xjZ6VqBLWvU&hl=it&ei=9MQ7SrSaCZOasgbTqtSKAQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1}}
* {{cita libro|cognome= Volpe |nome= Francesco |coautori= Valerio Vecchiarelli |curatore= W. Perosino|titolo= 2000. Italia in meta. Storia della nazionale di rugby dagli albori al Sei nazioni |data= |anno=2000 |editore=GS |città= Santhià |isbn= 88-87374-40-6|cid= Volpe}}
 
== Voci correlate ==
* [[Federazione di rugby a 15 della Francia|Féderation Française de Rugby]]
* [[Coppa del Mondo di rugby]]
* [[Sei Nazioni]]
* [[Campionato europeo per Nazioni di rugby]]
* [[Trofeo Giuseppe Garibaldi]]
* [[:Categoria:Rugbisti a 15 francesi|Rugbisti a 15 francesi]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:France national rugby union team}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{fr}}&nbsp;[https://web.archive.org/web/20081208125710/http://www.ffr.fr/index.php/ffr/equipes_de_france/xv_de_france Équipe de France], portale ufficiale della Nazionale francese sul sito ''Ffr.fr''
* {{fr}}&nbsp;[https://web.archive.org/web/20090522060735/http://www.ffr.fr/index.php/ffr/equipes_de_france/xv_de_france/tous_les_joueurs Statistiche sugli internazionali francesi] sul sito ''Ffr.fr''
* {{fr}}&nbsp;[http://stats.scrum.com/statsguru/rugby/stats/index.html?class=1;team=9;template=results;type=team Statistiche su tutti i ''match'' della Francia], da ''scrum.com''
 
{{Nazionali di rugby a 15}}
{{Top 20 IRB}}
{{Seinazioni}}
{{Rugby a 15 in Francia}}
{{Rappresentative sportive nazionali francesi}}
{{Nazionali di rugby vincitrici alle Olimpiadi}}
{{portale|Francia|rugby}}
{{vetrina|3|luglio|2009|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Nazionale_di_rugby_XV_della_Francia|arg=sport}}
 
{{Portale|biografie|politica|ingegneria}}
[[Categoria:Nazionale di rugby a 15 della Francia| ]]
[[Categoria:Studenti del Politecnico di Milano]]