Ford e Marco Scaramellini: differenze tra le pagine

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{{Carica pubblica
{{Nota disambigua}}
|nome = Marco Scaramellini
{{F|aziende statunitensi|arg2=automobili|giugno 2016}}
|carica = [[Sindaci di Sondrio|Sindaco di Sondrio]]
{{Azienda
|mandatoinizio = 26 giugno [[2018]]
| nome = Ford Motor Company
|mandatofine =
| logo = Ford Motor Company Logo.svg
|predecessore = [[Alcide Molteni]]
| forma societaria = Public company
|successore =
| borse = {{nyse|FMQ}}
|partito = [[Lega Nord]]
| data fondazione = 16 giugno [[1903]]
|titolo di studio = Laurea in ingegneria civile
| forza cat anno = 1903
|alma mater = [[Politecnico di Milano]]
| luogo fondazione = [[Dearborn (Michigan)|Dearborn]]
|professione = Ingegnere
| fondatori =
}}
| data chiusura =
{{Bio
| causa chiusura =
| nazioneNome = USAMarco
|Cognome = Scaramellini
| sede = [[Dearborn (Michigan)|Dearborn]]
| gruppoSesso = M
|LuogoNascita = Chiavenna
| filiali = [[Lincoln (azienda)|Lincoln]]<br />Ford Europe<br />Ford India<br />Ford Australia<br />Ford China<br />Ford South America<br />Ford South Africa<br />Ford Motor Credit Company
|GiornoMeseNascita = 15 ottobre
| persone chiave = William Ford, Jr. ([[Presidente del consiglio di amministrazione|Chairman]]), Mark Fields ([[Presidente]] ed [[Amministratore delegato|AD]])
|AnnoNascita = 1965
| settore = Automobilistico
|LuogoMorte =
| prodotti = [[Autoveicolo|Autoveicoli]]
|GiornoMeseMorte =
| fatturato = 156,8 miliardi di [[USD]]
|AnnoMorte =
| anno fatturato = 2017
|Attività = politico
| utile netto = 7,6 miliardi di [[USD]]
|Attività2 = ingegnere
| anno utile netto = 2017
|Nazionalità = italiano
| dipendenti = 202.000
|PostNazionalità = , sindaco di [[Sondrio]] dal 26 giugno [[2018]]
| anno dipendenti = 2017
| slogan = Drive one <small>(USA)</small><br />Go Further <small>(Europa)</small>
| note =
| sito = http://www.ford.com
}}
 
==Biografia==
La '''Ford Motor Company''' è una [[casa automobilistica]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]], fondata da [[Henry Ford]] a [[Dearborn (Michigan)|Dearborn]] ([[Michigan]]) nel [[1903]].
Figlio di Egidio Scaramellini, nasce a [[Chiavenna]], in provincia di [[Sondrio]], nel [[1965]]. Verso la fine degli anni '80 frequenta il [[Politecnico di Milano]], dove si laurea in ingegneria civile nel [[1990]]. Successivamente si iscrive all'Ordine Professionale degli ingegneri della Provincia di Sondrio e dopo essersi iscritto anche all'Albo dei collaudatori della [[Regione Lombardia]], dal [[1996]] al [[2007]] diventa cultore della materia urbanistica presso il Dipartimento di architettura e pianificazione del Politecnico di Milano.
 
Nel 2018 si candida alla carica di sindaco di [[Sondrio]] appoggiato da una coalizione di [[centro-destra]] formata da [[Lega Nord]], [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]], [[FdI|Fratelli d'Italia]] e tre liste civiche. Dopo aver prevalso al primo turno delle elezioni, vince anche il ballottaggio del 24 giugno con il 60,37% delle preferenze, imponendosi sul candidato di [[centro-sinistra]] Nicola Giugni.
È nota per aver utilizzato per la prima volta la [[catena di montaggio]] e il [[nastro trasportatore]], in seguito adottati da numerose altre aziende e tuttora usati nelle industrie moderne. Tale fenomeno venne indicato come [[fordismo]].
 
==Collegamenti esterni==
Le autovetture sono il prodotto principale del gruppo. In più di un secolo di attività sono stati prodotti all'incirca 170 modelli e alcuni di essi sono stati prodotti in più generazioni, come nel caso della [[Ford Fiesta]].
* {{Cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=780366&campo2=a|titolo=Marco Scaramellini|sito=[[Ministero dell'interno]]|accesso=17 maggio 2019}}
* {{Cita web|url=http://www.studioscaramellini.it/wp-content/uploads/2018/05/CURRICULUM-2018.pdf|titolo=Curriculum Vitae|accesso=17 maggio 2019}}
 
{{Sindaco
Nel corso del [[Novecento]] la casa dell'ovale blu si espanse in tutto il mondo aprendo filiali in Regno Unito, Germania, Asia, Sud America e Africa.<br />
|città = Sondrio
Nel [[1929]], in seguito all'acquisizione dell'80% della tedesca [[Opel]] da parte del concorrente [[General Motors]], Ford decise l'apertura di uno stabilimento a [[Colonia (Germania)|Colonia]], nel quale veniva prodotto il modello T.
|stemma = Sondrio-Stemma.png
Inoltre acquistò altri marchi automobilistici quali [[Land Rover]], [[Jaguar]], [[Aston Martin]], [[Volvo]] e circa il 33% delle quote di [[Mazda]]. Negli anni '60 le due filiali europee si unirono formando la [[Ford Europe]] con sede in Germania.
|periodo = dal 26 giugno [[2018]]
 
|precedente = [[Alcide Molteni]]
In seguito alle crisi economiche internazionali del nuovo millennio, la Ford registrò delle gravi perdite, tanto che fu costretta a vendere tutte le case automobilistiche acquistate in precedenza e a tagliare numerosi posti di lavoro, come imposto dal piano industriale ''The Way Forward''. Il gruppo è così composto solamente dai marchi Ford e [[Lincoln (azienda)|Lincoln]]. Tuttavia, durante la [[grande recessione|crisi finanziaria nata nel 2008]], fu anche l'unica industria automobilistica statunitense a non chiedere prestiti al governo statunitense. A partire dal [[2009]], la società tornò in attivo con un utile netto di 2,7 miliardi di dollari<ref name=resoconto2009>{{en}} [http://corporate.ford.com/doc/2009_annual_report.pdf Resoconto finanziario Ford 2009] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101214140027/http://corporate.ford.com/doc/2009_annual_report.pdf |data=14 dicembre 2010 }}.</ref>, che divenne di 7,149 miliardi l'anno successivo<ref name=resoconto2010>{{en}} [http://corporate.ford.com/doc/ir_2010_annual_report.pdf Resoconto finanziario Ford 2010] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722232938/http://corporate.ford.com/doc/ir_2010_annual_report.pdf |data=22 luglio 2011 }}.</ref>.
|successivo = ''in carica''
 
}}
==Storia==
===I primi anni===
{{vedi anche|Fordismo|Henry Ford}}
[[File:1908 Ford Model T.jpg|thumb|Ford Modello T]]
La Ford venne fondata a [[Dearborn (Michigan)|Dearborn]] il 16 giugno [[1903]] con 28.000 [[Dollaro statunitense|$]] provenienti da dodici investitori, tra i quali il quarantenne Henry Ford e i fratelli John Francis e Horace Elgin Dodge (che fondarono qualche anno dopo anche la [[Dodge|Dodge Brothers Motor Vehicle Company]]). Durante i primi anni la compagnia produsse solamente qualche auto al giorno, all'interno di un vecchio stabilimento sulla Mack Avenue a Detroit nel [[Michigan]]. Gruppi di due o tre operai lavoravano su ciascuna macchina montando componenti realizzati da altre aziende. Successivamente, la casa dell'ovale blu si distinse per l'introduzione di nuove forme di organizzazione del lavoro ([[catena di montaggio]]), di meccanizzazione ([[nastro trasportatore]]), lavoratori ben pagati e prodotti buoni a basso costo: una filosofia produttiva che prese il nome di [[fordismo]]. Grazie a queste innovazioni, la Ford riuscì a produrre, dal [[1908]] al [[1927]], la "[[Ford Model T|Model T]]" in oltre 15 milioni di esemplari. Su questa vettura, venne anche prodotto il primo autocarro della compagnia, ovvero il [[Ford Model TT|Model TT]].
 
Nel 1927, Ford introdusse il [[Ford Model A (1927)|Model A]], la prima auto con il parabrezza realizzato in [[vetro laminato]], un tipo di vetro che non si disperde in tanti pezzi quando subisce un urto violento, riducendo le lesioni in un incidente<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.oldcarbrochures.com/static/NA/Ford/1930_Ford/1930_Ford_Brochure_02/1930%20Ford-14-15.html|titolo=Modello di un opuscolo del 1930 - La Bellezza della Linea - Eccellenza meccanica|editore=Ford|anno=1929}}</ref>. Nel 1932 Ford lanciò il [[Ford Model B (1932)|Model B]], la prima auto a basso prezzo dotata di un [[motore V8]] ''Flathead''.
 
===Dal dopoguerra===
[[File:FordGlassHouse.jpg|thumb|Il "Glass House", Quartier generale Ford dal 1956]]
Durante la metà degli [[anni 1990|anni novanta]], la Ford vendette numerosi veicoli grazie al boom dell'economia americana dovuta a titoli azionari in vetta e ai bassi costi della [[benzina]]. Con l'alba del [[XXI secolo|nuovo secolo]], l'aumento del costo della vita e i prezzi maggiori del [[petrolio]] portarono ad un grave calo dei profitti.
 
Per far fronte al calo delle vendite nel settore dei [[SUV]] e dei [[Pick-up (veicolo)|Pick-Up]], Ford introdusse una nuova serie di auto chiamate "[[Crossover SUV]]" costruite su piattaforme condivisibili fra loro. A livello [[ecologia|ecologico]], vennero sviluppati nuovi motori ad alta efficienza e funzionanti con carburanti alternativi, ad esempio l'Escape Hybrid e la Fusion Hybrid.
 
=== Anni 2000 ===
In seguito alle perdite del [[2005]], verso la fine dell'anno il Presidente Bill Ford chiese a Mark Fields (Presidente di Ford Americas Division) di sviluppare un piano per riportare la compagnia in profitto. ''The Way Forward'' venne reso noto al pubblico il 23 gennaio del 2006 e presentava un ridimensionamento della compagnia, l'eliminazione dei modelli inefficienti, il consolidamento delle linee di produzione, la chiusura di 14 fabbriche e il taglio di 30.000 posti di lavoro<ref>{{Cita web |url=http://media.ford.com/article_display.cfm?article_id=22465 |titolo=FORD DECLARES RESURGENCE OF FORD MOTOR COMPANY |data=23 gennaio 2006 |lingua=en |accesso=15 febbraio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060503164430/http://media.ford.com/article_display.cfm?article_id=22465 |dataarchivio=3 maggio 2006}}</ref>.
Nel secondo quadrimestre del 2007, Ford sorprese [[Wall Street]] segnando un profitto di 750 milioni di dollari, fatto ampiamente dovuto alla vendita di [[Aston Martin]] e al taglio dei costi.
Alla fine del [[2007]], dopo 56 anni, la Ford scese al terzo posto come costruttore mondiale al di sotto di [[General Motors]] e [[Toyota]]. Nello stesso periodo trapelarono delle notizie che avrebbero visto la Ford contrattare con [[Tata Group|TATA Motor Company]] per la vendita di [[Jaguar]] e [[Land Rover]] alla cifra di 1,98 miliardi di dollari.<ref>[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200801articoli/28956girata.asp Notizia de La Stampa del 4.1.08] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120118221534/http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200801articoli/28956girata.asp |data=18 gennaio 2012 }}.</ref>
Il 26 marzo [[2008]] le agenzie di stampa confermarono tali notizie<ref>[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200803articoli/31304girata.asp Notizia de La Stampa del 26.3.08] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080511162927/http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200803articoli/31304girata.asp |data=11 maggio 2008 }}.</ref>.
Nonostante tutto, la casa riportò la più grande perdita annuale della sua storia nel [[2008]] complice la crisi economica mondiale; il [[bilancio]] andò in passivo di 14,7 miliardi di dollari. Sempre nello stesso anno venne ridimensionata la partecipazione azionaria nella [[Mazda]], passata da quasi un terzo del capitale a meno del 15%<ref>{{en}}[http://www.mazda.com/investors/library/presentation/pdf/pre081118mono_e.pdf Relazione Mazda agli investitori] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120419185031/http://www.mazda.com/investors/library/presentation/pdf/pre081118mono_e.pdf |data=19 aprile 2012 }}.</ref>.
Alla fine del [[2009]] la Ford tornò in attivo per una cifra di 2,699 miliardi di dollari.<ref>[http://www.piazzaffari.info/settore-auto/ford-chiude-il-2009-in-utile-il-primo-dal-2005.html Piazzaffari 28.1.10].</ref>
Il 28 marzo [[2010]] venne ceduta anche una quota pari al 37% della svedese [[Volvo]] alla cinese [[Geely]] per 1,8 miliardi di dollari.<ref>
[http://www.repubblica.it/economia/2010/03/28/news/volvo_cina-2965428/ Notizia de La Repubblica del 28.3.10].</ref>
Infine, anche la [[Mercury (auto)|Mercury]] venne chiusa nell'ultimo trimestre del 2010<ref>{{Cita web|url=http://www.autoblog.it/post/27384/ford-ufficiale-la-chiusura-del-marchio-mercury|titolo=Ford: ufficiale la chiusura del marchio Mercury|editore=Autoblog.it|anno=3 Giugno 2010}}</ref>. Il marchio era stato fondato nel 1939 da Edsel Ford, figlio di Henry, con l'obiettivo di produrre veicoli di media qualità, che si potessero collocare fra quelli lussuosi prodotti dalla [[Lincoln (azienda)|Lincoln]] e quelli generalisti prodotti dall'ovale blu.
Al giorno d'oggi, il Gruppo Ford è composto soltanto dall'omonima casa e dalla Lincoln. Nonostante le forti perdite, la casa di Dearborn fu l'unica industria automobilistica statunitense a non chiedere prestiti al governo USA e a continuare a investire nella realizzazione di nuovi modelli e tecnologie.
 
==Mercati globali==
[[File:Ford factory LaBoca.jpg|thumb|Impianto di assemblaggio di veicoli in [[La Boca]], c. 1921.]]
Per sostenere l'espansione mondiale dell'azienda, vennero istituite nel tempo numerose filiali come Ford Europe, Ford Australia, Ford India e Ford China.
Nel [[1958]] introdusse un nuovo marchio, Edsel, ma le scarse vendite portarono alla sua fine avvenuta nel [[1960]]. Più tardi, nel [[1985]] nacque Merkur, ma anch'esso ebbe fine pochi anni dopo, nel [[1989]].
 
Inizialmente, i modelli venduti fuori dagli Stati Uniti erano essenzialmente gli stessi del mercato madre, ma successivamente vennero realizzati modelli specifici per soddisfare meglio le esigenze dei singoli mercati. Le [[world car]] spesso riscossero scarso successo, ad esempio con la prima [[Ford Mondeo|Mondeo]] le vendite furono modeste in America, mentre con la [[Ford Taurus|Taurus]] le vendite furono poche in [[Giappone]] e Australia, anche se le vetture erano dotate di guida a destra. La piccola europea [[Ford Ka|Ka]], che riscosse un ottimo successo nel suo mercato, non fece molte vendite in Giappone. La Mondeo venne ritirata dal listino da Ford Australia, perché il segmento in cui era stata posizionata era in declino, dato che gli acquirenti preferivano la [[Ford Falcon (Australia)|Falcon]], di dimensioni più grandi. Un'eccezione fu la [[Ford Focus|Focus]] che vendette bene sia in USA che in Europa.
 
Al giorno d'oggi, Ford possiede i propri stabilimenti in tutto il mondo, più precisamente in [[Canada]], [[Messico]], [[Regno Unito]], [[Germania]], [[Spagna]], [[Turchia]], [[Brasile]], [[Argentina]], [[Australia]], [[Cina]], [[Sudafrica]] e altre nazioni.
Le operazioni non-manifatturiere sono gestite dalla divisione Ford Motor Credit Company, che si occupa degli aspetti finanziari legati alla vendita delle vetture.
 
===Europa===
[[File:Aachen Ford-Entwicklungszentrum.jpg|thumb|Centro di ricerca ad [[Aquisgrana]], Germania]]
Per quanto riguarda l'[[Europa]], vennero costruiti in Francia, in Germania e nel Regno Unito modelli differenti fino agli [[anni 1960|anni sessanta]], fin quando la [[Ford Taunus|Taunus]] e la [[Ford Cortina|Cortina]] divennero identiche, prodotte rispettivamente con guida a sinistra e con guida a destra. Successivamente, anche la [[Ford Escort|Escort]] e la [[Ford Capri|Capri]] diventarono comuni a entrambe le compagnie. La razionalizzazione delle linee di produzione significò lo spostamento della costruzione di alcuni modelli inglesi in altri stabilimenti europei, come quelli del [[Belgio]], della [[Spagna]] e della [[Germania]], con conseguente chiusura di alcuni impianti. Ultimo segno di unificazione fu l'arrivo della [[Ford Sierra|Sierra]], berlina di [[segmento D]], che rimpiazzò la Taunus e la Cortina nel [[1982]].
 
In [[Asia]], i modelli europei non avevano un prezzo competitivo come quelli giapponesi.
La vettura che in Europa ha riscosso maggior successo, sia per quanto riguarda il numero di generazioni prodotte, sia per le vendite, è stata la Fiesta, vettura di [[segmento B]].
 
Nel febbraio [[2002]] si fermò completamente la produzione di vetture nel Regno Unito; fu la prima volta in 90 anni che le Ford non vennero più costruite in [[Gran Bretagna]], anche se al giorno d'oggi persistono ancora la costruzione del [[furgone]] [[Ford Transit|Transit]] nello stabilimento di [[Southampton]], dei [[motore|motori]] a Bridgend e Dagenham e delle [[trasmissione (meccanica)|trasmissioni]] a Halewood.
 
Nel [[2011]] la gamma di veicoli europei è formata da [[Ford Ka]], [[Ford Fiesta|Fiesta]], [[Ford Fusion|Fusion]], [[Ford Focus|Focus]], [[Ford C-Max|C-Max]], [[Ford Mondeo|Mondeo]], [[Ford S-Max|S-Max]], [[Ford B-Max|B-Max]], [[Ford Kuga|Kuga]], [[Ford Ranger|Ranger]], [[Ford Transit|Transit]] e [[Ford Courier|Courier]], mentre la loro produzione avviene negli stabilimenti di [[Colonia (Germania)|Colonia]] e [[Saarlouis]] in Germania, [[Valencia]] in Spagna, [[Tychy]] in [[Polonia]] e [[Vsevolozhsk]] in [[Russia]].
 
Nel 2015 la gamma di veicoli si è arricchita con la Mustang direttamente prodotta negli Stati Uniti, la gamma Vignale (Mondeo) e la supercar Ford GT.
 
===America del Nord===
{{...|aziende|arg2=trasporti}}
 
===America del Sud===
In [[Sud America]] la Ford dovette confrontarsi con i governi protezionisti, con il risultato di aver costruito nel tempo modelli diversi per ogni nazione, ma senza la possibilità di averli realizzati condividendo le parti meccaniche. In molti casi, i nuovi veicoli erano in realtà basati su modelli costruiti in precedenza dalle fabbriche neo-acquisite. Ad esempio la [[Ford Corcel|Corcel]] e la [[Ford Del Rey|Del Rey]] brasiliane erano basate su veicoli [[Renault]].
 
Nel [[1987]] unì le forze in [[Brasile]] e [[Argentina]] con [[Volkswagen]] per formare una compagnia chiamata [[Autolatina]]; le vendite furono però poco profittevoli e la società venne dissolta nel [[1995]].
 
Con l'avvento di [[Mercosur]], il mercato regionale comune, la casa statunitense fu finalmente libera di poter costruire i suoi veicoli nelle catene di montaggio condividendo le parti meccaniche. Di conseguenza, la Fiesta e la EcoSport vennero costruite solo in Brasile, mentre la Focus solo in Argentina.
 
=== Asia e Pacifico ===
In Nuova Zelanda e Australia la [[Ford Falcon (Australia)|Falcon]] venne posizionata come auto di medie dimensioni per la famiglia, mentre in Europa, essendo molto più grande della Mondeo, fu la più grande Ford mai venduta. Tra il [[1960]] e il [[1972]], la Falcon venne costruita sulla base di un [[Ford Falcon (USA)|modello statunitense con lo stesso nome]], ma da quel periodo in poi venne completamente disegnata e prodotta in Australia (e occasionalmente in Nuova Zelanda). La Falcon possiede la [[trazione posteriore]] esattamente come le concorrenti della General Motors, tipo la [[Holden Commodore]]. Attualmente, versioni ad alte prestazioni possiedono motori con oltre 367 cv e vengono occasionalmente vendute in Australia dalla divisione [[Ford Performance Vehicles]] (FPV).
Sempre in questa regione, la Commodore e la Falcon hanno sempre vinto sulla concorrenza e attualmente ricoprono il 20% dell'intero mercato dell'automobile. Negli anni 2000 sono state eliminate dal listino la Fairlane e le gamme LTD.
 
La presenza della Ford in Asia è sempre stata piuttosto esigua. Tuttavia, con l'acquisizione di una quota della giapponese [[Mazda]] nel 1979, incominciò a vendere le Mazda Familia e Capella (anche conosciute come 323 e 626) con i nomi Ford Laser e Telstar. La prima fu uno dei modelli di maggior successo venduti in Asia e fu prodotta nello stabilimento di Homebush dal 1981 fino alla chiusura dello stesso nel 1994. La Laser venne anche costruita in Messico e venduta negli U.S.A come [[Mercury Tracer]].
 
Grazie alle quote in Mazda, Ford ottenne anche uno stabilimento sud coreano della [[Kia Motors]] che costruì la [[Ford Festiva|Festiva]] dal 1988 al 1993 e la [[Ford Aspire|Aspire]] dal 1994 al 1997 (quest'ultima venne poi esportata anche negli Stati Uniti). In seguito l'impianto fu venduto al nuovo gruppo composto da Kia e Hyundai, mentre l'Aspire continuò ad essere prodotta come [[Kia Avella]], successivamente sostituita dalla [[Kia Rio|Rio]].
 
Ford ha anche una [[joint-venture]] con la Lio Ho a Taiwan, la quale assembla i suoi modelli fin dagli anni '70.
 
La divisione indiana iniziò la produzione della [[Ford Escort|Escort]] nel [[1998]] per poi sostituirla con l'[[Ford Ikon|Ikon]] nel [[2001]]. Successivamente vennero aggiunte alla produzione la Fusion, la Fiesta, la Mondeo e l'Endeavour.
 
=== Africa e Medio Oriente ===
In [[Africa]], la presenza della Ford è sempre stata più forte in Sud Africa e nei paesi confinanti, dove inizialmente vennero venduti solamente [[autocarro|autocarri]] e mezzi da lavoro. In Sud Africa incominciò ad importare componenti dal [[Canada]] per poi assemblare le vetture nello stabilimento di [[Port Elizabeth]]. Dopodiché realizzò versioni locali della Cortina, inclusa la versione XR6 motorizzata con un 3.0 V6, e la versione pick-up, che venne anche esportata nel Regno Unito.
 
Nella metà degli [[anni 1980|anni ottanta]] cominciò a competere con la South African Motor Corporation ([[Samcor]]), di proprietà inglese e, seguendo la condanna internazionale contro l'[[apartheid]], la casa americana si ritirò dal Sud Africa nel [[1988]], vendendo le sue proprietà africane alla Samcor stessa che iniziò ad assemblare anche le Mazda, rimpiazzando auto come Escort e Sierra con le Laser e Telstar.
 
Ford acquistò il 45% delle azioni Samcor dopo la fine dell'apartheid nel [[1994]], effettuando successivamente una scalata fino ad ottenere la maggioranza delle azioni trasformandola in una sua divisione. Oggi vende una versione locale della Fiesta berlina (costruita anche in [[India]] e [[Messico]]), Focus e Mondeo. La Falcon venne ritirata dal mercato nel 2003.
 
La presenza nel [[Medio Oriente]] è sempre stata molto piccola, per via dei boicottaggi degli Arabi nei confronti delle compagnie occidentali e che intrattengono rapporti con [[Israele]]. Attualmente i veicoli Ford e Lincoln sono commercializzati in dieci nazioni della regione araba: [[Arabia Saudita]] e [[Kuwait]] sono i mercati più grandi.
 
Ford si stabilì anche in [[Egitto]] nel [[1926]], ma dovette fronteggiare negli anni '50 la forte ostilità dell'ambiente nazionalista.
 
== Veicoli ==
{{vedi anche|Lista di veicoli Ford}}
 
=== Autovetture ===
{{...|aziende|arg2=trasporti}}
[[File:FordLTL9000Truck.JPG|thumb|Ford LTL9000]]
===Autocarri===
La Ford iniziò la produzione di autocarri nel [[1908]] con il [[Ford Model TT|Modello TT]], tuttavia alcuni rami produttivi della rete vennero venduti nel tempo ad altre industrie o chiusi definitivamente.
 
Tra questi, quello europeo che produceva [[autobus]] in [[Gran Bretagna]] venne venduto all'[[Iveco]] nel 1986, terminando la produzione del [[Ford Transcontinental]] e del [[Ford Cargo]].
 
Negli USA la divisione che produceva autocarri pesanti venne venduta nel 1997 alla [[Freightliner|Freightliner Trucks]], ora parte del gruppo [[Daimler AG]] con il nome [[Sterling]].
 
In passato sono state realizzate anche delle autopompe per il corpo dei [[vigili del fuoco]] statunitensi.
 
All'inizio del nuovo secolo restano in produzione autocarri e [[pick-up (veicolo)|pick-up]] come gli [[Ford F-150|F-150]], [[Ford F-250|F-250]], [[Ford F-350|F-350]], [[Ford F-650|F-650]], [[Ford F-750|F-750]] e [[Ford LCF|LCF]], mentre in Europa produce il [[Ford Transit|Transit]] nelle varianti minibus e pick-up. Altri mezzi da lavoro venduti in Europa sono il [[Ford Ranger|Ranger]], pick-up di grandi dimensioni, e il [[Ford Courier|Courier]], piccolo [[furgone]] derivato dalla Fiesta.
 
===Bus===
Nel recente passato Ford ha realizzato dei bus, ma al giorno d'oggi la compagnia occupa solo un ruolo secondario producendo componenti. Nel nord America, il pianale E-Series è ancora utilizzato per i piccoli scuolabus e per l'F-650. Negli anni '80 e '90, il B700 fu un pianale molto usato dalle industrie costruttrici di scuolabus, ma in seguito alle contrazioni del mercato, la Ford perse considerevoli quote che la portarono ad assumere ruoli sempre più secondari.
In Europa il Transit Minibus viene venduto con 12, 15 o 17 posti.
 
[[File:Fordson No. 1.jpg|thumb|left|Fordson No.1]]
 
===Trattori===
La divisione "Henry Ford and Son Company" iniziò la costruzione di trattori con il marchio [[Fordson]] a [[Springwells Township]], oggi inglobata da Detroit e Dearborn. Successivamente la produzione venne spostata a [[Dearborn (Michigan)|Dearborn]] nel [[Michigan]] dal 1907 al 1928, poi a [[Cork]] in [[Irlanda]] dal 1919 al 1932, a [[Dagenham]] in Inghilterra dal 1933 al 1964 e infine a [[Basildon]]. I trattori Ford vennero prodotti anche a [[Leningrado]] nel 1924.
 
Nel 1986 espanse i propri confini comprando alcuni brevetti della Sperry-New Holland sui meccanismi per la creazione delle balle di fieno e fondendosi in seguito con [[New Holland Agriculture|New Holland]] formando la Ford-New Holland. Questa compagnia venne acquisita dal [[gruppo Fiat]] nel 1993 e il nome cambiò in New Holland. Oggi è parte della [[CNH Global]], posseduta a sua volta per il 91% dal gruppo FIAT.
 
[[File:Canadian police cars.jpg|thumb|Crown Victoria Police Interceptor canadesi]]
 
===Mezzi ad uso speciale===
 
{{vedi anche|Ford Crown Victoria Police Interceptor}}
Fin dal 1979 la Ford produce versioni delle sue berline [[Vetture Full-Size|full-size]] per la polizia nordamericana. Le prime furono le [[Ford LTD|LTD]], mentre dal 1983 al 1991 vennero costruite le [[Ford LTD Crown Victoria|LTD Crown Victoria]], le quali subirono nell'arco della produzione dei piccoli aggiornamenti. A partire dal 1992 iniziò la produzione della Crown Victoria P71 Interceptor, la quale possedeva un design completamente diverso dalle versioni precedenti. Quest'ultima ottenne un ulteriore restyling nel [[1998]] e in seguito continui aggiornamenti. Il termine "Interceptor", in italiano "intercettore", è dovuto al fatto che la vettura viene tuttora utilizzata negli inseguimenti stradali statunitensi e molto spesso per gli speronamenti. La vettura è infatti dotata di una massa elevata e di un motore potente, che la rendono idonea a questo tipo di utilizzo. Un altro punto a favore sono i bassi costi di produzione, manutenzione e riparazione.
 
Nel [[1973]], la Ford costruì un'[[autopompa]] per il corpo dei vigili del fuoco statunitensi, ovvero la [[Ford C-900|C-900]].
 
== Competizioni sportive ==
[[File:Travis Kvapil's LaFayette Ford Fusion at Darlington.jpg|thumb|NASCAR Ford Fusion]]
==== NASCAR ====
La Ford è una delle quattro case automobilistiche principali nelle competizioni [[NASCAR]] più importanti, ovvero la Sprint Cup Series, la Nationwide Series e la Camping World Truck Series. Ford gareggia nelle prime due con la berlina [[Ford Fusion|Fusion]], mentre utilizza il pick-up F-150 nella terza. Nel passato, le vetture NASCAR dell'ovale blu più competitive furono la [[Ford Torino|Torino]], la [[Mercury Montegos]] e le varie [[Ford Thunderbird|Thunderbird]]. Nella Sprint Cup Series la casa di Dearborn ha vinto otto campionati costruttori, mentre la Mercury uno.
 
[[File:Ff-alastaro-2009.jpg|thumb|left|Formula Ford]]
==== Formula 1, IndyCar e Formula Ford ====
La Ford è sempre stata intensamente coinvolta in [[Formula 1]], producendo motori per molti team a partire dal [[1967]] fino al [[2004]]. Tali motori erano interamente progettati e costruiti dalla [[Cosworth]], la divisione sportiva controllata interamente dal gruppo dal [[1998]] al 2004. I motori Cosworth vinsero 176 Gran Premi dal 1967 al [[2003]] e vennero utilizzati da scuderie come la [[Team Lotus|Lotus]] e la [[McLaren]].
 
La partecipazione diretta in Formula 1 avvenne nel [[2000]] con il team [[Jaguar Racing]], dopo aver acquisito la scuderia [[Stewart Grand Prix]]. Ma dopo cinque turbolente stagioni in cui non vennero totalizzati grandi successi, la Ford decise di abbandonare la competizione nel 2004 vendendo sia Jaguar Racing (che divenne [[Red Bull Racing]]) sia la Cosworth.
 
Nella [[500 Miglia di Indianapolis]] le IndyCar motorizzate Ford vinsero 17 volte dal 1965 al 1996.
 
La [[Formula Ford]] venne istituita nel 1966 nel Regno Unito come campionato per avviare i piloti nelle competizioni dedicate alle [[monoposto]]. Le vetture utilizzate in questo campionato hanno la classica impostazione con motore centrale-posteriore e ruote scoperte; sono però sprovviste di [[alettone (veicoli)|alettoni]] e montano degli pneumatici stradali.
 
[[File:Khalid al-Qassimi - 2009 Cyprus Rally.jpg|thumb|Ford Focus WRC 08]]
 
==== Rally ====
{{vedi anche|Ford World Rally Team}}
La partecipazione nel [[Campionato del mondo rally|WRC]] avvenne fin dalla nascita di questo campionato, ovvero nel [[1973]]. Venne vinto il campionato costruttori nel [[1979]] con [[Hannu Mikkola]], [[Björn Waldegård]] e [[Ari Vatanen]] alla guida di una [[Ford Escort RS1800]]. Nel 1981, Vatanen vinse il campionato piloti a bordo della medesima vettura. Nel [[Gruppo B]] degli anni '80, la Ford ottenne poca fortuna sia con la [[Ford RS200|RS200]], sia con le varie evoluzioni della Sierra Cosworth.
 
L'esperienza si concluse dopo l'abolizione delle vetture Gruppo B, ritenute per certi versi letali sia per i piloti che per l'incolumità degli spettatori. Nella prima metà degli anni '90 alla Sierra seguirono la Escort RS Cosworth e la Escort WRC che ottennero discreti successi. Nella seconda metà degli anni '90, la Ford partecipò nella categoria Super 1600 con la piccola coupé [[Ford Puma|Puma]], mentre a partire dal [[1999]] incominciò ad essere utilizzata la [[Ford Focus WRC|Focus WRC]].
 
Nei primi anni 2000, la casa partecipò nella categoria Super 2000 con una [[Ford Fiesta|Fiesta]]. Nel [[2006]] vinse il suo secondo titolo del campionato costruttori con una Focus RS WRC 06 realizzata da M-Sport e pilotata da [[Marcus Grönholm]] e [[Mikko Hirvonen]]; tale risultato venne riconfermato [[campionato del mondo rally 2007|l'anno successivo]].
 
Nel 2009 è stata realizzata la nuova Fiesta S2000, basata sulla nuova generazione della vettura.
Quest'ultima è stata utilizzata anche per la [[Pikes Peak International Hillclimb]], ma con meccanica completamente rivista e con un motore 2.0&nbsp;cm³ capace di erogare 800 cv.
 
Nel 2011 debutta la nuova Fiesta WRC. Con essa, gestita dal team [[M-Sport]], [[Sébastien Ogier]] vince il suo quinto titolo iridato nel 2017.
 
[[File:Barbers02.jpg|thumb|left|Mustang GT]]
 
==== Gran turismo ====
La [[Ford Mustang|Mustang]] è stata la vettura di maggior successo nelle competizioni statunitensi. Con tale vettura Jerry Titus vinse l'edizione del [[1965]] del SCCA National Championship e successivamente Ford vinse anche l'SCCA Trans-Am Championship nel [[1966]] e [[1967]]. Un'altra vittoria arrivò nel [[1970]] con i piloti Jones Parnelli e George Folmer alla guida di due Mustang Boss 302 della Bud Moore Engineering. Nel 1985 e nel 1986 le Mustang di John Jones e Scott Pruett vinsero l'IMSA GTO Championship, mentre un'altra vittoria arrivò nell'edizione del 1989 della Trans-Am con Dorsey Schrader. Negli anni '90 la Ford dominò quest'ultimo campionato con Tommy Kendal, che vinse le edizioni del 1993, 1995, 1996, e 1997, mentre Paul Gentilozi conquistò quella del 1999. Nel 2005 la Mustang FR500C vinse la Rolex Koni Challenge Series al suo debutto. Nel 2008 venne istituita la Miller Cup, un campionato monomarca con sole Mustang. Sempre nel 2008, Ford vinse il campionato costruttori della Koni Challenge Series, mentre i piloti Joe Foster e Steve Maxwell vinsero il campionato piloti a bordo delle Mustang GT.
 
Altre vetture GT sono state la Focus, la Falcon, la Sierra Cosworth e la Mondeo, la quale si è classificò numerose volte sul podio nell'edizione 2000 del [[British Touring Car Championship]]. La [[Ford Falcon]] ha invece conquistato il primo, secondo e terzo posto nel [[V8 Supercars]] del 2005, nota competizione australiana.
 
[[File:1969-06-01 Ford GT 40 von Kelleners-Jöst.jpg|thumb|Ford GT40]]
==== Le Mans e Sport Prototipi ====
All'inizio degli anni sessanta la Ford decise di dare lustro al marchio, che aveva a listino prodotti con un'immagine "popolare" (nell'accezione negativa del termine)<ref>Francesco Parigi, op. cit. pag.17.</ref>, impegnandosi nelle competizioni<ref>Francesco Parigi, op. cit. pag.36.</ref> e nel 1962 appoggiò la scuderia di [[Carroll Shelby]] nelle gare statunitensi, dove il team manager texano aveva dimostrato di poter battere le [[Chevrolet Corvette]] vendute ai team privati dalla rivale [[General Motors]]<ref name=FP37>Francesco Parigi, op. cit. pag.37.</ref>, scontrandosi anche con la [[Scuderia Ferrari]] nelle gare statunitensi valevoli per il mondiale per vetture sport: l'ottima attenzione da parte della stampa di cui godeva la piccola e vincente azienda italiana era proprio quello a cui si mirava<ref name=FP37/> e per ridurre i costi si pensò di acquistare la piccola casa italiana e farne il "reparto corse" della Ford, anziché investire in ricerca e sviluppo di modelli da competizione<ref name=FP37/>. La trattativa proseguì spedita, ma Enzo Ferrari alla fine non riuscì ad ottenere la propria totale indipendenza nella condotta dell'attività sportiva e mise alla porta i dirigenti americani<ref>Francesco Parigi, op. cit. pagg.39-40.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.veterancarclubtorino.org/raduni_eventi/Giovedi%20del%20Veteran/misteri_ferrari.pdf|titolo=Misteri: conversazione presso il Veteran Car Club Torino / ll mistero della mancata vendita alla Ford|editore=www.veterancarclubtorino.org|autore=Gianni Rogliatti|data=22 gennaio 2009|accesso=26 febbraio 2012}}</ref>.
 
Dopo la rottura, la Ford decise di progettare un'auto ad alte prestazioni che fosse in grado di battere la Ferrari nelle gare e nel 1964 presentò la [[Ford GT40|GT40]], dando il via alla rivalità nota agli appassionati come [[guerra Ferrari-Ford]] e riuscendo a vincere la [[24 Ore di Le Mans]] per quattro volte consecutive dal 1966 al 1969 e l'edizione del [[1968]] del [[Campionato Mondiale Sport Prototipi]]. Per quest'ultima competizione, vennero realizzate anche le [[Ford P-68|P-68]] e [[Ford P-69|P-69]].
 
Il team svizzero Matech GT Racing, in collaborazione con Ford Racing, ha aperto un nuovo capitolo con la più moderna [[Ford GT|GT]], vincendo il titolo mondiale costruttori 2008 del Campionato Europeo [[FIA GT|FIA GT3]].
 
==== Formula Truck ====
Nel 1996 venne istituita in sud America la [[Fórmula Truck]], competizione in cui partecipano solo [[trattore stradale|trattori stradali]] da gara. Tra le case partecipanti, oltre alla Ford, si possono incontrare [[Scania AB|Scania]], [[Iveco]], [[Volvo]], [[Mercedes-Benz]] e [[Volkswagen]].
 
==== Spec Racer Ford ====
Dal 1989 la Ford è fornitrice dei motori delle vetture che competono nel campionato [[Spec Racer Ford]].
 
== Aerei ==
[[File:Ford 4AT Trimotor.JPG|thumb|Ford Trimotor]]
{{vedi anche|Ford Trimotor|Consolidated B-24 Liberator}}
Il [[Ford Trimotor|Trimotor]] fu un aereo trimotore civile da trasporto, prodotto dal [[1925]] al 7 giugno [[1933]].
Costruito in 199 esemplari e in diverse versioni, presentava soluzioni tecniche d'avanguardia che gli consentirono di volare per anni.
Fu impiegato da varie [[compagnia aerea|compagnie aeree]] commerciali e venne adottato anche da operatori militari.
 
La Ford aiutò nella Seconda Guerra Mondiale la [[Consolidated Aircraft Corporation]] per la produzione del [[Consolidated B-24 Liberator|B-24]], un bombardiere quadrimotore, che assieme al [[Boeing B-17 Flying Fortress]] rappresentò uno degli aerei di punta dell'aviazione statunitense. Il B-24 venne costruito in diversi impianti, tra cui quello di Willow Run appartenente all'ovale blu. In quest'ultimo si raggiunse nel [[1944]] il picco di produzione di un aereo all'ora, per un totale di 650 esemplari al mese.
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Ford SAF]]
* [[Lista di veicoli Ford]]
* [[Ford World Rally Team]]
* [[M-Sport]]
* [[Lincoln (azienda)]]
 
== Altri progetti ==
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{{Ford}}
{{Controllo di autorità}}
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