Centaurium erythraea e Pachynolophus: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
 
Riga 1:
{{Tassobox
|nome= Centaurea minore''Pachynolophus''
|statocons=fossile
|immagine=
|immagine=Centaurium erythraea - Köhler–s Medizinal-Pflanzen-058.jpg
|didascalia=
|didascalia=''Centaurium erythraea''<br/><small>Illustrazione pianta .<br/>[[Köhler's Medizinal-Pflanzen]], [[1897]]</small>
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|dominio= [[Eukaryota]]
|regno=[[PlantaeAnimalia]]
|sottoregno=[[Tracheobionta]]
<!-- PER LE PIANTE: -->
|superdivisione=[[Spermatophyta]]
|superdivisione=
|divisione=[[Magnoliophyta]]
|divisione=
|sottodivisione=
<!-- PER GLI ALTRI ESSERI VIVENTI: -->
|superphylum=
|phylum=[[Chordata]]
|subphylum=
|infraphylum=
|microphylum=
|nanophylum=
<!-- PER TUTTI: -->
|superclasse=
|classe=[[MagnoliopsidaMammalia]]
|sottoclasse=[[Asteridae]]
|infraclasse=
|superordine=
|ordine=[[GentianalesPerissodactyla]]
|sottordine= [[Hippomorpha]]
|infraordine=
|superfamiglia=
|famiglia=[[GentianaceaePalaeotheriidae]]
|sottofamiglia='''Pachynolophinae'''
|tribù=
|sottotribù=
|genere=[[Centaurium]] '''Pachynolophus'''
|sottogenere=
|specie='''C. erythraea'''
|sottospecie=
<!-- CLASSIFICAZIONENOMENCLATURA APGBINOMIALE: -->
|biautore=
|FIL?=si
|binome=
|dominioFIL=
|bidata=
|regnoFIL=[[Plantae]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Angiosperme]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Eudicotiledoni]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Tricolpate basali]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Euasteridi]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Euasteridi I]]}}
|famigliaFIL=[[Gentianaceae]]
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=[[Carl Gottlob Rafn|Rafn.]]
|binome=Centaurium erythraea
|bidata=[[1800]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE -->
|triautore=
|trinome=
|tridata=
<!-- ALTRO: -->
|sinonimi=
|sinonimi=''Erythraea centaurium'' <small>Pers.</small><br/>''Gentiana centaurium'' <small>L.</small>,<br/>''Centaurium minus''<br/>''Centaurium umbellatum'' <small>Gilib.</small>
|nomicomuni=
|nomicomuni= biondella,<br/>brundajola,<br/>cacciafebbre,<br/>china salvadich,<br/>chinin,<br/>erba china,<br/>granella,<br/>santaurea,<br/>seghel marina,<br/>tersannina,<br/>tiagin,<br/>tilioel.
|suddivisione=Specie
|suddivisione_testo=
*''P. zambranensis''
*''P. duvali''
*''P. livinierensis''
*''P. garimondi''
*''P. lavocati''
*''P. boixedatensis''
*''P. cesserasicus''
*''P. ? molipontensis''
*''P. ? cayluxi''
*''P. ? bretovensis''
*''P. ? hookeri''
}}
Il '''pachinolofo''' (gen. '''''Pachynolophus''''') è un [[mammifero]] [[perissodattilo]] estinto, forse appartenente ai [[paleoteridi]]. Visse nell'[[Eocene]] inferiore - superiore (circa 52 - 35 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in [[Europa]].
==Descrizione==
Questo animale era di piccole dimensioni, e solitamente non superava i 50 centimetri di altezza al garrese. L'aspetto probabilmente doveva richiamare quello degli attuali [[Cephalophinae|cefalofi]], piccole antilopi dal profilo vagamente arcuato, anche se la corporatura doveva essere più robusta. Le caratteristiche craniche e dentarie di ''Pachynolophus'' erano piuttosto primitive, e assomigliavano a quelle di altri perissodattili arcaici come ''[[Hallensia]]'' e ''[[Propachynolophus]]''. ''Pachynolophus'' era sprovvisto del processo preglenoide caratteristico dei paleoteridi successivi, e i suoi forami orbitali non erano ancora posizionati nella caratteristica maniera degli [[equidi]]. ''Pachynolophus'', tuttavia, possedeva alcune caratteristiche derivate, come profondi solchi che ospitavano i legamenti crociati, un ben distinto tubercolo per l'adduttore sulla parte distale del femore, e una faccetta sustentaculare a forma di J sull'[[Astragalo (anatomia)|astragalo]]. Altre caratteristiche richiamano i [[Ceratomorpha|ceratomorfi]], come la forma della fossa glenoide; la parte superiore del femore, invece, richiama quella dei [[Chalicotheria|calicoteri]] e dei [[Lophiodontidae|lofiodontidi]]. La dentatura di ''Pachynolophus'' era [[brachidonte]], con denti a corona bassa.
==Classificazione==
Il genere ''Pachynolophus'' venne descritto per la prima volta da Pomel nel [[1847]], sulla base di fossili ritrovati nella zona di Pass e Nanterre nell'[[Île-de-France|Ile de France]] ([[Francia]]), risalenti all'Eocene medio. La [[specie tipo]] è '''''P. duvali'''''. Successivamente a questo genere sono state ascritte numerose altre specie, tutte provenienti da vari siti europei dell'Eocene. La più antica è ''P. eulaliensis'', proveniente da [[Sainte-Eulalie]] (Francia meridionale) e risalente all'Eocene inferiore. All'Eocene medio risalgono ''P. boixedatensis'', ''P. livinierensis'' e ''P. cesserasicus'', mentre nel corso dell'Eocene superiore vissero ''P. lavocati'', ''P. garimondi'', ''P. zambranensis''.
 
''Pachynolophus'', a causa delle sue caratteristiche "miste", è stato variamente classificato tra i perissodattili arcaici: alcuni lo hanno classificato come un equoide basale, altri come un paleoteride, altri come un rappresentante di una famiglia a sé stante ('''Pachynolophidae'''). L'opinione corrente tende a considerarlo affine ai veri paleoteridi, o forse un membro aberrante di essi. La notevole longevità di questo genere è comunque insolita per una forma dalle caratteristiche tanto basali, dal momento che nel corso dell'Eocene numerosi altri perissodattili si specializzarono notevolmente in differenti morfologie.
La '''Centaurea minore''' ('''''Centaurium erythraea''''' <small>[[Carl Gottlob Rafn|Rafn.]], [[1800]]</small>) è una pianta [[erba]]cea, annuale o biennale, appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Gentianaceae|Genzianaceae]].
 
==Bibliografia==
Nel linguaggio comune viene spesso indicata come Centaurea minore anche una pianta della famiglia delle [[Asteraceae]], la ''[[Centaurea centaurium]]'', a corolle rosee, molto comune nei prati e nei fossi.
*Pomel, A., 1847. Notes sur les mammifères et reptiles fossiles des terrains éocènes de Paris, inférieurs au dépôt gypseux. Archives des Sciences Physiques et Naturelles de Genève 4, 326–330
*Badiola A, Pereda-Suberbiola X, Cuesta MA (2005) A new species of Pachynolophus (Mammalia, Perissodactyla) from Zambrana (Alava, Basque–Cantabrian Region). Phylogenetic analysis of Pachynolophus and first mention in the Late Eocene of the Iberian Peninsula. Geobios 38: 1–16. doi: 10.1016/j.geobios.2003.07.005
*Danilo L, Remy JA, Vianey-Liaud M, Marandat B, Sudre J, et al. (2013) A new Eocene locality in southern France sheds light on the basal radiation of Palaeotheriidae (Mammalia, Perissodactyla, Equoidea). Journal of Vertebrate Paleontology 33: 195–215. doi: 10.1080/02724634.2012.711404
*Jean A. Remy; Gabriel Krasovec; Éric Lopez; Bernard Marandat; Fabrice Lihoreau (2019). "The Palaeotheriidae (Equoidea, Perissodactyla, Mammalia) from the Eocene fauna of Aumelas (Hérault department, France)". Geodiversitas. 41 (13): 525–585. doi:10.5252/geodiversitas2019v41a13.
{{Portale|mammiferi|paleontologia}}
 
[[Categoria:Paleoteriidi]]
== Distribuzione e habitat ==
Originaria dell'[[Europa]], dell'[[Asia occidentale]] e dell'[[Nordafrica|Africa settentrionale]]; è comune in tutto il territorio italiano.
 
Si trova dal mare alla bassa montagna, nei prati ma anche nelle stoppie.
 
== Morfologia ==
===Portamento===
Alta 20-50 cm, in condizioni favorevoli può anche arrivare ai 60 cm; glabra, il [[fusto]] è quadrangolare, eretto generalmente semplice fino ai 4/5 inferiori, fittamente ramificato in alto, a cima bipara.
===Foglie===
Le [[foglie]] sono opposte, le basali a rosetta, di 3-5 cm x 2-3 cm, obovate, ottuse, le caulinari più piccole, strette e acute. Nelle dicotomie laterali ridotte a minuscole brattee che avvolgono la base dei fiori.
 
===Fiori===
I [[fiori]] sessili o quasi, con [[calice (botanica)|calice]] più breve del tubo della [[corolla]], la quale è lunga 1-2 cm con 5 lobi di colore rosso roseo, senza macchie, a margine intero sono raccolti in piccoli [[corimbo|corimbi]]. Gli [[stami]] sporgono dal tubo della corolla, e le [[antera|antere]] si contorcono a vite dopo l'emissione del [[polline]].[[File:Centaurium erythraea MG 6943.jpg|thumb|left|Centaurium erythraea]]
 
===Frutti===
Il [[frutto]] è una capsula, lunga circa 1 cm, grossa 1 mm che si apre in due valve.
 
===Semi===
I [[semi]] sono lunghi meno di mezzo millimetro e sottili.
 
== Specie simili ==
Può essere confusa con:
* ''[[Centaurium pulchellum]]'' ha dimensioni minori, manca della rosetta di foglie alla base, la ramificazione è presente anche nella parte inferiore del fusto, o comunque è più bassa, l'infiorescenza è più larga e rada, i fiori sono peduncolati, la corolla più piccola con il tubo appena più lungo del calice. le due specie hanno proprietà identiche e vengono comprese nella stessa denominazione comune.
* ''[[Dianthus armeria]]'' che ha foglie lunghe e lineari, i fiori raccolti in piccoli fascetti i petali liberi e dentati rossi con minuscoli punti chiari.
* ''[[Centaurium spicatum]]'' che ha infiorescenze che si ramificano in basso dicotomicamente, poi i rami si continuano come cime unipare, simili a spighe, con fiori più grossi e tozzi, con calice a grosse coste.
 
== Principi attivi ==
Contiene glucosidi amari quali [[eritaurina]], [[eritrocentaurina]], [[fitosterina]], [[Glucidi|zucchero]], [[gomma]], [[olio etereo]], un [[glucoside]], la [[eritricina]], [[acido oleanolico]], una [[resina vegetale|resina]], la [[centauriresina]]. L'eritaurina è stata identificata con la [[genziopicrina]].
 
== Usi ==
{{Disclaimer|medico}}
Viene utilizzata in fitoterapia la pianta essiccata, intera e fiorita. La tradizione popolare vuole che la centaurea abbia proprietà cicatrizzanti, come testimonia il nome stesso che ricorda il mito del [[Chirone|centauro Chirone]], il quale con la centaure aveva curato la ferita procuratagli da Ercole.
Attualmente prevale l'utilizzo per stimolare l'appetito, curare l'inappetenza e favorire la digestione.
Sono infatti state tovate alla centaurea le proprietà [[amaro (sapore)|amare]], [[aperitivo|aperitive]], [[antelmintico|antelmintiche]], [[antiflogistico|antiflogistiche]], [[antipruriginoso|antipruriginose]], [[antiputridativo|antiputridative]], [[antiscorbutico|antiscorbutiche]], [[carminativo|carminative]], [[colagogo|colagoghe]], [[emocatartico|emocatartiche]], [[ipoglicemizzante|ipoglicemizzanti]], [[stimolante|stimolanti]], [[tonico (medicina)|toniche]]. Ne viene preparato un estratto che entra nelle composizioni di [[tinture]], pozioni stomachiche, [[sciroppi]] e un vino aperitivo. Date le sue notevoli proprietà amare trova ampio impiego in liquoreria. È pure usata come [[antipiretico]] "forse il miglior succedaneo del [[chinino]] nei casi di [[malaria]]"<ref>{{Cita libro |titolo = Le piante della salute. Atlante delle piante medicinali |autore = Francesco Bianchini, Francesco Corbetta |illustratore= Marilena Pistoia |editore=Arnoldo Mondadori |città=Milano |anno=1975 |SBN=ITICCUUM10023788 |p=18 }}</ref>.
È sconsigliata in chi soffre di [[ipercloridria]].
 
== Raccolta ==
Viene raccolta nei periodi di luglio-agosto quando sono presenti i fiori. Vengono preferite le piante più piccole 20-30 cm a discapito di quelle più grandi.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro| Giuseppe | Lodi | Piante Officinali Italiane | 1957 |p= 791| Edizioni Agricole Bologna| Bologna}}
* {{cita libro| Jean | Valnet | Fitoterapia. Guarire con le piante | 2005 |p= 719 | Giunti Editore| Milano |ISBN= 88-09-03780-4 }}
* {{Cita libro |titolo = Le piante della salute. Atlante delle piante medicinali |autore = Francesco Bianchini, Francesco Corbetta |illustratore= Marilena Pistoia |editore=Arnoldo Mondadori |città=Milano |anno=1975 |SBN=ITICCUUM10023788 |p=18 }}
 
==Voci correlate==
* [[Elenco delle piante officinali spontanee]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|botanica}}
 
[[Categoria:Gentianaceae]]
[[Categoria:Piante medicinali e officinali]]