Bix Beiderbecke e Nishat Khan: differenze tra le pagine

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{{Artista musicale
{{Citazione|Non ho mai sentito nessuno suonare come lui| [[Louis Armstrong]]}}{{Artista musicale
|nome =LeonNishat Bix BeiderbeckeKahn
|tipo artista = Strumentista
|nome alfa=
|strumento = sitar
|tipo artista =Strumentista
|nazione =Stati UnitiIndia
<!--|immagine=HiresNK1.jpg-->
|genere =Jazz
|genere = Indiana
|strumento =[[cornetta]] ,[[pianoforte]]
|genere2 = world music
|immagine = Bix_Beiderbecke_cropped.jpg
|anno inizio attività =19241980
|anno fine attività =1931 in attività
|numero totale album pubblicati =4
|etichetta=Amiata Records
|immagine = Nishat Khan by Lilly Creightmore.jpg
}}
{{Bio
|Nome = BixNishat
|Cognome = BeiderbeckeKhan
|PostCognomeVirgola = vero nome '''Leon Bix Beiderbecke'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = DavenportCalcutta
|GiornoMeseNascita =
|LuogoNascitaLink = Davenport (Iowa)
|AnnoNascita = 1965
|GiornoMeseNascita = 10 marzo
|AnnoNascitaLuogoMorte = 1903
|GiornoMeseMorte =
|LuogoMorte = New York
|AnnoMorte =
|GiornoMeseMorte = 6 agosto
|AnnoMorteEpoca = 19311900
|Epoca2 = 2000
|Attività = trombettista
|Attività = musicista
|Attività2 = compositore
|Nazionalità = indiano
|AttivitàAltre = e [[cornetta|cornettista]]
|Nazionalità = statunitense
|Immagine =
}}
 
Definito “il più elegante suonatore di [[sitar]] della nuova generazione”<ref>[[Süddeutsche Zeitung]], Germania</ref> è figlio del famoso [[Imrat Khan]] e nipote di [[Vilayat Khan]].
Bix (questo era il suo vero secondo nome, che la critica per anni erroneamente ritenne abbreviazione di "Bismarck") Beiderbecke, fu un [[cornetta|cornettista]] e [[pianoforte|pianista]] bianco degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
 
== Biografia ==
Siamo negli [[Anni 1920|anni venti]] e il mondo del [[jazz]] è attraversato dalla leggenda di un [[trombettista]] bianco chiamato Bix. È uno dei migliori musicisti del momento e la sua breve vita è così spericolata e leggendaria che confonde e sovrasta le sue notevoli doti musicali. Il suono della sua [[cornetta]] è delicato e particolare, elevate le sue capacità nell'improvvisazione. Nel [[1923]] diviene musicista professionista e cornetta solista del gruppo "Wolverines". Con loro incide delle storiche registrazioni. Un anno dopo Bix lascia il gruppo e si unisce all'[[orchestra]] di [[Jean Goldkette]]. Ma perde subito il lavoro perché non sa leggere la musica. Trascorre un paio d'anni peregrinando tra Chicago e [[Saint Louis (Missouri)|St. Louis]], suonando in piccoli gruppi o orchestre, stretto nella morsa dell'[[alcolismo|alcool]]. Arriva il [[1927]], suo anno magico; ritorna a suonare con Goldkette e registra il suo capolavoro pianistico ''In a mist''. Incide con un piccolo gruppo dei pezzi storici, firma con [[Paul Whiteman]] ed entra nella sua mitica [[orchestra]] come cornetta solista. I concerti e le conseguenti registrazioni con Whiteman, dove si ascoltano i suoi assolo, sono di portata storica per il jazz, ma i due anni ([[1928]] - [[1930]]) di permanenza nell'[[orchestra]] sono tumultuosi. La dipendenza dall'alcool lo porta alla distruzione e alla morte a soli ventotto anni. Di lui rimane la leggenda e il rispetto della gente di colore per un bianco che sapeva suonare divinamente la loro musica.
Nishat Khan è l'erede di una delle più antiche ed insigni famiglie di [[Musica classica indiana|musicisti dell'India del Nord]], che vanta una tradizione lunga oltre 400 anni.
 
Inizia lo studio del [[sitar]] da piccolo, con il padre Imrat Khan<ref>[http://www.indianetzone.com/27/ustad_imrat_khan_indian_classical_instrumentalist.htm Ustad Imrat Khan]</ref>, cominciando ad esibirsi a sette anni. Musicista eclettico ed interessato ad un linguaggio sonoro che trascenda i confini della musica indiana, si dedica contemporaneamente ad altri generi musicali, in particolare alla musica classica, all'abstract [[jazz]], al [[canto gregoriano]] e al [[flamenco]]. La sua versatilità di strumentista lo porta a suonare con alcuni dei più importanti artisti della scena internazionale quali [[John McLaughlin]], [[Philip Glass]], Paco Pena<ref>[[Paco Peña|Paco Pena]]</ref>, [[Evelyn Glennie]], e [[Django Bates]].
==Biografia==
===L'infanzia e i primi anni===
Beiderbecke nasce a Davenport, Iowa (USA), da famiglia di classe media, emigrata dalla Germania. Bambino prodigio, imparò a suonare il [[Pianoforte|piano]] a tre anni e subito dopo si avvicinò alla cornetta da autodidatta, folgorato dall'ascolto in un negozio di un disco della [[Original Dixieland Jazz Band]] di [[Nick La Rocca]]. Da ragazzo si divertiva a sgattaiolare verso le sponde del Mississippi, per ascoltare i gruppi che suonavano sul ponte dei "Riverboats", mentre risalivano la corrente del fiume.
 
Si è esibito su alcuni dei palchi più prestigiosi del mondo tra cui la [[Carnegie Hall]] e il [[Lincoln Center]] a New York e la [[Royal Albert Hall]] a Londra.
Il profitto scolastico di Bix era alquanto deludente, a causa delle frequenti assenze fatte per il suo stato di salute precario. Per questo i suoi genitori decisero nel [[1921]] di iscriverlo al College, anche piuttosto esclusivo, di "Lake Forest Academy", a Lake Forest ([[Illinois]]), poco a nord di [[Chicago]]: erano convinti che incrementando la disciplina e l'applicazione scolastica, la sua formazione culturale ne avrebbe tratto giovamento, ma le uniche materie che appassionavano Bix erano la musica e lo sport. Bix cominciò subito a bazzicare Chicago, e tutte le volte che se ne presentava l'occasione, andava nei locali della città ad assorbire il calore della musica che emanavano le jazzbands. Troppo spesso rientrava al college in ritardo oppure era assente alle lezioni del giorno dopo. Questa situazione durò finché la direzione del college lo invitò ad abbandonare l'istituto, visto il suo scarso profitto a causa dei suoi interessi extrascolastici. Fu così che nel [[1923]] ebbe inizio la sua carriera musicale.
 
Nel 2004, viene invitato a suonare insieme ad [[Eric Clapton]], [[Carlos Santana]], [[Jeff Beck]], [[John McLaughlin]] e altri al [[Crossroads Guitar Festival]] a Dallas, Texas.
I primi maestri che contribuirono alla formazione della tecnica strumentale di Bix furono i cornettisti più famosi di [[New Orleans]], che la chiusura del quartiere a luci rosse di [[Storyville]] faceva emigrare a Nord, soprattutto verso Chicago. Primo fra tutti [[Nick La Rocca]]<ref>Nick La Rocca era un bianco che si attribuì la paternità del jazz. Anche se la pretesa era infondata, fu quasi certamente il primo ad usare la parola ''jass'' per indicare il genere musicale in ambito commerciale.</ref>, che suonava nell'[[Original Dixieland Jass Band]] (ODJB). I suoi insegnamenti si possono rilevare nei brani che Bix ha registrato con la ODJB. Altri maestri furono [[Louis Armstrong]], [[Joe "King" Oliver]], il [[clarinettista]] [[Leon Roppolo]]. Anche il fraseggio di [[Freddie Keppard]], rappresentante della vecchia scuola di New Orleans, si ritrova nel brano "Goose Pimples". Secondo i biografi contemporanei, però, chi ha inciso maggiormente nella formazione di Bix è stato [[Emmett Hardy]], famoso cornettista di New Orleans, molto apprezzato, ma di cui non restano incisioni. Diversi musicisti confermarono che l'influenza di Hardy era molto evidente nei brani incisi con "The Wolverines". Nei primi anni venti, il batterista di New Orleans [[Ray Bauduc]], dopo aver ascoltato Hardy suonare, dichiarò che era ancora più ispirato di Bix.
 
Durante l'estate del 2007 parte per un tour in India insieme alla violinista [[Vanessa Mae]] e nel 2008 gira l'Europa con l'innovativo progetto “Spirit&Passion”, insieme al chitarrista flamenco [[Paco Peña]].
Beiderbecke era anche un appassionato di musica classica, e ammirava in particolare le opere di [[Maurice Ravel]], [[Claude Debussy]], e degli Impressionisti Americani, come [[Eastwood Lane]].
 
Nel 2002 viene invitato in Giappone per celebrare il cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche fra l'India e il paese nipponico.
===La carriera===
Nel 1924 Bix iniziò a incidere con la sua band "The Wolverines". Utilizzavano come sigla il brano "Wolverine Blues" di [[Jelly Roll Morton]], che forse diede il nome alla band<ref>Ma è anche possibile che i riferimenti al ''wolverine'' (ghiottone, mammifero carnivoro della famiglia della donnola e del tasso) siano extramusicali. Ad esempio il ghiottone(Gulo gulo, mustelide), è l'animale ufficiale dello stato del [[Michigan]] (che confina con l'Illinois e dove la band suonava spesso), i cui abitanti sono chiamati ''wolverines''.</ref>.Grazie a queste registrazioni divenne un musicista famoso e ricercato sia a Chicago, sia a [[New York]]. Incise ancora dei brani importanti e innovativi con [[Frank Trumbauer]] (detto "Tram") e con la "[[Jean Goldkette Orchestra]]". Quando questa si sciolse, dopo l'incisione di "In My Merry Oldsmobile", nel maggio del 1927, Bix e "Tram" si aggregarono momentaneamente alla band di [[Adrian Rollini]], che si esibiva al'' Club New Yorker'', a New York, per approdare poi alla "[[Paul Whiteman]] Orchestra", la più popolare e meglio pagata sulla piazza in quel momento.
Bix era anche un bravo [[pianista]] e spesso lasciava la cornetta per accompagnarsi al [[pianoforte|piano]] per un paio di "giri" (vedi "For No Reason At All In C " del 1927). Bix ci ha lasciato parecchie composizioni per piano: la più famosa è ''[[In A Mist]]'' un pezzo di sapore vagamente [[Debussy|debussiano]], anche se non del tutto impressionista, poiché, soprattutto nella seconda parte, ancora legato alla tradizione del ragtime, che incise con diverse formazioni. Molte delle altre ("Flashes", "In The Dark", "Candlelights" e la stessa "Davenport Blues") in seguito verranno incise (fra gli altri) da [[Jess Stacy]], [[Bunny Berigan]], [[Jimmy McPartland|Jimmy]] e [[Marion McPartland]], [[Dill Jones]], [[Ralph Sutton]], [[Miff Mole]].
 
Viene insignito di diversi premi per i suoi contributi alla cultura e per le sue attività umanitarie, fra questi il Pacific Asia Museum Award<ref>[http://www.pacificasiamuseum.org/_about/ Pacific Asia Museum Award] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100201062127/http://www.pacificasiamuseum.org/_about/ |data=1º febbraio 2010 }}</ref> a Los Angeles nel 2004 e il U.S. Congressional Award for Contribution to Culture and Community.
===Gli ultimi anni===
Nishat Kahn è da sempre molto impegnato anche come didatta, e si è dedicato allo studio e alla trasmissione dell'importante eredità musicale della sua famiglia. Nel corso degli anni ha insegnato<ref>[http://www.international.ucla.edu/asia/events/showevent.asp?eventid=2816 UCLA]</ref> alla [[UCLA]] di Los Angeles e in altri prestigiosi atenei.
Bix soffriva di problemi di salute fin dall'infanzia; a questo stato di salute precario si aggiunse poi l'[[alcolismo]], di cui divenne vittima, incentivato sia dal [[proibizionismo]] che dalla sua attività musicale svolta prevalentemente nei nights dove l'alcool scorreva a fiumi.
 
Grazie alla tecnica esplosiva e alla profondità e complessità del linguaggio musicale Nishat Kahn è stato avvicinato ad artisti quali [[Jimi Hendrix]] (Chicago Sun Times) e [[J.S. Bach]] ([[Washington Times]]).
Bix morì all'età di 28 anni, nel suo appartamento al numero 43-30, 46th Street, Sunnyside, Queens, di [[New York]], il 6 agosto [[1931]]. Anche se sul suo certificato di morte la causa descritta è "[[polmonite]]", le circostanze precise sono ancora oscure.
La sua musica è stata definita “Profonda ed elettrificante...pura allegria, che attraverso la tradizione raggiunge l'estasi” ([[New York Times]]).
 
== Discografia ==
* Ustad Nishat Khan with [[John McLaughlin]], The Promise, [[Polygram Records]], 1996
===Registrazioni originali===
* Ustad Nishat Khan, Raga Miyan Ki Malhar/Raga Dhansri, India Archives, 1996
* 1924: "Jazz Me Blues" (The Wolverine Orchestra).
* Ustad Nishat Khan e l'[[Ensemble Gilles Binchois]], Meeting of Angels, [[Amiata Records]], ARNR 0603,Firenze 1997
* 1925: "Davenport Blues" (Bix Beiderbecke and his Rhythm Jugglers).
* Ustad Nishat Khan, Raga Khan, [[Amiata Records]] ARNR 1997, Firenze, 1998
* 1926: "Sunday" (Jean Goldkette and his Orchestra).
* 1927: "Singin' The Blues" (Frank Trumbauer and his Orchestra).
* 1927: "For No Reason At All In C" (Tram, Bix and Eddie in their three piece band).
* 1927: "In A Mist" (piano solo).
* 1927: "At The Jazz Band Ball" (Bix Beiderbecke and his Gang).
* 1928: "San" (Paul Whiteman and his Orchestra).
* 1928: "Dardanella" (Paul Whiteman and his Orchestra).
* 1928: "Ol'Man River" (Bix Beiderbecke and his Gang).
* 1929: "Futuristic Rhythm" (Frank Trumbauer and his Orchestra).
* 1930: "Barnacle Bill, The Sailor" (Hoagy Carmichael and his Orchestra).
 
===Ristampe attuali=Note ==
<references/>
* "Bix Restored", AMG (12 cd);
* "Real Jazz Me Blues", Sony;
* "Bix Beiderbecke: The Bix Beiderbecke Story", Deja Vu DVRECD 14;
* "Bix Beiderbecke: Vol. 1 : Singin' The Blues", Columbia.
* "Bix Beiderbecke: Vol. 2 :At The Jazz Band Ball", Columbia.
 
== Bibliografia ==
==Film dedicati alla sua figura==
* Garland Encyclopedia of World Music, Vol. 5, Alison Arold/Routledge Editor, 1999
*''[[Chimere (film 1950)|Chimere]]'' (''Young Man with a Horn'', USA [[1950]], [[Michael Curtiz]])
* Ruckert George E., ''Music in North India: Experiencing Music, Expressing Culture'', Oxford University Press, 2003
*''[[Bix: None Of Them Play Like Him Yet]]'', (USA [[1981]], [[Brigitte Berman]]).
* Pacciolla Paolo,'' Il pensare musicale indiano'', Besa editore, 2005
*''[[Bix (film 1991)|Bix]]'' (ITA [[1991]], [[Pupi Avati]]).
* Daniélou Alain,''Il tamburo di Shiva. La tradizione musicale dell'India del nord'', Casadeilibri, 2007
 
* Clayton Martin, ''Time in Indian Music: Rhythm, Metre, and Form in North Indian Rag Performance'' , Oxford University Press, 2008
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Bix Beiderbecke}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.medieval.org/music/world/vk.html|Vilayat Khan}}
* {{cita web | 1 = http://www.khan.com/ | 2 = Vilayat Khan official website | accesso = 3 febbraio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100207063142/http://www.khan.com/ | dataarchivio = 7 febbraio 2010 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.nishatkhan.com/|Nishat Khan official website}}
* {{cita web|http://www.culturalindia.net/indian-music/music-instruments.html|Strumenti musicali indiani}}
* {{cita web|url=http://www.amiatarecords.com/index.php?page=Meeting+of+Angels&toc=793|titolo=Amiata Records}}
 
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{{Portale|biografie|jazz|musica}}
 
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