Sinagoga Bevis Marks di Londra e Nishat Khan: differenze tra le pagine

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{{Artista musicale
{{Edificio religioso
|nome =Nishat Kahn
|NomeEdificio = Sinagoga Bevis Marks di Londra<br /><small>Bevis Marks Synagogue, London</small>
|tipo artista = Strumentista
|Immagine = Bevis Marks Synagogue - geograph.org.uk - 1229874.jpg
|Didascaliastrumento = sitar
|nazione =India
|Larghezza =
<!--|immagine=HiresNK1.jpg-->
|Città = [[Londra]]
|Regionegenere = Indiana
|genere2 = world music
|SiglaStato = ENG
|anno inizio attività =1980
|Religione = [[Ebraismo]]
|anno fine attività = in attività
|Architetto =
|numero totale album pubblicati =4
|StileArchitett = [[Architettura neoclassica|neoclassico]]
|etichetta=Amiata Records
|InizioCostr =
|immagine = Nishat Khan by Lilly Creightmore.jpg
|FineCostr = [[1701]]
}}
{{Bio
|Nome = Nishat
|Cognome = Khan
|Sesso = M
|LuogoNascita = Calcutta
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1965
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = musicista
|Nazionalità = indiano
}}
[[File:Bevis Marks Synagogue 03.JPG|thumb|upright=1.2|L'interno]]
[[File:Bevis Marks Synagogue P6110039.JPG|thumb|L'arca santa]]
[[FIle:Bevis Marks Synagogue P6110044.JPG|thumb|L'ingresso]]
 
Definito “il più elegante suonatore di [[sitar]] della nuova generazione”<ref>[[Süddeutsche Zeitung]], Germania</ref> è figlio del famoso [[Imrat Khan]] e nipote di [[Vilayat Khan]].
La '''sinagoga Bevis Marks di Londra''', costruita nel [[1701]], di rito sefardita, è la più antica sinagoga oggi esistente non solo di [[Londra]], ma dell'intero [[Regno Unito]]. È una delle sinagoghe storiche della città, assieme alla [[Sinagoga grande di Londra]] (1790, oggi scomparsa), alla [[sinagoga Sandys Row di Londra|sinagoga Sandys Row]] ([[1867]]), e alla [[sinagoga New West End di Londra|sinagoga New West End]] (1879).
 
== Storia e architetturaBiografia ==
Nishat Khan è l'erede di una delle più antiche ed insigni famiglie di [[Musica classica indiana|musicisti dell'India del Nord]], che vanta una tradizione lunga oltre 400 anni.
Nel XVII secolo agli ebrei fu nuovamente concesso il diritto di risiedere a [[Londra]] dopo le espulsioni dei secoli precedenti. Dal [[1656]] la comunità sefardita aveva una propria sinagoga, a Creechurch Lane, che fu ampliata e ristrutturata nel [[1674]]. Ma quando nel 1698 [[David Nieto]] divenne rabbino capo della comunità sefardita di Londra, la decisione fu presa di costruire un nuovo, più ampio luogo di culto. Non era solo un problema demografico. Attorno al [[1690]] si era formata a Londra anche una comunità ashkenazita con la propria sinagoga a Duke's Place (vedi [[sinagoga grande di Londra]]). La comunità sefardita aveva un prestigio da difendere. Nel [[1699]] il terreno venne acquisito; nel settembre [[1701]] la costruzione era stata completata e la sinagoga poté essere dedicata. L'arredamento e la disposizione degli interni riflettono l'influenza della [[Sinagoga portoghese di Amsterdam]] del [[1677]].
 
Inizia lo studio del [[sitar]] da piccolo, con il padre Imrat Khan<ref>[http://www.indianetzone.com/27/ustad_imrat_khan_indian_classical_instrumentalist.htm Ustad Imrat Khan]</ref>, cominciando ad esibirsi a sette anni. Musicista eclettico ed interessato ad un linguaggio sonoro che trascenda i confini della musica indiana, si dedica contemporaneamente ad altri generi musicali, in particolare alla musica classica, all'abstract [[jazz]], al [[canto gregoriano]] e al [[flamenco]]. La sua versatilità di strumentista lo porta a suonare con alcuni dei più importanti artisti della scena internazionale quali [[John McLaughlin]], [[Philip Glass]], Paco Pena<ref>[[Paco Peña|Paco Pena]]</ref>, [[Evelyn Glennie]], e [[Django Bates]].
L'esterno è molto semplice, discreto, come del resto in tutte le sinagoghe del periodo, anche se la collocazione in un vicolo interno rese possibile che essa potesse più chiaramente dichiarare la sua presenza e la sua funzione. Il fatto che l'edificio sorgesse pressoché isolato permise l'apertura di ampi finestroni su tutti i lati. Essi danno una grande luminosità alla sala rettangolare, dove il matroneo si allunga a balconata su tre lati sorretto da 12 colonne in marmo a simboleggiare le 12 tribù di Israele. Una semplice griglia in ferro battuto separa il matroneo dal santuario .
 
Si è esibito su alcuni dei palchi più prestigiosi del mondo tra cui la [[Carnegie Hall]] e il [[Lincoln Center]] a New York e la [[Royal Albert Hall]] a Londra.
Contro la parete orientale è l'arca santa (Aron Kodesh), intagliate a mano in legno di quercia dipinto ad assomigliare marmo colorato. Le sculture a bassorilievo in stile rinascimentale sono dipinte in oro e verde. Due grandi tavole della Legge coronano l'arca con inscritti a caratteri dorati i Dieci Comandamenti in ebraico. La bimah è situata al centro della sale. La piattaforma è circondato da una balaustra in legno tornito con ingressi su entrambi i lati. Sulla parte anteriore sono collocati quattro imponenti candelieri in ottone per illuminare il leggio. Dal soffitto pendono sette lampadari in ottone a simbolo dei sette giorni della settimana; il più grande, dono della [[Sinagoga portoghese di Amsterdam]], è appeso al centro della sala di preghiera. Le candele in esso continuano ancor oggi ad essere accese per matrimoni e feste ebraiche, mentre Il resto dei lampadari sono stati elettrificati nel 1929. Alcune delle panche in legno collocate nella parte posteriore della sala di preghiera, provengono dalla vecchia sinagoga di Creechurch Lane.<ref>[http://www.synagogues360.org/synagogues.php?ident=united_kingdom_006 Synagogues360 (veduta panoramica della sinagoga)]</ref>
 
Nel 2004, viene invitato a suonare insieme ad [[Eric Clapton]], [[Carlos Santana]], [[Jeff Beck]], [[John McLaughlin]] e altri al [[Crossroads Guitar Festival]] a Dallas, Texas.
La sinagoga è rimasta pressoché intatta nella sua forma originaria. Il tetto fu danneggiato da un incendio nel 1738 ma prontamente riparato nel 1749. Nel 1901 il bicentenario fu celebrato con grande solennità.<ref>[http://www.jewishencyclopedia.com/articles/3236-bevis-marks-synagogue Jewish Encyclopedia]</ref> Durante i bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]] gli oggetti di valore furono rimossi e custoditi in un luogo sicuro; la sinagoga comunque subì solo danni minori. Più seri furono i danni strutturali subiti in seguito agli attacchi terroristici dell'[[IRA]] alla City di Londra nel [[1992]] e [[1993]]. Anche ad essi comunque si è potuto fare rimedio.
 
Durante l'estate del 2007 parte per un tour in India insieme alla violinista [[Vanessa Mae]] e nel 2008 gira l'Europa con l'innovativo progetto “Spirit&Passion”, insieme al chitarrista flamenco [[Paco Peña]].
La sinagoga Bevis Marks è la più antica sinagoga sefardita di [[Londra]] e la più antica sinagoga ancora in uso di tutto il [[Regno Unito]] . Assieme alla [[sinagoga Sandys Row di Londra|sinagoga Sandys Row]] e alla [[sinagoga New West End di Londra|sinagoga New West End]] è una delle tre sinagoghe di Londra ad essere stata inserita nella lista dei principali monumenti artistici del [[Regno Unito]]. Dopo oltre 300 anni di ininterrotto servizio la sinagoga rimane oggi al centro della vita dell'ebraismo sefardita inglese e un popolare luogo di visita.<ref>[http://www.bevismarks.org.uk Official Website]</ref>
 
Nel 2002 viene invitato in Giappone per celebrare il cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche fra l'India e il paese nipponico.
Tra i membri della congregazione si ricordano rabbini di rilievo internazionale come il già citato [[David Nieto]] (1654-1728) o [[Moses Gaster]] (1856-1939), nonché personaggi di rilievo nella cultura e nella politica inglese, a cominciare da [[Moses Montefiore]]. Il seggio da lui abitualmente occupato è ancor oggi riservato solo alla presenza di illustri ospiti. Nel 2001 il [[Carlo, principe di Galles|principe Carlo]] di Inghilterra ha utilizzato il sedile durante il servizio per il tricentenario della sinagoga, e nel 2006 l'onore è toccato al primo ministro [[Tony Blair]] per il servizio in celebrazione del 350º anniversario del re-insediamento degli ebrei in Gran Bretagna.
 
Viene insignito di diversi premi per i suoi contributi alla cultura e per le sue attività umanitarie, fra questi il Pacific Asia Museum Award<ref>[http://www.pacificasiamuseum.org/_about/ Pacific Asia Museum Award] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100201062127/http://www.pacificasiamuseum.org/_about/ |data=1º febbraio 2010 }}</ref> a Los Angeles nel 2004 e il U.S. Congressional Award for Contribution to Culture and Community.
Nishat Kahn è da sempre molto impegnato anche come didatta, e si è dedicato allo studio e alla trasmissione dell'importante eredità musicale della sua famiglia. Nel corso degli anni ha insegnato<ref>[http://www.international.ucla.edu/asia/events/showevent.asp?eventid=2816 UCLA]</ref> alla [[UCLA]] di Los Angeles e in altri prestigiosi atenei.
 
Grazie alla tecnica esplosiva e alla profondità e complessità del linguaggio musicale Nishat Kahn è stato avvicinato ad artisti quali [[Jimi Hendrix]] (Chicago Sun Times) e [[J.S. Bach]] ([[Washington Times]]).
La sua musica è stata definita “Profonda ed elettrificante...pura allegria, che attraverso la tradizione raggiunge l'estasi” ([[New York Times]]).
 
== Discografia ==
* Ustad Nishat Khan with [[John McLaughlin]], The Promise, [[Polygram Records]], 1996
* Ustad Nishat Khan, Raga Miyan Ki Malhar/Raga Dhansri, India Archives, 1996
* Ustad Nishat Khan e l'[[Ensemble Gilles Binchois]], Meeting of Angels, [[Amiata Records]], ARNR 0603,Firenze 1997
* Ustad Nishat Khan, Raga Khan, [[Amiata Records]] ARNR 1997, Firenze, 1998
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Garland Encyclopedia of World Music, Vol. 5, Alison Arold/Routledge Editor, 1999
* P. Lindsay. ''The Synagogues of London''. London: Valentine Mitchell, 1993.
* Ruckert George E., ''Music in North India: Experiencing Music, Expressing Culture'', Oxford University Press, 2003
* Sharman Kadish, ''Jewish Heritage in England: An Architectural Guide'', English Heritage, 2006
* Pacciolla Paolo,'' Il pensare musicale indiano'', Besa editore, 2005
 
* Daniélou Alain,''Il tamburo di Shiva. La tradizione musicale dell'India del nord'', Casadeilibri, 2007
== Voci correlate ==
* Clayton Martin, ''Time in Indian Music: Rhythm, Metre, and Form in North Indian Rag Performance'' , Oxford University Press, 2008
* [[Londra]]
* [[Storia degli ebrei in Inghilterra]]
* [[Lista delle sinagoghe d'Europa]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.bevismarks.org.uk Official Website]
* {{cita web|http://www.medieval.org/music/world/vk.html|Vilayat Khan}}
* [http://www.synagogues360.org/synagogues.php?ident=united_kingdom_006 Synagogues360 (veduta panoramica della sinagoga)]
* {{cita web | 1 = http://www.khan.com/ | 2 = Vilayat Khan official website | accesso = 3 febbraio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100207063142/http://www.khan.com/ | dataarchivio = 7 febbraio 2010 | urlmorto = sì }}
* [http://www.jewishencyclopedia.com/articles/3236-bevis-marks-synagogue Jewish Encyclopedia]
* {{cita web|http://www.nishatkhan.com/|Nishat Khan official website}}
* [http://www.sacred-destinations.com/england/london-bevis-marks-synagogue Sacred Desinations]
* {{cita web|http://www.culturalindia.net/indian-music/music-instruments.html|Strumenti musicali indiani}}
* {{cita web|url=http://www.amiatarecords.com/index.php?page=Meeting+of+Angels&toc=793|titolo=Amiata Records}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|musica}}
{{portale|architettura|ebraismo|Regno Unito}}
 
[[Categoria:Sinagoghe di Londra|Bevis Marks]]