Lockheed P-38 Lightning e Cristian Molinaro: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{Infobox aeromobile
|Nome = Cristian Molinaro
|Aeromobile=aereo_militare
|Immagine = Torino-Zenit (7).jpg
|Nome=Lockheed P-38J Lightning
|Didascalia = Molinaro con la maglia del [[Torino Football Club|Torino]] nel 2015
|Immagine=Lockheed_P-38_Lightning_USAF.JPG
|Sesso = M
|Didascalia=P-38 in volo, ben evidente la caratteristica configurazione bitrave
|CodiceNazione = {{ITA}}
<!-- Descrizione -->
|Disciplina = Calcio
|Tipo=[[Aereo da caccia|caccia pesante]]
|Ruolo = [[Difensore]]
|Equipaggio=1
|Squadra = {{Calciatore svincolato}}
|Data_ordine =
|TermineCarriera =
|Data_accettazione =
|SquadreGiovanili =
|Data_primo_volo=27 gennaio [[1939]]
{{Carriera sportivo
|Data_entrata_in_servizio=giugno [[1941]]
|????-2002 |{{Calcio Salernitana|G}} |
|Costruttore={{Bandiera|USA}} [[Lockheed Corporation]]
}}
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Squadre =
|Utilizzatore_principale =
{{Carriera sportivo
|Altri_utilizzatori =
|2002-2005 |{{Calcio Salernitana|G}}|77 (1)
|Tavole_prospettiche = Lockheed P-38 Lightning 3-view.svg
|2005-2007|{{Calcio Siena|G}}|56 (0)
|Esemplari=10&nbsp;000 circa
|2007-2010 |{{Calcio Juventus|G}}|65 (0)
|Lunghezza= 11,53 [[metro|m]]
|2010-2014 |{{Calcio Stoccarda|G}}|93 (0)
|Altezza= 3,00 [[metro|m]]
|2014|{{Calcio Parma|G}}|16 (2)
|Apertura_alare= 15,85 [[metro|m]]
|2014-2018|{{Calcio Torino|G}}|81 (1)
|Superficie_alare= 30,43 [[metro quadro|m²]]
|2018-2019|{{Calcio Frosinone|G}}|14 (0)
|Efficienza =
}}
|Allungamento_alare =
|SquadreNazionali =
|Peso_a_vuoto= 5&nbsp;800 [[chilogrammo|kg]]
{{Carriera sportivo
|Peso_carico=
|2004-2005 |{{bandiera|ITA}} [[B Italia]]|2 (0)
|Peso_max_al_decollo=7&nbsp;940 [[chilogrammo|kg]]
|2010 |{{Naz|CA|ITA}}|2 (0)
<!-- Propulsione -->
}}
|Motore=2 [[Allison V-1710|Allison V-1710-89/91]]<br />12 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] [[Motore a V|a V]] turbocompressi
|Allenatore =
|Spinta=
|Incontri =
|Potenza=1&nbsp;425 [[Cavallo vapore|CV]] ciascuno
|Vittorie =
<!-- Prestazioni -->
|Aggiornato = 17 marzo 2019
|Velocità_max= 667 [[Chilometro orario|km/h]] a 7.620 m
}}
|Autonomia= 3.640 [[chilometro|km]] (massima)
{{Bio
|Tangenza= 13.400 [[metro|m]]
|Nome = Cristian
|Mitragliatrici=4x 12,7 mm
|Cognome = Molinaro
|Cannoni=1x 20 mm
|Sesso = M
|Bombe=2 da 454 kg
|LuogoNascita = Vallo della Lucania
|Missili=
|GiornoMeseNascita = 30 luglio
|Altro=
|AnnoNascita = 1983
<!--Impieghi sperimentali
|LuogoMorte =
e di ricerca -->
|GiornoMeseMorte =
|Impieghi_sperimentali =
|AnnoMorte =
<!-- Record e primati -->
|Attività = calciatore
|Record =
|Nazionalità = italiano
|Note=4 tubi M10 per 3 razzi da 112 mm
|PostNazionalità = , [[Difensore (calcio)|difensore]] svincolato
|Ref=Flyingbulls.com
}}
Il '''Lockheed P-38J Lightning''' ("[[Fulmine]]" in [[lingua inglese|inglese]]) era un [[aereo da caccia|caccia]] pesante bimotore [[USA|statunitense]] a largo raggio d'azione, impiegato durante la [[seconda guerra mondiale]] dalla RAF e dagli Stati Uniti (AAC/AAF).<ref name="Gunston p. 36."> Gunston 1984, p. 36.</ref> Alla sua apparizione, nel 1939, era un aereo rivoluzionario, estremamente innovativo, grazie soprattutto alla [[fusoliera]] bitrave, ai due [[motore a V|motori a V]] Allison con turbocompressori all’interno delle travi di coda e al carrello d’atterraggio a triciclo anteriore.<ref name="Gunston p. 36." /> Il pilota sedeva in un ampio abitacolo con ottima visibilità, ma la cabina di pilotaggio risultava torrida d'estate e gelida ovunque e in qualsiasi stagione ad alta quota. L'aereo era molto stabile grazie ai due motori che, girando in senso contrario, annullavano la tipica tendenza ad imbardare, tipica dei caccia ad elica monomotore. Ma i propulsori Allison erano delicati e scarsamente affidabili.
 
== Caratteristiche tecniche ==
L'aereo volò alla fine degli [[anni 1930|anni trenta]] e un esemplare andò perduto perché in picchiata arrivò a superare gli 840 km/h, andando in un regime di compressibilità da alto numero di Mach per via della sua finezza; tale problema, che comportava la perdita di efficacia dei comandi di volo, fu riscontrato anche su altri velivoli (ad es. sul [[Republic P-47 Thunderbolt|P-47]]).
Ricopre prevalentemente il ruolo di terzino sinistro; all'occorrenza può agire anche da esterno di centrocampo o da difensore centrale.<ref>{{Transfermarkt}}</ref>
Nel 1939, sorvolò gli Stati Uniti da costa a costa, in appena 7 ore e 2 minuti con due sole soste per il rifornimento, una prestazione che a quei tempi aveva dell’incredibile.<ref name="Gunston p. 36." />
Il P-38 fu probabilmente il caccia più silenzioso della storia, dato che gli scarichi erano smorzati dai turbo della General Electric dei due motori Allison, e perdonava molti errori di pilotaggio ma la sua velocità di rollio era troppo bassa perché potesse eccellere come caccia da duelli aerei.<ref name="Gunston/Octopus p. 133."> Gunston/Octopus 1980, p. 133.</ref> Ne vennero prodotti, in totale, 9.942 esemplari.<ref name="Gunston p. 37."> Gunston 1984, p. 37.</ref>
Curiosamente, questo moderno e potente caccia ad elica, divenne l'ultima vittima abbattuta da un biplano da caccia - un [[Fiat C.R.42]] - nella storia.<ref name="Gustavsson and Slongo p. 73.">Gustavsson and Slongo 2009, p. 73.</ref>
 
== StoriaCarriera ==
=== SviluppoClub ===
==== Inizi ====
Nel febbraio 1937, l’Army Air Corps degli Stati Uniti, emise una specifica per un caccia da scorta, nonché [[Caccia intercettore|intercettore]] a lungo raggio, in grado di raggiungere i 580 km/h ad una quota di 6.096 metri, per un’ora. La Lockheed, che non aveva mai costruito un caccia militare, propose un caccia rivoluzionario, con molte soluzioni tecniche innovative.<ref name="Gunston p. 36." />
Ha iniziato a giocare all'età di 5 anni nella squadra della [[Gelbison]], a [[Vallo della Lucania]]. Cresce calcisticamente nella {{Calcio Salernitana|N}} e, terminata la gavetta nelle squadre giovanili, esordisce con questa nel campionato di [[Serie B 2002-2003]]. Le due stagioni agonistiche successive le gioca da titolare nelle file salernitane, realizzando nel [[Serie B 2004-2005|2004-2005]] la sua prima marcatura fra i professionisti, in un incontro tra i campani ed il {{Calcio Bari|N}}.
Il concetto di base fu quello di costruire "meno aereo possibile attorno al più potente motore possibile". E il P-38 (chiamato dai nazisti ''Der Gabelschwanz Teufel'', "diavolo dalla coda biforcuta"), in effetti, pur essendo una macchina molto pesante e grande in termini di dimensioni, risultava estremamente snella ed "essenziale".
Le principali innovazioni riguardavano, oltre i motori con turbocompressori GEC, gli ipersostentatori (di tipo Fowler) e gli scambiatori di calore nei bordi d’entrata delle ali, mentre i radiatori di raffreddamento erano collocati nelle travi di coda. In una piccola gondola centrale c’erano l'[[abitacolo (aeronautica)|abitacolo]] e l’armamento (un cannone Madsen da 23 mm e quattro mitragliatrici Browning, sistemati davanti al pilota).<ref name="Gunston p. 36." />
Il Lightning aveva un'ardita struttura a "doppia trave" per la fusoliera e un'[[Ala (aeronautica)|ala]], che era trapezoidale allungata. I [[piano di coda|piani di coda]] verticali erano doppi e collegati tra di loro da un unico piano orizzontale.
Un prototipo durante le prime prove di rullaggio, si schiantò ai bordi della pista mentre due settimane dopo, il primo volo, effettuato al Mitchell Field nello stato di New York, finì con un incidente che distrusse completamente il velivolo.<ref name="Gunston p. 36." />
Ma dopo la trasvolata record “coast-to-coast”, nonostante le perplessità dei piloti da caccia (abituati ai monomotori), e i dubbi legati al massiccio impiego di nuove tecnologie e ai costi elevati, i generali dell’Air Force lasciarono cadere ogni dubbio sul rivoluzionario caccia e così fu avviata la costruzione di una prima serie.<ref name="Gunston p. 36." />
Nel 1941 era pronto il primo di 13 YP-38,armati con un cannone Oldsmobile da 37 mm, due mitragliatrici da 12,7 e altre due da 7,62mm. Nella seconda serie di 20 esemplari, realizzata nella fabbrica Lockheed di Burbank, le due mitragliatrici con calibro da fucile vennero sostituite da altre due 12,7 e venne aggiunta una blindatura. La successiva versione “D” venne dotata di serbatoi autosigillanti.<ref name="Gunston p. 36." />
L'affidabilità del motore Allison lasciò tuttavia sempre a desiderare, specie in climi molto freddi. Il pilota aveva a disposizione un abitacolo spazioso e con un'ottima visibilità tutt'intorno, ma era anche in difficoltà per il freddo che era costretto a sopportare (l'aereo in [[Europa]] era noto come "vagone frigo"). Anteriormente aveva solo il vetro blindato e la batteria delle armi, e se la mancanza del motore favoriva la visibilità, certamente non aiutava a tenere abbastanza caldo l'abitacolo.
 
==== Siena e Juventus ====
I carichi esterni venivano sistemati sotto le ali, mentre i serbatoi erano alloggiati nelle semiali interne. Le prestazioni, nonostante il crescere della potenza dei motori Allison, rimasero assai stabili perché anche il peso aumentava. Con il tempo l'aereo divenne talmente specializzato nel [[bombardamento tattico]] che alcuni modelli portavano addirittura un secondo uomo d'equipaggio per eseguire il puntamento, allo scopo di guidare il bombardamento delle formazioni di bombardieri a quote più elevate.
Nel 2005 viene notato dalla fitta rete di osservatori della {{Calcio Juventus|N}} ed ingaggiato per la squadra bianconera che, già coperta nel ruolo, decide di darlo in compartecipazione al {{Calcio Siena|N}}<ref>{{Cita web|autore=Emanuele Rigano|url=http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?action=read&id=13035|titolo=UFFICIALE: Molinaro al Siena|giorno=22|mese=08|anno=2005|accesso=25 ottobre 2008}}</ref>, squadra nella quale già giocano numerosi calciatori in prestito dal club torinese. Esordisce in [[Serie A 2005-2006|Serie A]] il 18 settembre 2005 in Siena-{{Calcio Palermo|N}} 1-2 e la prima stagione nella massima serie è caratterizzata da alti e bassi, infatti, chiuso nel ruolo di terzino sinistro dal più esperto [[Gianluca Falsini|Falsini]], si ritaglia il suo spazio subentrando a partita iniziata o da titolare in caso di mancanza del compagno.
 
Per la stagione [[Serie B 2006-2007|2006-2007]] la Juventus, investita dalle vicissitudini negative delle sentenze di ''[[Calciopoli]]'', decide di confermare la [[compartecipazione]] con il Siena che, ceduto Falsini, punta su di lui quale titolare del ruolo di esterno difensivo di sinistra. Forte della fiducia accordatagli dalla società e da Mister [[Mario Beretta|Beretta]], colleziona 36 presenze su 38 giornate di campionato e 2 presenze su 2 turni di [[Coppa Italia 2006-2007|Coppa Italia]].
=== Impiego operativo ===
[[File:P-38F-1-LO Lightning-41-7582.jpg|thumb|Un P-38F Schierato in Nord Africa]]
L'aereo era già in servizio all'entrata in guerra degli Stati Uniti. Pochi minuti dopo la dichiarazione di guerra agli Stati Uniti, il 7 dicembre 1941, un P-38 abbatté un [[Focke-Wulf 200C|Focke-Wulf 200 C4]] al largo dell'Islanda.<ref name="Guston p. 37.">Gunston 1984, p. 37.</ref>
Presto trovò impiego sia nel [[Guerra del Pacifico (seconda guerra mondiale)|teatro del Pacifico]] che in quello europeo. I primi modelli impiegati furono i P-38E per la difesa metropolitana, ma gli esemplari della versione P-38F erano i veri modelli iniziali di riferimento, grazie alla loro velocità di 630 km/h, un cannone da 20 mm e 4 mitragliatrici [[Browning M2|M2]] aeronautiche (i precedenti modelli avevano un cannone Colt da 37 mm, due M2 più 2 Mg leggere).
Nel marzo 1940, la “Commissione Britannica per la valutazione e l’acquisto delle armi” (British Purchasing Commission) ordinò 143 P-38 versione “D”, ma con cannone da 20 mm al posto di quello di calibro superiore e maggiore quantità di munizioni trasportare. Il Dipartimento di Stato, però, proibì l’esportazione dei motori Allison F2. Questa serie, allora, denominata Lightning I, fu equipaggiata con propulsori C 15 che, oltre a non avere il turbocompressore, invece di avere rotazione sinistrorsa e destrorsa, ruotavano entrambi verso destra. La RAF giudicò però questi aerei “deludenti” e li rifiutò.<ref name="Gunston p. 37." />
I Lightning servirono anche come traino per gli alianti, furono dotati di pattini per operare da basi innevate, vennero impiegati come aerei-ambulanza (trasportavano due barelle con protezioni). Alcuni esemplari effettuarono moltissime missioni ECM, per contromisure.<ref name="Gunston p. 37." />
 
Il 20 giugno 2007, poco prima del termine ultimo per definire le compartecipazioni, la Juventus lo riscatta<ref>{{Cita web|autore=Marcello Mastrocola|url=http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?action=read&id=63636|titolo=UFFICIALE: Molinaro alla Juventus|giorno=20|mese=06|anno=2007|accesso=25 ottobre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070824103819/http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?action=read&id=63636|dataarchivio=24 agosto 2007}}</ref> per una cifra pari a 2,5 milioni di [[euro]]. Durante la stagione [[Serie A 2007-2008|2007-2008]], a 24 anni, si ritaglia un posto da titolare sulla fascia sinistra della difesa bianconera, grazie allo spostamento del compagno [[Giorgio Chiellini|Chiellini]] al centro della difesa. Il 27 agosto 2007, nella gara contro il [[Parma]] di [[Coppa Italia]], dopo essere subentrato ad [[Antonio Nocerino]] al 59', realizza il suo primo gol con la maglia della Juventus con un colpo di testa realizzando il momentaneo 0-1 (la partita verrà poi vinta dai bianconeri per 1-3).
==== Fronte del Pacifico ====
La guerra contro i [[Giappone|giapponesi]] vide il Lightning subito in prima linea, e le grandi distanze del teatro operativo ne esaltarono ben presto le qualità, come anche la relativa affidabilità di avere due motori invece che uno.
 
Nella seconda stagione in bianconero esordisce il 13 agosto nella gara di andata del Terzo turno preliminare di [[UEFA Champions League 2008-2009|Champions League]], vinta 4-0 contro l'[[Football Club Petržalka 1898|Artmedia Bratislava]], gara che rappresenta anche l'esordio nelle [[Coppe calcistiche europee|Coppe europee]]. Termina la stagione [[Serie A 2008-2009|2008-2009]] con un mese di anticipo a causa di un ematoma perirenale.<ref>{{Cita web|autore=|url=http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/calcio/news/2009-05-08_108357359.html|titolo=Juve: Molinaro, stagione finita|giorno=08|mese=05|anno=2009|accesso=9 maggio 2009}}</ref>
Contro i caccia giapponesi, "il diavolo a due code" faceva valere soprattutto le sue prestazioni e il suo armamento, visto che comunque la sua maneggevolezza, eccezionale per un apparecchio bimotore, non era all'altezza dei leggerissimi e agilissimi [[Mitsubishi A6M|Zero]] e [[Nakajima Ki-43|Hayabusa]].
 
==== Stoccarda e Parma ====
Grazie ai serbatoi ausiliari, il 18 aprile [[1943]] sedici P-38 del 339th Fighter Squadron,<ref name="Guston p. 37." />del primo modello veramente soddisfacente, il "G", furono protagonisti di una famosa azione, abbattendo l'aereo dell'ammiraglio [[Isoroku Yamamoto|Yamamoto]] dopo un volo di ben 890 km dalla loro base di [[Guadalcanal]].<ref name="Guston p. 37." />. L'abbattimento fu possibile grazie alle intercettazioni (e decrittazioni) delle comunicazioni radio giapponesi e venne eseguito da 16 P-38 su [[Boungaiville]]; gli americani ritennero per molti anni di aver abbattuto 4 aerei giapponesi (3 bombardieri e un caccia), mentre in realtà distrussero solo i 2 [[Mitsubishi G4M]] "Betty" dello staff di Yamamoto ma persero, abbattuto, uno dei loro. Anche su chi abbatté Yamamoto sorsero molte polemiche tra i piloti (Thomas "Tex" Lamphier, a cui è stato assegnato l'abbattimento e Barber); ad ogni modo i giapponesi subirono un durissimo colpo psicologico e persero uno dei loro migliori ufficiali, quello che aveva progettato l'[[attacco a Pearl Harbour]].
[[File:Cristian molinaro.jpg|thumb|upright=0.8|Molinaro in allenamento allo Stoccarda nel 2011]]
 
Il 5 gennaio 2010 viene ufficializzato il trasferimento in prestito oneroso a {{formatnum:500000}} [[euro]], con diritto di riscatto allo {{Calcio Stoccarda|N}}.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://vfb.de/en/aktuell/news/2009/34797.php|titolo=VfB sign Cristian Molinaro|data=5 gennaio 2010}}</ref> A seguito di brillanti prestazioni in campionato e [[UEFA Champions League|Champions League]], a fine stagione viene eletto miglior terzino della [[Bundesliga]]<ref>{{cita web|url=http://www.giornaleilsud.com/?p=261|titolo=Cristiano Molinaro}}</ref>.
A parte questa, innumerevoli altre azioni vennero portate a termine contro le installazioni e gli aerei giapponesi, soprattutto nelle zone insulari e peninsulari, dove si verificarono i combattimenti più accaniti.
Il 14 giugno 2010 lo Stoccarda lo riscatta ufficialmente per 3,9 milioni di euro.<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/media/native/investor-relations-docs/italiano/comunicati/2010/comunicato%2014062010%20molinaro%20ita.pdf|titolo=Accordo con la società VfB Stuttgart 1893 per la cessione definitiva del calciatore Cristian Molinaro}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://vfb.de/en/aktuell/news/2009/36760.php|titolo=Molinaro staying at VfB|data=1º giugno 2010}}</ref>
 
Il 30 gennaio 2014, dopo 125 partite giocate in totale con lo Stoccarda, passa a titolo definitivo al {{Calcio Parma|N}}.<ref>{{cita web|url=http://fcparma.com/news/cristian-molinaro-nuovo-giocatore-del-parma?lang=it|titolo=Dallo Stoccarda arriva Cristian Molinaro, da oggi è un nuovo giocatore del Parma|accesso=30 gennaio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140202145518/http://fcparma.com/news/cristian-molinaro-nuovo-giocatore-del-parma?lang=it|dataarchivio=2 febbraio 2014}}</ref> Il 16 febbraio 2014 sigla il suo primo gol con la maglia del Parma, nonché primo in serie A, contro l'Atalanta per il momentaneo 0-1.
I più accreditati assi dell'[[United States Army Air Force|USAAF]] furono [[Thomas McGuire]] e [[Richard Bong]], entrambi piloti di P-38 nel Pacifico (38 e 40 vittorie). McGuire rimase vittima di uno [[Stallo aerodinamico|stallo]] quando, nella foga di ingaggiare un caccia giapponese, strinse troppo la virata con la macchina ancora appesantita dai serbatoi subalari, cadendo prima in stallo e finendo quindi in mare.
 
==== Nord Africa e MediterraneoTorino ====
Svincolatosi, il 16 giugno 2014 firma con il {{Calcio Torino|N}}. Esordisce con la maglia granata contro il {{Calcio Brommapojkarna|N}} nel primo turno preliminare di [[UEFA Europa League 2014-2015|Europa League]]. In stagione gioca in tutto 38 partite e segna 1 gol, nella vittoria per 2-1 contro l'{{Calcio Inter|N}}.
Successivamente i P-38 parteciparono in quantità sempre maggiori alla campagna nel [[Mar Mediterraneo]] e in [[Europa]], in modelli via via migliorati da innumerevoli modifiche (il migliore fu il P-38J, ma fu disponibile solo dal 1944), pare oltre 20.000 tra maggiori e secondarie.
Gli esordi dei ''Lightning'' nel teatro operativo del Mediterraneo, in occasione dell'[[Operazione Torch]], non furono invero incoraggianti. L'impatto con la realtà operativa fu molto duro per i piloti americani, ancora inesperti, e il confronto con la caccia dell'Asse, costituita da veterani agguerriti, si rivelò traumatico.<ref name=autogenerato1> Achille Vigna: ''IL diavolo a due code'' su Storia Militare n. 129, anno XII - giugno 2004; pp 16-18</ref> Kurt Buehligen, il terzo asso tedesco sul fronte occidentale, per numero di aerei abbattuti, con 112 vittorie, ricordava:
<blockquote> “I P-38 erano facili da incendiare. Una volta in Africa noi eravamo sei ed incontrammo otto P-38 e ne abbattemmo sette. Uno vede a grande distanza in Africa e i nostri osservatori e quelli della contraerea ci comunicarono l’avvistamento e noi raggiungemmo una maggiore altezza per primi e loro erano bassi e lenti.”<ref name="Sims pp. 134-135."> Sims 1980, pp. 134-135.</ref> </blockquote> La relativa vulnerabilità e la facilità al prendere fuoco erano dovute al fatto che la macchina, robusta ma molto complessa, aveva una sovrabbondanza di circuiti elettrici che ne saturavano l'interno.
L'errore maggiore per i piloti americani, successivamente evitato, era di accettare il combattimento manovrato con monomotori agili e potenti quali i Macchi 202 e 205 o i Messerschmitt 109 e i Focke-Wulf 190, decisamente più agili del P-38. Le caratteristiche del ''Lightning'' si prestavano ottimamente alla scorta prolungata dei bombardieri, mentre il suo potente armamento aveva effetti devastanti negli attacchi a bassa quota contro truppe ed apprestamenti nemici. La schiacciante superiorità numerica delle forze aeree alleate e l'acquisizione di sempre maggiore esperienza di combattimento ridusse progressivamente il numero delle perdite, anche se entro il gennaio del 1943 un reparto come il 14th Fighter Group, forte inizialmente di 60 macchine e 54 piloti, era rimasto con 7 aerei in grado di volare e aveva perso ben 32 uomini.<ref name=autogenerato1 />
Le battaglie aeree continuarono a schiacciare gli italo-tedeschi in una condizione di inferiorità alla lunga insostenibile. Fu in questo momento che i ''Lightning'' ottennero i maggiori successi, attaccando anche le navi e gli aeroconvogli da trasporto che cercavano di rifornire la Tunisia. Un attacco da manuale per una macchina come il P-38 era un affondo da quota superiore ad alta velocità, sfruttando la potenza del proprio armamento sui vulnerabili aerei da trasporto e la brillante accelerazione per sottrarsi alla reazione della scorta. Così accadde in più occasioni, come nell'aprile del 1943 quando, in un solo passaggio, i ''Lightning'' distrussero 10 Savoia-Marchetti (su 20) di un aereoconvoglio.
Ma il bimotore americano, soprattutto a quote medio-basse, nel combattimento manovrato, rimaneva in forte sofferenza contro caccia monomotori agili e veloci. Il 9 luglio 1943, sei Macchi intercettarono un gruppo di venti P-38 dell’USAAF (e P-40 della RAF) abbattendone sei a fronte di nessuna perdita.<ref name="Glancey p. 168."> Glancey 2006, p. 168.</ref>
 
Iniziata la stagione seguente come titolare nella posizione di terzino sinistro, il 18 settembre 2016, durante la partita in casa con l'{{Calcio Empoli|N}}, riporta la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Rientra in campo il 13 marzo 2017 nel corso della partita contro la {{Calcio Lazio|N}}, subentrando all'inizio della ripresa al compagno [[Daniele Baselli]].
In un'altra battaglia dell'epoca, vicino alla Sardegna, gli italiani con i loro [[Macchi M.C.202]] e [[Macchi M.C.205|205]] ritennero d'aver abbattuto ben 12 P-38, ma in realtà gli aerei americani, che in tutto erano proprio 12, non riportarono perdite e dichiararono complessivamente 3 aerei nemici, almeno uno dei quali corrispondeva alle perdite degli italiani, causa l'abbattimento del '202 del maresciallo Bianchi.
 
Confermato in granata per la stagione 2017 - 2018, gioca con continuità sino alla frattura della testa del perone occorsa nel mese di febbraio<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.toronews.net/toro/toro-frattura-al-perone-per-molinaro/|titolo=Toro, frattura alla testa del perone per Molinaro - Toro News|pubblicazione=Toro News|data=2018-02-23|accesso=2018-05-23}}</ref>. Superato l'infortunio, il 29 aprile 2018 gioca la sua centesima partita con la maglia del Torino in occasione della trasferta sul campo della [[Società Sportiva Lazio|Lazio]].
==== Fronte europeo ====
[[File:P-38 Lightning head-on.jpg|thumb|Il P-38 "Glacier Girl" in volo nel 2004]]
 
==== Frosinone ====
I P-38 si unirono subito agli Spitfire nelle missioni di scorta dei primi raid delle Fortezze Volanti sull’Europa, ma questo grande bimotore da caccia rivelò presto gli stessi difetti che aveva palesato il Messerschmitt Me 110 nel 1940, quando doveva affrontare i caccia monomotore.<ref name="Spick p. 94."> Spick 1983, p. 94.</ref>
Rimasto nuovamente svincolato, il 12 luglio [[2018]] si trasferisce ufficialmente al [[Frosinone Calcio|Frosinone]] firmando un contratto valido per una stagione. Esordisce coi ciociari alla prima giornata di campionato, nella partita persa per 4-0 in trasferta con l'Atalanta in cui, tra l'altro, indossa la fascia da capitano.
 
Al termine della stagione si svincola dal Frosinone.
Contro i caccia tedeschi, il P-38 non poteva vantare una superiorità di prestazioni e per giunta era inferiore in maneggevolezza.
 
=== Nazionale ===
Le missioni di ogni genere, su [[Ploieşti]] in (Romania) e quelle sulla [[Francia]] e l'[[Italia]] furono comunque combattute dai ''groups'' su queste macchine, riportando successi ma subendo spesso gravi perdite.
Convocato dal CT [[Cesare Prandelli]], esordisce in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] il 10 agosto 2010, giocando titolare nella partita amichevole Italia-{{NazNB|CA|CIV}} (0-1) disputata a [[Londra]].<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it/it/204/25569/2010/08/News.shtml|titolo=L'Italia di Prandelli: 8 novità, tra cui Balotelli e Amauri. Torna Cassano|accesso=7 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131028015658/http://www.figc.it/it/204/25569/2010/08/News.shtml|dataarchivio=28 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
È convocato anche per le partite contro {{NazNB|CA|EST}} e {{NazNB|CA|FRO}} valide per le [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2012 - Gruppo C|qualificazioni all'Europeo 2012]].
Soprattutto se a bassa quota e contro monoplani, più agili, anche se meno potenti e meno armati, i P-38 soffrirono pesantissime perdite. Il mattino del 10 giugno 1944, 36 P-38 Lightnings dell' ''82nd Fighter Group'', che trasportavano una bomba ciascuno, scortati da altri 39 P-38 del ''1st'' e ''82nd FG'', attaccarono [[Ploieşti]]. I caccia tedeschi del I./JG 53 e del 2./JG 77, insieme con i caccia monomotori rumeni [[IAR 81]]C del ''Grupul 6'' della FARR ( Fortele Aeriene Regale Romana), decollarono per intercettare l'ondata dei bimotori americani. Il combattimento si svolse tra il livello del suolo e i 2.000 metri. Gli agili caccia rumeni ebbero facilmente la meglio sui più potenti ma meno maneggevoli P-38. L'USAAF perse 23 aerei, il numero esatto dichiarato dal ''Grupul 8'', anche se la Luftwaffe e la contraerea ottennero dei successi. Gli americani rivendicarono anch'essi l'abbattimento di 23 aerei nemici. I rumeni tuttavia quel giorno persero soltanto un caccia, e una singola perdita fu registrata anche dalla Luftwaffe. Dal 10 giugno 1944 in poi gli americani non inviarono più i Lightnings senza scorta sulla Romania.<ref name="Neulen"> Neulen 2000 p. 113-114.</ref>
 
== Statistiche ==
Dopo altri disastrosi raid di B-17 scortati da P-38 (e P-47), nel 1944, Jimmy Doolittle, capo della forza aerea dell’Ottava armata, andò al centro sperimentale di Farnborough chiedendo di valutare il P-38 (e P-47 e Mustang). Il pilota collaudatore Capt. Eric Brown, CBE, DSC, AFC, RN, Chief Naval Test Pilot at RAE Farnborough, nel 1944-1949, e C.O. Captured Enemy Aircraft Flight nel 1947-1949, ricordò: <blockquote>
=== Presenze e reti nei club ===
"Noi, testando dei Bf 109 e Fw 190, incidentati, che avevamo rimesso in sesto, avevamo scoperto che questi caccia nemici potevano combattere fino a una velocità di Mach 0.75, tre quarti della velocità del suono. Provammo il Lightning e scoprimmo che non poteva volare in combattimento a velocità superiori di Mach 0.68. Così, era inutile. Dicemmo a Doolittle che poteva andare bene per fare foto-ricognizione e che doveva essere ritirato da servizi di scorta. E la cosa buffa era che gli americani avevano grandi difficoltà a rendersi conto di questo perché i due loro assi con il maggior numero di aerei abbattuti, in Estremo Oriente pilotavano proprio dei Lightning."<ref name="Thompson with Smith p. 240."> Thompson with Smith 2008, p. 240.</ref></blockquote>
''Statistiche aggiornate al 17 marzo 2019.''
 
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:99%;text-align:center;"
I P-38 vennero usati sia come aerei scorta che come bombardieri leggeri su obiettivi tattici e strategici. In un'azione del 1944 sugli stabilimenti di raffinazione di petrolio di [[Ploieşti]], 72 aerei su 224 andarono persi contro danni ridotti agli obiettivi al suolo e alcune vittorie ottenute in aria. Il piano era quello di verificare se l'impiego di cacciabombardieri potesse essere valido nel sostituire i bombardieri pesanti, rivelatisi troppo vulnerabili alle accanite [[armi contraerei|difese aeree]] della zona (vitale per il petrolio di cui potevano disporre i tedeschi, con le sue 5 raffinerie). Si decise che la cosa non conveniva perché vennero registrate troppe perdite per pochi danni. Ma va detto che quella fu forse la prima azione di attacco strategico eseguita con i cacciabombardieri piuttosto che con macchine "pesanti", e la cosa non rimase senza seguito nei 60 anni successivi.
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!rowspan="2"|Stagione
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="3"|Campionato
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|| [[Salernitana Sport 2002-2003|2002-2003]] || rowspan=3|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Salernitana|N}} || [[Serie B 2002-2003|B]] || 5 || 0 || [[Coppa Italia 2002-2003|CI]] || 0 || 0 || - || - || - || - || - || - || 5 || 0
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|| [[Salernitana Sport 2003-2004|2003-2004]] || [[Serie B 2003-2004|B]] || 33 || 0 || [[Coppa Italia 2003-2004|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 34 || 0
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|| [[Salernitana Sport 2004-2005|2004-2005]] || [[Serie B 2004-2005|B]] || 39 || 1 || [[Coppa Italia 2004-2005|CI]] || 5 || 0 || - || - || - || - || - || - || 44 || 1
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!colspan="3"|Totale Salernitana || 77 || 1 || || 6 || 0 || || - || - || || - || - || 83 || 1
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|[[Associazione Calcio Siena 2005-2006|2005-2006]] || rowspan=2|{{Bandiera|Italia}} {{Calcio Siena|N}} || [[Serie A 2005-2006|A]] || 20 || 0 || [[Coppa Italia 2005-2006|CI]] || 0 || 0 || - || - || - || - || - || - || 20 || 0
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|| [[Associazione Calcio Siena 2006-2007|2006-2007]] || [[Serie A 2006-2007|A]] || 36 || 0 || [[Coppa Italia 2006-2007|CI]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 38 || 0
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|[[Juventus Football Club 2007-2008|2007-2008]] || rowspan=3|{{Bandiera|ITA}} [[Juventus Football Club|Juventus]] || [[Serie A 2007-2008|A]] || 31 || 0 || [[Coppa Italia 2007-2008|CI]] || 5 || 1 || - || - || - || - || - || - || 36 || 1
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|[[Juventus Football Club 2008-2009|2008-2009]] || [[Serie A 2008-2009|A]] || 29 || 0 || [[Coppa Italia 2008-2009|CI]] || 2 || 0 || [[UEFA Champions League 2008-2009|UCL]] || 9<ref>Due presenze nel Terzo turno preliminare</ref> || 0 || - || - || - || 40 || 0
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|[[Juventus Football Club 2009-2010|2009-gen. 2010]] || [[Serie A 2009-2010|A]] || 5 || 0 || [[Coppa Italia 2009-2010|CI]] || 0 || 0 || [[UEFA Champions League 2009-2010|UCL]] || 0 || 0 || - || - || - || 5 || 0
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!colspan="3"|Totale Juventus || 65 || 0 || || 7 || 1 || || 9 || 0 || || - || - || 81 || 1
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|[[Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 2009-2010|gen.-giu. 2010]] || rowspan=5|{{Bandiera|DEU}} {{Calcio Stoccarda|N}} || [[Fußball-Bundesliga 2009-2010|BL]] || 17 || 0 || [[Coppa di Germania|CG]] || - || - || [[UEFA Champions League 2009-2010|UCL]] || 2 || 0 || - || - || - || 19 || 0
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|[[Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 2010-2011|2010-2011]] || [[Fußball-Bundesliga 2010-2011|BL]] || 27 || 0 || [[DFB-Pokal 2010-2011|CG]] || 3 || 0 || [[UEFA Europa League 2010-2011|UEL]] || 11 || 0 || - || - || - || 41 || 0
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|[[Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 2011-2012|2011-2012]] || [[Fußball-Bundesliga 2011-2012|BL]] || 23 || 0 || [[DFB-Pokal 2011-2012|CG]] || 4 || 0 || - || - || - || - || - || - || 27 || 0
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|[[Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 2012-2013|2012-2013]] || [[Fußball-Bundesliga 2012-2013|BL]] || 25 || 0 || [[DFB-Pokal 2012-2013|CG]] || 4 || 0 || [[UEFA Europa League 2012-2013|UEL]] || 7 || 0 || - || - || - || 36 || 0
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|[[Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 2013-2014|2013-gen. 2014]] || [[Fußball-Bundesliga 2013-2014|BL]] || 1 || 0 || [[DFB-Pokal 2013-2014|CG]] || 0 || 0 || [[UEFA Europa League 2013-2014|UEL]] || 1 || 0 || - || - || - || 2 || 0
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!colspan="3"|Totale Stoccarda || 93 || 0 || || 11 || 0 || || 21 || 0 || || - || - || 125 || 0
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|[[Parma Football Club 2013-2014|gen.-giu. 2014]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Parma|N}} || [[Serie A 2013-2014|A]] || 16 || 2 || [[Coppa Italia 2013-2014|CI]] || - || - || - || - || - || - || - || - || 16 || 2
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|[[Torino Football Club 2014-2015|2014-2015]] || rowspan=4|{{Bandiera|ITA}} [[Torino Football Club|Torino]] || [[Serie A 2014-2015|A]] || 24 || 0 || [[Coppa Italia 2014-2015|CI]] || 1 || 0 || [[UEFA Europa League 2014-2015|UEL]] || 13 || 1 || - || - || - || 38 || 1
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|[[Torino Football Club 2015-2016|2015-2016]] || [[Serie A 2015-2016|A]] || 27 || 1 || [[Coppa Italia 2015-2016|CI]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 29 || 1
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|[[Torino Football Club 2016-2017|2016-2017]] || [[Serie A 2016-2017|A]] || 10 || 0 || [[Coppa Italia 2016-2017|CI]] || - || - || - || - || - || - || - || - || 10 || 0
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|[[Torino Football Club 2017-2018|2017-2018]] || [[Serie A 2017-2018|A]] || 20 || 0 || [[Coppa Italia 2017-2018|CI]] || 4 || 0 || - || - || - || - || - || - || 24 || 0
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!colspan="3"|Totale Torino || 81 || 1 || || 7 || 0 || || 13 || 1 || || - || - || 101 || 2
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|| [[Frosinone Calcio 2018-2019|2018-2019]] || {{Bandiera|ITA}} [[Frosinone Calcio|Frosinone]] || [[Serie A 2018-2019|A]] || 14 || 0 || [[Coppa Italia 2018-2019|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 15 || 0
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!colspan="3"|Totale carriera || 402 || 4 || || 34 || 1 || || 43 || 1 || || - || - || 479 || 6
|}
 
=== Cronologia presenze e reti in nazionale ===
In un'altra missione, il celebre [[Antoine de Saint-Exupéry]] scomparve mentre eseguiva un volo sul mediterraneo con un F-5, il modello da ricognizione del P-38. Essendo una macchina con grandi livelli di autonomia e prestazioni in quota, l'F-5 poteva volare sopra i 12.000 metri e inoltrarsi addirittura in missioni solitarie sulla Germania. Solo il [[Supermarine Spitfire]] e il [[De Havilland DH.98 Mosquito|de Havilland Mosquito]] da ricognizione erano capaci di tanto, anche se lo Spitfire non poteva vantare altrettanta autonomia.
{{Cronoini}}
 
{{Cronopar|10-8-2010|Londra|ITA|0|1|CIV|-|Amichevole}}
La migliore versione del P-38, il modello J, era un possente aereo in molti aspetti grazie ai motori migliorati e ad un sistema di servocomandi per i duelli manovrati. Anche i problemi di affidabilità che affliggevano, nel clima freddo europeo, i motori dell'aereo e che limitarono molto la sua attività, erano ormai alle spalle. Tale versione del P-38 fu disponibile nella primavera del 1944.
{{Cronopar|3-9-2010|Tallinn|EST|1|2|ITA|-|QEuro|2012}}
 
{{Cronofin|2|0}}
Tuttavia, il Lightning scivolò lentamente nell'ombra dei [[North American P-51 Mustang|P-51 Mustang]] e [[Republic P-47 Thunderbolt|P-47 Thunderbolt]], sia come caccia da superiorità aerea che come caccia di scorta. Il P-38L divenne così quasi un bombardiere leggero grazie a 1814 kg di armi, oltre ai 150 colpi da 20 mm e ai 2000 da 12,7 mm, sistemate come sempre nel solo muso per fornire una potenza di fuoco molto concentrata.
 
Complessivamente, di tale costosa e sofisticata macchina furono prodotti circa 10.000 esemplari, con motori tra i 1300 e 1600 hp, nei modelli principali F, G, H, J, L e F-5, e, assieme al Mustang e al P-47, fu il principale caccia dell'USAAF della guerra, con il primo volo nel 1939, e l'ultimo consegnato nel 1945, ovvero uno dei pochissimi aerei prodotti dal primo all'ultimo giorno della guerra.
 
Come molti altri, anche questo aeroplano nel dopoguerra militò nell'[[Aeronautica Militare Italiana]], per lo più per sostituire gli [[Supermarine Spitfire|Spitfire]] e i [[Bell P-39 Airacobra|P-39]] ormai logorati dal lungo servizio bellico.
 
===== L'ultimo aereo abbattuto da un biplano =====
Durante gli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale, un P-38 in servizio in Europa, fu l'ultimo aereo abbattuto da un biplano da caccia nella storia. L'8 febbraio 1945, dieci [[Fiat C.R.42]] dell'unità tedesca NSGr 7, dirette ad attaccare forze partigiane, vennero intercettati ad alcune miglia a sud est della loro base di [[Zagabria|Agram]]-Gorica, in [[Croazia]], dai P-38 del 14th FG. Durante la battaglia aerea che ne conseguì, il NSGr7 perse quattro CR.42LW. Tre furono abbattuti dai caccia della Lockheed e uno dal fuoco da terra. Ma anche il 14th subì delle perdite, durante questa missione: due Lightning non tornarono alla base. Uno sconosciuto pilota tedesco rivendicò l'abbattimento di un P-38: si trattava dell'ultima vittoria aerea ad opera di un biplano da caccia nella storia.<ref name="Gustavsson and Slongo p. 73." />
 
==== Il P-38 nella Regia Aeronautica e poi nell'AMI ====
Il primo Lighting venne in possesso degli italiani nel [[1943]], giunto per sbaglio in [[Sardegna]] dopo un errore di navigazione. Il velivolo venne provato in volo contro gli altri tipi italiani (ma non se ne conoscono gli esiti) e poi usato in azioni belliche. E qui un "confronto" sembra possibile.
 
Se infatti un [[Macchi M.C.205]] (o forse [[Macchi M.C.202|M.C.202]]), che attaccò assieme al P-38 dei quadrimotori, non ottenne risultati, il Lightning distrusse invece un [[Consolidated B-24 Liberator|B-24]]. I tedeschi avevano abbattuto altri 2 bombardieri con dei P-38 catturati, e questo contribuì a generare una vera "psicosi" da parte dei mitraglieri, che causò secondo alcune fonti l'abbattimento anche di un P-38 americano, il quale, in difficoltà e con la radio fuori uso, nell'avvicinarsi ai bombardieri per averne protezione finì invece abbattuto. Non c'è dubbio che il Lighting fosse una macchina temuta e temibile, che non lasciava molto tempo ai mitraglieri per un'eventuale reazione.
[[File:F-5B.jpg|thumb|Un F-5 da ricognizione: nel muso sono installate le fotocamere e non le armi]]
In seguito, del P-38 italiano non si seppe più nulla, travolto anch'esso dalle vicende dell'armistizio.
 
Nel dopoguerra, invece, il P-38 (analogamente agli altri componenti della classica "triade" dei caccia USA, che comprendeva anche i P-51 e i P-47) venne usato in larga misura dalla neo-costituita Aeronautica Militare Italiana, dal momento che gli italiani ottennero un centinaio di esemplari ex-USAAF. Questi vennero ceduti dagli americani "nelle condizioni in cui si trovavano", e così dovettero essere revisionati, al ritmo di appena un esemplare al mese. Il tutto, iniziato nel [[1946]], si concluse solo nel [[1952]]. Gli aerei erano prevalentemente del modello L e vennero usati come intercettori, ma soprattutto in missioni di ricognizione sui Balcani, causando anche incidenti di rilievo, specialmente con la [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]]. La radiazione avvenne nel [[1956]]. Non è vero che l'impiego prevalente dei P-38 dell'AMI sia stato quello di ricognitore. Le missioni "ferret" dei nostri P-38 sono state in numero limitato e non hanno causato incidenti di sorta con la Jugoslavia, il P-38 del 3º stormo MM4175, non un ricognitore, è atterrato in Jugoslavia per esaurimento del carburante causato da disorientamento del pilota. Si è molto favoleggiato della fine di un pilota di P-38, il cap. Oskar Schilke: durante un volo in formazione con altri velivoli simili il suo aereo scomparve alla vista dei colleghi, data l'origine istriana del pilota e l'assenza per anni di sue notizie, era stata ipotizzata una defezione. In realtà l'aereo era precipitato in [[Albania]] per un probabile malore del pilota e solo nel [[1960]] le spoglie del pilota vennero restituite ai suoi famigliari.
 
I "super caccia" P-38 erano necessari per sostituire macchine obsolete come i [[Bell P-39 Airacobra|P-39]], ma erano molto logori, specialmente i motori, e troppo pesanti per le abitudini degli aviatori italiani, che certamente non gradivano nemmeno il volantino al posto della [[cloche]]. Il caccia ebbe problemi con i suoi ormai molto logorati motori Allison, che causarono oltre 30 incidenti gravi, e con l'alta velocità d'atterraggio e il carrello triciclo, che ne causarono altri.
 
In generale, l'acquisizione di tali macchine da parte dell'AMI venne fatta davvero con troppo ritardo per il valore residuo dei velivoli, i quali causarono forse più problemi di quanti ne risolsero. Il modello [[Aereo da ricognizione|ricognitore]] F-5, invece, fu certamente utile contro le nazioni balcaniche, generalmente incapaci di intercettare un velivolo d'alta quota di queste capacità.
 
Nessun P-38 italiano (a dire il vero, anche le macchine straniere non hanno avuto molta fortuna) è sopravvissuto agli incidenti e alla rottamazione dei superstiti apparecchi: le 6 tonnellate di leghe d'alluminio e d'acciaio speciale erano un ottimo affare per l'economia italiana del dopoguerra.
 
== Versioni principali ==
* '''P-38E''' (model 222-62-09): primo importante modello operativo e anche il primo a partecipare a combattimenti aerei (sia pure limitati). Aveva il cannone Hispano-Suiza nel modello di costruzione americana, l'M1 da 20 mm (150 colpi) al posto dell'M9 calibro 37 (solo 15 colpi) prima impiegato e, nel corso della produzione, ebbe anche nuove eliche e piccoli miglioramenti in generale. Solo 210 esemplari vennero prodotti. Dal [[1943]] furono tolti da ogni impiego in prima linea.
* '''P-38F''' (model 222-60-09): modello ulteriormente migliorato, con una produzione di 527 esemplari, di cui 150 destinati alla [[Royal Air Force|RAF]] (che non ne ebbe una buona impressione); il velivolo ebbe miglioramenti durante la produzione grazie ad [[ipersostentatore|ipersostentatori]] di tipo Fowler e motori V-1710-49 da 1.325 hp. Fu la prima versione realmente significativa ad entrare in servizio, ma era ancora assai limitata, specialmente negli esemplari destinati alla RAF. In questi ultimi i compressori erano stati rimossi (dato che il loro progetto era coperto da segreto militare e si temeva che degli aerei abbattuti avrebbero potuto cadere in mano dei tedeschi), compromettendo seriamente le prestazioni dei motori, tanto che gli aerei così modificati vennero ribattezzati "castrated Lightining".
* '''P-38G''' (model 322-68): rispetto al precedente, aveva un nuovo impianto dell'ossigeno e motori V-1710-55 da 1.150 hp ma a ben 8.100 metri, e nel corso della produzione venne ulteriormente migliorato. Alcuni esemplari vennero usati dalla RAF, provenienti dai Block 13 e 15, come Lighting Mk II.
* '''P-38H''' (model 422-81-20): questa potente versione aveva motori V-1710-89/91 da 1.425hp al decollo e 1.240 a 7.630 metri, agganci per 1430 kg di carichi esterni e aggiornamenti secondari.
* '''P-38J''' (model 422-81-14): ulteriore, ennesimo aggiornamento alla struttura base, che nei suoi sottomodelli block 5 aveva aumentato il carburante, nel block 10 aggiungeva il blindovetro piatto e finalmente nel block 25 montava gli [[alettone (aeronautica)|alettoni]] servocomandati per incrementare le capacità di combattimento manovrato, come anche gli aereofreni nelle ali. La versione "drop snoot" aveva il muso modificato per un puntatore, in modo da incrementare la precisione dei bombardamenti tattici (l'aereo guidava le squadriglie di cacciabombardieri).
* '''P-38L''' (model 422-87-23): il Lighting "definitivo" aveva motori V-1710-111 da 1.475 hp al decollo e a 9.150 m, 1.600 in emergenza. Erano disponibili carichi bellici di vario genere, inclusi razzi da 127 mm, in quanto era a quel punto usato prevalentemente come bombardiere tattico. Il carico bellico era ora di 1814 kg ed esisteva la versione "drop snoot" guida-formazioni.
* '''F-5 B/E/F/G''': derivazioni per la [[aereo da ricognizione|ricognizione]], basate sulla versione J o, in seguito, L. Oltre 500 esemplari costruiti solo del modello E. Equipaggiati con 4-6 camere K-17 e K-22.
 
== Utilizzatori ==
=== Militari ===
;{{AUS}}
*[[Royal Australian Air Force]]
:La RAAF ricevette cinque P-38F-4-1-LO dal 31 agosto 1942 che ricevettero la designazione locale type A55.<ref>Darren Crick, 2003, [http://www.adf-serials.com/ "ADF Aircraft Serial Numbers RAAF A55 Lockheed P-38E Lightning"] [sic] www.adf-serials.com.au Access date: April 2, 2009.</ref> Questi esemplari vennero utilizzati in missioni di fotoricognizione sul fronte, tre assegnati alla [[No. 87 Squadron RAAF|No. 1 Photo Reconnaissance Unit RAAF]] e i due restanti ad un reparto da caccia, il [[No. 75 Squadron RAAF]]. Il primo ad entrare in servizio nella RAAF, ''A55-1'' (''41-2158''), fu anche l'ultimo ad essere ritirato, il 1 settembre 1944, a causa di un incidente.
 
;{{bandiera|TWN}} [[Taiwan|Repubblica di Cina]]
*[[Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün]]
:la Repubblica di Cina ottenne 15 esemplari tra P-38J and P-38L e, al termine della seconda guerra mondiale, operò con le versioni F-5E e F-5G da fotoricognizione.<ref name="Baugher Foreign">Baugher, Joe. ''[http://home.att.net/~jbaugher1/p38_19.html P-38s with US Navy and Foreign Air Forces]''. Access date: 06 February 2007.</ref>
 
;{{DOM}}
 
;{{FRA}}
*[[Armée de l'air]]
**[[Groupe de Reconnaissance 2/33]]
:operò con la versione F-5G da ricognizione aerea.
 
;{{FRALib}}
*[[Forces aériennes françaises libres]]
**Group 2/23
:operò con la versione F-5A<ref name="Bodie, 1991, p. 240">Bodie, 1991, p. 240.</ref>
 
;{{DEU 1933-1945}}
*[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]
:[[Zirkus Rosarius]] utilizzò alcuni esemplari catturati.
 
;{{HON}}
*[[Fuerza Aérea Hondureña]]
:operò con 12 esemplari dopo il termine della seconda guerra mondiale.
 
;{{ITA 1861-1946}}
*[[Regia Aeronautica]]
*[[Italian Co-Belligerent Air Force]]
**3º Aerobrigata RT
**4º Aerobrigata
 
;{{ITA}}
*[[Aeronautica Militare]]
**[[3º Stormo]]
**[[4º Stormo]]
 
;{{POR}}
*[[Arma da Aeronáutica Militar]]
:la componente aerea dell'esercito, che nel periodo costituiva la forza aerea del Portogallo, operò con due esemplari requisiti dopo che questi, violando lo spazio aereo nazionale durante un viaggio di trasferimento dall'Inghilterra all'Algeria, furono intercettati e costretti ad atterrare all'[[aeroporto di Lisbona]].<ref name="Baugher Foreign"/>
 
;{{GBR}}
*[[Royal Air Force]]
:la RAF utilizzò il P-38 solamente in test di valutazione.<ref name="Baugher Foreign" />
 
;{{USA 1912-1959}}
*[[United States Army Air Force]]
*[[United States Navy]]
 
;{{SUN 1923-1955}}
*[[Sovetskie Voenno-vozdušnye sily]]
:La VVS operò con alcuni esemplari ex USAAF danneggiati e poi riparati ritrovati nell'Europa orientale.
 
=== Civili ===
;{{COL}}
*Instituto Geográfico Agustín Codazzi
 
== Esemplari attualmente esistenti ==
L'11 settembre [[2010]] si sono riuniti a [[Mather Airfiled]] quattro degli ultimi sette esemplari che conservano il certificato di aeronavigabilità:
* P-39F-1-LO ''Glacier Girl'' numero di serie 41-7630; costretto ad un atterraggio di emergenza il 15 luglio [[1942]] insieme allo squadrone a cui apparteneva, è stato recuperato nel [[1992]] dai ghiacci della [[Groenlandia]] e restaurato. Il recupero è stato documentato da [[History Channel]]. È l'unico P-38 volante a possedere le mitragliatrici originali<ref name="volaregen2011" />.
* P-38L ''Thoughts of Midnight'' numero di serie 44-53095, marche NL38TF; nel [[1946]] viene rimosso dal servizio ed entra in servizio in [[Honduras]], nel [[1960]] rienra negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]; dopo vari passaggi di proprietà, fra cui il [[Lone Star Flight Museum]] di [[Galveston]] al [[2010]] appartiene alla Comanche Fighters di [[Houston]]<ref name="volaregen2011" />.
* P-38L ''Ruff Stuff' numero di serie 44-27231, marche N79123;restaurato per la prima volta nel [[1984]] acquista la colorazione mimetica e il nome di un pilota della Seconda guerra mondiale nel [[2007]]<ref name="volaregen2011" />.
* P-38L ''Honey Bunny'' numero di costruzione 7985, marche NL7723C; inizialmente costruito come fotoricognitore F-5G, il 22 marzo [[1946]] è stato acquistato dalla [[War Assets Administrtion]] e ritirato dal servizio ne [[1948]]; è l'unico P-38 volante con i [[turbocompressore|turbocompressori]] funzionanti<ref name="volaregen2011" />.
 
Gli altri tre velivoli con certificato di aeronavigabilità sono:
* P-38 ''23 Skidoo''
* P-38 basato negli Stati Uniti
* P-38F-5G ''[[Red Bull]]'' basato a [[Salisburgo]] è l'unico P-38 volante in [[Europa]]; in seguito ad un atterraggio di emergenza avvenuto il 25 giugno [[2001]] è stato venduto alla Red Bull nel [[2005]] e sottoposto ad un restauro che si è concluso nel [[2008]]; da allora vola con i [[Flying Bulls]]<ref name="volaregen2011">{{cita pubblicazione| quotes = | cognome = Rininger| nome = Tyson| linkautore = | coautori = | data = | anno = 2011| mese = gennaio| titolo = Appuntamento col diavolo| rivista = Volare - mensile di aviazione| volume = | numero = 325| pagine = 46-53| doi = | id = | url = | lingua = | accesso = | abstract = | cid = }}</ref>.
 
== Cultura di massa ==
* In ambito videoludico, il P-38 Lightning compare tra i velivoli dei [[videogiochi]] ''[[Bravo Air Race]]''<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=f8rXP4iUxMU Bravo Air Race - Unscripted commentary - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, ''Deadly Skies III'' (dove compare in versione L)<ref>http://www.gamefaqs.com/ps2/914994-airforce-delta-strike/faqs/39320 GameFQS: AirForceDelta Guide</ref> e ''[[1942 (videogioco)|1942]]''.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Dimensione cielo. ''Caccia Assalto 3 - aerei italiani nella 2ª guerra mondiale''. Roma, Edizioni Bizzarri, 1973. NO ISBN.
* Glancey, Jonathan (2006) (in inglese). ''Spitfire The Biography''. London: Atlantic Books. ISBN 978-1-84354-528-6
* Gunston, Bill. ''Aircraft of World War 2''. London: Octopus Books Limited, 1980. ISBN 0-7064-1287-7.
* Gunston, Bill. ''Gli aerei della 2ª guerra mondiale''. Milano, Alberto Peruzzo Editore, 1984. NO ISBN.
* Gustavsson, Håkan and Ludovico Slongo. ''Fiat CR.42 Aces of World War 2''. Midland House, West Way, Botley, Oxford /New York, Osprey Publishing, 2009. ISBN 978-1-84603-427-5.
* Neulen, Hans Werner. ''In the Skies of Europe.'' Ramsbury, Marlborough, UK: The Crowood Press, 2000. ISBN 1-86126-799-1.
* Spick, Mike. ''Fighter pilot tactics. The techniques of daylight air combat''. Cambridge, Patrick Stephens, 1983. ISBN 0-85059-617-3.
* Thompson, J. Steve with Peter C. Smith. ''Air combat manoeuvres''. Hersham (Surrey), Ian Allan Publishing, 2008. ISBN 978-1-903223-98-7.
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
[http://www.flyingbulls.com/#/en/Aircraft/Lockheed-P-38L/ sito dei Flying Bulls]; contiene specifiche, foto e notizie ed eventi che riguardano il P-38 ''Red Bull''
* {{cita web|url=http://www.legaseriea.it/it/giocatori/cristian-molinaro/MLNRC|titolo=Cristian Molinaro|sito=LegaSerieA.it|editore=[[Lega Nazionale Professionisti Serie A]]}}
 
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