Tomografia computerizzata cone beam e Cristian Molinaro: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{vaglio|arg=medicina|arg2=ingegneria}}
|Nome = Cristian Molinaro
{{Disclaimer|medico}}
|Immagine = Torino-Zenit (7).jpg
{{Infobox procedura medica
|Didascalia = Molinaro con la maglia del [[Torino Football Club|Torino]] nel 2015
| tipo = Procedura diagnostica
|Sesso = M
| nome = Tomografia computerizzata ''cone beam''
|CodiceNazione = {{ITA}}
| immagine = CBCT image 02.png
|Disciplina = Calcio
| didascalia = Immagine realizzata tramite tecnologia CBCT
| tipo2Ruolo = [[RadiologiaDifensore]]
|Squadra = {{Calciatore svincolato}}
|TermineCarriera =
|SquadreGiovanili =
{{Carriera sportivo
|????-2002 |{{Calcio Salernitana|G}} |
}}
|Squadre =
{{Carriera sportivo
|2002-2005 |{{Calcio Salernitana|G}}|77 (1)
|2005-2007|{{Calcio Siena|G}}|56 (0)
|2007-2010 |{{Calcio Juventus|G}}|65 (0)
|2010-2014 |{{Calcio Stoccarda|G}}|93 (0)
|2014|{{Calcio Parma|G}}|16 (2)
|2014-2018|{{Calcio Torino|G}}|81 (1)
|2018-2019|{{Calcio Frosinone|G}}|14 (0)
}}
|SquadreNazionali =
{{Carriera sportivo
|2004-2005 |{{bandiera|ITA}} [[B Italia]]|2 (0)
|2010 |{{Naz|CA|ITA}}|2 (0)
}}
|Allenatore =
|Incontri =
|Vittorie =
|Aggiornato = 17 marzo 2019
}}
{{Bio
|Nome = Cristian
|Cognome = Molinaro
|Sesso = M
|LuogoNascita = Vallo della Lucania
|GiornoMeseNascita = 30 luglio
|AnnoNascita = 1983
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = calciatore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[Difensore (calcio)|difensore]] svincolato
}}
 
== Caratteristiche tecniche ==
La '''tomografia computerizzata ''cone beam''''' (in [[lingua inglese]] '''''cone beam computed tomography''''', '''CBCT''') o '''tomografia computerizzata a fascio conico''' è una tecnica di [[imaging biomedico]] in cui una [[tomografia computerizzata]] viene realizzata mediate dei [[raggi x]] a forma di [[cono]].<ref>[http://www.sedentexct.eu/content/technical-description-cbct Technical Description of CBCT] from University of Manchester. Citing: J Can Dent Assoc 2006; 72(1); 75-80</ref>
Ricopre prevalentemente il ruolo di terzino sinistro; all'occorrenza può agire anche da esterno di centrocampo o da difensore centrale.<ref>{{Transfermarkt}}</ref>
 
== Carriera ==
La CT ''cone beam'' è diventata sempre più importante nella pianificazione del trattamento e nella [[diagnosi]] nell'[[implantologia]] ed in particolare è indispensabile nelle tecniche di [[implantologia computer assistita]]. Questa tecnologia sta trovando sempre più impiego anche in altri campi dell'odontoiatria, come ad esempio l'[[endodonzia]] e l'[[ortodonzia]]. Vi sono dei primi accenni per l'utilizzo in campo osteoarticolare e [[veterinario]].
=== Club ===
==== Inizi ====
Ha iniziato a giocare all'età di 5 anni nella squadra della [[Gelbison]], a [[Vallo della Lucania]]. Cresce calcisticamente nella {{Calcio Salernitana|N}} e, terminata la gavetta nelle squadre giovanili, esordisce con questa nel campionato di [[Serie B 2002-2003]]. Le due stagioni agonistiche successive le gioca da titolare nelle file salernitane, realizzando nel [[Serie B 2004-2005|2004-2005]] la sua prima marcatura fra i professionisti, in un incontro tra i campani ed il {{Calcio Bari|N}}.
 
==== Siena e Juventus ====
Durante una scansione ''cone beam'', lo scanner ruota attorno alla testa del paziente, ottenendo fino a quasi 600 immagini distinte. Il [[software]] di scansione raccoglie i dati e ricostruisce le immagini, producendo un volume digitale composto da [[voxel]] di dimensione [[Isotropia|isotropica]] dei dati anatomici del paziente, che possono poi essere manipolati e visualizzati con software appropriati.<ref name="pmid20884933">{{Cita pubblicazione|autore=Hatcher DC |titolo=Operational principles for cone-beam computed tomography |rivista=J Am Dent Assoc |volume=141 Suppl 3 |pp=3S–6S |anno=2010 |pmid=20884933 }}</ref>
Nel 2005 viene notato dalla fitta rete di osservatori della {{Calcio Juventus|N}} ed ingaggiato per la squadra bianconera che, già coperta nel ruolo, decide di darlo in compartecipazione al {{Calcio Siena|N}}<ref>{{Cita web|autore=Emanuele Rigano|url=http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?action=read&id=13035|titolo=UFFICIALE: Molinaro al Siena|giorno=22|mese=08|anno=2005|accesso=25 ottobre 2008}}</ref>, squadra nella quale già giocano numerosi calciatori in prestito dal club torinese. Esordisce in [[Serie A 2005-2006|Serie A]] il 18 settembre 2005 in Siena-{{Calcio Palermo|N}} 1-2 e la prima stagione nella massima serie è caratterizzata da alti e bassi, infatti, chiuso nel ruolo di terzino sinistro dal più esperto [[Gianluca Falsini|Falsini]], si ritaglia il suo spazio subentrando a partita iniziata o da titolare in caso di mancanza del compagno.
 
Per la stagione [[Serie B 2006-2007|2006-2007]] la Juventus, investita dalle vicissitudini negative delle sentenze di ''[[Calciopoli]]'', decide di confermare la [[compartecipazione]] con il Siena che, ceduto Falsini, punta su di lui quale titolare del ruolo di esterno difensivo di sinistra. Forte della fiducia accordatagli dalla società e da Mister [[Mario Beretta|Beretta]], colleziona 36 presenze su 38 giornate di campionato e 2 presenze su 2 turni di [[Coppa Italia 2006-2007|Coppa Italia]].
==Storia==
 
Il 20 giugno 2007, poco prima del termine ultimo per definire le compartecipazioni, la Juventus lo riscatta<ref>{{Cita web|autore=Marcello Mastrocola|url=http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?action=read&id=63636|titolo=UFFICIALE: Molinaro alla Juventus|giorno=20|mese=06|anno=2007|accesso=25 ottobre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070824103819/http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?action=read&id=63636|dataarchivio=24 agosto 2007}}</ref> per una cifra pari a 2,5 milioni di [[euro]]. Durante la stagione [[Serie A 2007-2008|2007-2008]], a 24 anni, si ritaglia un posto da titolare sulla fascia sinistra della difesa bianconera, grazie allo spostamento del compagno [[Giorgio Chiellini|Chiellini]] al centro della difesa. Il 27 agosto 2007, nella gara contro il [[Parma]] di [[Coppa Italia]], dopo essere subentrato ad [[Antonio Nocerino]] al 59', realizza il suo primo gol con la maglia della Juventus con un colpo di testa realizzando il momentaneo 0-1 (la partita verrà poi vinta dai bianconeri per 1-3).
[[File:RIMG0277.JPG|thumb|Prototipo del primo dispositivo che usava la tecnologia della [[tomografia computerizzata]] realizzato da Sir [[Godfrey Hounsfield]]|left]]
 
Nella seconda stagione in bianconero esordisce il 13 agosto nella gara di andata del Terzo turno preliminare di [[UEFA Champions League 2008-2009|Champions League]], vinta 4-0 contro l'[[Football Club Petržalka 1898|Artmedia Bratislava]], gara che rappresenta anche l'esordio nelle [[Coppe calcistiche europee|Coppe europee]]. Termina la stagione [[Serie A 2008-2009|2008-2009]] con un mese di anticipo a causa di un ematoma perirenale.<ref>{{Cita web|autore=|url=http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/calcio/news/2009-05-08_108357359.html|titolo=Juve: Molinaro, stagione finita|giorno=08|mese=05|anno=2009|accesso=9 maggio 2009}}</ref>
L'introduzione delle [[ortopantomografia|radiografie panoramiche]] all'inizio degli anni 1960 e la loro rapida diffusione nei decenni seguenti, ha permesso ai clinici di avere in una singola immagine tutte le strutture maxillofacciali. Questa tecnica diagnostica rimase per molti anni il [[gold standard (medicina)|gold standard]] per la [[radiologia]] [[odontoiatria|odontoiatrica]]. Nel 1967 Sir [[Godfrey Hounsfield]], un [[ingegnere]] della [[EMI]], realizzò il primo prototipo di [[tomografia computerizzata|tomografo computerizzato]], che gli varrà il [[premio Nobel per la Medicina]] nel 1979. I lavori di Hounsfield si concretizzarono nel 1972 quando il primo tomografo assiale computerizzato (TAC) venne immesso nel mercato. Nel decennio seguente si assistette ad un progressivo miglioramento di tale tecnologia, con l'introduzione di sistemi definiti di “seconda generazione” (nel 1975), di “terza generazione” e di ”quarta generazione” (entrambi nel 1976). Nel 1978 alla ''[[Mayo Clinic]]'' venne installato il primo scanner tomografico 3D volumetrico con tecnica ''[[Dynamic Spatial Reconstructor]]''.<ref name="pmid389549">{{Cita pubblicazione|autore=Wood EH |titolo=Noninvasive three-dimensional viewing of the motion and anatomical structure of the heart, lungs, and circulatory system by high speed computerized X-ray tomography |rivista=CRC Crit. Rev. Biochem. |volume=7 |numero=2 |pp=161–86 |anno=1979 |pmid=389549 }}</ref>
 
==== Stoccarda e Parma ====
Nel frattempo altri gruppi di ricerca si stavano concentrando sullo sviluppo di sistemi simili ma sostanzialmente dotati di un fascio radiante di forma conica, invece che uno a pennello come nei tomografi TC.
[[File:Cristian molinaro.jpg|thumb|upright=0.8|Molinaro in allenamento allo Stoccarda nel 2011]]
 
Il 5 gennaio 2010 viene ufficializzato il trasferimento in prestito oneroso a {{formatnum:500000}} [[euro]], con diritto di riscatto allo {{Calcio Stoccarda|N}}.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://vfb.de/en/aktuell/news/2009/34797.php|titolo=VfB sign Cristian Molinaro|data=5 gennaio 2010}}</ref> A seguito di brillanti prestazioni in campionato e [[UEFA Champions League|Champions League]], a fine stagione viene eletto miglior terzino della [[Bundesliga]]<ref>{{cita web|url=http://www.giornaleilsud.com/?p=261|titolo=Cristiano Molinaro}}</ref>.
Questa nuova tecnologia prenderà il nome di ''Cone Beam Computed Tomography'' – CBCT. I primi problemi che i ricercatori si trovarono a risolvere erano relativi all'ottenimento di una soddisfacente [[contrasto|risoluzione di contrasto]] e [[risoluzione spaziale|spaziale]], obbiettivi che in una tecnologia così giovane non erano ancora stati raggiunti. Il primo tomografo CBCT introdotto nella pratica clinica fu sviluppato per l'[[angiografia]] dalla ''Mayo Clinic'' nel 1982.<ref name="pmid18238255">{{Cita pubblicazione|coautori=Robb RA |titolo=The Dynamic Spatial Reconstructor: An X-Ray Video-Fluoroscopic CT Scanner for Dynamic Volume Imaging of Moving Organs |rivista=IEEE Trans Med Imaging |volume=1 |numero=1 |pp=22–33 |anno=1982 |pmid=18238255 |doi=10.1109/TMI.1982.4307545 |url=http://dx.doi.org/10.1109/TMI.1982.4307545}}</ref> Questo primo sistema consisteva in un arco a C, dotato di un intensificatore di immagine, utilizzabile nelle procedure angiografiche. Nel 1992 iniziarono i primi esperimenti nell'introduzione della CBCT come simulatore per la pianificazione della [[radioterapia]].<ref>M. Silver, M. Yahata, Y. Saito, E. A. Sivers, S. R. Huang, B. Drawert, T. Judd
Il 14 giugno 2010 lo Stoccarda lo riscatta ufficialmente per 3,9 milioni di euro.<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/media/native/investor-relations-docs/italiano/comunicati/2010/comunicato%2014062010%20molinaro%20ita.pdf|titolo=Accordo con la società VfB Stuttgart 1893 per la cessione definitiva del calciatore Cristian Molinaro}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://vfb.de/en/aktuell/news/2009/36760.php|titolo=Molinaro staying at VfB|data=1º giugno 2010}}</ref>
''Volume CT of anthropomorphic phantoms using a radiation therapy simulator'' Proc. SPIE 1651, Medical Imaging VI: Instrumentation, 197 (June 1, 1992); doi:10.1117/12.59398.</ref> Successivamente un sistema CBCT, installato dentro un ''gantry'', fu sviluppato presso la divisione francese della ''[[General Electric|General Electric Medical Systems]]''. Questo sistema era pensato per lo studio vascolare e vantava un sistema software per la sottrazione digitale delle immagini.<ref name="pmid15551600">{{Cita pubblicazione|autore=Saint-Félix D, Trousset Y, Picard C, Ponchut C, Roméas R, Rougée A |titolo=In vivo evaluation of a new system for 3D computerized angiography |rivista=Phys Med Biol |volume=39 |numero=3 |pp=583–95 |anno=1994 |pmid=15551600 |url=http://stacks.iop.org/0031-9155/39/583}}</ref> Più tardi due ricercatori, Jaffy e Siewerdsen, del dipartimento di radioterapia del “''William Beaumont Hospital''” ([[Michigan]] – [[Stati Uniti|USA]]), svilupparono un sistema CBCT per la guida dei trattamenti radioterapici basato su un rilevatore ''[[flat panel]]'' realizzato con [[silicio amorfo]] (a-Si:H).<ref name="pmid10902561">{{Cita pubblicazione|autore=Jaffray DA, Siewerdsen JH |titolo=Cone-beam computed tomography with a flat-panel imager: initial performance characterization |rivista=Med Phys |volume=27 |numero=6 |pp=1311–23 |anno=2000 |pmid=10902561 }}</ref>
 
Il 30 gennaio 2014, dopo 125 partite giocate in totale con lo Stoccarda, passa a titolo definitivo al {{Calcio Parma|N}}.<ref>{{cita web|url=http://fcparma.com/news/cristian-molinaro-nuovo-giocatore-del-parma?lang=it|titolo=Dallo Stoccarda arriva Cristian Molinaro, da oggi è un nuovo giocatore del Parma|accesso=30 gennaio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140202145518/http://fcparma.com/news/cristian-molinaro-nuovo-giocatore-del-parma?lang=it|dataarchivio=2 febbraio 2014}}</ref> Il 16 febbraio 2014 sigla il suo primo gol con la maglia del Parma, nonché primo in serie A, contro l'Atalanta per il momentaneo 0-1.
[[File:First-CBCT.jpg|thumb|Prime scansioni [[piano assiale|assiali]] realizzate con tecnica CBCT presso QR di Verona.]]
 
==== Torino ====
Nonostante che la tecnologia cone beam CT stesse progredendo velocemente e fosse impiegata in sempre più numerosi ambiti clinici, il suo vero potenziale era ancora ampiamente sottovalutato. Verso metà degli anni 90, dei ricercatori appartenenti ai Dipartimenti di [[Fisica Medica]] e di Radiologia dell'[[Policlinico Universitario Giambattista Rossi|Policlinico Universitario G.B Rossi]] di [[Verona]], iniziarono a proporre l'utilizzo della CBCT in ambito dento-maxillo-facciale.<ref name="pmid9866761">{{Cita pubblicazione|autore=Mozzo P, Procacci C, Tacconi A, Martini PT, Andreis IA |titolo=A new volumetric CT machine for dental imaging based on the cone-beam technique: preliminary results |rivista=Eur Radiol |volume=8 |numero=9 |pp=1558–64 |anno=1998 |pmid=9866761 }}</ref>
Svincolatosi, il 16 giugno 2014 firma con il {{Calcio Torino|N}}. Esordisce con la maglia granata contro il {{Calcio Brommapojkarna|N}} nel primo turno preliminare di [[UEFA Europa League 2014-2015|Europa League]]. In stagione gioca in tutto 38 partite e segna 1 gol, nella vittoria per 2-1 contro l'{{Calcio Inter|N}}.
 
Iniziata la stagione seguente come titolare nella posizione di terzino sinistro, il 18 settembre 2016, durante la partita in casa con l'{{Calcio Empoli|N}}, riporta la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Rientra in campo il 13 marzo 2017 nel corso della partita contro la {{Calcio Lazio|N}}, subentrando all'inizio della ripresa al compagno [[Daniele Baselli]].
Le loro ricerche furono pubblicate nel 1998 e culminarono con l'immissione nel mercato un prodotto dedicato. L'applicazione di questa tecnologia nel campo dento-maxillo-facciale ebbe fin da subito un ottimo riscontro. Se confrontata con i tradizionali scanner tomografici TAC, la relativa economicità e ingombro dell'apparecchiatura CBCT, la crescente disponibilità di detettori ''flat panel'' sempre più efficienti, una [[dose efficace|dose]] minore di radiazioni somministrate al paziente e l'alta risoluzione spaziale ottenibile, furono le principali motivazioni dietro questo successo.<ref>{{cita|Makkad||Makkad}}.</ref>
 
Confermato in granata per la stagione 2017 - 2018, gioca con continuità sino alla frattura della testa del perone occorsa nel mese di febbraio<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.toronews.net/toro/toro-frattura-al-perone-per-molinaro/|titolo=Toro, frattura alla testa del perone per Molinaro - Toro News|pubblicazione=Toro News|data=2018-02-23|accesso=2018-05-23}}</ref>. Superato l'infortunio, il 29 aprile 2018 gioca la sua centesima partita con la maglia del Torino in occasione della trasferta sul campo della [[Società Sportiva Lazio|Lazio]].
Nel 2000, l'apparecchiatura veronese fu la prima ''Cone Bean'' CT approvata dalla statunitense ''[[Food and Drug Administration]]'' (FDA) per l'uso in odontoiatria. A partire dall'anno successivo tali apparecchi furono introdotti nel mercato statunitense diventandone presto uno standard di riferimento. Nel maggio del 2000, la ''American Academy of Oral and Maxillofacial Radiology'' pubblicò una relazione sui criteri di selezione delle metodiche radiologiche utili nello studio preliminare dei pazienti deputati ad [[implantologia]] dentale, nella quale si raccomandava l'utilizzo di metodiche che offrano informazioni anatomiche acquisite sui tre piani spaziali. Tali raccomandazioni sono state ribadite, nel 2012, in un documento di revisione, edito dalla stessa società, in cui si pone sempre maggior interesse verso la CBCT per la diagnosi in odontoiatria e come strumento indispensabile nella pianificazione pre-implantologica.<ref name="pmid22668710">{{Cita pubblicazione|autore=Tyndall DA, Price JB, Tetradis S, Ganz SD, Hildebolt C, Scarfe WC |titolo=Position statement of the American Academy of Oral and Maxillofacial Radiology on selection criteria for the use of radiology in dental implantology with emphasis on cone beam computed tomography |rivista=Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol |volume=113 |numero=6 |pp=817–26 |anno=2012 |pmid=22668710 |doi=10.1016/j.oooo.2012.03.005 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S2212-4403(12)00275-1}}</ref>
 
==== Frosinone ====
Grazie alle sue peculiarità, la CBCT è diventata una scelta naturale per l'[[imaging biomedico|imaging]] dento-maxillo-facciale. Queste stesse caratteristiche stanno introducendo tale tecnologia anche in altri settori. Già negli ultimi anni alcuni studi propongono la CBCT negli ambulatori di otorinolaringoiatria per lo studio dei [[seni mascellari]] e [[Seni paranasali|temporali]]. In un futuro già annunciato, l'integrazione della CBCT con sistemi di chirurgia guidata con le immagini sarà utilizzata per interventi di chirurgi endoscopica funzionale dei [[seni paranasali]] per il trattamento delle patologie disventilatorie naso-sinusali, [[sinusopatia|sinusopatie]] acute complicate, [[sinusite|sinusiti]] ricorrenti o rinosinusiti croniche con o senza [[poliposi naso-sinusale]].
Rimasto nuovamente svincolato, il 12 luglio [[2018]] si trasferisce ufficialmente al [[Frosinone Calcio|Frosinone]] firmando un contratto valido per una stagione. Esordisce coi ciociari alla prima giornata di campionato, nella partita persa per 4-0 in trasferta con l'Atalanta in cui, tra l'altro, indossa la fascia da capitano.
 
Al termine della stagione si svincola dal Frosinone.
Ulteriori apparecchiature di imaging 3D basate su CBCT e nuove applicazioni cliniche sono in fase di sviluppo.<ref>{{cita web|autore=Predrag Sukovic|editore=American Association Of Dental Radiographic Technicians|titolo=Cone Beam Computed Tomography in Dentomaxillofacial Imaging|url=http://www.aadmrt.com/currents/sukovic_winter_04_print.htm (settembre 2013)|accesso=10 settembre 2014|lingua=en}}</ref> Notevole interesse suscita l'uso della ''Cone Beam'' nello studio dell'[[orecchio interno]] e nel post-operatorio degli interventi di [[impianto cocleare]], in quanto si possono sfruttare i vantaggi della poca dose radiante e della bassa suscettibilità agli artefatti metallici dell'impianto stesso, a cui la TAC è particolarmente sensile.<ref name="pmid21523630">{{Cita pubblicazione|autore=Aschendorff A |titolo=Imaging in cochlear implant patients |lingua=de |rivista=Laryngorhinootologie |volume=90 Suppl 1 |pp=S16–21 |anno=2011 |pmid=21523630 |doi=10.1055/s-0030-1270448 |url=http://www.thieme-connect.com/DOI/DOI?10.1055/s-0030-1270448}}</ref><ref name="pmid21697151">{{Cita pubblicazione|autore=Schulze R, Heil U, Gross D, Bruellmann DD, Dranischnikow E, Schwanecke U, Schoemer E |titolo=Artefacts in CBCT: a review |rivista=Dentomaxillofac Radiol |volume=40 |numero=5 |pp=265–73 |anno=2011 |pmid=21697151 |pmc=3520262 |doi=10.1259/dmfr/30642039 |url=http://www.birpublications.org/doi/abs/10.1259/dmfr/30642039?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori:rid:crossref.org&rfr_dat=cr_pub%3dpubmed}}</ref><ref name="pmid19174709">{{Cita pubblicazione|autore=Ruivo J, Mermuys K, Bacher K, Kuhweide R, Offeciers E, Casselman JW |titolo=Cone beam computed tomography, a low-dose imaging technique in the postoperative assessment of cochlear implantation |rivista=Otol. Neurotol. |volume=30 |numero=3 |pp=299–303 |anno=2009 |pmid=19174709 |doi=10.1097/MAO.0b013e31819679f9 |url=http://meta.wkhealth.com/pt/pt-core/template-journal/lwwgateway/media/landingpage.htm?issn=1531-7129&volume=30&issue=3&spage=299}}</ref> Non si può tralasciare lo sviluppo che può avere nella radiologia [[veterinaria]].<ref name="pmid22122905">{{Cita pubblicazione|autore=Roza MR, Silva LA, Barriviera M, Januario AL, Bezerra AC, Fioravanti MC |titolo=Cone beam computed tomography and intraoral radiography for diagnosis of dental abnormalities in dogs and cats |rivista=J. Vet. Sci. |volume=12 |numero=4 |pp=387–92 |anno=2011 |pmid=22122905 |pmc=3232399 |url=http://www.vetsci.org/paper/journal_view.html?year=2011&vol=12&iss=4&page=387}}</ref><ref name="pmid21699616">{{Cita pubblicazione|autore=Nieset JR, Harmon JF, Larue SM |titolo=Use of cone-beam computed tomography to characterize daily urinary bladder variations during fractionated radiotherapy for canine bladder cancer |rivista=Vet Radiol Ultrasound |volume=52 |numero=5 |pp=580–8 |anno=2011 |pmid=21699616 |doi=10.1111/j.1740-8261.2011.01838.x |url=http://dx.doi.org/10.1111/j.1740-8261.2011.01838.x}}</ref>
 
==Principi= tecniciNazionale ===
Convocato dal CT [[Cesare Prandelli]], esordisce in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] il 10 agosto 2010, giocando titolare nella partita amichevole Italia-{{NazNB|CA|CIV}} (0-1) disputata a [[Londra]].<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it/it/204/25569/2010/08/News.shtml|titolo=L'Italia di Prandelli: 8 novità, tra cui Balotelli e Amauri. Torna Cassano|accesso=7 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131028015658/http://www.figc.it/it/204/25569/2010/08/News.shtml|dataarchivio=28 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Cone Beam CT principle.png|thumb|left|Principio di funzionamento di una CBCT]]
 
È convocato anche per le partite contro {{NazNB|CA|EST}} e {{NazNB|CA|FRO}} valide per le [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2012 - Gruppo C|qualificazioni all'Europeo 2012]].
La ''Cone Beam Computed Tomography'' (CBCT) è una tecnologia di [[imaging biomedico|imaging]] [[radiologia|radiologico]] che impiega una [[tubo radiogeno|sorgente a raggi-X]], di forma conica o piramidale (da qui il nome “''cone beam''”), che compie un unico giro completo di 360° gradi intorno all'oggetto da esaminare. I [[raggi X|raggi]] che lo hanno quindi attraversato vengono poi acquisiti da un detettore (solitamente realizzato con tecnologia allo stato solido) posto dietro l'oggetto e quindi seguirà un processo di analisi e ricostruzione dei dati, al fine di ottenere una serie di immagini [[diagnosi|diagnosticamente]] valide su qualsiasi piano di osservazione. La sorgente può emettere una radiazione continua durante la scansione, oppure pulsata, come avviene nella maggior parte dei casi al fine di limitare la dose somministrata al paziente.
 
== Statistiche ==
La particolarità di avere un fascio conico, invece che a “spazzola” come nei tomografi TC, permette ad ogni esposizione di coprire l'intero campo di vista (''Field of view'' o FOV) e quindi in un unico giro acquisire una serie immagini bidimensionali complete della parte anatomica in esame, nelle diverse proiezioni. Questa serie di immagini prende il nome di ''projection data''. Il numero di immagini, o frame rate, è variabile e dipende dalle scelte dell'operatore e dalle caratteristiche del sistema: più immagini vengono acquisite, più si avrà una miglior qualità del risultato finale a scapito, tuttavia, di una maggior esposizione del paziente alle radiazioni ionizzanti. La serie di proiezioni acquisite verranno poi elaborate da un software che produrrà un set tridimensionale che servirà da base per successive rielaborazioni che porteranno alle ricostruzioni nei tre piani ortogonali ([[piano assiale|assiale]], [[piano sagittale|sagittale]], [[piano coronale|coronale]]). Il risultato finale è un'[[immagine tridimensionale]], composta da una serie di ''[[voxel]]'' la cui dimensione è corrispondente alla risoluzione spaziale ed è intrinsecamente correlata con la dimensione dei pixel del detettore. Solitamente la risoluzione è nell'ordine dei 0,09-0,4 mm. e questo determina la dimensione del voxel che generalmente assume la caratteristica di essere [[isotropia|isotropico]] e questo permette di poter ricostruire l'immagine su ulteriori piani o realizzare modelli grafici tridimensionali.
=== Presenze e reti nei club ===
''Statistiche aggiornate al 17 marzo 2019.''
 
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:99%;text-align:center;"
===Generazione del fascio a raggi X ===
|-
!rowspan="2"|Stagione
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="3"|Campionato
!colspan="3"|Coppe nazionali
!colspan="3"|Coppe continentali
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
|-
!Comp
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!Reti
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!Comp
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!Comp
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!Reti
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|| [[Salernitana Sport 2002-2003|2002-2003]] || rowspan=3|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Salernitana|N}} || [[Serie B 2002-2003|B]] || 5 || 0 || [[Coppa Italia 2002-2003|CI]] || 0 || 0 || - || - || - || - || - || - || 5 || 0
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|| [[Salernitana Sport 2003-2004|2003-2004]] || [[Serie B 2003-2004|B]] || 33 || 0 || [[Coppa Italia 2003-2004|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 34 || 0
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|| [[Salernitana Sport 2004-2005|2004-2005]] || [[Serie B 2004-2005|B]] || 39 || 1 || [[Coppa Italia 2004-2005|CI]] || 5 || 0 || - || - || - || - || - || - || 44 || 1
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!colspan="3"|Totale Salernitana || 77 || 1 || || 6 || 0 || || - || - || || - || - || 83 || 1
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|[[Associazione Calcio Siena 2005-2006|2005-2006]] || rowspan=2|{{Bandiera|Italia}} {{Calcio Siena|N}} || [[Serie A 2005-2006|A]] || 20 || 0 || [[Coppa Italia 2005-2006|CI]] || 0 || 0 || - || - || - || - || - || - || 20 || 0
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|| [[Associazione Calcio Siena 2006-2007|2006-2007]] || [[Serie A 2006-2007|A]] || 36 || 0 || [[Coppa Italia 2006-2007|CI]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 38 || 0
|-
!colspan="3"|Totale Siena || 56 || 0 || || 2 || 0 || || - || - || || - || - || 58 || 0
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|[[Juventus Football Club 2007-2008|2007-2008]] || rowspan=3|{{Bandiera|ITA}} [[Juventus Football Club|Juventus]] || [[Serie A 2007-2008|A]] || 31 || 0 || [[Coppa Italia 2007-2008|CI]] || 5 || 1 || - || - || - || - || - || - || 36 || 1
|-
|[[Juventus Football Club 2008-2009|2008-2009]] || [[Serie A 2008-2009|A]] || 29 || 0 || [[Coppa Italia 2008-2009|CI]] || 2 || 0 || [[UEFA Champions League 2008-2009|UCL]] || 9<ref>Due presenze nel Terzo turno preliminare</ref> || 0 || - || - || - || 40 || 0
|-
|[[Juventus Football Club 2009-2010|2009-gen. 2010]] || [[Serie A 2009-2010|A]] || 5 || 0 || [[Coppa Italia 2009-2010|CI]] || 0 || 0 || [[UEFA Champions League 2009-2010|UCL]] || 0 || 0 || - || - || - || 5 || 0
|-
!colspan="3"|Totale Juventus || 65 || 0 || || 7 || 1 || || 9 || 0 || || - || - || 81 || 1
|-
|[[Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 2009-2010|gen.-giu. 2010]] || rowspan=5|{{Bandiera|DEU}} {{Calcio Stoccarda|N}} || [[Fußball-Bundesliga 2009-2010|BL]] || 17 || 0 || [[Coppa di Germania|CG]] || - || - || [[UEFA Champions League 2009-2010|UCL]] || 2 || 0 || - || - || - || 19 || 0
|-
|[[Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 2010-2011|2010-2011]] || [[Fußball-Bundesliga 2010-2011|BL]] || 27 || 0 || [[DFB-Pokal 2010-2011|CG]] || 3 || 0 || [[UEFA Europa League 2010-2011|UEL]] || 11 || 0 || - || - || - || 41 || 0
|-
|[[Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 2011-2012|2011-2012]] || [[Fußball-Bundesliga 2011-2012|BL]] || 23 || 0 || [[DFB-Pokal 2011-2012|CG]] || 4 || 0 || - || - || - || - || - || - || 27 || 0
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|[[Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 2012-2013|2012-2013]] || [[Fußball-Bundesliga 2012-2013|BL]] || 25 || 0 || [[DFB-Pokal 2012-2013|CG]] || 4 || 0 || [[UEFA Europa League 2012-2013|UEL]] || 7 || 0 || - || - || - || 36 || 0
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|[[Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 2013-2014|2013-gen. 2014]] || [[Fußball-Bundesliga 2013-2014|BL]] || 1 || 0 || [[DFB-Pokal 2013-2014|CG]] || 0 || 0 || [[UEFA Europa League 2013-2014|UEL]] || 1 || 0 || - || - || - || 2 || 0
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!colspan="3"|Totale Stoccarda || 93 || 0 || || 11 || 0 || || 21 || 0 || || - || - || 125 || 0
|-
|[[Parma Football Club 2013-2014|gen.-giu. 2014]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Parma|N}} || [[Serie A 2013-2014|A]] || 16 || 2 || [[Coppa Italia 2013-2014|CI]] || - || - || - || - || - || - || - || - || 16 || 2
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|[[Torino Football Club 2014-2015|2014-2015]] || rowspan=4|{{Bandiera|ITA}} [[Torino Football Club|Torino]] || [[Serie A 2014-2015|A]] || 24 || 0 || [[Coppa Italia 2014-2015|CI]] || 1 || 0 || [[UEFA Europa League 2014-2015|UEL]] || 13 || 1 || - || - || - || 38 || 1
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|[[Torino Football Club 2015-2016|2015-2016]] || [[Serie A 2015-2016|A]] || 27 || 1 || [[Coppa Italia 2015-2016|CI]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 29 || 1
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|[[Torino Football Club 2016-2017|2016-2017]] || [[Serie A 2016-2017|A]] || 10 || 0 || [[Coppa Italia 2016-2017|CI]] || - || - || - || - || - || - || - || - || 10 || 0
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|[[Torino Football Club 2017-2018|2017-2018]] || [[Serie A 2017-2018|A]] || 20 || 0 || [[Coppa Italia 2017-2018|CI]] || 4 || 0 || - || - || - || - || - || - || 24 || 0
|-
!colspan="3"|Totale Torino || 81 || 1 || || 7 || 0 || || 13 || 1 || || - || - || 101 || 2
|-
|| [[Frosinone Calcio 2018-2019|2018-2019]] || {{Bandiera|ITA}} [[Frosinone Calcio|Frosinone]] || [[Serie A 2018-2019|A]] || 14 || 0 || [[Coppa Italia 2018-2019|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 15 || 0
|-
!colspan="3"|Totale carriera || 402 || 4 || || 34 || 1 || || 43 || 1 || || - || - || 479 || 6
|}
 
=== Cronologia presenze e reti in nazionale ===
[[File:NAOMI-CT CBCT scanner.jpg|thumb|Una apparecchiatura CBCT utilizzata in ambito dento-maxillo-facciale.]]
{{Cronoini}}
{{Cronopar|10-8-2010|Londra|ITA|0|1|CIV|-|Amichevole}}
{{Cronopar|3-9-2010|Tallinn|EST|1|2|ITA|-|QEuro|2012}}
{{Cronofin|2|0}}
 
== Note ==
La sorgente di [[raggi X]] in un sistema CBCT è costituita da un [[tubo radiogeno]] in grado di compiere un giro di 360° intorno alla parte anatomica di interesse. Caratteristica peculiare del fascio prodotto è la sua forma: conica o piramidale, in grado di prendere istantaneamente tutta la parte anatomica di interesse in una proiezione. Intuitivamente si può pensare che l'erogazione del fascio sia continua per tutto il percorso di 360° dell'esposizione. Tuttavia, per ragioni squisitamente legate alla riduzione di dose al paziente, l'erogazione avviene in maniera pulsata. In questo modo la durata dell'esposizione è inferiore alla durata totale della scansione.
<references />
 
== Altri progetti ==
Al 2015, la grande maggioranza dei modelli in commercio utilizza una tensione di 110 K[[volt|V]] per alimentare il tubo radiogeno. Rispetto ai primi modelli sono invece diminuiti notevolmente i m[[ampere|A]] (milliAmpere) e i secondi di esposizione reale, quantificabili tra i 2 e i 7 secondi per i modelli più attenti alla dose somministrata al paziente.
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
=== Dimensioni del campo di vista ===
* {{Collegamenti esterni}}
 
* {{cita web|url=http://www.legaseriea.it/it/giocatori/cristian-molinaro/MLNRC|titolo=Cristian Molinaro|sito=LegaSerieA.it|editore=[[Lega Nazionale Professionisti Serie A]]}}
Come già detto, il fascio conico tipico della CBCT è in grado di coprire tutto il ''Field of View'' (FOV), ovvero l'intera parte anatomica di interesse. Tuttavia è necessario che quest'ultimo, per ragioni legate alla minor dose di radiazioni da somministrare al paziente, sia perfettamente collimato in base alle reali necessità cliniche del paziente in esame. Per questo motivo, la maggior parte delle apparecchiature CBCT sono in grado di operare con FOV di dimensioni diverse, impostati dall'opertore; per esempio per un esame che necessiti solo di un'indagine di una singola regione Dento-alveolare o dell'[[articolazione temporo-mandibolare]] sarà sufficiente un campo di vista inferiore ai 5 cm, per una [[mascella]] o [[mandibola]] tra i 5 cm e i 7 cm, mentre per l'intera regione cranio-facciale si dovrà avere un FOV superiore ai 15 cm.
 
Per via dell'alto costo rappresentato dai detettori ''flat panel'' di grandi dimensioni, è difficile poter disporre di FOV maggiori con la tecnologia CBCT. Per ovviare a questo limite, alcune apparrecchiature, dispongono di un sistema software in grado di ricostruire l'immagine congiungendo (''matching'') quelle ottenute con due giri del tubo radiogeno e quindi circa raddoppiando il FOV massimo disponibile.<ref>Makkad, Op. Cit.</ref>
=== Acquisizione dell'immagine===
 
I modelli di CBCT attualmente presenti sul mercato, possono essere divisi grossolanamente in due gruppi, a seconda della tecnologia su cui è basato il loro detettore: un tubo intensificatore di immagine accoppiato con un [[dispositivo ad accoppiamento di carica]] (IIT/[[Dispositivo ad accoppiamento di carica|CCD]]), oppure a tecnologia ''flat panel''.
 
La configurazione IIT/CCD (''image intensifier tube/charge-coupled devices''), consiste in un intensificatore di immagine accoppiato ad un circuito formato da una fila, o da una griglia, di elementi [[semiconduttori]] in grado di accumulare una [[carica elettrica]] proporzionale all'intensità della [[radiazione elettromagnetica]] che li colpisce. Quando il dispositivo riceve un impulso, in questo caso sotto forma di [[raggi X|radiazione X]], si ottiene in uscita un segnale elettrico grazie al quale è possibile ricostruire la matrice dei pixel che compongono l'immagine proiettata sulla superficie del CCD stesso.
 
Il detettore ''flat panel'' consiste invece in uno scintillatore (in genere realizzato allo [[ioduro di cesio]]) ed un fotosensore, composto da [[fotodiodo|fotodiodi]]. Lo [[Rivelatore a scintillazione|scintillatore]] converte i raggi X in un segnale ottico che il fotodiodo converte in un segnale elettrico, sfruttando l'effetto fotoelettrico, che a sua volta viene letto da un sistema di ''switching''.
 
I detettori a flat panel garantiscono performance e risultati qualitativamente maggiori rispetto alla tecnologia IIT/CCD. Gli intensificatori di immagine possono creare distorsioni geometriche, dovute al percorso degli elettroni all'interno del tubo, che devono essere corrette dai software di post-processing. Diversamente, i rilevatori ''flat panel'' non sono suscettibili a questo problema. Tuttavia, quest'ultimi presentano alcune limitazioni dovute alla non sempre perfetta linearità in risposta allo spettro di radiazione incidente, alla non sempre ottimale uniformità dell'immagine e alla possibile presenza dei cosiddetti “bad pixel”. Questi difetti sono comunque riducibili grazie all'esecuzione di frequenti calibrazioni della macchina e all'aiuto di software che correggono la linearità e la presenza di bad pixel grazie a calcoli sulla deviazione standard dei valori dei pixel rilevati e all'interpolazione degli stessi.<ref>Makkad, Op. Cit.</ref>
 
Durante la scansione vengono acquisite immagini bidimensionali, chiamate ''frame'', che insieme andranno a formare la ''projection data''. Il numero totale delle immagini è determinato dal ''frame rate'', ovvero il numero di proiezioni acquisite per secondo, moltiplicato poi per il tempo di scansione. Alcune apparecchiature permettono di settare manualmente il frame rate, per altre ciò avviene automaticamente calcolato dal software della macchina. Più proiezioni verranno acquisite, più si avranno maggiore qualità dell'immagine finale, maggiore risoluzione spaziale e minori artefatti da radiazione diffusa, in particolare a quelli dovuti alla presenza di oggetti metallici compresi nel FOV. Tuttavia, l'aumento del numero di proiezioni comporta un aumento proporzionale della dose di radiazione X somministrata al paziente.<ref>Makkad, Op. Cit.</ref><ref>Parlamento Italiano, Decreto Legislativo del 26 maggio 2000, n. 187 - "Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti".</ref>
 
La risoluzione finale dell'immagine dipenderà principalmente dalle dimensioni dei pixel del detettore dell'immagine, in qualunque tecnologia esso sia realizzato. Ciò a differenza delle TC tradizionali che dipende dallo spessore di fetta. Le dimensioni del pixel sono nell'ordine del centesimo di millimetro, generalmente in valori compresi tra i 0,09 e i 0,4 mm. L'acquisizione dell'immagine è generalmente controllata da un [[Controllo automatico dell'esposizione|rivelatore automatico dell'esposizione]] (''Automatic exposure control'' – AEC) in grado di selezionare autonomamente l'intensità del fascio radiante in base alle fattezze del paziente e di cambiarlo durante l'acquisizione.<ref>Jaffray DA, Siewerdsen JH. Cone-beam computed tomography with a flat-
panel imager: initial performance characterization. Med Phys. 2000 Jun;27(6):1311-23.</ref>
 
===Ricostruzione dell'immagine===
 
Una volta che i dati delle proiezioni sono stati acquisiti (dati grezzi o ''raw data''), è necessario passare ad una ricostruzione dell'immagine utilizzando degli specifici software. Il problema matematico della ricostruzione di un'immagine a partire dalle sue proiezioni è ben noto da molti anni e molte tecniche sono state proposte ed utilizzate. Si possono, infatti, trovare metodologie basate sul [[algebra|calcolo algebrico]], sulle [[Trasformata integrale|trasformate integrali]] o su calcoli [[statistica|statistici]]. Il metodo più comunemente usato dai software implementati nelle apparecchiature CBCT fa uso di una trasformata integrale, conosciuta come “[[antitrasformata di Radon]]”, a cui viene applicato un processo, sempre matematico, di filtrazione. Tale metodologia prende il nome di “algoritmo di retroproiezione filtrata”. In esso si afferma che, avendo a disposizione un numero infinito di proiezioni monodimensionali di un oggetto, acquisite da diverse e infinite angolature, si può risalire alla forma esatta dell'oggetto studiato.<ref name="cei-3-10">Cei, op. cit., pp. 3-10.</ref>
 
L'antitrasformata di Radon è:
 
:<math>[f(x, y)] = \frac{1}{2 \pi} \int_{-\infty}^{\infty} \frac{d}{dy} \mathcal{H}[\mathcal{U}(m, y - m x)] dm</math>
 
dove ''H'' è la [[trasformata di Hilbert]].
 
Tuttavia il teorema appena enunciato (teorema della proiezione), sperimentalmente mostra dei limiti dovuti alla presenza di “[[Rumore (elettronica)|rumore]]” (un segnale stocastico che si somma nei casi reali al segnale acquisito), che rende i risultati di tale elaborazione alquanto instabili. Per questo motivo è necessario operare un filtraggio di convoluzione sui dati ottenuti, al fine di poter ottenere una ricostruzione di ottima qualità.<ref>Mazzuccato, op. cit., pp. 1496-1498.</ref><ref name="cei-3-10"/> Al termine della ricostruzione di una tipica scansione CBCT il software avrà digitalizzato circa 400 immagini assiali che andranno a costituire le fette, dello spessore variabile tra i 0,1 e i 0,5 mm, del volume complessivo della porzione anatomica in esame. L'immagine sarà poi virtualmente scomposta in [[voxel]] (''volumetric picture element'') ovvero elementi di volume, l'analogo tridimensionale del pixel. Molte apparecchiature CBCT fanno ricorso a voxel isotropici, cioè con i lati di uguale dimensione, permettendo così di rielaborare l'immagine in post-processing su qualsiasi piano dello spazio, fino a realizzare ricostruzioni tridimensionali della struttura acquisita.<ref>Jaffray DA, Siewerdsen JH. Cone-beam computed tomography with a flat-panel imager: initial performance characterization. Med Phys. 2000 Jun;27(6):1311-23.</ref>
 
<gallery>
File:DVT-scan-MagoCut-bild1-singlesample.jpg|Singola immagine campionata (rumorosa)
File:DVT-scan-MagoCut-bild2-oversamplefocus.jpg|Diversi campioni in sovrapposizione
File:DVT-scan-MagoCut-bild3-panoramiomodejoined.jpg|Immagini unite a formare una panoramica
File:DVT-scan-MagoCut-bild4-dvtreconstructed.jpg|Ricostruzione algoritmica
</gallery>
 
=== Visualizzazione e archiviazioni delle immagini ===
 
L'indiscusso vantaggio della Cone Bean CT, a confronto con la tradizionale [[ortopantomografia]], è la grande quantità di modi in cui il diagnosta è in grado di visualizzare le immagini acquisite. Il risultato finale dell'acqusizione è un data set volumetrico composto da voxel, nella maggior parte dei casi isotropici, che possono essere rielaborati a seconda delle esigenze. Ad ogni singolo voxel è assegnato un valore in [[bit]] (generalmente 16) che codifica per una certa densità della regione anatomica rappresentata e a cui corrisponderà una gradazione cromatica sull'immagine visualizzata.
 
La tecnica più comune per realizzare questa ricostruzione è la SSD, ''Smooth Signed Distance'', che consiste nello stabilire un
valore massimo e minimo sui valori dei voxel, in modo da comprendere solo quelli relativi al tessuto che si vuole visualizzare e quindi escludere tutti gli altri. Infine il software aggiunge algoritmi di ombreggiatura e di luce, oltre a falsi colori, per rendere la ricostruzione il più realistica possibile. La ricostruzione tridimensionale trova una grande utilità nello studio preimplantare per lo studio del decorso del nervo nel nervo mandibolare, nello studio della patologia peridentaria, nell'analisi dei denti inclusi, in traumatologia e nella chirurgia maxillo-facciale.<ref>{{Cita|Mezzanotte, 2015|pp. 53, 85|mezzanotte}}.</ref>
 
Un'altra modalità di visualizzazione permessa dalla CBCT e realizzata attraverso software è la ''Multi Planar Reformation'' (MPR). Questa tecnica possiede un validissimo significato diagnostico, in quanto permette di ricostruire e visualizzare la parte anatomica esaminata sia sui tre classici piani (sagittale, coronale e assiale) sia su altri piani trasversali. Ciò permette al diagnosta una visione di insieme e la possibilità di orientarsi su eventuali altri piani anatomicamente significativi. Infine, i dati acquisiti con la CBCT sono rielaborabili secondo i protocolli ''dentascan'', al fine di ottenere le immagini sui piani caratteristici di questa tipologia di esami, ovvero le cosiddette panoramex (o similpanoramiche) e le cross.<ref>{{Cita|Mezzanotte, 2015|pp. 51-52|mezzanotte}}.</ref>
I software di gestione delle immagini, oltre a permettere il post-processing e la visualizzazione, consentono di archiviare o esportare le immagini su svariati supporti: cartaceo, CD/DVD, email o altri dispositivi digitali. Il formato dei file è solitamente il [[DICOM]] (''Digital Imaging and Communications in Medicine''), uno standard mondiale che permette l'esportazione delle immagini verso un vasto numero
di software indipendenti.<ref>Makkad, Op. Cit.</ref>
 
=== il problema delle unità Hounsfield e scala di grigi ===
 
Un limite della ''cone beam'' rispetto alla TC tradizionale riguarda la determinazione delle [[densità]] dei tessuti analizzati. Negli esami TC vengono utilizzate le cosiddette "Unità Hounsfield" (UH). Si tratta di numeri che variano all'interno di una scala (la [[Scala Hounsfield]]), partendo da valori negativi che rappresentano l'aria, fino a valori intorno a +1600 circa per quanto riguarda l'osso denso. Questa scala risult molto importante, in particolare per l'impiantologia al fine della determinazione della densità ossea così da permettere di valutare le probabilità di successo dell'impianto.<ref name="m">{{cita|Mezzanontte, 2015|pp. 129-131|mezzanotte}}.</ref>
 
La tecnologia ''cone beam'' CT non dispone di questa possibilità, mentre utilizza delle scale di riferimento indicate come "scale dei grigi", che variano da costruttore a costruttore. A seconda della densità della struttura in esame corrisponderà un livello di grigio, tuttavia la posizione del tessuto analizzato all'interno del fascio conico va a incidere sulla determinazione di questo valore, rendendo così non univoco il rapporto tra densità e colore rappresentato, contrariamente a quello che avviene nella TC tradiozionale con la scala Hounsfield. Per ovviare a ciò, si è tentato di realizzare una classificazione che sia indicativa della qualità dell'osso a seconda del ''range'' di grigi che lo rappresenta; in realtà l'utilizzo di queste scale non ha avuto ancora risultati efficaci.<ref name="m"/>
 
Nel 2010 è stato pubblicato uno studio in cui si è tentato, con discreti risultati, di stabilire una correlazione tra valori in scala di grigi CBCT e valori Hounsfield. La ricerca è attualmente in corso per perfezionare questo metodo ''[[in vivo]]''.<ref name="pmid20729181">{{Cita pubblicazione|coautori=Mah P, Reeves TE, McDavid WD |titolo=Deriving Hounsfield units using grey levels in cone beam computed tomography |rivista=Dentomaxillofac Radiol |volume=39 |numero=6 |pp=323–35 |anno=2010 |pmid=20729181 |pmc=3520236 |doi=10.1259/dmfr/19603304 |url=http://www.birpublications.org/doi/abs/10.1259/dmfr/19603304?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori:rid:crossref.org&rfr_dat=cr_pub%3dpubmed}}</ref>
 
==Utilizzo in diagnostica dento-maxillo facciale==
 
[[File:Darstellung aller 3 Raumebenen.jpg|thumb|left|300px|Immagini dello [[splancnocranio]] ottenute tramite CBCT. Si notino le riscostruzioni sui piani [[piano assiale|assiale]], [[piano sagittale|sagittale]] e [[piano coronale|coronale]].]]
 
Nonostante che fino ai primi decenni dalla messa a punto della tecnologia con beam essa fosse utilizzata in molti ambiti clinici ([[angiografia]], [[radioterapia]],...) la disciplina radiologica che ne ha decretato il maggior successo è quella realtiva al distretto dento-maxillo-facciale. La relativa economicità dell'apparecchiatura, la possibilità di installazione in piccoli studi medici, l'alta risoluzione spaziale, la possibilità di ricostruire l'immagine sui tre piani dello spazio e su sezioni trasversali e la non eccessiva dose di radiazione somministrata ai pazienti, hanno fatto sì che il suo impiego sia, in determinati casi, uno standard della pratica comune.<ref name="pmid22668710"/><ref name="pmid11302257">{{Cita pubblicazione|autore=Bourguignon MH |titolo=Implications of ICRP 60 and the patient directive 97/43 Euratom for nuclear medicine |rivista=Q J Nucl Med |volume=44 |numero=4 |pp=301–9 |anno=2000 |pmid=11302257 }}</ref>
 
Certamente, la CBCT, ha rivoluzionato la diagnostica odontoiatrica, fornendo uno strumento in grado di dare informazioni altrimenti difficilmente ottenibili con gli strumenti convenzionali ([[ortopantomografia]], radiografia intraorale, [[cefalometria]],...) con una dose di radiazioni non eccessiva. Grazie a questa tecnologia si ha la possibilità di ottenere misure molto precise dell'anatomia del paziente, di visualizzare con estrema precisione e senza sovrapposizioni le varie strutture e i loro rapporti e poter studiare radici e denti sui vari piani e in sezione.<ref name="fda"/> I campi di applicazione sono vasti e in continua evoluzione. Tra di essi possiamo citare lo studio delle patologie mascellari (come [[Cisti (medicina)|cisti]], [[tumori]], lesioni), lo studio dei [[seni paranasali]] e dei componenti ossei dell'[[articolazione temporo-mandibolare]], la valutazione dei traumi facciali, la pianificazione e la valutazione degli impianti e dei trattamenti ortodontici. Tuttavia, ad oggi, non esistono delle linee guida ben definite e accettate internazionalmente che identifichino inequivocabilmente quali casi possano trarre beneficio e quali no dall'impiego di questa tecnologia.<ref name="fda">{{cita web|autore=Food and Drug Administration|titolo=Dental Cone-beam Computed Tomography|editore=fda.gov|url=http://www.fda.gov/Radiation-EmittingProducts/RadiationEmittingProductsandProcedures/MedicalImaging/MedicalX-Rays/ucm315011.htm|accesso=settembre 2013}}</ref>
 
=== Studio della articolazione temporo-mandibolare ===
 
[[File:Gray309.png|thumb|L'[[articolazione temporo-mandibolare]], la CBCT è molto utile per il suo studio.]]
 
Le [[articolazione temporo-mandibolare|articolazioni temporo-mandibolari]] (ATM) sono spesso oggetto di indagine nei pazienti che lamentano, in questa regione, dolore o problemi funzionali. Spesso di ricorrere, dunque, all<nowiki>'</nowiki>''imaging'' per valutare alterazioni patologiche, quali la formazione di [[Osteofita|osteofiti]], la presenza di erosione, di [[frattura (medicina)|fratture]], di [[anchilosi]] o altre anomalie dello sviluppo, nonché per studiare la posizione del [[condilo mandibolare]], sia a bocca chiusa che aperta. Con le convenzionali tecniche radiologiche, la completa visualizzazione delle ATM risulta difficoltosa a causa della sovrapposizione dell'osso temporale.<ref name="fda"/> In particolare, l'ortopantomografia e la tomografia convenzionale possono condurre a risultati non soddisfacenti. Negli ultimi anni il ricorso alla la tomografia computerizzata e alla [[imaging a risonanza magnetica|risonanza magnetica nucleare]] ha fornito immagini molto dettagliate, rispettivamente delle componenti ossee e del disco intrarticolare. Tuttavia il costo elevato della risonanza magnetica rende proibitivo questo esame come un approccio di ''routine'' e la tomografia computerizzata comporta una notevole esposizione alle radiazioni ionizzanti.
 
Alcuni studi, effettuati su campioni [[autopsia|autoptici]], hanno messo a confronto immagini ottenute con la CBCT rispetto a quelle realizzate con TC spirale, per la valutazione delle strutture ossee e le anomalie delle ATM. Tale confronto ha mostrato che la ''cone beam'' aveva prodotto immagini di qualità superiore. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, le anomalie ossee erano state rilevate con entrambe le modalità e si erano riscontrati pochi [[falso positivo|falsi positivi]] con la TC.<ref name="pmid15665233">{{Cita pubblicazione|autore=Honda K, Arai Y, Kashima M, Takano Y, Sawada K, Ejima K, Iwai K |titolo=Evaluation of the usefulness of the limited cone-beam CT (3DX) in the assessment of the thickness of the roof of the glenoid fossa of the temporomandibular joint |rivista=Dentomaxillofac Radiol |volume=33 |numero=6 |pp=391–5 |anno=2004 |pmid=15665233 |doi=10.1259/dmfr/54316470 |url=http://www.birpublications.org/doi/abs/10.1259/dmfr/54316470?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori:rid:crossref.org&rfr_dat=cr_pub%3dpubmed}}</ref>
 
=== Applicazioni nell'endodonzia ===
 
[[File:Gerendertes DVT mit Nervdarstellung.jpg|thumb|left|Una perfetta visualizzazione del [[canale radicolare]] e dei suoi rapporti anatomici, ottenuta tramite una scanzione CBCT]]
 
Vi sono vasti potenziali benefici della CBCT nell'[[endodonzia]]: ad esempio, si è dimostrata significativamente più [[sensibilità (statistica)|sensibile]] nella diagnosi di [[parodontite apicale]] rispetto alla radiografia convenzionale. Grazie ad uno studio che ha confrontato la [[prevalenza (epidemiologia)|prevalenza]] di questa patologia nei pazienti sottoposti a radiografia periapicale e CBCT, si è dimostrato che quest'ultima permetteva di rilevare le lesioni periapicali nel 62% dei casi in più rispetto alla radiografia. Questi risultati sono stati poi confermati in studi analoghi anche con campioni di popolazione dimensionalmente molto più grandi.<ref name="pmid17178504">{{Cita pubblicazione|autore=Lofthag-Hansen S, Huumonen S, Gröndahl K, Gröndahl HG |titolo=Limited cone-beam CT and intraoral radiography for the diagnosis of periapical pathology |rivista=Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol Endod |volume=103 |numero=1 |pp=114–9 |anno=2007 |pmid=17178504 |doi=10.1016/j.tripleo.2006.01.001 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S1079-2104(06)00011-4}}</ref> La CBCT si dimostra molto utile anche nella valutazione anatomica e morfologica del [[canale radicolare]] non potendo, spesso, le radiografie convenzionali rivelare l'esatto numero di canali esistenti.<ref name="pmid19345794">{{Cita pubblicazione|autore=Tu MG, Huang HL, Hsue SS, Hsu JT, Chen SY, Jou MJ, Tsai CC |titolo=Detection of permanent three-rooted mandibular first molars by cone-beam computed tomography imaging in Taiwanese individuals |rivista=J Endod |volume=35 |numero=4 |pp=503–7 |anno=2009 |pmid=19345794 |doi=10.1016/j.joen.2008.12.013 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0099-2399(09)00003-X}}</ref> La mancanza di identificazione dei canali accessori può influenzare negativamente l'esito del trattamento. Numerosi studi effettuato su modelli umani ''[[ex vivo]]'' hanno dimostrato la superiorità delle immagini CBCT rispetto alle altre metodiche convenzionali nel rilevare la presenza di canali supplementari; infatti le radiografie bidimensionali non sono riuscite a identificare almeno un canale radicolare in 4 denti esaminati su 10.<ref name="pmid22814684">{{Cita pubblicazione|autore=Durack C, Patel S |titolo=Cone beam computed tomography in endodontics |rivista=Braz Dent J |volume=23 |numero=3 |pp=179–91 |anno=2012 |pmid=22814684 |url=http://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0103-64402012000300001&lng=en&nrm=iso&tlng=en}}</ref>
 
La capacità della CBCT di rilevare la distruzione ossea associata alla parodontite apicale prima che il danno sia evidente sulle radiografie convenzionali, è stata una scoperta incoraggiante. Il trattamento endodontico può avere risultati migliori se esso viene eseguito con tempestività e prima che compaiano i segni radiografici convenzionali della malattia.
 
Inoltre, uno studio clinico effettuato su esseri umani, ha evidenziato un tasso di successo della terapia canalare dell'87% quando la valutazione post-trattamento era stata fatta tramite radiografia convenzionale, mentre quando vi è stata una valutazione tramite CBCT questo dato era sceso al 74%.<ref name="pmid21329816"/> Ciò dimostra che probabilmente molti casi di parodontite apicale ritenuti guariti e valutati tramite radiografie convenzionali, non fossero in realtà risolti in pieno.<ref name="pmid19345794"/>
 
===Applicazioni in ortognatodonzia ===
 
L'[[ortognatodonzia]] è la branca della odontoiatria che si occupa di studiare le diverse anomalie della costituzione, sviluppo e posizione dei denti e delle ossa mascellari. L'intervento ortodontico ha come obiettivo la correzione del posizionamento dei denti e avviene in genere attraverso un apparecchio dentale
meccanico, mentre l'ortognatica interviene con un approccio [[chirurgia|chirurgico]] per riposizionare le arcate dentarie per una corretta occlusione.
 
La cone beam CT può essere di grande aiuto per la corretta pianificazione e nella valutazione ''in intinere'' dell'intervento. Tuttavia, la maggior parte della letteratura non la consiglia come esame di ''routine'': una ortopantomografia e un esame cefalometrico sono tuttora il ''[[Gold standard (medicina)|gold standard]]'' per iniziare il processo di valutazione del caso. Solo nel caso che questo primo approccio non fosse esplicativo della situazione, si può procedere ad un esame CBCT.<ref name="pmid22376101">{{Cita pubblicazione|autore=Nervina JM |titolo=Cone beam computed tomography use in orthodontics |rivista=Aust Dent J |volume=57 Suppl 1 |pp=95–102 |anno=2012 |pmid=22376101 |doi=10.1111/j.1834-7819.2011.01662.x |url=http://dx.doi.org/10.1111/j.1834-7819.2011.01662.x}}</ref>
 
La CBCT appare invece un esame appropriato se si riscontrano complessità nell'anatomia del paziente o se fosse necessario studiare elementi dentari ritenuti, [[ectopia|ectopici]], sovrannumerari, per valutare la quantità di osso disponibile o quando vi può essere un coinvolgimento della articolazione temporo-mandibolare. Può essere utile anche per il ''[[follow-up]]'' ortodontico, tuttavia sempre limitatamente ai casi più complessi.<ref name="pmid21329816">{{Cita pubblicazione|autore=Liang YH, Li G, Wesselink PR, Wu MK |titolo=Endodontic outcome predictors identified with periapical radiographs and cone-beam computed tomography scans |rivista=J Endod |volume=37 |numero=3 |pp=326–31 |anno=2011 |pmid=21329816 |doi=10.1016/j.joen.2010.11.032 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0099-2399(10)00975-1}}</ref>
 
Nei complessi casi di interventi chirurgici ortognatici, il ricorso alla CBCT è quasi sempre ampiamente giustificato dalla necessità di pianificare l'operazione con dettagli anatomici il più precisi possibile. La realizzazione di modelli virtuali, ottenibili grazie a questa tecnologia, permette di simulare e testare le opzioni di trattamento, costruire innesti anatomicamente corretti e, in ultima analisi, avere un importate ausilio durante la procedura chirurgica.<ref name="pmid21649828">{{Cita pubblicazione|autore=Ronay V, Sahrmann P, Bindl A, Attin T, Schmidlin PR |titolo=Current status and perspectives of mucogingival soft tissue measurement methods |rivista=J Esthet Restor Dent |volume=23 |numero=3 |pp=146–56 |anno=2011 |pmid=21649828 |doi=10.1111/j.1708-8240.2011.00424.x |url=http://dx.doi.org/10.1111/j.1708-8240.2011.00424.x}}</ref> Il ricorso alla modellazione virtale, tuttavia, non è ancora riconosciuta come una tecnologia completamente affidabile per la previsione ortognatica, sebbene il suo ricorso possa essere utile nel facilitare la comunicazione con il paziente nell'illustrargli il risultato che ci si aspetta dell'intervento.<ref name="pmid22942594">{{Cita pubblicazione|autore=Kolokitha OE, Topouzelis N |titolo=Cephalometric methods of prediction in orthognathic surgery |rivista=J Maxillofac Oral Surg |volume=10 |numero=3 |pp=236–45 |anno=2011 |pmid=22942594 |pmc=3238557 |doi=10.1007/s12663-011-0228-7 }}</ref>
 
===Implantologia computer assistita===
{{Vedi anche|Implantologia computer assistita|Implantologia|Impianto dentale}}
 
[[file:Xray two cylinders.jpg|thumb|Una [[radiografia]] di due impianti in mandibola. Con questa tecnica radiologica non è possibile apprezzare i corretti rapporti anatomici a causa della bidimensionalità dell'immagine]]
[[file:CBCT_Dental_implant.gif|thumb|Le immagini realizzate tramite CBCT permettono una visione da più prospettive e dunque una migliore visualizzazione degli impianti, senza sovrapposizioni anatomiche]]
 
Una scansione a fascio conico sull'arcata dentale offre preziose informazioni per quanto riguarda la valutazione e la progettazione degli [[impianto dentale|impianti]] chirurgici. L'''American Academy of Oral and Maxillofacial Radiology'' suggerisce la CBCT come il metodo d'elezione per la valutazione pre-chirurgica dei siti implantari.<ref>New AAOMR [http://blog.gendex.com/bloggendexcom/bid/168633/New-AAOMR-Guidelines-for-3D-Imaging-Use-in-Implant-Planning Guidelines on CBCT Use in Implant Planning]</ref>
 
Gli [[impianto dentale|impianti]] sono per lo più dispositivi metallici (quasi sempre in [[titanio]]) inseriti nella mandibola e nella mascella che vanno con il tempo ad integrarsi nell'osso, attraverso un processo noto come [[osteointegrazione]], e che poi successivamente supporteranno i denti artificiali. Per realizzare un impianto adeguato è necessario che il dentista specializzato scelga la sua dimensione e l'ottimale posizionamento, nonché l'inclinazione e i rapporti con le strutture vicine. Per ottenere ciò è necessaria una conoscenza precisa della altezza e della larghezza dell'osso alveolare (l'osso di sostegno dei denti) e la posizione delle strutture anatomiche adiacenti comprese le fosse nasali, i seni mascellari e il canale del nervo alveolare inferiore nella mandibola. La tecnologia cone beam CT, accompagnata da un software dedicato all'implantologia digitale, è in grado di fornire queste informazioni. Attualmente vi è un continuo sviluppo di software per favorire la pianificazione pre-operatoria di questi interventi. Tali software consentono all'operatore di valutare gli impianti di diverse dimensioni e posizionarli virtualmente a diverse angolazioni e vedere, sulle immagini ottenute tramite CBCT, il risultato su ciascun piano dello spazio desiderato. Ciò permette di scegliere le dimensioni ottimali dell'impianto e la sua posizione considerando le problematiche chirurgiche, anatomiche e protesiche.<ref name="pmid27178249">{{Cita pubblicazione|autore=Koivisto T, Chiona D, Milroy LL, McClanahan SB, Ahmad M, Bowles WR |titolo=Mandibular Canal Location: Cone-beam Computed Tomography Examination |rivista=J Endod |anno=2016 |pmid=27178249 |doi=10.1016/j.joen.2016.03.004 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0099-2399(16)30031-0}}</ref><ref name="pmid25951962">{{Cita pubblicazione|autore=Greenberg AM |titolo=Digital technologies for dental implant treatment planning and guided surgery |rivista=Oral Maxillofac Surg Clin North Am |volume=27 |numero=2 |pp=319–40 |anno=2015 |pmid=25951962 |doi=10.1016/j.coms.2015.01.010 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S1042-3699(15)00011-4}}</ref><ref name="pmid25951956">{{Cita pubblicazione|autore=Greenberg AM |titolo=Cone beam computed tomography scanning and diagnosis for dental implants |rivista=Oral Maxillofac Surg Clin North Am |volume=27 |numero=2 |pp=185–202 |anno=2015 |pmid=25951956 |doi=10.1016/j.coms.2015.01.002 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S1042-3699(15)00003-5}}</ref>
 
Grazie a questi vantaggi, la tecnologia cone beam CT sta rapidamente sostituendo altre metodiche di imaging in questo settore. Immagini tomografiche ottenute tramite apparecchi a raggi-x convenzionali forniscono immagini ingrandite con spesso non sufficiente risoluzione spaziale e di contrasto; l'ortopantomografia e le radiografie endorali sono immagini bidimensionali e non danno informazioni circa i rapporti sui vari piani, oltre a risentire della problematica delle sovrapposizioni.<ref name="pmid25951962"/>
 
Le immagini DICOM, acquisite con gli scanner CBCT permettono in seguito di realizzare modelli [[Stereolitografia|stereolitografici]] della mascella
e della mandibola del paziente, nonché guide chirurgiche. Le guide chirurgiche assistono il clinico nell'allineamento degli impianti rispetto al piano mandibolare e mascellare in modo da assicurare il corretto orientamento e la precisa profondità dei fori che vengono praticati per contenere gli impianti stessi.<ref name="pmid22944314">{{Cita pubblicazione|autore=Turbush SK, Turkyilmaz I |titolo=Accuracy of three different types of stereolithographic surgical guide in implant placement: an in vitro study |rivista=J Prosthet Dent |volume=108 |numero=3 |pp=181–8 |anno=2012 |pmid=22944314 |doi=10.1016/S0022-3913(12)60145-0 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0022-3913(12)60145-0}}</ref>
 
La realizzazione di impianti dentari è una metodologia non priva di rischi. La possibilità di ledere il nervo alveolare inferiore o penetrare nei seni mascellari, sono inconvenienti possibili. Come si è visto, grazie alla tecnologia CBCT, la probabilità di incorrere in questi danni è fortemente limitata. Autori di uno studio su un caso di lesione del nervo in seguito ad un impianto hanno evidenziato che, se fosse stata fatta una pianificazione tramite CBCT pre-intervento, il clinico avrebbe potuto optare per un impianto più corto o una zona diversa dove operare, risparmiando così al paziente le complicanze accorse.<ref name="pmid21726687">{{Cita pubblicazione|coautori=Ganz SD |titolo=Cone beam computed tomography-assisted treatment planning concepts |rivista=Dent. Clin. North Am. |volume=55 |numero=3 |pp=515–36, viii |anno=2011 |pmid=21726687 |doi=10.1016/j.cden.2011.02.019 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0011-8532(11)00033-4}}</ref> Inoltre, un'attenta analisi dell'esame ''cone beam'' può essere utile per evidenziare possibili patologie apicali nei pressi della zona di impianto che sconsiglierebbero la sua installazione prima del loro trattamento e della completa guarigione. Infatti, l'inserimento di un impianto vicino ad una zona di [[infezione]] avrebbe un'alta probabilità di una rapida crescita [[batterio|batterica]] nei pressi della radice dell'elemento protesico, fino a rischiare di andare incontro ad una perdita dello stesso.<ref name="pmid26389057">{{Cita pubblicazione|autore=Creanga AG, Geha H, Sankar V, Teixeira FB, McMahan CA, Noujeim M |titolo=Accuracy of digital periapical radiography and cone-beam computed tomography in detecting external root resorption |rivista=Imaging Sci Dent |volume=45 |numero=3 |pp=153–8 |anno=2015 |pmid=26389057 |pmc=4574052 |doi=10.5624/isd.2015.45.3.153 |url=http://isdent.org/DOIx.php?id=10.5624/isd.2015.45.3.153}}</ref>
 
=== Diagnosi di alcune patologie ===
 
Le due malattie più comuni che colpiscono gli esseri umani sono la [[carie dentale]] e la [[malattia parodontale]]. La carie dentale è dovuta alla demineralizzazione del rivestimento di smalto esterno di un dente e solitamente della dentina interna. Piccole lesioni, che sono più suscettibili di terapia medicinale piuttosto che del trattamento odontoiatrico, sono difficili da individuare clinicamente o con radiografie dentali convenzionali. Uno studio ha dimostrato che immagini ricostruite trasversalmente realizzate tramite CBCT, grazie alla loro alta risoluzione spaziale, offrono uno strumento promettente per migliorare la rilevazione e il monitoraggio delle lesioni cariose prossimali.<ref name="pmid16707867">{{Cita pubblicazione|autore=Akdeniz BG, Gröndahl HG, Magnusson B |titolo=Accuracy of proximal caries depth measurements: comparison between limited cone beam computed tomography, storage phosphor and film radiography |rivista=Caries Res. |volume=40 |numero=3 |pp=202–7 |anno=2006 |pmid=16707867 |doi=10.1159/000092226 |url=http://www.karger.com?DOI=10.1159/000092226}}</ref>
 
La malattia parodontale, innescata da batteri che portano ad una risposta infiammatoria, comporta a lungo andare al riassorbimento dell'osso sottostante di
supporto del dente. Le tradizionali radiografie dentarie, essendo esse proiezioni bidimensionali, in genere sottovalutano la portata di tale perdita di massa ossea. Le immagini CBCT offrono vantaggi significativi rispetto ad esse, grazie all'elevato dettaglio e alla tridimensionalità. Questo facilita la diagnosi di [[osteoporosi]] e la pianificazione del [[chirurgia|trattamento chirurgico]].<ref name="pmid18849696"/>
 
Sebbene l'imaging cone beam non fornisca i valori di densità dei tessuti specifici, alcuni studi hanno riportato che l'analisi densitometrica del contenuto delle lesioni periapicali tramite CBCT possa essere utile per distinguere tra tessuto solido (come nel caso di [[tumori]]) e la presenza di fluido (come ad esempio nel caso di una cisti).<ref name="pmid16934625">{{Cita pubblicazione|autore=Simon JH, Enciso R, Malfaz JM, Roges R, Bailey-Perry M, Patel A |titolo=Differential diagnosis of large periapical lesions using cone-beam computed tomography measurements and biopsy |rivista=J Endod |volume=32 |numero=9 |pp=833–7 |anno=2006 |pmid=16934625 |doi=10.1016/j.joen.2006.03.008 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0099-2399(06)00271-8}}</ref>
 
Anche ne caso di estrazione dei terzi molari inferiori, la CBCT può portare a benefici. Infatti, essi spesso giacciono in prossimità del nervo mandibolare che rischia di essere lesionato durante l'intervento, con conseguente di sensibilità o intorpidimento. L'imaging CBCT può aiutare fornendo una visualizzazione multiplanare dei rapporti tra il dente e il nervo, consentendo un'estrazione con maggior sicurezza.
 
Vi sono, inoltre, una varietà di condizioni mediche meno comuni in cui la CBCT si dimostra molto utile. L'[[osteomielite]] è un'infezione dell'osso e che può essere ben dimostrata utilizzando questa tecnica. I pazienti con [[palatoschisi]] trattata possono trarre beneficio da una documentazione che fornisca immagini tridimensionali al fine di poter documentare con maggior accuratezza i rapporti anatomici intorno ai margini della fessura originale aiutando nella pianificazione dei successivi trattamenti odontoiatrici.
 
Talvolta la CBCT può essere utilizzata per studiare semplici eventi [[trauma fisico|traumatici]] sui denti o sul massiccio facciale. Tuttavia, la tomografia computerizzata tradizionale rimane il ''gold standard'' per i casi più complessi.<ref name="pmid19845706">{{Cita pubblicazione|autore=Schulze RK, Berndt D, d'Hoedt B |titolo=On cone-beam computed tomography artifacts induced by titanium implants |rivista=Clin Oral Implants Res |volume=21 |numero=1 |pp=100–7 |anno=2010 |pmid=19845706 |doi=10.1111/j.1600-0501.2009.01817.x |url=http://dx.doi.org/10.1111/j.1600-0501.2009.01817.x}}</ref>
 
In letteratura si trovano esempi di utilizzo della cone beam CT anche per la valutazione della struttura delle alte vie aeree nei pazienti con [[apnea ostruttiva del sonno]] o per valutare l'età dentale di un individuo.<ref name="pmid18849696">{{Cita pubblicazione|autore=White SC |titolo=Cone-beam imaging in dentistry |rivista=Health Phys |volume=95 |numero=5 |pp=628–37 |anno=2008 |pmid=18849696 |doi=10.1097/01.HP.0000326340.81581.1a |url=http://meta.wkhealth.com/pt/pt-core/template-journal/lwwgateway/media/landingpage.htm?issn=0017-9078&volume=95&issue=5&spage=628}}</ref>
 
==Utilizzo in radiologia interventistica==
 
Un'apparecchiatura CBCT può essere montata su un arco C al fine di ottenere immagini in tempo reale di un paziente che si sottopone ad una procedura di [[radiologia interventistica]]. Questo elimina il tempo necessario per trasferire il paziente dalla sala [[angiografia|angiografica]] verso la sala ove vi è lo scanner a tomografia computerizzata tradizionale. Le applicazioni cliniche della ''cone beam'' CT nella radiologia interventistica includono la pianificazione del trattamento, il posizionamento di un dispositivo o di un impianto e la valutazione dell'operato durante e al fine della procedura. La CBCT risulta utile come forma primaria e supplementare di ''imaging''. Il suo utilizzo comporta ottimi risultati in aggiunta alla [[angiografia a sottrazione digitale]] e alla [[fluoroscopia]], nel caso di studio dei tessuti molli e per la visualizzazione di strutture vascolari durante procedure complesse. L'uso della CBCT prima della fluoroscopia può potenzialmente ridurre l'esposizione alle radiazioni del paziente.<ref name="principles">{{Cita pubblicazione|autore=Orth RC, Wallace MJ, Kuo MD |titolo=C-arm cone-beam CT: general principles and technical considerations for use in interventional radiology |rivista=Journal of Vascular and Interventional Radiology |volume=19 |numero=6 |pp=814–20 |data=June 2008 |pmid=18503894 |doi=10.1016/j.jvir.2008.02.002}}</ref>
 
===Applicazioni cliniche ===
 
Vi sono diverse applicazioni cliniche della CBCT nella radiologia interventistica. Per il trattamento di patologie [[oncologia|oncologiche]], tale tecnologia può trovare impegno nella [[chemioembolizzazione]] per [[carcinoma epatocellulare]] in cui la CBCT con [[mezzo di contrasto]] è in grado di fornire una conferma sull'[[arteria]] corretta. Il mezzo contrasto a base di [[iodio]] aumenta il risalto del decorso dell'arteria selezionata e quindi rivela vi è un aumento della vascolarizzazione dovuta al tumore.<ref name="applications">{{Cita pubblicazione|autore=Wallace MJ, Kuo MD, Glaiberman C, Binkert CA, Orth RC, Soulez G |titolo=Three-dimensional C-arm cone-beam CT: applications in the interventional suite |rivista=Journal of Vascular and Interventional Radiology |volume=19 |numero=6 |pp=799–813 |data=June 2008 |pmid=18503893 |doi=10.1016/j.jvir.2008.02.018}}</ref> Nel caso di [[ipertrofia prostatica benigna]], la CBCT può fornire il dettaglio dei tessuti molli necessario per poter visualizzare la vascolarizzazione arteriosa della [[prostata]] e quindi operare l'[[embolizzazione]] dell'[[arteria prostatica]] con maggior sicurezza. In questo caso la CBCT risulta superiore rispetto alla tecnica di sottrazione digitale a causa delle strutture pelviche sovrapposte e all'anatomia arteriosa variabile che consiglia il ricorso ad una metodica di ''imaging'' tridimensionale.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Bagla S, Rholl KS, Sterling KM |titolo=Utility of cone-beam CT imaging in prostatic artery embolization |rivista=Journal of Vascular and Interventional Radiology |volume=24 |numero=11 |pp=1603–7 |data=November 2013 |pmid=23978461 |doi=10.1016/j.jvir.2013.06.024}}</ref> La CBCT con contrasto migliora anche le procedure di [[prelievo venoso surrenale]] nel caso di [[adenoma]], permettendo la visualizzazione migliore della perfusione della [[surrene|ghiandola surrenale]] al fine di confermare il corretto posizionamento del catetere per l'ottenimento di un campione soddisfacente.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Georgiades CS, Hong K, Geschwind JF |titolo=Adjunctive use of C-arm CT may eliminate technical failure in adrenal vein sampling |rivista=Journal of Vascular and Interventional Radiology |volume=18 |numero=9 |pp=1102–5 |data=September 2007 |pmid=17804771 |doi=10.1016/j.jvir.2007.06.018}}</ref>
 
Nel caso di un [[drenaggio chirurgico]] di un [[ascesso]], la CBCT permette di confermare la posizione della punta dell'ago dopo che esso viene inserito sotto guida [[ecografia|ecografica]] e confermare lo scarico iniettando il contrasto. Nella [[biopsia]] percutanea transtoracica per l'analisi di un nodulo polmonare, la CBCT può guidare il corretto posizionamento dell'ago, dimostrando una accuratezza diagnostica, una [[Sensibilità (statistica)|sensibilità]] e una [[specificità]] del 98,2%, 96,8% e 100%, rispettivamente.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Choi JW, Park CM, Goo JM |titolo=C-arm cone-beam CT-guided percutaneous transthoracic needle biopsy of small (≤ 20 mm) lung nodules: diagnostic accuracy and complications in 161 patients |rivista=American Journal of Roentgenology |volume=199 |numero=3 |pp=W322–30 |data=September 2012 |pmid=22915422 |doi=10.2214/AJR.11.7576}}</ref>
 
La tomografia computerizzata ''cone beam'' è in grado di migliorare la visualizzazione di ''[[stent]]'' intracranici e extracranici, rispetto allla convenzionale tecnica di sottrazione digitale, fornendo una più accurata rappresentazione del rapporto degli ''stent'' alle strutture vicine (come le pareti vascolari e il lume dell'[[aneurisma]]).<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Benndorf G, Claus B, Strother CM, Chang L, Klucznik RP |titolo=Increased cell opening and prolapse of struts of a neuroform stent in curved vasculature: value of angiographic computed tomography: technical case report |rivista=Neurosurgery |volume=58 |numero=4 Suppl 2 |pp=ONS–E380; discussion ONS–E380 |data=April 2006 |pmid=16575290 |doi=10.1227/01.NEU.0000205287.06739.E1}}</ref> Viene, inoltre, utilizzata per la valutazione vascolare, ad esempio dopo il trattamento di una [[malformazione artero-venosa]] rilevando i piccoli [[infarto|infarti]] del tessuto che è stato "sacrificato" durante la procedura; tale tessuto appare come una piccola area di ritenzione del mezzo di contrasto. Infine, la CBCT, trova impego negli interventi vascolari periferici, negli interventi biliari, alla [[colonna vertebrale]] e nella [[enterostomia]].
 
===Limitazioni tecniche===
 
Mentre la praticità della CBCT ha favorito sua crescente diffusione nelle applicazioni di radiologia interventistica, alcune limitazioni tecniche ostacolano la sua integrazione nel campo. I due fattori più importanti che hanno influenzato il successo dell'integrazione sono la qualità delle immagini e il tempo (per il ''set up'', per l'acquisizione delle immagini e per la loro ricostruzione). Rispetto alla tomografia computerizzata multistrato, la più ampia collimazione della CBCT può portare all'aumento della radiazione diffusa e quindi alla degradazione della qualità dell'immagine, come dimostrato dalla presenza di [[Artefatto (segnali)|artefatti]] e una diminuzione del [[rapporto segnale-rumore]]. La risoluzione temporale dei rivelatori di [[ioduro di cesio]] nella CBCT rallenta il tempo di acquisizione dati da circa 5 a circa 20 secondi, aumnetando di conseguenza gli artefatti da movimento. Il tempo necessario per la ricostruzione delle immagini richiede più tempo nella CBCT (circa 1 minuto) rispetto al tomografia multistrato (circa in tempo reale) a causa degli algoritmi di ricostruzione che richiedono esigenti [[complessità computazionale|calcoli computazionali]].<ref name="principles"/><ref name="applications"/>
 
==Utilizzo in diagnostica scheletrica==
 
[[File:Cbct skull.jpg|thumb|left|''[[Rendering]]'' della superficie ossea del [[cranio]] realizzata tramite CBCT. Questa tecnologia può essere molto promettente nello studio di piccole articolazioni e di ossa piccole nel caso di situazioni particolari.]]
 
Fin dall'introduzione di larghi campi di vista, l'utilizzo della CBCT ha iniziato a spaziare al di fuori dello studio della regione dento-maxillo-facciale. Si è visto un crescente interesse per il ricorso a questa tecnica per lo studio dei [[seni paranasali]] e come sostituto della classica [[cefalometria]] per le misurazioni cefalometriche. Successivamente la CBCT è stata applicata con notevole successo nello studio delle strutture anatomiche dell'orecchio interno e per la valutazione postoperatoria per gli [[impianto cocleare|impianti cocleari]]. Questi risultati sono stati fin da subito incoraggianti. Tuttavia il classico posizionamento del paziente in piedi ha reso l'applicazione della CBCT strettamente legata allo studio della testa del paziente.<ref name="pmid21603872"/><ref name="pmid23726339">{{Cita pubblicazione|coautori=Barghan S, Tetradis S, Nervina JM |titolo=Skeletal and soft-tissue incidental findings on cone-beam computed tomography images |rivista=Am J Orthod Dentofacial Orthop |volume=143 |numero=6 |pp=888–92 |anno=2013 |pmid=23726339 |doi=10.1016/j.ajodo.2012.03.037 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0889-5406(13)00258-8}}</ref>
 
Grazie all'utilizzo di apparecchiature dotate di ''gantry'', in cui il paziente può essere posizionato in diversi modi, vi possono essere ulteriori applicazioni diagnostiche, come quella in ambito scheletrico. La CBCT, in questo modo, può trovare impiego nello studio delle ossa della [[mano]] e dell'[[avambraccio]], nonché nelle [[articolazioni]] del [[gomito]] e del [[polso]]. Negli arti inferiori ha indicazione per lo studio del [[piede]] e delle articolazioni di [[ginocchio]] e [[caviglia]]. Per quanto riguarda il [[rachide cervicale]], la ''cone beam'' CT può trovare applicazione nello studio della patologia degenerativa e nei traumi, in particolare a quelli che riguardano il [[dente dell'epistrofeo]]: la diagnosi della frattura del dente è particolarmente difficile, sia perchè i suoi segni clinici sono altamente non specifici, sia perchè risulta difficoltoso rilevarla tramite tecniche radiografiche tradizionali per via delle numerose sovapposizioni anatomiche, rendedosi pertanto spesso necessario il ricorso ad altre metodiche radiologiche. La tomografia computerizzata è pertanto il
metodo consigliato per evitare il più possibile errori nella diagnosi. Tuttavia, poiché il numero di casi positivi è comunque ristretto, riteniamo che l'adozione di un esame CBCT invece che una TC spirale multistrato, possa fornire uguale risultato diagnostico fronte di una notevole mino esposizione alle radiazioni ionizzanti, in un distretto anatomico particolarmente sensibile.<ref name="pmid21603872"/>
 
La CBCT risulta molto utile anche nel caso si debbano effetttuare degli esami scheletrici su pazienti portatori di protesi, chiodi ortopedici o quant'altro possa essere fonte di artefatti metallici. Infatti, a differenza della tomografia computerizzata tradizonale, la CBCT risente meno da questo tipo di disturbo.<ref name="pmid21603872">{{Cita pubblicazione|coautori=De Cock J, Mermuys K, Goubau J, Van Petegem S, Houthoofd B, Casselman JW |titolo=Cone-beam computed tomography: a new low dose, high resolution imaging technique of the wrist, presentation of three cases with technique |rivista=Skeletal Radiol. |volume=41 |numero=1 |pp=93–6 |anno=2012 |pmid=21603872 |doi=10.1007/s00256-011-1198-z |url=http://dx.doi.org/10.1007/s00256-011-1198-z}}</ref>
 
== I rischi della tecnologia CBCT ==
 
Le dosi di [[radiazione ionizzante|radiazioni ionizzanti]] somministrate dalla CBCT sono generalemnte più basse rispetto agli altri esami realizzati tramite tomografia computerizzata tradizionale, tuttavia sono maggiori per gli esami dentali ottenuti con le [[radiografia|radiografie]] planari,<ref name="fda.gov">{{Cita web|url=http://www.fda.gov/Radiation-EmittingProducts/RadiationEmittingProductsandProcedures/MedicalImaging/MedicalX-Rays/ucm315011.htm|titolo=Dental Cone-beam Computed Tomography|autore=[[Food and Drug Administration]]|lingua=en|accesso=27 maggio 2016}}</ref> infatti le scansioni CBCT espongono i pazienti a radiazioni molte volte maggiori di una radiografia digitale 2D.<ref>{{cita web|url=http://www.sedentexct.eu/content/radiation-doses-and-risks-cbct|titolo=Radiation doses and risks of CBCT|lingua=en|accesso=27 maggio 2016|autore=SEDENTEXCT}}</ref><ref>http://www.austinsmilecreations.com/dental-x-rays-cbct.html</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Grünheid T, Kolbeck Schieck JR, Pliska BT, Ahmad M, Larson BE |titolo=Dosimetry of a cone-beam computed tomography machine compared with a digital x-ray machine in orthodontic imaging |rivista=American Journal of Orthodontics and Dentofacial Orthopedics |volume=141 |numero=4 |pp=436–43 |data=April 2012 |pmid=22464525 |doi=10.1016/j.ajodo.2011.10.024}}</ref>
 
L'utilizzo della CBCT è stato solo leggermente regolato negli [[Stati Uniti]]; la raccomandazione standard è quella di utilizzare un campo di vista (''field of view'') il più piccolo possibile, la dimensione del ''voxel'' più piccola, la più bassa impostazione dei mA e il tempo di esposizione più breve, in combinazione con una modalità di acquisizione ad esposizione pulsata.<ref>{{cita web|url=http://c.ymcdn.com/sites/www.aaomr.org/resource/resmgr/Docs/AAOMR-AAE_postition_paper_CB.pdf|formato=PDF|accesso=27 maggio 2017|lingua=en|autore=Joint Position Statement of the American Association of Endodontists and the American
Academy of Oral and Maxillofacial Radiology|titolo=Use of cone-beam computed tomography in endodontics}}</ref> È stato suggerito di mantenere un registro per ogni paziente ove indicare le esposizioni alle radiazioni ricevute nel corso della vita, in modo da ponderare rischi e benefici per future prescrizioni.
 
I rischi sono più alti sono per i bambini e i ragazzi, che hanno una prospettiva di vita più lunga e le cellule si moltiplicano più velocemente e quindi sono più soggetti a sviluppare [[mutazione genetica|mutazioni genetiche]], secondo la [[legge di Bergonie e Tribondeau]].<ref>http://www.nytimes.com/2010/11/23/us/23scan.html?pagewanted=all&_r=0</ref> Si raccomanda pertanto che i bambini o gli adolescenti ricevano il minimo di esposizioni possibili secondo prescrizione medica.<ref name="fda.gov"/>
 
==Note==
{{references|auto}}
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=Paolo Mezzanotte|titolo=Le indagini radiologiche pre e post-implantari - Metodiche di esecuzione, errori, lettura|anno=20015|isbn=978-88-214-2787-9|cid=mezzanotte|editore=Masson-Edra}}
* {{cita libro|titolo=Cone Beam Computed Tomography in Dentistry: Principle, Application & Diagnosis Paperback |anno=2012|autore=Ramanpal singh Makkad, Shaheen Hamdani, Anil Agrawal|isbn=978-3-659-21862-0|editore=LAP LAMBERT Academic Publishing|lingua=en|makkad}}
* {{cita libro|titolo=Cone Beam Computed Tomography in Implantology and Dentistry Paperback|anno=2012|autore=N. V. Madhav |editore=LAP LAMBERT Academic Publishing|lingua=en|isbn=978-3-659-10816-7|cid=madhav}}
 
==Voci correlate==
* [[Imaging biomedico]]
* [[Radiologia]]
* [[Tomografia]]
* [[Implantologia]]
* [[Tomografia computerizzata]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
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[[Categoria:ImagingCalciatori biomedicodella Nazionale italiana]]
[[Categoria:Radiologia]]