Iperinflazione e Bullet in a Bible: differenze tra le pagine

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{{Album
Con il termine '''iperinflazione''' si intende una situazione di [[inflazione]] particolarmente elevata.
|titolo = Bullet in a Bible
|artista = Green Day
|tipo album = live
|giornomese = 15 novembre
|anno = 2005
|postdata = <ref name="AM">{{Allmusic|album|mw0000356445|autore = [[Stephen Thomas Erlewine]]|accesso = 18 luglio 2019}}</ref>
|etichetta = [[Reprise Records]]
|durata = 153:02
|genere = Alternative rock
|genere2 = Punk revival
|genere3 = Pop punk
|postgenere = <ref name="AM"/>
|registrato = 18-19 giugno [[2005]], [[National Bowl]], [[Milton Keynes]], [[Inghilterra]]
|numero di dischi = 2
|numero di tracce = 14
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|AUT|oro|album|15000+|{{IFPI Austria|Green Day|opera = Bullet in a Bible|accesso = 14 maggio 2018}}}}{{Certificazione disco|BRA|oro|album|50000+|{{Cita web|lingua = pt|url = https://pro-musicabr.org.br/home/certificados/?busca_artista=Green+Day&tmidia=1|titolo = Certificados|editore = [[Associação Brasileira dos Produtores de Discos]]|accesso = 14 maggio 2018}}}}{{Certificazione disco|DNK|oro|album|20000+|{{Cita web|lingua = da|url =http://www.hitlisten.nu/default.asp?w=05&y=2006&list=a40|titolo = Album Top-40 - Uge 05 - 2006|editore = Hitlisterne.NU|accesso = 14 maggio 2018}}}}{{Certificazione disco|DEU|oro|album|100000+|{{Cita web|lingua = de|url = http://www.musikindustrie.de/nc/datenbank/?action=suche&strTitel=Bullet+in+a+Bible&strInterpret=Green+Day&strTtArt=alle&strAwards=checked|titolo = Gold/Platin Datenbank|editore = [[Bundesverband Musikindustrie]]|accesso = 14 maggio 2018}}}}{{Certificazione disco|MEX|oro|album|50000+|{{Cita web|lingua = es|url = http://www.amprofon.com.mx/certificaciones-amprofon.php?disquera=&anio=&tipoAlbum=&tipoCertificacion=&aniocer=&key=Green+Day&action=Buscar|titolo = Certificaciones – Green Day|editore = [[Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas]]|accesso = 14 maggio 2018|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170826032935/http://www.amprofon.com.mx/certificaciones-amprofon.php?disquera=&anio=&tipoAlbum=&tipoCertificacion=&aniocer=&key=Green+Day&action=Buscar|dataarchivio = 26 agosto 2017}}}}{{Certificazione disco|NZL|oro|album|7500+|{{Cita web|lingua = en|url = https://nztop40.co.nz/chart/albums?chart=1366|titolo = NZ Top 40 Albums Chart|editore = The Official New Zealand Music Chart|accesso = 14 maggio 2018}}}}{{Certificazione disco|SWE|oro|album|20000+|{{Cita web|lingua = sv|url = http://www.ifpi.se/wp-content/uploads/ar-20061.pdf|titolo = Guld- och Platinacertifikat − År 2006|editore = [[International Federation of the Phonographic Industry]]|accesso = 14 maggio 2018|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150924033253/http://www.ifpi.se/wp-content/uploads/ar-20061.pdf|dataarchivio = 24 settembre 2015}}}}
|numero dischi di platino = {{Certificazione disco|AUS|platino|album|70000+|{{Cita web|lingua = en|url = http://www.aria.com.au/pages/aria-charts-accreditations-albums-2005.htm|titolo = ARIA Charts - Accreditations - 2005 Albums|editore = [[Australian Recording Industry Association]]|accesso = 14 maggio 2018}}}}{{Certificazione disco|IRL|platino|album|30000+|{{Cita web|lingua = en|url = http://www.irishcharts.ie/awards/multi_platinum.htm|titolo = 2005 Certification Awards – Multi Platinum|editore = The Irish Charts|accesso = 14 maggio 2018|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090604162431/http://www.irishcharts.ie/awards/multi_platinum.htm|dataarchivio = 4 giugno 2009|urlmorto = sì}}|2}}{{Certificazione disco|ITA|platino|album|100000+|{{Cita web|url = http://www.musicaedischi.it/mdonline/7046.pdf|titolo = LE CIFRE DI VENDITA - 2006|editore = [[Musica e dischi]]|accesso = 14 marzo 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140106032032/http://www.musicaedischi.it/mdonline/7046.pdf|dataarchivio = 6 gennaio 2014|urlmorto = sì}}}}{{Certificazione disco|GBR|platino|album|300000+|{{Cita web|lingua = en|url = https://www.bpi.co.uk/award/1125-2001-2|titolo = Green Day, Bullet In A Bible|editore = [[British Phonographic Industry]]|accesso = 14 maggio 2018}}}}
|precedente = [[American Idiot]]
|anno precedente = 2004
|successivo = [[21st Century Breakdown]]
|anno successivo = 2009
}}
{{Recensioni album
|recensione1 = [[AllMusic]]<ref name="AM"/>
|giudizio1 = {{giudizio|4|5}}
}}
'''''Bullet in a Bible''''' è il primo [[album live]] ufficiale dei [[Green Day]], pubblicato il 15 novembre [[2005]] dalla [[Warner Music Group]].
 
== Descrizione ==
L'iperinflazione è un fenomeno [[moneta]]rio, per il quale l'inflazione di un paese eccede significativamente i livelli medi mondiali. Generalmente si parla di iperinflazione quando l'inflazione mensile eccede il 50%, ossia più dell'1% al giorno. Il termine viene abusato dai giornalisti per indicare situazioni di inflazione elevata.
{{W|luglio 2019|musica|commento = non si capisce se si parla del dvd o del cd}}
Il DVD, filmato e diretto da [[Samuel Bayer]] (già [[regista]] del [[videoclip|video]] di ''[[Smells Like Teen Spirit]]'' dei [[Nirvana (gruppo musicale)|Nirvana]]) documenta il live tenuto nel giugno [[2005]] dai Green Day al [[National Bowl]] di [[Milton Keynes]] in [[Inghilterra]] durante l'''[[American Idiot World Tour]]'', dove in due giorni (18/19 giugno) hanno suonato davanti a un pubblico di oltre 130.000 fan (il più grande concerto nella storia della band). Oltre alle due ore di concerto, il DVD presenta anche le interviste a tutti i membri della band, scene dal backstage e una fotogallery del concerto.
 
Il CD include le 14 canzoni suonate dai Green Day (anche se la scaletta dell'evento ne contava più di 20).
== Esempi storici ==
[[File:20 millionen mark.jpg|thumb| 20 Millionen Mark (1923)]][[File:500000000000 dinars.jpg|thumb| 500 miliardi di dinari (1993)]]
 
Dal 2009 è disponibile anche la versione Blu-Ray del concerto.
La storia conosce molti casi di iperinflazione: ad [[Atene]] al termine della [[Guerra del Peloponneso]] ([[404]] a.C.), nella [[Roma]] antica sotto i regni di numerosi imperatori, da [[Caracalla]] ([[212]] d.C.) a [[Diocleziano]] ([[280]] d.C.), nelle colonie americane sotto il [[Congresso Continentale]] nel [[1781]], in [[Francia]] dal [[1790]] al [[1796]], in [[Austria]], in [[Ungheria]], in [[Polonia]] e in [[Russia]] dopo la [[Prima Guerra Mondiale]], e in alcuni paesi dell'[[America Latina]] oggi, i più noti dei quali sono: il [[Brasile]] che - tra il [[1970]] ed il [[1990]] ufficialmente adottò una serie pressoché interminabile di valute ([[Réis]], [[Cruzeiro]], [[Cruzeiro novo]], [[Cruzado]], [[Cruzado novo]], nuovamente [[Cruzeiro]] e infine, dal [[1994]], il [[Cruzeiro real]]); la [[Colombia]] - che ricevette dal famigerato narcotrafficante [[Pablo Escobar]] la proposta di vedersi saldati tutti i debiti coi proventi del [[narcotraffico]] in cambio dell'impunità dei cartelli colombiani della [[cocaina]]; l'[[Argentina]] che ufficialmente non rimborsò più gli investitori stranieri titolari delle proprie obbligazioni nel [[2002]] e la [[Bolivia]] dove il prezzo dell'acqua potabile è salito alle stelle da quando - nel [[2000]] - il governo vendette i diritti di sfruttamento alle compagnie statunitensi. Un discorso a parte meritano le economie dei paesi belligeranti, specialmente se occupati da una potenza straniera: la [[Germania]], nei paesi invasi durante la [[Seconda Guerra Mondiale]], non si limitava soltanto a imporre ai paesi sconfitti le spese per il mantenimento del proprio esercito (alimenti, carburante, vestiario, ecc.) e le riparazioni di guerra, ma imponeva anche il cosiddetto "[[Marco d'Occupazione]]", ovvero un cambio artificiale della propria moneta ipervalutata rispetto a quelle dei paesi sconfitti (che, di conseguenza, venivano ipersvalutate): fu così che alla [[Repubblica Sociale Italiana]] dell'ex alleato [[Benito Mussolini]], [[Adolf Hitler]] impose un'indennità annuale di 15 miliardi di [[lira italiana|lire]] (valore del [[1943]]), e una rapina di ogni prodotto industriale (bellico in primis) e agricolo che contribuì a provocare un'inflazione in [[Italia]] del 450% annua. Ma l'iperinflazione più spettacolare nella storia e anche quella per cui abbiamo le statistiche più adeguate, si è verificata in Germania negli anni dal [[1919]] alla fine del [[1923]].
 
== Tracce ==
==L'iperinflazione weimariana==
{{tmp|tracce}}
# ''[[American Idiot (singolo)|American Idiot]]'' - 4:32
# ''[[Jesus of Suburbia]]'' - 9:23
# ''[[Holiday (Green Day)|Holiday]]'' - 4:12
# ''Are We the Waiting?'' - 2:49
# ''St.Jimmy'' - 2:55
# ''[[Longview (singolo)|Longview]]'' - 4:44
# ''[[Hitchin' a Ride]]'' - 4:03
# ''[[Brain Stew]]'' - 3:02
# ''[[Basket Case (singolo)|Basket Case]]'' - 2:58
# ''[[King for a Day]]''/''[[Shout (The Isley Brothers)|Shout]]'' - 8:47
# ''[[Wake Me Up When September Ends]]'' - 5:03
# ''[[Minority]]'' - 4:19
# ''[[Boulevard of Broken Dreams]]'' - 4:44
# ''[[Good Riddance (Time of Your Life)]]'' - 3:26
 
== Classifiche ==
Già allo scoppio della [[Prima Guerra Mondiale]], nel [[1914]], per fronteggiare l'immane sforzo bellico, la Germania abolì la convertibilità aurea del marco. Quando la Grande Guerra divenne sempre più probabile, la popolazione ritirò dalla banca del [[Reich]] monete d’oro per un valore di 100 milioni di marchi. Di conseguenza, quest’ultima sospese l’incasso di banconote e monete divisionali. Il governo perseguì la via del finanziamento statale incrementando la stampa di banconote. Fino al termine del conflitto, la quantità del denaro in circolazione era quintuplicata, mentre la quota delle monete era scesa allo 0,5 per cento. I costi astronomici del conflitto, dell’ordine di 164 miliardi di marchi, furono sostenuti soprattutto da diverse forme di prestiti obbligazionari e solo in minimissima parte da imposte belliche e aumenti delle tasse. L’idea era, una volta usciti vittoriosi, di ripagare i debiti a spese dei vinti, ma il conflitto vide la Germania uscire sconfitta. Nel biennio tra [[1921]] e 1923 si scatenò la vera "iperinflazione di Weimar". Durante la sua fase finale, nel novembre 1923, il marco valeva un bilionesimo [1/1.000.000.000.000] di quanto valesse nel 1914.
{|class="wikitable"
In [[Germania]] durante gli [[anni 1920|anni venti]], nella fase politica nota come [[Repubblica di Weimar]], si usò il termine [[Papiermark]] (dalla [[lingua tedesca]]: ''marco di carta'') per indicare le banconote emesse per pagare i debiti di guerra stampando banconote. Le nazioni vincitrici della [[Grande guerra]] decisero di addebitare alla Germania i costi della guerra da loro sostenuti. Senza nessun riguardo alle riserve di oro che avrebbero dovuto garantire la [[valuta]], la [[Germania]] contituò a stampare cartamoneta finché il debito non fu assolto, il che causò la rapidissima svalutazione della moneta. Durante l'iperinflazione, furono emesse banconote di tagli elevato. Non furono quasi più coniate monete, tranne per alcune serie da 200 e 500 marchi d'[[alluminio]]. Il ''Papiermark'' fu prodotto in enormi quantità: esistevano anche tagli da 100.000.000.000.000 di marchi (centomila miliardi). Centinaia di fabbriche di carta stampavano giorno e notte nuove banconote, francobolli e altri valori con sopra delle cifre sempre più astronomiche. Stamperie pubbliche e private, statali, regionali, comunali, bancarie e persino private emettevano fiumi di marchi che non valevano il prezzo della carta su cui erano impressi. Complessivamente 30.000 persone erano impegnate nella produzione dei circa dieci miliardi di banconote emesse per contrastare l’inflazione. 30 fabbriche producevano la carta e 133 aziende terze con 1.783 stampanti lavoravano giorno e notte per la tipografia del Reich. In totale, la banca del Reich emise 524 trilioni di marchi (un trilione ha 18 zeri), cui si aggiunsero altri 700 trilioni «d’emergenza» fatti stampare da 5800 città, comuni e imprese per fronteggiare la crisi economica. Il più delle volte, le banconote e i francobolli stampati qualche ora prima venivano sovraimpressi con valori superiori e, per accelerare la produzione, le banconote venivano stampate da un solo lato. Da ciò si evince come l'iperinflazione consista in un aumento smisurato e continuo dei prezzi, che impoverisce l'economia perché i prezzi perdono la loro funzione di segnalare, attraverso la scarsità, la migliore allocazione delle risorse. Un aumento che impoverisce soprattutto i più deboli, perché nell'iperinflazione sono i più furbi ad avvantaggiarsi. A rimetterci sono - all'inizio - coloro che detengono un reddito fisso, come i lavoratori dipendenti (nel 1923 il governo tedesco fu costretto a pagare lo stipendio quotidianamente ai dipendenti, i quali s'affrettavano a comperare qualsiasi merce prima di vedersi letteralmente sublimare il denaro tra le mani), mentre temporaneamente si salvano coloro che possono adeguare le proprie entrate alla continua ascesa dei prezzi. Col tempo, però, anche i lavoratori autonomi iniziano a trovarsi in difficoltà, in quanto sarà sempre più arduo trovare un numero sufficiente di clienti in grado di poter spendere grosse somme di denaro per richiedere le prestazioni professionali dei liberi professionisti, o i prodotti immessi sul mercato dagli industriali. La perdita di valore del marco nei confronti del dollaro fu irrefrenabile: 1 dollaro valeva, nel 1921, 65 marchi; nel 1922, 2.420 marchi; nel giugno 1923, 100.000 marchi; nel luglio 1923, 350.000 marchi; nell'agosto 1923, 4.600.000 marchi; nel settembre 1923, 100.000.000 di marchi; nell'ottobre 1923, 25.000.000.000 di marchi; nel novembre 1923, 4.200.000.000.000 di marchi. Il valore del Papiermark (marco di carta) che nel gennaio 1914 veniva cambiato a 4,2 per ogni dollaro statunitense raggiunse i 1.000.000 di marchi per dollaro in agosto e a 4.200.000.000.000 per dollaro il 20 novembre 1923. Il 15 novembre 1923 un dollaro americano comprava 4200 miliardi di marchi, e per comperare un chilo di pane ci voleva più di un chilo di banconote. Una lettera a uso interno del Paese il 1º gennaio 1923 costava 10 marchi, il 10 ottobre 2 milioni di marchi e il 1º dicembre (1923) 50 miliardi di marchi. Francobolli da 5 miliardi di marchi erano utilizzati per spedire le cartoline (ma, in realtà, non erano utilizzati: gli uffici postali timbravano la corrispondenza con la dicitura "Tassa evasa" (“Gebuhr bezahlt”) perché il prezzo dei valori bollati cresceva di giorno in giorno, cosicché - oggigiorno - tali francobolli raramente si reperiscono vidimati con timbri originali, che non siano, quindi, falsi o di favore), carriole piene di carta moneta servivano a comprare un uovo o un biglietto del tram. In questa situazione drammatica, si tornò a fare senza il denaro, in quanto le banconote erano utilizzate per accendere le stufe, quando la gente era già da mesi dedita al baratto dei beni. La situazione si normalizzò solo nel gennaio [[1924]], quando fu introdotta - a partire dal 15 novembre 1923 - la nuova moneta, il [[Rentenmark]], che sostituiva milioni dei vecchi biglietti di banca. Il taglio più alto di una banconota durante l’iperinflazione tedesca fu di 100 bilioni (100.000.000.000.000) di marchi.
!Classifica (2005)
!Posizione<br />massima
|-
|[[ARIA Charts|Australia]]<ref name="Charts">{{Cita web|lingua = nl|url = https://www.ultratop.be/nl/album/616d/Green-Day-Bullet-In-A-Bible|titolo = Green Day - Bullet In A Bible|editore = [[Ultratop]]|accesso = 18 luglio 2019}}</ref>
|align="center"|8
|-
|[[Ö3 Austria Top 40|Austria]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[Ultratop|Belgio (Fiandre)]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|34
|-
|[[Ultratop|Belgio (Vallonia)]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[Canadian Albums|Canada]]<ref name="BB">{{Chart History|green-day|Green Day|accesso = 18 luglio 2019}}</ref>
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|-
|[[Track Top-40|Danimarca]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[Suomen virallinen lista|Finlandia]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[Syndicat national de l'édition phonographique|Francia]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[Media Control Charts|Germania]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[Oricon|Giappone]]<ref>{{Cita web|lingua = ja|url = https://www.oricon.co.jp/prof/64982/products/620657/1/|titolo = ブレット・イン・ア・バイブル|editore = [[Oricon]]|accesso = 18 luglio 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181124105938/https://www.oricon.co.jp/prof/64982/products/620657/1/|dataarchivio = 24 novembre 2018}}</ref>
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|-
|[[Classifica FIMI Album|Italia]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[VG-lista|Norvegia]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[Recorded Music NZ|Nuova Zelanda]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[Dutch Charts|Paesi Bassi]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[Associação Fonográfica Portuguesa|Portogallo]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[Official Albums Chart|Regno Unito]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.officialcharts.com/charts/albums-chart/20051120/7502/|titolo = Official Albums Chart Top 100: 20 November 2005 - 26 November 2005|editore = [[Official Charts Company]]|accesso = 18 luglio 2019}}</ref>
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|-
|[[Billboard 200|Stati Uniti]]<ref name="BB"/>
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|-
|[[Sverigetopplistan|Svezia]]<ref name="Charts"/>
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|-
|[[Schweizer Hitparade|Svizzera]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|11
|}
 
== Note ==
==Altri casi d'iperinflazione==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* Casi d'iperinflazione si verificarono al termine della [[Rivoluzione americana]], quando il [[dollaro continentale]] veniva stampato senza controllo, tanto da avviare gli [[Stati Uniti]] al fallimento economico - finanziario nel [[1790]]. All'epoca risale il detto tuttora popolare: "Non vale un Continentale".
*{{Collegamenti esterni}}
 
{{Green Day}}
* E durante la Rivoluzione francese chi rifiutava gli [[assegnati]], sempre più privi di valore, viveva pericolosamente (era passibile di condanna alla pena capitale). Nel dicembre del [[1789]] l’Assemblea Nazionale rivoluzionaria decretò la confisca dei beni della Chiesa, nella speranza di poter ripianare i debiti dello Stato. Poiché non si poteva confidare di vendere i terreni a breve, i debiti venivano ripagati con i cosiddetti «assegnati», prestiti di Stato remunerati. Dopo solo un anno dall’inizio della rivoluzione, tuttavia, gli impulsi positivi per l’economia si erano già esauriti e la remunerazione venne sospesa. L’accettazione di questi titoli rimaneva però obbligatoria e i contravventori – secondo una menzione sulla banconota&nbsp;– rischiavano la vita. Ciononostante, quando nell’aprile del [[1795]] il valore degli assegnati crollò all’8 per cento, sempre più commercianti si rifiutarono di accettarli. I lavoratori, pagati esclusivamente in questa «valuta», impoverivano a vista d’occhio. L’anno dopo, con un corso di 30:1, gli assegnati furono sostituiti dai «mandats territoriaux», limitati a 2,4 miliardi. Il 27 maggio [[1797]] tutti gli assegnati furono dichiarati nulli.
{{portale|punk|rock}}
 
[[Categoria:Album video rock alternativo]]
* Nel [[1946]], in [[Ungheria]], lo százmillió B.-Pengő (100 000 000 000 000 000 000 di [[Pengő ungherese|pengő]]) fu la banconota in circolazione dal taglio più alto di tutti i tempi. Nell'ambito della riforma monetaria del 1º agosto 1946 un fiorino sostituì non meno di 400 quadriliardi di pengő (un 4 seguito da 29 zeri). La banconota utilizzata dal taglio più alto era lo százmillió B.-Pengő (100 milioni di bilioni di pengő), seguita dall'egymilliárd B.-Pengő (un 1 seguito da 21 zeri).
[[Categoria:Album video dei Green Day]]
 
[[Categoria:Album video del 2005]]
* Il ventennio [[1970]] - [[1990]] fu un periodo buio per l'economia boliviana: l'inflazione galoppante spinse le Autorità governative all'adozione di una nuova valuta. Venne stampata anche una banconota da 10.000 vecchi Pesos con impressa la sovrastampa del nuovo valore nominale di un Centavo. La banconota divenne fin dall'inizio di difficile utilizzo, tanto che figurò più nei cataloghi di vendita delle società numismatiche che non nei negozi della [[Bolivia]].
[[Categoria:Album video punk revival]]
 
[[Categoria:Album video pop punk]]
* Casi di iperinflazione si sono registrati in paesi del [[Sud America]] negli [[anni 1990|anni novanta]] e in [[Russia]], durante la presidenza di [[Boris Eltsin]], a seguito della [[svalutazione]] del [[rublo]].
[[Categoria:Album video live]]
 
* In Russia, nell'autunno del [[1991]], alla caduta del [[comunismo]], la ricchezza della nazione venne divisa in tre parti: una andò allo Stato, che mantenne la partecipazione di maggioranza nelle imprese appena privatizzate; una agli investitori stranieri e il resto alla popolazione. Il primo ottobre del 1992 lo stato donò ad ogni cittadino voucher pari a 10.000 rubli (corrispondenti ai tempi a circa 60 dollari, cioè il salario medio mensile), questi voucher dovevano servire ad acquistare le azioni delle ex aziende statali. I voucher potevano essere tenuti o venduti, ma nella realtà pochissimi russi sapevano come usarli. Gli obiettivi da perseguire al fine di affrontare tale transizione furono individuati in (1) liberalizzazione, (2) stabilizzazione e (3) privatizzazione. La prima fiammata inflazionistica si accese tra il [[1992]] ed il [[1994]], quando il tasso di cambio del rublo sul dollaro precipitò da 230 a 3.500 rubli. La svalutazione, insieme all’inflazione a due cifre, spazzò via i risparmi della gente. I risultati della liberalizzazione, abbassando i controlli sui prezzi, portarono tuttavia a un'inflazione incontrollabile (aggravata dal fatto che la Banca Centrale, organo sotto il controllo del Parlamento, scettica di fronte a tali riforme, decise di stampare nuova cartamoneta per finanziare il debito accumulato) e la prossima bancarotta di molte imprese russe, il cui modello di produzione era inadeguato a confrontarsi con il libero mercato globale. Nel [[1998]] si sfiorò la bancarotta dello stato.
 
* Nella [[Repubblica Federale di Jugoslavia]] tra il [[1992]] e il [[1994]] il [[Dinaro jugoslavo|dinaro]] venne rivalutato ufficialmente per 3 volte, con rapporti di 1:10, 1:1000000 e di 1:1000000000; infine venne introdotto il ''nuovo dinaro'', ancorato al [[marco tedesco]]. Alla fine del [[1993]], in [[Serbia]], un chilo di pancetta costava 20 bilioni di dinari.
 
* Lo [[Zimbabwe]] attraversa una grave fase d'iperinflazione a causa della continua emissione di banconote, il cui valore nominale non è supportato da beni reali e che non godono della fiducia degli operatori economici. Nel [[1984]] la nazione avviò una riforma agraria "radicale" con la confisca senza indennizzo delle terre e delle fattorie appartenute ai coloni europei ed ai loro discendenti, che vennero distribuite alle famiglie dei miliziani e dei partigiani della guerra di liberazione. Fu un provvedimento demagogico e punitivo che schiantò la produzione agricola fino ad allora florida (il paese - da esportatore - divenne, nel giro di tre anni, importatore di derrate alimentari). Nel 1991 il paese risultò insolvibile ed il [[FMI]] lo punì azzerandogli il credito. A cavallo tra il [[2007]] e il [[2008]] l'inflazione dello Zimbabwe si aggirava sul 60.000%-100.000%, ha raggiunto i 2.000.000% intorno alla metà del [[2008]], ha toccato gli 11.200.000% nel settembre dello stesso anno per raggiungere l'incredibile dato del 231.000.000% in ottobre. Dal [[2009]] in Zimbabwe non viene più stampata la banconota nazionale ma ha corso legale il [[Dollaro]] statunitense. La nazione africana - oggigiorno - sopravvive grazie alla cooperazione da parte della [[Cina]], che presta assistenza tecnica e distribuisce aiuti alimentari in cambio delle concessioni minerarie in esclusiva.
 
== Cause dell'iperinflazione ==
Un'eccessiva quantità di moneta circolante è uno dei principali fattori di inflazione e di iperinflazione.
 
Tale eccesso può dipendere da un'eccessiva emissione di moneta circolante da parte delle [[banca centrale|banche centrali]] e degli [[banca|istituti di credito]], o da una conversione dei depositi in moneta circolante, superiore alla media. Questa monetizzazione degli attivi di famiglie, imprese, Stato (quali depositi in conto corrente, titoli, valute estere, ecc.) avviene in presenza di un [[bank run]], di una crisi di liquidità, di un'eccessiva svalutazione.
 
In questi casi, i soggetti economici prelevano molto di più dei loro risparmi perché temono di perdere il loro denaro, o perché necessitano di somme maggiori per fronteggiare investimenti e spese correnti.
 
Il secondo fattore, l'emissione di nuova moneta, da parte di banche centrali e altri istituti di credito, può essere rivolta a soddisfare le esigenze di liquidità di qualche soggetto economico particolare - come Stato, finanza o imprese - trascurando le conseguenze per l'intero sistema di un'eccessiva massa monetaria.
 
[[File:Inflació utan 1946.jpg|thumb|left| Lo spazzino raccoglie vecchie banconote in [[Ungheria]] nel [[1946]]]]
 
Il finanziamento di una quota consistente della [[spesa pubblica]] attraverso l'emissione di [[moneta]] anziché tramite le [[imposte]] e l'emissione di titoli del [[debito pubblico]]: questo può accadere in caso di [[guerra]] ("economia di guerra") o per lo shock economico di un ''default'' (fallimento) dello Stato o di gruppi finanziari, economici o industriali di importanza economica pari a quella dello Stato stesso.
 
L'iperinflazione crea un vantaggio per il capitale di debito, perché il valore di mercato dei beni acquistati può crescere di qualche [[ordine di grandezza]] e, vendendo qualche bene del patrimonio, il debito può essere saldato rapidamente. Tuttavia, è molto meno probabile riuscire a realizzare una compravendita.
 
Le conseguenze sui redditi dell'iperinflazione sono diverse a seconda delle attività:
* i commercianti e chi offre servizi a pagamento possono adeguare giornalmente i prezzi delle merci che vendono e sono quelli che ne risentono meno;
* gli stipendiati (operai, impiegati, ecc.) ne sono più colpiti, ma possono premere sui loro datori di lavoro affinché il loro salario aumenti, sia pure più lentamente dell'inflazione stessa (con il pericolo però che si inneschi la cosiddetta [[spirale prezzi-salari]]);
* la situazione peggiore la vivono gli agricoltori, e soprattutto i coltivatori dediti a coltivazioni annuali (cioè che vendono il loro raccolto una volta l'anno) sono i più colpiti di tutti, perché il valore in denaro che ricavano dalla vendita si perde quasi completamente da un raccolto all'altro, e restano per la maggior parte dell'anno privi di sussistenza; perciò gli agricoltori sono i primi, in caso di forte inflazione, a preferire lo scambio di beni in natura, cioè il [[baratto]], e a rifiutare i pagamenti in monete.
 
La continua perdita di [[potere di acquisto]] della moneta (tipica dei periodi di iperinflazione) spinge poi gli operatori a disfarsi quanto prima possibile della moneta ricevuta, contribuendo ad accelerare ancora di più il fenomeno inflativo (a causa dell'aumento della [[velocità di circolazione della moneta]] così prodotto); si innesca così un circolo vizioso, che in assenza di un intervento deciso dell'autorità monetaria non può essere interrotto.
 
Per l'alterazione profonda che ne deriva nella distribuzione dei redditi, l'iperinflazione ha sempre ripercussioni sull'equilibrio politico del sistema.
 
Le conseguenze più gravi dei fenomeni di iperinflazione sono però quelle prodotte sull'economia reale: l'incertezza sul valore della moneta si trasmette sull'intera attività economica, scoraggiando gli [[investimenti]], con gravi conseguenze sui livelli di [[prodotto interno lordo|reddito nazionale]] e di [[disoccupazione|occupazione]] (inasprendo così la situazione di crisi della popolazione).
 
== Soluzioni contro l'iperinflazione ==
 
Le gravi crisi economico-finanziarie e le conseguenze devastanti che ne sono derivate in termini di perdita di potere d'acquisto, mancanza di liquidità, difficoltà di accesso ai finanziamenti hanno spinto l'interesse generale a ricercare sistemi di scambio e di valuta alternativi a quello monetario tradizionale che siano in grado di dare respiro all'economia e di incentivarne la ripresa.
Le soluzioni istituzionali a una situazione di iperinflazione passano tutte attraverso profonde riforme del sistema politico, economico e sociale, che vanno valutate a seconda dei singoli casi; le persone comuni, di fronte a una situazione come quella descritta, reagiscono sostanzialmente in due modi:
#Ritornare al [[baratto]]; è facile da mettere in pratica per le transazioni quotidiane e permette di sfuggire in parte alla devastante spirale prezzi-salari dell'iperinflazione. Questa soluzione si è evoluta in tempi recenti grazie anche alle possibilità offerte da internet, per esempio nel corporate barter, riferito al B2B, cioè lo scambio di beni e servizi in compensazione: non è limitato al puro scambio bilaterale di merci, bensì consente a chi acquista beni o servizi da un'azienda di compensare il valore dell'acquisto in un momento successivo con la vendita di propri beni o servizi a qualsiasi altra azienda ne faccia richiesta. Questo meccanismo avviene all'interno di un circuito di barter regolato da un mediatore che ne favorisce l'equilibrio attraverso la concessione di debiti, verso chi acquista, e crediti, verso chi vende, che non generano interessi e che vengono annotati sopra un conto virtuale. Il barter permette quindi di acquistare beni o servizi senza attingere dalle proprie risorse liquide e senza dover chiedere un prestito e pagarne gli interessi.
#Accettare pagamenti solo in monete straniere, non inflazionate. Invece di farsi pagare nella moneta locale soggetta a iperinflazione, chi può farlo sceglie di farsi pagare con moneta di altri paesi finanziariamente solidi: per esempio è stata prassi comune nella seconda metà del ventesimo secolo, in molti paesi del [[terzo mondo]] e non solo, accettare pagamenti in dollari invece che nella valuta locale. Sono nate, nell'ultimo ventannio, una serie di "monete solidali" come lo SCEC e il Tau in Italia, il Wir in Svizzera o gli Ithaca Hours negli USA, con lo scopo di garantire chi li usa dalla perdita di valore dovuta all'inflazione e alla speculazione. Va detto però che l'inflazione in questi anni (2000-2010) è stata minima, quindi finora nessuna di queste monete alternative è mai stata messa alla prova.
 
Questi due fenomeni contengono gli effetti dell'iperinflazione, ma non li annullano: rimane necessario ricorrere alla valuta inflazionata per pagare le tasse, i servizi pubblici, i contributi pensionistici, le utenze, le sanzioni. I datori di lavoro pagheranno comunque i lavoratori in moneta inflazionata, perché lo troveranno più conveniente. Una soluzione definitiva all'iperinflazione può essere solo istituzionale, sistemica.
 
== Voci correlate ==
* [[Banca centrale]]
* [[Inflazione]]
* [[AD-AS|Modello AD-AS]]
* [[Moneta]]
* [[Politica monetaria]]
* [[Quantitative easing]]
* [[Piano Dawes]]
* [[Papiermark]]
* [[Barter]]
* [[Baratto]]
* [[Valuta complementare]]
* [[Moneta locale]]
 
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