Stradario di Livorno e Autostrada Catania-Siracusa: differenze tra le pagine

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{{Infobox strada
'''Stradario di Livorno''' contenente l'elenco dei toponimi del territorio comunale e la loro storia.
|nome = Autostrada Catania-Siracusa
|tipo = [[Autostrada]]
|stato = ITA
|nome secondario =
|simbolo = Italian traffic signs - Autostrada CT-SR.svg
|nome precedente = Nuova strada ANAS 339 Catania-Siracusa
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|inizio = [[Catania]]
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|lunghezza = 25,2<ref>[http://www.stradeanas.it/index.php?/content/index/arg/catania_siracusa/page/3 Presentazione dell'aut. sul sito ANAS, pag. 3]</ref>
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|apertura = [[2009]]<ref name=a>[http://www.ilgiornalediragusa.it/attualita/6592-autostrada-aperta-da-lentini-a-catania-matteoliqpresto-il-tratto-fino-a-siracusaq.html Articolo de ''Il Giornale di Ragusa''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090731145432/http://www.ilgiornalediragusa.it/attualita/6592-autostrada-aperta-da-lentini-a-catania-matteoliqpresto-il-tratto-fino-a-siracusaq.html |data=31 luglio 2009 }}.</ref>
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|mappa = Italia - mappa autostrada Catania-Siracusa.svg
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}}
L''''autostrada Catania-Siracusa''', già ''nuova strada ANAS 339 Catania-Siracusa'', è un'[[autostrade in Italia|autostrada italiana]] che ha origine a [[Catania]], dalla [[Raccordo autostradale 15|tangenziale cittadina]], e dopo un percorso di poco più di 25&nbsp;km termina ad [[Augusta (Italia)|Augusta]], innestandosi sulla [[strada extraurbana principale]] [[Strada statale 114 Orientale Sicula|strada statale 114]] per [[Siracusa]].
 
L'autostrada fa parte dell'[[strada europea E45|itinerario europeo E45]] ed è priva di numero identificativo definitivo (fino al 2011 è stata indicata provvisoriamente come nuova strada ANAS 339 Catania-Siracusa)<ref>[http://www.stradeanas.it/index.php?/file/open/10558 Pag. 50]</ref><ref name="autogenerato1">http://www.stradeanas.it/index.php?/file/open/10806</ref><ref name="autogenerato2">http://www.stradeanas.it/index.php?/file/open/10912</ref>: curiosamente non è stata denominata [[Autostrada A18 (Italia)|A18]], nonostante colleghi il tratto storico, Messina-Catania, con il tratto moderno autostradale Siracusa-Rosolini, chiamati entrambi A18 proprio per il progetto di un collegamento Messina-Gela.
==Introduzione==
Le origini dei nomi di strade e piazze costituiscono una parte della storia di una città, con richiami a fatti e personaggi anche minimi ma comunque degni di un certo interesse.
 
L'autostrada è a due corsie di marcia (di {{M|3.75||m}}) più corsia di emergenza (di {{M|3||m}}) per tutto il percorso. È gestita dall'[[ANAS]] ed è priva di pedaggio.<ref name=b>[http://www.stradeanas.it/index.php?/content/index/arg/catania_siracusa/page/4Presentazione dell'aut. sul sito ANAS, pag. 4]</ref>
In epoca pre-unitaria una strada comunitativa (cioè "comunale") per essere tale doveva soddisfare una delle due seguenti condizioni: unire un borgo alla città oppure unire due chiese tra loro; se nessuna delle due condizioni esisteva, la strada era classificata come vicinale cioè non appartenente alla comunità e quindi privata, seppur aperta al transito pubblico (in pratica una strada di campagna). A sua volta un borgo per essere definito tale doveva avere una chiesa.
 
==Storia==
Il nome di una strada può indicare la sua destinazione provenendo dalla città: via di Coteto, via dell'Origine, via del Ponte dei Lami.
L'infrastruttura era tra quelle previste dal progetto risalente agli [[anni 1970|anni settanta]] per la costruzione di autostrade tra le principali città siciliane. Tuttavia la realizzazione dell'opera è stata rinviata e successivamente sospesa a causa della legge che bloccava la costruzione di autostrade per volumi di traffico abbastanza contenuti come quelli circolanti tra Catania e Siracusa. Solo dopo l'approvazione della cosiddetta [[legge obiettivo]] ([[2001]]) l'autostrada ha ottenuto i finanziamenti (anche europei) per la progettazione e la realizzazione.
 
I lavori, condotti dall'Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. di Parma, sono iniziati nel marzo del [[2005]] e si sono conclusi il 9 dicembre del 2009. I costi di costruzione preventivati sono stati pari a circa 800 milioni di [[euro]]<ref>[http://www.stradeanas.it/index.php?/content/index/arg/catania_siracusa/page/1 Presentazione dell'aut. sul sito ANAS, pag. 1]</ref>. Alcuni rallentamenti in fase costruttiva hanno fatto slittare la sua apertura. Nel corso dei lavori a causa del crollo di una gru, il 24 giugno del [[2006]], è morto un operaio messinese, Antonio Veneziano, determinando un blocco temporaneo del cantiere.<ref>{{Cita news|url =http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/cronaca/crolla-rampa/crolla-rampa/crolla-rampa.html|titolo=Crollo sulla Catania-Siracusa. Morto un operaio, 2 feriti gravi|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=24 giugno 2006|accesso=27 febbraio 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=62514|titolo=''Articolo''|pubblicazione =[[RaiNews24]]|urlmorto=sì}}</ref>
Tra i primi nomi che le strade anticamente ricevevano ci poteva essere quello della famiglia proprietaria dei terreni sui quali la strada stessa veniva aperta; in seguito molti di questi toponimi furono cambiati ma alcuni esistono ancora oggi (Azzati, Castelli, Cavalletti, Chiellini).
Un secondo operaio, il gelese Gaspare Maganuco, è deceduto sul lavoro il 19 febbraio [[2008]], mentre effettuava operazioni nel cantiere della galleria Campana.
In onore dei due caduti durante i lavori, l'ANAS ha deciso di intitolare a loro le due opere dove si sono verificati gli incidenti mortali; pertanto il viadotto che doveva chiamarsi Porcaria è diventato viadotto Veneziano e la galleria che doveva chiamarsi Campana è diventata galleria Maganuco.
 
L'autostrada è stata aperta in due fasi:
Molti nomi della vecchia Livorno derivavano da quelli di locande e osterie: Bandiere, Angiolo, Frascato, Unghero, Falcone, Frusta, Satiro, Cappello, Oro). Altre strade prendono nome dai mestieri che vi si esercitavano: Materassai, Pellicciai, Lavandaie, ecc.
*il 28 luglio [[2009]] è stata aperta la tratta Catania-Lentini<ref name=a/><ref>[http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=25247&template=lasiciliaweb Articolo] da lasiciliaweb.it.</ref>;
*il 10 dicembre [[2009]] è stata aperta la tratta Lentini-Augusta<ref>[http://www.stradeanas.it/index.php?/news/dettaglio/id/657 Comunicato stampa dell'ANAS]</ref><ref>[http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=32059&template=lasiciliaweb Articolo] da lasiciliaweb.it.</ref>.
 
Il 6 giugno [[2010]] in seguito alle lamentele di diversi consiglieri provinciali della [[provincia di Ragusa]] l'ANAS ha provveduto ad aggiungere alla segnaletica l'indicazione per ''[[Ragusa]]'' allo svincolo ''Lentini-Carlentini'' che immette sulla [[Strada statale 194 Ragusana|SS 194 Ragusana]]<ref>[http://www.corrierediragusa.it/articoli/attualit%C3%A0/ragusa/9473-ragusa-ritona-nella-segnaletica-anas-iacono-ha-vinto!.html Articolo] da corrierediragusa.it</ref>.
Le intense attività commerciali legate ai traffici portuali portarono alla creazione di numerosi magazzini per le merci che a loro volta dettero il nome alle strade sulle quali si affacciavano: acciughe, bottini dell'olio, uffizio dei grani, ecc.
 
Nel 2010 l'Eurotap (consorzio degli Automobile Club europei) ha assegnato la votazione ''ottimo'' alla galleria San Demetrio; è la prima galleria italiana esaminata dal consorzio a ricevere la votazione massima<ref>[http://www.stradeanas.it/index.php?/news/dettaglio/id/895 Anas S.p.A. - Archivio notizie<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Anche la tradizione politica democratica formatasi a Livorno durante il Risorgimento ha influito sulla toponomastica con le numerose strade dedicate a fatti e personaggi di quel periodo storico. Oltre alle dediche generiche all'indipendenza, al risorgimento e all'unità d'Italia, si trovano Giuseppe e Anita Garibaldi, Nino Bixio, i Mille e i garibaldini Andrea e Jacopo Sgarallino, Giuseppe Cesare Abba, Giuseppe Bandi, Corrado Dodoli, Vincenzo Malenchini e Giovanni Salvestri; Giuseppe Mazzini, la Giovine Italia e i mazziniani Carlo Bini, Adriano Lemmi e Aurelio Saffi; i difensori di Livorno del 1849 Enrico Bartelloni, Giovanni Battista Maggini, Pietro Martini, Marco Mastacchi e la data dell'undici maggio che ricorda l'assedio della città da parte degli austriaci; Cavour e i comandanti italiani nelle guerre di indipendenza Diego Angioletti, Alfredo Cappellini, Enrico Cialdini; scontri e battaglie di Aspromonte, Bezzecca, Calatafimi, Mentana, Palestro, Pastrengo, Solferino, Vascello, Villa Glori e la data del venti settembre che ricorda la breccia di Porta Pia. Sono presenti nche numerosi altri personaggi attivi durante il Risorgimento: i fratelli Bandiera, i fratelli Cairoli, Oreste Franchini, Francesco Domenico Guerrazzi, Goffredo Mameli, Daniele Manin, Giovanni Marchi, Carlo Meyer, Silvio Pellico, Carlo Pisacane, i fratelli Poerio e Tito Speri.
 
==Strada europea==
Altro periodo storico che ha influito sulla toponomastica cittadina è la seconda guerra mondiale e la resistenza: Brigata Garibaldi, i martiri delle [[Fosse Ardeatine]] (anche via delle Fosse Ardeatine): Pilo Albertelli e Ilario Zambelli; Bruno Buozzi, i caduti di marzabotto, i caduti nei lager nazisti e gli ebrei vittime del nazismo.
L'autostrada fa parte della [[strada europea E45]] che collega [[Alta_(Norvegia)|Alta]], in [[Norvegia]], alla città siciliana di [[Gela]].
 
==Opere d'arte principali==
Alcuni quartieri di recente costruzione hanno strade con nomi a tema: le strade del quartiere Coteto, costruite nei primi anni Sessanta, hanno i nomi delle regioni italiane, alcune strade del quartiere La Rosa hanno nomi di piante ornamentali (Abetelle, Agavi, Oleandri, Ortensie), quelle del quartiere Scopaia (costruite negli [[anni 1990|anni Novanta]]) sono intitolate alle varie nazioni europee, e alcune della zona artigianale del Picchianti agli antichi mestieri.
* 12 viadotti (per complessivi 4,163&nbsp;km), con campate variabili da un minimo di 40 metri a un massimo di 120 metri;
* 5 gallerie naturali a doppio fornice (per complessivi 5,888&nbsp;km);
* 3 gallerie artificiali a doppia canna (per complessivi 2,763&nbsp;km)
 
==Numerazione e nome==
==A==
[[File:Italian traffic signs - numerazione cavalcavia autostradale.svg|left|upright=0.5|thumb]]
;Via [[Giuseppe Cesare Abba]]: ha questo nome dal [[1960]], anno in cui fu costruita.
L'autostrada Catania-Siracusa non ha una numerazione definitiva ed è pertanto priva di una sigla alfanumerica del tipo ''Ax'' o ''Axx''. La sigla NSA 339<ref>http://www.stradeanas.it/index.php?/file/open/10651</ref> ha identificato l'autostrada nei documenti ANAS fino al 2011<ref name=autogenerato1 /><ref name=autogenerato2 />. Sui pannelli di identificazione dei cavalcavia dell'autostrada è invece riportata la dicitura "aut. CT-SR" in luogo dell'usuale simbolo ottagonale verde con la sigla alfanumerica dell'autostrada stessa.
;Via delle [[Abete]]lle: strada realizzata nel [[1971]] fu inizialmente chiamata via del Vecchio Botro (dal fosso che qui scorreva e che poi fu coperto), ma già dall'anno successivo cambiò nome in quello attuale.
;Via [[Abruzzi]]: fa parte della zona del quartiere di Coteto costruita negli [[anni 1960|anni Sessanta]]; molte delle sue strade sono intitolate a regioni italiane. La strada ebbe questo nome nel [[1960]].
;Via Accademia Labronica: l'Accademia Labronica fu costituita nel [[1816]] per promuovere la scienza, l'arte e la letteratura, e terminò la sua attività alla fine del [[XIX secolo]]. La biblioteca dell'accademia costituì il nucleo dell'attuale Biblioteca Labronica (cfr. [http://brunelleschi.imss.fi.it/genscheda.asp?appl=LST&xsl=luogo&chiave=700245]). La strada ebbe questo nome nel [[1951]], perché l'anno precedente fu posta nelle sue vicinanze la Biblioteca Labronica, all'interno della Villa Fabbricotti.
;Via delle [[acciuga|Acciughe]]: ebbe questo nome nel [[1870]], in precedenza si chiamò via del Palazzaccio (fin da prima del [[1784]]) e stradino di Venezia Nuova. Il nome deriva dalla presenza dei magazzini delle acciughe.
;Via degli Acquaioli
;Via degli Acquedotti: ebbe questo nome da prima del [[1846]] ma è conosciuta anche come via degli Archi, in riferimento alle arcate dell'acquedotto di Colognole, presenti alla fine di questa strada.
;Calata [[Addis Abeba]]
;Via [[Luigi Ademollo]]
;Via Adriana: ha questo nome da prima del [[1846]]. Dal [[1918]] al [[1945]] si chiamò via [[Pietro Badoglio]]. Nel [[1864]] vi fu costruita la caserma dei Tranquilli (così detta perché di faccia alla via omonima) che funzionò da panificio militare fino al [[1896]], anno in cui fu chiuso perché da allora in poi il pane per i soldati di stanza a Livorno fu fatto venire da [[Lucca]].
;Via [[Adua]]: ebbe questo nome nel [[1940]], in precedenza (da prima del [[1846]]) si chiamò via degli [[Inghilterra|Inglesi]], perché nelle sue adiacenze furono costruiti la chiesa e il cimitero [[anglicanesimo|anglicani]].
;Via dell'[[Agave]]: ebbe questo nome nel [[1962]], anno in cui fu realizzata.
;Via Agreste
;Via degli [[corbezzolo|Albatri]]: ebbe questo nome nel [[1966]], anno in cui fu realizzata.
;Via Don [[Davide Albertario]]: sacerdote ([[Filighera]], [[16 febbraio]] [[1846]] - [[Carenno]], [[21 settembre]] [[1902]]), giornalista impegnato in campagne stampa contro le ingiustizie sociali (cfr. [http://www.politicadomani.it/Pagine/Giornale/Num15-16/Don%20Davide%20Albertario.htm]). La strada ha questo nome dal [[1960]].
;Via [[Pilo Albertelli]]: professore di filosofia ([[Parma]], [[10 ottobre]] [[1907]] - [[Roma]], [[24 marzo]] [[1944]]), martire delle [[Eccidio delle Fosse Ardeatine|Fosse Ardeatine]] e medaglia d'oro della [[Resistenza italiana]] (cfr. [http://www.anpi.it/uomini/albertelli.htm] e [http://www.ilmanifesto.it/25aprile/07_25Aprile/9507rs21.01.htm]).
;Viale [[Vittorio Alfieri]]
;Via [[Salvador Allende]]
;Via dell'[[Alloro]]: la strada ebbe questo nome nel [[1958]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Piero Aloisi]]: mineralista ([[1881]] - [[1938]]), studiò in particolare le roce dell'[[Isola d'Elba]] (cfr. [http://www1.crui.it/Musei/StoriadeiPersonaggi.asp?IDP=71] e [http://www.sba.unifi.it/fondi/museo_dip_min.htm]).
;Banchina Alto Fondale
;Via dell'Ambrogiana: la strada esiste da prima del [[1582]] e in origine si chiamava via dell'Imbrogiana o dell'Imbragiana, ma era comunemente nota anche come via dell'Erbuccia. Il [[29 settembre]] [[1891]] fu qui trasferito dalla vecchia sede dietro la chiesa del Soccorso l'Istituto delle Terziarie serve di Maria, il cui scopo era l'istruzione delle bambine povere. L'istituto fu fondato nel giugno [[1888]] dalla scrittrice e filantropa Livia Bianchetti. In questa strada vi erano anche la cappella dell'Addolorata e la cappella Gherarducci.
;Corso [[Amedeo I di Spagna|Amedeo]]: figlio di re [[Vittorio Emanuele II d'Italia]] e primo duca d'Aosta. In origine fece parte di via delle Spianate, poi di via della Ragnaia (ma solo il tratto compreso tra via Mentana e via dell'Origine) e dal [[5 settembre]] [[1836]], di Corso reale, con riferimento ad una corsa di cavalli che si svolgeva ogni anno in questa strada per ricordare l'inaugurazione della chiesa del Soccorso. Nel [[1871]] le fu assegnato il nome attuale. Fino al [[1927]] la strada comprese anche le attuali via Pio Alberto Del Corona e via Ferdinando Magagnini. La parte più vicina al Cisternone si chiamò anche via del Sorelli.
;Via [[Giovanni Amendola]]
;Via degli Ammazzatoi: strada a fondo cieco che prima del 1846 si chiamò via degli Ammazzatoi Nuovi (per distinguerla da via degli Ammazzatoi, l'attuale via del Leone, e da via degli Ammazzatoi Vecchi, parte dell'attuale via dell'Uffizio dei Grani) e via del Pallone. Prende nome dai vicini Macelli Pubblici.
;Andana delle Ancore
;Scali delle Ancore: ha questo nome da prima del [[1784]], in riferimento ad una fabbrica o magazzino di ancore esistente fin dal [[1546]]. Vi era la sede dei magazzini di generi alimentari. In fondo alla strada vi era una scala che saliva al vecchio ponte di Santa Trinità, scomparsa con la distruzione del ponte. Recentemente ne è stata realizzata un'altra che sale al nuovo ponte di Santa Trinità (costruito nei primi [[anni 1990|anni Novanta]]).
;Andana degli Anelli
;Via Don [[Roberto Angeli]]
;Via [[Diego Angioletti]]: generale (Livorno, [[1822]] - [[1905]]), ministro della Marina nel governo La Marmora. Ha questo nome dal [[1927]].
;Via dell'[[Angelo|Angiolo]]: il nome si riferiva all'osteria dell'Angelo che a sua volta prendeva forse nome dall'[[Angelo (moneta)|omonima moneta]]. Prima del [[1784]] la strada era divisa in cinque parti che si chiamavano (a partire da via Grande): via dell'Angiolo, via del Frascato (dal nome di una locanda; prima si chiamò via del Sottile), via dei Bacchettoni, via degli Scalpellini, via della Fortezza Nuova. Nel 1784 tutte e cinque le parti vennero riunite sotto la denominazione di via dell'Angiolo, nel [[1964]] scomparve il quarto tratto con la realizzazione della via degli Avvalorati, mentre il quinto tratto nel [[1970]] venne rinominano via Monsignor Filippo Ganucci. Bacchettoni era il nome di una congregazione religiosa, la Compagnia delle Stimmate di San Francesco, detta dei "van chetoni" o "Bacchettoni", che in questa strada aveva una chiesa.
;Via dell'Antica Polveriera: prende questo nome da una polveriera costruita nel [[1720]] e demolita nel [[1827]]. In fondo alla strada vi era la fornace dei vetri, già abbandonata agli inizi del Novecento. Nella Villa Bacci fu aperto un asilo per i bambini poveri nel [[1901]] ad opera delle Sorelle dei poveri di Santa Caterina da Siena.
;Antignano (frazione): frazione a sud della città, prende nome da un [[gens|gentilizio]] [[storia di Roma|romano]], probabilmente Antinius o Antonius, proprietario del fondo sul quale nacque il primo nucleo abitato della frazione. Una falsa etimologia voleva che il nome derivasse da un'espressione ''ante ignem'' perché una colonna di [[legione romana|legionari]] in marcia avrebbe incontrato un incendio dopo aver superato la località. Il villaggio è attestato già nel [[1326]] e la sua chiesa era già esistente nel [[1370]].
;Viale di Antignano: si estende sul lungomare dai Tre Ponti al castello di Antignano (costruito da Cosimo I nel [[1567]]); fino al [[1888]] aveva un tracciato più tortuoso perché seguiva il profilo della costa ma in quell'anno fu rettificato con un tracciato più lineare. In precedenza si chiamò via della Barcaccia fino al 1888 (e con questo nome si estendeva oltre Quercianella), viale Principe di Napoli dal [[25 maggio]] 1888 al [[1918]], e viale Vittorio Emanuele III dal 1918 al [[1946]], anno in cui ricevette il nome attuale.
;Via dell'[[Antimonio]]
;Via [[Giulio Anzilotti]]
;Via degli [[apostolo|Apostoli]]: la strada fu così chiamata intorno al [[1870]], dal nome dalle chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo costruita nel [[1829]].
;Via degli Archi: nel [[1871]] le fu dato questo nome dalle arcate presenti ai due ingressi della strada. In precedenza si chiamò via dei Palandri dal nome della famiglia proprietaria dei campi nei quali fu aperta la strada. Qui ai primi del Novecento si trovava una fabbrica di vernici, soprattutto di biacca e carbonato di piombo. Via degli Archi è anche il nome con il quale è comunemente nota l'attuale viale degli Acquedotti.
;Ardenza (frazione): si è supposto che il nome derivi dal [[lingua latina|latino]] ''ardentia'', "che arde", forse in riferimento ad un fuoco di segnalazione per le navi. Sembra però che nome derivi dal torrente che scorre nelle sue vicinanze, attestato in documenti altomedievali come ''flumine lardensae''.
;Porticciolo di Ardenza
;Via dell'Ardenza: ebbe questo nome nel [[1954]]. Fino ad allora fece parte di via del Littorale, che si estendeva fin oltre Quercianella.
;Via dell'Arena Alfieri: prende nome da un teatro all'aperto costruito nel [[1841]] fu aperta nei terreni della famiglia Messeri e ora scomparso, che inizialmente si chiamò Arena degli Acquedotti e poi Arena Alfieri, per cui anche la strada seguì queste denominazioni (prima via dell'Arena degli Acquedotti e poi via dell'Arena Alfieri).
;Via degli Arrotini
;Piazza dell'Arsenale: prende nome dall'Arsenale delle Galere costruito da [[Ferdinando I de' Medici|Ferdinando I]] nel [[1603]]. In precedenza fece parte di piazza di Porta Murata e poi di via Calafati. La piazza fu ampliata nel [[1857]] con l'interramento del canale dei Francesi (detto anche "fosso morto"). Nella piazza vi erano delle case che furono demolite per costruire la barriera del porto. Addossata all'arsenale si trovava anche una chiesa dedicata alla Madonna, a San Pietro e a Sant'Elmo, popolarmente chiamata "Madonnina del buon viaggio" perché chi partiva o tornava da viaggi per mare (specialmente marinai e pescatori) vi faceva o scioglieva voti. La chiesa fu aperta il [[5 aprile]] [[1704]] ma l'[[11 maggio]] [[1784]] il granduca Pietro Leopoldo ordinò all'ultimo cappellano don Giovanni Graffeau di chiuderla, fra le resistenze dei maestri d'ascia che pregarono il granduca di tenerla aperta. Fu sconsacrata dal giansenista Baldovinetti l'[[11 gennaio]] [[1878]] e venduta con tutto ciò che conteneva; metà del ricavato andò al patrono della chiesa, il capitano Angiolo Vincler. Fu riaperta per breve tempo durante la rivolta popolare del [[1790]] ma poi demolita nello stesso anno.
;Via dell'Arsenale
;Via dell'[[Artigianato]]
;Piazza Artiglieria [[Brigata Paracadutisti "Folgore"|Folgore]]
;Via [[Alfredo Ascoli]]: civilista (Livorno [[1863]] - [[1942]]). La strada fu realizzata nel [[1963]] e ricevette questo nome nel [[1964]].
;Via degli Asili: strada realizzata nel [[1870]] nei terreni dela famiglia Tonci e così chiamata dai due asili, maschile e femminile, intitolati a Enrico Mayer. Vi era anche l'ingresso ad un piazzale dove si trovava il teatro Arena Garibaldi.
;Vicolo degli Asini
;Via [[Aspromonte]]: in ricordo dello scontro fra truppe italiane e garibaldini avvenuto nel [[1862]]. Ha questo nome dal [[1962]], anno del centenario dell'avvenimento.
;Calata [[Assab]]
;Piazza Atleti Azzurri
;Piazza Attias: prende nome dalla Villa Attias, costruita da Giuseppe Attias nel [[1664]] e demolita nel [[1968]] per realizzare la piazza e nuovi edifici. Dal [[1831]] la località ebbe il nome di quadrivio Attias, poi largo Attias con la demolizione di alcuni edifici. Ebbe la forma attuale nel [[1965]] e il nome attuale il [[5 febbraio]] [[1966]].
;SS1 Aurelia
;Variante Aurelia
;[[Via Aurelia]]
;Avamporto: uno dei bacini del porto di Livorno ed è delimitato dalla diga frangiflutti della Vegliaia, dal Molo Novo e dalla diga della Meloria.
;Viale degli Avvalorati: prende nome dal Teatro dei Signori Accademici Avvalorati o semplicemente Teatro degli Avvalorati (a sua volta così chiamato dall'Accademia degli Avvalorati, un sodalizio di intellettuali cittadini formatosi nel [[XVIII secolo]], cfr [http://www.erasmo.it/liberale/testi/1345.htm]). Il teatro, costruito nel [[1782]], entrò in possesso dell'Accademia nel [[1790]] e si trovava all'inizio della strada, di fianco all'attuale palazzo del Municipio. Il primo tratto della strada, da piazza del Municipio a via della Madonna, si chiamò da prima del [[1784]] via Dietro il Palazzo del Granduca e successivamente via dei Lavatoi vecchi o anche via del Tagliere a causa di un incidente avvenuto il [[25 marzo]] [[1793]] (un tagliere cadde da una finesta ferendo mortalmente alla testa il commerciante Antonio Antoni); il secondo tratto, da via della Madonna all'attuale Piazza della Repubblica, si chiamò via dell'Orto perché fu aperta nell'orto appartenente al convento francescano retrostante la chiesa della Madonna. Altri nomi furono via delle Mummie e via del Teatro. La strada attuale è molto più larga di quella precedente la [[seconda guerra mondiale]], a causa della distruzione di alcuni caseggiati (compreso il teatro) durante i bombardamenti anglo-americani.
;Via Azzati: si chiama così da prima del [[1846]] e prende nome dalla famiglia che all'epoca possedeva immobili nella zona.
 
Benché chiamata autostrada Catania-Siracusa, l'infrastruttura non termina a [[Siracusa]], ma nei pressi di [[Augusta (Italia)|Augusta]], distante circa 25 chilometri dal capoluogo.
==B==
{{clear}}
;Via [[Antonio Bacchelli]]
;Via Baciocchi: prende nome dalla Villa Baciocchi, appartenuta a [[Elisa Bonaparte]], sorella di [[Napoleone Bonaparte]] e in seguito sede di un istituto per orfanelle. La villa fu distrutta durante il bombardamento aereo anglo-americano del [[28 maggio]] [[1943]] che uccise 32 fra bambine e suore dell'istituto.
;Via [[Angiolo Badaloni]]: ingegnere (Livorno, [[1849]] - [[1920]]). Diresse la costruzione della Scuola Elementare Antonio Benci ([[1893]]), del Mercato Centrale ([[1895]]) e dello Stabilimento Acque della Salute ([[1903]]). La strada ebbe questo nome nel [[1938]], anno in cui fu realizzata, e fu prolungata nel [[1952]] e nel [[1956]] fino al viale Alfieri.
;Via dei Bagnetti: la strada prende nome da uno stabilimento balneare di acqua marina e di acqua dolce (I Bagnetti, in seguito chiamati Bagni Pacinotti, dal nome del proprietario), costruito nel [[1808]] e chiuso nel [[1868]]. Quando fu costruito, lo stabilimento si affacciava sul mare aperto che invece adesso si trova a circa un chilometro di distanza, a causa delle banchine del Porto Industriale costruite in epoche successive.
;Via dei Bagni: La strada fu realizzata nel [[1838]] e le fu assegnato il nome di via [[San Carlo]], poi nel [[1900]] ebbe il nome attuale.
;Via [[Giuseppe Baldini]]: pittore (Livorno, [[1807]] - [[1876]]), maestro di [[Giovanni Fattori]]. La strada fu così denominata nel [[1938]].
;Via della Banca: la strada, che fin da prima del [[1784]] si chiamò via delle Carceri e poi via delle Carceri Vecchie, si chiama così da prima del [[1846]] in relazione alla Banca di Sconto qui istituita nel [[1837]] al posto della precedente Cassa di Sconto creata nel [[1816]]. La Cassa, prima banca di Livorno, era collegata alle attività di commercio soprattutto del porto e oltre al fondo di garanzia poteva contare sull'ipoteca messa dal granduca su un certo numero di beni demaniali per un valore superiore al capitale iniziale della Cassa. Il nome di via della Banca rimase fino al [[1918]] quando fu cambiato in via [[Pola]]. Le distruzioni della [[seconda guerra mondiale]] fecero scomparire la strada e il nome fu radiato nel [[1951]]. Nel [[1965]] fu costruito il nuovo edificio della Banca d'Italia sul luogo dell'antica Banca di Sconto e l'anno successivo fu riassegnato alla strada il nome di via della Banca. Il nome via delle Carceri derivava dal fatto che sotto il palazzo del governatore (in corrispondenza del'attuale Prefettura) si trovava la prigione. In questa strada si trovavano anche la chiesa delle Purificazione della Madonna, la chiesa dei Catecumeni, un edificio sede della camera di commercio, delle stanze dei ubblici pagamenti e della banca cooperativa popolare livornese e la tipografia di Marco Coltellini dove vennero pubblicate opere come la prima edizione di ''Dei delitti e delle pene'' (aprile [[1764]]) e i 32 volumi dell'''Enciclopedia Francese'' ([[1770]]-[[1779]]). La presenza della chiesa dei Catecumeni fu all'origine di uno dei nomi della strada (via dei Catecumeni): i catecumeni erano coloro che si erano convertiti al cristianesimo (generalmente schiavi moreschi del Bagno penale) ma che non avevano ancora ricevuto il battesimo. Il [[10 giugno]] [[1593]] il granduca [[Ferdinando I de' Medici|Ferdinando I]] emanò una legge che proibiva la propaganda cattolica e stabilì che l'età minima dei catecumeni fosse di 13 anni, affinché le conversioni fossero spontanee.
;Via [[Giuseppe Bandi]]: giornalista ([[Gavorrano]], [[1834]] - Livorno, [[1 luglio]] [[1894]]), partecipò all'impresa de[[i Mille]] che narrò nel libro ''I Mille da Genova a Capua''. Fu il fondatore del giornale cittadino ''Il Telegrafo'' (che attualmente si chiama ''Il Tirreno'').
;Via [[Fratelli Bandiera]]: ha questo nome dal [[1934]].
;Via delle Bandiere: ebbe questo nome dopo il [[1884]] in riferimento ad un'osteria dallo stesso nome.
;Via di Banditella: la Banditella è un territorio di forma rettangolare compreso tra il Rio Ardenza, il Botro Banditella, la via Aurelia e il Viale di Antignano. Il nome deriva dal fatto che in tale territorio era bandita la caccia (quando si trovava ancora bene al di fuori dei confini della città). Negli [[anni 1980|anni Ottanta]] vi è stato costruito un quartiere residenziale. Un tempo era conosciuta anche come via del Lupo.
;Via [[Elia Baquis]]: oculista ([[1860]] - [[1941]]), la strada ebbe questo nome nel [[1958]].
;Via [[Francesco Baracca]]: ebbe questo nome il [[6 febbraio]] [[1934]].
;Scali delle Barchette: la strada ha questo nome da prima del [[1784]], ma in precedenza si chiamò via dei Castellani perché probabilmente qui risiedevano i castellani della Fortezza Vecchia. Anche la scomparsa via Holt in precedenza si chiamò vicolo delle Barchette.
;Via Padre [[Alessandro Baroni]]
;Piazza [[Ilio Barontini]]
;Piazza della Barriera [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]: si chiamò piazza della Barriera Fiorentina fino al [[1889]] e prende nome dalla barriera doganale qui eretta nel [[1837]].
;Piazza [[Enrico Bartelloni]]: patriota (Livorno, [[8 novembre]] [[1808]] - [[14 maggio]] [[1849]]), uno degli animatori della Difesa di Livorno dall’assedio austriaco l’[[11 maggio]] [[1849]]. Il piazzale fu realizzato nel [[1835]] con il nome di piazza della Porta San Marco (quella nuova costruita qui dopo la demolizione della precedente Porta San Marco in piazza dei Legnami). Nel [[1889]] cambiò nome in piazza [[11 maggio|Undici maggio]], poi il [[4 dicembre]] [[1970]] fu chiamata con il nome attuale.
;Via Enrico Bartelloni: in origine si chiamò via Santa Caterina, poi da prima del [[1784]] si chiamò via degli Asini, perché qui si legavano gli [[asino|asini]] che servivano a portare i prodotti al vicino mercato. Nel [[1900]] fu chiamata col nome attuale.
;Via [[Cesare Bartolena]]: pittore (Livorno, [[1830]] - [[1903]]). La strada ebbe questo nome con la delibera del [[3 settembre]] [[1938]].
;Via [[Giovanni Bartolena]]: due pittori omonimi, uno attivo nella prima metà del [[XIX secolo]], l'altro nato a Livorno nel [[1866]] e morto nel [[1942]]).
;Piazza Cristian Bartoli: giovane tifoso del [[Livorno calcio]], morto in un incidente stradale.
;Piazza [[Giampaolo Bartolommei]]
;Via [[Basilicata]]: ebbe questo nome nel [[1964]], l'anno successivo alla sua realizzazione.
;Via Bassa: strada esistente con questo nome da prima del [[1846]]. Il nome deriva dal fatto che la strada è al di sotto del livello degli scali vicini.
;Via della Bassata: la Bassata era un terreno compreso tra il Fosso dei Lazzeretti (che all'incirca seguiva le attuali Borgo San Jacopo e via San Jacopo in Acquaviva) e il mare. Questo terreno servì per estrarre materiale da usare nel riempimento dei bastioni del Mulino a Vento (attuale largo Fratelli Rosselli), del Casone (attuale piazza Cavour), di San Cosimo, della Fortezza Nuova e del Forte San Pietro. L'estrazione massiccia causò un notevole abbassamento del terreno, da cui il nome Bassata. La strada fu realizzata prima del 1896 e in precedenza si chiamò via Vecchia del Mulinaccio.
;Via della Bastia: prende nome dalla Bastia di Porto Pisano, un fortilizio costruito nel [[1421]] quando subentrarono ai genovesi nel possesso del territorio. La Bastia era costruita in legno su una base di terra e pietre e si trovava probabilmente nei pressi del Borgo dei Lupi (attuale rione di S. Stefano ai Lupi, alla periferia nord della città). La strada esisteva già nel [[1704]] ma nel [[1835]] fu divisa in due dalle nuove mura cittadine e il nome rimase alla parte interna. Nel [[1888]] il nome fu esteso anche ad un tratto di strada che correva lungo le mura fino all'attuale piazza Undici Maggio. Qui si trovava anche l'ingresso al Tiro a Segno nazionale, un poligono di tiro lungo circa 400 metri fin quasi all'attuale Piazza della Barriera Garibaldi. Indicazione del [[1559]]: ''sulla via di Pisa al ponticello della Fonte''.
;Via del Bastione: strada realizzata nel [[1858]] dopo la demolizione del vecchio Bastione del Mulino a Vento, al quale si riferisce il nome della strada. Si chiamò anche via del Corno.
;Via Bastogi: la strada ebbe questo nome nel [[1948]], anno in cui fu realizzata. Il nome si riferisce ad una illustre famiglia livornese, dal senatore [[Pietro Bastogi]] (Livorno, [[1808]] - [[Firenze]], [[1899]]) al figlio [[Giovacchino Bastogi|Giovacchino]] (Livorno, [[1851]] - [[1919]]) autore della autografoteca, al pronipote [[Ugo Bastogi|Ugo]] editore).
;Via [[Cesare Battisti]]: la strada ebbe questo nome nel [[1916]], in precedenza si chiamò via dello Studio fin dalla sua realizzazione nel [[1846]].
;Via [[Bat Yam]]: città portuale [[israele|israeliana]] gemellatasi con Livorno nel [[1962]], anno in cui le fu dedicata questa strada.
;Via [[Beato Angelico]]: la strada ebbe questo nome nel [[1963]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Belgio]]
;Largo Bellavista: ha questo nome dal [[1946]], in precedenza si chiamò largo Luigi di Savoia (dal [[1931]] al 1946). Con il nome di Bellavista fu chiamato anche il piazzale Alfredo Cappellini (fino al [[1927]]) e piazza Luigi Orlando (fino al [[1896]]).
;Piazza [[Elia Benamozegh]]: la piazza fu creata nel [[1866]] con le demolizioni dei vecchi edifici e inizialmente si chiamò piazza Nuova. Nel [[1930]] fu intitolata a Benamozegh ma nel [[1939]] (con l'avvento delle leggi razziali) fu rinominata piazza [[23 marzo|XXIII Marzo]], data di fondazione del [[Partito Nazionale Fascista]], fino al [[5 agosto]] [[1943]] quando tornò a chiamarsi piazza Nuova. Infine il [[1 aprile]] [[1946]] fu ripristinato il nome di piazza Elia Benamozegh. Nel [[1964]] la piazza fu ampliata alle dimensioni attuali con la demolizione di alcuni vecchi edifici. Su questa piazza si affaccia la sinagoga della città, ricostruita nel [[1960]] sulle rovine della precedente, costruita tra il [[1591]] e il [[1603]] e distrutto dai bombardamenti aerei durante la [[seconda guerra mondiale]].
;Via [[Bengasi]]: la strada ebbe questo nome il [[5 luglio]] [[1930]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Benvenuto Benvenuti]]: pittore (Livorno, [[1881]] - [[1959]]). La strada ebbe questo nome nel [[1970]], anno in cui fu realizzata.
;Via Bernardina: la strada ha questo nome dal [[1846]] e fu allungata nel [[1893]] quando fu costruita la scuola Benci nella vecchia piazza Carlo Poerio. Nel [[1960]] un tratto della via Bernardina fu intitolato a Augusto Novelli.
;Via [[Carlo Bernheimer]]
;Scali [[Luigi Bettarini]]: architetto ([[Portoferraio]], [[1790]] - [[1830]]).
;Via [[Natale Betti]]: pittore (Livorno, [[1826]] - [[1888]]), introdusse per primo la [[fotografia]] in città. La strada ebbe questo nome il [[3 settembre]] [[1938]].
;Via [[Bezzecca]]: la strada ebbe questo nome nel [[1962]].
;Via [[Silvio Bicchi]]: pittore (Livorno, [[1874]] - [[1948]]). La strada fu realizzata poco prima del [[1958]] e così chiamata nel [[1960]] perché Bicchi abitò nelle vicinanze.
;Via [[Feliks Bikonacki]]: partigiano [[Polonia|polacco]] imprigionato in Italia, liberato dopo l'[[8 settembre]] [[1943]] e caduto il [[18 luglio]] [[1944]] combattendo contro i [[nazismo|nazisti]] a Castellaccio, sulle colline livornesi. La strada ebbe questo nome il [[9 marzo]] [[1961]].
;Via [[Carlo Bini]]: patriota e scrittore ([[1806]] - [[1842]]). La strada fu realizzata tra i campi coltivati poco dopo il [[1865]], comprendendo anche via Corcos fino al [[1873]].
;Via [[Nino Bixio]]: Bixio per un certo periodo soggiornò a Montenero, frazione di Livorno. La strada ebbe questo nome nel [[1943]].
;Viale [[Giovanni Boccaccio]]: in origine si chiamò strada Suburbana e poi via di Circonvallazione. Nel [[1927]] fu chiamata via Fabbricotti e nel [[1950]] ebbe il nome attuale.
;Boccale: località costiera a sud della città nei pressi del cimitero di Antignano, dove si trova una torre costruita prima del [[1595]] per la sorveglianza e la difesa costiera contro i pirati barbareschi. Nella seconda metà del [[XIX secolo]] la torre fu incorporata in una villa. Il nome deriva dalla bocca del fosso sottostante che fu adattata a piccola cala per l'ancoraggio di alcune imbarcazioni della guarnigione della torre. La località si chiama anche Maroccone (o Marroccone o Marrocone) fin dal [[1600]].
;Via [[Luigi Boccherini]]: la strada fu realizzata nel [[1970]].
;Via [[Ermenegildo Bois]]: scultore (Livorno, [[1863]] - [[1933]]). La strada fu realizzata nel [[1957]] e ebbe questo nome nel [[1960]].
;Via Bonaini: dedicata allo storico [[Francesco Bonaini]] ([[1806]] - [[1874]]). Dal [[1836]] al [[1874]] si chiamò via della Pietà, in riferimento alla adiacente chiesa di Santa Maria del Soccorso.
;Via [[Diomede Bonamici]]: bibliofilo e medico ([[1823]] - [[1912]]), direttore del lazzaretto dei malati di colera nel [[1853]]. La strada ebbe questo nome il [[3 novembre]] [[1934]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Arnaldo Bonaventura]]: musicologo ([[1862]] - [[1952]]).
;Viale [[Giovan Cosimo Bonomo]]: medico e naturalista ([[1665]] - [[1696]]). La strada ebbe questo nome nel [[1941]], in precedenza fece parte di via di Coteto.
;Via Borra: la strada ebbe questo nome prima del [[1736]], in onore del marchese Marco Alessandro Del Borro che fu governatore di Livorno dal [[1678]] alla sua morte nel [[1701]]. La strada si chiamò anche via Del Borro e via dell'Isolotto Primo e dal [[1629]] al [[1676]] qui fu la porta dei Navicelli, in prossimità del Ponte di Marmo.
;Piazza [[Odoardo Borrani]]: pittore ([[Pisa]], [[1834]] - [[Firenze]], [[1905]]).
;Via [[Bernardetto Borromei]]: medico e primo gonfaloniere della città ([[19 marzo]] [[1606]]). La strada ebbe questo nome il [[2 maggio]] [[1911]], in precedenza fece parte di via del Platano.
;Via [[Giosuè Borsi]]: scrittore e combattente ([[1888]] - [[1915]]), caduto durante la [[prima guerra mondiale]]. La strada ebbe questo nome nel [[1927]], in precedenza si chiamò via del Papanti e poi via delle Ville.
;Via del Bosco: ha questo nome dal [[1860]] e si riferisce al bosco dei frati Cappuccini, donato loro dal granduca [[Ferdinando I de' Medici]] nel [[1587]] e aperto al pubblico per molti anni. Prima del [[1846]] anche l'attuale via Cecconi si chiamò via del Bosco.
;Via [[Luigi Bosi]]: architetto ([[Firenze]], [[1809]] - Livorno, [[1890]]). La strada ebbe questo nome il [[3 ottobre]] [[1927]], in precedenza fece parte di via Cosimo Del Fante.
;Via [[Sandro Botticelli]]
;Via Bottini dell'Olio: prende nome dal deposito dell'olio contenuto in piccole cisterne quadrangolari, costruito da [[Cosimo III de' Medici]] nel [[1705]]. La strada fiancheggia il deposito e inizialmente si chiamò Scali del Luogo Pio, poi dal [[1784]] circa Scali dei Bottini dell'Olio perché correva lungo il fosso antistante il deposito. Nel [[1898]] il fosso fu interrato e la strada assunse il nome attuale. Fu anche il nome del primo tratto degli scali del Luogo Pio (quello verso il forte San Pietro), il secondo (quello verso la chiesa di Crocetta) si chiamò Scali della Casa Pia.
;Via [[Roberto Bracco]]: giornalista e poeta ([[1862]] - [[1943]]). La strada ebbe questo nome nel [[1962]], centenario della nascita.
;Via [[Brigata Garibaldi]]: la strada ebbe questo nome nel [[1949]], anno in cui fu realizzata, e allungata nel [[1962]].
;Piazza [[Benedetto Brin]]: dal [[1903]] al [[1948]] si chiamò con questo nome anche l'attuale piazza Giuseppe Emanuele Modigliani.
;Via Benedetto Brin: si chiama così dal [[22 luglio]] [[1889]] in onore del promotore dell'Accademia Navale.
;Via [[Giordano Bruno]]: la strada ha questo nome dal [[1949]], anno in cui fu realizzata. Il nome di Giordano Bruno fu dato anche all'attuale via della Madonna dal [[1901]] al [[1925]] e all'attuale piazza dei Domenicani dal [[1888]] al [[1938]].
;Buffone: toponimo attestato a Montenero fin dal [[1626]], riferito ai terreni di proprietà del commerciante Antonio Buffone, dove venne edificata una villa con lo stesso nome e che inizialmente appartenne ai Medici. Si trova sul lato mare di via di Montenero, nei pressi di Piazza delle Carrozze.
;Via Buia: la strada esiste con questo nome da prima del [[1784]] e si chiama così perché era priva di illuminazione; in precedenza si chiamò via Dietro il Palazzo dei Franceschi.
;Via [[Filippo Buonarroti]]: patriota ([[Pisa]], [[1761]] - [[Parigi]], [[1837]]). La strada ebbe questo nome nel [[1953]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Bernardo Buontalenti|Buontalenti]]: la strada ha questo nome dal 1866, in precedenza si chiamò via [[San Cosimo]]. Il nme ricorda l'architetto [[Bernardo Buontalenti]] che nella seconda metà del [[XVI secolo]] diresse i lavori di ampliamento del porto, delle mura e delle fortificazioni di Livorno.
;Via [[Bruno Buozzi]]: sindacalista e deputato ([[1883]] - [[1944]]), ucciso a [[Roma]] dai tedeschi durante la [[seconda guerra mondiale]].
;Via [[Ferruccio Busoni]]: musicista ([[1866]] - [[1924]]). La strada ebbe questo nome nel [[1960]].
;Via [[Luciano Bussotti]]: è il nome assunto negli ultimi anni dal tratto est di via Luzzatti.
;Via [[George Byron|Giorgio Byron]]: Byron soggiornò a Montenero nella villa Dupouy nell'estate [[1822]]. La strada ebbe questo nome nel [[1900]], in precedenza si chiamò via Terrazzini e prima ancora via traversa delle Case Nuove.
 
==Tabella percorso==
==C==
[[File:Uscita Ragusa Autostrada CT-SR.jpg|thumb|Lo svincolo per Ragusa e Lentini-Carlentini sulla SS 194.]]
;Via [[Vincenzo Cabianca]]: pittore ([[Verona]], [[1827]] - [[Roma]], [[1902]]).
{| class="wikitable"
;Via [[Luigi Cadorna]]: la strada fu realizzata nel [[1858]] con la rettifica del tracciato del Fosso Reale e fece parte dell'attuale via Tre Novembre fino al [[29 dicembre]] [[1928]], quando ebbe il nome attuale.
|-
;Via Caduti del Lavoro: la strada fu realizzata nel [[1963]] ed ebbe questo nome nel [[1964]].
|- align="center" bgcolor="08842C" style="color: white;font-size:100%;"
;Via Caduti di Marzabotto: ebbe questo nome nel [[1966]], in ricordo della [[strage di Marzabotto]] ad opera dei [[nazismo|nazisti]].
| colspan="6" | '''[[File:Italian traffic signs - Autostrada CT-SR.svg|55px]]'''<br />''Autostrada Catania-Siracusa''
;Via Caduti Forze di [[Polizia]]
|-
;Via Caduti nei [[Lager]] Nazisti
!Tipo!!Indicazione!!↓km↓!!↑km↑!!Provincia!!Strada europea
;Via Cairoli: il nome ricorda i fratelli Cairoli (tra cui [[Benedetto Cairoli|Benedetto]]) che combatterono nelle guerre [[risorgimento|risorgimentali]]. Da prima del [[1784]] si chiamò via delle Quattro cantonate, poi via del Casone fino al [[1889]] dal nome della caserma che fino al [[1828]] chiudeva in fondo la strada; quello stesso anno la strada fu prolungata fino al fosso e il [[5 dicembre]] [[1828]] qui fu eretta la Porta Leopolda, che però venne demolita dopo soli tre anni. Il casone fu costruito nel [[1628]], situato fra le vecchie vie Serristori e Reale, e demolito in parte nel [[1828]] e in parte nel [[1940]]. Dal grande portone centrale si accedeva ad una rampa che saliva sul restrostante Bastione del Casone.
|-
;Via [[Calabria]]: ha questo nome dal [[1963]], anno in cui fu realizzata.
| {{simbolo|Italian traffic signs - autostrada.svg|17}}|| {{simbolo|Italian traffic signs - strada europea 45.svg|40}} {{simbolo|Italian traffic signs - raccordo autostradale 15.svg|40}} [[Raccordo autostradale 15|Tangenziale di Catania]]|| align="right"| 0,0 || align="right"| 25,2 || align="center"|[[Città metropolitana di Catania|CT]] || align="center" rowspan=4|[[File:Italian traffic signs - strada europea 45.svg|45px|link=Strada europea E45]]
;Darsena Calafati
|-
;Via Calafati: prima del [[1871]] si chiamò Piazza di Porta Murata poi con lo scavo del Bacino di Carenaggio si restrinse e la strada venne resa a fondo cieco nel [[1888]].
| [[File:Italian traffic signs - simbolo area servizio.svg|30x30px]] || Area di servizio "San Demetrio" || align="right"| 9,8 || align="right"| - || rowspan=3 align="center"|[[Provincia di Siracusa|SR]]
;Via [[Battaglia di Calatafimi|Calatafimi]]: ebbe questo nome nel [[1962]].
|-
;Via Calzabigi: dedicata al poeta [[Ranieri Calzabigi]] (Livorno, [[1714]] - [[1795]]) la strada fu realizzata nel [[1857]]. Fino al [[1938]] arrivava a via di Coteto, poi fu estesa alla lunghezza attuale.
|{{simbolo|AB-AS-grün.svg}}|| [[Lentini]]-[[Carlentini]]-[[Ragusa]]<br />{{simbolo|Strada Statale 114dir Italia.svg|35}} <small>[[Strada statale 114 dir della Costa Saracena|della Costa Saracena]]</small> || align="right"| 11,0 || align="right"| 13,7
;Via [[Giuseppe Cambini]]
|-
;Via [[Leonardo Cambini]]
| {{simbolo|Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|17}} || {{simbolo|Italian traffic signs - strada europea 45.svg|40}} {{simbolo|Strada Statale 114 Italia.svg|50}} [[Strada statale 114 Orientale Sicula|Orientale Sicula]] || align="right"| 25,2 || align="right"| 0,0
;Via della Campana: il nome deriva da quello di un'osteria, prima del [[1847]] si chiamò invece via dei Carrai. Un'osteria della Campana è esistita anche in via Dietro il Bagno fin dal [[1784]].
|-
;Via [[Fabio Campana]]: musicista (Livorno, [[1814]] - [[Londra]], [[1882]]). La strada ebbe questo nome nel [[1958]], anno in cui fu realizzata.
|}
;Via [[Campania]]
;Via [[Numa Campi]]
;Via [[Carlo Antonio Campioni]]: musicista (Livorno, [[1720]] - [[1788]]). La strada ebbe questo nome nel [[1960]], anno in cui fu realizzata.
;Campo al Lupo (località)
;Via di Campo al Lupo
;Via Campo di [[Marte (divinità)|Marte]]
;Scali delle Cantine: fin da prima del [[1828]] fino al [[1972]] si chiamò via del Fosso Reale di San Marco. Prende nome dalle cantine che si affacciano sul fosso, costruite nel [[1846]]. Al termine della strada in corrispondenza del Pontino iniziava la via Erbosa che comprendeva le attuali via Solferino e via Mastacchi.
;Via [[Guido Cantini]]
;Via [[Russardo Capocchi]]: parlamentare.
;Via della Cappellina: esisteva da prima del [[1828]] e prende nome da una piccola cappella costruita nel [[1804]] e demolita nel [[1843]] quando fu costruita la vicina chiesa di San Giuseppe.
;Bacino Cappellini
;Piazzale [[Alfredo Cappellini]]: capitano di fregata ([[1828]] - [[1866]]) distintosi alla [[battaglia di Lissa]]. Si chiamò piazza Bellavista fino al [[1927]]. In precedenza il nome di Cappellini era stato assegnato all'attuale piazza Giovine Italia (dal [[1866]] al 1927).
;Piazzale [[Leonetto Cappiello]]: pittore cartellonista (Livorno, [[1875] - [[Cannes]], [[1942]]).
;Via [[Gino Capponi]]
;Borgo [[Cappuccini]]: esiste da prima del [[1694]] e si chiamò inizialmente Strada maestra dei Cappuccini, poi dal [[1781]] via di Montenero. Prende nome dal convento dei frati cappuccini costruito nel [[1582]] mentre l'annessa chiesa fu costruita nel [[1606]], ampliata nel [[1738]] e danneggiata durante la [[seconda guerra mondiale]].
;Via della Capraia: dal [[1927]] al [[1943]] si chiamò via Armando Casalini, deputato fascista ([[1883]] - [[1924]]), ucciso per vendicare il delitto [[Giacomo Matteotti|Matteotti]].
;Viale Caprera: si formò nel [[1898]] con l'interramento del fosso che qui scorreva fino al ponte di Santa Trinità.
;Via [[Federico Caprilli]]: ebbe questo nome nel [[1958]], anno in cui fu realizzata.
;Via dei [[Carabinieri]]: fino al [[1954]] si chiamò piazza dei Carabinieri. Il nome si riferisce al fatto che i carabinieri presidiavano il Casone, una grande caserma che attraversava la via Cairoli in corrispondenza degli attuali edifici del Credito Italiano e del Banco di Napoli. La parte del Banco di Napoli fu demolita nel [[1828]], quella del Credito Italiano sopravvisse fino al [[1940]]. Prima dei carabinieri, il Casone era presidiato dall'antico corpo dei [[Lanzichenecchi|Lanzi]], le guardie personali dei granduchi. In precedenza si chiamò via del Falcone e pre un periodo fu unita a via dei Lanzi col nome di via delle Due rampe, perché alle due estremità della strada si trovava una rampa che saliva al Bastione del Casone..
;Via del Cardinale: esiste da prima del [[1784]] ma era limitata al tratto fra via degli Asini e l'attuale via di Franco, poi con la demolizione delle mura fu allungata fino al Fosso Reale e qui fu costruita l'Arena Labronica. Il nome in realtà non si riferisce alla carica sacerdotale perché da prima del [[1784]] fino al [[1846]] si chiamò sempre via Cardinale (da "cardine").
;Viale [[Giosuè Carducci]]: detta in origine strada o via dei Condotti, seguiva il pecorso delle condutture sotterranee dell'acquedotto costruito nel [[1606]] e proveniente dalla località di Limone. Fino a circa il [[1826]] la strada dei Condotti percorreva le attuali via Sant'Andrea, viale Carducci, via dell'Olmo. In seguito si chiamò via dei Condotti nuovi e comprendeva anche via De Larderel. Il primo tratto, quello che va dal Cisternone a Viale Ippolito Nievo, si chiamò via Emilio Zola dal [[1902]] al [[1927]]. Si chiamò anche strada degli Acquedotti e viale degli Acquedotti.
;Via [[Francesco Carega]]: scienziato e patriota (Livorno, [[1831]] - [[1905]]). La strada ebbe questo nome nel [[1931]].
;Via delle [[Carmelitane]]
;Via Carraia: la strada esiste da prima del [[1392]] e non ha mai cambiato nome. Si ipotizza che nel Medioevo da qui partissero le antiche strade di Salviano e Pisana.
;Calata [[Carrara]]
;Piazza delle Carrozze (Montenero): la piazza è nota con questo nome fin da prima del [[1840]] ma le fu assegnato ufficialmente con delibera del [[21 aprile]] [[1954]]. Sotto la piazza, ampliata nel [[1935]], scorre un torrente detto Botro delle Carrozze e anticamente Botro della Fonte vecchia. Nel [[1906]] fu costruita la stazione di partenza della Funicolare che porta al Santuario di Montenero e dal [[1907]] al [[1937]] c'è stato il capolinea della [[tramvia]] Antignano-Montenero.
;Via Carrozzieri: la strada esiste da prima del [[1828]] con il nome di via Ginesi, poi nel [[1872]] ebbe il nome attuale, derivato dalle fabbriche di carrozze qui presenti.
;Via delle Case Rosse: il nome "case rosse" esisteva come nome di località fin da prima del [[1685]] e indicava un gruppo di case situate lungo l'attuale via San Jacopo e appartenenti alla famiglia Pavoli (un Giorgio Pavoli è stato [[gonfaloniere]] nel [[1631]]). Già da prima del [[1781]] il nome era passato a indicare l'attuale via dei Pensieri, all'epoca nota come "via dei Pensieri e delle Case Rosse", e poi verso il [[1846]] indicò l'attuale via delle Case Rosse.
;Via del Casino: la strada ha questo nome dal [[1870]] e i riferisce al vicino Casino del teatro San Marco, costruito nel [[1806]] e totalmente distrutto dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]].
;Viale [[Cassa di Risparmio]]: la strada ebbe questo nome nel [[1927]], anno in cui fu realizzata. Il nome si riferisce alla banca cittadina istituita nel [[1836]] che finanziò la costruzione di parte degli immobili residenziali della zona. Inizialmente terminava a via di Coteto, poi nel [[1941]] fu estesa fino a via Ferrigni.
;Via [[Dario Cassuto]]: giureconsulto e senatore ([[1850]] - [[1920]]). La strada ha questo nome dal [[1949]], in precedenza faceva parte di via Reale. Il nome di Cassuto era già stato assegnato nel [[1929]] all’attuale via Chiarini che in precedenza faceva parte anch’essa di via Reale, ma nel [[1939]] tale nome fu radiato a causa delle leggi razziali che bandirono dalla toponomastica cittadina tutti i nomi di origine ebraica.
;Via del Castellaccio: è la strada che porta alla località del Castellaccio situata sulle colline livornesi alta 312 metri s.l.m. che prende nome dalle rovine di un castello costruito nel [[1284]] come vedetta militare. La piccola torre oggi visibile è stata costruita nel [[1901]].
;Via Castelli: la strada ha questo nome fin da prima del [[1846]] e si riferisce alla famiglia proprietaria di immobili nella zona.
;Via [[Giovanni Castelli della Vinca]]
;Via del Castello: ha questo nome da prima del [[1828]].
;Piazza del Castello: il nome si riferisce al castello di Antignano, di cui la piazza costituisce l'antico cortile, costruito nel [[1567]] da Filippo di Raffaello Guerrazzi su ordine di Cosimo I per la difesa costiera dai pirati barbareschi.
;Strada del Castello
;Via [[Alfredo Catalani]]: la strada ricevette questo nome il [[21 luglio]] [[1957]], anno in cui fu costruita.
;Via [[Carlo Catanzaro]]: deputato ([[1864]] - [[1939]]). La strada ebbe questo nome nel [[1960]].
;Via delle Cateratte: la strada ha questo nome perché correva lungo il Fosso delle Cateratte (così detto a causa delle chiuse che presentava) ma prima del [[1846]] arrivava fino al confine con il comune di [[Collesalvetti]].
;Via [[Carlo Cattaneo]]: ebbe questo nome nel [[1962]].
;Via dei Cavalieri: la strada ha questo nome da prima del [[1727]] e si riferisce alla sede dei [[Cavalieri di Santo Stefano]], istituiti da Cosimo I il [[30 maggio]] [[1561]] per combattere i pirati barbareschi. L'ordine fu soppresso dai francesi il [[24 marzo]] [[1799]] e ricostituito il [[22 dicembre]] [[1817]].
;Via Cavalletti: in origine faceva parte della vecchia via dei Cavalleggeri (il primo tratto dell'attuale viale Italia), poi verso il [[1770]] cambiò il nome in quello attuale in riferimento alla famiglia proprietaria di immobili nella strada.
;Piazza [[Felice Cavallotti]]: dal [[1604]] al [[1898]] si chiamò piazza delle Erbe. Nel [[XVII secolo]] era conosciuta anche come piazza della Comunità perché qui si riunì qualche volta il Consiglio della Comunità nella spezieria di Giuseppe Grassi. Indicazioni: ''2 gennaio 1662, coadunati in piazza dell’Herba di Santa Giulia alle hore 19'' e ''30 decembre 1703, coadunati in piazza dell’Erbe nella Bottega di spezieria del Grassi''.
;Via delle Cave: prende nome dalla cave qui esistite fra il [[1829]] e il [[1837]] per estrarre la pietra che serviva alla costruzione delle mura.
;Piazza [[Cavour]]: si chiamò piazza del Casone fino al [[1862]], poi piazza San Leopoldo fino al [[1871]] quando fu ampliata e fu posta al centro della piazza la grande statua di Cavour opera dell'architetto Arturo Conti e dello scultore Vincenzo Cerri che dette così il nuovo nome alla piazza. Il vecchio nome invece derivava dalla porta del Casone o Lepolda, costruita nel [[1828]] e demolita dopo soli tre anni.
;Via Cecconi: dedicata a [[Carlo Cecconi]], [[gonfaloniere]] nel [[1865]]. La strada ebbe questo nome il [[20 maggio]] [[1865]], in origine si chiamò via di Montenero e via vecchia di Montenero, poi dal [[1838]] via del Bosco e via Dietro il Bosco dei Cappuccini.
;Via [[Adriano Cecioni]]: pittore e scultore (Livorno, [[1836]] - [[1896]]). Ebbe questo nome nel [[1960]], anno in cui fu realizzata.
;Via del [[Cedro]]: ebbe questo nome dopo il [[1846]], in riferimento ad un impianto di lavorazione dei cedri.
;Via [[Benvenuto Cellini]]: si chiama così dal [[1964]].
;Scali [[Cerere (divinità)|Cerere]]: ebbe questo nome nel [[1872]] in riferimento alla presenza di grandi magazzini di cereali.
;Via [[Cerro]]
;Via [[Alcide Cervi|Fratelli Cervi]]: fu realizzata nel [[1958]] con la costruzione del campo sportivo Mastacchi ed ebbe questo nome nel [[1960]].
;Via [[Diacinto Cestoni]]: ebbe questo nome il [[3 ottobre]] [[1927]]. Cestoni aveva una spezieria sotto il portico di piazza Colonnella dove effettuava anche le sue ricerche.
;Via [[Luigi Cherubini]]
;Via [[Gabriello Chiabrera]]
;Via [[Giuseppe Chiarini]]
;Via Chiellini: realizzata prima del [[1846]] sui terreni appartenenti alla famiglia Chiellini, alla quale appunto si riferisce il nome della strada. Anche l'attuale via della Vecchia casina si chiamò in precedenza via Chiellini.
;Via della Chiesa di Salviano: è la breve strada che dalla via di Salviano conduce alla chiesa omonima. La chiesa, dedicata a [[San Martino]], fu costruita per la prima volta nel [[1277]] ma di essa rimane solo l'abside inglobata nella chiesa attuale costruita nel [[1781]]. La strada ha ricevuto questo nome solo negli anni Sessanta.
;Piazza [[Damiano Chiesa]]: in origine si chiamò piazza della Porta Leopolda, poi il [[20 agosto]] [[1859]] fu cambiato in piazza della Porta di San Leopoldo. In seguito si chiamò piazza della Porta alle Colline e infine il [[1 febbraio]] [[1930]] ebbe il nome attuale. Popolarmente è chiamata "piazza di Colline".
;Via [[Oberdan Chiesa]]
;Via [[Enrico Cialdini]]: da prima del [[1828]] si chiamò via della Porta ai Cappuccini, poi via Colonnella e in seguito via del Ponte Nuovo. Nel [[1896]] la strada ebbe il nome attuale.
;Via [[Giotto Ciardi]]
;Via del [[Ciliegio]]: ha questo nome da prima del [[1840]].
;Via [[Cimabue]]
;Via [[Domenico Cimarosa]]: ebbe questo nome nel [[1970]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Delfino Cinelli]]: scrittore ([[Signa]], [[1889]] - [[Siena]], [[1942]]). La strada ebbe questo nome nel [[1972]].
;Via della Cinta Esterna: faceva parte della vecchia via di Circonvallazione costituita con la delibera del [[22 luglio]] [[1889]]. La via di Circonvallazione correva sul lato esterno del perimetro delle mura del [[1835]] e andava dalla diga rettilinea fino alla barriera Regina Margherita; corrispondeva agli attuali viali Nazario Sauro, Boccaccio, Petrarca, Vittorio Alfieri e Ippolito Nievo, oltre a via della Cinta esterna.
;Via dei Cipressi
;Via [[Riccardo Cipriani]]
;Via della Cisterna: la strada ha questo nome da prima del [[1867]].
;Largo del Cisternino: con la ricostruzione degli edifici circostanti nel [[1952]] fu realizzato anche questo largo che venne così chiamato nel [[1958]]. Prende nome dall'edificio costruito da Pasquale Poccianti nel [[1829]] in stile neoclassico e adibito a deposito d'acqua. Dal [[1951]] l'edificio fu sede della Casa della Cultura dove si tenevano mostre e convegni.
;Piazza del Cisternone: si chiama così da prima del [[1846]] e prende nome dall'edificio costruito da Pasquale Poccianti nel [[1829]] e inaugurato nel [[1842]]. Anche il cisternone, come il cisternino, è in stile neoclassico e serve da deposito d'acqua.
;Viale [[Città del Vaticano]]
;Via [[Guelfo Civinini]]
;Via [[Mario Cocchi]]
;Via [[Paolo Coccoluto Ferrigni]]
;Via [[Giuseppe Coen]]
;Via [[Claudio Cogorano]]: architetto ([[Parma]] - Livorno, [[19 giugno]] [[1618]]), collaborò con [[Bernardo Buontalenti]] nella costruzione della città nuova (il cosiddetto Pentagono del Buontalenti) e del molo mediceo. La strada nacque nel [[1952]] con la costruzione del Palazzo Grande che tagliò in due la vecchia piazza Grande e dal [[1954]] al [[1958]] si chiamò via [[Antonio Labriola]], per assumere nel 1958 la denominazione attuale.
;Via del Collegio: ebbe questo nome dopo il [[1846]] e si riferisce al collegio dei [[Barnabiti]] che doveva essere costruito nell'attuale piazza della Vittoria sul lato destro della chiesa del Soccorso, ma che poi non fu più realizzato.
;Via [[Pietro Colletta]]
;Collinaia (località): il toponimo è attestato fin dal [[1421]] come Collinaie. Indicazione del 1421: ''una possessione del Pascho o pastura di Montenero e Salviano: uno capo in Rio Maggiore in Rondinaia et Perticaia e Chioma e mare, altro lato luogo detto Collinaie''.
;Via di Collinaia: ha questo nome dal [[1867]].
;Colline (località): il rione di Colline prende nome dalla vecchia Porta alle Colline, esistente nell'attuale piazza Damiano Chiesa fino al [[1930]].
;Via delle Colline: ha questo nome dal [[1964]], anno in cui fu realizzata.
;Via di Collinet: il nome si riferisce ad una famiglia di origine francese che abitò in questa strada dal [[1857]] circa al [[1940]]. In precedenza la strada si chiamò via Morazzana.
;Viale [[Cristoforo Colombo]]: strada di Quercianella che da via del Littorale conduce al mare; ebbe questo nome il [[3 ottobre]] [[1927]], in precedenza era senza nome.
;Piazza Colonnella: ha questo nome da prima del [[1606]] in riferimento alla prima compagnia del reggimento di guardia alla porta detta anch'essa Colonnella. Tale compagnia era detta "colonnella" perchè comandata dal colonnello del reggimento. La Porta colonnella fu costruita negli anni tra il [[1576]] e il [[1590]] e fu demolita nel [[1838]]. Sotto il portico adiacente a questa porta si trovò intorno al [[1600]] la spezieria del naturalista [[Diacinto Cestoni]]. Nel [[1964]] furono posate nella piazza le copie di due fontane in bronzo dette "dei tritoni" realizzate nel [[1634]] da Pietro Tacca e che si trovano in piazza dell'Annunziata a [[Firenze]]. Anche l'attuale via Cialdini si chiamò via Colonnella.
;Via [[Marco Coltellini]]
;Via delle Commedie: ha questo nome da prima del [[1660]] con riferimento al teatro delle Commedie costruito nel [[1658]] e sede dell'Accademia dei Dubbiosi, un sodalizio di intellettuali cittadini. Ancora nel [[1952]] la strada si estendeva da via San Sebastiano a via Remota ma con la demolizione di alcuni edifici nel [[1958]] la strada fu resa diritta e allungata nell'estensione attuale. All'angolo fra via delle Commedie e l'attuale largo Fratelli Rosselli si trovava fino al 1952 il Bastione del Mulino a vento.
;Via delle Conce: ha questo nome da prima del [[1846]] in riferimento alle conce appartenenti alla famiglia Terreni.
;Via dei Condotti Vecchi: conduce alla macchia di Limone e coincide in parte con la vecchia via dei Condotti.
;Via del Consiglio: attualmente è un vicolo a fondo cieco all'interno del Palazzo del Municipio con entrata dagli scali Finocchietti, ma in origine sboccava anche nell'attuale piazza del Municipio. Prima del [[1784]] si chiamò via Dietro il Consiglio poi nel [[1927]] fu chiusa e il nome fu radiato per essere infine ripristinato solo in anni recenti. Il nome della strada fa riferimento al General Consiglio (istituzione paragonabile all'attuale consiglio comunale) che dal [[1700]] si riunì al piano terra del palazzo. Questo consiglio era costituito da 22 membri e precisamente un gonfaloniere (il cui voto valeva doppio), due priori nobili, due priori cittadini, tre priori possidenti e 14 consiglieri; i priori erano chiamati Anziani.
;Via [[Arturo Conti]]: architetto ([[1823]] - [[1900]]). La strada ebbe questo nome nel [[1927]].
;Viale [[Ugo Conti]]
;Via delle Corallaie
;Via del [[Corallo]]: il nome fu assegnato a questa strada nel [[1946]] con riferimento alla lavorazione del corallo che a partire dal [[1565]] si diffuse notevolmente a Livorno. Anche l'attuale via Emilio Zola si chiamò via del Corallo, da prima del [[1816]] al [[1927]], così come l'attuale via dell'Oriolino prima del [[1846]] (ma in questo caso il nome si riferiva al torrente Corallo, affluente del Riseccoli).
;Via [[Antonio Corazzi]]: architetto (Livorno, [[1792]] - [[1877]]), costruttore di edifici pubblici a Varsavia. Il nome fu assegnato alla strada nel [[1966]].
;Via [[Vittorio Corcos]]: pittore (Livorno, [[4 ottobre]] [[1859]] - [[Firenze]], [[1933]])
;Via dei Cordai
;Corea (rione): il quartiere si è formato negli [[anni 1950|anni Cinquanta]] all'estrema periferia nord per dare un tetto alle famiglie sfollate dagli edifici distrutti del centro cittadino. Il nome è di origine popolare a indicare una località lontana dal centro della città (era l'epoca della [[guerra di Corea]]).
;Via della Coroncina: prende nome da un'osteria che un tempo era posta all'angolo fra questa strada e via Buontalenti e che a sua volta prendeva nome dalla precedente locanda della Corona, esistente fin dal [[1594]]. Di fronte all'osteria si trovava la [[posta]] dei [[calesse|calessi]]. Il tratto della strada vicino a piazza Cavallotti si chiamò via del Monte fin da prima del [[1784]].
;Via [[Filippo Corridi]]: già parte della vecchia via di Popogna, ebbe il nome attuale nel [[1953]].
;Via [[Filippo Corridoni]]: si chiama così dal [[3 ottobre]] [[1937]], in precedenza era senza nome.
;Via [[Tommaso Corsi]]: avvocato (Livorno [[1814]] - Firenze [[1891]]), cfr. [http://www.provincia.firenze.it/provincia/corsi.htm].
;Via [[Corsica]]: si chiama così dal [[1928]]. La Corsica dista da Livorno 118 miglia marine e nelle giornate particolarmente terse dalla marina sono visibili i monti di Capo Corso.
;Scali del Corso: in origine fece parte degli Scali Finocchietti mentre via del Corso si chiamava il tratto dell'attuale via della Madonna da piazza del Municipio a piazza dei Domenicani. Poi nel [[1870]] fu esteso anche a questo tratto il nome di via della Madonna e la denominazione fu assegnata agli scali di fronte. Il nome fa riferimento al palio delle barchette che si svolgeva in questo tratto del Fosso Reale (il "corso" del palio).
;Via delle Corti
;Via [[Luigi Corti]]: già via Greca (1901).
;Via [[Pietro Cossa]]: drammaturgo (Roma, [[1834]] - Livorno, [[1881]]).
;Via della Costanza
;Via [[Nicola Costella]]: sindaco di Livorno alla fine del [[XIX secolo]].
;Coteto (rione): Il toponimo è attestato fin dal [[1407]] e sta per "codeto" ad indicare un luogo umido dove vi erano vaste estensioni della pianta nota come [[Equisetum arvense|coda di cavallo]]. A Coteto si trovava la casa padronale del capitano Gaetano Ricci, frequentata fra il [[1818]] e il [[1822]] dal poeta [[Percy Bysshe Shelley|Shelley]] in visita a suoi connazionali.
;Via di Coteto: in origine fu una via vicinale comprendente le attuali via dell'Origine, via Bonomo e via di Coteto e si chiamava così perché conduceva alla fattoria (poi villa) di Coteto. Fra il [[1780]] e il [[1784]] il tratto compreso tra corso Amedeo e la biforcazione via De' Tivoli-via Bonomo ebbe il nome attuale di via dell'Origine. Delle due strade originatesi dalla biforcazione, una conduceva al Rio Maggiore e l'altra si innestava sulla via di Montenero. Per un certo periodo fu una strada a fondo cieco, riaperta con l'abbattimento delle mura, richiusa nel [[1920]] e infine riaperta. Nel [[1941]] fu dato il nome attuale di via Bonomo al tratto compreso tra via dell'Origine e via Ferrigni mentre il tratto fra via Ferrigni e via Calzabigi fu assegnato a via Cassa di Risparmi.
;Via [[Crimea]]: in origine faceva parte di via del Cimitero inglese, che comprendeva il primo tratto dell'attuale via San Carlo, l'attuale via Crimea e piazza Santi Pietro e Paolo.
;Via [[Francesco Crispi]]: in precedenza fece parte di via Reale, insieme alle attuali via dei Lanzi e via Sansoni, poi nel [[1927]] ebbe il nome attuale.
;Via del Crocino: si chiama così dal [[1867]] circa. Il Crocino è una località a circa un chilometro a est di Salviano.
;Via [[Vincenzo Cuoco]]
;Via [[Eugenio Curiel]]: partigiano ([[Trieste]], [[1912]] - [[Milano]], [[1945]]). La strada ebbe questo nome il [[26 gennaio]] [[1960]].
;Via [[Curtatone]] e Montanara: da prima del [[1872]] si chiamò via Montanara poi nel [[1951]] fu aggiunto il vecchio nome dell'attuale via Lilla.
 
==DNote==
<references />
;Via [[Salvo D'Acquisto]]
;Piazza [[Dante Alighieri|Dante]]: ebbe questo nome il [[5 maggio]] [[1911]]. In piazza Dante si trova la Stazione ferroviaria Centrale costuita nel [[1910]], in precedenza al posto della piazza vi era un campo militare.
;Via [[Guido Monaco|Guido d'Arezzo]]
;Scali [[Massimo D'Azeglio]]: costruiti nel [[1858]], si chiamarono inizialmente scali di Porta Murata, perché iniziavano di fronte al Forte di Porta Murata. Ebbero il nome attuale il [[9 gennaio]] [[1872]].
;Via [[Antonio da Sangallo il Vecchio|Antonio da Sangallo]]: la strada nacque nel [[1966]] con la costruzione del nuovo edificio della [[Banca d'Italia]].
;Via [[Giovanni da Verrazzano]]
;Via [[Leonardo da Vinci]]
;Via [[Nello Danesi]]
;Via [[Danimarca]]
;Scali della Darsena: hanno questo nome da prima del [[1784]] ma si chiamarono anche scali del Buon Viaggio, con riferimento alla vicina "Madonnina del buon viaggio". La darsena in origine era costituita dalla piccola cala naturale di forma quadrangolare che i Genovesi chiamarono Pamiglione; per molti secoli costituì il porto di Livorno, poi nel [[1591]] fu ampliata.
;Via [[Edmondo De Amicis]]: ebbe questo nome nel [[1958]].
;Via [[Alcide De Gasperi]]: ebbe questo nome il [[4 dicembre]] [[1967]], anno in cui fu realizzata.
;Via De Lardarel: inizialmente si chiamò stradone dei Condotti Nuovi e in seguito via dei Condotti Nuovi. Nel [[1857]] ebbe il nome attuale con riferimento alla famiglia dell’industriale [[Francesco De Larderel]] ([[Vienne]], [[1789]] - Livorno, [[1858]]). La parte più ampia della strada, verso piazza della Repubblica, si chiamò piazzetta dei Condotti nuovi.
;Via [[Andrea De' Pazzi]]: comandante delle truppe che difesero Livorno dall'assedio del'imperatore [[Massimiliano I del Sacro Romano Impero|Massimiliano]] nel [[1496]]. La strada ebbe questo nome nel [[1911]], in precedenza fece parte di via del Testaio.
;Via [[Francesco De Sanctis]]: ebbe questo nome nel [[1962]].
;Via [[Serafino De Tivoli]]: pittore (Livorno, [[1866]] - Firenze, [[1922]]). Da prima del [[1846]] si chiamò via Fonda, poi nel [[1936]] ebbe il nome attuale.
;Via [[Fratelli Del Conte]]: partigiani di Antignano (Mauro nato nel [[1919]] e Giovanni nato nel [[1925]]) caduti nel [[1944]]. Da prima del [[1840]] si chiamò via dell'Uliveta ed ebbe il nome attuale nel [[1946]].
;Via [[Pio Alberto Del Corona]]: in origine parte di via delle Spianate poi di via della Ragnaia e dal [[5 settembre]] [[1836]], di Corso reale, con riferimento ad una corsa di cavalli che si svolgeva ogni anno in questa strada per ricordare l'inaugurazione della chiesa del Soccorso.
;Via [[Giovanni Del Fantasia]]: architetto, governatore di Livorno nel [[1715]].
;Via [[Cosimo Del Fante]]: fino al [[1866]] si chiamò via dell'Abbondanza. Prendeva questo nome dall'Ufficio dell'Abbondanza, esistito fino al [[1843]], che aveva l'incarico di provvedere al vettovagliamento della città. Era gestito da un magistrato detto Abbondanziere. Fino al [[1927]] la strada si estendeva fino a via del Platano, comprendendo quindi anche l'attuale via Bosi.
;Via [[Della Gherardesca]]: strada realizzata negli [[1960|anni Sessanta]], prende nome dalla storica famiglia che ebbe feudi nella provincia di Livorno.
;Via [[Luigi Del Moro]]: già via dei Bagni (prima del 1901).
;Via [[Piero della Francesca]]
;Via [[Odoardo Della Torre]]
;Via [[Enrico Delle Sedie]]: musicista (Livorno, [[1820]] - [[Parigi]], [[1907]]). La strada ebbe questo nome nel [[1930]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Paolo Emilio Demi]]: scultore (Livorno, [[1798]] - [[1863]]). Dal [[1846]] al [[1898]] si chiamò via della Costanza, con riferimento alla vicina chiesa del Soccorso.
;Via [[Derna]]: ebbe questo nome il [[5 luglio]] [[1930]].
;Via [[Giacomo Di Castelnuovo]]
;Via [[Tina Di Lorenzo]]
;Piazza [[Giuseppe Di Vittorio]]
;Via [[Armando Diaz]]: la strada fu realizzata nel [[1858]] con la rettifica del tracciato del Fosso Reale e da allora fece parte di via della Tazza (dal [[1918]] via Piave) fino al [[29 dicembre]] [[1928]], quando le fu assegnato il nome attuale.
;Via [[19 luglio|Diciannove Luglio]] [[1944]]: è la data di liberazione di Livorno dal dominio [[nazismo|nazi]]-[[fascismo|fascista]]. La strada ebbe questo nome nel [[1966]].
;Via [[Corrado Dodoli]]: [[garibaldino]] che partecipò all'impresa de[[i Mille]] e combatté a [[Viterbo]]. La strada ebbe questo nome nel [[1952]], anno in cui fu realizzata.
;Vicolo della Dogana: ha questo nome da prima del [[1870]] e si riferisce ad un presidio della [[Guardia di Finanza]] qui esistente fino al [[1843]].
;Scali della Dogana d'Acqua: in precedenza si chiamò via della Nuova darsena. Prende nome dall’edificio della Dogana costruito nel [[1840]] sul canale dei Navicelli con la funzione di barriera doganale per le merci in entrata e uscita per via d’acqua. Erano presenti anche due darsene, quella esterna interrata nel [[1870]] e quella interna interrata nel [[1950]]. L’edificio della Dogana d’acqua andò parzialmente distrutto durante un bombardamento aereo nel [[1944]] e i resti furono demoliti nel dopoguerra; oggi ne rimangono solo le arcate del basamento.
;Piazza dei Domenicani: il nome si riferisce alla chiesa dei Domenicani qui costruita nel [[1720]]. Dal [[1888]] al [[1938]] si chiamò piazza [[Giordano Bruno]], dal 1938 al [[1948]] piazza Padre Reginaldo Giuliani e dal 1948 tornò a chiamarsi piazza dei Domenicani. In questa piazza si trovava la vecchia Porta San Marco, costruita nel [[1703]] e demolita nel [[1802]], che in epoca napoleonica si chiamò Porta Elisa. Il ponte sul fosso fu costruito nel [[1701]], andò distrutto durante i bombardamenti aerei della [[seconda guerra mondiale]] e fu ricostruito nel [[1949]]. Nel [[1862]] fu costruito un piedistallo sul quale doveva essere eretta una statua raffigurante il personaggio biblico di [[Rebecca (Bibbia)|Rebecca]], ma il monumento non fu mai realizzato e rimase solo il piedistallo.
;Largo [[Guido Donegani]]
;Via [[Guido Donegani]]
;Via [[Piero Donnini]]
;Via [[Alessandro Doveri]]: [[giureconsulto]] ([[1823]] - [[1892]]). La strada ebbe questo nome nel [[1927]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Cosimo I de' Medici|Duca Cosimo]]: ha questo nome da prima del [[1840]], ma in origine il tratto da piazza Ero Gelli e via Vespucci si chiamò via Antica del Littorale, mentre il tratto vicino al castello di Antignano si chiamò via Treggiaia e poi via della Fonte per la presenza di una fonte con un lavatoio pubblico. Fino al [[1960]] la strada comprendeva anche il tratto dell’attuale via Pendola che arriva fino all’intersezione con via della Salute.
;Via [[Robert Dudley]]
;Piazza [[2 giugno|Due Giugno]]: è la data di morte di Giuseppe Garibaldi. Fino al [[1872]] era unita alla vicina via Garibaldi poi fu separata da alcuni edifici e si chiamò piazza [[San Giuseppe]], dal nome della chiesa qui costruita nel [[1842]]. Il [[22 luglio]] [[1889]] ebbe il nome attuale.
;Largo del Duomo: da prima del [[1785]] fino al [[1846]] si chiamò via Dietro il Duomo perché era una breve strada posta appunto dietro l’abside del Duomo, poi fino al [[1930]] fece parte di piazza Grande. Nel [[1927]] la strada fu allargata per divenire una piazzetta semicircolare che nel 1930 ricevette la denominazione di largo del [[Littorio]]. Ebbe il nome attuale il [[5 agosto]] [[1943]]. Il Duomo fu costruito tra il [[1581]] e il [[1595]] ma gli fu data una forma a croce latina solo nel [[1705]]. Fu quasi totalmente distrutto nel [[1944]] a causa di un bombardamento aereo e ricostruito nel [[1951]], aggiungendo i due piccoli portici laterali nel [[1956]]. Con la ricostruzione del Duomo anche il largo retrostante fu ampliato alle dimensioni attuali.
 
==EVoci correlate==
*[[Autostrada A18 (Italia)]]
;Via [[Costanzo Ebat]]: partigiano livornese fucilato nel [[1944]] a [[Forte Boccea]].
*[[Strada statale 114 Orientale Sicula]]
;Via degli [[Ebrei]] Vittime del [[Nazismo]]: la strada fu realizzata nel [[1949]] e nel [[1950]] le fu assegnato il nome di via Pilo Albertelli. Il [[26 gennaio]] [[1960]] fu assegnato al tratto fra via Fabbricotti e viale della Libertà il nome attuale in memoria delle vittime della [[Shoah]], mentre al restante tratto fra viale della Libertà e via Paganucci rimase intitolata ad Albertelli.
;Via dell'[[Edera]]: ebbe questo nome nel [[1966]].
;Via dell'[[Isola d'Elba|Elba]]: ebbe questo nome il [[2 maggio]] [[1911]].
;Largo [[Emanuele Filiberto, Secondo Duca d'Aosta|Emanuele Filiberto di Savoia]] comandante della III Armata: largo realizzato nel [[1930]] e chiamato largo Emanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta. All’avvento della repubblica nel [[1946]] fu cambiato nel nome attuale, eliminando il titolo nobiliare.
;Via [[Emilia-Romagna|Emilia]]: ebbe questo nome nel [[1960]].
;Via [[Federigo Enriques|Federico Enriquez]]: ebbe qusto nome nel [[1950]].
;Via [[Anna Maria Enriques Agnoletti]]: la strada ebbe questo nome nel [[1960]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Eolo]]
;Via delle Erbe
;Via dell'Erbuccia
;Via dell'Eremo: il nome fa riferimento all’eremo degli agostiniani, costruito prima del [[1187]] presso la chiesa di San Jacopo.
;Via delle [[Erica|Eriche]]: ha questo nome dal [[1966]].
;Via degli [[Etruschi]]
;Via Eugenia: prende nome da Eugenio Sansoni che donò i terreni per realizzare questa strada, dopo il [[1846]]. Nel [[1918]] le fu cambiato il nome in via [[Verdun]], ma nel [[1941]] fu ripristinato il vecchio nome.
;Piazza [[Europa]]
 
==FAltri progetti==
{{interprogetto}}
;Via dei Fabbri
;Fabbricotti (rione)
;Viale Fabbricotti: ebbe questo nome nel [[1958]], anno in cui fu realizzata. Prende nome dalla vicina villa Fabbricotti (già villa Franceschi), sede per molti anni della Biblioteca Labronica e del Museo Fattori. Anche il viale Boccaccio fra il [[1927]] e il [[1950]] si chiamò viale Fabbricotti.
;Via del [[Fagiano]]: in origine si chiamò via Valsovano dal nome della villa che qui si trovava e dove soggiornarò [[Percy Bysshe Shelley]] tra il [[1819]] e il [[1821]]. La villa appartenne a Pietro Valsovano fino al [[1792]]. La strada ebbe il nome attuale verso il [[1820]].
;Via Fagiuoli: da prima del [[1846]] si chiamò via dello Spalto San Cosimo, poi le fu assegnato il nome attuale con riferimento alla famiglia il cui più noto rappresentante fu l’industriale e filantropo [[Benedetto Fagiuoli]] ([[1752]] - [[1814]]).
;Via [[Giovanni Falcone|Falcone]] e [[Paolo Borsellino|Borsellino]]: già via dei [[Milano|Milanesi]].
;Via [[Domenico Falcucci]]: scrittore e patriota ([[1835]] - [[1895]]). Strada di Quercianella che ebbe questo nome nel [[1930]].
;Via dei Fanciulli: fu senza nome (ma comunque popolarmente nota come via Traversa) fino al [[1860]] quando ebbe il nome attuale che si riferiva alla scuola, ormai scomparsa, alla quale la strada conduceva.
;Via [[Elio Fantini]]
;Piazza [[Giovanni Fattori]]
;Viale Giovanni Fattori
;Via delle Fattorie
;Via del Felciaio: il nome si riferisce all’omonimo ruscello che qui scorre e che anticamente si chiamò Feliciaio (probabilmente dal [[lingua latina|latino]] filix, "[[felce]]").
;Via [[Galileo Ferraris]]
;Via Lina Ferretti Mannocci: vittima della [[strage di Bologna]].
;Via della Ferrovia
;Piazza [[Francesco Ferrucci]]: ebbe questo nome il [[1 febbraio]] [[1930]], in precedenza era senza nome.
;Via della Fiera di [[Sant'Antonino]]: il nome si riferisce alla fiera che si tiene ogni anno in occasione della festa di Sant’Antonio a cui è intitolata la piccola cappella (“Sant’Antonino”) costruita prima del [[1686]]. La cappella si trova ancora oggi in via Provinciale pisana, nel rione di Fiorentina, dove si svolge la fiera stessa. Via della Fiera di Sant’Antonino ebbe questo nome nel [[1952]].
;Via Filippelli
;Filzi (località)
;Via [[Fabio Filzi]]: in origine si chiamò via del Camposanto nuovo perché conduceva al cimitero comunale "I Lupi", poi nel [[1930]] le fu dato il nome attuale.
;Via [[Finlandia]]
;Scali Finocchietti: in origine il nome si riferì solo al tratto fra le attuali via Pollastrini e via del Porticciolo perché qui la famiglia Finocchietti aveva il proprio palazzo. Nel [[1784]] questo tratto fu rinominato scali del Porticciolo, mentre il tratto fra via Pollastrini e gli attuali scali del Corso si chiamò scali delle Farine. Successivamente entrambi i tratti furono posti sotto la denominazione di scali delle Farine, ma nel [[1797]] fu di nuovo imposto il nome di scali delle Farine a tutta la strada; infine il [[25 febbraio]] [[1887]] fu ripristinato il nome di scali Finocchietti. I rappresentanti più noti di questa famiglia furono l’ ambasciatore e maresciallo [[Giuseppe Finocchietti]] ([[1702]] - [[1782]]) , e il fratello cardinale [[Ranieri Finocchietti]] ([[1710]] - [[1793]]). Nel fosso antistante la strada si svolgeva l’[[8 settembre]] di ogni anno il “palio delle barchette”, che fu soppresso il [[7 marzo]] [[1844]].
;Via [[Umberto Fioravanti]]: scultore (Livorno, [[1882]] - [[1918]]).
;Piazza del Fiore
;Fiorentina (località)
;Via Fiorenza: la strada fu realizzata nel [[1846]] nei campi coltivati con il nome di via della Fiorenza, poi nel [[1871]] ebbe il nome attuale.
;Bacino [[Firenze]]
;Via Firenze: parte della via Aurelia così chiamata dal [[3 settembre]] [[1938]]. In passato su questo stesso tracciato si trovò la strada delle Cantine e delle Fornaci.
;Via [[Fiume]]: dal [[1634]] si chiamò via del Giardino, poi il [[21 dicembre]] [[1918]] le fu assegnato il nome attuale. In questa strada si trovavano le mura costruite dai Pisani nel [[1392]] e ancora oggi un rudere del vecchio Bagno penale delle galere (costruito nel [[1602]]) affiora da un’aiuola adiacente all’attuale palazzo della Questura. Qui si trova anche il monumento ai caduti civili della [[seconda guerra mondiale]], realizzato nel [[1966]] dallo scultore [[Vitaliano De Angelis]].
;Via dei Floridi: in origine parte di scali del Teatro, assunse poi il nome attuale in riferimento all’Accademia dei Floridi (detta anche “del giardinetto”), un sodalizio culturale la cui prima sede fu dal [[1722]] in via Strozzi ma che nel [[1848]] si trasferì al teatro San Marco.
;Via della Fociarella: strada di Valle Benedetta, ebbe questo nome dopo il [[1867]]. La Fociarella è una delle cinque sorgenti che in origine alimentavano l’acquedotto di Colognole, che a sua volta alimenta la città.
;Via della Fonderia: si chiama così da prima del [[1846]], dal nome della fonderia di ferro Hoppner qui esistita.
;Via [[Enrico Fontana]]
;Via della Fontanella: già parte di via del Pino, nel [[1951]] le fu assegnato questo nome, con riferimento al torrente omonimo che attraversa.
;Via [[Giorgio Fontanelli]]
;Via [[Voltolino Fontani]]
;Via di Fonte di [[Santo Stefano]]
;Scali delle Fontine: avevano questo nome da prima del [[1846]] ma nel [[1900]] scomparvero con l’interramento del fosso e la realizzazione di viale Caprera. In anni recenti però il tratto iniziale del fosso è stato riaperto ed è stato ripristinato anche il nome della strada.
;Via delle Fornaci: ebbe questo nome dopo il [[1846]] con riferimento ad una località omonima situata presso Banditella. Prima del [[1784]] anche via del Mulino a vento si chiamò via delle Fornaci, con riferimento alle fornaci di mattoni utilizzati per costruite le mura della città.
;Via del Forte dei Cavalleggeri: ebbe questo nome nel [[1846]] e univa il viale Italia a via San Jacopo. Nel [[1866]] fu rettificato il percorso e unita a via Carlo Mayer. Prende nome dal Forte dei Cavalleggeri costruito nel [[1595]] sull'attuale Terrazza Mascagni e demolito nel [[1872]].
;Via del Forte [[San Pietro]]: il nome si riferisce all'omonimo forte costruito nel [[1682]] in questa strada. Il primo tratto si chiamò via San Marco da prima del [[1784]] poi verso il [[1817]] assunse il nome attuale. Si chiamò anche via San Pietro.
;Scali della Fortezza Nuova: hanno questo nome da prima del [[1784]] con riferimento all'attigua Fortezza Nuova, costruita nel [[1590]] e ridotta alle dimensioni attuali nel [[1697]].
;Piazza della Fortezza Vecchia: in origine si chiamò piazza dei Grani poi ebbe il nome attuale in riferimento alla prospiciente fortezza costruita nelle forme attuali negli anni fra il [[1525]] e il [[1534]] inglobando il Mastio di Matilde (anteriore all'anno [[1000]]) e la Rocca nuova (del [[1374]]).
;Via [[Ugo Foscolo]]
;Via [[Fosse Ardeatine]]: ebbe questo nome nel [[1966]].
;Via [[Oreste Franchini]]: fino al [[1907]] si chiamò via dei Casini con riferimento ai Casini di Ardenza, un grande complesso residenziale costruito intorno al 1841 e destinato alla villeggiatura al mare. La "Società per azioni dei casini e bagni di mare all'Ardenza", proprietaria del complesso, avanzò la richiesta di destinare alcuni locali ad un [[casinò]] ma proprio in quel periodo il governo granducale proibì il gioco d'azzardo. La società si sciolse nel [[1871]].
;Via [[Francia]]
;Via di Franco: fin da prima del [[1784]] la strada era divisa in due tratti, il primo (da via Cairoli a via Sant'Omobono) si chiamò strada Franco e in seguito via del Giardino del governatore e via degli [[Ebrei]], mentre il secondo (da via Sant'Omobono a via del Cardinale) si chiamò via Recanati e in seguito via San Bernardo. Nel [[1872]] i due tratti furono unificati sotto l'attuale denominazione ma nel [[1939]] in seguito alle leggi razziali il nome fu cambiato in via Giorgio Pazzini, combattente fascista caduto nella guerra civile spagnola. Il [[28 febbraio]] [[1945]] fu ripristinato il nome attuale. Franco e Recanati sono i nomi di due famiglie di origine ebraica che abitavano e possedevano immobili in questa strada. L’incrocio fra via di Franco, via del Tempio e via Cairoli si chiamò "quattro cantonte degli Ebrei".
;Via [[Dino Frangioni]]
;Via [[Anna Frank]]
;Via Fraschetti: si chiamò così dopo il [[1846]], dal nome della famiglia che qui possedeva immobili.
;Via Enzo Fregosi
;Via [[Renato Fucini]]
;Via dei Fulgidi
;Via Funaioli
 
==Collegamenti esterni==
==G==
*[http://www.matildi.com/it/progetto/autostrada-nsa339-catania-siracusa-ct Alcune immagini degli impalcati di acciaio e calcestruzzo], tratte dal sito dello Studio di Ingegneria Civile Matildi di Bologna, che li ha progettati per l'autostrada Catania-Siracusa.
;Via del [[Gabbiano]]
;Via delle Galere: il tratto da via della Madonna a via del Pantalone si chiamò via dell'Annunziata, fin da prima del [[1607]], e prendeva nome dalla chiesa dei Greci Uniti detta dell'Annunziata, costruita nel [[1605]]. Si chiamò anche vi del Sole e fu divisa in te parti: via dietro i Greci, via della Frusta e via dietro il Picchetto.
;Via [[Galileo Galilei]]: già via Riseccoli, dal nome del piccolo corso d'acqua che scorreva sul tracciato della strada attuale. Il nome originale, attestato in documenti dell'alto medioevo, è ''rivus Sulculus'', cioè "piccolo solco".
;Via [[Duccio Galimberti]]: ha questo nome dal [[1972]].
;Via [[Luigi Galvani]]
;Via Don [[Italo Gambini]]: sacerdote ([[1918]] - [[1944]]), organizzatore del [[movimento cristiano sociale]]. La strada ebbe questo nome nel [[1958]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Raffaello Gambogi]]: pittore (Livorno, [[1874]] - [[1943]]).
;Via [[Giovanni Gamerra]]
;Via Monsignor [[Filippo Ganucci]]: primo vescovo di Livorno ([[Firenze]], [[1741]] - Livorno, [[12 febbraio]] [[1813]]). Il primo nome della strada fu via della Fortezza Nuova, fino a poco dopo il [[1705]].
;Garibaldi (località)
;Piazza [[Anita Garibaldi]]: in origine si chiamò piazza del Giuoco del Pallone, poi piazza di Crocetta dal [[1716]], anno di costruzione della chiesa di Crocetta, fino al [[1889]] quando ebbe il nome attuale. In questa piazza vi era lo stabile (non più esistente) dove nacquero i fratelli Andrea e Jacopo Sgarallino, patrioti e garibaldini. Fino al [[1889]] si chiamò piazza di Crocetta per la presenza della chiesa di San Ferdinando, detta di Crocetta perché i religiosi che la amministravano portavano sull'abito una piccola croce rossa e blu.
;Piazza [[Giuseppe Garibaldi]]: già piazza Rangoni.
;Via Giuseppe Garibaldi: in origine via Maestra Pisana, poi strada Regia Postale, poi Borgo Reale da prima del [[1794]].
;Via [[Fortunato Garzelli]]
;Via [[Rosa Gattorno]]
;Piazza Gavi: prima del [[1872]] si chimava piazza dei Cappuccini.
;Via del Gazometro
;Via [[Tommaso Gazzarrini]]: pittore (Livorno, [[1790]] - [[1853]]). Prima del [[1846]] si chiamò via Duclou, dal nome di una famiglia che possedeva qui un edificio, e poi via San Benedetto.
;Piazza [[Ero Gelli]]: da prima del [[1840]] si chiamò piazza della Dogana, ma dal [[1923]] al [[1943]] cambiò nome in piazza Dino Leoni con riferimento allo squadrista livornese nato nel [[1895]] e ucciso nel febbraio [[1921]] a [[Cecina (LI)|Cecina]] durante gli scontri fra fascisti e comunisti per il ripristino nel municipio cecinese della lapide che celebrava il bollettino della vittoria della [[prima guerra mondiale]]. Nel [[1943]] fu ripristinato il nme di piazza della Dogana e nel [[1946]] ebbe il nome attuale.
;Via del [[Gelsomino]]
;Via [[Luigi Gemignani]]
;Viale [[Genova]]
;Via [[Georgia]]
;Via dei [[Geranio|Gerani]]
;Via [[Germania]]
;Via [[Tommaso Gherardi del Testa]]: commediografo ([[1818]] - [[1881]])
;Via [[Lanciotto Gherardi]]
;Via delle [[ghiandaia|Ghiandaie]]
;Via [[Oscar Ghiglia]]: pittore (Livorno, [[1876]] - Firenze, [[1946]]).
;Via [[Arcangelo Ghisleri]]
;Via [[Nelusco Giachini]]
;Via [[Giovanni Battista Giacomelli]]
;Via del [[Giaggiolo]]
;Via [[Vittorio Giambruni]]
;Largo Gigante
;Via [[Fratelli Gigli]]: militanti comunisti (Pietro nato nel [[1886]] e Pilade nato nel [[1892]]), uccisi nel [[1922]]. La strada ha questo nome dal [[1958]], anno in cui fu realizzata.
;Via del [[Giglio]]: da prima del [[1784]] la parte vicina a via Grande si chiamò via della Fontanella, per la presenza di una fonte.
;Via dei [[Juniperus|Ginepri]]
;Via della [[Ginestra]]
;Via Ginori
;Via [[Vincenzo Gioberti]]
;Via [[Giovanni Giolitti]]
;Via [[Giotto]]
;Via Giovannetti
;Via [[Giovanni XXIII]]
;Piazza [[Giovine Italia]]: il primo nome che ebbe fu piazza d'Arme di Porta ai Cappuccini, poi da prima del [[1846]] si chiamò piazza dei Cappuccini. Nel 1901 si chiamava piazza Cappellini.
;Via Giuliana
;Via della Giuncaiola
;Via [[Giuseppe Giusti]]: la strada ebbe il nome attuale nel [[1948]], in precedenza si chiamò via del Conforto fin dal [[1890]] e il nome si riferiva alla adiacente chiesa di Santa Maria del Soccorso.
;Via del [[Glicine]]
;Via [[Piero Gobetti]]
;Via [[Goito]]
;Via [[Carlo Goldoni]]
;Calata [[Gondar]]
;Via dell Gore
;Via della [[Gorgona]]
;Via Don [[Renzo Gori]]: patriota ([[1919]] - [[1944]]). La strada ebbe questo nome il [[21 luglio]] [[1958]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Lorenzo Gori]]: scultore (Livorno, [[1842]] - [[1923]]).
;Via [[Pietro Gori]]: nel 1901 si chiamava via della Lepre.
;Via del Governatore
;Via dei Gower
;Via [[Guido Gozzano]]
;Via [[Giuseppe Gozzer]]
;Via [[Arturo Graf]]: poeta ([[1848]] - [[1913]]). La strada ebbe questo nome nel [[1972]].
;Via [[Antonio Gramsci]]: ebbe questo nome nel [[1947]]. In precedenza si chiamò via di Salviano (fin da epoca antica), poi via della Porta di San Leopoldo e poi via della Porta alle Colline.
;Piazza Grande: fin dal [[1594]] si chiamò piazza d'Arme, perchè vi si tenevano le esercitazioni militari. Durante l'occupazione francese di chiamò piazza Napoleone e dopo l'unità d'Italia piazza Vittorio Emanuele. Con l'abolizione della monarchia nel [[1946]] la piazza assunse il nome attuale. Lo spazio e la loggia nell’angolo sud-occidentale della piazza (e anche la locanda che si trovò sotto questa loggia) si chiamarono del Diacciaio con riferimento al commercio del ghiaccio che si faceva sotto di essa.
;Via Grande: si chiamò via Ferdinanda, con riferimento a [[Ferdinando I de’ Medici]], dal [[1594]] al [[1808]], anno in cui fu chiamata via [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. Nel [[1813]] fu ripristinato il vecchio nome che rimase fino al [[1860]] quando fu rinominata via Vittorio Emanuele, in onore del [[Vittorio Emanuele II d’Italia|primo re d’Italia]], per assumere il nome attuale nel [[1946]] con l'abolizione della monarchia. La strada fu unita all’attuale piazza della Repubblica nel [[1844]] con la costruzione del Voltone e nel [[1846]] fu anche prolungata fino al mare.
;Via [[Achille Grandi]]: sindacalista ([[Como]], [[1883]] - [[Desio]], [[1946]]), ebbe questo nome il [[2 febbraio]] [[1957]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Gino Graziani]]
;Via delle [[Grazie]]
;Via [[Grecale]]
;Via [[Grecia]]
;Via Grotta delle Fate: il nome si riferisce ad una grotta che si trovava ad Ardenza Terra, a pochi metri dal passaggio a livello di via San Martino. Nella grotta furono ritrovati oggetti preistorici ma poi nel [[1854]] fu demolita in gran parte a causa dell’estrazione di pietra per la costruzione del Molo nuovo.
;Via [[Guadalajara]]
;Via [[Giovanni Guarducci]]
;Via [[Giovanni Battista Guarini]]
;Via [[Aramis Guelfi]]
;Piazza [[Francesco Domenico Guerrazzi]]: già piazza del Picchetto, già piazza [[Santa Barbara]], già piazza di Porta Pisana.
;Via [[Temistocle Guerrazzi]]
;Vicolo delle Guglie
 
{{Autostrade italiane}}
==H-L==
{{Trasporti del libero consorzio comunale di Siracusa}}
;Via [[Haiphong]]: città portuale [[vietnam]]ita gemellata con Livorno.
{{portale|sicilia|trasporti}}
;Via dell'Indipendenza: già strada Regia degli Spalti.
;Via dell'Industria
;Canale Industriale
;Porto Industriale
;Via [[Inghilterra]]
;Darsena Ammiraglio Inghirami
;Via [[Carolina Internari]]: attrice drammatica ([[1792]] - [[1859]]) attiva nella prima metà del [[XIX secolo]]. La strada ebbe questo nome nel [[1930]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Irlanda]]
;Scali degli Isolotti
;Viale [[Italia]]: fin da prima del [[1722]] il primo tratto si chiamò Strada dei Cavalleggeri e iniziava dall'attuale Corso Mazzini (allora via delle Spianate) fino alla spianata dei Cavalleggeri (nell'attuale Terrazza Mascagni). Intorno al [[1630]] era semplicemente chiamata "strada della marina". Nel [[XVIII secolo]] la strada dei Cavalleggeri era una delle 5 strade maestre (insieme a quelle di Montenero, di Collina, dei Condotti e Pisana), seguite per importanza dalle strade di Salviano, del Rio Maggiore, dell'Origine e della Bastia. Nel [[1743]] la strada dei Cavalleggeri fu estesa fino alla torre del Romito e al torrente Chioma. In seguito si chiamò pubblico passeggio dell'Ardenza da prima del [[1846]], poi viale [[Regina Margherita]].
;Via [[Vasco Natale Jacoponi]]
;Via [[Alfredo Jeri]]
;Via [[Margherita Kaiser Parodi]]: infermiera della [[Croce Rossa]] caduta nella [[prima guerra mondiale]]. La strada ebbe questo nome il [[22 novembre]] [[1930]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Martin Luther King]]: dal [[17 aprile]] [[1962]] (anno in cui fu realizzata) fino agli [[anni 1970|anni Settanta]] si chiamò via [[Benedetto Croce]].
;Via [[Luigi Kossuth]]: eroe nazionale [[ungheria|ungherese]] (Manok, [[1802]] - [[Torino]], [[1894]]). La strada ebbe questo nome nel [[1958]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Jerzi Sas Kulczycki]]: ufficiale della [[Regia Marina]] ([[Roma]], [[24 dicembre]] [[1905]] - [[Fossoli]], [[12 luglio]] [[1944]]) fucilato dai nazisti e medaglia d'oro al valor militare alla memoria (cfr. [http://www.anpi.it/uomini/saskulczycki_jerzy.htm]).
;Via [[Giorgio La Pira]]
;La Rotonda (Ardenza)
;Via [[Antonio Labriola]]: la strada ebbe questo nome nel [[1958]], anno in cui fu realizzata. Dal [[1954]] al 1958 fu dato il nome di Labriola all'attuale via Cogorano.
;Via Lamarmora: intitolata al generale [[Alessandro La Marmora]] il [[22 agosto]] [[1863]]. Dal [[1837]], anno in cui fu realizzata, si chiamò via Carolina, dal nome della figlia primogenita di [[Leopoldo II di Toscana|Leopoldo II]].
;Via [[Raffaello Lambruschini]]
;Via [[Aurelio Lampredi]]: progettista [[Ferrari]] (Livorno, [[1917]] - [[1989]]).
;Via dei Lanzi: fu unita a via dei Carabinieri col nome di via delle Due rampe, perché alle due estremità della strada si trovava una rampa che saliva al Bastione del Casone. Nel 1901 faceva parte di via Reale, insieme all'attuale via Crispi.
;Via delle Lastre
;Piazza [[Giovanni Maria Lavagna]]: matematico (Livorno, [[27 gennaio]] [[1812]] - Pisa, [[9 aprile]] [[1870]]), cfr. [http://matematica.uni-bocconi.it/storia/letterah-l/lavagna.htm].
;Vicolo delle Lavandaie
;Via del Lavoro
;Via [[Lazio]]
;Le Corti (località)
;Le Gore (località)
;Le Sughere (località)
;Via della Lecceta
;Via della Leccia
;Via [[Silvestro Lega]]
;Piazza Legnami
;Via [[Adriano Lemmi]]: patriota e gran maestro della [[massoneria]] italiana (Livorno, [[30 aprile]] [[1822]] - [[Firenze]], [[23 maggio]] [[1906]]). La strada ebbe questo nome nel [[1960]].
;Via del Leone: già via degli Ammazzatoi, perché qui c'erano i macelli pubblici rionali.
;Via [[Giacomo Leopardi]]
;Via [[Lepanto]]
;Via di [[Levante]]
;Piazza [[Aldo Li Gobbi]]: radiotelegrafista partigiano ([[1918]] - [[1944]]), morì torturato dai nazifascisti.
;Via [[Libeccio]]
;Viale della Libertà
;Via [[Liguria]]
;Via [[Paolo Lilla]]: presidente della Società Italiana di Urologia dal [[1938]] al [[1940]]. Nel [[1927]] fondò all'ospedale di Livorno il primo reparto di [[urologia]] della [[Toscana]] e lo diresse fino al [[1953]]. Da prima del [[1865]] al [[1951]] si chiamò via [[Curtatone]]. Il vecchio nome fu poi aggiunto all'attuale via Curtatone e Montanara.
;Via del Limoncino
;Via del Littorale: il tratto fra il Romito e il torrente Chioma (quindi nella frazione di Quercianella) si chiamò da prima del [[1705]] via delle Due vie.
;Via [[Augusto Liverani]]: educatore ([[1858]] - [[1929]]). La strada ebbe questo nome nel [[1960]], in precedenza fece parte di via Gramsci.
;Via della Livornina
;Via [[Llewelyn Lloyd]]: pittore (Livorno, 1879 - 1949).
;Via [[Lombardia]]
;Via Longrilli
;Via [[Sabatino Lopez]]
;Via [[Carlo Lorenzini]]: è lo scrittore Collodi. La strada ebbe questo nome nel [[1960]].
;Via [[Alessandro Lotti]]: violinista ([[1898]] - [[1950]]). La strada ebbe questo nome nel [[1967]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Dino Lugetti]]
;Via [[Giovan Battista Lulli]]
;Via [[Astolfo Lunardi]]: partigiano caduto nel [[1944]], già combattente nella [[prima guerra mondiale]]. La strada ebbe questo nome nel [[1947]], in precedenza era anonima.
;Piazza del Luogo Pio: già piazza degli Ammazzatoi, per la vicinanza ai Macelli Pubblici.
;Via [[Umberto Lusena]]
;Via [[Lussemburgo]]
;Via [[Martin Lutero]]
;Via [[Luigi Luzzati]]
 
[[Categoria:Autostrade in Italia|Catania-Siracusa]]
==M==
[[Categoria:Autostrade in Sicilia]]
;Via dei [[Macchiaioli]]
;Via delle Macchie
;Viale [[Niccolò Machiavelli]]
;Scali delle Macine
;Via della Maddalena
;Via della [[Madonna]]: già via dei Greci, il tratto antistante la chiesa degli Armeni (costruita nel [[1701]]) si chiamò via degli Armeni.
;Via [[Maestrale]]
;Via Maestri del Lavoro
;Via [[Alfredo Maffi]]: partigiano caduto nel [[1944]]. La strada ebbe questo nome nel [[1949]], in precedenza fece parte di via del Vigna.
;Via [[Ferdinando Magagnini]]: architetto (Livorno, [[1801]] - [[1874]]), ebanista. In origine parte di via delle Spianate poi di via della Ragnaia e dal [[5 settembre]] [[1836]], di Corso reale, con riferimento ad una corsa di cavalli che si svolgeva ogni anno in questa strada per ricordare l'inaugurazione della chiesa del Soccorso. Fece poi parte di corso Amedeo fino al [[1927]] quando ebbe il nome attuale. Ebbe anche il nome di via del Crocifisso.
;Via [[Magenta]]
;Via Maggi
;Via Don Maggini
;Via [[Mario Magnozzi]]
;Via Padre [[Nicola Magri]]
;Via di Magrignano: prende nome dallo scomparso villaggio altomedievale di Magrignano che si trovava nella zona.
;Via [[Athos Mainardi]]: entomologo (Livorno, [[1874]] - [[1943]]). La strada ebbe questo nome nel [[1960]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Vincenzo Malenchini]]: comandante dei volontari [[garibaldino|garibaldini]] che parteciparono alla spedizione de[[i Mille]] (Livorno, [[1813]] - [[1881]]), fu anche sindaco di Livorno e senatore del Regno. Assunse il comando di un corpo di volontari in Sicilia.
;Via [[Malta]]
;Via della [[Malva]]
;Viale [[Goffredo Mameli]]: nel 1901 faceva parte di via Montebello.
;Via [[Ugo Manaresi]]: pittore ([[Ravenna]], [[1851]] - Livorno, [[1917]]).
;Via [[Ernesto Manasse]]: mineralogista ([[1875]] - [[1922]]). La strada ebbe questo nome nel [[1966]].
;Via [[Luigi Mancini]]
;Via del [[Mandorlo]]
;Via [[Antonio Mangini]]: scrittore ([[1819]] - [[1880]]). La strada ebbe questo nome nel [[1927]], anno in cui fu realizzata.
;Piazza Manin: costruta nel [[1858]], ebbe questo nome nel [[1866]] in onore di [[Daniele Manin]].
;Scali [[Alessandro Manzoni]]
;Via [[Giovanni March]]
;Via [[Marche]]
;Via [[Giovanni Marchi]]
;Via [[Irma Marchiani]]
;Viale [[Guglielmo Marconi]]: già via Nazionale.
;Via del Mare
;Via delle Margherite
;Piazzale dei Marmi
;Via [[Giovanni Marradi]]
;Via [[Diego Martelli]]: critico d'arte ([[1839]] - [[1897]]). La strada ebbe questo nome nel [[1966]].
;Via Martellini
;Via [[Pietro Martini]]
;Via [[Renato Martorelli]]
;Via [[Vittor Ezio Marzocchini]]
;Diga del [[Marzocco]]
;Via del Marzocco
;Via [[Masaccio]]
;Piazzale [[Pietro Mascagni]]
;Largo [[Tommaso Masera]]: educatore ([[1875]] - [[1934]]). La strada ebbe questo nome nel [[1962]].
;Via [[Glauco Masi]]: tipografo (Livorno, [[1775]] - [[Bologna]], [[1860]]). La strada ha questo nome dal [[2 maggio]] [[1911]].
;Viale [[Massaua]]
;Via [[Marco Mastacchi]]: già via erbosa (1901). Qui dal [[1881]] fu il deposito del tram a cavalli.
;Via dei Materassai
;Via [[Tommaso Mati]]
;Via [[Enrico Mattei]]
;Piazza [[Giacomo Matteotti]]: già piazza Roma, già piazza di Porta Maremmana o della Barriera Maremmana, dal nome della barriera doganale qui eretta nel [[1835]].
;Via [[Enrico Mayer]]: patriota (Livorno, [[1803]] - [[1877]]). Da prima del [[1684]] si chiamò via Vecchia di Montenero ma ebbe il nome attuale dopo la morte di Mayer. Dall’attuale via Maggi (che allora si chiamava strada regia degli Spalti) in origine arrivava solo fino a via delle Spianate (attuale corso Amedeo) alla quale si univa passando sopra un ponticello. Nel [[1838]] la strada fu estesa fino ad incontrare l’attuale via Cambini. Questo tratto aggiunto venne poi assegnato all’attuale via Marradi e via Mayer tornò alla lunghezza originaria che mantiene ancora oggi.
;Via [[Giovanni Ambrogio Mazenta]]: sacerdote barnabita (Milano, [[1565]] - [[1635]]), fu architetto militare al servizio dei Medici.
;Piazza [[Giuseppe Mazzini]]: ebbe questo nome nel [[1872]], in precedenza si chiamava Piazza di [[Marte (divinità)|Marte]].
;Corso Giuseppe Mazzini: dal [[1696]], anno in cui fu costruita, fece parte di via delle Spianate e poi, dal [[5 settembre]] [[1836]], di Corso reale, con riferimento ad una corsa di cavalli che si svolgeva ogni anno in questa strada per ricordare l'inaugurazione della chiesa del Soccorso. Nel [[1871]] le fu assegnato il nome di Corso Umberto e infine nel [[1946]] ebbe il nome attuale.
;Via [[Gaetano Mazzoni]]: botanico, attivo nella prima metà del [[XIX secolo]].
;Via Medaglie D'Oro della Resistenza
;Molo [[Medici|Mediceo]]
;Porto Mediceo
;Via Don [[Aldo Mei]]: già v. Dietro il Camposanto nuovo e dal [[1930]] parte di via Filzi, in seguito le fu dato il nome attuale.
;Diga della Meloria
;Via della Meloria
;Via [[Guido Menasci]]
;Via [[Giampaolo Menichetti]]
;Via [[Ciro Menotti]]: ebbe questo nome nel [[1938]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Mentana]]
;Porto Mercantile
;Largo del Mercato ortofrutticolo
;Via della [[Meridiana]]
;Via Merli
;Via del Metallo
;Via [[Antonio Meucci]]
;Via [[Carlo Meyer]]: ingegnere e patriota ([[1837]] - [[1897]]). La strada ebbe questo nome il [[23 maggio]] [[1899]], in precedenza si chiamò via dei Prati. Qui dal [[1897]] fu il deposito del tram elettrico, dal [[1935]] il deposito dei filobus e attualmente il deposito degli autobus.
;Via [[Giuseppe Micali]]: storico (Livorno, [[1769]] - [[1844]]).
;Via [[Ersilio Michel]]
;Via [[Michelangelo]]
;Piazza [[Giuseppe Micheli]]: architetto navale ([[1823]] - [[1883]]). Fino al [[1896]] si chiamò piazza del Cantiere perché qui si costruivano le navi per la marina granducale. Dal [[1846]] al [[1854]] furono costruite 124 navi per un totale di 18.000 tonnellate, mentre nel solo anno fra il 1854 e il [[1855]] furono costruite 10 navi a vela quadra e 8 a vela latina.
;Via [[Guglielmo Micheli]]: pittore (Livorno, [[1866]] - [[1926]]).
;Via [[Carlo Michon]]: filantropo (Livorno, [[1771]] - [[1839]]).
;Via Milanesi
;Via [[Don Milani]]
;Via [[Milano]]
;Piazza de[[i Mille]]: da prima del [1846]] si chiamò piazza della Fonte, poi piazza delle Quattro fonti e infine nel [[1907]] ebbe il nome attuale.
;Via [[Francesco Mimbelli]]
;Via [[Adolfo Minghi]]
;Via Don [[Giovanni Minzoni]]: già v. Dietro il Camposanto nuovo e dal [[1930]] parte di via Filzi, in seguito le fu dato il nome attuale.
;Via della [[Misericordia]]
;Via [[Frida Misul]]
;Via [[Aldobrandino Mochi]]: antropologo (Livorno, [[1874]] - [[1932]]). La strada ebbe questo nome nel [[1966]], anno in cui fu realizzata, e finisce sul retro della chiesa di San Matteo.
;Via [[Amedeo Modigliani]]: ebbe questo nome nel [[1948]], anno in cui fu realizzata la strada. In precedenza vi erano solo campi coltivati.
;Piazza [[Giuseppe Emanuele Modigliani]]
;Via [[Mogadiscio]]
;Via [[Molise]]
;Spianata del Molo Mediceo
;Via del Molo Mediceo: già Andana degli Anelli, costruita nel [[1571]] con l'ampliamento del porto.
;Via [[Uberto Mondolfi]]: insegnante (Livorno, [[1877]] - [[Firenze]], [[1941]]), sindaco socialista dal [[1920]] al [[1922]]. La strada ha questo nome dal [[1954]], in precedenza si chiamava Via del Litorale.
;Via [[Jeanne Monnet]]
;Via [[Alberto Montanari]]: musicista (Livorno, [[1878]] - [[1953]]), autore dell'operetta ''Il birichino di Parigi''.
;Monte Burrone (località)
;Via del Monte d'Oro
;Via [[Monte Grappa]]: La strada ricevette il nome attuale nel [[1918]] in ricordo degli scontri avvenuti in questa località durante la [[prima guerra mondiale]]. In precedenza si chiamò via Pratese (dal [[1606]]), via dell'Amore (intorno al [[1634]], per la presenza di alcune case di tolleranza), via dei Materassai (da prima del [[1784]] al 1918) e anche via dei Cappottai per la presenza di negozi che vendevano cappotti.
;Scali del Monte Pio: da prima del [[1660]] si chiamarono scali Dietro il Monte. La parte più vicina alla chiesa dei Domenicani si chiamò scali dei Domenicani.
;Via [[Montebello]]
;Via [[Moses Montefiore]]
;Piazzale del [[Montello]]
;Via [[Montelungo]]
;Montenero (frazione)
;Via di Montenero
;Via di Monterotondo
;Via [[Maria Montessori]]
;Via delle More
;Piazza [[Aldo Moro]]: già piazza delle Belle Arti dal [[1952]] per la vicinanza della pinacoteca "Giovanni Fattori".
;Darsena Morosini
;Scalo Morosini
;Via delle Mortelle
;Via dei Mulinacci
;Via dei Mulini
;Via del Mulino a Vento: prima del [[1784]] si chiamò via delle Fornaci, con riferimento alle fornaci di mattoni utilizzati per costruite le mura della città. All’epoca la strada si estendeva dall’attuale via Cassuto alla scomparsa via del Sassetto.
;Piazza del [[Municipio]]
;Via [[Ludovico Antonio Muratori]]
 
==N==
;Via [[Nedo Nadi]]
;Via [[Napoli]]
;Via [[Aristide Nardini Despotti Mospignotti]]: ingegnere (Livorno, [[1826]] - [[1903]]). La strada ebbe questo nome il [[3 ottobre]] [[1927]].
;Via [[Pietro Nardini]]
;Via delle Navi: da prima del [[1828]] al [[1846]] si chiamò via del Condotto alle navi, poi ricevette il nome attuale. Dal [[1923]] al [[1943]] si chiamò via Giorgio Moriani in ricordo dello squadrista fascista ([[Marina di Pisa]], [[8 aprile]] [[1904]] - Livorno, [[18 maggio]] [[1921]]) ucciso proprio in questa strada. La strada conduceva alla Doccia sul fosso del Lazzeretto di San Rocco, dove le navi si rifornivano d'acqua.
;Scali del Naviglio
;Calata Negrelli
;Via [[Luigi Negrelli]]
;Via [[Pietro Nenni]]
;Via [[Dario Niccodemi]]: commediografo (Livorno, [[1874]] - [[Roma]], [[1934]]). La strada ebbe questo nome nel [[1948]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Aurelio Nicolodi]]: fondatore dell'Unione Italiana Ciechi ([[Trento]], [[1894]] - [[Firenze]], [[1950]]). La strada ebbe questo nome il [[24 febbraio]] [[1970]], anno in cui fu realizzata.
;Viale [[Ippolito Nievo]]
;Via [[Plinio Nomellini]]: pittore (Livorno, [[1866]] - [[1943]]).
;Via [[Nord]]
;Via [[Norvegia]]
;Via [[Augusto Novelli]]: commediografo ([[Firenze]], [[1868]] - [[Carmignano]], [[1927]]). La strada nacque nel [[1893]] con la costruzione della scuola elementare nella vecchia piazza Carlo Poerio, ma fino al [[1960]] fece parte di via Bernardina, poi le fu assegnato il nome attuale.
;Scali [[Adriano Novi Lena]]: deputato e magistrato ([[1839]] - [[1888]]). Ebbe questo nome nel [[1896]], in precedenza si chiamò scali [[San Rocco]], perché la strada conduceva al Lazzaretto di San Rocco, costruito nel [[1590]]. Al posto del lazzaretto fu poi costruito l'attuale cantiere navale Orlando. Sotto la strada vi sono dei magazzini ai quali si accede dalla darsena e per questo motivo ancora a inizio [[XX secolo|Novecento]] la strada era popolarmente chiamata "via sulle cantine". Al numero 3 vi erano i Bagni Casalini (dal nome del proprietario), uno dei primi stabilimenti balneari della città, già esistente nel [[1834]] quando scavando un pozzo per l'acqua dolce all'interno dell'immobile si scoprì invece una polla di acqua salmastra alla quale furono riconosciute proprietà curative. Lo stabilimento assunse il nome di Bagno e Acqua Purgativa di San Rocco e l'acqua venne venduta a 10 centesimi al fiasco ma poi la polla fu abbandonata e lo stabilimento era già chiuso nei primi anni del Novecento.
;Via [[Novorossijsk]]: città portuale [[Russia|russa]] affacciata sul [[Mar Nero]], gemellata con Livorno.
;Darsena Nuova
 
==O==
;Via dell'[[ONU|O.N.U.]]
;Via [[Guglielmo Oberdan]]: nel 1901 si chiamava via delle Spianate.
;Via [[Olanda]]
;Scali [[Olanda|Olandesi]]: dal [[1943]] al [[1945]] si chiamarono scali Antonio Benci, dal nome della scuola elementare qui esistente dal [[1893]].
;Via degli [[Oleandro|Oleandri]]
;Via degli [[Oleastro|Oleastri]]
;Via dell'Olivara
;Via dell'[[Olmo]]: in precedenza faceva parte di via dei Condotti Vecchi.
;Via Ombrosa
;Origine (rione): era detto Origine un gruppo di case che non aveva la qualifica di borgo perché non aveva una chiesa. Si trovava intorno alla biforcazione dell'attuale via dell'Origine nelle vie De' Tivoli e Bonomo. Qui si trovò anche la villa Funaro (poi Lemach) e il piccolo ponte dell'Origine.
;Via dell'Origine
;Via dell'Oriolino
;Via [[Beppe Orlandi]]: attore vernacolare.
;Calata Orlando
;Piazza [[Luigi Orlando]]: ingegnere navale ([[1814]] - [[1896]]) e patriota. La piazza fu realizzata demolendo la Porta a Mare.
;Via [[Salvatore Orlando]]
;Via [[Vittorio Emanuele Orlando]]
;Viale [[Giuseppe Orosi]]
;Via [[Pietro Orsilago]]
;Via delle [[Ortensia|Ortensie]]
;Via [[Ostro]]
;Via [[Federico Antonio Ozanam]]: storico e filosofo ([[Milano]], [[1813]] - [[Marsiglia]], [[1853]]) che soggiornò in una casa di questa strada. Da prima del [[1840]] si chiamò via dei Giardini, poi nel [[1927]] fu intitolata a Nazzareno Giovannucci ([[Prezza]], [[10 febbraio]] [[1904]] - [[Livorno]], [[1928]]), cofondatore del Fascio di Livorno ucciso in un agguato. Nel [[1943]] fu ripristinato il vecchio nome di via dei Giardini e nel [[1953]] ebbe il nome attuale.
 
==P==
;Via della Pace
;Via [[Antonio Pacinotti]]: la strada ebbe questo nome nel [[1927]], in precedenza si chiamò via della Torre. Fu realizzata prima del [[1846]] con il nome di "strada traversa dell'Ardenza alla strada Regia". La torre a cui si riferisce il vecchio nome è la torre di osservazione e difesa contro i pirati, costruita nel [[1595]] nel lato sud dell'attuale Rotonda di Ardenza e distrutta nel [[1944]] dai tedeschi durante la loro ritirata.
;Via della Padula: esiste con questo nome da prima del [[1867]], in riferimento alla vicina Villa della Padula.
;Paduletta (località)
;Via [[Niccolò Paganini]]: la strada ebbe questo nome nel [[1966]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Giovanni Paganucci]]: scultore (Livorno, [[1824]] - [[1885]]). La strada ebbe questo nome nel [[1938]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Cosimo Palamidessi]]: scienziato ([[1818]] - [[1868]]). La strada ebbe questo nome il [[1 febbraio]] [[1930]].
;Via [[Pietro Paleocapa]]: ingegnere e uomo politico ([[1789]] - [[1869]]). La strada ebbe questo nome il [[26 febbraio]] [[1936]].
;Via [[Palestro]]: in origine denominata strada del Riseccoli perchè realizzata coprendo il torrente omonimo, comprendeva anche l'attuale via Galilei. Dal [[24 aprile]] [[1838]] al [[20 agosto]] [[1859]] si chiamò via Augusta Ferdinanda, dal nome di una figlia del granduca [[Leopoldo II di Toscana|Leopoldo II]]. Nel [[1859]] ebbe il nome attuale.
;Via [[Angelica Palli]]: poetessa (Livorno, [[1798]] - [[1875]]) e patriota. La strada ebbe questo nome nel [[1911]], in precedenza fece parte di via [[Santo Stefano]].
;Via del Pallone: il nome si riferisce ad un campo da gioco che si trovava sulla falsabraca (cioè un bastione più basso degli altri) del Forte San Pietro.
;Via [[Gaetano Palloni]]: medico ([[1767]] - [[1830]]).
;Piazza del Pamiglione: da prima del [[1696]] si chiamò Fascetti e dopo il [[1870]] scali dei Fascetti.
;Via del Panificio
;Via Alessandro Pannocchia: è il nome di un cittadino che offrì i propri terreni al Comune di Livorno. In suo onore fu intitolata questa strada nel [[1913]].
;Via del Pantalone
;Via [[Pietro Paoli]]
;Piazza Paracadutisti Nembo
;Via del Parco
;Via [[Galeazzo Pardera]]
;Via [[Orazio Paretti]]
;Via del [[Partigiano]]: dal [[1931]] al [[1945]] si chiamò via [[Cortellazzo]], con riferimento ad un episodio della [[prima guerra mondiale]].
;Via [[Giovanni Pascoli]]
;Via [[Domenico Passamonti]]: patriota caduto durante la difesa della [[Repubblica Romana (XVIII-XIX secolo)|Repubblica Romana]] nel [[1849]]. La strada ebbe questo nome nel [[1962]], anno in cui fu realizzata.
;Via del Pastore
;Via [[Pastrengo]]: fino al [[1867]] si chiamò via [[San Felice]], dal nome della pieve omonima esistente fin dal [[1300]]. Dopo il 1867 si chiamò via del Parco.
;Via dei Pelaghi
;Via [[Francesco Carlo Pellegrini]]: educatore e scrittore (Livorno, [[1856]] - [[1929]]). Da prima del [[1846]] si chiamò via dei Franceschi, poi si chiamò via Pellegrini dopo la morte dell'educatore e nel [[1949]] fu corretto nel nome attuale.
;Via Pelletier
;Via [[Silvio Pellico]]
;Via [[Tommaso Pendola]]
;Via dei Pensieri
;Via [[Francesco Pera]]: scrittore ([[1832]] - [[1914]]). Dal [[1804]] al [[1930]] la strada si chiamò via del Camposanto in riferimento al cimitero degli Inglesi qui esistente ancora oggi.
;Vicolo della Pergola
;Via [[Giovan Battista Pergolesi]]
;Via [[Giulio Perini]]
;Via dei Pescatori: già esistente prima del [[1784]] si chiamò prima via del Palazzo Franceschi, poi via della Pescheria nuova. Si chiamò anche via delle Belle donne.
;Scali del Pesce
;Viale [[Francesco Petrarca]]
;Darsena [[Petrolio|Petroli]]
;Nuova Darsena Petroli
;Via del Pettine: prende nome dal "pettine", un cavallo di frisia a bilanciere che fungeva da barriera daziaria.
;Via del Pian di Rota
;Via delle Pianacce
;Via [[Piave]]: dal [[1918]] fu così chiamato tutto il tratto da via Grande al Fosso reale. In precedenza si chiamò via della Tazza.
;Via vecchia del Picchianti
;Via Monsignor [[Giovanni Piccioni]]
;Via [[Piemonte]]
;Via [[Alessandro Pieroni]]: la strada fu realizzata nel [[1952]] con la costruzione del Palazzo Grande che divise in due parti la vecchia Piazza Grande. Dal 1952 al [[1954]] continuò a far parte nominalmente della piazza, poi nel 1954 le fu assegnato il nome attuale. In via Pieroni si è conservato l'unico dei quattro portici di Piazza Grande costruiti dall'architetto [[XVII secolo|seicentesco]] (gli altri scomparvero con i bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]]); per questo motivo oggi viene chiamato Portico del Pieroni, mentre prima della guerra era detto Portico del Falchetto e prima ancora Portico degli Sproni.
;Scali delle Pietre
;Via [[Giuseppe Pietri]]
;Via della Pieve
;Via [[Francesco Antonio Pigafetta]]: ebbe questo nome nel [[1960]].
;Via [[Carlo Pigli]]: patriota e governatore di Livorno negli anni [[1848]]-[[1849]]. La strada ebbe questo nome nel [[1951]].
;Via della Pina d'Oro: nel [[1846]] si chiamò piazza delle Fontine.
;Viale dei Pini
;Via [[Reneto Pini]]
;Via del [[Pino]]
;Via [[Pio Alberto del Corona]]
;Via [[Giuseppe Piombanti]]: storico ([[1831]] - Livorno, [[1909]]).
;Via [[Luigi Pirandello]]
;Calata [[Pisa]]
;Darsena Pisa
;Via Pisa
;Via [[Carlo Pisacane]]: dal [[1931]] al [[1946]] si chiamò via Buccari per ricordare un episodio della [[prima guerra mondiale]], la [[beffa di Buccari]].
;Via Provinciale Pisana: nel [[1781]] si chiamava strada Regia Pisana.
;Via [[Silvano Pizzi]]
;Via del Platano
;Via [[Pasquale Poccianti]]: ingegnere e architetto ([[Bibbiena]], [[1774]] - [[1858]]), progettò l'acquedotto di Colognole, che rifornisce d'acqua Livorno, e ne fu il direttore. La strada fu realizzata in gran parte nel [[1931]] ricevendone il nome attuale ma il tratto compreso tra via Sproni e piazza Venti settembre era già esistente fin da prima del [[1846]] e si chiamava via Corta.
;Via dei Poderi
;Via Poerio: dedicata ai fratelli [[Carlo Poerio|Carlo]] e [[Alessandro Poerio]], patrioti.
;Via del Poggetto
;Via [[Gaetano Poggiali]]: dal [[1846]] al [[1948]] si chiamò via della Beneficenza in ricordo della sottoscrizione per costruire la vicina chiesa di [[Santa Maria]] del Soccorso in scioglimento di un voto fatto durante l'epidemia di [[colera]] del [[1835]]-[[1837]].
;Via del Poggio
;Via [[Enzo Poli]]
;Via [[Enrico Pollastrini]]: pittore (Livorno, [[1817]] - [[1876]]). Da prima del [[1784]] si chiamò via del Consiglio perché fiancheggia il Municipio, poi via del Monte Vecchio e nel [[1887]] ebbe il nome attuale.
;Via Pompilia
;Via [[Ponentino]]
;Via del Ponte
;Ponte del Cigna (località)
;Scali del Ponte di Marmo
;Scali del Pontino
;Via di Popogna: da prima del [[1846]] si chiamò via Fonda di Monterotondo.
;Via della Porcigliana
;Molo Porta Containers
;Via del Porticciolo: si è chiamata anche via della Dogana, con riferimento all’adiacente edificio dell’attuale Camera di Commercio, un tempo sede della Dogana.
;Via [[Portogallo]]
;Piazzale del Portuale
;Via della [[Posta]]: il tratto fra piazza Grande e via della Madonna si chiamò via della Doganetta e prendeva nome dall’edificio costruito dai Genovesi nel [[1412]] insieme al porticciolo che si trovava nell’attuale piazza Grande. Il porticciolo fu poi interrato nel [[1629]] e la Doganetta rimase fino al [[1633]]. Una parte della strada si chiamò via Verrazzana.
;Vicolo del Pozzo: strada cieca, deve il suo nome alla presenza di un pozzo. La strada ha questo nome dal [[1872]], in precedenza era senza nome. È uno degli ultimi pozzi rimasti dopo che nel [[1912]] furono quasi tutti chiusi in seguito all'attivazione dell'acquedotto di Filettole. Nel [[1784]] c'erano in città 846 pozzi e 97 cisterne, alle quali si aggiunsero all'inizio del [[XIX secolo]] la cisterna della Gran Guardia (dalla capacità di 22.000 barili) e quella del Bagno.
;Via [[Bernardo Prato]]: storico (Livorno, [[1748]] - [[1813]]), compilò il ''Giornale della città e Porto di Livorno'', in 63 volumi nei quali raccolse la cronaca della città durante tutto il periodo della sua vita. Il manoscritto (che si trova alla Biblioteca Labronica) è una fonte importante per conoscere i rapporti che intercorsero tra [[Corsica]] e [[Toscana]] durante quel periodo e specialmente durante i moti per l'indipendenza dell'isola e il governo di [[Pasquale Paoli]]. La strada (a fondo cieco) ebbe questa denominazione nel [[1970]], quando fu costruita.
;Via della Principessa
;Via [[Dino Provenzal]]
;Via della Prugnoliccia
;Via [[Giacomo Puccini]]
;Via [[Mario Puccini (pittore)|Mario Puccini]]: pittore (Livorno, [[1869]] - [[Firenze]], [[1920]]).
;Via [[Puglia|Puglie]]
;Via [[Carlo Puini]]: scrittore ([[1839]] - [[1924]]). La strada ebbe questo nome con delibera del [[26 febbraio]] [[1936]], anno in cui fu realizzata.
;Calata Punto Franco
;Via del Puntone
;Via [[Giovanni Puntoni]]: scultore (Livorno, [[1837]] - [[1902]]).
 
==Q==
;Via [[Ettore Pablo Quaglierini]]
;Via della Querceta
;Quercianella (frazione)
;Via di Quercianella
;Via Don [[Giovanni Battista Quilici]]: sacerdote ([[1791]] - [[1844]]). Da circa il [[1846]] fino al [[1936]] si chiamò via del Convento, con riferimento all'Istituto delle Suore Crocerossine. La strada ha questo nome dal [[19 settembre]] [[1936]].
 
==R==
;Via della Ragnaia: fino al [[1836]] si chiamò vicolo del Ciampi, poi le fu assegnato il nome attuale che in precedenza indicava una parte della via delle Spianate e precisamente quella comprendente le attuali via Magagnini, via Del Corona e il tratto di Corso Amedeo fino a via dell'Origine.
;Via dei Ramai: zona Picchianti.
;Via [[Giovanni Randaccio]]
;Via [[Giuseppe Ravizza]]
;Via [[Gastone Razzaguta]]
;Spiazzo [[Alberto Razzauti]]
;Via [[Francesco Redi]]: in origine parte di via delle Siepi, ebbe il nome attuale nel [[1966]].
;Scali del Refugio: prima del [[1784]] si chiamarono scali dei Domenicani.
;Via delle Regate
;Via Remota
;Piazza della Repubblica: in origine chiamata piazza dei Granduchi e poi dal [[1859]] al [[1946]] piazza Carlo Alberto, fu sempre comunemente nota come Voltone o piazza del Voltone.
;Diga Rettilinea
;Via Ricasoli: intitolata a [[Bettino Ricasoli]], prima del [[1860]] si chiamava via [[Leopoldo II di Toscana|Leopolda]] e comprendeva anche l'attuale via Marradi.
;Via [[Giuliano Ricci]]: arcivescovo di Pisa nella prima metà del [[XV secolo]].
;Via [[Augusto Righi]]: fisico ([[Bologna]], [[1850]] - [[1921]]). La strada ebbe questo nome nel [[1960]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Eugenio Rignano]]: biologo ([[1870]] - [[1930]]). La strada ebbe questo nome nel [[1966]].
;Vicolo delle Rimesse
;Via del Riposo
;Erta dei [[Risicatori]]
;Largo dei Risicatori
;Viale del [[Risorgimento]]
;Via delle [[Robinia|Robinie]]
;Via [[Giorgio Rodocanacchi]]
;Piazza [[Roma]]
;Via Roma: già via di Montenero, Dal [[1838]] fino al [[1888]] il tratto fra le attuali via Ricasoli e piazza Matteotti si chiamò via della Barriera maremmana. Al termine dell'attuale via Roma (sul viale Boccaccio) fu costruita nel [[1889]] la barriera Roma a causa dell'allargamento della cinta daziaria.
;Via [[Gian Domenico Romagnosi]]
;Via [[Gugliemo Romiti]]
;Porticciolo del Romito
;Via della Rondinella
;Via [[Ferruccio Rontini]]
;Via [[Rosa dei Venti]]
;Via [[Rosa del Tirreno]]
;Scali Rosciano: prende nome dal Palazzo Rosciano, costruito nel [[1672]] da Giuseppe Rosciano, ricco commerciante di cereali.
;Via del Rosmarino
;Via [[Antonio Rosmini]]
;Largo [[Fratelli Rosselli]]
;Via [[Donato Rossetti]]: scienziato ([[1633]] - [[1685]]). La strada ebbe questo nome il [[24 febbraio]] [[1931]].
;Via [[Ernesto Rossi]]: già facente parte di via della Pace, allungata fino a corso Amedeo nel [[1845]] ebbe il nome attuale nel [[1898]].
;Via Rossini
;Rotonda d'Ardenza: già piazzale della Torre.
;Via [[Luigi Russo]]
 
==S==
;Scali [[Aurelio Saffi]]: si chiamarono scali [[San Cosimo]] dal [[1858]] al [[1890]] perché si trovavano sotto le mura del bastione San Cosimo e all'epoca comprendevano anche gli scali Luigi Bettarini. All'angolo con via Cossa si trovava il teatro Politeama, costruito nel [[1878]] e scomparso nel [[1969]]. Fra gli scali Saffi e via Buontalenti si trova il Mercato Centrale (popolarmente noto come "mercato coperto"), aperto al pubblico il [[1 marzo]] [[1894]].
;Via Padre [[Giovanni Battista Saglietto]]
;Via dei Salici
;Via [[Luigi Salmi]]
;Via della Salute: era detta anche via Del Nero, dal nome della Villa Del Nero o della Salute.
;Via [[Giovanni Salvestri]]
;Salviano (frazione): dal [[gens|gentilizio]] [[storia di Roma|romano]] Salvius, proprietario del fondo sul quale nacque il primo nucleo abitato della frazione.
;Via di Salviano
;Via vecchia di Salviano
;Via [[Gustavo Salvini]]: attore drammatico (1859 - 1930).
;Via [[Salvino Salvini]]
;Via [[San Carlo]]: prima del [[1828]] si chiamò via Dietro i Cappuccini. Indicazione del 1817: ''strada sterrata nel sobborgo della Crimea tra il borgo dei Cappuccini e la via delle Spianate, al ponte del Fedi.''
;Via [[San Francesco]]
;Via [[San Gaetano Thiene|San Gaetano]]
;Via [[San Giovanni]]
;Via [[San Giovanni Bosco]]: la strada ebbe questo nome nel [[1927]], anno in cui fu realizzata; inizialmente però si estendeva solo da piazza Damiano Chiesa a viale del Risorgimento, dove si trova tutt’ora la chiesa dei Salesiani. Nel [[1950]] fu estesa alla lunghezza attuale fino a via Bengasi.
;Via [[San Giuseppe Benedetto Cottolengo|San Giuseppe Cottolengo]]
;Scali [[San Lorenzo]]
;Via [[Luigi IX di Francia|San Luigi]]: prima del [[1816]] si chiamò via delle Capannucce.
;[[San Marco]] (località)
;Via San Marco
;Via [[San Marino]]
;Via [[San Martino]]
;Via [[San Matteo]]
;Via [[San Sebastiano]]
;Piazza [[San Simone]]
;Via San Simone
;Vicolo [[San Vincenzo]]
;Via [[Antonio Sangallo]]
;Piazza della Sanità
;Via [[Eugenio Sansoni]]: primo sindaco di Livorno ([[1828]] - [[1906]]). In origine parte di via delle Mura, nel [[1862]] fu chiamata via del Telegrafo e nel [[1927]] ebbe il nome attuale.
;Via [[Sant'Agostino]]
;Via [[Sant'Alò]]
;Via [[Sant'Andrea]]: già via dei Condotti Vecchi perché da qui passava l'acquedotto proveniente dalla località di Limone. La strada prende nome dalla chiesa di Sant'Andrea. All'inizio del Novecento era detta popolarmente "via sudicia". Si chiamò anche via del Seminario.
;Via [[Sant'Anna]]: prende nome dalla chiesa della Natività della Madonna e di Sant'Anna. Arrivava fino alla barriera della Stazione Marittima, fatta costruire nel [[1887]] dal sindaco Niccola Costella.
;Borgo [[Giacomo il Maggiore|San Jacopo]]
;San Jacopo (località)
;Piazza San Jacopo in Acquaviva
;Via San Jacopo in Acquaviva
;Via [[Sant'Omobono]]
;Via [[Santa Barbara]]: prende nome dalla santa a cui era dedicata la chiesa della Misericordia, che si trovava in via Grande di fronte a questa strada. Il primo tratto della strada, da via Grande a via delle Galere, si chiamò via del Picchetto perchè si trova di fianco alla caserma del Picchetto, il secondo tratto si chiamò via della Frusta e il terzo via del Satiro, entrambe dal nome di due osterie.
;Via [[Santa Caterina]]: da prima del [[1784]] si chiamò via del Camposanto a causa di un cimitero demolito nel [[1755]] per costruire il Palazzo del Refugio, poi dal [[1809]] al [[1871]] si chiamò via delle Carceri perché la prigione fu qui trasferita dal Palazzo Pretorio.
;Via [[Santa Fortunata]]
;Via [[Santa Giulia]]
;Via [[Santa Lucia]]
;Via [[Santa Vigilia]]: compatrona secondaria di Livorno dal [[5 aprile]] [[1642]] fino al [[1966]] quando fu cancellata dal calendario diocesano. La strada ebbe questo nome prima del [[1846]].
;Via Santelli
;Piazza Santi [[San Pietro|Pietro]] e [[San Paolo|Paolo]]: già da prima del [[1796]] si chiamò via del Cimitero inglese e comprendeva anche il tratto iniziale dell'attuale via San Carlo. Il cimitero inglese della zona fu costruito nel [[1646]] ma alla fine del [[XVIII secolo]] era già stato chiuso.
;Ponte Santissima [[Trinità]]
;Bacino [[Santo Stefano]]
;Via Santo Stefano: prima del [[1846]] una parte della strada si chiamò via Aulla, dal nome della famiglia la cui proprietà era attraversata dalla strada.
;Santo Stefano ai Lupi (località)
;Via [[Sardegna]]
;Via Sardi: intitolata al mercante Pietro Sardi ([[1666]] - [[1751]]) che nominò erede del suo patrimonio il comune di Livorno affinché con le rendite finanziasse gli studi di tre livornesi all'[[Università di Pisa]].
;Via [[Urano Sarti]]: scrittore vernacolare satirico, soprannominato "Il Pappa", attivo subito dopo la [[seconda guerra mondiale]]. Faceva l'operaio al Cantiere Navale.
;Via Sasso Rosso
;Porticciolo [[Nazario Sauro]]
;Viale Nazario Sauro: nel 1901 si chiamava via Benedetto Brin.
;Piazza [[Girolamo Savonarola]]
;Via della Scala
;Via [[Tiberio Scali]]
;Via degli Scalpellini
;Via degli Scarronzoni
;Via [[Giuseppe Schiavazzi]]
;Via [[Scirocco]]
;Via dello Scolmatore
;Scopaia (rione)
;Via della Scopaia
;Via [[Scozia]]
;Via Scuola Comunale
;Via del [[Seminario]]: in precedenza faceva parte di via dei Condotti Vecchi.
;Via [[Raffaello Sernesi]]
;Via Serristori: prima del 1900 si chiamava via Santa Maria. Una parte della strada si chiamò via degli Ebrei.
;Via [[Carlo Servolini]]: insegnante, pittore, incisore ([[1876]] - [[1948]]). La strada ebbe questo nome nel [[1966]].
;Via dei [[Sette santi fondatori|Sette Santi]]
;Via [[Luigi Settembrini]]
;Piazza [[Alfredo Sforzini]]: partigiano caduto nel [[1944]]. La piazza ebbe questo nome nel [[1945]] e in precedenza non aveva alcun nome ufficiale, anche se era comunemente nota come piazza d'Ardenza.
;Calata Sgarallino
;Piazza [[Andrea Sgarallino]]: ebbe questo nome nel [[1901]] perché qui è la casa dove abitò fino alla morte. In precedenza si chiamò piazza [[San Paolo]].
;Via Andrea Sgarallino: ebbe questo nome nel [[1901]]. In precedenza si chiamò via [[San Paolo]].
;Via [[Jacopo Sgarallino]]
;Via [[Percy Bysshe Shelley]]
;Via [[Sicilia]]
;Via delle Siepi: una parte di essa si chiamò via dei Vignacci intorno al 1846. Nel 1901 comprendeva l'attuale via delle Siepi, via Redi e l'ultimo tratto di via Marconi.
;Via [[Telemaco Signorini]]
;Via [[Tobias Smollett|Tobia Smollet]]
;Via dei Soffiatori del Vetro
;Via [[Alfredo Soffredini]]: musicista e musicologo (Livorno, [[1854]] - [[Milano]], [[1923]]), maestro di [[Pietro Mascagni]]. La strada ebbe questo nome nel [[1964]], anno in cui fu costruita.
;Via [[Solferino]]: già via del Gran Principe (prima del 1860).
;Via [[Pier Donato Sommati]]
;Sorgenti (rione)
;Via delle Sorgenti: si chiamò via di Collina o strada di Colline da prima del [[1722]] fino al [[1900]] quando le fu assegnato il nome attuale. Arrivava fino al fiume Ugione. Indicazione del 1722: ''dalla strada regia Pisana, presso la chiesina di S. Antonino al fiume Ugione ove si unisce alla strada comunitativa di Fauglia''.
;Via [[Spagna]]
;Via [[Spalato]]
;Via [[Tito Speri]]
;Via [[Rurik Spolidoro]]
;Via Sproni
;Via delle Stalle
;Stazione (località)
;Via della Stazione
;Via [[Niccolò Stenone]]
;Via dello Stillo
;Strada Statale 1 - Aurelia
;Via [[Strozzi]]
;Via dello Struggino
;Via [[Svezia]]
;Via [[Svizzera]]
 
==T==
;Via [[Pietro Tacca]]
;Via [[Niccola Tacchinardi]]
;Via delle [[Tamarix|Tamerici]]
;Via [[Giovanni Targioni Tozzetti]]: scrittore (Livorno, [[1863]] - [[1934]]).
;Via [[Ottaviano Targioni Tozzetti]]
;Via [[Cesare Tarrini]]: scultore ([[Chianni]], [[14 marzo]] [[1885]] - [[Livorno]], [[1953]]).
;Scali del Teatro: il nome si riferisce allo scomparso Teatro San Marco (del quale oggi rimane solo parte della facciata), chiamato in precedenza Teatro [[Carlo Ludovico di Borbone|Carlo Lodovico]].
;Via [[Enrico Tellini]]: generale (ucciso in [[Albania]] nel 1923). La strada ha questo nome dal [[19 settembre]] [[1923]]; in precedenza si chiamava Via Greca, in ricordo dei marinai greci delle galee granducali che qui abitavano.
;Via del [[Sinagoga|Tempio]]: dal [[1939]] al [[1943]] a causa delle leggi razziali il nome fu cambiato in via Dino Rimediotti, con riferimento al capitano dell’esercito caduto in [[Etiopia]] il [[26 dicembre]] [[1935]]. Rimediotti era stato anche comandante della [[squadra d’azione]] “La Disperata” di Livorno, succedendo al fondatore Marcello Vaccari. Si chiamò anche via della Sinagoga. Indicazione del [[1686]]: ''dalla via Balbiana alle quattro cantonate degli Ebrei''.
;Via [[Umberto Terracini]]
;Via Terrazzini
;Via [[Giovanni Maria Terreni]]: pittore (Livorno, [[1739]] - [[1811]]). Già via del Ricovero.
;Via [[Carlo Tesi]]: storico e scrittore ([[1811]] - [[1891]]). La strada ebbe questo nome nel [[1970]], anno in cui fu realizzata.
;Via del Testaio
;Via [[Pilade Tevenè]]
;Via [[Angelina Tiberini]]: cantante lirica ([[1830]] - [[1913]]). La strada ebe questo nome nel [[1936]], in precedenza si chiamò prima via della Fonte e poi via delle Scuderie.
;Viale del [[Mar Tirreno|Tirreno]]
;Via [[Ettore Toci]]: scrittore ([[1843]] - [[1899]]). Strada di Quercianella che ebbe questo nome nel [[1927]].
;Via [[Nicolò Tommaseo]]
;Via [[Adolfo Tommasi]]: pittore (Livorno, [[1851]] - [[Firenze]], [[1933]]). La strada ebbe questo nome nel [[1954]].
;Via [[Angiolo Tommasi]]: pittore (Livorno, [[1858]] - [[Torre del Lago]], [[1923]]). La strada ebbe questo nome nel [[1958]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Michele Tonci]]: restauratore, attivo nella prima metà del [[XIX secolo]]. In precedenza si chiamò via [[San Giorgio]] e via degli Esautieri, dal nome di una famiglia che qui possedeva alcuni immobili.
;Via [[Torino]]
;Via del [[Toro]]
;Torre del [[Marzocco]]
;Via della Torretta
;Darsena [[Toscana]]
;Via Toscana
;Via [[Enrico Toti]]: ebbe questo nome nel [[1934]], anno in cui la strada fu realizzata.
;Via [[Tramontana]]
;Via dei Tranquilli: prima del [[1816]] si chiamò via delle Capanne.
;Via dei Trasportatori
;Via Traversa
;Via delle Travi
;Via [[3 novembre|Tre Novembre]]: si chiamò fin da prima del [[1660]] via del Cupido, dal nome di un'osteria e comprendeva anche l'attuale via Cadorna. Si chiamò anche via Genovese ed ebbe il nome attuale nel [[1918]].
;Via [[Trento]]
;Via [[Trieste]]
;Via [[Tripoli]]: nel 1901 faceva parte di via dei Condotti Vecchi
;Via delle Tuberose
;Via [[Filippo Turati]]: ha questo nome dal [[1958]], anno in cui fu realizzata.
 
==U==
;Via dell'Uffizio dei Grani: prima del [[1784]] si chiamò via degli Ammazzatoi Vecchi perché qui c'erano i primi macelli pubblici della città. Nomi precedenti furono via Dietro gli Strozzi e via degli Strozzi con riferimento alla famiglia fiorentina che qui possedeva degli immobili, via Guelfa e Scrittoio dei Grani. Il nome attuale si riferisce ai magazzini di grano e ai relativi uffici che un tempo erano qui situati. Alcuni di questi magazzini, quelli denominati magazzini della Scala Santa, dovevano essere svuotati dal grano e adibiti all'accasermamento delle truppe di passaggio a spese del Comune.
;Darsena Ugione
;Via Ugione
;Via [[Aurelio Ugolini]]: scrittore ([[1875]] - [[1907]])
;Via dell'Uliveta
;Via dell'Ulivo: strada di Ardenza che si chiama così da prima del [[1871]].
;Via [[Ulvi Liegi]]: pittore (vero nome Luigi Levi; Livorno, [[1868]] - [[1939]]). La strada ebbe questo nome dal [[1958]].
;Via [[Umbria]]: la strada ebbe questo nome nel [[1960]].
;Piazzale interno [[11 maggio|Undici Maggio]]: in precedenza si chiamò piazza San Marco (perché al centro della piazza si trova la Porta San Marco), poi dal 1889 al 1970 piazzale interno Undici Maggio. La data fa riferimento all'[[11 maggio]] [[1849]], giorno culminante della difesa di Livorno dalle truppe austriache che assediavano la città in rivolta.
;Via dell'Unghero: prende nome da un'osteria qui situata nel [[1846]], anno in cui la strada ebbe questo nome. L'osteria a sua volta prendeva nome dall'unghero o ongaro, una moneta d'oro da quattro pezzi coniata in varie zecche italiane ad imitazione del [[fiorino ungherese]].
;Piazza dell'[[Unità d'Italia]]: fu realizzata nel [[1949]] dopo le distruzioni della [[seconda guerra mondiale]] e fece parte di via Pietro Tacca fino al [[24 marzo]] [[1964]], quando ebbe il nome attuale che si riferisce alla presenza nella piazza della statua equestre di [[Vittorio Emanuele II d'Italia|Vittorio Emanuele II]], qui trasferita da Piazza Grande.
 
==V==
;Largo dei [[Valdesi]]
;Via [[Achille Valenti]]: [[garibaldino]] (Livorno, [[1843]] - [[1928]]). La strada ebbe questo nome nel [[1962]], anno in cui fu realizzata.
;Via della Valle Benedetta: da prima del [[1846]] si chiamò via del Canaccini il tratto che da Salviano arrivava fino alle case di questa famiglia.
;Via delle Vallicelle
;Viale dei [[Vallombrosani]]
;Via [[Paolo Vannucci]]
;Via [[Varese]]
;Variante Aurelia
;Via del Vascello
;Largo [[Vittorio Vaturi]]
;Via dei Vecchi Orti
;Darsena Vecchia
;Via della Vecchia Casina: in precedenza si chiamò via Chiellini.
;Via Vecchia del Picchianti
;Via Vecchia di Salviano
;Via della Vecchia Salita
;Via del Vecchio Faro
;Via del Vecchio Lazzaretto
;Diga della Vegliaia
;Via delle Vele
;Via [[Veneto]]
;Via della Venezia: si chiamò via della Crocetta, via dei Trinitari e via del Porticciolo e terminava al ponte di Crocetta (demolito nel [[1889]]).
;Piazza [[20 settembre|Venti Settembre]]: già piazza [[San Benedetto]].
;Via [[25 aprile|Venticinque Aprile]] [[1945]]
;Via [[Filippo Venuti]]: scrittore (morto nel [[1769]]). La strada ha questo nome dal [[3 settembre]] [[1938]].
;Via [[Giuseppe Verdi]]: il tratto da via Ricasoli al cimitero degli Inglesi (attuale cimitero [[valdesi|valdese]]) fece parte di via della Pace, poi quando fu costruita l’attuale via Ricasoli la strada cambiò nome in via degli Elisi. Nel [[1845]] la strada fu prolungata fino a via San Carlo, nel [[1863]] fino a borgo Cappuccini e nel [[1865]] fino a piazza Mazzini. Nel [[1901]] le fu assegnato il nome attuale.
;Via [[Giovanni Verga]]
;Via Don [[Giovanni Verità]]: sacerdote patriota ([[1807]] - [[1885]]). La strada ha questo nome dal [[1962]], anno in cui fu realizzata.
;Via [[Giovanni da Verrazzano]]
;Scali del Vescovado
;Via [[Amerigo Vespucci]]: ebbe questo nome nel [[1911]], in precedenza fece parte di via [[Cosimo I de' Medici|Duca Cosimo]].
;Via dei Veterani dello Sport: fiancheggia il nuovo palasport.
;Vicolo dei Vetrai
;Via [[Giovan Battista Vico]]: ebbe questo nome il [[17 aprile]] [[1962]].
;Via del Vigna: aperta nel [[1781]], fiancheggiava le case del Vigna (così dette perché intorno al [[1686]] erano appartenute al capitano Stefano Vigna), dalle quali prese il nome sia la strada che la località, denominata Vigna. Fino al [[1949]] comprese anche l'attuale via Maffi.
;Via delle Vignacce: strada di Montenero Alto, prima del [[1846]] fece parte di via della Lecceta.
;Piazza [[Pietro Vigo]]: storico (Livorno, [[1856]] - [[1918]]) e scrittore. La piazzetta nacque con la costruzione del liceo scientifico e dell'istituto tecnico commerciale ed ebbe questo nome il [[16 febbraio]] [[1929]].
;Piazza della Villa Chayes
;Villa Corridi (Parco Pubblico)
;Via [[Villa Glori]]
;Via [[Giovanni Villani]]
;Via [[Pasquale Villari]]: storico ([[Napoli]], [[1826]] - [[1917]]). La strada ebbe questo nome nel [[1972]].
;Via delle Villette
;Via [[Giulio Cesare Vinzio]]: pittore ([[Firenze]], [[1881]] - [[1940]]).
;Via delle Viole
;Via del Viperaio
;Via [[Vitalba]]
;Piazzale Vittime della [[Moby Prince]]
;Piazza della Vittoria: già piazza Magenta, già piazza del Soccorso.
;Via [[Vittorio Veneto]]: da prima del [[1784]] si chiamò via del Corno, poi via del Bastione della Cera (dal bastione eretto da [[Cosimo I]] dopo il [[1537]] in difesa del centro cittadino, situato fra le attuali via Fiume e via della Banca) e poi fino al [[1918]] via del Fiore. Il "corno" era lo spigolo anteriore del Bastione della Cera che si trovava davanti all'entrata della strada.
;Via [[Aristide Vivarelli]]: educatore ([[1857]] - [[1930]]), fondatore della Scuola Arti e Mestieri. La strada ebbe questo nome nel [[1949]], anno cui fu realizzata.
;Via [[Giuseppe Vivoli]]: storico (Livorno, 1779 - 1853), compilò gli annali cittadini. La strada ha questo nome dal 9 gennaio 1872, prima era senza nome.
;Via del Volontario
;Via [[Alessandro Volta]]: la strada fu realizzata nel [[1858]] e chiamata via del Fosso (perché termina alla spalletta del Fosso Reale]]) fino al [[1927]], anno in cui le fu assegnato il nome attuale.
;Via della Voltina: la "voltina" era un piccolo arco sovrastante la via che scomparve con le demolizioni seguenti all'epidemia di [[colera]] del [[1837]]. La strada si chiamava così già nel [[1784]].
;Via del Voltone
 
==W==
;Via [[Icilio von Berger|Icilio Wan Bergher]]: avvocato e giornalista ([[1807]] - [[1875]]). Amico di [[Francesco Domenico Guerrazzi|Guerrazzi]], prese parte al movimento [[risorgimento|risorgimentale]]. La sua famiglia, [[chiesa cattolica|cattolica]], era originaria di [[Aquisgrana]] che lasciò in seguito alla [[guerra dei trent'anni]]. La grafia esatta del cognome è Von Berger, stabilita nel [[1892]] con una sentenza del tribunale. La strada ebbe questo nome con delibera del [[24 marzo]] [[1964]].
 
==Z==
;Via [[Ilario Zambelli]]: telegrafista della Regia Marina ([[Rio nell'Elba]], [[1909]] - [[Roma]], [[24 marzo]] [[1944]]), martire delle [[Eccidio delle Fosse Ardeatine|Fosse Ardeatine]] e medaglia d'oro della [[Resistenza italiana]] (cfr. [http://www.anpi.it/uomini/zambelli.htm]).
;Via [[Giovanni Zannacchini]]: pittore (Livorno, [[1884]] - [[1940]]).
;Piazzale [[Zara]]
;Via [[Elio Zeme]]: politico socialista ([[1896]] - [[1978]]), presidente della Fondazione Culturale d'Arte Trossi-Uberti.
;Via [[Émile Zola|Emilio Zola]]: strada realizzata intorno al [[1840]], chiamata dapprima via Fonda e poi via del Corallo, per un laboratorio di lavorazione del [[corallo]] che aveva sede in questa strada, e poi dal [[1927]] con il nome attuale. Dal [[1902]] al [[1927]], il nome di Emilio Zola era già stato dato al primo tratto dell'attuale Viale Carducci, quello che va dal Cisternone a Viale Ippolito Nievo. Il nome di Emilio Zola fu scelto come segno di amicizia nei confronti della [[Francia]], verso la quale l’Italia stava migliorando i propri rapporti.
 
==Toponimi scomparsi==
In questa sezione sono presenti i nomi di strade e piazze scomparse a causa di demolizioni urbanistiche o per i bombardamenti della seconda guerra mondiale, e inoltre i nomi di località di epoca medievale dei quali si è persa la memoria.
;Aguliana: attestato nel [[949]].
;Amule: attestato nel 949.
;Piazza Anna di Francia duchessa d'Aosta: era una piazzetta adiacente alla piazza Grande pre-bellica. Ebbe questo nome dal [[1929]] al [[1946]] quando per le distruzioni della guerra e la successiva ricostruzione, la piazzetta fu inglobata nell'attuale piazza del Municipio. In origine si chiamò piazzetta avanti il Bagno vecchio perché qui c’era l’unica entrata del vecchio Bagno penale delle galere, costruito nel [[1602]] sul Bastione della Cera e demolito per ampliare l’ospedale di Sant’Antonio fra il [[1870]] e gli anni successivi. Guarnigione e prigionieri erano però già stati trasferiti in Fortezza Vecchia nel [[1766]], mentre il bagno da allora in poi fu trasformato in scuola militare. Successivamente, ma comunque prima del [[1784]], si chiamò piazzetta della Dogana con riferimento al palazzo della Nuova Dogana costruito qui nel [[1647]] e nel quale oggi si trova la Camera di Commercio. Si chiamò anche piazzetta del Giuoco del Lotto.
;Arrianna: attestato nel 949.
;Via dei Bacchettoni: vecchio nome di parte di Via dell'Angiolo, prendeva nome da una piccola chiesa retta dalla Compagnia delle Santissime Stimmate di San Francesco, i cui membri erano popolarmente chiamati "bacchettoni".
;Strada Balbiana: era la terza parte della vecchia via della Tazza, quella più vicina al Fosso Reale, e prendeva nome da Bastiano Balbiani, provveditore delle fabbriche cittadine durante i governi di Ferdinando I e Cosimo II e gonfaloniere di Livorno nel [[1614]], che in questa strada possedeva degli immobili. Una targa ricordava accanto al nome anche l'anno in cui fu costruita la strada, il [[1606]]. Al numero 14 di questa strada si trovava l'edificio con più finestre (132) della vecchia Livorno antecedente la [[seconda guerra mondiale]].
;Piazzetta dei Barrocci: era un largo situato fra via delle Stalle e via del Porticciolo. Si chiamò anche piazzetta del Porticciolo.
;Piazza del Bertolla: prendeva nome dalla famiglia Bertolla, proprietaria di un grande edificio che si affacciava su questa piccola piazza del nucleo medievale di Livorno. Si chiamò anche piazza della Dogana Vecchia perché qui si trovava la dogana del castello di Livorno, costruita da Cosimo I nel [[1544]], e poi piazza del Nettuno a causa di una grande statua marmorea raffigurante [[Nettuno (divinità)|Nettuno]] che la famiglia Bertolla fece mettere nel [[1789]] sulla fontana. In un locale di questa piazza sarebbe stata aperta la prima [[sinagoga]] della città. La piazza scomparve con le demolizioni "risanatrici" del [[1939]].
;Trivio del Bertolla: punto di incontro delle tre piccole piazze della Livorno medievale, vale a dire piazza Vecchia, piazza Galli Tassi e piazza del Nettuno. Anche questo toponimo prendeva nome dalla famiglia Bertolla e anch'esso scomparve con le demolizioni del [[1939]] (delibera del [[27 ottobre]] dello stesso anno).
;Blotitiano: attestato nel 949.
;Via del Borgo: situata tra via della Biscottiera e via Sant'Antonio, anticamente si chiamò via dello Stradino della Scala dello Spedale di Sant'Antonio. La strada scomparve con le demolizioni del [[1901]].
;Via del Borgo vecchio: altro nome del vicolo Sant'Antonio, scomparso con le demolizioni del [[1901]]. Per un certo periodo si chiamò anch'esso via del Borgo.
;Vicolo dei Bozzellai: da via Sant'Antonio a piazza Galli Tassi. Il nome si riferisce all'antica presenza di una piccola fabbrica di bozzelli, una tipo di carrucola.
;Piazza Buontalenti: fra via Cosimo Del Fante e via della Misericordia.
;Scali del Buon viaggio: andava da Piazza Arsenale alla Porta Murata, lungo il Canale dei francesi. Il nome, antecedente al [[1780], deriva dalla vicina chiesa della Madonnina del buon viaggio.
;Via della Cala: era la strada che andava dalla Porta a Mare al Varatoio, parallelamente agli Scali Fascetti. Ebbe questo nome fin da prima del [[1392]].
;Strada del Calambrone: andava da via del Valessini alle fornaci in località Calambrone, che a sua volta prendeva nome dal fosso che la attraversava. Fino al [[1570]] il fosso si chiamava Calabrone.
;Campo: attestato nel 949.
;Canale dei Francesi: canale costruito dai francesi del V Corpo d'Armata nel [[1799]] per unire la Darsena al cantiere navale.
;Piazzale del Cantiere di Porta Murata: ebbe questo nome dopo il [[1870]] e si trovava all'esterno delle mura in prossimità della Porta Murata.
;Via del Cappello: una delle prime strade di Livorno, esistente già nel [[1392]], prendeva il nome da un'osteria. Posta fra piazza della Fortezza vecchia e piazza di Livorno vecchio, in origine si chiamò via del [[alloro|Lauro]], poi cambiò nome in via dell'Oro (anch'esso nome di un'osteria) e, verso il [[1660]], via del Chiasso d'oro. La strada è poi scomparsa con le demolizioni del [[1937]].
;Carbonaia: attestato nel 949.
;Casale Gavini: attestato nel 949.
;Casale Meruli: attestato nel 949.
;Via della Casina: ebbe questo da prima del [[1828]] la strada che andava dal Borgo dei Cappuccini alla Casina delle ostriche, dalla quale prendeva il nome la strada. La Casina delle ostriche, già esistente nel [[1619]], era un luogo dove i frutti di mare venivano allevati, venduti e mangiati sul posto, frequentato spesso da aristocratici. La strada scomparve nel [[1857]] in seguito alle operazione di rettifica del tracciato del Fosso Reale, ma il riferimento alla casina delle ostriche è passato in seguito al nome dell'attuale via della Vecchia casina.
;Spianata dei Cavalleggeri: è l'antico nome dello spiazzo sul quale nel [[1927]] fu costruita l'attuale Terrazza Mascagni. Il nome si riferiva al fortilizio, un tempo qui esistente, presidiato da nove cacciatori volontari a cavallo adibiti al servizio di difesa costiera, comandati da un tenente. Il forte fu costruito nel [[1595]] e demolito nel [[1872]], aveva le scuderie al piano terra e gli alloggi dei cacciatori al primo piano; nel [[1837]] la spianata fu ampliata colmando l'adiacente insenatura detta Cala dei Cavalleggeri. Dal [[1927]] al [[1943]] si chiamò piazzale [[Costanzo Ciano]].
;Piazza Centrale: esisteva già nel [[1392]] ed era una delle prime piazze del villaggio medievale di Livorno, insieme al Varatoio e piazza Sant'Antonio. In seguito si chiamò piazza Vecchia.
;Il Cerretini: località posta tra le vie di Montenero e Mondolfi, dove nel 1603 fu costruita la chiesetta detta della Madonna di mezza via, riedificata nel 1956 dopo le distruzioni della [[seconda guerra mondiale]].
;Via della Cinta interna: era la strada che correva lungo il lato interno delle mura costruite nel [[1835]].
;Via delle Colombe: prima della costruzione della cinta muraria del [[1835]] questa strada conduceva ad alcune ville in Coteto partendo da villa Valsovano (che si trova ancora oggi tra le vie del Fagiano e Filippo Venuti). Si chiamava anche via dei Pensieri. Con la costruzione delle mura la via scomparve perchè tagliata in due. Ndicazione del 1835: via delle Colombe o dei Pensieri, presso la villa Valsovano, avanti la costruzione della nuova cinta potava ad alcune ville’’.
;Vicolo delle Colombe: si tratta di un vicolo ancora esistente ma chiuso da un cancello e quindi non più accessibile. L'entrata è in Corso Mazzini, nel tratto fra via Ricasoli e Borgo Cappuccini.
;Piazzetta della Comunità: era la parte dell'attuale piazza del Municipio antistante lo stesso palazzo del Municipio, costruito nel [[1720]], anno in cui la piazzetta ricevette questo nome. In seguito fece parte della vecchia piazza Grande fino al [[1929]] quando fu chiamata piazza Maria del Belgio. Nel [[1946]] questo nome fu radiato e la piazzetta tornò a far parte di piazza Grande e poi di piazza del Municipio. Da alcune delibere del [[1646]] sembra di capire che esistesse un palazzo della Comunità prima della costruzione del Municipio; questo palazzo potrebbe essere identificato con la Casa del Porticciolo, all'incirca sul luogo dell'attuale Municipio. Anche piazza Cavallotti talvolta si chiamò piazza della Comunità perché qui si riunì qualche volta il consiglio comunale nella spezieria di un tale Grassi.
;Via della Concordia: è il nome di una strada che avrebbe dovuto essere realizzata nell'attuale piazza della Vittoria in direzione dell'Attias ma che poi non fu costruita. Anche questo nome, come quelli delle altre strade della zona, faceva riferimento alla chiesa del Soccorso.
;Strada o via dei Condotti: seguiva il pecorso delle condutture sotterranee dell'acquedotto costruito nel [[1606]] e proveniente dalla località di Limone. Fino al [[1826]] percorreva le attuali via Sant'Andrea, viale Carducci, via dell'Olmo.
;Via delle Cucine vecchie: strada di ignota ubicazione attestata nel [[1696]].
;Doccia: era il nome di una fontana esistita fin dal [[1600]] che forniva l'acqua alle navi del porto. Si trovava presso il Lazzeretto di San Rocco ed era alimentata dalle fonti di Santa Chiara e del Fanale.
;Via della Dogana Vecchia: in origine si chiamò via delle Gomene (o Gumine) poi via del Nettuno e si trovava fra gli scali dei Fascetti e piazza del Nettuno. In seguito il tratto vicino a via San Giovani fu chiamato via dello Scalo Regio. La strada scomparve nel [[1939]] con le ultime demolizioni edilizie prima dello scoppio della [[seconda guerra mondiale]].
;Via Erbosa: antica strada che dal Pontino si congiungeva con l’attuale via Provinciale pisana. La strada percorreva le attuali via Solferino e via Mastacchi e il nome si riferisce al fatto che all’epoca si trovava in aperta campagna. Indicazione del [[1747]]: ''tratto della via Erbosa, dalla via del Fosso Reale di San Marco fino al Riseccoli, braccia 620... ponte sul Riseccoli passa dalla Bastia dal cimitero (armeno) alla strada regia Pisana... braccia 2035''.
;Erbuccia: le più antiche attestazioni di questo toponimo si trovano in delibere del Consiglio della Comunità del [[1531]] e [[1538]]. La località era situata sull’attuale via Roma, esattamente in corrispondenza dell’attuale villa Fabbricotti. Il nome passò a quello del podere qui esistente, compreso tra la via Roma attuale, il Rio Maggiore e la via di Salviano, e appartenente ai fratelli Balbiani. Il toponimo dette origine anche al cognome Erbucci come è attestato da altre delibere del [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo]] (Orazio e Vincenzo Erbucci furono gonfalonieri nei primi decenni del XVII secolo).
;Via del Falcone: si trovava all'incirca al posto dell'attuale galleria di via Cairoli. Prendeva nome da un'osteria e si chiamò anche via dell'Annunziatina e poi nel [[1784]] via Santa Maria degli Ebrei. La via scomparve nel [[1925]] in seguito alle demolizioni della zona e alla costruzione del palazzo della Galleria.
;Il Fanale: toponimo che indicava una località situata all’inizio dell’attuale viale Rosa del Tirreno (in un angolo di piazza Roma). In questo punto si trovavano la cappella del Fanale detta anche del Castinelli) e la fonte del Fanale che insieme a quella di Santa Caterina riforniva la Doccia. Il toponimo dette poi nome alll'omonimo sobborgo di Porta Maremmana.
;Scali dei Fascetti: dallo Scalo Regio a piazza Micheli.
;Felciaio: corrisponde all'attuale piazza Gavi.
;Fondo Magno: attestato come Fundomangno nel [[949]].
;Fonte della Guglia: era situata all’incrocio fra corso Mazzini e borgo Cappuccini.
;Fonte di Santo Stefano: era situata in via Provinciale pisana, nei pressi della chiesa di Santo Stefano. Qui erano i ruderi di un acquedotto costruito nel [[1154]].
;Scali delle Fontine: scomparsi nel [[1898]] con l'interramento del fosso di viale Caprera.
;Via delle Formiche: prese il nome dall’osteria delle Formicole esistente nel [[1745]], ma si chiamò anche Viucciola. Scomparve in parte per la distruzione di alcuni edifici durante i bombardamenti aerei della [[seconda guerra mondiale]] e in parte per la costruzione di un garage che chiuse definitivamente la strada.
;Piazza Galli Tassi: sorta con le demolizioni del [[1837]] si chiamò inizialmente piazza San Giovanni. Fu radiata il [[27 ottobre]] [[1939]] e scomparve con le demolizioni di quell’anno. La famiglia Galli Tassi finanziò nel [[1862]] il vicino ospedale di Sant’Antonio.
;Gnurignano: attestato nel 949.
;Vicolo delle Gomene: da piazza Galli Tassi a piazza del Nettuno.
;Piazza delle Isole: ne facevano parte le attuali piazze Giuseppe Emanuele Modigliani? e Benedetto Brin?. scomparve in seguito alla costruzione di edifici.
;Via delle Lance: da scali delle Barchette al Ponte Trinità.
;Via dei Lavatoi: da via dell'Orto a via del Pantalone, fra le attuali via degli Avvalorati e via Santa Barbara.
;Limone: attestato nel 949.
;Via dei Magnani: da via San Giovanni a piazza Grande. Fin da prima del [[1660]] si chiamò via della Biscotteria, poi via Cara del Leone, via del Re David (dal nome di una locanda). Una parte si chiamò anche via Dietro il Bagno. Il tratto più vicino al mare si chiamò da prima del [[1700]] via dei Forni regi, per la presenza dei forni da pane e da biscotto che appartenevano alla Comunità, al Bagno delle Galere e alla marina da guerra. I forni dovevano essere numerosi perché sappiamo da una delibera del [[1610]] che venti di essi erano autorizzati, mediante sorteggio, a rifornire anche gli ammalati del vicino ospedale di Sant’Antonio. Questi forni esistevano da prima del [[1600]] ed erano chiamati “forni della scaletta” e “forni della biscotteria delle galere”. I forni appartenenti alla Comunità furono soppressi il [[4 febbraio]] [[1776]], gli altri pochi anni dopo.
;Magrignano: villaggio altomedievale situato poco a est dell'attuale quartiere di Coteto. Probabilmente il nome deriva dal [[gens|gentilizio]] [[storia di Roma|romano]] Macrinius, proprietario del fondo sul quale nacque il villaggio.
;Maringnano: attestato nel 949.
;Masciana: attestato nel 949.
;Via Medicea: da scali dei Fascetti a via Sant'Antonio. Già via della Porta Nuova.
;Via di Mezzo: da scali delle Formiche a piazza Anita Garibaldi.
;Muroruto: attestato nel [[1017]].
;Piazza Nuova: corrisponde all'incirca all'attuale piazza Benamozegh.
;Vico Nuovo: sorta intorno al [[1392]], fu una delle prime strade del villaggio di Livorno. Era una traversa di via San Giovanni, sul lato meridionale della strada. In seguito si chiamò via dei Magnani e scomparve con le demolizioni del [[1908]].
;Oliveto: attestato nel 949.
;Olivule: attestato nel 949.
;Via dell'Orto: da via San Giovanni Nepomuceno a via degli Avvalorati, si trovava nel lato sud dell'attuale viale degli Avalorati.
;Pectuli: attestato nel 949.
;Piazza della Pescheria Nuova: presso la Corte d'Assise.
;Via dei Pesciaioli: da via Sant'Antonio a piazza del Villano.
;Scali del Piaggione: scomparsi nel [[1898]] con l'interramento del fosso di viale Caprera.
;Podii della Bastia: toponimo presistente al [[1559]], situato vicino alla chiesa di Santo Stefano presso il condotto del Poggio alle Capanne.
;Piazza Carlo Poerio: patriota ([[1805]] - [1867]]); radiata nel [[1888]] e scomparsa nel [[1893]] quando vi fu costruita la scuola elementare Antonio Benci.
;Ponte di Crocetta: scomparso nel [[1898]] con l'interramento del fosso di viale Caprera.
;Ponte del Fedi: nel [[1817]] si trovava in corso Mazzini all'incrocio con via San Carlo.
;Scali di Porta Trinità: situati tra il ponte omonimo e il ponte di Via della Venezia, di fronte agli Scali del Piaggione; scomparsi nel [[1898]] con l'interramento del fosso e la costruzione di Viale Caprera.
;Via del Pozzetto: è il vecchio nome di un tratto dell'attuale via del Tempio, compreso fra via Piave e via Reale. Esisteva già nel [[1784]] e scomparve in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
;Puliano: attestato nel 949.
;Purciliano: attestato nel 949.
;Via Quaratesi: da via San Giovanni a via Sant'Antonio.
;Via Remota: da via del Bastione a via delle Commedie. Omonima di una strada di Montenero.
;Rio Maiore: attestato nel 949.
;Riutta: attestato nel 949.
;Via della Rosa bianca: il tratto che fiancheggiava il Bagno penale e sboccava in via delle Carceri si chiamò via Dietro il Bagno già nel [[1660]]. La strada scomparve con le demolizioni del [[1901]].
;Rota: attestato nel 949.
;Sala Regi: attestato nel 949.
;Sancta Iulia: attestato nel 949.
;Sancto Quirico: attestato nel 949.
;Via [[San Giovanni Nepomuceno]]: sboccava in via del Consiglio e in via dell'Orto. Scomparve durante i bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]] e fu inglobata nel nuovo viale degli Avvalorati del dopoguerra.
;Via [[San Martino]]: era una traversa dell’attuale via Cairoli e fiancheggiava il retro della Sinagoga, infatti si chiamava in origine via Dietro la Scuola. Scomparve con le demolizioni del [[1866]] e del [[1919]]. L’ingresso da via Cairoli era situato in corrispondenza dell’attuale palazzo delle Poste Centrali.
;Via Sant'Antonio: sboccava in via San Giovanni e piazza del Villano. Era divisa in due tratti da piazza Vecchia, dei quali il primo tratto si chiamò anche via della Pescheria e costeggiava il Bastione del Villano. Al numero 5 vi era l'oratorio di Santa Giulina, poi ridotto a magazzino. Il [[4 settembre]] [[1685]] avvenne in questa strada un attentato alla vita del governatore Alessandro Del Borro per mano del conte francese Giovanni Bogito di Mamber, il quale era stato da lui rimproverato per le sue prepotenze. Del Borro si salvò mentre Bogito, ferito, venne arrestato e decapitato il [[22 settembre]] nell'attuale Piazza Grande, di fronte al Duomo.
;Scali delle Saponiere: in precedenza si chiamarono scali delle bilance, dal nome di un tipo di barca da pesca. Scomparvero nel [[1898]] con l'interramento del fosso e la realizzazione di viale Caprera.
;Via del Sassetto: da via del Mulino a Vento a via delle Commedie, intorno al [[1784]] si chiamò via del Mulino a Vento.
;Via dello Scalo Regio: da via San Giovanni a piazza del Nettuno. Detta anche via della Cala.
;Via del Sette: da via dell'Angiolo a via delle Galere, girava attorno all'attuale cinema Gragnani. Parte della strada esiste ancora ma è chiusa da un cancello.
;Setteri: attestato come Sectari nel [[949]] e come Septere nel 1017.
;Tecgla: attestato nel 949.
;Tepotitionaia: attestato nel 949.
;Via del Traforo: da piazza delle Erbe a via dei Cavalieri.
;Tribio Alduli: (1017)
;Piazza Vecchia: da via Sant'Antonio a piazza Nettuno.
;Borgo Vecchio: da via Magnani a via Sant'Antonio.
;Villamangna: attestato nel 949.
;Piazza del Villano: si trovava tra le attuali via Fiume e via Tellini e prendeva nome dallo scomparso Bastione del Villano e dalla Fontana del Villano, che nel nome ricordavano i villici livornesi difensori di Livorno e del suo castello durante l'assedio delle truppe dell'imperatore [[Massimiliano I del Sacro Romano Impero|Massimiliano]] nel [[1496]]. Ebbe questo nome nel [[1784]] e in precedenza si chiamò piazzetta della Pescheria Vecchia, perché qui aveva sede il vecchio mercato del pesce.
;Villa Pititienna: attestato nel 949.
;Waralda: è il nome altomedievale, di origine longobarda, dell'odierno rione di Fiorentina. La località è descritta nei documenti dell'epoca come situata fra la ''Terra Comitorum'' ("Terra dei Conti", cioè dei Ghisolfingi conti di Pisa), il ''rivus Waralda'', il ''rivus Molinarius'' ("rio dei molini", presso l'attuale Piazza Garibaldi) e il ''rivus Sulculus'' ("piccolo solco", poi chiamato Riseccoli, l'attuale via Galileo Galilei). In questa località si sarebbe trovata la pieve di Santa Giulia di Porto Pisano, distrutta nel 1268 dai soldati di Carlo d'Angiò. Il nome è attestato come Vuaralda nel 1017 e in seguito come Guaralda.
 
==Bibliografia==
*''Su e giù per Livorno''. Livorno, Ugo Bastogi editore, 1981 (ristampa anastatica dell'edizione del 1901).
*Aldo Del Lucchese, ''Stradario storico della città e del comune di Livorno''. Livorno, Belforte, 1973.
*Vittorio Marchi, ''Conoscere Livorno''. Livorno, Editrice Nuova Fortezza, 1984.
*Giuseppe Piombanti, ''Guida storica e artistica della città e dei dintorni di Livorno''. Bologna, Arnaldo Forni editore, 2003 (ristampa anastatica dell'edizione del 1903).
*Giovanni Wiquel, ''Dizionario di persone e cose livornesi'', pubblicato sulla rivista ''La Canaviglia''. Livorno, Ugo Bastogi editore, 1976 - 1985.
 
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