Francesco Rotundi e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 20: differenze tra le pagine

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{{Conteggio cancellazioni}}
{{Infobox militare
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Start|00:16, 25 lug 2019 (CEST)}}
|Nome = Francesco Rotundi
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 1 |voce = Pietro Reichlin |turno = |tipo = consensuale prorogata |data = 2019 luglio 20 |multipla = |argomenti = economia |temperatura = 16 }}
|Immagine =
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 2 |voce = Ernest Michaux |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 luglio 20 |multipla = |argomenti = biografie |temperatura = 49 }}
|Didascalia =
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 3 |voce = Antares (gruppo musicale) |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 luglio 20 |multipla = |argomenti = musica |temperatura = 59 }}
|Soprannome =
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 4 |voce = Apoteosi (gruppo musicale) |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 luglio 20 |multipla = |argomenti = musica |temperatura = 48 }}
|Data_di_nascita = 10 luglio 1885
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|Nato_a = Foggia
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 6 |voce = Gwizdo |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 20 |multipla = |argomenti = animazione, televisione |temperatura = 1 }}
|Data_di_morte =25 ottobre 1945
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 7 |voce = Indira G. Wilson |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 20 |multipla = |argomenti = cinema |temperatura = 24 }}
|Morto_a = Roma
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|Cause_della_morte =
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 9 |voce = Partito Pirata (Canada) |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 20 |multipla = |argomenti = politica |temperatura = 22 }}
|Luogo_di_sepoltura =cimitero di Foggia
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 10 |voce = Partito Pirata Austriaco |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 20 |multipla = |argomenti = politica |temperatura = 54 }}
|Etnia =
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
|Religione =
|Nazione_servita ={{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata =[[Regia Marina]]
|Corpo =[[Genio Navale]]
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio =1908-1945
|Grado = [[Tenente Generale]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre =[[Prima guerra mondiale]]<br/>[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di =
|Decorazioni =[[Francesco Rotundi#Onorificenze|vedi qui]]
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =dati tratti da ''Uomini della Marina, 1861-1946''<ref name=A5p470>{{Cita|Alberini, Prosperini 2015|p. 470}}</ref>
}}
{{Bio
|Nome = Francesco
|Cognome = Rotundi
|Sesso = M
|LuogoNascita = Foggia
|GiornoMeseNascita = 10 luglio
|AnnoNascita = 1885
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 25 ottobre
|AnnoMorte = 1945
|Epoca = 1800
|Attività = generale
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , appartenente al [[Genio Navale]] della [[Regia marina]]. Fu progettista della due navi scuola a vela, la ''[[Amerigo Vespucci (veliero)|Amerigo Vespucci]]'' e la ''[[Cristoforo Colombo (veliero)|Cristoforo Colombo]]'', e realizzatore del progetto di ricostruzione delle due [[Nave da battaglia|navi da battaglia]] [[Classe Caio Duilio (nave da battaglia 1913)|classe Caio Duilio]]. Inoltre prese parte alla stesura del progetto di ricostruzione delle due navi da battaglia [[classe Conte di Cavour]], e dei progetti finali per la realizzazione della nuove unità da battaglia [[classe Littorio]]. Dopo l'[[notte di Taranto|attacco notturno sulla rada di Taranto]] avvenuto il 12 novembre 1940, che portò all’affondamento di tre navi da battaglia della Regia Marina, la ''[[Littorio (nave da battaglia)|Littorio]]'', la ''[[Caio Duilio (nave da battaglia 1913)|Caio Duilio]]'' e la ''[[Conte di Cavour (nave da battaglia)|Conte di Cavour]]'', partecipò ai lavori di recupero delle unità, e grazie alla sua preziosa collaborazione la ''Caio Duilio'' fu recuperata in soli due mesi
}}
 
== Biografia ==
[[File:RN Amerigo Vespucci e Cristoforo Colombo 1935.jpg|thumb|left|''[[Amerigo Vespucci (veliero)|Vespucci]]'' (a sinistra) e ''Colombo'' (a destra) a La Spezia nel 1935.]]
 
[[File:Italian battleship Caio Duilio surrendering at Malta on 9 September 1943.jpg|thumb|left|La nave da battaglia ''Caio Duilio'' in arrivo a Malta il 9 settembre 1943, alzando a riva il famoso ''Pennello nero''.]]
 
[[File:Littorio class battleship.png|thumb|left|Due viste delle navi da battaglia Classe Littorio.]]
 
[[File:Caio Duilio riparazione.jpg|thumb|right|La nave da battaglia ''Caio Duilio'' in fase di recupero dopo i danni subiti il 12 novembre 1940.]]
Nacque a Foggia il 10 luglio del 1885<ref name=C1p34>{{Cita|Cimmino 2011|p. 34}}</ref> figlio di Leonardo e Carmelina, secondogenito di tre fratelli e due sorelle, e compì i primi studi rivelando da giovanissimo la sua predilezione per le [[Matematica|scienze matematiche]].<ref name=C1p34/> A quindici anni si iscrisse alla Sezione Fisico-Matematica del locale Istituto Tecnico "[[Pietro Giannone]]"<ref group=N>A quell'epoca l’Istituto "Pietro Giannone" aveva tre sezioni: l'[[agrimensura]], la [[ragioneria]] e la Fisico-matematica.</ref> e in una gita scolastica a [[Manfredonia]] per visitare le navi da guerra ancorate in quel porto, maturò l'idea, il sogno e la speranza di diventare un giorno progettista di navi.<ref name=C1p34/> Dopo aver conseguito il diploma<ref group=N>Equivalente pressappoco alla maturità scientifica di oggi.</ref> fu chiamato a prestare servizio di leva nella [[Regia marina]], venendo subito posto in congedo per completare gli studi.<ref name=A5p470/> Iscrittosi alla Scuola Superiore Navale di [[Genova]],<ref name=C1p34/> si laureò in [[ingegneria navale]] e [[meccanica]] nel novembre [[1908]].<ref name=A5p470/> Subito dopo prese parte al concorso per ufficiali del genio navale, entrando in servizio con il grado di [[tenente]].<ref name=A5p470/>
 
Il suo primo incarico fu presso la Direzione delle costruzioni navali dell'[[Arsenale di Venezia]],<ref name=C1p34/> dove fu promosso [[capitano]],<ref name=A5p470/> rimanendovi fino al [[1912]], quando fu trasferito alla Direzione delle costruzioni navali dell'[[Arsenale militare marittimo di Taranto|Arsenale di Taranto]] per imbarcarsi sulla [[nave officina]] ''[[Nave reale Savoia (1883)|Vulcano]]'' in qualità di dirigente lavori.<ref name=A5p470/> Trasferito alla Direzione delle costruzioni navali dell'[[Arsenale di Napoli]] nel [[1913]], si distinse subito durante le operazioni di salvataggio,<ref name=C1p34/> e successivo recupero, dell’[[incrociatore corazzato]] ''[[San Giorgio (incrociatore)|San Giorgio]]''<ref name=C1p34/> che nel mese di novembre si era incagliato nei pressi di [[Messina]].<ref name=A5p470/>
 
Nel novembre [[1914]] fu assegnato al "Comitato Progetti Navi"<ref name=C1p34/> presso il [[Ministero della marina]] a Roma, dove ricoprì in successione ruoli di addetto all’ufficio tecnico, ufficiale superiore, e segretario.<ref name=A5p470/> La sua carriera militare proseguì brillantemente, [[maggiore]] nel [[1918]], [[tenente colonnello]] nel [[1924]], [[colonnello]] nel [[1931]], [[maggiore generale]] nel [[1934]] e [[tenente generale]] nel [[1938]].<ref name=A5p470/> Nel [[1926]], per un breve periodo, fu assegnato in qualità di vicedirettore<ref name=A5p470/> al [[cantiere navale]] di [[Castellammare di Stabia]], dove era in costruzione la nave scuola ''[[Cristoforo Colombo (veliero)|Cristoforo Colombo]]''<ref name=C1p34/> che egli stesso aveva progettato. Ad essa seguì la pariclasse ''Amerigo Vespucci''.<ref name=A5p470/> In quegli anni fu autore del progetto delle navi [[posamine]] classe "Legnano".<ref name=C1p34/>
 
Fu autore del progetto di ricostruzione delle due [[Nave da battaglia|navi da battaglia]] [[Classe Caio Duilio (nave da battaglia 1913)|classe Caio Duilio]] (1838-1939), sulle quali si imbarcò per un breve periodo durante le prove e i collaudi in [[mare]].<ref name=A5p470/> Prese parte alla stesura del progetto di ricostruzione delle due navi da battaglia [[classe Conte di Cavour]], e dei progetti finali della nuove unità [[classe Littorio]].<ref name=A5p470/> Dopo l’entrata in guerra del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], avvenuta il 10 giugno [[1940]], si occupò del recupero<ref name=C1p34/> delle navi da battaglia affondate durante l’[[notte di Taranto|attacco notturno sulla rada di Taranto]]<ref name=A5p470/> portato da 9 [[Aerosilurante|aerosiluranti]] [[Fairey Swordfish]] della [[Fleet Air Arm]] il 12 novembre dello stesso anno, e che portò all’affondamento di tre navi da battaglia della Regia Marina, la ''[[Littorio (nave da battaglia)|Littorio]]'', la ''[[Caio Duilio (nave da battaglia 1913)|Caio Duilio]]'' e la ''[[Conte di Cavour (nave da battaglia)|Conte di Cavour]]''.<ref name=A5p471>{{Cita|Alberini, Prosperini 2015|p. 471}}</ref> Grazie alla sua preziosa collaborazione la ''Caio Duilio'' fu recuperata<ref Group=N>Questo è il giudizio che le Superiori Autorità della Marina dettero di Lui, proponendo la sospensione in suo favore delle disposizioni relative al limite di età per la permanenza al grado di Generale in APRE: ''La prontezza di intuito, la vivacissima intelligenza, il grande senso pratico, la profonda cultura tecnica e scientifica, e principalmente l'attitudine a progettare del Generale Rotundi, fanno ritenere ché costituirebbe una vera perdita per la Marina, l'abbandono da parte sua del Servizio Permanente Effettivo''.</ref> in soli due mesi.<ref name=C1p34/>
 
Nel corso del [[1943]] fu distaccato presso il Ministero delle Comunicazioni e della Marina Marcantile, e all’atto della firma dell[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] dell’8 settembre si trovava presso i [[Cantieri Riuniti dell'Adriatico]] di [[Trieste]] come consigliere delegato.<ref name=A5p471/> Rifiutò subito ogni tipo di collaborazione con le autorità della neocostituita [[Repubblica Sociale Italiana]],<ref name=A5p471/> e ritornò a Roma, stabilendovi la sua residenza. Subito dopo la [[Liberazione di Roma|liberazione della città]] da parte delle truppe della [[United States Army North|5ª Armata]] americana del generale [[Mark Wayne Clark]] riprese servizio attivo al Ministero della marina,<ref name=A5p471/> dove rimase fino alla data della sua morte, avvenuta per malattia, il 25 ottobre [[1945]]. Un anno dopo le sue spoglie mortali furono traslate nella tomba di famiglia del Cimitero di Foggia.<ref name=A5p471/>
 
Il 6 marzo [[1949]] la città di Foggia promosse una manifestazioni per onorarne la memoria, e nella [[Chiesa di Gesù e Maria (Foggia)|Chiesa di Gesù e Maria]], officiato dal Provinciale dei Frati Minori, fu celebrato un solenne rito funebre.<ref group=N>Vi presenziarono i familiari del generale, l'[[ammiraglio di squadra]] Carlo Balsamo, Comandante del Dipartimento Marittimo di Taranto in rappresentanza del Ministro della Difesa onorevole [[Randolfo Pacciardi]], il ten. gen. Blandamura, il maggiore generale Cagnotti in rappresentanza del Genio Navale, gli onorevoli Vocino e De Caro. Pronunciò elevate parole Padre Agostino Castrillo dei Frati Minori e fu posta la prima pietra per la erigenda costruzione attigua alla Chiesa di Gesù e Maria, costruzione che fu vivamente e concretamente patrocinata dall'estinto.</ref>
Il 1 novembre 1955 nella villa comunale ebbe luogo lo scoprimento di un busto eretto in onore del generale Rotundi.
Il 4 agosto [[1955]] la Giunta Comunale della città di Manfredonia votò all'unanimità la proposta del Sindaco comm. Brigida di intitolargli l'edificio della locale Scuola Professionale Marittima.
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=Commendatore SSML Regno BAR.svg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|collegamento_onorificenza=Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
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}}
{{Onorificenze
|immagine = Grande ufficiale OCI Kingdom BAR.svg
|nome_onorificenza = Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona d'Italia
|motivazione =
}}
 
==Note==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
 
== Biografia ==
* {{cita libro|cognome=Alberini|nome=Paolo|coautori=Franco Prosperini|titolo=Uomini della Marina, 1861-1946|editore=Ufficio Storio dello Stato Maggiore della Marina Militare|città=Roma|anno=2015|isbn= 978-8-89848-595-6|cid=Alberini, Prosperini 2015}}
 
===Periodici===
*{{cita pubblicazione|autore=Antonio Cimmino|data= |anno=2011|mese=luglio-agosto|titolo=Nave scuola "Cristoforo Colombo": tre bandiere un triste destino|rivista=Il Nastro Azzurro|numero=4|editore=Istituto del Nastro Azzurro|città=Roma|pagine=32-35|id=|cid=Cimmino 2011}}
 
{{Portale|biografie|guerra|marina|seconda guerra mondiale}}
[[Categoria:Militari italiani]]
[[Categoria:Grandi ufficiali dell'Ordine della Corona d'Italia]]
[[Categoria:Commendatori dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]