Peugeot 106 e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 20: differenze tra le pagine

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|inizio_produzione=1991
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|fine_produzione=2004
|famiglia=prima serie:<br>[[Citroën AX]]<br>seconda serie:<br>[[Citroën Saxo]]
|lunghezza=3560-3680
|larghezza=1580
|altezza=1370
|peso= 850-930
|antenata= Peugeot 104
|altre_antenate= [[Peugeot 205]]
|erede= Peugeot 107
|altre_eredi= [[Peugeot 206]]
|concorrenti= [[Autobianchi Y10]]<br>[[Fiat Punto]]<br>[[Ford Fiesta]]<br>[[Citroën Saxo]]<br>[[Lancia Y]]<br>[[Opel Corsa]]<br>[[Renault Clio]]<br>[[Rover 100]]<br>[[Volkswagen Polo]]
|esemplari=
|note=
}}
 
La '''Peugeot 106''' è un'[[autovettura]] di piccole dimensioni prodotta dalla [[case automobilistiche|Casa]] [[Francia|francese]] [[Peugeot]] dal [[1991]] al [[2004]] in due distinte serie, andando ad occupare contemporaneamente due segmenti di mercato (A e B). È stata la vettura che ha fornito le basi per la prima [[auto elettrica]] commercializzata su vasta scala.
 
== Storia ==
=== Prima serie (1991-1996) ===
Realizzata sul pianale della [[Citroën AX]], la Peugeot 106 fu lanciata nell'autunno del [[1991]], (il [[27 settembre]] in [[Italia]])<ref>{{Cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1992/gennaio/10/piccola_106_protetta_dai_grandi_co_0_9201106284.shtml|La piccola "106" è protetta dai grandi astri, "Corriere della Sera" del 10 gennaio 1992|06-10-2009}}</ref> come modello di base della Casa francese (dopo un quinquennio di assenza in seguito al termine della produzione della [[Peugeot 104]]), andando ad inserirsi subito dietro la ''[[Peugeot 205|205]]'', della quale si propose inoltre come alternativa più moderna. La 106, infatti, andò ad occupare sia il segmento A che il segmento B del mercato automobilistico. Fu così che andò a contrapporsi anche con vetture come la [[Renault Clio]] (sua principale rivale) e come la [[Ford Fiesta]]. La ''205'', infatti era in produzione già dal 1983 e nonostante l'aggiornamento estetico subito quasi in contemporanea all'avvento della sorellina minore, si era resa necessaria una vettura più moderna. La 106, in realtà, avrebbe dovuto semplicemente servire come auto per tappare la provvisoria falla dovuta all'imminente uscita di scena della 205 ed in attesa della sua erede (la futura [[Peugeot 206]]) che era già in progetto. Ma il successo della 106 fu di proporzioni talmente smisurate da convincere i vertici della Peugeot a ritardare l'avvento della 206, e a mantenere il modello in produzione per tanti anni. Grazie alle sue caratteristiche di economia di esercizio, prezzo concorrenziale, disegno moderno, affidabilità del [[motore]] e maneggevolezza nella guida, dovuta anche al peso molto ridotto, la 106 divenne presto un gran successo di massa.
 
Per contro, i suoi principali difetti furono il limitato spazio interno a disposizione degli occupanti e l'utilizzo di [[plastica|plastiche]] economiche per gli interni, specialmente plancia e [[cruscotto]]. La 106 era disponibile con motorizzazioni della serie [[PSA TU|TU]], inizialmente a [[benzina]] da 1.0, 1.1 e 1.4 litri più un'unità aspirata [[diesel]] da 1.4 litri. Tutte le motorizzazioni erano a 2 valvole per cilindro. Le prestazioni massime erano rispettivamente di 149, 160 e 170 [[chilometro orario|km/h]] per le vetture a benzina e di 155 km/h per la versione a [[gasolio]].
 
Nel [[1992]] arrivò la prima novità: la '''Peugeot 106 1.4 XSi''', una 106 in versione granturismo sportiva con motore 1.4 derivato da quello già esistente, ma con [[potenza (fisica)|potenza]] salita da 75 a 93 [[cavallo vapore|CV]]. Come risultato, anche le prestazioni si fecero più brillanti, arrivando a 187 km/h di [[velocità]] massima. Grazie al [[cambio (meccanica)|cambio]] dai rapporti più corti, anche la ripresa e lo scatto da fermo ne beneficiarono e ne accentuarono le sue doti sportive. Nello stesso anno, metà della gamma fu catalizzata, seguendo le normi di legge del periodo,<ref>{{Cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1992/giugno/12/bandiera_verde_co_0_92061216441.shtml|Bandiera verde, "Corriere della Sera" del 12 giugno 1992|06-10-2009}}</ref> e al salone di Parigi verrà presentata la versione a 5 porte dell'utilitaria.<ref>{{Cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1992/luglio/10/campionessa_vendite_aumenta_entrate_co_0_9207104120.shtml|La campionessa di vendite aumenta le entrate, "Corriere della Sera" del 10 luglio 1992|06-10-2009}}</ref>
[[Immagine:Peugeot106XSi2_SM.jpg|thumb|right|250px|Peugeot 106 XSi 1.6 (1995)]]
Nel [[1993]] entrò in produzione una versione ancor più estrema, la ''106 Rallye 1.3'',<ref name = rallye>{{Cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/12/dedicate_agli_sportivi_nuove_306_co_0_9310123833.shtml|Dedicate agli sportivi le nuove 306 e 106 Rallye, "Corriere della Sera" del 12 ottobre 1993|13-10-2009}}</ref> che andò a rimpiazzare la 205 Rallye, in listino già dal 1988. La 106 Rallye 1.3 ereditò il motore della sua antenata, ma in seguito alle nuove normative antinquinamento, fu modificato e divenne ad [[iniezione (motore)|iniezione]], eliminando di fatto i [[carburatore|carburatori]]. L'allestimento era spartano, senza compromessi, mentre il look richiamava quello della 205 Rallye. Il propulsore aveva una potenza di 100 CV,<ref name = rallye /> il cambio aveva rapporti più corti di quello della 106 XSi 1.4 e il peso era contenuto in 765kg. La velocità massima arrivava a 190 km/h.<ref name = rallye /> Grazie a queste caratteristiche, le due versioni sportive della 106 incontrarono un gran consenso da parte dei più giovani e divennero dei punti di riferimento nel segmento delle piccole sportive. Non solo, ma molti esemplari di 106 XSI 1.4 e di 106 Rallye furono utilizzate anche nel settore agonistico, sia su pista che su strada, ottenendo spesso dei grandi successi.
Nel [[1994]], la 106 XSi ricevette un motore 1.6 da 105 CV sempre della moderna famiglia TU. Nacque così la '''106 XSi 1.6''', le cui prestazioni crebbero e la velocità massima arrivò a 196 km/h, andando a confermare la XSi come versione di punta della gamma 106.
 
Nel [[1995]], la 106 1.4 Diesel beneficiò di un nuovo motore, un 1.5 sempre aspirato che andò a sostituire il vecchio 1.4. Le prestazioni aumentarono leggermente, salendo a 158 km/h di velocità massima.
 
===Seconda serie (1996-2004)===
[[Immagine:Peugeot 106.jpg|thumb|right|250px|Peugeot 106 1.5 D II serie]]
All'inizio del [[1996]], la 106 usufruì di un deciso restyling: il corpo vettura crebbe di dimensioni, grazie al leggero aumento degli sbalzi anteriore e posteriore, i gruppi ottici furono ridisegnati e il look generale fu rinfrescato, con forme più arrotondate seguendo lo stile dei modelli [[anni 1990|anni 90]] come la seconda generazione di [[Opel Corsa]] o la nuova [[Fiat Punto]]. Nello stesso anno, tra l'altro, fu lanciata da [[Citroen]] la nuova [[Citroen Saxo|Saxo]], erede della longeva [[Citroen AX|AX]] che si presentava al pubblico con una linea molto simile a quella della piccola Peugeot, e che venne prodotta, come quest'ultima, fino al [[2004]]. Anche dal punto di vista delle motorizzazioni e delle versioni vi furono delle novità: la XSi uscì di produzione, sostituita dalla ''GTi 1.6 16v'', prima 106 ad utilizzare un motore plurivalvole, mentre la Rallye 1.3 cedette il passo alla nuova ''106 Rallye 1.6'', una 106 Rallye con look più moderno e con motore preso direttamente dalla 106 XSi 1.6. A fianco alle due versioni di 1.6 di cilintrata rimase comunque una terza versione sportiva con motore 1.4 denominata XS con 75 CV di potenza e 190 km/h. La GTi si impose come versione di punta, molto accessoriata, e grazie al suo motore da 120 CV, riuscì a raggiungere prestazioni molto elevate, con una velocità massima di 205 km/h, mentre la 106 Rallye 1.6 raggiungeva i 195 km/h. Anche in questa nuova serie, le 106 riscossero un notevole successo.
 
Nella seconda metà del [[1998]], vi fu l'avvento della ''206'' e la gamma della 106 fu sfoltita notevolmente, per dar modo alla nuova arrivata di poter trovare una propria collocazione commerciale. La 106 pertanto fu relegata a vettura di segmento A. La ''106 GTi'' fu tolta di produzione, ma la ''106 Rallye 1.6'' non solo sopravvisse, ma le fu affiancata una nuova versione: la ''106 Rallye 1.6 16v'', che montava il 1.6 16v della GTi.
[[Immagine:Peugeot 106 Rallye 1.6 8v.jpg|thumb|right|250px|Peugeot 106 Rallye 1.6 8v (1996)]]
Le due versioni convissero nello stesso listino per un anno, dopodiché, nel [[1999]], anche la 1.6 Rallye a 2 valvole per cilindro uscì di produzione, lasciando in listino solo la 106 Rallye 1.6 16v più altre 106 con motorizzazioni minori. Con questa configurazione, il listino delle 106 andò avanti fino al giugno del [[2004]], quando ne fu decretato definitivamente il pensionamento.
 
Nel [[2005]] è stata presentata la sostituta della 106, la [[Peugeot 107]].
 
Con 13 anni di produzione, la 106 testimonia il gran successo commerciale ottenuto dalla Peugeot con questo modello, a tal punto da far sì che siano nati numerosi club di appassionati in tutta Europa. Nonostante sia stata oramai rimpiazzata da altri modelli più moderni e rifiniti, nel cuore degli appassionati la 106 rimarrà un esempio inimitabile di vettura utilizzabile sia come utilitaria, sia come gran sportiva senza compromessi.
 
== Linea e caratteristiche ==
[[Immagine:peugeot 106 95.jpg|thumb|left|250px|Peugeot 106 Rallye 1.3 (1993)]]
Dotata di una linea classica da utilitaria a due volumi, con stilemi tipici della Casa francese, la 106 prima serie era caratterizzata da un frontale provvisto di fari trapezoidali inclinati verso il centro della [[Calandra (veicoli)|calandra]], segnata da scanalature orizzontali, al centro delle quali campeggia lo stemma del leone rampante. Le fiancate erano abbastanza dinamiche ed erano caratterizzate dai passaruota posteriori schiacciati verso il basso, tranne che sulla XSi, nella quale essi erano arrotondati. La carrozzeria, volutamente più corta di quella della 205 per non andare a rivaleggiare "in casa", terminava con un padiglione piuttosto inclinato rispetto alla maggior parte delle concorrenti, questo per dare un tocco di sportività alla vettura, anche nelle versioni più tranquille. Posteriormente, i fari erano uno dei segni di distinzione tra questa serie e quella successiva: anch'essi trapezoidali, erano divisi in due zone, una a plastiche rosse ed una a plastiche grigie. Nel 1996, con l'uscita di produzione della 205 dai principali mercati europei (tranne quello francese), la 106 fu ristilizzata, dando vita alla seconda serie, realizzata sullo stesso pianale, ma con sbalzo anteriore accentuato. In questo modo la 106 crebbe di dimensioni, sfiorando quelle della 205, in maniera tale da proporre una vettura che potesse compensare almeno in parte l'assenza della 205, almeno fino al 1998, anno in cui entrò in produzione la 206. La seconda serie della 106 era immediatamente riconoscibile per i fari anteriori di forma triangolare e sempre inclinati verso il centro della calandra, la quale non era più a scanalature orizzontali, ma completamente liscia e divisa orizzontalmente solo dalla battuta del [[cofano]] motore. La fiancata era simile nel design a quella della serie precedente, anche se un po' più morbida come linee. Le versioni sportive però presentavano i passaruota posteriori arrotondati e non più schiacciati verso il basso, un po' come nella 106 XSi, appartenente alla prima serie. Posteriormente, oltre alle forme più levigate e agli spigoli più smussati, ecco i nuovi fari posteriori completamente rossi.
 
== Meccanica ==
[[Immagine:Peugeot 106 open phase2.jpg|250px|thumb|right|Una 106 954i seconda serie]]
La 106 fu disponbile in diverse motorizzazioni, per tutti i palati ed esigenze, sia a [[benzina]] che a [[gasolio]]. Tutte le motorizzazioni erano a 4 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] in linea, trazione anteriore e distribuzione ad asse a camme in testa con due valvole per cilindro. Facevano eccezione solo due modelli: la 106 GTI e la 106 Rallye 16v, dotate di distribuzione a 2 assi a camme in testa e 4 valvole per cilindro. Vediamo meglio queste motorizzazioni:
 
* '''1.0''': questo motore era discendente diretto del mitico ''XV8'' utilizzato negli [[anni 1970|anni '70]] sulla [[Peugeot 104]]. Denominato '''TU9M/Z''', si differenziava dal precedente per l'alimentazione ad iniezione elettronica anziché a [[carburatore]]. Disponeva di 50 CV a 6000 giri/min e permetteva alla 106 una velocità max di 150 km/h.
* '''1.1''': denominato '''TU1M/Z''', era anch'esso un diretto discendente del 1.1 montato sulle Peugeot 104 di molti anni prima. Anch'esso trovava le sue differenze con il precedente 1.1 per il fatto di possedere l'iniezione elettronica. Tale motore erogava 60 CV a 5800 giri/min e permetteva alla 106 di raggiungere i 165 km/h.
* '''1.3''': tale motore discendeva invece direttamente dal 1.3 montato sulla precedente 205 Rallye e ne differiva anch'esso per la presenza dell'iniezione elettronica in luogo dei carburatori. Tale motore, denominato '''TU2J2/Z''', era disponibile solo sulla 106 Rallye prima serie e arrivava ad erogare una potenza massima di 98 CV a 7200 giri/min. Con tale potenza, unita ad un peso ridotto, la 106 Rallye 1.3 arrivava ad una velocità massima di 190 km/h, e vantava eccezionali doti di ripresa ed accelerazione grazie al cambio, che su questa versione era particolarmente accorciato.
* '''1.4 benzina''': anche questo motore era strettamente imparentato con il 1.4 utilizzato sulla 104. Era disponibile in più varianti di potenza: il motore di potenza più bassa, denominato '''TU3M/Z''', erogava 75 CV a 5800 giri/min e consentiva alla 106 di raggiungere una velocità max di 180 km/h. In seguito, nella serie II, fu sostituito dalla versione '''TU3JP''' dotata di iniezione elettronica multipoint e che erogava 75 CV a 5500 giri/min ed una coppia motrice di 111 [[N·m]] (11,3 kgm) a 3400 giri/min. Il motore di potenza più alta, denominato '''TU3FJ2/K''', era disponibile solo sulla 106 1.4 XSi, erogava 100 CV di potenza massima ottenibili a 6800 giri/min e permetteva a questa 106 di raggiungere una velocità massima di 190 km/h. Nel solo anno 1993 fu introdotta una variante con catalizzatore, denominata '''TU3FJ2/K''', che erogava una potenza massima leggermente inferiore, pari a 95 CV a 6800 giri/min. Con tale motorizzazione, anche la velocità massima rimase leggermente inferiore, per la precisione 187 km/h.
* '''1.4 diesel''': denominato '''TUD3''', era un piccolo 4 cilindri aspirato a gasolio, della cilindrata di 1360 cc. Tale motore erogava 53 CV a 5000 giri/min e permetteva alla 106 diesel 1.4 di raggiungere i 150 km/h di velocità massima.
* '''1.5 diesel''': denominato '''TUD5''', sostituì il TU3, in modo da ottenere una potenza leggermente superiore. Anch'esso aspirato, erogava 58 CV a 5000 giri. Con questo propulsore, la 106 diesel 1.5 raggiungeva una velocità massima di 155 km/h.
* '''1.6''': montato solo sulla 106 XSi 1.6 e sulle versioni più spinte delle 106 seconda serie, era disponibile in tre varianti di potenza. Il 1.6 di potenza inferiore, denominato '''TU5J/P''', era disponibile unicamente sulla '''106 1.6 automatica''' (dotata di [[cambio automatico]], come suggerisce il nome stesso) e disponeva di 90 CV a 5600 giri/min. Con tale potenza a disposizione, e penalizzata dal cambio automatico, la 106 raggiungeva una velocità massima di 178 km/h. Il 1.6 di potenza intermedia era denominato '''TU5J2/L3''', ed era utilizzato sulla 106 XSi 1.6 e sulla 106 1.6 Rallye 8V. Disponeva di 103 CV a 6200 giri/min e spingeva le due 106 che lo montavano a 195 km/h di velocità massima. Il 1.6 di potenza massima previsto sulle 106 era il '''TU5J4''', ed era montato sulle 106 GTi e 106 Rallye 1.6 16V. Era l'unico tra i motori previsti per la 106 a montare la distribuzione a due assi a camme in testa e a 4 valvole per cilindro. Disponeva di 120 CV a 6600 giri/min e spingeva le due versioni di 106 che lo montavano a 205 km/h di velocità massima.
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==
 
*[[Peugeot]]
*[[PSA Peugeot Citroën|Gruppo PSA]]
*[[Citroën Saxo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Peugeot 106}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
*[http://www.histomobile.com/1/Peugeot/1991/106_.htm?lan=1' Da Histomobile, pagina dedicata alla 106 normale] e alla [http://www.histomobile.com/1/Peugeot/1998/106_électrique.htm?lan=1' 106 elettrica]
 
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