Mark Gertler (pittore) e Libero Bigiaretti: differenze tra le pagine

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{{Bio
|Nome = MarkLibero
|Cognome = GertlerBigiaretti
|Sesso = M
|LuogoNascita = SpitalfieldsMatelica
|GiornoMeseNascita = 916 dicembremaggio
|AnnoNascita = 18911905
|LuogoMorte = LondraRoma
|GiornoMeseMorte = 233 giugnomaggio
|AnnoMorte = 19391993
|Epoca = 1900
|Attività = pittore
|Attività = poeta
|Nazionalità = inglese
|Attività2 = scrittore
|Immagine=MarkGertler.jpg
|Attività3 = traduttore
|PostNazionalità = impegnato soprattutto in soggetti di figura e [[Ritratto|ritratti]]
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Bigiaretti Bompiani.jpg
|DimImmagine = 300
|Didascalia = Libero Bigiaretti, a sinistra, con l'editore [[Valentino Bompiani]] a Matelica nel 1963.
}}
 
== Biografia ==
Libero Bigiaretti nasce a [[Matelica]] il 16 maggio 1905 e si trasferisce giovanissimo a [[Roma]] dove le sue condizioni [[economia|economiche]] non gli permettono di svolgere studi regolari. Per poter vivere svolge svariati lavori, tra i quali l'apprendista muratore e il [[disegno|disegnatore]] tecnico, ma non rinuncia allo [[Studio (apprendimento)|studio]] al quale si applica di sera creandosi così, da autodidatta, una buona preparazione. Iscrittosi al [[Liceo artistico]] riesce infine a diplomarsi.
=== Gli anni della giovinezza ===
Mark Gertler nacque a [[Spitalfields]], sobborgo nell'[[East End di Londra]] il 9 dicembre [[1891]] e morì suicida nel suo studio di Londra il 23 giugno 1939. Mark era il più giovane dei cinque figli (tre maschi e due femmine) di Louis Gertler e Kate "Golda" Berenbaum, immigrati ebrei dalla [[Galizia (Europa centrale)|Galizia]].<ref name="Mac">MacDougall, Sarah, ‘’Mark Gertler’’, Londra, John Murray Publishing Ltd (2002)</ref>
 
Dopo la guerra si trasferisce ad [[Ivrea]] e riesce a diventare direttore dell'ufficio [[stampa]] dell'[[Olivetti]] e in seguito segretario del [[Sindacato Nazionale Scrittori]].<br />
[[File:Mark Gertler - The apple woman and her husband - Google Art Project.jpg|left|thumb|Mark Gertler, La donna delle mele e suo marito, 1912]]
Scrittore prolifico inizia la sua attività alla fine degli anni '[[1930|'30]], esordendo come poeta con la raccolta di poesie pubblicata nel [[1936]] con il titolo di ''Ore e stagioni'' alla quale segue, nel [[1940]], ''Care ombre''.<br />Dedicatosi in seguito alla [[narrativa]], tranne ''Lungadora'' [[1955]], scrive numerosi [[romanzo|romanzi]] e [[racconto|racconti]] nei quali analizza con grande abilità i [[sentimento|sentimenti]], primo tra i quali ''Esterina'' nel ''1942'', in cui narra la nascita e il deteriorarsi del rapporto sentimentale dei protagonisti, al quale segue, nel [[1950]] ''Carlone''.<br />
Già in giovane età Mark dimostrò un grande talento per il disegno, ma a causa della povertà della famiglia dovette abbandonare gli studi ed iniziare a lavorare. Nel [[1906]] Gertler si era infatti iscritto al "Regent Street Polytechnic", ma solo un anno dopo fu costretto ad interrompere gli studi e ad impiegarsi come apprendista nella società Clayton & Bell, un'azienda che realizzava vetrate artistiche.<ref name="Mac" /> Continuò comunque a frequentare corsi serali al Politecnico e nel [[1908]] si piazzò al terzo posto in un concorso d’arte a livello nazionale.
All'attività di narratore e poeta unisce anche quella di traduttore dei classici [[letteratura francese|francesi]] e di [[giornalista]] collaborando a diversi [[quotidiano|quotidiani]], da L'[[Avanti!]] all'[[l'Unità]] e nel dopo[[Seconda guerra mondiale|guerra]] diventa redattore di [[Mondoperaio]].
 
Verso la fine degli anni '60 iniziò una collaborazione con la [[Rai]], che si tradusse in due importanti programmi culturali: [[Dito puntato]] (1967) e [[Punto interrogativo (programma)|Punto interrogativo]] (1971-73), trasmissione trisettimanale di cui andarono in onda alcune centinaia di puntate, condotte da Bigiaretti e dal [[critico letterario]] [[Luigi Silori]].
Questo lo spinse a fare domanda per una borsa di studio al Jewish Education Aid Society per poter riprendere gli studi di artista. La richiesta ebbe successo. Grazie alla borsa di studio e su consiglio ed interessamento del maggiore artista ebreo del momento, [[William Rothenstein]], nel 1908 si iscrisse alla [[Slade School of Fine Art]]. Durante i quattro anni trascorsi presso la [[Slade School of Fine ArtT|Slade School]], Gertler conobbe un gruppo di studenti molto talentuosi., Fra gli altri furono suoi compagni e amici più o meno stretti, [[Edward Wadsworth]], [[Paul Nash]], [[John S. Currie]], [[Stanley Spencer]], [[Christopher R.W. Nevinson]] e [[Isaac Rosenberg]].
 
Vincitore di vari premi [[letteratura|letterari]], pubblica nel [[1952]] ''La scuola dei ladri'' e nel [[1954]] ''I figli'' col quale vince il [[Premio Marzotto]]. In queste opere egli affronta i temi a lui cari della difficoltà dei rapporti interpersonali e dell'incomunicabilità tra [[padre|padri]] e [[figlio|figli]]. Con '' Le indulgenze'' del [[1966]], racconto minuzioso di una lunga serata in una società artistico-letteraria dove viene svelata la falsità di un mondo in cui affari e scambi di favori sono spacciati per [[politica]], [[arte]], [[cultura]] (un racconto in cui imperversa la [[noia]], l'indecisione e l'incapacità di vivere), vince il [[Premio Chianciano]] e con ''La controfigura'' del [[1968]] il [[Premio Viareggio]].
Alla Slade School incontrò anche la pittrice [[Dora Carrington]], che corteggiò senza sosta per molti anni.<ref name="Lettere">Il suo amore ossessivo per Dora è documentato nelle lettere scambiate con la pittrice e pubblicate in volume (N. Carrington, "Mark Gertler: Selected Letters", con l’introduzione di Quentin Bell, Londra, 1965) e nella biografia di Sarah MacDougall, “Mark Gertler”. Inoltre il loro rapporto conflittuale è rappresentato anche nel film Carrington (1995).</ref> L'amore di Gertler non fu mai corrisposto dalla Carrington, che trascorse la maggior parte della sua vita accanto allo scrittore omosessuale [[Lytton Strachey]], di cui era profondamente innamorata. Rapporto non convenzionale quello della Carrington con Strachey, del quale Gertler era estremamente geloso. Successivamente il matrimonio della pittrice con Ralph Partridge sconvolse ancora di più Gertler che minacciò anche di suicidarsi per questo.<ref name="Mac" />
 
Nel 1963, Bigiaretti aveva acquistato dagli eredi di [[Corrado Alvaro]] una grande casa in mezzo alla campagna a [[Vallerano]], casa dove Alvaro aveva passato gran parte della propria vita dal [[1939]] fino alla morte e dove lo stesso Bigiaretti trascorse molto tempo insieme alla moglie Matilde, giornalista di costume.
=== L’inizio della carriera ===
Durante il periodo alla Slade School Gertler conobbe anche l’autore e poeta [[Gilbert Cannan]] che fece conoscere i suoi dipinti a [[Ottoline Morrell|Lady Ottoline Morrell]], incoraggiandola a sostenere il lavoro del giovane artista.<ref name="Mac" /> Lady Ottoline divenne una fervente sostenitrice di Gertler, che attraverso lei entrò in contatto con gli artisti del [[Bloomsbury Group]].
 
Lo scrittore esprimerà il suo impegno morale anche in altri romanzi innovativi come ''Uccidi o muori'' del [[1958]] dove inaugura un nuovo filone [[narratologia|narrativo]] basato su una dimensione [[surrealismo|surreale]] ripreso in seguito nei romanzi ''Abitare altrove''([[1989]]), ''Il Congresso'' ([[1963]]), ''Dalla donna alla luna'' ([[1972]]) dove affronta il tema del disagio dell'[[uomo]] nella [[società (sociologia)|società]] [[industria]]le e in particolare quello del condizionamento [[tecnologia|tecnologico]] e della spersonalizzazione dei rapporti umani dando così un contributo alla [[letteratura]] ispirata dall'industria, attraverso l'esame del rapporto tra un uomo di cultura e alcuni [[operaio|operai]].
[[File:Mark Gertler - Merry-Go-Round - Google Art Project.jpg|thumb|Mark Gertler, ‘’Merry Go Round’’, 1916]]
 
Fu autore anche di testi [[teatro|teatrali]]: ''L'Intervista con Don Giovanni'' ([[1958]]) e ''Licenza di Matrimonio'' ([[1968]]). È infine da ricordare il carteggio tra Bigiaretti e vari esponenti della cultura [[Novecento|novecentesca]], tra cui [[Giorgio Caproni]] e [[Mario Luzi]], composto da oltre settecento [[lettera (messaggio)|lettere]], scritte tra il [[1932]] e il [[1990]], donate dallo scrittore ad Alfredo Luzi nel [[1986]].<br />
Fu sempre lei che lo presentò a [[Walter Sickert]], il leader nominale del [[Camden Town Group]], un gruppo di artisti inglesi attivo a Londra fra il [[1911]] e il [[1913]].<ref name="Mac" /> Quando nel [[1914]], Ottoline ed il marito [[Philip Morrell]] si trasferirono nella nuova residenza di [[Garsington Manor]], che fecero diventare un luogo d’incontro per intellettuali liberali, Gertler ne divenne un assiduo frequentatore.
Nel 1986 riceve la [[laurea honoris causa]] in Lettere dall'[[Università di Urbino]]. Muore a [[Roma]] il 3 maggio [[1993]] nella sua casa al quartiere [[Parioli]] e viene sepolto nel piccolo cimitero di Vallerano, dove riposa anche Corrado Alvaro. La moglie Matilde Crespi Bigiaretti muore il 6 febbraio 2012 all'età di 97 anni e viene sepolta accanto al marito.
 
== La tematica ==
Gertler ottenne molto successo come pittore di ritratti dei personaggi dell’alta società, ma il suo temperamento e la pretesa di portare avanti il suo lavoro secondo la propria visione, provocarono un progressivo allontanamento dei potenziali soggetti e acquirenti.
Bigiaretti rimane per un periodo di tempo uno scrittore isolato, difficile e scontroso, sia per l'innata timidezza sia per il [[Complesso (psicologia)|complesso]] dell'autodidatta, ma egli, pur forse non essendo un maestro della comunicazione, è certamente un testimone attendibile del proprio tempo se non altro perché ha saputo raccontare con ammirevole sincerità i vizi e le [[virtù]] della [[borghesia]] italiana tra [[fascismo]] [[guerra]] e dopoguerra. La sua si può definire "''ribellione estetica''" contro il [[Gabriele D'Annunzio|dannunzianesimo]] e la [[retorica]] fascista con la quale voleva raggiungere l'obbiettivo, in buona parte riuscito, di illuminare zone buie delle [[coscienza|coscienze]], dove nascono i mali degli uomini contemporanei: incomprensione, falsità, ipocrisia, [[alienazione]], disamore. In questo senso si può ritenere "''scrittore ideologico''" e critico non troppo indulgente verso i protagonisti uomini dei suoi romanzi, spesso vittime di compromessi e cedimenti, a differenza delle [[donna|donne]], più positive e propositive. Ancora meno accomodante è verso la figura dell'[[intellettuale]] che, secondo lo scrittore, può ottenere la salvezza nella volontà di vivere e analizzando la crisi della [[società (sociologia)|società]] in cui vive o crede di vivere rinunciando, con un bagno d'[[umiltà]], a missioni [[profezia|profetiche]].
Come risultato, dovette lottare spesso con la povertà.
 
I romanzi e racconti di Bigiaretti puntano a una sottile analisi dei sentimenti e nelle ultime opere egli ha saputo anche affrontare il tema della funzione dell'intellettuale nella società moderna con serio impegno morale che, insieme a l'umiltà e al suo senso innato all'autocritica, sono riuscite a salvarlo dalla "''fossa comune degli scrittori dimenticati''".<ref>Per un fondato giudizio complessivo sull'opera di Libero Bigiaretti, si veda l'ampio profilo di Ferdinando Virdia, in ''Letteratura italiana - I Contemporanei'', volume secondo, Milano, Marzorati, 1973, pp. 1371-1394, con relativa bibliografia.</ref>
Nel 1914 iniziò a collaborare con il poliedrico collezionista d'arte [[Edward Marsh]]. Il rapporto tra i due si rivelò sempre difficile, dato che Gertler riteneva che il sistema clientelare e la cerchia in cui Marsh si muoveva era in diretto conflitto con il suo modo di concepire l’arte e se stesso. Nell’ottobre [[1915]] la collaborazione fra i due si interruppe per volontà dell’artista, a causa del suo [[pacifismo]] e [[obiezione di coscienza]] (mentre Marsh era favorevole all’intervento britannico nella [[prima guerra mondiale]] oltre che sostenitore di alcuni dei poeti di guerra).<ref name="Mac" />
 
==Note==
Nel mezzo degli anni del conflitto mondiale, Gertler creò Il suo grande dipinto, “''Merry-Go-Round''”, che fu descritto da [[D.H. Lawrence]] come "la migliore immagine moderna che ho visto".<ref name="dhl">Il commento è in una lettera scritta da Lawrence il 9 ottobre 1916</ref> Considerato da molti critici come il migliore dipinto inglese del periodo bellico, l'opera rappresenta un gruppo di figure militari e civili nel circolo vizioso di una giostra.
<references/>
 
== Intitolazioni ==
=== Gli anni Venti e Trenta ===
Nel 2015 il Comune di Vallerano, in collaborazione con l'associazione culturale Officina Mente, ha istituito il premio letterario "Corrado Alvaro - Libero Bigiaretti". Presidente del premio è lo scrittore [[Giorgio Nisini]].
Nell'aprile 1920 all'artista fu diagnosticata la [[tubercolosi]],<ref name="Mac" /> una malattia che lo obbligò nel corso degli [[anni 1920|anni venti]] e [[Anni 1930|trenta]] a ripetuti ricoveri in casa di cura. Nonostante i problemi di salute, continuò a dipingere e partecipare ad alcune mostre d’arte. In questo periodo la sua pittura fu profondamente influenzata dal [[post-impressionismo]]. I primi anni ’20 furono anche il suo periodo di maggiore successo commerciale.<ref name="Oxford">Oxford Dictionary of National Biography - Mark Gertler</ref>
 
Il Comune di [[Matelica]] ha intitolato allo scrittore il Premio Biennale di Narrativa "Matelica - Libero Bigiaretti" svoltosi dal 1998 al 2010<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.matelica.mc.it/bibliotecacomunale/news.asp?id=2776|titolo=Elenco vincitori Premio Biennale di Narrativa "Matelica-Libero Bigiaretti" al 2006|accesso=23/01/2019}}</ref>.
[[File:Mark_Gertler,_by_Mark_Gertler.jpg|upright=0.8|left|thumb|Mark Gertler, Autoritratto, 1920]]
 
== Opere principali ==
Verso la fine degli anni '20 subì la perdita di due cari amici, D.H. Lawrence e [[Katherine Mansfield]], a causa della tubercolosi e lo stesso Gertler fu nuovamente ricoverato in un [[sanatorio]].
=== Poesia ===
*''Ore e stagioni'', Roma, Libreria italiana, [[1936]].
*''Care ombre'', Roma, Augustea, [[1940]].
*''Lungodora'', Roma, De Luca, [[1955]].
 
=== Narrativa ===
Nel [[1930]] sposò Marjorie Greatorex Hodgkinson, dalla quale ebbe un figlio nel [[1932]].<ref name="Mac" /> Il matrimonio fu spesso difficile, scandito dai frequenti problemi di salute di entrambi e dai problemi caratteriali del pittore, che avevano distrutto i suoi rapporti con molti dei suoi amici e protettori.
*''Esterina'', Roma, Lettere d'oggi, [[1942]].
*''Incendio a Paleo'', Roma, Cultura moderna, [[1945]].
*''Un'amicizia difficile'', Roma, De Luigi editore, [[1945]].
*''Il villino'', Milano, Garzanti, [[1946]].
*''Un discorso d'amore'', Milano, Garzanti, [[1948]].
*''Carlone. Vita di un italiano'', Milano, Garzanti, [[1950]].
*''La scuola dei ladri'', Milano, Garzanti, [[1952]].
*''I figli'', Firenze, Vallecchi, [[1955]].
*''Disamore'', Pisa, Nistri - Lischi [[1956]].
*''Carte romane'', Torino, E.R.I., [[1958]].
*''Uccidi o muori'', Firenze, Vallecchi, [[1958]].
*''I racconti'', Firenze, Vallecchi, [[1961]].
*''Il Congresso'', Milano, Club degli editori, [[1963]].
*''Le indulgenze'', Milano, Bompiani, [[1966]].
*''La controfigura'', Milano, Bompiani, [[1968]].
*''Il dissenso'', Milano, Bompiani, [[1969]].
*''Dalla donna alla luna'', Milano, Bompiani, [[1972]].
*''L'uomo che mangia Il leone'', Milano, Bompiani, [[1974]].
*''Due senza'', Milano, Bompiani, [[1979]].
*''Questa Roma,'' Roma, Newton & Compton Editori, 1981.
*''Il viaggiatore'', Milano, Rusconi, [[1984]].
*''Abitare altrove'', Milano, Firenze, Olschki, [[1989]]; Milano, Bompiani, [[1986]].
 
=== Saggistica ===
Nel corso del 1930 diventò anche un insegnante [[part-time]] presso la Scuola d'Arte di Westminster, al fine di integrare i magri guadagni intermittenti che gli derivavano dalla pittura.
*''Il dito puntato'', Milano, Bompiani, [[1967]].
*''Profili al tratto'', Roma 2000.
 
=== Teatro ===
Mark Gertler si suicidò nel suo studio di Londra il 23 giugno [[1939]] (lo aveva già tentato almeno una volta nel [[1936)]]. In quel periodo era afflitto da crescenti difficoltà finanziarie, la moglie lo aveva lasciato da poco, aveva tenuto una mostra che era stata derisa dai critici, era ancora depresso per la morte di sua madre e per il suicidio di Dora Carrington (entrambi nel 1932), ed era ossessionato dalla paura per la guerra mondiale chiaramente imminente.<ref name="Mac" />
*''L'Intervista con Don Giovanni'' [[1958]].
*''Licenza di Matrimonio'' [[1968]].
 
==Bibliografia==
Fu sepolto nel cimitero ebraico di Willesden.
 
*Goffredo Bellonci, ''Libero Bigiaretti'', in ''Mercurio'', agosto 1947.
Il [[necrologio]] di Gertler su [[The Times]] descrisse la sua morte come 'una grave perdita per l'arte inglese. Le opinioni sul suo lavoro sono varie […] ma è sicuro poter dire che una lista di una mezza dozzina dei pittori più importanti che hanno operato in [[Inghilterra]] negli ultimi 50 anni lo dovrebbe includere.<ref name="Oxford" />
*Giorgio Caproni, ''Un romanzo di Bigiaretti'', in ''La Gazzetta'', 25 luglio 1948.
 
*Ferdinando Virdia, ''Bigiaretti tra saggio e romanzo'', in ''Il Mattino del popolo'', 27 luglio 1948.
== Riferimenti letterari ==
*Carlo Bo, ''L'esercizio del romanzo'', in ''Ultimissime'', 29 luglio 1948.
Nel 1916 [[Gilbert Cannan]] pubblicò il romanzo “Mendel:una storia di gioventù” (Mendel: A Story of Youth). La storia si basa sulle vite dei suoi amici Mark Gertler, Dora Carrington e John S. Currie. Il protagonista è Mendel Kuhler (ispirato a Gertler), un talentuoso pittore che ama Greta Morrison (chiaramente Dora Carrington), che però lo rifiuta.<ref name="Oxford-b">Diana Farr Gilbert Cannan A Georgian Prodigy, London, Chatto & Windus, (1978)</ref>
*Giuseppe Ravegnani, ''Una lettera d'amore'', in ''La repubblica d'Italia'', 29 ottobre 1948.
 
*Giuliano Innamorati, ''Bigiaretti'', in ''Paragone'', giugno 1955.
Anche i personaggi di ‘'Loerke'’ in “[[Donne innamorate]]” (Women in love) di D.H. Lawrence e di ‘'Gombauld'’ in “Giallo cromo” (Crome Yellow) di [[Aldous Huxley]] si ispirano a Gertler.
*Enrico Falqui, ''Tre generazioni in contrasto'', in ''Il Giornale di Sicilia'', 20 settembre 1955.
*Giorgio Caproni, ''Poesie di un narratore'', in ''Il Giornale'', 25 aprile 1956.
*Elio Filippo Accrocca, ''Lungodora'', in La Fiera letteraria, 12 febbraio 1956.
*Olga Lombardi, ''Disamore'', in ''Letterature moderne'', gennaio-febbraio 1956.
*Giuliano Gramigna, ''Un romanzo epistolare di Bigiaretti'', in ''Settimo giorno'', 12 gennaio 1957.
*Giambattista Vicari, ''Disamore'', in ''La Rassegna'', gennaio-marzo 1957.
*Pietro Paolo Trompeo, ''Tempo ritrovato'', in ''Corriere d'informazione'', 10-11 febbraio 1958.
*''La Fiera letteraria'', numero monografico del 29 giugno 1958, Roma, a cura di Elio Filippo Accrocca, con contributi, oltre a quello del curatore, di Siro Angeli, Carlo Bo, Carlo Bernari, Giorgio Caproni, Franco Costabile, Libero De Libero, Arnaldo Fratelli, Lorenzo Gigli, Giuliano Gramigna, Livio Jannattoni, Nino Palumbo, Domenico Purificato, Adriano Seroni, Giacinto Spagnoletti, Pietro Paolo Trompeo, Giambattista Vicari.
*Giorgio Pullini, ''Uccidi o muori'', in ''Comunità'', dicembre 1958.
*Michele Rago, ''Bigiaretti fiabesco'' , in ''L'Unità'', 22 novembre 1958.
*Mario Socrate, ''Fantasia di Bigiaretti'', in ''Italia domani'', 7 dicembre 1958.
*Pietro Santarcangeli, ''Uccidi o muori'', in ''Il Ponte'', maggio 1959.
*Lorenzo Gigli, ''Viaggi immaginari di Bigiaretti'', in ''Gazzetta del popolo'', 2 settembre 1959.
*''Bigiaretti, Libero'', voce della ''Enciclopedia italiana'', Treccani, terza appendice, 1961.
*Ferdinando Virdia, ''Libero Bigiaretti'', in ''Letteratura italiana - I Contemporanei'', volume secondo, Milano, Marzorati, 1973.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Carrington, N.(1965) Mark Gertler: Selected Letters, with an introduction by Quentin Bell, London
* Farr, Diana (1978). Gilbert Cannan A Georgian Prodigy. London: Chatto & Windus.
* MacDougall, Sarah (2002). Mark Gertler. London: John Murray.
 
== Voci correlate ==
* [[OttolinePremio MorrellViareggio]]
* [[DoraCorrado CarringtonAlvaro]]
* [[CarringtonFranco (film)Fortini]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.girodivite.it/antenati/xx3sec/_bigiare.htm|Approfondimenti}}
* {{Collegamenti esterni}}
*[https://www.youtube.com/watch?v=9Cj0aAYdBu8 Intervista TV di Luigi Silori a '''Libero Bigiaretti''' in occasione dell'uscita del romanzo "Il congresso", L'Approdo n. 12, 1963]
 
{{Premio Viareggio}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Letteratura}}
 
[[Categoria:Traduttori dal francese|Bigiaretti]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Viareggio]]