Pietro Bastogi e Chiesa dell'Assunta (Palermo): differenze tra le pagine

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{{Edificio religioso
{{Carica pubblica
|NomeEdificio = Chiesa dell'Assunta
|nome = Pietro Bastogi
|Immagine = CA PA 14 09 2018 03.jpg
|immagine = Pietro Bastogi.jpg
|didascaliaDidascalia =
|Larghezza =
|carica = [[Ministri delle Finanze del Regno d'Italia|Ministro delle Finanze del Regno d'Italia]]
|Città = {{simbolo|Palermo-Stemma uff.png}} [[Palermo]]
|mandatoinizio = 23 marzo [[1861]]
|Regione = {{IT-SIC}}
|mandatofine = 6 giugno 1861
|SiglaStato = ITA
|mandato =
|Religione = [[Cattolicesimo|cattolica]]
|vice di =
|DedicatoA = [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo dell'[[Assunzione di Maria|Assunta]]
|monarca = [[Vittorio Emanuele II di Savoia]]
|AnnoConsacr =
|presidente =
|StileArchitett = [[Barocco siciliano]]
|vicepresidente =
|InizioCostr = [[1626]]
|primoministro = [[Camillo Benso, conte di Cavour]]
|FineCostr = [[?]]
|viceprimoministro =
|viceWebsite =
|Note =
|predecessore = [[Saverio Francesco Vegezzi]], [[Regno di Sardegna]]
|successore =
|legislatura =
|primoministro2 = [[Bettino Ricasoli]]
|mandatoinizio2 = 12 giugno 1861
|mandatofine2 = 3 marzo [[1862]]
|successore2 = [[Quintino Sella]]
|gruppo parlamentare =
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio =
|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|partito =
|tendenza =
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = [[finanziere (finanza)|finanziere]] e industriale
|firma =
|carica3= [[Senato del Regno d'Italia|Senatore del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio3= 4 dicembre [[1890]]
|mandatofine3= 21 febbraio [[1899]]
|legislatura3= {{NumLegRegno|S|XVII}}
|gruppo parlamentare3=
|coalizione3=
|circoscrizione3=
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|incarichi3=
|sito3=http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/5cf68b34c7af786ac12571140059a4cb/4b0c3e0821dd3f0c4125646f0058bb68?OpenDocument
|carica4= [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Deputato del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio4=
|mandatofine4=
|legislatura4= {{NumLegRegno|D|VIII|X|XI|XII}}
|gruppo parlamentare4=
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|circoscrizione4=
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|sito4= http://storia.camera.it/deputato/pietro-bastogi-18080315
|carica5= [[Camera dei deputati del Regno di Sardegna|Deputato del Regno di Sardegna]]
|mandatoinizio5=
|mandatofine5=
|legislatura5= {{NumLegRegno|D|VII}}
|gruppo parlamentare5=
|coalizione5=
|circoscrizione5=
|collegio5=
|tipo nomina5=
|incarichi5=
|sito5= http://storia.camera.it/deputato/pietro-bastogi-18080315
}}
{{Bio
|Nome = Pietro
|Cognome = Bastogi
|Sesso = M
|LuogoNascita = Livorno
|GiornoMeseNascita = 15 marzo
|AnnoNascita = 1808
|LuogoMorte = Firenze
|GiornoMeseMorte = 21 febbraio
|AnnoMorte = 1899
|Epoca = 1800
|Attività = politico
|AttivitàAltre = , [[finanziere (finanza)|finanziere]] e industriale
|Nazionalità = italiano
}}
 
[[File:CA PA 14 09 2018 04.jpg|thumb|Volta.]]
== Biografia ==
Nato nel 1808 a Livorno da una famiglia di commercianti originaria di [[Civitavecchia]], in gioventù fu attratto dalle idee patriottiche e venne affiliato alla [[Giovine Italia]] di [[Giuseppe Mazzini]], di cui fu anche tesoriere. Amico di [[Francesco Domenico Guerrazzi]], nel [[1836]] Bastogi lo aiutò nella pubblicazione della sua opera l'''Assedio di Firenze'' presso l'editore parigino Baudry. Nel frattempo si dedicò all'attività di famiglia, ovvero il commercio e la finanza, divenendo un abile uomo d'affari, con investimenti finanziari nel campo del settore pubblico e privato. La fama della famiglia livornese divenne così alta che, nel [[1847]], il granduca di Toscana [[Leopoldo II di Toscana|Leopoldo II]], in difficoltà finanziarie, chiese un prestito alle banche private toscane, tra cui i Bastogi, i quali ricevettero come copertura il reddito di un'azienda mineraria che su commissione del governo, sfruttava le miniere di ferro di [[Follonica]].
La '''chiesa dell'Assunta''' delle Carmelitane scalze<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 245}}.</ref> è un edificio di culto ubicato nel [[centro storico di Palermo]]. L'aggregato monumentale comprendente la chiesa e il [[#Monastero dell'Ordine delle carmelitane scalze|monastero dell'Ordine dei carmelitane scalze]] sorge lungo la [[via Maqueda]] tra la via Santa Rosalia e piazza San Nicolò degli Scalzi nel mandamento [[Tribunali (Palermo)|Tribunali o Kalsa]].
 
== Culto ==
Dopo la concessione, il 17 febbraio [[1848]], della [[Costituzione]] da parte del granduca, sull'onda rivoluzionaria che aveva colpito l'[[Europa]], Bastogi venne eletto deputato del nuovo [[Parlamento]] toscano. In tale veste si adoperò per la costituzione di reparti di volontari toscani da inviare in appoggio all'esercito piemontese di [[Carlo Alberto]] durante la [[Prima Guerra d'Indipendenza]], cercando di fare da mediatore tra i liberali moderati e i democratici guerrazziani. Tuttavia si orientò su posizioni conservatrici quando il governo costituzionale adottò misure economiche a suo parere disastrose per l'economia toscana, come l'emissione di buoni del Tesoro per far fronte alle spese di guerra o l'alienazione del beni statali.
* [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo dell'[[Assunzione di Maria|Assunta]].
* [[Santa Teresa d'Avila]] immediatamente dopo il processo di [[canonizzazione]].
 
== Storia ==
Nel [[1849]], dopo la caduta del governo costituzionale e la restaurazione della dinastia dei [[Lorena (dinastia)|Lorena]] sul trono granducale, Bastogi divenne finanziere del governo e maggiore azionista delle più importanti società finanziarie toscane, ricoprendo importanti incarichi, come presidente della Camera di commercio di [[Livorno]]. In tale veste,si adoperò affinché la banca della sua città natale si fondesse con la Banca di Firenze, dando origine nel dicembre 1857 alla Banca nazionale toscana, di cui divenne azionista e membro del consiglio d'amministrazione. Bastogi si fa portavoce della necessità politica e finanziaria di un «imprestito grosso colla garanzia mista di Francia e Piemonte» e l’appoggio della più importante casa bancaria europea, quella dei Rothschild di Parigi.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/protagonisti/scheda-protagonista?p_p_id=56_INSTANCE_6uZ0&articleId=23628&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&groupId=18701&viewMode=normal|titolo=Pietro Bastogi|sito=SAN - Portale degli archivi d'Impresa}}</ref>
 
[[File:CA PA 14 09 2018 05.jpg|thumb|Affreschi e stucchi volta.]]
Durante la crisi unitaria del [[1859]] - [[1860]] e il definitivo esilio dei Lorena, il banchiere livornese appoggiò finanziariamente la costituzione di gruppi di volontari toscani, per poi divenire membro del governo provvisorio toscano, presieduto dal barone [[Bettino Ricasoli]], da cui ricevette l'incarico di provvedere alle finanze governative, attraverso un prestito con la Banca di [[Torino]]. Giunto nella capitale piemontese, Bastogi, pur conquistandosi la stima del primo ministro [[Cavour]], non riuscì ad ottenere il prestito richiesto; per questo si recò a [[Parigi]], dove ottenne dalla Banca [[Rothschild]] un prestito di venti milioni di lire. Subito dopo l'annessione della [[Toscana]] al [[Regno di Sardegna]], furono indette le elezioni per permettere ai rappresentanti della [[Lombardia]] e dell'[[Italia]] centrale di entrare nel [[Parlamento]] subalpino. Bastogi fu eletto il 29 marzo [[1860]] per i collegi di [[Cascina (Italia)|Cascina]] e [[Montepulciano]].
[[File:CA PA 14 09 2018 18.jpg|thumb|Controfacciata e cantoria.]]
Il monastero delle carmelitane scalze è fondato da Giovanna de la Cerda, duchessa di Montalto, figlia del duca di Medinaceli, moglie di [[Antonio d'Aragona Moncada]], duca di Montalto, principe di Paternò, duca di Bivona. In seguito ad evento luttuoso la nobildonna pronuncia i voti di carmelitana scalza nel monastero di San Giuseppe di Napoli nel [[1626]] assumendo nome di suor Teresa dello Spirito Santo, il marito accede alla [[Compagnia di Gesù]].
 
La sede palermitana di [[Porta di Vicari]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 247}}.</ref> è fondata per via dei contrasti con la casa madre partenopea pertanto ottenne il duca in data 9 febbraio [[1625]] mediante [[bolla pontificia]] di [[Papa Urbano VIII]] la fondazione del monastero sotto il titolo dell'«Assunzione di Maria Vergine», sottoposto alla gestione patrimoniale e amministrativa dell'[[Ordinario (diritto canonico)|ordinario]] diocesano.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 246}}.</ref> Il 13 giugno 1628 il cardinale [[Giannettino Doria]] impartì la benedizione del nuovo luogo di culto.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 248}}.</ref>
=== Incarichi governativi ===
Entrato in parlamento, il banchiere livornese sedette tra i banchi della [[Destra (politica)|Destra]], facendo parte del gruppo toscano capeggiato da Ricasoli e appoggiando un disegno di legge per un prestito di centocinquanta milioni di lire al fine di colmare le spese di guerra e di unificazione dei territori annessi. Il 3 febbraio [[1861]] ci furono le elezioni per rinnovare il Parlamento, per permettere l'ingresso ai deputati dell'Italia meridionale, appena conquistata da [[Garibaldi]]. Dopo essere stato rieletto, e dopo la proclamazione del [[Regno d'Italia]] il 17 marzo [[1861]], Bastogi fu chiamato, ai primi di aprile a far parte del gabinetto [[Governo Cavour IV|Cavour]], ricevendo il Ministero delle Finanze, incarico che tenne anche dopo la morte di Cavour, durante il [[Governo Ricasoli I|primo Governo Ricasoli]]. Come ministro operò l'unificazione dei ''debiti pubblici'' degli stati unitari, istituendo il [[Gran Libro del Debito pubblico]].
 
Mediante l'azione influente del figlio superstite [[Luigi Guglielmo I Moncada]], principe di Paternò, genero di [[Fernando Afán de Ribera, duca di Alcalá|Fernando Afán de Ribera y Enríquez]], duca di Alcalà e [[viceré di Sicilia]], è presentata istanza formale al [[Papa Urbano VIII]] affinché ponesse fine alla gestione patrimoniale e amministrativa dell'[[Ordinario (diritto canonico)|ordinario]] diocesano e fare transitare di fatto l'istituzione sotto la giurisdizione dei padri teresiani.
Altri provvedimenti di rilievo che prese furono un altro progetto ministeriale per un prestito di mezzo miliardo di lire e l'introduzione del decimo di guerra a tutti i territori annessi e nuove tasse sul bollo, sui beni della manomorta, sulle società industriali, sulle ipoteche, sui viaggiatori delle ferrovie, sulle merci e sui bagagli, al fine di cercare di colmare il pauroso deficit finanziario del neonato Stato italiano.
 
La nuova [[bolla pontificia]] del 14 aprile 1632 favorisce il 22 aprile la visita della commissione ispettiva dei responsabili del [[Chiesa della Madonna dei Rimedi#Convento di Santa Maria dei Rimedi|convento di Santa Maria dei Rimedi]] determinando il 6 luglio l'insediamento del [[priore]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 250}}.</ref> La targa posta nel [[1662]] indica la destinazione dell'istituto, espressamente dedicata alle componenti femminili delle casate elencate, col consenso di Filippo III di Sicilia ([[Filippo IV di Spagna]]), della consorte [[Maria Anna d'Asburgo (1634-1696)|Maria Anna d'Asburgo]] e l'autorizzazione dell'imperatore [[Leopoldo I d'Asburgo]].
Sempre nel 1861 fu fatto [[Conte]] e [[Nobile]] di Livorno.
[[File:Ritratto di Pietro Bastogi.jpg|miniatura|Ritratto di Pietro Bastogi di fine XIX secolo.]]
 
Dopo il [[1730]] l'istituzione torna alla gestione patrimoniale e amministrativa dell'[[Ordinario (diritto canonico)|ordinario]] diocesano<ref name="ReferenceA">{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 251}}.</ref> fino al [[1861]], anno di emanazione delle [[leggi eversive]].
Dopo la caduta del governo Ricasoli, il 3 marzo [[1862]], Bastogi ridiventò semplice deputato, non dimenticandosi però del mondo degli affari. Nello stesso anno, infatti, fondò la [[Banca Toscana di Credito per le Industrie e il Commercio d'Italia]], e poco dopo, creò la [[Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali]] (l'attuale [[Bastogi (azienda)|Bastogi S.p.A.]]), grande società a capitale privato interessata ad ottenere gli appalti per la costruzione delle rete ferroviaria italiana, di cui divenne presidente.
* [[1823]] 5 marzo, Il [[Terremoti in Sicilia#XIX secolo|terremoto di Pollina]] provoca danni alle decorazioni, il crollo parziale della facciata, la devastazione del coro e la rovina della pavimentazione all'ingresso.
* [[1861]], Soppressione dell'ordine monastico con passaggio delle proprietà allo Stato.
* [[1904]], Le strutture del monastero sono cedute al Comune di Palermo per essere adibite a scuole.
 
== Facciata ==
Ottenne dal [[Governo Rattazzi I]] la concessione per la costruzione delle ferrovie meridionali, ma su questa concessione nacque uno scandalo visto che alcuni parlamentari avevano ricevuto delle promesse di favori per il voto favorevole. Vi fu un'inchiesta, avviata nel luglio [[1864]], che si concluse con una dichiarazione di censure nei confronti di Bastogi e degli altri deputati. Dopo essere stato rieletto nel [[1870]], il deputato toscano contribuì alla caduta della Destra dal governo del Paese, votando, insieme al gruppo toscano, il 18 marzo [[1876]], contro il disegno di legge governativo sulla nazionalizzazione delle ferrovie, fatto che permise l'ascesa al governo della [[Sinistra (politica)|Sinistra]], nella persona di [[Agostino Depretis]]. Bastogi rimane deputato fino al 1880.<ref name=":0" /> Dopo la nomina a senatore il 4 dicembre [[1890]], Bastogi si disinteressò della politica e si dedicò più attivamente al mondo finanziario, promuovendo anche l'organizzazione di studi economici. L’ultimo grande impegno del gruppo che fa capo a Bastogi risale al 1879 con la creazione della Fondiaria: compagnia italiana di assicurazioni a premio fisso contro l’incendio, la cui prima polizza è emessa a favore dei conti Bastogi. Anche questa società sarebbe stata condotta a lungo con quello stile di investimenti oculati e sapiente distribuzione di utili che avevano caratterizzato la gestione degli investimenti di Bastogi.<ref name=":0" /> Bastogi morì a [[Firenze]] il 21 febbraio [[1899]], a 90 anni. Il banchiere toscano lascia un patrimonio di 17.247.073 lire – costituito prevalentemente da titoli, dopo che in vita aveva fatto donazione delle proprietà immobiliari ai figli – e 50.000 autografi alla [[Biblioteca Labronica]], memoria del suo impegno culturale erudito.<ref name=":0" />
[[File:Chiesa dell'Assunta facciata.jpg|miniatura|Facciata]]
Prospetto rivolto a occidente. L'intera facciata in conci presenta il rilievo di coppie di [[paraste]] binate collocate su alti [[plinti]] marmorei. Sul [[portale]], fra i [[capitelli corinzi]] arricchiti da ghirlande, la targa e lo stemma dei [[Moncada (famiglia)|Moncada]] sorretto da putti e dominato da [[Grifone (araldica)|grifo]], reca la data del 1662.<ref name="ReferenceA"/> Un [[cornicione]] separa un ridotto secondo ordine con finestrone centrale. Un [[frontone]] triangolare chiude la prospettiva. Il solenne portare richiama lo stile del complesso, nicchie vuote sono ricavate fra gli elementi verticali.
 
Testo della targa:
== Autografoteca ==
{{citazione|<small>QVAM DEMIRARIS ÆDIS, DOMVS QVE MOREM, D. [[Antonio d'Aragona Moncada|ANTONIVS IN ARAGONA, ET MONCADA]] DVX [[Montalto Uffugo|MOTISALTI]], PRINCEPS [[Paternò (famiglia)|PATERNIONIS]], DVX [[Bivona|BIBONÆ]], EQVES AVREI VELLARIS AB IMO EXCITAVIT LAPIDE; EA QVE AMPLISSIMO DONATAM CENSV AC OMNIGENA SUPPELLECILE SPLENDIDE LOCV PIETATAM VXORI DVCI D. [[Giovanna La Cerda|IOANNÆ LACERDA]] MVUNDVM, VEL IN SECVUNDIS ZEPHYRIS, NAVSEANTI, SVB TVTELA [[Assunzione di Maria|ASSVMPTÆ VIRGINIS]], PORTVM APERVIT À.C.N. [[1628|MDCXXVIII]]; VBI DVM INTER EXCALCEATAS [[Madonna del Carmelo|VIRGINES CARMELITIDAS]] ÆQVO ET IPSA RELIGIONIS IVRE, VICTITABAT, DVX MARITVS È LVDICRA MVNDI SCENA IN [[Compagnia di Gesù|SOCIETATE IESV]] PERSONAM SIC TACITUS POSVIT, VT DE PERACTA PRECLÆRÈ FABULA POSTERITATIS OMNES NEGLEXERIT PLAVSVS. VERVM D. [[Luigi Guglielmo I Moncada|ALOYSIUS GVLIELMVS I MONCADA]], [[Aragona (famiglia)|ARAGONA]], [[De Luna d'Aragona|LVNA]], ET [[Cardona (famiglia)|CARDONA]] FILIVS, PRINCEPS [[Paternò|PATERNIONIS]], DVX [[Montalto Uffugo|MONTISALTI]], ET [[Bivona|BIBONÆ]], SEXIES COMES, DVODEVICIES DYNASTA, QVATER BARO, ET INTER HISPANIÆ MAGNATES TER IPSE MAGNVS, EQVES AVREI VELLERIS, AC NEAPOLITANI EQVITATVS SVPREMVS DVCTOR, [[Filippo IV di Spagna|REGI CATHOLICO PHILIPPO IV]]. A CVBICVLO, AC [[Maria Anna d'Asburgo (1634-1696)|REGINÆ MARIANNÆ AVSTRIACÆ]] HIPPONARCHVS; POST SICVLVM, SARDOVMQVE REGNVM SEMEL, POST VALENTINVM PRO REGE SECVUNDVM ADMINISTRATA, AD [[Leopoldo I d'Asburgo|CÆSAREM LEOPOLDVM IGNATIVM]] REGIVS ORATOR EXTRA ORDINEM DESIGNATVS, PARENTVM MODESTIAM DIV SECVM TACITÈ VENERATVS, PRECIBVS TANDEM EORVM VICTVS, QVI EX CARMELI FAMILIA HVIC ASCETERIO MODERĀTVR, ANNVIT VT GENITORVM PIETAS, FILIJQVE STVDIVM IN HVNC PARTHENONĒ GĒTILITIO STĒMATE, VOCALIQVE MARMORE ÆTERNITATE VELVT IN ARA, COLLVCERĒT À P.V. [[1662|MDCLXII]].</small>|}}
Dal [[1927]] presso la [[Biblioteca Labronica]] di [[Livorno]] è custodita l'[[Autografoteca Bastogi]]<ref>{{Cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=9055&RicProgetto=personalita|titolo=Autografoteca Bastogi|sito=Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche}}</ref>, una vasta collezione di circa 60&#160;000 autografi raccolta dal Conte Pietro Bastogi e dai suoi figli Gioacchino e Giovannangelo nel corso di tutto l'[[Ottocento]].Donata dagli eredi al Comune di Livorno nel [[1923]], abbraccia un arco storico che va dalla fine del [[XV secolo]] agli inizi del [[XX secolo]] e contiene le testimonianze manoscritte di tutti i principali letterati, scienziati, politici, storici e regnanti del panorama europeo.
 
== ArchivioInterno ==
La chiesa ha un impianto a navata unica con pavimento in marmi policromi realizzato nel [[1638]]. Nella [[controfacciata]] si trova il [[Coro (architettura)|coro]] chiuso da grata, che ospita un [[organo a canne]] di Pietro Lugaro ([[1861]]). L'apparato decorativo degli interni è del [[1710]] dettato dalla glorificazione di [[Santa Teresa d'Avila]]. Il sottocoro è affrescato da [[Guglielmo Borremans]], il ciclo decorativo di [[Filippo Tancredi]] con la ''Gloria di Santa Teresa d'Avila'' sulla volta, ''Storie della vita di Santa Teresa'' nelle [[Vela (architettura)|vele]] arricchite da ghirlande floreali in stucco, e [[Antonio Grano]]. Statue, decorazioni, ''teatrini'' e manufatti in stucco attribuiti a [[Giuseppe Serpotta|Giuseppe]] e [[Procopio Serpotta]].
La documentazione relativa all'attività della [[Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali]], poi diventata Bastogi SpA, è conservata presso l'Archivio storico Bastogi, dichiarato nel 1984 di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza archivistica della Lombardia, ed è stato versato in deposito dall'[[Archivio di Stato di Milano]] alla Fondazione [[Istituto per la storia dell'età contemporanea]] (Isec) nel luglio del 2002.
 
=== Parete destra ===
La documentazione del fondo Bastogi<ref>{{Cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=338564|titolo=Bastogi|sito=Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche}}</ref> copre un arco cronologico che va dal 1862 al 1983 e comprende 3.947 unità archivistiche (fascicoli, registri e volumi) conservate in 434 buste; le carte riguardano la società Capogruppo Bastogi e le imprese dalla stessa controllate e ad essa collegate.
* [[Edicola]] nel sottocoro contenente la raffigurazione in [[ceroplastica]] della ''[[Maria Addolorata|Mater Dolorosa]]'' sormontata da affresco.
* Nicchia dell'''[[Ecce Homo]]'', con relativa statua; timpano ad arco spezzato con teatrino ovale intermedio sormontato da affresco.
Campata: ''Cappella di Santa Teresa d'Avila''. Sull'altare il dipinto raffigurante ''Santa Teresa indica il monastero a San Giuseppe'' di [[Gaspare Serenari]], delimitato dalle allegorie in stucco della ''[[Sapienza (teologia)|Sapienza Divina]]'' e della ''[[Fortezza]]''. Sulla mensa è collocata una statuetta lignea policroma settecentesca raffigurante l'''[[Immacolata Concezione]]''. Davanti il [[tabernacolo]] dell'altare i busti lignei policromi di ''[[Santa Teresa d'Avila]]'' e di ''[[San Giovanni della Croce]]'', di scuola napoletana.
 
* Nicchia contenente il dipinto raffigurante la ''Madonna della Salute'', delimitata da timpano ad arco spezzato con teatrino ovale intermedio sormontato dall'affresco ''Santa Teresa e San Giovanni della Croce''. In prossimità dell'arco trionfale è collocata la [[Vara (folclore)|vara]] con statua lignea di ''Maria Santissima della Mercede'' attribuita a [[Rosario Bagnasco]] del [[1910]].
== Note ==
* Parete presbiterio con affresco ''Visione delle "Nozze Mistiche" con Gesù che offre un chiodo della croce'' sormontato da tondo con busto di ''[[San Paolo Apostolo]]''.
<references />
 
<div style="text-align:center">
== Onorificenze ==
[[File:CA PA 14 09 2018 14.jpg|150px]]
{{Onorificenze
[[File:Chiesa dell'Assunta, altare di Santa Teresa d'Avila (Palermo).jpg|150px]]
|immagine = Grande ufficiale SSML Regno BAR.svg
[[File:CA PA 14 09 2018 15.jpg|150px]]
|nome_onorificenza = Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
</div>
|collegamento_onorificenza = Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione =
|luogo =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Grande ufficiale OCI Kingdom BAR.svg
|nome_onorificenza = Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona d'Italia
|motivazione =
|luogo =
}}
 
=== BibliografiaParete sinistra ===
* [[Edicola]] nel sottocoro con urna reliquiario contenente il corpo della martire romana ''[[Santa Teodora]]'' sormontata da affresco. Reliquia donata da [[Papa Clemente XIV]] a [[Gioacchino Castello]] parroco della [[chiesa di Sant'Ippolito Martire]] a [[Porta Carini]] per il monastero.
* [[Sergio Rizzo]], ''La Cricca'' , Rizzoli, 2010
* Nicchia delimitata da timpano ad arco spezzato con teatrino ovale intermedio sormontato dall'affresco ''Estasi di Santa Teresa''.
* {{Cita libro|autore=E. Passerin d'Entrèves - L. Coppini|titolo=La Società italiana per le strade ferrate meridionali nell'opera dei suoi presidenti (1861-1944)|data=1962|editore=Zanichelli|città=Bologna|p=}}
* {{Cita libro|autore=R. P. Coppini|titolo=Il Granducato di Toscana : Dagli "anni francesi" all'Unita|data=1997|editore=Utet|città=Torino|p=|ISBN=88-02-04720-0}}
Campata: ''Cappella del Santissimo Crocifisso''. Sull'altare il ''Crocifisso'' settecentesco con croce in tartaruga e figure di santi dolenti in stucco: ''[[Maria (madre di Gesù)|Maria]]'', ''[[Maria Maddalena]]'' e ''[[San Giovanni Evangelista]]'', delimitato dalle allegorie della ''[[Carità]]'', ''[[Misericordia]]'', ''[[Fortezza]]'' e ''[[Sapienza (teologia)|Sapienza Divina]]''. Davanti il [[tabernacolo]] il busto ligneo di ''[[Sant'Alberto degli Abati]]'' di scuola napoletana. Sotto la mensa il simulacro in cera raffigurante la ''[[Dormitio Virginis]]''.
* {{Cita libro|autore=S. Maggi|titolo=Le ferrovie|data=2007|editore=Il Mulino|città=Bologna|p=|ISBN=9788815123916}}
 
* Nicchia delimitata da timpano ad arco spezzato con teatrino ovale intermedio sormontato da affresco. In prossimità dell'arco trionfale è collocata la statua lignea di ''[[Santa Rosalia]]''.
== Argomenti correlati ==
* Parete presbiterio, varco alla [[sacrestia]] con affresco ''Santa Teresa ai piedi della Vergine riceve il velo da San Giuseppe'' sormontato da tondo con busto di ''[[San Pietro Apostolo]]''.
* [[Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali]]
* [[Bastogi (azienda)]]
* [[Palazzo Bastogi]]
 
<div style="text-align:center">
== Altri progetti ==
[[File:CA PA 14 09 2018 16.jpg|150px]]
{{interprogetto}}
[[File:CA PA 14 09 2018 06.jpg|150px]]
[[File:CA PA 14 09 2018 17.jpg|150px]]
</div>
 
=== Collegamenti esterniPresbiterio ===
[[Presbiterio]] con [[abside]] rettangolare delimitato da arco trionfale. L'altare maggiore ''ad Deum'' in pietre dure e semipreziose, [[agata (minerale)|agate]] e [[lapislazzuli]] presenta due gradini con vasi laterali e due statue in stucco: ''[[Fede]]'' e ''[[Carità]]'' di [[Procopio Serpotta]]. Nell'[[edicola]] della sopraelevazione campeggia il quadro dell'''Assunta'' di [[Giuseppe Patricolo]] del [[1800]], sul [[cornicione]] nella lunetta dell'arco absidale è presente la ''Gloria del Padre'' manufatto in stucco di [[Giuseppe Serpotta|Giuseppe]] e [[Procopio Serpotta]]. Nella volta è affrescata la scena ''Santa Teresa venera la Vergine Incoronata''. Sulla mensa il [[tabernacolo]] è sormontato dalla figura di ''[[Risurrezione di Gesù|Gesù Risorto]]'' contornato da [[raggiera]].
* {{Cita web|url=http://www.bastogi.com/it/Storia/|titolo=Pietro Bastogi|sito=scheda Storia della Bastogi spa}}
* {{Cita web|url=http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/protagonisti/scheda-protagonista?p_p_id=56_INSTANCE_6uZ0&articleId=23628&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&groupId=18701&viewMode=normal|titolo=Pietro Bastogi|sito=SAN - Portale degli archivi d'impresa}}
* {{Cita web|url=http://notes9.senato.it/web/senregno.NSF/8c58c55c1230e7f8c125703d002fe257/4b0c3e0821dd3f0c4125646f0058bb68?OpenDocument|titolo=Pietro Bastogi|sito=database dell'Archivio Storico del Senato, I Senatori d'Italia.}}
* {{DBI|pietro-bastogi}}
* {{Cita web|url=http://www.impresaoggi.com/it2/1517-pietro_bastogi_e_la_piu_antica_societa_quotata_uin_borsa/|titolo=Pietro Bastogi|sito=Impresa Oggi}}
* {{cita web|http://pegaso.comune.livorno.it/easyweb/auma/ricerche.html|Autografoteca Bastogi}}
* {{cita web|url=http://gw0.geneanet.org/index.php3?b=alivornesi&lang=it;p=pietro;n=bastogi|titolo=Scheda genealogica di Pietro Bastogi|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101031015732/http://gw0.geneanet.org/index.php3?b=alivornesi|dataarchivio=31 ottobre 2010}}
 
<div style="text-align:center">
{{Box successione|carica=[[Elenco dei Ministri delle Finanze del Regno d'Italia|Ministro delle Finanze]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]|immagine=Flag of Italy (1861-1946).svg
[[File:CA PA 14 09 2018 19.jpg|150px]]
|periodo = 17 marzo [[1861]] - 3 marzo [[1862]]
[[File:CA PA 14 09 2018 13.jpg|150px]]
|successivo = [[Quintino Sella]]
[[File:CA PA 14 09 2018 20.jpg|150px]]
</div>
 
== Monastero dell'Ordine delle carmelitane scalze ==
* [[1625]], Fondazione canonica del monastero dell'[[Ordine dei carmelitani scalzi|Ordine delle carmelitane scalze]].
 
Sul candido intonaco restaurato risaltano le possenti paraste che delimitano il portale in [[bugnato]] con timpano ad arco spezzato con finestra intermedia.
 
== Confraternita di Maria Santissima della Mercede ==
{{...}}
Il monumentale tempio è affidato alla confraternita di Maria Santissima della Mercede fondata nel [[1909]] nella distrutta [[chiesa di San Giosafat]].
 
<div style="text-align:center">
[[File:CA PA 14 09 2018 10.jpg|150px]]
[[File:CA PA 14 09 2018 11.jpg|150px]]
</div>
 
== Feste religiose ==
* 15 agosto, ''Festa della Madonna Assunta''.
* 03 ottobre, ''Festa di Santa Teresa del Bambin Gesù''.
* 15 ottobre, ''Festa di Santa Teresa d'Avila''.
* 24 novembre, ''Festa di San Giovanni della Croce''.
 
== I Carmelitani a Palermo ==
* [[1118]], [[Chiesa del Carmine Maggiore]]
* [[1592]], [[Chiesa della Madonna dell'Itria (Palermo)|Chiesa della Madonna dell'Itria]]
* [[1599]], [[Chiesa della Madonna del Soccorso (Palermo)|Chiesa della Madonna del Soccorso]]
* [[1528]], [[Chiesa della Madonna di Montesanto]]
* [[1610]], [[Chiesa della Madonna dei Rimedi]]
* [[1628]], [[Chiesa della Madonna di Gibilrosa]]
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
CA PA 14 09 2018 01.jpg
CA PA 14 09 2018 08.jpg
CA PA 14 09 2018 12.jpg
CA PA 14 09 2018 09.jpg
CA PA 14 09 2018 02.jpg
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro
|titolo = "''Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo''"
|autore = Gaspare Palermo
|url = https://books.google.it/books?id=tlsUAAAAQAAJ
|editore = Reale Stamperia
|città = Palermo
|anno = 1816
|volume = Volume secondo
|cid = Gaspare Palermo Volume secondo
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|economia|politica}}
 
== Voci correlate ==
[[Categoria:Ministri delle Finanze del Regno d'Italia]]
* [[Carmelitani Scalzi]]
[[Categoria:Governo Cavour IV]]
 
[[Categoria:Governo Ricasoli I]]
== Altri progetti ==
[[Categoria:Nobili italiani]]
{{Interprogetto|preposizione=sulla|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo a canne}}
 
{{Portale|Architettura|cattolicesimo|Palermo}}
 
[[Categoria:Chiese di Palermo|Madonna Assunta]]
[[Categoria:Chiese dedicate a Maria assunta in cielo]]