Geografia di Pescara e Frosinone Calcio: differenze tra le pagine

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{{Squadra di calcio
{{torna a|Pescara}}
<!-- Introduzione -->|nome squadra = Frosinone Calcio
{{F|centri abitati dell'Abruzzo|aprile 2016}}
|nomestemma = Frosinonestemma.png
'''Pescara''' è situata sulla [[costa]] [[Mare Adriatico|adriatica]] a 4 metri di [[altitudine]] [[metri sul livello del mare|s.l.m.]] e si sviluppa intorno alla foce dell'[[Pescara (fiume)|omonimo fiume]] occupandone tutta la parte terminale della sua [[Val Pescara|vallata]].
<!-- Livrea delle divise -->
Il tessuto urbano si sviluppa su un'area pianeggiante a forma di T, che occupa la [[valle]] intorno al [[fiume]] e la zona del litorale; a nord ovest ed a sud ovest la città si estende anche sulle [[collina|colline]] circostanti che non superano l'altezza di 150&nbsp;m dal livello del mare.
<!-- Divisa casalinga -->|soprannomi = ''Canarini'', ''Ciociari'', ''Leoni'', ''Giallazzurri''
{{Immagine grande|pescara panorama mittel.JPG|1000px|Vista della città dal colle Renazzo}}
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<!-- Divisa da trasferta -->|pattern_b2 = _frosinone1819a
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|colori = {{simbolo|600px Blu Savoia e Giallo Ombreggiato-Flag.svg}} [[Giallo]], [[azzurro]]
|simboli = [[Panthera leo|Leone]]
|inno = Frosinone Alé
|autore = Rumori di Fondo
<!-- Dati societari -->|città = [[Frosinone]]
|nazione = {{ITA}}
|confederazione = [[Union of European Football Associations|UEFA]]
|bandiera = Flag of Italy.svg
|federazione = [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]
|campionato = [[Serie B]]
|annofondazione = 1906
|rifondazione = 1959
|rifondazione2 = 1990
|presidente = {{Bandiera|ITA}} [[Maurizio Stirpe]]
|allenatore = {{Bandiera|ITA}} [[Alessandro Nesta]]
|stadio = [[Stadio Benito Stirpe|Benito Stirpe]]
|capienza = 16 227<ref>https://www.frosinonecalcio.com/it/agibilita-definitiva-al-benito-stirpe-lavvocato-ceci-ringraziamo-tutte-le-istituzioni/</ref>
|sito = www.frosinonecalcio.com
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|titoli internazionali =
|stagione attuale = Frosinone Calcio 2019-2020
}}
 
Il '''Frosinone Calcio''', meglio conosciuto come '''Frosinone''', è una [[squadra di calcio|società]] [[calcio (sport)|calcistica]] [[italia]]na con sede nella città di [[Frosinone]]. Costituitasi il 5 marzo 1906 con la denominazione di ''Unione Sportiva Frusinate''<ref name=attocostitutivo/>, se ne fa risalire tradizionalmente la fondazione al 1928. In seguito alla radiazione dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]], fu rifondata nel 1990. Milita in [[Serie B]].
== Geografia fisica ==
=== Posizione ===
Dal punto di vista geografico la posizione può considerarsi strategica, infatti già nel 1600 a.C. il popolo dei [[Pelasgi]] fece di Pescara una delle sue basi commerciali. Oltre ad essere favorita naturalmente negli scambi con il mare, in 30 minuti è possibile raggiungere le montagne abruzzesi ed il comprensorio sciistico di [[Passolanciano-Maielletta]].
 
Dopo una lunga militanza nei campionati di [[Serie C]], nel [[III millennio]] ha preso parte a otto campionati di Serie B ed ha conseguito due promozioni in massima serie nel 2015 e nel 2018, divenendo la terza squadra più blasonata della regione dopo [[Società_Sportiva_Lazio|Lazio]] e [[Associazione_Sportiva_Roma|Roma]]. In fatto di palmarès il Frosinone ha conquistato, a livello nazionale, due campionati di [[Lega Pro Seconda Divisione|Serie C2]] ([[Serie C2 1986-1987|1986-1987]] e [[Serie C2 2003-2004|2003-2004]]) e due di [[Serie D]] ([[Serie D 1965-1966|1965-1966]] e [[Serie D 1970-1971|1970-1971]]).
=== Costa ===
[[File:Panorama Strand.jpg|thumb|Il lungomare Sud: l'obelisco sulla destra è parte del Teatro D'Annunzio|alt=]]
La costa è bassa e sabbiosa: la [[spiaggia]] si estende senza soluzione di continuità a nord ed a sud del fiume e, nella parte settentrionale (presso la [[Riserva naturale Pineta di Santa Filomena|pineta]]), raggiunge la larghezza di circa 140 metri. Nella parte meridionale la pineta è quasi scomparsa nei pressi della spiaggia, e resiste solamente all'interno della [[Riserva naturale di interesse provinciale Pineta Dannunziana]].
[[File:Pescara 2010-by-RaBoe-253.jpg|thumb|Il lungomare Nord visto dal ponte del mare]]
 
La squadra laziale disputa le partite casalinghe allo [[Stadio Benito Stirpe]]. I colori sociali sono il [[giallo]] – da cui il soprannome di ''Canarini'' – e l'[[azzurro]]; altri soprannomi noti sono ''Ciociari'', ''Leoni'' e ''Giallazzurri''. Il Frosinone detiene, ad oggi, il record del gol più tardo mai segnato nella storia della [[Serie A]], al 103' della sfida del 3 aprile 2019 contro il Parma.
=== Colline ===
[[File:Pescara 2018 by-RaBoe 166.jpg|miniatura|La spiaggia in prossimità del porto]]
Le colline intorno alla città hanno una stratigrafia geologica di natura sabbiosa. Di seguito sono riportati le denominazioni dei principali colli della città con la relativa altezza. I colli: del Telegrafo, Marino, Innamorati, di Mezzo si trovano nella zona Nord della città; mentre i colli: Renazzo, Orlando, Pizzuto e Breccia si trovano nella zona sud nei pressi di [[San Silvestro Colle|San Silvestro]].
 
== Storia ==
{| class="wikitable"
=== Dalla fondazione nel 1906 agli anni 1920 ===
|-
[[File:Statuto_unione_sportiva_frusinate_1906.jpg|thumb|270x270px|right|1906, Statuto della ''Unione Sportiva Frusinate'': stemma sociale e anno in lettere romane (MCMVI)]]
! Nome del colle !! Altezza in [[Metro|m]]
{{citazione|È costituita in Frosinone l<nowiki>'</nowiki>''Unione Sportiva Frusinate'' di Frosinone. Il sodalizio ha come scopo precipuo la diffusione presso le giovani generazioni delle discipline ginniche, della scherma, del ''football'' e degli sport atletici col fine della educazione fisica ed intellettuale della gioventù frusinate.|Atto costitutivo della ''Unione Sportiva Frusinate'', articolo 1 (5 marzo 1906)<ref name=attocostitutivo/>}}
|-
| Colle del Telegrafo||140
|-
| Colle Renazzo||136
|-
| Colle Innamorati ||128
|-
| Colle Marino||98
|-
| Colle Pizzuto||90
|-
| Colle di Mezzo||85
|-
| Colle Breccia||68
|}
 
Costituitasi nel 1906<ref name="Panini19">{{cita|Almanacco Illustrato del Calcio 2019, Panini|p. 88}}.</ref>, per anno di fondazione la società frusinate si colloca al terzo posto tra quelle ancora in attività nella [[Lazio|regione Lazio]], dopo la ''[[Società_Sportiva_Lazio|S.S. Lazio]]'' (1900) e la ''[[Società_Sportiva_Formia_Calcio_Associazione_Sportiva_Dilettantistica|S.S. Formia]]'' (1905)<ref name=FIGC1>{{Cita web|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190426082251/http://lazio.lnd.it/storia-comitato-regionale-lazio-capitolo-1/|url=http://lazio.lnd.it/storia-comitato-regionale-lazio-capitolo-1/|titolo=Storia del Comitato Regionale Lazio – Capitolo I|editore=FIGC LND Comitato regionale Lazio}}</ref>.
== Geografia antropica e urbanistica ==
{{vedi anche|Storia di Pescara}}
[[File:Pescara Palazzo di Citta 01 (raboe).jpg|thumb|Palazzo di Città|alt=]]Tra il [[1510]] e [[1557]] fu eretta a cavallo tra le due sponde del fiume Pescara una [[Fortino del Pescara|fortezza]], sui resti delle precedenti fortificazioni bizantine, per volere di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]]; il progettista, Erardo Barleduc, progettò un pentagono irregolare con 7 bastioni ai vertici<ref>{{cita web|url=http://www.ilpescara.it/cronaca/storia-fortezza-borbonica.html|titolo=Storia di Pescara: ecco cosa rimane della Fortezza Borbonica. - IlPescara.it|data=aprile 2016}}</ref>. In età napoleonica [[Castellammare Adriatico]], sulla sponda nord del fiume (che allora contava circa 1500 abitanti), si separò amministrativamente dalla fortezza pescarese diventando comune autonomo, aggregato al [[Distretto di Penne]] ([[1807]]).
Dopo l'incorporazione al nascente [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] e fino agli inizi del Novecento, Castellammare e Pescara conobbero un primo, sostanziale sviluppo economico e un considerevole aumento della popolazione (particolarmente significativo nel ventennio [[1881]]-[[1901]]). Fondamentale per lo sviluppo delle due cittadine fu l'arrivo della [[Ferrovia Adriatica]] nel [[1863]], che stimolò la "discesa a valle" di Castellammare e la demolizione della fortezza a Pescara, dando il primo grande impulso allo sviluppo della città.
 
Il 5 marzo 1906 l'avvocato Leone Vivoli, futuro sindaco di Frosinone<ref name=sindaco>{{Cita web|url=http://www.linchiestaquotidiano.it/news/2016/12/15/frosinone-a-inizio-900-il-comune-in-mano-alla-sinistra-estr/15913|titolo=Frosinone a inizio '900:il Comune in mano alla sinistra estrema, le torte bolsceviche e il Patto Gentiloni|editore=L'Inchiesta Quotidiano|data=15 dicembre 2016|nome=Alessandro|cognome=Redirossi}}</ref>, dette vita alla ''Unione Sportiva Frusinate''<ref name="Panini19"/>. Gli obiettivi nell'atto costitutivo includevano la diffusione di vari sport e tra di essi vi era esplicitamente incluso il calcio.<ref name=attocostitutivo>{{Cita web|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170706025350/https://www.ciociariaoggi.it/blog/ma-che-ca--lcio-dici/16062/frosinone-calcio-1928-1906-ha-centodieci-anni-di-vita-e-non-88.html|url=https://www.ciociariaoggi.it/blog/ma-che-ca--lcio-dici/16062/frosinone-calcio-1928-1906-ha-centodieci-anni-di-vita-e-non-88.html|titolo=Centodieci anni di vita: ecco la vera storia della nascita del calcio a Frosinone|editore=Ciociaria Oggi|data=1 aprile 2016|nome=Pietro|cognome=Pagliarella}}</ref><ref name=azzurri>{{Cita web|url=https://www.forzazzurri.net/giovanili-nato-gioco-del-calcio/|titolo=GIOVANILI- Ecco dove è nato il gioco del calcio|editore=forzazzurri.net|data=28 ottobre 2016|nome=Marco|cognome=Lepore}}</ref>.
Nel 1912 [[Antonino Liberi]] progettò un intero quartiere in stile liberty, con 52 villini immersi nella [[Riserva naturale di interesse provinciale Pineta Dannunziana|Pineta Dannunziana]] appena bonificata ed avente il fulcro nel [[Aurum - La fabbrica delle idee|Kursaal]], un padiglione culturale nato come stabilimento balneare e circolo ricreativo. L'idea, che però troverà solo parziale realizzazione, fu quella di realizzare una ''città giardino''.
Il 14 marzo 1906 ''[[Il Messaggero]]'' così riferiva la notizia: «''Composto di una trentina di soci effettivi, si è formato nella nostra città con locali in Corso Vittorio Emanuele n.2'' <small>[NB: oggi Corso della Repubblica]</small>, ''un Club sportivo frusinate presieduto dall'avvocato Leone Vivoli. Consiglieri: studente R. Giovannelli - ragioniere G. Tora - ricevitore G. Pesci - ingegnere E. Marzi. Ispettore E. Toscano - segretario Gabriele Antonucci - direttore sportivo Gerardo Bodin de Chadelard''»<ref name="renna06">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 22}}.</ref>.
 
Anche l'''[[Almanacco illustrato del calcio]]'' [[Panini_(azienda)|Panini]] è concorde nel riportatare il 1906 come anno di fondazione del ''club''<ref name="Panini19"/>.
Il 2 gennaio [[1927]] venne firmato il decreto di unificazione delle due città sotto il nome di Pescara e la contestuale elevazione a capoluogo di provincia<ref>[[s:R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1 - Riordinamento delle circoscrizioni provinciali|R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 4]]</ref>.
 
{{Doppia immagine|left|Leone_Vivoli.jpg||Gerardo_Bodin_de_Chadelard.jpg||Due dei soci fondatori dell'''US Frusinate'': Leone Vivoli (presidente) e Geraldo Bodin de Chadelard ([[direttore sportivo]])|larghezza totale=235}}
L'espansione urbana della città proseguì nel periodo del [[Storia del fascismo italiano|regime fascista]], che dotò la città di nuovi e monumentali edifici pubblici (furono edificati tra gli anni '20 e gli anni '40 il ponte Littorio, il palazzo di città, il palazzo del Governo, la centrale del latte, il palazzo delle Poste, ospedali, scuole e chiese). Alla fine del secondo conflitto mondiale iniziò una fase di enorme crescita urbana favorita dal massiccio fenomeno di immigrazione interna abruzzese dall'interno verso la costa, con particolare rilevanza del periodo compreso tra gli anni '60 e '80, che ha portato alla nascita dei vari quartieri nei quali la città si suddivide.
=== Storia dell'urbanistica ===
=== Periodo romano: Aternum ===
{{vedi anche|Aternum}}
[[File:Ricostruzione Ostia Aterni.jpg|thumb|250px|Ipotetica ricostruzione di Atenrum]]
Il primo momento della realtà pescarese risale alla conquista romana del I secolo a.C., escludendo il fatto che delle casupole esistevano sin dall'epoca italica, quando i [[Vestini]] colonizzarono l'area cittadina ai piedi del colle del telegrafo (dove sono stati trovati reperti del neolitico), sancendo il controllo del fiume Aterno sino allo sbocco portuale, insieme alle realtà di Cerrano a nord (Matrinum, porto di [[Atri|Hadria]]) e [[Ortona]] a sud. Si ipotizza che il centro italico di ''Ostia Aterni'' fosse situato un po' più a monte della foce, proprio nell'odierno centro storico, laddove sorgeva il ponte che collegava le due rive. Gli storici ipotizzano un nucleo romano classico: tracciato stradale dominato dall'intersezione di cardo e decumano, che coincidevano con le due principali arterie della città: la [[Via Tiburtina Valeria|Claudia-Valeria]] e la Flaminia proveniente da nord, che diventerà la strada Frentana, e la nuova Giulia-Adriatica.<br/>La zona vicino alla foce ospitava le attività portuali e costruzioni commerciali; le case si disposero lungo la via Consolare presso l'imbocco del ponte lungo la sponda verso la foce. Il raccordo delle due direttrici fece pian piano assumere ad Aternum una forma triangolare, oppure trapezio allungato sulla sponda del fiume; da alcune mappe disegnate riguardo la ricostruzione topografica dell'antica Aternum, sono visibili i resti di una torre di guardia per l'accesso al porto e di un faro posto sulla penisoletta che si protendeva come difesa trasversale dai marosi.
 
La presenza di attività agonistica di tipo calcistico è corroborata da alcuni documenti immediatamente successivi alla stipula dello statuto societario, tra cui una foto risalente al 1907, tratta dall'archivio Bottoni, che mostra una squadra giovanile di calciatori frusinati di età probabilmente compresa tra i 10 e i 12 anni<ref name=fondazione>{{Cita web|url=https://www.ciociariaoggi.it/news/quisette/29809/storia-frosinone-calcio-documento-1907-sport.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190412141649/https://www.ciociariaoggi.it/news/quisette/29809/storia-frosinone-calcio-documento-1907-sport.html|titolo=A Frosinone il pallone rotola da inizio Novecento|editore=Ciociaria Oggi|data=21 ottobre 2016|nome=Pietro|cognome=Pagliarella}}</ref>.
Accanto alla torre vi era un sepolcro, e vicino il tempio di [[Nettuno (divinità)|Nettuno]], protettore dei traghettatori, di fronte il collegio dei nocchieri. La via Flaminia, che arrivava da nord fino alla cittadina, aveva una derivazione che portava sino alla foce, dove vi erano i magazzini utilizzati dai mercanti Vestini. Sulla riva destra si trovavano i magazzini dei [[Marrucini]] e dei [[Frentani]], che confluivano sulla via Valeria e la via Frentana dopo l'attraversamento. Le due sponde erano congiunte da un ponte in muratura che varcava il fiume all'altezza dell'attuale ponte ferroviario. Il fiume anticamente aveva una [[Delta fluviale|foce a delta]], e si biforcava verso settentrione con la diramazione nominata ''Aterni septentrionale Ostium'', che proseguiva rettilinea verso il mare, e terminava in uno stagno costiero, ossia una palude, presso la foce detto ''Palus''. Si ipotizza che tale biforcazione si trovasse nei pressi piazza Luigi Pierangeli. Un altro braccio del fiume volgeva a meridione e sfociava in una palude costiera molto più vasta, il lago delle Saline.Resti della pavimentazione romana di un importante edificio sono stati rinvenuti presso il [[Museo delle genti d'Abruzzo]], sulla golena sud, con mosaico a tessere bianche e nere. Si attesta l'esistenza Il ponte romano, sebbene parzialmente crollato, sino al 1703, quando crollarono definitivamente gli ultimi piloni (ed il ponte di legno che vi era stato costruito sopra), e fu rimpiazzato prima da un [[ponte di barche]] e poi, a metà Ottocento da uno in ferro; era presente in città il tempio dedicato a Giove Aternio, che dal VII-VIII secolo veniva usato sia da cristiani che ebrei, intitolato a Santa Maria di Gerusalemme. La chiesa rimase in piedi sino al 1200, quando venne sostituita da un modesto edificio demolito nel tardo Ottocento. Intorno al 1700 venne iniziata la costruzione di una nuova grande chiesa, che avrebbe dovuto sostituire Santa Gerusalemme, ma l'edificio restò incompiuto, ed il grande portale di accesso alla chiesa divenne una nuova porta cittadina, un arco che permetteva l'accesso da sud alla cittadella antica, e per questo nominato volgarmente ''Portanuova'', toponimo in seguito esteso a tutto il quartiere. Anche questa costruzione venne smantellata a fine 800.
 
''Il Messaggero'' sottolineava, nell'edizione del 1 febbraio 1907, il riscontro acquisito in breve tempo dal nuovo sodalizio sportivo in città: «''Questa unione sportiva che ha per principale scopo l'educazione fisica, stante il sempre crescente numero di soci, ha occupato nuovi locali [...] Il geniale ritrovo è frequentato dalle più stimabili persone della città che lodano e incoraggiano il salutare sviluppo dell'Associazione''»<ref name="renna06"/>.
=== Dal Medioevo al Cinquecento ===
Successivamente alla [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'Impero romano d'occidente]] del [[476]], non si hanno notizie di Pescara sino al [[VI secolo]] d.C., quando venne conquistata dai [[Bizantini]] durante la [[Guerra gotica (535-553)|guerra greco-gotica]]. Conquistata in seguito dai [[Longobardi]], Aterno assunse il toponimo ''Piscaria''. Il feudo fu sotto la giurisdizione dell'[[abbazia di Montecassino]], e poi dal [[XII secolo]] sotto [[Abbazia di San Giovanni in Venere|San Giovanni in Venere]], fin quando nel [[1140]] i [[Normanni]] la conquistarono. Passando di feudatario in feudatario, tra cui il poeta [[Sordello da Goito]], Pescara non conobbe al livello urbano grandi modificazioni fino al 1510 con la decisione [[Carlo V]] d'Asburgo di costruire la fortezza. Nei registri di San Giustino (Chieti) e di San Giovanni in Venere si sa che già nel XII-XIII secolo la città era dotata di diverse chiese: una dedicata al Salvatore, San Cetteo, a San Tommaso, a Santa Maria di Gerusalemme e a San Nicola. Molte di queste chiese vennero assorbite dai successivi monasteri che si crearono dal [[XIII secolo]] come quello di San Francesco in Largo dei Frentani, quello di Sant'Agostino e delle Benedettine (che si trovava nell'area del mercato coperto di Portanuova). Delle chiese storiche sopravvisse, almeno sino alle soglie del [[XX secolo]], solamente la modesta chiesa del Santissimo Sacramento, sostituita negli anni 30 dall'odierna San Cetteo.
 
Lo stesso club, tuttavia, ha scelto di considerare come propria data di costituzione non la fondazione della polisportiva (5 marzo 1906), come da prassi ampiamente consolidata con esempi illustri quali il [[Genoa_Cricket_and_Football_Club|Genoa]] (1893) ed il [[Associazione_Calcio_Milan|Milan]] (1899) (polisportive che comprendevano ''cricket'' e ''football''), ma bensì il cambio di denominazione in ''CXIX Legio [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|M.V.S.N.]] Frosinone'' e la sua conseguente affiliazione alla [[Federazione_Italiana_Giuoco_Calcio|FIGC]] avvenute oltre vent'anni dopo, il 19 settembre 1928<ref name=1928frosinonecalcio>{{Cita web|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190412141849/https://www.frosinonecalcio.com/it/buon-compleanno-frosinone/|url=https://www.frosinonecalcio.com/it/buon-compleanno-frosinone/|titolo=Buon compleanno Frosinone|editore=frosinonecalcio.com|data=19 settembre 2017}}</ref><ref name=1928atuttapagina>{{Cita web|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190426125126/http://www.atuttapagina.it/2016/09/il-frosinone-ne-fa-88-il-19-settembre-1928-la-fondazione-della-societa-giallazzurra/|url=http://www.atuttapagina.it/2016/09/il-frosinone-ne-fa-88-il-19-settembre-1928-la-fondazione-della-societa-giallazzurra/|titolo=Il Frosinone ne fa… 88, il 19 settembre 1928 la fondazione della società giallazzurra|nome=Gabriele|cognome=Margani|editore=atuttapagina.it|data=19 settembre 2016}}</ref>.
=== La fortezza spagnola ===
{{vedi anche|Fortino del Pescara}}
[[File:Piazzaforte pescara.jpg|thumb|La Piazzaforte di Pescara]]
Carlo V, cercando di arginare il problema dei <nowiki>[[Corsari barbareschi]]</nowiki> che flagellavano le coste italiane, decise di dotare il [[Regno di Napoli|Regno]] di nuove difese e fortificazioni: A Pescara le vecchie fortificazioni normanno-bizantine ed il castello fatto erigere negli anni '20 del Quattrocento da [[Giacomo Caldora]] diventarono rapidamente obsoleti in rapporto agli avanzamenti tecnologici delle artiglierie. Il sovrano si preoccupò dunque di realizzare una nuova imponente fortezza a difesa del porto e dei confini settentrionali del Regno. Il progetto fu di Eraldo di Belreduc, i lavori vennero proseguiti sino agli anni '60 del Cinquecento durante il governo di [[Pedro Afán de Ribera]] duca D'Alba. La cittadella, non aveva molti residenti civili, sempre in minoranza rispetto ai militari a guardia del porto.
 
{{Doppia immagine verticale|destra|Frosinone_calcio_old_.jpg|US_Frusinate_old.png|200|Squadra giovanile (1907, archivio Bottoni) e, in basso, una delle prime formazioni dell'''US Frusinate''}}
Cinque grandi bastioni vennero eretti nella parte a sud del fiume, circondando l'abitato (bastioni Sant'Antonio, San Rocco, San Giacomo, San Nicola e San Cristoforo presso il castello) ed altri due a nord del fiume (bastioni San Vitale e San Francesco, che inglobavano il deposito dei cannoni e la dogana). L'opera fu concepita a pianta pentagonale irregolare, con le porte di accesso poste accanto i bastioni (sino al 1943 si conservava ancora la Porta maggiore presso le caserme borboniche); il ponte romano costituiva l'unico attraversamento del fiume.
 
Tale modalità appare assai inusuale se si considera la costituzione di molte altre società sportive, come ad esempio la ''[[Società_Sportiva_Lazio|Società Podistica Lazio]]'' (la quale, fondata nel 1900, si affiliò alla FIGC nel 1908 e istituì una sezione calcio solo nel 1910<ref name=splazio>{{Cita web|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190424122820/http://lazio.lnd.it/storia-comitato-regionale-lazio-capitolo-1/|url=http://lazio.lnd.it/storia-comitato-regionale-lazio-capitolo-1/|titolo=Storia del Comitato Regionale Lazio – Capitolo I|editore=FIGC LND Comitato regionale Lazio|accesso=24 aprile 2019|dataarchivio=24 aprile 2019|urlmorto=sì}}</ref>) oppure il ''Genoa Cricket and Football Club'' (che si affiliò cinque anni dopo essere stato creato come polisportiva)<ref name=genoa>{{cita web|url=http://genoacfc.it/genoa-c-f-c/1893-1897-le-origini/|2=sitoGenoacfc.it|titolo=1893 VS. 1897 Le Origini|accesso=15 settembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150627040948/http://genoacfc.it/genoa-c-f-c/1893-1897-le-origini/|dataarchivio=27 giugno 2015}}</ref>.
Questi bastioni sono andati demoliti o interrati già nella metà dell'Ottocento per favorire lo sviluppo della città; fino al 1945 resisteva ancora parte del bastione San Vitale presso Rampigna, successivamente demolito anch'esso. Rimane solo la porzione muraria di via delle Caserme con l'ex bagno penale borbonico. Il bastione Sant'Antonio si trovava tra il Lungaterno sud e l'inizio di via Orazio, il coevo San Cristoforo presso Piazza Unione al termine di via delle Caserme, a sud, lungo viale Marconi, il bastione San Nicola era invece all'incrocio di questa via con via dei Marrucini, il bastione San Giacomo in posizione centrale, sorgeva presso piazza Alessandrini, dove oggi si trova il [[Mediamuseum]], la sua coeva cappella era quella di San Giacomo, distrutta nel 1943, poi c'era al termine di via Conte di Ruvo nel sottopassaggio ferroviario all'incrocio con via Orazio il bastione San Rocco, per poi risalire lungo la strada sino al Sant'Antonio.
 
In realtà, prima ancora del cambio di denominazione sociale indotto dal [[regime fascista]]<ref name=fascismo>{{Cita web|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190424114430/http://lazio.lnd.it/storia-del-comitato-regionale-lazio-capitolo-8/|url=http://lazio.lnd.it/storia-del-comitato-regionale-lazio-capitolo-8/|titolo=Storia del Comitato Regionale Lazio – Capitolo VIII|editore=FIGC LND Comitato regionale Lazio}}</ref>, l<nowiki>'</nowiki>''U.S. Frusinate'' aveva già ottenuto l'affiliazione alla FIGC nel 1923 e si era occupata dell'attività agonistica figurando nei ranghi federali del campionato di IV Divisione Lazio 1923-1924 Girone B<ref name="renna06b4"/>, come confermato anche dal sito ufficiale della FIGC - Comitato regionale Lazio<ref name=FIGCventidue>{{Cita web|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190424114028/http://lazio.lnd.it/storia-del-comitato-regionale-lazio-capitolo-6/|url=http://lazio.lnd.it/storia-del-comitato-regionale-lazio-capitolo-6/|titolo=Storia del Comitato Regionale Lazio – Capitolo VI|editore=FIGC LND Comitato regionale Lazio}}</ref>.
Presso Castellammare, i due bastioni San Vitale e San Francesco: il primo si trovava presso la zona di Rampigna, l'altro sorgeva tra corso Vittorio Emanuele II e piazza Duca d'Aosta. Negli anni '30, dopo la sua demolizione, vi fu costruito sopra un edificio che ne ricalcava le forme, il [[Teatro Massimo (Pescara)|teatro Massimo]].
 
Il ''team'' ciociaro in quel periodo a livello organizzativo era coordinato da Augusto Diamanti, figura di riferimento che era a capo dei dirigenti della società. Nella formazione titolare giocavano tra gli altri: Biagi (portiere), Armando Niro, Nobili, Magni, Luigi Diamanti, Dante e Giulio Toscani, Aldo e Renato Calmanti (quest'ultimo sarebbe stato capitano anche per tanti anni a venire, militando anche in I divisione fino a metà degli anni 30, quando morì improvvisamente di infarto all'età di 29 anni)<ref name="renna06b3"/><ref name="renna06b4">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 29}}.</ref>.
=== Portanuova ===
[[File:Via d'annunzio.jpg|thumb|260px|Veduta del primo '900 dell'attuale via D'Annunzio: in particolare la vecchia chiesa di San Cetteo]]
La piazzaforte rimase inalterata nel suo aspetto sino ai primi anni del [[XVIII secolo]], quando le antiche fortificazioni vennero progressivamente demolite, lasciando in piedi solo i tratti di via Orazio, via delle Caserme e piazza Unione. Il muro della vecchia cinta normanna sul lato meridionale venne progressivamente assorbito dai fabbricati civili e religiosi, lo spazio fra tale lato (appunto via dei Bastioni) e i nuovi bastioni (via Conte di Ruvo) venne lasciato sgombro per servire come luogo di manovra e piazza d'armi. L'altro lato della vecchia cinta normanna lungo il fiume, era tutto un muro unico a cui venne addossato un lungo fabbricato nella parte superiore, che fu adibito a magazzini e in parte alle carceri (il lungo edificio di via delle Caserme, che si estendeva dal ponte romano sino al castello-bastione San Cristoforo di piazza Unione).<br/>Questa porzione resiste ancora oggi, e dal [[1982]] ospita il [[Museo delle Genti d'Abruzzo]]. L'edificio si mantiene abbastanza conservato, malgrado l'arco moderno aperto nella parte dell'antica porta di accesso, bombardata nel 1943. Nelle carte storiche, degli edifici religiosi e civili, si individuano le piante delle chiese del Santissimo Sacramento (ancora visibile in fotografie di fine ottocento, prima che nel 1929-38 fosse demolita e ricostruita), la chiesa del Rosario (in via dei Bastioni) e la chiesa di San Giacomo (largo dei Frentani). Dopo i disastrosi bombardamenti del settembre 1943, queste due chiese andarono distrutte, e si preferì costruire altre strutture, come la nuova chiesa dell'Adorazione ed il moderno palazzo del Genio civile.
 
[[File:Gazzetta_dello_sport_28_giugno_1922_59_fanteria_-_US_frusinate_6-0.jpg|thumb|246x246px|left|''La Gazzetta dello Sport'': 28/6/1922, ''59º Fanteria''-''US.Frusinate'']]
La quasi totalità delle abitazioni civili era divisa in 3 contrade: quella via delle Caserme, contrada del corso Manthoné (allora via di Mezzo) e contrada via dei Bastioni; vi erano due piazze, una a levante, piazza Unione, ed un'altra a ponente, piazza Municipio, poi Garibaldi. Sulla riva sinistra, a cui si accedeva con un ponte di barche dopo la caduta del ponte romano, le abitazioni civili erano scarsissime: vi sorgevano la caserma di cavalleria (dove oggi si trova la caserma di polizia con l'ex cappella settecentesca del Carmine), accanto il bastione San Vitale (demolito dopo il [[1945]], allora era usato come deposito); e villa Rampigna (oggi campo sportivo, dove sorgeva il bastione) nella quale sorgeva il quartiere dei soldati, con appunto la cappella della Madonna del Carmine. Dalla parte esterna le mura del fortilizio erano lambite dalle acque stagnanti delle paludi; sulla riva sinistra le acque della Vallicella, comprese fra il fiume e via Ravenna, occupavano quasi tutta l'area dell'odierno centro di Pescara.
 
L'attività della compagine frusinate all'inizio degli anni 1920 è testimoniata dalle cronache sportive dell'epoca, tra le quali un articolo del 1922 pubblicato su ''[[La Gazzetta dello Sport]]''. Esso riporta la descrizione della gara giocata il 28 giugno 1922, presso il Campo ''Madonna della Neve'' di Frosinone, tra il ''59º Fanteria Frosinone'' e la ''U.S. Frusinate''. L'incontro ufficiale, diretto dall'arbitro Carlo Magni e disputato alla presenza del sindaco Piero Gizzi e delle autorità militari, era valevole per l'assegnazione del premio ''Comune di Frosinone''. La vittoria andò alla selezione dell'Esercito per sei reti a zero<ref name="renna06b">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 23}}.</ref><ref name=multimediatv>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/watch/?v=1080737918716573|titolo=TG Sport Storia - Frosinone Calcio 1928? Un falso storico - 19/2/2019}}</ref>. Nella file di quest'ultima erano schierati giocatori di esperienza come [[Vincenzo Fresia]], quattro volte [[Albo d%27oro del campionato italiano di calcio|campione d'Italia]] con la [[Football_Club_Pro_Vercelli_1892|Pro Vercelli]] ed ex maglia numero 9 in Nazionale<ref name="renna06b2">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 26}}.</ref>, il quale prestava servizio come tenente a Frosinone nel 59º Reggimento Fanteria<ref name="renna06b2"/>.
=== Dal Settecento all'Ottocento ===
Sulla destra del fiume c'era l'altra palude della Palata, stagnante nella zona attualmente compresa tra viale Marconi e il mare. Dal grande assalto della flotta ottomana del [[1556]], guidato dall'ammiraglio [[Piyale Paşa]] respinto da Giovan Girolamo Acquaviva [[Ducato di Atri|duca di Atri]], Pescara non subì attacchi rilevanti sino alla guerra di successione spagnola-austriaca del [[1707]]. Gli [[Arciducato d'Austria|austriaci]] occuparono il [[Regno di Napoli]] ed arrivarono a Pescara il 7 settembre di quell'anno, mentre gli [[Impero spagnolo|spagnoli]] si asserragliavano con pochi uomini, capitanati dal duca [[Giovan Girolamo II Acquaviva d'Aragona|Giovan Girolamo II Acquaviva]] e furono costretti a capitolare dopo un lungo assedio. Gli austriaci abbandonarono la fortezza solo nel [[1734]], dopo aver a loro volta subito l'assedio degli spagnoli, che aprirono una breccia nel bastione San Vitale.
 
In un altro ''match'' giocato il 27 agosto dello stesso anno, la squadra frusinate raggiungeva nella ripresa sul definitivo 1-1 i rossoneri del ''C.S. Alatri'' grazie ad una marcatura del proprio capitano Renato Calmanti<ref name="renna06b3">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 28}}.</ref>.
La fortezza fu coinvolta anche nelle guerre napoleoniche: nel [[1799]] Pescara fu occupata dalle truppe [[Prima Repubblica francese|francesi]], venendo però riconquistata dalle milizie borboniche nel maggio dello stesso anno. Nel Settecento, al livello urbano, 2 terzi della popolazione erano disseminati ormai fuori dalle mura, divisi in due agglomerati distinti: Pescara a sud, inclusa nel [[distretto di Chieti]], e [[Castellammare Adriatico]], a nord del fiume, nato sui colli retrostanti. Il primo nucleo nella parte bassa di Castellammare si andò formando presso la selva dei Ciappini, un'area boschiva che si estendeva dalla depressione della Vallicella fino al fosso Mazzocco, nelle zone attualmente comprese fra via Regina Margherita e corso Vittorio Emanuele II (allora conosciuto come ''provinciale per Teramo''). Tuttavia la zona collinare resterà il baricentro del paese fino alla fine del 1800.
[[File:Castellammare Adriatico - Corso Vittorio Emanuele - cartolina.jpg|thumb|260px|Corso Vittorio Emanuele II nel 1910, incrocio con Corso Umberto I nell'allora Castellammare Adriatico|alt=]]
Sostanzialmente l'aspetto del litorale di Pescara era uguale a quello di Castellammare: una grossa estensione di pini comprendeva il territorio tra Palata e il fosso Vallelunga sino a [[Francavilla al Mare]]; le prime operazioni di bonifica delle due paludi furono del [[1819]], interrotte però l'anno seguente; vennero poi riprese nel [[1834]] con l'insabbiamento della Vallicella e la trasformazione della Palata in insenatura marina (il lago della Pineta Dannunziana), avviando quel processo di urbanizzazione con villini altoborghesi, che avrà l'apogeo tra la fine dell'ottocento e il primo novecento.
 
In quel periodo la presenza di giocatori di categoria nella selezione militare stimolò l'attività agonistica dell<nowiki>'</nowiki>''Unione Sportiva Frusinate'', la quale era schierata in campo con i colori sociali bianco ed azzurro<ref name="renna06b27">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 27}}.</ref>.
Castellammare nel frattempo si stava sviluppando lungo l'ex Vallicella, soprattutto in seguito alla costruzione della [[Stazione di Pescara Centrale (RFI)|stazione centrale]] nel 1863, lungo le due direttrici principali di corso Vittorio Emanuele II e corso Umberto I fino al mare. Più ad est, sulla sponda nord del fiume, si trovava il rione del borgo marino, borgata popolare abitata prevalentemente dai pescatori che pagavano l'affitto al barone De Riseis che qui aveva la sua villa e le sue piantagioni (dove oggi sorge l'omonimo parco pubblico). Alcuni edifici del vecchio borgo marino sono ancora esistenti, occupando le zone di via Gobetti, via Puccini, via Lazio e via don Bosco.
 
[[File:Renato_calmanti.jpg|miniatura|verticale=0.57|Calmanti, capitano di ''U.S. Frusinate'' e ''Bellator Frusino'']]
Le prime attività di tipo industriale nella pianura castellammarese sorsero già alla fine del [[XVIII secolo]], sviluppandosi dalla fornace Muzii (con annessa cappella di Sant'Anna), in parte ancora conservata lungo il viale G. Bovio. Presso la fornace, che sino agli anni '60 era ancora adorna dell'ingresso monumentale ad arco con orologio, si trovava la villa di Leopoldo Muzii, sindaco illuminato di Castellammare che adottò i primi piani regolatori per lo sviluppo edilizio, facendo bonificare le aree circostanti, realizzando gli impianti fognari, provvedendo all'istituzione delle prime scuole e spostando definitivamente la sede comunale dalla sede collinare nella sede di viale Bovio dove oggi opera il [[Conservatorio Luisa D'Annunzio]].
[[File:Ponte pescara 2.png|thumb|Ponte di ferro sulla Pescara|alt=]]
Ben presto Castellammare andò sviluppandosi a sud, appunto lungo i due assi di corso Vittorio Emanuele II e corso Umberto I: all'incrocio di questi venne istituito un piazzale del mercato, dedicato dapprima a Vittorio Emanuele II e attualmente al Sacro Cuore, dal nome della nuova parrocchia che vi venne eretta dal 1886. Lo sviluppo della città veniva dunque "conteso" da due direttrici, da una parte in direzione dello scalo ferroviario e di Pescara, dove si trovavano le varie casupole dei ferrovieri in gran parte demolite dai primi anni '30 per monumentalizzare il corso Vittorio Emanuele II, mentre dall'altra verso nord, nelle zone di viale Bovio e viale Muzii, dove risiedevano gli uffici pubblici e gli interessi dei latifondisti e proprietari del tempo.
 
Dopo l'affiliazione alla FIGC del 1923 e l'iscrizione alla IV Divisione Lazio, nel 1925 la ''Unione Sportiva Frusinate'' passò il testimone alla nuova ''Società Sportiva Alba Frusinate''<ref name="Panini19"/><ref name="renna06b5">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 30}}.</ref>.
Come diretta conseguenza della sistemazione degli impianti ferroviari della [[Ferrovia Adriatica|linea Ancona-Foggia]] ([[1862]]), Pescara cominciò a svilupparsi fuori dall'antico abitato delle mura, sulla riva meridionale del fiume, in una vasta area pianeggiante. Le prime demolizioni della fortezza, il tratto di via Orazio del bastione San Rocco-Sant'Antonio, furono provocate proprio dalla necessità di costruire la ferrovia con la [[Stazione di Pescara Porta Nuova|stazione Porta Nuova]]; il nuovo ponte ferroviario venne costruito al posto del precedente in legno, appoggiandosi a destra sui resti del bastione Sant'Antonio. Nuove vie vennero costruite nel [[1869]], con lo sviluppo sempre maggiore della città: un'uscita fu disposta fuori dal bastione San Nicola (via Conte di Ruvo all'incrocio con viale Marconi), la seconda ad ovest del bastione San Rocco con il sottopassaggio nel rilevato della ferrovia, ed infine un'altra aperta verso la campagna a sud in corrispondenza di viale G. D'Annunzio.
[[File:Pescara ex Stazione Centrale0001.JPG|thumb|Storica stazione di Pescara Centrale]]
Una pianta del [[1886]] testimonia lo sviluppo della città a sud, verso la Pineta. In base al piano di ampliamento del [[1884]] furono costruiti il corso della Marina (via Conte di Ruvo) con i giardini di piazza XX Settembre (oggi piazza Alessandrini), e il corso Umberto I (oggi viale d'Annunzio, all'altezza del Teatro Michetti e della chiesa di San Cetteo). Il corso della Marina, parallelo alla via dei Bastioni, scorreva dall'uscita est del bastione San Nicola, a quella ovest del bastione San Rocco ed andava ad unirsi (oggi tramite un sottopassaggio ferroviario) alla via Tiburtina. Il secondo corso iniziava da piazza del Municipio (oggi Garibaldi), all'incrocio con corso Manthoné, e dopo aver incrociato via Conte di Ruvo, terminava in una semplice piazza rotonda in aperta campagna, all'altezza dell'ex Caserma Di Cocco. Lungo queste direttrici iniziarono a sorgere le prime ville in stile eclettico, molte delle quali progettate da [[Antonino Liberi]]. Il ponte metallico che univa le rive di Pescara e Castellammare fu ultimato nel [[1893]]: la sua costruzione fu un evento molto importante per le due cittadine, in quanto in precedenza l'unico collegamento era il precario ponte di barche, essendo gli altri ponti sul fiume Pescara di Villanova e di [[Alanno]] a vari km di distanza dalla città. Nel [[1910]] via Vittoria Colonna segnava il limite meridionale dell'abitato, dove iniziava la campagna. Fu più complesso lo sviluppo della contrada Rampigna, al di là del fiume, poiché il territorio pur appartenendo al comune di Pescara era al centro di numerose dispute e contese con il comune dirimpettaio di Castellammare, e la rivalità tra le due città non permise mai il raggiungimento di accordi soddisfacenti per entrambe le parti.
 
Alla fine del decennio l'attività sportiva a Frosinone ricevette nuovo impulso dalle [[Sport_e_fascismo|politiche fasciste]] di incentivazione all'eserczio fisico e allo sport<ref name=sportventennio>Augusto Parboni, Lo sport nella concezione fascista, "Lo sport fascista", n. 6 (1928), pp. 1-6</ref>, nonché dalla espansione economica e politica che la città attraversò in seguito all'istituzione della [[Provincia di Frosinone|nuova provincia]] di cui divenne capoluogo nel 1927<ref name=provinciaFR>[[s:R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1 - Riordinamento delle circoscrizioni provinciali|Regio Decreto Legge 2 gennaio 1927, n. 1, art. 1]]</ref>. In questo contesto il 19 settembre 1928 la società venne rifondata e cambiò denominazione in ''Gruppo Sportivo CXIX Legione M.V.S.N. Frosinone'', affiliandosi quindi nuovamente alla ''Federazione Italiana Giuoco Calcio''<ref name=1928atuttapagina/>. Il 25 settembre la squadra si iscriveva al campionato di III divisione girone B<ref name="renna06b6">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 50}}.</ref>.
A causa dei canali di prosciugamento della palude Saline inoltre l'abitato di Pescara incontrò varie difficoltà ad espandersi verso il mare, avendo il sud come unica possibile direzione di sviluppo, allungandosi verso la Pineta, a differenza della rivale Castellammare che continuò invece la sua espansione edilizia sempre più verso la riviera, divenendo presto un rinomato centro turistico.
 
Il 17 ottobre 1929 il giornale sportivo ''Il Littorale'' riportava la notizia dell'affiliazione della nuova ''Polisportiva Bellator Frusino'' alla FIGC. La polisportiva, che raccoglieva l'eredità dalla ''CXIX Legione M.V.S.N. Frosinone'', era guidata da Pier Luigi Tinelli. La squadra partecipò al campionato di III Divisione girone C, mentre la stagione seguente fu inserita nel girone B<ref name="renna06b8">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 54}}.</ref>.
Il deposito delle locomotive, che in origine si trovava a Pescara, venne trasferito a Castellammare presso un grande scalo, che divenne punto di aggregazione dei ferrovieri che qui costruirono le loro case. Le caratteristiche differenti tra le due realtà cittadine sono ancora oggi parzialmente visibili, malgrado le distruzioni del 1943 e la ricostruzione tumultuosa e selvaggia della nuova città: Castellammare occupava tutta la fascia litoranea a nord del fiume con ville e villini lungo la riviera ed i due assi viari di corso Vittorio Emanuele II e corso Umberto I, Pescara invece era caratterizzata dalle piccole case settecentesche a uno o due piani del centro storico, dai palazzi signorili ottocenteschi di viale D'Annunzio e dai villini della Pineta Dannunziana del primo novecento.
 
=== IlGli primoanni Novecento1930 e l'unione1940: per due volte in terza serie ===
[[File:Via-regina-elena-palazzo-ciaranca.jpg|thumb|Palazzo Ciaranca: incrocio via Regina Elena con il corso Umberto I]]
Già dai primi anni del 900 si andava formando, in parallelo all'attenuarsi delle rivalità fra i due centri, l'idea dell'unificazione delle cittadine, ma primi concreti progetti di fusione risalgono al [[1922]], quando su interessamento di [[Giacomo Acerbo]] e [[Gabriele d'Annunzio]], essendo ormai evidenti le grandi potenzialità di sviluppo dell'area, iniziarono le prime attività di [[Gruppo di pressione|lobby]] sul governo centrale. In seguito [[Benito Mussolini]], nel [[1924]], annunciò dal balcone del Circolo Aternino l'imminente costituzione della quarta provincia d'Abruzzo, e infine l'opera avvenne nel [[1927]], quando la città venne unita e contestualmente elevata a capoluogo di una provincia che occupava i territori dell'ex [[Circondario di Penne]] (salvo il [[Mandamento di Bisenti]]) e dei comuni a sud del fiume Pescara sino alla [[Majella]]. A ricordo di questo processo fu denominato del piazzale del bastione San Cristoforo come piazza Unione.
 
All'inizio degli anni 1930 il campo da gioco era ubicato in località [[Madonna della Neve (Frosinone)|Madonna della Neve]]; successivamente si giocò in via Casilina Nord e in via Valle Fioretta (nelle vicinanze del ''Casaleno'', dove oggi sorge il [[Stadio Benito Stirpe|Benito Stirpe]]), mentre lo storico [[Stadio Matusa|stadio comunale]], nel quale il Frosinone Calcio ha giocato fino al 2017, venne costruito nel 1932 su progetto dell'ingegner Edgardo Vivoli<ref name="renna06b10">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 66}}.</ref>.
Negli anni seguenti il 1927 vennero completate le opere di bonifica delle ultime aree paludose a sud e a nord del fiume, permettendo l'edificazione di nuovi quartieri presso Portanuova, fra viale Marconi ed il mare; contestualmente Castellammare si estendeva con le sue ville e villini sino a piazza San Francesco, compresa tra i due assi stradali di via Regina Margherita e via Regina Elena. A sud del fiume il nucleo originario di Pescara vecchia aveva ormai perso il suo aspetto originario, accerchiato dalle nuove costruzioni su tutti i lati.
 
[[File:Cavallini_33-34_Frosinone.png|miniatura|verticale=0.5|1933-1934, Cavallini in maglia giallazzurra]]
<br />
La prima squadra di calcio frusinate che si rivelò competitiva a livello agonistico fu espressa dalla ''Polisportiva [[Frosinone#Et.C3.A0 antica|Bellator Frusino]]'', nata nel 1929 dalla ''CXIX Legione M.V.S.N. Frosinone'' attraverso un cambio di denominazione societaria<ref name="Panini19"/>. I colori sociali del sodalizio furono inizialmente il rosso e il blu (colori che richiamavano lo stemma cittadino), diventando poi giallo chiaro e infine giallo e azzurro (colori presenti sullo stemma della nuova provincia istituita pochi anni addietro)<ref name="renna06b7">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 54}}.</ref>.
[[File:Pescara, Province of Pescara, Italy - panoramio - trolvag (19).jpg|thumb|Palazzo del Governo]]
[[File:Ponte littorio.png|thumb|Ponte Littorio]]
Molti erano i villini di pregio a Castellammare, come palazzo Ciaranca all'incrocio di corso Umberto I con via Regina Elena, la villa Sabucchi in stile neogotico, villa De Riseis, i palazzetti in stile eclettico del corso Umberto I ed i villini liberty della riviera.
 
Questa formazione infatti, dopo alcuni campionati di III Divisione e un anno nel torneo provinciale ''Ulic'' del Basso Lazio (con le due squadre Frosinone I in giallazzurro e Frosinone II in biancoverde), riuscì ad arrivare nel 1934 alla Prima Divisione (che di lì a un anno fu ridenominata ''Serie C''); determinante fu in questo periodo la figura del presidente Emilio Frongia<ref name="renna06b9">{{cita|Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|p. 60}}.</ref>.
All'ingresso del corso, affacciata sull'allora piazza del Mercato, sorgeva la costruzione neoromanica, con accenni gotici, della [[Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Pescara)|chiesa del Sacro Cuore]], mentre al termine del corso, sul mare, si trovavano da una parte il palazzo Verrocchio (ancora esistente, in stile eclettico), ed il teatro Pomponi (costruito nel [[1922]] e successivamente demolito nel [[1962]]), che precedevano il piazzale del monumento ai caduti, dove oggi si trova la [[Fontana la Nave|fontana ''La Nave'']] di [[Pietro Cascella]].
 
Curiosamente indossò la maglia del Frosinone anche [[Giuseppe Meazza]], in quel periodo già capocannoniere e trascinatore dell'[[Football_Club_Internazionale_Milano|Ambrosiana-Inter]] verso lo scudetto nonché futuro campione del mondo con la Nazionale, che fu schierato il 14 aprile 1932 in una partita amichevole contro la Lazio e andò a segno nella seconda frazione di gioco<ref name="renna06b9"/>.
Anche a Portanuova vennero costruiti alcuni edifici di pregio, come il palazzo della sottoprefettura (distrutta nel 1943), che sorgeva accanto la chiesa di San Cetteo ed il teatro Vicentino Michetti del [[1910]], affiancato al palazzo in stile liberty di Camillo Michetti, nei pressi del vecchio arco di Portanuova. Le altre ville erette lungo via Gabriele d'Annunzio erano il palazzo Perenich (ancora esistente) progettato nel [[1884]] da [[Antonino Liberi]] in stile rinascimentale fiorentino, la villa della scuola "Figlie di Maria" e la villa Argentieri; più a sud nel quartiere della Pineta, nei primi del novecento venne inaugurato il [[Aurum - La fabbrica delle idee|Kursaal]], mentre Antonino Liberi, insieme a Nicola Simeone e Paolo De Cecco, realizzavano diversi villini in stile eclettico (liberty, neogotico, neoclassico, moresco e neorinascimentale), di cui i maggiori esempi sono villa Anna, villa De Lucretiis, villa Geniola, villa La Morgia, insieme alla chiesa neoromanica di Santa Maria Stella Maris.
[[File:Aurum, Pescara 2016.jpg|thumb|Il Kursaal Aurum]]
=== Urbanistica di Pescara nel fascismo ===
Il fascismo a Pescara promosse la monumentalizzazione dei due corsi Vittorio Emanuele II ed Umberto I e la bonifica delle ultime aree che ancora erano infestate dalle paludi. Per quanto riguarda la monumentalizzazione, essa prese decisivo avvio dal [[1933]] in poi con l'architetto De Collibus sotto il governo del podestà Giacinto Forcella. Vincenzo Pilotti e [[Cesare Bazzani]] furono incaricati di realizzare le principali infrastrutture della città, come il Palazzo di città, il Palazzo del Governo, la Prefettura, il palazzo della Camera di commercio (allora delle corporazioni), il palazzo delle poste, la Banca d'Italia, le scuole superiori, in particolare il liceo ginnasio "Gabriele d'Annunzio" ([[1936]]) e lo scientifico "Galileo Galilei". Nel [[1934]] fu anche inaugurato il monumentale ponte Littorio in sostituzione del precedente in ferro, dotato successivamente di sculture bronzee femminili opera di [[Nicola D'Antino]] e di aquile littorie. Vennero poi realizzate altre infrastrutture come la centrale del latte (1934) opera di Florestano Di Fausto (demolita nel [[2010]] dopo anni di abbandono) e l'istituto di credito.
 
Nella seconda metà degli anni 1930 la ''Bellator Frusino'' si sciolse, venendo sostituita dal ''Fascio Giovanile di Combattimento Frosinone'' (F.G.C.) che disputò vari tornei a livello interprovinciale. Con la venuta della guerra tutti i campionati vennero sospesi e la squadra di calcio frusinate scomparve.
Negli anni fra il [[1933]] ed il [[1938]] (dopo la demolizione della precedente chiesa nel [[1929]] per peircoli statici), su sollecitazione anche del poeta D'Annunzio,l'architetto [[Cesare Bazzani|Bazzani]] lavorò al cantiere della nuova [[Cattedrale di San Cetteo|Cattedrale di Pescara]], dedicata a San Cetteo, cosegnando ai cittadini un edificio più moderno e ampio della duecentesca chiesetta del SS. Sacramento. Per la nuova chiesa fu scelto lo stile neoromanico all'abruzzese.
 
La rinascita del Frosinone avvenne nel campionato 1945-1946: i ciociari disputarono il campionato di Seconda Divisione Lazio salendo in Prima Divisione un anno dopo, e, più tardi, furono ammessi d'ufficio alla Serie C della Lega Centro a titolo di propaganda, reputando, la Federcalcio, che la squadra avesse un buon potenziale in termini di bacino d'utenza. Dal 1948-1949 al 1951-1952, i Giallazzurri, guidati dal patron [[Vincenzo D'Itri]], giocarono nel campionato di Promozione della Lega Centro e, nell'estate 1952, vennero inseriti nel torneo di Quarta Serie di nuova istituzione. In quegli anni, fece parte della formazione canarina anche il giornalista [[Sandro Ciotti]].
=== Distruzione nella seconda guerra mondiale ===
{{vedi anche|Bombardamento di Pescara}}
Gran parte del patrimonio edilizio della città andò distrutto o gravemente danneggiato durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. I bombardamenti non furono seguiti soltanto dalla ricostruzione del volto monumentale di Pescara, che si apprestava ormai a diventare la città maggiore della regione già da prima del conflitto, ma vennero costruiti anche interi nuovi quartieri, col conseguente sviluppo delle aree rurali circostanti il centro abitato.
 
=== Gli anni 1950: quarta serie e radiazione ===
Le bombe sganciate dagli alleati il 31 agosto 1943 sulla parte di Castellammare (le zone più colpite furono quelle di via Nicola Fabrizi, corso Vittorio Emanuele II e via Carducci) furono almeno 500 per il peso complessivo di 850 quintali. Per una decina di minuti i velivoli statunitensi agirono indisturbati in città, dove non era stato attuato nessun piano di evacuazione per il pericolo, né esistevano rifugi antiaerei. Le mitragliatrici di protezione situate sui palazzi principali non entrarono in funzione, tutte le bombe caddero sulla riva sinistra del fiume, colpendo il quartiere castellamarese. L'obiettivo era di distruggere postazioni strategiche della città, le infrastrutture principali, la stazione e le postazioni militari della Wehrmacht, ma le "fortezze volanti" in realtà compirono soprattutto un massacro fra i civili, che oscilla tra i 600 e i 3.000 morti.
[[File:Frosinone_sandro_ciotti.jpg|thumb|200x200px|right|[[Sandro Ciotti]] ha militato nel Frosinone nella stagione 1950-1951 in [[Promozione_1950-1951#Girone_L|Promozione Interregionale]]]]
[[File:Area-corso-umberto-rasa-al-suolo.jpg|thumb|Macerie nei dintorni di Piazza Umberto I, via Carducci, e sullo sfondo si intravede il Palazzo Verrocchio]]
 
Dal 1952 al 1958, per sei anni consecutivi, i canarini disputarono il campionato di Quarta Serie, ottenendo come miglior piazzamento un quarto posto nel 1953. La partita più significativa in quest'arco di tempo fu Frosinone-Cosenza del 24 novembre 1957. Il [[Cosenza Calcio|Cosenza]] stava lottando per la promozione ma il Frosinone passò in vantaggio a tre minuti dalla fine della gara. I giocatori del Cosenza reagirono incivilmente al gol scontrandosi con la Forza Pubblica accorsa in campo. L'arbitro, colpito da un atleta calabrese, finì a terra e si rialzò fischiando la fine dell'incontro. I giallazzurri non restarono a guardare e si verificarono numerosi episodi di violenza. Uscito dallo stadio, l'arbitro venne inseguito per qualche chilometro dai sostenitori del Frosinone. Il Cosenza inoltrò ricorso e la [[Corte di Giustizia Federale (FIGC)#La Commissione d'Appello Federale|Caf]] gli diede ragione ribaltando a tavolino il risultato del campo. Il Frosinone espresse il proprio risentimento nei confronti della [[Lega Nazionale Professionisti|Lega Professionisti]] per l'ingiustizia subita e minacciò il ritiro dal campionato. In seguito alla mancata presentazione della squadra nella gara di ritorno a Cosenza, dopo aver subito altre penalizzazioni da parte della Lega e aver rinunciato a giocare a Marsala e Tempio Pausania<ref>Renna Piergiorgio, Storia del Frosinone Calcio, Edizioni Multimedia, Frosinone, 1994</ref> il Frosinone si ritirò dal campionato.
La maggior parte delle vittime furono anziani, donne e bambini, furono colpite la questura, il palazzo delle poste su corso Vittorio Emanuele II, l'istituto tecnico "Tito Acerbo", dove si trovava la caserma per gli allievi piloti; tra questi ultimi si registrò una cinquantina di morti, a causa di una bomba caduta sull'edificio. Molte famiglie che si trovavano nelle case del centro di Castellammare per il pranzo furono colte di sorpresa e cancellate; venne poi colpita la fabbrica di vernici, da cui si sprigionò una nube tossica che rese per ore l'aria irrespirabile. L'attacco improvviso gettò nella confusione anche la gestione dell'emergenza civile, la [[Croce Rossa Italiana|Croce rossa]] disponeva di pochi mezzi di soccorso, i volontari dell'[[Unione nazionale protezione antiaerea|UNPA]] erano dotati soltanto di una maschera antigas, di un elmo e di un'ascia, e così, malgrado la carenza dei soccorsi, alcune persone riuscirono a scampare alla morte, grazie anche all'aiuto dei civili che si misero a scavare tra le macerie degli edifici, spesso a mani nude.
 
I personaggi più importanti di quel ciclo furono i presidenti Domenico Ferrante e [[Angelo Cristofari]] (una delle figure di spicco della storia del club), l'allenatore Genta, i giocatori Azzoni, Gabriele, Diglio, Dini, Spinato, Quercia, Bracaglia, Fortuna, Surina, Piccolomini. Nella stagione 1958-59 il Frosinone, malgrado il ritiro dal campionato precedente, venne incluso nel Campionato Interregionale ma, a calendario già compilato, fu escluso dalla FIGC per non aver perfezionato il pagamento delle tasse di iscrizione. La società, dichiarata fallita, fu radiata dal campionato.
Il 3 settembre fu ordinato lo sgombero civile di Pescara, affinché fossero messi in atto di lavori di ripristino dell'elettricità, dell'acqua, del gas; i resti umani ridotti in condizioni troppo misere per il riconoscimento, vennero ammassati e bruciati per evitare epidemie, anche se diversi cadaveri vennero rinvenuti tra le macerie anche anni dopo la fine del conflitto. Poiché il principale obiettivo di distruggere la ferrovia con la stazione Centrale era stato mancato, la "Radio Londra" parlo di una ''efficace riuscita azione di guerra'' contro un importante centro strategico della costa adriatica, annunciando la distruzione degli impianti ferroviari, l'interruzione dei traffici stradali, il danneggiamento del porto, la distruzione dell'Officina Campione e l'abbattimento dei ponti.<br/>Di contro, il Comando Supremo Italiano nel bollettino di guerra n. 1194 del 1 settembre, cercò di non fornire dettagli, parlando semplicemente di aeroplani che avevano colpito le città di Cosenza, Pisa, Catanzaro ecc, causando numerosi morti.
[[File:Bombardamento pescara.png|thumb|250px|Bombardamento del 20 settembre 1943]]
Il 14 settembre, pochi giorni dopo l'annuncio dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]], ci fu il secondo grave attacco. I cittadini, credendo finita la guerra, si riversarono in strada sventolando fazzoletti bianchi, ma la città fu bombardata ugualmente, seguendo il piano del generale [[Bernard Law Montgomery]] di prendere Pescara per arrivare a Roma. Con quest'attacco, dopo la fallita distruzione della stazione, si mirava ad altri obiettivi strategici, ossia gli uffici pubblici, il centro cittadino, colpendo anche l'altro quartiere di Portanuova, che era rimasto illeso il 31 agosto. La vecchia prefettura su viale G. D'Annunzio, accanto la cattedrale, venne distrutta, così come uno stabile in piazza Garibaldi, con notevoli danni anche al Circolo aternino, ex municipio pescarese. Nella centro storico, i bombardamenti interessarono anche l'unica porta storica di accesso, presso le casermette borboniche della vecchia fortezza in via delle Caserme e le due chiese di San Giacomo e del SS. Rosario, risalenti al XVII secolo (nell'area di Largo dei Frentani), che non verranno più ricostruite. Le bombe arrivarono sino a villa Basile, presso i colli e nel quartiere Zanni, al confine con [[Montesilvano]], danneggiando anche lo stabilimento di Leopoldo Muzii con l'arco dell'orologio (che si trovava in viale G. Bovio).
 
=== Gli anni 1960 e 1970 ===
La strage peggiore si consumò nella stazione Centrale, dove i pescaresi si erano ammassati per saccheggiare i vagoni di un treno di rifornimenti diretto a sud fermo in stazione, che trasportava viveri e risorse come farina, zucchero, sigarette, sale. Durante l'assalto ai vagoni giunse l'attacco aereo, ed in pochi minuti perirono in 600 o 900 persone, trucidate dalle bombe che bersagliarono la ferrovia. Questi ultimi eventi convinsero l'80% dei pescaresi ad abbandonare definitivamente la città, ridotta a un ammasso di macerie, mentre la sede amministrativa si spostava nel comune di [[Spoltore]], al tempo frazione della città. Pescara di fatto divenne una città fantasma, con pochi civili ancora nelle case, il che permise di contenere le morti nelle successive incursioni aeree. Fra gli utlimi atti della distruzione di Pescara vi fu il crollo del ponte Littorio, fatto saltare in aria dai tedeschi in ritirata verso nord nel giugno 1944, per impedire i collegamenti tra le sponde del fiume. Il ponte verrà immediatamente ricostruito alla fine della guerra, chiamato ''Ponte Risorgimento''.
[[File:Sporting Club Frosinone 1971-1972.jpg|thumb|Il Frosinone ritorna in Serie C nella stagione 1972-1973.]]
Nel 1959, nacque l'Unione Sportiva Frosinone che partecipò ai campionati di Seconda Categoria e di Promozione per poi ritornare nell'anonimato delle serie inferiori. Il vero calcio a Frosinone tornò nel 1963 quando lo storico presidente Cristofari insieme a Dante Spaziani e Augusto Orsini, annunciò la nascita dello Sporting Club Frosinone.
 
In [[Serie D]], il Frosinone si classificò sempre nelle prime posizioni, conquistando nel 1966 la promozione in serie C dopo un appassionante duello con il Latina. L'anno seguente, i canarini retrocessero subito in serie D dove, nel 1967-68 arrivarono terzi e, successivamente, quinti e secondi. In questo periodo spiccarono a livello dirigenziale le figure dei fratelli Stirpe, degli allenatori De Angelis, [[Amedeo Amadei|Amadei]] e [[Gennaro Rambone|Rambone]] e dei calciatori Benvenuto, Caputi, Da Col, Del Sette, Fumagalli, [[Raffaele Trentini|Trentini]] (il quale, con 1.204 minuti consecutivi di imbattibilità tra i pali, migliorò il record nazionale) e Gerli.
=== La ricostruzione "senza rughe" ===
[[File:Massimo Palanca, US Catanzaro, 1978.jpg|thumb|210x210px|left|[[Massimo Palanca|Palanca]], in Ciociaria nel 73-74]]
Nella ricostruzione del dopoguerra, le amministrazioni percepirono ugualmente il grande potenziale economico-sociale che la città stava esprimendo da un trentennio, ossia il fatto che Pescara era un importante punto di collegamento mediante la via Adriatica e Tiburtina con Roma e con le città maggiori di Ancona e Pesaro. La città contava circa 50.000 abitanti all'epoca della guerra, una realtà comunque di provincia, una città nastro che si trova lungo le grandi vie di comunicazione, impostata sin dall'inizio soprattutto per quanto riguarda il quartiere Castellammare su uno schema di lottizzazione a scacchiera.
 
Nel 1970-71, il Frosinone del presidente Marocco vantò il record nazionale per la migliore difesa (solo 8 reti subite dal portiere [[Alberto Recchia|Recchia]]) e raggiunse di nuovo la promozione in Serie C, dove i canarini disputarono quattro buoni campionati (il miglior piazzamento fu un settimo posto nel 1972) e lanciarono nel firmamento calcistico la stella [[Massimo Palanca]], capocannoniere del girone meridionale della terza serie nel 1974, e poi bandiera del Catanzaro.
Lo sviluppo nell'entroterra ancora oggi, almeno nella parte nord, è marginale, i principali inconvenienti, oltre alle caratteristiche naturali del Colle Innamorati e della Madonna dei Sette Dolori (dove è stato realizzato il rione di Pescara Colli) e di Villa Raspa, nel comune di [[Spoltore]], sono dati dal fatto che la strada 16 Adriatica Ancona-Foggia anziché scavalcare la parte del porto sopra un ponte, passa attraverso la città stessa, attraversandola per il lungo, sovrapponendo il traffico a quello abituale cittadino; mentre la fascia degli impianti ferroviari, ora tagliando ora scorrendo quasi alla parallela della strada statale, intralciano gravemente lo sviluppo verso l'entroterra. Infatti questo problema era stato analizzato anche dall'ingegner [[Luigi Piccinato]], che si occupò della ricostruzione di Pescara come di varie altre città italiane distrutte dalla guerra. La ferrovia sarebbe stata spostata a monte per permettere l'espansione della città, la costruzione ancora più a monte di un tronco della strada statale per liberare il centro dal traffico, e per riorganizzare l'edilizia della città articolata nei quartieri, poi la salvaguardia delle aree verdi e panoramiche, come il Parco d'Avalos e la Pineta Dannunziana e la Villa Sabucchi.
[[File:Pescara - Piazza della Rinascita.JPG|thumb|Piazza della Rinascita, nota in città come piazza Salotto|alt=]]
Il piano regolatore di Piccinato venne approvato dal Comune nel 1956, ma una proroga concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici, fece avere al piano varie modifiche, a carattere speculativo, che pian piano lo stravolsero. Nel 1957 il piano di Piccinato venne utilizzato nel suo rispetto per la ricostruzione della città ad assi ortogonali, conservando le due strade maggiori del corso Vittorio Emanuele (detto anche Italia) e il corso Umberto I (detto anche della Libertà) e soprattutto rifacendo ex novo Piazza Salotto, ad eccezione del Palazzo Muzii del 1928, che divenne il simbolo della rinascita pescarese, dopo il tragico bombardamento del 31 agosto 1943. Sebbene tuttavia da una parte la ricostruzione procedette regolarmente, dagli anni '50-'60 iniziò la speculazione edilizia che invase le aree dove insistevano i villini ancora in piedi, come Villa Delfico e Villa Urania, speculazione accentuatasi ancora maggiormente negli anni '70-'80, con l'invasione massiccia delle aree del centro storico, anche a Porta Nuova, in cui costruzioni anonime e fuori contesto, venivano addossate alle semplici case sette-ottocentesche.
 
Dal 1975 al 1978 i canarini disputarono il campionato di serie D, sfiorando nella stagione 1976-77 la promozione in C2 al termine di una stagione conclusa al secondo posto alle spalle degli eterni rivali del Latina Calcio.
[[File:Pescara Ponte del Mare 2013-12 by-RaBoe 23.jpg|miniatura|Il ponte del Mare]]
Il progetto di arretrare a monte la ferrovia e la strada statale venne accantonato, la doppia stazione Porta Nuova-Pescara Centrale venne mantenuta, con l'evidente difficoltà di costruzione di nuovi quartieri residenziali: tutta la zona meridionale industriale sulla destra del fiume lungo la via Tiburtina ne risultava scompaginata, le zone verdi rischiarono di scomparire, la Pineta De Riseis affacciata sul lungomare Matteotti venne notevolmente ridotta, il Parco De Felice fu sacrificato alla speculazione, la zona di Villa Sabucchi, con la casa neogotica ancora in piedi ma danneggiata dalle bombe, venne demolita ad eccezione di una torretta, che andò a far parte del parco pubblico; la zona adiacente al nuovo stadio "Cornacchia" poi Adriatico e alla pineta d'Avalos, precedentemente vincolata a destinazione sportiva, viene sacrificata all'intensivo, un altro campo sportivo viene distrutto per la costruzione di un ponte sul fiume, dietro la Prefettura mancò un progetto di sistemazione del verde, costruendovi un parcheggio antistante il piazzale della Parrocchia di Sant'Andrea (1962). Allo stesso modo iniziò l'espansione sui Colli, distruggendo l'antica pineta con il viale alberato che da Colle Innamorati saliva sino al santuario della Madonna dei Sette Dolori.
 
Nel 1977-78, il Frosinone fu promosso nel neonato campionato di [[Lega Pro Seconda Divisione|Serie C2]], per poi retrocedere dopo un solo anno di nuovo in Serie D, dove rimase per due stagioni. Solo un decennio più tardi il Frosinone tornò in quinta serie a causa di una rifondazione a seguito della radiazione dalla FIGC. I protagonisti degli anni 1970 del Frosinone calcio furono i presidenti Marocco e Battista, i tecnici Giuseppe Banchetti e Giuseppe Lupi, i calciatori Brunello, Masiello, Colletti, Dal Din, Vescovi e il bomber [[Paolo Santarelli|Santarelli]], oltre al già citato Massimo Palanca.
In sostanza, sotto le amministrazioni di Antonio Mancini (1956-63), Nevio Piscione (1985-88), Michele De Martiis (1988-90) e Luigi Albore Mascia (2009-14), Pescara vide occupata quasi tutta l'area ancora verde che non era stata colonizzata sino al 1945, non rispettando il piano regolatore, con la creazione di micro-quartieri che mal si collegavano tra loro al livello sociale e stradale, fino alla creazione negli anni '90 di veri e propri quartieri nuovi, non migliorando tuttavia la situazione: si tratta dei quartieri dell'Ospedale attorno l'ex area del convento di San Giuseppe dei Cappuccini (dove insiste la nuova parrocchia progettata da Speranzini), di San Donato (la zona più a sud a confine col fosso Valellunga, dove si trova il carcere), di Rancitelli (la porzione attraversata dalla strada maggiore di via Alessandro Volta con la parrocchia di Nunzio Sulprizio e la Sede Fater S.p.A.) e Fontanelle Nuova per distinguerlo dalla parte vecchia dove si trova la chiesa di San Pietro. Oggi queste realtà urbane sono tristemente note per il fenomeno di degrado sociale e organizzazioni malavitose da parte di coloro che li popolano, residenti principalmente immigrati dal sud Italia o di etnia rom.
[[File:Torri Camuzzi (Pescara).jpg|thumb|Torri Camuzzi]]
[[File:Pescara -Ponte Flaiano- 2017 by-RaBoe 060.jpg|miniatura|Il ponte Flaiano]]
Nel centro nel 1962 venne demolito lo storico Teatro Pomponi, al termine di corso Umberto I e affacciato sul lungomare Matteotti, e vi venne realizzato al suo posto un parcheggio, parzialmente occupato dal 2005 dalla chiesa di San Pietro del Mare. Il nuovo grande teatro di Pescara fu inaugurato più a sud sul lungomare Colombo nel 1963: il [[teatro monumento Gabriele D'Annunzio]], con il caratteristico obelisco in stile egizio, posto accanto all'auditorium Flaiano. Se in sostanza da una parte Pescara sancì una rottura definitiva col proprio passato, acutizzata dalla necessità di ricostruire gran parte la città dopo i bombardamenti, negli anni '60 si andò oltre con la demolizione di una buona parte del patrimonio edilizio superstite, per costruirvi palazzi più grandi e moderni, in grado di ospitare quanti più residenti possibile, come ad esempio accaduto al lato meridionale di corso Umberto I o all'ex piazza XX settembre, oggi piazza Alessandrini, dove aveva sede la storica banca di Pescara, che venne completamente stravolta nel suo aspetto di largo-giardino con la costruzione del Tribunale, dal 2016 trasferito più a sud in una sede più grande; oggi la vecchia struttura ospita il [[Mediamuseum]]. Nuovi complessi hanno concorso alla riqualificazione di questa zona di Portanuova, come il complesso residenziale e commerciale "Il Molino", nei pressi della stazione ferroviaria, il complesso residenziale Torri Camuzzi del 2012 ed il [[ponte Flaiano]] del 2017.
 
=== Gli anni 1980: stagioni in C2 e conquista della C1 ===
Anche l'asse attrezzato, o [[Raccordo autostradale 12|raccordo autostradale Chieti-Pescara]], tangenziale realizzata nella metà degli anni '70, ha inciso notevolmente sulla mobilità urbana (sebbene l'opera sia stata criticata per il pesante impatto estetico sul lungofiume ed il centro storico cittadino), riducendo notevolmente i tempi di percorrenza fra le due città. Venne realizzato lungo la direttrice della [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|via Tiburtina]] nella [[val Pescara]], lambendo il fiume nella riva sud, attraversando tutto il quartiere Portanuova, e finendo in prossimità del lungomare Cristoforo Colombo, all'altezza del [[ponte del Mare]], il ponte ciclopedonale realizzato nel 2009 per collegare le due riviere cittadine presso la foce fluviale. Malgrado la costruzione tumultuosa e spesso selvaggia di intere zone cittadine senza un preciso piano, Pescara già dagli anni '50 si apprestava a diventare la città principale d'Abruzzo non solo al livello economico e demografico, ma anche turistico e politico, diventando dal 1971, insieme allo storico capoluogo aquilano, sede del consiglio, della giunta e della maggior parte degli assessorati regionali.
Il nuovo decennio per il Frosinone iniziò nel migliore dei modi. Nel 1980-81, i ciociari, imbattuti, vennero promossi in C2. Tra i professionisti, il Frosinone non sfigurò ottenendo sempre buoni piazzamenti e esibendo nuovi talenti come Gabbriellini, Perrotti e De Paola.
[[File:Frosinone198990.jpg|thumb|Il Frosinone della stagione 1989-1990, all'ultima annata sportiva prima del secondo fallimento societario.]]
 
Nella stagione [[Serie C2 1986-1987|1986-87]], malgrado una precaria condizione economica, il Frosinone guidato dal presidente Di Vito e dall'allenatore [[Alberto Mari]], ottenne la sua prima promozione in [[Lega Pro Prima Divisione|Serie C1]] conquistando il primo posto in classifica con 47 punti davanti all'{{Calcio Ischia Isolaverde|NB}} e ai rivali del {{Calcio Latina|NB}}, sconfitti sul finire della stagione nello scontro diretto decisivo per 3 a 0 che sancì la storica promozione della compagine canarina. Nel corso della prima stagione da neo promossa, i ciociari terminarono a metà classifica.
== Quartieri e circoscrizioni ==
[[File:Zone pescara 4°edit.svg|alt=|miniatura|I quartieri della città: in azzurro le periferie, in arancione i colli nord, in viola il centro città, in giallo Portanuova, in verde la Pineta ed in rosso i colli sud con San Silvestro.]]Oggi il comune è facilmente divisibile, anche a livello socioeconomico, in quattro distinti quadranti separati da fiume e linea ferroviaria, tuttavia a livello amministrativo il Comune di Pescara si suddivide in tre circoscrizioni:
* I Circoscrizione ''Castellamare'' (Pescara centro, Marina nord, Zanni e Santa Filomena)
* II Circoscrizione ''Portanuova'' (Portanuova, Pescara vecchia, Rancitelli, San Donato C.E.P., Fontanelle, Villaggio Alcyone e [[San Silvestro Colle]])
* III Circoscrizione ''Colli'' (Pescara Colli e rione San Giuseppe / Ospedale)
 
L'anno seguente, nella stagione 1988-89 il Frosinone, per un solo punto, retrocesse nuovamente in C2. Dopo un entusiasmante inizio di campionato, che lasciava presagire ben altri obiettivi, l'allenatore Alberto Mari (sostituito poi dall'allenatore Robotti) fu squalificato per una storia legata al calcio scommesse. Fra i calciatori più importanti che negli anni 1980 vestirono la maglia giallazzurra troviamo [[Giorgio Benini|Benini]], Davato, Atzori, Di Liso, [[Marco Cari|Cari]], Cristiano, [[Giuseppe Bellini|Bellini]], [[Maurizio Poli|Poli]], [[Franco Marchegiani|Marchegiani]], [[Claudio Ambu|Ambu]] e [[Edoardo Artistico|Artistico]].
=== I Circoscrizione Castellammare (Pescara centro) ===
{{vedi anche|Castellammare Adriatico}}
==== Zona nord (Santa Filomena) ====
Nella zona nord della città è presente la [[Riserva naturale Pineta di Santa Filomena]] che si estende oltre il confine comunale proseguendo per quasi l'intera riviera di [[Montesilvano]]. All'interno della pineta si trova l'impianto [[Piscine Le Naiadi]]. Il quartiere, già ampiamente urbanizzato negli anni del [[boom edilizio]], ha ritrovato nuova attrattività negli ultimi anni anche grazie alla presenza della ''Strada parco'' ed al futuro passaggio della [[filovia di Pescara]]'','' ed in seguito all'edificazione degli ultimi spazi rimasti verdi fra la ex linea ferroviaria e la statale adriatica, forma un unico tessuto urbano fra Montesilvano e la zona settentrionale di Pescara. Storicamente la zona compresa fra Santa Filomena, la statale adriatica e piazza Duca degli Abruzzi era nota come zona Acquacorrente; nella zona, pochi metri oltre il confine con Montesilvano sulla SS16, è presente lo svicolo ''Pescara nord'' della [[Strada statale 714 Tangenziale di Pescara|Tangenziale di Pescara]]
 
=== Gli anni 1990: rinascita e stagioni tra CND e C2 ===
==== Pescara centro ====
Nell'estate del 1990, dopo aver mancato per tre soli punti la promozione in C1 (categoria dalla quale era stato retrocesso l'anno precedente) il Frosinone venne radiato dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]. Secondo la tifoseria frusinate e l'ex patron del club ciociaro Alfredo Scaccia la società fu ingiustamente radiata su decisione di [[Antonio Matarrese]], reo di aver voluto il fallimento dei ciociari al fine di avvantaggiare il {{calcio Bisceglie|NB}}, squadra della città del suo bacino elettorale.
Il quartiere costituisce il centro della città e ricalca tutto l'abitato del vecchio comune di Castellammare Adriatico.
 
[[File:90-91_b_Frosinone.png|left|thumb|Frosinone-Tivoli 1-0, 11/11/90 - una formazione della rinascita: Cariello, Bonfili, Frioni, Ambu, Strano, Perilli; Biagetti, Nigro, Plati, Pomponi, Mirra.]]
La maggior concentrazione di negozi e servizi della città si trova nel grande quadrilatero pedonale al centro del quartiere, in continua estensione a partire dalle prime chiusure al traffico di corso Umberto I e piazza della Rinascita della fine degli [[anni 90]].<br />
A diversi anni di distanza dai fatti, nel 1999 la Procura di Frosinone indagò Matarrese per la vicenda della radiazione del club gialloazzurro.<ref name=autogenerato1>{{Cita web|1=http://archiviostorico.corriere.it/1999/marzo/03/Matarrese_indagato_Frosinone_co_0_9903031067.shtml|2=Matarrese indagato a Frosinone|editore=Corriere della Sera|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006123632/http://archiviostorico.corriere.it/1999/marzo/03/Matarrese_indagato_Frosinone_co_0_9903031067.shtml|dataarchivio=6 ottobre 2014|data=3 marzo 1999|accesso=17 agosto 2009|urlmorto=no}}</ref> A tal proposito nel 2003 Scaccia ha inoltrato un dossier ai tribunali di Taranto e Lecce.<ref>{{Cita web|http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/10/31/fideiussioni-ultimo-fronte-facevano-fallire-club.html|Fideiussioni, l'ultimo fronte Facevano fallire i club nemici|sito=Repubblica.it|data=31 ottobre 2003|nome=Corrado|cognome=Zunino}}</ref>
[[File:Pescara - Chiesa del Sacro Cuore 02.jpg|alt=|miniatura|Chiesa del Sacro Cuore]]
Le principali vie sono: ''corso Umberto I'', ''corso Vittorio Emanuele II'' e ''viale Giovanni Bovio'' ([[SS 16]]), ''viale J.F.Kennedy'', ''viale Regina Margherita'' e ''via Nicola Fabrizi'', ''via Regina Elena'', ''viale Riviera Nord'' e ''lungomare Giacomo Matteotti'', ''viale Leopoldo Muzii'', ''lungofiume Via Raffaele Paolucci'', ''via Caduta del Forte'', ''via del Circuito'', ''via Firenze'', ''via Cavour''.<br />
Le principali piazze sono: ''piazza della Rinascita'', ''piazza I Maggio'', ''piazza Sacro Cuore'' (dove si trova l'omonima chiesa), ''piazzale della Repubblica'' (sede del terminal bus e della vecchia [[Stazione di Pescara]]), le quali si trovano tutte disposte lungo ''corso Umberto I'', antica arteria centrale della città; ''piazza Italia'' (dove si trovano le sedi di Provincia e Municipio) e ''piazza Duca degli Abruzzi''.<br />
[[File:Pescara Piazza Salotto0003.JPG|thumb|Piazza della Rinascita]]
Esso confina:
* a [[nord]] con i quartieri ''Zanni'' e ''Santa Filomena''
* a [[sud]] con la ''Marina nord'' e ''Portanuova''
* ad [[est]], oltre la ferrovia Adriatica, con i quartieri ''Colli'' e ''San Giuseppe'' (zona ospedale);
* ad [[ovest]] con il [[Mare Adriatico]].
 
Quando pareva inevitabile ripartire dalla Promozione, la società appena rifondata venne inserita in extremis in Interregionale, dove rimane per 4 anni. Nel 1993-94, dopo un campionato dominato quasi per intero, nelle ultime giornate la squadra giallazzurra fu superata da {{Calcio Giulianova|NB}} e {{Calcio Albanova|NB}}. Al termine della stagione venne comunque ripescata tra i professionisti.
{{Citazione necessaria|La popolazione è di 32.000 abitanti.}} Il quartiere è relativamente antico, risalente alla fine dell'800, ma in seguito alle vaste distruzioni dei [[Bombardamento di Pescara|bombardamenti di Pescara]] la maggior parte del costruito risale al periodo compreso fra gli anni [[Anni 1950|'50]] e [[Anni 1970|'70]], risentendo della scarsa qualità e del carattere [[Speculazione edilizia|speculativo]] che spesso caratterizzava l'[[Boom edilizio|edilizia di quel periodo]].
 
Dopo un primo campionato di C2 chiuso a metà classifica, nel 1996 il Frosinone capolista del girone C all'ultima giornata di campionato venne sconfitto 1-0 a {{Calcio Benevento|NB}} e superato in classifica dall'{{Calcio Avezzano|NB}}. Svanì anche il traguardo della promozione ai [[play-off]]: Il Frosinone fu sconfitto in semifinale dall'Albanova. Seguirono campionati mediocri e per tre anni consecutivi la squadra fu costretta giocarsi la salvezza ai [[play-out]]. Fortunato nei primi due, contro {{Calcio Casertana|NB}} e Albanova, il terzo anno il Frosinone fu sconfitto dal {{Calcio Tricase|NB}} e diede nuovamente l'addio alla C2.
<br />
[[File:Pescara - Corso Umberto I.jpg|miniatura|Corso Umberto I]]
 
Se negli anni 1980 il Frosinone giocò tutti i derby in C2, negli anni 1990 gli incontri con i cugini del Latina si disputarono solo nei campionati di Interreginale, CND e serie D.
===== Luoghi d'interesse e strutture =====
 
=== Gli anni 2000 ===
* [[Museo d'arte moderna Vittoria Colonna]]: sorge in piazza I° Maggio; è una struttura che ospita mostre temporanee, progettato negli anni '50 da [[Eugenio Montuori]];
==== 2000-2004: il ritorno fra i professionisti ====
* [[Museo Paparella Treccia Devlet]] (via Piave 129): espone la collezione di antiche [[Maiolica di Castelli|maioliche di Castelli]], è ospitato nella storica [[Villa Urania]] del 1896;
In [[Serie D]] il Frosinone fu quinto nel 2000, mentre l'anno successivo dà vita a un appassionante testa a testa con i pugliesi del {{Calcio Martina|NB}}. Alla fine è secondo, pur avendo realizzato ben 81 punti. La squadra del presidente Rosettano Navarra e degli allenatori Luca e [[Stefano Sanderra]] verrà ripescata in C2. Nei primi due campionati del ritorno in C2 il Frosinone, sulla cui panchina si alternarono ben cinque tecnici, dopo una buona partenza in cui la squadra sembrò potersi inserire nel discorso play-off, chiuse a metà classifica.
*[[Fontana la Nave|La Fontana ''La Nave'']] di [[Pietro Cascella]], al centro di largo Mediterraneo;
*Palazzetto Imperato: progettato da [[Antonino Liberi]] e Nicola Simeone nel [[1926]], è senza dubbio una delle [[Architettura modernista|architetture liberty]] più pregevoli della città. Sorge ai margini di ''piazza Sacro Cuore'', in ''corso Umberto I.''
* Il Palazzo Mezzopreti (1890) e l'adiacente ex Municipio di Castellammare Adriatico (1883) di via Leopoldo Muzii, oggi sedi del Conservatorio di Musica "Luisa D'Annunzio";
* Il Palazzo Verrocchio, oggi sede di un hotel, che si affaccia su Piazza I Maggio dal 1910;
* La moderna Chiesa di San Pietro o Chiesa del Mare con opere di Basilio Cascella, costruita nel 2005 in viale della Riviera nord;
* La [[Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Pescara)|Chiesa del Sacro Cuore]] del 1886, nell'omonima piazza;
* Il Palazzo del Governo, sede della Provincia ed il Palazzo di Città di [[Vincenzo Pilotti]], principali esponenti del [[Razionalismo italiano]] in città, entrambi costruiti nel 1927 in piazza Italia. che dal dopoguerra ospita anche la fontana ''La Pescara'' di Giuseppe di Prinzio ed un mezzobusto bronzeo di D'Annunzio ad opera di Renata Setta Ranieri;
* L'antica stazione di Castellammare Adriatico (in seguito Pescara Centrale) del 1881, che sorge in piazza della Repubblica;
* Il Palazzo delle Poste e dei Telegrafi di [[Cesare Bazzani]] in Corso Vittorio Emanuele II;
* Il Liceo Classico "D'Annunzio" di Cesare Bazzani in via Venezia.
 
[[File:Frosinone_calcio_9_maggio_2004_Maurizio_Stirpe_portato_in_trionfo_Melfi.jpg|thumb|right|I tifosi del Frosinone portano in trionfo il presidente Maurizio Stirpe dopo aver raggiunto la promozione in Serie C1 (Melfi, 19/5/2004)]]
Dal 1988 sono operativi la nuova [[Stazione di Pescara Centrale (RFI)|stazione di Pescara Centrale]], principale scalo ferroviario della città ed il Terminal Bus di piazza della Repubblica per gli autobus urbani ed extraurbani.
Nell'estate del 2003 la società fu rilevata da una cordata di imprenditori ciociari guidata da [[Maurizio Stirpe]]<ref name=nuovadirigenza>{{Cita web|https://archive.fo/rcvnf#selection-395.0-395.67|titolo=La presentazione della nuova società e del nuovo DG Enrico Graziani|editore=robertomonforte.it|data=23 giugno 2003}}</ref>, figlio di Benito, a sua volta presidente del club negli anni 1960. Stirpe chiamerà a Frosinone Enrico Graziani come direttore generale. Graziani aveva già lavorato a {{calcio Teramo|NB}}, ottenendo la promozione in C1. La panchina venne affidata a Giorgini che la stagione precedente arrivò secondo con il Brindisi nel girone C della Serie C2.<ref name=nuovadirigenza/> Dopo un inizio di campionato anonimo il suo posto fu preso da [[Daniele Arrigoni]]<ref name=arrigoni>{{Cita web|https://archive.fo/VuoUz|titolo=La presentazione del nuovo allenatore Daniele Arrigoni|editore=robertomonforte.it|data=30 ottobre 2003}}</ref>, già tecnico di {{Calcio Messina|NB}} e {{Calcio Palermo|NB}} in Serie B. Con il mercato di riparazione, a un organico già competitivo<ref name=squadra2004>{{Cita web|https://archive.fo/97qxn|titolo=La presentazione della squadra presso l'Hotel Ambasciatori di Fiuggi|editore=robertomonforte.it|data=2004}}</ref>, vengono aggiunti giocatori di categoria superiore come [[Ciro De Cesare|De Cesare]], Aquino, Marra, [[Enrico Buonocore|Buonocore]]. La squadra raggiunse le posizioni di vertice, lottando per il primato con il {{Calcio Brindisi|NB}}. Le due squadre si alternarono al primo posto della classifica fino all'ultimo. Nella giornata conclusiva il Frosinone, sotto di un punto rispetto al Brindisi, espugnò [[Melfi Calcio|Melfi]] con un gol di De Cesare, mentre il Brindisi non andò oltre il pari con l'[[Igea Virtus]], sancendo il ritorno in C1 del Frosinone dopo sedici anni<ref name=melfi>{{Cita web|https://archive.fo/ZZxuN|titolo=Il Frosinone è in Serie C1!!|editore=robertomonforte.it|data=9 maggio 2004}}</ref>. Il campionato di [[Serie C2 2003-2004]] è ricordato, oltre che per la storica promozione, anche per le vittorie nei derby con il {{Calcio Latina|NB}}, con cui c'è un'accesa rivalità: in entrambi i match il Frosinone la spuntò per 1-0, con reti di Manca all'andata e di Aquino al ritorno.
[[File:Pescara centrale.jpg|thumb|Stazione di Pescara centrale|alt=]]
 
==== 2004-2006: la scalata alla Serie B ====
=== II Circoscrizione Portanuova ===
Nel [[Serie C1 2004-2005|torneo]] che segna il ritorno in Serie C1, il Frosinone affronta piazze storiche quali [[Cremona]], [[Mantova]], [[Pisa]]. La guida tecnica viene affidata a [[Dino Pagliari]], che riuscirà a portare la squadra al quinto posto finale, valido per l'ingresso nei play-off. L'avversaria designata è il {{Calcio Mantova|NB}} che vincendo entrambi i confronti, conquista la finale contro il Pavia, poi vinta, per la promozione in Serie B. I ciociari in stagione raggiunsero anche la finale della [[Coppa Italia Serie C 2004-2005|Coppa Italia di categoria]], perdendola nel doppio confronto con lo {{Calcio Spezia|NB}}.
[[File:Pescara - Stazione di porta nuova.jpg|miniatura|La stazione di Pescara Porta Nuova]]
 
[[File:Stadio_San_Paolo_30_aprile_2006_Napoli_-_Frosinone_1-1_formazione_Frosinone.jpg|thumb|right|Napoli, Stadio San Paolo, Napoli-Frosinone 1-1. Formaziione del Frosinone (30/4/2006)]]
==== Portanuova (Pescara Vecchia) ====
Pagliari non viene confermato per la [[Serie C1 2005-2006|stagione successiva]], sostituito da [[Ivo Iaconi]]. L'inizio di campionato è altalenante, a causa dello scarso rendimento in trasferta. Segue una ripresa che porta a giocarsi il primato col {{Calcio Napoli|NB}}; nello scontro diretto alla sedicesima giornata, tuttavia, i partenopei si impongono al Matusa. I ciociari riusciranno comunque a conquistare il secondo posto al termine del torneo, proprio dietro al Napoli, che vale per il secondo anno consecutivo la disputa dei play-off. La prima avversaria è la {{Calcio Sangiovannese|NB}}: il Frosinone ottiene il passaggio del turno, nonostante un doppio pareggio per 0-0, grazie al miglior piazzamento in campionato. In finale c'è il {{Calcio Grosseto|NB}} di [[Massimiliano Allegri]], altro sodalizio a non aver mai giocato in Serie B. La gara di andata, in [[Toscana]], termina a reti inviolate. Il ritorno è decisivo: al Matusa, l'11 giugno 2006, i padroni di casa vincono di misura, grazie a una rete di [[Marco Martini]], subentrato all'infortunato [[Ciro Ginestra]], e conquistano la prima storica promozione in Serie B. Nella Coppa Italia di categoria, invece, fu eliminata in semifinale dai campioni del [[Gallipoli Calcio|Gallipoli.]]
[[File:Pescara 2007 -Casa natale di Gabriele D'Annunzio- by-RaBoe 02.jpg|thumb|Casa natale di Gabriele D'Annunzio|alt=]]
 
==== 2006-2010: l'assestamento in Serie B ====
Il quartiere prende il suo nome dalla Porta Nuova, aperta a fine '800 sui resti della mai completata chiesa settecentesca che avrebbe dovuto rimpiazzare l'antica Santa Gerusalemme. Il piccolo centro urbano, fino a fine 800, era circondato dalla vecchia [[Fortino del Pescara|Fortezza borbonica]] ed aveva il suo centro nell'odierna piazza Garibaldi. Questa parte della città, oggi chiamata ''Portanuova,'' circonda il piccolo centro storico della vecchia fortezza (fino al 1927 la città odierna era divisa in due comuni: Pescara a sud del fiume e [[Castellammare Adriatico]] a nord).<ref>{{Cita web|url = http://www.circoloaternino.it/index.php/pescara-e-la-nuova-porta-l-enigma-insoluto-della-toponomastica/|titolo = Pescara e la “Nuova porta” -enigma insoluto della toponomastica - Circolo Aternino Pescara|accesso = 12 febbraio 2016|sito = www.circoloaternino.it}}</ref>
La stagione 2006-2007 è la prima in Serie B nella storia del Frosinone Calcio e coincide con la prima partecipazione assoluta nella serie cadetta della {{Calcio Juventus|NB}}, retrocessa in seguito allo [[Calciopoli|scandalo di Calciopoli]] nonché dalla presenza di altre formazioni storiche come il {{Calcio Napoli|NB}}, il {{Calcio Genoa|NB}} e il {{Calcio Bologna|NB}}.
[[File:Pescara -Centro Storico- 2007 by-RaBoe 005.jpg|alt=|miniatura|Il Museo delle Genti d'Abruzzo presso il ''Bagno penale borbonico'']]
Il quartiere è situato nella zona sud-est della città e dista 1&nbsp;km dal centro cittadino, le vie principali sono: ''corso Manthoné'', ''viale Marconi'', ''via D'Avalos'', e ''viale Vespucci'', che collega ''viale Marconi'' con il ''lungomare Cristoforo Colombo''. Le piazze principali sono ''piazza Garibaldi'', ''piazza Unione'', ''piazza Salvo D'Acquisto'', ''piazza Grue'', ''piazza Luigi Gonzaga'', ''piazza della Marina'' e p''iazza Ovidio''.
 
[[File:Сальваторе Бокетти.jpg|thumb|200x200px|left|[[Salvatore Bocchetti]], al Frosinone nella stagione 2006-2007]]
Esso confina:
Che il primo campionato di [[Serie B]] del Frosinone verrà affrontato con entusiasmo e determinazione lo fa capire subito il calciomercato: la società mette a segno colpi importanti come [[Massimo Margiotta|Margiotta]] e [[Francesco Lodi|Lodi]]. Intanto cominciano i lavori per la ristrutturazione dello [[Stadio Matusa|Stadio Comunale "Matusa"]], la cui capienza aumenta da 5000 a quasi {{formatnum:10000}} posti. La prima partita nel campionato cadetto i canarini giocano allo Stadio Nereo Rocco contro la {{Calcio Triestina|NB}}: la gara finisce 1-0 per i padroni di casa. Seguono i pareggi casalinghi con {{Calcio Arezzo|NB}} e {{Calcio Spezia|NB}} e la sconfitta esterna a {{Calcio Rimini|NB}}; la prima vittoria arriva in casa del {{Calcio Vicenza|NB}}: 2-1 con gol di Margiotta e [[Antonio Di Nardo|Di Nardo]]. Tra le vittorie più importanti nel girone di andata figurano i 2-1 contro {{Calcio Bologna|NB}} e {{Calcio Lecce|NB}} e l'emozionante 1-0 contro il {{Calcio Bari|NB}}, in cui il portiere Zappino para un [[Calcio di rigore|rigore]] ai pugliesi nei minuti di recupero.
* a [[Punto cardinale|nord-ovest]] con il centro città; i due quartieri sono divisi dal fiume [[Aterno-Pescara]]
* ad [[est]] con il Mare Adriatico
* ad [[ovest]] con i quartieri di ''Fontanelle'' e ''San Donato''
* a [[sud]] con la [[Riserva naturale di interesse provinciale Pineta Dannunziana|Pineta di Pescara]] e [[San Silvestro Colle]]
 
Il 28 ottobre il debutto dei canarini contro la {{Calcio Juventus|NB}}: il Frosinone respinge gli attacchi juventini per tutto il primo tempo e parte del secondo e crea anche qualche azione da gol, con le occasioni per Di Nardo e Di Venanzio. La rete della partita la sigla [[Alessandro Del Piero|Del Piero]] (sua duecentesima rete con la maglia bianconera) al 73' ma il Frosinone, seppur battuto, può tornare in Ciociaria a testa alta. Il girone di andata si conclude con il Frosinone che chiude a metà classifica, in una posizione più che soddisfacente per una debuttante. Nel girone di ritorno la squadra frusinate subisce un netto calo di concentrazione, ma riesce comunque a tenersi lontana dalla zona retrocessione fino al termine della stagione. Da segnalare il successo casalingo contro il {{Calcio Cesena|NB}} per 4-1, record di gol realizzati in serie B per i frusinati. Il Frosinone, nel rush finale del campionato, ha dovuto affrontare in 4 partite consecutive squadre come {{Calcio Napoli|NB}}, {{Calcio Juventus|NB}}, {{Calcio Brescia|NB}} e {{Calcio Genoa|NB}}, dove non ha colto alcun punto. È da ricordare, tra le altre, la partita contro la Juventus finita 2-0 per i bianconeri in una giornata di festa e grande orgoglio per la squadra e per l'intera città.
Nell'area immediatamente prospiciente il fiume Pescara, si sviluppa il centro storico cittadino. Esso si innesta sul tessuto urbano della vecchia [[Fortino del Pescara|Piazzaforte Borbonica]]<ref>{{Cita web|url = http://www.ilpescara.it/cronaca/storia-fortezza-borbonica.html|titolo = Storia di Pescara: ecco cosa rimane della Fortezza Borbonica|accesso = 13 febbraio 2016|sito = IlPescara}}</ref>, costruita a partire dalla metà del XVI secolo come struttura difensiva del [[Regno di Napoli]].<ref>{{Cita web|url = http://ilcentro.gelocal.it/tempo-libero/2015/01/18/news/la-real-piazza-di-pescara-in-mostra-all-aurum-1.10695987|titolo = La Real Piazza di Pescara in mostra all’Aurum - Tempo Libero - il Centro|accesso = 12 febbraio 2016|sito = il Centro}}</ref> Essa venne poi progressivamente smantellata a seguito dell'Unità di Italia, e oggi ne rimane solo una parte delle mura in una sala interna del [[Museo delle genti d'Abruzzo|Museo delle Genti di Abruzzo]], al tempo sede delle caserme di fanteria e del tristemente noto ''Bagno Borbonico'', duro carcere per oppositori politici. Le due arterie principali sono ''Corso Manthoné'' e ''via delle Caserme'', che rappresentano anche uno dei centri della vita notturna cittadina. Le due vie si ricongiungono in ''piazza Unione'', dov'è anche presente la rampa d'accesso all'''Asse attrezzato'' ([[Strada statale 16 Adriatica#Diramazione C del Porto di Pescara|SS16dir/C]]).
[[File:Stadio Matusa, Frosinone (2007).jpg|thumb|Il Matusa gremito prima di una partita del campionato di Serie B 2006-2007.]]
 
L'estate del 2007 è caratterizzata da grandi trasformazioni in casa giallazzurra, a iniziare dal cambio in panchina: [[Ivo Iaconi]] lascia Frosinone per approdare all'{{Calcio Ascoli|NB}} appena retrocesso dalla massima serie; a sostituirlo viene chiamato [[Alberto Cavasin]], già tecnico di Fiorentina, Treviso, Lecce e Messina. Partono, tra gli altri, i difensori [[Stefano Argilli|Argilli]] e Lacrimini, il centrocampista [[Fabio Di Venanzio|Di Venanzio]], gli attaccanti [[Salvatore Mastronunzio|Mastronunzio]] e [[José Ignacio Castillo|Castillo]] e soprattutto il portiere [[Massimo Zappino|Zappino]], ceduto al {{Calcio Chievo|NB}}. E proprio dalla società clivense arriva in sostituzione di Zappino il portiere [[Vincenzo Sicignano]]. La società rinnova il sodalizio con i propri gioielli [[Francesco Lodi]], [[Salvatore Bocchetti]], [[Massimo Perra]] e mette a segno importanti colpi di mercato, come [[Daniele Amerini]], [[Felice Evacuo]] e [[Fabio Pecchia]]. La formazione canarina resta quasi sempre distante dalla zona retrocessione.
===== Luoghi d'interesse e strutture =====
Nel corso della stagione, nella quale si affermeranno definitivamente [[Francesco Lodi]] e [[Salvatore Bocchetti]]<ref>{{cita news|url=http://www.tuttofrosinone.com/news/stelle-giallazzurre-salvatore-bocchetti-la-leggenda-del-frosinone-che-fermo-pavel-nedved-20008|titolo=STELLE GIALLAZZURRE - Salvatore Bocchetti, la leggenda del Frosinone che fermò Pavel Nedved|pubblicazione=tuttofrosinone.com|data=29 novembre 2016}}</ref>, la formazione canarina ottiene la sua vittoria più larga nel campionato di Serie B, sconfiggendo per 4-0 il Messina. Il Frosinone conclude il campionato classificandosi a metà classifica, ancora una volta raggiungendo l'obiettivo stagionale della salvezza, ottenuta senza grossi affanni.
 
La [[Frosinone Calcio 2008-2009|stagione 2008-2009]] vede sulla panchina ciociara un nuovo allenatore, [[Piero Braglia]], e la partenza (ritorno nelle file dell'{{Calcio Empoli|NB}}) del prolifico Francesco Lodi. La salvezza arriva matematicamente alla penultima di campionato, con una vittoria per 1-0 contro il {{Calcio Cittadella|NB}}, grazie a un gol del difensore [[Nicholas Guidi]]. Nel corso della stagione tra le file dei canarini brilla soprattutto il brasiliano [[Éder (calciatore 1986)|Éder]], autore di 14 gol.
* la [[Cattedrale di San Cetteo]] in viale D'Annunzio [[File:Pescara - Cattedrale di San Cetteo 01.JPG|thumb|Cattedrale di San Cetteo]]
[[File:Eder_Citadin.jpg|thumb|200x200px|left|[[Éder (calciatore 1986)|Éder]], al Frosinone nella stagione 2008-09]]
* Il [[Museo casa natale Gabriele D'Annunzio]], di corso Manthonè, monumento nazionale;
* La casa natale dello scrittore e sceneggiatore [[Ennio Flaiano]] in piazza Garibaldi;
* Il [[Museo Civico "Basilio Cascella"]] in viale Marconi;
* Il [[Museo delle Genti d'Abruzzo]], situato vicino alla casa natale di D'Annunzio e ospitante varie mostre temporanee e reperti archeologici e storici della zona: esso trova posto in una delle poche vestigia rimanenti della Piazzaforte, cioè negli edifici delle vecchie caserme (da cui prende il nome ''via delle Caserme''), che nel XIX secolo ospitarono anche un duro carcere per oppositori politici del [[Regno delle Due Sicilie]], noto come ''Bagno borbonico'', in cui furono rinchiusi molti patrioti meridionali ed abruzzesi;<ref>{{Cita web|url = http://guide.travelitalia.com/it/guide/pescara/fortezza-borbonica/|titolo = Fortezza Borbonica - Pescara|accesso = 12 febbraio 2016|sito = guide.travelitalia.com}}</ref>
* Il [[Mediamuseum]], che ospita mostre permanenti, una vasta cineteca, e che organizza varie iniziative legate al cinema e alla letteratura, e che si trova nell'edificio del vecchio tribunale in piazza Emilio Alessandrini;
* Il ''Teatro Michetti'', costruito nella prima metà del 1900 in stile liberty in viale D'Annunzio.<ref>{{Cita web|url = http://cultura.regione.abruzzo.it/index.asp?modello=teatrope&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menTeatr4256&tom=256|titolo = Abruzzo Cultura -
Un teatro - Provincia di Pescara|accesso = 12 febbraio 2016|sito = www.regione.abruzzo.it}}</ref> Attualmente in disuso, ne è in progetto la ristrutturazione.<ref>{{Cita web|url = http://www.rete8.it/cronaca/567pescara-soldi-ponte-cielo-a-teatro-michetti/|titolo = Pescara: fondi Ponte Cielo a teatro Michetti|accesso = 13 febbraio 2016|sito = Rete8}}</ref>
* Il Circolo Aternino, sito sul lato sinistro della casa natale D'Annunzio, l'edificio, di origini settecentesche, ha ospitato fino alla fine dell'Ottocento il comune di Pescara (difatti l'attuale piazza Garibaldi era conosciuta come piazza del Municipio, o piazza Grande). Con lo spostamento del municipio, l'edificio cambiò destinazione d'uso, iniziando ad ospitare una delle sedi culturali di massimo spicco nel quadro storico della Pescara del primo ‘900, ossia il Casino Aternino, che prende il nome dal Circolo Aternino che vi aveva sede''.''<ref>{{Cita web|url = http://www.lopinionista.it/notizie/pescara-riapertura-del-circolo-aternino-227965.html|titolo = Pescara, riapertura del Circolo Aternino|accesso = 13 febbraio 2016|sito = Notizie Abruzzo L'Opinionista}}</ref> Ricostruito secondo il progetto originale nel [[2007]] (l'edificio fu danneggiato e profondamente alterato dopo gli eventi bellici), oggi ospita eventi e mostre temporanee.
* Il [[mosaico]] tardoantico ritrovato nel [[2001]] sulla Golena Sud del fiume, ora provvisoriamente reinterrato in attesa di una ristrutturazione definitiva<ref>{{Cita web|url = http://ilcentro.gelocal.it/pescara/foto-e-video/2012/04/01/fotogalleria/pescara-ecco-il-mosaico-sottoterra-1.5142528#1|titolo = Pescara, ecco il mosaico sottoterra - Foto - il Centro|accesso = 15 febbraio 2016|sito = il Centro|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160224031430/http://ilcentro.gelocal.it/pescara/foto-e-video/2012/04/01/fotogalleria/pescara-ecco-il-mosaico-sottoterra-1.5142528#1|dataarchivio = 24 febbraio 2016}}</ref>.
 
Il 24 giugno 2009 la società sottoscrive un accordo con un nuovo allenatore che prende il posto di Braglia: si tratta di [[Francesco Moriero]]. Il contratto con il neo tecnico canarino prevede la durata di due anni. La squadra inizia la stagione 2009-2010 in [[Coppa Italia 2009-2010|Coppa Italia]], dove i ciociari superano il {{Calcio Varese|NB}} e il {{Calcio Bologna|NB}} entrambe ai rigori nel secondo e terzo turno di qualificazione, arrivando così per la prima volta al quarto turno nel quale vengono sconfitti a Verona dal {{Calcio Chievo|NB}}.
===== Impianti sportivi =====
 
In campionato il Frosinone ottiene tre vittorie su tre partite (tra le quali spicca il successo esterno a {{Calcio Lecce|NB}}) che pongono la squadra ciociara da sola in testa alla classifica di Serie B per la prima volta nella sua storia. La squadra rimane al primo posto solitario dalla 7ª alla 10ª giornata.
* Lo [[Stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia|Stadio Adriatico]] è il principale stadio di Pescara ed il più grande della regione. Ospita le gare interne del [[Delfino Pescara 1936]] e le attività dei club cittadini di atletica leggera.
Poi per la formazione di Moriero arriva un solo punto in sei partite, che fa scivolare la formazione canarina a metà classifica. Il girone d'andata si chiude con i ciociari in zona play-off, con 31 punti.
Nel girone di ritorno una lunga serie di risultati negativi portano i ciociari a ridosso della zona retrocessione. Il 24 aprile, dopo la sconfitta per 4-1 in casa dell'{{Calcio AlbinoLeffe|NB}}, Moriero viene esonerato e la squadra affidata al tecnico [[Guido Carboni]]. Il Frosinone di Carboni esordisce con una sconfitta casalinga per 0-2 contro il Cesena candidato alla promozione in Serie A, seguita da tre vittorie consecutive e un pareggio che valgono la salvezza.
 
=== Gli anni 2010 ===
==== 2010-2013 ====
La [[Frosinone Calcio 2010-2011|stagione 2010-2011]] è la quinta partecipazione consecutiva del Frosinone al campionato di [[Serie B 2010-2011|Serie B]]. Dopo una partenza mediocre, la squadra ciociara prosegue con una serie di risultati negativi che culminano con la retrocessione in [[Lega Pro Prima Divisione]] con una giornata di anticipo, in occasione della sconfitta interna contro il [[Unione Sportiva Sassuolo Calcio|Sassuolo]] per 1-2.<ref>{{cita web|url=http://www.blitzquotidiano.it/agenzie/serie-b-frosinone-ko-con-sassuolo-1-2-retrocede-in-lega-pro-864420/|titolo=Serie B, Frosinone ko con Sassuolo 1-2, retrocede in Lega Pro|editore=Blitz quotidiano|data=21 maggio 2011|accesso=2 giugno 2014}}</ref>
 
Nella [[Frosinone Calcio 2011-2012|stagione 2011-2012]] il Frosinone ha preso parte al campionato di [[Lega Pro Prima Divisione 2011-2012|Lega Pro Prima Divisione]], nel girone B, nel quale ha ritrovato, dopo diversi anni, i rivali del {{Calcio Latina|NB}}. Il nuovo allenatore è [[Carlo Sabatini (allenatore)|Carlo Sabatini]]<ref>{{cita web|url=http://www.calcionews24.com/ufficiale-carlo-sabatini-nuovo-allenatore-del-frosinone-153401.html|titolo=Ufficiale: Carlo Sabatini nuovo allenatore del Frosinone||autore=Michele Ruotolo|editore=Calcionews24.com|data=30 giugno 2011|accesso=2 giugno 2014}}</ref>, la cui avventura sulla panchina ciociara termina però nel novembre successivo<ref>{{cita news|url=http://m.padovasport.tv/tutto-padova/frosinone-sabatini-si-dimette-3723|titolo=Frosinone, Sabatini si dimette|editore=Padova Sport|data=28 novembre 2011|accesso=2 giugno 2014|autore=Marianna Pagliarin|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140605051144/http://m.padovasport.tv/tutto-padova/frosinone-sabatini-si-dimette-3723|dataarchivio=5 giugno 2014}}</ref>, quando è sostituito da [[Eugenio Corini]].<ref>{{cita news|url=http://www.blitzquotidiano.it/sport/frosinone-eugenio-corini-nuovo-allenatore-1036837/|titolo=Frosinone; Eugenio Corini nuovo allenatore|editore=Blitz quotidiano|data=30 novembre 2011|accesso=2 giugno 2014}}</ref> La squadra chiude il campionato all'ottavo posto in classifica. Per la prima volta nella storia del club ciociaro, tutte le partite esterne dei giallazzurri della stagione 2011-2012 sono state trasmesse in diretta dall'emittente televisiva [[Lazio TV]].<ref>{{cita news|url=http://www.lifemagazine.it/index.php?option=com_content&task=view&id=5055&Itemid=70|titolo=LifeMagazine.it - Calcio: Conferenza stampa sui diritti tv (Frosinone Calcio)|editore=LifeMagazine.it|data=3 settembre 2011|accesso=2 giugno 2014}}</ref>
 
La [[Frosinone Calcio 2012-2013|stagione 2012-2013]] ha visto il Frosinone disputare il campionato di [[Lega Pro Prima Divisione 2012-2013|Lega Pro Prima Divisione]], nel girone B. Sulla panchina è chiamato [[Roberto Stellone]], promosso come allenatore della prima squadra dopo aver vinto con la squadra dei [[Campionato nazionale Dante Berretti|Berretti]] il titolo nazionale, nella stagione precedente.<ref>{{cita news|url=http://www.tuttolegapro.com/notizie-ufficiali/ufficiale-stellone-nuovo-allenatore-del-frosinone-49658|titolo=UFFICIALE: Stellone nuovo allenatore del Frosinone|editore=TuttoLegaPro.com|data=17 luglio 2012|accesso=2 giugno 2014|autore=Valeria Debbia|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140605052846/http://www.tuttolegapro.com/notizie-ufficiali/ufficiale-stellone-nuovo-allenatore-del-frosinone-49658|dataarchivio=5 giugno 2014}}</ref> Il Frosinone chiude il campionato al settimo posto, pagando il calo di risultati nel finale di stagione (soli 2 punti conquistati nelle ultime sei partite).
* Il campo sportivo in erba sintetica Adriano Flacco, detto "antistadio", dove svolgono gli allenamenti alcune categorie giovanili del Pescara Calcio ed altre squadre cittadine.
 
==== 2013-2015: il doppio salto dalla Lega Pro alla Serie A ====
* Il [[PalaElettra]], [[Impianto sportivo polivalente|impianto polivalente]] coperto utilizzato per le attività sportive di [[pallacanestro]], [[pallavolo]], [[pallamano]] e [[pugilato]]
[[File:Frosinone calcio.jpg|thumb|right|I giocatori del Frosinone sotto la curva Nord dopo la vittoriosa sfida contro la [[Unione Sportiva Salernitana 1919|Salernitana]] nei [[play-off]] della [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|Prima Divisione 2013-2014]].]]
* Il Pala Elettra 2, che sorgendo di fianco al primo ne costituisce un raddoppio per gli sport di [[pallacanestro]], [[pallavolo]] e [[pallamano]].
Nella [[Frosinone Calcio 2013-2014|stagione 2013-2014]] il Frosinone, ancora guidato da Stellone, è una delle squadre protagoniste del girone B del campionato di [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|Lega Pro Prima Divisione]]. I ciociari, partiti con il favore dei pronostici, guidano la classifica per diverse giornate con la promozione diretta che sfuma solamente all'ultima giornata di campionato, nello scontro diretto con il [[Associazione Calcistica Perugia Calcio|Perugia]] che sancisce la promozione degli umbri e condanna il Frosinone ai play-off.<ref>{{cita news|url=http://www.ilmessaggero.it/frosinone/calcio_frosinone_perugia_diretta_live/notizie/664792.shtml|titolo=Calcio, il Perugia batte il Frosinone 1-0 e conquista la serie B. Canarini ai play-off|editore=[[Il Messaggero|Il Messaggero.it]]|data=3 maggio 2014|accesso=2 giugno 2014}}</ref> Dopo avere eliminato la [[Unione Sportiva Salernitana 1919|Salernitana]] ai quarti di finale (2-0, gara unica) e il [[Associazione Calcio Pisa 1909|Pisa]] (0-0 e 2-1) in semifinale, la formazione canarina affronta in finale il [[Unione Sportiva Lecce|Lecce]]. All'andata, in terra salentina, la partita finisce 1-1, con il gol del pareggio frusinate messo a segno proprio da un ciociaro, Mirko Gori. Al ritorno il 7 giugno, il Frosinone, dopo essere passato in svantaggio, pareggia con un gol di Paganini. I novanta minuti regolamentari terminano nuovamente 1-1, ma nei tempi supplementari, il Frosinone segna i gol vittoria con capitan Frara e [[Alessio Viola|Viola]] che fissano il risultato sul 3-1, e ottiene così la seconda promozione in Serie B della sua storia e il ritorno nella serie cadetta a tre anni di distanza dall'ultima partecipazione.
* Il [[Circolo Tennis Pescara]], principale impianto cittadino per questo sport.
 
La [[Frosinone Calcio 2014-2015|stagione 2014-2015]] vede il Frosinone lottare sin dall'inizio del campionato per le posizioni di vertice;<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/serie-b/esclusiva-tmw-margiotta-frosinone-sorpresa-il-matusa-uomo-in-piu-611221|titolo=ESCLUSIVA TMW - Margiotta: "Frosinone sorpresa. Il Matusa uomo in più"|editore=http://www.tuttomercatoweb.com/|data=7 novembre 2014|accesso=24 settembre 2015}}</ref> il Matusa si conferma inviolabile, con la sola eccezione della {{Calcio Ternana|N}} a cui riesce il colpaccio tra la nebbia.<ref>{{Cita web|url=http://www.calciomercato.com/news/serie-b-live-alle-20-30-frosinone-ternana-363060|titolo=Serie B: harakiri Frosinone, perde in casa con la Ternana ma resta secondo|editore=http://www.calciomercato.com/|data=5 dicembre 2014|accesso=24 settembre 2015}}</ref> I giallazzurri chiudono il girone d'andata in zona play-off, superando un periodo di flessione in gennaio e confermandosi poi, anche nella tornata di ritorno, ai piani alti della classifica.<ref name=frosa>{{Cita web|url=http://www.ilquotidianodellazio.it/articoli/14973/frosinone-calcio-una-favola-con-il-lieto-fine-della-serie-a|titolo=Frosinone Calcio, una favola con il lieto fine della Serie A|editore=http://www.ilquotidianodellazio.it/|data=26 maggio 2015|accesso=24 settembre 2015}}</ref> In quel campionato i ciociari migliorano il record personale di vittorie, sia interna che esterna, con il maggior numero di gol (5-1 in casa con il Livorno e stesso risultato in trasferta a Lanciano). Il 16 maggio 2015, battendo in casa il [[Football Club Crotone|Crotone]] per 3-1, con rete di [[Daniel Ciofani]] e doppietta di [[Federico Dionisi|Dionisi]], dopo appena un anno in cadetteria e con una giornata di anticipo i frusinati ottengono la loro prima promozione in [[Serie A]],<ref name=frosa/><ref>{{Cita web|url=http://sport.ilmessaggero.it/calcio/serie_b/frosinone_serie_a_promozione_crotone/1357144.shtml|titolo=Frosinone, prima volta in Serie A: 3-1 col Crotone ed è promozione storica|editore=http://sport.ilmessaggero.it/|data=17 maggio 2015|accesso=24 settembre 2015}}</ref> divenendo la terza squadra della regione ad approdare nell<nowiki>'</nowiki>''élite'' del calcio italiano dopo le più blasonate {{Calcio Lazio|N}} e {{Calcio Roma|N}}. Il 31 dello stesso mese, in seguito allo storico traguardo sportivo raggiunto dai ciociari, il sindaco Nicola Ottaviani conferisce la cittadinanza onoraria al club.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.frosinone.it/archivio3_notizie-e-comunicati_0_1440_0_2.html|titolo=Il Comune conferisce la cittadinanza onoraria al Frosinone Calcio|editore=comune.frosinone.it|data=30 maggio 2015|accesso=1º giugno 2015}}</ref>
===== Strutture commerciali =====
 
====Tra Serie A e Serie B (2015-oggi)====
* Portanuova è sede di un mercato rionale, il ''Mercato coperto'' di via dei Bastioni, nei pressi della [[Stazione di Pescara Porta Nuova|stazione di Porta Nuova]]
[[File:2015–16 Frosinone Calcio.jpg|thumb|right|Una formazione frusinate del campionato 2015-2016, quello dello storico debutto in Serie A.]]
* Sulla sponda meridionale della foce del fiume è stato attivo per circa sessant'anni un ampio mercato ortofrutticolo (gestito dal ''Consorzio Orto Frutticolo d'Abruzzo'', da cui l'area prende il nome di area ex-COFA), oggi delocalizzato nel vicino comune di [[Cepagatti]].<ref>{{Cita web|cognome = Redazione|url = http://www.pescarapescara.it/2012/08/01/cofa-cera-una-volta-il-mercato-ortofrutticolo/|titolo = Cofa, c’era una volta il mercato ortofrutticolo|accesso=15 febbraio 2016}}</ref> L'ampia area, di proprietà della [[Abruzzo|Regione]], è stata liberata con la demolizione dei precedenti edifici ed ha ospitato le cerimonie inaugurali e conclusive e le premiazioni dei [[Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia]] nell'estate [[2015]]<ref>{{Cita web|url = http://www.pescaranews.net/notizie/sport/9423/ex-cofa-vestito-a-festa-per-linaugurazione-dei-giochi-del-mediterraneo-giochi-di-luce-e-artisti-per-una-serata-spettacolare-|titolo = Ex Cofa vestito a festa per l'inaugurazione dei Giochi Del Mediterraneo, giochi di luce e artisti per una serata spettacolare|accesso=15 febbraio 2016|sito = www.pescaranews.net}}</ref>; è adesso oggetto di progetti di riqualificazione a vocazione turistico-ricreativa, sfruttando la prossimità con il [[Porto di Pescara#Il porto turistico Marina di Pescara|Porto Turistico]].<ref>{{Cita web|url = http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2015/05/01/news/va-giu-il-vecchio-mercato-nascera-un-polo-turistico-1.11344400|titolo = Va giù il vecchio mercato nascerà un polo turistico - Cronaca - il Centro|accesso=15 febbraio 2016|sito = il Centro}}</ref>
Il 23 settembre 2015 i ciociari ottengono il loro primo storico punto nella massima serie, grazie all'1-1 esterno raggiunto in extremis da [[Leonardo Blanchard|Blanchard]] a Torino contro la {{Calcio Juventus|NB}}<ref>{{Cita web|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/frosinone/serie-a-juventus-frosinone-1-1-blanchard-risponde-a-zaza_1077781-201502a.shtml|titolo=Serie A, Juventus-Frosinone 1-1: Blanchard risponde a Zaza|data=23 settembre 2015|accesso=24 settembre 2015}}</ref>. Cinque giorni più tardi al Matusa arriva la prima vittoria in [[Serie A 2015-2016|Serie A]], grazie a una doppietta di [[Federico Dionisi|Dionisi]] contro l'{{Calcio Empoli|NB}}. L'8 maggio 2016, a seguito della sconfitta casalinga col [[Unione Sportiva Sassuolo Calcio|Sassuolo]] maturata nei minuti finali, il Frosinone retrocede con una giornata di anticipo facendo ritorno, dopo una sola stagione, in [[Serie B]]. Il 15 maggio arriva anche l'addio di Stellone, il quale lascia la panchina frusinate dopo quattro anni.<ref>{{Cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/2016/05/08-11327870/serie_a_il_frosinone_retrocede_in_b_carpi-lazio_1-3_sampdoria-genoa_0-3_fiorentina-palermo_0-0/|titolo=Serie A: il Frosinone retrocede in B. Carpi-Lazio 1-3, Sampdoria-Genoa 0-3, Fiorentina-Palermo 0-0|data=8 maggio 2016|accesso=30 maggio 2017}}</ref>
 
Sotto la guida del nuovo tecnico [[Pasquale Marino]], il Frosinone conclude il [[Serie B 2016-2017|seguente]] torneo di Serie B al terzo posto, dietro {{Calcio SPAL|N}} e {{Calcio Verona|N}}, che riesce a difendere il secondo posto in classifica chiudendo a pari punti con i laziali, ma in vantaggio negli scontri diretti. In semifinale play-off l'avversaria designata è il {{Calcio Carpi|N}}, che vincendo la gara di ritorno al Matusa (0-1) dopo il pari a reti inviolate della gara di andata estromette i ciociari dalla lotta per la promozione in massima serie.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-b/2017/05/30/news/serie_b_playoff_frosinone-carpi_0-1_letizia_porta_in_finale_gli_emiliani_in_nove-166756869/|titolo=Serie B, playoff: Frosinone-Carpi 0-1. Emiliani in nove, Letizia li porta in finale|data=29 maggio 2017|accesso=30 maggio 2017}}</ref>
===== Architettura =====
Oltre alle strutture museali e monumenti del centro storico, nel quartiere vi sono:
 
[[File:Frosinone-Juventus 23 9 2018 coreografia Nord dalla Main Stand.jpg|miniatura|left|2018-2019 - La curva Nord durante Frosinone-Juventus]]
* il [[Ponte del mare]] di [[Walter Pichler (architetto)|Walter Pichler]], che collega le due riviere dal [[2009]]
Anche nella stagione seguente, sotto la guida di [[Moreno Longo]], i frusinati mancano l'accesso diretto alla [[Serie A]]: all'ultima giornata il Frosinone è beffato allo scadere da un [[Foggia Calcio|Foggia]] ormai salvo, che segna il gol del pari in un [[Stadio Benito Stirpe|Benito Stirpe]] gremito. I ciociari, dopo aver eliminato il {{Calcio Cittadella|N}} nella semifinale dei play-off, centrano però il ritorno nella massima serie grazie al successo nella finale dei play-off contro il [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]]: all’andata i siciliani si impongono per 2-1 grazie alle reti di [[Antonino La Gumina|La Gumina]] e all'autogol di [[Emanuele Terranova|Terranova]], che rispondono al momentaneo vantaggio frusinate siglato da [[Camillo Ciano|Ciano]]; al ritorno allo Stirpe i padroni di casa ribaltano le sorti del doppio confronto con un 2-0 firmato [[Raffaele Maiello (calciatore)|Maiello]] e [[Camillo Ciano|Ciano]], un risultato che sancisce la promozione dei giallazzurri in [[Serie A]]. La permanenza nella massima serie dura però solo una stagione: con tre giornate di anticipo, il 5 maggio 2019 arriva la matematica retrocessione nella serie cadetta dopo il pareggio in trasferta per 2-2 contro il {{Calcio Sassuolo|N}}. Curiosamente, proprio contro i ''neroverdi'' sono maturate le ultime tre retrocessioni del 2011, 2016 e 2019.
* Il Complesso "Il Molino" (di cui fa parte la stazione Porta Nuova) progettato da [[Oriol Bohigas]]
 
== Cronistoria ==
[[File:Pescara, Province of Pescara, Italy - panoramio - trolvag (6).jpg|alt=|miniatura|Pescara vecchia vista da piazza Unione. Al centro, il busto dedicato ad Ennio Flaiano.]]
{| class="toccolours" style="background:white" width="100%"
|-
!style="text-align:center; border:2px solid #4B61D1; background:gold" | <span style="color:#4B61D1">Cronistoria del Frosinone Calcio</span>
|- style="font-size:93%"
|width="100%"|
{{Colonne}}
* 1906 – In data 5 marzo 1906 viene fondata l’'''Unione Sportiva Frusinate'''<ref name="Panini19"/><ref name=attocostitutivo/><ref name="renna06"/><ref name=fondazione/>.
* 1906-1923 – Attività sportiva a carattere locale.
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* 1923 – L'U.S. Frusinate '''effettua l'iscrizione alla [[FIGC]]'''.
* 1923-1924 – Iscritta al campionato di Quarta Divisione Laziale, girone B, organizzato dal Comitato Regionale Laziale FIGC.
* 1924-1925 – Attività sportiva a carattere locale.
* 1925 – L'U.S. Frusinate viene rifondata e cambia denominazione in '''Società Sportiva Alba Frusinate'''.
* 1925-1928 – Attività sportiva a carattere locale.
* 1928 – In data 19 settembre l'U.S. Frusinate viene rifondata e cambia denominazione in '''Gruppo Sportivo CXIX Legione M.V.S.N. Frosinone'''.
* 1928-1929 – Partecipa al Campionato di Terza Divisione Laziale, girone B.
* 1929 – Il G.S. CXIX Legione M.V.S.N. Frosinone cambia denominazione in '''Polisportiva Bellator Frusino'''.
* 1929-1930 – 3° nel girone C del Campionato di Terza Divisione Laziale; eliminata nella fase finale.
* 1930-1931 – 5° nel girone B del Campionato di Terza Divisione Laziale.
* 1931-1932 – Partecipa al torneo provinciale Ulic del Basso Lazio (con le due squadre Frosinone I in giallazzurro e Frosinone II in biancoverde)
* [[Terza Divisione 1932-1933|1932-1933]] – 2º nel girone C della Terza Divisione Laziale. 2° nel girone finale. '''Promosso in Seconda Divisione'''.
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* [[Seconda Divisione 1933-1934|1933-1934]] – 2º nel girone unico del Direttorio XI Zona (Lazio) della Seconda Divisione. Perde gli spareggi promozione ma viene '''ammesso in Prima Divisione''' per delibera della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]].
* [[Polisportiva Bellator Frusino 1934-1935|1934-1935]] – 10º nel girone G della [[Prima Divisione 1934-1935|Prima Divisione]]. A fine stagione rinuncia all'iscrizione al campionato successivo.
* 1935-1945 – La Polisportiva Bellator Frusino rimane inattiva; viene radiata nel 1937<ref>{{Cita web|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&f=2901&p=1&c=1#page/4/mode/2up|editore=Il Littoriale|titolo=Comunicato ufficiale nº 51 del Direttorio Divisioni Superiori del 1º luglio 1937|data=4 luglio 1937|p=4, alla sezione "Cancellazioni dai ruoli federali" recita ''Bellator Frusino di Frosinone''}}</ref> e si scioglie per [[Seconda Guerra Mondiale|motivi bellici]] nel [[1940]].
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* 1945 – Fondazione dell’'''Unione Sportiva Frosinone''', che si iscrive al campionato di Seconda Divisione.
* [[Seconda Divisione 1945-1946|1945-1946]] – 1º nel girone E della Seconda Divisione Laziale. '''Promosso in Prima Divisione'''.
* [[Prima Divisione 1946-1947|1946-1947]] – 4º nel girone C della Prima Divisione Laziale. '''Ammesso d'ufficio in Serie C'''.
* [[Unione Sportiva Frosinone 1947-1948|1947-1948]] – 10º nel girone P della Lega Int. Centro di [[Serie C 1947-1948 (Lega Interregionale Centro)|Serie C]]. ''Retrocesso in Promozione''.
* [[Promozione 1948-1949 (Lega Interregionale Centro)|1948-1949]] – 5º nel girone I della Lega Int. Centro di Promozione.
* [[Promozione 1949-1950 (Lega Interregionale Centro)|1949-1950]] – 6º nel girone I della Lega Int. Centro di Promozione.
* 1950 – La società assume denominazione '''Associazione Sportiva Frosinone'''.
* [[Promozione 1950-1951 (Lega Interregionale Centro)|1950-1951]] – 10º nel girone L della Lega Int. Centro di Promozione.
* [[Promozione 1951-1952 (Lega Interregionale Centro)|1951-1952]] – 7º nel girone L della Lega Int. Centro di Promozione. Ammesso nella nuova [[IV Serie]].
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* [[IV Serie 1952-1953|1952-1953]] – 4º nel girone G della IV Serie.
* [[IV Serie 1953-1954|1953-1954]] – 13º nel girone G della IV Serie.
* [[IV Serie 1954-1955|1954-1955]] – 14º nel girone F della IV Serie.
* [[IV Serie 1955-1956|1955-1956]] – 8º nel girone F della IV Serie.
* [[IV Serie 1956-1957|1956-1957]] – 7º nel girone F della IV Serie. Ammesso al nuovo [[Serie D|Campionato Interregionale]] – Prima Categoria.
* [[Campionato Interregionale - Prima Categoria 1957-1958|1957-1958]] – La squadra si ritira dal girone C del Campionato Interregionale – Prima Categoria dopo una protesta durante una gara contro il {{Calcio Cosenza|N}}. In seguito viene riammessa nel Campionato Interregionale.
* [[Campionato Interregionale 1958-1959|1958-1959]] – La società si ritira dal girone F del Campionato Interregionale a campionato in corso e viene radiata dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]].
* 1959 – Fondazione dell’'''Unione Sportiva Frosinone''', che si iscrive al campionato di Seconda Categoria.
* 1959-1960 – 1º nel campionato di Seconda Categoria Laziale. '''Promosso in Prima Categoria'''.
* [[Prima Categoria Lazio 1960-1961|1960-1961]] – 13º nel girone D della Prima Categoria Laziale. ''Retrocesso in Seconda Categoria''.
* 1961-1963 – Partecipa ai campionati di Seconda Categoria Laziale.
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* 1963 – L'U.S. Frosinone cessa le attività. Fondazione dello '''Sporting Club Frosinone''', che acquisisce il titolo sportivo del [[Associazione Sportiva Pro Cisterna 1926|Nuova Cisterna]] e si iscrive alla Serie D<ref>{{cita news|url=http://www.frosinonecalcio.com/la-storia/|titolo=Frosinone Calcio – La Storia|editore=frosinonecalcio.com|accesso=19 novembre 2014}}</ref>.
* [[Serie D 1963-1964|1963-1964]] – 6º nel girone E della Serie D.
* [[Serie D 1964-1965|1964-1965]] – 5º nel girone D della Serie D.
* [[Sporting Club Frosinone 1965-1966|1965-1966]] – 1º nel girone D della [[Serie D 1965-1966|Serie D]]. '''Promosso in Serie C'''.
* [[Sporting Club Frosinone 1966-1967|1966-1967]] – 18º nel girone C della [[Serie C 1966-1967|Serie C]]. ''Retrocesso in Serie D''.
* [[Serie D 1967-1968|1967-1968]] – 2º nel girone F della Serie D.
* [[Serie D 1968-1969|1968-1969]] – 5º nel girone F della Serie D.
* [[Serie D 1969-1970|1969-1970]] – 2º nel girone F della Serie D.
* [[sporting Club Frosinone 1970-1971|1970-1971]] – 1º nel girone F della [[Serie D 1970-1971|Serie D]]. '''Promosso in Serie C'''.
* [[Sporting Club Frosinone 1971-1972|1971-1972]] – 7º nel girone C della [[Serie C 1971-1972|Serie C]].
{{Colonne spezza}}
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* [[Sporting Club Frosinone 1972-1973|1972-1973]] – 10º nel girone C della [[Serie C 1972-1973|Serie C]].
: Fase a gironi della [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1972-1973|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1973-1974|1973-1974]] – 9º nel girone C della [[Serie C 1973-1974|Serie C]].
: Sedicesimi di finale della [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1973-1974|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1974-1975|1974-1975]] – 18º nel girone C della [[Serie C 1974-1975|Serie C]]. ''Retrocesso in Serie D''.
: Fase a gironi della [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1974-1975|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Serie D 1975-1976|1975-1976]] – 9º nel girone F della Serie D.
* [[Serie D 1976-1977|1976-1977]] – 2º nel girone F della Serie D.
* [[Serie D 1977-1978|1977-1978]] – 5º nel girone F della Serie D. '''Ripescato in Serie C2''' a completamento organici.
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1978-1979|1978-1979]] – 18º nel girone C della [[Serie C2 1978-1979|Serie C2]]. ''Retrocesso in Serie D''.
* [[Serie D 1979-1980|1979-1980]] – 14º nel girone D della Serie D.
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1980-1981|1980-1981]] – 2º nel girone D della [[Serie D 1980-1981|Serie D]]. '''Promosso in Serie C2'''.
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1981-1982|1981-1982]] – 3º nel girone C della [[Serie C2 1981-1982|Serie C2]].
: Trentaduesimi di finale della [[Coppa Italia Serie C 1981-1982|Coppa Italia Serie C]].
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* [[Associazione Sportiva Frosinone 1982-1983|1982-1983]] – 5º nel girone D della [[Serie C2 1982-1983|Serie C2]].
: Fase a gironi della [[Coppa Italia Serie C 1982-1983|Coppa Italia Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1983-1984|1983-1984]] – 8º nel girone D della [[Serie C2 1983-1984|Serie C2]].
: Fase a gironi della [[Coppa Italia Serie C 1983-1984|Coppa Italia Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1984-1985|1984-1985]] – 3º nel girone D della [[Serie C2 1984-1985|Serie C2]].
: Sedicesimi di finale della [[Coppa Italia Serie C 1984-1985|Coppa Italia Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1985-1986|1985-1986]] – 7º nel girone D della [[Serie C2 1985-1986|Serie C2]].
: Fase a gironi della [[Coppa Italia Serie C 1985-1986|Coppa Italia Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1986-1987|1986-1987]] – 1º nel girone D della [[Serie C2 1986-1987|Serie C2]]. '''Promosso in Serie C1'''.
: ? della [[Coppa Italia Serie C 1986-1987|Coppa Italia Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1987-1988|1987-1988]] – 9º nel girone B della [[Serie C1 1987-1988|Serie C1]].
: Fase a gironi della [[Coppa Italia Serie C 1987-1988|Coppa Italia Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1988-1989|1988-1989]] – 16º nel girone B della [[Serie C1 1988-1989|Serie C1]]. ''Retrocesso in Serie C2''.
: Fase a gironi della [[Coppa Italia Serie C 1988-1989|Coppa Italia Serie C]].
* [[Associazione Sportiva Frosinone 1989-1990|1989-1990]] – 3º nel girone D della [[Serie C2 1989-1990|Serie C2]].
: Fase a gironi della [[Coppa Italia Serie C 1989-1990|Coppa Italia Serie C]].
* 1990 – Lo S.C. Frosinone dichiara [[fallimento (diritto)|fallimento]] e viene radiato dai ruoli federali. Gli subentra il '''Frosinone Calcio s.r.l.''', che si iscrive all'Interregionale.
* [[Campionato Interregionale 1990-1991|1990-1991]] – 5º nel girone I del Campionato Interregionale.
* [[Campionato Interregionale 1991-1992|1991-1992]] – 7º nel girone H del Campionato Interregionale. Ammesso nel nuovo [[Serie D|Campionato Nazionale Dilettanti]].
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* [[Campionato Nazionale Dilettanti 1992-1993|1992-1993]] – 13º nel girone H del Campionato Nazionale Dilettanti.
* [[Campionato Nazionale Dilettanti 1993-1994|1993-1994]] – 3º nel girone G del Campionato Nazionale Dilettanti. '''Ripescato in Serie C2''' a completamento degli organici.
* [[Frosinone Calcio 1994-1995|1994-1995]] – 10º nel girone C della [[Serie C2 1994-1995|Serie C2]].
: Primo turno della [[Coppa Italia Serie C 1994-1995|Coppa Italia Serie C]].
* [[Frosinone Calcio 1995-1996|1995-1996]] – 2º nel girone C della [[Serie C2 1995-1996|Serie C2]]. Perde la semifinale dei play-off.
: Ottavi di finale della [[Coppa Italia Serie C 1995-1996|Coppa Italia Serie C]].
* [[Frosinone Calcio 1996-1997|1996-1997]] – 14º nel girone C della [[Serie C2 1996-1997|Serie C2]].
: Primo turno della [[Coppa Italia Serie C 1996-1997|Coppa Italia Serie C]].
* [[Frosinone Calcio 1997-1998|1997-1998]] – 16º nel girone C della [[Serie C2 1997-1998|Serie C2]]. Salvo dopo aver vinto i play-out.
: Sedicesimi di finale della [[Coppa Italia Serie C 1997-1998|Coppa Italia Serie C]].
* [[Frosinone Calcio 1998-1999|1998-1999]] – 16º nel girone C della [[Serie C2 1998-1999|Serie C2]]. ''Retrocesso in Serie D'' dopo aver perso i play-out.
: Sedicesimi di finale della [[Coppa Italia Serie C 1998-1999|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie D 1999-2000|1999-2000]] – 5º nel girone G della Serie D.
: Fase a gironi della [[Coppa Italia Serie D 1999-2000|Coppa Italia Serie D]].
* [[Serie D 2000-2001|2000-2001]] – 2º nel girone H della Serie D. '''Ripescato in Serie C2''' a completamento organici.
: Quarti di finale della [[Coppa Italia Serie D 2000-2001|Coppa Italia Serie D]].
* [[Frosinone Calcio 2001-2002|2001-2002]] – 8º nel girone C della [[Serie C2 2001-2002|Serie C2]].
: Sedicesimi di finale della [[Coppa Italia Serie C 2001-2002|Coppa Italia Serie C]].
* [[Frosinone Calcio 2002-2003|2002-2003]] – 9º nel girone C della [[Serie C2 2002-2003|Serie C2]].
{{Colonne spezza}}
: Primo turno della [[Coppa Italia Serie C 2002-2003|Coppa Italia Serie C]].
----
* [[Frosinone Calcio 2003-2004|2003-2004]] – 1º nel girone C della [[Serie C2 2003-2004|Serie C2]]. '''Promosso in Serie C1'''.
: Primo turno della [[Coppa Italia Serie C 2003-2004|Coppa Italia Serie C]].
* [[Frosinone Calcio 2004-2005|2004-2005]] – 5º nel girone A della [[Serie C1 2004-2005|Serie C1]]. Perde la semifinale dei play-off.
: Finalista di [[Coppa Italia Serie C 2004-2005|Coppa Italia di Serie C]].
* [[Frosinone Calcio 2005-2006|2005-2006]] – 2º nel girone B della [[Serie C1 2005-2006|Serie C1]]. '''Promosso in Serie B''' dopo aver vinto i play-off.
: Primo turno di [[Coppa Italia 2005-2006|Coppa Italia]].
: Semifinale della [[Coppa Italia Serie C 2005-2006|Coppa Italia Serie C]].
* [[Frosinone Calcio 2006-2007|2006-2007]] – 11º in [[Serie B 2006-2007|Serie B]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 2006-2007|Coppa Italia]].
* [[Frosinone Calcio 2007-2008|2007-2008]] – 10º in [[Serie B 2007-2008|Serie B]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 2007-2008|Coppa Italia]].
* [[Frosinone Calcio 2008-2009|2008-2009]] – 11º in [[Serie B 2008-2009|Serie B]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2008-2009|Coppa Italia]].
* [[Frosinone Calcio 2009-2010|2009-2010]] – 16º in [[Serie B 2009-2010|Serie B]].
: Quarto turno di [[Coppa Italia 2009-2010|Coppa Italia]].
* [[Frosinone Calcio 2010-2011|2010-2011]] – 22º in [[Serie B 2010-2011|Serie B]]. ''Retrocesso in Lega Pro Prima Divisione''.
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2010-2011|Coppa Italia]].
* [[Frosinone Calcio 2011-2012|2011-2012]] – 8º nel girone B della [[Lega Pro Prima Divisione 2011-2012|Lega Pro Prima Divisione]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2011-2012|Coppa Italia]].
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* [[Frosinone Calcio 2012-2013|2012-2013]] – 7º nel girone B della [[Lega Pro Prima Divisione 2012-2013|Lega Pro Prima Divisione]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2012-2013|Coppa Italia]].
: Primo turno della [[Coppa Italia Lega Pro 2012-2013|Coppa Italia Lega Pro]].
* [[Frosinone Calcio 2013-2014|2013-2014]] – 2º nel girone B della [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|Lega Pro Prima Divisione]]. '''Promosso in Serie B''' dopo aver vinto i play-off.
: Quarto turno di [[Coppa Italia 2013-2014|Coppa Italia]].
: Terzo turno di [[Coppa Italia Lega Pro 2013-2014|Coppa Italia Lega Pro]].
* [[Frosinone Calcio 2014-2015|2014-2015]] – 2º in [[Serie B 2014-2015|Serie B]]. '''Promosso in Serie A'''.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2014-2015|Coppa Italia]].
* [[Frosinone Calcio 2015-2016|2015-2016]] – 19° in [[Serie A 2015-2016|Serie A]]. ''Retrocesso in Serie B''.
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2015-2016|Coppa Italia]].
* [[Frosinone Calcio 2016-2017|2016-2017]] – 3° in [[Serie B 2016-2017|Serie B]]. Perde la semifinale dei play-off.
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2016-2017|Coppa Italia]].
* [[Frosinone Calcio 2017-2018|2017-2018]] – 3° in [[Serie B 2017-2018|Serie B]]. '''Promosso in Serie A''' dopo aver vinto i play-off.
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2017-2018|Coppa Italia]].
* [[Frosinone Calcio 2018-2019|2018-2019]] – 19° in [[Serie A 2018-2019|Serie A]]. ''Retrocesso in Serie B''.
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2018-2019|Coppa Italia]].
* [[Frosinone Calcio 2019-2020|2019-2020]] – Partecipa alla [[Serie B 2019-2020|Serie B]].
: Partecipa alla [[Coppa Italia 2019-2020|Coppa Italia]].
{{Colonne fine}}
|}
 
===== ParchiColori e riservesimboli naturali =====
{{vedi anche|Colori e simboli del Frosinone Calcio}}
Il parco principale del quartiere è quello della ''"ex Caserma di Cocco"'', spesso sede di eventi e manifestazioni come l'Indierocket Festival.
===== Trasporti =====
Portanuova è anche sede di uno dei 5 scali ferroviari di [[Pescara]], la [[Stazione di Pescara Porta Nuova]], di cui è stato recentemente ultimato un progetto di riqualificazione, a opera dell'architetto spagnolo [[Oriol Bohigas]].
 
=== Colori ===
A ridosso della foce del fiume vi è il [[Porto di Pescara|porto turistico Marina di Pescara]], [[Bandiera blu|Bandiera Blu]] d'Europa ininterrottamente dal [[1990]] ad oggi.<ref>{{Cita web|url = http://www.marinape.com/porto_struttura.aspx|titolo = Marina di Pescara {{!}} Porto Turistico|accesso = 12 febbraio 2016|sito = www.marinape.com}}</ref>
[[File:Sporting Club Frosinone 1970-1971.jpg|thumb|I calciatori frusinati della stagione 1970-1971, con indosso la classica divisa giallazzurra del club.]]
 
I primi colori sociali furono il [[rosso]] e il [[blu]], ripresi dallo stemma cittadino.<ref name=colori>{{Cita web|url=http://www.magicapro.it/serie-b/verso-frosinone-pro-vercelli-curiosita-sui-canarini/|titolo=Verso Frosinone-Pro Vercelli, curiosità sui “Canarini”|editore=magicapro.it|data=21 febbraio 2015|accesso=2 giugno 2015}}</ref><ref name=stemmacitta>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/060/038/stemma.html|titolo=Stemma Comune di Frosinone|editore=comuni-italiani.it|accesso=2 giugno 2015}}</ref> Solo in seguito il Frosinone cominciò a indossare divise [[giallo|gialle]], con dettagli color [[azzurro]], che sono i consueti colori della società [[Ciociaria|ciociara]].<ref name=colori/>
==== Zona universitaria ====
Incentrato su viale Pindaro e vie limitrofe, nei pressi del ''"parco dell'ex caserma di Cocco"'' e dello [[Stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia|Stadio Adriatico]], si sviluppa il quartiere universitario della città, così chiamato per la presenza sede della [[Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"]] che ospita i dipartimenti di ''Lingue letterature e culture Moderne'', ''Economia, Scienze giuridiche e sociali, Economia aziendale'' ed ''Architettura'', per un totale di circa {{Citazione necessaria|17.000 studenti.}}
 
=== Simboli ufficiali ===
Nella stessa zona è presente la nuova cittadella giudiziaria, inaugurata il 13 luglio [[2004]], che ospita gli uffici del Tribunale e del [[Tribunale amministrativo regionale|TAR]]: è il quinto immobile, per ampiezza, fra le proprietà del [[Ministero della giustizia|Ministero di Grazia e Giustizia]], e l'intero progetto comprende anche opere di [[Enzo Cucchi]], [[Michelangelo Pistoletto]] ed [[Ettore Spalletti]].
==== Stemma ====
Il primo stemma sociale di cui si abbia notizia(risalente al 1963) consisteva in uno [[Scudo (araldica)|scudo]] [[partito (araldica)|partito]] di [[giallo]] e [[azzurro]] (tinte istituzionali del sodalizio), nel quale campeggiava un [[leone (araldica)|leone]] rampante [[Oro (colore)|dorato]], mutuato dal simbolo della città.<ref name=stemmacitta/><ref name=stemma>{{Cita web|url=http://scudettitalia.altervista.org/old_style_frosinone.html|titolo=Scudetti Frosinone|editore=scudettitalia.altervista.org|accesso=2 giugno 2015}}</ref> Tale impostazion emblematica rimase in uso perlomeno fino agli [[anni 1970]], subendo solo modifiche marginali.
 
Col passaggio all'AS Frosinone si adottò uno stemma circolare contenente un pallone da calcio del tipo Adidas [[Telstar (pallone)|Telstar]] bordato di giallo e blu, con il disegno del leone aureo sovrapposto centralmente e la denominazione sociale collocata nella [[corona circolare]] gialla<ref>{{Cita web |url=https://galleryplus.ebayimg.com/ws/web/202059556605_1_1_1.jpg |titolo=Stemma dell'AS Frosinone |accesso=11 dicembre 2017 |urlarchivio=https://archive.today/20171211210809/https://galleryplus.ebayimg.com/ws/web/202059556605_1_1_1.jpg |dataarchivio=11 dicembre 2017 |urlmorto=no }}</ref>.
==== Quartiere Pineta ====
{{vedi anche|Storia dell'arte a Pescara}}
[[File:Pescara 71 (RaBoe).jpg|thumb|L'ex Aurum|alt=]]
Nella zona sud della città, fra la [[Riserva naturale di interesse provinciale Pineta Dannunziana|Riserva naturale Pineta Dannunziana]] e la costa, vi è un elegante quartiere composto da villini liberty ed organizzato secondo il ''Progetto Pineta'' ([[1912]]) di Antonino Liberi, con l'intenzione di costruire una [[città giardino]].<ref>{{Cita web|nome = Oscar|cognome = Buonamano|url = http://www.fabbricadellaconoscenza.com/articoli-della-fabbrica/item/247-pescara-citta-giardino-le-case-della-pineta-2|titolo = Il Piano di Antonino Liberi per la Pineta di Pescara|accesso = 13 febbraio 2016|sito = www.fabbricadellaconoscenza.com|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160509123352/http://www.fabbricadellaconoscenza.com/articoli-della-fabbrica/item/247-pescara-citta-giardino-le-case-della-pineta-2|dataarchivio = 9 maggio 2016|urlmorto = sì}}</ref> In quegli stessi anni venne costruito il ''Kursaal'', pensato come circolo ricreativo, poi riadattato a liquorificio dell'Aurum a seguito di un ampliamento progettato da Giovanni Michelucci, ed oggi struttura mussale-polivalente di proprietà del comune, riaperta al pubblico dal 2007.<ref>{{Cita web|nome = WPBakery -|cognome = http://wpbakery.com|url = http://aurum.comune.pescara.it|titolo = Aurum|accesso = 12 febbraio 2016|sito = aurum.comune.pescara.it}}</ref>
Nella zona, oltre a questo edificio di maggiore importanza, rimangono numerosi edifici, soprattutto residenziali.
I villini si trovano ad una distanza minima di 40 metri dal mare ed hanno un piano o spesso due, molti sono abbelliti da un [[Altana|torrino-altana]] e sono tutti dotati di giardino. Grazie alla lontananza dalle stazioni ferroviarie principali (l'unico scalo del quartiere era il capolinea della [[ferrovia Pescara-Penne]]) ed alla posizione periferica rispetto al centro, è uno dei quartieri meglio conservati della città, attraversando i conflitti mondiali sostanzialmente indenne; ciononostante la sua integrità architettonica ed estetica viene minacciata, anche in tempi recenti, dalla speculazione edilizia<ref>{{Cita web|url=http://www.ilcentro.it/pescara/pineta-il-profumo-liberty-della-citt%C3%A0-giardino-1.1381603|titolo=Pineta, il profumo liberty della città-giardino|autore=di MARIA ROSA TOMASELLO 08 marzo 2009|sito=Il Centro|lingua=it-IT|accesso=2019-03-07}}</ref>. Ai margini della pineta è presente l'uscita ''Pescara sud'' della Tangenziale di Pescara.
 
A partire dal 1990 il Frosinone Calcio utilizzò uno scudo squadrato di color ocra, nel quale campeggiava centralmente lo stemma cittadino sovrastato dal nome della società, mentre al di sotto appariva un pallone da calcio del tipo Adidas [[Telstar (pallone)|Telstar]].<ref name=stemma/> Nel 1997 fu ripristinato lo stemma adottato nel 1972, con leggere variazioni grafiche<ref name=stemma/>
===== Teatro D'Annunzio =====
{{Galleria
[[File:Wikimania 2014 Flug Pescara-London by-RaBoe 024.jpg|thumb|La Riserva naturale Pineta Dannunziana|alt=]]
|larghezza = 150
|titolo = Evoluzione dello stemma
|align = left
|sfondo =
|bordo = white
|File:Logo_SC_Frosinone_1963.gif|Primo stemma dello S.C. Frosinone (1963)
|File:Sc_frosinone_1963_1972.gif|Stemma dello S.C. Frosinone in uso dal 1963 al 1972
|File:Sc_frosinone_1972_1990.gif|Stemma dello S.C. Frosinone adottato nel 1972
|File:Frosinone_calcio_srl_1990_1997.gif|Stemma del Frosinone Calcio in uso dal 1990 al 1997
|File:Frosinone_calcio_srl_1997_1999.gif|Stemma del Frosinone Calcio in uso dal 1997 al 1999
|File:Frosinone_calcio_srl_1999_2004.gif|Stemma del Frosinone Calcio in uso dal 1999 al 2004
|File:Frosinone_calcio_srl_2004_2006.gif|Stemma del Frosinone Calcio in uso dal 2004 al 2006
|File:FROSINONE_calcio_srl_2006_2011.png|Stemma del Frosinone Calcio in uso dal 2006 al 2011
|File:Frosinonestemma.png|Stemma del Frosinone Calcio in uso dal 2011
}}
 
Dal 1999 venne adottato un nuovo simbolo sociale, consistente in uno scudo più arrotondato recante all'interno un ovale bianco bordato di blu su sfondo giallo, nel quale trovava posto un leone bianco attraversato in diagonale da un nastro giallazzurro. Le diciture <small>FROSINONE</small> e <small>CALCIO</small> erano rispettivamente in alto e in basso nello stemma.<ref name=stemma/> Nel 2004 siffatto logo subì un leggero restyling.
Costruito sul lungomare Cristoforo Colombo nel [[1963]], non molto distante dalla Pineta Dannunziana, il [[Teatro monumento Gabriele D'Annunzio]] è l'unico teatro cittadino in attività, nonostante essendo una struttura all'aperto non sia fruibile durante tutto l'anno. Oltre ai vari spettacoli teatrali, ospita la manifestazione [[Pescara Jazz]] e la premiazione del [[Premio Flaiano]]; adiacente al teatro sorge l'Auditorium dedicato ad Ennio Flaiano.
 
Dal 2006 lo stemma consiste in uno [[scudo sannitico]] bordato di giallo e colorato di azzurro, con il nome della società in alto e con all'interno un leone rampante azzurrino (di disegno identico a quello del coevo stemma del {{Calcio Brescia|NB}}<ref>{{Cita web|url=http://www.atuttapagina.it/2017/10/frosinone-il-logo-copiato-al-brescia-va-in-pensione-il-nuovo-stemma-realizzato-dallaccademia-di-belle-arti/|titolo=Frosinone, il logo (copiato al Brescia) va in pensione: il nuovo stemma realizzato dall’Accademia di belle arti|editore=atuttapagina.it|accesso=11 dicembre 2017}}</ref>), cui si sovrappone un nastro giallazzurro che ne [[sbarra (araldica)|sbarra]] il corpo diagonalmente.<ref name=stemma/> Nel 2011 su quest'ultimo stemma vennero apportate leggere modifiche.<ref name=stemma/>
 
==== FontanelleInno ====
L'inno ufficiale della squadra frusinate è ''Frosinone alé'', il cui testo è stato scritto e cantato dai Rumori di Fondo nel 2005,<ref>{{Cita web|url=http://digilander.libero.it/bettega/inno_frosinone.htm|titolo=Frosinone Ale|editore=digilander.libero.it|data=|accesso=2 giugno 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://video.sky.it/sport/calcio-italiano/inno_frosinone/v180941.vid|titolo=Frosinone alé!|editore=video.sky.it|data=9 dicembre 2013|accesso=2 giugno 2015}}</ref><ref name=inno>{{Cita web|url=http://www.rumoridifondo.com/|titolo=Biografia|editore=rumoridifondo.com|data=|accesso=2 giugno 2015}}</ref> raggiungendo subito una certa popolarità fra i tifosi. La società decise quindi di adottarlo come inno ufficiale<ref name=inno/> e di trasmetterlo poco prima dell'inizio delle gare.
Il quartiere è situato nella periferia sud-ovest di Pescara distante 4–5&nbsp;km dal centro della città. Ad ovest costeggia l'[[Aeroporto di Pescara]]. {{Citazione necessaria|La popolazione è di circa 5000 abitanti estendendosi su circa 2 km quadrati.}}
Il principale asse viario è la [[Via Tiburtina Valeria]] ([[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|SS5]]).
 
Diversi sono gli inni non ufficiali<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=kthI005kVn8|titolo=Un cuore gialloblù|editore=youtube.it|data=12 dicembre 2009}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=rlUFGpmOlok|titolo=Amo il Frosinone|editore=youtube.it|data=16 giugno 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://open.spotify.com/track/6leYmJ1ovnIfwKL6kGeYSD|titolo=Amo il Frosinone|editore=Spotify|data=17 giugno 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.amazon.it/Amo-il-Frosinone/dp/B07DCXZMMM|titolo=Amo il Frosinone|editore=amazon.it|data=17 giugno 2018}}</ref>, alcuni dei quali scritti nel 2015 per celebrare la prima promozione dei canarini in Serie A.<ref name=mbl>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=UIe2e9GACnY|titolo=Benedetto Vecchio - Cuore da Leone|editore=youtube.com|data=9 ottobre 2015|accesso=9 ottobre 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=L8HajTmTsb8|titolo="Il ruggito del leone" (Forza Frosinone)|editore=youtube.it|data=19 maggio 2015|accesso=19 maggio 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.frosinone24.com/gigione-chiede-scusa-ai-ciociari-per-la-canzone-dedicata-al-frosinone-calcio-49648.html|titolo=Gigione chiede scusa ai Ciociari per la canzone dedicata al Frosinone Calcio|editore=frosinone24.com|data=22 maggio 2015|accesso=28 luglio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150817165757/http://www.frosinone24.com/gigione-chiede-scusa-ai-ciociari-per-la-canzone-dedicata-al-frosinone-calcio-49648.html|dataarchivio=17 agosto 2015}}</ref>
Esso confina:
* a [[nord]] con i quartieri ''San Donato'' e ''Rancitelli''
* ad [[est]] con ''[[San Silvestro Colle]]''
* ad [[ovest]] con l'[[Aeroporto di Pescara]]
* a [[sud]] con [[Sambuceto (San Giovanni Teatino)|''Sambuceto'']], popolosa frazione del comune di [[San Giovanni Teatino]] al centro dell'area metropolitana di [[Pescara]]
 
==== Mascotte ====
Negli ultimi anni nel [[quartiere]] di Fontanelle si è radicata una forte attività criminale dedita a vari [[racket]] fra cui lo spaccio di droga e l'usura, nonostante le continue attività di contrasto messe in atto dalle autorità locali<ref>{{Cita web|url=http://www.ilcentro.it/pescara/anche-i-militari-per-proteggere-fontanelle-1.884610|titolo=Anche i militari per proteggere Fontanelle|autore=Di26 Ottobre 2011|sito=Il Centro|lingua=it-IT|accesso=2019-03-07}}</ref>.
Dalla stagione [[Frosinone Calcio 2007-2008|2007-2008]] il Frosinone Calcio ha una [[mascotte]] chiamata Lillo,<ref>{{Cita web|url=http://www.catania46.net/sfida-lelefante-viaggio-simboli-mascotte-serie-b-5053.html|titolo=Chi sfida l'Elefante? Viaggio tra simboli e mascotte della Serie B|editore=catania46.net|data=19 settembre 2014|accesso=2 giugno 2015}}</ref> rappresentata da leone, animale che compare nello stemma cittadino.<ref name=colori/><ref name=stemmacitta/> Il nome è stato scelto dai tifosi dei canarini tramite un sondaggio condotto sul sito web ufficiale della società.<ref name=colori/> La mascotte accompagna da allora quasi ininterrottamente (fatti salvi alcuni mesi del 2013) le uscite casalinghe della squadra.<ref>{{Cita web|url=http://www.parisnews.it/speciali/legapro/articolo.php?id=605|titolo=Che fine ha fatto Lillo?|editore=parisnews.it|data=3 novembre 2013|accesso=2 giugno 2015}}</ref>
{{citazione|A Fontanelle c’è un problema di ordine pubblico: una minoranza del 5 per cento dei residenti tiene sotto scacco il 95% degli abitanti, gente per bene che merita di vivere in santa pace|[[Luigi Albore Mascia]], sindaco di Pescara dal 2009 al 2014}}
 
Un ruolo analogo è stato rivestito dal [[Canis lupus familiaris|cane]] Chicco, un [[meticcio]] di piccola taglia trovato abbandonato dai giocatori frusinati durante il ritiro pre-stagionale del 2001: adottato dal club, venne affidato alle cure del personale dello [[stadio Matusa]]<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttofrosinone.com/news/la-storia-di-chicco-il-cane-mascotte-del-matusa-1417|titolo=La storia di Chicco, il cane mascotte del Matusa|editore=tuttofrosinone.com|data=18 luglio 2014|accesso=11 maggio 2017}}</ref>, dove ha risieduto fino al decesso (sopraggiunto nell'estate 2016)<ref>{{Cita web|url=http://www.ciociariaoggi.it/news/frosinone-calcio/20635/morto-chicco-cane-mascotte-frosinone-calcio.html|titolo=Chicco non c'è più. Addio al cane mascotte del Frosinone|editore=ciociariaoggi.it|data=6 giugno 2016|accesso=11 maggio 2017}}</ref>.
==== Rancitelli ====
Il quartiere è situato nella periferia sud-ovest di Pescara e dista circa 5&nbsp;km in linea d'aria dal centro città.
 
== Strutture ==
Esso confina:
=== Stadio ===
* a [[nord]] con il quartiere ''Portanuova''
{{vedi anche|Stadio Matusa|Stadio Benito Stirpe}}
* ad [[est]] con il quartiere ''San Donato''
[[File:Frosinone stadio e teatro.jpg|thumb|Panoramica aerea dello [[stadio Matusa]] negli anni 1940]]
* ad [[ovest]] con il rione ''San Giuseppe,'' oltre il fiume
* a [[sud]] con la zona industriale ''Pescara est-ovest'' e l'[[Aeroporto di Pescara]].
 
Dal 1932 al 2017 il Frosinone ha giocato le proprie partite interne al [[stadio comunale di Frosinone|civico stadio comunale]] — colloquialmente noto come ''stadio Matusa'' per via della propria vetustà. Costruito negli anni 1930 in quella che all'epoca era la periferia della città, a seguito dell'impetuosa crescita urbana frusinate ha finito per ritrovarsi serrato in un quartiere ad alta urbanizzazione. È al Matusa che il Frosinone stabilì il record di spettatori per una sua partita interna, risalente al campionato di [[Serie C1 1988-1989]], con circa {{formatnum:12000}} spettatori per la sfida contro il {{Calcio Campobasso|N}}.<ref>{{Cita web|https://web.archive.org/web/20081104095005/http://www.robertomonforte.it/frosinonecalcio_matusa.htm|Lo Stadio Comunale "Matusa" di Frosinone}}</ref>
Il 2 ottobre 2017, nella sfida interna pareggiata 0-0 contro la {{Calcio Cremonese|N}} del campionato di [[Serie B 2017-2018]], il Frosinone stabilì il nuovo record di spettatori {{formatnum:(13001)}} nel nuovo [[Stadio Benito Stirpe]].<ref name="Spettatori">{{cita web|autore=stadiapostcards.com|url=http://www.stadiapostcards.com/B17-18.htm|titolo=Statistiche Spettatori}}</ref> A fine stagione si è registrato il record assoluto di spettatori in una partita casalinga (16.286) contro il Foggia<ref>{{Cita web|url=http://www.stadiapostcards.com/B17-18.htm|titolo=Statistiche Spettatori Serie B 2017-2018}}</ref><ref>{{Cita news|autore=E.P.|titolo=SERIE B – FROSINONE VS FOGGIA -1, È UFFICIALE: SOLD OUT TOTALE ALLO “STIRPE”|pubblicazione=tg24.info|data=17 maggio 2018}}</ref>
 
Sebbene più volte modificato e adeguato nella capienza, il Matusa è stato cronicamente afflitto da varie criticità: all'obsolescenza della struttura di base si sommò la posizione infelice, tale da impedirne una radicale opera di ristrutturazione e ampliamento nonché fonte di problemi viabilistici e di ordine pubblico.
Rancitelli è uno dei quartieri più recenti di Pescara sviluppatosi in gran parte negli anni sessanta e settanta in assoluto disordine urbanistico e senza alcun rispetto per le poche presenze storiche in zona come la [[masseria]] della famiglia D'Annunzio in via Raiale 147, risalente alla metà del 700 (e demolita nel [[1975]] per far posto ad una zona industriale oggi in dismissione) di cui oggi resta solo una torre in pessime condizioni di conservazione, circondata da capannoni industriali ed edifici abbandonati<ref>{{Cita web|url=http://www.primapescara.it/?p=42|titolo=La Torretta di D’Annunzio|autore=admin|sito=Prima Pescara|data=2014-01-21|lingua=it-IT|accesso=2019-03-14}}</ref>. Il quartiere fu costruito soprattutto per ospitare la forte richiesta di edilizia popolare causata dell'espansione della città, volendo realizzare una zona residenziale per i lavoratori della zona industriale. Salito alle cronache nazionali per una sempre maggiore attenzione giornalistica ai problemi della zona<ref>{{Cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Daniele-Piervincenzi-e-troupe-Rai-aggrediti-a-Pescara-preparavano-inchiesta-sui-clan-in-periferia-8fa98a19-bbcd-455f-b795-98c2cb50e1ad.html|titolo=Daniele Piervincenzi e troupe Rai aggrediti a Pescara: preparavano inchiesta sui clan in periferia|sito=rainews|lingua=italian|accesso=2019-04-05}}</ref>, il quartiere soffre come Fontanelle di una storica e radicata presenza della criminalità locale, incentrata sullo spaccio di sostanze stupefacenti e simboleggiata dagli edifici di edilizia popolare noti come "Treno" e "Ferro di cavallo", dove si concentrano la maggior parte dei traffici.
[[File:Wikimania 2014 Flug Pescara-London by-RaBoe 017.jpg|miniatura|Quartiere San Donato dall'alto. Sullo sfondo la zona meridionale di Pescara e Francavilla al Mare.|alt=]]
 
Preso atto di ciò, tra gli anni 1980 e 1990 si iniziò a progettare la costruzione di un nuovo impianto in zona Casaleno (più periferica e necessitante una riqualificazione), onde dismettere il Matusa e dare al calcio cittadino una struttura più versatile, moderna e capace. I lavori di costruzione vennero avviati nel 1993, ma complici problematiche amministrative, ambientali e giudiziarie, nonché a causa del rendimento altalenante del Frosinone, si fermarono poco dopo l'erezione della sola tribuna centrale.
==== San Donato C.E.P. ====
[[File:Benito_Stirpe_panoramica_Frosinone_Foggia.JPG|thumb|left|Lo [[stadio Benito Stirpe]]]]
San Donato è un quartiere popolare situato nella periferia [[sud]]-[[ovest]] della città e dista 5&nbsp;km dal centro cittadino. {{Citazione necessaria|La popolazione è di circa 30.000 abitanti estendendosi su 8 km quadrati.}}
 
Lo stallo durò oltre due decenni. Occorse attendere il 2015, allorché la promozione del Frosinone in [[Serie A]] aprì la strada a un accordo tra club e amministrazione comunale per l'ultimazione della nuova arena, per un costo di circa 15 milioni di euro. Il Casaleno — ora divenuto [[stadio Benito Stirpe]], in memoria del presidente del club ciociaro negli anni 1960 — ha potuto così essere cantierizzato in via definitiva<ref>{{cita news|autore=tuttofrosinone.com|url=https://m.tuttomercatoweb.com/frosinone/?action=read&idnet=dHV0dG9mcm9zaW5vbmUuY29tLTIyOTU0|titolo=Il presidente Stirpe sullo stadio: "Nessuna difficoltà, il 10 giugno avremo lo stadio"|pubblicazione=tuttofrosinone.com|data= 26 aprile 2017|accesso=26 aprile 2017}}</ref>.
Ospita il progetto C.E.P. ([[Zona 167|Coordinamento di edilizia popolare]]) di Pescara, risalente ai primi anni '60. Il quartiere è attraversato dalla [[Ferrovia Roma-Sulmona-Pescara|Ferrovia Roma-Pescara]] ed è servito dalla [[Stazione di Pescara San Marco]]. Questa zona ospita gli ultimi lotti di terreno in piano non ancora edificati della città (la cui appetibilità è però condizionata dalla presenza del carcere cittadino), e per questo recentemente sono stati avviati molti interventi privati di urbanizzazione, fra i quali la sede della Fater S.p.A del 2008, progettata da [[Massimiliano Fuksas]].
 
Frattanto, al termine della stagione 2016-2017 il Matusa è stato chiuso e progressivamente demolito (ad eccezione della tribuna centrale, riadattata a spazio per eventi) per essere sostituito da un parco pubblico<ref>{{cita web|url=http://www.comune.frosinone.it/archivio3_notizie-e-comunicati_0_1824_0_2.html|titolo=Frosinone: parco urbano di un ettaro al Matusa|sito=comune.frosinone.it|data=7 marzo 2016}}</ref>.
Esso confina:
* a [[ovest]] con [[Rancitelli]];
* a [[est]] con il quartiere [[Fontanelle (Pescara)|Fontanelle]];
* a [[nord]] con il quartiere [[Portanuova (Pescara)|Portanuova]] e con la zona sud;
* a [[sud]] con il comune di [[San Giovanni Teatino]].
 
===== ImpiantiCentro sportividi allenamento =====
{{vedi anche|Cittadella dello sport}}
In esso è presente il campo sportivo "San Marco" in erba sintetica dove si allenano le giovanili del {{Calcio Pescara|N}}, dove giocano anche altre società calcistiche della città e anche squadre di [[rugby]] e il [[Palasport "Giovanni Paolo II"]].
[[File:Ferentino_cittadella_dello_sport_centro_allenamento_FR_tribuna.jpg|thumb|La [[Cittadella dello sport|Cittadella dello Sport]]]]
 
Dal settembre 2015 il Frosinone si allena presso la "Cittadella dello Sport", ubicata nel Comune di [[Ferentino]], inaugurata il 20 gennaio 2016 alla presenza di [[Carlo Tavecchio]], [[Giancarlo Abete]] e [[Andrea Abodi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.interno.gov.it/it/notizie/inaugurata-ferentino-fr-citta-sport|titolo=Inaugurata a Ferentino (Fr) la Città dello Sport|editore=Ministero dell'Interno|data=20 gennaio 2016}}</ref> Per l'occasione fu disputato un match amichevole fra la [[Nazionale Under-17 di calcio dell'Italia|Nazionale Italiana Under 17]] e i pari età della [[Nazionale Under-17 di calcio della Spagna|Spagna]], terminato 1-1.<ref>{{Cita web|url=http://www.figc.it/it/204/2530946/2016/01/News.shtml|titolo=Ferentino festeggia l’1-1 con la Spagna e l’inaugurazione della 'Città dello Sport'|editore=figc.it|data=20 gennaio 2016|accesso=27 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170324113742/http://www.figc.it/it/204/2530946/2016/01/News.shtml|dataarchivio=24 marzo 2017|urlmorto=sì}}</ref>
==== San Silvestro Colle - San Silvestro Mare ====
{{vedi anche|San Silvestro (Pescara)}}
I primi cenni storici che riguardano San Silvestro Colle, risalgono al 30 marzo [[1806]], quando [[Napoleone Bonaparte]] nomina Re di Napoli e di Sicilia il fratello Giuseppe.
[[File:Pescara Panorama Colle Renazzo0010.JPG|alt=|miniatura|Pescara vista da San Silvestro Colle]]
In questo periodo nelle campagne si aveva ancora un sistema amministrativo ex feudale legato alle Parrocchie ed ai Consigli dei "Camerlenghi" ed era necessario una riorganizzazione del territorio e la creazione di un catasto, per semplificare e ottimizzare l'amministrazione delle comunità di sudditi: intorno alle Ville ex Feudali si riunivano gruppi di abitanti dei territori agricoli dai quali i governanti ricavavano la maggior fonte di sostentamento per le spese statali. Da questo momento in poi, l'Università di Villa San Silvestro, come altri ex feudi del Regno delle due Sicilie, comincia la sua vita municipale che durerà oltre tre quarti di secolo.
 
Il centro comprende un campo da calcio a 11 sintetico con una tribuna coperta da 2100 posti, dove giocano e si allenano le varie squadre del settore giovanile giallazzurro, un campo di calcio a 11 in erba naturale per gli allenamenti della prima squadra, un campo da calcio a 8, uno da calcio a 5, palestra e spogliatoi.<ref>{{Cita web|url=http://www.frosinonecalcio.com/inaugurata-la-citta-dello-sport/|titolo=INAUGURATA LA “CITTÀ DELLO SPORT”||editore=Frosinone Calcio|data=20 gennaio 2016}}</ref>
Il nascente comune di San Silvestro comprendeva, le Ville di Fontanella e Vasciola, le contrade di Chiappini, Fontechiara e Valledirocco. Il comune confinava a Nord con Pescara, a Sud con Torrevecchia e Forcabobolina, a Est con Francavilla e a Nord-Est con il mare Adriatico. I collegamenti con Pescara, Chieti e Francavilla erano veri e propri viottoli non utilizzabili per tutto l'anno.
 
Precedentemente gli allenamenti venivano svolti in gran parte presso l'incompiuto [[Stadio Benito Stirpe|stadio Casaleno]].<ref>{{Cita web|url=https://www.slideshare.net/peppepazzetto/stadio-casaleno-1993-campo-allenamento-frosinone-calcio|titolo=Stadio pronto ma per allenarsi|editore=Ciociaria Oggi|data=5 gennaio 1989}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/2016/11/09-17245476/stirpe_frosinone_il_nuovo_stadio_entro_febbraio/|titolo=Stirpe: Frosinone, il nuovo stadio entro febbraio|editore=Corriere dello Sport|nome=Tullio|cognome=Calzone|data=9 novembre 2016}}</ref><ref name=manto>{{Cita web|https://archive.fo/Jge6u|titolo=Domenica 4 gennaio 2004 : il Frosinone Calcio si allena sul nuovo terreno dello Stadio Casaleno|editore=robertomonforte.it|data=4 gennaio 2004}}</ref>
Il comune venne soppresso nel 1879 e i suoi territori vennero ripartiti tra i comuni di Forcabobolina, ora San Giovanni Teatino, Francavilla al Mare, Pescara, a cui fu aggregata la frazione capoluogo, e Torrevecchia Teatina, all'epoca tutti facenti parte della provincia di Chieti.
 
== Società ==
=== III Circoscrizione Colli ===
=== Organigramma societario ===
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
==== Pescara Colli - Madonna dei Sette Dolori ====
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Frosinonestemma.png|border=1px|col1=gold|col2=white|col3=#4B61D1|font-size=120%|titolo=Staff dell'area amministrativa|contenuto=
[[File:Scorcio Basilica dei sette dolori pescara.jpg|alt=|miniatura|Basilica della Madonna dei sette dolori]]
*{{Bandiera|ITA}} [[Maurizio Stirpe]] – Presidente
Il quartiere è situato nella zona nord-ovest di [[Pescara]] e dista circa 4&nbsp;km dal centro di Pescara. È il nucleo storico collinare della vecchia [[Castellammare Adriatico|Castellammare]], e sorge intorno alla settecentesca [[Basilica della Madonna dei sette dolori]].
*{{Bandiera|ITA}} Vittorio Ficchi – Vicepresidente
{{Citazione necessaria|Il quartiere ha una popolazione di circa 25.000 abitanti e si estende su circa 10 km quadrati.}}
*{{Bandiera|ITA}} Ernesto Salvini – Direttore generale
*{{Bandiera|ITA}} Marco Giannitti – Direttore sportivo
*{{Bandiera|ITA}} [[Salvatore Gualtieri]] - Direttore area marketing, comunicazioni e rapporti istituzionali
*{{Bandiera|ITA}} Domenico Verdone - Responsabile commerciale
*{{Bandiera|ITA}} Massimiliano Martino - Responsabile Comunicazione
*{{Bandiera|ITA}} Daniele Palladino - Merchandising
*{{Bandiera|ITA}} Fabio Buttarazzi - S.L.O.
*{{Bandiera|ITA}} Fernando Cellitti - Addetto Stampa
*{{Bandiera|ITA}} Rosario Zoino - Direttore area finanza e controllo
*{{Bandiera|ITA}} Raniero Pellegrini - Segretario generale
*{{Bandiera|ITA}} Anna Fanfarillo - Segreteria
*{{Bandiera|ITA}} Pierluigi D'Agostini - Segreteria
*{{Bandiera|ITA}} Aldo Ceci - Area legale
*{{Bandiera|ITA}} Sergio Pinata - Sicurezza
}}
</div>
{{clear}}
 
=== Sponsor ===
Esso confina:
Di seguito i fornitori tecnici e gli sponsor ufficiali.<ref>{{cita web|url=http://magliamatchworn.altervista.org/category/frosinone/|titolo=Magliette Frosinone|editore=http://magliamatchworn.altervista.org/|accesso=25 marzo 2016}}</ref><ref name=banca>{{Cita web|https://archive.fo/CezCT|titolo=La Banca Popolare del Frusinate è il nuovo sponsor ufficiale del Frosinone Calcio|editore=robertomonforte.it|data=5 novembre 2005}}</ref>
* a [[nord]] con ''Zanni'' e ''Santa Filomena''
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
* ad [[est]] con ''San Giuseppe'' ed il centro città
{{finestra|allign=left|width=50%|border=1px|logo=Frosinonestemma.png|col1=gold|col2=white|col3=#4B61D1|font-size=120%|titolo= Cronologia degli sponsor tecnici|contenuto=
* ad [[ovest]] con la zona collinare di ''[[Montesilvano]]''
* fino al 1985...
* a [[sud]] con la zona collinare di ''[[Spoltore]]''
* 1984-1986 [[Le Coq Sportif]]
* 1987-1989 [[Adidas]]
* fino al 1996...
* 1996-1997 [[Admiral Sportswear|Admiral]]
* fino al 2001...
* 2001-2002 [[Legea]]
* 2003-2004 Sport Point
* 2004-2005 [[Mass (azienda)|Mass]]
* 2005-2006 [[Zeus Sport]]
* 2006-2018 [[Legea]]
* 2018- [[Zeus Sport]]
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|border=1px|logo=Frosinonestemma.png|col1=gold|col2=white|col3=#4B61D1|font-size=120%|titolo= Cronologia degli sponsor ufficiali|contenuto=
* fino al 1984...
* 1984-1985 Faram
* fino al 1996...
* 1996-1997 Banca della Ciociaria
* fino al 2001...
* 2001-2002 [[Carrefour]], Acqua Filette
* 2003-2006 Banca Popolare del Frusinate
* 2006-2013 Banca Popolare del Frusinate, [[Provincia di Frosinone]]
* 2013-2014 Banca Popolare del Frusinate
* 2014-2017 Banca Popolare del Frusinate, Gala Sette
* 2017-2018 Banca Popolare del Frusinate, MBI
* 2018-2019 Banca Popolare del Frusinate, Francia Latticini, 958 Santero<ref>Dalla 5ª all'8ª giornata.</ref>
}}
</div>
{{clear}}
 
===== LuoghiSettore digiovanile interesse =====
Nel 2012, sotto la guida di [[Roberto Stellone]], la squadra Berretti vince il [[Campionato nazionale Dante Berretti|campionato]] battendo 2-0 il [[Associazione Calcio Cuneo 1905|Cuneo]] (reti di [[Luca Paganini|Paganini]] e Campagna).<ref>{{Cita news|url=http://www.frosinone24.com/storico-a-monza-frosinone-beretti-campione-ditalia-battuto-cuneo-2-0-31910.html|titolo=Storico a Monza: Frosinone Berretti Campione d'Italia, battuto Cuneo 2-0|pubblicazione=Frosinone24|data=2 giugno 2012|accesso=20 giugno 2018}}</ref> L'Under-17 vince la [[Supercoppa Dante Berretti|Supercoppa]] nella stagione 2011-2012.<ref>{{Cita news|url=https://www.transfermarkt.it/frosinone-under-17/erfolge/verein/49758|titolo=Frosinone Under 17 - Palmarès|accesso=20 giugno 2018}}</ref>
 
=== Impegno nel sociale ===
* Basilica della Madonna dei sette dolori, fulcro del quartiere e centro storico dell'antica Castellammare collinare.
In seguito al [[terremoto dell'Aquila del 2009]] il Frosinone ha devoluto gli incassi di quattro gare casalinghe e "adottando" il comune di [[Fossa (Italia)|Fossa]]<ref>{{Cita web|url=http://www.frosinonecalcio.com/news.php?id=2139|titolo=IL FROSINONE DONA AL COMUNE DI FOSSA UNA CASA IN LEGNO|data=22 maggio 2009|accesso=15 luglio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131002064402/http://www.frosinonecalcio.com/news.php?id=2139|dataarchivio=2 ottobre 2013}}</ref>. In seguito al [[terremoto del Centro Italia]] del 2016 il Frosinone ha devoluto al comune di [[Amatrice]] l'intero incasso della vendita di maglie autografate dei giocatori giallazzurri usate in due partite.<ref name=IloveAmatrice>{{Cita web|url=https://www.ciociariaoggi.it/news/news/26120/i-love-amatrice-frosinone-calcio-magliette-sport-solidarieta.html|titolo=I Love Amatrice, l'iniziativa del Frosinone Calcio|data=26 agosto 2016}}</ref>
*La ''Fontana delle cinque cannelle'', costruita nel 1880 dall'allora sindaco Muzii nei pressi della basilica<ref>{{Cita web|url=http://www.ilcentro.it/pescara/restaurata-la-storica-fontana-di-fronte-alla-basilica-dei-colli-1.2121110|titolo=Restaurata la storica fontana di fronte alla basilica dei Colli|autore=04 Gennaio 2019|sito=Il Centro|lingua=it-IT|accesso=2019-04-05}}</ref>.
 
== Il Frosinone nella cultura di massa ==
==== San Giuseppe (rione Ospedale) ====
La squadra ciociara viene nominata nella canzone del cantautore [[Rino Gaetano]] ''[[Mio fratello è figlio unico/Sfiorivano le viole|Mio fratello è figlio unico]]'', pubblicata nel 1976: nella seconda strofa il cantante calabrese allude a un possibile trasferimento di [[Giorgio Chinaglia]], famoso centravanti in forza alla {{Calcio Lazio|NB}}, alla formazione giallazzurra, la quale all'epoca della pubblicazione del brano militava in [[Serie D]].<ref>{{cita web|url=http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=3298|titolo=Mio Fratello è Figlio Unico|sito=antiwarsongs.org|accesso=23 gennaio 2016}}</ref> Inoltre, ''Frosinone'' è il titolo di un singolo del cantautore latinense [[Calcutta (cantante)|Calcutta]], contenuto nell'album ''[[Mainstream (Calcutta)|Mainstream]]''. Nel testo il cantautore fa menzione alla promozione del sodalizio ciociaro in Serie A.<ref>{{cita web|url=http://www.rockol.it/testi/84349834/calcutta-frosinone|titolo=Frosinone - Calcutta|sito=http://www.rockol.it/|accesso=26 agosto 2016}}</ref>
Prima della guerra il quartiere era sede delle prime attività industriali dell'allora Castellammare Adriatico, come la Filanda Giammaria (i cui resti furono definitivamente demoliti nel 2015<ref>{{Cita web|url=http://www.ilcentro.it/pescara/abbattuta-la-filanda-giammaria-1.1290824|titolo=Abbattuta la filanda Giammaria|autore=di Vito de Luca 25 aprile 2015|sito=Il Centro|lingua=it-IT|accesso=2019-04-05}}</ref>) o lo stabilimento bacologico, trasformato in ospedale civile negli anni 30 ed oggi parte integrante del nuovo presidio ospedaliero. {{Citazione necessaria|Il quartiere ha una popolazione di circa 15.000 abitanti.}} Nel quartiere sorge l'[[Presidio ospedaliero "Santo Spirito"|ospedale Santo Spirito]], principale presidio sanitario del circondario, storicamente affiancato da una clinica privata.
Esso confina:
* a [[nord]] con il centro città;
* ad [[est]] con il quartiere ''Rancitelli'', oltre il fiume
* a [[ovest]] con il quartiere ''Colli''
* a [[sud]] con la frazione ''Villa Raspa'' di ''[[Spoltore]]''
 
== Allenatori e presidenti ==
===== Impianti sportivi =====
{{vedi categoria|Allenatori del Frosinone Calcio|Presidenti del Frosinone Calcio}}
<div style="float:left; font-size:100%; width:97%; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=100%|logo=Frosinonestemma.png|border=1px|col1=gold|col2=white|col3=#4B61D1|font-size=120%|titolo= Allenatori|contenuto=
{{Colonne}}
* 1928-1929 {{Bandiera|ITA}} Luigi Esposito
* 1947-1948 {{Bandiera|ITA}} [[Renato Tofani]]
* 1948-1949 {{Bandiera|ARG}} [[Hugo Lamanna]]
* 1949-1952 ...
* 1952-1953 {{Bandiera|ITA}} [[Umberto De Angelis]]
* 1953-1954 {{Bandiera|ITA}} [[Antenore Marmiroli]]
* 1954-1955 {{Bandiera|ITA}} Carlo Sica
*: {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Jacobini]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Umberto De Angelis]]
* 1955-1956 {{Bandiera|ITA}} [[Italo Breviglieri]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Mario Genta]]
* 1956-1958 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Genta]]
* 1958-1963 ...
* 1963-1964 {{Bandiera|ITA}} [[Renzo Merlin]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Adriano Zecca]]
* 1964-1965 {{Bandiera|ITA}} [[Adriano Zecca]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Umberto De Angelis]]
* 1965-1966 {{Bandiera|ITA}} [[Umberto De Angelis]]
* 1966-1967 {{Bandiera|ITA}} [[Umberto De Angelis]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Amedeo Amadei]]
* 1967-1968 {{Bandiera|ITA}} [[Zeffiro Furiassi]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Ivano Corghi]]
* 1968-1969 {{Bandiera|ITA}} Carlo Orlandi
* 1969-1970 {{Bandiera|ITA}} [[Umberto De Angelis]]
*: {{Bandiera|ITA}} Carlo Orlandi
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gennaro Rambone]]
* 1970-1971 {{Bandiera|ITA}} Giuseppe Banchetti
* 1971-1972 {{Bandiera|ITA}} [[Luciano Lupi]]
*: {{Bandiera|ITA}} Claudio Surina
* 1972-1973 {{Bandiera|ITA}} [[Feliciano Orazi]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Umberto Mannocci]]
* 1973-1974 {{Bandiera|ITA}} [[Umberto Mannocci]]
* 1974-1975 {{Bandiera|ITA}} [[Enzo Benedetti]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Amos Cardarelli]]
{{Colonne spezza}}
* 1975-1976 {{Bandiera|ITA}} Giuseppe Banchetti
*: {{Bandiera|ITA}} [[Amos Mariani]]
* 1976-1977 {{Bandiera|ITA}} Orlando Di Nitto
*: {{Bandiera|ITA}} Renato Piacentini
*: {{Bandiera|ITA}} [[Virginio De Paoli]]
* 1977-1978 {{Bandiera|ITA}} [[Umberto Mannocci]]
* 1978-1979 {{Bandiera|ITA}} [[Adelmo Eufemi]]
*: {{Bandiera|ITA}} Claudio Surina
*: {{Bandiera|ITA}} [[Umberto Mannocci]]
* 1979-1980 {{Bandiera|ITA}} Giancarlo Grande
*: {{Bandiera|ITA}} Orlando Di Nitto
*: {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Mari]]
* 1980-1982 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Mari]]
* 1982-1983 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Facco]]
* 1983-1984 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Santececca]]
* 1984-1985 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Santececca]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Umberto Mannocci]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Mario Santececca]]
* 1985-1986 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Santececca]]
* 1986-1988 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Mari]]
* 1988-1989 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Mari]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Enzo Robotti]]
* 1989-1990 {{Bandiera|ITA}} [[Rosario Rivellino]]
*: {{Bandiera|ITA}} Luciano Vescovi
*: {{Bandiera|ITA}} [[Rosario Rivellino]]
* 1990-1991 {{Bandiera|ITA}} Francesco Andreetti
*: {{Bandiera|ITA}} Maurizio Simonato
* 1991-1992 {{Bandiera|ITA}} [[Giorgio Magnocavallo]]
*: {{Bandiera|ITA}} Gianpiero Ceccarelli
*: {{Bandiera|ITA}} Antonio Antonucci
* 1992-1993 {{Bandiera|ITA}} Gianfranco Tosoni
*: {{Bandiera|ITA}} Giancarlo Di Carlo
*: {{Bandiera|ITA}} Giancarlo Carloni
* 1993-1994 {{Bandiera|ITA}} Giancarlo Carloni
*: {{Bandiera|ITA}} Luciano Vescovi
{{Colonne spezza}}
* 1994-1995 {{Bandiera|ITA}} Luciano Vescovi
*: {{Bandiera|ITA}} Giuliano Farinelli
*: {{Bandiera|ITA}} Luciano Vescovi
* 1995-1996 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Mari]]
* 1996-1997 {{Bandiera|ITA}} Carlo Orlandi
*: {{Bandiera|ITA}} Francesco Anellino
*: {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Sorrentino]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Ripari]]
* 1997-1998 {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Giordano (calciatore)|Bruno Giordano]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Ripari]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Alfredo Ballarò]]
* 1998-1999 {{Bandiera|ITA}} [[Claudio Di Pucchio]]
* 1999-2000 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Mari]]
*: {{Bandiera|ITA}} Massimo Cipriani
* 2000-2001 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Sanderra]]
* 2001-2002 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Sanderra]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Ignazio Arcoleo]]
* 2002-2003 {{Bandiera|ITA}} [[Leonardo Bitetto]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Pagliari]]
* 2003-2004 {{Bandiera|ITA}} [[Daniele Arrigoni]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Giorgini]]
* 2004-2005 {{Bandiera|ITA}} [[Dino Pagliari]]
* 2005-2007 {{Bandiera|ITA}} [[Ivo Iaconi]]
* 2007-2008 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Cavasin]]
* 2008-2009 {{Bandiera|ITA}} [[Piero Braglia]]
* 2009-2010 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Moriero]] <small>(1ª-37ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Guido Carboni]] <small>(38ª-42ª)</small>
* 2010-2011 {{Bandiera|ITA}} [[Guido Carboni]] <small>(1ª-21ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Salvatore Campilongo]] <small>(22ª-42ª)</small>
* 2011-2012 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Sabatini (allenatore)|Carlo Sabatini]] <small>(1ª-14ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Eugenio Corini]] <small>(15ª-34ª)</small>
* 2012-2016 {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Stellone]]
* 2016-2017 {{Bandiera|ITA}} [[Pasquale Marino]]
* 2017-2018 {{Bandiera|ITA}} [[Moreno Longo]]
* 2018-2019 {{Bandiera|ITA}} [[Moreno Longo]] <small>(1ª-16ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Marco Baroni (allenatore)|Marco Baroni]] <small>(17ª-38ª)</small>
* 2019- {{Bandiera|ITA}} [[Alessandro Nesta]]
{{Colonne fine}}
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:97%; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Frosinonestemma.png|border=1px|col1=gold|col2=white|col3=#4B61D1|font-size=120%|titolo= Presidenti|contenuto=
{{Colonne}}
* 1906-xxxx {{Bandiera|ITA}} Leone Vivoli
* 1930-193x Emilio Frongia
* xxxx-1963 ...
* 1963-1964 {{Bandiera|ITA}} Augusto Orsini
* 1964-1965 {{Bandiera|ITA}} Angelo Cristofari, {{Bandiera|ITA}} Vincenzo Mossini e {{Bandiera|ITA}} Roberto Stirpe
* 1965-1967 {{Bandiera|ITA}} Roberto Stirpe e {{Bandiera|ITA}} Benito Stirpe
* 1967-1970 {{Bandiera|ITA}} Dante Spaziani
* 1970-1972 {{Bandiera|ITA}} Gaetano Marocco
* 1972-1975 {{Bandiera|ITA}} Domenico Franceschi
{{Colonne spezza}}
* 1975-1976 {{Bandiera|ITA}} Giuseppe Battista
* 1976-1977 {{Bandiera|ITA}} Raffaele Bizzicari
* 1977-1980 {{Bandiera|ITA}} Domenico Antonio Marini
* 1980-1982 {{Bandiera|ITA}} Giovanni Battista Lenzini
* 1982-1983 {{Bandiera|ITA}} Umberto Celani
* 1983-1985 {{Bandiera|ITA}} Giuliano Giurgola
* 1985-1986 {{Bandiera|ITA}} Eraldo Profumo
* 1986-1987 {{Bandiera|ITA}} Tito Di Vito
{{Colonne spezza}}
* 1987-1989 {{Bandiera|ITA}} Mario Iannarilli
* 1989-1990 {{Bandiera|ITA}} Alfredo Scaccia
* 1990-1992 {{Bandiera|ITA}} [[Angelo Deodati]]
* 1992-1993 {{Bandiera|ITA}} Francesco Cuzzocrea
* 1993-1998 {{Bandiera|ITA}} Massimo Conti
* 1998-2000 {{Bandiera|ITA}} Giacomo Carbone
* 2000-2003 {{Bandiera|ITA}} Rosettano Navarra
* 2003- {{Bandiera|ITA}} [[Maurizio Stirpe]]
{{Colonne fine}}
}}
</div>
{{clear}}
 
== Calciatori ==
* Centro Sportivo Febo
{{vedi categoria|Calciatori del Frosinone Calcio}}
* [[PalaRigopiano]]
 
=== Il Frosinone e le nazionali di calcio ===
Al {{EC|2016}} in [[Francia]], ha partecipato – per la prima volta nella storia della competizione – un tesserato del club frusinate, l'albanese [[Arlind Ajeti]].<ref>{{cita web|url=http://www.tuttofrosinone.com/news/euro-2016-albania-per-la-prima-volta-nella-storia-un-giocatore-del-frosinone-agli-europei-15125|titolo=Euro 2016 - Albania: per la prima volta nella storia un giocatore del Frosinone agli europei|data=1º giugno 2016}}</ref>
 
== Palmarès ==
{{Colonne}}
=== Competizioni interregionali ===
* '''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie C2|2}}'''
:[[Serie C2 1986-1987|1986-1987]] <small>(girone D)</small>, [[Serie C2 2003-2004|2003-2004]] <small>(girone C)</small>
 
* '''{{Calciopalm|Campionato italiano di Serie D|2}}'''
:[[Serie D 1965-1966|1965-1966]] <small>(girone D)</small>, [[Serie D 1970-1971|1970-1971]] <small>(girone F)</small>
 
=== Competizioni regionali ===
* '''{{Calciopalm|Seconda Categoria|1}}'''
:1959-1960
 
* '''{{Calciopalm|Seconda Divisione|1}}'''
:1945-1946 <small>(girone E)</small>
 
=== Competizioni giovanili ===
* '''{{Calciopalm|Campionato nazionale Dante Berretti|1}}'''
:2011-2012
 
* '''{{Calciopalm|Campionato Nazionale Under-17{{!}}Campionato Allievi Nazionali|1}}'''
:2011-2012
 
* '''[[Campionato Nazionale Under-17#Supercoppa Under-17|Supercoppa Allievi]]: 1'''
:2011-2012
 
{{Colonne spezza}}
===Altri piazzamenti===
*[[Serie B]]:
:Secondo posto: [[Serie B 2014-2015|2014-2015]]
:Terzo posto: [[Serie B 2016-2017|2016-2017]], [[Serie B 2017-2018|2017-2018]]
 
*[[Serie C1]]:
:Secondo posto: [[Serie C1 2005-2006|2005-2006]] <small>(girone B)</small>
 
*[[Lega Pro Prima Divisione]]:
:Secondo posto: [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|2013-2014]] <small>(girone B)</small>
 
*[[Serie C2]]:
:Secondo posto: [[Serie C2 1995-1996|1995-1996]] <small>(girone C)</small>
:Terzo posto: [[Serie C2 1981-1982|1981-1982]] <small>(girone C)</small>, [[Serie C2 1984-1985|1984-1985]] <small>(girone D)</small>, [[Serie C2 1989-1990|1989-1990]] <small>(girone D)</small>
 
*[[Serie D]]:
:Secondo posto: [[Serie D 1967-1968|1967-1968]] <small>(girone F)</small>, [[Serie D 1969-1970|1969-1970]] <small>(girone F)</small>, [[Serie D 1976-1977|1976-1977]] <small>(girone F)</small>, [[Serie D 1980-1981|1980-1981]] <small>(girone D)</small>, [[Serie D 2000-2001|2000-2001]] <small>(girone H)</small>
 
*[[Campionato Nazionale Dilettanti]]:
:Terzo posto: [[Campionato Nazionale Dilettanti 1993-1994|1993-1994]] <small>(girone G)</small>
 
*[[Seconda Divisione]]:
:Secondo posto: [[Seconda Divisione 1933-1934|1933-1934]]
 
*[[Terza Divisione]]:
:Secondo posto: [[Terza Divisione 1932-1933|1932-1933]] <small>(girone C)</small>
 
*[[Coppa Italia Serie C]]:
:Finalista: [[Coppa Italia Serie C 2004-2005|2004-2005]]
:Semifinalista: [[Coppa Italia Serie C 2005-2006|2005-2006]]
{{Colonne fine}}
 
== Statistiche e record ==
{{vedi anche|Statistiche e record del Frosinone Calcio}}
=== Partecipazione ai campionati ===
{| class="wikitable center" style="width:100%"
! style="width:10%"| Livello
! style="width:25%"| Categoria
! style="width:15%"| Partecipazioni
! style="width:20%"| Debutto
! style="width:20%"| Ultima stagione
! style="width:10%"| Totale
|-
| rowspan=1|<span style="font-size: 140%;">'''1°'''</span> || '''Serie A''' || '''2''' || [[Serie A 2015-2016|2015-2016]] || [[Serie A 2018-2019|2018-2019]] || '''2'''
|-
|- style="background:#E9E9E9"
| rowspan=1|<span style="font-size: 140%;">'''2°'''</span> || '''Serie B''' || '''9''' || [[Serie B 2006-2007|2006-2007]] || [[Serie B 2019-2020|2019-2020]] || '''9'''
|-
| rowspan=4| <span style="font-size: 140%;">'''3°'''</span> || '''Prima Divisione''' || '''1''' || colspan=2| [[Prima Divisione 1934-1935|1934-1935]] || rowspan="4"| '''14'''
|-
| '''Serie C''' || '''6''' || [[Serie C 1947-1948|1947-1948]] || [[Serie C 1974-1975|1974-1975]]
|-
| '''Serie C1''' || '''4''' || [[Serie C1 1987-1988|1987-1988]] || [[Serie C1 2005-2006|2005-2006]]
|-
| '''Lega Pro Prima Divisione''' || '''3''' || [[Lega Pro Prima Divisione 2011-2012|2011-2012]] || [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|2013-2014]]
|- style="background:#E9E9E9"
| rowspan=6| <span style="font-size: 140%;">'''4°'''</span> || '''Promozione''' || '''4''' || [[Promozione 1948-1949|1948-1949]] || [[Promozione 1951-1952|1951-1952]] || rowspan="6"| '''37'''
|- style="background:#E9E9E9"
| '''IV Serie''' || '''5''' || [[IV Serie 1952-1953|1952-1953]] || [[IV Serie 1956-1957|1956-1957]]
|- style="background:#E9E9E9"
| '''Campionato Interregionale - 1ª Cat.''' || '''1''' || colspan=2 | [[Campionato Interregionale - Prima Categoria 1957-1958|1957-1958]]
|- style="background:#E9E9E9"
| '''Campionato Interregionale''' || '''1''' || colspan=2 | [[Campionato Interregionale 1958-1959|1958-1959]]
|- style="background:#E9E9E9"
| '''Serie D''' || '''10''' || [[Serie D 1963-1964|1963-1964]] || [[Serie D 1977-1978|1977-1978]]
|- style="background:#E9E9E9"
| '''Serie C2''' || '''16''' || [[Serie C2 1978-1979|1978-1979]] || [[Serie C2 2003-2004|2003-2004]]
|-
| rowspan=3| <span style="font-size: 140%;">'''5°'''</span> || '''Serie D''' || '''4''' || [[Serie D 1979-1980|1979-1980]] || [[Serie D 2000-2001|2000-2001]] || rowspan="3"| '''8'''
|-
| '''Campionato Interregionale''' || '''2''' || [[Campionato Interregionale 1990-1991|1990-1991]] || [[Campionato Interregionale 1991-1992|1991-1992]]
|-
| '''Campionato Nazionale Dilettanti''' || '''2''' || [[Campionato Nazionale Dilettanti 1992-1993|1992-1993]] || [[Campionato Nazionale Dilettanti 1993-1994|1993-1994]]
|}
 
=== Statistiche di squadra ===
{{...|società calcistiche}}
 
=== Statistiche individuali ===
[[File:Marco Cari.jpg|thumb|upright|[[Marco Cari]], storico portiere del Frosinone e ''recordman'' di presenze con i canarini.]]
 
Il calciatore con più presenze nella storia del Frosinone è [[Marco Cari]] con 287 presenze, mentre il miglior marcatore di sempre è [[Daniel Ciofani]] con 73 gol.<ref>Contando solamente i gol nei campionati.</ref> Tra gli stranieri il record di gol è del brasiliano [[Éder (calciatore 1986)|Éder]], con 20 gol in una stagione e mezza, tra il gennaio 2008 e il giugno 2009.
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Frosinonestemma.png|border=1px|col1=gold|col2=white|col3=#4B61D1|font-size=120%|titolo= Record di presenze |contenuto=
* 287 {{Bandiera|ITA}} [[Marco Cari]]
* 272 {{Bandiera|ITA}} Giorgio Davato
* 250 {{Bandiera|ITA}} Gianni Gabriele
* 228 {{Bandiera|ITA}} Fabrizio Perrotti
* 218 {{Bandiera|ITA}} [[Daniel Ciofani]]
* 205 {{Bandiera|ITA}} Pietro Del Sette
* 202 {{Bandiera|ITA}} Marco Bagaglini
* 198 {{Bandiera|ITA}} Raniero Pellegrini
* 182 {{Bandiera|ITA}} [[Massimo Zappino]]
* 179 {{Bandiera|ITA}} [[Alessandro Frara]]
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Frosinonestemma.png|border=1px|col1=gold|col2=white|col3=#4B61D1|font-size=120%|titolo= Record di reti|contenuto=
* 73 {{Bandiera|ITA}} [[Daniel Ciofani]]
* 64 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Santarelli]]
* 51 {{Bandiera|ITA}} [[Federico Dionisi]]
* 43 {{Bandiera|ITA}} Francesco Caputi
* 38 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Lodi]]
* 36 {{Bandiera|ITA}} Paolo Russo
* 35 {{Bandiera|ITA}} Salvatore Silvestri
* 35 {{Bandiera|ITA}} Angelo Brunello
* 34 {{Bandiera|ITA}} Tonino Spaziani
* 33 {{Bandiera|ITA}} [[Giovan Battista Benvenuto]]
}}
</div>
{{clear}}
 
== Tifoseria ==
=== Storia ===
Gli inizi del tifo organizzato a Frosinone si hanno a partire dai primi anni 1970, con la nascita dei ''Fedayn''.<ref name="FRO">{{cita web|url=http://www.rangers.it/fanzine/199frosinone.pdf|titolo=Rangers (approfondimento tifoseria Frosinone) - Serie B - 25º Anno - n. 199 - 3 aprile 2009|editore=Rangers.it|data=3 aprile 2009|accesso=2 giugno 2014|formato=pdf}}</ref> La curva del tifo organizzato era la Curva Sud. Nel 1979 nascono gli ''Heroes'', il cui primo nome era ''The Heroes''; dal 1982 si chiameranno con la denominazione attuale ovvero ''Heroes Korps''. Nel 1986 prendono vita ''I Ragazzi della Sud'', gruppo ufficialmente attivo per due anni, con uno striscione grande quanto il settore che li ospitava, allora il più grande della [[Lega Pro Seconda Divisione|Serie C2]], i cui componenti venivano tutti dal quartiere del Sacro Cuore. ''I Ragazzi della Sud'', per l'eco delle loro imprese, vengono soprannominati gli “atalantini del Sud”. In quegli anni sorge anche uno dei primi gruppi ultras di sole ragazze, le ''Freak Sisters''. Nel frattempo la tifoseria organizzata si sposta in Curva Nord sebbene, fino alla fine degli anni 1980, era consuetudine che una grossa fetta degli ultrà si "trasferisse" dalla curva Nord alla Sud durante l'intervallo delle partite.
[[File:Tifo frosinone.jpg|thumb|left|La curva Nord frusinate in occasione della finale [[play-off]] contro il {{Calcio Lecce|NB}}, nel campionato di [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|Prima Divisione 2013-2014]].]]
 
A oggi la tifoseria è organizzata dal gruppo ultras ''FRUSINATI'', che si occupa da qualche anno della gestione della tifoseria nel suo insieme, organizzando striscioni, coreografie, cori, trasferte e tutte le tutte le attività connesse alla Curva Nord in genere. Tra gli altri gruppi ultras frusinati si ricordano anche gli ''Uber Alles,'' nati nel 1989, ''gli'' ''Alcool Trip'', uno dei gruppi storici del settore distinti, e ''Vecchio Leone'', ''Gruppo Sciacqua'' e ''Monelli e Ultras'', questi unitisi poi dietro il nome di ''Ultras Frosinone'' e il gruppo ''Brigata '96 MSGC''. In seguito all'arrivo della [[tessera del tifoso]], il gruppo ''Uber Alles'' si sposta nei distinti accanto ai ''FRVSNA'' ed è protagonista della lotta contro tale provvedimento, tornando a occupare la propria posizione nel cuore della Nord solo al termine della stagione 2013-2014. Nel 2014 nasce infine il gruppo "Curva al Nord", che riunisce i tifosi ciociari sparsi per l'Italia per studio o per lavoro. Numerosi nel corso degli anni sono stati gli incidenti e gli scontri che hanno visto protagonista la tifoseria frusinate, in particolar modo negli anni 1980 con scontri a Siena e Potenza o in casa contro Latina, Campobasso e Reggina nonché in numerose altre circostanze, anche nei decenni successivi.
 
=== Gemellaggi e rivalità ===
La tifoseria del Frosinone è gemellata esclusivamente, dal 1984, con i tifosi della {{Calcio Paganese|NB}}<ref name=FRO/><ref>{{Cita web|1=http://www.paganese.net/movimento.htm|sito=Paganese.net|titolo=Il mondo azzurrostellato a portata di click|urlmorto=sì}}</ref>, ma dal 1987 mantiene ottimi rapporti anche con quella del {{Calcio Messina|NB}}<ref name=FRO/>. Risalente al 2002 è l'amicizia con i tifosi sardi dell'{{Calcio Olbia|NB}}<ref name=FRO/>, mentre nel 2012 nasce un bel rapporto di amicizia con i tifosi dell'{{Calcio Avellino|NB}}<ref name=FRO/>.
In passato vi furono rapporti di amicizia anche con le tifoserie di {{Calcio Casertana|NB}} e {{Calcio Cassino|NB}}, poi diventati rivali. In particolare con la Casertana, la tifoseria frusinate ebbe dapprima una grossa rivalità che fu pian piano sanata e che portò addirittura a un gemellaggio tra le due tifoserie, durato alcuni anni e interrotto definitivamente nel 1996 assieme al gemellaggio con i cassinati<ref name=FRO/>, dopo la sconfitta del Frosinone a Benevento.
 
[[File:Frosinone_stadio_Matusa_derby_FR-Latina_3-12-89_C2_campanile.jpg|thumb|right|La curva Nord frusinate durante il derby del 3 dicembre 1989 in [[Serie C2]].]]
Per quanto riguarda le rivalità, la più accesa è senza dubbio quella contro gli odiati "cugini" [[Agro Pontino|pontini]] del {{Calcio Latina|NB}}<ref name=FRO/>, rivalità che va ben oltre il calcio. Il [[Derby del Basso Lazio]] è molto sentito dalle due tifoserie e dalla due città ed è spesso sfociato in episodi di violenza i più gravi dei quali si registrarono nella seconda metà degli anni 1980.
Il primo derby si disputò nella stagione [[Prima Divisione 1946-1947|1946-1947]], nell'allora [[Prima Divisione]]. Per il Frosinone restano memorabili il derby del 1987, vinto tre a zero, che sancì ufficialmente la prima promozione dei [[Ciociaria|ciociari]] in [[Lega Pro Prima Divisione|Serie C1]] e la retrocessione dei cugini pontini, e quello del 25 aprile 2004, a [[Latina]], quando il Frosinone vinse per uno a zero ottenendo proprio in quella sfida tre punti fondamentali per la nuova promozione in Serie C1. Da allora le strade delle due squadre si sono nettamente separate: mentre il Frosinone partecipava per cinque stagioni consecutive al campionato di [[Serie B]], il Latina dopo una nuova retrocessione in [[Serie D]] era costretto al fallimento con ripartenza dall'[[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]]. Dopo otto anni di assenza, il Derby del Basso Lazio è tornato nella stagione di [[Lega Pro Prima Divisione 2011-2012]], per poi fare il proprio storico esordio anche in Serie B il 2 novembre 2014, con una netta vittoria per 1-4 del Frosinone ai danni del Latina.
 
Tra le rivalità più sentite ci sono anche quelle con le tifoserie della {{Calcio Reggina|NB}}<ref name=FRO/> (tifoseria gemellata con Latina e rivale dei messinesi, con la quale si verificarono gravi incidenti nel 1987), della {{Calcio Nocerina|NB}}<ref name="FRO" /> (acerrima rivale della Paganese), del [[Associazione Sportiva Dilettantistica Ginnastica e Calcio Sora|Sora]]<ref name=FRO/> (altra squadra della Provincia di Frosinone), e più recentemente con quella del {{Calcio Foggia|NB}}<ref name=FRO/>.
Ulteriori rivalità da menzionare sono quelle con le tifoserie di {{Calcio Benevento|NB}}, {{Calcio Brindisi|NB}}<ref name=FRO/>, {{Calcio Giulianova|NB}}<ref name=FRO/>, e {{Calcio Martina|NB}}<ref name=FRO/> e, più recenti, quelle con le tifoserie di {{Calcio Bologna|NB}}, {{Calcio Perugia|NB}}, {{Calcio Pisa|NB}}<ref name="FRO" />, {{Calcio Grosseto|NB}}, {{Calcio Salernitana|NB}} e {{Calcio Mantova|NB}}<ref name="FRO" />.
Vecchie rivalità con {{Calcio Siena|NB}}, {{Calcio Campobasso|NB}}, {{Calcio Potenza|NB}} e {{Calcio Monopoli|NB}}, risalenti agli anni 1980, sono ormai "sopite".
 
== Organico ==
{{vedi anche|Frosinone Calcio 2019-2020}}
=== Rosa ===
''Rosa aggiornata al 17 luglio 2019.''
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=gold|col2=#4B61D1|}}
{{Calciatore in rosa|n°=1|nome=[[Alessandro Iacobucci]]|ruolo=P|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=4|nome=[[Luka Krajnc]]|ruolo=D|nazione=SVN}}
{{Calciatore in rosa|n°=5|nome=[[Mirko Gori]]|ruolo=C|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=6|nome=Emmanuel Besea|ruolo=C|nazione=GHA}}
{{Calciatore in rosa|n°=7|nome=[[Luca Paganini]]|ruolo=A|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=8|nome=[[Raffaele Maiello (calciatore)|Raffaele Maiello]]|ruolo=C|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=9|nome=[[Daniel Ciofani]]|ruolo=A|nazione=ITA|altro=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=10|nome=[[Federico Dionisi]]|ruolo=A|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=11|nome=[[Nicola Citro]]|ruolo=A|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=13|nome=[[Andrea Beghetto]]|ruolo=C|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=14|nome=Andrea Errico|ruolo=A|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=15|nome=[[Lorenzo Ariaudo]]|ruolo=D|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa/medio|col1=gold|col2=#4B61D1}}
{{Calciatore in rosa|n°=16|nome=Alessio Tribuzzi|ruolo=C|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=17|nome=[[Francesco Zampano]]|ruolo=D|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=18|nome=Michele Volpe|ruolo=A|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=19|nome=Luca Matarese|ruolo=A|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=21|nome=[[Raman Chibsah]]|ruolo=C|nazione=GHA}}
{{Calciatore in rosa|n°=22|nome=[[Francesco Bardi]]|ruolo=P|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=23|nome=[[Nicolò Brighenti]]|ruolo=D|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=25|nome=[[Marco Capuano]]|ruolo=D|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=28|nome=[[Camillo Ciano]]|ruolo=A|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=29|nome=[[Marcello Trotta]]|ruolo=A|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nome=Paolo Bastianello|ruolo=P|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nome=[[Mattia Vitale]]|ruolo=C|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa/fine}}
 
=== Staff tecnico ===
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Frosinonestemma.png|border=1px|col1=gold|col2=white|col3=#4B61D1|font-size=120%|titolo=Staff dell'area tecnica|contenuto=
*{{Bandiera|ITA}} [[Alessandro Nesta]] – Allenatore
*{{Bandiera|ITA}} Lorenzo Rubinacci - Vice allenatore
*{{Bandiera|ITA}} Massimo Lo Monaco - Collaboratore tecnico
*{{Bandiera|ITA}} Luca D'Angeli – Collaboratore atletico
*{{Bandiera|ITA}} Francesco Vaccariello – Preparatore atletico
*{{Bandiera|ITA}} Vincenzo Benvenuto – Preparatore portieri
*{{Bandiera|ITA}} Manuel Milana – Team manager
}}
</div>
{{clear}}
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|Estella|Aversa|Le porte della storia, la grande avventura del Frosinone Calcio|2007|cid=aversa|Eraclea|Roma}}
*N. Scerni, ''Alcuni cenni storici sulla Fortezza di Pescara'', in "Bollettino dell'ISCAG" XVIII, n. 4, 1952
* {{Cita libro|Amedeo|Di Sora|C'era una volta un pallone… La storia del calcio frusinate dai primi anni del Novecento ad oggi raccontata da un cronista da stadio|2004|Editrice Frusinate}}
*V. Lopez, ''Pescara. Dalle origini ai nostri giorni'', Nuova Italica, 1993
* {{Cita libro|Luca|Lisi|Immagini Emozioni… Un anno storico|2007|Modulgraf srl|Pomezia|cid=Lisi|cognome2=Rotondo|nome2=Federico}}
* {{Cita libro|Piergiorgio|Renna|Storia del Frosinone Calcio|1994|Edizioni Multimedia|cid=Rennastoria|Frosinone}}
* {{Cita libro|Piergiorgio|Renna|La Quarta serie negli anni '50|2007|Edizioni Multimedia|cid=Rennaquarta|Frosinone}}
* {{Cita libro|Piergiorgio|Renna|cid=Frosinone 1906/2006, Piergiorgio Renna|Frosinone 1906/2006 – Serie B come Bellator|2007|Edizioni Multimedia|Frosinone}}
* {{Cita libro|Alessandro|Vigliani|Sembra Impossibile, il romanzo sui tifosi del Frosinone Calcio|2010|Pulp Edizioni|cid=vigliani|Frosinone}}
* {{cita libro|||città=Modena|Almanacco illustrato del calcio 2019|2019|[[Edizioni Panini]]|ISBN=978-88-912-4753-7|cid=Almanacco Illustrato del Calcio 2019, Panini}}
 
== Voci correlate ==
* [[Frosinone]]
* [[Sport nel Lazio]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.portaleabruzzo.com/nav/tabcomuni.asp?id=5112|titolo=Comune di Pescara su PortaleAbruzzo.com}}
* {{Transfermarkt|8970|S}}
*[https://www.tuttocalciatori.net/rosa/frosinone-calcio Frosinone Calcio] Rosa aggiornata e schede calciatori su TuttoCalciatori.Net
 
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