Il gladiatore e Dolce Valentina: differenze tra le pagine

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{{F|fiction televisive|aprile 2010}}{{FictionTV
{{nota disambigua}}
|titolo italiano=Dolce Valentina
{{Film
|immagine=
|titolo italiano = Il gladiatore
|didascalia=
|titolo alfabetico = Gladiatore, Il
|titolo originale= Mi gorda bella
|immagine = Il Gladiatore film 2000.png
|paese= Venezuela
|didascalia = Massimo Decimo Meridio ([[Russell Crowe]]) in una scena del film
|anno prima visione= [[2002]]
|titolo originale = Gladiator
|tipo fiction= serial TV
|paese = [[Regno Unito]]
|genere= telenovela
|paese 2 = [[Stati Uniti d'America]]
|Stagioni= 3
|anno uscita = [[2000]]
|durata = 42-46 min
|durata = 155 min <small>(versione cinematografica)</small><br /> 170 min <small>(versione estesa)</small>
|lingua originale= [[lingua spagnola|spagnolo]]
|aspect ratio = 2.35 : 1
|aspect ratio= 4:3
|genere = Epico
|ideatore=
|genere 2 = Storico
|attori=
|genere 3= Drammatico
* [[Natalia Streignard]]: Valentina Villanueva Lanz/Bella De la Rosa Montiel
|regista = [[Ridley Scott]]
* [[Juan Pablo Raba]]: Roberto Villanueva Mercuri/Il Lirio De Plata
|soggetto = [[David Franzoni]]
* [[Hilda Abrahamz]]: Olimpia Mercuri/Maria Hadelaide Crespo
|sceneggiatore = [[David Franzoni]], [[John Logan (sceneggiatore)|John Logan]], [[William Nicholson (sceneggiatore)|William Nicholson]]
* [[Flavio Caballero]]: Giancarlo Villanueva
|produttore = [[Douglas Wick]], [[Branko Lustig]], [[David Franzoni]]
* [[Emma Rabbe]]: Sasà Lanz
|produttore esecutivo = [[Walter F. Parkes]], [[Laurie MacDonald]], [[Ridley Scott]]
* [[Norkys Batista]]: Chiquinquirá "Chiqui" Lorenz
|casa produzione = [[Ridley Scott|Scott Free Productions]], [[Universal Pictures]], [[DreamWorks Pictures]]
* [[Jerónimo Gil]]: Franklin Carreño
|casa distribuzione italiana = [[Universal Pictures]]
* [[Marianela González]]: Pandora Villanueva/Hugo
|attori =
* [[Luciano D'Alessandro]]: Romano Fonseca
* [[Russell Crowe]]: Massimo Decimo Meridio
* [[JoaquinBelén PhoenixMarreno]]: CommodoMonica Rivero
* [[ConnieFelix NielsenLoreto]]: AugustaLorenzo Lucilla"Lolo" Lorenz
* [[OliverMarcos ReedMoreno]]: ProximoRocco Giulia
* [[RichardAmalia HarrisPerez Diaz]]: MarcoCeleste AurelioVillanueva
* [[DerekCarlos JacobiMarquez]]: senatoreDon GraccoSecondo Villanueva
* [[DjimonAileen HounsouCeleste]]: JubaArianna Villanueva
* [[Carlos Alvarez (attore)|Carlos Alvarez]]: Achille Villanueva
* [[David Schofield]]: senatore Falco
* [[JohnPrakriti ShrapnelMaduro]]: senatore GaioNinfa
* [[Ana Beatriz Osorio]]: Beatrice Carreño
* [[Tomas Arana]]: Quinto
* [[RalfHugo MoellerVásquez]]: HagenGiorgio Rosalez/Nella
* [[SpencerSandra Treat ClarkMartínez]]: LucioFabiola VeroFonseca
* [[Daniel Aníbal Blasco]]: Samuele Robinson
* [[David Hemmings]]: Cassio
* [[Mayra Africano]]: Nereide Lopez
* [[Tommy Flanagan (attore)|Tommy Flanagan]]: Cicero
* [[GianninaNathalie FacioCortez]]: moglieJessica di"J.Lo" MassimoLopez/La Pomposa
* [[GiorgioMimi CantariniLazo]]: figlioEva di MassimoLanz
* [[Kareliz Ollarves]]: Deborah Pereira
* [[Omid Djalili]]: venditore di schiavi e bestiame
* [[ChrisLaureano KellOlivares]]: scriba rapitoCareperro
* [[TonyRodolfo CurranRenwick]]: spiaGiulio Campos
* [[MarkSonia LewisVillamizar]]: spiaNatalia
* [[JohnAleska QuinnDíaz Granados]]: ValeriusVivian Duran
* [[Daniel Alvarado]]: Carlo Emanuele Sevilla
* [[Alun Raglan]]: pretoriano
* [[José Manuel Ascensao]]: Ezquinaci
* Charlie Allan: capo dei barbari germanici
* [[Ileana Aloma]]:Rita Lopez Castro "Pepita"
* [[David Nicholls (attore)|David Nicholls]]: uomo gigante
* [[Jose Ángel Ávila]]: José Ignacio Pacheco
|doppiatori italiani =
* [[LucaAbelardo WardBehna]]: MassimoAlessandro Decimo MeridioSilva
* [[FrancescoKelvin BulckaenElizonde]]: CommodoJuan Carlos
* [[ChiaraJeanette SalernoFlores]]: Augusta LucillaConsuelo
* [[Edgar Gomez (attore)|Edgar Gomez]]: Commissario Pantoja
* [[Glauco Onorato]]: Proximo
* [[GianniJose MusyCarlos Grillet]]: MarcoDaniele AurelioEdoardo
* [[RenatoEnrique CortesiIzquierdo]]: senatoreMacedonio GraccoOrtega
* [[Dora Mazzone]]: Angelica
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Juba
* [[EnnioEric ColtortiNoriega]]: senatoreBenigno FalcoMatiz
* [[CarloSandy SabatiniOlivares]]: senatore GaioJavier
* [[PasqualeMartha AnselmoPabón]]: QuintoGladiola
* [[PaoloMiguel BuglioniÁngel Pérez]]: HagenBoligoma
* [[Manuel Salazar (attore)|Manuel Salazar]]: Luigi Filippo Villanueva
* [[Gabriele Patriarca]]: Lucio Vero
* [[EugenioIsrael MarinelliBáez]]: CassioGuillermo Andres
* [[VittorioSoraya GuerrieriSanz]]: CiceroMamma Dolores
* [[Jesús Seijas]]: Matteo
* [[Stefano Mondini]]: venditore di schiavi e bestiame
|doppiatori originali=
* [[Roberto Del Giudice]]: scriba rapito
|doppiatori italiani=
* [[Gaetano Lizzio]]: uomo gigante
* [[Angela Brusa]]: Valentina Villanueva / Bella De la Rosa
|fotografo = [[John Mathieson]]
* Oliviero Cappellini: Roberto Villanueva Mercuri
|montatore = [[Pietro Scalia]]
* [[Lucia Valenti]]: Olimpia Villanueva Mercuri
|effetti speciali = [[Neil Corbould]], [[Rob Harvey]], [[John Nelson (artista effetti speciali)|John Nelson]], [[Tim Burke (artista effetti visivi)|Tim Burke]]
* Raffaele Iaccarino: Giancarlo Villanueva
|musicista = [[Hans Zimmer]], [[Lisa Gerrard]], [[Klaus Badelt]]
* Roberta Maraini: "Chiqui" Chiquinquira Lorenz Rivero
|scenografo = [[Arthur Max]]
* [[Roberto Accornero]]: Franklin Carreno
|trucco = [[Jo Allen]], [[Melissa Lackersteen]], [[Laura McIntosh]]. [[Trefor Pround]]
* [[Stefano Brusa]]: Giorgio Rosalez
* Manuela Tamietti: Sasà Lanz
* Alice Bertocchi: Pandora Villanueva
* [[Alberto Olivero]]: Giancarlo Villanueva
* [[Tony Fuochi]]: Rocco Giulia
* Alessandro Germano: Achille Villanueva Mercuri
* Arianna Orlando: Nereide Lopez
* Annalisa Usai: Ninfa
* Patrizia Giangrand: "J.Lo" Jessica Lopez
* [[Vanessa Giuliani]]: Beatrice Carreño
|casa produzione=
|inizio prima visione = 20 novembre 2002
|fine prima visione = 26 settembre 2003
|rete TV = Radio Caracas Televisión
|inizio prima visione in italiano = 25 agosto 2010
|fine prima visione in italiano = 27 novembre 2011
|rete TV italiana = [[Lady Channel]]
}}
 
'''''Dolce Valentina''''' (titolo originale: ''Mi gorda bella'') è una [[telenovela]] [[venezuela]]na prodotta dalla Coral e trasmessa da [[RCTV]] nel 2002. Ha la durata di 178 puntate ed è stato un successo in tutto il [[Sud America]]. I protagonisti sono Natalia Streignard e Juan Pablo Raba, altri interpreti sono Norkys Batista e Jeronimo Gil. Il ruolo di antagonista è stato ricoperto da Hilda Abrahamz, che aveva già vestito i panni della perfida Maria Paola nella telenovela ''[[Marilena]]''. In Italia è stata trasmessa in prima visione su [[Lady Channel]], che ha curato anche il doppiaggio italiano, ed è stata trasmessa successivamente anche da [[Telenorba 7]], [[Telenorba 8]], [[Antenna Sicilia]], [[Video Calabria]], [[T9 (rete televisiva)|T9]], [[Teletna]] e [[Canale 77 in Rosa]]. Nel 2015 è stata trasmessa su [[Mediaset Extra]] nel contenitore mattutino Novela. {{chiarire|Dal 1 ottobre 2018 viene ritrasmessa su [[donna TV]]. Dal 15 luglio 2019 verrà trasmessa ancora una volta su [[donna TV]].
'''''Il gladiatore''''' (''Gladiator'') è un [[film]] [[colossal]] del [[2000]] diretto da [[Ridley Scott]], interpretato da [[Russell Crowe]], [[Joaquin Phoenix]], [[Connie Nielsen]], [[Richard Harris]], [[Oliver Reed]] e [[Tomas Arana]].
 
Crowe interpreta il fedele generale Maximus (italianizzato in "Massimo"), che viene tradito quando [[Commodo]], l'ambizioso figlio dell'imperatore, assassina il padre e s'impossessa del trono. Ridotto in schiavitù, Massimo ricompare nell'arena tra le file dei gladiatori per vendicare l'assassinio della sua famiglia e del suo imperatore.
 
Il film ha ottenuto un notevole successo al botteghino, ricevendo recensioni generalmente positive e risultando vincitore di cinque [[Premi Oscar 2001|Premi Oscar]] e di molti altri riconoscimenti.
 
== Trama ==
Valentina Villanueva Lanz è una ragazza un po' sovrappeso che ha trascorso tutta l'adolescenza in un collegio: il giorno del diploma, la madre decide di riportarla con sé nella casa dei Villanueva, ma Olimpia Mercuri, perfida moglie di Giancarlo Villanueva nonché l'eterna rivale della madre di Valentina, temendo che quest'ultima l'avrebbe cacciata di casa, incarica il suo braccio destro di far esplodere l'aereo con il quale avrebbe fatto ritorno. Così Valentina va a vivere da sola a casa dello zio Giancarlo, dove verrà malamente accolta da Olimpia e dalla figlia Arianna, che non perderanno mai occasione di tormentarla.
Nell'anno [[180|180 d.C.]], il valente generale Massimo Decimo Meridio<ref>Detto Meridio perché nato a [[Mérida (Spagna)|Mérida]], l'antica [[Emerita Augusta]], capitale della [[Lusitania (provincia romana)|Lusitania]].</ref> guida l'[[esercito romano]] alla vittoria durante la guerra contro i [[Marcomanni]] in [[Marcomannia|Germania]], guadagnandosi ancora di più la stima dell'anziano [[Imperatori romani|imperatore romano]] [[Marco Aurelio]]. Quest'ultimo, gravemente malato e sentendosi prossimo alla fine, non accetta il proprio figlio [[Commodo]] come proprio successore, considerandolo inadatto al ruolo, e designa il generale Massimo, vedendovi il figlio che avrebbe voluto avere al posto di Commodo: Marco Aurelio intende affidargli il compito di ripristinare la [[repubblica romana|repubblica]] restituendo il potere al [[Senato romano|senato]], ovvero al popolo romano, come avveniva prima dell'avvento dell'[[età imperiale]].
Ma a darle conforto c'è il cugino Roberto, di cui lei è innamorata sin da bambina: Valentina sa che il suo è un sogno impossibile, non solo essendo suo cugino, ma poiché Roberto è fidanzato con Chiquinquirà "Chiqui" Lorenz, una famosa modella che incarna il prototipo della ragazza ricca, frivola, e viziata.
Sarà l'amore per Roberto a dare a Valentina la forza di affrontare le avversità che le si presentano davanti e di tenere testa a Olimpia, che vuole a tutti i costi impossessarsi dell'eredità che le avevano lasciato i suoi genitori e che in tutti i modi, a sua insaputa, cerca di farla fuori.
Intanto la ragazza, nonostante il suo aspetto, riesce a conquistare Roberto, che si innamora perdutamente di lei e lascia la sua fidanzata.
Tuttavia il loro amore si ritroverà presto minacciato: un giorno, infatti, Valentina ha un malore e scopre che i cioccolatini che gli regalava sempre Roberto erano avvelenati.
A quel punto Valentina fugge da casa Villanueva per rifugiarsi in Spagna dove vive la sua prozia Celeste, sottoponendosi ad una rigida dieta che la farà tornare in piena forma e progettando di vendicarsi contro tutti i Villanueva, convinta che anche Roberto fosse stato coinvolto nel complotto della madre.
Dopo un anno, essendo ritornata magra, approfitta del suo nuovo aspetto per tornare in Venezuela e acquistare una nuova identità, presentandosi a tutti il giorno del matrimonio di Roberto con Chiqui come Bella de la Rosa Montiel.
Valentina, sotto mentite spoglie, va a vivere nella pensione di sua zia Sasà e a lavorare presso l'agenzia dello zio, ma nonostante i suoi propositi vendicativi si rende conto di essere ancora innamorata di Roberto, che si trova in crisi con la moglie e disconoscendo la sua vera identità si innamora di nuovo di lei.
Cercherà ad ogni modo di smascherare Olimpia, che è riuscita abilmente ad ingannare tutti e a condurre una doppia vita (in realtà è una spogliarellista che balla in un locale frequentato da persone losche e intrattiene una relazione segreta con Lorenzo, il padre di Chiqui), ma soprattutto di far venire a galla tutti i suoi crimini.
Nel frattempo anche Roberto agisce in incognito, facendosi passare come “Il lirio de plata”, usando il suo travestimento per rubare ai ricchi e dare ai poveri, e scopre di non essere figlio di Giancarlo, bensì di Carlo Emanuele Sevilla, un uomo con il quale la madre aveva avuto una relazione prima di conoscere il marito.
Verso la fine della storia, “Bella de La Rosa Montiel” viene accusata di aver ucciso il giudice Gomez, ossia un magistrato che Olimpia aveva corrotto per ottenere l'eredità di Valentina, e così si procurerà un costume da grassa per assumere di nuovo la sua vera identità.
Alla fine Olimpia verrà smascherata e finirà in galera a causa di tutti i delitti commessi: in carcere non avrà vita facile, ma si mette d'accordo con Rocco, che l'accoltella di proposito per fare in modo di facilitare il suo piano di fuga.
Ma Olimpia riesce a resistere e grazie all'aiuto del suo assistente Rocco riesce a scappare dall'ospedale in cui era ricoverata: i due si recano su uno yacht ma a causa di un suo errore lo fa esplodere provocando la morte di entrambi.
Superati tutti gli ostacoli, Valentina e Roberto possono finalmente vivere in pace felici e contenti con la loro famiglia, ritrovando la pace e l'unità che era sempre mancata.
 
== Personaggi principali ==
Inizialmente riluttante, Massimo chiede tempo per decidere e si ritira in tenda a pregare gli dèi affinché lo aiutino a decidere e proteggano la sua famiglia, idealmente rappresentata da due statuette della moglie e del figlio che Massimo porta con sé. Nel frattempo, Marco Aurelio comunica la propria decisione al figlio, che era giunto da Roma insieme con la sorella [[Annia Aurelia Galeria Lucilla|Lucilla]] che, vedova con un figlio, è innamorata di Massimo; Commodo, deluso e afflitto per la scelta del padre, lo uccide soffocandolo con il proprio petto prima che il genitore renda pubblica la propria decisione. Massimo capisce che l'imperatore non è morto per cause naturali ma è stato ucciso dal figlio; rifiuta, dunque, di sottomettersi a Commodo, che dà allora ordine a Quinto di farlo decapitare e di crocifiggere la sua famiglia.
* Valentina Villanueva Lanz de Sevilla alias Bella de la Rosa Montiel, interpretata da Natalia Streignard.
* Roberto Villanueva Mercouri nato Sevilla Crespo alias Lirio de Plata, interpretato da Juan Pablo Raba.
* Olimpia Mercouri de Villanueva nata María Adelaide Crespo †, interpretata da Hilda Abrahamz.
* Chiquinquira "Chiqui" Lorenz Rivero nata Lorenz Lòpez de Carreño, interpretata da Norkys Batista.
* Franklin Carreño, interpretato da Jeronimo Gil.
* Josefina "Sasá" Lanz Alvarado vedova de Sevilla, interpretata da Emma Rabbe.
* Giancarlo Villanueva, interpretato da Flavio Caballero.
* Tommaso Villianueva Mercouri nato Villanueva Crespo, interpretato da Raffaele Iaccarino.
 
== Personaggi secondari ==
Mentre Commodo viene incoronato imperatore di Roma, Massimo viene immobilizzato e condotto in mezzo alla foresta per essere giustiziato; inginocchiatosi davanti al boia riesce, dopo aver finto di accettare il suo destino, ad afferrarne la spada e a uccidere, uno dopo l'altro, tutti i pretoriani del manipolo. Gravemente ferito a un braccio nel corso dell'azione, s'impossessa di due cavalli e intraprende il lungo viaggio verso casa, ma giunge troppo tardi: Massimo vede alcuni suoi amici morti, e poi scopre la moglie e il figlio crocifissi tra le rovine fumanti della propria abitazione. Disperato, piange i suoi cari defunti; infine, si accascia straziato dal dolore e sfinito dalla stanchezza.
* Arianna Margherita Villanueva Mercouri nata Villanueva Crespo, interpretata da Aileen Celeste.
* Achille Villanueva Mercouri nato Villanueva Crespo, interpretato da Carlos Alvarez.
* Pandora Emilia Villanueva Mercouri de Rosales nata Villanueva Crespo, interpretata da Marianela González.
* Romano Fonseca, interpretato da Luciano D'Alessandro.
* Monica Rivero de Lorenz, interpretata da Belen Marrero.
* Lorenzo "Lolo" Lorenz, interpretato da Felix Loreto.
* Ninfa del Valle de Villanueva, interpretata da Prakriti Maduro.
* Giorgio Rosales, interpretato da Hugo Vásquez.
* Rocco Giulia †, interpretato da Marcos Moreno.
* Doña Celeste Villanueva de Dupont †, interpretata da Amalia Perez Diaz.
* Don Segundo Villanueva, interpretato da Carlos Marquez.
* Eva Lanz Alvarado de Villanueva †, interpretata da Mimi Lazo.
* Luigi Filippo Villanueva †, interpretato da Manuel Salazar.
* Beatrice Teresa Carreño Páez, interpretata da Ana Beatriz Osorio.
* Capitano Carlo Emanuele Sevilla †, interpretato da Daniel Alvarado.
* Fabiola Fonseca, interpretata da Sandra Martinez.
* Samuel Robinson, interpretato da Daniel Anibal Blasco.
* Nereide, interpretata da Mayra Africano.
* Jessica López "J.Lo o la Pomposa", interpretata da Nathalie Cortez
* Debora Pereira, interpretata da Kareliz Ollarves
* Natalia, interpretata da Sonia Villamizar
* Viviana Duran, interpretatata da Aleska Diaz Granados
* Ezquinaci, interpretato da Jose Manuel Ascensao
* Pepa López Castro "Pepita", interpretato da Ileana Aloma
* Avv. Jose Ignacio Pacheco, interpretato da Jose Angel Avila
* Alejandro Silva, interpretato da Abelardo Behna
* Gladiola Páez vedova de Carreño, interpretata da Martha Pabon
* Juan Carlos, interpretato da Kelvin Elizonde
* Consuelito, interpretata da Jeanette Flores
* Comissario Pantoja, interpretato da Edgar Gomez
* Daniel Eduardo, interpretato da Jose Carlos Grillet
* Macedonio Ortega, interpretato da Enrique Izquierdo
* Angelica, interpretata da Dora Mazzone
* Benigno Matiz, interpretato da Eric Noriega
* Javier, interpretato da Sandy Olivares
* Carmen, interpretata da Kristin Pardo
* Boligoma, interpretato da Miguel Angel Perez
* Guillermo, Andres interpretato da Israel Baez
* Rita López, interpretata da Gabriela Santeliz
* Mamma Dolores, interpretata da Soraya Sanz
* Mateo, interpretato da Jesus Seijas
* Joel, interpretato da Manuel Sosa
* Donna Elena, interpretata da Elisa Stella
 
== Puntate ==
Catturato da un mercante di [[schiavismo|schiavi]], viene venduto a Proximo, un ex [[gladiatore]] divenuto [[lanista]], che Marco Aurelio aveva affrancato insignendolo del ''rudis'', la spada di legno. Massimo viene portato in [[Africa (provincia romana)|Africa]] ed è costretto a combattere nell'[[arena (architettura)|arena]], dando presto prova delle sue eccellenti qualità di guerriero, che gli fanno accrescere la popolarità tra gli spettatori e il rispetto degli altri combattenti; l'Ispanico, come è conosciuto nella ''familia gladiatoria'', stringe amicizia con Juba, un cacciatore [[Numidia|numida]] e con Hagen, un combattente [[Germani|germano]] che, fino alla comparsa di Massimo, era il più valoroso dei gladiatori di Proximo. Durante le pause degli spettacoli, Juba e Massimo, parlando delle rispettive famiglie e della vita che conducevano prima di divenire schiavi, rinsaldano la loro amicizia traendo coraggio, di fronte alla prospettiva della morte in combattimento, dalla speranza che avrebbero rincontrato i loro familiari nell'aldilà.
{|class="wikitable" style="text-align:center"
 
! Stagione
Passati alcuni anni, finché Commodo, soprattutto per conquistare la folla, ordina che per un lungo periodo di 150 giorni si tengano, a Roma, dei ''[[Munera (giochi gladiatorii)|giochi gladiatorii]]'' in memoria del padre, proprio colui che cinque anni prima ne aveva disposto l'interruzione, e anche i gladiatori di Proximo vengono affittati per lo spettacolo. Prima di partire, il lanista spiega a Massimo come, a Roma, potrebbe riuscire ad ottenere la libertà tramite il dono del [[rudis]], donata dallo stesso imperatore. Animato dalla possibilità di essere così vicino a Commodo da potersi vendicare, Massimo decide di combattere ascoltando i consigli del vecchio, fino ad allora ignorati. A Roma, i gladiatori di Proximo vengono destinati a rievocare la [[battaglia di Zama]] della [[seconda guerra punica]], rappresentando le truppe di [[Annibale]], l'orda barbarica, schierate contro le [[legione romana|legioni]] di [[Publio Cornelio Scipione|Scipione l'Africano]]. Massimo, che indossa una maschera che ne cela le sembianze, assume il comando del gruppo e, disponendo i propri compagni a testuggine al centro dell'arena del Colosseo, riesce a sovvertire l'esito di un incontro in cui erano storicamente destinati alla sconfitta. Quando Commodo raggiunge i gladiatori di Proximo per congratularsi, Massimo è costretto a togliersi l'elmo e rivelare la sua vera identità:
! Episodi
 
! Prima TV originale
{{citazione|Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa... e avrò la mia vendetta... in questa vita o nell'altra.}}
! Prima TV Italia
 
|-
Impossibilitato a uccidere Massimo, guadagnatosi il sostegno della folla che chiede incessantemente la grazia, Commodo, amareggiato, solleva la mano e protende il pollice verso l'alto, lasciando infine l'arena, mentre la folla riecheggia e osanna il nome di Massimo.
|[[Episodi di Dolce Valentina (Prima Stagione)|Prima Stagione]]
 
| 63
Lucilla, dopo aver visto Massimo in vita, s'incontra segretamente con lui in una delle celle in cui si trovano i gladiatori. Durante il loro colloquio, Massimo l'accusa con rabbia di aver partecipato agli omicidi del padre e della sua famiglia, ma lei lo nega decisamente, dichiarandosi a sua volta terrorizzata e vittima del fratello. Lucilla confida a Massimo di disporre di potenti alleati in Senato che vogliono detronizzare Commodo e lo invita ad allearsi con loro per rovesciare il fratello, ma Massimo rifiuta e le chiede di dimenticarlo, chiudendo bruscamente l'incontro.
| 2002
 
| 2002
Il giorno dopo Massimo deve fronteggiare Tigris delle [[Gallia|Gallie]], l'unico gladiatore imbattuto che ritorna nell'arena cinque anni dopo il suo ritiro. Durante il combattimento, più volte, da botole che si aprono nell'arena, balzano fuori delle tigri incatenate che si avventano, trattenute a stento dagli addetti, contro Massimo. Nonostante le difficoltà, Massimo sgomina le tigri e mette in ginocchio Tigris, che cade a terra sconfitto. Tigris, condannato a morte dal [[pollice verso]] di Commodo, viene graziato da Massimo che si rifiuta di ucciderlo, sfidando deliberatamente l'ordine dell'Imperatore. La folla lo acclama come "Massimo il misericordioso", mentre Commodo, abbandonato il palco, lo raggiunge nell'arena e insulta la memoria dei cari di Massimo con lo scopo di farlo combattere contro di sé: senza perdere la calma, Massimo si volge e si allontana, sottolineando ancora una volta la sua volontà a non riconoscere Commodo come imperatore.
|-
 
|[[Episodi di Dolce Valentina (seconda stagione)|Seconda Stagione]]
Mentre viene riaccompagnato alla scuola dei gladiatori, Massimo viene informato da Cicero, il suo fedele servitore, che il suo esercito, accampato ad Ostia, gli è rimasto fedele. Riesce a incontrarsi nelle celle dei gladiatori con Lucilla e il senatore Pertinace Gracco, al quale chiede di farlo uscire da Roma e ricongiungere col suo esercito, col quale tornerà a Roma e rovescerà Commodo, e infine bacia Lucilla. Sospettando il tradimento della sorella, Commodo minaccia indirettamente il figlio di lei, Lucio, costringendola a rivelare il complotto con dispiacere. I pretoriani arrestano immediatamente Gracco e prendono d'assalto la caserma, combattendo contro i gladiatori di Proximo, mentre Massimo scappa. Hagen e Proximo vengono uccisi durante l'assedio, mentre Juba e i superstiti vengono imprigionati. Massimo fugge attraverso un tunnel dalle mura della città, ma assiste impotente alla morte di Cicero, trafitto dalle frecce dei pretoriani, e viene catturato da alcune guardie pretoriane.
|58
 
| 2002
Massimo, incatenato nei sotterranei, riceve la visita di Commodo che lo sfida a duello nell'arena. Per essere certo della vittoria, prima di affrontarlo, gli infligge a tradimento una pugnalata sotto l'ascella con uno [[stiletto]] e ordina a Quinto di celare la ferita. Condotto nell'arena, ove lo attende Commodo, Massimo raccoglie la spada da terra e incomincia il duello, mentre i pretoriani si dispongono a cerchio attorno ai combattenti. Dopo alcuni scambi di colpi Massimo, pur indebolito dalla ferita, riesce a disarmare Commodo, ma a sua volta, prostrato dallo sforzo, lascia cadere la sua spada. Commodo chiede un'altra spada, dapprima a Quinto, che, capendo finalmente la natura abietta e subdola di Commodo non acconsente, e poi ai pretoriani che però, su ordine di Quinto, non intervengono. Commodo estrae allora uno stiletto nascosto e si getta su Massimo che contrattacca, colpendolo con pugni violenti. I due lottano avvinghiati per alcuni secondi, finché Massimo riesce a spingergli la mano indietro e affondare lo stiletto nella gola di Commodo che cade infine morto in un Colosseo avvolto dal silenzio.
| 2003
 
|-
A Massimo, ormai morente, appaiono la sua casa e la sua famiglia, ma viene riportato alla realtà dalla voce di Quinto, che gli chiede indicazioni. Massimo chiede a Quinto di liberare Juba e gli altri gladiatori di Proximo sopravvissuti e di restituire alle sue mansioni il senatore Gracco, al quale chiede di restaurare a Roma il governo repubblicano, proprio come voleva Marco Aurelio. Dopo l'affermazione di Quinto e un'ultima e più nitida visione dei suoi cari, che lo stanno aspettando, Massimo, per la ferita, crolla pesantemente a terra, morendo tra le braccia di Lucilla, inginocchiatasi accanto a lui. Dopo avergli chiuso gli occhi, ella ricorda a tutti che Massimo è stato un uomo buono e un soldato di Roma e che la sua memoria va onorata. Il corpo di Massimo viene sollevato e portato fuori dal Colosseo, seguito da tutto il popolo, mentre il cadavere di Commodo resta abbandonato nell'arena. Quella stessa notte, Juba ritorna libero nel Colosseo vuoto e seppellisce, nella sabbia intrisa di sangue dov'era caduto Massimo, le statuine della moglie e del figlio di Massimo, dicendo la storica frase:
|[[Episodi di Dolce Valentina (Terza Stagione stagione)|Terza Stagione]]
 
| 57
{{citazione|Io ti riincontrerò un giorno... ma non ancora. Non ancora.}}
|2003
 
|2003
== Produzione ==
|}
Le riprese del film incominciarono a gennaio del 1999. Gli esterni furono girati in [[Marocco]], [[Tunisia]], [[Italia]] e [[Malta]];<ref>[https://imdb.com/title/tt0172495/locations Gladiator (2000) - Filming locations<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> gli interni invece interamente a [[Los Angeles]] negli studi cinematografici della [[Universal Pictures]].
 
Il regista [[Ridley Scott]] e la [[produzione cinematografica|produzione]] chiesero al comune di Roma di poter realizzare alcune scene dei duelli dentro il vero [[Colosseo]]. Il comune rifiutò la proposta poiché l'[[anfiteatro]] era in fase di restauro accurato. Così le scenografie del Colosseo (solo il primo giro di tribune, il resto fu creato con la tecnica digitale<ref>[http://cinema.castlerock.it/film_curiosita.php/id=389/scheda=il-gladiatore Il gladiatore (2000) - Premi, curiosità e citazioni<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080106144047/http://cinema.castlerock.it/film_curiosita.php/id=389/scheda=il-gladiatore |data=6 gennaio 2008 }}</ref>) furono ricostruite a Malta in 19 settimane.
 
Le riprese del film in generale terminarono a maggio del 1999. Il budget stimato per la realizzazione del film fu di 103.000.000 $.<ref>[https://imdb.com/title/tt0172495/business Gladiator (2000) - Box office / business<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Le scene iniziali (la battaglia di [[Vindobona]]) sono state girate in tre settimane nel [[Regno Unito]] in [[Inghilterra]] nel [[Bourne Wood]] a [[Farnham]], nella [[Contee dell'Inghilterra|contea]] di [[Surrey]], approfittando di una disposizione dello Stato per il [[diboscamento]] dell'area.
Gli abitanti del luogo, reclutati come comparse di militari romani e truppe barbariche, riferiscono che molti di loro presero l'impegno tanto seriamente che le prime file dei due eserciti diedero luogo a un vero e proprio corpo a corpo. L'immedesimazione nei rispettivi ruoli fu tale che, persino nelle pause per il pranzo, le due fazioni in costume prendevano le distanze l'una dall'altra, dividendosi spontaneamente in gruppi omogenei di romani e barbari.
 
L'attore [[Oliver Reed]] (Proximo) è morto poco prima del termine delle riprese del film, che di conseguenza è stato a lui dedicato. Le scene che non è riuscito a recitare sono state create con la tecnica [[digitale (informatica)|digitale]] grazie a spezzoni di scene tagliate.
 
=== Cast ===
* [[Russell Crowe]]: Massimo Decimo Meridio (Maximus Decimus Meridius), generale [[spagna romana|ispanico]] romano, fedele all'imperatore Marco Aurelio, che si rifiuta di assecondare il tradimento di Commodo e per questo sarà condannato a morte; riuscirà a sfuggire, ma non a evitare l'omicidio della moglie e del figlio. Raccolto in fin di vita da un venditore di schiavi, viene acquistato da Proximo che lo rende un gladiatore, ottenendo così la sua vendetta verso Commodo.
* [[Joaquin Phoenix]]: [[Commodo]] (Commodus), principe divenuto imperatore dopo l'uccisione del padre, il quale aveva scelto Massimo come successore al trono dell'impero di Roma.
* [[Connie Nielsen]]: [[Annia Aurelia Galeria Lucilla]], sorella di Commodo innamorata di Massimo, del quale sarà alleata nel cercare di salvarlo e di realizzare la volontà del padre.
* [[Richard Harris]]: [[Marco Aurelio]] (Marcus Aurelius), anziano imperatore che intende restaurare a Roma la Repubblica ma il suo desiderio sarà bloccato da Commodo che, frustrato nella mancata stima del padre verso di lui, lo ucciderà.
* [[Oliver Reed]]: Antonius Proximo, ex-gladiatore che si era guadagnato la libertà. Divenuto mercante di schiavi, riscatterà il suo apparente cinismo favorendo la fuga di Massimo e per questo morirà ucciso dai pretoriani.
* [[Tomas Arana]]: Quinto (Quintus), [[prefetto del pretorio]] e amico di Massimo. Inizialmente non crede a quest'ultimo e lo ritiene traditore di Roma, poi compresa la natura subdola di Commodo tornerà dalla sua parte. La sua figura può essere avvicinata a quella realmente esistita di [[Quinto Emilio Leto]], prefetto del pretorio di Commodo.
 
== Distribuzione ==
La pellicola uscì nelle sale cinematografiche il 5 maggio [[2000]] negli [[Stati Uniti d'America|USA]], il 12 maggio nel [[Regno Unito]] e il 19 maggio in [[Italia]].<ref>{{en}} [https://imdb.com/title/tt0172495/releaseinfo Gladiator (2000) - Release dates for Gladiator]</ref>
 
== Accoglienza ==
=== Incassi ===
Il film si è rivelato uno dei maggiori successi della sua annata cinematografica. Nel [[2000]] a livello internazionale ha incassato circa 457.640.427 $,<ref name=BoxOfficeMojo>{{cita web|url=http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=gladiator.htm|titolo=Box Office Mojo| accesso=31 marzo 2008|lingua=en}}</ref> secondo solo a ''[[Mission: Impossible II]]''.
 
Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove è stato distribuito in oltre tremila sale e per oltre cinquanta settimane, è stato il quarto incasso stagionale con circa 187.705.427 $.<ref name=BoxOfficeMojo />
 
In [[Italia]] ha incassato complessivamente oltre venti miliardi di lire: con 16.337.604.000 £ è stato l'undicesimo incasso della stagione cinematografica [[1999]]/[[2000]],<ref>''Ciak'', n. 8/2000</ref> con 5.239.764.000 £ il quarantanovesimo incasso della stagione cinematografica [[2000]]/[[2001]].<ref>''Ciak'', n. 8/2001</ref> Considerando l'intero incasso può essere inserito fra i primi dieci incassi dell'una o dell'altra stagione.
 
== Edizione home video ==
Il film fu distribuito inizialmente in [[VHS]] e successivamente riprodotto in [[DVD]].
La prima emissione in dischetto digitale era una confezione di 2 DVD di cui il secondo interamente dedicato ai contenuti speciali.
Nel [[2005]] la [[Universal Studios|Universal]] ha messo in commercio l'edizione del film ''extended version'' con tre dischi di cui 2 con contenuti extra. Questa versione del film offre circa 16 minuti in più rispetto alla versione cinematografica, diverse scene inedite, il dietro le quinte, il documentario sulle arti gladiatorie "Roman Blood Sport", la colonna sonora, i bozzetti di lavorazione, la galleria fotografica, i trailer, le note di produzione, il diario di produzione di Spancer Treat Clarck e il commento del regista Ridley Scott.
 
== Verosimiglianze e incongruenze storiche ==
{{Vedi anche|Dinastia degli Antonini|Età antonina}}
Benché la verosimiglianza dell'ambientazione storica sia stata oggetto di molta cura, il film ha spesso interpretato in modo molto libero quanto tramandato dalle fonti storiche e vi sono vari dettagli che presentano incongruenze e numerosi [[falso storico|falsi storici]]. Il periodo nel quale il film viene ambientato rappresenta la fine del regno dell'[[imperatore romano]] [[Marco Aurelio]] e quello successivo del figlio [[Commodo]], ultimo ''princeps'' della [[dinastia degli Antonini]] (dal [[180]] al [[192|192 d.C.]]).
Una di queste incongruenze è, per esempio, la morte di Marco Aurelio, padre di Commodo, che nel film muore soffocato dal figlio; nella realtà storica, invece, Marco Aurelio muore a causa di una malattia (forse della stessa [[peste antonina]] che flagellò l'Impero romano per un ventennio) nella [[fortezza legionaria]] di ''[[Vindobona]]'' o nella città di ''[[Sirmio]]'', il giorno 17 marzo 180 d.C.
 
Un'incongruenza storica è inoltre presente nei discorsi di Marco Aurelio e di Massimo: entrambi descrivono il ritorno della Repubblica a Roma come una "restituzione" del potere al popolo, tuttavia la Repubblica Romana era in realtà più un'[[oligarchia]], cioè uno stato governato da un gruppo ristretto di persone, in questo caso particolare i [[Patrizio (storia romana)|patrizi]]; quindi non è mai esistito un periodo in cui il potere fosse nelle mani del popolo.
 
Un altro esempio di incongruenza è riscontrabile nell'aspetto fisico di Commodo: secondo le fonti, infatti, egli non portò la barba fino a quando non divenne imperatore. Nel film, invece, Joaquin Phoenix non porta mai la barba, neanche dopo essere salito al potere.
 
Commodo fu ucciso da un atleta di nome Narcisso per strangolamento.
 
Questi errori, più evidenti forse per gli storici, si riscontrano anche negli equipaggiamenti, nelle armi usate e nelle vesti dei soldati e dei vari personaggi del film; e ancora nel film Massimo il gladiatore combatte con le tigri, ma il combattimento con le bestie feroci era compito dei venatori.
 
=== La battaglia ===
[[File:Column of Marcus Aurelius detailed view 03.jpg|upright|thumb|La [[colonna di Marco Aurelio]], rappresentazione storica delle [[guerre marcomanniche]] ([[166]]/[[167|7]]-[[180]]), a cui il film si è ispirato per la sequenza della battaglia iniziale]]
{{vedi anche|Guerre marcomanniche|colonna di Marco Aurelio|esercito romano}}
Il film resta memorabile per la meticolosa ricostruzione delle scene della battaglia (dal lancio di dardi degli [[Truppe ausiliarie dell'esercito romano|arcieri ausiliari]] di chiara origine orientale, alla carica compatta e ordinata delle [[legione romana|legioni]], a quella della [[cavalleria (storia romana)|cavalleria pesante romana]]). Questa la famosa frase prima dell'inizio della battaglia:
{{Citazione|''Al mio segnale: scatenate l'inferno!''|Massimo Meridio rivolto a Quinto, prima dell'[[guerre marcomanniche|inizio della battaglia]] (doppiato da [[Luca Ward]]).}}
 
Queste prime sequenze rispecchiano, in maniera sufficientemente fedele, la [[Tattiche della fanteria romana|tattica]] bellica dell'epoca e il contesto storico della fine del [[II secolo]], preludio alle prime grandi [[invasioni barbariche]] e denominato dalla stessa ''[[Historia Augusta]]'',<ref>[[Historia Augusta]], ''[[Marco Aurelio]]'', 12; 13; 17; 21; 22; 25; 29.</ref> il periodo delle [[guerre marcomanniche]], così ben rappresentate sul monumento della [[Colonna di Marco Aurelio]] di fronte a [[Palazzo Chigi]].<ref>AAVV, ''Autor de la Colonne Aurélienne'', Turnhout, Belgium, 2000.</ref> Ci sono però delle precisazioni da fare:
 
* All'inizio del film appare "Germania 180 d.C.". La battaglia è ambientata in ''[[Marcomannia]]'' (a nord del [[Danubio]]). Il termine Germania in questo caso rappresenterebbe però in modo molto generico tutti i territori dei "liberi" [[Germani]] della ''[[Germania Magna]]'', da non confondere con le [[province romane]] della ''[[Germania superiore]]'' e ''[[Germania inferiore|inferiore]]'', che oggi si trovano tra la Francia e la Germania lungo il corso dei fiumi [[Reno]] e [[Mosella]].
* La reale collocazione delle riprese della battaglia è, invece, avvenuta in [[Inghilterra]] (molto simile ai territori dell'antica ''[[Germania Magna]]''), nella foresta di [[Farnham]] (in località [[Bourne Woods]]), e che doveva essere secondo la "Commissione di vigilanza delle foreste inglesi", in parte disboscata.<ref>Ridley Scott & Walter Parkes, ''Gladiator: The Making of the Ridley Scott Epic'', 2000, pp.68-71.</ref> Lo stesso regista [[Ridley Scott]] ha affermato:
{{Citazione|''Così io dissi, che lo avrei fatto io. Avrei bruciato tutto fino al terreno. E la Commissione rispose: "Bene"''.|Ridley Scott & Walter Parkes, ''Gladiator: The Making of the Ridley Scott Epic'', p.68.}}
 
* La rappresentazione della battaglia, che lo storico romano [[Cassio Dione Cocceiano]] sembra descrivere nella sua ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'',
{{Citazione|''[[Marco Aurelio|Egli]]'' [nel 178] ''diede una grossa armata a [[Publio Tarutieno Paterno|Paterno]]'' [prefetto della [[guardia pretoriana]]] ''e lo inviò sul fronte'' [pannonico] ''a combattere. I barbari combatterono per un'intera giornata, ma alla fine furono sconfitti dai Romani e [[Marco Aurelio|Marco]] fu salutato [[imperator]] per la decima volta''.|[[Cassio Dione Cocceiano]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LXXII, 33.3.}}
:si articola in tre differenti fasi:
:# Una prima, che vede impegnata l'[[artiglieria (storia romana)|artiglieria romana]] in un lancio continuo di dardi incendiari attraverso tutta una serie di macchine belliche (in [[lingua latina|latino]] ''[[Tormenta (storia romana)|tormenta]]'') come [[catapulta|catapulte]], "[[scorpione (arma)|scorpioni]]" e [[balista|baliste]] (affidate ai cosiddetti ''[[ballistarius|ballistarii]]'') e a reparti di [[truppe ausiliarie dell'esercito romano|arcieri]] (''sagittarii'') di tipo orientale (come ad es. la ''[[Lista delle truppe ausiliarie romane|cohors I equitata milliaria Hemesenorum sagittaria civium Romanorum]]'', a quel tempo in [[Pannonia (provincia romana)|Pannonia]])''.<ref>{{AE|1909|148}}c; {{AE|1929|49}}; {{AE|1975|701}}; {{AE|2002|1180}}; {{CIL|3|3328}}.</ref>
:# Una seconda, affidata all'attacco delle popolazioni [[germani]]che dei [[Quadi]] e dei [[Marcomanni]] (popolazioni [[suebi|suebe]] che si trovavano a nord del [[Danubio]], nel tratto che va dalla [[fortezza legionaria]] di ''[[Vindobona]]'' a quella di ''[[Aquincum]]''), e al successivo contrattacco della [[legione romana|fanteria legionaria]].
:# Una terza, dove si vede l'attacco della [[cavalleria (storia romana)|cavalleria romana]] sul retro o lungo un fianco della fanteria germanica, in una manovra "a tenaglia". In queste sequenze si nota l'utilizzo delle [[Finimenti|selle]] provviste di [[staffa (equitazione)|staffe]], che sono però d'invenzione [[Medioevo|medievale]]. Le selle romane avevano due perni all'altezza delle ginocchia tramite i quali, stringendo le gambe, il cavaliere si teneva in equilibrio.<ref>K.R. Dixon & P. Southern, The roman cavalry, 1992, pp. 61-75.</ref>
 
* La guardia dell'imperatore, il corpo dei [[guardia pretoriana|pretoriani]] (compresi gli ''[[equites singulares]]'' di istituzione [[dinastia flavia|flavia]]), inquadrato sin dalle primissime sequenze e distribuito attorno alla persona di [[Marco Aurelio]], indossa un'armatura con elementi di stoffa di colore viola, mentre nella realtà storica i pretoriani vestivano una tunica di colore bianco (''candida''). Come afferma lo stesso [[Tacito]], i pretoriani erano muniti di un equipaggiamento quasi del tutto assimilabile a quello degli altri legionari ed erano dotati di armi di diverse epoche e di foggia variegata. Nel film i pretoriani risaltano sugli altri soldati per un abbigliamento spiccatamente diverso, oltre a una forse eccessiva cura delle componenti dell'armamento.
* Prima della battaglia, i Germani lanciano alte grida (il cosiddetto ''barritus''), tipiche delle popolazioni del Nord, il cui scopo principale era quello di terrorizzare il nemico prima dello scontro. I romani lo conoscevano bene fin dai tempi delle [[guerre cimbriche]] ([[113 a.C.|113]]-[[101 a.C.]]).
* Nel film non si vede la "mutatio", cioè l'alternanza di schieramento tipica dei combattimenti legionari, in più si vede lo schieramento romano aprirsi al primo assalto dei marcomanni, se questo fosse veramente accaduto sarebbe stato possibile perdere la battaglia, in quanto lo schieramento compatto era una componente determinante per la tattica della stessa legione.
* La legione ''Felix'' rappresentata sui [[vexillum|vessilli legionari]] nelle prime sequenze del film, potrebbe identificarsi o con la [[legio III Gallica|legio III ''Gallica Felix'']]<ref>J.R.Gonzalez, ''Historia del las legiones romanas'', Madrid 2003, p. 140.</ref> (a quel tempo di stanza a ''[[Samosata]]'' in [[Siria (provincia romana)|Siria]],<ref>J.R.Gonzalez, ''Historia del las legiones romanas'', Madrid 2003, p. 144.</ref> ma con ''[[vexillationes]]'' inviate lungo il [[pannonia (provincia romana)|fronte pannonico]]<ref>J.R.Gonzalez, ''Historia del las legiones romanas'', Madrid 2003, p. 146.</ref>), oppure con la [[Legio IIII Flavia Felix|IV ''Flavia Felix'']]<ref>J.R.Gonzalez, ''Historia del las legiones romanas'', Madrid 2003, p.157.</ref> (di stanza a ''[[Singidunum]]'', in [[Mesia superiore]], con ''[[vexillationes]]'' inviate anch'esse lungo il [[limes danubiano|tratto di ''limes'' pannonico]]<ref>J.R.Gonzalez, ''Historia del las legiones romanas'', Madrid 2003, pp.160-161.</ref>). Altre legioni ''Felix'' furono: la [[legio II Augusta|II ''Augusta'']]<ref>J.R.Gonzalez, ''Historia del las legiones romanas'', Madrid 2003, pp.91-92.</ref> e la [[legio VI Victrix|VI ''Victrix Felix'']],<ref>J.R.Gonzalez, ''Historia del las legiones romanas'', Madrid 2003, p.217.</ref> a quel tempo dislocate in [[Britannia (provincia romana)|Britannia]] (dove è stato girato il film); la [[legio VII Gemina|VII ''Gemina Felix Pia'']] di stanza in ''[[Spagna romana|Hispania]]'';<ref>J.R.Gonzalez, ''Historia del las legiones romanas'', Madrid 2003, pp.245 e 250.</ref> mentre la [[legio II Parthica|II ''Parthica Felix'']] fu costituita vent'anni più tardi al tempo dell'imperatore [[Settimio Severo]], dislocata presso [[Roma]], nei [[Castra Albana]].<ref>J.R.Gonzalez, ''Historia del las legiones romanas'', Madrid 2003, pp.101 ss.</ref>
* I Romani non facevano uso di proiettili incendiari (paglia greca) nelle battaglie campali, bensì in quelle navali o negli assedi, mediamente non incendiavano dove poi avrebbero dovuto combattere.
* Durante la battaglia iniziale (e poi anche nell'assalto delle [[Guardia pretoriana|guardie pretoriane]] alla palestra dei gladiatori) si vede chiaramente che i soldati usano il ''[[pilum]]'' come una [[lancia (arma)|lancia]], mentre è noto che fosse invece un [[giavellotto]], utilizzato poco prima dello scontro "corpo a corpo", al fine di danneggiare il nemico senza che poi lo stesso potesse reimpiegarlo in un lancio successivo contro i [[legionario romano|legionari stessi]]. In battaglia l'arma usata dai legionari nel combattimento ravvicinato era il [[Gladio (arma)|gladio]].
* Il film sembra seguire, inoltre, quanto narrato dallo storico romano [[Aurelio Vittore]], secondo il quale [[Marco Aurelio]] sarebbe morto a ''[[Vindobona]]'' in [[Pannonia superiore]] (lungo il fronte [[marcomanni]]co, durante la ''secunda expeditio germanica''), il 17 marzo del [[180]];<ref>[[Aurelio Vittore]], ''De Caesaribus'', 16.</ref> al contrario [[Tertulliano]], contemporaneo agli avvenimenti, pone il luogo di morte nei pressi di ''[[Sirmio]]'' in [[Pannonia inferiore]], sul [[Sarmazia|fronte sarmata]].<ref>[[Tertulliano]], ''Apologeticum'', XXV, 5.</ref>
* Sappiamo da numerosi passi della ''[[Historia Augusta]]'' che le armate imperiali al tempo di [[Marco Aurelio]], tornati dall'Oriente al termine delle [[campagne partiche di Lucio Vero]] (degli anni [[161]]/[[162|2]]-[[166]]), portarono in tutto l'Impero, compreso il [[limes danubiano|''limes'' danubiano]], un'[[epidemia]] di [[peste]] (la cosiddetta "''peste antonina''"),<ref>''[[Historia Augusta]]'', ''Vita Marci Antonini philosophi'', 13.1-6; ''Verus'', 8.1-2.</ref> che sembra abbia mietuto vittime per circa un quarto dell'intera popolazione nel solo [[Impero romano|mondo romano]] nei vent'anni successivi. Dell'epidemia nel film, però, non sembra esservi traccia, con l'esclusione di un breve accenno fatto da Gracco in Senato.
* Una delle scene chiave del film (la scoperta della famiglia massacrata dopo la lunga e estenuante corsa di Massimo verso la sua casa in Iberia) potrebbe presentare una evidente incongruenza, ovvero la superiore velocità dell'ordine impartito da Commodo rispetto a quella del viaggio di Massimo. In realtà questo è possibile, in quanto, fin dall'epoca augustea, nell'Impero romano esisteva un rapido ed efficiente servizio postale (il [[Cursus publicus]]) adibito (con rare eccezioni) al servizio esclusivo delle istituzioni, con "corrieri" che cavalcavano instancabilmente facendo sosta in stazioni di posta che avevano l'obbligo di rifocillare il messaggero (mansio) e fornirgli un cavallo fresco (mutatio). Considerato che Massimo si è fermato durante la notte e per un tratto di strada ha proseguito a passo lento, essendo stremato dal dolore, si può giungere alla ragionevole conclusione che l'ordine imperiale sia arrivato effettivamente prima di lui.
 
=== Marco Aurelio e il figlio Commodo ===
{{Vedi anche|Marco Aurelio|Commodo}}
{{Doppia immagine|left|Marco Aurelio bronzo.JPG|275|COMMODE HERCULE.jpg|131|La [[statua equestre di Marco Aurelio]] ([[Musei capitolini]], [[Roma]])|[[Commodo]] ([[Musei capitolini]]), nelle vesti di [[Ercole]], per la sua grande passione per i [[gladiatore|giochi gladiatorii]]}}
 
[[Commodo]] succedette sul trono a [[Marco Aurelio]] nel [[180]] d.C. e, dodici anni dopo, fu effettivamente ucciso da un gladiatore, anche se non nell'arena: fu strangolato nel bagno dal suo istruttore, il maestro di gladiatori [[Narcisso]], coinvolto in una [[congiura]] in cui ebbe un ruolo chiave la cristiana Marzia, cugina e amante di Commodo.
 
È vero che il regno di Commodo fu contrassegnato dall'accentuarsi dell'[[assolutismo politico|assolutismo]] imperiale, e che Commodo stesso si appoggiò direttamente ai pretoriani e al popolo di Roma, compiacendone i gusti, per scardinare quel poco che ancora restava delle antiche istituzioni romane, ponendo così fine a una serie di cinque imperatori saggi e illuminati. Insieme con [[Nerone]], [[Eliogabalo]], [[Domiziano]] e [[Caligola]], Commodo subì la cosiddetta ''[[damnatio memoriae]]'', ovvero la cancellazione del suo nome da molti monumenti, come ci racconta la ''[[Historia Augusta]]'':
{{Citazione|''Che il ricordo dell'assassino e del gladiatore sia cancellato del tutto. Lasciate che le statue dell'assassino e del gladiatore siano rovesciate. Lasciate che la memoria dell'osceno gladiatore sia completamente cancellata. Gettate il gladiatore nell'ossario. Ascolta, o Cesare: lascia che l'omicida sia trascinato con un gancio, alla maniera dei nostri [[patres|padri]], lascia che l'assassino del Senato sia trascinato con il gancio. Più feroce di Domiziano, più turpe di Nerone. Ciò che ha fatto agli altri, sia fatto a lui stesso. Sia da salvare invece il ricordo di chi è senza colpa. Si ripristinino gli onori degli innocenti, vi prego''.|[[Historia Augusta]], ''Commodo'', 19.1.}}
 
Lo stesso Commodo, al culmine del suo regno, decise di ribattezzare la città ''Colonia Commodiana'' e si autodefinì l'''Ercole Romano'', ma di ciò nel film non v'è traccia. È vero anche che Commodo scese personalmente in campo contro [[gladiatori]] in battaglie manipolate a suo favore (gli avversari erano armati di spade di legno) e che sua sorella Lucilla cospirò contro di lui.
 
Non vi sono invece prove che Commodo abbia avuto un ruolo nella morte del padre [[Marco Aurelio]], il quale invece sembra sia morto di [[peste]] o [[neoplasia|malattia tumorale]] nella [[Pannonia inferiore]], non molto lontano da [[Sirmio]] (l'odierna [[Sremska Mitrovica]]) come ci tramanda [[Tertulliano]].
 
Come testimoniato dalle [[scultura|sculture]] che lo raffiguravano, Commodo, come il padre, portava una folta [[barba]], mentre nel film è sempre perfettamente rasato.
 
Nella scena del trionfo di Commodo è possibile contare il numero dei soldati stimandolo dal numero di "quadrati". Essendo ogni quadrato composto da 16x25=400 soldati, ed essendo rappresentati almeno 50 quadrati, il totale ammonterebbe ad almeno 20.000 uomini, pari a quattro intere [[legione romana|legioni]]. Se da un lato è vero che al tempo di Commodo ormai la regola che vietava di portare armi all'interno del ''[[pomerium]]'' era un debole residuo di epoche antiche, d'altro canto quattro legioni sembrano davvero un eccesso inaccettabile.
 
La figura storica di Commodo era già stata trattata al cinema: era accaduto nel film [[peplum]] italiano del [[1964]] di [[Mario Caiano]] ''[[I due gladiatori]]'', ma soprattutto nel film gemello (che può considerarsi la prima versione de ''Il gladiatore'') di [[Anthony Mann]] del [[1964]] ''[[La caduta dell'impero romano]]'', con [[Sophia Loren]], [[Stephen Boyd]], [[Alec Guinness]] e [[Christopher Plummer]] rispettivamente nelle parti di Lucilla, del generale Livio (il protagonista al posto di Massimo), di Marco Aurelio e di Commodo.
 
=== I giochi gladiatori ===
[[File:Jean-Leon Gerome Pollice Verso.jpg|upright=1.6|thumb|Questo quadro di [[Jean-Léon Gérôme]] è stato per il regista del film, [[Ridley Scott]], fonte di ispirazione per le sequenze di combattimento tra [[gladiatore|gladiatori]] nell'arena del [[Colosseo]].<ref>[[Ridley Scott]] & [[Walter Parkes]], ''Gladiator: The Making of the Ridley Scott Epic'', 2000, pp.7, 24 e 25. ISBN 978-1-55704-431-0.</ref>]]
{{Vedi anche|Gladiatore}}
Come mostrato nel film, i gladiatori erano sì [[schiavismo|schiavi]], ma anche uomini ammirati e ossequiati, che in tal caso godevano di condizioni privilegiate e dell'accesso alle attrazioni più prestigiose della civiltà romana. Ogni gladiatore aveva la facoltà di ritirarsi dall'incontro a propria discrezione; inoltre, nel momento in cui uno dei duellanti prevaleva sull'altro, la folla esprimeva effettivamente il proprio volere circa la sorte dello sconfitto. L'ultima parola spettava all'imperatore, ma raramente questi ne decretava l'esecuzione: in tal caso, infatti, era tenuto a pagare un consistente risarcimento. Il gladiatore prossimo alla morte a causa di ferite gravi esponeva coraggiosamente il petto al vincitore.
 
Il gesto dell'imperatore che ordinava la morte dello sconfitto non era il pollice abbassato (il proverbiale [[pollice verso]]), ma il pollice alzato, simbolo della spada sguainata (il gesto contrario, cioè il pollice richiuso nel pugno, indicava la spada rimessa nel fodero). Sebbene Scott fosse stato informato di questo, ha preferito usare il gesto classico per non confondere gli spettatori.<ref name = LibroIgnoranza70>{{Cita libro|cognome=|nome=|coautori=John Mitchinson|titolo=Il libro dell'ignoranza|editore=[[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]|pagine=pag.70|isbn=978-88-06-19060-6|anno=2007}}</ref>
 
Il ''rudis'' era effettivamente donato ai gladiatori che si erano dimostrati abbastanza abili da essere amati dalla folla, tuttavia non rappresentava né implicava la libertà del gladiatore, ma solo la possibilità di non essere più obbligato a combattere. L'oggetto che rappresentava la libertà e che veniva donato al gladiatore quando questi veniva definitivamente liberato era un berretto di lana chiamato [[pileo]].
 
In uno dei combattimenti nel Colosseo, mentre Massimo affronta un erculeo gallico, alcuni schiavi fanno uscire dalle grate intorno all'arena, tenendole al guinzaglio con delle catene, delle [[Panthera tigris|tigri]] che tentano di azzannare i due: questo tipo di combattimento non era tipico dei gladiatori (che combattevano solo tra di loro), bensì dei giochi venatorii (le [[venationes]]); inoltre, in questi combattimenti, venivano perlopiù usati i [[Panthera leo|leoni]] importati a questo scopo in grande quantità dal Nord Africa (dove tale commercio contribuì alla loro estinzione) e solo assai più di rado le tigri.
 
Nella scena della distribuzione del pane all'inizio dei giochi ci si potrebbe riferire alla celebre frase "''[[panem et circenses]]''": tuttavia è errato interpretarla come desiderio del popolo, poiché la frase era riferita ai depositi portuali nelle odierne Libia e Tunisia, da dove partivano le navi cariche di grano e animali per i giochi circensi.
 
Il popolo non gridava "''A morte!''" nei confronti dello sconfitto, ma "''Jugula!''" ("''Tagliagli la gola!''"): questo, infatti, era il sistema più rapido per uccidere lo sconfitto. Spesso però, se questo si difendeva bene e con valore, veniva risparmiato.
 
In uno degli epici scontri ambientati nel Colosseo, nell'arena fanno la loro comparsa anche [[balestra (arma)|balestre]] a ripetizione, che al tempo della storia narrata non esistevano. Inoltre, nella scena con le bighe che corrono nell'arena, durante il rovesciamento a terra di una di queste (quella che finisce contro il muro) si vede al suo interno, nascosta goffamente da un panno, una bombola di aria compressa (con manometro e valvola di regolazione) per gli effetti speciali di ribaltamento.
 
=== Il Colosseo ===
[[File:Plastico E.U.R. rom marts 2003.jpg|thumb|Alcune sequenze del film "a volo d'uccello" sono state ricostruite sulla base del diorama del [[museo della civiltà romana]] (all'[[EUR]]), dove è rappresentata la parte tra il [[foro romano]] fino al [[Colosseo]] stesso, compreso il [[tempio di Venere e Roma]].]]
{{Vedi anche|Colosseo}}
Nel film si indica la famosa [[anfiteatro|arena]] con il nome di "[[Colosseo]]"; tale denominazione risalirebbe, tuttavia, solo all'[[XI secolo]]. In precedenza la struttura era chiamata amphitheatrum Flavium (anfiteatro Flavio), sebbene tale aspetto sia tuttora controverso.<ref>[http://www.the-colosseum.net/ita/architecture/lacus.htm Cenni storici sul Colosseo]</ref> In età medievale contava quasi 80.000 posti, e non i "soli" 50.000 dichiarati da Proximo. Dopo incendi e terremoti fu utilizzato come arena fino al [[VI secolo]] e poi come cimitero.
 
Inoltre, nella Roma ricostruita al computer per qualche scena grafica, a fianco del Colosseo appare un lago, che era il lago della [[Domus Aurea]] di un altro imperatore, [[Nerone]]: l'errore storico consiste nel fatto che questo lago della ''Domus Aurea'' venne prosciugato proprio per la costruzione dell'anfiteatro Flavio.
 
Nella panoramica aerea finale il [[Tevere]] apparirebbe troppo vicino all'arena. Delle montagne a nord, seppur ricordando le colline del [[Monte Mario]], sono altissime, trattandosi di immagini dei rilievi nei dintorni della città catalana di [[Girona]].
 
Falsa anche la data dell'inaugurazione del Colosseo, fatta risalire al secondo secolo, mentre in realtà venne costruito dall'imperatore Vespasiano e inaugurato dal figlio Tito nel corso del primo, intorno all'80 d.C.
 
=== Architetture di Roma ===
{{vedi anche|Roma (città antica)}}
Nella visione aerea di Roma sono riconoscibili la [[basilica di Massenzio]] e l'[[arco di Costantino]], edifici costruiti però nel [[IV secolo]] d.C.,<ref>[http://www.romanhideout.com/images/romanmovies/Gladiator/photo13.asp The Roman Hideout - Images from Gladiator movie (2000)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> quindi più di un secolo dopo l'epoca di Marco Aurelio e Commodo.
 
Nelle panoramiche appaiono inoltre [[cupola|cupole]] proprie dell'[[architettura rinascimentale]] e successiva, simili a quelle di [[Basilica di Sant'Andrea della Valle|Sant'Andrea della Valle]] o di [[Chiesa di Santa Maria di Loreto (Roma)|Santa Maria di Loreto]], nei pressi del [[Vittoriano]] e della [[Colonna Traiana]].
 
Nella scena del trionfo di Commodo appare quello che dovrebbe essere il [[Foro Romano|Foro]], di dimensioni enormi e completamente diverso dalla realtà.
 
=== Altre ===
I senatori, i generali e i personaggi illustri si salutavano chiamandosi solo per nome proprio (ad esempio "Ave Caio", "Ave Massimo", "Ave Giulio") e non anteponendo il titolo o il ruolo sociale.
 
La [[provincia romana|provincia]] dello Zucchabar, in cui sono ambientate le prime battaglie tra gladiatori prima che i personaggi arrivino a Roma, non è mai esistita. In verità Zuccabar era una piccola cittadina situata nella provincia romana della [[Mauretania (provincia romana)|Mauretania Cesarensis]], l'odierna [[Algeria]] settentrionale mediterranea. Sorgeva lungo la lunghissima strada romana che collegava Tingis ([[Tangeri]] in [[Marocco]], che era la provincia della [[Mauretania (provincia romana)|Mauretania Tingitania]]) fino a [[Cartagine]], l'attuale [[Tunisi]]. Zucchabar era situata a sud della città costiera, di fondazione romana, di [[Cesarea in Mauritania|Cesarea]], mentre Zucchabar stessa era di probabili origini [[Numidia|numide]]: infatti verso est, lungo la strada che arrivava fino a Cartagine, sorgeva [[Cirta]], la capitale del [[Regno di Numidia|regno numida]] ancestrale, alleato dei Romani fin dagli albori della repubblica e acerrimo nemico di Cartagine (la [[terza guerra punica]] si ebbe, in un certo senso, grazie a loro).
 
La frase «[[Ave, Caesar, morituri te salutant]]» non veniva pronunciata dai gladiatori, ma dai condannati a morte, come ci racconta [[Svetonio]].<ref>[[Svetonio]], ''Vita di Claudio'', 21.6.</ref>
 
La celebre frase pronunciata dal generale Massimo (Russell Crowe) all'inizio del film prima della battaglia contro i Barbari «Ciò che facciamo in vita riecheggia nell'eternità» è in realtà una citazione tratta dal libro dell'''[[Hagakure]]'' di [[Yamamoto Tsunetomo]].{{cn}}
 
== Colonna sonora ==
{{vedi anche|Il gladiatore (colonna sonora)}}
La colonna sonora del film è stata composta da [[Hans Zimmer]] e cantata da [[Lisa Gerrard]] (vocalist del gruppo [[Dead Can Dance]]).
È stata pubblicata in due CD usciti alla distanza di un anno l'uno dall'altro.
 
In Italia, il ''trailer'' del film, aveva la musica di [[conan il barbaro (film)|Conan, il barbaro]]. Nei ''contenuti speciali'' del DVD vi sono le varie versioni dei trailer cinematografici.
 
== Riconoscimenti ==
{{div col}}
* [[Premi Oscar 2001|2001]] - '''[[Premio Oscar]]'''
** ''[[Oscar al miglior film|Miglior film]]'' a [[Douglas Wick]], [[David Franzoni]] e [[Branko Lustig]]
** ''[[Oscar al miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Russell Crowe]]
** ''[[Oscar ai migliori costumi|Migliori costumi]]'' a [[Janty Yates]]
** ''[[Oscar al miglior sonoro|Miglior sonoro]]'' a [[Scott Millan]], [[Bob Beemer]] e [[Ken Weston]]
** ''[[Oscar ai migliori effetti speciali|Migliori effetti speciali]]'' a [[John Nelson (effetti speciali)|John Nelson]], [[Neil Corbould]], [[Tim Burke (artista effetti visivi)|Tim Burke]] e [[Tom Harvey]]
** ''Nomination'' ''[[Oscar al miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Ridley Scott]]
** ''Nomination'' ''[[Oscar al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Joaquin Phoenix]]
** ''Nomination'' ''[[Oscar alla migliore sceneggiatura originale|Migliore sceneggiatura originale]]'' a [[David Franzoni]], [[John Logan (sceneggiatore)|John Logan]] e [[William Nicholson]]
** ''Nomination'' ''[[Oscar alla migliore fotografia|Migliore fotografia]]'' a [[John Mathieson]]
** ''Nomination'' ''[[Oscar alla migliore scenografia|Migliore scenografia]]'' a [[Arthur Max]] e [[Crispian Sallis]]
** ''Nomination'' ''[[Oscar al miglior montaggio|Miglior montaggio]]'' a [[Pietro Scalia]]
** ''Nomination'' ''[[Oscar alla migliore colonna sonora|Miglior colonna sonora]]'' a [[Hans Zimmer]]
* [[Golden Globe 2001|2001]] - '''[[Golden Globe]]'''
** ''[[Golden Globe per il miglior film drammatico|Miglior film drammatico]]''
** ''[[Golden Globe per la migliore colonna sonora originale|Miglior colonna sonora]]'' a [[Hans Zimmer]] e [[Lisa Gerrard]]
** Nomination ''[[Golden Globe per il miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Ridley Scott]]
** Nomination ''[[Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico|Miglior attore in un film drammatico]]'' a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''[[Golden Globe per il miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Joaquin Phoenix]]
* [[Premi BAFTA 2001|2001]] - '''[[British Academy Film Awards|Premio BAFTA]]'''
** ''[[BAFTA al miglior film|Miglior film]]'' a [[Douglas Wick]], [[David Franzoni]] e [[Branko Lustig]]
** ''[[BAFTA alla migliore fotografia|Migliore fotografia]]'' a [[John Mathieson]]
** ''[[BAFTA alla migliore scenografia|Migliore scenografia]]'' a [[Arthur Max]]
** ''[[BAFTA al miglior montaggio|Miglior montaggio]]'' a [[Pietro Scalia]]
** ''Premio del Pubblico''
** Nomination ''[[BAFTA al miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Ridley Scott]]
** Nomination ''[[BAFTA al miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]]'' a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''[[BAFTA al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Joaquin Phoenix]]
** Nomination ''[[BAFTA al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Oliver Reed]]
** Nomination ''[[BAFTA alla migliore sceneggiatura originale|Migliore sceneggiatura originale]]'' a [[David Franzoni]], [[John Logan (sceneggiatore)|John Logan]] e [[William Nicholson]]
** Nomination ''[[BAFTA ai migliori costumi|Migliori costumi]]'' a [[Janty Yates]]
** Nomination ''[[BAFTA al miglior trucco|Miglior trucco]]'' a [[Paul Engelen]] e [[Graham Johnston]]
** Nomination ''[[BAFTA al miglior sonoro|Miglior sonoro]]'' a [[Ken Weston]], [[Scott Millan]], [[Bob Beemer]] e [[Per Hallberg]]
** Nomination ''[[BAFTA ai migliori effetti speciali|Migliori effetti speciali]]'' a [[John Nelson (effetti speciali)|John Nelson]], [[Neil Corbould]], [[Tim Burke (artista effetti visivi)|Tim Burke]] e [[Tom Harvey]]
** Nomination ''[[BAFTA alla migliore colonna sonora|Miglior colonna sonora]]'' a [[Hans Zimmer]] e [[Lisa Gerrard]]
* [[Screen Actors Guild Awards 2001|2001]] - '''[[Screen Actors Guild Award]]'''
** Nomination ''[[Screen Actors Guild Award per il miglior cast cinematografico|Miglior cast]]''
** Nomination ''[[Screen Actors Guild Award per il miglior attore cinematografico|Miglior attore protagonista]]'' a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''[[Screen Actors Guild Award per il miglior attore non protagonista cinematografico|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Joaquin Phoenix]]
* [[Chicago Film Critics Association Awards 2001|2001]] - '''[[Chicago Film Critics Association Award]]'''
** Nomination ''[[Chicago Film Critics Association Award per la miglior fotografia|Migliore fotografia]]'' a [[John Mathieson]]
** Nomination ''[[Chicago Film Critics Association Award per la miglior colonna sonora originale|Miglior colonna sonora originale]]'' a [[Hans Zimmer]] e [[Lisa Gerrard]]
* [[Empire Awards 2001|2001]] - '''[[Empire Awards|Empire Award]]'''
** ''[[Empire Awards per il miglior film|Miglior film]]''
** ''[[Empire Awards per il miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Russell Crowe]]
** ''[[Empire Awards per la miglior attrice|Miglior attrice protagonista]]'' a [[Connie Nielsen]]
** Nomination ''[[Empire Awards per il miglior regista britannico|Miglior regista britannico]]'' a [[Ridley Scott]]
* [[European Film Awards 2000|2000]] - '''[[European Film Awards|European Film Award]]'''
** Nomination ''[[European Film Awards per il miglior film internazionale|Miglior film internazionale]]'' a [[Ridley Scott]]
* [[Las Vegas Film Critics Society Awards 2000|2000]] - '''[[Las Vegas Film Critics Society|Las Vegas Film Critics Society Award]]'''
** ''Migliori costumi'' a [[Janty Yates]]
** ''[[Las Vegas Film Critics Society Award per il miglior montaggio|Miglior montaggio]]'' a [[Pietro Scalia]]
** ''Miglior colonna sonora'' a [[Hans Zimmer]] e [[Lisa Gerrard]]
** ''Migliori effetti speciali''
** Nomination ''[[Las Vegas Film Critics Society Award per il miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Ridley Scott]]
** Nomination ''[[Las Vegas Film Critics Society Award per il miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''[[Las Vegas Film Critics Society Award per il miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Joaquin Phoenix]]
** Nomination ''[[Las Vegas Film Critics Society Award per la migliore attrice non protagonista|Miglior attrice non protagonista]]'' a [[Connie Nielsen]]
** Nomination ''[[Las Vegas Film Critics Society Award per la migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]'' a [[David Franzoni]], [[John Logan (sceneggiatore)|John Logan]] e [[William Nicholson]]
** Nomination ''[[Las Vegas Film Critics Society Award per la migliore fotografia|Migliore fotografia]]'' a [[John Mathieson]]
* [[MTV Movie Awards 2001|2001]] - '''[[MTV Movie Award]]'''
** ''[[MTV Movie Award al miglior film|Miglior film]]''
** Nomination ''[[MTV Movie Award alla miglior sequenza d'azione|Miglior sequenza d'azione]]'' (''La battaglia dei Romani contro l'orda Germanica'')
** Nomination ''[[MTV Movie Award al miglior combattimento|Miglior combattimento]]'' (''Combattimento contro il gladiatore e le tigri'') a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''Migliore battuta'' (''It vexes me, I am terribly vexed!'') a [[Joaquin Phoenix]]
** Nomination ''[[MTV Movie Award alla migliore performance maschile|Migliore performance maschile]]'' a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''[[MTV Movie Award al miglior cattivo|Miglior cattivo]]'' a [[Joaquin Phoenix]]
* [[National Board of Review Awards 2000|2000]] - '''[[National Board of Review Awards|National Board of Review Award]]'''
** ''[[National Board Review Top Ten Films|Migliori dieci film]]''
** ''[[National Board of Review Award al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Joaquin Phoenix]]
** ''Migliore scenografia'' a [[Arthur Max]], [[Peter Russell]], [[Keith Pain]], [[Crispian Sallis]], [[Sonja Klaus]], [[Jille Azis]] a [[Elli Griff]]
* [[5ª edizione dei Satellite Awards|2000]] - '''[[Satellite Award]]'''
** ''[[Satellite Award per la migliore fotografia|Migliore fotografia]]'' a [[John Mathieson]]
** ''[[Satellite Award per la miglior colonna sonora originale|Miglior colonna sonora]]'' a [[Hans Zimmer]] e [[Lisa Gerrard]]
** ''[[Satellite Award per i migliori effetti visivi|Migliori effetti speciali]]'' a [[John Nelson (effetti speciali)|John Nelson]]
** Nomination ''[[Satellite Award per il miglior film drammatico|Miglior film drammatico]]''
** Nomination ''[[Satellite Award per il miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Ridley Scott]]
** Nomination ''[[Satellite Award per il miglior attore in un film drammatico|Miglior attore in un film drammatico]]'' a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''[[Satellite Award per il miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista in un film drammatico]]'' a [[Joaquin Phoenix]]
** Nomination ''[[Satellite Award per la migliore scenografia|Migliore scenografia]]'' a [[Keith Pain]]
** Nomination ''[[Satellite Award per i migliori costumi|Miglior costumi]]'' a [[Janty Yates]]
** Nomination ''[[Satellite Award per il miglior montaggio|Miglior montaggio]]'' a [[Pietro Scalia]]
* 2001 - '''[[Saturn Award]]'''
** Nomination ''[[Saturn Award per il miglior film d'azione/di avventura/thriller|Miglior film d'azione/di avventura/thriller]]''
** Nomination ''[[Saturn Award per la miglior regia|Migliore regia]]'' a [[Ridley Scott]]
** Nomination ''[[Saturn Award per il miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''[[Saturn Award per la miglior sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]'' a [[David Franzoni]], [[John Logan (sceneggiatore)|John Logan]] e [[William Nicholson]]
** Nomination ''[[Saturn Award per i migliori costumi|Migliori costumi]]'' a [[Janty Yates]]
** Nomination ''[[Saturn Award per la miglior colonna sonora|Miglior colonna sonora]]'' a [[Hans Zimmer]] e [[Lisa Gerrard]]
* 2001 - '''[[Awards of the Japanese Academy]]'''
** Nomination ''[[Award of the Japanese Academy al miglior film in lingua straniera|Miglior film straniero]]''
* [[Bogey Awards 2000|2000]] - '''[[Bogey Awards|Bogey Award]]'''
** ''Bogey Award in Argento''
* 2001 - '''[[Critics' Choice Movie Award]]'''
** ''[[Critics' Choice Award al miglior film|Miglior film]]''
** ''[[Critics' Choice Award al miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Russell Crowe]]
** ''[[Critics' Choice Award al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Joaquin Phoenix]]
** ''Migliore fotografia'' a [[John Mathieson]]
** ''Migliore scenografia'' a [[Arthur Max]]
** ''Miglior colonna sonora'' a [[Hans Zimmer]]
** Nomination ''[[Critics' Choice Award al miglior regista|Miglior regia]]'' a [[Ridley Scott]]
* [[Grammy Awards 2001|2001]] - '''[[Grammy Award]]'''
** Nomination ''Miglior colonna sonora'' a [[Hans Zimmer]] e [[Lisa Gerrard]]
* 2001 - '''[[London Critics Circle Film Awards|London Critics Circle Film Award]]'''
** ''Attore dell'anno'' a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''[[London Critics Circle Film Award al film dell'anno|Film dell'anno]]''
** Nomination ''Regista britannico dell'anno'' a [[Ridley Scott]]
* 2001 - '''[[Golden Reel Award]]'''
** ''[[Golden Reel Award per il miglior montaggio sonoro negli effetti sonori|Miglior montaggio sonoro (Effetti sonori)]]''
** Nomination ''Miglior montaggio sonoro'' (''Colonna sonora'')
** Nomination ''Miglior montaggio sonoro'' (''Dialoghi'')
* [[Phoenix Film Critics Society Awards 2000|2000]] - '''[[Phoenix Film Critics Society Awards|Phoenix Film Critics Society Award]]'''
** Nomination ''Miglior attore non protagonista'' a [[Joaquin Phoenix]]
** Nomination ''Migliore fotografia'' a [[John Mathieson]]
** Nomination ''Migliori costumi'' a [[Janty Yates]]
** Nomination ''Migliori effetti speciali'' a [[John Nelson (effetti speciali)|John Nelson]]
* [[San Diego Film Critics Society Awards 2000|2000]] - '''[[San Diego Film Critics Society Awards|San Diego Film Critics Society Award]]'''
** ''Miglior attore protagonista'' a [[Russell Crowe]]
** ''Migliore fotografia'' a [[John Mathieson]]
** ''Premio Speciale'' a [[Joaquin Phoenix]]
* 2001 - '''[[Southeastern Film Critics Association Awards|Southeastern Film Critics Association Award]]'''
** Nomination ''[[Southeastern Film Critics Association Award al miglior film|Miglior film]]''
** Nomination ''[[Southeastern Film Critics Association Award al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Joaquin Phoenix]]
* 2001 - '''[[AFI Award]]'''
** ''Film dell'anno''
* 2001 - '''[[Eddie Award]]'''
** ''Miglior montaggio in un film drammatico'' a [[Pietro Scalia]]
* 2001 - '''[[American Society of Cinematographers]]'''
** Nomination ''Migliore fotografia'' a [[John Mathieson]]
* 2001 - '''[[ARIA Music Awards|ARIA Music Award]]'''
** Nomination ''Miglior colonna sonora'' a [[Lisa Gerrard]] e [[Hans Zimmer]]
* 2001 - '''[[ASCAP Award]]'''
** ''Top Box Office Film'' a [[Hans Zimmer]] e [[Lisa Gerrard]]
* 2001 - '''[[Blockbuster Entertainment Awards|Blockbuster Entertainment Award]]'''
** ''Miglior attore in un film d'azione'' a [[Russell Crowe]]
** ''Miglior cattivo'' a [[Joaquin Phoenix]]
** Nomination ''Miglior attore non protagonista in un film d'azione'' a [[Djimon Hounsou]]
** Nomination ''Miglior attrice non protagonista in un film d'azione'' a [[Connie Nielsen]]
* 2001 - '''[[Dallas-Fort Worth Film Critics Association Awards|Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award]]'''
** ''Miglior attore protagonista'' a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''Miglior film''
** Nomination ''Miglior regia'' a [[Ridley Scott]]
** Nomination ''Miglior attore non protagonista'' a [[Joaquin Phoenix]]
* 2001 - '''[[DGA Award]]'''
** Nomination ''Miglior regia'' a [[Ridley Scott]]
* 2001 - '''[[Golden Trailer Awards|Golden Trailer Award]]'''
** ''Miglior film drammatico''
* 2000 - '''[[Los Angeles Film Critics Association Awards]]'''
** Nomination ''Miglior scenografia'' a [[Arthur Max]]
* 2001 - '''[[PGA Awards|PGA Award]]'''
** ''Miglior produttore'' a [[Douglas Wick]] e [[Branco Lustig]]
* 2001 - '''[[Taurus World Stunt Awards|Taurus World Stunt Award]]'''
** ''Miglior combattimento'' a [[Sven-Ole Thorsen]] e [[Stuart Clark]]
** ''Miglior lavoro con un animale'' a [[Randy Miller]], [[Sven-Ole Thorsen]] e [[Stuart Clark]]
* 2001 - '''[[Young Artist Award]]'''
** Nomination ''Miglior giovane attore non protagonista'' a [[Spencer Treat Clark]]
* 2001 - '''[[Art Directors Guild]]'''
** ''Migliore scenografia''
* 2000 - '''[[Awards Circuit Community Awards]]'''
** ''Migliori costumi'' a [[Janty Yates]]
** ''Miglior montaggio sonoro''
** Nomination ''Miglior film'' a [[David Franzoni]], [[Branko Lustig]] e [[Douglas Wick]]
** Nomination ''Miglior regia'' a [[Ridley Scott]]
** Nomination ''Miglior attore protagonista'' a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''Miglior attore non protagonista'' a [[Joaquin Phoenix]]
** Nomination ''Miglior sceneggiatura non originale'' a [[David Franzoni]], [[John Logan (sceneggiatore)|John Logan]] e [[William Nicholson]]
** Nomination ''Miglior scenografia'' a [[Crispian Sallis]] e [[Arthur Max]]
** Nomination ''Miglior fotografia'' a [[John Matheson]]
** Nomination ''Miglior montaggio'' a [[Pietro Scalia]]
** Nomination ''Migliori effetti visivi''
** Nomination ''Miglior colonna sonora originale'' a [[Hans Zimmer]]
* 2001 - '''[[Cinema Audio Society]]'''
** ''Miglior sonoro'' a [[Scott Millan]], [[Bob Beemer]] e [[Ken Weston]]
* 2000 - '''[[Golden Screen]]'''
** ''Golden Screen''
* 2001 - '''[[Harry Awards|Harry Award]]'''
** Nomination ''Harry Award''
* 2000 - '''[[Jupiter Award]]'''
** ''Miglior regista internazionale'' a [[Ridley Scott]]
* 2000 - '''[[Nikkan Sports Film Awards|Nikkan Sports Film Award]]'''
** ''Miglior film straniero''
* 2001 - '''[[Online Film & Television Association]]'''
** Nomination ''Miglior regia'' a [[Ridley Scott]]
** Nomination ''Miglior colonna sonora'' a [[Hans Zimmer]] e [[Lisa Gerrard]]
** Nomination ''Miglior scenografia'' a [[Arthur Max]] e [[Crispian Sallis]]
** Nomination ''Miglior sonoro'' a [[Bob Beemer]], [[Scott Millan]] e [[Ken Weston]]
** Nomination ''Miglior montaggio sonoro'' a [[Per Hallberg]] e [[Craig S. Jaeger]]
* 2001 - '''[[Online Film Critics Society Awards|Online Film Critics Society Award]]'''
** ''Migliori dieci film''
** Nomination ''Miglior attore protagonista'' a [[Russell Crowe]]
** Nomination ''Miglior attore non protagonista'' a [[Joaquin Phoenix]]
** Nomination ''Migliore fotografia'' a [[John Mathieson]]
** Nomination ''Miglior montaggio'' a [[Pietro Scalia]]
** Nomination ''Miglior colonna sonora'' a [[Hans Zimmer]], [[Lisa Gerrard]] e [[Klaus Badelt]]
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== Sequel ==
Durante un'intervista con [[Entertainment Weekly|EW]]<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://ew.com/movies/2017/03/10/ridley-scott-gladiator-sequel/|titolo=Ridley Scott On 'Gladiator' Sequel: 'I Know How to Bring Him Back'|pubblicazione=EW.com|data=11 marzo 2017|accesso=15 marzo 2017}}</ref> al South by Southwest Film Festival 2017, il regista [[Ridley Scott]] ha dichiarato che avrebbe intenzione di dirigere un sequel:
 
''"Saprei come riportare il film sullo schermo. Ho parlato di questo anche con gli studios. Mi hanno risposto: ‘ma…il personaggio è morto’. Ma esiste un modo di farlo tornare''<ref>{{Cita news|nome=Valentina|cognome=Appolloni|url=https://www.cinematographe.it/146470/news/ridley-scott-sequel-gladiatore.html|titolo=Ridley Scott: il regista potrebbe girare un sequel per "Il Gladiatore"|pubblicazione=Cinematographe - FilmIsNow|data=13 marzo 2017|accesso=15 marzo 2017}}</ref>''".''
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
;Fonti antiche ricostruttive del [[dinastia degli Antonini|periodo storico]]:
* [[Aurelio Vittore]], ''De Caesaribus'' ([http://www.thelatinlibrary.com/victor.caes.html qui nella versione latina]) ed ''Epitome de Caesaribus'' ([http://www.thelatinlibrary.com/victor.caes2.html qui nella versione latina]).
* [[Cassio Dione Cocceiano|Dione]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LXXII e LXXIII; [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/72*.html versione inglese QUI] e [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/73*.html QUI].
* [[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio'', I; [http://www.livius.org/he-hg/herodian/hre000.html versione inglese QUI].
* [[Historia Augusta]], ''Marco Aurelio'' e ''Commodo''; [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/Marcus_Aurelius/1*.html versione inglese QUI], [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/Marcus_Aurelius/2*.html QUI] e [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/Commodus*.html QUI].
* [[Tertulliano]], ''Apologeticum'', XXV ([http://www.thelatinlibrary.com/tertullian/tertullian.apol.shtml qui nella versione latina]).
 
;Fonti moderne:
* K.R. Dixon & P. Southern, ''The roman cavalry'', Londra, 1992. ISBN 0-415-17039-7
* J.R.Gonzalez, ''Historia del las legiones romanas'', Madrid 2003.
* [[Ridley Scott]] (introduzione) & [[Walter Parkes]], ''Gladiator: The Making of the Ridley Scott Epic'', 2000. ISBN 978-1-55704-431-0.
 
;Per saperne di più sul periodo storico:
* Autori Vari, ''Autor de la Colonne Aurélienne'', Turnhout, Belgium, 2000.
* A.Birley, ''Marco Aurelio'', trad. it., Milano, 1990.
* G.Cascarino, ''L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. II - Da Augusto ai Severi'', Rimini 2008.
* F.Coarelli, ''La colonna di Marco Aurelio'', Roma 2008.
* P.Grimal, ''Marco Aurelio'', trad. it., Milano, 2004.
* A.K.Goldsworthy, ''Storia completa dell'esercito romano'', Modena 2007. ISBN 978-88-7940-306-1
* M.Grant, ''The Antonines: the roman empire in transition'', Londra, 1994.
* Y.Le Bohec, ''L'esercito romano da Augusto alla fine del III secolo'', Roma 1992, VII ristampa 2008.
* A.Mócsy, ''Pannonia and Upper Moesia'', Londra/Boston, 1974.
* C.Scarre, ''Chronicle of the roman emperors'', Londra 1995.
* G.Webster, ''The roman imperial army'', Londra 1998.
 
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