RMS Mauretania e Let's Go Eat the Factory: differenze tra le pagine

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{{Album
{{Infobox nave
|titolo = Let's Go Eat the Factory
|Categoria = nave passeggeri
|artista = Guided by Voices
|Nome = RMS Mauretania
|tipo album = Studio
|Immagine = RMS Mauretania card.jpg
|giornomese = 1º gennaio
|Didascalia = RMS ''Mauretania''
|anno = 2012
|Bandiera = Government Ensign of the United Kingdom.svg
|etichetta = Guided by Voices Inc. / Fire Records
|Bandiera2 = <!-- Sezione descrizione generale -->
|numero di dischi =1
|Tipo = [[Transatlantico]]
|numero di tracce =21
|Costruttori = [[Swan Hunter|Swan, Hunter & Wigham Richardson]]
|registrato =
|Cantiere = Wallsend, [[Inghilterra]]
|produttore = Guided by Voices
|Identificazione =
|Ordinedurata = 41:44
|formati =
|Impostazione = [[1904]]
|genere = Indie rock
|Varo = 20 settembre [[1906]]
|nota genere =
|Completamento =
|precedente = [[Half Smiles of the Decomposed]]
|Entrata_in_servizio = 16 novembre [[1907]]
|anno precedente = 2004
|Proprietario = [[Cunard Line]]
|successivo = [[Class Clown Spots a UFO]]
|Radiazione = Settembre [[1934]]
|anno successivo = 2012
|Destino_finale = Demolita nel [[1935]] a [[Rosyth]], in [[Scozia]]
}}{{Recensioni album
<!-- Sezione caratteristiche generali -->|Dislocamento =
|recensione1 = [[Piero Scaruffi]]
|Stazza_lorda = 31.938
|giudizio1 = {{Giudizio|4.5|10}}<ref>{{Cita web|url=https://www.scaruffi.com/vol5/guidedby.html|titolo=The History of Rock Music. Guided By Voices and Robert Pollard|sito=www.scaruffi.com|accesso=2019-07-10}}</ref>
|Lunghezza = 240,8
}}'''''Let's Go Eat the Factory''''' è il 17° [[album in studio]] del gruppo musicale statunitense [[Guided by Voices]], pubblicato nel 2012; fu il primo album del gruppo dopo essersi ricostituito nel 2010.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-news/guided-by-voices-ready-third-new-album-of-2012-197871/|titolo=Guided by Voices Ready Third New Album of 2012|autore=Adam Gold, Adam Gold|sito=Rolling Stone|data=2012-07-27|lingua=en-US|accesso=2019-07-25}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.gbvdb.com/album.asp?albumid=2759|titolo=Let's Go Eat the Factory|sito=www.gbvdb.com|accesso=2019-07-25}}</ref>
|Larghezza = 26,8
|Altezza =
|Pescaggio = 11,4
|Profondità_operativa =
|Ponte_di_volo =
|Propulsione = 4 [[Turbina a vapore|turbine]] ad azione diretta Parsons<ref>2 di alta pressione, 2 di bassa pressione</ref><br />4 eliche a tripla pala<ref>In seguito sostituite con eliche a quadrupla pala, turbine di poppa solo per assi elica interne</ref><br />'''Potenza:'''<br />68.000 CV <ref>Al momento del varo</ref><br />76.000 CV <ref>Al secondo viaggio</ref><br />90.000 CV <ref>dopo la conversione delle caldaie da carbone a petrolio</ref>.
|Velocità = 28,75
|Velocità_km = 53
|Autonomia =
|Capacità_di_carico =
|Numero_di_cabine =
|Equipaggio = 802
|Passeggeri = 2.165
<!-- Sezione note -->|Motto =
|Soprannome = Maury
|Note =
}}
La '''[[Royal Mail Ship|RMS]] ''Mauretania''''' era un [[transatlantico]] [[Regno Unito|britannico]], in servizio presso la compagnia [[Cunard Line]]. La ''Mauretania'' era uno dei transatlantici più famosi e di maggior successo durante "l'età d'oro" delle grandi navi passeggeri oceaniche avendo conquistato il prestigioso [[Nastro Azzurro]] per la traversata atlantica più veloce nel [[1909]] e detenendolo per 22 anni.<ref name=cross41>Maxtone-Graham 1972, pp. 41-43</ref>
 
== Contesto ==
Nel [[1897]], il transatlantico [[Impero tedesco|tedesco]] ''[[Kaiser Wilhelm der Große]]'' divenne la nave più grande e veloce del mondo. Con la velocità di 22 nodi (41&nbsp;km/h) strappò il [[Nastro Azzurro]] che all'epoca era stabilmente detenuto dalle navi della Cunard Line ''[[RMS Campania|Campania]]'' e ''[[RMS Lucania|Lucania]]''. All'incirca nello stesso tempo, l'International Mercantile Marine Co. del finanziere [[USA|statunitense]] [[John Pierpont Morgan|J. P. Morgan]], cercava di monopolizzare il traffico marittimo, e aveva già acquisito l'altra grande compagnia britannica, la [[White Star Line|White Star]].<ref name=cross11>Maxtone-Graham 1972, p. 11</ref> Di fronte a queste minacce, la Cunard era determinata a riconquistare il prestigio della navigazione oceanica, non solo per la compagnia, ma anche per la Gran Bretagna.<ref name=cross11/><ref name=palaces>''Floating Palaces.'' (1996) A&E. TV Documentary. Narrated by Fritz Weaver</ref> Nel 1903, la Cunard e il [[Governo britannico]] raggiunsero l'accordo per un [[Prestito (finanza)|prestito]] statale di 2,6 milioni di [[Sterlina britannica|sterline]] con tasso d'interesse del 2,75% ripagabile in 20 anni per la costruzione dei due ''superliner'', ''[[RMS Lusitania|Lusitania]]'' e ''Mauretania'',<ref name=cross11/> con la velocità garantita di non meno di 24 nodi, e la stipulazione che le navi saranno convertite in [[incrociatore ausiliario]] (''Armed Merchant Cruiser'') se necessario.<ref name=layton3>Layton, J. Kent. (2007) Lusitania: An Illustrated Biography, Lulu Press pp. 3, 39</ref> Inoltre, come ulteriore finanziamento per i due transatlantici, l'[[Ammiragliato (Regno Unito)|ammiragliato]] provvedette che alla Cunard venissero pagate 150&nbsp;000 sterline all'anno come sovvenzione per i servizi postali.<ref name=layton3/>
 
N, OH: Having finished their year-long victory lap, playing songs from the insanely fertile 1992-1996 period, there was only one thing left for the reunited Guided By Voices to do. Make a new record.
== Progettazione e costruzione ==
[[File:Mauretaniastabbs.jpg|thumb|left|''Mauretania'' durante le prove in mare vicino St. Abbsin, [[Scozia]]]]
La ''Mauretania'' fu progettata dall'ingegnere navale [[Leonard Peskett]] e costruita dai cantieri [[Swan Hunter|Swan, Hunter & Wigham Richardson]] a [[Wallsend]], [[Tyne and Wear]]. In fase di progettazione vi erano dei requisiti minimi che la nave avrebbe dovuto obbligatoriamente rispettare, come ad esempio la velocità di servizio di 24 nodi in [[Meteorologia|tempo]] moderato, necessari per il contratto del servizio postale. Il nome della nave prende origine dalla [[Mauretania]], una [[provincia romana]] sulla costa nord-occidentale dell'[[Africa]], non in relazione con la moderna [[Mauritania]].<ref name=maxtone24>Maxtone-Graham 1972, p. 24</ref> Una denominazione simile era stata assunta anche dalla nave gemella ''[[RMS Lusitania|Lusitania]]'', battezzata con il nome della provincia di [[Lusitania]].<ref name=maxtone24/> La configurazione originale di Peskett nel [[1903]] era un progetto con 3 [[Fumaiolo|fumaioli]] e [[Motore a movimento alternativo|motori a pistoni]] come propulsione. Un modello gigante delle navi in questa configurazione era apparso sulla rivista ''Shipbuilder's''. Nel [[1904]], la Cunard decise di cambiare la propulsione delle navi con le nuove turbine Parsons. Peskett allora aggiunse il quarto fumaiolo e altri cambiamenti prima che la costruzione iniziasse.
 
Let's Go Eat The Factory picks up where Under The Bushes, Under The Stars left off, with the classic lineup (Robert Pollard, Tobin Sprout, Greg Demos, Mitch Mitchell, and Kevin Fennell, with help from the reclusive early bandmember Jimmy Pollard) writing and recording 21 songs in lo- to mid-fi splendor in bandmembers' basements and garages. The songs range from face-peeling heavy rock to delicate piano ballads and everything in between. Standouts include the demonically tuneful "Chocolate Boy," the relentless chug of "We Won't Apologize For The Human Race," and instant classic "The Unsinkable Fats Domino."
La nave fu varata nel [[1906]], con madrina la Duchessa di Roxburghe.<ref>Maxtone-Graham 1972, p. 25</ref> Al momento del varo, era la più grande struttura semovente mai costruita,<ref name=tynestart>{{Cita web|url=http://www.tyneandweararchives.org.uk/mauretania/story-construction.html|titolo=RMS Mauretania Construction|editore=Tyne and Wear Archives Service|accesso=23 novembre 2008}}</ref> con la stazza lorda leggermente superiore della sua gemella ''Lusitania''. La principale differenza estetica tra le due navi era che la ''Mauretania'' fosse cinque piedi (1,5&nbsp;m) più lunga e avesse differenti prese d'aria.<ref>Layton 2007, p. 44</ref> La ''Mauretania'' aveva anche due stadi di pale supplementari nelle turbine anteriori per una velocità leggermente superiore. La ''Mauretania'' e la ''Lusitania'' erano le sole navi detentrici del [[Nastro Azzurro]] spinte da turbine ad azione diretta (senza riduttori); mentre sulle navi successive furono installate turbine a singola o doppia riduzione.<ref>Williams, Trevor. (1982) A short history of twentieth-century technology. Oxford University Press, p. 174.</ref> L'impiego delle nuove turbine a vapore era l'applicazione più importante dell'allora nuova tecnologia sviluppata da [[Charles Algernon Parsons]].<ref>Maxtone-Graham 1972, p. 15</ref> Durante le prove in mare, la grande potenza delle macchine causò forti vibrazioni ad alta velocità. Come soluzione, la nave ricevette rinforzi allo scafo ed eliche differenti prima dell'entrata in servizio.<ref>Maxtone-Graham 1972, pp. 38-39</ref>
 
Fans of GBV's iconic release Bee Thousand will recognize the same gloriously messy aesthetic in Let's Go Eat The Factory, which benefits, too, from the development of Robert Pollard's songwriting in the intervening 15 years and the renewed camaraderie effected by the reunited band's extended tour. The new album will be released on January 1, 2012.
==Dimensioni e interni==
[[File:Mauretania cutaway view.jpg|thumb|Uno spaccato della ''Mauretania'']]
Al termine della costruzione la nave misurava poco più di 240 mt di lunghezza e 26 di larghezza, con un pescaggio che arrivava a superare i 10 mt, la stazza lorda era 31.938 tonnellate e i ponti erano 8.
Gli interni erano senza alcun dubbio i più raffinati e lussuosi del mondo al momento dell'entrata in servizio, cosa su cui la compagnia fondò gran parte della propria campagna pubblicitaria. Furono progettati da [[Harold Peto]] e realizzati dalla ''W Turner Lord & Co'' ed erano pensati per soddisfare i gusti [[Età edoardiana|edoardiani]],<ref name=tynefit>{{Cita web|url=http://www.tyneandweararchives.org.uk/mauretania/story-fitting%20out.html|titolo=RMS Mauretania Fitting Out|editore=Tyne and Wear Archives Service|accesso=25 novembre 2008}}</ref><ref>Maxtone-Graham 1972, p. 31</ref> con 28 differenti tipi di legno usati nei saloni, assieme con il marmo, tappezzerie e altri arredamenti.<ref name=tynefit/><ref name=maxtone33>Maxtone-Graham 1972, pp. 33-36</ref> I pannelli di legno per i saloni della prima classe furono meticolosamente intagliati da trecento artigiani [[Palestina|palestinesi]].<ref>Maxtone-Graham 1972, p. 33</ref> Il salone da pranzo situato su 2 piani della prima classe era decorato in stile [[Francesco I di Francia|François I]] e coperto da una grande [[cupola]] di vetro.<ref name=maxtone33/> Una serie di ascensori, allora una rarità per le navi, erano installati vicino al grande scalone.<ref name=maxtone33/> Una caratteristica nuova era il ''Verandah Café'' sul ponte ''boat'', dove venivano servite bevande in ambiente protetto dagli agenti atmosferici.<ref name=tynefit/>
 
Album released digitally on iTunes on 12/20/2011.
==Storia operativa==
=== 1907-1914: Inizio carriera ===
La ''Mauretania'' salpò da [[Liverpool]] per il viaggio inaugurale il 16 novembre [[1907]], sotto il comando del suo primo capitano John Pritchard, e tra il 30 novembre e il 5 dicembre stabilì il nuovo record della traversata atlantica verso est, strappando il Nastro Azzurro alla gemella ''Lusitania'',<ref name=cross41/> con una velocità media di 23,69 [[Nodo (unità di misura)|nodi]] (43,87&nbsp;km/h). Nel settembre del [[1909]], grazie ad un lavoro di revisione e modifica dei motori, la ''Mauretania'' stabilì il nuovo record anche per la traversata verso ovest, un primato che rimarrà imbattuto per 20 anni.<ref name=cross41/> Tra il [[1909]] e il [[1911]] la nave portò a termine ben 88 traversate dell'Atlantico a velocità superiore a 25 nodi. Nel dicembre del [[1910]] la ''Mauretania'' ruppe gli ormeggi sul fiume [[Mersey]], e riportò ingenti danni che causarono la cancellazione dello speciale viaggio natalizio veloce per [[New York]]. Rapidamente, la Cunard scambiò sulla tabella di marcia la ''Mauretania'' con la ''Lusitania'', che sotto il comando del capitano James Charles era appena tornata da New York.<ref>Layton 2007, p. 120</ref> Nel 1912, i reali britannici [[Giorgio V del Regno Unito|re Giorgio V]] e la [[Mary di Teck|regina consorte Mary]] furono ospitati a bordo della ''Mauretania'', allora il più grande e veloce mercantile britannico, aggiungendo ulteriore prestigio alla nave. Il 26 gennaio [[1914]], mentre era in corso la revisione annuale a Liverpool, quattro uomini furono uccisi e sei feriti per lo scoppio di un cilindro mentre lavoravano su una delle turbine. I danni riportati furono minimi e la nave tornò in servizio due mesi più tardi.
 
=== 1914-1918: Prima guerra mondiale ===
[[File:Mauretania war.JPG|thumb|La HMT ''Mauretania'' con la mimetizzazione durante la prima guerra mondiale]]
[[File:HMHS Mauretania.jpg|thumb|La ''Mauretania'' come nave ospedale]]
Subito dopo la dichiarazione di [[Prima guerra mondiale|guerra]] della Gran Bretagna alla [[Germania]] il 4 agosto 1914, la ''Mauretania'' e l<nowiki>'</nowiki>''[[RMS Aquitania|Aquitania]]'' furono requisite dal governo britannico per diventare [[Incrociatore ausiliario|incrociatori ausiliari]],<ref>Layton 2007, pp. 170-71</ref>
ma le loro grandi dimensioni e alto consumo di carburante le resero inadatte al ruolo,<ref name=tynewar>{{Cita web|url=http://www.tyneandweararchives.org.uk/mauretania/story-warservice.html|titolo=RMS Mauretania War Service|editore=Tyne and Wear Archives Service|accesso=23 novembre 2008}}</ref>
perciò ripresero il servizio civile l'11 agosto. Tempo dopo, per mancanza di passeggeri durante la guerra, la ''Mauretania'' fu posta in disarmo a Liverpool fino al maggio del 1915, quando la nave gemella ''Lusitania'' fu affondata da un sommergibile tedesco.
 
==Tracce==
La ''Mauretania'' doveva sostituire la ''Lusitania'' nel servizio di linea, ma il governo britannico decise di utilizzarla come nave trasporto truppe per l'esercito britannico durante la [[campagna dei Dardanelli]].<ref name=tynewar/> Grazie all'alta velocità e alla professionalità dell'equipaggio, la nave riuscì ad evitare i sottomarini tedeschi. Come nave trasporto truppe, la ''Mauretania'' ricevette una mimetizzazione abbagliante, una forma di schema astratto di colorazione per confondere le navi nemiche.
{{tracklist
| all_writing = [[Robert Pollard]], eccetto dove indicato
| title1 = Laundry and Lasers
| length1 = 2:38
| title2 = The Head
| length2 = 1:10
| title3 = Doughnut for a Snowman
| length3 = 1:44
| title4 = Spiderfighter
| note4 = [[Tobin Sprout]]
| length4 = 3:35
| title5 = Hang Mr. Kite
| length5 = 1:40
| title6 = God Loves Us
| note6 = Mitch Mitchell, Jim Pollard, R. Pollard, Sprout
| length6 = 1:28
| title7 = The Unsinkable Fats Domino
| length7 = 1:53
| title8 = Who Invented the Sun
| note8 = Sprout
| length8 = 1:21
| title9 = The Big Hat and Toy Show
| note9 = [[Greg Demos]], J. Pollard, R. Pollard
| length9 = 2:12
| title10 = Imperial Racehorsing
| length10 = 2:54
| title11 = How I Met My Mother
| length11 = 1:02
| title12 = Waves
| note12 = Sprout
| length12 = 3:22
| title13 = My Europa
| length13 = 1:48
| title14 = Chocolate Boy
| length14 = 1:31
| title15 = The Things That Never Need
| note15 = Sprout
| length15 = 1:11
| title16 = Either Nelson
| length16 = 2:04
| title17 = Cyclone Utilities (Remember Your Birthday)
| note17 = Mitchell, R. Pollard
| length17 = 2:50
| title18 = Old Bones
| note18 = Sprout
| length18 = 2:03
| title19 = Go Rolling Home
| note19 = Demos, R. Pollard
| length19 = 0:34
| title20 = The Room Taking Shape
| note20 = Demos, R. Pollard
| length20 = 0:43
| title21 = We Won't Apologize for the Human Race
| length21 = 4:01
}}
 
== Formazione ==
Quando le forze congiunte anglo-francesi cominciarono a subire pesanti perdite, la ''Mauretania'', insieme con l<nowiki>'</nowiki>''[[RMS Aquitania|Aquitania]]'' e la ''[[HMHS Britannic|Britannic]]'', fu trasformata in nave ospedale, la mimetizzazione abbagliante fu sostituita con un colore bianco e grandi emblemi di croce rossa. La nave rimase in tale servizio fino al 25 gennaio [[1916]]. Sette mesi più tardi tornò a prestare servizio come nave trasporto truppe, requisita dal governo [[Canada|canadese]] per il trasporto dell'esercito da [[Halifax (Canada)|Halifax]] a Liverpool.<ref name=tynewar/> Dopo la dichiarazione di guerra degli [[Stati Uniti]] alla Germania nel [[1917]], trasportò anche truppe statunitensi. L'ammiragliato, fino alla fine della guerra, per la nave usava il nome HMS ''Tuberose'',<ref>Ocean liners of the past: the Cunard express liners Lusitania and Mauretania. Published by Patrick Stephens, 1970 (p. 207).</ref> però la Cunard non cambiò mai ufficialmente il nome del transatlantico.
 
* Robert Pollard
=== 1919-1934: Carriera post-bellica ===
* Tobin Sprout
La ''Mauretania'' tornò al servizio civile il 21 settembre [[1919]], e il fitto programma di viaggi impedì la revisione generale prevista per il [[1920]]. Però, la nave venne ritirata dal servizio nel [[1921]] dopo un incendio scoppiato sul ponte "E" e fu deciso di fare la necessaria revisione.<ref name=tynefinal>{{Cita web|url=http://www.tyneandweararchives.org.uk/mauretania/story-final.html|titolo=RMS Mauretania Final (Service)|editore=Tyne and Wear Archives Service|accesso=23 novembre 2008}}</ref> La nave tornò al cantiere di Tyne dove era stata costruita, le caldaie furono convertite a [[olio combustibile]] (nafta),<ref name=maxtone342>Maxtone-Graham 1972, pp. 342-345</ref> e la ''Mauretania'' riprese il servizio nel marzo del [[1922]]. La [[Cunard Line|Cunard]] si rese conto che la nave faticava a mantenere la regolare velocità di servizio sull'Atlantico. Nonostante consumasse ora solo 750 tonnellate di [[nafta]] in 24 ore, invece delle 1000 tonnellate di carbone, la ''Mauretania'' non viaggiava con le stesse velocità dell'anteguerra. Durante una traversata nel 1922, la nave riuscì a raggiungere una velocità media di soli 19 nodi. La Cunard decise che le turbine un tempo rivoluzionarie avevano bisogno di una revisione generale.<ref name=tynefinal/> Nel [[1923]], cominciò un grande ammodernamento e le turbine furono smantellate. A metà revisione, gli operai del cantiere scesero in [[sciopero]] e i lavori furono fermati, così la Cunard rimorchiò la nave a [[Cherbourg]] in [[Francia]] dove i lavori furono terminati da un altro cantiere. La ''Mauretania'' tornò in servizio nel maggio del 1924.<ref name=tynefinal/>
* Greg Demos
 
* Mitch Mitchell
Nel [[1928]] furono modernizzati gli interni, e l'anno successivo il nuovo transatlantico tedesco ''[[SS Bremen|Bremen]]'' stabilì il nuovo record della traversata atlantica,<ref name=maxtone255>Maxtone-Graham 1972, p. 255</ref> con la velocità di 28 nodi (52&nbsp;km/h). Il 27 agosto dello stesso anno, La Cunard permise alla ''Mauretania'' un ultimo tentativo di riconquistare il Nastro Azzurro. La nave fu ritirata dal servizio e le macchine furono modificate per erogare più potenza per una velocità più alta. Ma non fu abbastanza. Il ''Bremen'' rappresentava la nuova generazione di transatlantici, di gran lunga più potenti e tecnologicamente avanzati dell'ormai obsoleto transatlantico britannico.<ref name=maxtone255/>
* Kevin Fennell
Anche se la ''Mauretania'' non riuscì a battere la rivale tedesca, migliorò il proprio record in entrambe le direzioni della traversata. Nel [[1929]] la ''Mauretania'' si scontrò con un [[traghetto]] ferroviario vicino al faro Robbins Reef Light nel porto di New York, però senza vittime o feriti, e i danni furono prontamente riparati. Nel [[1930]], per gli effetti della [[Grande depressione]] e della nuova concorrenza sulle rotte atlantiche, la ''Mauretania'' fu impiegata nelle [[Crociera|crociere]].<ref>Maxtone-Graham 1972, p. 340</ref> Dopo la fusione delle compagnie Cunard Line e [[White Star Line]] nel [[1934]], ''Mauretania'', assieme con gli ''[[RMS Olympic|Olympic]]'' e ''[[RMS Majestic|Majestic]]'' e altri vecchi transatlantici, sono stati considerati come un eccesso di offerta e ritirati dal servizio.
{{clear}}
[[File:Olympic and Mauretania.jpg|thumb|La ''Mauretania'' (destra) e la ''Olympic'' (sinistra) nel 1935 aspettano l'ultimo viaggio per il cantiere di demolizione]]
La [[Cunard Line|Cunard]] ritirò la ''Mauretania'' dal servizio dopo l'ultima traversata verso est da New York a [[Southampton]] nel settembre del 1934. Il viaggio fu compiuto alla velocità media di 24 nodi, rispettando l'originale clausola del contratto per le sovvenzioni postali. Poi fu messa in disarmo assieme all'ex portabandiera della White Star Line ''[[RMS Olympic|Olympic]]'', mettendo fine ai 28 anni di servizio.<ref name=maxtone342/>
 
=== 1935: Disarmo ===
Nel maggio del 1935 gli arredamenti furono messi all'asta e il 1º luglio la nave salpò da Southampton per l'ultima volta, verso il cantiere di demolizione T.W Wards a [[Rosyth]] in [[Scozia]].<ref name=maxtone342/> Uno degli ex comandanti, il commodoro Sir [[Arthur Rostron]], noto come il capitano della ''[[RMS Carpathia|Carpathia]]'' durante le operazioni di salvataggio dei naufraghi del ''[[RMS Titanic|Titanic]]'', venne a salutare la nave, però non volle salire a bordo, dicendo che voleva ricordarsi della nave come era quando la comandava preferendo salutarla da terra.
 
Sulla via per Rosyth, la ''Mauretania'' si fermò per mezz'ora a Tyne, dove era stata costruita. Una folla di gente accorse a salutarla e il sindaco di [[Newcastle upon Tyne|Newcastle]] salì a bordo portando i saluti dei cittadini. L'ultimo comandante, A.T. Brown, poi riprese la rotta per Rosyth. Con gli alberi tagliati per passare sotto il ponte [[Forth Bridge]], la nave fu consegnata ai demolitori. La fine della tanto amata ''Mauretania'' suscitò molte proteste degli ex passeggeri, fra cui una lettera privata del presidente degli Stati Uniti [[Franklin D. Roosevelt]], che protestava contro la demolizione.<ref name=palaces/>
 
== Nella cultura di massa ==
[[File:RMS Mauretania Second Class Smoking Room.jpg|thumb|Un salone della seconda classe]]
Alcuni degli arredi dalla ''Mauretania'' furono installati nel complesso bar/ristorante ''Mauretania Bar'' (adesso ''Java Bristol''), in Park Street a [[Bristol]]. Il lounge bar era rivestito con [[Mogano (legno)|mogano]] proveniente dalla biblioteca di prima classe. La scritta "Mauretania" della [[prua]], era posta sopra l'ingresso, e l'insegna al neon sul lato sud mette ancora in evidenza il nome del transatlantico. Inoltre, il salone di lettura della prima classe divenne una sala riunioni nei [[Pinewood Studios]], ad ovest di Londra.<ref name=palaces/> Dalla ''Mauretania'' provengono anche i pannelli di quercia di ''The Oak Bar'' in Dame Street a [[Dublino]]<ref>{{cita web |url=http://www.oakbar.ie/content/trg/thomas/pages/about.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=2 luglio 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100123063645/http://www.oakbar.ie/content/trg/thomas/pages/about.htm |dataarchivio=23 gennaio 2010 }}</ref> Rivestimenti in marmo da una cabina di lusso della prima classe si trovano a ''Nont Sarahs Pub'', New Hey Road (A640), Scammonden, Huddersfield, WestYorkshire.<ref>[http://www.nontsarahs.com Nont Sarahs, New Hey Road, Scammonden, Huddersfield, HD3 3FJ 01484 842848 - NONT SARAHS - FlashIntro<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
La ''Mauretania'' è ricordata dalla canzone ''"Firing the Mauretania"'', con versioni raccolte separatamente da Redd Sullivan e Hughie Jones. Entrambe cominciano con i versi ''"In 19 hundred and 24, I… got a job on the Mauretania"'', ma poi continuano con ''"shovelling coal from morn till night"'' (Nel 1924, ho trovato lavoro sulla Mauretania, spalando carbone dalla mattina alla sera [ciò non era possibile nel 1924, perché la nave allora era già stata convertita a nafta]). Il numero dei fuochisti, la canzone diceva fosse 64 o 34, ma l'ultimo verso della versione di Hughie usa la parola ''"trimmers"'' (macchine per carbone a bordo [cca]) e non ''"stokers"'' (fuochisti), probabilmente un riferimento alla nafta.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione |cognome=Doubleday |nome=F.N. |anno=1908 |mese=gennaio|titolo=[http://books.google.com/books?id=hKPvxXgBN1oC&pg=PA9803 A Trip On The Two Largest Ships] |rivista=The World's Work: A History of Our Time |volume=XV |pp=9803–9810 |accesso=10 luglio 2009 }}
* Jordan, Humfrey, ''Mauretania''
* {{cita web|http://www.atlanticliners.com/atlantic_liners_book.htm|Layton, J. Kent, ''Atlantic Liners: A Trio of Trios''}}
* {{Cita libro |titolo= The Only Way to Cross|cognome= Maxtone-Graham|nome= John|anno= 1972|editore= Collier Books|città= New York|id=ISBN }}
* {{Cita libro |titolo= Lusitania: An Illustrated Biography|cognome= Layton|nome= J. Kent|anno= 2007|editore= Lulu Press|città= |id=ISBN }}
 
== Voci correlate ==
*[[Cunard Line]]
*[[RMS Lusitania]]
*[[RMS Mauretania (1938)]]
*[[RMS Queen Mary]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
*[http://www.tyneandweararchives.org.uk/mauretania/index.htm Tyne & Wear Archives Service Mauretania website] {{en}}
*[http://www.tyneandweararchives.org.uk Tyne & Wear Archives Service main website] {{en}}
*[http://www.atlanticliners.com/mauretania_home.htm ''Mauretania Home'' at ''Atlantic Liners''] {{en}}
*[http://www.maritimequest.com/liners/mauretania_page_1.htm Maritimequest RMS Mauretania Photo Gallery] {{en}}
*{{Cita web |url=http://chriscunard.com/mauretania1.php |titolo=Mauretania |sito=Chris' Cunard Page |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100406074130/http://chriscunard.com/mauretania1.php |dataarchivio=6 aprile 2010 }} {{en}}
 
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