Aldo Matteotti e Let's Go Eat the Factory: differenze tra le pagine

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{{Album
{{O|pittori|arg2=scultori|gennaio 2018}}
|titolo = Let's Go Eat the Factory
[[File:Aldo_Matteotti_in_Israele,_1963.jpg|miniatura|Aldo Matteotti durante un viaggio in Israele nel 1963.]]
|artista = Guided by Voices
{{Bio
|tipo Nomealbum = AldoStudio
|giornomese = 1º gennaio
| Cognome = Matteotti
| Sessoanno = M2012
|etichetta = Guided by Voices Inc. / Fire Records
| LuogoNascita = Milano
|numero di dischi =1
| GiornoMeseNascita = 2 maggio
|numero di tracce =21
| AnnoNascita = 1927
|registrato =
| LuogoMorte = Castagneto Carducci
|produttore = Guided by Voices
| GiornoMeseMorte = 5 gennaio
| AnnoMortedurata = 199941:44
|formati =
| Attività = pittore
|genere = Indie rock
| Attività2 = scultore
|nota genere =
| Attività3 = fotografo
|precedente = [[Half Smiles of the Decomposed]]
| Nazionalità = italiano
|anno precedente = 2004
}}
|successivo = [[Class Clown Spots a UFO]]
Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo e variano dall'arte visiva, all'arte orafa, dai dipinti ad olio alla cera. Molti dei suoi quadri sono ispirati ai suoi numerosi viaggi.
|anno successivo = 2012
}}{{Recensioni album
|recensione1 = [[Piero Scaruffi]]
|giudizio1 = {{Giudizio|4.5|10}}<ref>{{Cita web|url=https://www.scaruffi.com/vol5/guidedby.html|titolo=The History of Rock Music. Guided By Voices and Robert Pollard|sito=www.scaruffi.com|accesso=2019-07-10}}</ref>
}}'''''Let's Go Eat the Factory''''' è il 17° [[album in studio]] del gruppo musicale statunitense [[Guided by Voices]], pubblicato nel 2012; fu il primo album del gruppo dopo essersi ricostituito nel 2010.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-news/guided-by-voices-ready-third-new-album-of-2012-197871/|titolo=Guided by Voices Ready Third New Album of 2012|autore=Adam Gold, Adam Gold|sito=Rolling Stone|data=2012-07-27|lingua=en-US|accesso=2019-07-25}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.gbvdb.com/album.asp?albumid=2759|titolo=Let's Go Eat the Factory|sito=www.gbvdb.com|accesso=2019-07-25}}</ref>
 
== Biografia ==
Nasce a [[Milano]], al quarto piano di una casa del Novecento, in via Sansovino 1. Il padre, Furio Matteotti, esercitava la professione di illustratore e giornalista cartogafo presso il [[Corriere della sera]] mentre la madre lavorava presso l'Editore [[Vallardi]]. Aldo era il secondogenito di tre figli. Mariapia era la sorella maggiore; Cesare il fratello minore. Stimolato dall'ambiente familiare, cresce sviluppando le sue doti artistiche<ref>Il nonno materno affrescava chiese, il prozio fu insegnante di disegno e entrambi gli zii erano ottimi pittori.</ref>. Frequenta il [[Liceo ginnasio statale Giosuè Carducci]] per poi passare gli esami di ammissione al Liceo artistico di [[Brera]] con il massimo dei voti. Durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] la famiglia viene sfollata a [[Varese]] in una casa di contadini e Aldo è costretto ad abbandonare i suoi studi. Finita la guerra trova lavoro come illustratore di libri di favole per l'Enciclopedia Scientifica [[Garzanti]] e nel [[1948]] consegue la maturità al Liceo Artistico di [[Brera]]. Iscrittosi alla falcoltà di architettura non ne condivide i metodi di insegnamento e abbandona gli studi, riuscendo, secondo la sua opinione, a non soffocare il proprio spirito creativo all'interno dei rigidi parametri universitari. Fino al [[1953]] contribuisce al sostentamento della famiglia, riuscendo a risistemare la casa a [[Milano]] che era stata danneggiata dai bombardamenti. Mancata la madre nel '54, aiuta il padre accettando l'incarico di dirigente artistico-tecnico all'interno della ditta Sidenka che poi abbandona dopo qualche anno per dedicarsi finalmente alla pittura.
Nell'ottobre del [[1959]], Aldo Matteotti si reca a [[Partinico]] dove ha sede il "Centro Studi e Iniziative per la piena occupazione in Sicilia" fondato da [[Danilo Dolci]]. Contribuisce al progetto organizzando corsi di disegno per bambini e realizzando una mostra per far convergere l'attenzione degli intellettuali verso i problemi della [[Sicilia]]. All'inizio degli anni Sessanta vince il primo premio di un concorso bandito dall'[[AVIS]] con un manifesto rappresentante una mano che offre una rosa.
[[File:Manifesto_di_Aldo_Matteotti_per_il_concorso_dell'AVIS..jpg|miniatura|Manifesto vincitore del primo premio del concorso indetto dall'AVIS, donatori di sangue.]]
Nell'estate del [[1962]] Aldo Matteotti compie il suo secondo viaggio a [[Londra]]. Sulla rivista "The Evening Standard Book Page" del [[21 agosto]] [[1962]] compare una fotografia che lo ritrae con la seguente dicitura: "Then there is Aldo Matteotti, an almost irresistibly handsome artist from Milan, who wants peace in which to paint. He would also like a wife, before he sets out." La notizia apparve poi su "Noir et Blanc", su "Woman", alla "[[BBC]]" e infine in Italia su "[[Oggi (rivista)|Oggi]]" dove il [[30 giugno]] [[1963]] viene pubblicato l'articolo che cita: "L'Italia sarà rappresentata da Aldo Matteotti, un artista Milanese che proviene da una delle più insigni famiglie del socialismo Italiano<ref>La rivista si riferisce alla parantela tra Aldo e il socialista Giacomo Matteotti.</ref>". Nello stesso anno, Aldo va in [[Israele]] per documentarsi sulla vita dei [[Kibbutz]] e scrive un paio di articoli per la rivista "L'Italia". Nel [[1965]] Aldo dona al Presidente [[Lyndon B. Johnson]] due ritratti di cui uno equestre che sono tutt'oggi esposti alla [[Casa Bianca]].
Per due anni insegna Ornato Disegnato e Figura Disegnata al Liceo Artistico Statale di [[Bergamo]] e poi per altri due anni le stesse discipline al Liceo Artistico Statale di [[Milano]].
Nel [[1980]] Matteotti tiene una rubrica intitolata "Dipingere è bello" sulla rete [[Telelombardia]]. Come membro di "[[Amnesty International]]" si dedica ad impegni umanitari sostenendo l'[[Unicef]] e occupandosi di problemi relativi alla droga come l'[[Aids]].
Il [[7 dicembre]] [[1988]] viene inaugurato il mosaico realizzato da Aldo ed esposto nella [[Basilica di san Nazaro]] a [[Milano]], dedicato a [[Sant'Ambrogio]], per la celebrazione dei milleseicento anni della basilica<ref>[[Basilica di Sant'Ambrogio]]</ref>.
Aldo e il fratello Cesare acquisiscono alcuni poderi a [[Castagneto Carducci]]. Uno di questi chiamato "Poggio al Grillo" diventerà la sua casa nel [[1998]], anno in cui sposa Fabrizia Campolunghi, dopo una relazione intensa durata 12 anni. Vi rimarrà fino al [[1999]], anno in cui muore a causa di un cancro ai polmoni.
 
N, OH: Having finished their year-long victory lap, playing songs from the insanely fertile 1992-1996 period, there was only one thing left for the reunited Guided By Voices to do. Make a new record.
== Opere ==
{{citazione|Quando l'opera d'arte è nata, non ha più nulla a che fare con l'artista|Aldo Matteotti, ''Dipingere è bello''}}
Le opere di Aldo Matteotti fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private presenti in molti paesi europei ed extraeuropei come [[Stati Uniti]], [[Canada]], [[Messico]], [[Filippine]], [[Cina]] e [[Giappone]]. Alcune opere grafiche sono conservate nella Raccolta Bertarelli del [[Castello Sforzesco|Castello Sforzesco di Milano]], nella Biblioteca Germanica di Milano, all'istituto d'arte di Urbino e nel museo Puskin di Leningrado.
[[File:Aldo_Matteotti_e_il_Presidente_Johnson_alla_Casa_Bianca..jpg|miniatura|293x293px|Aldo Matteotti (sulla sinistra) e il Presidente Johnson (sulla destra) alla Casa Bianca.]]
 
Let's Go Eat The Factory picks up where Under The Bushes, Under The Stars left off, with the classic lineup (Robert Pollard, Tobin Sprout, Greg Demos, Mitch Mitchell, and Kevin Fennell, with help from the reclusive early bandmember Jimmy Pollard) writing and recording 21 songs in lo- to mid-fi splendor in bandmembers' basements and garages. The songs range from face-peeling heavy rock to delicate piano ballads and everything in between. Standouts include the demonically tuneful "Chocolate Boy," the relentless chug of "We Won't Apologize For The Human Race," and instant classic "The Unsinkable Fats Domino."
=== Ritratto del Presidente ===
Ghitta Hussar, direttrice della rivista "[[Valigia diplomatica|Valigia Diplomatica]]", organizza nel [[1965]] "The First Italian Artists Cruise to the U.S.A". Alla crociera partecipano 136 artisti Italiani, tra cui Aldo Matteotti, che espongono le loro opere in una mostra collettiva al Vanderbilt Hotel di [[New York]]. In questa occasione Matteotti realizza due ritratti del [[Lyndon B. Johnson|Presidente Johnson]], di cui uno lo raffigura a cavallo. In un incontro alla [[Casa Bianca]] ha occasione di donarglieli personalmente.
 
Fans of GBV's iconic release Bee Thousand will recognize the same gloriously messy aesthetic in Let's Go Eat The Factory, which benefits, too, from the development of Robert Pollard's songwriting in the intervening 15 years and the renewed camaraderie effected by the reunited band's extended tour. The new album will be released on January 1, 2012.
=== Mosaico di Sant'Ambrogio ===
[[File:Mosaico_di_Sant'Ambrogio_di_Aldo_Matteotti..jpg|sinistra|miniatura|271x271px|Mosaico di Sant'Ambrogio, Aldo Matteotti.]]
L'incarico fu affidato ad Aldo da Monsignor Giulio Giacometti, parroco della [[Basilica di San Nazaro in Brolo|Basilica di San Nazaro]] e la creazione del mosaico richiese due anni di lavoro. Il desiderio dell'artista era che "il mosaico potesse divenire il tramite di un messaggio rivolto a tutti: un'esortazione rivolta al bene attraverso le immagini emblematiche che vi avrei inserite". Progettò un sistema di otto pannelli, assemblati in una cornice di ferro sostenuta da archetti, che avrebbe scaricato il peso dell'insieme sul pavimento. L'opera raffigura [[Sant'Ambrogio]] rappresentato come "uomo che si impone" senza aureola, per mettere in risalto la figura dell'uomo prima ancora di quella del Santo. Il mosaico fu collocato all'interno della [[Basilica di San Nazaro in Brolo|Basilica di San Nazaro]], consacrata da Sant'Ambrogio nel 386 d.c e situata a Milano in piazza San Nazaro in Brolo. Fu inaugurato poi il [[7 dicembre]] [[1998]].
 
Album released digitally on iTunes on 12/20/2011.
==== Allegorie ====
Nella parte superiore del mosaico sono raffigurate le stelle e la luna che rappresentano l'universo mentre sul basso ci sono nubi e pioggia che rappresentano la condizione umana. Il rotolo di pergamena simboleggia l'efficacia della parola e del sapere. La stola del saio è decorata con dei punti interrogativi che rappresentano i dubbi e le problematiche dell'intelligenza. Sulla destra del mosaico è rappresentato un fucile, simbolo della violenza e dello strapotere mentre la siringa rappresenta la "droga" intesa come dipendenza dalla vanità che il potere crea. La colomba ferita versa il sangue su un dollaro, simbolo del profitto eccessivo e tiene nel becco un ramoscello di quercia rinsecchito, simbolo del disastro ecologico. Di fianco alla colomba appare la scritta "03" che indica l'[[effetto serra]]. La scritta sotto la pergamena "Speranza? Co-scienza" significa che l'unica via di salvezza è la solidarietà e la collaborazione tra gli uomini, rispettando il sapere e ascoltando la nostra voce interiore.
 
== Mostre ==
Matteotti organizza la sua prima mostra personale nel [[1964]] al ristorante Milanese "La Bella Pisana". Nel [[1965]] esibisce le sue opere alla "The Children Seashore House" di [[Atlantic City]], donando il ricavato ai bambini ammalati dell'ospedale. Dal [[1966]] al [[1997]] le sue mostre hanno luogo in Italia, dove i critici lo ritengono un maestro della pittura ad acqua.
 
== Galleria Tracce==
{{tracklist
<gallery>
| all_writing = [[Robert Pollard]], eccetto dove indicato
Ragazza col fiore, Aldo Matteotti.jpg|thumb|Fotolito di Aldo Matteotti, "''Ragazza col fiore''", 50x70, 1985.
| title1 = Laundry and Lasers
Anni 70, Aldo Matteotti.jpg|thumb|Litografia di Aldo Matteotti, "''Anni 70''".
| length1 = 2:38
Mimosa, Aldo Matteotti.jpg|thumb|Acquarello di Aldo Matteotti, "''Mimosa''", 33x36, 1972.
| title2 = The Head
Scimmie e Canguri, Aldo Matteotti.jpg|thumb|Litografia di Aldo Matteotti, "''Scimmie e canguri''".
| length2 = 1:10
Gioielli creati da Aldo Matteotti.jpg|thumb|Ciondolo con impronta digitale, orecchini con decorazione e ciondolo a stella di Aldo Matteotti.
| title3 = Doughnut for a Snowman
</gallery>
| length3 = 1:44
| title4 = Spiderfighter
| note4 = [[Tobin Sprout]]
| length4 = 3:35
| title5 = Hang Mr. Kite
| length5 = 1:40
| title6 = God Loves Us
| note6 = Mitch Mitchell, Jim Pollard, R. Pollard, Sprout
| length6 = 1:28
| title7 = The Unsinkable Fats Domino
| length7 = 1:53
| title8 = Who Invented the Sun
| note8 = Sprout
| length8 = 1:21
| title9 = The Big Hat and Toy Show
| note9 = [[Greg Demos]], J. Pollard, R. Pollard
| length9 = 2:12
| title10 = Imperial Racehorsing
| length10 = 2:54
| title11 = How I Met My Mother
| length11 = 1:02
| title12 = Waves
| note12 = Sprout
| length12 = 3:22
| title13 = My Europa
| length13 = 1:48
| title14 = Chocolate Boy
| length14 = 1:31
| title15 = The Things That Never Need
| note15 = Sprout
| length15 = 1:11
| title16 = Either Nelson
| length16 = 2:04
| title17 = Cyclone Utilities (Remember Your Birthday)
| note17 = Mitchell, R. Pollard
| length17 = 2:50
| title18 = Old Bones
| note18 = Sprout
| length18 = 2:03
| title19 = Go Rolling Home
| note19 = Demos, R. Pollard
| length19 = 0:34
| title20 = The Room Taking Shape
| note20 = Demos, R. Pollard
| length20 = 0:43
| title21 = We Won't Apologize for the Human Race
| length21 = 4:01
}}
 
== Formazione ==
 
* Robert Pollard
* Tobin Sprout
* Greg Demos
* Mitch Mitchell
* Kevin Fennell
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Mariapia Matteotti, ''Aldo Matteotti Pittore'', Castagneto Carducci, Okeànos Edizioni, dicembre 2002.
 
== Voci correlate ==
* [[Basilica di San Nazaro in Brolo]]
* [[Giacomo Matteotti]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|c=Autore:Aldo Matteotti}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
{{cita web|url=http://www.artnet.com/artists/aldo-matteotti/autunno-3Oq9xHg2im0hmN34KMBEWg2|titolo=Autunno by Aldo Matteotti on artnet}}
 
{{portale|biografie|pitturarock}}
{{Guided by Voices}}