Leonid Il'ič Brežnev e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 25: differenze tra le pagine

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| nome = Leonid Il'ič Brežnev<br /><small>Леонид Ильич Брежнев</small>
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| immagine= Brezhnev 1974.jpg
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| didascalia = Breznev alla firma degli [[SALT I|accordi di Vladivostok]] del 1974
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| carica = [[Segretario generale del PCUS]]
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| mandatoinizio = 14 ottobre [[1964]]
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| mandatofine = 10 novembre [[1982]]
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| predecessore = [[Nikita Sergeevič Chruščёv|Nikita Chruščёv]]
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| successore = [[Jurij Vladimirovič Andropov|Jurij Andropov]]
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| carica2 = [[Presidente del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS]]
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| mandatoinizio2 = 7 maggio [[1960]]
| mandatofine2 = 15 luglio [[1964]]
| predecessore2 = [[Kliment Efremovič Vorošilov|Kliment Vorošilov]]
| successore2 = [[Anastas Ivanovič Mikojan|Anastas Mikojan]]
| mandatoinizio3 = 16 giugno [[1977]]
| mandatofine3 = 10 novembre [[1982]]
| predecessore3 = [[Nikolaj Viktorovič Podgornyj|Nikolaj Podgornyj]]
| successore3 = [[Vasilij Vasil'evič Kuznecov|Vasilij Kuznecov]]
|carica4 = Deputato del [[Soviet dell'Unione]] del [[Soviet Supremo dell'URSS]]
|legislatura4 = III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X
|circoscrizione4 = [[Oblast' di Dnipropetrovs'k|Oblast' di Dnepropetrovsk]] <small>(III)</small>, [[RSS Kazaka]] <small>(IV)</small>, [[Oblast' di Samara|Oblast' di Kujbyšev]] <small>(V)</small>, [[Mosca (Russia)|Mosca]] <small>(VI, VII, VIII, IX, X)</small>
| partito = [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica]]
| firma = LEONID BREZHNEV SIGNATURE.svg
|}}
{{Infobox militare
|Nome =
|Immagine = Бригадный комиссар Л. И. Брежнев. 1942 год.jpg
|Didascalia = Brežnev in uniforme nel 1942
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 19 dicembre [[1906]]
|Nato_a = [[Kamians'ke|Kamenskoe]]
|Data_di_morte = 10 novembre [[1982]] (75 anni)
|Morto_a = [[Mosca (Russia)|Mosca]]
|Cause_della_morte = [[Infarto miocardico acuto|Infarto cardiaco]]
|Luogo_di_sepoltura = [[Necropoli delle mura del Cremlino]]
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = [[File:Flag of the Soviet Union.svg|21px]] [[Unione Sovietica]]
|Forza_armata = [[File:Red Army flag.svg|21px]] [[Sovetskaja Armija|Esercito sovietico]]
|Arma =
|Corpo =
|Specialità = [[Commissario politico]]
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = [[1941]]-[[1946]] <br> [[1976]]-[[1982]]
|Grado = [[Maresciallo dell'Unione Sovietica]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne = [[Fronte orientale (1941-1945)|Campagna di Russia]]
|Battaglie =
|Comandante_di = [[File:Red Army flag.svg|21px]] [[Sovetskaja Armija|Esercito sovietico]] (comandante in capo)
|Decorazioni = Eroe dell'Unione Sovietica (4) <br> Eroe del Lavoro Socialista <br> Ordine della Vittoria <br> Ordine di Lenin (8) <br> Ordine della Rivoluzione d'Ottobre (2) <br> Ordine della Bandiera Rossa (2) <br> Ordine della Guerra Patriottica di I Classe
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro = [[politico]] <br> Segretario generale del [[PCUS]] <br> Presidente del Soviet supremo dell'URSS
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = "fonti nel corpo del testo"
}}
{{Bio
|Nome = Leonìd Il'ìč
|Cognome = Brèžnev
|PreData = {{russo|Леонид Ильич Брежнев}} {{Link audio|Ru-Leonid Ilich Brezhnev.ogg|<small>ascolta</small>}}, {{ucraino|Леонід Ілліч Брежнєв}}
|ForzaOrdinamento = Breznev ,Leonid
|Sesso = M
|LuogoNascita = Kamenskoe
|LuogoNascitaLink = Kamians'ke
|GiornoMeseNascita = 19 dicembre
|AnnoNascita = 1906
|LuogoMorte = Mosca
|LuogoMorteLink = Mosca (Russia)
|GiornoMeseMorte = 10 novembre
|AnnoMorte = 1982
|Attività = politico
|Attività2 = militare
|Nazionalità = sovietico
|PostNazionalità =
}} Fu [[Segretario generale del PCUS|segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica]] e, ''de facto'', capo dell'URSS, dal 1964 al 1982, benché il suo potere fu esercitato, all'inizio del suo mandato, in concorso con altri esponenti del ''[[Politburo del Comitato centrale del PCUS|Politburo]]'' tra cui [[Aleksej Nikolaevič Kosygin|Kosygin]], [[Nikolaj Viktorovič Podgornyj|Podgornyj]] e [[Michail Suslov|Suslov]].
 
Durante i lunghi anni alla guida del paese costruì un intricato sistema di controllo feudale del [[PCUS]], alimentando l'[[Burocrazia|apparato burocratico]] (cerniera tra il partito e lo stato) e realizzando, soprattutto nella parte finale della propria parabola politica, un equilibrio formato da personalità a lui fedeli tali per cui, nella fase del passaggio delle consegne alla guida del [[Soviet Supremo|Soviet]], egli non temesse altro che il proprio stesso deperimento fisico (che si dimostrerà sempre più un ''handicap'' sin dalla prima metà degli [[anni 1970|anni settanta]], a causa delle diverse e severe [[Patologia|patologie]] che lo colpiranno).<ref>[[Sergio Romano]], ''Storia della Russia - La Russia contemporanea'', [[RCS Quotidiani s.p.a.|RCS Quotidiani SPA]], Milano 2004, p. 671-673</ref>
 
Cooptando nella ''[[nomenklatura]]'' personaggi a lui legati da vincoli di amicizia, di parentela o di interessi favorì anche l'incremento della corruzione e dei privilegi, acuendo la distanza tra il partito e la società civile, che subiva la violenta repressione del regime. Attraverso il ruolo degli intellettuali ([[Aleksandr Isaevič Solženicyn|Solženicyn]] e [[Andrej Dmitrievič Sacharov|Sacharov]]), essa contribuiva nel contempo a diffondere un'immagine brutale dell'URSS all'estero e a minarne la credibilità agli occhi del mondo.<ref name=dego1>{{cita web|nome=Tommaso |cognome=Detti e Giovanni Gozzini|url = http://books.google.it/books?id=GbuYhFjVylUC&pg=PA382&dq=breznev&hl=it&ei=ZDtJTv-mIJGVswa_nJ25CQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCsQ6AEwAA#v=onepage&q=breznev&f=false|titolo= Storia contemporanea: Il Novecento|opera=books.google.it|accesso = 15 ago 2011}}</ref><ref>Marcello Flores, ''Il secolo mondo'', Milano, 2004, pp. 490-491</ref>
 
Fu segretario generale del [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica]] dal 1964 al 1982, e due volte a capo del [[Praesidium]] del [[Soviet supremo]] (capo dello stato), dal [[1960]] al 1964 e dal [[1977]] al 1982. Sotto il suo governo si acuirono le tensioni tra [[Atlantismo|occidente]] e [[Blocco orientale|mondo comunista]], come nel caso della [[Primavera di Praga]] e dell'[[Guerra in Afghanistan (1979-1989)|invasione dell'Afghanistan]]. La sua morte aprì il lento, ma costante percorso di liberalizzazione delle strutture dell'URSS guidato da [[Michail Gorbačëv]].
 
== Biografia ==
=== Primi anni ===
Brežnev nacque nel 1906 a Kamenskoe<!--Каменка--> (oggi [[Dniprodzeržyns'k]]) in [[Ucraina]], da una famiglia del posto. Suo padre era un operaio dell'acciaio. Il suo vero cognome era Brežnёv (Брежнёв, Brežnjòv) e così si fece chiamare fino al [[1956]]. Nonostante il suo trasferimento in [[Russia]] in giovane età, mantenne la [[lingua ucraina|pronuncia]] e le abitudini ucraine per l'intera vita. Come molti ragazzi appartenenti alla classe operaia, negli anni successivi alla [[rivoluzione russa]] ricevette un'educazione tecnica, prima in [[economia agraria]], poi in [[metallurgia]]. Diplomatosi nell'Istituto di studi Metallurgici di Dneprodzerźinsk e laureatosi in [[ingegneria]] metallurgica, lavorò per qualche tempo in alcune industrie del ferro e dell'acciaio nell'[[Ucraina|Ucraina orientale]]. Si unì alle organizzazioni giovanili del PCUS, il [[Komsomol]], nel [[1923]], e divenne membro del partito stesso nel [[1931]]. Nel 1928 si sposò con [[Viktorija Petrovna Brežneva|Viktoria Denisova]].
 
Nel [[1935]]-[[1936]] Brežnev partì per il [[servizio militare]], e dopo l'addestramento alla scuola carristi divenne [[commissario politico]] in una compagnia di cavalleria corazzata. Nel 1936 fu anche direttore dell'Istituto Superiore Tecnico di Studi Metallurgici di Dneprodzerźinsk, prima di essere trasferito al capoluogo della regione, [[Dnipropetrovs'k|Dnepropetrovsk]]. Qui, nel [[1939]], diventò segretario di partito, incaricato di gestire le importanti industrie militari della città.
 
Brežnev apparteneva alla prima generazione di comunisti sovietici che non avevano una vera memoria di come fosse la Russia prima della rivoluzione, e che erano troppo giovani per aver partecipato a quelle lotte per il comando del Partito che si erano scatenate dopo la morte di [[Lenin]] nel [[1924]]. Quando egli vi entrò [[Stalin]] ne era il capo indiscusso, e lui con molti altri crebbero politicamente nel segno dello [[stalinismo]] senza porsi dubbi o domande sulla bontà delle scelte che venivano dall'alto. Coloro che sopravvissero alle [[Grandi purghe]] del [[1937]]-1939 ebbero una carriera incalzante e molto rapida, dal momento che molte posizioni nei ranghi medi e alti del Partito, del governo e delle [[Armata Rossa|Forze Armate]] restavano vacanti per l'eliminazione di chi le occupava.
 
=== La carriera militare ===
Nel giugno [[1941]] la [[Germania nazista]] invase l'Unione Sovietica e, come molti funzionari del Partito che godevano di considerazione, Brežnev fu immediatamente richiamato alle armi (i suoi ordini avevano la data del 22 giugno). Egli si occupò dell'evacuazione delle fabbriche di Dnepropetrovsk nell'Est russo, prima che la città cadesse in mano tedesca il 26 agosto, e fu poi riassegnato come ''[[politruk]]'' (''политрук'', [[commissario politico]]). In ottobre, Breźnev fu messo a capo dell'amministrazione politica per l'intero Fronte Meridionale, col grado di Commissario di brigata.
 
Nel [[1942]], con l'Ucraina completamente in mano tedesca, Brežnev fu inviato in [[Caucaso]] come capo dell'amministrazione politica del fronte transcaucasico. Nell'aprile [[1943]] diventò capo del dipartimento politico della XVIII armata, che successivamente fu inserita nel I fronte ucraino, quando l'[[Armata Rossa]] riprese l'iniziativa e cominciò l'avanzata verso occidente sul territorio ucraino. Il commissario politico del Fronte, suo diretto superiore, era [[Nikita Sergeevič Chruščёv|Nikita Chruščёv]], che divenne un importante alleato nella carriera di Brežnev. Alla fine della guerra in Europa Brežnev occupava la posizione di capo commissario politico del IV Fronte Ucraino, che entrò a [[Praga]] dopo la resa tedesca.
 
Nell'agosto [[1946]] Brežnev lasciò l'Armata Rossa col grado di [[maggior generale]]: era stato commissario politico per l'intera durata del [[Seconda guerra mondiale|conflitto]], e si era occupato pochissimo di incarichi di comando militare vero e proprio. Dopo aver lavorato su alcuni progetti per la ricostruzione in Ucraina, tornò alla vita civile come primo segretario a Dnepropetrovsk. Nel [[1950]] divenne deputato del [[Soviet Supremo]], il parlamento dell'URSS; nello stesso anno, fu primo segretario del [[Partito Comunista della Moldavia|PCM]] nella [[RSS Moldava]], che era stata da poco assorbita nell'Unione Sovietica dopo l'annessione alla [[Romania]]. Nel [[1952]] divenne membro del [[Comitato centrale del PCUS|Comitato Centrale del Partito Comunista]], e successivamente del Praesidium (già noto come [[Politburo]]).
 
Nel [[1976]] verrà infine promosso al grado di [[Maresciallo dell'Unione Sovietica]], il più alto grado della gerarchia militare sovietica, anche se il più insigne grado era quello di [[Generalissimo (grado)|Generalissimo dell'Unione Sovietica]] creato e riservato appositamente solo per [[Stalin]] in quanto [[Padre della Patria]].
 
=== La scalata al potere ===
[[File:Pahlavi meets Brezhnev in 1970.jpg|thumb|left|Breznev incontra lo [[Shah]] [[Mohammad Reza Pahlavi|Reza Pahlavi]] e la moglie [[Farah Pahlavi|Farah]] a [[Mosca (Russia)|Mosca]] nel [[1970]].]]
[[File:Bundesarchiv Bild 183-H0603-0036-001, Moskau, Ulbricht und Breshnew.jpg|thumb|Breznev incontra il Segretario Generale del [[Partito di Unità Socialista di Germania]] (SED) [[Walter Ulbricht]] al suo arrivo a [[Mosca (Russia)|Mosca]] il 3 giugno [[1969]].]]
 
Stalin morì nel marzo del [[1953]], e nella riorganizzazione che seguì, come risultante della decisione del XXIII congresso del [[PCUS]], fu abolito il [[Praesidium]], la cui funzione fu assolta dal [[Politburo]], mentre il primo segretario del partito assunse la vecchia veste di segretario generale. Anche se Brežnev non vi fu incluso, fu comunque nominato capo del Direttorato Politico dell'Esercito e della Marina, con il grado di [[tenente generale]], una posizione di grande rilievo la cui assegnazione fu probabilmente non priva dell'influenza del suo mentore e amico, [[Nikita Chruščёv]], il quale aveva da poco preso il posto di Stalin come segretario generale del partito. Nel [[1955]] venne nominato primo segretario del partito in [[Kazakistan|Kazakhstan]], una posizione a sua volta molto importante.
 
Nel febbraio del [[1956]] Brežnev fu richiamato a [[Mosca (Russia)|Mosca]], promosso a membro candidato del Politburo, e fu incaricato dell'industria degli armamenti, del [[Programma Sojuz|programma spaziale]], dell'industria pesante e della loro amministrazione. In quei momenti, come membro dell'entourage di Chruščёv, egli diede supporto a quest'ultimo nella lotta contro la vecchia guardia stalinista della leadership di partito, il cosiddetto "Gruppo Anti-partito" guidato da [[Vyacheslav Molotov]], [[Georgij Malenkov]] e [[Lazar Kaganovič]]. Seguendo la sconfitta della vecchia guardia Brežnev divenne un membro pieno del Politburo.
 
Nel [[1959]] Brežnev divenne [[Segreteria del Comitato centrale del PCUS|secondo segretario del Comitato centrale]] e nel maggio [[1960]] fu promosso a [[presidente del Praesidium del Soviet Supremo]] e reso nominalmente capo dello stato. Anche se il vero potere era nelle mani di Chruščёv, che era segretario di partito, la posizione presidenziale permise a Brežnev di viaggiare all'estero, e così inizio a sviluppare il gusto per i ricchi abiti occidentali e le automobili, per le quali divenne poi famoso.
 
Divenne [[Segretario generale del PCUS|primo segretario del Comitato Centrale del PCUS]] nel [[1964]] (nel [[1966]] sarà segretario generale), in seguito alla "deposizione" di Chruščёv (ufficialmente avvenuta per il sopraggiungere "dell'età avanzata e del peggioramento delle condizioni di salute"), secondo alcune teorie frutto di una cospirazione guidata dallo stesso Brežnev insieme ad [[Aleksandr Šelepin]] e al capo del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]] [[Vladimir Semičastny]]. Alla carica di primo ministro un tempo tenuta da Chruščёv fu nominato [[Aleksej Nikolaevič Kosygin|Aleksej Kosygin]]. Nello stesso anno Breznev cedette la carica di Presidente dell'URSS ad [[Anastas Ivanovič Mikojan|Anastas Mikojan]] ma la riprese nel [[1977]], cumulandola alla carica di Primo Segretario del PCUS ed acquisendo una posizione di dominio ''de facto''.
 
Il 22 gennaio [[1969]] il corteo che trasportava Breznev attraverso la capitale fu preso a colpi d'arma da fuoco da un ex [[Armata Rossa|militare sovietico]] [[Diserzione|disertore]], Viktor Ilyin, lasciando il leader illeso, ma ferendo lievemente diversi celebri cosmonauti del programma spaziale sovietico che erano presenti nel corteo (che avevano partecipato alle missioni [[Sojuz 4]] e [[Sojuz 5]]).
 
=== Gli anni alla guida dell'URSS ===
==== La politica estera e la ''dottrina Breznev'' ====
{{vedi anche|Dottrina Breznev}}
[[File:Leonid Brezhnev and Richard Nixon talks in 1973.png|thumb|left|Breznev e [[Richard Nixon]] in un incontro ufficiale nel [[1973]].]]
[[File:Bundesarchiv Bild 183-K0617-0001-163, Berlin, VIII. SED-Parteitag, Breshnew, Honecker.jpg|thumb|Il capo della [[Germania dell'Est]] [[Erich Honecker]] ringrazia Breznev del discorso tenuto durante l'VIII congresso del [[Partito di Unità Socialista di Germania|SED]] il 16 giugno [[1971]].]]
[[File:Ford - Brezhnev 1974.jpg|thumb|[[Gerald Ford]] e Breznev durante l'incontro di [[Vladivostok]] del [[1974]].]]
 
La sua politica estera passò alla storia sotto la definizione di "[[dottrina Brežnev]]" (nota anche come teoria o "dottrina della sovranità limitata"), esposta nell'intervento programmatico tenuto al V Congresso del [[Partito Operaio Unificato Polacco]] (12 novembre [[1968]]). Nel periodo in cui [[Alexander Dubček]] tentava di avviare in [[Cecoslovacchia]] il programma di liberalizzazione del sistema comunista, Breznev sostenne una politica aggressiva che vedesse l'Unione Sovietica l'unica titolata, in quanto stato guida del [[comunismo]], ad intervenire, anche militarmente, negli affari interni dei paesi alleati del [[Patto di Varsavia]] (che godevano così, appunto, solo di una sovranità limitata). Si giustificò così nel [[1968]] l'intervento nella stessa Cecoslovacchia da parte dell'URSS (assieme ad altri contingenti dei paesi membri del patto di Varsavia), che pose fine alla [[primavera di Praga]]. Anche l'[[Guerra in Afghanistan (1979-1989)|invasione dell'Afganistan]] in appoggio alle colonne comuniste nel paese e l'allargamento dell'influenza sovietica in [[Medio-Oriente]], [[Asia]] (sostegno al [[Vietnam del Nord]] contro la [[Cambogia]]) e in [[Africa]] (interventi in [[Angola]] e [[Etiopia]] in appoggio a [[Menghistu Hailè Mariàm|Menghitsu]]), teso a rafforzare il peso dell'URSS nel mondo, sono da inquadrare all'interno del nuovo espansionismo sovietico imposto da Breznev.<ref name="dego1" />
 
Breznev, quando ritenne che gli [[Stati Uniti]] attraversassero un periodo di debolezza politica (in conseguenza dell'insuccesso nella [[Guerra del Vietnam]] e delle dimissioni di [[Richard Nixon|Nixon]] a seguito dello [[scandalo Watergate]], tutti smacchi diplomatici che avevano indebolito l'immagine degli USA), ovvero a partire dalla metà degli [[anni 1970|anni settanta]], si adoperò per cercare di adeguare a vantaggio dell'URSS quella che lui credette una fase dannosa per gli USA, con l'installazione dei missili [[RSD-10|SS20]] provvisti di testata [[arma nucleare|nucleare]] nei paesi dell'Europa dell'Est a partire dal [[1976]]. Ciò diede inizio ad una escalation nucleare, in quanto all'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]] gli USA risponderanno installando nei paesi dell'Europa occidentale i missili nucleari a medio raggio [[MGM-31 Pershing|Pershing II]] e [[missile da crociera|Cruise]].<ref>{{Cita web |url=http://www.austria1989.org/index.php?option=com_content&view=article&id=63&Itemid=94|titolo=1980s-Battle of Euromissiles}}</ref>
 
Nei confronti di [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] ed [[Europa occidentale]] accettò tuttavia momenti di [[Distensione (politica)|distensione]] sul fronte della denuclearizzazione, in larga parte proseguendo nella linea iniziata dal predecessore, riportando risultanti non indifferenti, sebbene poco soddisfacenti (a causa dei disaccordi in relazione ai [[bombardieri]] sovietici [[Tupolev Tu-22M]] e ai [[missile da crociera|missili da crociera]] statunitensi), agli inizi degli anni settanta con la firma del primo trattato sulla limitazione delle armi strategiche [[SALT I]] (che non ottenne però seguito).<ref>Nicholas Riasanovsky, ''Storia della Russia'', [[RCS Quotidiani s.p.a.|RCS Quotidiani SPA]], Milano 2004, p. 637</ref> Dopo gli incontri con [[Richard Nixon|Nixon]] a [[Mosca (Russia)|Mosca]] nel luglio [[1974]] e [[Gerald Ford|Ford]] a [[Vladivostok]] (novembre [[1974]]), ripreso poi a Ginevra nel gennaio [[1975]], il secondo accordo per la limitazione della costruzione di armi strategiche ([[SALT II]]) fu raggiunto a [[Vienna]] il 18 giugno [[1979]], e firmato col [[Presidente degli Stati Uniti d'America|presidente]] [[Jimmy Carter]]. Tuttavia l'intervento sovietico in [[Afghanistan]] nel [[1979]] segnò un deterioramento nelle relazioni USA-URSS che portò all'adozione di severe sanzioni contro l'URSS da parte degli USA, che rifiutarono di ratificare il SALT II, nonché, tra l'altro, al [[boicottaggio]] di due [[Giochi olimpici|Olimpiadi]], quelle del [[1980]] a Mosca, e quelle del [[1984]] a [[Los Angeles]].
 
Negli [[anni 1970|anni settanta]] fu inoltre il principale interlocutore della ''[[Ostpolitik]]'' del cancelliere della [[Germania Occidentale]] [[Willy Brandt]]. Tolse la [[Iugoslavia]] del maresciallo [[Josip Broz Tito|Tito]] dall'isolamento ideologico e politico a cui era stata condannata da Stalin e avviò dei rapporti di collaborazione con la [[Francia]] (i dirigenti sovietici ottenevano cordiale accoglienza nel paese a guida [[Gollismo|gollista]]). Nel [[1975]] sottoscrisse gli [[accordi di Helsinki]] in cui vennero riconosciute e accettate le frontiere esistenti fra gli stati europei, compresa quella che divideva la [[Germania]] in due entità politiche distinte e sovrane e, in cambio dell'implicito riconoscimento del dominio sovietico in [[Europa orientale]], l'URSS si impegnò al rispetto dei [[diritti umani]]. I rapporti con l'Occidente si deteriorarono ulteriormente nel [[1981]] a causa della politica sovietica repressiva contro la [[Polonia]], e proprio tale questione contribuì ad allontanare definitivamente dalla [[sfera di influenza]] sovietica alcuni fra i più importanti partiti comunisti europei. Poco prima di morire riaprì alcuni negoziati con la [[Cina|Repubblica Popolare Cinese]].
 
==== La politica economica ====
Durante l'era di Breznev l'URSS avviò tre piani quinquennali di sviluppo dell'industria, l'ottavo ([[1966]]-[[1970]]), il nono ([[1971]]-[[1975]]) e il decimo ([[1976]]-[[1980]]), denominato "piano quinquennale della qualità". I nuovi piani di industrializzazione mostravano però un rallentamento sempre più evidente dell'economia del paese (abbassamento del tasso di crescita del [[PIL]] e di quello della [[produttività]], scarsi rendimenti degli investimenti), soprattutto durante il periodo del nono piano e poi anche ai tempi del decimo e dell'undicesimo.<ref name="riasano1">Nicholas Riasanovsky, ''Storia della Russia'', [[RCS Quotidiani s.p.a.|RCS Quotidiani SPA]], Milano 2004, p. 623-630</ref> L'URSS subì gli effetti dannosi del declino della manodopera (il paese era ormai largamente urbanizzato, l'incremento demografico aveva frenato, e l'industria non poteva più reggersi su quella riserva di uomini che aveva consentito in passato un costante sviluppo industriale), l'aprirsi del deficit commerciale con gli USA, ma soprattutto della crisi mai risolta dell'agricoltura, che a partire dal 1972 e fino alla morte di Breznev andò incontro a raccolti cerealicoli incerti, talvolta rovinosamente negativi, talvolta eccellenti<ref>l raccolto negativo del 1972 (168,2 milioni di tonnellate di grano) fu seguito da quello positivo del 1973 (222,5 milioni di tonn.), così come quello disastroso del 1975 (140,1 milioni di tonnellate) fu a sua volta seguito da quello eccellente del 1976 (223,8 milioni di tonnellate). In virtù di questi risultati Breznev poté annunciare durante il XXVI Congresso del PCUS, il raggiungimento della superiore stabilità dell'agricoltura, essendo i raccolti negativi del X piano quinquennale stati annullati dal miglior raccolto della storia sovietica (quello del 1978, di 237,4 milioni di tonn.). Cfr. ''USSR, measures of economic growth and development, 1950-80: studies'', United States Congress (prepared for the use of the Joint Economic Committee of the United States), Washington, 1982</ref>.
 
I livelli di sviluppo sovietici, sebbene subissero un allarmante calo, apparvero ugualmente elevati a fronte della recessione che colpiva l'[[Blocco occidentale|Occidente]].<ref name="riasano1" /> Va segnalata infine una arretratezza tecnologica e un ''gap'' di [[produttività]] dell'URSS che la poneva su livelli di squilibrio col rivale statunitense e che la costringeva a importare nuovi prodotti americani sfruttando in parte i proventi della vendita del petrolio.
 
Alcuni studiosi hanno osservato come vi siano state due fasi nell'arco di potere di Breznev. Una prima sostanzialmente positiva, che vide buoni aumenti dei livelli di vita contestuali a crescita dei settore militare e industriale, mentre gli ultimi anni avrebbero conosciuto gli effetti della [[stagnazione]] e della crisi produttiva del comparto agricolo.<ref name="riasano1" /> Se da un lato vi furono aumento del livello di vita, crescita della potenza militare, riduzione del divario dei livelli di PIL e produttività con gli Stati Uniti, dall'altro si assistette a una costante decelerazione di questi fenomeni e alla già citata esacerbazione del deficit produttivo dell'agricoltura.<ref name="riasano1" /> La responsabilità più grave del governo di Breznev riguarda soprattutto la scarsa capacità di interpretare i segnali negativi dell'economia sovietica e di attuare severe e adeguate misure per contrastare la situazione di crisi.<ref name="riasano2">Nicholas Riasanovsky, ''Storia della Russia'', [[RCS Quotidiani s.p.a.|RCS Quotidiani SPA]], Milano 2004, p. 616</ref>
 
=== Il consolidamento del potere e la morte ===
[[File:RIAN archive 417888 Leonid Brezhnev speaks at 18th Komsomol Congress opening.jpg|thumb|Breznev tiene un discorso al XVIII Congresso del [[Komsomol]] il 15 aprile [[1978]].]]
 
Negli ultimi anni della sua vita Brežnev, nonostante la salute malferma, che peggiorò vistosamente con disturbi diversi sin dal 1974 (soffrirà di [[malattia cardiovascolare|malattie cardiovascolari]], [[leucemia]], [[Neoplasia|carcinoma orale]], [[enfisema]] e disfunzioni [[circolazione sanguigna|circolatorie]]), tanto da far diffondere voci interne sulla sua morte sin dalla prima metà degli [[anni 1970|anni settanta]], e la [[vecchiaia]], consolidò il proprio potere: nel [[1976]], anno del conseguimento del successo nel XXV Congresso del partito, fu nominato [[maresciallo dell'Unione Sovietica]].
 
L'anno successivo, eletto nuovamente alla presidenza del presidium del Soviet Supremo al posto di [[Nikolaj Podgornyj]] (assommando per la prima volta nella storia dell'URSS le cariche di leader del partito e di capo dello stato), promosse la riforma della [[Costituzione dell'Unione Sovietica|Costituzione]] (detta anche "Costituzione Breznev"). Vi veniva riaffermata la funzione di controllo del partito, al quale venne assegnato il potere di attuare un monitoraggio capillare sul territorio attraverso il coinvolgimento delle masse per mezzo di associazioni e strutture ricreative,<ref>Cap. I, art. 6: "Il Partito Comunista dell'Unione Sovietica è la forza che dirige e indirizza la società sovietica, il nucleo del suo sistema politico, delle organizzazioni statali e sociali. Il PCUS esiste per il popolo ed è al servizio del popolo. Il Partito comunista, armato della dottrina marxista-leninista, determina la prospettiva generale di sviluppo della società e la linea della politica interna ed estera dell'URSS, dirige la grande attività creativa del popolo sovietico, conferisce un carattere pianificato e scientificamente fondato alla sua lotta per la vittoria del comunismo".</ref> e ribadito con maggiore completezza il carattere "plurifunzionale federale unitario" dell'Unione, attribuendo alle repubbliche federate il diritto di "libera secessione", che negli anni successivi influirà sul distacco degli stati satellite e sul dissolvimento dell'URSS.
 
Nel [[1981]] fu di nuovo alla guida del PCUS. La sua autorità crebbe a tal punto che nel partito si iniziò a vociferare di un ritorno al [[culto della personalità]]. Dopo aver subito un grave [[ictus]] nel maggio [[1982]], avendo rifiutato di abbandonare il potere, mantenne ogni incarico fino al sopraggiungere della morte il 10 novembre 1982 a causa di un [[Infarto miocardico acuto|infarto cardiaco]]. La notizia della sua morte venne ufficialmente diffusa l'11 novembre simultaneamente attraverso la [[Radio (mass medium)|radio]] e la [[televisione]] sovietica (l'annuncio televisivo fu letto da Igor Kirillov con le lacrime agli occhi, alle 11,00 del [[mattino]] ora di Mosca). Dopo cinque giorni di [[lutto nazionale]], si tennero i solenni [[funerali di stato]] cui parteciparono 32 [[capo di Stato|capi di Stato]], 15 [[Capo del governo|capi di governo]], 14 [[Ministro degli esteri|ministri degli Esteri]] e quattro [[Principe|principi]]. Breznev fu poi sepolto nella [[necropoli delle mura del Cremlino]].
 
=== Matrimonio e famiglia ===
[[File:%D0%9B._%D0%98._%D0%91%D1%80%D0%B5%D0%B6%D0%BD%D0%B5%D0%B2_%D1%81_%D0%B6%D0%B5%D0%BD%D0%BE%D0%B9_%D0%92%D0%B8%D0%BA%D1%82%D0%BE%D1%80%D0%B8%D0%B5%D0%B9,_1927_%D0%B3%D0%BE%D0%B4.jpg|thumb|upright|Brežnev con Viktorija Denisova nel 1927]]
Brežnev nel 1928 si sposò con Viktorija Petrovna Denisova (Дени́сова), nata a [[Belgorod]] nel 1907.<ref name="obituary">{{cita news|autore=Vronskaya, Jeanne|url= http://www.independent.co.uk/news/people/obituary-victoria-brezhnev-1590904.html|titolo=OBITUARY: Victoria Brezhnev|editore=[[The Independent]]|data=11 luglio 1995|accesso=24 febbraio 2017 }}</ref> Secondo l'opinione dello storico Robert Service la donna avrebbe avuto origini [[ebrei|ebraiche]], ma altri mettono in dubbio questa affermazione.<ref>{{Cita libro|autore=Robert Service|titolo=History of Modern Russia: From Tsarism to the Twenty-first Century|editore=[[Penguin Books]] Ltd|anno=2009|url=https://books.google.com/books?id=o8Z1QAAACAAJ&dq|isbn = 0-14-103797-0|pagine=382}}</ref> Viktorija incontrò Leonid per la prima volta nel 1925. Dopo circa tre anni che si frequentavano i due si sposarono nel 1928. L'anno seguente Viktorija diede alla luce la loro prima figlia, Galina Brezhneva, e quattro anni dopo il figlio Yuri Brezhnev.<ref name="bio">{{cita news|url=http://all-biography.ru/alpha/b/brezhneva-viktoriya-petrovna-brezhneva-viktoria-petrovna|titolo=Виктория Петровна Брежнева|editore =All Biography|lingua=ru|accesso=24 febbraio 2017 }}</ref> La relazione tra Viktorija e Leonid viene descritta come ''all'antica'' e ''tenera''.<ref name="biotwo"/> Secondo le memorie dei parenti di Brezhnev era Viktorija che incoraggiava il marito ad una visione materialistica della vita.<ref>{{cita news| autore = Moskvin, Vitaliy|url=http://www.as-nashekino.ru/brej.php|titolo=Виктория Брежнева|editore= Nashekino|lingua=ru|accesso=24 febbraio 2017}}</ref> Durante il periodo nel quale Leonid fu [[segretario generale del PCUS]] Viktoria, pur mostrandosi al suo fianco, non gradiva essere oggetto della pubblica attenzione.<ref name="bio"/> La sua ultima apparizione in pubblico fu al [[funerale di stato]] del marito, avvenuto il 10 novembre 1982.<ref name="biotwo"/> Viktoria sopravvisse a Leonid per 13 anni, e morì nel 1995.<ref name="bio"/> Gli ultimi anni li passò nel vecchio appartamento dove avevano vissuto insieme. La figlia Galina non partecipò ai funerali, che videro però la presenza del resto della famiglia.<ref name="biotwo">{{cita news|autore=Moskvin, Vitaliy|url=http://gazeta.zn.ua/POLITICS/pohorony_brezhnevoy.html|titolo=ПОХОРОНЫ БРЕЖНЕВОЙ|editore=ZN|lingua=ru|accesso=24 febbraio 2017 }}</ref>
 
Anche il figlio Yury (31 marzo 1933 – 3 agosto 2013) fu una personalità poco amante dell'esposizione mediatica. Prima delle proprie forzate dimissioni, avvenute a seguito di una incriminazione per [[corruzione]], fu membro del [[Comitato Centrale del PCUS]], e ricoprì l'incarico di primo vice-ministro del Ministero del Commercio Estero.<ref name="arrested">{{cita news | url = http://www.pseudology.org/people/Brejneva_Galina.htm | titolo = Галина Леонидовна Брежнева | editore = pseudology.org | autore = Roy Medvededev | lingua = ru |accesso = 16 marzo 2017 }}</ref>. Anche dopo la [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]] non entrò nella vita politica attiva<ref name="deviation">{{cita news | url = http://kp.by/daily/23387/33219/ | titolo =Как живут дети, внуки и правнуки брежневского Политбюро | pubblicazione = [[Komsomolskaya Pravda]] | lingua = ru | data = 21 ottobre 2004 | accesso = 16 marzo 2017 }}</ref> e rifiutò in varie occasioni di partecipare a documetari televisivi e di rilasciare interviste.
 
== Curiosità ==
=== La passione per le automobili ===
[[File:Richard M. Nixon and Leonid Brezhnev talking outside at Camp David - NARA - 194520.tif|thumb|Breznev accanto a [[Richard Nixon]] a [[Camp David]] il 20 giugno [[1973]].]]
[[File:RR-Silver-Shadow.jpg|right|thumb|La Rolls-Royce Silver Shadow di Breznev conservata al museo di Riga]]
 
Ben nota era la grande passione del leader sovietico per le automobili, con una particolare predilezione per le grandi berline ad alte prestazioni. Si dice che la madre di Breznev alla vista della collezione di autovetture del figlio abbia esclamato: "''È tutto molto bello, figlio mio, ma se i bolscevichi tornassero?''".<ref name="riasano2" /> Dopo la sua elezione al vertice dell'URSS, i politici dell'intero pianeta fecero a gara per dimostrare la loro amicizia attraverso il dono di lussuose vetture.
 
Nel [[1980]] il garage di Breznev era giunto a contenere una cinquantina di [[fuoriserie]], che egli faceva mantenere con scrupolo e che utilizzava a turno, guidandole personalmente a velocità sostenuta sulla ''Leningradskij Prospekt'' che, nelle occasioni, veniva opportunamente chiusa al traffico per diverse ore. Fu in una di queste "scorribande", nel 1980, che Breznev distrusse la sua [[Rolls-Royce Silver Shadow]] del [[1966]], in un pauroso incidente. La vettura è ora conservata al [[Riga Motor Museum|Motor Museum]] di [[Riga]] e, all'epoca, venne immediatamente rimpiazzata dalla casa inglese. Tra i pezzi più importanti della collezione, anche una speciale [[Mercedes-Benz W100|Mercedes ''Limousine'' a sei porte]], costruita in soli due esemplari. L'altro venne donato all'[[Hirohito|Imperatore Hirohito]].
 
Il presidente statunitense [[Richard Nixon]] regalò al collega sovietico, nel [[1972]], una [[Cadillac Eldorado]] e, dietro esplicita richiesta dello stesso Breznev, nel [[1974]] gli fece recapitare una speciale versione personalizzata di [[Lincoln Continental]]. Anche il comitato centrale del [[Partito Comunista Italiano]], nel 1968 al termine della crisi internazionale causata dalla [[primavera di Praga]], fece dono al leader comunista di una fiammante [[Maserati Quattroporte (1963)|Maserati Quattroporte]], all'epoca considerata una delle berline dalle più elevate prestazioni della produzione mondiale.<ref>{{Cita web |url=http://books.google.it/books?id=eiUDAAAAMBAJ&pg=PA56&dq=%22Maserati+Quattroporte%22+1968+world&lr=&cd=8#v=onepage&q=&f=false|titolo=Popular Science feb 1968}}</ref>
 
Dopo la morte di Breznev, la collezione venne smembrata, per finire nelle mani di commercianti stranieri di auto d'epoca.<ref>{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/11/Lenin_usava_una_Rolls_blindata_co_9_050811067.shtml|Lenin usava una Rolls blindata A Breznev una Maserati dal Pci|16/08/2011}}</ref>
 
=== Il "bacio di Breznev" ===
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F088809-0038, Berlin, East Side Gallery.jpg|thumb|right|Il [[murale]] "Mio Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale", tratto da una foto che ritraeva il bacio tra Leonid Breznev e [[Erich Honecker]]]]
 
La fotografia che ritrae il bacio "alla sovietica" tra Honecker e il segretario del PCUS nel [[1979]] (in occasione del trentennale della [[Repubblica Democratica Tedesca|Repubblica Democratica]]) divenne un'icona della guerra fredda. L'immagine fu riprodotta sul [[muro di Berlino]] in un [[murale]] [[Satira|satirico]] (ora all'[[East Side Gallery]]) intitolato "Mio Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale" (in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Mein Gott, hilf mir, diese tödliche Liebe zu überleben''), realizzato dal pittore russo [[Dmitri Vrubel]].
 
== Onorificenze ==
Brežnev, soprattutto in età avanzata, sviluppò una predilezione particolare per ogni tipo di decorazione e titolo, che lo portò ad accumulare un numero di cariche e di onori, anche attribuiti senza i necessari requisiti, superiore a quello di tutti gli altri dirigenti sovietici.<ref>[[Nicolas Werth]], ''Storia della Russia nel novecento'', Il Mulino, Bologna, 2000, pp. 525-526</ref>
 
=== Onorificenze sovietiche ===
{{Onorificenze
|immagine=Hero of the Soviet Union medal.png
|nome_onorificenza=Eroe dell'Unione Sovietica (4)
|collegamento_onorificenza=Eroe dell'Unione Sovietica
|motivazione=
|luogo=18 dicembre [[1966]], 18 dicembre [[1976]], 19 dicembre [[1978]] e 18 dicembre [[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Hero of Socialist Labor medal.png
|nome_onorificenza=Eroe del Lavoro Socialista
|collegamento_onorificenza=Eroe del Lavoro Socialista
|motivazione=
|luogo=17 giugno [[1961]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ordervictory rib.png
|nome_onorificenza=Ordine della Vittoria
|collegamento_onorificenza=Ordine della Vittoria
|motivo=
|luogo=20 febbraio [[1978]], revocato il 21 settembre [[1989]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Lenin ribbon bar.png
|nome_onorificenza=Ordine di Lenin (8)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Lenin
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order october revolution rib.png
|nome_onorificenza=Ordine della Rivoluzione d'Ottobre (2)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Rivoluzione d'Ottobre
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Red Banner ribbon bar.png
|nome_onorificenza=Ordine della Bandiera Rossa (2)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Bandiera Rossa
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order bogdan khmelnitsky2 rib.png
|nome_onorificenza=Ordine di Bogdan Khmelnitsky di II Classe
|collegamento_onorificenza=Ordine di Bogdan Khmelnitsky
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order gpw1 rib.png
|nome_onorificenza=Ordine della Guerra Patriottica di I Classe
|collegamento_onorificenza=Ordine della Guerra Patriottica
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order redstar rib.png
|nome_onorificenza=Ordine della Stella Rossa
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stella Rossa
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=CombatRibbon.png
|nome_onorificenza=Medaglia per merito in battaglia
|collegamento_onorificenza=Medaglia per merito in battaglia
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=100 lenin rib.png
|nome_onorificenza=Medaglia commemorativa per il giubileo dei 100 anni dalla nascita di Vladimir Il'ich Lenin
|collegamento_onorificenza=Medaglia commemorativa per il giubileo dei 100 anni dalla nascita di Vladimir Il'ich Lenin
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Defodessa.png
|nome_onorificenza=Medaglia per la difesa di Odessa
|collegamento_onorificenza=Medaglia per la difesa di Odessa
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Defcaucasus rib.png
|nome_onorificenza=Medaglia per la difesa del Caucaso
|collegamento_onorificenza=Medaglia per la difesa del Caucaso
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Glory Ribbon Bar.png
|nome_onorificenza=Medaglia per la vittoria sulla Germania nella grande guerra patriottica 1941-1945
|collegamento_onorificenza=Medaglia per la vittoria sulla Germania nella grande guerra patriottica 1941-1945
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=20 years of victory rib.png
|nome_onorificenza=Medaglia per il giubileo dei 20 anni della vittoria della grande guerra patriottica del 1941-1945
|collegamento_onorificenza=Medaglia per il giubileo dei 20 anni della vittoria della grande guerra patriottica del 1941-1945
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=30 years of victory rib.png
|nome_onorificenza=Medaglia per il giubileo dei 30 anni della vittoria della grande guerra patriottica del 1941-1945
|collegamento_onorificenza=Medaglia per il giubileo dei 30 anni della vittoria della grande guerra patriottica del 1941-1945
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ribbon Medal For The Liberation Of Warsaw.png
|nome_onorificenza=Medaglia per la liberazione di Varsavia
|collegamento_onorificenza=Medaglia per la liberazione di Varsavia
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=CaptureOfViennaRibbon.png
|nome_onorificenza=Medaglia per la cattura di Vienna
|collegamento_onorificenza=Medaglia per la cattura di Vienna
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=RibbonLabourDuringWar.png
|nome_onorificenza=Medaglia al merito del lavoro durante la grande guerra patriottica del 1941-1945
|collegamento_onorificenza=Medaglia al merito del lavoro durante la grande guerra patriottica del 1941-1945
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=CombatCooperationRibbon.jpg
|nome_onorificenza=Medaglia per il rafforzamento della cooperazione militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia per il rafforzamento della cooperazione militare
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=RestorationOfTheBlackMetallurgicEnterprisesRibbon.gif
|nome_onorificenza=Medaglia per il restauro del settore siderurgico del Sud
|collegamento_onorificenza=Medaglia per il restauro del settore siderurgico del Sud
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Reclamining the virgin lands rib.png
|nome_onorificenza=Medaglia per lo sviluppo delle terre vergini
|collegamento_onorificenza=Medaglia per lo sviluppo delle terre vergini
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=40 years saf rib.png
|nome_onorificenza=Medaglia per il giubileo dei 40 anni delle forze armate dell'Unione Sovietica
|collegamento_onorificenza=Medaglia per il giubileo dei 40 anni delle forze armate dell'Unione Sovietica
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=50 years saf rib.png
|nome_onorificenza=Medaglia per il giubileo dei 50 anni delle forze armate dell'Unione Sovietica
|collegamento_onorificenza=Medaglia per il giubileo dei 50 anni delle forze armate dell'Unione Sovietica
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=60 years saf rib.png
|nome_onorificenza=Medaglia per il giubileo dei 60 anni delle forze armate dell'Unione Sovietica
|collegamento_onorificenza=Medaglia per il giubileo dei 60 anni delle forze armate dell'Unione Sovietica
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Soviet_250th_Anniversary_Of_Leningrad_Ribbon.jpg
|nome_onorificenza=Medaglia commemorativa per il 250º anniversario di Leningrado
|collegamento_onorificenza=Medaglia commemorativa per il 250º anniversario di Leningrado
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=1500KievRibbon.jpg
|nome_onorificenza=Medaglia commemorativa per il 1500º anniversario di Kiev
|collegamento_onorificenza=Medaglia commemorativa per il 1500º anniversario di Kiev
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Medal Lenin Prize.png
|nome_onorificenza=Premio Lenin
|collegamento_onorificenza=Premio Lenin
|motivazione=
|luogo=
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=Solnce svobody rib.png
|nome_onorificenza=Ordine del Sole e della libertà (Afghanistan)
|collegamento_onorificenza=Ordine del Sole e della libertà
|motivazione=
|luogo=[[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=ARG Order of May - Grand Cross BAR.png
|nome_onorificenza=Collare dell'Ordine di Maggio (Argentina)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Maggio
|motivazione=
|luogo=[[1974]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Hero of the Soviet Union medal.png
|nome_onorificenza=Eroe della Bulgaria (3 - Bulgaria)
|collegamento_onorificenza=Eroe della Bulgaria
|motivazione=
|luogo=[[1973]], [[1976]] e [[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Bg3ogd.png
|nome_onorificenza=Ordine di Georgi Dimitrov (3 - Bulgaria)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Georgi Dimitrov
|motivazione=
|luogo=[[1973]], [[1976]] e [[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=100thAnniversaryOfLiberationRibbon.jpg
|nome_onorificenza=Medaglia per i 100 anni della liberazione della Bulgaria dal giogo ottomano (Bulgaria)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 100 anni della liberazione della Bulgaria dal giogo ottomano
|motivazione=
|luogo=[[1978]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia per i 30 anni della rivoluzione socialista in Bulgaria (Bulgaria)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 30 anni della rivoluzione socialista in Bulgaria
|motivazione=
|luogo=[[1974]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia per i 90 anni della nascita di Georgi Dimitrov (Bulgaria)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 90 anni della nascita di Georgi Dimitrov
|motivazione=
|luogo=[[1972]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia per i 100 anni della nascita di Georgi Dimitrov (Bulgaria)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 100 anni della nascita di Georgi Dimitrov
|motivazione=
|luogo=[[1982]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Eroe della Cecoslovacchia (3 - Cecoslovacchia)
|collegamento_onorificenza=Eroe della Cecoslovacchia
|motivazione=
|luogo=5 maggio [[1970]], 26 ottobre [[1976]] e 16 dicembre [[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Cs2okg.png
|nome_onorificenza=Ordine di Klement Gottwald (4 - Cecoslovacchia)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Klement Gottwald
|motivazione=
|luogo=[[1970]], [[1976]], [[1978]] e [[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=TCH CS Vojensky Rad Bileho Lva 1st (1945) BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce di I classe dell'Ordine del Leone bianco per la vittoria (Cecoslovacchia)
|collegamento_onorificenza=Ordine del Leone bianco
|motivazione=
|luogo=[[1946]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=TCH Rad Bileho Lva 1 tridy (pre1990) BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di I classe dell'Ordine del Leone bianco (Cecoslovacchia)
|collegamento_onorificenza=Ordine del Leone bianco
|motivazione=
|luogo=[[1973]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Czechoslovak War Cross 1939-1945 Bar.png
|nome_onorificenza=Croce militare cecoslovacca (2 - Cecoslovacchia)
|collegamento_onorificenza=Croce militare (Cecoslovacchia)
|motivazione=
|luogo=[[1945]] e [[1947]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Czechoslovak Medal for Bravery before the Enemy Rib.png
|nome_onorificenza=Medaglia per il coraggio davanti al nemico (Cecoslovacchia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per il coraggio davanti al nemico
|motivazione=
|luogo=[[1945]] e [[1947]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia in memoria della guerra (Cecoslovacchia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia in memoria della guerra
|motivazione=
|luogo=[[1946]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia per i 20 anni della Rivolta nazionale slovacca (Cecoslovacchia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 20 anni della Rivolta nazionale slovacca
|motivazione=
|luogo=[[1964]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia per i 50 anni del Partito Comunista della Cecoslovacchia (Cecoslovacchia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 50 anni del Partito Comunista della Cecoslovacchia
|motivazione=
|luogo=[[1971]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia per i 30 anni della Rivolta nazionale slovacca (Cecoslovacchia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 30 anni della Rivolta nazionale slovacca
|motivazione=
|luogo=[[1975]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Medal for Strngthening Brotherhood in Arms 1 kl.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro per l'amicizia in armi (Cecoslovacchia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per l'amicizia in armi
|motivazione=
|luogo=[[1980]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=PRK Order of the National Flag - 1st Class BAR.png
|nome_onorificenza=Ordine della Bandiera nazionale di I classe (Corea del Nord)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Bandiera nazionale (Corea del Nord)
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Hero_Kuba.jpg
|nome_onorificenza=Eroe di Cuba (Cuba)
|collegamento_onorificenza=Eroe di Cuba
|motivazione=
|luogo=[[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ribbon jose marti.png
|nome_onorificenza=Ordine di José Martí (Cuba)
|collegamento_onorificenza=Ordine di José Martí
|motivazione=
|luogo=[[1974]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Carlos Manuel de Céspedes (Cuba) - ribbon bar v.1979.gif
|nome_onorificenza=Ordine di Carlos Manuel de Céspedes (Cuba)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Carlos Manuel de Céspedes
|motivazione=
|luogo=[[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Playia Hiron 2.png
|nome_onorificenza=Ordine Nazionale della Baia dei Porci (Cuba)
|collegamento_onorificenza=Ordine Nazionale della Baia dei Porci
|motivazione=
|luogo=[[1976]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia per i 20 anni dell'assalto alla caserma Moncada (Cuba)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 20 anni dell'assalto alla caserma Moncada
|motivazione=
|luogo=[[1973]]
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Medaglia per i 20 anni delle Forze armate rivoluzionarie (Cuba)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 20 anni delle Forze armate rivoluzionarie
|motivazione=
|luogo=[[1976]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=FIN Order of the White Rose Grand Cross BAR.png
|nome_onorificenza=Commendatore di Gran Croce con Collare dell'Ordine della Rosa bianca (Finlandia)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Rosa bianca
|motivazione=
|luogo=[[1976]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Bintang Republik Indonesia Adipurna Ribbon Bar.gif
|nome_onorificenza=Cavaliere di I classe dell'Ordine della Stella di Adipurna (2 - Indonesia)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stella della Repubblica (Indonesia)
|motivazione=
|luogo=[[1961]] e [[1976]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of the Yugoslavian Great Star Rib.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Stella dell'Ordine della grande stella di Jugoslavia (Jugoslavia)
|collegamento_onorificenza=Ordine della stella jugoslava
|motivazione=
|luogo=[[1962]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Orden slobode.png
|nome_onorificenza=Ordine della Libertà (Jugoslavia)
|collegamento_onorificenza=Ordine della libertà (Jugoslavia)
|motivazione=
|luogo=[[1976]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Eroe del Laos (Laos)
|collegamento_onorificenza=Eroe del Laos
|motivazione=
|luogo=[[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro della nazione (Laos)
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro della nazione
|motivazione=
|luogo=[[1982]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Heroy MNR.jpg
|nome_onorificenza=Eroe della Repubblica Popolare di Mongolia (Mongolia)
|collegamento_onorificenza=Eroe della Repubblica Popolare di Mongolia
|motivazione=
|luogo=[[1976]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Hero Work Mongolia.png
|nome_onorificenza=Eroe del Lavoro della Repubblica Popolare di Mongolia (Mongolia)
|collegamento_onorificenza=Eroe del Lavoro della Repubblica Popolare di Mongolia
|motivazione=
|luogo=[[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=OrdenSuheBator.png
|nome_onorificenza=Ordine di Sukhbaatar (4 - Mongolia)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Sukhbaatar
|motivazione=
|luogo=[[1966]], [[1971]], [[1976]] e [[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia per i 30 anni della vittoria Khalkhin Golskoy (Mongolia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 30 anni della vittoria Khalkhin Golskoy
|motivazione=
|luogo=[[1969]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia per i 40 anni della vittoria Khalkhin Golskoy (Mongolia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 40 anni della vittoria Khalkhin Golskoy
|motivazione=
|luogo=[[1979]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=50 Years Anniversary of the Mongolian Revolution rib.PNG
|nome_onorificenza=Medaglia per i 50 anni della Rivoluzione popolare della Mongolia (Mongolia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 50 anni della Rivoluzione popolare della Mongolia
|motivazione=
|luogo=[[1971]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Med_50th_anniversary_of_mongolian_people%27s_army_rib.PNG
|nome_onorificenza=Medaglia per i 50 anni dell'Esercito del Popolo Mongolo (Mongolia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 50 anni dell'Esercito del Popolo Mongolo
|motivazione=
|luogo=[[1971]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Med 30th anniversary of victory over japan.PNG
|nome_onorificenza=Medaglia per i 30 anni della vittoria sul Giappone militarista (Mongolia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per i 30 anni della vittoria sul Giappone militarista
|motivazione=
|luogo=[[1975]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=PER Order of the Sun of Peru - Grand Cross BAR.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Sole del Perù (Perù)
|collegamento_onorificenza=Ordine del Sole del Perù
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=VM Krzyz Wielki.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce con Stella dell'Ordine Virtuti militari (Polonia)
|collegamento_onorificenza=Ordine Virtuti militari
|motivazione=
|luogo=21 luglio [[1974]], revocato il 10 luglio [[1990]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=POL Polonia Restituta Wielki BAR.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine della Polonia restituta (Polonia)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Polonia restituta
|motivazione=
|luogo=[[1976]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=POL Order Zaslugi PRL kl1 BAR.png
|nome_onorificenza=Gran Cordone dell'Ordine al merito della Repubblica di Polonia (Polonia)
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica di Polonia
|motivazione=
|luogo=[[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=POL Order Krzyża Grunwaldu 2 Klasy BAR.svg
|nome_onorificenza=Ordine della Croce di Grunwald di II classe (Polonia)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Croce di Grunwald
|motivazione=
|luogo=[[1946]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=POL Medal za Odrę Nysę i Bałtyk BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia dell'Oder, di Nisa e del Baltico (Polonia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia dell'Oder, di Nisa e del Baltico
|motivazione=
|luogo=[[1946]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=POL Medal Zwycięstwa i Wolności BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia della vittoria e della libertà (Polonia)
|collegamento_onorificenza=Medaglia della vittoria e della libertà
|motivazione=
|luogo=[[1946]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Ordine della Rivoluzione del 14 ottobre (Repubblica Democratica Popolare dello Yemen)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Rivoluzione del 14 ottobre
|motivazione=
|luogo=[[1982]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=GDR Hero of GDR BAR.png
|nome_onorificenza=Eroe della Repubblica Democratica Tedesca (3 - Repubblica Democratica Tedesca)
|collegamento_onorificenza=Eroe della Repubblica Democratica Tedesca
|motivazione=
|luogo=[[1976]], [[1979]] e [[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=GDR_Marks-order_bar.png
|nome_onorificenza=Ordine di Karl Marx (3 - Repubblica Democratica Tedesca)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Karl Marx
|motivazione=
|luogo=[[1974]], [[1979]] e [[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Drosvfr1.png
|nome_onorificenza=Grande Stella dell'Ordine della Stella dell'Amicizia tra i Popoli (Repubblica Democratica Tedesca)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stella dell'Amicizia tra i Popoli
|motivazione=
|luogo=[[1976]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia per meriti nel rafforzamento della DDR (Repubblica Democratica Tedesca)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per meriti nel rafforzamento della DDR
|motivazione=
|luogo=[[1979]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Rib order star romania 1kl.jpg
|nome_onorificenza=Ordine della Stella di Romania di I Classe (Romania)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stella di Romania
|motivazione=
|luogo=[[1976]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Victoria Socialismului bar ribbon.gif
|nome_onorificenza=Ordine della Vittoria del Socialismo (Romania)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Vittoria del Socialismo
|motivazione=
|luogo=[[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Hu3ofl0.png
|nome_onorificenza=Ordine della Bandiera ungherese in diamanti (2 - Ungheria)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Bandiera ungherese
|motivazione=
|luogo=[[1976]] e [[1981]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Held van de Socialistische Arbeid Volksrepubliek Vietnam.gif
|nome_onorificenza=Eroe del lavoro socialista del Vietnam (Vietnam)
|collegamento_onorificenza=Eroe del lavoro socialista (Vietnam)
|motivazione=
|luogo=[[1982]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ho Shi Min order rib.png
|nome_onorificenza=Ordine di Ho Chi Minh (Vietnam)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Ho Chi Minh
|motivazione=
|luogo=[[1982]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Vietnam Gold Star ribbon.png
|nome_onorificenza=Ordine della Stella d'oro (Vietnam)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stella d'oro
|motivazione=
|luogo=[[1980]]
}}
* Premio internazionale Lenin per il rafforzamento della pace tra le nazioni
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
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* [[Dottrina Brežnev]]
* [[Primavera di Praga]]
* [[Invasione sovietica dell'Afghanistan]]
* [[Jurij Andropov]]
 
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