Diocesi di Cadice e Ceuta e Discussione:Pablo Ferro: differenze tra le pagine

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{{diocesi della chiesa cattolica
Sarei grato a tutti quelli che potessero aiutarmi a trovare foto di Ferro e delle sue opere con i giusti requisiti di copiright
|nome=[[Diocesi]] di [[Cadice]] e [[Ceuta]]
Grazie mille --[[Utente:Luigi Catozzi|Luigi Catozzi]] 18:56, 26 ott 2007 (CEST)
|latino=Dioecesis Gadicensis o Gaditana et Septensis
|immagine=Catedral de Cádiz.jpg
|titolo=[[vescovo]]
|titolare=[[Rafael Zornoza Boy]]
|emeriti=Antonio Ceballos Atienza
|vicario=
|stato=Spagna
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|eretta=5 febbraio [[1241]]<ref>Data riportata dagli [[Annuario Pontificio|Annuari Pontifici]].</ref> (Cadice)<br />4 aprile [[1417]] (Ceuta)
|stemma=Escudo de la diócesis de Cádiz y Ceuta.svg
|mappa=
|mappacollocazione=Diócesis de Cádiz y Ceuta.svg
|mappaprovincia=
|suffraganeadi=[[arcidiocesi di Siviglia]]
|battezzati=724.600
|popolazione=794.209
|proporzione=91,2
|sacerdotisecolari=145
|sacerdotiregolari=90
|sacerdoti=235
|battezzatipersacerdote=3.083
|diaconi=16
|religiosi=107
|religiose=373
|vicariati=
|parrocchie=116
|superficie=3.764
|cattedrale= [[Cattedrale nuova di Cadice|Santa Croce]] (Cadice)<br />[[Cattedrale di Ceuta|Assunzione di Maria Vergine]] (Ceuta)
|concattedrali=
|indirizzo=Casa de la Iglesia, Calle Hospital de Mujeres 26, 11001 Cádiz, España
|sito=www.obispadodecadizyceuta.org
|anno=2017
|ch=cace
|gc=cadi0
}}
[[File:Catedral la Asunción de Ceuta - España..jpg|thumb|upright=1.3|La cattedrale dell'Assunzione di Maria a Ceuta.]]
[[File:Iglesia de Santa María de África.jpg|thumb|upright=1.3|Il santuario ''Santa María de África'', [[Patrono|patrona]] di Ceuta.]]
 
== Collegamenti esterni modificati ==
La '''diocesi di Cadice e Ceuta''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Gadicensis o Gaditana et Septensis'') è una sede della [[Chiesa cattolica in Spagna]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Siviglia]]. Nel [[2016]] contava 724.600 battezzati su 794.209 abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Rafael Zornoza Boy]].
 
Gentili utenti,
==Territorio==
La diocesi comprende la parte meridionale della [[provincia di Cadice]] e l'[[exclave]] spagnola di [[Ceuta]]. Fanno parte della diocesi i seguenti comuni: [[Alcalá de los Gazules]], [[Algeciras]], [[Barbate]], [[Los Barrios]], [[Benalup-Casas Viejas]], [[Cadice]], [[Castellar de la Frontera]], [[Ceuta]], [[Chiclana de la Frontera]], [[Conil de la Frontera]], [[Jimena de la Frontera]], [[La Línea de la Concepción]], [[Medina-Sidonia]], [[Paterna de Rivera]], [[Puerto Real]], [[San Fernando (Spagna)|San Fernando]], [[San Roque (Cadice)|San Roque]], [[Tarifa]] e [[Vejer de la Frontera]].<ref>Dal [http://www.conferenciaepiscopal.es/index.php/iglesia-catolica-en-espana/diocesis-espanolas/2938-municipios-de-la-diocesis-de-cadiz-y-ceuta.html sito ufficiale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140303145432/http://www.conferenciaepiscopal.es/index.php/iglesia-catolica-en-espana/diocesis-espanolas/2938-municipios-de-la-diocesis-de-cadiz-y-ceuta.html |data=3 marzo 2014 }} della Conferenza episcopale spagnola.</ref>
 
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Sede vescovile è la città di [[Cadice]], dove si trova la [[Cattedrale nuova di Cadice|cattedrale della Santa Croce]]. All'Assunzione di Maria Vergine è dedicata la [[cattedrale di Ceuta]].
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20070915142035/http://www.typotheque.com/site/article.php?id=48 per http://www.typotheque.com/site/article.php?id=48
 
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Il territorio si estende su 3.764&nbsp;km² ed è suddiviso in 116 [[parrocchie]]; otto di queste si trovano nell'exclave di Ceuta.<ref>Dal [http://www.conferenciaepiscopal.es/index.php/parroquias-por-diocesis/3055-parroquias-de-la-diocesis-de-cadiz-y-ceuta.html sito ufficiale] della Conferenza episcopale spagnola.</ref>
 
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==Storia==
===Diocesi di Ceuta===
Dopo la [[conquista di Ceuta]] da parte dei [[Portogallo|portoghesi]] nel [[1415]], la prima preoccupazione del re [[Giovanni I del Portogallo|Giovanni II]] fu di istituirvi una diocesi. Con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Romanus Pontifex'' del 4 aprile [[1417]], [[papa Martino V]] incaricò gli arcivescovi di [[Arcidiocesi di Braga|Braga]] e di [[Patriarcato di Lisbona|Lisbona]] di esaminare la situazione e li autorizzò a procedere eventualmente all'erezione della diocesi, cosa che essi fecero. Quattro anni dopo Martino V confermò la nomina del primo vescovo, Aymaro di Aurillac, già vescovo del [[Diocesi del Marocco|Marocco]].
 
== Collegamenti esterni modificati ==
Originariamente la nuova diocesi era [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[Patriarcato di Lisbona|arcidiocesi di Lisbona]], ad eccezione del periodo [[1540]]-[[1570]] quando fu sottomessa all'[[arcidiocesi di Évora]]. La sua giurisdizione territoriale variò diverse volte nel tempo. All'inizio sembra avesse competenza su tutto il [[regno di Fez]], ma probabilmente fu solo una giurisdizione teorica. A partire dal [[1444]] alcuni territori della penisola iberica furono aggregati alla diocesi di Ceuta; dal [[1513]] i vescovi posero la loro residenza a [[Olivenza]], nel sud-est del [[Portogallo]], fino a quando, nel [[1570]], la regione di Olivenza fu annessa alla nuova [[diocesi di Elvas]]. Da questo momento, la diocesi di Ceuta fu ridotta al suo solo territorio africano.
 
Gentili utenti,
Per questo motivo il 9 giugno 1570 [[papa Pio V]] decise di unire la diocesi di Ceuta con quella di [[arcidiocesi di Tangeri|Tangeri]]. Con il trattato del 16 febbraio [[1668]] il territorio di Ceuta fu incorporato in via definitiva al [[Spagna|regno spagnolo]], ponendo così fine alla dominazione portoghese. Questo determinò la fine dell'unione con Tangeri, decisa il 16 dicembre [[1675]], quando Roma ristabilì la diocesi di Ceuta, cui furono uniti i territori della diocesi di Tangeri, che venne soppressa. Contestualmente la sede di Ceuta entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Siviglia]].
 
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Il 4 settembre [[1420]] fu consacrata la [[cattedrale]] diocesana, ricavata dalla precedente [[moschea]]. Questa chiesa, che secondo testimonianze del [[XV secolo|Quattrocento]] era ricca di 180 colonne di marmo di diversi colori<ref>Pérez, ''op. cit.'', col. 255.</ref>, cadde in rovina e fu sostituita da una nuova cattedrale, costruita tra il [[1685]] ed il [[1731]].
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20071024150408/http://www.twenty4.co.uk/on-line/issue001/project01/proj01index.htm per http://www.twenty4.co.uk/on-line/issue001/project01/proj01index.htm
 
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In seguito al [[concordato]] fra [[Santa Sede]] e governo spagnolo del [[1851]], confermato dalla [[Bolla pontificia|bolla]] ''Ad vicariam'' di [[papa Pio IX]] del 5 settembre 1851<ref>Testo della bolla in: [http://books.google.it/books?id=YiMRAAAAYAAJ&pg=PA303 ''Pii IX pontificis maximi Acta''], parte I, vol. I, Roma 1854, pp. 303-341.</ref>, la diocesi di Ceuta fu unita alla diocesi di Cadice, mantenendo le proprie strutture amministrative ed il [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] della cattedrale. In realtà nessuna bolla ha mai sancito canonicamente l'unione.
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 19:04, 25 lug 2019 (CEST)
Inizialmente i vescovi di Cadice si rifiutarono di prendersi carico anche della diocesi africana, che fu affidata perciò a dei vicari capitolari. Nel [[1876]] un primo accordo permise la nomina di [[Amministratore apostolico|amministratori apostolici]] residenti con carattere episcopale e con un titolo ''[[in partibus infidelium]]''.<ref>Furono due i vescovi ''in partibus'': Ildefonso Infante y Macías, vescovo titolare di [[Diocesi di Claudiopoli di Isauria|Claudiopoli di Isauria]], e José Proceso Pozuelo y Herrero, vescovo titolare di [[Diocesi di Antipatride|Antipatride]].</ref> Nel [[1879]] i vescovi di Cadice accettarono l'incarico di amministratori apostolici di Ceuta.<ref>Secondo gli studi di F. Pérez e di M. J. Vilar, citati nelle fonti bibliografiche, ancora oggi i vescovi di Cadice sarebbero solo amministratori apostolici di Ceuta.</ref>
 
Il 14 aprile [[1908]] la prefettura apostolica del Marocco, eretta nel [[1630]] sui resti dell'antica sede di Tangeri, fu elevata a [[vicariato apostolico]] e di fatto cessò la giurisdizione dei vescovi di Ceuta sul suo territorio.
 
===Diocesi di Cadice===
Le origini del [[cristianesimo]] nel territorio dell'odierna diocesi si fa risalire, con tutte le dovute cautele, a sant'Isicio (o Hiscio), uno dei sette ''viri apostolici'' che secondo la tradizione portarono il vangelo nella Hispania romana. Isicio sarebbe stato il fondatore della sede episcopale di [[Carteya]], nei pressi di [[Algeciras]], sede che, a causa delle persecuzioni, sarebbe stata trasferita nell'entroterra ad Asidonia o Assidona, l'odierna [[Medina-Sidonia]]. Di [[diocesi di Assidona|questa diocesi]] si conoscono nomi di alcuni vescovi non solo in epoca [[visigoti]]ca, ma anche durante la dominazione araba, fino al [[1145]].<ref>Manuel Barea Patrón, ''op. cit.'', pp. 19-20.</ref>
 
Dopo la [[Reconquista|riconquista]] della città ad opera di [[Alfonso X di Castiglia|Alfonso X]], nel [[1263]] fu eretta la diocesi di Cadice con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Excelsis'' di [[papa Urbano IV]], che vi trasferì l'antico titolo vescovile di Asidonia. Il fiume [[Guadalete]] divenne lo storico confine settentrionale che separò la nuova diocesi dal territorio dell'[[arcidiocesi di Siviglia]], di cui divenne [[Diocesi suffraganea|suffraganea]]. La prematura morte di Urbano IV impedì la realizzazione di questa fondazione, che tuttavia fu confermata dal successore [[papa Clemente IV]] nel [[1266]], con la nomina del primo vescovo, il [[Ordine dei Frati Minori|francescano]] Juan Martínez.<ref>José Sánchez Herrero, ''op. cit.'', p. 446.</ref> Prima cattedrale della diocesi divenne la [[Cattedrale vecchia di Cadice|chiesa di Santa Croce]].
 
Nel [[1344]] [[Alfonso XI di Castiglia|Alfonso XI]] strappò agli Arabi anche la città di [[Algeciras]], che divenne la sede di una [[Diocesi di Algeciras|nuova diocesi]], eretta il 30 aprile di quell'anno in forza della bolla ''Gaudemus et exultamus'' di [[papa Clemente VI]], e unita ''[[in persona episcopi]]'' a quella di Cadice. La moschea di Algeciras fu trasformata in cattedrale, con il nome di Santa Maria della Palma; fu distrutta dagli arabi, assieme a tutta la città, nel [[1379]]. I vescovi di Cadice portarono il doppio titolo fino al [[1851]], quando la diocesi di Algeciras venne soppressa dal [[concordato]].
 
Il 2 novembre [[1589]] il vescovo Antonio Zapata Cisneros istituì a Cadice il [[seminario]] diocesano, dedicato a san Bartolomeo.<ref>Dal [http://www.seminariocadizyceuta.org/historia.html sito web] del seminario di Cadice e Ceuta.</ref>
 
Il [[XVIII secolo|Settecento]] fu un secolo di grande sviluppo religioso ed ecclesiastico per la città episcopale e della diocesi. Nel [[1722]] il vescovo Lorenzo Armengual de la Mota diede inizio ai lavori di costruzione per la nuova cattedrale, che sarà completata nel [[1832]] e aperta al culto nel [[1838]]. Nel [[1749]] e nel [[1768]] per impulso del vescovo Tomás del Valle furono istituiti rispettivamente l'ospedale delle Donne e l'ospedale di San Giovanni. Numerosi furono gli istituti religiosi che aprirono le loro residenza a Cadice con la costruzione di numerose chiese.
 
Nell'[[XIX secolo|Ottocento]], anche la diocesi di Cadice subì un periodo di crisi e di decadenza, legato in maggior parte alla caduta dell'antico regime e all'instaurarsi di un regime liberale e per lo più anticlericale. Nel [[1873]] il sindaco anarchico Fermín Salvochea fece chiudere alcune chiese di Cadice.
 
All'inizio del [[XX secolo]] il vescovo José María Rancés y Villanueva seppe dare alla diocesi un forte e moderno orientamento pastorale, puntando sulla predicazione, sulla diffusione della stampa cattolica e sull'azione sociale.
 
Durante la [[Seconda repubblica spagnola|Seconda repubblica]] ([[1931]]) e la [[Guerra civile spagnola|guerra civile]] ([[1936]]) molte chiese furono saccheggiate e incendiate.
 
A partire dal [[1933]] nelle fonti vaticane la diocesi appare con il nome attuale.
 
Nel [[1980]] cedette una piccola porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della [[diocesi di Asidonia-Jerez]].
 
==Cronotassi dei vescovi==
===Vescovi di Cadice===
Dal [[1344]] al [[1851]] i vescovi portarono il titolo di "vescovi di Cadice e Algeciras".
* Juan Martínez, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † ([[1266]] - 24 dicembre [[1278]] nominato vescovo di [[Diocesi di Guarda|Guarda]])<ref>Dopo Juan Martínez, alcuni storici inseriscono un vescovo di nome Fernando, che sarebbe menzionato in un documento del 7 marzo 1281; questo vescovo, di esistenza incerta, è escluso da tutte le altre fonti bibliografiche.</ref>
* Suero † (prima del 24 aprile [[1281]] - dopo il 9 maggio<ref>La sede era certamente vacante il 15 settembre successivo. Sánchez Herrero, ''op. cit.'', p. 449.</ref> [[1291]] deceduto)
* Rodrigo, O.F.M. † (prima del 21 novembre [[1292]] - dopo il 4 ottobre [[1293]])
* Martín † (prima del 12 novembre [[1294]] - prima del 24 aprile [[1295]]<ref>A questa data la sede di Cadice era vacante.</ref>)
**''Sede vacante (1295-1297)''
* Pedro † (prima del 20 giugno [[1297]] - dopo il 20 agosto [[1327]])
* Bartolomé † (prima del [[1331]] - circa [[1349]]<ref>L'ultimo documento che menziona questo vescovo è del 23 giugno [[1345]].</ref> deceduto)
* Sancho † (25 marzo [[1349]] - [[1364]] deceduto)
* Gonzalo González, O.F.M. † (10 giugno [[1364]] - [[1384]] deceduto)<ref>La cronotassi proposta dal sito ufficiale della diocesi inserisce tra Gonzalo González e Rodrigo de Alcalá un vescovo di nome Juan (1380-1383).</ref>
* Rodrigo de Alcalá, O.F.M. † (9 marzo [[1384]] - [[1395]] deceduto)
* Juan de Ezcaray, O.F.M. † (28 luglio [[1395]] - circa [[1408]] deceduto)
** Santiago Puche, O.F.M. † ([[1403]] - [[1408]]) (antivescovo)
* Alonso de Solís, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (15 dicembre [[1408]] - dopo il 15 marzo [[1420]])
** ''Sede vacante''
* Juan González † (8 luglio [[1426]] - [[1440]] deceduto)
* [[Juan de Torquemada]], O.P. † (27 luglio [[1440]] - 11 luglio [[1442]] nominato vescovo di [[Diocesi di Orense|Orense]])
* Gonzalo Venegas † (13 luglio [[1442]] - dopo il 14 aprile [[1472]] deceduto)
* Pedro Fernández de Solís † (15 giugno [[1472]] - dopo l'11 dicembre [[1493]] deceduto)
** [[Oliviero Carafa]] † (6 gennaio [[1495]] - 20 gennaio [[1511]] deceduto) (amministratore apostolico)
** [[Luigi d'Aragona|Luis de Aragón]] † (10 febbraio [[1511]] - 6 giugno [[1511]] dimesso) (amministratore apostolico)
** [[Pietro Accolti]] † (6 giugno [[1511]] - 24 luglio [[1521]] dimesso) (amministratore apostolico)
** [[Benedetto Accolti il Giovane|Benedetto Accolti]] † (24 luglio [[1521]] - 16 marzo [[1523]] nominato vescovo di [[Diocesi di Cremona|Cremona]]) (amministratore apostolico)
* Giovanni Ruffo Teodoli † (8 settembre [[1523]] - 6 settembre [[1525]] dimesso)
* Gerolamo Teodoli † (6 settembre [[1525]] - 16 ottobre [[1564]] dimesso)
* Luis García Haro de Sotomayor † (25 ottobre [[1564]] - 7 agosto [[1587]] nominato vescovo di [[Diocesi di Malaga|Malaga]])
* [[Antonio Zapata y Cisneros]] † (17 agosto [[1587]] - 13 maggio [[1596]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Pamplona e Tudela|Pamplona]])
* Maximiliano de Austria † (23 settembre [[1596]] - 27 agosto [[1601]] nominato vescovo di [[Diocesi di Segovia|Segovia]])
* Gómez Suárez Figueroa † (26 giugno [[1602]] - [[1612]] deceduto)
* Juan Cuenca † (20 agosto [[1612]] - [[1623]] deceduto)
* Plácido Pacheco de Haro, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (20 marzo [[1623]] - 18 luglio [[1623]] nominato vescovo di [[Diocesi di Plasencia|Plasencia]])
* Domingo Cano de Haro, O.P. † (8 agosto [[1623]] - [[1639]] deceduto)
* Juan Dionisio Fernández Portocarrero † (16 luglio [[1640]] - 27 novembre [[1641]] deceduto)
* Francisco Guerra, O.F.M. † (16 giugno [[1642]] - 3 aprile [[1656]] nominato vescovo di [[Diocesi di Plasencia|Plasencia]])
* Fernando de Quesada † (28 agosto [[1656]] - 8 maggio [[1662]] deceduto)
** Mateo Sagade Bugueiro † ([[1662]] - [[1662]] nominato vescovo di [[Diocesi di León (Spagna)|León]]) (vescovo eletto)
* Alonso Pérez de Humanares, [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † (12 febbraio [[1663]] - 23 giugno [[1663]] deceduto)<ref>{{es}} [http://www.dipalme.org/Servicios/Anexos/anexosiea.nsf/VAnexos/IEA-IAO-o19/$File/IAO-o19.pdf Biografia] di Alonso Pérez de Humanares.</ref>
* Alfonso Vázquez de Toledo, O.F.M. † (26 novembre [[1663]] - 30 dicembre [[1672]] deceduto)
* Diego de Castrillo † (29 maggio [[1673]] - 16 novembre [[1676]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Saragozza|Saragozza]])
* Juan de Isla † (8 marzo [[1677]] - 23 settembre [[1680]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Burgos|Burgos]])
* Antonio Ibarra † (18 novembre [[1680]] - [[1690]] deceduto)<ref>{{es}} [http://www.dipalme.org/Servicios/Anexos/anexosiea.nsf/VAnexos/IEA-IAO-o22/$File/IAO-o22.pdf Biografia] di Antonio Ibarra.</ref>
* José de Barcia y Zambrana † (27 agosto [[1691]] - 30 novembre [[1695]] deceduto)
* Alonso de Talavera, [[Ordine di San Gerolamo|O.S.H.]] † (18 luglio [[1696]] - dicembre [[1714]] deceduto)
* Lorenzo Armengual del Pino de la Mota † (6 maggio [[1715]] - 15 maggio [[1730]] deceduto)
* Tomás del Valle, O.P. † (12 febbraio [[1731]] - febbraio [[1776]] deceduto)
* Juan Bautista Cervera, O.F.M. † (12 maggio [[1777]] - 11 gennaio [[1782]] deceduto)
* José Escalzo Miguel, O.S.B. † (18 luglio [[1783]] - 17 marzo [[1790]] deceduto)
* Antonio Martínez de la Plaza † (29 novembre [[1790]] - ottobre [[1800]] deceduto)
* Francisco Javier Utrera † (23 febbraio [[1801]] - 27 dicembre [[1808]] deceduto)
** ''Sede vacante (1808-1815)''
* Juan Acisclo Vera Delgado † (15 marzo [[1815]] - 22 luglio [[1818]] deceduto)
* [[Francisco Javier de Cienfuegos y Jovellanos]] † (4 giugno [[1819]] - 20 dicembre [[1824]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Siviglia|Siviglia]])
* Domingo de Silos Moreno, O.S.B. † (21 marzo [[1825]] - 9 marzo [[1853]] deceduto)
* Juan José Arbolí Acaso † (22 dicembre [[1853]] - 1º febbraio [[1863]] deceduto)
* Félix María Arrieta y Llano, [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|O.F.M.Cap.]] † (1º ottobre [[1863]] - 17 febbraio [[1879]] dimesso)
* Jaime Catalá y Albosa † (28 febbraio [[1879]] - 9 agosto [[1883]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Barcellona|Barcellona]])
* Vicente Calvo y Valero † (27 marzo [[1884]] - 27 giugno [[1898]] deceduto)
* José María Rancés y Villanueva † (28 novembre [[1898]] - 14 giugno [[1917]] deceduto)
* Marcial López y Criado † (18 maggio [[1918]] - 15 febbraio [[1932]] deceduto)
 
===Vescovi di Ceuta===
* Aymaro di Aurillac, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † (21 marzo [[1421]] - circa [[1443]] deceduto)
* João Manuel, [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|O.Carm.]] † (20 luglio [[1444]] - 9 luglio [[1459]] nominato vescovo di [[Diocesi di Guarda|Guarda]])
* João Rodrigo (Galvão) † (13 luglio [[1459]] - 17 settembre [[1459]] nominato vescovo di [[Diocesi di Coimbra|Coimbra]])
* Álvaro † (17 ottobre [[1459]] - [[1472]] ?)
* Juan Alfonso Manuel Ferraz † (9 gennaio [[1472]] - 17 marzo [[1477]] nominato vescovo di [[Diocesi di Guarda|Guarda]])
* Pedro Martín † (28 marzo [[1477]] - 24 settembre [[1477]] nominato vescovo di [[Diocesi di Lamego|Lamego]])
* Justo Baldino † (15 marzo [[1479]] - dopo il 26 aprile [[1493]] deceduto)
* Fernando de Almeida † (19 luglio [[1493]] - [[1499]] deceduto)
* Diego de Ortiz de Vilhegas † (4 maggio [[1500]] - 27 giugno [[1505]] nominato vescovo di [[Diocesi di Viseu|Viseu]])
* Enrique Álvarez de Coimbra, O.F.M. † (30 gennaio [[1506]] - 14 settembre [[1532]] deceduto)
* Diego de Silva, O.F.M. † (4 marzo [[1534]] - [[1540]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Braga|Braga]])
* Diego de Ortiz de Vilhegas † (24 settembre [[1540]] - 4 luglio [[1544]] deceduto)
* Jaime de Lancastro † (9 ottobre [[1545]] - 12 marzo [[1569]] deceduto)
** ''Sede unita a [[Arcidiocesi di Tangeri|Tangeri]] (1570-1675)''
* Antonio Medina Chacón y Ponce de León † (16 dicembre [[1675]] - 9 dicembre [[1680]] nominato vescovo di [[Diocesi di Lugo|Lugo]])
* Juan Porras y Atienza † (12 maggio [[1681]] - 24 aprile [[1684]] nominato vescovo di [[Diocesi di Coria-Cáceres|Coria]])
* Luis de Ayllón † (5 giugno [[1684]] - [[1685]] deceduto)
* Antonio Ibáñez de la Riva Herrera † (9 aprile [[1685]] - 28 aprile [[1687]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Saragozza|Saragozza]])
* Diego Ibáñez de Lamadrid y Bustamante † (9 giugno [[1687]] - 5 aprile [[1694]] deceduto)
* Vidal Marín † (13 settembre [[1694]] - 10 marzo [[1709]] deceduto)
** ''Sede vacante (1709-1713)''
* Sancho de Velunza y Corcuera † (11 dicembre [[1713]] - 5 ottobre [[1716]] nominato vescovo di [[Diocesi di Coria-Cáceres|Coria]])
* Francisco Laso de la Vega Córdova, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (5 ottobre [[1716]] - 28 maggio [[1721]] nominato vescovo di [[Diocesi di Plasencia|Plasencia]])
* Tomás Crespo Agüero † (16 luglio [[1721]] - 17 marzo [[1727]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Saragozza|Saragozza]])
* Tomás del Valle, O.P. † (17 marzo [[1727]] - 12 febbraio [[1731]] nominato vescovo di Cadice)
* Andrés Mayoral Alonso de Mella † (9 aprile [[1731]] - 27 gennaio [[1738]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Valencia|Valencia]])
* Miguel de Aguiar de Padilla † (27 gennaio [[1738]] - 14 febbraio [[1743]] deceduto)
* Martín Barcia Carrascal † (15 luglio [[1743]] - 12 gennaio [[1756]] nominato vescovo di [[Diocesi di Cordova|Cordova]])
* José de la Cuesta y Velarde † (7 aprile [[1756]] - 17 agosto [[1761]] nominato vescovo di [[Diocesi di Sigüenza-Guadalajara|Sigüenza]])
* Antonio Gómez de la Torre y Jaraveitia † (17 agosto [[1761]] - 28 maggio [[1770]] nominato vescovo di [[Diocesi di Jaén|Jaén]])
* José Domingo de Rivero y Quijano † (6 agosto [[1770]] - gennaio [[1771]] deceduto)
* Manuel Fernández de Torres † (17 giugno [[1771]] - 6 settembre [[1773]] deceduto)
* Felipe Antonio Solano † (18 aprile [[1774]] - 1º marzo [[1779]] nominato vescovo di [[Diocesi di Cuenca|Cuenca]])
* Diego Martín Rodríguez, O.F.M. † (13 dicembre [[1779]] - 13 febbraio [[1785]] nominato vescovo di [[Diocesi di Coria-Cáceres|Coria]])
* Domingo de Benaocaz, [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|O.F.M.Capp.]] † (19 dicembre [[1785]] - dicembre [[1811]] deceduto)
** ''Sede vacante (1811-1814)''
* Andrés Esteban Gómez † (19 dicembre [[1814]] - 22 luglio [[1816]] nominato vescovo di [[Diocesi di Jaén|Jaén]])
* Rafael Manuel José Benito de Vélez Téllez, O.F.M. Cap. † (14 aprile [[1817]] - 12 luglio [[1824]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Burgos|Burgos]])
* Francisco Javier García Casarrubios y Melgar, [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † (27 settembre [[1824]] - 19 dicembre [[1825]] nominato vescovo di [[Diocesi di Tui-Vigo|Tui]])
* Pablo Hernandez, [[Ordine della Santissima Trinità|O.SS.T.]] † (13 marzo [[1826]] - 21 luglio [[1829]] deceduto)
* Juan Sánchez Barragán y Vera † (15 marzo [[1830]] - 14 agosto [[1846]] deceduto)
** ''Sede vacante (1846-1851)''
** [[Ildefonso Joaquín Infante y Macías]] (15 febbraio [[1876]] - 20 marzo [[1877]] nominato vescovo di [[Diocesi di San Cristóbal de La Laguna o Tenerife|San Cristóbal de La Laguna o Tenerife]]) (amministratore apostolico)
** José Proceso Pozuelo y Herrero (20 marzo [[1877]] - 28 febbraio [[1879]] nominato vescovo delle [[Diocesi delle Isole Canarie|Isole Canarie]]) (amministratore apostolico)
** ''Sede amministrata dai vescovi di Cadice (1879-1932)''
 
===Vescovi di Cadice e Ceuta===
* Ramón Pérez y Rodríguez † (12 aprile [[1933]] - 28 gennaio [[1937]] deceduto)
** ''Sede vacante (1937-1943)''
* Tomás Gutiérrez Diez † (11 novembre [[1943]] - 2 aprile [[1964]] deceduto)
* Antonio Añoveros Ataún † (2 aprile [[1964]] succeduto - 3 dicembre [[1971]] nominato vescovo di [[Diocesi di Bilbao|Bilbao]])
* Antonio Dorado Soto † (1º settembre [[1973]] - 26 marzo [[1993]] nominato vescovo di [[Diocesi di Malaga|Malaga]])
* Antonio Ceballos Atienza (10 dicembre [[1993]] - 30 agosto [[2011]] ritirato)
* Rafael Zornoza Boy, dal 30 agosto [[2011]]
 
==Statistiche==
La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 794.209 persone contava 724.600 battezzati, corrispondenti al 91,2% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1950 || 599.000 || 600.000 || 99,8 || 211 || 141 || 70 || 2.838 || || 150 || 610 || 61
|-
| 1957 || 565.000 || 573.000 || 98,6 || 257 || 161 || 96 || 2.198 || || 116 || 908 || 70
|-
| 1970 || 729.000 || 731.700 || 99,6 || 511 || 172 || 339 || 1.426 || || 343 || 1.107 || 99
|-
| 1980 || 707.000 || 757.000 || 93,4 || 222 || 132 || 90 || 3.184 || || 144 || 810 || 103
|-
| 1990 || 668.264 || 688.264 || 97,1 || 249 || 132 || 117 || 2.683 || 7 || 178 || 765 || 109
|-
| 1999 || 684.000 || 708.000 || 96,6 || 241 || 141 || 100 || 2.838 || 11 || 150 || 688 || 109
|-
| 2000 || 686.000 || 712.000 || 96,3 || 240 || 140 || 100 || 2.858 || 11 || 150 || 688 || 109
|-
| 2001 || 684.000 || 710.000 || 96,3 || 236 || 136 || 100 || 2.898 || 11 || 150 || 688 || 109
|-
| 2002 || 685.000 || 723.493 || 94,7 || 230 || 130 || 100 || 2.978 || 11 || 150 || 688 || 109
|-
| 2003 || 692.000 || 724.975 || 95,5 || 236 || 136 || 100 || 2.932 || 11 || 150 || 688 || 109
|-
| 2004 || 702.000 || 732.850 || 95,8 || 238 || 138 || 100 || 2.949 || 10 || 154 || 688 || 110
|-
| 2006 || 645.000 || 675.320 || 95,5 || 241 || 141 || 100 || 2.676 || 9 || 150 || 688 || 110
|-
| 2012 || 703.400 || 769.800 || 91,4 || 230 || 140 || 90 || 3.058 || 4 || 137 || 604 || 118
|-
| 2013 || 704.200 || 770.900 || 91,3 || 228 || 138 || 90 || 3.088 || 15 || 114 || 604 || 118
|-
| 2016 || 724.600 || 794.209 || 91,2 || 235 || 145 || 90 || 3.083 || 16 || 107 || 373 || 116
|}
 
==Note==
<references/>
 
==Fonti==
*[[Annuario pontificio]] del 2017 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
*{{es}} [https://web.archive.org/web/20110727135929/http://www.obispadodecadizyceuta.org/ Sito ufficiale] della diocesi
*{{gcatholic|cadi0}}
*{{es}} Marίa José Vilar, [http://hispaniasacra.revistas.csic.es/index.php/hispaniasacra/article/view/123/121 ''La definitiva agregaciόn de la diόcesis de Ceuta a la de Cádiz (1877-1879)''], in ''Hispania sacra'' 57 (2005), pp.&nbsp;243–261
 
===Diocesi di Cadice===
*{{es}} {{cita web|url=http://www.geocities.com/Athens/Atlantis/2572/ObispadoCadiz.htm|titolo=Cronotassi di Cadice|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.reocities.com/Athens/Atlantis/2572/ObispadoCadiz.htm|urlarchivio2=http://www.webcitation.org/query.php?url=http://www.geocities.com/Athens/Atlantis/2572/ObispadoCadiz.htm}}
*{{es}} Demetrio Mansilla, [https://rodin.uca.es/xmlui/bitstream/handle/10498/10615/17215511.pdf?sequence=1&isAllowed=y ''La creación del obispado de Cádiz por Alfonso X el Sabio y su vinculación a la sede asidonense''], Estudios de Historia y de Arqueología medievales, V-VI (1985-1986), pp. 69-83
*{{es}} José Sánchez Herrero, [http://revistas.ucm.es/index.php/ELEM/article/view/ELEM8080110443A/25451 ''El episcopologio medieval gaditano, Siglos XIII al XV''], in ''España medieval'' 1 (1980), pp.&nbsp;443–465
*{{es}} Manuel Barea Patrón, [http://www.asociaciongaditanajacobea.org/pia29.pdf ''Acerca de la diόcesis de Cádiz y sus relaciones con la presencia del apόstol Santiago en Hispania''], in ''Pro iter agentibus'', Asociación Gaditana Jacobea «Vía Augusta», 29 (2012), pp.&nbsp;17–23
*{{es}} Luis Charlo Brea - María Belén Piqueras García, [https://revistas.ucm.es/index.php/DOCU/article/download/DOCU0606110023A/18975 ''Bulas fundacionales de la Diócesis de Cádiz (II). Las Bulas de Clemente IV''], Documenta & Instrumenta, nº. 4, 2006, pp. 23-45
*{{es}} Luis Charlo Brea - María Belén Piqueras García, [https://idus.us.es/xmlui/handle/11441/22393 ''Bulas fundacionales de la Diócesis de Cádiz (III). La creación de la diócesis de Algeciras''], Historia-Instituciones-Documentos, 2007, (34), pp. 57-76
*{{la}} Pius Bonifacius Gams, [https://archive.org/stream/seriesepiscoporu00gamsuoft#page/n53/mode/1up ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, pp.&nbsp;18–19
*{{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], pp.&nbsp;257–258; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p.&nbsp;157; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;200; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;192; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/207/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;207; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/222/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;222
 
===Diocesi di Ceuta===
*{{en}} [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dc206.html La diocesi di Ceuta] su Catholic Hierarchy
*{{la}} [http://books.google.com/books?id=YIFIAAAAYAAJ&pg=PA8 Bolla ''Romanus Pontifex''], in ''Bullarium patronatus Portugalliae regum'', Tomus I, p.&nbsp;8
*{{cita web|http://www.reocities.com/Athens/Atlantis/2572/ObispadoCeuta.htm|Cronotassi di Ceuta|lingua=es}}
*{{la}} Pius Bonifacius Gams, [https://archive.org/stream/seriesepiscoporu00gamsuoft#page/n60/mode/1up ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, pp.&nbsp;25 e 470
*{{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p.&nbsp;327; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p.&nbsp;125; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;163; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft vol. 5], p.&nbsp;354; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft vol. 6], pp.&nbsp;376–377
*{{fr}} F. Pérez, v. ''Ceuta'', in [https://archive.org/stream/dictionnairedhis12baud#page/130/mode/2up ''Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques''], vol. XII, Parigi 1953, coll. 254-57
*{{pt}} Antόnio Dias Farinha, ''v. Marrocos'', in [http://hdl.handle.net/10400.14/13494 ''Dicionário de História Religiosa de Portugal''], vol. 3, Lisboa 2000, pp.&nbsp;174–178
*{{pt}} Levy Maria Jordão, ''[http://books.google.it/books?id=Zr0TAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Memoria histórica sobre os bispados de Ceuta e Tanger]'', Lisboa 1858
*{{pt}} Levy Maria Jordão, [https://archive.org/stream/historiaecclesi00jordgoog#page/n9/mode/2up ''Historia ecclesiastica ultramarina''], vol. I: ''Africa septentrional. Bispados de Ceuta, Tanger, Safim e Marrocos'', Lisbona 1872
*{{es}} José Xiqués, [http://www.cervantesvirtual.com/servlet/SirveObras/01478341090103940759079/index.htm ''Obispos y administradores apostólicos de Ceuta''], in ''Boletín de la Real Academia de Historia'' 18 (1891), pp.&nbsp;2–26
 
==Voci correlate==
*[[Diocesi di Algeciras]]
*[[Diocesi di Assidona]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Portale|diocesi}}
 
[[Categoria:Diocesi cattoliche in Spagna|Cadice e Ceuta]]
[[Categoria:Diocesi erette da Urbano IV|Cadice]]
[[Categoria:Diocesi erette da Martino V|Ceuta]]
[[Categoria:Cadice]]