Pietro Quintini e Diocesi di Cone: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
mNessun oggetto della modifica
 
Riga 1:
{{Sede titolare della chiesa cattolica
{{Bio
|nome= Chonai
|Nome = Pietro Paolo
|latino= Dioecesis Conensis
|Cognome = Quintini
|immagine= Dioecesis Asiana 400 AD.png
|Sesso = M
|didascalia=Mappa della [[Asia (diocesi)|diocesi civile di Asia]] ([[V secolo]])
|LuogoNascita =Roma
|vescovile=si
|GiornoMeseNascita =24 agosto
|istituita= [[1933]]
|AnnoNascita =1814
|vescovo= ''sede vacante''
|LuogoMorte =Terni
|eretta= ?
|GiornoMeseMorte =8 febbraio
|soppressa= ?
|AnnoMorte = 1865
|informazioni=
|Attività = militare
|regione=
|Epoca = 1800
|stato= [[Turchia]]
|Nazionalità = italiano
|chiesasuiiuris=[[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Patriarcato di Costantinopoli]]
|PostNazionalità = , generale dei [[Bersaglieri]]
|suffraganeadi= [[Arcidiocesi di Cotieo|Cotieo]]
}}Fu inviato a partire dal 1861 dal Governo del Regno d'Italia nel Meridione per combattere il brigantaggio e i cospiratori. Famoso per i suoi metodi "spicci", fu inviato nel Meridione per sedare il brigantaggio. Ai suoi ordini anche una colonna militare che durante la rivolta di Castellammare del Golfo (TP) del 1 gennaio [[1862]], fece fucilare una bambina di appena 8 anni, Angela Romano. Muore a Terni a seguito di un incidente a cavallo.
|mappa=
|ch= 3c97
}}
 
La '''diocesi di [[Chonai]]''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Conensis'') è una sede soppressa del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]] e una [[sede titolare]] della [[Chiesa cattolica]].
== Biografia ==
Figlio di Alessio e Maria Grassetti, nacque a Roma il 24 agosto 1814. Iniziò a la carriera militare come cadetto presso l'[[Esercito dello Stato della Chiesa|esercito pontificio]]. Partecipò ad alcune azioni di guerra, come la difesa di Rieti nel 1931 da parte di rivoltosi avversi allo Stato Pontificio, oppure nella repressione delle rivolte popolari di Cesena dell'anno seguente.<ref name=":0">{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://www.combattentiliberazione.it/terza-guerra-dindipendenza/quintini-pietro|titolo=Quintini Pietro|pubblicazione=Associazione Nazionale Combattenti FF.AA. Regolari Guerra di Liberazione|data=2015-12-10|accesso=}}</ref> Dopo aver sedato ulteriori rivolte nel 1833 e nel 1843 ed essere stato decorato con due medaglie, nel 1848 viene promosso a maggiore, ed inizia a prestare servizio nel 3º Reggimento fucilieri.<ref name=":0" />
 
== NoteStoria ==
Nel 1849, a seguito dei [[Primavera dei popoli|grandi moti del 1848]], Roma diventa sede della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]], uno Stato [[Repubblica|repubblicano]] guidato da un [[triumvirato]] composto da [[Carlo Armellini]], [[Giuseppe Mazzini]] ed [[Aurelio Saffi]]. In questo periodo Quintini partecipa all'insurrezione, e viene promosso tenente colonnello dell'Armata repubblicana, entrando così nello Stato maggiore repubblicano e partecipando alla difesa di Roma del 24 giugno.<ref name=":0" /> A seguito della restaurazione del potere pontificio, chiede di essere dispensato dall'esercito.<ref name=":0" />
Cone, identificabile con Büyükcorca nell'odierna [[Turchia]], è un'antica sede episcopale della [[provincia romana]] della [[Frigia|Frigia Terza]] nella [[Asia (diocesi)|diocesi civile di Asia]]. Faceva parte del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]] ed era [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Cotieo]].
 
In origine Chonai, chiamata anche Demetriopoli,<ref>Da non confondere la [[Arcidiocesi di Colossi|sede arcivescovile di Χωναι]] (Chonai), nome che assunse la città di [[Colossi]] nel [[VII secolo]], con la nostra diocesi di Κωνης (Cones).</ref> faceva parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Sinnada]]. Quando venne creata la provincia della Frigia Terza nel [[IX secolo]], Chonai divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Cotieo. La diocesi è documentata in tutte le ''[[Notitia Episcopatuum|Notitiae Episcopatuum]]'' del patriarcato di Costantinopoli fino al [[XII secolo]].<ref>Jean Darrouzès, [http://www.scribd.com/doc/268014527/Jean-Darrouzes-Notitiae-Episcopatuum-Ecclesiae-Constantinopolitanae ''Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes''], Parigi 1981: indice p. 498, voce ''Kona''.</ref> Tuttavia non sono noti vescovi per questa antica sede episcopale.
Nel 1859, durante la seconda guerra d'indipendenza, si arruolò, con il grado di maggiore, nell'esercito savoiardo, e si distinse per le sue azioni a sostegno del Regno di Sardegna.<ref name=":0" /> Dopo la [[spedizione dei Mille]], e l'annessione del [[Regno delle Due Sicilie]] al nascente [[Regno d'Italia (1861-1946)|Stato italiano]], Quintini fu inviato nel 1861 nell'Italia meridionale al comando del 40º Reggimento fanteria, per sedare il brigantaggio che andava sviluppandosi, essendo nota la sua fama di "specialista" in repressioni. Nel gennaio [[1861]]<nowiki/>al comando della Colonna Mobile degli Abruzzi, si rese protagonista di una serie di uccisioni ai danni di chi sospettò essere un reazionario o un simpatizzante della deposta corona corona borbonica.<ref>{{Cita news|autore=Marco Giuliani|titolo="Piombo su Scurcola Marsicana"|pubblicazione=Roma|data=2017}}</ref>
 
Dal [[1933]] Chonai è annoverata tra le [[Sede titolare|sedi vescovili titolari]] della [[Chiesa cattolica]]; il titolo non è più assegnato dal 24 maggio [[1968]].
Successivamente, si distinse ancora per alcuni eccidi ed esecuzioni sommarie ai danni di disertori borbonici, fuorilegge e sbandati vari.<ref>{{Cita web|url=http://www.eleaml.org/sud/destra_sinistra/ds_colonna_infame.html|titolo=La Colonna Infame|autore=Mino Errico|sito=Eleaml|accesso=2017-02-06}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Angelo Melchiorre|titolo=Il brigantaggio nella Marsica|rivista=|volume=|numero=|url=http://www.brigantaggio.net/Brigantaggio/Storia/Altre/ABRUZZO/Marsica/09.PDF}}</ref>
 
== Cronotassi dei vescovi titolari ==
=== Strage di Castellammare del Golfo ===
* Michal Buzalka † (17 marzo [[1938]] - 7 dicembre [[1961]] deceduto)
Il 30 giugno [[1861]], il governo piemontese introdusse negli ex territori del Regno delle Due Sicilie la [[Servizio militare di leva in Italia|leva obbligatoria]]. La norma era molto impopolare fra la popolazione, non solo perché non era abituata all'arruolamento obbligatorio che sotto i [[Borbone-Due Sicilie]] non esisteva, ma tra l'altro costringeva i giovani a stare sette anni lontani dalla loro casa, e questo era un grosso problema per tutte quelle famiglie contadine che si sarebbero viste sparire il proprio sostentamento per tutto questo tempo. Il 2 gennaio del [[1862]], il malcontento sfociò in piena ribellione, e circa 400 giovani capeggiati da due popolani (Francesco Frazzitta e Vincenzo Chiofalo) assaltarono ed eliminarono tutti i simboli e le strutture dei piemontesi, per poi spargersi per la città a caccia dei “Cutrara” , ossia dei galantuomini liberali che detenevano il potere grazie ai legami con il nuovo governo.<ref>[http://web.tiscali.it/andros2000/cenniweb.htm Cenni Storici su Castellammare]</ref>
* Clarence Edward Elwell † (5 novembre [[1962]] - 24 maggio [[1968]] nominato vescovo di [[Diocesi di Columbus|Columbus]])
 
== Note ==
Il governo piemontese reagì duramente, inviando due navi da guerra, la pirocannoniera "Ardita", proveniente da Trapani, e il vapore "Monzambano", partito da Palermo con i soldati. A bordo delle due navi vi erano reparti dei Bersaglieri, sotto il comando di Quintano. I soldati piemontesi ebbero facilmente la meglio, ed iniziarono a rastrellare la città e le campagne circostanti in cerca di rivoltosi o fiancheggiatori. Nei rastrellamenti, l'esercito trovò solo un piccolo gruppo di persone nascoste in un casolare di campagna, composto da alcune persone estranee ai fatti. Dovendo trovare dei colpevoli da punire per mostrare le conseguenze di una ribellione, decisero di fucilare il gruppo, tra cui vi era presente anche una bambina, Angela Romano, completamente innocente ai fatti.<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://sevenflys.altervista.org/morire-8-anni-fucilata-dai-soldati-del-re-ditalia-triste-storia-siciliana/|titolo=Morire a 8 anni fucilata dai soldati del Re d'Italia: una triste storia siciliana|pubblicazione=SevenFlys|data=|accesso=}}</ref><ref>[http://www.ilportaledelsud.org/castellammare1862.htm La rivolta di Castellammare del Golfo]</ref>
<references />
 
== OnorificenzeBibliografia ==
*{{la}} Michel Lequien, [http://books.google.it/books?id=0agp0mJFG_sC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false ''Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus''], Parigi 1740, Tomo I, coll. 851-852
{{Onorificenze
*{{fr}} Raymond Janin, [http://booksnow.scholarsportal.info/ebooks/oca2/4/dictionnairedhis13bauduoft/dictionnairedhis13bauduoft.pdf v. ''Coné''], in ''Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques'', vol. XIII, Parigi 1956, col. 439
|immagine = Commendatore BAR.svg
 
|nome_onorificenza = Commendatore dell'Ordine Militare d'Italia
== Collegamenti esterni ==
|collegamento_onorificenza = Ordine militare d'Italia
*{{en}} [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d3c97.html La sede titolare] nel sito di www.catholic-hierarchy.org
|motivazione =
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/former/t0557.htm La sede titolare] nel sito di www.gcatholic.org
|data = 30 gennaio 1862
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ufficiale BAR.svg
|nome_onorificenza = Ufficiale dell'Ordine Militare d'Italia
|collegamento_onorificenza = Ordine militare d'Italia
|motivazione =
|data = 03 ottobre 1860
}}
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia
|collegamento_onorificenza = Ordine militare d'Italia
|motivazione =Per il valore dimostrato nel combattimento di Varese del 26 maggio 1859.
|data = 12 luglio 1859
}}
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione =Per l'intelligenza, l'energia e il valore spiegato nel Circolano e nella Marsica nel respingere combattendo le bande reazionarie.
|data = 1 giugno 1981
}}
 
{{Portale|diocesi}}
== Note ==
 
<references />
[[Categoria:Sedi titolari cattoliche|Chonai]]
[[Categoria:Diocesi cattoliche della Turchia soppresse|Chonai]]
[[Categoria:Diocesi soppresse del patriarcato di Costantinopoli|Chonai]]