[[File:Gadus morhua Cod-2b-Atlanterhavsparken-Norway.JPG|thumb|Un merluzzo nordico]]
{{nota disambigua|le macromolecole contenute nelle materie plastiche|[[polimero]]}}
'''Merluzzo''' è un termine usato per indicare diverse specie di [[pesci ossei]] di acque salate appartenenti a diversi generi.
[[File:Plastic household items.jpg|thumb|Vari oggetti in plastica utilizzati in ambito domestico]]
Deriva dal dialetto piemontese "merlus" che indica appunto il merlo del mare
== Generi di merluzzo ==
;appartenenti al genere ''Gadus''
*il [[Gadus morhua|merluzzo nordico]] (''Gadus morhua'');
*il [[Gadus macrocephalus|merluzzo nordico]] (''Gadus macrocephalus'').
*il [[Gadus ogac|merluzzo nordico]] (''Gadus ogac'').
;appartenenti al genere ''Merluccius''
*il [[Merluccius merluccius|nasello]] (''Merluccius merluccius'');
*il [[Merluccius productus|nasello del Pacifico]] (''Merluccius productus'');
*il [[Merluccius hubbsi|nasello atlantico]] (''Merluccius hubbsi'');a
*il [[Merluccius capensis|nasello sudafricano]] (''Merluccius capensis'');
;appartenenti al genere ''Pseudophycis''
*il [[Pseudophycis bachus|merluzzo Bianco di Nuova Zelanda]] (''Pseudophycis bachus'');
;appartenenti al genere ''Trisopterus''
*il [[Trisopterus luscus|merluzzo francese]] o Merluzzetto bruno (''Trisopterus luscus'');
*il [[Trisopterus minutus|merluzzo cappellano]] o Merluzzetto (''Trisopterus minutus'');
;appartenenti al genere ''Pollachius''
*il [[Pollachius pollachius|merluzzo giallo]] (''Pollachius pollachius'');
*il [[Pollachius virens|merluzzo carbonaro]] o Merluzzo nero (''Pollachius virens'');
;appartenenti al genere ''Theragra''
*il [[Theragra chalcogramma|merluzzo dell'Alaska]] (''Theragra chalcogramma'');
;appartenenti al genere ''Aulopus''
*il [[Aulopus filamentosus|merluzzo imperiale]] (''Aulopus filamentosus''), noto anche come Lacerto.
== Gastronomia ==
Le '''materie plastiche''' sono [[materiale|materiali]] [[composto organico|organici]] o semiorganici a elevato [[peso molecolare]], cioè costituite da molecole con una catena molto lunga ([[macromolecola|macromolecole]]), che determinano in modo essenziale il quadro specifico delle caratteristiche dei materiali stessi.<ref> {{cita|Saechtling|p.3}} </ref> <br />
Tanto i merluzzi atlantici quanto quelli mediterranei sono molto sfruttati in [[gastronomia]], perché le loro carni delicate sono molto apprezzate. Particolarmente noti sono il [[baccalà]] e lo [[stoccafisso]], due metodi di conservazione del merluzzo nordico.
Le materie plastiche possono essere costituite da [[polimero|polimeri]] puri o miscelati con additivi o cariche varie. I polimeri più comuni sono prodotti a partire da sostanze derivate dal petrolio, ma vi sono anche materie plastiche sviluppate partendo da altre fonti.
Dal fegato dei merluzzi del genere ''Gadus'' si estrae l'[[olio di fegato di merluzzo]], liquido oleoso ad uso terapeutico, particolarmente ricco di [[retinolo]] (Vitamina A), di [[Vitamina D]] e di acidi grassi [[Omega-3]].
La IUPAC ([[Unione internazionale di chimica pura e applicata]]) nel definire le materie plastiche come "''materiali polimerici che possono contenere altre sostanze finalizzate a migliorarne le proprietà o ridurre i costi''", raccomanda l'utilizzo del termine ''polimeri'' al posto di quello generico di ''plastiche''.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Terminology for biorelated polymers and applications (IUPAC Recommendations 2012)|rivista=[[Pure and Applied Chemistry]]|anno=2012|volume=84|numero=2|pp=377–410|doi=10.1351/PAC-REC-10-12-04|url=http://pac.iupac.org/publications/pac/pdf/2012/pdf/8402x0377.pdf}}</ref>
== Materiali polimerici ==
I materiali polimerici sono generalmente il risultato della [[reazione chimica|reazione]] di [[polimerizzazione]] di una quantità di molecole base ([[monomeri]]) per formare catene anche molto lunghe. Si parla di '''omopolimeri''' se il monomero è unico, '''copolimeri''' se il polimero è ottenuto da due o più monomeri diversi, e di '''leghe polimeriche''' se il materiale è il risultato della [[miscelazione]] di due monomeri che polimerizzano senza combinarsi chimicamente.
Un materiale polimerico è in genere composto da macromolecole costituite dalla stessa tipologia di [[unità ripetitiva]], ma il numero di unità ripetitive varia per ciascuna macromolecola, per cui le macromolecole che costituiscono un materiale polimerico hanno diversa lunghezza, quindi è necessario conoscere la [[Distribuzione (statistica)|distribuzione]] dei pesi molecolari (ovvero la percentuale di macromolecole aventi una specifica lunghezza) per determinare le proprietà chimico-fisiche del materiale polimerico in esame.
=== Classificazione dei materiali polimerici ===
I materiali polimerici puri si dividono in:
* [[termoplastico|termoplastici]]: acquistano malleabilità, cioè rammolliscono, sotto l'azione del calore; possono essere modellati o formati in oggetti finiti e quindi per raffreddamento tornano ad essere rigidi; tale processo può essere ripetuto tante volte
* [[termoindurente|termoindurenti]]: dopo una fase iniziale di rammollimento per riscaldamento, induriscono per effetto della [[reticolazione]]; nella fase di rammollimento per effetto combinato di calore e pressione risultano formabili; se vengono riscaldati dopo l'indurimento non tornano più a rammollire, ma si decompongono carbonizzandosi;
* [[elastomeri]]: presentano elevata deformabilità ed elasticità.
Dal punto di vista pratico, in genere si sfruttano delle opportune mescole, costituite da uno o più materiali polimerici più l'aggiunta di additivi. Per tale motivo, alla classificazione standard dei materiali polimerici si affianca una classificazione "commerciale", secondo la quale i materiali polimerici si dividono in:
* [[Tecnofibre|fibre]]: sono dotati di notevole resistenza meccanica e hanno scarsa [[duttilità]] rispetto agli altri materiali polimerici; ciò vuol dire che sono materiali che si allungano poco se sottoposti a trazione e possono resistere a elevati carichi di rottura;
* materie plastiche: formulate a partire da termoplastici e termoindurenti;
:* [[Resina artificiale|resine]]: particolari materie plastiche formulate a partire da termoindurenti;
* [[gomma|gomme]]: formulate a partire da elastomeri.
== Sviluppo storico ==
[[File:Ve301w.jpg|thumb|Il modello popolare tedesco di radio costruito in bachelite, 1933 (''[[Volksempfänger]]'')]]
Di seguito vengono riportate (in ordine cronologico) alcune tappe dello sviluppo delle materie plastiche.
* [[1855]]: il chimico svizzero [[Georges Audemars]] produce in laboratorio il [[rayon (fibra)|rayon]].<ref name= Fabrics>[http://inventors.about.com/library/inventors/blfabric.htm The History of Fabrics]</ref>
* [[1869]]: lo statunitense [[John Wesley Hyatt]] scopre la [[celluloide]].<ref name=Microsoft>{{Cita|Microsoft Student}}</ref>
* [[1907]]: il chimico belga-statunitense [[Leo Hendrik Baekeland]] produce la [[bachelite]].<ref name=Microsoft/>
* [[1920]]: il chimico tedesco [[Hermann Staudinger]] ipotizza la struttura [[macromolecole|macromolecolare]] delle materie plastiche.<ref name=Microsoft/>
* [[1926]]: [[Waldo Semon]] della [[B.F. Goodrich]] introduce l'uso dei [[plastificanti]] per la sintesi del [[polivinilcloruro]] (PVC).
* [[1928]]: viene sviluppato il [[polimetilmetacrilato]] (PMMA).<ref name=Microsoft/>
* intorno agli [[anni 1920|anni venti]] e [[anni 1930|trenta]]: vengono commercializzate le [[resine ureiche]].<ref name=Microsoft/><ref>[http://www.minerva.unito.it/Storia/Industria_chimica2/chimDue.htm L'industria chimica organica]</ref>
* [[1935]]: [[Wallace Hume Carothers]] della [[DuPont]] sintetizza il [[nylon]].<ref>{{Cita|Weissermel-Arpe|p. 240}}</ref>
* [[1937]]: vengono messe in commercio le [[resine polistireniche]].<ref name=Microsoft/>
* [[1938]]: viene sintetizzato il [[politetrafluoroetilene]] (o PTFE, brevettato e commercializzato come Teflon nel [[1950]]).<ref name=Microsoft/>
* [[1941]]: viene prodotta la prima fibra [[poliestere]], il [[Terylene]].<ref name= Fabrics/>
* [[1941]]: viene sintetizzato il [[poliuretano]] da [[William Hanford]] e [[Donald Holmes]].<ref name= Fabrics/>
* [[1953]]: il chimico tedesco [[Karl Ziegler]] sintetizza il [[polietilene]] (PE).<ref name=Microsoft/>
* [[1954]]: il chimico italiano [[Giulio Natta]] produce il [[polipropilene]] isotattico (commercializzato con il nome [[Moplen]]).<ref name=Microsoft/>
* [[1963]]: Ziegler e Natta ottengono il [[premio Nobel per la chimica]] come riconoscimento dei loro studi sui polimeri.<ref name=Microsoft/>
== Caratteristiche ==
Le caratteristiche vantaggiose delle materie plastiche rispetto ai materiali metallici e non metallici sono la grande facilità di lavorazione, l'economicità, la colorabilità, l'isolamento acustico, termico, elettrico, meccanico (vibrazioni), la resistenza alla corrosione e l'inerzia chimica, nonché l'idrorepellenza e l'inattaccabilità da parte di muffe, funghi e batteri. Quelle svantaggiose sono l'attaccabilità da parte dei solventi (soprattutto le termoplastiche) e degli acidi (in particolare le termoindurenti) e scarsa resistenza a temperature elevate.
Altra peculiarità è l'elevata leggerezza, che va da un minimo di 0,04 - 1 kg/dm³ per il polistirolo ad un massimo di 2,2 kg/dm³ del politetrafluoruetilene (PTFE)<ref>[http://www.tecnocentro.it/ita/tabellapesispec.htm Tabelle pesi specifici (densità)]</ref>, con una resistenza fisica molto eterogenea a seconda del tipo di plastica.
La plastica si ottiene dalla lavorazione del petrolio. Lo smaltimento dei rifiuti plastici, quasi tutti non biodegradabili, avviene di solito per riciclaggio o per stoccaggio in discariche: bruciando materiali plastici negli inceneritori infatti si possono generare [[diossine]] (solo per quanto riguarda i polimeri che contengono atomi di cloro nella loro molecola, come ad esempio il PVC), una famiglia di composti tossici. Queste difficoltà hanno incentivato negli ultimi anni la diffusione della [[bioplastica]], in cui una piccola percentuale di resina è sostituita da farine vegetali quale quella di [[mais]].
== Aggiunta di cariche ==
[[File:Compounding.png|thumb|upright=1.8|Schema rappresentativo dell'aggiunta di cariche, additivi e plastificanti al polimero e successive lavorazioni fino all'ottenimento dei granuli.]]
Alla base polimerica vengono aggiunte svariate sostanze ausiliarie ("cariche", [[additivi per materie plastiche|additivi]] e plastificanti) in funzione dell'applicazione cui la materia plastica è destinata. Tali sostanze possono essere [[plastificante|plastificanti]], [[colorante|coloranti]], [[antiossidante|antiossidanti]], [[lubrificante|lubrificanti]] ed altri componenti speciali.
Tali sostanze hanno quindi la funzione (tra le altre) di stabilizzare, preservare, fluidificare, colorare, decolorare, proteggere dall'ossidazione il polimero, e in genere modificarne le proprietà [[reologia|reologiche]] (lavorabilità), aspetto e resistenza in funzione dell'applicazione che se ne intende fare.
== Polimeri termoplastici ==
{{Vedi anche|Polimeri termoplastici}}
I polimeri termoplastici possono esseri fusi e rimodellati più volte. Hanno una struttura molecolare "a catena aperta", ovvero presentano un basso grado di [[reticolazione]].
=== Polietilene PE ===
{{Vedi anche|Polietilene}}
[[File:Polyethylene_repeat_unit.svg|thumb|upright=0.5|Formula di struttura del polietilene]]
Esistono varie tipologie di polietilene. Tra queste abbiamo:
* HDPE (polietilene ad alta densità): È resistente agli urti.
** Usi: Flaconi, shoppers, tubi per l'acqua e tubi per gas.
* LDPE (polietilene a bassa densità): È la plastica più leggera. È sensibile al calore ma resiste agli agenti chimici. Ha un buon isolamento elettrico.
** Usi: Sacchetti, imballaggi, [[pellicola alimentare|pellicole per alimenti]].
* UHMWPE (polietilene ad ultra-alto peso molecolare): Presenta alta resistenza all'abrasione, alta [[resilienza]] e basso [[coefficiente d'attrito]] radente.
** Usi: Solette per sci, snowboard.
=== Polistirene ===
{{Vedi anche|Polistirene}}
[[File:Polystyrene.svg|thumb|upright=0.5|Formula di struttura del polistirene]]
* PS (polistirene o, più comunemente, polistirolo): Duro e rigido.
** Usi: Scotch per le auto, giocattoli, oggetti d'arredamento, stoviglie in plastica, gusci di elettrodomestici.
* Polistirene espanso: Resina polistirenica a forma schiumosa; ha bassissimo peso specifico e conducibilità termica; buona elasticità.
** Usi: Imballaggi, isolamento termico ed elettrico dei muri
=== Altri polimeri termoplastici ===
[[File:PET.png|thumb|Formula di struttura del polietilene tereftalato]]
[[File:Polyvinylchlorid.svg|thumb|upright=0.5|Formula di struttura del polivinilcloruro]]
* PET ([[polietilene tereftalato]]): Consente di ottenere fogli sottili e leggeri. Resistente al calore fino a 250 °C ed impermeabile ai gas.
** Usi: Contenitori per liquidi, vaschette per frigo e forno.
* PVC ([[polivinilcloruro]] o cloruro di polivinile): È la plastica più utilizzata. Ha buone proprietà meccaniche e chimiche.
** Usi: Finestre, serramenti esterni, giocattoli, bottiglie, contenitori, grondaie, calzature, rivestimenti di fili elettrici, tapezzerie, finta pelle.
* PP ([[polipropilene]]): È resistente al calore ed agli agenti chimici. Ha un buon isolamento elettrico.
** Usi: Nel settore casalingo, parti di elettrodomestici, valigeria, imballaggi, lastre e tubazioni per l'edilizia.
* PA - poliammide ([[nylon]]): Una fra le prime plastiche scoperte. Resistente all'usura e non infiammabile.
** Usi: Ingranaggi, apparecchi radiotelevisivi, abbigliamento.
* [[Resine acriliche]]: Simili al vetro perché sono trasparenti.
** Usi: fusori delle lampade, coperture trasparenti, oggetti d'arredamento.
* [[celluloide|nitrato di cellulosa e/o celluloide]]: La prima plastica in assoluto ad essere scoperta. Simile alla [[madreperla]]
** Usi: pettini, tasti, oggetti che imitano l'avorio.
* ABS ([[Acrilonitrile butadiene stirene]]): Giocattoli, modellismo, stampa 3D.
* PLA ([[acido polilattico]]): prodotta utilizzando come materia prima il mais, tramite un processo biotecnologico che permette di ottenere capacità produttiva elevata e una gamma di prodotti diversificati;
** Usi: contenitori compostabili, stampa 3D.
* [[Politetrafluoroetilene|PTFE]]: Politetrafluoroetilene comunemente noto come Teflon
== Polimeri termoindurenti ==
{{vedi anche|Polimeri termoindurenti}}
Possono essere formati una sola volta, perché, se sottoposti al calore una seconda volta, carbonizzano.
=== Resine termoindurenti ===
* [[Resine fenoliche]]: Le caratteristiche dipendono dai materiali con cui sono mescolate.
** Usi: Settore casalingo, mobili per televisori.
* [[poliuretano|Resine poliuretaniche]]: Dure e colorate. Hanno buone proprietà meccaniche e sono facilmente lavorabili.
** Usi: Spine, prese, elettrodomestici, interruttori.
* [[Resina melamminica|Resine melamminiche]]: Buona resistenza alle alte temperature e all'umidità.
** Usi: Laminati, settore casalingo, arredamenti, vernici.
* [[resina epossidica|Resine epossidiche]]: Eccellente adesività, resistenza al calore e chimica. Inoltre possiedono buone proprietà meccaniche e sono ottimi isolanti elettrici.
** Usi: Vernici, rivestimenti, adesivi e materiali compositi.
* [[Resine poliesteri insature]]: Sono leggere, facilmente lavorabili e resistenti agli agenti atmosferici.
** Usi: Piscine, coperture per tetti.
* [[Resina vinilestere|Resine vinilestere]]: Caratteristiche molto simili alle resine poliestere ma dotate di migliori caratteristiche chimiche e meccaniche.
** Usi: Manufatti sportivi (canoe, piccole imbarcazioni), serbatoi per uso alimentare.
== Classificazione delle materie plastiche ==
{{vedi anche|Riciclaggio dei rifiuti|Codici universali internazionali di riciclaggio}}
Le materie plastiche si classificano con un sistema americano detto [[Society of the Plastics Industry|SPI]] (''Society of the Plastics Industry''), che consiste in un triangolo (che è il simbolo del riciclo) con un numero dentro (che corrisponde a un tipo di materia plastica).
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
|-
!Simbolo
!Cod.riciclo
!Abbreviazione
!Nome del polimero
!Usi
|-
| [[File:Plastic-recyc-01.svg|70px]]
| 1
| '''PETE o PET'''
| [[Polietilene tereftalato]] o arnite
| Riciclato per la produzione di fibre poliestere, fogli termoformati, cinghie, bottiglie per bevande. (vedi: [[Riciclaggio del pet|Riciclaggio delle bottiglie in pet]])
|-
| [[File:Plastic-recyc-02.svg|70px]]
| 2
| '''HDPE'''
| [[Polietilene|Polietilene ad alta densità]]
| Riciclato per la produzione di contenitori per liquidi, sacchetti, imballaggi, tubazioni agricole, basamenti a tazza, paracarri, elementi per campi sportivi e finto legno.
|-
| [[File:Plastic-recyc-03.svg|70px]]
| 3
| '''PVC o V'''
| [[Cloruro di polivinile]]
| Riciclato per tubazioni, recinzioni, e contenitori non alimentari.
|-
| [[File:Plastic-recyc-04.svg|70px]]
| 4
| '''LDPE'''
| [[Polietilene|Polietilene a bassa densità]]
| Riciclato per sacchetti, contenitori vari, dispensatori, bottiglie di lavaggio, tubi, e materiale plastico di laboratorio.
|-
| [[File:Plastic-recyc-05.svg|70px]]
| 5
| '''PP'''
| [[Polipropilene]] o [[Moplen]]
| Riciclato per parti nell'industria automobilistica e per la produzione di fibre.
|-
| [[File:Plastic-recyc-06.svg|70px]]
| 6
| '''PS'''
| [[Polistirene]] o Polistirolo
| Riciclato per molti usi, accessori da ufficio, vassoi per cucina, giocattoli, videocassette e relativi contenitori, pannelli isolanti in [[Polistirene#Applicazioni|polistirolo espanso]] (es. [[Styrofoam]]).
|-
| [[File:Plastic-recyc-07.svg|70px]]
| 7
| '''ALTRI'''
| Altre plastiche, tra le quali [[PMMA|Polimetilmetacrilato]], [[Policarbonato]], [[Acido polilattico]], [[Nylon]] e [[Fibra di vetro]].
|
|}
== Lavorazioni delle materie plastiche ==
[[File:Extruder with sheet die.jpg|thumb|upright=1.4|Rappresentazione di un estrusore]]
Molte materie plastiche ([[nylon]], [[Politetrafluoroetilene|teflon]], [[plexiglas]] ecc.) si prestano bene a [[processo di produzione industriale|processi di produzione industriale]] con macchine utensili in modo del tutto analogo ai materiali metallici; per questo vengono spesso prodotte in semilavorati (barre, [[profilato|profilati]], [[lastra|lastre]] eccetera) da cui i prodotti finiti (ad esempio [[boccola|boccole]], [[Rullo (trasporto)|rulli]], [[Anello (gioiello)|anelli]], [[perno|perni]], [[ruota|ruote]]) vengono ricavati con lavorazioni meccaniche.
Tra le lavorazioni a cui vengono sottoposte le materie plastiche, si annoverano:<ref name=Villav2072>{{Cita|Villavecchia|p. 2072}}</ref>
* [[stampaggio per compressione]]
* [[stampaggio ad iniezione]]<ref>{{Cita|Cangialosi|pp. 97-102}}</ref>
* [[stampaggio per trasferimento]]
* formatura per [[estrusione]]<ref>{{Cita|Cangialosi|pp. 103-108}}</ref>
* [[calandratura]]
* [[spalmatura]]
* [[colata]]
* [[soffiaggio]]<ref>{{Cita|Cangialosi|pp. 109-112}}</ref>
* [[termoformatura]]<ref>{{Cita|Cangialosi|pp. 113-116}}</ref>
* [[estrusione in bolla]]
* [[pultrusione]]
* [[vulcanizzazione]].
=== Stampaggio per compressione ===
Lo stampaggio per compressione è un processo di lavorazione impiegato per le materie plastiche termoindurenti (ma talvolta è utilizzato anche per i termoplastici).<ref name=Villav2072/>
Nello stampaggio per compressione il polimero, inizialmente in forma di polvere o ''[[Pellet di materie plastiche|pellet]]'' (pastiglie),<ref name=Villav2072/> viene sottoposto ad elevate pressioni, e in questa maniera si realizza il processo di [[reticolazione]].
=== Stampaggio ad iniezione ===
{{vedi anche|Stampaggio ad iniezione}}
La lavorazione più usata per produrre in serie oggetti in plastica è lo stampaggio ad iniezione. Si fa con speciali [[pressa|presse]] (dette "presse per iniezione termoplastica"), che fondono i granuli di materia plastica e la iniettano ad alta velocità e pressione negli stampi, dove il polimero, raffreddandosi, assume la geometria voluta.<ref name=Villav2072/>
Lo stampaggio per iniezione viene impiegata sia nel caso di materiali termoplastici che termoindurenti.<ref name=Villav2072/>
=== Stampaggio per trasferimento ===
Nello stampaggio per trasferimento il polimero viene portato ad una temperatura tale da rammollirsi e al tempo stesso evitando la reticolazione, che viene svolta successivamente, in uno stampo chiuso in cui la massa rammollita viene trasferita (da cui il nome del processo).<ref name=Villav2072/>
=== Formatura per estrusione ===
Nella formatura per estrusione il materiale viene spinto grazie ad una vite attraverso un'apertura. La forma finale del polimero (che fluisce in maniera continua) dipende dalla geometria dell'apertura.<ref name=Villav2072/>
Questo processo si utilizza per i materiali termoplastici e talvolta per quelli termoindurenti.<ref name=Villav2072/>
I tubi in plastica vengono prodotti tramite questo processo.
=== Soffiaggio ===
Utilizzato per produrre corpi cavi (come [[bottiglia|bottiglie]], fustini, bombole) consiste nel dilatare una certa porzione di resina di forma cilindrica con un getto d'aria sotto pressione, fino a farla aderire alle pareti di uno stampo; la produzione di oggetti cilindrici è realizzata facendo precedere la fase di soffiatura da una fase di estrusione per la realizzazione del tubo di alimentazione alla soffiatura. La formatura per soffiatura viene impiegata anche per la produzione dei gusci di certi tipi di [[casco]].
=== Termoformatura ===
{{vedi anche|Termoformatura}}
Un altro processo che ha una buona applicazione nella produzione di prodotti in plastica è la [[termoformatura]], dove si parte da granuli di [[polistirolo]] o [[polipropilene]]. Si tratta dell'[[estrusione]] di film o di lastre che vengono fatte passare, a temperatura adeguata, in uno stampo nel quale l'oggetto voluto viene forgiato con la pressione dell'aria compressa o dell'aria atmosferica, con attrezzature di produzione molto economiche.
=== Estrusione in bolla ===
Un metodo diffuso per ottenere pellicole di [[polietilene]] è l''''estrusione in bolla'''. Consiste nel far passare il polimero scaldato dall'estrusore attraverso una filiera circolare posta in posizione orizzontale. Il film ottenuto è raffreddato e fatto passare attraverso una calandra di traino che chiude il sistema. È anche inserita dell'aria per aumentare il volume del sistema, gonfiando ciò che assomiglia molto ad un pallone. In questo modo si produce il film [[termoretraibile]] usato per produrre imballaggi.
=== Pultrusione ===
La [[pultrusione]] è un processo continuo che permette di produrre profilati plastici rinforzati da fibre, come ad esempio la [[fibra di carbonio]] e la [[fibra di vetro]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Hansjürgen Saechtling|titolo=Manuale delle materie plastiche|ed=9|url= http://books.google.it/books?id=WlpNd4MA_TIC&printsec=frontcover&dq=manuale+delle+materie+plastiche&hl=it&sa=X&ei=Zot3UpTyPPOZ0AXGhICADA&ved=0CEQQ6AEwAA#v=onepage&q=manuale%20delle%20materie%20plastiche&f=false|editore=Tecniche Nuove|anno=2006|isbn=88-481-1671-X|cid=Saechtling}}
* {{cita libro | cognome= | nome= | titolo= Materie plastiche. Microsoft Student 2008 (DVD) | editore= Microsoft Corporation | città= | anno= 2007 |cid= Microsoft Student |url= http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761553604/Materie_plastiche.html}}
* {{cita libro | cognome= Cangialosi | nome= Filippo | titolo= Proprietà e lavorazione delle materie plastiche | editore= EuroPass | città= | anno= |url= http://books.google.it/books?id=CzBAkfXON2oC&client=firefox-a&source=gbs_navlinks_s |cid= Cangialosi |isbn= 88-89354-00-3}}
* {{cita libro | cognome= Salvi | nome= Sergio Antonio | titolo= Plastica Tecnologia Design | editore= Hoepli | città= Milano | anno= 1997 |url= http://www.hoepli.it/titoli.asp?autore=SALVI+SERGIO+A.&mcs=0 | isbn= 88-203-2294-3 }}
* {{cita libro | cognome= Villavecchia | nome= Vittorio | coautori= Gino Eigenmann, Ivo Ubaldini | titolo= Nuovo dizionario di merceologia e chimica applicata, Volume 5 | editore= Hoepli | città= | anno= 1975 |url= http://books.google.it/books?id=rZU5kEeKOEMC&client=firefox-a&source=gbs_navlinks_s |cid= Villavecchia |isbn= 88-203-0532-1 }}
* {{cita libro
|cognome= Weissermel
|nome= Klaus
|coautori= Hans-Jürgen Arpe, Charlet R. Lindley
|titolo= Industrial organic chemistry
|edizione= 4
|anno= 2003
|editore= Wiley-VCH
|lingua= inglese
|url= http://books.google.com/books?id=OUGVPYqtnNgC&dq=weissermel+arpe+%22industrial+organic+chemistry%22&hl=it&source=gbs_navlinks_s
|isbn= 3-527-30578-5
|cid= Weissermel-Arpe}}
* {{cita libro | cognome= Guaita | nome= M. | coautori= F. Ciardelli, F. La Mantia | titolo= Fondamenti di scienza dei polimeri | editore= Nuova Cultura | città= | anno= 2006 | isbn= 88-89362-90-1 | cid= Guaita | url= http://books.google.it/books?id=kBV4AAAACAAJ}}
* {{cita libro | cognome= La Mantia | nome= Francesco | titolo= Handbook of plastics recycling | editore= iSmithers Rapra Publishing | città= | anno= 2002 | lingua= inglese | isbn= 1-85957-325-8 | cid= La Mantia, Handbook of plastics recycling | url= http://books.google.it/books?id=TBrOGJqvgcMC}}
* {{cita libro | cognome= La Mantia | nome= Francesco Paolo | titolo= Recycling of plastic materials | editore= ChemTec Publishing | città= | anno= 1993 | lingua= inglese | isbn= 1-895198-03-8 | cid= La Mantia, Recycling of plastic materials | url= http://books.google.it/books?id=1Blt9giGuTIC}}
==[[Sovrapesca]]==
A causa della pesca industriale eccessiva le popolazioni di merluzzo atlantico si stanno esaurendo.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* Mark Kurlansky , ''Il merluzzo : storia del pesce che ha cambiato il mondo '' ,Mondadori , Milano , 1999 , trad. Giuseppe Bernardi
* Achille Morricone e Vincenzo Pedicino, ''Dizionario dietetico degli alimenti'', Milano, Vallardi editore, 1986
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sul|wikt}}
== Voci correlate ==
* [[BioplasticaStoccafisso]]
* [[Plastica di canapaBaccalà]]
* [[Bondomass]]
* [[Mater-Bi]]
* [[Oppanol]]
* [[Pacific Trash Vortex]]
* [[Pellet di materie plastiche]]
* [[Polimeri]]
* [[Riciclaggio della plastica]]
* Riciclaggio della plastica, in [[Riciclaggio dei rifiuti#Il caso della plastica|Riciclaggio dei rifiuti]]
* [[Sacchetto di plastica]]
* [[Stampaggio di materie plastiche]]
* [[Temperatura di transizione vetrosa]]
* [[Termoretraibile]]
==Collegamenti esterni==
== Altri progetti ==
* {{EI|merluzzo|Merluzzo}}
{{interprogetto|etichetta=plastica|commons=Category:Plastics|wikt=plastica}}
* {{Treccani|merluzzo|Merluzzo}}
{{Wikilibro|Materie plastiche}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.designdictionary.co.uk/it/plastica.htm Plastica - Design Dictionary] Denominazione generica di materiale plastico.
* [http://www.polimerica.it ''Polimerica''] Quotidiano online sul mondo delle materie plastiche.
* [http://www.americanchemistry.com/s_plastics/bin.asp?CID=1102&DID=4645&DOC=FILE.PDF Spiegazione dei vari simboli identificativi delle materie plastiche]
* {{Thesaurus BNCF}}
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