J. D. Salinger e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 17: differenze tra le pagine

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{{Citazione|Io abito a [[New York]], e pensavo al laghetto di [[Central Park]], vicino a Central Park South. Chi sa se quando arrivavo a casa l'avrei trovato gelato, mi domandavo, e se era gelato, dove andavano le [[anatra|anatre]]? Chi sa dove andavano le anatre quando il laghetto era tutto gelato e col ghiaccio sopra. Chi sa se qualcuno andava a prenderle con un camion per portarle allo zoo o vattelappesca dove. O se volavano via.|J.D. Salinger, ''[[Il giovane Holden]]'', p.16, edizione Einaudi, trad. [[Adriana Motti]]}}
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{{Bio
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|Nome = J. D.
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|Cognome = Salinger
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|PostCognomeVirgola = all'anagrafe '''Jerome David Salinger'''
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|Sesso = M
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|LuogoNascita = New York
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|GiornoMeseNascita = 1º gennaio
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|AnnoNascita = 1919
|LuogoMorte = Cornish
|LuogoMorteLink = Cornish (New Hampshire)
|GiornoMeseMorte = 27 gennaio
|AnnoMorte = 2010
|Attività = scrittore
|Epoca = 1900
|Nazionalità = statunitense
|Immagine = Portrait of Jerome David Salinger.jpg
|Didascalia=Ritratto di Jerome David Salinger
|DimImmagine=190
}}
[[File:J. D. Salinger Signature.svg|right|230px]]
È divenuto celebre per ''[[Il giovane Holden]]'' (''The Catcher in the Rye''), un classico [[romanzo di formazione]] che ha conosciuto una enorme popolarità fin dalla sua pubblicazione nel [[1951]].
 
I temi principali nei lavori di Salinger sono la descrizione dei pensieri e delle azioni di giovani disadattati, la capacità di redenzione che i bambini hanno su questi, e il disgusto per la società borghese e convenzionale.
Salinger fu uno degli ispiratori del movimento letterario della [[Beat Generation]], insieme ad altri autori.<ref>come [[Ralph Waldo Emerson]], [[Henry David Thoreau]], [[Walt Whitman]], [[Louis-Ferdinand Céline]] e il movimento degli ''[[Angry Young Men]]''</ref>
 
Salinger partecipò poco più che ventenne alla [[seconda guerra mondiale]] e fu tra i primi soldati americani ad entrare in un [[lager]] [[nazista]], esperienza che lo segnerà emotivamente.
Dal [[1953]] lasciò la sua città, [[New York]], andando a vivere a [[Cornish (New Hampshire)|Cornish]] riducendo progressivamente i contatti umani fino a vivere praticamente da recluso a partire dal [[1980]], forse a causa della difficoltà ad adattarsi alle luci della ribalta.
 
Salinger era conosciuto per la sua natura schiva e riservata, spesso venne descritto come un [[misantropo]]<ref name=Maynard>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/maggio/25/Joyce_Maynard_mio_tormento_chiama_co_0_9905255340.shtml|titolo=Joyce Maynard: il mio tormento si chiama Salinger|accesso=26 dicembre 2013}}</ref>; nell'arco di cinquant'anni ha rilasciato pochissime interviste: ad esempio nel [[1953]] ad una studentessa per la pagina scolastica ''The Daily Eagle'' di Cornish, nel [[1974]] a ''[[The New York Times]]'' (la sua ultima intervista). Non effettuò apparizioni pubbliche, né pubblicò nulla di nuovo dal [[1965]] (anno in cui apparve sul ''New Yorker'' un ultimo racconto) fino alla morte, benché, secondo molte testimonianze, avesse continuato a scrivere.
 
== Biografia ==
=== La vita ===
Jerome David Salinger nacque a [[New York]] il 1º gennaio del [[1919]], da Sol Salinger, un commerciante [[statunitense]] figlio di immigrati [[Lituania|lituani]] di [[Ebrei|origine ebraica]], e da Miriam Salinger, una casalinga statunitense di origini [[Scozia|scozzesi]], [[Germania|tedesche]] e [[Irlanda|irlandesi]].<ref name="sonny">{{Cita news |url= http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,938775,00.html |titolo=Dall'articolo "Sonny: An Introduction" |editore=Time Magazine|data=15 settembre 1961 |accesso=25 giugno 2007}}</ref> La madre di Salinger nacque con il nome di ''Marie Jillich'' ma, quando si sposò, adottò il cognome del marito, cambiò il proprio nome in ''Miriam '' e si convertì alla [[Ebraismo|religione ebraica]]; J. D. non seppe che sua madre era convertita fino al giorno del suo [[bar mitzvah]].<ref>Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 20.</ref> Jerome David fu il secondo figlio della coppia, dopo la primogenita ''Doris'', nata nel [[1911]].<ref>Alexander (1999). p. 32.</ref>
[[File:1133 Park Avenue cloudy jeh.jpg|thumb|upright|La casa di Salinger a New York]]
Il giovane Salinger frequentò le scuole pubbliche nell'[[Upper West Side]] di [[Manhattan]], completando gli studi di base alla ''[[McBurney School]]'', dopodiché fu felice di sottrarsi all'iperprotettività della madre iscrivendosi al [[Valley Forge Military Academy and College]] di [[Wayne (contea di Delaware, Pennsylvania)|Wayne]] in [[Pennsylvania]].<ref>Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 31.</ref> Nonostante avesse già in precedenza scritto sul giornalino scolastico della ''McBurney'', è alla ''Valley Forge'' che Salinger iniziò a scrivere racconti "la notte, sotto le coperte, con l'aiuto di una pila elettrica."<ref>Alexander (1999). p. 42.</ref>
 
Si iscrisse poi come matricola alla [[New York University]], ma nella primavera successiva abbandonò i corsi per accettare un lavoro su di una nave da crociera. In autunno si convinse ad apprendere il lavoro del padre nel settore dell'importazione di carne, e fu mandato presso la filiale di [[Vienna]] della società, dove perfezionò la conoscenza del [[Lingua francese|francese]] e del [[Lingua tedesca|tedesco]].
 
Lasciò l'[[Austria]] solo un mese prima che il paese cadesse sotto il controllo di [[Adolf Hitler|Hitler]], il 12 marzo [[1938]]. L'autunno seguente frequentò l'''[[Ursinus College]]'' di [[Collegeville (Pennsylvania)|Collegeville]], ma lo fece soltanto per un semestre. Nel [[1939]] frequentò poi il corso serale di scrittura della ''[[Columbia University]]''. Il suo insegnante era ''Whit Burnett'', a lungo direttore della rivista ''Story Magazine''. Nel corso del secondo semestre Burnett capì che quel giovane autore aveva talento e, nel numero di marzo/aprile [[1940]] della rivista, pubblicò il racconto di debutto di Salinger, un breve ritratto di alcuni giovani senza uno scopo nella vita intitolato ''The Young Folks''. Burnett e Salinger da allora rimasero a lungo in contatto epistolare, anche se un insieme di incomprensioni, alcune causate dalla proposta di pubblicare una raccolta di racconti a sua volta intitolata ''The Young Folks'', finì per allontanarli.
 
=== La seconda guerra mondiale ===
Nel [[1941]] Salinger iniziò una relazione sentimentale con [[Oona O'Neill]], figlia di [[Eugene O'Neill]], a cui scriveva ogni giorno lunghissime lettere. La relazione finì quando Oona iniziò a frequentare [[Charlie Chaplin]]. Salinger fu sorteggiato per servire sotto le armi nel [[1942]] e, con il ''12º reggimento di fanteria degli Stati Uniti'', partecipò ad alcune delle più dure battaglie della [[seconda guerra mondiale]], tra cui lo sbarco ad [[Utah Beach]] nel [[D-Day]] e la [[Offensiva delle Ardenne|battaglia delle Ardenne]]. Durante l'avanzata dalla [[Normandia]] verso la [[Germania]] conobbe [[Ernest Hemingway]], allora corrispondente di guerra da [[Parigi]], e rimase in contatto epistolare con lui. Dopo aver letto gli scritti di Salinger, Hemingway commentò "Gesù ! Ha un talento straordinario!".<ref name="sonny"/>
 
Fu assegnato al servizio di controspionaggio, nell'ambito del quale interrogò i prigionieri di guerra, mettendo a frutto la propria conoscenza delle lingue. Fu tra i primi soldati ad entrare in un [[campo di concentramento]] liberato dagli alleati, forse uno dei sotto-campi di [[campo di concentramento di Dachau|Dachau]]. In seguito disse alla figlia "''È impossibile non sentire più l'odore dei corpi bruciati, non importa quanto a lungo tu viva.''"<ref>Salinger, M (2000) ''Dream Catcher'', p. 55.</ref> Questa esperienza, forse, lo segnò duramente sotto il profilo emotivo (dopo la sconfitta della Germania fu ricoverato per alcune settimane in ospedale per curare una sindrome da reazione allo stress del combattimento) ed è probabile che si sia servito dei propri ricordi di guerra in molti dei suoi racconti, come ''For Esmé with Love and Squalor'', narrato in prima persona da un soldato rimasto traumatizzato. Sia nel corso della sua esperienza di guerra che quando questa ebbe termine, continuò a pubblicare racconti su riviste di alto profilo come ''[[Collier's Weekly]]'' e il ''[[Saturday Evening Post]]''.
 
Dopo la fine della guerra, Salinger si offrì per trascorrere un periodo di sei mesi dedicato all'attività di de-nazificazione della Germania, nel corso del quale incontrò una donna tedesca di nome ''Sylvia'' che poi sposò nel [[1945]]. La portò con sé negli Stati Uniti, ma il matrimonio fallì dopo appena otto mesi e Sylvia tornò in Germania.<ref>Alexander (1999). p. 113.</ref> Nel [[1972]], mentre era assieme a sua figlia Margaret, ricevette una lettera da parte di Sylvia. Guardò la busta, la stracciò e la gettò via. Disse che era la prima volta che riceveva sue notizie da quando l'aveva lasciato, ma "quando aveva chiuso con una persona, aveva chiuso per sempre"<ref>Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 359.</ref>.
 
=== Dal ''The New Yorker'' ai romanzi ===
Nel [[1948]] Salinger propose al ''[[The New Yorker]]'' un breve racconto intitolato ''[[Un giorno ideale per i pescibanana]]''. Alla redazione della rivista, nota per essere severa nei giudizi, rimasero così impressionati dalla "''eccezionale qualità del racconto''" che i suoi [[curatore editoriale|curatori editoriali]] lo accettarono immediatamente per la pubblicazione e fecero firmare allo scrittore un contratto che concedeva loro il diritto di prelazione su tutti i suoi futuri lavori.<ref>Alexander (1999). p. 124.</ref> L'entusiasmo con cui ''Bananafish'' fu accolto, unito al fatto che a Salinger non piaceva che i racconti fossero modificati dai "furbastri"<ref>N.d.T. Si riferisce ai curatori editoriali. Il termine potrebbe essere tradotto anche come "i lisciatori"</ref>, spinse lo scrittore a pubblicare i suoi lavori quasi esclusivamente sul ''The New Yorker''.<ref>Alexander (1999). p. 130.</ref> ''Bananafish'' tuttavia non rappresentava in realtà la prima volta che Salinger entrava in contatto con la rivista; nel [[1942]] avevano accettato di pubblicare un racconto intitolato ''Slight Rebellion off Madison'', in cui era presente un personaggio semi-autobiografico chiamato [[Holden Caulfield]]. Il racconto però non venne poi pubblicato a causa della guerra. ''Slight Rebellion'' era collegato a varie altre storie che avevano come protagonista la famiglia Caulfield, ma il punto di vista con cui vennero affrontate si spostò poi dal fratello maggiore, Vince, al minore, Holden.
 
Salinger aveva confidato a varie persone che sentiva che il personaggio di Holden meritava di essere il protagonista di un romanzo. Nel [[1951]] uscì quindi ''[[Il giovane Holden]]'', che riscosse un immediato successo, anche se le prime reazioni della critica non furono unanimi nel giudicarlo positivamente. Nel [[1953]], in un'intervista rilasciata ad un giornalino scolastico, Salinger ammise che il romanzo era "una specie di autobiografia", spiegando che "la mia adolescenza fu molto simile a quella del ragazzo del libro.... è stato un grande sollievo parlarne alla gente."<ref>Crawford (2006). p. 4.</ref>
 
Il romanzo è dominato dal personaggio di Holden, complesso e ricco di sfumature, e la trama è in sé piuttosto semplice. Divenne famoso per l'eccezionale abilità di Salinger nel cogliere i più complessi particolari e dettagli, per la cura delle descrizioni, per il tono ironico e per le atmosfere tristi e disperate con cui viene dipinta [[New York]].
[[File:Catcher-in-the-rye-red-cover.jpg|thumb|left|upright|Copertina di un'edizione canadese de ''Il giovane Holden'']]
Tuttavia, alcuni lettori si scandalizzarono per il fatto che Salinger affrontava la religione in termini critici e dissacratori e parlava di sesso nell'adolescenza in modo aperto e disinvolto: la popolarità del libro iniziò così a vacillare. Diversi critici sostennero che il libro non andava considerato come un'opera letteraria seria, motivando l'opinione con il tono spontaneo ed informale con cui era scritto. Il romanzo fu vietato dalla [[censura]] in alcuni paesi ed in alcune scuole statunitensi per il suo uso disinvolto di un linguaggio volgare; la parola ''goddamn'' (It. "maledizione !") vi compare 255 volte insieme ad un certo numero di ''fuck'' (It "fotti !"); sono inoltre presenti alcune situazioni piuttosto scabrose, come l'incontro con una prostituta.
 
Il romanzo è comunque tuttora popolarissimo, specialmente negli Stati Uniti, dove è considerato una perfetta descrizione dell'[[angoscia]] adolescenziale. È piuttosto facile trovare ''Il giovane Holden'' nella lista delle letture obbligatorie per gli studenti delle scuole superiori.
 
Nel luglio del [[1951]] il suo amico e curatore editoriale del ''New Yorker'' [[William Maxwell]], in un articolo sulla rivista ''Book of the Month Club News'', chiese a Salinger di spiegare quali fossero le sue influenze letterarie. Salinger disse: "Uno scrittore, quando gli viene chiesto di parlare della sua arte, dovrebbe alzarsi in piedi e gridare forte semplicemente i nomi degli autori che ama. Io amo [[Franz Kafka|Kafka]], [[Gustave Flaubert|Flaubert]], [[Lev Nikolaevič Tolstoj|Tolstoj]], [[Anton Čechov|Čechov]], [[Fëdor Michajlovič Dostoevskij|Dostoevskij]], [[Marcel Proust|Proust]], [[Sean O'Casey|O'Casey]], [[Rainer Maria Rilke|Rilke]], [[Federico Garcia Lorca|Garcia Lorca]], [[John Keats|Keats]], [[Arthur Rimbaud|Rimbaud]], [[Robert Burns|Burns]], [[Emily Brontë|E. Brontë]], [[Jane Austen]], [[Henry James]], [[William Blake|Blake]], [[Samuel Taylor Coleridge|Coleridge]]. Non farò alcun nome di autori ancora in vita. Penso che non sia giusto."<ref>Al Silverman ed. ''The Book of the Month: Sixty Years of Books in American Life''. [[Boston]]: Little, Brown, 1986. ISBN 0-316-10119-2. pp. 129–130.</ref>
 
Nel [[1953]] Salinger pubblicò una raccolta di sette racconti tratti dal ''The New Yorker'' (tra di essi c'è ''Bananafish'') oltre ad altri due che la rivista aveva rifiutato. La raccolta fu pubblicata con il titolo di ''[[Nove racconti]]''. Anche questo libro riscosse molto successo, anche se lo scrittore, già restio a pubblicizzare i suoi lavori, non avrebbe permesso al curatore editoriale di ritrarre i suoi personaggi nelle illustrazioni della sovraccoperta perché i lettori non si creassero idee preconcette sull'aspetto che avrebbero dovuto avere.
 
=== Il ritiro dalla vita pubblica ===
Dopo aver raggiunto una grande notorietà grazie a ''Il giovane Holden'', Salinger si rinchiuse gradualmente in se stesso. Nel 1953 si trasferì da New York a [[Cornish (New Hampshire)|Cornish]], nel [[New Hampshire]]. Nel periodo successivo al trasferimento nella cittadina si mostrò relativamente socievole, in particolare con gli studenti della Windsor High School, che frequentemente invitò a casa sua per ascoltare dischi e discutere di problemi scolastici.<ref name="twelve">Crawford (2006). p. 12-14.</ref> Una di questi studenti, ''Shirley Blaney'', convinse Salinger a concederle un'intervista per la pagina dedicata alla scuola del ''The Daily Eagle'', il quotidiano locale. Tuttavia, dopo che l'intervista della Blaney apparve in "magnifica evidenza" nella parte del giornale dedicata agli editoriali, Salinger interruppe ogni contatto con gli studenti senza alcuna spiegazione.<ref name="twelve"/> Si fece inoltre vedere in città con frequenza molto minore, e prese a frequentare un solo amico, il giurista [[Learned Hand]], ma anch'egli in modo piuttosto irregolare.
 
Nel giugno del [[1955]], all'età di 36 anni, sposò la studentessa Claire Douglas. In dicembre nacque la loro primogenita [[Margaret Salinger|Margaret]], mentre nel [[1960]] nacque il secondo figlio, [[Matt Salinger|Matt]]. Salinger insistette perché Claire abbandonasse gli studi, solo quattro mesi prima di laurearsi, e andasse a vivere con lui, cosa che la ragazza fece. Alcuni particolari del racconto ''Franny '', pubblicato nel gennaio 1955, sono ispirati a Claire, tra cui il fatto che Claire possedeva una copia del libro [[La via di un pellegrino]].<ref>Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 84.</ref> Sia per l'isolamento della località in cui vivevano che per l'inclinazione personale dello scrittore, finirono per trascorrere lunghi periodi di tempo senza praticamente mai vedere nessuno. La figlia Margaret racconta che la madre ammise che vivere con Salinger non era facile, sia per l'isolamento sia per il suo carattere dominante; inoltre era gelosa del fatto che la figlia andava sostituendola, finendo per rappresentare l'affetto principale per il marito.<ref>Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 115.</ref>
 
La piccola Margaret era ammalata la maggior parte del tempo, ma Salinger, che seguiva i dettami della [[Cristianesimo scientista|Chiesa scientista]], rifiutava di portarla da un medico. Anni dopo Claire confessò a Margaret che aveva praticamente superato il limite di rottura, e aveva progettato di ucciderla per poi suicidarsi. Stava per succedere durante un viaggio a New York in compagnia del marito. Claire però fu vinta dall'impulso di prendere la figlia dall'hotel in cui alloggiavano e fuggire via con lei; dopo alcuni mesi, però, Salinger riuscì a convincerla a tornare da lui a Cornish.<ref>Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 116.</ref>
 
Salinger pubblicò ''[[Franny e Zooey]]'' nel [[1961]], e ''[[Alzate l'architrave, carpentieri e Seymour. Introduzione]]'' nel [[1963]]. Quattro lunghi racconti - due per ogni volume - in cui si sviluppava la saga della [[famiglia Glass]], ovvero dei fratelli Seymour (già protagonista del racconto ''[[Un giorno ideale per i pescibanana]]''), Buddy, Walter, Waker, Franny, Zooey e Boo Boo.
 
Nonostante il ''Time magazine'' nel 1961 avesse scritto che tale saga "è lontana dall'essere completa....Salinger intende scrivere una trilogia sui Glass"<ref name="sonny"/> da allora fino ai giorni nostri Salinger ha pubblicato soltanto un altro racconto. Il suo ultimo lavoro è stato ''Hapworth 16, 1924'', un breve [[romanzo epistolare]], scritto sotto la forma di una lunga lettera scritta dal campo estivo dal piccolo ''Seymour Glass'', di sette anni. Proprio in quel periodo, la situazione di isolamento da amici e parenti in cui Salinger costringeva la moglie - Margaret in seguito scrisse che era una "prigioniera virtuale" -<ref name="Salinger94"/> spinse Claire a separarsi da lui: era il settembre del [[1966]]. Il divorzio venne ufficializzato nell'ottobre [[1967]].
 
Nel [[1972]], quando aveva 53 anni, ebbe per un anno una relazione con la diciottenne scrittrice [[Joyce Maynard]], che già pubblicava per la rivista ''[[Seventeen (rivista)|Seventeen]]''. Il ''[[The New York Times|New York Times]]'' aveva chiesto alla Maynard di scrivere un articolo per loro che, quando il 23 aprile 1972 fu pubblicato con il titolo di "[http://www.nytimes.com/books/98/09/13/specials/maynard-mag.html An Eighteen Year Old Looks Back On Life]" l'aveva resa la celebrità del momento. Salinger le scrisse una lettera, mettendola in guardia sui rischi che la fama comporta. Dopo che si furono scambiati 25 lettere, l'estate successiva al primo anno trascorso all'[[Università Yale]], la Maynard andò da Salinger.<ref name="women">{{Cita news |cognome=Paul |nome=Alexander |url=http://nymag.com/nymetro/arts/features/2162/ |titolo=J. D. Salinger’s Women |editore=New York Magazine |data=9 febbraio 1998 |accesso=28 giugno 2007}}</ref>
 
Quell'autunno la Maynard non tornò a Yale e passò dieci mesi ospite nella casa di Salinger a Cornish; la relazione finì, disse in seguito Salinger alla figlia Margaret, perché la ragazza voleva dei figli e lui invece sentiva di non poter sopportare di nuovo dei bambini reali (al contrario dei bambini immaginari che compaiono nei suoi scritti).<ref>Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 362.</ref> La Maynard lo descrisse come un uomo egoista e incapace di amare.<ref name=Maynard/>
 
Salinger continuò a scrivere con regolarità, sedendosi a tavolino per qualche ora tutte le mattine; secondo la Maynard entro il [[1972]] aveva già completato due nuovi romanzi.<ref>Maynard (1998). p. 158.</ref> In una delle rare interviste, concessa al ''The New York Times'' nel [[1974]], lo scrittore spiegò: "Non pubblicare mi dà una meravigliosa tranquillità...Mi piace scrivere. Amo scrivere. Ma scrivo solo per me stesso e per mio piacere."<ref>{{Cita news |cognome=Fosburgh |nome=Lacey |url=http://partners.nytimes.com/books/98/09/13/specials/salinger-speaks.html |titolo=J. D. Salinger Speaks About His Silence |editore=The New York Times |data=3 novembre 1974 |accesso=1º luglio 2007}}</ref>
 
Si dice che diverse volte, durante gli [[anni 1970|anni settanta]] sia stato sul punto di pubblicare uno dei suoi nuovi scritti, ma che abbia cambiato idea all'ultimo momento. Nel [[1978]] la rivista ''[[Newsweek]]'' scrisse che Salinger, mentre partecipava ad una festa in onore di un vecchio commilitone, disse che aveva da poco completato un "libro lungo e romantico ambientato durante la [[seconda guerra mondiale]]", ma di quest'episodio non si sa nient'altro. Nella sua biografia Margaret Salinger ha descritto l'accurato sistema di archiviazione che suo padre usa per i manoscritti che non pubblica: "Un contrassegno rosso significa, se muoio prima di averlo finito pubblicatelo così com'è, uno blu significa pubblicatelo ma prima sottoponetelo a revisione, e così via."<ref>Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 307.</ref>
 
=== Gli anni successivi e indiscrezioni sulla sua vita ===
Tentò di sfuggire alla visibilità ed alla pubblica attenzione il più possibile, a proposito scrisse che "Il desiderio che uno scrittore ha di anonimato-oscurità è la seconda dote più importante che gli sia stata affidata".<ref>[http://www.liceicortona.it/il%20giovane%20Holden.pdf Il giovane Holden - saggio]</ref> Tuttavia dovette continuare a lottare contro le indesiderate attenzioni che riceveva come personaggio entrato nella cultura popolare. Decine di studenti e semplici lettori andarono fino a Cornish solo per riuscire a vederlo di sfuggita. Alcuni scrittori gli inviarono dei loro manoscritti. Negli anni settanta e ottanta, lo scrittore [[Franz Douskey]], solitario quanto lui e suo vicino di casa, prese l'abitudine di sviare i turisti mandandoli per una serie di stradine sterrate allontanandoli da casa Salinger ed indirizzandoli nelle cittadine circostanti. I fotografi scatteranno molte foto non autorizzate di lui durante momenti della sua vita quotidiana, come ad esempio le sue passeggiate o l'uscita da un negozio (una foto del 1990 mostra un Salinger sorpreso e arrabbiato contro il fotografo, che lo immortalò al supermercato).<ref>[http://www.internazionale.it/silenzio/ Giovanni De Mauro, ''Silenzio - J.D. Salinger'']</ref><ref>[http://www.planetvideo.com.au/blog/2009/01/04/Salinger.jpg Fotografia del 1990]</ref>
 
Subito dopo essere venuto a conoscenza del fatto che lo scrittore britannico [[Ian Hamilton]] aveva intenzione di pubblicare ''In Search of J. D. Salinger: A Writing Life (1935-65)'', una sua biografia che comprendeva alcune lettere che aveva scritto ad altri autori ed amici, Salinger intentò causa per impedire l'uscita del libro. Il libro uscì nel [[1988]] ma con le lettere, anziché in originale, parafrasate. Il tribunale aveva stabilito che, anche se una persona può possedere fisicamente delle lettere, il linguaggio con cui sono scritte appartiene comunque all'autore. Una conseguenza imprevista della causa fu che molti dettagli della vita privata di Salinger, tra cui il fatto che aveva passato gli ultimi vent'anni scrivendo, parole sue, "Solo un'opera di fantasia... tutto qui"<ref name="depos">{{Cita news |url= http://select.nytimes.com/search/restricted/article?res=F50713F63B5A0C718DDDAB0994DE484D81 |titolo=Depositions Yield J. D. Salinger Details |editore=The New York Times |data=12 dicembre 1986 |accesso=14 aprile 2007}}</ref>, divennero pubblici grazie alla trascrizione degli atti del processo. Finirono per essere ampiamente diffusi anche estratti dalle sue lettere. Salinger stesso depose in tribunale affermando, alla domanda del giudice su quale fosse la sua professione: «Mi occupo di narrativa, non saprei come meglio definire il mio lavoro. Seguo i miei personaggi nella loro naturale evoluzione. È quello il mio punto di partenza».<ref>[http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2010/01/28/AMKbIUKD-annuncio_salinger_scrittore.shtml Morto Salinger, lo scrittore che annunciò la rabbia anni 60]</ref>
 
Nel corso degli anni ottanta Salinger intrattenne una relazione sentimentale con l'attrice televisiva [[Elaine Joyce]].<ref name=autogenerato1>{{Cita news |cognome=Alexander |nome=Paul |url=http://nymag.com/nymetro/arts/features/2162/ |titolo=J. D. Salinger’s Women |editore=New York Magazine |data=9 febbraio 1998 |accesso=1º luglio 2007}}</ref> La relazione finì quando incontrò [[Colleen O'Neill]], che sposò verso il [[1988]].<ref>{{Cita news |cognome=Alexander |nome=Paul |url=http://nymag.com/nymetro/arts/features/2162/ |titolo=J. D. Salinger’s Women |editore=New York Magazine |data=9 febbraio 1998 |accesso=1º luglio 2007}} L'articolo del 1988 dice che "la coppia è rimasta sposata per circa dieci anni".</ref> La O'Neill, che è quarant'anni più giovane dello scrittore, una volta ha detto a Margaret che stavano cercando di avere un figlio.<ref>Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 108.</ref>
 
Con una mossa a sorpresa nel [[1997]] Salinger concesse ad un piccolo editore, la ''Orchises Press'', il permesso di pubblicare ''Hapworth 16, 1924'', il racconto che in precedenza non era mai stato incluso in alcuna raccolta; la pubblicazione era prevista per quello stesso anno, e il libro fu incluso tra l'elenco delle novità di [[Amazon.com]] ed altri librai. Tuttavia è stata più volte rinviata, fino al [[2002]]. Alla fine non fu pubblicato né fu più fissata una nuova data.
 
Nel [[1999]], venticinque anni dopo la fine della loro relazione, Joyce Maynard mise all'[[asta]] alcune lettere che Salinger le aveva scritto. La vendita servì per pubblicizzare un'autobiografia della Maynard stessa, ''At Home in the World: A Memoir'', che uscì in quell'anno. Tra le altre indiscrezioni, il libro racconta come la madre della Maynard l'avesse consigliata su come fare colpo sull'attempato scrittore, e descrive per intero la sua relazione con lui. Raccontò di averlo incontrato a distanza di anni dalla relazione e per l'ultima volta, nel [[1997]].<ref name=Maynard/>
 
Nel dibattito che seguì sia sull'autobiografia che sulle lettere, la Maynard sostenne che era stata costretta a metterle all'asta per problemi economici e che avrebbe preferito donarle alla [[Beinecke Library]]. La lettere furono acquistate per $156.500 dallo sviluppatore di software [[Peter Norton]], che annunciò la sua intenzione di restituirle a Salinger.<ref>{{Cita news |url=http://www.cnn.com/books/news/9906/22/salinger.letters/ |titolo=Salinger le lettere furono vendute per $156,500 at auction |editore=CNN |data=22 giugno 1999 |accesso=1º luglio 2007}}</ref>
 
L'anno seguente, sua figlia Margaret, con l'aiuto della sua seconda moglie Claire, pubblicò ''Dream Catcher: A Memoir''. Nel suo libro di "rivelazioni", la Salinger descrisse il terribile dominio e controllo che il padre esercitava su sua madre e sfatò molti dei miti su Salinger che erano stati diffusi dal libro di Ian Hamilton. La donna scrive, sull'esperienza di guerra: "I pochi uomini che sopravvissero a questo ne riportarono ferite nel corpo e nell'anima", ma dopotutto per lei suo padre era "Uno dei primi soldati ad entrare in un vero campo di concentramento appena liberato". Una delle tesi di Hamilton era che l'esperienza di Salinger e il conseguente [[disturbo post-traumatico da stress]] che aveva sofferto, lo avessero lasciato psicologicamente segnato, e che fosse incapace di affrontare l'aspetto traumatico della sua esperienza bellica. La figlia invece fa un ritratto del padre come quello di un uomo enormemente orgoglioso del suo curriculum militare, che aveva mantenuto lo stesso taglio di capelli della leva e conservato la divisa, e che per spostarsi nei suoi campi ed andare in paese usava una vecchia Jeep.
 
Margaret presentò al pubblico anche altre indiscrezioni sulla "mitologia" salingeriana, tra cui il suo supposto interesse per la [[macrobiotica]] e l'adesione a quella che oggi viene definita "medicina alternativa", nonché la passione per le filosofie orientali. Poche settimane dopo la presentazione del libro, il fratello Matt, con una lettera al ''[[The New York Observer]]'', screditò il valore dell'autobiografia. Definì lo scritto della sorella "un racconto gotico ispirato ad una nostra immaginaria infanzia" ed affermò "Non ho alcuna autorità per dire se stia alterando i fatti in modo conscio o meno. So solo che sono cresciuto in una casa molto diversa e con due genitori molto diversi da quelli descritti da mia sorella".<ref>{{Cita news |cognome=Malcolm |nome=Janet |url=http://www.nybooks.com/articles/14272 |titolo=Justice to J. D. Salinger |editore=The New York Review of Books |data=21 giugno 2006 |accesso=1º luglio 2007}}</ref>
 
Nel giugno [[2009]] Salinger attraverso i propri avvocati ha chiesto il divieto alla pubblicazione di ''60 Years Later: Coming Through the Rye'', il cui autore usa lo [[pseudonimo]] di J.D. California: si tratta di un volume presentato come il seguito del Giovane Holden, senza aver ottenuto l'autorizzazione da parte dello stesso Salinger, che del proprio capolavoro intende così tutelare il copyright assoluto, compreso il diritto di pubblicare eventuali [[sequel]]<ref>http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_985927657.html</ref>.
 
=== La morte ===
J.D. Salinger, malato da tempo di [[tumore al pancreas]]<ref>{{cita news|url=http://www.cultumedia.it/2010/01/29/addio-a-j-d-salinger/|titolo= Addio a J.D. Salinger|editore=Cultumedia.it}}</ref>, è morto il 27 gennaio [[2010]] per cause naturali, all'età di 91 anni.<ref>{{cita news|url=http://www.usatoday.com/life/books/news/2010-01-28-salinger-obit_N.htm|editore= USA Today|data= 28 gennaio 2010|titolo= 'Catcher in the Rye' author J.D. Salinger dies}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cultura/10_gennaio_28/salinger-giovaneholden-morto_88c3bc0e-0c38-11df-8679-00144f02aabe.shtml?fr=box_primopiano |editore=Corriere della Sera|titolo=Addio Salinger, il suo «Giovane Holden» è un simbolo e un'icona da generazioni|data=28 gennaio 2010}}</ref><ref>{{cita news|editore=La Repubblica|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/01/28/news/morto_salinger-2110784/ |titolo=Addio a Salinger, una vita misteriosa tra "Il giovane Holden" e tanto silenzio|data= 28 gennaio 2010}}</ref> Nel 2013 viene presentato [[Salinger - Il mistero del giovane Holden]], documentario biografico dello scrittore diretto da [[Shane Salerno]] e prodotto dalla casa cinematografica [[The Weinstein Company]].<ref>{{Cita web|autore = Michael Cieply|url = http://www.nytimes.com/2013/05/09/movies/salinger-a-documentary-film.html|titolo = ‘Salinger’ the Documentary, Craftily Promoted With a ‘Psst’|accesso = 26 agosto 2015|editore = The New York Times|data = 8 maggio 2013}}</ref>
 
== Le convinzioni religiose e filosofiche ==
[[File:Swami Vivekananda 1896.jpg|thumb|upright|Il guru Vivekananda]]
Verso la fine degli [[anni 1940|anni quaranta]], Salinger fu un entusiasta seguace del [[Buddhismo Zen]], al punto che "Dava delle liste di letture sull'argomento alle ragazze con cui aveva appuntamento"<ref name="sonny"/> ed incontrò lo studioso buddista [[Daisetsu Teitarō Suzuki|D. T. Suzuki]]. Dal buddhismo passò poi all'[[Induismo]]. Da allora lo scrittore, come descritto nel libro di ''Som P.Ranchan'' ''An Adventure in Vedanta: J. D. Salinger's the Glass Family'', studiò per tutta la vita l'Induismo nella versione [[Advaita Vedānta]]. Altre importanti figure furono per lui [[Ramakrishna|Shri Ramakrishna]] ed il suo allievo [[Vivekananda]]. Questa scuola di pensiero pone l'attenzione sul celibato e sul distacco dalle responsabilità umane come la famiglia, come vie da seguire per coloro che cercano l'[[moksha|illuminazione]]. Margaret sostiene che, forse, se suo padre non avesse letto ''Autobiography of a Yogi'' di [[Paramahansa Yogananda]], che espone la possibilità di raggiungere l'illuminazione per coloro che seguono la via del "capofamiglia" (ovviamente una persona sposata con figli), non sarebbe mai venuta al mondo.
 
J. D. e Claire furono iniziati a questo percorso di [[Kriya yoga]] in un piccolo tempio Hindu che si trovava in quartiere non molto agiato di [[Washington]]. Vennero loro insegnati un mantra e degli esercizi di respirazione che dovevano praticare per dieci minuti due volte al giorno. Salinger si entusiasmava all'improvviso di volta in volta per credi diversi, credi che insisteva perché anche Claire seguisse. Si accostò a [[Scientology|Dianetics]] (che in seguito prese il nome di Scientology) e, secondo Claire, incontrò anche il fondatore stesso [[L. Ron Hubbard]].<ref name="Salinger94">Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 94.</ref><ref>{{Cita news |cognome=Smith |nome=Dinitia |url=http://partners.nytimes.com/library/books/083000salinger-daughter.html |titolo=Salinger's Daughter's Truths as Mesmerizing as His Fiction |editore=The New York Times |data=30 agosto 2000 |accesso=1º luglio 2007}}</ref>
 
A questi si sostituì via via la passione per un gran numero di teorie e convinzioni spiritual/medico/nutrizionali, tra cui la [[Cristianesimo scientista|Chiesa Scientista]], gli insegnamenti di [[Edgar Cayce]], l'[[omeopatia]], l'[[agopuntura]], la [[macrobiotica]], il [[digiuno]], enormi dosi di [[vitamina C]] ([[medicina ortomolecolare]]), il vomito per espellere le impurità, l'abbronzatura per mezzo di specchi solari, l'[[urinoterapia]], la [[glossolalia]] (tecnica che apprese dal [[Movimento carismatico]]), e le sedute all'interno di un "accumulatore di [[orgone]]" per accumulare energia secondo i dettami della psichiatria [[Wilhelm Reich|Reichiana]].
Salinger si interessava anche di filosofia antica, in ''Franny and Zoey'' cita lo [[stoico]] [[Epitteto]].<ref>J.D. Salinger, Franny and Zoey, pag. 167</ref>
 
== I rapporti con Hollywood e il mondo del cinema ==
In una lettera a Whit Burnett del [[1942]], Salinger scrisse con entusiasmo: "Volevo vendere un po' di roba al cinema, tramite le riviste. Devo cercare di fare un bel colpo, in modo di poter andarmene a lavorare dopo la guerra." Dopo essere però rimasto deluso in quest'aspirazione, secondo Hamilton, quando "le chiacchiere provenienti da [[Hollywood]]" riguardo al suo racconto del 1943 ''The Varioni Brothers'' non si concretizzarono<ref>Hamilton (1988). p. 75.</ref>, Salinger non esitò quando il produttore indipendente [[Samuel Goldwyn]] si offrì di acquistare i diritti cinematografici del racconto ''[[Uncle Wiggily in Connecticut]]''. Nonostante lo scrittore avesse venduto i diritti con la speranza, secondo quanto riportato dalla sua agente Dorothy Olding, che "ne avrebbero tratto un buon film"<ref>{{Cita news |cognome=Fosburgh |nome=Lacey |url=http://select.nytimes.com/gst/abstract.html?res=F10C12F93F5816768FDDA80A94D9415B868BF1D3 |titolo=Why More Top Novelists Don't Go Hollywood |editore=The New York Times |data=21 novembre 1976 |accesso=6 aprile 2007}}</ref>, la versione cinematografica del racconto fu stroncata dalla critica al momento dell'uscita nel [[1949]]. Il film, un melodramma intitolato ''[[Questo mio folle cuore]]'' ed interpretato da [[Dana Andrews]] e [[Susan Hayward]], si discostò talmente dal testo di Salinger che il biografo di Goldwyn [[A. Scott Berg]] lo definì un "imbastardimento"<ref name="berg">[[A. Scott Berg|Berg, A. Scott]]. ''Goldwyn: A Biography''. New York: Alfred A. Knopf, 1989. ISBN 1-57322-723-4. p. 446.</ref>.
 
Dopo questi fatti Salinger non concesse più a registi e produttori hollywoodiani il controllo sul suo lavoro, anche se, quando nel [[1951]] fu pubblicato ''Il giovane Holden'', gli arrivarono numerose offerte per poterne realizzare l'adattamento per il grande schermo (tra queste anche quella di Samuel Goldwyn).<ref name="berg"/> A partire dalla sua uscita, il romanzo ha suscitato un grande interesse nel mondo del cinema, e tra coloro che hanno cercato di assicurarsene i diritti ci sono nomi come [[Billy Wilder]]<ref>[[Cameron Crowe|Crowe, Cameron]], ed. ''Conversations with Wilder''. New York: Alfred A. Knopf, 1999. ISBN 0-375-40660-3. p. 299.</ref>, [[Harvey Weinstein]] e [[Steven Spielberg]]<ref name="post">{{Cita web | url = http://entertainment.myway.com/celebgossip/pgsix/id/12_04_2003_1.html |data = 4 dicembre 2003 | titolo = PAGE SIX; Inside Salinger's Own World | editore = The New York Post | accesso = 2 luglio 2007}}</ref>. Anche attori di fama come [[Jack Nicholson]] e [[Tobey Maguire]] hanno fatto offerte allo scrittore per poter interpretare Holden Caulfield<ref>{{Cita web|urlarchivio = http://web.archive.org/web/20040906121952/http://vgn.ifilm.com/db/static_text/0,1699,5784,00.html|dataarchivio=6 settembre 2004|url = http://vgn.ifilm.com/db/static_text/0,1699,5784,00.html|anno = 2004|titolo = News & Features |accesso = 2 luglio 2007|sito= IFILM: The Internet Movie Guide}}</ref>, e Salinger ha rivelato che "[[Jerry Lewis]] tentò per anni di mettere le mani sulla parte di Holden"<ref name="mayn">Maynard (1998). p. 93.</ref>. Lo scrittore però, si è ripetutamente opposto e, nel [[1999]], Joyce Maynard concluse che "L'unica persona ad aver potuto interpretare Holden Caulfield è stato J. D. Salinger."<ref name="mayn"/>
 
Nel [[1995]] il [[regista]] [[iran]]iano [[Dariush Mehrjui]] girò ''Pari,'' un libero adattamento non autorizzato di ''Franny e Zooey''. Il film ha potuto essere liberamente distribuito e proiettato in Iran, dato che il paese non ha relazioni ufficiali con gli Stati Uniti (tantomeno in ambito di copyright)<ref>[http://www.copyright.gov/circs/circ38a.html Circular 38a] of the U.S. Copyright Office</ref>. Salinger ha dato mandato ai suoi legali di impedire una proiezione del film al [[Lincoln Center]] che era stata organizzata nel [[1998]].<ref name="mehr">{{Cita news |cognome=Mckinley |nome=Jesse |url=http://select.nytimes.com/search/restricted/article?res=F00713FC38540C728EDDA80994D0494D81 |titolo=Iranian Film Is Canceled After Protest By Salinger |editore=The New York Times |data=21 novembre 1998 |accesso=5 aprile 2007}}</ref>
 
Mehrjui definì la mossa di Salinger "sconcertante", spiegando che vedeva il film come una sorta di scambio culturale".<ref name="mehr" />
 
Nonostante le dispute relative agli adattamenti delle sue opere, Salinger è stato comunque descritto come un grande appassionato di cinema e tra i suoi film preferiti ci sono ''[[Gigi (film 1958)|Gigi]]'', ''[[La signora scompare]]'', ''[[Il prigioniero di Amsterdam]]'' e ''[[Il club dei trentanove]]'' (Il film preferito di Phoebe ne "Il giovane Holden"), oltre a tutti i film di [[W.C. Fields]], [[Stanlio e Ollio]] e dei [[Fratelli Marx]].<ref>Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 7.</ref>
 
Prima dell'avvento del [[videoregistratore]], Salinger aveva già un'ampia collezione di classici degli anni quaranta in 16&nbsp;mm. La figlia Margaret si è spinta a dire che la visione del mondo di suo padre "Essenzialmente è un prodotto dei film della sua epoca. Secondo mio padre tutti quelli che parlano [[Lingua spagnola|spagnolo]] sono [[Porto Rico|portoricani]], lavandaie o quegli zingari sdentati e sogghignanti che si vedono nei film dei Fratelli Marx."<ref>Salinger, M (2000). ''Dream Catcher'', p. 195.</ref>
 
== Opere ==
=== Pubblicate e uscite in raccolte e libri ===
* ''[[Il giovane Holden|The Catcher in the Rye]]'' (1951) - protagonista: [[Holden Caulfield]]
** ''Vita da uomo'', traduzione di Jacopo Darca, Roma: Casini, 1952
** ''Il giovane Holden'', traduzione di Adriana Motti, Torino: Einaudi, 1961
** ''Il giovane Holden'', traduzione di Matteo Colombo, Torino: Einaudi, 2014
* ''[[Nove racconti|Nine Stories]]'' (1953)
** "A Perfect Day for Bananafish" (1948) - protagonisti: La famiglia Glass
** "Uncle Wiggily in Connecticut" (1948) - protagonisti: La famiglia Glass
** "Just Before the War with the Eskimos" (1948)
** "The Laughing Man" (1949)
** "Down at the Dinghy" (1949) - protagonisti: La famiglia Glass
** "For Esmé with Love and Squalor" (1950)
** "Pretty Mouth and Green My Eyes" (1951)
** "De Daumier-Smith's Blue Period" (1952)
** "Teddy" (1953) - ''Theodore McArdle''
*** ''Nove storie'', traduzione di [[Carlo Fruttero]], Torino: Einaudi, 1962
* ''[[Franny e Zooey|Franny and Zooey]]'' (1961)
** "Franny" (1955) - protagonisti: La famiglia Glass
** "Zooey" (1957) - protagonisti: La famiglia Glass
*** ''Franny e Zooey'', traduzione di Romano Carlo Cerrone e Ruggero Bianchi, Torino: Einaudi, 1963
* ''[[Alzate l'architrave, carpentieri e Seymour. Introduzione]]'' (1963)
** "Raise High the Roof-Beam, Carpenters" (1955) - protagonisti: La famiglia Glass
** "Seymour: An Introduction" (1959) - protagonisti: La famiglia Glass
*** traduzione di Romano Carlo Cerrone, Torino: Einaudi, 1965
* ''The Kit Book for Soldiers, Sailors and Marines'' (1943)
** "The Hang of It" (1941)
* ''Post Stories 1942-45'', ed. Ben Hibbs (1946)
** "A Boy in France" (1945)
* ''Best American Short Stories 1949'', ed. Martha Foley (1949)
** "A Girl I Knew" (1948)
* ''Stories: The Fiction of the Forties'', ed. Whit Burnett (1949)
** "The Long Debut of Lois Taggett" (1942)
* ''The Armchair Esquire'', ed. L. Rust Hills (1959)
** "This Sandwich Has no Mayonnaise" (1945) - protagonista: Vincent (D.B.) Caulfield
* ''Fiction: Form & Experience'', ed. William M. Jones (1969)
** "Go see Eddie" (1940)
* ''Wonderful Town: New York Stories from the New Yorker'', ed. David Remnick (2000)
** "Slight Rebellion off Madison" (1946) - protagonista: [[Holden Caulfield]]
 
=== Pubblicate solo su riviste ===
* ''The Young Folks'' (1940)
** traduzione Delfina Vezzoli in ''I giovani'', Milano, Il Saggiatore, 2015
* ''Go See Eddie'' (1940)
** traduzione Delfina Vezzoli in ''I giovani'', Milano, Il Saggiatore, 2015
* ''The Heart of a Broken Story'' (1941)
* ''Personal Notes of an Infantryman'' (1942)
* ''The Varioni Brothers'' (1943)
* ''Both Parties Concerned'' (1944)
* ''Soft Boiled Sergeant'' (1944)
* ''Last Day of the Last Furlough'' (1944) - protagonista: [[Holden Caulfield]]
* ''Once a Week Won't Kill You'' (1944)
** traduzione Delfina Vezzoli in ''I giovani'', Milano, Il Saggiatore, 2015
* ''Elaine'' (1945)
* ''The Stranger'' (1945)
* ''I'm Crazy'' (1945) - protagonista: [[Holden Caulfield]]
* ''A Young Girl in 1941 with No Waist at All'' (1947)
* ''The Inverted Forest'' (1947)
* ''Blue Melody'' (1948)
* ''Hapworth 16, 1924'' (1965) - protagonisti: La famiglia Glass
** traduzione Simona Magherini, Milano: Eldonejo, 1997
 
''Vedi {{cita web|url=http://www.geocities.com/deadcaulfields/UncollectedList.html|titolo= The Uncollected Stories of JD Salinger <!-- Bot generated title -->|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.reocities.com/deadcaulfields/UncollectedList.html}}''
 
=== Non pubblicate ===
Salinger avrebbe dato disposizione testamentaria che il materiale inedito venisse pubblicato 50 anni dopo la sua morte, quindi nel [[2060]]. Ma nel novembre [[2013]] i tre suoi scritti ''The Ocean Full of Bowling Balls'', ''Paula'' e ''Birthday Boy'' sono stati resi pubblici sul web<ref>[http://www.repubblica.it/cultura/2013/11/28/news/salinger_inedito_spunta_in_rete_pubblicati_clandestinamente_3_racconti-72187886/ Salinger inedito: sul web tre racconti (quasi) mai letti]</ref><ref>[https://torrentfreak.com/unpublished-salinger-books-leaked-to-private-file-sharing-site-131128/ Unpublished Salinger Books Leaked to Private File-Sharing Site] da [[TorrentFreak]]</ref>.
Nella biografia intitolata ''Salinger'', [[David Shields]] e [[Shane Salerno]] sostengono invece che la data autorizzata sia tra il [[2015]] e il [[2020]]; i lavori riguarderebbero cinque storie della famiglia Glass; un romanzo basato sul matrimonio con la prima moglie Sylvia; un romanzo in forma di diario sul controspionaggio nella seconda guerra mondiale; un manuale sulle storie [[Vedanta]]; altre storie sulla vita di [[Holden Caulfield]].<ref>{{cita web|url=http://www.nytimes.com/2013/08/26/books/a-biography-from-david-shields-and-shane-salerno.html|titolo=Hunting Again for Salinger Within the Silences and Secrets: A Biography From David Shields and Shane Salerno|accesso=26 dicembre 2013}}</ref>
''Salinger'' è uscito con il documentario ''[[Salinger (film)|omonimo]]''.
==== Alla biblioteca di Princeton ====
* ''The Ocean Full of Bowling Balls'' {{cita web|url=http://www.geocities.com/deadcaulfields/BowlingBalls.html|titolo=The Ocean Full of Bowling Balls <!-- Bot generated title -->|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.reocities.com/deadcaulfields/BowlingBalls.html}} (data sconosciuta) - protagonista: [[Holden Caulfield]]
* ''The Last and Best of the Peter Pans'' {{cita web|url=http://www.geocities.com/deadcaulfields/PeterPans.html|titolo=The Last and Best of the Peter Pans <!-- Bot generated title -->|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.reocities.com/deadcaulfields/PeterPans.html}} (data sconosciuta) - protagonista: [[Holden Caulfield]]
* ''The Magic Foxhole'' (1945)
* ''Two Lonely Men'' (1944)
* ''The Children's Echelon'' (1944)
 
'' Vedi [http://www.southcoasttoday.com/daily/05-00/05-21-00/e01li152.htm] {{cita web|url=http://www.geocities.com/deadcaulfields/Unpublished.html|titolo=The Unpublished Stories of JD Salinger <!-- Bot generated title -->|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.reocities.com/deadcaulfields/Unpublished.html}}''
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|cognome=Alexander|nome=Paul|titolo=Salinger:A Biography|anno=1999|editore=Renaissance|città=Los Angeles|isbn=1-58063-080-4}}
* {{Cita libro|cognome=Crawford (ed.)|nome=Catherine|titolo=If You Really Want to Hear About It: Writers on J. D. Salinger and His Work|anno=2006|editore=Thunder's Mouth|città=New York}}
* {{Cita libro|cognome=Hamilton |nome=Ian|wkautore=Ian Hamilton (critic)|titolo=In Search of J. D. Salinger|anno=1988|editore=Random House|città=New York|isbn=0-394-53468-9}}
** {{Cita libro|cognome=Hamilton |nome=Ian|wkautore=Ian Hamilton (critic)|titolo=In cerca di Salinger|anno=2001|editore=Minimum fax|città=trad. Maria Pace Ottieri, Roma}}
* {{Cita libro|cognome=Maynard|nome=Joyce|wkautore=Joyce Maynard|titolo=At Home in the World|anno=1998|editore=Picador|città=New York|isbn=0-312-19556-7}}
* {{Cita libro|cognome=Salinger|nome=Margaret|wkautore=Margaret Salinger|titolo=Dream Catcher: A Memoir|anno=2000|editore=Washington Square Press|città=New York|isbn=0-671-04281-5}}
** {{Cita libro|cognome=Salinger|nome=Margaret|wkautore=Margaret Salinger|titolo=L'acchiappasogni|anno=2000|editore=Bompiani|città=trad. Olimpia Gargano, Pier Francesco Paolini e Carlo Prosperi, Milano}}
* {{Cita libro|cognome=Ranaboldo|nome=Ennio|titolo=Invito alla lettura di Salinger|anno=1990|editore=Mursia|città=Milano}}
* {{Cita libro|cognome=Giachetti|nome=Romano|titolo=Il giovane Salinger|anno=1998|editore=Baldini e Castoldi|città=Milano}}
* {{Cita libro|cognome=Kubica|nome=Chris|coautori=Hochman, Will|titolo=Letters to J. D. Salinger|anno=2002|editore=University of Wisconsin Press|città=Madison|isbn=0-299-17800-5}}
* {{Cita libro|cognome=Ranchan|nome=Som P.|titolo=An Adventure in Vedanta: J. D. Salinger's The Glass Family|anno=1989|editore= Ajanta|città=Delhi|isbn=81-202-0245-7}}
* {{Cita libro|cognome=Wenke|nome=John|titolo=J. D. Salinger: A Study of The Short Fiction|anno=1991|editore=Twayne|città=Boston|isbn=0-8057-8334-2}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Jerome David Salinger|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{it}} [http://laforestacapovolta.blogspot.com/ Testo in italiano del romanzo breve ''The Inverted Forest'' - ePub, Pdf, Mobi]
* {{en}} [http://www.jdsalinger.com/ Lettere a J. D. Salinger ]
* {{en}} [http://www.salinger.org/ Un wiki-sito gestito da fan su J.D. Salinger]
* {{cita web|url=http://www.geocities.com/deadcaulfields/|titolo=Dead Caulfields. Sito dedicato alla vita ed alle opere di J.D. Salinger|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.reocities.com/deadcaulfields/|lingua=en}}
* {{en}} [http://wiredforbooks.org/ianhamilton/ Un'audiointervista del 1988 a Ian Hamilton, autore di" In Search of J. D. Salinger" - RealAudio]
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|letteratura}}
 
[[Categoria:Morti in New Hampshire]]
[[Categoria:Personalità statunitensi della seconda guerra mondiale|Salinger, Jerome David]]
[[Categoria:Scrittori ebrei]]
[[Categoria:Convertiti al buddhismo]]