Adria e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 17: differenze tra le pagine

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{{Conteggio cancellazioni}}
{{Nota disambigua}}
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Start|02:57, 26 lug 2019 (CEST)}}
{{organizzare|alcune sezioni sono superflue e scarne, la voce può essere riordinata ed allineata agli standard, alcune sezioni possono essere raggruppate}}
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{{Divisione amministrativa
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|Nome=Adria
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|Panorama=Adria Italy.jpg
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|Didascalia=
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|Bandiera=Adria-Gonfalone.png
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|Voce bandiera=
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|Stemma=Adria-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Veneto
|Divisione amm grado 2=Rovigo
|Amministratore locale=Massimo Barbujani
|Partito=[[Centro-destra in Italia|Centro-destra]] - [[Lega Nord]]
|Data elezione=30-5-2011
|Data istituzione=
|Superficie=113.39
|Note superficie=
|Abitanti=19543
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 aprile 2017.
|Aggiornamento abitanti=30-4-2017
|Sottodivisioni=Baricetta, [[Bellombra]], [[Bottrighe]], [[Ca' Emo]], Cavanella Po, [[Fasana Polesine|Fasana]], [[Mazzorno Sinistro|Mazzorno]], Valliera
|Divisioni confinanti=[[Cavarzere]] (VE), [[Ceregnano]], [[Corbola]], [[Gavello]], [[Loreo]], [[Papozze]], [[Pettorazza Grimani]], [[San Martino di Venezze]], [[Taglio di Po]], [[Villadose]], [[Villanova Marchesana]]
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=2466
|Diffusività=
|Nome abitanti=adriesi
|Patrono=[[Bellino di Padova|san Bellino]]
|Festivo=26 novembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Adria (province of Rovigo, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Adria nella provincia di Rovigo
}}
 
'''Adria''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:19543}} abitanti della [[provincia di Rovigo]] nel [[Veneto]].
 
È il secondo comune più popolato della provincia, e si trova a 20 chilometri ad est del [[Rovigo|capoluogo]].
 
==Storia==
Secondo alcuni storici<ref name=Braccesi>Lorenzo Braccesi, ''Grecità adriatica'', edito da L'Erma di Bretschneider, 2001 (la citazione è consultabile su [[Google Libri|Google ricerca libri]] a [http://books.google.it/books?id=3yIxtstUzWsC&pg=PA12&dq=adriatico+nome+adria+lorenzo+braccesi&hl=it&sa=X&ei=jkKQUoTiBImShgfm3oGgDg&ved=0CEUQ6AEwAA#v=onepage&q=adriatico%20nome%20adria%20lorenzo%20braccesi&f=false pagina 12])</ref>, si tratta della città che diede il nome al [[Mare Adriatico]], in quanto ultima colonia greco-siracusana verso nord.
 
Le prime tracce di un insediamento nella zona dell'attuale città di Adria, risalgono al periodo tra il [[X secolo a.C.|X]] ed il [[VI secolo a.C.]], quando i [[Veneti]] costruirono [[palafitta|palafitte]] sul terreno [[palude|paludoso]] che, all'epoca, si affacciava sul mare.
 
All'inizio del VI secolo a.C. Adria era un semplice insediamento etrusco posto sul [[Mincio]], che all'epoca sfociava nel mare e seguiva quello che oggi è il corso del [[Tartaro-Canalbianco-Po di Levante|Canal Bianco]], allora chiamato [[Po di Adria]], {{cn|ed era retta da un sovrano probabilmente scelto tra la nobiltà}}.
 
L'insediamento (emporio) fu fondato dai Siracusani come Hatria o Atria durante le politiche espansioniste. La serie di lagune presenti anticamente lungo tutta la costa settentrionale, dalle foci del Po fino a [[Grado (Italia)|Grado]], rendeva sicura la navigazione delle navi.
 
[[File:Colonie greche in Adriatico.png|thumb|left|Colonie greche in Adriatico (in rosso quelle siracusane)]]
Per la sua posizione strategica, Adria venne rifondata nel [[385 a.C.]] come colonia della potente [[Siracusa]], nel quadro dell'espansione commerciale in [[Mare Adriatico|Adriatico]] promossa dal tiranno siracusano [[Dionisio I di Siracusa|Dionisio il Vecchio]]. Le nuove colonie sorsero ad opera degli avversari politici del tiranno, che vi stabilirono il regime [[democrazia|democratico]] che era stato cancellato nella madrepatria. Insieme ad Adria vennero fondate [[Ancona]], [[Lissa (città)|Issa]] ed altre (vedi carta a fianco).
 
Divenne poi preda dei [[Galli]], alleati e parte dell'esercito della città di Siracusa.
 
Il progressivo interramento del [[delta del Po]] dalla Rotta di [[Sermide]] (VIII secolo a.C.), che modificò il corso del Po che allora arrivava fino all'attuale [[Ficarolo]] e poi piegava verso sud, allontanò la città dal mare rendendo sempre più problematica la prosecuzione dell'attività portuale.
 
Al passaggio delle [[invasioni barbariche]], il porto di Adria aveva già perso la gran parte della sua importanza, ma assunse il nuovo ruolo di importante bastione militare, all'interno dei territori amministrati dalla [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] di [[Roma]]. Il definitivo declino del porto di Adria avvenne in seguito alla [[rotta della Cucca]] del [[589]], che sconvolse l'intera idrografia del territorio circostante.
 
Tra il VII e l'VIII secolo Adria divenne un [[feudo]] vescovile indipendente da quello di [[Ravenna]]. Dopo una parentesi in forma di [[comune]], divenne un possedimento [[este]]nse e tale rimase anche di fronte all'espansione della [[Repubblica di Venezia]].
 
Solo nel XVI secolo [[Venezia]] ne assunse il controllo, quando ormai era poco più di un villaggio in mezzo a una palude [[malaria|malarica]].
 
Quando nel [[XVII secolo|Seicento]] iniziò l'opera di bonifica della [[polesine|valle polesana]], Adria cominciò ad assumere nuovamente importanza.
 
L'invasione di [[Napoleone Bonaparte]] del 1796 portò tra l'altro Adria a far parte del Distretto di Padova.
 
Con il [[trattato di Campoformio]] del [[1797]] fece parte dell'[[Impero austriaco]]<ref>Napoleone pretese la rinuncia al titolo di ''Sacro Romano Impero''.</ref> in seguito agli accordi di pace stipulati con Napoleone con lo scioglimento della [[prima coalizione]] antifrancese.
 
Con un decreto del {{data|27|2|[[1798]]}} gli austriaci restituirono i diritti in precedenza avuti dalla Serenissima e istituirono la Provincia di Adria.
 
Dopo la vittoria di [[Battaglia di Marengo|Marengo]] del 14 giugno 1800 i francesi tornarono.
Dal [[1802]] al [[1813]] entrò a far parte della [[Repubblica Italiana (1802-1805)|Repubblica Italiana]], trasformata nel [[1805]] in [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]], amministrativamente incorporata nel [[Dipartimento dell'Adriatico]] con capoluogo [[Venezia]].
L'invasione napoleonica non venne accolta positivamente; maggior favore incontrarono gli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] quando conquistarono il [[Veneto]].
 
Sconfitto Napoleone, in conseguenza della [[restaurazione]] operata dal [[Congresso di Vienna]], Adria dal [[1815]] fu inclusa nel [[Regno Lombardo-Veneto|regno Lombardo Veneto]], sotto la Prefettura di [[Rovigo]]. Gli [[austria]]ci, pur non essendo sempre benvoluti dagli adriesi, migliorarono notevolmente le infrastrutture e la qualità della città, ma spesso sostituirono nelle posizioni gestionali di importanza gli italiani con amministratori austriaci.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Cattedrale Nuova dei Santi Pietro e Paolo ====
[[File:Duomoadria.jpg|thumb|Facciata della Cattedrale Nuova dei Santi Pietro e Paolo. Particolare dell'intervento in marmo, unico elemento di rivestimento della facciata.]]
{{vedi anche|Duomo di Adria}}
L'edificio sacro è da sempre sede della cattedra della [[diocesi di Adria-Rovigo]]. Tuttavia il vescovo risiede a Rovigo, dove si trova la [[Duomo di Rovigo|concattedrale di Santo Stefano]].
 
==== Chiesa di Santa Maria Assunta della Tomba ====
[[File:Chiesa di S. Maria Assunta (detta la Tomba), Adria.jpg|thumb|La facciata ed il campanile della Chiesa di Santa Maria Assunta della Tomba.]]
{{vedi anche|Basilica di Santa Maria Assunta (Adria)}}
Venne modificata più volte nel tempo fino ad assumere l'attuale aspetto nel [[1718]] ed il cui nome sembra provenire dalla vicinanza di una tomba romana e citata in antichi documenti ritrovati con ''ad tumbam'' ([[lingua latina|latino]] ''vicino alla tomba''). La tradizione popolare vuole che il vecchio [[campanile]], abbattuto nel [[1928]] per far posto a quello odierno, sorgesse su un faro di segnalazione dell'antico porto romano, deducibile dalla presenza della lapide risalente al [[III secolo]] murata sullo zoccolo. La lapide reca la seguente iscrizione: Columna haec magna ex parte calce illita rudus anguli nord-ovest est antiqui romani hadriatici phari vulgo de tumba - 1647 (Questa colonna, per buona parte ricoperta da intonaco, è il rudere dell'angolo nord-ovest dell'antico faro romano dell'adriatico, comunemente detto 'della Tomba'). All'interno è conservata una [[fonte battesimale]] di forma ottagonale, risalente al [[VII secolo|VII]] o [[VIII secolo]], sulla quale è inciso il nome del 3º vescovo, vescovo Bono, il terzo della [[Diocesi di Adria-Rovigo|diocesi di Adria]]. Oltre a dipinti del [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]], nella cappella è presente un [[altorilievo]] in [[Ceramica|terracotta]] raffigurante una [[Dormizione di Maria|Dormitio Virginis]] ed attribuito a [[Michele da Firenze]].
 
Ha la dignità di [[basilica minore]]<ref>{{en}} [http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm ''Catholic.org Basilicas in Italy'']</ref>.
 
==== Cattedrale Vecchia di San Giovanni ====
Risale al XI sec. ca. e si eleva a destra dell'edificio della nuova Cattedrale. Il suo attuale orientamento con abside ad ovest, risulta capovolto rispetto all'originale, in seguito alla costruzione al suo ridosso dell'edificio della Cattedrale nuova, dal cui interno sulla destra vi si accede. Sul lato sud si apre verso Piazzetta Campanile, mentre sulla zona retrostante fu edificata negli anni 30 c.a una pregevole e suggestiva riproduzione della Grotta di [[Lourdes]].
All'interno della vecchia Cattedrale si ritrova un bassorilievo in gesso riproducente il battesimo di Gesù e i medaglioni degli evangelisti, tutti realizzati del Samoggia.
Interessante è la serie dei nomi (cronotassi) dei Vescovi di Adria, con i rispettivi stemmi, disposti longo il perimetro interno delle mura laterali. Sotto la Cattedrale Vecchia di San Giovanni, l'alto Medioevo ha lasciato un significativo segno della presenza cristiana in città, con i resti ancora visibili di ad una cripta di forma semicircolare, per alcuni risalente al V-VI sec., con affreschi pittorici di chiaro stile bizantino, che rappresentano gli apostoli.
L'area circostante nasconde sicuramente ulteriori tracce del passato paleocristiano, risultando nel contempo di non agevole indagine, in quanto nel tempo numerosi sono gli edifici costruiti in zona, tali così da averla coperta quasi integralmente.
 
=== Architetture civili ===
*Villa Brusemini-Colognesi-Marotto
*Villa Emo, Cavallari
*Villa Grassi, Baroni
*Villa Tretti
*Villa Papadopoli
*Villa Mecenati (sede del Conservatorio "A.Buzzolla")
*Palazzo Bocchi (sede della Fondazione Scolastica "Dr. Nob. Carlo Bocchi")
*Palazzo Casellati
*Palazzo del Vescovado
*Palazzo Tassoni (Sede [[Casa comunale|municipale]])
 
==== Teatri ====
[[File:Teatro adria.JPG|thumb|Facciata del Teatro Comunale del Popolo di Adria]]
*[[Teatro]] Politeama (inaugurato nel [[1878]] e distrutto da un incendio nel [[1921]]). Tra i Direttori d'orchestra più celebri dell'800 che hanno diretto al Politeama di Adria, si annovera il M° [[Antonino Palminteri]], presente sul podio nella stagione teatrale agosto-settembre del [[1908]], portando in scena Opere quali: ''[[I puritani]]'' di [[Vincenzo Bellini]] e ''[[Il trovatore]]'', di [[Giuseppe Verdi]]. Gli esiti delle rappresentazioni furono eccellenti e apprezzatissimi.<ref>[Angela Balistreri,"Antonino Palminteri un artista gentiluomo nel panorama operistico dell'800", Partanna, Produzioni Edivideo, 2010, p. 174]</ref>
*[[Teatro]] Comunale del Popolo (già "del Littorio"): sorge prospiciente il ramo cittadino del [[Tartaro-Canalbianco-Po di Levante|Canalbianco]], in linea con i canoni della scuola architettonica degli [[anni 1930|anni trenta]], e tuttora molto attivo, realizzato su progetto dell'architetto G.B. Scarpari, ed inaugurato il 24 settembre [[1935]] con [[Mefistofele (opera)|Mefistofele]] di [[Arrigo Boito]], diretto da [[Tullio Serafin]] (Interpreti furono per l'occasione Tancredi Pasero, Giovanni Malipiero, Rosetta Pampanini, Giulietta Simionato, Lamberto Bergamini, Sara Scuderi e Serafina Di Leo.
 
=== Altro ===
[[File:Ancient roman milestone in Adria Museum.jpg|thumb|La pietra miliare conservata nel [[Museo archeologico nazionale di Adria]].]]
*[[Pietra miliare]] romana riferita alla [[Via Popilia-Annia]] fatta realizzare dal [[Console (storia romana)|console]] [[Publio Popilio Lenate|Publius Poppilius Laenas]] nel [[132 a.C.]], rinvenuta nei pressi della Chiesa di Santa Maria Assunta della Tomba ed attualmente conservata nella struttura del Museo Archeologico Nazionale.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Adria}}
Adria è il secondo comune più popolato della provincia. Come si può notare dal grafico, la città contava sino al 1951 oltre 34000 abitanti, poi, dopo l'alluvione nel novembre di quell'anno, parte della popolazione si spostò verso le zone più interne del [[Polesine]] non colpite dall'alluvione, oppure emigrò prevalentemente nei distretti industriali della [[Lombardia]] e del [[Piemonte]]. Numerosi furono anche gli adriesi che scelsero Paesi stranieri, come il [[Canada]] e l'[[Australia]].
È però da evidenziare che l'aumento del numero anagrafico dei residenti, molto evidente nella prima metà del Novecento, dev'essere letto alla luce delle soppressioni e degli accorpamenti amministrativi degli anni '20 (ex Comuni di Bottrighe e Ca' Emo, mentre Bellombra fu Comune autonomo solo per circa due anni).
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
*[[Conservatorio]] Statale di Musica "''Antonio Buzzolla''": tra le istituzioni culturali ricopre un ruolo eminente. È stato diretto ed ha formato illustri musicisti, e promuove con buoni esiti numerose iniziative, anche in collaborazione con altre istituzioni culturali, italiane ed estere.
Originariamente era collocato presso un edificio donato al Comune dalla famiglia Goffrè, attualmente destinato a Biblioteca Comunale; poi, dal 1977 ad oggi, ha sede in Villa Mecenati, di proprietà dell'omonima Fondazione assieme ad altri beni lasciati alla città di Adria, per lo studio e la valorizzazione delle arti musicali.
 
==== Fondazione Bocchi ====
*[[Fondazione (ente)|Fondazione]] Scolastica "Carlo Bocchi": Ente non commerciale, fondato nell'anno 1874, eroga contributi alle scuole della città e conferisce borse di studio ai migliori studenti delle scuole superiori.
I numerosi istituti scolastici presenti, inoltre, conferiscono alla città un ruolo di riferimento per gli studenti del medio e basso Polesine.
 
=== Musei ===
*[[Museo archeologico nazionale di Adria]]: il nucleo originario di quanto attualmente esposto nel Museo di Adria, proviene dal reperti collezionati negli anni da alcuni membri della famiglia Bocchi, a partire a fine 700, ed in particolare da [[Francesco Girolamo Bocchi]]. Sono attualmente conservati importanti reperti di epoca [[Etruschi|etrusca]] e romana, testimonianza del fiorente commercio portuale che aveva la città situata sul mare e nelle vicinanze di uno dei principali rami del [[Po]]. Da segnalare la presenza di numerosi oggetti di vetro provenienti sia dai vicini insediamenti che di importazione orientale, e di particolare interesse risulta una [[biga]] in ferro ritrovata insieme agli scheletri di tre cavalli nella tomba di un guerriero [[celti]]co del [[IV secolo a.C.]]
 
Il Museo ospita una sezione dedicata ai reperti di epoca etrusca e romana rinvenuti nella località San Basilio in Comune di [[Ariano nel Polesine]].
Il Museo Nazionale di Adria è sede di esposizioni e convegni di rilevanza internazionale.
 
* Museo della Cattedrale inaugurato nel 2015
*[[Biblioteca]] Comunale: in precedenza ubicata presso il Palazzo donato al Comune dalla Famiglia Cordella, è stata ricollocata recentemente nel Palazzo "Luigi Groto", sito in piazza Bocchi; assicura la possibilità di effettuare valide ricerche in molteplici ambiti, e raccoglie documenti sulla comunità adriese a partire dal X sec. oltre a numerosi lasciti da parte di privati.
 
== Persone legate ad Adria ==
* [[Massimo Albiero]], calciatore.
* [[Florindo Andreolli]], cantante Lirico, tenore
* [[Gian Giacomo Badini]], [[medaglia d'oro al valor militare]]
* [[Guido Barbujani]], genetista e scrittore
* [[Angelo Bellettato]], poeta ed editore (1941-2004)
* Andrea Bocchi, docente universitario (Adria, 1965)
* [[Antonio Buzzolla]], musicista (Adria 2 marzo 1815-Venezia 20 marzo 1871)
* [[Renato Cecchetto]], (Adria 20 luglio 1954), attore, doppiatore
* [[Carlo Checchinato]], rugbysta
* [[Luca Gotti]], (Adria 13 settembre 1967), allenatore di calcio
* [[Luigi Groto]] o Grotto, chiamato il ''Cieco di Adria'', scrittore e poeta (Adria 1541-Venezia 1585)
* [[Umberto Maddalena]], aviatore (Bottrighe, Adria 1894-Marina di Pisa 1931)
* [[Tommaso Marani]], garibaldino
* [[Giovanni Marinelli]], politico (Adria, 18 ottobre 1879&nbsp;– Verona, 11 gennaio 1944)
* Mons. [[Livio Melina]], presbitero e teologo italiano (Adria, 18 agosto 1952)
* [[Francesco Ortore]], militante socialista
* [[Lamberto Pietropoli]], compositore e direttore di coro
* [[Fernando Previtali]], compositore e direttore d'orchestra (Adria 16 febbraio 1907-Roma 1º agosto 1985)
* [[Paolo Piva]], architetto e designer italiano e professore presso l'Università per le arti applicate (Vienna) (Adria, 13 marzo 1950 - Vienna, 6 luglio 2017)
* Fiorenzo Rossi, docente universitario e demografo italiano (Adria, 1946)
* [[Nello Santi]], musicista, direttore d'orchestra.
* [[Carlo Sgobbi]], calciatore.
* [[Carlo Tiengo]], (1892-1945) Prefetto del Regno e Ministro.
* [[Mario Tiengo]], (1922-2010) medico, docente universitario, pioniere in Italia della terapia del dolore.
* [[Franco Grotto]], (1949), sindaco di Adria e deputato.
* [[Sandro Spinello|Sandro Gino Spinello]], (1956), sindaco di Adria e senatore della Repubblica.
* Giuliana Trombin, cantante lirica
* [[Tito Aguiari]] - pittore
* [[Francesco Scala (pittore)]]
 
== Geografia antropica ==
Il Comune fa parte della zona climatica [[Classificazione climatica dei comuni italiani|E]].
 
=== Frazioni ===
*[[Bottrighe]], [[Bellombra]], [[Fasana Polesine|Fasana]], [[Ca' Emo]], già Comuni autonomi, seppur per brevi stagioni, ed aggregati ad Adria a seguito delle riforme amministrative susseguitesi dall'unità d'Italia agli anni 1920-30;
*Baricetta, Valliera.
*[[Mazzorno Sinistro]]: si affaccia sul fiume [[Po]]; vi è un'antica chiesa recentemente restaurata e valorizzata;
*Cavanella Po: in anni passati era attivo un importante [[Produzione dello zucchero|zuccherificio]], del quale però oggi non restano che alcuni fatiscenti residui murali.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Adria è lambita dalla [[Strada statale 309 Romea|SS 309 Romea]], è raggiunta dalla [[Strada Regionale 443|SR 443]] per [[Rovigo]], la [[Strada statale 516 Piovese|SR 516 Piovese]] per [[Padova]], la [[Strada Provinciale 45|SP 45]] per [[Rosolina]], e la [[Strada Regionale 495|SR 495]] per [[Ariano nel Polesine]].
 
=== Mobilità urbana ===
Il sistema del [[trasporto pubblico]] della città è servito da una linea extraurbana gestita da [[Busitalia-Sita Nord|Busitalia]] che la collega con il capoluogo [[Rovigo]] e con le principali località sulla direttiva ovest-est verso il [[delta del Po]] e nord-sud verso la [[provincia di Venezia]] e di [[provincia di Ferrara|Ferrara]]; inoltre vi sono dei collegamenti con Cavarzere gestiti dall'[[Actv]].
 
=== Ferrovie ===
{{Vedi anche|Stazione di Adria|Stazione di Baricetta|Stazione di Cavanella Po}}
Ad Adria è presente una stazione ferroviaria a 5 binari collegata alle linee ferroviarie non elettrificate [[Ferrovia Rovigo-Chioggia|Rovigo-Chioggia]] e [[Ferrovia Adria-Mestre|Adria-Mestre]], inoltre ci si può recare a [[Verona]] e a [[Schio]] (Vi).
 
*[[Ferrovia Rovigo-Chioggia]]: Il traffico passeggeri è gestito in consorzio da [[Trenitalia]] e dalla [[Sistemi Territoriali]]. I treni, classificati come regionali, hanno una cadenza di ogni ora.
*[[Ferrovia Adria-Mestre]]: Il traffico passeggeri è gestito dalla [[Sistemi Territoriali]]. I treni, classificati come regionali, hanno una cadenza di circa ogni ora e mezza.
 
[[File:Adria station.JPG|thumb|L'[[automotrice FS ALn 663]].905 SI, nella vecchia livrea della [[Sistemi Territoriali]], in sosta sul binario 2 del piazzale della [[stazione di Adria]].]]
 
[[File:ALn 663.908 SI in Adria train station.jpg|thumb|L'automotrice ALn 663.908 SI della Sistemi Territoriali in sosta alla stazione di Adria]]
 
=== Trasporto fluviale ===
In città è presente un porto turistico, e ospita il "[[Cantiere Navale Vittoria]] S.p.A.", gestita dalla famiglia Duò, un'attività cantieristica di altissimo rilievo, specializzata dal [[1927]] nella costruzione di navi da carico, draghe, [[Rimorchiatore|rimorchiatori]], motopescherecci, imbarcazioni militari, [[Pattugliatore|pattugliatori]] veloci e imbarcazioni per interventi anti incendio e S.A.R.
 
Il comune di Adria confina a sud con il [[Po|fiume Po]], ed è attraversato da ovest ad est dal [[Tartaro-Canalbianco-Po di Levante]], entrambi navigabili.
Il [[Tartaro-Canalbianco-Po di Levante|Canalbianco]] è un [[canale artificiale]], tratto intermedio del Tartaro-Canalbianco-Po di Levante, [[Via d'acqua|via navigabile]] lunga 135&nbsp;km che collega [[Mantova]] con il mare, attraversando tutta la provincia di Rovigo.
Il tratto iniziale, della lunghezza di 52&nbsp;km, è naturale e prende il nome di "Tartaro"; il tratto intermedio, lungo 78&nbsp;km, è il canale artificiale che prende il nome di "Canalbianco" e arriva fino alla conca di Volta Grimana; il tratto finale, di 17&nbsp;km, arriva fino alla foce e prende il nome di "Po di Levante".
La lunghezza totale del fiume dalle sorgenti al mare è di 147&nbsp;km.
Il Canalbianco, infine, si collega alla linea navigabile "Po-Brondolo", che dalla [[laguna di Chioggia]] permette di raggiungere Venezia.
Attualmente si sta concludendo l'adeguamento dell'intera asta navigabile, permettendo così il passaggio di [[Bettolina|bettoline]] "Classe V Europea".
A corredo di questi imponenti lavori è già attivo l'[[interporto di Rovigo]], area di scambio per il trasporto fluviale-gomma-ferro, che si propone in virtù della sua equidistanza tra [[Padova]] e [[Ferrara]], l'adiacenza alla [[Strada statale 434 Transpolesana|S.S. Transpolesana]] e all'[[autostrada A13 (Italia)|autostrada A13]].
 
=== Aeroporti ===
Facilmente raggiungibili da Adria, grazie ai treni e alle autostrade sono gli aeroporti di [[Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale|Bologna]], [[Aeroporto di Venezia-Tessera|Venezia]] e di [[Aeroporto di Verona-Villafranca|Verona]].
 
== Amministrazione ==
*Ballotta Aurelio ([[Partito Socialista Italiano|PSI]]),
*Zen Cesare ([[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]]-[[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]),
*Tugnolo Sante ([[Partito Socialista Italiano|PSI]]),
*Cester Guido ([[Democrazia Cristiana|DC]], ''Commissario Straordinario''),
*Badio Mario Leo ([[Democrazia Cristiana|DC]]),
*Rossi Renzo ([[Democrazia Cristiana|DC]]),
*Cavallari Valerio ([[Partito Socialista Italiano|PSI]]),
*[[Franco Grotto|Grotto Franco]] ([[Partito Socialista Italiano|PSI]]),
*[[Sandro Spinello|Spinello Gino Sandro]] (PDS-DS-DC-PD),
*Lodo Antonio (indip.),
*Barbujani Massimo detto Bobo (Lista Civica - Centro Destra),
*Carmine Fruncillo Vice Prefetto Vicario (Commissario Straordinario).
 
=== Gemellaggi ===
*{{Gemellaggio|Francia|Ermont|}}
*{{Gemellaggio|Polonia|Kalisz|}}
*{{Gemellaggio|Germania|Lampertheim (Germania){{!}}Lampertheim}}
*{{Gemellaggio|Belgio|Maldegem|}}
*{{Gemellaggio|Croazia|Rovigno|}}
*{{Gemellaggio|Italia|Chieri|}}
 
== Sport ==
 
Le società di calcio con sede nel comune sono: [[Unione Sportiva Adriese 1906|U.S.D. Adriese 1906]], A.C. San Vigilio Adria, A.S.D. Baricetta Calcio e A.S.D. Ca' Emo Calcio, che militano in campionati di livello regionale.
 
Ad Adria si svolge la manifestazione automobilistica storica "Rally città di Adria" e nella frazione di Cavanella Po si trova il complesso multifunzionale [[Adria International Raceway]].
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Villa Mecenati (Adria).jpg|Villa Mecenati, Conservatorio Statale di Musica "Antonio Buzzolla"
File:Luoghidiadria1.JPG|Villa Tretti
File:Luoghiadria2.JPG|Villa Salvagnini
</gallery>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro | cognome= AA.VV.| nome= | titolo= Il Veneto paese per paese| editore= Bonechi| città= Firenze| anno= 2000| isbn= 88-476-0006-5}}
* AA.VV. ''Guida Turistico Stradale del Parco Regionale Veneto del Delta del Po'' - Lugo (RA), 2006.
* AAVV, ''Enciclopedia del Polesine. Il Basso Polesine: Atlante polesano del Delta del Po'' - Rovigo, 2007.
* Rondina Aldo, ''L'ultimo Interdetto (Nel contesto religioso e civile del Polesine fra '800 e '900)'', Apogeo editore, Adria, 2007, ISBN 978-88-88786-38-4
* {{cita libro|autore=Carlo Silvestri|titolo=Istorica e geografica descrizione delle antiche paludi adriane ora chiamate Laguna di Venezia|editore=Forni|città=Bologna|anno=1973, ristampa di un più antico volume intitolato ''Istorica e geografica descrizione delle antiche paludi adriane ora chiamate Laguna di Venezia e del corso di que' fiumi che in varj tempi hanno contribuito al loro interramento, con le principali notizie dell'antichissime città di Adria e Gavello'', editore Domenico Occhi, in Venezia, 1736}}
* [[Gianni Sparapan]], ''Adria Partigiana'', Ediz. Minelliana, [[Rovigo]], 1986
 
== Voci correlate ==
* [[Associazione nazionale città del pane]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=category:Adria (Italy)|wikt}}
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