Scuola di Barbiana e Geosciurus inauris: differenze tra le pagine

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{{Tassobox
[[File:Scuola di barbiana - don lorenzo milani e alunni in aula.jpg|thumb|Don Milani in aula con i suoi alunni]]
| nome = ''Xero del Capo''
|immagine=Xerus inauris.jpg
| stato = LC
| dominio = [[Eukaryota]]
| regno = [[Animalia]]
| phylum = [[Chordata]]
| classe = [[Mammalia]]
| ordine = [[Rodentia]]
| famiglia = [[Sciuridae]]
| sottofamiglia=[[Xerinae]]
| tribù=[[Xerini]]
| genere = '''[[Xerus]]'''
| specie = '''X. inauris'''
| binome = Xerus inauris
| biautore= Zimmerman
| bidata= 1780
}}
 
Lo '''Xero del Capo''' ('''''Xerus inauris''''') è un roditore della famiglia degli [[Sciuridae]] che vive nella maggior parte delle zone secche dell'[[Africa meridionale]], dal [[Sudafrica]] attraverso il [[Botswana]] fino alla [[Namibia]]
La '''scuola di Barbiana''' è un'esperienza [[educazione|educativa]] sperimentale avviata e animata da don [[Lorenzo Milani]] dal 1954 al 1967. L'innovativa scuola provocò un ampio dibattito sulle innovazioni da apportare in materia di [[pedagogia]]{{sf}}. Dapprincipio sconcertò - e poi stimolò le reazioni - gli addetti ai lavori, raggiungendo ampia fama con la pubblicazione della celeberrima ''Lettera a una professoressa'', una critica polemica alla scuola dell'obbligo dell'epoca, redatta collettivamente dagli scolari più grandi di Barbiana sotto la supervisione - ma non l'intervento diretto, come egli ribadirà a più riprese - di don Milani.
 
==La storiaDescrizione==
[[File:Cape Ground Squirrel Etosha National Park.jpg|thumb|left|Uno Xerus Inauris in posizione eretta]]
Don Milani fu inviato quale priore di Barbiana (frazione di [[Vicchio]]), un piccolo borgo sperduto sui monti della [[Arcidiocesi di Firenze|diocesi di Firenze]], a causa di alcuni dissapori con il popolo della sua precedente parrocchia e con la [[Arcidiocesi di Firenze|Curia Fiorentina]].
Lo Xerus Inauris presenta una pelliccia ispida che copre tutto il corpo, e sotto di essa, a differenza di altri mammiferi, è privo di peluria morbida. La parte dorsale della pelliccia è color cannella, e nei diversi individui presenta varianti più scure o più chiare<ref name=Skurski2005>Skurski, D., J. Waterman. 2005. "Xerus inauris", ''Mammalian Species'' 781:1-4.</ref>; il muso, la zona del ventre, i lati del collo e la parte interna degli arti sono invece bianchi, mentre la pelle è scura. I padiglioni auricolari sono piccoli. Su entrambi i lati del corpo l'animale ha una striscia bianca che va dalla spalla alla coscia. Attorno agli occhi presenta delle fini linee bianche. La coda è appiattita a continuazione di dorso e ventre, coperta da pelo bianco con due bande nere alla base<ref name=Skinner1990>Skinner J. D., R. H. N. Smithers. 1990. ''The mammals of southern African subregion'', University of Pretoria.</ref>.
Qui incominciò un'esperienza educativa unica e rivolta ai giovani di quella comunità che, anche per ragioni geografiche ed economiche, erano fortemente svantaggiati rispetto ai coetanei di città.
Nello Xero del Capo assistiamo un non pronunciato [[dimorfismo sessuale]]: i maschi pesano di solito fra i 423 e i 649 g, l'8/12% più delle femmine, che invece pesano fra i 444 e i 600 g<ref>Lynch C. D. 1983. "The mammals of the Orange Free State", ''Memoirs van die Nasionale Museum'' 18:58-60.</ref>. La lunghezza totale è di 424-476 mm per i maschi e 435-446 mm<ref name=Skurski2005/>.
 
La [[formula dentaria]] dello Xerus Inauris è <math>\begin{smallmatrix}\frac{1.1.0.0}{1.1.3.3}\end{smallmatrix}</math><ref name=Zumpt1970/>.
La scuola sollevò immediatamente delle eccezioni e molte critiche, gli attacchi ad essa furono tanti, dal mondo della chiesa (né [[Papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]] né [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] intervennero mai a suo favore) e da quello laico.
Sul palato, presenta nove increspature trasversali fra i molari che si interrompono al centro a formare un solco, con altre due increspature continue poste anteriormente ai molari<ref name=Skurski2005/>.
Le risposte a queste critiche vennero date con “''Lettera ad una professoressa''”, libro scritto dagli allievi della scuola insieme a don Milani (e infatti come autore del libro è indicato "Scuola di Barbiana"), che spiegava i principi della Scuola di Barbiana e al tempo stesso costituiva un atto d'accusa nei confronti della scuola tradizionale, definita "''un ospedale che cura i sani e respinge i malati''", in quanto non si impegnava a recuperare e aiutare i ragazzi in difficoltà, mentre valorizzava quelli che già avevano un retroterra familiare positivo, esemplificando questo genere di allievi con il personaggio di "Pierino del dottore" (cioè Pierino, figlio del dottore, che sa già leggere quando arriva alle elementari).
 
Le femmine hanno due coppie di mammelle, la prima all'altezza dell'inguine e la seconda all'altezza degli addominali<ref name=Zumpt1970>Zumpt I. F. 1970. "The ground squirrel", ''African Wild Life'' 24:115-121.</ref>.
==Le caratteristiche==
L'innovazione dell'esperienza di Barbiana parte da alcuni presupposti unici e originali{{sf}} e da un principio sintetizzato nel [[motto]] in inglese della scuola "''I care''", in italiano "mi sta a cuore".
 
Nei maschi il [[glande]] è relativamente grosso, con uno sviluppato [[osso penico]] sulla terminazione e curvato verso il basso<ref name=Skurski2005/>. Questa specie è in particolare notevole per i suoi testicoli grandi, che corrispondono a circa il 20% della lunghezza del corpo e della testa<ref name=Zumpt1970/>.
Da questo motto parte il principio per cui la scuola è fatta nelle ore più impensate dopo i lavori nei campi, impegnando i ragazzi praticamente tutto il giorno e sette giorni la settimana.
È una scuola aperta, dove il programma è condiviso dagli allievi, le idee proposte dal maestro sono spesso rivoluzionarie e per l'epoca ritenute pericolose (a titolo di esempio riportiamo una frase di una lettera scritta dai ragazzi di Barbiana e Don Milani riferita al [[socialismo]]: “''il più alto tentativo dell'umanità di dare, anche su questa terra, [[giustizia]] e [[Uguaglianza sociale|eguaglianza]] ai poveri''”).
 
La muta del pelo avviene ogni anno fra agosto e settembre e fra marzo e aprile<ref name=Herzig1978/>.
==Testi==
[[File:Chiesa di Barbiana (Vicchio) (cropped).png|thumb|[[Chiesa di Sant'Andrea a Barbiana]]]]
Sono i giovani di Barbiana stessi che definiscono in sei punti la scuola nel [[1963]], quattro anni prima della morte di don Milani:
 
==Distribuzione sul territorio==
;Barbiana
Lo Xero del Capo vive nei territori aridi dell'Africa meridionale<ref name=Herzig1979>Herzig-Straschil B. 1979. "''Xerus inauris'' (Rodentia, sciuridae)-an inhabitant of arid regions of southern Africa", ''Folia Zoologica'' 28:119-124.</ref>: è largamente presente in Namibia (ma risulta assente nelle regioni costiere e nel nordest<ref name=Skinner1990/>), abita le zone centrali e sud-occidentali del [[Kalahari]], in Botswana<ref name=Smithers1971>Smithers R. H. N. 1971. ''The mammals of Botswana'', Salisbury, Rhodesia, Museum Memoirs No. 4.</ref>, e si può trovare anche nella regione sud-occidentale della [[Provincia del Nordovest (Sudafrica)]] fino a quelle di [[Free State]] e [[Lesotho]]. È diffuso anche nei territori della [[Provincia del Capo Settentrionale]], ma solo nella zona nord-orientale<ref name=Skinner1990/>. A sud il limite estremo della distribuzione è la zona di [[Graaff Reinet]]<ref name=Skinner1990/>, città nella [[Provincia del Capo Orientale]].
{{q|…Barbiana non è nemmeno un [[villaggio]], è una [[Chiesa (architettura)|chiesa]] e le case sono sparse tra i boschi e i campi… In tutto ci sono rimaste 39 anime… In molte case e anche qui a scuola manca la [[Distribuzione di energia elettrica|luce elettrica]] e l’acqua. La strada non c’era. L’abbiamo adattata un po’ noi perché ci passi una macchina.}}
 
Come si vede, la denominazione '' del Capo'' è in qualche modo fuorviante, dal momento che l'animale ha un'area di insediamento assai più vasta. Questo nome può essergli stato attribuito per distinguerlo da un'altra specie di scoiattolo, questa arboricola: lo [[Sciurus carolinensis|scoiattolo grigio orientale]], anch'esso stanziato attorno a [[Città del Capo]], che fu introdotto dall'[[Europa]] da [[Cecil John Rhodes]]
;La nostra scuola
{{q|La nostra è una [[scuola privata]]… D’inverno stiamo un po’ stretti, ma da aprile ad ottobre facciamo scuola all’aperto e allora il posto non ci manca… Soltanto nove hanno la famiglia nella parrocchia di Barbiana. Altri cinque vivono ospiti di famiglie di qui perché le loro case sono troppo lontane… Qualcuno viene da molto lontano, per esempio Luciano cammina nel bosco quasi due ore per venire e altrettanto per tornare. Il più piccolo di noi ha 11 anni il più grande 18… l’orario è dalle otto del mattino alle sette e mezzo di sera… Non facciamo mai [[ricreazione]] e mai nessun gioco… i giorni di scuola sono 365 all’anno, 366 negli anni bisestili… abbiamo ventitré maestri, escluso i sette più piccoli, tutti gli altri insegnano a quelli minori di loro…}}
 
==Comportamento==
;Perché veniamo a scuola sul principio
[[File:Erdhörnchen 011.jpg|thumb|left|Xeri del Capo all'ingresso della tana]]
{{q|Prima di venirci né noi né i nostri genitori sapevamo cosa fosse la scuola di Barbiana. Quel che pensavamo noi non siamo venuti tutti per lo stesso motivo. Per noi barbianesi la cosa era semplice: La mattina andavamo alle [[Scuola primaria in Italia|elementari]] e la sera ci toccava andare nei campi. Invidiavamo i nostri fratelli più grandi che passavano la giornata a scuola dispensati da quasi tutti i lavori. Noi sempre soli, loro sempre in compagnia. A noi ragazzi ci piace fare quel che fanno gli altri. Se tutti sono a giocare, giocare, qui dove tutti sono a studiare, studiare. Per quelli delle altre parrocchie i motivi sono stati diversi: Cinque siamo venuti controvoglia (Arnaldo addirittura per [[punizione (pedagogia)|castigo]]). All'estremo opposto due abbiamo dovuto convincere i nostri genitori che non volevano mandarci (eravamo rimasti disgustati dalle nostre scuole). La maggioranza invece siamo venuti d'accordo coi genitori. Cinque attratti da materie scolastiche insignificanti: lo [[sci]] o il [[nuoto]] oppure solo per imitare un amico che ci veniva. Gli altri otto perché eravamo davanti a una scelta obbligata: o scuola o lavoro. Abbiamo scelto la scuola per lavorare meno. Comunque nessuno aveva fatto il calcolo di prendere un [[diploma]] per guadagnare domani più soldi o fare meno fatica. Un pensiero simile non ci veniva spontaneo. Se in qualcuno c'era, era per influenza dei genitori…}}
Lo Xerus inauris ha il suo habitat nelle zone aride o semiaride<ref name=Herzig1978/>: vive di preferenza nelle piane sabbiose (''velds'') e nelle praterie con terreno duro, ma lo si può trovare anche in piccoli gruppi nelle zone limitrofe ai laghi di origine alluvionale (''pans''), nelle stesse pianure alluvionali e nei campi coltivati<ref name=Smithers1971/>. Lo Xero è animale generalmente diurno, e non va in letargo. Le tane consistono in gruppi di tunnel scavati nel terreno per un'estensione di circa 700 m<sup>2</sup><ref name=Waterman1995>Waterman, J. M. 1995. "The social organization of the Cape ground squirrel (''Xerus inauris''; Rodentia: Sciuridae)". ''Ethology'' 101:130–147.</ref>, con un numero di ingressi che va da 2 a 100<ref name=Herzig1978>Herzig-Straschil, B. 1978. "On the biology of ''Xerus inauris'' (Zimmermann, 1780) (Rodentia, Sciuridae)", ''Zeitschrift für Säugetierkunde'' 43:262–278.</ref>. I tunnel proteggono l'animale dalle temperature estreme in superficie e dai predatori, ma nonostante questo lo Xero passa la maggior parte del giorno alla ricerca di cibo in superficie<ref name=Herzig1979/>, dove, per esigenze di termoregolazione, posiziona la folta coda contro il sole per coprirsi il capo e il dorso<ref>Bennett, A. F., R. B. Huey, H. John-Alder, and K. E. Nagy. 1984. "The parasol tail and thermoregulatory behavior of the Cape ground squirrel (''Xerus inauris'')", ''Physiological Zoology'' 57:57–62.</ref> e si rotola nella polvere.
Lo Xerus inauris si nutre di bulbi, frutti, erbe, piante, insetti e arbusti<ref name=Skurski2005/>. Non accumula cibo nelle tane, quindi la nutrizione costituisce un'attività giornaliera<ref name=Herzig1978/> che occupa il 70% delle attività dell'animale (un restante 15-20% del tempo è impiegato nella sorveglianza del territorio, il resto nelle interazioni sociali<ref name=Herzig1978/><ref name=Waterman1995/>). Il fabbisogno d'acqua, minimo, è soddisfatto dalla percentuale d'acqua contenuta nella vegetazione erbacea, e l'animale beve raramente<ref name=Skurski2005/>.
 
Per le medesime esigenze di difesa da temperatura e predatori, le tane dello Xero sono usate anche da [[Suricata suricatta|suricati]] e [[Herpestidae|manguste]]<ref name=Waterman2007>Waterman, J., J. Roth. 2007. "Interspecific associations of Cape ground squirrels with two mongoose species: benefit or cost?". ''Behavioral Ecology and Sociobiology'', 61(11):1675-1683.</ref>. Tale "convivenza" appare, nel caso delle suricate, come [[Mutualismo|mutualmente]] vantaggiosa, a differenza delle manguste che costituiscono semplicemente [[Commensalismo|commensali]] dello scoiattolo<ref name=Waterman2007/>.
;Perché veniamo a scuola ora
{{q|A poco a poco abbiamo scoperto che questa è una scuola particolare: non c'è né voti, né [[pagella|pagelle]], né rischio di bocciare o di ripetere. Con le molte ore e i molti giorni di scuola che facciamo, gli esami ci restano piuttosto facili, per cui possiamo permetterci di passare quasi tutto l'anno senza pensarci. Però non li trascuriamo del tutto perché vogliamo accontentare i nostri genitori con quel pezzo di carta che stimano tanto, altrimenti non ci manderebbero più a scuola. Comunque ci avanza una tale abbondanza di ore che possiamo utilizzarle per approfondire le materie del programma o per studiarne di nuove più appassionanti. Questa scuola dunque, senza paure, più profonda e più ricca, dopo pochi giorni ha appassionato ognuno di noi venirci. Non solo: dopo pochi mesi ognuno di noi si è affezionato anche al sapere in sé… Prima l'[[lingua italiana|italiano]] perché sennò non si riesce a imparar nemmeno le lingue straniere. Poi più lingue possibile, perché al mondo non ci siamo soltanto noi. Vorremmo che tutti i poveri del mondo studiassero lingue per potersi intendere e organizzare fra loro. Così non ci sarebbero più oppressori, né [[patria|patrie]], né [[guerra|guerre]].}}
 
Fra i predatori dello Xero troviamo [[Sciacallo|sciacalli]], serpenti e [[Varanus|varani]]. Lo Xero del Capo è in grado di distinguere, dall'odore delle feci, se esse appartengano o meno ad un predatore<ref>Belton, L., N. Ball, J. Waterman, P. Bateman. 2007. "Do Cape ground squirrels (''Xerus inauris'') discriminate between olfactory cues in the faeces of predators versus non-predators?", ''African Zoology'', 42(1): 135-138.</ref>. Quando vengono minacciati, gli Xeri attuano contro i predatori (ad esempio serpenti) dei comportamenti intimidatori<ref name=Waterman2007/><ref name=Waterman1997>Waterman, J. M. 1997. "Why do male Cape ground squirrels live in groups?" ''Animal Behaviour'' 53:809–817.</ref>: più scoiattoli avanzano di colpo verso il predatore frapponendo fra loro ed esso le code a cespuglio, poi, quando il predatore stesso scatta all'indietro gli scoiattoli si ritirano. Di solito, i comportamenti intimidatori di gruppo si dimostrano efficaci nell'allontanare le minacce<ref name=Waterman1997/>.
;Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare
{{q|…Nostra debolezza. Per es. uno dei più grandi, già bravissimo in [[matematica]], passava le nottate a studiarsene dell'altra. Un altro, dopo sette anni di scuola qui, s'è voluto iscrivere a [[elettrotecnica]]. Alcuni di noi ogni tanto son capaci di trascurare una discussione per mettersi a contemplare un [[Ciclomotore|motorino]] come ragazzi di città. E se oltre al motorino avessimo a disposizione anche cose più stupide (come il [[televisore]] o un [[pallone (gioco)|pallone]]) non possiamo garantirvi che qualcuno non avrebbe la debolezza di perderci qualche mezz'ora... }}
 
===Comportamento sociale===
;Pressione dei nostri genitori e del mondo
[[File:Xerus inauris anagoria.JPG|thumb|Due Xeri del Capo]]
{{q|A nostra difesa però c'è che ognuno di noi è libero di lasciare la scuola in qualsiasi momento, andare a lavorare e spendere, come usa nel mondo. Se non lo facciamo non crediate che sia per pressione dei genitori. Tutt'altro! Specialmente quelli che abbiamo già preso la [[Diploma|licenza]] siamo continuamente in contrasto con la famiglia che ci spingerebbe al lavoro e a far carriera. Se diciamo in casa che vogliamo dedicare la nostra vita al servizio del prossimo, arricciano il naso, anche se magari dicono di essere [[comunismo|comunisti]]. La colpa non è loro, ma del mondo [[borghesia|borghese]] in cui sono immersi anche i poveri. Quel mondo preme su di loro come loro premono su di noi. Ma noi siamo difesi da questa scuola che abbiamo avuto, mentre loro poveretti non hanno avuto né questa né altra scuola.}}
I gruppi di Xeri contano di solito due o tre esemplari adulti di sesso femminile e fino a nove esemplari giovani di entrambi i sessi che costituiscono la prole dipendente dalle femmine stesse<ref name=Herzig1978/>, mentre un gruppo con più di tre femmine si divide in entità più piccole<ref>Waterman, J. M. 2002. "Delayed maturity, group fission and the limits of group size in female Cape ground squirrels (Sciuridae: ''Xerus inauris'')", ''Journal of Zoology'' 256:113–120.</ref>. I maschi invece vivono separatamente in gruppi pacifici che contano fino a 19 individui non legati da parentela, e si uniscono alle femmine soltanto nel periodo dell'[[Ciclo estrale|estro]] di una di esse<ref name=Waterman1995/>; all'interno di un gruppo maschile possono formarsi dei sottogruppi di quattro o cinque esemplari che cambiano anche giornalmente numero e composizione<ref name=Skurski2005/>.
 
I gruppi di femmine vivono, come detto sopra, in gruppi di tunnel che hanno uscita distribuite su una superficie di circa 4 ha, con un nucleo centrale di circa 0,25 ha<ref name=Waterman1995/>. I territori di diversi gruppi possono sovrapporsi, ma il nucleo verrà difeso da ciascuno di essi con comportamenti aggressivi<ref name=Herzig1979/><ref name=Waterman1995/>. Il territorio di un gruppo di maschi, con i suoi 12,1 ha di ampiezza<ref name=Waterman1995/>, va a includere quelli di numerosi gruppi di femmine.
== Altri progetti ==
 
All'interno di un gruppo femminile, i membri condividono le zone del pasto e del sonno, senza che fra loro esista una gerarchia. Nei gruppi maschili, invece, abbiamo delle nette gerarchie di dominanza basate sull'età dei membri e mantenute poi per sostituzione dei membri stessi. Le competizioni fra i maschi consistono in dimostrazioni di salto senza manifestazioni di violenza o ferite<ref name=Waterman1998>Waterman, J. M. 1998. "Mating tactics of male Cape ground squirrels, ''Xerus inauris'': consequences of year-round breeding", ''Animal Behaviour'' 56:459–466.</ref>. Inoltre i maschi non sono territoriali come le femmine, ed è frequente l'immigrazione e l'emigrazione di un membro fra un gruppo e l'altro<ref name=Skurski2005/>.
 
===Forme di comunicazione===
Quando percepisce una minaccia, lo Xero emette un richiamo di allarme simile a un fischio<ref name=Zumpt1970/><ref name=Herzig1979/>. Tale richiamo può avere due forme: un verso breve e acuto che mette in forte allarme gli altri membri del gruppo, e un suono meno acuto usato per pericoli non imminenti<ref name=Zumpt1970/>. Durante gli scontri per la predominanza, gli individui emettono grugniti profondi e aggressivi<ref name=Herzig1979/>. Gli esemplari giovani si allenano nei richiami con fischi e squittii<ref name=Skurski2005/>.
[[File:Xerus inauris.JPG|thumb|Esemplari giovani di Xero del Capo]]
 
===Riproduzione===
Lo Xero del Capo si accoppia nel corso di tutto l'anno<ref name=Herzig1978/><ref name=Smithers1971/><ref name=Waterman1996>Waterman, J. M. 1996. "Reproductive biology of a tropical, non-hibernating ground squirrel". ''Journal of Mammology'' 77:134–146.</ref>, e in particolare nei mesi secchi invernali<ref name=Skurski2005/>. Poiché le femmine hanno accoppiamenti multipli, i grandi testicoli dei maschi li aiutano a sostenere la [[competizione spermatica]]. Dopo l'accoppiamento, i maschi si masturbano, sia allo scopo di pulirsi i genitali, sia per ridurre la possibilità di infezioni trasmissibili sessualmente<ref>Waterman JM, 2010. "The Adaptive Function of Masturbation in a Promiscuous African Ground Squirrel". ''PLoS ONE'' 5(9): e13060. doi:10.1371/journal.pone.0013060</ref>.
 
L'estro dura tre ore, e si verifica in una femmina del gruppo alla volta. Durante l'estro, la femmina in calore viene avvicinata, sollecitata con insistenza e inseguita dai maschi che vogliono accoppiarsi con lei, e il maschio dominante si accoppia con lei per primo<ref name=Waterman1998/>: una femmina consente numerosi accoppiamenti, sia col primo maschio che con quelli successivi nella scala gerarchica. Quando un maschio non si è ancora accoppiato con una femmina, disturberà gli accoppiamenti che essa effettua con altri maschi<ref name=Waterman1998/>. Tuttavia è raro che l'accoppiamento venga difeso.
 
La gestazione dura fra i 42 e i 49 giorni<ref name=Zumpt1970/><ref name=Waterman1996/>, e termina con la nascita di una cucciolata che conta da uno a tre piccoli<ref name=Herzig1978/><ref name=Waterman1996/>: essi sono ciechi e senza pelo<ref name=Herzig1978/>; gli occhi si aprono dopo il trentacinquesimo giorno<ref name=Herzig1978/>. Dopo la nascita ha inizio l'allattamento: una femmina che allatta si sposta in un tunnel separato per prendersi cura dei piccoli, e torna nel gruppo dopo lo svezzamento o nel caso di perdita della cucciolata<ref name=Skurski2005/>. I cuccioli rimangono nel tunnel per i primi 45 giorni; sette giorni dopo essere usciti, iniziano a nutrirsi di cibi solidi, e l'allattamento termina intorno al cinquantaduesimo giorno<ref name=Waterman1996/>.
 
I maschi raggiungono la maturità sessuale ad otto mesi, e lasciano il loro gruppo di nascita; le femmine invece raggiungono la maturità a dieci mesi e restano nel gruppo<ref name=Waterman1995/>.
 
==Stato di conservazione==
Sembrano non esistere nel complesso gravi minacce per lo Xero del Capo. In alcune regioni esso viene considerato un animale infestante per l'agricoltura, e per evitare il danneggiamento delle colture e il rischio legato alla diffusione della [[rabbia]] l'uomo ha usato erba avvelenata per controllarne la diffusione<ref name=Zumpt1970/>. Tuttavia la specie resta comune in molte aree protette, tra cui il ''Kgalagadi Transfrontier Park'' in Botswana e Sudafrica, e l<nowiki>'</nowiki>''Etosha National Park'' in Namibia.
 
==TestiNote==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.barbiana.it Sito ufficiale] del Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana
 
*[http://www.icareancora.it Icareancora.it], sito della sede di Bologna del Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana
{{Portale|mammiferi}}
*[http://www.casadonmilani.it CASA DON MILANI] sito del Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani ONLUS
 
[[Categoria:Sciuromorfi]]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Cattolicesimo|istruzione|storia d'Italia}}
[[Categoria:Scuole e università cattoliche]]