Idrografia di Borgomanero e Geosciurus inauris: differenze tra le pagine

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[[File:Mappa borgomanero.jpg|miniatura|La mappa della zona di Borgomanero]]
| nome = ''Xero del Capo''
L''''Idrografia di [[Borgomanero]]'''<ref>Cfr mappa [http://www.comuni-italiani.it/003/024/mappa.html Mappa di Borgomanero (NO), cartina geografica della città]</ref> e della zona dei comuni contermini (in particolare [[Gozzano]]<ref>Cfr mappa [http://www.comuni-italiani.it/003/076/mappa.html Mappa di Gozzano (NO), cartina geografica della città]</ref> e [[Briga Novarese]])<ref>[http://www.comuni-italiani.it/003/026/mappa.html Mappa di Briga Novarese (NO), cartina geografica della città] dove compare Gozzano, sulla destra orografica. Sulla sinistra orografica Briga Novarese, mentre San Marco è frazione di Borgomanero. Tra le tre località non c'è quasi soluzione di continuità</ref><ref>Borgomanero e Gozzano, pure appartenendo a due bacini idrografici differenti, hanno in comune la falda acquifera da cui si estrae l'acqua potabile [http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2007/14/suppo1/00000403.htm Supp. n. 1 al B.U. n. 14]</ref> è particolarmente complessa. Ad est scorre l'[[Agogna]], che raccoglie le acque del versante sud del [[Mottarone]]. Ad ovest scorre il [[Sizzone]] che nasce in [[provincia di Vercelli]], contigua all'alta [[Valsesia]] che raccoglie le acque delle [[Baraggia|Baragge]]. Incuneata in questa Y vi è lo sperone di [[Gozzano]], posta sull'anfiteatro morenico di modesta altezza, lascito dal ghiacciaio che ha scavato il lago d'Orta, in cui le acque meteoriche confluiscono, invece nel [[lago d'Orta|lago]]. La linea di [[displuvio]] coincide con le [[colline moreniche]] a pochissimi chilometri dal centro di Borgomanero<ref>I confini dei territori amministrativi non coincidono con quelli geografici. Questo è particolarmente evidente per quello tra i comuni di Gozzano e di Briga Novarese. Il comune di Gozzano arriva alla sponda sinistra dell'Agogna [http://maps.google.com/maps?hl=en&noj=1&q=briga+novarese&um=1&ie=UTF-8&hq=&hnear=0x47866d69c43c4fb5:0xfb3fadbc82e0ed6b,Briga+Novarese,+Province+of+Novara,+Italy&sa=X&ei=gmgsULzwHoz1sgao_oGwBw&ved=0CIoBELYD briga novarese - Google Maps]</ref>
|immagine=Xerus inauris.jpg
| stato = LC
| dominio = [[Eukaryota]]
| regno = [[Animalia]]
| phylum = [[Chordata]]
| classe = [[Mammalia]]
| ordine = [[Rodentia]]
| famiglia = [[Sciuridae]]
| sottofamiglia=[[Xerinae]]
| tribù=[[Xerini]]
| genere = '''[[Xerus]]'''
| specie = '''X. inauris'''
| binome = Xerus inauris
| biautore= Zimmerman
| bidata= 1780
}}
 
Lo '''Xero del Capo''' ('''''Xerus inauris''''') è un roditore della famiglia degli [[Sciuridae]] che vive nella maggior parte delle zone secche dell'[[Africa meridionale]], dal [[Sudafrica]] attraverso il [[Botswana]] fino alla [[Namibia]]
Mentre l'Agogna, dopo aver ricevuto l'apporto di numerosi torrenti, scorre come ''di regola'' per gli affluenti di sinistra orografica del Po, in direzione Sud, Po, le acque del lago d'Orta hanno un emissario a Nord,<ref>quasi tutti i laghi alpini italiani hanno un emissario a sud</ref>, Le acque del lago d'Orta escono dal lago ad [[Omegna]] nel torrente [[Nigoglia]] che confluisce nello [[Strona (affluente del Toce)|Strona]] che, a sua volta, è affluente del [[Toce]] che raggiunge il [[Lago Maggiore]], per poi defluire nel [[Ticino (fiume)|Ticino]].
 
==Descrizione==
== Il versante dell'Agogna ==
[[File:Cape Ground Squirrel Etosha National Park.jpg|thumb|left|Uno Xerus Inauris in posizione eretta]]
[[File:Fiume Agogna.jpg|miniatura|l'[[Agogna]]]]
Lo Xerus Inauris presenta una pelliccia ispida che copre tutto il corpo, e sotto di essa, a differenza di altri mammiferi, è privo di peluria morbida. La parte dorsale della pelliccia è color cannella, e nei diversi individui presenta varianti più scure o più chiare<ref name=Skurski2005>Skurski, D., J. Waterman. 2005. "Xerus inauris", ''Mammalian Species'' 781:1-4.</ref>; il muso, la zona del ventre, i lati del collo e la parte interna degli arti sono invece bianchi, mentre la pelle è scura. I padiglioni auricolari sono piccoli. Su entrambi i lati del corpo l'animale ha una striscia bianca che va dalla spalla alla coscia. Attorno agli occhi presenta delle fini linee bianche. La coda è appiattita a continuazione di dorso e ventre, coperta da pelo bianco con due bande nere alla base<ref name=Skinner1990>Skinner J. D., R. H. N. Smithers. 1990. ''The mammals of southern African subregion'', University of Pretoria.</ref>.
=== Regime dei corsi d'acqua ===
Nello Xero del Capo assistiamo un non pronunciato [[dimorfismo sessuale]]: i maschi pesano di solito fra i 423 e i 649 g, l'8/12% più delle femmine, che invece pesano fra i 444 e i 600 g<ref>Lynch C. D. 1983. "The mammals of the Orange Free State", ''Memoirs van die Nasionale Museum'' 18:58-60.</ref>. La lunghezza totale è di 424-476 mm per i maschi e 435-446 mm<ref name=Skurski2005/>.
I torrenti e rii che attraversano l'area comunale di Borgomanero e che confluiscono nell'Agogna, hanno un regime spiccatamente torrentizio di tipo prealpino, cioè con '''piene''' tardo - primaverili e autunnali per le forti piogge che cadono sulla zona (attorno ai 1200&nbsp;– 1400&nbsp;mm annui) mentre '''secche''' quasi complete nella stagione calda e invernale.
 
La [[formula dentaria]] dello Xerus Inauris è <math>\begin{smallmatrix}\frac{1.1.0.0}{1.1.3.3}\end{smallmatrix}</math><ref name=Zumpt1970/>.
=== Elenco dei torrenti di Borgomanero ===
Sul palato, presenta nove increspature trasversali fra i molari che si interrompono al centro a formare un solco, con altre due increspature continue poste anteriormente ai molari<ref name=Skurski2005/>.
* [[Agogna]];
* [[Grua]];
* ''Geola'';
* [[Lirone (torrente)|Lirone]];
* [[Sizzone]];
* ''Schiano'';
* ''Galeazza'';
* ''Passone'';
* ''Roggia vecchia'';
* ''Fosso Agogna vecchia''.
* ''Tancognino''
=== Stato ambientale ===
Lo stato ambientale dei corsi d'acqua non è dei più buoni poiché attraversano una zona fortemente antropizzata, ricca di fabbriche e industrie.
==== Agogna ====
Il principale dei torrenti è l''''Agogna''', che attraversa la città da nord a sud, ricevendo le acque di tutti i corsi d'acqua della zona. Fu deviato nel [[XVII secolo]] per ragioni irrigue. Il vecchio alveo è presente e chiamato ''Agogna Vecchia''. Scorre nella periferia del centro abitato.
La sua qualità delle acque è giudicata ''scadente'' e proprio all'interno del comune piemontese si hanno le peggiori qualità di tutta l'asta fluviale.
 
Le femmine hanno due coppie di mammelle, la prima all'altezza dell'inguine e la seconda all'altezza degli addominali<ref name=Zumpt1970>Zumpt I. F. 1970. "The ground squirrel", ''African Wild Life'' 24:115-121.</ref>.
L'Agogna, poi, dopo aver attraversato [[Novara]] sfocia nel Po
==== Sizzone ====
Il '''[[Sizzone]]''' è il secondo torrente più importante nella zona; esso attraversa le colline a ovest della città, ricevendo le acque dei torrenti laterali provenienti dalla bassa [[Valsesia]] o dalle ''Baragge''. Risulta il torrente con il migliore stato di qualità della città.
 
Nei maschi il [[glande]] è relativamente grosso, con uno sviluppato [[osso penico]] sulla terminazione e curvato verso il basso<ref name=Skurski2005/>. Questa specie è in particolare notevole per i suoi testicoli grandi, che corrispondono a circa il 20% della lunghezza del corpo e della testa<ref name=Zumpt1970/>.
==== Geola ====
La '''Geola''' percorre il centro della città quasi totalmente sotto il manto stradale, ricevendo, inoltre, numerosi scarichi. Questo piccolo corso d'acqua nasce presso le [[collina|colline]] (300&nbsp;m [[s.l.m.]]) a nord della città e con andamento ovest - sud sfocia nell'Agogna, presso il centro della città. Purtroppo, dato il passaggio nel centro risulta profondamente inquinato.
==== Grua ====
Il '''Lagone''' o '''Grua''' nasce presso il passo della Cremosina, dall'alpe omonima e percorre tutta la zona ad est, scorrendo in mezzo alle rubinetterie e ricevendo gli scarichi delle stesse. Il percorso borgomanerese è praticamente artificiale; scorre in mezzo alle case confluendo nell'Agogna.
==== Lirone ====
Il '''Lirone''' o '''Gagliazza''' nasce presso la periferia nord della città, fungendo da confine per un tratto con il comune di [[Briga Novarese]]. Non vi sono particolari fattori chimici che alterano la qualità delle acque. Sfocia nell'Agogna nel territorio di [[Cressa]], al confine con [[Fontaneto d'Agogna]].
==== Schiano e Galeazza ====
Lo '''Schiano''' e la '''Galeazza''' sono due piccoli fontanili che servono l'acquedotto della città. Sono praticamente sconosciuti, pochi sanno della loro esistenza.
 
La muta del pelo avviene ogni anno fra agosto e settembre e fra marzo e aprile<ref name=Herzig1978/>.
==== Passone ====
Il '''fosso Passone''' nasce dai rilievi a nord di Borgomanero, e sfocia nell'Agogna presso il "ponte del Torrione".
==== Tancognino ====
Il '''Tancognino''' è - assieme alla [[Grua]] - il peggiore corso d'acqua dal punto di vista qualitativo della zona. Esso nasce presso la sorgente del [[Sizzone]] e scorre verso sud - est giungendo presso il centro della città e raccogliendo tutti gli scarichi (fognari e non) della bassa Valsesia. Con letto che scorre sotto il suolo, riemerge e sfocia nell'Agogna, inquinandola profondamente.
 
==Distribuzione sul territorio==
== Il versante del Lago d'Orta ==
Lo Xero del Capo vive nei territori aridi dell'Africa meridionale<ref name=Herzig1979>Herzig-Straschil B. 1979. "''Xerus inauris'' (Rodentia, sciuridae)-an inhabitant of arid regions of southern Africa", ''Folia Zoologica'' 28:119-124.</ref>: è largamente presente in Namibia (ma risulta assente nelle regioni costiere e nel nordest<ref name=Skinner1990/>), abita le zone centrali e sud-occidentali del [[Kalahari]], in Botswana<ref name=Smithers1971>Smithers R. H. N. 1971. ''The mammals of Botswana'', Salisbury, Rhodesia, Museum Memoirs No. 4.</ref>, e si può trovare anche nella regione sud-occidentale della [[Provincia del Nordovest (Sudafrica)]] fino a quelle di [[Free State]] e [[Lesotho]]. È diffuso anche nei territori della [[Provincia del Capo Settentrionale]], ma solo nella zona nord-orientale<ref name=Skinner1990/>. A sud il limite estremo della distribuzione è la zona di [[Graaff Reinet]]<ref name=Skinner1990/>, città nella [[Provincia del Capo Orientale]].
[[File:Lago d'Orta visto dal Mottarone.jpg|miniatura|il [[Lago d'Orta]] visto dal [[Mottarone]]]]
Il versante del lago d'Orta presenta un bacino imbrifero particolarmente ristretto, prima di incontrare la superficie del lago. È collegato con il gruppo del [[Mergozzolo]] tramite la [[Valle dell'Agogna]].
I principali corsi d'acqua sono:
* il torrente [[Pellesina]];
* il torrente [[Pellino]];
* il [[torrente Pescone]];
* il torrente [[Scarpia]];
* il rio [[Qualba]].
 
Come si vede, la denominazione '' del Capo'' è in qualche modo fuorviante, dal momento che l'animale ha un'area di insediamento assai più vasta. Questo nome può essergli stato attribuito per distinguerlo da un'altra specie di scoiattolo, questa arboricola: lo [[Sciurus carolinensis|scoiattolo grigio orientale]], anch'esso stanziato attorno a [[Città del Capo]], che fu introdotto dall'[[Europa]] da [[Cecil John Rhodes]]
=== Il massivo sfruttamento ===
Nella zona, si era installata a partire dagli anni venti, una [[Bemberg (azienda)|industria]] che produceva rayon col metodo del cupro-ammonio<ref>Facendo sciogliere i ''linter di cotone'' in una soluzione cupro-ammoniacale e successivamente facendola passare per la filiera, si otteneva un prodotto tessile particolarmente pregiato. Il prodotto ottenuto dopo filatura e tessitura, dava un tessuto di aspetto serico e di ''mano'' morbida, molto apprezzata come fodere di qualità Lo slogan commerciale era ''Nasce dal cotone, splende come la seta [http://www.fodere-marik.com/italiano/fodere.htm Fodere in cupro Bemberg, fodere jacquard per giacche, gonna, pantaloni e abbigliamento uomo donna.]</ref>. Il processo prevedeva il prelevamento di ingenti quantità d'acqua dal lago<ref>Il consumo di acqua per produrre un chiloa di rayon è stimata in 600.000 {{collegamento interrotto|1=[http://89.97.218.226/web1/Acqua/consumo/rilevazione.htm rilevazione consumo domestico] |date=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> mediante elettropompe<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-5w010-0001187/ Lombardia beni culturali]</ref> che poi riversava come reflui ancora carichi di ammoniaca e rame.
 
==Comportamento==
Dopo un percorso molto breve gli scarichi inquinanti raggiungevano il lago d'Orta, che ha un ricambio d'acque molto lento.<ref>I laghi ''ad acque ferme, sono molto più sensibili all'inquinamento rispetto ai fiumi con acque che defluiscono</ref> Si è perciò creato in breve tempo un grave problema ecologico<ref>[[Rina Monti]]''La graduale estinzione della vita nel Lago d'Orta, Hoepli, Milano 1930</ref> che negli anni aveva creato un ''disastro ambientale'', uno dei primi per gravità e ordine di tempo, in Italia.
[[File:Erdhörnchen 011.jpg|thumb|left|Xeri del Capo all'ingresso della tana]]
Lo Xerus inauris ha il suo habitat nelle zone aride o semiaride<ref name=Herzig1978/>: vive di preferenza nelle piane sabbiose (''velds'') e nelle praterie con terreno duro, ma lo si può trovare anche in piccoli gruppi nelle zone limitrofe ai laghi di origine alluvionale (''pans''), nelle stesse pianure alluvionali e nei campi coltivati<ref name=Smithers1971/>. Lo Xero è animale generalmente diurno, e non va in letargo. Le tane consistono in gruppi di tunnel scavati nel terreno per un'estensione di circa 700 m<sup>2</sup><ref name=Waterman1995>Waterman, J. M. 1995. "The social organization of the Cape ground squirrel (''Xerus inauris''; Rodentia: Sciuridae)". ''Ethology'' 101:130–147.</ref>, con un numero di ingressi che va da 2 a 100<ref name=Herzig1978>Herzig-Straschil, B. 1978. "On the biology of ''Xerus inauris'' (Zimmermann, 1780) (Rodentia, Sciuridae)", ''Zeitschrift für Säugetierkunde'' 43:262–278.</ref>. I tunnel proteggono l'animale dalle temperature estreme in superficie e dai predatori, ma nonostante questo lo Xero passa la maggior parte del giorno alla ricerca di cibo in superficie<ref name=Herzig1979/>, dove, per esigenze di termoregolazione, posiziona la folta coda contro il sole per coprirsi il capo e il dorso<ref>Bennett, A. F., R. B. Huey, H. John-Alder, and K. E. Nagy. 1984. "The parasol tail and thermoregulatory behavior of the Cape ground squirrel (''Xerus inauris'')", ''Physiological Zoology'' 57:57–62.</ref> e si rotola nella polvere.
Lo Xerus inauris si nutre di bulbi, frutti, erbe, piante, insetti e arbusti<ref name=Skurski2005/>. Non accumula cibo nelle tane, quindi la nutrizione costituisce un'attività giornaliera<ref name=Herzig1978/> che occupa il 70% delle attività dell'animale (un restante 15-20% del tempo è impiegato nella sorveglianza del territorio, il resto nelle interazioni sociali<ref name=Herzig1978/><ref name=Waterman1995/>). Il fabbisogno d'acqua, minimo, è soddisfatto dalla percentuale d'acqua contenuta nella vegetazione erbacea, e l'animale beve raramente<ref name=Skurski2005/>.
 
Per le medesime esigenze di difesa da temperatura e predatori, le tane dello Xero sono usate anche da [[Suricata suricatta|suricati]] e [[Herpestidae|manguste]]<ref name=Waterman2007>Waterman, J., J. Roth. 2007. "Interspecific associations of Cape ground squirrels with two mongoose species: benefit or cost?". ''Behavioral Ecology and Sociobiology'', 61(11):1675-1683.</ref>. Tale "convivenza" appare, nel caso delle suricate, come [[Mutualismo|mutualmente]] vantaggiosa, a differenza delle manguste che costituiscono semplicemente [[Commensalismo|commensali]] dello scoiattolo<ref name=Waterman2007/>.
Se la scelta della localizzazione nell'estremità sud del lago fu felice dal punto di vista dell'approvvigionamento idrico, che poteva contare su una grandissima riserva d'acqua, fu la peggiore per quello che riguardava l'inquinamento. L'ammoniaca e il rame prima di trovare l'emissario, doveva percorrere l'intero lago che in pochi anni peggiorò sensibilmente fino ad arrivare ad una grave acidificazione (Ph 4)
 
Fra i predatori dello Xero troviamo [[Sciacallo|sciacalli]], serpenti e [[Varanus|varani]]. Lo Xero del Capo è in grado di distinguere, dall'odore delle feci, se esse appartengano o meno ad un predatore<ref>Belton, L., N. Ball, J. Waterman, P. Bateman. 2007. "Do Cape ground squirrels (''Xerus inauris'') discriminate between olfactory cues in the faeces of predators versus non-predators?", ''African Zoology'', 42(1): 135-138.</ref>. Quando vengono minacciati, gli Xeri attuano contro i predatori (ad esempio serpenti) dei comportamenti intimidatori<ref name=Waterman2007/><ref name=Waterman1997>Waterman, J. M. 1997. "Why do male Cape ground squirrels live in groups?" ''Animal Behaviour'' 53:809–817.</ref>: più scoiattoli avanzano di colpo verso il predatore frapponendo fra loro ed esso le code a cespuglio, poi, quando il predatore stesso scatta all'indietro gli scoiattoli si ritirano. Di solito, i comportamenti intimidatori di gruppo si dimostrano efficaci nell'allontanare le minacce<ref name=Waterman1997/>.
L'azienda si impegnò poi in grandi miglioramenti tecnici per evitare gli inquinamenti e molti risultati furono ottenuti, dapprima riducendo drasticamente l'apporto nei reflui di rame e solo successivamente dell'ammonio. Però ormai il settore entrò in un periodo di profonda crisi del settore e la fabbrica fu definitivamente chiusa.<ref>Le speranze di una ripresa produttiva da parte da imprenditori esteri [http://www.sdnovarese.it/informatoreborgo/articolo.cfm?id_dati=1578 .: Stampa Diocesana Novarese - L'Informatore Del Borgomanerese :.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304101838/http://www.sdnovarese.it/informatoreborgo/articolo.cfm?id_dati=1578 |data=4 marzo 2016 }} non si è concretizzata</ref>
 
===Comportamento sociale===
=== Il disinquinamento del lago ===
[[File:Xerus inauris anagoria.JPG|thumb|Due Xeri del Capo]]
Le acque del lago presentavano una elevata acidità dovuta all'ammonio, oltre agli altri inquinanti, in particolare rame. Il divieto di balneazione riguardava l'intero lago e i pesci erano scomparsi, Fu intrapreso un programma di un ''[[liming]]'', con immissione di sali di calcio che ha dato risultati positivi, che hanno portato alla revoca del divieto di balneazione, l'immissione di pesci di allevamento con risultati favorevoli per il persico.<ref>[http://www.proloco.omegna.vb.it/news_zoom.asp?newsID=18 pro loco Omegna]</ref>
I gruppi di Xeri contano di solito due o tre esemplari adulti di sesso femminile e fino a nove esemplari giovani di entrambi i sessi che costituiscono la prole dipendente dalle femmine stesse<ref name=Herzig1978/>, mentre un gruppo con più di tre femmine si divide in entità più piccole<ref>Waterman, J. M. 2002. "Delayed maturity, group fission and the limits of group size in female Cape ground squirrels (Sciuridae: ''Xerus inauris'')", ''Journal of Zoology'' 256:113–120.</ref>. I maschi invece vivono separatamente in gruppi pacifici che contano fino a 19 individui non legati da parentela, e si uniscono alle femmine soltanto nel periodo dell'[[Ciclo estrale|estro]] di una di esse<ref name=Waterman1995/>; all'interno di un gruppo maschile possono formarsi dei sottogruppi di quattro o cinque esemplari che cambiano anche giornalmente numero e composizione<ref name=Skurski2005/>.
 
I gruppi di femmine vivono, come detto sopra, in gruppi di tunnel che hanno uscita distribuite su una superficie di circa 4 ha, con un nucleo centrale di circa 0,25 ha<ref name=Waterman1995/>. I territori di diversi gruppi possono sovrapporsi, ma il nucleo verrà difeso da ciascuno di essi con comportamenti aggressivi<ref name=Herzig1979/><ref name=Waterman1995/>. Il territorio di un gruppo di maschi, con i suoi 12,1 ha di ampiezza<ref name=Waterman1995/>, va a includere quelli di numerosi gruppi di femmine.
== Idrografia del ''Quaternario'' ==
Secondo studi geologici l'antico ghiacciaio che ha modellato il Cusio, allo scioglimento, aveva prodotto un lago del presumibile livello degli attuali 350 metri sul livelli del lago<ref>[http://www.gargallum.com/005_I_brevi_cenni_geologici.htm brevi cenni geologici] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080224235813/http://www.gargallum.com/005_I_brevi_cenni_geologici.htm |data=24 febbraio 2008 }}</ref> Le acque poi si riversavano verso il novarese, dapprima golfo del mare Adriatico e poi pianura alluvionale. L'erosione, però erose le colline dal lato nord, verso la Valstrona, e non l'anfiteatro morenico dal lato di Gozzano. Il lago discese all'attuale livello di 290 metri e i due bacini rimasero separati.
 
All'interno di un gruppo femminile, i membri condividono le zone del pasto e del sonno, senza che fra loro esista una gerarchia. Nei gruppi maschili, invece, abbiamo delle nette gerarchie di dominanza basate sull'età dei membri e mantenute poi per sostituzione dei membri stessi. Le competizioni fra i maschi consistono in dimostrazioni di salto senza manifestazioni di violenza o ferite<ref name=Waterman1998>Waterman, J. M. 1998. "Mating tactics of male Cape ground squirrels, ''Xerus inauris'': consequences of year-round breeding", ''Animal Behaviour'' 56:459–466.</ref>. Inoltre i maschi non sono territoriali come le femmine, ed è frequente l'immigrazione e l'emigrazione di un membro fra un gruppo e l'altro<ref name=Skurski2005/>.
== Note ==
 
<references/>
===Forme di comunicazione===
Quando percepisce una minaccia, lo Xero emette un richiamo di allarme simile a un fischio<ref name=Zumpt1970/><ref name=Herzig1979/>. Tale richiamo può avere due forme: un verso breve e acuto che mette in forte allarme gli altri membri del gruppo, e un suono meno acuto usato per pericoli non imminenti<ref name=Zumpt1970/>. Durante gli scontri per la predominanza, gli individui emettono grugniti profondi e aggressivi<ref name=Herzig1979/>. Gli esemplari giovani si allenano nei richiami con fischi e squittii<ref name=Skurski2005/>.
[[File:Xerus inauris.JPG|thumb|Esemplari giovani di Xero del Capo]]
 
===Riproduzione===
Lo Xero del Capo si accoppia nel corso di tutto l'anno<ref name=Herzig1978/><ref name=Smithers1971/><ref name=Waterman1996>Waterman, J. M. 1996. "Reproductive biology of a tropical, non-hibernating ground squirrel". ''Journal of Mammology'' 77:134–146.</ref>, e in particolare nei mesi secchi invernali<ref name=Skurski2005/>. Poiché le femmine hanno accoppiamenti multipli, i grandi testicoli dei maschi li aiutano a sostenere la [[competizione spermatica]]. Dopo l'accoppiamento, i maschi si masturbano, sia allo scopo di pulirsi i genitali, sia per ridurre la possibilità di infezioni trasmissibili sessualmente<ref>Waterman JM, 2010. "The Adaptive Function of Masturbation in a Promiscuous African Ground Squirrel". ''PLoS ONE'' 5(9): e13060. doi:10.1371/journal.pone.0013060</ref>.
 
L'estro dura tre ore, e si verifica in una femmina del gruppo alla volta. Durante l'estro, la femmina in calore viene avvicinata, sollecitata con insistenza e inseguita dai maschi che vogliono accoppiarsi con lei, e il maschio dominante si accoppia con lei per primo<ref name=Waterman1998/>: una femmina consente numerosi accoppiamenti, sia col primo maschio che con quelli successivi nella scala gerarchica. Quando un maschio non si è ancora accoppiato con una femmina, disturberà gli accoppiamenti che essa effettua con altri maschi<ref name=Waterman1998/>. Tuttavia è raro che l'accoppiamento venga difeso.
 
La gestazione dura fra i 42 e i 49 giorni<ref name=Zumpt1970/><ref name=Waterman1996/>, e termina con la nascita di una cucciolata che conta da uno a tre piccoli<ref name=Herzig1978/><ref name=Waterman1996/>: essi sono ciechi e senza pelo<ref name=Herzig1978/>; gli occhi si aprono dopo il trentacinquesimo giorno<ref name=Herzig1978/>. Dopo la nascita ha inizio l'allattamento: una femmina che allatta si sposta in un tunnel separato per prendersi cura dei piccoli, e torna nel gruppo dopo lo svezzamento o nel caso di perdita della cucciolata<ref name=Skurski2005/>. I cuccioli rimangono nel tunnel per i primi 45 giorni; sette giorni dopo essere usciti, iniziano a nutrirsi di cibi solidi, e l'allattamento termina intorno al cinquantaduesimo giorno<ref name=Waterman1996/>.
 
I maschi raggiungono la maturità sessuale ad otto mesi, e lasciano il loro gruppo di nascita; le femmine invece raggiungono la maturità a dieci mesi e restano nel gruppo<ref name=Waterman1995/>.
 
==Stato di conservazione==
Sembrano non esistere nel complesso gravi minacce per lo Xero del Capo. In alcune regioni esso viene considerato un animale infestante per l'agricoltura, e per evitare il danneggiamento delle colture e il rischio legato alla diffusione della [[rabbia]] l'uomo ha usato erba avvelenata per controllarne la diffusione<ref name=Zumpt1970/>. Tuttavia la specie resta comune in molte aree protette, tra cui il ''Kgalagadi Transfrontier Park'' in Botswana e Sudafrica, e l<nowiki>'</nowiki>''Etosha National Park'' in Namibia.
 
==Note==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
''Agogna''
* {{cita web|http://www.itiomar.it/pubblica/doc/ch_mago/CAPITOLO%202.doc|www.itiomar.it/pubblica/doc/ch_mago/CAPITOLO%202.doc}}
* {{cita web|http://www.provincia.novara.it/ContrattoFiumeAgogna/monografiaPAI.pdf|Monografia sul torrente Agogna estratta dal PAI – Piano di Assetto Idrogeologico}}
* {{cita web|http://www.provincia.novara.it/ContrattoFiumeAgogna/monografiaPTA.pdf|Monografia sul torrente Agogna estratta dal PTA – Piano di Tutela delle Acque}}
''Lago d'Orta''
* {{cita web|url=http://www.proloco.omegna.vb.it/news_zoom.asp?newsID=18|titolo=pro loco Omegna}}
 
{{portalePortale|Piemontemammiferi}}
 
[[Categoria:BorgomaneroSciuromorfi]]
[[Categoria:Idrografia]]
[[Categoria:Geografia della provincia di Novara]]