Thirty-Three & 1/3 e Corban Collins: differenze tra le pagine

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{{S|cestisti statunitensi}}
{{F|album rock|arg2=album pop|data=ottobre 2010}}
{{Sportivo
{{S|album rock|album pop}}
|Nome = Corban Collins
{{Album
|Sesso = M
|tipo album = Studio
|CodiceNazione = {{USA}}
|titolo = Thirty-Three & 1/3
|Altezza = 191
|artista = George Harrison
|Peso = 86
|giornomese = 19 novembre
|Disciplina = Pallacanestro
|anno = 1976
|Ruolo = [[Guardia tiratrice|Guardia]]
|postdata =
|Squadra = {{Basket Cantù}}
|etichetta = [[Dark Horse Records]]
|TermineCarriera =
|produttore = [[George Harrison]]
|SquadreGiovanili=
|durata = 39:15
{{Carriera sportivo
|genere = Pop
|2008-2011|Arden Christian School|
|genere2 = Rock
|2011-2012|Massanutten Military Academy|
|genere3 = Funk
|2012-2013|{{Basket Louisiana State University|G}}|
|registrato = 24 maggio-13 settembre [[1976]], [[Friar Park|FPSHOT]], [[Oxfordshire]]
|2014-2016|{{Basket Morehead State University|G}}|
|numero di dischi = 1
|2016-2017|{{Basket University of Alabama|G}}|
|numero di tracce = 10
}}
|note = n. 11 {{Bandiera|USA}}<br />n. 35 {{Bandiera|GBR}}
|Squadre =
|precedente = [[The Best of George Harrison]]
{{Carriera sportivo
|anno precedente = 1976
|2017-2018|{{Basket Kirchheim unter Teck|G}}|30 (514)
|successivo = [[George Harrison (album)|George Harrison]]
|2018-2019|{{Basket Lulea|G}}|36 (710)
|anno successivo = 1979
|2019-|{{Basket Cantù|G}}
|singolo1=This Song/Learning How to Love You
}}
|data singolo1= 15 novembre 1976
|Allenatore =
|singolo2=Crackerbox Palace/Learning How to Love You
|Aggiornato = 22 luglio 2019
|data singolo2= 24 gennaio 1977 (US)
}}
|singolo3=True Love/Pure Smokey
{{Bio
|data singolo3= 18 febbraio 1977 (UK)
|Nome = Corban Wynne
|singolo4=It's What You Value/Woman Don't You Cry for Me
|Cognome = Collins
|data singolo4= 31 maggio 1977 (UK)
|Sesso = M
|LuogoNascita = High Point
|LuogoNascitaLink = High Point (Carolina del Nord)
|GiornoMeseNascita = 21 luglio
|AnnoNascita = 1994
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = cestista
|Nazionalità = statunitense
}}
'''''Thirty-Three & 1/3''''' è il nono album solista di [[George Harrison]].
È stato il primo album dell'ex [[The Beatles|Beatle]] a essere pubblicato sotto la sua nuova etichetta personale, la [[Dark Horse Records]].
Il titolo deriva dall'età di Harrison durante la registrazione dell'album (33 anni e 4 mesi) e dalla velocità di riproduzione di un LP.
 
Finalmente libero dai limiti imposti dalla [[Apple Records|Apple]], Harrison registrò un album più vivace e fresco dei due precedenti, ricevendo apprezzamenti dalla critica.
Le vendite (aiutate da un'apparizione al ''[[Saturday Night Live]]'' in coppia con [[Paul Simon]]) furono ugualmente lusinghiere: 11º posto negli USA e 35° in Gran Bretagna. I singoli estratti ebbero un buon successo negli Stati Uniti: 19º posto per ''[[Crackerbox Palace]]'' e 25º per ''[[This Song]]''. Si trattava in ogni caso di vendite ben lontane da quelle dei primi anni '70, che testimoniavano la progressiva perdita d'interesse nei confronti di Harrison. D'altro canto l'artista inglese stava a sua volta perdendo interesse per il mondo del ''music business'': il seguito di ''Thirty-Three & 1/3'', l'eponimo ''[[George Harrison (album)|George Harrison]]'', si farà attendere tre anni.
 
Da notare la reinterpretazione di ''[[True Love (Cole Porter)|True Love]]'' (di [[Cole Porter]]) e ''[[This Song]]'': si tratta di una canzone che ironizza sul celebre caso di plagio che coinvolse [[George Harrison]] e la sua ''[[My Sweet Lord]]''.
 
== Il disco ==
=== Origine e storia ===
Nel maggio 1974, [[George Harrison]] firmò un contratto discografico quinquennale con la [[A&M Records]] per la distribuzione delle uscite [[Dark Horse Records]]. Oltre ai dischi degli artisti della scuderia Dark Horse, l'accordo includeva anche quattro album solisti di Harrison, il primo dei quali programmato per il 26 luglio 1976, dopo la fine del contratto dei Beatles con la [[EMI]] nel gennaio di quell'anno.<ref>John Sippel, [https://books.google.com/books?id=BiUEAAAAMBAJ&q=%22Pact+That+Failed%22#v=snippet&q=%22Pact%20That%20Failed%22&f=false "A&M + Harrison: Pact That Failed"], ''[[Billboard]]'', 11 dicembre 1976, pp. 6, 53.</ref> Harrison trascorse i primi mesi del 1976 coinvolto in attività extra-musicali. Tra queste, ci fu anche l'udienza in tribunale, a New York, per la celebre causa di plagio intentatagli dalla Bright Tunes, che sosteneva Harrison avesse infranto la legge sul diritto d'autore "copiando" la melodia di ''My Sweet Lord'' dalla canzone ''[[He's So Fine]]'' delle [[Chiffons]].<ref>Huntley, pp. 130–32.</ref> Mentre si trovava a Los Angeles tra febbraio e marzo, George lavorò al progetto di un documentario sul [[Dark Horse Tour|suo tour del 1974 in Nord America]] con [[Ravi Shankar]].<ref>Madinger & Easter, pag. 453.</ref> Nello stesso periodo, egli fece un'apparizione come ospite speciale sul palco insieme ai [[Monty Python]], e uno di essi, [[Michael Palin]], a posteriori raccontò che Harrison sembrava "stanco e malato"; l'autore Peter Doggett attribuì il precario stato di salute di Harrison al suo stile di vita dell'epoca, che comprendeva abbondanti e frequenti bevute di alcol e uso di [[cocaina]], a seguito del fallimento del suo matrimonio con [[Pattie Boyd]] nel 1974.<ref>Doggett, pag. 250.</ref>
 
Dopo aver iniziato le sessioni di registrazione per l'album verso la fine di maggio,<ref>Badman, pag. 186.</ref> Harrison contrasse un'[[epatite]] e non fu in grado di proseguire i lavori per tutto il resto dell'estate.<ref>Madinger & Easter, pag. 454.</ref> Con l'aiuto della compagna [[Olivia Harrison|Olivia Arias]] – che ricorse a rimedi naturali come l'[[agopuntura]]<ref>Tillery, pag. 117.</ref> dopo che George non aveva risposto positivamente a trattamenti medici più convenzionali<ref>''Rolling Stone'', pag. 133.</ref> – egli si riprese gradualmente verso la fine dell'estate.<ref>Madinger & Easter, pag. 454.</ref> In seguito Harrison dichiarò: «Ho avuto bisogno di beccarmi l'epatite per smettere di bere».<ref>Clayson, pag. 359.</ref> Il titolo per il nuovo album riflette l'età anagrafica di Harrison all'epoca della registrazione, ma anche la velocità con la quale suona sul giradischi un disco in vinile a [[33 giri]].<ref>Rodriguez, pag. 169.</ref>
 
=== Registrazione ===
[[File:Tom Scott cropped.jpg|thumb|left|170px|[[Tom Scott]] (fotografato durante una convention di fan dei Beatles nel 2013) fornì l'assistenza produttiva per ''Thirty Three & ⅓'', assicurandosi che l'album avesse un maggiore appeal commerciale rispetto agli ultimi lavori di Harrison.]]
Harrison iniziò la registrazione di ''Thirty Three & ⅓'' il 24 maggio 1976, nel suo studio casalingo a [[Friar Park]], [[FPSHOT]].<ref>Badman, pag. 186.</ref> Egli aveva già inciso le tracce base di dodici canzoni<ref>''A Personal Music Dialogue at Thirty Three & ⅓'' intervista sull'album (Dark Horse Records, 1976; DH PRO 649).</ref> prima di contrarre l'epatite.<ref>Madinger & Easter, pag. 454.</ref> Avendo ammesso in una recente intervista con ''[[Melody Maker]]'' che egli avrebbe preferito lavorare in futuro con un co-produttore,<ref>Badman, pag. 176.</ref> Harrison scritturò il sassofonista ed arrangiatore [[Tom Scott]] per fornirgli l'assistenza necessaria riguardo la produzione del disco.<ref>Madinger & Easter, pp. 453–54.</ref><ref>Leng, pag. 191.</ref>
 
[[File:Willie Weeks 2007.jpg|thumb|right|145px|Il bassista [[Willie Weeks]] fu tra i musicisti che suonarono sull'album.]]
Tutti i musicisti reclutati da Harrison per suonare nel corso delle sessioni furono statunitensi, e compresero [[Willie Weeks]] (basso), [[Alvin Taylor]] (batteria), [[Richard Tee]] e [[David Foster]] (tastiere), ed [[Emil Richards]] (percussioni).<ref>Rodriguez, pag. 170.</ref> I collaboratori abituali di Harrison, [[Gary Wright]] e [[Billy Preston]], contribuirono anch'essi suonando le tastiere.<ref>Madinger & Easter, pag. 454.</ref> Secondo gli autori Chip Madinger e Mark Easter, una delle poche cose che George fu in grado di fare, nonostante fosse ammalato, nei mesi estivi, fu sovraincidere un assolo di chitarra acustica nella ballata ''[[Learning How to Love You]]''.<ref>Madinger & Easter, pag. 454.</ref>
 
Harrison selezionò dieci delle dodici tracce originarie. Egli disse che ''[[See Yourself]]'', brano che aveva iniziato a comporre nel 1967,<ref>Harrison, pag. 108.</ref> era una di quelle canzoni che gli piacquero sempre di più mano a mano che vi aggiungeva strumenti durante le sovraincisioni.<ref>Giuliano, pp. 223, 224.</ref> ''[[Woman Don't You Cry for Me]]'' e ''[[Beautiful Girl]]'' erano altre due composizioni che risalivano alla fine degli anni sessanta che Harrison rivisitò per ''Thirty Three & ⅓'';<ref>Rodriguez, pp. 170–71.</ref> la prima di queste era una canzone da lui scritta mentre era in tour con [[Delaney & Bonnie]].<ref>Clayson, pp. 279–80.</ref> Come ''See Yourself'', ''[[Dear One]]'' si ispirava agli insegnamenti di [[Paramhansa Yogananda]],<ref>Inglis, pp. 60, 62.</ref> l'autore di ''[[Autobiografia di uno Yogi]]'' e profonda influenza per Harrison sin dalla sua visita in India nel settembre 1966.<ref>Tillery, pp. 56, 117–18.</ref>
 
Tra le nuove composizioni, ''[[This Song]]'' era l'ironica risposta da parte di Harrison al verdetto della causa di plagio ''My Sweet Lord/He's So Fine''.<ref>Leng, pag. 193.</ref> ''[[Crackerbox Palace]]'' era invece stata scritta dopo aver incontrato il manager del comico [[Lord Buckley]] nel gennaio 1976,<ref>Clayson, pag. 358.</ref> mentre ''[[Pure Smokey]]'' era un omaggio a [[Smokey Robinson]], da sempre idolo di Harrison.<ref>Inglis, pag. 63.</ref> ''[[It's What You Value]]'' – che parlava di quando il batterista [[Jim Keltner]] aveva rifiutato di essere pagato per la partecipazione al tour di Harrison del 1974, chiedendo invece in cambio una [[Mercedes-Benz|Mercedes]] sportiva<ref>Huntley, pag. 147.</ref> – rifletteva il crescente interesse dell'autore per la [[Formula 1]],<ref>Madinger & Easter, pag. 455.</ref> e nel testo è presente un riferimento alla [[Tyrrell P34]].<ref>Harrison, pag. 322.</ref><ref>Clayson, pag. 367.</ref> Infine, Harrison registrò una reinterpretazione in chiave pop dello standard ''[[True Love (Cole Porter)|True Love]]'' di [[Cole Porter]].<ref>Huntley, pag. 148.</ref>
 
Harrison completò la lavorazione dell'album il 13 settembre 1976.<ref>Badman, pp. 186, 194.</ref>
 
==Tracce==
;Lato A
# ''[[Woman Don't You Cry for Me]]'' – 3:18
# ''[[Dear One]]'' – 5:08
# ''[[Beautiful Girl]]'' – 3:39
# ''[[This Song]]'' – 4:13
# ''[[See Yourself]]'' – 2:51
 
;Lato B
# <li value="6">''[[It's What You Value]]'' – 5:07
# ''[[True Love (Cole Porter)|True Love]]'' – 2:45
# ''[[Pure Smokey]]'' – 3:56
# ''[[Crackerbox Palace]]'' – 3:57
# ''[[Learning How to Love You]]'' – 4:13
 
==Ristampa del 2004==
L'album è stato ristampato su CD nel [[2004]], sia individualmente sia come parte integrante del cofanetto [[The Dark Horse Years 1976-1992]]. La ristampa presenta suono rimasterizzato, un libretto molto curato e una bonus track, ''Tears of the World'' (brano originariamente destinato a ''[[Somewhere in England]]'' e rifiutato dall'etichetta discografica).
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamentiCollegamenti musicaesterni}}
 
{{GeorgeBasket HarrisonCantù rosa}}
{{Portale|biografie|pallacanestro}}
{{33 & 1/3}}
{{Portale|rock}}