Viaggio al termine della notte e Corban Collins: differenze tra le pagine

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{{S|cestisti statunitensi}}
{{Libro
{{Sportivo
|titolo = Viaggio al termine della notte
|Nome = Corban Collins
|titoloorig = Voyage au bout de la nuit
|annoorigSesso = 1932M
|CodiceNazione = {{USA}}
|annoita = 1933
|Altezza = 191
|genere = [[romanzo]]
|Peso = 86
|sottogenere = [[Autobiografia|semi-autobiografico]]
|Disciplina = Pallacanestro
|lingua = fr
|Ruolo = [[Guardia tiratrice|Guardia]]
|protagonista = Ferdinand Bardamu
|Squadra = {{Basket Cantù}}
|coprotagonista = Robinson
|TermineCarriera =
}}{{Citazione|Viaggiare è proprio utile, fa lavorare l’immaginazione. Tutto il resto è delusione e fatica. Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario. Ecco la sua forza.<BR /> Va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose, è tutto inventato. È un romanzo, nient’altro che una storia fittizia. Lo dice Littré, lui non sbaglia mai.<BR /> E poi in ogni caso tutti possono fare altrettanto. Basta chiudere gli occhi.<BR /> È dall’altra parte della vita.|Famosa introduzione del romanzo}}
|SquadreGiovanili=
{{Carriera sportivo
|2008-2011|Arden Christian School|
|2011-2012|Massanutten Military Academy|
|2012-2013|{{Basket Louisiana State University|G}}|
|2014-2016|{{Basket Morehead State University|G}}|
|2016-2017|{{Basket University of Alabama|G}}|
}}
|Squadre =
{{Carriera sportivo
|2017-2018|{{Basket Kirchheim unter Teck|G}}|30 (514)
|2018-2019|{{Basket Lulea|G}}|36 (710)
|2019-|{{Basket Cantù|G}}
}}
|Allenatore =
|Aggiornato = 22 luglio 2019
}}
{{Bio
|Nome = Corban Wynne
|Cognome = Collins
|Sesso = M
|LuogoNascita = High Point
|LuogoNascitaLink = High Point (Carolina del Nord)
|GiornoMeseNascita = 21 luglio
|AnnoNascita = 1994
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = cestista
|Nazionalità = statunitense
}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{Collegamenti esterni}}
 
{{Basket Cantù rosa}}
'''''Viaggio al termine della notte''''' (''Voyage au bout de la nuit'') è il primo [[romanzo]] di [[Louis-Ferdinand Céline]], pubblicato nel [[1932]].
{{Portale|biografie|pallacanestro}}
 
== Trama ==
{{quote|...mi credevo un idealista, è così che uno chiama i propri piccoli istinti vestiti di paroloni.<ref>Voyage au bout de la nuit, 1932, traduzione e note di Ernesto Ferrero, Corbaccio, 1992 ISBN 8879720171</ref>}}
L'opera, a sfondo autobiografico come tutti i romanzi di Céline, segue le vicende di Ferdinand Bardamu. Giovane milite nella [[Prima guerra mondiale]], si reca poi nell'[[Africa]] [[colonialismo|coloniale]], dove si rende conto di persona del ''modus operandi'' dei colonizzatori francesi, e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] del [[Periodo interbellico|primo dopoguerra]], dove testimonia i prodromi del [[fordismo]] e della [[Cultura di massa|società di massa]]. Nella seconda metà dell'opera ritorna in [[Francia]], dove diventa medico e apre uno studio in un degradato sobborgo di [[Parigi]] (la fittizia La Garenne-Rancy), per poi finire a lavorare presso un [[Ospedale psichiatrico|istituto di igiene mentale]]. I disparati elementi del romanzo sono tra loro connessi dai ricorrenti incontri con Léon Robinson, un personaggio sventurato non meno che ambiguo, la cui esperienza è per certi versi parallela a quella di Bardamu.
 
== Contenuto ==
Come il titolo stesso suggerisce, ''Voyage au bout de la nuit'' è un cupo, [[nichilismo|nichilistico]] romanzo in cui si mescolano [[misantropia]] e [[cinismo]]. Il titolo deriva da una strofa di una canzone dell'ufficiale svizzero, Thomas Legler<ref>A suo dire a capo delle guardie di [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]] durante l'assalto alle Tuilieres; in realtà, Legler era nato nel 1782 e compose quel canto al servizio di [[Napoleone Bonaparte]], durante la battaglia della Teresina: v. {{cita web |url=http://www.emiliosanfilippo.it/?p=217 |titolo=Copia archiviata |accesso=24 gennaio 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160201042430/http://www.emiliosanfilippo.it/?p=217 |dataarchivio=1º febbraio 2016 }}</ref>: «La nostra vita è come il viaggio / di un viandante nella notte; / ognuno ha sul suo cammino / qualcosa che gli dà pena.»
 
Céline esprime un [[pessimismo]] pressoché inconsolabile sulla natura umana, sulle istituzioni umane, sulla società e sulla vita in generale. Verso la fine del libro, il narratore Bardamu, che sta lavorando in un manicomio, sottolinea:{{quote|...Non posso trattenermi dal dubitare che esiste una qualunque genuina realizzazione del nostro più profondo carattere, tranne la guerra e la malattia, quelle due infinità dell'incubo.|Voyage au bout de la nuit - Paris: Folio plus classiques, 2006, p. 442|...je ne peux m'empêcher de mettre en doute qu'il existe d'autres véritables réalisations de nos profonds tempéraments que la guerre et la maladie, ces deux infinis du cauchemar.|lingua=fr}}
 
Da notare che Céline volle dedicare il romanzo a [[Elizabeth Craig]], ballerina americana della quale era innamorato e con la quale ebbe un'intensa storia travagliata.
 
== Stile ==
Da un punto di vista letterario, il primo romanzo di Céline è notevole per un nuovo stile che sembra riflettere i discutibili protagonisti e che avrebbe esercitato una considerevole influenza sulla [[letteratura francese]] successiva. Céline fa ampio uso di [[ellissi]], [[iperbole (figura retorica)|iperboli]] e parole [[gergo|gergali]]. L'opera godette di successo popolare e una larga approvazione da parte della critica quando fu pubblicato, nell'ottobre del [[1932]], tanto che [[Albert Thibaudet]], forse il più grande critico francese di quegli anni, disse che nel gennaio del [[1933]] il romanzo di Céline era un comune argomento di conversazione serale.
 
== Storia editoriale ==
Il romanzo venne mandato a [[Gallimard]] e a [[Robert Denoël]]. I lettori del primo editore esitarono. [[Benjamin Crémieux]] scrisse in una nota: "Romanzo [[comunismo|comunista]] contenente episodi di guerra raccontati molto bene. Scritto in francese [[argot]]ico un poco esasperante, ma in generale con molta ''verve''. Bisognerebbe tagliarlo."<ref>Citato in [[Henri Godard]], ''Céline'', Gallimard, Paris 2011, p. 153.</ref> Il secondo editore invece reagì subito con entusiasmo, ma Céline aveva mandato il dattiloscritto senza mettere il proprio indirizzo e Denoël non sapeva a chi rivolgersi per rintracciare l'autore. Contattò allora l'ufficio della dattilografa che aveva messo il proprio timbro sulla busta. Riuscì a trovare l'autore e gli fece firmare un contratto al limite della legalità: verrà infatti pagata la sua percentuale solo a partire dalle 4.000 copie vendute. Céline accettò ma impose che non venisse cambiata una sola sillaba di quel che aveva scritto.
 
Ufficialmente il libro uscì il 17 ottobre [[1932]], ma qualche copia era già stata distribuita ai possibili recensori<ref>Frédéric Vitoux, ''La vie de Céline'', Gallimard, Paris 2005, p. 375.</ref>. All'inizio ne vennero stampate 3.000 copie. Nessuno poteva immaginare che da allora non sarebbe più uscito di stampa né che il titolo sarebbe passato a Gallimard, che aveva esitato. Intanto, l'anno della pubblicazione venne mandato al [[Premio Goncourt]], ma non vinse.
 
L'opera è stata tradotta in italiano nel 1933<ref>Finito di stampare il 31 maggio 1933.</ref> da [[Alex Alexis]] (pseudonimo di Luigi Alessio), collaboratore di [[Gian Dàuli]] (pseudonimo di Giuseppe Ugo Nalato), direttore editoriale della [[Corbaccio]]. Dopo molte ristampe, la stessa casa editrice, che ha assunto a volte negli anni anche il nome Dall'Oglio, l'ha ripubblicata nel [[1992]] in nuova traduzione e con note di [[Ernesto Ferrero]].
 
== Personaggi principali ==
 
* '''Ferdinand Bardamu''', narratore e protagonista (Cèline)
* '''Arthur Ganate''', amico di Bardamu col quale prende inizio la narrazione del romanzo
* '''Léon Robinson''', antieroe per eccellenza e simbolicamente coscienza di Bardamu, cinicamente traspostarto senza speranza e incontrato a più riprese - decisive - nel corso del romanzo
* '''Lola''', infermiera americana conosciuta a Parigi (prima amante di Bardamu) e ritrovata a Manhattan
* '''Musyne''', violinista (seconda amante di Bardamu)
* '''Molly''', prostituta americana incontrata a Detroit (terza amante di Bardamu) e unico personaggio del tutto positivo dell'opera
* '''Sophie''', infermiera slovacca presso la clinica del dottor Baryton (quarta amante di Bardamu)
* '''Tenente Grappa''', amministratore francese in Africa, in aperta antipatia con Alcide
* '''Alcide''', colonizzatore francese agli ordini del Tenente Grappa col quale ha un'antipatia reciproca. È il secondo personaggio positivo dell'opera
* '''Madelon''', promessa sposa di Robinson
* '''Madame Henrouille''', anziana suocera incartapecorita, soffre di manie di persecuzione e perciò vive isolata dalla propria famiglia
* '''Bébert''', ragazzetto incontrato in periferia durante la professione di medico
* '''Zia di Bébert''', portinaia di Bardamu in periferia
* '''Roger Puta''', vecchio datore di lavoro di Robinson e Bardamu
* '''Dottor Baryton''', direttore della clinica psichiatrica
* '''Parapine''', medico, conoscente di Bardamu
* '''Comandante Pinçon''', personaggio controverso destinatario di molteplici tirate polemiche di Bardamu in guerra
 
== Influenze ==
* [[Kurt Vonnegut]] citò ''Viaggio'' come una delle sue influenze nel ''[[Palm Sunday]]'', e le disavventure di Bardamu sembrano aver avuto influenza anche sull'opera ''[[Comma 22 (romanzo)|Comma 22]]'' di [[Joseph Heller]].
* [[Charles Bukowski]] fa riferimento al ''Viaggio'' in alcuni dei suoi romanzi e brevi storie e impiega le tecniche di [[prosa]] mutuate da Céline. Bukowski aveva un'altissima considerazione di Céline ("Céline è il più grande scrittore degli ultimi duemila anni", si legge in ''Compagno di sbronze'', ed. Feltrinelli), e lo cita in altre due opere (''Hollywood, Hollywood!'', ed. Feltrinelli, e ''Women'', ed. TEA) dove all'interno di un'intervista, riportata nell'opera, si legge:
 
" - perché ti piace Céline?<br />
- perché si è tolto fuori le viscere e ci ha riso sopra. un uomo molto coraggioso.<br />
- perché è importante il coraggio?<br />
- è una questione di stile. L'unica cosa che ci è rimasta."
* [[Giorgio Gaber]] ha citato il ''Viaggio'' nella sua canzone ''La strada''. Questi i passaggi del libro:
 
"Val mica la pena agitarsi, aspettare basta, dal momento che tutto deve finire per passarci, nella strada. Quella sola conta in fondo. [...] Nelle case, niente di buono. Quando una porta si chiude dietro un uomo, lui comincia sùbito a puzzare [...].
...conosco per esempio un farmacista, avenue de Saint-Ouen, cha un bel manifesto in vetrina, una bella réclame: Tre franchi la scatola per purgare tutta la famiglia! Un affare! Giù rutti! Si fa tutto insieme, in famiglia." (Corbaccio 2012, p.394)
 
Anche la canzone ''La festa'' ([[Polli d'allevamento|''Polli di allevamento'']] 1978) è ricca di citazioni del ''Viaggio''. Questi i passaggi del libro:
 
"È la musica meccanica che viene giù dai cavalli di legno, dalle automobiline che non lo sono, dalle montagne che non sono russe..." (p. 344)<br />
"Però loro andavano avanti le cocche. Non avevano l'aria di capire tutta la mala azione jellatoria ai nostri danni che metteva in moto la loro canzone... Si lamentavano di tutta la loro vita sgambettando, ridendo, a tempo giusto..." (p. 400)<br />
"Nessuno in fondo le resiste alla musica. Non hai niente da fare col tuo cuore, lo regali volentieri. Bisogna sentire in fondo a ogni musica l'aria senza note, fatta per noi, l'aria della Morte." (p. 330)<br />
"Mai si davano per vinti, mai sembravano essere stati tanto felici. Certi arrivavano al delirio. Bisognava strapparli ai loro disastri. Gli avessero dato la morte in premio per venti soldi si sarebbero precipitati su quell'aggeggio." (p. 345)
 
e questi alcuni versi tratti dalla canzone:
 
"Oppure in una fiera<br />
felici come si ringiovanisse<br />
coi pesciolini rossi<br />
e con le solite montagne<br />
che non sono russe<br />
............<br />
La musica da ballo<br />
è l'unico linguaggio che riunisce il mondo<br />
c'è chi ci gode smisuratamente<br />
e c'è chi si lamenta della vita<br />
sgambettando<br />
E oltre le note si avverte<br />
il senso dell'aria senza note<br />
che è l'aria della morte.<br />
............<br />
gli si potrebbe dare in premio<br />
un bel barattolo di merda<br />
per duemila lire.<br />
E senza esitare un momento<br />
sarebbero pronti a scannarsi<br />
per quel divertimento.<br />
Son proprio deficienti gli uomini<br />
ormai son proprio devastati<br />
non riesci più a strapparli alla loro idiozia<br />
ci sono incollati."<br />
* La citazione introduttiva di ''Viaggio al termine della notte'' è stata usata come "epigrafe" del film ''[[La grande bellezza]]'' di [[Paolo Sorrentino]]: «Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario: ecco la sua forza, va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose: è tutto inventato».
* Al romanzo è ispirata la canzone ''Bardamù'' di [[Vinicio Capossela]], dall'album ''[[Canzoni a manovella]]''.
* Il romanzo ha ispirato la canzone ''Pablo'' de [[Il Teatro Degli Orrori]], dall'album ''[[Il Mondo Nuovo]]'', dove viene raccontata la storia del militare Alcide che Bardamu incontra nell'Africa Coloniale. Il testo della canzone riprende proprio alcune frasi tratte dal romanzo, e racconta appunto la storia di Alcide, che nella canzone viene chiamato Pablo, che offre tutti i suoi averi a sua nipote rimasta orfana, che non ha mai conosciuto.
 
== Edizioni italiane==
* {{Cita libro|titolo=Viaggio al termine della notte. Romanzo|altri=Traduzione dal francese di Alex Alexis (pseudonimo di Luigi Alessio)|edizione=Collana Scrittori di tutto il mondo n.31|editore=Corbaccio|città=Milano|anno=1933 (1982)}}
** Collana I David n. 33, Dall'Oglio, 1966
** Collana I Corvi n. 224.sezione scarlatta n. 43, Dall'Oglio, 1988 (1990) ISBN 88-7718-629-1.
*{{Cita libro|titolo=Viaggio al termine della notte|altri=trad. [[Ernesto Ferrero]]|edizione=Collana Scrittori di tutto il mondo|editore=Corbaccio|città=Milano|anno=1992 (2016) <small>ISBN 88-7972-017-1 ISBN 978-88-7972-017-5</small>}} - Collana La Biblioteca di Repubblica. Novecento n. 54, Gruppo L'Espresso, Roma 2002 ISBN 84-96075-78-8.
** Collana TeaDue n. 1036, TEA, Milano 2002 ISBN 88-502-0301-2
** Collana I grandi scrittori, Corbaccio, Milano 2011 ISBN 978-88-6380-172-9.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[I 100 libri del secolo di le Monde|I 100 libri del secolo di ''le Monde'']]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q=Viaggio al termine della notte|q_preposizione=da|etichetta=''Viaggio al termine della notte''}}
 
{{Opere di Louis-Ferdinand Céline}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Francia|letteratura}}
 
[[Categoria:Romanzi di autori francesi]]
[[Categoria:Romanzi autobiografici]]
[[Categoria:Romanzi di Louis-Ferdinand Céline]]