Carnevale di Massafra e Diocesi di Cone: differenze tra le pagine

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{{sposta|Diocesi di Cone|Questa sede si riferisce alla città greca di Κωνης (Cones), da non confondere con la città di Χωναι ([[Chonai]]): sono due sedi vescovili ben distinte nelle ''[[Notitia Episcopatuum|Notitiae Episcopatuum]]'' bizantine.}}
{{F|società|ottobre 2010|commento=Non una fonte terza e facilmente verificabile.}}
{{Citazione|Pasqua e Nataele addò t'acchie, Carnevaele fall'a caste! |Pasqua e Natale dove ti trovi, Carnevale fallo a casa tua! <small>Detto popolare massafrese</small>}}
 
{{Sede titolare della chiesa cattolica
{{Citazione|Carnevale di Massafra - Nessuno spettatore, tutti protagonisti!|Tagline del carnevale massafrese}}[[File:Massafra - Magia dello jonio.jpg|thumb|368x368px|Il logo del Carnevale di Massafra]]
|nome= Cone
|latino= Dioecesis Conensis
|immagine= Dioecesis Asiana 400 AD.png
|didascalia=Mappa della [[Asia (diocesi)|diocesi civile di Asia]] ([[V secolo]])
|vescovile=si
|istituita= [[1933]]
|vescovo= ''sede vacante''
|eretta= ?
|soppressa= ?
|informazioni=
|regione=
|stato= [[Turchia]]
|chiesasuiiuris=[[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Patriarcato di Costantinopoli]]
|suffraganeadi= [[Arcidiocesi di Cotieo|Cotieo]]
|mappa=
|ch= 3c97
}}
 
La '''diocesi di Cone''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Conensis'') è una sede soppressa del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]] e una [[sede titolare]] della [[Chiesa cattolica]].
Il '''Carnevale di Massafra - Magia dello Jonio''' è una manifestazione [[Carnevale|carnascialesca]], tra le più importanti della [[Regione Puglia]], che si svolge con cadenza annuale nella città di [[Massafra]], in [[provincia di Taranto]].
 
Considerato uno dei più festosi, a differenza degli altri carnevali, la maggior parte del percorso della sfilata non è transennato e cittadini e forestieri possono partecipare direttamente all'animazione e al divertimento, stimolati dalle coreografie e dalle scenografie dei carri e dei gruppi allegorici, che sfilano lungo il corso principale della città.
 
Nel [[{{#expr: {{CURRENTYEAR}}}}]] l'edizione è la n° [[{{#expr: {{CURRENTYEAR}} - 1953}}]]).
 
== Storia ==
Cone, identificabile con Büyük Çorca<ref name="DHGE">[https://books.google.it/books?id=z1BOAQAAMAAJ&q=%22B%C3%BCy%C3%BCk+%C3%A7orca%22&dq=%22B%C3%BCy%C3%BCk+%C3%A7orca%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjr46H2mNLjAhVJ1qYKHSPMCFU4ChDoAQgoMAA ''Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques''], vol. XIII, col. 439.</ref> nell'odierna [[Turchia]], è un'antica sede episcopale della [[provincia romana]] della [[Frigia|Frigia Terza]] nella [[Asia (diocesi)|diocesi civile di Asia]]. Faceva parte del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]] ed era [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Cotieo]].
=== Le origini ===
Anticamente a [[Massafra]], come attestano alcuni documenti settecenteschi della Confraternita del Sacramento, si usava celebrare il cosiddetto "''Carnevaletto''", che consisteva in un rito riparatore di tre giorni per le offese arrecate a [[Gesù]] durante il [[carnevale]].
Si ricordano inoltre, le [[processione|processioni]] notturne a scopo di penitenza, indette intorno agli [[anni 1920|anni venti]], per tutti i giovedì di [[Quaresima]], dal passionista a riposo P. Vincenzo Martucci, e dal giovane Luigi Russo, nonché quelle dei venerdì di marzo che si svolgevano nella [[gravina (geologia)|gravina]] della [[Madonna della Scala (Massafra)|Madonna della Scala]], con la visita alle tre Cappelle dei crocifissi.
 
Il Carnevale di Massafra inizia per tradizione plurisecolare il [[17 gennaio]], giorno in cui ricorre la festa di [[Sant'Antonio abate]] (chiamato a Massafra Sant'Antonio del fuoco, o Sant'Antonio del porco), da cui deriva il detto popolare: "''De Sant'Antuone, maschere e suòne''". In questa giornata, i contadini, i massari e le donne di casa, conducevano il loro bestiame all'annuale cerimonia della benedizione degli animali domestici e da lavoro, che veniva impartita nello spiazzo antistante l'antica chiesa rupestre di Sant'Antonio abate, di proprietà del Capitolo, che prima della costruzione dell'Ospedale Pagliari, si trovava in aperta campagna, fuori le porte dell'abitato.
 
Un giorno di festa rispettato da tutti, allietato da manifestazioni popolari, come l'accensione del falò nelle strade, il "tiro al caciocavallo" sullo spalto orientale della [[Gravina San Marco]], il [[Albero della cuccagna|gioco della Cuccagna]].
Nella serata stessa poi, in casa del vincitore, si banchetta e "''si menava la scianghe''", come allora si intendeva dire per quei balli troppo focosi, eseguiti tra i fumi di [[Bacco]] e di [[Venere (divinità)|Venere]].
 
Dal 17 gennaio, le feste si ripetevano a ritmo serrato tutte le domeniche e i giovedì di carnevale, ognuno dei quali assumeva un proprio nome ed un particolare significato. Si avevano così: il "giovedì dei monaci", il "giovedì dei preti", il "giovedì dei cornuti" (o degli sposati) e per ultimo il "giovedì dei pazzi" (o dei giovani). Seguiva il "giovedì della cattiva" (cioè della vedova), che coincideva con il primo giovedì di Quaresima.
[[File:The king of the carnival...Show must go on.jpg|thumb|331x331px|Carro ''The King of the Carnival...Show must go on'' dell'Art Project 3D f.lli La Penna (2011)]]
Fino alla seconda metà del [[XX secolo]], era consuetudine tra monaci e preti festeggiare il proprio "giovedì", scambiandosi un cordiale invito a pranzo, che nel periodo di carnevale si può immaginare benissimo quanto fosse succulento e appetitoso.
Il "giovedì dei cornuti" si festeggiava con un lauto pranzo nell'ambito familiare, con una scorpacciata di "''salsizze arrestute''" (salsicce alla griglia), e vino in quantità.
 
Nel "giovedì dei pazzi", la festa esplodeva in tutta la sua magnificenza nelle piazze, nelle strade, nei vicoli oscuri perché all'epoca senza illuminazione pubblica. I giovani rientravano con qualche ora di anticipo dal lavoro, si travestivano e si mascheravano alla meglio, imitando coppie di sposi, gobbi, sciancati e, uscendo di casa, si faceva il rituale giro per le famiglie. Il porta-maschere ed altri amici in borghese facevano corona cantando:
{{Citazione|Abballe ciccantuòne,<br />
senza cante e senza suòne.}}
 
Il primo giovedì di [[Quaresima]] era riservato, come accennavamo, ai vedovi e alla vedova, quando la carne era ormai a stecchetto e le macellerie erano chiuse.
Si racconta di come una vedova andasse in [[beccaio|beccheria]] per comprare la carne, trovando che tutto era esaurito: patetica allusione alle ristrettezze che devono coronare il resto della vita di una povera donna ridotta allo stato vedovile.
Del Carnevale di Massafra si hanno notizie sin dalla fine del secolo scorso, grazie alle cronache di Raffaele Grippa, che riporta nel suo ''"Cinquant'anni di vita massafrese"'', aneddoti di trovate esilaranti del tempo.
Particolare era la battaglia a suon di cannellini e fagioli lanciati dai "signori" sulle carrozze, a cui rispondevano i "borghesi" a piedi con arance e mazzi d'insalata e tutto quello che gli erbivendoli avevano sulle panche.
 
Ancora più caratteristica doveva essere la processione degli oltre 2000 "felpaioli", che incappucciati e salmodiando scurrilità, portavano in spalla [[Sant'Accione]], rappresentato da Giovanni Franchino (detto ''Piciunno''), che riceveva omaggi gastronomici dai beccai del tempo.
Sant'Accione sfilava di domenica lasciando il posto al martedì alla sfilata dei carrettieri, capeggiati da Vincenzo il Tarantino, che portavano in processione un carnevale in fin di vita, raccogliendo doni e cibarie da negozi, cantine e caffè. Il trionfante corteo, armato di siringhe e clisteri, era aperto da un caratteristico gruppo con vasi da notte pieni di "brasciole" e "polpette de cavadde" che venivano mangiati con le mani, offrendoli anche ai numerosi forestieri che affolavano le vie del paese, e cantava in coro:
{{Citazione|O ccè cuccagna, o ccè cuccagna
 
addò si caca, addè si magna!
 
O ccè gusto, o ccè piacere
 
addò si piscia, addè si beve!}}
 
che tradotto in Italiano suona così:
{{Citazione|
Che cuccagna, che cuccagna
 
dove si caca, dove si mangia!
 
Che gusto, che piacere
 
dove si piscia, dove si beve!}}
 
Più composte le manifestazioni organizzate dai fratelli Di Lorenzo, con i conciapelli e i fiscolai, così come quelle dei fornai, con le lussuose bare contenenti il carnevale moribondo, decorate dai Salvi, Attorre e Mingolla, o ancora il "quattroruote" di Fafuoco con sopra un grosso fantoccio di paglia, in abiti di campagnolo. Il corteo era preceduto da una fila interminabile di finti confratelli, preti e molti ''finti fedeli'' con lampade e torce accese.
[[File:Abissi...l'ultima battaglia per l'oro blu.jpg|thumb|332x332px|Carro ''Abissi...l'ultima battaglia per l'oro blu,'' Team Pressis Charta (2014)]]
Dietro il feretro, procedevano le sghignazzanti accompagnatrici di ''Rosa'', moglie del carnevale, che veniva chiamato''Juann'' (Giovanni), forse in ricordo di Giovanni Carnevale, animatore delle prime manifestazioni massafresi nella prima metà dell'Ottocento. La fanfara minore di Domenico Franchino accompagnava con le sue musiche i cortei.
A mezzanotte i lugubri rintocchi della chiesa di [[Santa Maria di Costantinopoli]], (abbattuta nel [[1929]]), segnava la fine del carnevale, che veniva bruciato o gettato nella gravina. Il ricordo amaro delle baldorie è testimoniato dalla strofetta che si recitava all'indomani:
{{Citazione|Carnivale mije
 
chine di dogghie
 
ajere maccarune
 
e josce fogghie!}}
 
che tradotto in Italiano suona così:
{{Citazione|Carnivale mio
 
pieno di dolori
 
ieri maccheroni
 
e oggi verdura!}}
 
=== Vicissitudini degli ultimi anni ===
[[File:Cocorito ti ridico...dove vai se la banana non ce l'hai.jpg|left|thumb|Carro ''Cocorito ti ridico... Ma dove vai se la banana non ce l'hai'' del Team Assi da Coppe e Denari (2014)]]
Nel corso degli ultimi anni del Novecento fino ai nostri giorni, il carnevale di Massafra ha visto accentuarsi sempre più la polemica tra carristi e amministrazione comunale a causa dell'assenza di strutture idonee alla costruzione e al ricovero dei carri allegorici durante il periodo carnevalesco. Nonostante l'impegno profuso dalla fondazione carnevale massafrese e recentemente da un consorzio pubblico-privato, il problema ancora oggi resta una sfida per le future amministrazioni. Per tale ragione, negli ultimi vent'anni sempre più spesso il tema allegorico rappresentato nei carri è incentrato sulla protesta dei cartapestai. Numerose sono anche le manifestazioni di malcontento, in particolare c'è da ricordare lo sciopero della cartapesta proclamato dall'ass. Chiacchiere e Frutte nel 2004, il movimento Tivotose finalizzato alla sensibilizzazione dei candidati sindaco alla posa della prima pietra della Cittadella del carnevale (2006) e infine l'imponente sciopero organizzato dall'associazione dei carristi nel 2010. L'adesione allo sciopero è stata totale e l'unico carro partecipante "Carnevale in fiore" della Famiglia Surano ha sfilato con ingenti danni subiti a causa di un incendio ad opera di ignoti. È il periodo più buio della manifestazione. Alcuni carristi (Antonio Mastromarino ed Eleonora Francioni) negli ultimi anni si sono trasferiti al carnevale di Viareggio per rendere professione la loro passione raggiungendo buoni risultati. Tuttavia, se pur con grandi difficoltà dovute soprattutto alla scarsa organizzazione e pubblicizzazione della manifestazione, i maestri cartapestaii continuano a sostenere il carnevale migliorando anno dopo anno le tecniche di lavorazione della cartapesta, donando agli spettatori opere mastodontiche e facendo vivere a tutti i partecipanti la bellezza del carnevale massafrese.
 
== La preparazione dei carri ==
[[File:preparazione vendola.jpg|thumb|upright=1.3|Costruzione di una maschera in cartapesta, dal bozzetto alla sfilata al Carnevale di Massafra]]
Il processo per la preparazione dei carri è abbastanza complesso e dura all'incirca 4-5 mesi. La prima fase del cosiddetto "pupo" è quella della creazione di una forma in argilla. La modellatura dell'argilla è un lavoro molto impegnativo: bisogna dare alla forma tutti i minimi dettagli, senza trascurare nulla in modo da farla divenire caratteristica. Quando la forma d'argilla è completa, essa viene ricoperta di olio e su di essa viene colato il gesso, dentro il quale, dopo che si sarà raffreddato e che verrà cosparto di olio, verrà aderita la cartapesta. La carta utilizzata per la cartapesta è quella dei quotidiani che viene imbevuta nella colla fatta con acqua e farina; la carta viene spezzettata in strisce sottili e viene fatta aderire al calco. Appena sarà asciugata, la cartapesta viene tolta dal calco e viene assemblata con l'aiuto di cartoncini e della colla a caldo. Dopo questo passaggio, il "PUPO" va rivestito con la cosiddetta "carta cemento" (un tipo di carta più duro di quello dei quotidiani), dopodiché è pronto per essere dipinto ed infine lucidato.
 
== Le strutture: il progetto della Cittadella del Carnevale ==
Ad oggi, il Carnevale di Massafra non dispone di strutture idoneamente progettate e utilizzabili per la realizzazione delle opere carnascialesche, ma sono stati diversi gli interventi e le polemiche divampate per la risoluzione della problematica. La richiesta insistente della costruzione della "Cittadella del Carnevale" ha ispirato diversi carri allegorici negli anni, come ''Dal romanzo di Alessandro Manzoni, ecco a voi i promessi capannoni'' nel [[1994]] e ''L'illusione continuerà'' nel [[1995]] dei fratelli Bruno e Mimmo Fumarola, ''Dateci spazio'' di Festa e D'Aniello nel [[1994]], ''La storia infinita'' dell'Art Project 3D nel [[1996]].
 
Nel [[2004]] i cartapestai appartenenti all'Associazione ''Chiacchiere e Frutte'' indissero uno sciopero realizzando solo un gruppo mascherato, in cartone e legno, lamentando il ritardo del pagamento dei premi ai carristi vincitori e la mancanza di strutture idonee per la realizzazione dei carri allegorici<ref>{{cita web|url=http://www.sudnews.it/risorsa/Carnevale__il_22_sciopero_associazione_cartapestai_a_Massafra/15286.html|titolo=Carnevale, il 22 sciopero associazione cartapestai a Massafra|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>.
 
L'anno successivo, l'allora Sindaco Giuseppe Cofano consegnò ai cartapestai in comodato d'uso i locali dell'ex Macello Comunale, ormai dismesso da anni. Tali strutture, utilizzate sino al [[2016]], sono sempre state carenti nel rispetto delle norme di sicurezza e di igiene, risultando inoltre di dimensioni insufficienti per ospitare le strutture dei carri, per la maggior parte dunque realizzate all'aperto, con tutti i rischi dell'esposizione alle intemperie.
 
Nel [[2006]], in occasione delle elezioni comunali, i cartapestai lanciarono la proposta "Ti voto se", con cui si chiedeva ai candidati sindaco aderenti di promettere, in caso di vittoria, la posa della prima pietra della ''Cittadella del Carnevale di Massafra'' entro i primi 100 giorni di amministrazione<ref>{{cita web|url=http://www.pledgebank.com/tivotose|titolo=Pledge “tivotose”|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>. La promessa non fu però mantenuta.
 
Nel [[2008]] fu costituita una società consortile tra Amministrazione e cartapestai a cui fu affidata la gestione delle edizioni del Carnevale, con l'obiettivo anche di preparare le basi per la costruzione della futura Cittadella<ref>{{cita web|url=http://fattivecchi.blogspot.it/2008/10/il-consorvio-va-avanti.html|titolo=Il Consorzio va avanti|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>.
 
Nell'autunno del [[2009]] i carristi, in vista dell'edizione imminente del Carnevale, paventarono l'ipotesi di uno sciopero generale della cartapesta, qualora non fossero stati ascoltati sulla manutenzione e sul rinnovo del comodato d'uso delle strutture dell'ex Macello Comunale, sul progetto della futura Cittadella e sull'aumento dei premi in palio<ref>{{cita web|url=http://massafraoggi.wordpress.com/2009/10/15/carnevale-a-rischio-i-cartapestai-minacciano-lo-sciopero/|titolo=Carnevale a rischio. I cartapestai minacciano lo sciopero|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>. L'amministrazione comunale, dopo una prima sembianza di pacificazione e l'intervento della [[Provincia di Taranto|Provincia]]<ref>{{cita web|url=http://pdmassafra.blogspot.it/2009/11/incontro-tra-la-provincia-e-i-carristi.html|titolo=Incontro tra la Provincia e i carristi|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>, non raggiunse un accordo e coinvolse altre realtà cittadine, in primis le Scuole, alla realizzazione della sfilata carnascialesca: i cartapestai non realizzarono, dunque, alcun carro<ref>{{cita web|url=http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/144024/massafra-niente-carnevale-serrata-dei-cartapestai-in-polemica-col-comune.html|titolo=Massafra: niente Carnevale, «serrata» dei cartapestai in polemica col Comune|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>, eccetto uno, la cui opera però subì ingenti danni a causa di un incendio ad opera di ignoti due giorni prima della sfilata<ref>{{cita web|url=http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/169076/massafra-bruciato-carro-di-carnevale-e-incendio-doloso.html|titolo=Massafra, bruciato carro di carnevale. E' incendio doloso|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>.
 
A fine [[2010]], a pochi mesi dalle elezioni amministrative, il Comune di Massafra partecipò al Bando della [[Regione Puglia]] "Il mondo che vorrei"<ref>{{cita web|url=http://www.regione.puglia.it/www/web/files/Risorse%20Naturali/01__CARTELLA_STAMPA.pdf|titolo=Il mondo che vorrei. Risanamento e riutilizzo delle aree estrattive|accesso=29 dicembre 2016}}</ref> per il recupero ambientale di cave dismesse di proprietà pubblica, individuando una cava di tufo inutilizzata, nel nascente quartiere "Belvedere" e accanto ad un parco pubblico cittadino, da adibire a spazio per la costruzione dei capannoni della Cittadella del Carnevale. La finalità del Bando, tuttavia, era ben diversa e il progetto fu escluso dalla graduatoria finale sia dalla Regione poco prima delle votazioni, nell'aprile [[2011]]<ref>{{cita web|url=http://cartografia.sit.puglia.it/doc/N64_28_04_11.pdf|titolo=Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n.64 del 28-04-2011|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>, sia dal [[TAR]] di Lecce, nel merito del ricorso del Comune contro il provvedimento, nel dicembre successivo<ref>{{cita web|url=http://pdmassafra.blogspot.it/2011/12/il-tar-boccia-tamburra-altro-che.html|titolo=Il TAR boccia Tamburrano, altro che complotto|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>.
 
Nel settembre [[2011]] si paventò l'ipotesi di un nuovo sciopero della cartapesta per l'edizione del [[2012]], dinanzi al ritardo del saldo dei premi assegnati nel concorso appena passato<ref>{{cita web|url=http://pdmassafra.blogspot.it/2011/09/il-centrodestra-sta-portando-la-citta.html|titolo=Il centrodestra sta portando la città verso il baratro|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>. A pochi mesi dalla sfilata fu però raggiunto un accordo con l'Amministrazione comunale e il Carnevale, seppur con soli 5 carri allegorici di dimensioni "ridotte", si svolse regolarmente, prevedendo anche la possibilità di un'aggiuntiva edizione estiva, che però non ebbe luogo: secondo gli accordi, il Sindaco provvide al saldo richiesto dei premi in denaro, la società consortile fu liquidata a giugno [[2012]]<ref>{{cita web|url=http://www.comunedimassafra.it/comunicati-stampa/archivio-2012/389-seduta-consiliare-del-18-giugno-2012.html|titolo=Seduta Consiliare del 18 giugno 2012|accesso=29 dicembre 2016}}</ref> per far spazio ad un nuovo ente indipendente dalla politica a cui affidare l'organizzazione della manifestazione, tuttora ancora non costituito, e fu promesso l'impegno nel reperire Fondi europei per la realizzazione della Cittadella<ref>{{cita web|url=http://tamburrano.altervista.org/httptamburrano-altervista-orgp176/|titolo=«Il Carnevale è salvo» Pericoli fugati. Il sindaco: rispetteremo la tradizione|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>.
 
Nel luglio [[2014]] il Consiglio Comunale approvò il Piano di alienazione degli immobili, con cui si prevedeva di vendere i locali dell'ex Macello Comunale, insieme ad un altro ex mattatoio, per accantonare le prime somme per la costruzione della Cittadella del Carnevale<ref>{{cita web|url=http://www.comunedimassafra.it/comunicati-stampa/1240-seduta-consiliare-del-18-luglio-2014-%E2%80%93-bilancio-di-previsione-2014.html|titolo=Seduta Consiliare del 18 luglio 2014|accesso=29 dicembre 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://pdmassafra.blogspot.it/2014/07/a-massafra-in-vendita-i-due-ex-mattatoi.html|titolo=A Massafra in vendita i due ex mattatoi|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>.
Il Piano è stato nuovamente approvato nel [[2015]] e la successiva Amministrazione eletta, nel dicembre [[2016]], ha indetto con determina dirigenziale la procedura di alienazione degli immobili di via La Rotonda<ref>{{cita web|url=http://www.comunedimassafra.it/aree-tematiche/laavori-pubblici2/2559-avviso-d-asta-pubblica-per-la-vendita-di-beni-immobili-di-proprieta-comunale.html|titolo=AVVISO D'ASTA PUBBLICA PER LA VENDITA DI BENI IMMOBILI DI PROPRIETA' COMUNALE|accesso=29 dicembre 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.vivimassafra.it/notizie/item/7040-vendita-del-macello-comunale-pubblicato-il-bando|titolo=Vendita del Macello Comunale: pubblicato il Bando|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>.
 
Contestualmente, il Comune ha individuato, tra novembre e dicembre [[2016]], tramite avviso pubblico<ref>{{cita web|url=http://www.comunedimassafra.it/aree-tematiche/laavori-pubblici2/2537-avviso-pubblico-per-l-individuazione-di-capannoni-industriali-da-acquisire-in-locazione-per-i-carristi.html|titolo=AVVISO PUBBLICO per l'individuazione di capannoni industriali da acquisire in locazione per i carristi|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>, due capannoni industriali di proprietà privata, da affittare a proprie spese, nel territorio comunale per consegnare nuovi spazi più grandi e idonei ai cartapestai, decidendo insieme a questi, per l'edizione [[2017]], di far slittare la sfilata dei carri allegorici nel mese di luglio<ref>{{cita web|url=http://www.vivimassafra.it/notizie/item/7031-quarto-faremo-il-carnevale-con-i-carri-nel-periodo-estivo|titolo=Quarto: "Faremo il Carnevale con i carri nel periodo estivo"|accesso=29 dicembre 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.vivimassafra.it/notizie/item/7027-il-carnevale-massafrese-2017-slitta-a-luglio|titolo=Il Carnevale Massafrese 2017 slitta a luglio|accesso=29 dicembre 2016}}</ref>.
 
== La sfilata ==
[[File:Avantitutta.jpg|left|thumb|348x348px|Carro ''Avanti Tutta'' dell'Ass. Chiacchiere e Frutte (2007)]]
Le sfilate si svolgono di solito la domenica di carnevale ed il martedì grasso a partire dalle ore 17. I carri allegorici sfilano soltanto due giorni poiché non ci sono ricoveri idonei ed il periodo di carnevale è generalmente molto piovoso. A partire dal 2015 la domenica mattina precedente a quella della sfilata e nella mattinata della stessa domenica di carnevale ha luogo il corso mascherato dei bambini delle scuole dell'infanzia e delle scuole primarie.
 
== Le maschere ==
[[File:Maschere ufficiali carnevale Massafra.jpg|thumb|328x328px|Gibergallo e "Lu Pagghiùse", le due maschere ufficiali del carnevale massafrese]]
Il dibattito sulle maschere è arduo a Massafra. Due sono le favorite: Il ''Gibergallo'' e ''U Pagghiuse''. Di solito però i figuranti si mascherano a tema con un carro allegorico o un gruppo mascherato oppure con maschere a tema libero (clown, mostri, operai con faccia da mostro, gli uomini da donne e le donne da uomini, suore, preti e quant'altro la fantasia personale e popolare suggerisce.
 
Nel [[2003]] la "Fondazione Carnevale di Massafra" ha proposto, dopo concorso pubblico, di ufficializzare "''U pagghiuse''" come maschera ufficiale del Carnevale di Massafra. Nel [[2005]] l'allora Sindaco di Massafra Giuseppe Cofano, ha annunciato in una conferenza stampa che il Gibergallo sarà la maschera ufficiale del Carnevale di Massafra. Nel [[2008]] il Consiglio Comunale di Massafra ha stabilito che entrambi i personaggi, [[Lu Pagghiùsë|Lu Pagghiuse]] e [[Gibergallo]], sono maschere ufficiali del Carnevale Massafrese.
 
Negli ultimi anni, numerosi sono stati i carri che hanno visto come protagonisti del tema allegorico le due figure del carnevale massafrese. Ciò ha costituito un senso di appropriamento delle tradizioni locali, volendo celebrare allo stesso tempo la figura del cittadino di Massafra, rappresentato da "Lu Pagghiuse", e quella di Gilberto Gallo che è stato pioniere del carnevale.
 
=== Gibergallo ===
{{Vedi anche|Gibergallo}}
 
=== Lu Pagghiùsë ===
{{Vedi anche|Lu Pagghiùsë}}
 
== Da Benegiano a Miola, Albanese e Serio ==
Tra tutti i vari personaggi che, fuori dal concorso, animano il Carnevale di Massafra, i più caratteristici sono il terzetto ''Miola'', ''Serio'' e ''Albanese'', che da anni si infiltrano tra i carri con i propri inimitabili lavori, generando l'ilarità di tutti i visitatori.
 
Il gruppo storico del "Gran Sconcerto Bandistico" Città di Massafra (all'inizio non avevano un nome, adottarono il sopra indicato solo successivamente) era formato da: Angelo Albanese, alias Lillino U'Pajone, Ciccio Miola, Giovanni Laghezza, alias U'Fischculer, Giuseppe Solito, Gino Gallo, ai quali si aggregarono nel 1984, Vincenzo Bommino e Lino Albanese, alias Icea.
Si rifacevano a Mimino Benegiano, clown e intrattenitore di straordinaria presenza. A lui si devono le invenzioni di macchine fotografiche particolari, trampoli, bici inusuali ed altre stranezze che presentava ad ogni manifestazione carnacialesca.
E a lui si ispirarono i "nostri eroi mascherati" nel lontano 1973, quando smisero di essere gregari di altri gruppi mascherati per cominciare l'avventura competitiva in quello che da molti è definito "Il carnevale più divertente d'Italia".
 
Aderirono a quella edizione con un'auto-clown che, ancora oggi, rimane nel ricordo degli storici del folklore popolare, per la straordinaria partecipazione di Gilberto Gallo (suo figlio Gino ne fu il gancio) e di Mimino Benegiano, Tonino Vaccarelli, Umberto Carone e Cosimo Sardella, alias U'Fuchist.
 
Nel 1983, il "Gran Sconcerto Bandistico" si concesse l'ultima apparizione in concorso nella categoria "gruppi mascherati" con "Bianca Valanga e i 70 Clown". Straordinaria la performance di Gino Gallo, la Bianca Valanga, in un tutù dalla foggia vaporosa e morbida.
L'anno successivo, lo stesso Gino Gallo continuò la competizione da protagonista con "Le Gemelle Kessler", mentre gli scissi decisero di uscire dalla competizione e dunque, avviare un nuovo percorso di mascheramento, solo per il piacere di partecipare al Carnevale ed essere protagonisti. Nessun agonismo o competizione.
I rapporti con gli altri partecipanti è stato salvaguardato dal fatto che non c'è mai stata una "corsa" alla vittoria per il premio finale. Le stesse spese sostenute per l'allestimento delle opere in cartapesta, sono equamente divise tra i partecipanti.
 
Al gruppo storico, si aggregò Cristian Serio, divenuto ormai comprimario in pianta stabile.
 
Tra le varie performance del gruppo è da ricordare la parodia della pubblicità di una nota marca di cioccolato, con tanto di autista Ambrogio e signora altolocata, la gondola che trasportava alcuni personaggi tipici locali, ed il goliardico aereo auspicante la pace in [[Medio Oriente]].
 
Divenuti da pochi anni stabilmente trio, per l'uscita di scena di Bommino, nel 2007 la "premiata ditta" Miola, Serio, Albanese, ha realizzato la Scalina da Massafra, parodia della Scala di Milano.
 
Il giovedì grasso, Ciccio Miola, Cristian Serio ed Angelo Albanese, al secolo Lillino U'Pajone, fanno tappa presso le scuole elementari della città, muniti di strumenti musicali e colmi di infinità gioia da donare, per allietare le scolaresche con musica e giochi.
 
Sembra, inoltre, che il trio porti fortuna: spesso vince proprio il carro che Miola, Serio e Albanese decidono di precedere.
 
== La Morte del Re Carnevale ==
[[File:Mortedelcarnevale.JPG|thumb|upright=1.3|Manifesto funebre della Morte del 54ª edizione del Carnevale Massafrese]]
 
Al termine della sfilata dei carri allegorici si svolge l'antica tradizione del corteo funebre del carnevale massafrese.
Questa è un'antica tradizione popolare, che gli storici locale come Raffaele Grippa ed Espedito Jacovelli, fanno risalire ai primi del Novecento. Infatti, nella serata del [[martedì grasso]], ultimo giorno di carnevale prima dell'inizio della quaresima, usciva il corteo dei carrettieri, dei felpaioli e dei conciapelli e dei fornai che animavano l'ultimo giorno di baldoria. Infatti la fine del Carnevale annunciava il ritorno al lavoro dei numerosi braccianti agricoli, che ritornavano dalle campagne calabresi e lucane e l'avvento della [[Quaresima]].
 
Dopo quasi mezzo secolo di assenza dalla Cinquantesima edizione del [[2003]], è ritornata la sfilata tragicomica del corteo funebre della ''Morte del Re Carnevale''.
 
La manifestazione viene organizzata dall'Associazione Culturale ''Terra di Puglia'' e da locale Istituto Tecnico Industriale ''Edoardo Amaldi'', con il Patrocino dell'Assessorato allo Spettacolo del Comune di Massafra.
 
In origine Cone, chiamata anche Demetriopoli,<ref name="DHGE"/><ref>Da non confondere la [[Arcidiocesi di Colossi|sede arcivescovile di Χωναι]] (Chonai), nome che assunse la città di [[Colossi]] nel [[VII secolo]], con la nostra diocesi di Κωνης (Cones).</ref> faceva parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Sinnada]]. Quando venne creata la provincia della Frigia Terza nel [[IX secolo]], Cone divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Cotieo. La diocesi è documentata in tutte le ''[[Notitia Episcopatuum|Notitiae Episcopatuum]]'' del patriarcato di Costantinopoli fino al [[XII secolo]].<ref>Jean Darrouzès, [http://www.scribd.com/doc/268014527/Jean-Darrouzes-Notitiae-Episcopatuum-Ecclesiae-Constantinopolitanae ''Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes''], Parigi 1981: indice p. 498, voce ''Kona''.</ref> Tuttavia non sono noti vescovi per questa antica sede episcopale.
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Dal [[1933]] Chonai è annoverata tra le [[Sede titolare|sedi vescovili titolari]] della [[Chiesa cattolica]]; il titolo non è più assegnato dal 24 maggio [[1968]].
== Albo d'Oro Carri Allegorici ==
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* [[1953]] ''Disco volante'' del gruppo di Roberto Caprara
* [[1954]] ''Napoli canta'' di Antonio Pignatelli
* [[1955]] ''Re Biberon'' di Espedito Jacovelli
* [[1956]] ''Fantasia cinese'' di Espedito Jacovelli
* [[1957]] ''Tele pupazzata'' di Antonio Pignatelli
* [[1958]] ''Papaveri e papere'' di Antonio Pignatelli
* [[1959]] ''Il sogno di Arlecchino'' de Gli Amici della Luna
* [[1960]] ''Pinocchio'' di Espedito Jacovelli e Antonio Rospo
* [[1961]] ''Festival zoologico'' di Dubla e Oliva
* [[1962]] ''Allegro satellite'' di Oliva
* [[1963]] ''Reginella campagnola'' di Pignatelli
* [[1964]] ''Nel regno delle fiabe'' di Olivieri
* [[1965]] ''Il trionfo di Carnevale'' di Olivieri
* [[1966]] ''Arriva il circo'' di Olivieri ex aequo con ''Caravan Petrol'' di Giannotta e Francioso
* [[1967]] ''L'ospite d'onore'' di Olivieri
* [[1968]] ''Alice nel Paese delle meraviglie'' di Fino, Fiore e Parolino
* [[1969]] ''La matriarca''dell'Associazione Sportiva Virtus
* [[1970]] ''I medici siamo noi'' di Viesti e Castiglia
* [[1971]] ''Questo porco mondo'' di Tagliente e Mazzarone
* [[1972]] ''Io ti do le canzoni più belle che ho e tu mi dai le tasse più alte che hai'' di Viesti
* [[1973]] ''Chi vuol essere lieto sia'' di Lavarra
* [[1974]] ''Nel segno del leone'' di Navarra e Pratolino
* [[1975]] ''Carnevalata d'oggi'' di Pignatelli
* [[1976]] ''Telegiornale delle ore 20'' di Pignatelli
* [[1977]] ''Berlinguer e i professori'' di Lavarra
* [[1978]] ''Lavoriamo per la pace'' di Pratolino, Boccucci e soci
* [[1979]] ''C'eravamo tanto amati'' di Pratolino
* [[1980]] ''Il risveglio della Juve'' di Lavarra
* [[1981]] ''Difendiamo il nostro mare'' di Pratolino
* [[1982]] ''I figli di Troia'' di Mappa e Oliva
* [[1983]] ''Sotto il segno del pesce'' di Mappa Ghionna Notaristefano
* [[1984]] ''30 anni di TV al Carnevale massafrese''
* [[1985]] ''Rockfeller animation express...verso un mondo migliore''
* [[1986]] ''La presa della pastiglia'' di Mappa e Tagliente
* [[1987]] ''Tirole..sì, Italia...nì, Tirolesionati'' di Mappa e Kroll
* [[1988]] ''Arripa la zampogna per quando abbisogna'' di Mappa e Kroll
* [[1989]] ''Un successo da leone'' di Giannotta
* [[1990]] ''Sogno di un tempo che fu'' di Pignatelli
* [[1991]] Edizione non avvenuta per la [[Guerra del Golfo]]
* [[1992]] ''Se ve gusta flamenco nacchere e passion, vi invitiamo a ballar'' dei f.lli Festa e Monaco
* [[1993]] ''Per voi è stata bella, per noi una bestia'' di Ghionna, Lepore, Tagliente, Notaristefano, Ventura
* [[1994]] ''PiratItalia'' di Pignatelli e Lapenna
* [[1995]] ''Cavalcando la preistoria'' di Ghionna, Lepore, Tagliente
* [[1996]] ''La Storia Infinita'' di Lapenna e D'Amati
* [[1997]] ''Il Gobbo di Notredame'' di Krol, Pratolino, Biancofiore
* [[1998]] ''Happy Train 19696: buon compleanno Telefono Azzurro!'' dei F.lli Bruno e Mimmo Fumarola in collaborazione con la costituenda ass. Chiacchiere e Frutte, con i F.lli Vito Nicola ed Antonio Mastromarino e Marilù Putignano
* [[1999]] ''Giù la Maschera... Vamp'' di La Penna, Notaristefano, Ghionna e Tagliente
* [[2000]] ''La banda che sbanda'' di La Penna e soci.
* [[2001]] ''Tarzan'' di Lepore, F.lli Surano, Castellano, Mastrangelo, F.lli Lapenna, Utano [http://vinima.altervista.org/2001/foto/ALTRICARRI/tarzan.jpg vedi]
* [[2002]] ''Chi dorme non piglia pesci'' di F.lli Di Giorgio, Fuggiano, D'Arcangelo, D'Eredità e Casulli
* [[2003]] ''Shrek'' di D'Aniello, Surano, Festa ex aequo con ''Mostruosamente Indiavolati'' dell'Art Project 3D
* [[2004]] ''Insetto Nocivo'' di Lapenna, Surano, D'Amati, Ventura e Fumarola
* [[2005]] ''Siamo tornati all'antico... Egitto!!!'' dei Fratelli Zaccaria
* [[2006]] ''Prodi, Cavaliere alla conquista d'Italia'' dei Fratelli Festa e soci
* [[2007]] ''Belve feroci'' dei Fratelli Festa e soci ex aequo con ''Prodi pirati alla conquista de chess... a finanziaria'' dell'Art Project 3D
* [[2008]] ''Ritorno alla... preistoria con tanti "Grilli" per la testa'' di Giuseppe e Antonio La penna, Antonio Fumarola, Michele Pignatelli, Antonio Codardo, Adriano Orlando
* [[2009]] ''Italia Polare'' di Giuseppe e Antonio La Penna, Antonio Fumarola.
* [[2010]] ''Carnevale in fiore'' di Famiglia Surano.<ref>Unico carro partecipante a causa dello sciopero della cartapesta indetto dai costruttori di carri allegorici di Massafra. Lo stesso carro vincitore ha sfilato con gravissimi danni subiti a causa di un incendio ad opera di ignoti.</ref>
* [[2011]] ''The king of the carnival...show must go on'' di Giuseppe e Antonio La Penna, Antonio Fumarola, Giovanni Fornino, Lino Ciaurro, Alessandro Nfamàn.
* [[2012]] ''In un mare di guai'' del Ass. "Secondi a Nessuno" di Codardo, Luccarelli, Laterza, Chiefa e Tagliente
* [[2013]] ''Ridotti all'Osso'' del Ass. "Secondi a Nessuno" ex aequo ''Scusate se, a volte, ci divertiamo così'' di Salvatore Giannotta
* [[2014]] ''Lottare per un carnevale migliore'' del Ass. "Secondi a Nessuno"
* [[2015]] ''Stop alla crisi... Ricostruiamo un'Italia migliore'' del Ass. "Secondi a Nessuno"
* [[2016]] ''L'incantatore'' del Ass."Secondi a Nessuno" ex aequo ''Carnevale da Incubo'' dell'Art Project 3D{{div col end}}
 
== AlboCronotassi d'Orodei Gruppivescovi Mascheratititolari ==
* Michal Buzalka † (17 marzo [[1938]] - 7 dicembre [[1961]] deceduto)
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* Clarence Edward Elwell † (5 novembre [[1962]] - 24 maggio [[1968]] nominato vescovo di [[Diocesi di Columbus|Columbus]])
* [[1960]] ''Quando la gatta non c'è i topi ballano '' di Antonio Laterza ex aequo con ''Pasqualino orientale'' di Antonio Pignatelli
* [[1961]] '' Collerici'' di Balestra
* [[1962]] ''Topo Gigio e Marietta '' di Gino Vinci
* [[1963]] '' Sombrero '' di Gino Vinci
* [[1964]] ''Più pagliacci che mai '' di Loris Rossi
* [[1965]] ''I Marziani '' di Festa e Palmitesta
* [[1966]] ''I Rokes'' di Acquaro
* [[1967]] ''La grande Corrida'' di Acquaro
* [[1968]] ''Allegri vagabondi '' di Acquaro
* [[1969]] ''Trionfo dell'automobile '' di Viesti
* [[1973]] ''Ricordo della Grande Guerra '' di Notaristefano e Rossano
* [[1975]] ''Questo pazzo, pazzo mondo Disney '' di Mappa
* [[1976]] ''Se c'è il Clan la gente si diverte '' di Albanese
* [[1977]] ''gira e rigira, siamo sempre noi '' di Gallo
* [[1981]] ''La grande Buddanata '' di Mappa
* [[1982]] ''I protagonisti '' di Annese
* [[1983]] ''Bianca Valanga e i 70 clown '' dei F.lli Gallo
* [[1985]] ''Ruggenti anni venti '' di Antonio Maraglino
* [[1987]] ''Carnevale da sballo con Gibergallo'' del Liceo Scientifico "Domenico De Ruggieri"
* [[1992]] ''Tra ometti, stregoni e folletti nasce la notte degli scherzi e dei dispetti: La Notte di Halloween'' di Francesco Taccardi e Tommaso Massaro
* [[1993]] ''Giunti alla quarantesima edizione, si ritorna ad una vecchia tradizione: Sant'Accione è ritornato ed è ancora più inkazzato!'' dei Fratelli Vito Nicola e Antonio Mastromarino, Giuseppe Quero e Cosimo Coronese.
* [[1994]] ''Saluteme a Socrate!'' di Fratelli Vito Nicola e Antonio Mastromarino, Tommaso Massaro, Rino D'Erchia
* [[1995]] ''A sckacchjete'' dei Fratelli Vito Nicola e Antonio Mastromarino con la collaborazione di Marilù Putignano,dei fratelli Gianfranco e Maurizio Rongo e dell'Ass. ARCI "Le Grotte".
* [[1996]] ''L'arte di paccje, senza pupazze ma Pi Kasse!'' di Fratelli Vito Nicola e Antonio Mastromarino, Paolo Cisternino, Marilù Putignano
* [[1997]] ''Ve crisc fil'' alias i Laureati dell'ASS.Chiacchiere e frutte con Fratelli Vito Nicola e Antonio Mastromarino, Paolo Cisternino, Marilù Putignano
* [[1999]] ''Se il mondo va a rotoli canta che ti passa'' di Carone e Bruno
* [[2000]] ''Salviamo il mare'' della scuola media "Niccolò Andria"
* [[2002]] ''Vogiamo volare verso un mondo migliore...'' Parrocchia di san Francesco da Paola
* [[2005]] ''Premio Oscar in pompa magna'' di Chiacchiere e Frutte e dei F.lli Tommaso ed Emiliano Marazia
* [[2006]] ''Moulin Rouge bongalass, mange, bev e vé allu spasse'' di Princi Company
* [[2007]] ''Su una piccola pietra inciampò l'imperatore - arrìp la zampogn p'quann abbsogn'' di Francesco Panetti e gli alunni del Liceo Scientifico "Domenico De Ruggieri"
* [[2008]] ''Gioco di carte'' dell'Associazione Apulia
* [[2009]] ''Direttamente dal mondo della magia" dell'Associazione Apulia
* [[2010]] ''Omaggio all'Italia'' dell'Associazione Apulia
* [[2011]] ''Il magico mondo dei fiori (Omaggio a Nizza)'' dell'Associazione Apulia
* [[2013]] ''Promesse da Circo'' di Festa e Semeraro
* [[2014]] ''Topolino, il mago del Carnevale'' di Fuggiano
* [[2015]] ''Con la testa tra le nuvole in compagnia dei Mignons'' di Fuggiano e Grognardo, con la scuola di danza "Habanera Dance"
* [[2016]] ''Pinocchio nel paese dei balordi'' di Acquaro, Ricci e Romano{{div col end}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{la}} [[Michel Le Quien]], [https://books.google.it/books?id=0agp0mJFG_sC&pg=PA851 ''Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus''], Parigi 1740, Tomo I, coll. 851-852
* Espedito Jacovelli e Fernando Ladiana - ''Quando a Massafra è Carnevale'', Regione Puglia, 1982
*{{fr}} [[Raymond Janin]], [http://booksnow.scholarsportal.info/ebooks/oca2/4/dictionnairedhis13bauduoft/dictionnairedhis13bauduoft.pdf v. ''Coné''], in ''Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques'', vol. XIII, Parigi 1956, col. 439
* Fernando Ladiana - ''Il trionfo del Carnevale'', 1986
* Fernando Ladiana - ''Massafra''- StampaSud - Mottola, 1995
* Fernando Ladiana - ''Portiamo nel 2000 anche il Carnevale'' da Massafra e il Carnevale mostra antologica del Manifesto e della Fotografia - Tecnografica - Massafra, 1997
* Vito Nicola Mastromarino - Associazione Chiacchiere e Frutte - "Carnevale tutto l'anno" - Liber Ars Edizioni - Lecce, 1999
 
== Collegamenti esterni ==
*{{en}} [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d3c97.html La sede titolare] nel sito di www.catholic-hierarchy.org
* {{cita web|http://carnevale.comunedimassafra.it|- Il sito web UFFICIALE del Carnevale di Massafra}}
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/former/t0557.htm La sede titolare] nel sito di www.gcatholic.org
[http://vivimassafra.it/carnevale-massafra Sito web Carnevale Massafra 2015]
[http://carnevalemassafra.blogspot.com Il sito del Carnevale di Massafra in streaming]
 
{{Portale|festività|Pugliadiocesi}}
 
[[Categoria:CarnevaleSedi intitolari Pugliacattoliche|MassafraChonai]]
[[Categoria:MassafraDiocesi cattoliche della Turchia soppresse|Chonai]]
[[Categoria:Diocesi soppresse del patriarcato di Costantinopoli|Chonai]]