Pesce e Diocesi di Cone: differenze tra le pagine

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{{sposta|Diocesi di Cone|Questa sede si riferisce alla città greca di Κωνης (Cones), da non confondere con la città di Χωναι ([[Chonai]]): sono due sedi vescovili ben distinte nelle ''[[Notitia Episcopatuum|Notitiae Episcopatuum]]'' bizantine.}}
{{Nota disambigua}}
{{Nota disambigua||Pesci (disambigua)|Pesci}}
{{Tassobox
|nome=Pesci
|statocons=
|immagine=Macropodus opercularis - side (aka).jpg|Immagine_descrizione=''Macropodus opercularis''
|didascalia=''[[Macropodus opercularis]]''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio=[[Eukaryota]]
|regno= [[Animalia]]
|sottoregno=[[Eumetazoa]]
|ramo= [[Bilateria]]
|superphylum=[[Deuterostomia]]
|phylum= [[Chordata]]
|subphylum=[[Vertebrata]]
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>(Gruppo, in passato Superclasse)</small>|nome='''Pisces''' <small></small>}}
|infraphylum=
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
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<!-- ALTRO: -->
|sinonimi?=
|sinonimi=
|nomicomuni=
|suddivisione=[[Classe (tassonomia)|Classi]]
|suddivisione_testo=Vedi testo
}}
 
Con il termine '''pesci''', dal [[lingua latina|latino]] ''pisces'', si intende un gruppo eterogeneo di organismi fondamentalmente acquatici, che nelle vecchie [[tassonomia|tassonomie]] assurgeva a classe sistematica dei [[vertebrati]]. I pesci, con oltre {{formatnum:32000}} [[specie]] coprono quasi il 50% del totale delle specie del ''[[subphylum]] vertebrata''.
 
I pesci veri e propri sono vertebrati coperti di scaglie e dotati di pinne, che respirano attraverso le branchie.
 
La [[zoologia]] moderna non riconosce<ref name="tratzoo">Baccetti B. et al ''Trattato italiano di zoologia'', 1995, Zanichelli Editore, ISBN 978-88-08-09366-0 | ISBN 978-88-08-09314-1</ref> ai pesci valore di raggruppamento sistematico ([[categoria tassonomica]]), ma l'insieme di tratti esteriori evolutivamente convergenti o costanti, come l'idrodinamicità, la presenza di [[pinne]], che permettono loro di muoversi nell'elemento fluido con particolare efficacia e la respirazione prevalentemente branchiale dell'[[ossigeno]] disciolto, dati dal comune ambiente vitale, la fanno, anche se in ambito non tassonomico, tuttora variamente utilizzare, ad esempio in [[itticoltura]] e [[ecologia]].
 
Il più antico pesce fossile è lo ''[[Haikouichthys]]'' vissuto durante il [[Cambriano]] 500 milioni di anni fa, imparentato con le [[Petromyzontiformes|lamprede]].
Il più grande pesce vivente è lo squalo balena (''[[Rhincodon typus]]'') che può raggiungere i 20 metri di lunghezza e pesare fino a 34 tonnellate, i ''[[Paedocypris]]'' invece sono i pesci più piccoli viventi, infatti i maschi raggiungono i 10&nbsp;mm e le femmine possono essere lunghe solo 7,9&nbsp;mm.
 
== I taxa del raggruppamento pesci ==
Non avendo valore tassonomico, i gruppi [[Parafilia (filogenesi)|parafiletici]], considerabili in senso lato dei pesci, non sono strettamente definiti<ref name=tratzoo /> ma, generalmente, sono comprensivi di rappresentanti di:
 
* ''[[Agnatha]]'' (peculiari e primitivi; non forniti di mascelle ossee o cartilaginee)
** ''[[Cephalaspida]]'' (vasto gruppo di cui sopravvivono solo le attuali lamprede)
** ''[[Heterostraci]]'' (vasto gruppo di cui sopravvivono solo le attuali missine)
** ''[[Anaspida]]'' (Agnati in genere non corazzati estintisi nel devoniano, e forse all'origine degli gnatostomi)
* ''[[Gnathostomata]]'' (organismi con scheletro più evoluto; forniti di mascelle ossee o cartilaginee)
** ''[[Acanthodii]]'' o ''Acantoda'' (evoluti, e veloci nuotatori, estintisi nel permiano)
** ''[[Placodermi]]'' o ''Placodermata'' (in parte corazzati, estintisi nel carbonifero)
** ''[[Chondrichthyes]]'' (vasto gruppo comprendente gli attuali pesci cartilaginei)
** ''[[Dipnoi]]'' (vasto gruppo di cui sopravvivono sei sole specie, anatomicamente strettamente affine ai Crossopterygii)
** ''[[Crossopterygii]]'' (due sole specie attuali, i celacanti del genere ''Latimeria''; alla fine del paleozoico la classe originò gli anfibi destinati a colonizzare l'ambiente terrestre)
** ''[[Actinopterygii]]'' (costituenti la maggior parte dei pesci ossei viventi).
 
-Le ultime tre classi erano denominate ''[[Osteichthyes]]'', Osteitti o pesci ossei, e la terminologia ancora permane, anche in alcune tassonomie.<br />
-Oltre ai gruppi citati, strettamente definiti, si considerano ''pesci'', diversi altri raggruppamenti, tutti esclusivamente [[fossili]], riuniti sotto il clade [[Tetrapodomorpha]], clade che procede da organismi morfologicamente definibili ''pesci'' fino ad altri evidentemente e anatomicamente ''anfibi'', e ancestrali ai tetrapodi.<br />
-Dipnoi e Crossoprterygii in molte tassonomie, vengono riuniti sotto la classe [[Sarcopterygii]], che altre tassonomie arricchiscono anche del clade Tetrapodomorpha
 
Ovvero i pesci in senso lato comprendono tutti i rappresentanti del ''subphylum'' dei vertebrati, escludendo il gruppo dei ''[[Tetrapoda]]'', ovvero dei vertebrati, primitivamente dotati dei quattro arti e variamente adattati all'ambiente terrestre, classicamente, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi.
 
I pesci si distinguono tra i vertebrati per il lungo periodo di [[evoluzione]] (iniziato oltre 500 milioni di anni fa<ref name="BioRoma"/>) che ne ha consentito la diversificazione in tutte le forme attuali, sviluppate e adattate a molteplici tipi di condizione e alimentazione, specializzandosi e occupando quasi tutte le [[nicchia ecologica|nicchie ecologiche]] dei vari ambienti acquatici.
 
== Habitat e distribuzione ==
[[File:Epinephelus marginatus 1 by Line1.jpg|thumb|Una ''cernia bruna''.]]
[[File:Muraena lentiginosa.jpg|thumb|Una ''murena''.]]
 
I pesci hanno colonizzato pressoché qualsiasi [[mare]], [[oceano]], [[fiume]] o [[lago]] del pianeta, con forme, colori e dimensioni diverse tra loro.
 
Vi sono specie tipiche dei corsi d'acqua montani (come i [[Salmonidae]] o i [[Cyprinidae]]) o dei laghi (come la comune ''carpa'' - ''[[Cyprinus carpio]]''<ref>{{IUCN|summ=6181|autore=World Conservation Monitoring Centre 1996|titolo=Cyprinus carpio}}</ref>), adatti alla vita sul fondale alla ricerca del cibo. Talvolta le specie possono essere [[endemismo|endemiche]] di [[habitat]] ristretti; in [[Italia]], ad esempio, ''[[Salmo fibreni]]'' nel [[Lago di Posta Fibreno]]<ref>{{cita web|http://www.gisbau.uniroma1.it/materiale/relazioni_specie_habitat/rel571.pdf|Carpione del Fibreno|formato=pdf|accesso=4 maggio 2007|data=8 ottobre 2004}}</ref> e ''[[Salmo carpio]]'' nel [[Lago di Garda]]<ref>{{IUCN|summ=19856|autore=Crivelli, A.J. 2006|titolo=Salmo carpio}}</ref>.
 
Gli ambienti a [[salinità]] variabile, come gli [[estuario|estuari]] dei fiumi e le [[laguna|lagune]], accolgono specie specializzatesi nel sopportare sbalzi anche grandi della concentrazione del sale disciolto, dette [[eurialinità|eurialine]] (i [[Mugilidae]], ad esempio, tra cui il comune ''cefalo'' - ''[[Mugil cephalus]]''), al contrario le specie incapaci di adattarsi ad ambienti con salinità variabile sono dette stenoaline.
 
In mare, nelle zone tipiche dei [[Dominio pelagico|domini pelagici]], lontani dalle coste e privi di ogni nascondiglio, i pesci sono spesso caratterizzati da livree argentate per riflettere quanto più possibile il blu delle acque circostanti e nascondersi così ai [[predatori]]. Molti hanno una forma slanciata, adatta al nuoto veloce per favorire la fuga o la caccia (come i [[Thunnus|tonni]]), altri cercano la sicurezza radunandosi in branchi numerosi.<ref>Vedi anche [[Profondo blu (film)|Profondo blu]]</ref>
 
Vicino alle coste i fondali rocciosi, ricchi di [[alghe|alghe marine]], sono frequentati da una grande abbondanza di pesci tipicamente vegetariani (come la ''salpa'' - ''[[Sarpa salpa]]''<ref name="Posidonia">{{cita pubblicazione|cognome=Francour|nome=P.|anno=1997|titolo=Fish assemblages of Posidonia oceanica beds at Port-Cros (France, NW Mediterranean): Assessment of composition and long-term fluctuations by visual census |rivista= Marine ecology|volume=18|numero=2|pp=157-173|issn=0173-9565}}|[http://md1.csa.com/partners/viewrecord.php?requester=gs&collection=ENV&recid=4206896&q=Fish+assemblages+of+Posidonia+oceanica+beds+at+Port-Cros+%28France%2C+NW+Mediterranean%29%3A+Assessment+of+composition+and+long-term+fluctuations+by+visual+census&uid=791454946&setcookie=yes Abstract]</ref>), ma anche di predatori delle altre specie animali che vivono tra le alghe, come [[molluschi]] o [[anellidi]]. Le praterie di ''[[Posidonia oceanica]]'' offrono un ulteriore nutrimento e, più spesso, nascondiglio ad altre specie di pesci (come al ''pesce ago cavallino'' - ''[[Syngnathus typhle]]'') o a forme giovanili di queste<ref name="Posidonia"/>. I fondali mobili, composti da [[fango]], [[ghiaia]] o [[sabbia]] offrono un ulteriore habitat per pesci che si sono specializzati nella caccia (ad esempio la ''rana pescatrice'' - ''[[Lophius piscatorius]]'') o nel nascondersi, mutando la propria struttura fisica per muoversi a stretto contatto col terreno (come la ''sogliola'' - ''[[Solea solea]]'') o infossandosi in esso velocemente (ad esempio il ''ghiozzo rasposo'' - ''[[Gobius bucchichi]]'').<br />
Grotte ed anfratti bui delle secche e delle scogliere offrono rifugi ai pesci di tana (la ''cernia bruna'' - ''[[Epinephelus marginatus]]'') o a pesci notturni (come le [[Muraena|murene]] e gli [[Scorpaenidae]]) che vi si nascondono di giorno per poi uscire in caccia di notte.<br />
Le [[barriera corallina|barriere coralline]], di supporto ad un grandissimo numero di specie, offrono il migliore esempio di quanta sia la diversità tra le forme e i colori di questi animali.
 
Altre specie, adatte alla [[Fossa oceanica|vita abissale]] (come i [[Saccopharyngiformes]] e i [[Lophiiformes]]), hanno sviluppato forme completamente diverse dai loro parenti della superficie, perfezionando tecniche di caccia basate, ad esempio, sulla [[bioluminescenza]] per attirare le prede<ref name="Eco1e2">{{cita web|url=http://dipbau.bio.uniroma1.it/web/Docenti/Docente358/Dispensa-del-corso-di-Ecologia-Marina---I-parte/Ecologia-Marina---parte-1.pdf|titolo=Introduzione alla ecologia marina, parte 1 (Università di Roma "La Sapienza", Laurea Triennale in Scienze Naturali e Scienze Biologiche)|autore=P. Carpentieri|accesso=20 settembre 2007|data=21 ottobre 2005}}<br />{{cita web|url=http://dipbau.bio.uniroma1.it/web/Docenti/Docente358/Dispensa-del-corso-di-Ecologia-Marina---II-parte/Ecologia-Marina---parte-2.pdf|titolo=Introduzione alla ecologia marina, parte 2 (Università di Roma "La Sapienza", Laurea Triennale in Scienze Naturali e Scienze Biologiche)|autore=P. Carpentieri|accesso=20 settembre 2007|data=21 ottobre 2005}}</ref>.<br />
Anche le acque dell'[[Antartico]] ospitano alcune specie di pesci specializzate per la vita nel gelo e che possono spingersi fino a oltre quattromila [[metro|metri]] di [[profondità (liquidi)|profondità]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://news.nationalgeographic.com/news/2008/02/photogalleries/fish-pictures/|titolo=Weird New Fish Discovered off Antarctica|autore=[[National Geographic]]|accesso=15 aprile 2008}}</ref>.
 
Sebbene quasi tutti i pesci siano esclusivamente acquatici, esistono delle eccezioni. I [[Oxudercinae|perioftalmi]], per esempio, hanno sviluppato degli [[adattamento|adattamenti]] che permettono loro di vivere e muoversi sulla terraferma per diversi giorni.
 
==Pesca e piscicoltura==
"La pesca commerciale è la attività di cattura dei pesci che vivono nelle acque marine"<ref name="ReferenceA">G. paci R. paci Progettare e fare tecnologia Zanichelli 2011</ref>
 
La piscicoltura è l' allevamento dei pesci in spazi recintati dove i pesci vivono, si nutrono e si riproducono.
 
"Il pesce allevato costituisce il 50% del pesce venduto"<ref name="ReferenceA"/>
 
== Anatomia ==
Molto diversi, tutti i pesci presentano caratteristiche comuni, necessarie alla sopravvivenza. I lunghi tempi di evoluzione hanno tuttavia permesso la divisione in oltre {{formatnum:30000}} [[specie]]<ref name="FishBase">Vedi {{cita web|titolo=FishBase
|url=http://fishbase.org/search.php|accesso=9 maggio 2008}}</ref> diverse, alcune delle quali divise in [[sottospecie]]. Si può quindi comprendere la difficoltà nell'integrare tutta questa [[biodiversità]] in un solo schema.
 
{{Sede titolare della chiesa cattolica
[[File:Fish anatomy.jpg|center|upright=2.9|thumb|Anche se i pesci si presentano in innumerevoli forme, la figura intende mostrare le caratteristiche generali nella forma anatomica più comune
|nome= Cone
: A - [[Pinna dorsale]]
|latino= Dioecesis Conensis
: B - Raggi della pinna
|immagine= Dioecesis Asiana 400 AD.png
: C - [[Linea laterale]]
|didascalia=Mappa della [[Asia (diocesi)|diocesi civile di Asia]] ([[V secolo]])
: D - [[Rene]]
|vescovile=si
: E - [[Vescica natatoria]]
|istituita= [[1933]]
: F - [[Apparato di Weber]]
|vescovo= ''sede vacante''
: G - [[Orecchio interno]]
|eretta= ?
: H - [[Cervello]]
|soppressa= ?
: I - [[Narici]]
|informazioni=
: L - [[Occhio]]
|regione=
: M - [[Branchia|Branchie]]
: N -|stato= [[CuoreTurchia]]
|chiesasuiiuris=[[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Patriarcato di Costantinopoli]]
: O - [[Stomaco]]
|suffraganeadi= [[Arcidiocesi di Cotieo|Cotieo]]
: P - [[Cistifellea]]
|mappa=
: Q - [[Milza]]
|ch= 3c97
: R - [[Apparato genitale|Organi sessuali]] interni (ovaie o testicoli)
: S - [[Pinne ventrali]]
: T - [[Colonna vertebrale]]
: U - [[Pinna anale]]
: V - Coda ([[pinna caudale]])<br />Altri elementi non segnalati: barbigli, [[pinna adiposa]], genitali esterni ([[gonopodio]])
]]
{{clear|left}}
=== Morfologia ===
{{Galleria
|titolo=Morfologia dei pesci
|larghezza=280
|align=right
|sfondo=white
|bordo=black
||<center>[[Thunnus thynnus|Tonno]] (fusiforme)</center>
|Immagine:Belone belone.jpg|<center>''[[Belone belone]]'' (appiattita sul dorso)</center>
|Immagine:Chaetodon capistratus1.jpg|<center>''[[Chaetodon capistratus]]'' (compressa lateralmente)</center>
|Immagine:Pleco.jpg|<center>''[[Hypostomus plecostomus]]'' (appiattita sull'addome)</center>
|Immagine:Cheilopogon melanurusPCCA20070623-3956B.jpg|<center>[[Exocoetidae|Pesci volanti]] (compresso ai fianchi e carenato)</center>
|Immagine:Anguilla anguilla.jpg|<center>[[Anguilla anguilla|Anguilla]] (anguilliforme)</center>
|Immagine:Syngnathus acus.jpg|<center>''[[Syngnathus acus]] (aghiforme)''</center>
|Immagine:Scyliorhinus canicula.jpg|<center>''[[Scyliorhinus canicula]]'' (squaliforme)</center>
|Immagine:Torpedo marmorata.jpg|<center>[[Torpedine marezzata]] (piatta)</center>
|Immagine:Kuhfisch2.jpg|<center>''[[Lactoria cornuta]]'' (ovaloide)</center>
|Immagine:Hippocampus.jpg|<center>[[Syngnathidae|Cavalluccio marino]] (cavallina)</center>
}}
 
La '''diocesi di Cone''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Conensis'') è una sede soppressa del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]] e una [[sede titolare]] della [[Chiesa cattolica]].
L'[[habitat]] dove la specie è stanziata e il tipo di alimentazione hanno plasmato, mediante l'[[evoluzione]], il corpo dei pesci, rendendoli estremamente diversificati<ref name="BioRoma"/>. In generale la forma del loro corpo, adatta alla vita acquatica, è [[idrodinamica]]. Le forme anatomicamente più comuni sono:
 
== Storia ==
* ''Fusiforme'' - la forma più comune, adottata dai pesci che vivono nei fiumi, nei laghi e da moltissime specie [[dominio pelagico|pelagiche]], grandi nuotatori. Offre poca resistenza all'acqua;
Cone, identificabile con Büyük Çorca<ref name="DHGE">[https://books.google.it/books?id=z1BOAQAAMAAJ&q=%22B%C3%BCy%C3%BCk+%C3%A7orca%22&dq=%22B%C3%BCy%C3%BCk+%C3%A7orca%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjr46H2mNLjAhVJ1qYKHSPMCFU4ChDoAQgoMAA ''Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques''], vol. XIII, col. 439.</ref> nell'odierna [[Turchia]], è un'antica sede episcopale della [[provincia romana]] della [[Frigia|Frigia Terza]] nella [[Asia (diocesi)|diocesi civile di Asia]]. Faceva parte del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]] ed era [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Cotieo]].
* ''Appiattita sul dorso'' - forma ideale per i pesci che vivono vicini alla superficie e che da essa traggono nutrimento. Non a caso alcune specie presentano [[occhi]] sporgenti per poter localizzare [[insetti]] e altre prede;
* ''Compressa lateralmente'' - adottata da molti pesci di [[barriera corallina]] o dai grandi [[Cichlidae|Ciclidi]], è la forma ideale per i pesci che si muovono tra [[piante]] sommerse o [[rocce]], in zone senza [[Corrente oceanica|correnti]];
* ''Appiattita sull'addome'' - adottata dai pesci detritivoro, presenta un [[addome]] piatto per meglio aver presa sul fondale o sulle rocce, dove questi pesci vivono e si nutrono;
* ''Compresso ai fianchi e carenato'' - è una forma particolare, idrodinamica e [[aerodinamica]], poiché spesso le specie che hanno questa forma sono capaci di guizzare e planare per alcune decine di metri a pelo e fuori dall'acqua;
* ''Anguilliforme'' - corpo allungato e flessibile, come quello delle [[Anguilla (zoologia)|anguille]]. Una forma ideale per i pesci che perlustrano gli anfratti o vivono tra la sabbia alla ricerca di cibo o al sicuro dai [[predazione|predatori]];
* ''Aghiforme'' - anche questa è una forma allungata ma il corpo è rigido. Le specie con corpo aghiforme vivono vicini alla superficie oppure si confondono con le [[alghe]];
* ''Squaliforme'' - una forma praticamente perfetta per la caccia: corpo idrodinamico, affusolato, abituato alle lunghe nuotate ma anche agli scatti, con una possente [[Muscolo|muscolatura]];
* ''Piatta'' - tipica forma delle [[sogliola|sogliole]] e delle [[Rajiformes|razze]], è adottata da pesci che vivono sul fondo, per [[Mimetismo|mimetizzarsi]] o per predare. I pesci appiattiti sul fianco presentano entrambi gli occhi sul fianco opposto, mentre le razze e i trigoni sono appiattiti sul ventre e hanno una lunga [[coda (anatomia)|coda]];
* ''Ovaloide'' - o a parallelepipedo, sono le forme dei pesci che hanno corpo tozzo e muscoloso, spesso ricoperte di [[aculeo|aculei]] o placche ossee.
* ''Cavallina'' - è la forma tipica dei [[Syngnathidae|cavallucci marini]] e del [[Syngnathidae|pesce ago]], che presentano testa con forme simili a [[Equus caballus|cavalli]] e corpo snello, con portamento quasi sempre eretto e coda prensile.
 
In origine Cone, chiamata anche Demetriopoli,<ref name="DHGE"/><ref>Da non confondere la [[Arcidiocesi di Colossi|sede arcivescovile di Χωναι]] (Chonai), nome che assunse la città di [[Colossi]] nel [[VII secolo]], con la nostra diocesi di Κωνης (Cones).</ref> faceva parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Sinnada]]. Quando venne creata la provincia della Frigia Terza nel [[IX secolo]], Cone divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Cotieo. La diocesi è documentata in tutte le ''[[Notitia Episcopatuum|Notitiae Episcopatuum]]'' del patriarcato di Costantinopoli fino al [[XII secolo]].<ref>Jean Darrouzès, [http://www.scribd.com/doc/268014527/Jean-Darrouzes-Notitiae-Episcopatuum-Ecclesiae-Constantinopolitanae ''Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes''], Parigi 1981: indice p. 498, voce ''Kona''.</ref> Tuttavia non sono noti vescovi per questa antica sede episcopale.
Le dimensioni dei pesci variano dai 16&nbsp;m dello squalo balena (''[[Rhincodon typus]]'') ai circa 8 [[millimetro|mm]] della ''[[Schindleria brevipinguis]]'', considerato il vertebrato più piccolo del mondo<ref>{{cita pubblicazione|nome=William|cognome=Watson|coautori=H.J. Walker jr.|titolo=The World’s Smallest Vertebrate, Schindleria brevipinguis, a new paedomorphic species in the family schindleriidae (Perciformes: Gobioidei)|rivista=Records of the Australian Museum|volume=56|anno=2004|id={{ISSN|0067-1975}}|pagine=139–142
|url=http://www.amonline.net.au/pdf/publications/1429_complete.pdf
|formato=PDF|accesso=13 maggio 2008|lingua=inglese}}</ref>
 
Dal [[1933]] Chonai è annoverata tra le [[Sede titolare|sedi vescovili titolari]] della [[Chiesa cattolica]]; il titolo non è più assegnato dal 24 maggio [[1968]].
=== Bocca ===
Nei pesci la [[bocca]] si è evoluta in base allo stile di vita e all'habitat colonizzato<ref name="BioRoma"/>.
Solitamente si tende a classificare i diversi tipi di bocca in base alla direzione che essa assume, in quanto pesci che vivono in superficie hanno ''bocca rivolta verso l'alto'', pesci che vivono a mezza altezza hanno la ''bocca parallela al corpo'' e pesci di fondo hanno la ''bocca orientata verso il basso''.
[[File:Fish mouths.orizz.png|thumb|upright=2|Bocche dei pesci:<br />A. terminale B. superiore C. inferiore]]
 
== Cronotassi dei vescovi titolari ==
Ciò è vero, ma esistono numerose altre tipologie, come ''la bocca a [[Ventosa (biologia)|ventosa]]'', tipica dei pesci di fondo, dove le [[labbra]] si sono allargate per formare un organo di ancoraggio.
* Michal Buzalka † (17 marzo [[1938]] - 7 dicembre [[1961]] deceduto)
 
* Clarence Edward Elwell † (5 novembre [[1962]] - 24 maggio [[1968]] nominato vescovo di [[Diocesi di Columbus|Columbus]])
Altri pesci hanno sviluppato bocche tubolari, per meglio aspirare oppure piluccare tra gli anfratti rocciosi. I pesci predatori presentano ''bocche estroflettibili'', che permettono loro di allungare la [[mandibola]] per una maggior portata. Altamente specializzata è la bocca di predatori come [[piranha]] e [[squali]], questi ultimi forniti di file multiple (fino a 7) di [[denti]] ossei e di un'apertura boccale sufficiente a contenere [[foche]] o [[esseri umani]].
 
=== Denti ===
La dentatura dei pesci varia da specie a specie. I denti possono essere assenti oppure abbondanti e diversi per forma e disposizione. Possono essere presenti su entrambe le [[mascella|mascelle]] (''denti mascellari'' e ''premascellari''), sul [[vomere (anatomia)|vomere]] (''vomerini''), sul [[palato]] (''palatini''), sulle ossa della [[faringe]] (''faringei''). La forma in genere è conica e nelle specie cacciatrici i denti sono ''caniniformi'', cioè appuntiti, spesso seghettati e adatti ad afferrare le prede e strapparne parti di tessuti. In alcune specie, come le cernie, questi denti sono aghiformi e rivolti all'indietro. Le specie che si nutrono di alghe invece presentano denti ''incisiviformi'', appiattiti ed adatti a raschiare e a strappare alghe e altri organismi che vivono adesi ai fondali. Alcuni pesci, come i saraghi (''[[Diplodus|Diplodus sp.]]'') possiedono anche denti ''molariformi'', utilizzati per schiacciare i gusci di [[Mollusca|molluschi]] e [[Crustacea|crostacei]]. Nei Selaci i denti, triangolari e seghettati lateralmente, sono disposti in più file. I denti della fila anteriore, gli unici funzionanti, vanno incontro periodicamente a lesioni e cadono; i denti delle file posteriori hanno il compito di sostituirli.<ref name="BioRoma"/>
 
=== Pinne ===
{{vedi anche|Pinne}}
[[File:Lampanyctodes hectoris (fins).png|thumb|upright=1.6|''[[Lampanyctodes hectoris]]''<br />
(1) [[pinne pettorali]], (2) [[pinne ventrali]], (3) [[pinna dorsale]], (4) [[pinna adiposa]], (5) [[pinna anale]] (6) [[pinna caudale]]]]
 
Gli [[apparato locomotore|organi di locomozione]] dei pesci sono le [[pinne]], delle strutture formate da raggi [[osso|ossei]] negli osteitti o [[cartilagine]]i nei selaci, collegati da una [[Membrana (anatomia)|membrana]] di [[pelle]]. Negli osteitti i raggi possono essere spinosi oppure molli e il loro numero ha valore [[sistematica (biologia)|sistematico]] ed è quindi utile per l'identificazione dei pesci.
 
Le pinne sono suddivise in
 
* '''''impari''''' (1 o più [[pinna dorsale|dorsali]], 1 [[pinna caudale|caudale]], 1-2 [[pinna anale|anali]])
* '''''pari''''' ([[pinne pettorali|pettorali]] e [[pinne ventrali|ventrali]]). Queste pinne nei vertebrati terrestri daranno origine agli arti.
 
Le pinne dorsali possono variare in numero da 1 a 3 e a volte possono fondersi con l'anale e la caudale, formando un'unica grande pinna.
 
La pinna caudale è responsabile della principale spinta propulsiva del pesce, è disposta verticalmente rispetto al piano del pesce e si muove da destra verso sinistra e viceversa. Questa caratteristica permette di distinguere a prima vista un pesce da un [[cetacea|cetaceo]], in cui la pinna caudale è disposta orizzontalmente e si muove dal basso verso l'alto.
 
==== Pinne particolari ====
[[File:Poecilia latipinna.jpg|thumb|Maschio di ''[[Poecilia latipinna]]'': da notare il [[gonopodio]], [[pinna anale]] modificata]]
 
Oltre alle normali pinne alcune famiglie ([[Salmonidae]], [[Characidae]], etc) presentano un'ulteriore pinna dopo quella dorsale: essa prende il nome di ''[[pinna adiposa]]'' poiché è composta soltanto da un lembo di [[tessuto adiposo]]. Le sue dimensioni variano a seconda delle specie e sembra serva ad aumentare la stabilità durante gli spostamenti orizzontali.
 
Altre specie presentano il primo (o più) raggio delle pinne dorsali e pettorali come una spina o addirittura un aculeo cavo collegato a dotto velenifero ([[Scorpaenidae]]) utilizzati a scopo difensivo ma anche in delicati momenti [[riproduzione|riproduttivi]].
 
Sempre a scopo riproduttivo altre famiglie di pesci ([[Poeciliidae]], [[Goodeidae]], [[Anablepidae]], ecc) hanno sviluppato un particolare [[Apparato genitale|organo riproduttore]], chiamato ''[[gonopodio]]'' e adatto alla [[fecondazione]] interna di questi pesci [[Ovoviviparità|ovovivipari]]: esso consiste in una modifica della pinna anale in un tubo munito di microscopici uncini all'estremità che viene incastrato nella papilla genitale femminile e permette il passaggio del [[liquido seminale]] nel corpo della femmina. Il gonopodio non è erettile ma rigido e mobile.
 
In alcune specie, soprattutto quelle appartenenti alla famiglia [[Scombridae]], sul [[peduncolo caudale]] tra la pinna dorsale, l'anale e la caudale sono presenti delle [[pinnula|pinnule]] prive di raggi.
 
=== Squame e pelle ===
[[File:Koi scale patterns.jpg|thumb|Carpe koi, con scaglie cicloidi]]
[[File:Kaimanfische (Lepisosteus).jpg|thumb|''Lepisosteus sp.'', pesci caimani, con scaglie ganoidi]]
 
Come tutti i [[vertebrati]], i pesci presentano una [[pelle]] composta da due strati: l'[[epidermide]] (la parte esterna) e il [[derma]] (riccamente vascolarizzato e localizzato nella parte interna della pelle). Tuttavia la maggioranza dei pesci ossei ([[Osteichthyes|Osteitti]]) sono ricoperti da ''[[Scaglia|scaglie]]'', posizionate sopra l'epidermide, di materiale osseo (simile alla [[dentina]]) incastrate una con l'altra come tegole di un tetto, che crescono come crescono agli animali [[unghia|unghie]] e [[pelo|peli]].<br />
La loro funzione è quella di coprire il corpo del pesce rendendolo liscio e [[idrodinamica|idrodinamico]]; in questo sono aiutate da un [[muco]] secreto dal derma e fatto fluire fino all'epidermide e quindi alle scaglie: una sorta di "pelle invisibile" vischiosa che aiuta il pesce a scivolare nell'acqua.<br />
Le scaglie si dividono in<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.amonline.net.au/fishes/what/scales/index.htm|titolo=Fish Scales|accesso=11 maggio 2008}}</ref>:
* ''ctenoidi'' - hanno bordi muniti di minuscoli dentini;
* ''cicloidi'' - sono circolari, con bordi arrotondati e sovrapposte in modo da mostrare solo il 20% della loro intera superficie. Presentano inoltre anelli di accrescimento come i [[Fusto|tronchi]] degli [[albero|alberi]], attraverso cui è possibile risalire all'età dei pesci;
* ''ganoidi'' - la scaglia è quasi interamente esposta alla superficie dell'acqua poiché di forma romboidale; sono inoltre molto lucenti perché ricoperte di [[ganoina]], una sostanza che rende simili a vetro le scaglie;
* ''placoidi'' - presenti solo sui [[Selachimorpha|Selaci]] (squali, razze etc...).
* ''cosmoidi'' - particolare tipo di scaglia tipico dei [[Crossopterygii|Crossopterigi]], soprattutto dei [[Coelacanthiformes|Celacantidi]], ma presenti anche nei [[Dipnoi]];
Ma non tutti i pesci hanno le scaglie: alcune specie, soprattutto quelle che vivono sui fondali, presentano piuttosto delle piastre ossee o estremamente [[cheratina|cheratinizzate]], tanto da venire chiamati anche "pesci corazzati", altre hanno solo pelle nuda ispessita. Addirittura l'intero corpo può essere ricoperto di vere e proprie placche ossee come in certi "pesci scatola" o di scaglie evolute in spine, come nei [[Tetraodontidae|pesci palla]] o [[Diodontidae|istrici]].
 
=== Organi interni ===
==== Sistema nervoso ====
[[File:Fish brain.png|thumb|Schematizzazione della struttura dell'[[encefalo]] di ''[[Oncorhynchus mykiss]]'']]
Il [[sistema nervoso centrale]] della maggior parte dei pesci è costituito dal [[cervello]] e dal [[midollo spinale]], anche se la forma e le dimensioni delle varie parti del cervello variano sensibilmente nelle diverse specie.
 
Se confrontati con gli altri vertebrati, i pesci presentano un cervello piuttosto piccolo in relazione alla grandezza del corpo. Alcuni squali però possiedono un cervello relativamente grande in relazione alla dimensione corporea, paragonabile a quello di [[Aves|uccelli]] e [[Metatheria|marsupiali]].<ref>{{Cita| Helfman G., 1997|pag. 191| Helfman}}.</ref>
 
L'[[encefalo]] dei pesci è diviso in diverse regioni. Nella parte frontale si trovano i lobi olfattivi, delle strutture che ricevono ed elaborano i segnali che giungono dalle [[narice|narici]] attraverso i [[nervo olfattivo|nervi olfattivi]].<ref name=Helfman>{{Cita| Helfman G., 1997|pagg. 48-49| Helfman}}.</ref>
I lobi olfattivi sono molto sviluppati nei pesci che cacciano basandosi principalmente sull'olfatto, come squali e [[Siluriformes|pesci gatto]].
 
Dietro ai lobi olfattivi si trova il [[telencefalo]] bilobato, che nei pesci è strettamente correlato all'olfatto.<ref name=Helfman/> Queste due strutture, nei pesci, formano il [[cervello]].
 
Il [[diencefalo]] connette il cervello al [[mesencefalo]] ed è responsabile di diverse funzioni associate al [[ormone|controllo ormonale]] ed al mantenimento dell'[[omeostasi]].<ref name=Helfman/><br />Al di sopra del diencefalo si trova la [[ghiandola pineale]], che svolge diverse funzioni tra cui il mantenimento dei [[ritmo circadiano|ritmi circadiani]] e il controllo dei cambiamenti di colore.<ref name=Helfman/>
 
Il mesencefalo contiene due lobi ottici, molto sviluppati nei pesci che cacciano affidandosi alla [[vista]], come i [[Cichlidae|ciclidi]] o la trota iridea (''[[Oncorhynchus mykiss]]'').<ref name=Helfman/>
 
Il [[metencefalo]] è coinvolto principalmente nel controllo del nuoto e dell'equilibrio.<ref name=Helfman/>
 
Il [[cervelletto]] è una struttura costituita da un singolo lobo, di solito ha grandi dimensioni e infatti costituisce la parte più grande di tutto l'encefalo.
 
Il [[mielencefalo]] controlla le funzioni della maggior parte dei muscoli e degli organi e nei pesci ossei regola anche la respirazione e l'osmoregolazione.<ref name=Helfman/>
 
==== Organi di senso ====
{{vedi anche|Linea laterale}}
[[File:Sharks Lateral Line.svg|thumb|Linea laterale in uno [[squalo]]]]
[[File:Pseudoplatystoma tigrinum1.jpg|thumb|I lunghi barbigli di ''[[Pseudoplatystoma tigrinum]]'']]
[[File:Peixecego.jpg|thumb|''[[Astyanax jordani]]'', un [[Characidae|caracide]] cieco sudamericano]]
 
L'[[Sistema uditivo|udito]] viene percepito mediante la [[vescica natatoria]]<ref name="BioRoma"/>, la quale trasferisce le vibrazioni all'[[apparato di Weber]], connesso al [[cervello]].
 
Il [[gusto]] viene normalmente percepito ed elaborato nella bocca e nel [[faringe|cavo faringeo]] e serve principalmente a distinguere i cibi ed evitare sostanze dannose. Molto spesso i pesci immettono nella bocca qualsiasi cosa capiti davanti a loro: trattengono questa sostanza giusto il tempo per capire se è digeribile e, in caso contrario, la sputano. La stessa cosa succede negli squali, i quali prima addentano per ''assaggiare'' e in base al sapore decidono se quel che hanno morso è una preda oppure no (a ciò si devono fortunatamente i numerosi sopravvissuti agli attacchi degli squali: non siamo di loro gradimento!). In molte specie gli organi gustativi sono posizionati anche all'esterno della testa e nei [[barbiglio|barbigli]] attorno alla bocca. Gli [[Osphronemidae|osfronemidi]] addirittura presentano recettori del gusto sulle pinne ventrali, trasformate in sottili appendici mobili che il pesce usa tastando quel che ha intorno.
 
I pesci presentano inoltre le [[narici]], che non hanno funzione [[respirazione|respiratoria]] (tranne che nei pesci con apparato boccale a ventosa) ma prettamente [[olfatto|olfattiva]]: esse sono delle rientranze tubolari ricoperte di rosette olfattive che percepiscono le particelle odorose provenienti da [[sangue]], [[putrefazione]] di organismi, [[muco]] di altri pesci, piante. L'acqua è convogliata all'interno e poi estromessa.
 
La [[vista]] è un [[organi di senso|senso]] che i pesci hanno sviluppato in maniera differente<ref name="BioRoma"/>, in base al loro stile di vita<ref>{{en}}{{cita pubblicazione|autore=U.E. Siebeck, G.M. Wallis & L. Litherland|anno=2008|titolo=Colour vision in coral reef fish|rivista=Journal of Experimental Biology|volume=211|pagine=354–360|doi=10.1242/jeb.012880|id={{ISSN|0022-0949}}}}</ref>. La maggior parte di essi presenta gli occhi ciascuno su un lato: ciò consente loro di avere un campo visivo di quasi 360° e una visione monoculare (ognuno dei due occhi mette a fuoco indipendentemente dall'altro) e [[grandangolare]], non ad alta definizione ma che permette di controllare l'eventuale avvicinarsi di un pericolo.
 
I predatori e i pesci sdraiati su un fianco presentano invece occhi ravvicinati e visione binoculare, con un campo visivo ad alta definizione davanti alla loro testa, adatto ad avvicinarsi alle prede.<br />
Tuttavia moltissime specie di pesci abitano in grotte o negli abissi marini, dove filtra pochissima luce oppure regnano le tenebre eterne. Alcuni pesci (ad esempio, gli ''[[Opisthoproctus]]'')
hanno sviluppato occhi telescopici e fortemente ingrandenti, adatti a sfruttare la flebile luce che proviene dall'alto. Alcune specie che vivono nelle grotte o nei profondi [[pesce abissale|abissi]] (come l'''[[Astyanax]]'') hanno addirittura atrofizzato i loro occhi fino a farli sparire, poiché nel loro habitat sono inutili.
 
I pesci presentano anche un organo di senso non presente in altri vertebrati: la [[linea laterale]]<ref name="BioRoma"/>. Essa è costituita da una serie di canalicoli che corrono lateralmente nella testa e nel corpo dell'animale, collegati con l'esterno tramite piccoli pori, e ha la funzione di percepire variazioni di bassissima [[frequenza]] o flebili [[campo elettrico|campi elettrici]].
 
Nel [[2003]], il ricercatore [[scozia|scozzese]] Lynne Sneddon dell'[[Università di Edimburgo]] ha condotto delle ricerche su ''Oncorhynchus mykiss'' ed giunto alla conclusione che i pesci possiedono i [[nocicettore|nocicettori]] ed esibiscono dei comportamenti in risposta al [[dolore]].<ref>{{en}}{{cita pubblicazione|cognome=Sneddon|nome=Lynne|coautori=''et al''|titolo=Do fishes have nociceptors? Evidence for the evolution of a vertebrate sensory system|rivista=Proc. Biol. Sci.|volume=270|numero=1520|anno=2003|pagine=1115–1121 |doi=10.1098/rspb.2003.2349|id={{ISSN|1471-2954}}|accesso=13 maggio 2008
|url=http://www.pubmedcentral.nih.gov/picrender.fcgi?artid=1691351&blobtype=pdf}}</ref>
Questo lavoro è stato criticato dal professor James D. Rose dell'Università del [[Wyoming]], che ha dichiarato che lo studio era difettoso.<ref>{{cita web|lingua=en|cognome=Rose|nome=James D.|titolo=A critique of the paper: “Do fish have nociceptors: Evidence for the evolution of a vertebrate sensory system” published in Proceedings of the Royal Society, 2003 by Sneddon, Braithwaite and Gentle|anno=2003|accesso=13 maggio 2008|formato=PDF
|url=http://uwadmnweb.uwyo.edu/Zoology/faculty/Rose/Critique%20of%20Sneddon%20article.pdf}}
</ref> Il dottor Rose aveva pubblicato un suo studio un anno prima di Sneddon, sostenendo che i pesci non possono sentire dolore a causa della mancanza dell'appropriata [[neocorteccia]] nel cervello.<ref>{{en}}{{cita pubblicazione|nome=James D.|cognome=Rose|titolo= The neurobehavioral nature of fishes and the question of awareness and pain|rivista=Reviews in Fisheries Science|volume=10|numero=1|pagine=1-38|anno=2002|id={{ISSN|1064-1262}}
|url=http://uwadmnweb.uwyo.edu/Zoology/faculty/Rose/Rose%20Rev%20Fish%20Sci.pdf
|accesso=13 maggio 2008|doi=10.1080/20026491051668}}</ref>
 
I Selaci, i [[Dipnoi]] e le lamprede ([[Petromyzontiformes]]) possiedono dei recettori sensoriali, gli ''elettrocettori'', in grado di rilevare i [[campo elettrico|campi elettrici]]. Gli elettrorecettori possono essere a forma di ampolla o di forma tubulare. I primi, detti ''ampolle di Lorenzini'', possono essere considerati come una prosecuzione della linea laterale e sono riempiti da una sostanza gelatinosa che possiede una buona [[conducibilità elettrica]]. L'elettrorecezione viene usata per l'identificazione delle prede, per l'orientamento e per gli spostamenti.<ref name="BioRoma"/>
 
==== Apparato respiratorio ====
{{vedi anche|Branchia|Polmone#Polmone dei pesci}}
[[File:Tuna Gills in Situ 01.jpg|thumb|Branchie di tonno]]
 
La maggior parte dei pesci compie gli scambi gassosi attraverso branchie localizzate ai lati della faringe. I [[Chondrichthyes|pesci cartilaginei]] possiedono da 4 a 7 aperture branchiali prive di [[opercolo]], mentre i pesci ossei sono dotati di una sola apertura per lato coperta da un opercolo.
 
Le branchie sono costituite da strutture filamentose, fortemente vascolarizzate. Quando il pesce assume acqua ricca di ossigeno attraverso la bocca la fa passare attraverso le branchie a livello delle quali avviene l'assunzione dell'ossigeno e l'eliminazione dell'[[anidride carbonica]]. Nelle branchie la circolazione del sangue va [[scambio in controcorrente|in controcorrente]] rispetto a quella dell'acqua. Questo sistema consente ai pesci di assorbire una grande quantità di ossigeno disciolto.
 
Alcuni pesci sono in grado di respirare l'aria mediante diversi meccanismi.
La pelle delle [[Anguilla (zoologia)|anguille]], come quella degli [[amphibia|anfibi]], è in grado di assorbire l'ossigeno; la cavità boccale dell'''[[Electrophorus electricus]]'' può essere utilizzata per respirare aria; i pesci gatto delle famiglie [[Loricariidae]], [[Callichthyidae]] e [[Scoloplacidae]] sono capaci di assorbire l'aria mediante il loro tratto digestivo.<ref name=Armbruster>{{cita pubblicazione|nome=Jonathan W.|cognome=Armbruster|titolo=Modifications of the digestive tract for holding air in loricariid and scoloplacid catfishes|rivista=Copeia|anno=1998|volume=3|pagine=663-665|url=
http://www.auburn.edu/academic/science_math/res_area/loricariid/fish_key/Air.pdf
|formato=PDF|accesso=13 maggio 2008|id={{ISSN|0045-8511}}}}</ref>
I [[Dipnoi]] possiedono una coppia di [[polmone|polmoni]] simili a quelli dei [[Tetrapoda|tetrapodi]] e devono raggiungere la superficie dell'acqua per ingoiare aria attraverso la bocca ed eliminare l'aria respirata attraverso le branchie. I [[Lepisosteidae|lepistoseidi]] presentano una vescica natatoria vascolarizzata che viene utilizzata come un polmone. [[Cobitidae|Cobitidi]] e molti pesci gatto respirano facendo passare l'aria attraverso l'intestino. Molti pesci hanno sviluppato degli organi respiratori accessori utilizzati per estrarre l'ossigeno dall'aria. I [[Anabantidae|pesci labirintici]], come i [[Osphronemidae|gourami]] e i [[Betta splendens|pesci combattenti]] hanno un organo, il labirinto, che svolge questa funzione. Pochi altri pesci presentano delle strutture che ricordano il labirinto. Tra questi vi sono le famiglie di pesci gatto [[Channidae]], [[Osphronemidae]] e [[Clariidae]].
 
La capacità di respirare aria è tipica di quei pesci che vivono in acque basse e a variabilità stagionale, dove la concentrazione dell'ossigeno può abbassarsi in certi periodi dell'anno. Quando questo avviene, i pesci che si affidano solo alla respirazione dell'ossigeno presente nell'acqua moriranno velocemente per [[asfissia]], mentre quelli capaci di respirare aria possono sopravvivere per più tempo, in alcuni casi anche all'interno del fango. Alcuni casi estremi sono rappresentati dai pesci in grado di sopravvivere per settimane dopo che l'acqua si è asciugata del tutto, andando in [[estivazione]] e risvegliandosi con il ritorno dell'acqua.
Alcuni pesci, come i dipnoi africani, devono obbligatoriamente respirare aria periodicamente per sopravvivere e sono chiamati ''respiratori d'aria obbligati''; altri, come l'''[[Hypostomus plecostomus]]'', respirano l'aria solo quando ne hanno realmente bisogno e sono detti ''respiratori d'aria facoltativi''. La maggior parte dei pesci che respirano l'aria appartengono a questa categoria, poiché la respirazione aerea ha un costo energetico non indifferente per raggiungere la superficie dell'acqua e inoltre in questo modo i pesci si esporrebbero alla predazione da parte dei predatori della superficie.<ref name=Armbruster/>
 
==== Vescica natatoria ====
{{Vedi_anche|Vescica natatoria}}
La vescica natatoria nasce nel corso dell'evoluzione per permettere a determinati organismi, quali vertebrati teleostei, movimenti lungo una colonna d'acqua. È un organo tipicamente appartenente all'anatomia dei pesci, formatosi tramite l'ingestione di una bolla d'aria e l'introflessione di una parte del tratto gastro-esofageo, che facilita i loro movimenti nell'elemento liquido.
 
Esistono due tipi diversi di vesciche natatorie: se la stessa risulta connessa al tratto gastro-esofageo il pesce sarà di tipo fisostomo, mentre se non risulta connessa sarà fisoclisto.
 
==== Apparato digerente ====
Nei pesci il cibo viene ingerito attraverso la bocca, e passando poi per l'esofago, e lo stomaco. Intervengono anche nella digestione enzimi provenienti da fegato e pancreas. Le sostanze nutritive vengono assorbite tramite l'intestino e gli scarti espulsi tramite l'ano.
 
==== Apparato circolatorio ====
Nei pesci l'[[apparato circolatorio]] è chiuso e semplice. Il sangue è pompato da un [[cuore]] a due camere verso le [[branchia|branchie]], da dove raggiunge l'intero corpo dell'animale per ritornare poi al cuore.
 
Il cuore è adiacente alla regione branchiale, racchiuso in un [[pericardio]]. Il sangue segue il percorso seno venoso, [[Atrio (anatomia)|atrio]], [[ventricoli cardiaci|ventricolo]], [[cono arterioso]], [[aorta]] ventrale, cinque paia di [[arco branchiale|archi branchiali]] afferente, [[capillari]] branchiali, quattro paia di archi branchiali efferenti, aorta dorsale, varie [[arterie]]. Dalla coda: [[vena]] caudale, vene portali ai [[reni]] e altre grandi vene che si dirigono verso i seni venosi, che si connettono al seno venoso del cuore. Dal tubo digerente: [[vena porta]] epatica, vene epatiche, seno venoso. La circolazione è unica, il sangue passa una sola volta in tutto il circuito attraverso il cuore, nel quale è sempre venoso, non ossigenato.
 
==== Sistema escretore ====
Come quasi tutti gli organismi acquatici, i pesci sono ''ammoniotelici'', cioè eliminano le sostanze [[azoto|azotate]] di rifiuto sotto forma di [[ammoniaca]]. Alcune sostanze di rifiuto sono eliminate direttamente tramite le branchie, i reni hanno invece funzione prevalentemente osmoregolativa.
 
Da notare che i pesci marini tendono a perdere acqua per [[osmosi]] e dunque producono un'[[urina]] molto concentrata, mentre succede l'opposto nei pesci d'acqua dolce, che tendono ad assorbire acqua.
In quei pesci che migrano dal mare ai corsi d'acqua dolce i reni hanno dunque la capacità di adattarsi al cambiamento di [[salinità]].
 
==== Apparato genitale ====
Le [[gonadi]] dei pesci sono costituite da [[testicolo|testicoli]] ed [[ovaia|ovari]]. Entrambi sono organi pari, di taglia simile e completamente o parzialmente fusi tra loro.
 
In alcune specie gli [[spermatogonio|spermatogoni]] nei testicoli sono distribuiti per tutta la lunghezza dei [[tubulo seminifero|tubuli seminiferi]], mentre in altre si trovano solo nella porzione anteriore.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Guimaraes-Cruz Rodrigo J.|coautori=''et al''|anno=2005|titolo=Gonadal structure and gametogenesis of Loricaria lentiginosa Isbrücker (Pisces, Teleostei, Siluriformes)|rivista=Rev. Bras. Zool.|volume=22|numero=3|pagine=556–564|id={{ISSN|0101-8175}}|url=
http://www.scielo.br/pdf/rbzool/v22n3/26168.pdf|accesso=11 giugno 2008}}</ref>
 
Negli ovari, le uova possono essere rilasciate all'interno della [[celoma|cavità celomatica]], da dove poi raggiungeranno l'[[ovidotto]], oppure vengono rilasciate direttamente al suo interno.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Brito M.F.G.|coautori= Bazzoli N.|anno=2003|titolo=Reproduction of the surubim catfish (Pisces, Pimelodidae) in the São Francisco River, Pirapora Region, Minas Gerais, Brazil|rivista=Arquivo Brasileiro de Medicina Veterinária e Zootecnia|volume=55|numero=5|doi=10.1590/S0102-09352003000500018
|id={{ISSN|0102-0935}}}}</ref>
 
=== Scheletro e muscolatura ===
[[File:Fischskelett-drawing.jpg|thumb|Lo scheletro di ''[[Perca fluviatilis]]''.]]
 
Come gli altri vertebrati i pesci presentano un [[Scheletro (anatomia)|endoscheletro]] che può essere cartilagineo o osseo. Lo [[Scheletro (anatomia)|scheletro]] osseo consiste solitamente di un [[cranio]], dotato di mascelle fornite di [[dente|denti]], di una [[colonna vertebrale]], di [[costole]] e di ossa di varie forme che sostengono le pinne.
 
La maggior parte dei pesci si sposta contraendo alternativamente i [[muscolo|muscoli]] inseriti ai lati della colonna vertebrale. Ogni massa muscolare è composta da una serie di segmenti detti [[miomero|miomeri]]. La loro [[contrazione muscolare|contrazione]] produce un'ondulazione che spinge il pesce in avanti.
Le pinne sono utilizzate come stabilizzatori o per aumentare la velocità del nuoto.
 
I miomeri sono costituiti da due tipi di [[Tessuto muscolare#Tipi di fibre muscolari|fibre muscolari]], la ''fibra rossa'' e la ''fibra bianca''. La prima, al contrario della fibra bianca, è ricca di [[mioglobina]] e di [[mitocondrio|mitocondri]] ed è altamente vascolarizzata. La fibra rossa è adatta a lavorare in condizioni [[Respirazione cellulare#Respirazione aerobica|aerobie]], si [[contrazione muscolare|contrae]] lentamente ma sopporta bene la fatica; la fibra bianca lavora bene in condizioni [[Fermentazione lattica|anaerobie]], si contrae più velocemente ma non è resistente alla fatica. Il rapporto tra le due fibre nei pesci varia a secondo del tipo di nuoto. I tonni, per esempio, che sono dei forti nuotatori, presentano alte percentuali di fibre rosse, mentre i pesci che vivono in prossimità del fondo e che compiono spostamenti brevi o scatti repentini presentano percentuali maggiori di fibre bianche.
 
=== Sistema immunitario ===
Gli organi del [[sistema immunitario]] variano tra i differenti tipi di pesci.<ref>{{cita libro|nome=A.G.|cognome=Zapata|coautori=''et al''|capitolo= Cells and tissues of the immune system of fish|titolo=The Fish Immune System: Organism, Pathogen and Environment. Fish Immunology Series|curatore= G. Iwama; T.Nakanishi|città= New York|editore= Academic Press|anno=1996|pagine=1-55|id=ISBN 0-12-350439-2}}</ref> Negli [[Agnatha]] mancano dei veri e propri organi linfoidi, come [[timo (anatomia)|timo]] e [[midollo osseo]], ma questi pesci primitivi si affidano a regioni di tessuto linfoide presenti all'interno di altri organi per produrre le [[cellula|cellule]] dell'immunità. Per esempio, [[globulo rosso|eritrociti]], [[macrofago|macrofagi]] e [[plasmacellula|plasmacellule]] vengono prodotte dal rene anteriore, mentre alcune aree dell'intestino, dove maturano i [[granulociti]], somigliano ad un midollo osseo primitivo.
 
Nei pesci cartilaginei sono presenti il timo e una [[milza]] ben sviluppata, che costituisce il principale organo dell'immunità, dove si sviluppano diversi [[linfocita|linfociti]], plasmacellule e macrofagi.
 
Gli Actinopterygii presentano una massa di tessuto associata alle [[meningi]] in cui si sviluppano i [[granulociti]] e il loro cuore è rivestito frequentemente da tessuto contenente linfociti, [[cellula reticolare|cellule reticolari]] ed un piccolo numero di macrofagi. Il rene di questi pesci è un importante organo [[emopoiesi|emopoietico]].
 
Il principale tessuto immune dei Teleostei è costituito dal rene, in cui vengono ospitate diverse cellule immuni.<ref>{{cita libro|nome=D.P.|cognome= Anderson|titolo=Fish Immunology|curatori=S.F. Snieszko; H.R. Axelrod|città= Hong Kong|editore=TFH Publications, Inc. Ltd.|anno=1974|id=ISBN 0-87666-036-7}}</ref> In più, i teleostei possiedono timo, milza e aree di tessuto immunitario sparse tra i tessuti delle [[mucosa|mucose]], come pelle, branchie, intestino e gonadi. Si ritiene che gli eritrociti, i [[Granulocita neutrofilo|neutrofili]] ed i granulociti dei teleostei risiedano nella milza, mentre i linfociti si trovano all'interno del timo. Questa divisione è molto simile a quella presente nel sistema immunitario dei [[mammalia|mammiferi]].<ref>{{cita pubblicazione|nome=S.|cognome= Chilmonczyk|titolo=The thymus in fish: development and possible function in the immune response|rivista= Annual Review of Fish Diseases|volume= 2|anno=1992| pagine=181-200|id={{ISSN|0959-8030}}}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|nome=J.D.|cognome= Hansen|coautori=A.G. Zapata|titolo=Lymphocyte development in fish and amphibians|rivista=Immunological Reviews|volume=166|anno=1998|pagine= 199-220|id={{ISSN|0105-2896}}}}</ref>
Recentemente è stato descritto in una specie di teleostei un [[sistema linfatico]] simile a quello dei mammiferi. Anche se non ancora confermato, si pensa che vi sia la presenza di [[linfonodo|linfonodi]] dove si accumulano i [[Linfocita#Linfociti T|linfociti T]] immaturi prima di incontrare l'[[antigene]].<ref>{{cita pubblicazione|autore=Kucher|coautori= ''et al''|titolo=Development of the zebrafish lymphatic system requires VegFc signalling|rivista= Current Biology|volume=16|anno=2006|pagine=1244-1248|id={{ISSN|0960-9822}}}}</ref>
 
== Biologia ==
 
=== Riproduzione ===
La maggior parte dei pesci è [[oviparità|ovipara]], cioè si [[riproduzione|riproduce]] mediante [[uovo (biologia)|uova]] che vengono [[fecondazione|fecondate]] e che si sviluppano all'esterno del corpo materno. Alcuni pesci abbandonano le uova casualmente, altri costruiscono un [[nido]] o le ricoprono di [[sedimenti]]. Solo poche specie adottano delle cure parentali proteggendo il nido o i giovani [[avannotto|avannotti]].
Alcuni pesci (in particolare [[Condroitti]], come gli [[squali]], ma anche alcuni [[Osteitti]] come i [[celacanto|celacanti]]) presentano fecondazione interna e sono [[viviparità|vivipari]]. Una piccola minoranza di pesci è ovovivipara.
La maggior parte delle specie di pesci presenta sessi separati, sono quindi presenti [[Maschio|maschi]] e [[femmina|femmine]].
Tra i Teleostei, però, alcune specie sono [[ermafroditismo|ermafrodite]]. Tra i [[Serranidae|serranidi]] soprattutto è presente l'ermafroditismo sincrono, in cui le [[gonadi]] maschili e femminili si sviluppano contemporaneamente e in casi rarissimi è possibile l'autofecondazione, mentre in altri pesci le gonadi si sviluppano in tempi successivi (ermafroditismo sequenziale) e avviene l'[[inversione sessuale#In biologia|inversione sessuale]]. Se il pesce nasce maschio e si trasforma successivamente in femmina, si ha la ''proterandria'', se avviene il contrario si ha la ''proteroginia''. La proterandria è presente in circa 8 famiglie, tra cui [[Sparidae|sparidi]] e [[Pomacentridae|pomacentridi]]; la proteroginia è invece molto più diffusa, essendo presente in circa 14 famiglie, tra cui [[Labridae|labridi]] e serranidi.
 
Alcuni pesci si riproducono in età avanzata, mentre altri sono in grado di accoppiarsi già dopo il primo anno di età. Alcune specie, come i [[salmonidae|salmoni]] del genere ''[[Oncorhynchus]]'' sono semelpare, cioè si riproducono solo una volta nel corso della loro vita, in genere alla fine del loro ciclo vitale. Altre invece sono iteropare, cioè sono in grado di riprodursi più volte.
 
I periodi riproduttivi variano in base alle [[regione geografica|aree geografiche]] in cui questi animali vivono. In Mediterraneo, la riproduzione avviene per la maggior parte delle specie in primavera ed in inverno, sebbene per alcune il periodo riproduttivo possa prolungarsi fino all'estate. Nelle [[zona torrida|zone tropicali]] la riproduzione avviene pressoché in tutte le stagioni. I periodi riproduttivi in genere seguono le variazioni stagionali della abbondanza di [[fitoplancton]] e [[zooplancton]]. In Mediterraneo, infatti, si ha una maggiore produzione di questi organismi in primavera ed in autunno, mentre ai tropici la presenza degli organismi planctonici è costante.
 
I pesci sono degli organismi ad accrescimento indeterminato, cioè la loro crescita non si arresta mai. Il tasso di accrescimento maggiore si ha prima che venga raggiunta la [[maturità sessuale]]. Una volta che si formano le [[gonadi]], infatti, gran parte dell'energia viene utilizzata per la produzione dei [[gameti]], rallentando considerevolmente il tasso di accrescimento.<ref name="BioRoma"/>
 
=== I pesci bevono? ===
Il corpo degli esseri viventi è composto da una certa percentuale d'[[acqua]]; così quello dei pesci, che vivono immersi in un fluido (l'acqua) in cui sono disciolti alcuni [[milligrammo|mg]] di [[sali minerali]] per [[litro]]. Secondo il fenomeno conosciuto come [[osmosi]], quando due [[soluzione (chimica)|soluzioni]] con diversa [[concentrazione]] sono separate da una membrana semi-permeabile, il solvente della soluzione meno concentrata si sposta verso l'altra, tendendo così ad equilibrare la concentrazione delle due. Così avviene anche nel corpo dei pesci, poiché la pelle altro non è che una membrana semi-permeabile. Vivendo in tipi d'acqua diversi, però, i pesci d'acqua dolce e quelli d'acqua salata disporranno dell'acqua in modo diverso.
 
I pesci d'acqua salata vivono immersi in una soluzione a maggior concentrazione di quella presente nel loro corpo; a causa di ciò, sono soggetti a continua perdita di liquidi dalla pelle e soprattutto dalle branchie. Per rimpiazzare i fluidi persi devono bere molto: i reni filtreranno l'acqua salata e produrranno pochissima [[urina]], molto concentrata, che permetterà l'espulsione del sale.
 
Viceversa, i pesci d'acqua dolce vivono immersi in una soluzione meno concentrata di quella corporea: non necessitano di bere poiché essa tende a penetrare nella pelle, diluendo i liquidi e costringendo i pesci ad espellere grandi quantità d'acqua tramite urine.
 
=== Sonno ===
Anche i pesci dormono, ma il loro sonno può essere di due tipi diversi. Si ha il riposo vigile, che corrisponde a una specie di veglia dove il cervello viene fatto riposare ma i sensi sono attivi, e il sonno vero e proprio, inteso come sospensione delle attività.
 
Essendo privi di [[palpebre]], non è possibile capire a prima vista lo stato di un pesce soprattutto se, come succede ad alcuni squali o altre specie pelagiche, questi continuano a nuotare per permettere il passaggio di acqua nelle branchie e quindi la respirazione.
 
In altre specie tuttavia il sonno è ben riconoscibile, come per alcune specie di pesci di [[barriera corallina]], che di notte si avvolgono in uno spesso strato di muco (con la funzione di neutralizzare odori e sapori rendendoli invisibili ai predatori) da cui usciranno la mattina successiva; o come alcuni [[Cobitidi]], che dormono appoggiati su di un fianco.
 
Non bisogna poi associare il buio e la notte con il sonno, poiché esistono tantissime specie notturne, soprattutto predatori, che riposano di giorno e di notte si aggirano tra i fondali o gli scogli per nutrirsi di pesci addormentati.
 
=== Acque dolci, salate o salmastre ===
I pesci abitano tutte le acque presenti sul nostro pianeta; acque che vengono divise solitamente in [[acqua dolce|dolci]], [[acqua salata|salate]] e [[Salinità#Classificazione dei corpi idrici in base alla salinità|salmastre]]. La differenza sta nelle quantità di sali disciolti per litro. Nel corso del tempo i pesci si sono adattati ai vari ambienti, rispondendo alle regole biologiche e fisico-chimiche della natura.
 
Tuttavia esistono pesci che possono cambiare tipo di acqua durante la vita, da dolce a salata e viceversa, per motivi riproduttivi o alimentari, come i [[Salmonidae|salmoni]], le [[Anguilla (zoologia)|anguille]] e altri che, vivendo in acque lagunari, possono permettersi di spingersi nel mare o nei fiumi che sfociano in laguna (alcuni [[Tetraodontidae|pesci palla]] ecc).
 
=== Termoregolazione ===
La maggior parte dei pesci sono organismi [[ectotermia|ectotermi]], non sono, cioè, in grado di regolare la loro [[temperatura corporea]], che quindi è simile a quella dell'ambiente che li circonda.
 
Alcuni pesci, invece, sono [[omeotermia|omeotermi]] e quindi riescono a mantenere costante la loro temperatura corporea, che è indipendente da quella esterna. I teleostei omeotermici appartengono tutti alla famiglia [[Scombridae]] e includono [[Xiphias gladius|pesci spada]], [[Istiophoridae|marlin]] e tonni. Tra i condroitti, sono in grado di mantenere costante la temperatura corporea tutti gli appartenenti alle famiglie [[Lamnidae]] e [[Alopiidae]]. Pesci spada e marlin sono in grado di riscaldare solo gli occhi e il cervello, mentre tonni e grandi squali riescono a mantenere la temperatura corporea fino a circa 20 [[Celsius|°C]] più elevata rispetto a quella dell'acqua. L'endotermia viene mantenuta mediante il trattenimento dal [[calore]] generato dai muscoli durante il nuoto e permette a questi pesci di accrescere la forza contrattile dei muscoli, di aumentare la velocità di elaborazione del sistema centrale e di aumentare la velocità della digestione.<ref>{{Cita | Helfman G., 1997 | pagg. 83-84 | Helfman}}.</ref>
 
== Etologia ==
=== Comunicazione ===
[[File:Lionfish.JPG|thumb|Tutti i pesci della barriera corallina si tengono lontano dalle specie velenose del genere ''[[Pterois]]'']]
 
==== Suoni ====
In un mondo dove i [[suoni]] sono fortemente attutiti, sono ben pochi i pesci capaci di emetterne: le specie che ci riescono hanno modificato parti del corpo (vescica natatoria, alcune ossa, raggi delle pinne) che, opportunamente mosse, creano brontolii cupi o scatti improvvisi.
 
==== Colorazione ====
Le specie che non necessitano di forme e colorazioni ([[livrea]]) mimetiche presentano invece colori vivaci e particolari, atti anche a comunicare particolari condizioni<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.telegraph.co.uk/earth/main.jhtml?xml=/earth/2008/02/20/scifish120.xml|titolo= The secret language of fish|autore=Roger Highfield, Science Editor (Telegraph.co.uk)|data=20 febbraio 2008|accesso=14 aprile 2008}}</ref>. Questa caratteristica, conosciuta come [[aposematismo]] e comune ad altre classi animali, ha fatto sì che i pesci velenosi, con carni dal sapore sgradevole o dotati di particolari sistemi di difesa (spine, denti, aculei) siano vivacemente colorati, in modo da segnalare immediatamente ad eventuali predatori la loro pericolosità. Sono segnalati anche alcuni casi di specie innocue che imitano specie pericolose, o viceversa.
 
Altro caso è il [[dimorfismo sessuale]], accentuato soprattutto nel periodo riproduttivo, quando i maschi assumono colorazione più vivace per meglio impressionare le femmine prima dell'accoppiamento.
 
==== Linguaggio del corpo ====
Fondamentale è anche il [[linguaggio del corpo]], solitamente universale per tutti i pesci, anche se esistono diverse eccezioni: viene usato per stabilire i rapporti gerarchici tra i conspecifici o tra specie diverse che hanno interessi comuni (cibo, sopravvivenza, territorio). Solitamente l'esemplare dominante o in atteggiamento aggressivo dispiega le pinne e a volte anche le branchie, con fare minaccioso. L'individuo subordinato abbassa le pinne sul corpo e a volte affievolisce la vivacità della livrea: un comportamento affine al pesce che ha problemi di salute.<br />
Alcune specie inoltre possono cambiare livrea con i vari stati d'animo.
 
=== Comportamento ===
Nonostante l'immaginario comune attribuisca ai pesci un sistema cognitivo relativamente semplice e poco plastico ai cambiamenti dell'ambiente, alcune recenti ricerche documentano invece come, alla base del loro comportamento, vi sia un meccanismo comune ad altri vertebrati terrestri<ref>{{cita pubblicazione|nome=Cristina|cognome=Broglio|coautori=''et al''|titolo=Spatial cognition and its neural basis in teleost fishes|rivista=Fish and Fisheries|anno=2003|mese=settembre|volume=4|numero=3|doi=10.1046/j.1467-2979.2003.00128.x
|id={{ISSN|1467-2960}}|pagine=247–255}}</ref>.
 
È noto ad esempio come alcune funzioni cognitive quali la vigilanza da un predatore o l'osservazione di un conspecifico vengano elaborate prevalentemente da porzioni differenti del sistema nervoso dei teleostei, in maniera analoga a quanto si osserva nell'uomo per altre funzioni, dove le aree cerebrali del linguaggio sono localizzate prevalentemente a sinistra mentre le abilità visuo-spaziali si collocano maggiormente nell'emisfero destro.
 
=== Intelligenza ===
I pesci sembrano essere in grado di risolvere anche problemi in apparenza molto complessi per il sistema nervoso di cui dispongono: una recente ricerca pubblicata su Animal Cognition (''Agrillo et al., 2007'') documenta ad esempio come, alla base delle scelte sociali verso gruppi di conspecifici di diversa numerosità, vi sia l'applicazione di abilità numeriche spontanee simili a quelle osservate anche in altri animali come [[uccelli]], [[Rattus|ratti]] e [[scimmie]]<ref>{{cita pubblicazione|nome=Christian|cognome=Agrillo|coautori=''et al''|titolo=Quantity discrimination in female mosquitofish|rivista=Animal Cognition|anno=2007|mese=gennaio|volume=10|numero=1|pagine=63-70
|doi=10.1007/s10071-006-0036-5|id={{ISSN|1435-9456}}}}</ref>.
 
Sembra in sostanza che i pesci dispongano di un sistema rudimentale di calcolo matematico che permetta loro di distinguere quali tra due gruppi presentati sia il più numeroso<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.telegraph.co.uk/earth/main.jhtml?xml=/earth/2008/02/26/eafish126.xml|titolo=Fish can count to four - but no higher|autore=Charles Clover, Environment Editor (Telegraph.co.uk)|data=26 febbraio 2008|accesso=14 aprile 2008}}</ref>.
 
=== Convivenze particolari ===
[[File:Cleaning station.jpg|thumb|Due ''[[Labroides phthirophagus]]'' puliscono le branchie ad un [[Labridae|labride]]]]
[[File:Nurse shark with remoras.jpg|thumb|[[Echeneidae|Remore]] e uno [[Ginglymostomatidae|squalo nutrice]].]]
 
Sono numerosissimi i casi che vedono pesci convivere con disparate specie animali potenzialmente pericolose (perché predatori) o con particolari [[batteri]] che li rendono [[bioluminescenza|bioluminescenti]]. Spesso si tratta di [[mutualismo]], ma esistono anche casi di [[parassitismo]], seppure imperfetto.<br />
Solo per citare alcuni esempi, è il caso di numerose specie che si nascondono tra i [[tentacolo|tentacoli]] delle [[Medusa (zoologia)|meduse]] e dei famosi pesci pagliaccio (''[[Amphiprioninae]]'') che vivono tra i tentacoli urticanti degli [[Actiniaria|anemoni marini]] senza esserne vittime, per merito di un particolare muco secreto dalla pelle che non attiva le temibili [[nematocisti]] degli anemoni.
 
Particolarmente interessante e studiato è il comportamento di un piccolo gruppo di pesci del genere ''[[Labroides]]'' ([[Labridae]]), la cui specie più conosciuta è ''[[Labroides dimidiatus]]'' che, nutrendosi di piccoli [[crostacei]] e [[vermi]] che parassitano comunemente molti pesci, sono dei graditissimi abitanti della [[barriera corallina]], al punto che nei pressi delle loro tane si formano delle vere e proprie stazioni di sosta dove molti pesci attendono con pazienza di essere "ripuliti", lasciando pascolare questi pesciolini neroazzurri perfino tra le branchie e i denti. Una mansuetudine stimolata da una particolare danza che il piccolo pulitore esegue per essere riconosciuto. Una così inconsueta fiducia non poteva che essere sfruttata: esiste un piccolo [[Blennioidei|blennide]] (''[[Aspidontus taeniatus]]'') assai simile nell'aspetto al labride ma con una voracità ben maggiore che, dopo aver danzato in modo simile al pulitore si avvicina al pesce fermo alla stazione di pulitura e lo morde velocemente, fuggendo con un pezzo di carne o di branchia<ref name="Aspidontus_taeniatus">{{cita web|url=http://www.mondomarino.net/articoli/index.asp?p=30&view=dett&idu=|titolo=Mimetismo e Simbiosi - Labroides dimidiatus VS Aspidontus taeniatus|autore=Clizia Bonacito (MondoMarino.net)|accesso=14 aprile 2008}}</ref>.
 
Anche se non si tratta di vero mutualismo, molto conosciuti e studiati sono i rapporti che i [[Naucrates ductor|pesci pilota]] e le [[Echeneidae|remore]] instaurano con i loro "compagni di viaggio": questi pesci infatti sfruttano la protezione di grandi predatori (squali, razze, [[Mobulinae|mante]], [[Testudines|tartarughe]] e [[cetacei]]) nuotando loro vicino o addirittura adesi ad essi, cibandosi degli avanzi dei loro pasti.
 
=== Aggregazioni e banchi ===
{{vedi anche|Banco (pesci)}}
[[File:Heringsschwarm.gif|thumb|Banco di aringhe (''[[Clupea harengus]]'')]]
Alcuni pesci conducono una vita solitaria, mentre altri vivono insieme ad altri esemplari della stessa specie. In questo caso si possono formare aggregazioni o banchi.
 
Un'aggregazione (o ''shoal'') si forma quando gruppi di pesci si riuniscono in risposta a stimoli esterni, quali la presenza di cibo o l'attrazione verso una fonte luminosa. Nell'aggregazione ogni pesce non mantiene una distanza precisa da un altro pesce e la velocità di nuoto varia da pesce a pesce. Ben diverso è il caso della formazione del banco (''school''), in cui ogni pesce è in grado di mantenere una distanza fissa dagli altri pesci e i cambiamenti di velocità e direzione di nuoto sono sincronizzati: il banco si muove come se fosse un singolo organismo. La posizione relativa di ogni pesce all'interno del banco è mantenuta mediante la vista e la linea laterale; in particolare, ogni pesce non fa altro che seguire il pesce a lui più vicino; questo è sufficiente perché, nel complesso, il movimento risulti ordinato e si costituisca un banco. Sono circa {{formatnum:10000}} le specie di pesci capaci di formare banchi, almeno in uno stadio della loro vita. Gli esempi più comuni di pesci che vivono in banchi sono le sardine (''[[Sardina pilchardus]]''), le acciughe ([[Engraulidae]]) e le aringhe (''[[Clupea harengus]]'').
 
Per le prede, il banco rende meno individuabili i singoli individui e confonde i predatori effettuando dei movimenti evasisi, come aprirsi a ventaglio o a fontana, per poi richiudersi alle spalle del predatore; per i predatori, cacciare in banco facilita la ricerca del cibo e permette di circondare le prede e condizionarne i movimenti.
 
Alcune specie formano aggregazioni o banchi durante i periodi riproduttivi, affinché vi sia una maggiore probabilità che i [[gamete|gameti]] rilasciati in acqua possano incontrarsi.<ref name="BioRoma"/>
 
=== Migrazioni ===
Molte specie di pesci compiono delle [[migrazione|migrazioni]] a scopo riproduttivo, alimentare o per l'accrescimento. Alcune specie compiono dei piccoli spostamenti, mentre altre come i tonni (''[[Thunnus|Thunnus sp.]]'') compiono dei vasti spostamenti oceanici.
 
Uno dei principali motivi che spinge i pesci a migrare è la dispersione delle larve. Queste, una volta schiuse le uova, vengono spinte dalle [[corrente oceanica|correnti]] verso aree riparate, dette ''aree di nursery'', in cui ricevono nutrimento e protezione dai predatori. I pesci quindi si spostano per riprodursi in aree in cui sono presenti delle correnti locali che assicurino che le larve vengano trasportate nelle giuste aree di ''nursery''. Qui gli avannotti si accrescono velocemente e raggiunte le dimensioni adeguate effettuano una ''contromigrazione'' verso il mare aperto.
 
Alcune specie sono in grado di compiere delle migrazioni dal mare verso i fiumi e viceversa. Le specie che si spostano per riprodursi dai fiumi al mare, come le [[Anguilla (zoologia)|anguille]], sono dette cat''adrome''; quelle che compiono la migrazione dal mare al fiume, come i salmoni, sono dette ''anadrome''.
 
I tonni rossi (''[[Thunnus thynnus]]'') compiono delle migrazioni attraverso l'[[oceano Atlantico]] riuscendo a percorrere anche 9000 [[chilometro|km]] in circa 4 mesi. Questa specie presenta due sottopopolazioni, una che vive lungo le coste del [[America meridionale|sud]] e del [[America settentrionale|nord America]] e che si riproduce nelle acque del [[Messico]], mentre l'altra vive lungo le coste atlantiche che vanno dal [[Marocco]] alla [[Norvegia]] e si riproduce in Mediterraneo. Qui i tonni entrano attraverso lo [[stretto di Gibilterra]], seguono le principali correnti e si riproducono. Una volta terminato l'accoppiamento, alcuni tonni restano in Mediterraneo, mentre la maggior parte di essi torna nell'oceano. I piccoli tonni si accrescono velocemente, raggiungono la maturità sessuale a circa 3 anni, si spostano all'interno del Mediterraneo e dopo circa 7-8 anni tornano anch'essi nell'oceano.<ref name="BioRoma"/>
=== Strategie alimentari ===
Tra i pesci esistono specie [[erbivoro|erbivore]], [[carnivoro|carnivore]], [[saprofagia|necrofaghe]] e [[onnivoro|onnivore]].
 
Tra gli erbivori vi sono specie ''filtratrici'', che si nutrono di fitoplancton che filtrano attraverso delle strutture presenti nelle branchie, dette ''branchiospine''. I ''raschiatori'' si nutrono delle [[alga|alghe]] [[Piante epifite|epifite]] e di quelle incrostanti, mentre i ''brucatori'' si nutrono direttamente di alghe e di [[Spermatophyta|fanerogame]].
 
I carnivori utilizzano diversi sistemi di caccia. I ''planctofagi'' filtrano l'acqua con le branchie per nutrirsi di zooplancton e di altri piccoli organismi; i ''cacciatori all'agguato'' si mimetizzano sul fondo e aspettato che le prede si avvicinino ad essi; i ''cacciatori all'inseguimento'' sono forti nuotatori e cacciano attivamente le loro prede; i ''cacciatori all'aspetto'' cacciano le loro prede restando nascosti all'interno di anfratti e altri nascondigli; i ''bentofagi'' si nutrono di specie che vivono su e dentro i fondali; i ''trituratori'' possiedono dei denti adatti a rompere l'[[esoscheletro degli artropodi|esoscheletro]] di [[Crustacea|crostacei]], [[Anthozoa|coralli]] ed [[Echinodermata|echinodermi]].
Alcuni come il pesce arciere (''[[Toxotes jaculatrix]]'') o l'arowana (''[[Osteoglossum bicirrhosum]]'') cacciano insetti fuori dall'acqua, il primo prendendo la mira e poi lanciano un getto d'acqua sulla vittima per farla cadere in acqua, l'altro saltando fuori per catturare la preda.
 
I necrofagi si nutrono di animali morti o feriti e ricercano le loro prede affidandosi alla ricezione di stimoli olfattivi, chimici o pressori.
 
Gli onnivori non hanno una dieta ben definita e si nutrono di tutto ciò che è commestibile, animale o vegetale che sia.
 
== I pesci e l'uomo ==
=== Ricca fonte per l'alimentazione umana ===
[[File:Mozambique - traditional sailboat.jpg|thumb|Pescatori in [[Mozambico]]]]
[[File:Tsukiji.FrozenTuna.jpg|thumb|Tonni mediterranei al mercato Tsukiji a Tokyo]]
 
Fin dagli albori dell'umanità, il pesce ha rappresentato un'importante e soprattutto variabilissima fonte di cibo. La presenza di pesce facilmente catturabile è stato inoltre uno dei motivi per cui i primi insediamenti umani sono nati nelle immediate vicinanze di mari o corsi d'acqua.<br />
Il pesce è infatti un alimento con proteine ad alto valore biologico, i cui grassi sono in buona parte costituiti da grassi poli-insaturi (fra cui gli [[omega-3]]) e inoltre costituiscono anche una fonte di vitamine e sali minerali.<ref>{{Cita web |url=http://www.mettersiadieta.it/alimenti/pesce|titolo=Gli alimenti - Il pesce}}</ref>
Nel corso del tempo l'uomo ha imparato a sfruttare al meglio i prodotti ittici e proprio nell'ultimo secolo si sono sviluppate politiche di [[pesca (attività)|pesca]] atte da una parte ad aumentare la quantità del pescato e dall'altra a preservare pesci troppo giovani e rispettare i tempi di riproduzione.
Tuttavia miliardi di esseri umani che dipendono dal mare concorrono in percentuale altissima all'impoverimento e al rischio di [[estinzione]] di molte specie. In soli 100 anni l'impoverimento dei mari e dei fiumi è stato altissimo, e solo negli ultimi decenni si è arrivati a capire l'importanza della biodiversità acquatica, istituendo riserve di [[pesca (attività)|pesca]], incentivando l'[[acquacoltura]] e proibendo l'uso delle [[pesca a strascico|reti a strascico]] se non per particolari prodotti ittici.
Ancora oggi è l'[[Asia|Oriente]] e in particolar modo il [[Giappone]] a dover dipendere dalle specie marine nella quasi totalità della [[dieta]] alimentare, consumato principalmente crudo ([[sushi]] e [[sashimi]]).
Visitando il mercato del pesce più grande del mondo, lo ''Tsukiji'' a [[Tokyo]], ci si rende conto di come l'uomo sfrutta ormai le acque al di sopra delle loro possibilità.
In questo mercato infatti sono presenti più di {{formatnum:10000}} specie commestibili di pesci e [[molluschi]], che giungono ormai da tutte le aree più pescose del mondo (il pesce più quotato è il [[tonno]] del Mediterraneo, in particolare quello [[sardegna|sardo]], che arriva in Giappone surgelato). A volte sono presenti prodotti il cui reale bisogno alimentare è messo in discussione dal mondo occidentale, come le pinne di [[squalo]], [[cetacei]] ([[mammiferi]], ma pur sempre a rischio di estinzione) e il pesce palla (fugu), peraltro mortale se non trattato a dovere a causa della presenza della [[neurotossina]] [[tetradotossina]] in alcuni suoi organi.
 
Il pesce viene anche allevato dall'uomo tramite la piscicoltura; essi vengono allevati in un bacino d'acqua recintato, appena il pesce raggiunge la dimensione perfetta viene raccolto con una rete, questa pratica produce il 50% del pesce venduto dell'uomo
 
=== Ecologia e pericoli ===
==== Stato di conservazione ====
A tutto il [[2007]], la ''Red list'' dell'[[Unione Internazionale per la Conservazione della Natura|IUCN]] annovera {{formatnum:1201}} specie di pesci minacciate di [[estinzione]], circa il 4% di tutte le specie descritte.<ref>{{cita web|titolo=Table 1: Numbers of threatened species by major groups of organisms (1996–2007)|opera=Summary Statistics for Globally Threatened Species|autore=IUCN Red List 2007|accesso=13 maggio 2008
|url=http://www.iucnredlist.org/info/2007RL_Stats_Table%201.pdf
|formato=PDF}}</ref> Tra queste specie vi sono il merluzzo (''[[Gadus morhua]]''),<ref>{{IUCN|summ=8784|autore=Sobel, J. 1996|titolo=Gadus morhua}}</ref> il ''[[Cyprinodon diabolis]]'',<ref>{{IUCN|summ=6149|autore=Gimenez Dixon, M. 1996|titolo=Cyprinodon diabolis}}</ref> il celacanto (''[[Latimeria|Latimeria chalumnae]]'')<ref>{{IUCN|summ=11375|autore=Musick, J.A. 2000|titolo=Latimeria chalumnae}}</ref> e il grande squalo bianco (''[[Carcharodon carcharias]]'').<ref>{{IUCN|summ=3855|autore=Fergusson, I., Compagno, L. & Marks, M. 2000|titolo=Carcharodon carcharias}}</ref>
 
Poiché vivono sott'acqua, i pesci sono molto più difficili da studiare rispetto agli animali ed alle piante terrestri e le informazioni sulle [[popolazione|popolazioni]] ittiche sono piuttosto carenti. Ad ogni modo, sembra che le specie di acqua dolce siano maggiormente minacciate poiché esse vivono spesso in aree relativamente piccole. Un esempio è dato dal ''Cyprinodon diabolis'', che vive in un'unica pozza di soli 20 [[metro quadro|m²]].<ref>{{Cita | Helfman G. 1997 | pagg. 449-450 | Helfman}}.</ref>
 
==== Principali minacce ====
[[File:Oil-spill.jpg|thumb|Petrolio su una spiaggia]]
[[File:Fischsterben.jpg|thumb|Pesci morti in Germania]]
 
La pesca intensiva degli ultimi secoli ad opera dell'uomo è una delle principali cause che mettono in pericolo la vita nelle acque. La pesca, infatti, causa il collasso degli [[stock ittico|stock ittici]], che non sono in grado di riprodursi tanto velocemente da rimpiazzare gli esemplari sottratti. Si crea così un'''estinzione commerciale'', che non comporta l'estinzione della specie ma il fatto che gli ''stock'' ittici non sono in grado di sostenere una pesca [[economia|economicamente]] vantaggiosa.<ref>{{Cita | Helfman G. 1997 | pag. 462 | Helfman}}.</ref>
 
Un'altra minaccia alle popolazioni ittiche viene dall'[[inquinamento]] delle acque. Nel corso dell'ultimo secolo l'[[industrializzazione]], l'aumento della popolazione e di conseguenza l'aumento di scarichi di vario tipo nelle acque ha creato forti disagi tra i pesci che se nel migliore dei casi abbandonano il corso o lo specchio d'acqua, nel peggiore vengono uccisi velocemente da sostanze velenose o [[agente cancerogeno|cancerogene]]. Ciò comporta anche il rischio di avvelenare l'intero [[ecosistema]] e di vedere in alcuni casi morire l'intero corso d'acqua per [[eutrofizzazione]].
 
Meno comuni ma terribilmente disastrose sono le perdite di [[petrolio]] in mare dovute ad incidenti alle [[petroliere]] o agli [[oleodotto|oleodotti]]. Il petrolio tende a ricoprire la superficie prima e il fondo poi, soffocando con una pesante e tossica coltre nera pesci, uccelli e [[vegetali]].
In caso di incidenti come questi solo dopo decenni la vita riprende rigogliosa, spesso contando alcune assenze tra le specie e creando così disequilibri nelle catene alimentari.
 
In molti paesi [[tropico (geografia)|tropicali]] inoltre ha luogo la pesca indiscriminata per l'[[acquariofilia]], principalmente per le specie che non si riproducono in cattività o per le quali l'allevamento è meno conveniente della cattura. Se nelle acque dolci il problema è meno sentito, lungo le barriere coralline esso è visibile, in quanto molti pescatori locali usano spruzzare una soluzione di [[cianuro]] per stordire i pesci e catturarli. Oltre a rischiare la vita del pesce spesso vengono uccisi i [[polipo (zoologia)|polipi]] dei [[Anthozoa|coralli]] che si trovano nelle immediate vicinanze.
 
Anche l'introduzione di [[Specie aliena|specie aliene]] costituisce un pericolo per le specie ittiche. Uno dei casi meglio studiati e tra i più dannosi è l'introduzione nel [[Lago Vittoria]] in [[Africa]] del persico del Nilo (''[[Lates niloticus]]''). Questo predatore è stato in parte inserito volontariamente nel lago, per sostenere la pesca delle popolazioni locali. Alcuni esemplari, comunque, sono sfuggiti dagli stagni in cui venivano allevati per motivi di studio. Il persico ha praticamente eliminato tutte le popolazioni di [[ciclidi]] endemiche ed esclusive del lago Vittoria, causando danni sia all'ecosistema, sia alle popolazioni umane: dopo l'introduzione della specie, infatti, si osservò un calo di circa l'80% del pescato. Inoltre, il persico eliminò i predatori naturali di un [[mollusco]] che costituisce uno degli ospiti intermedi dei [[Platyhelminthes|platelminti]] responsabili della [[schistosomiasi]], una malattia mortale per l'uomo se non curata in tempo.<ref>{{Cita web|autore=CNR- Istituto Italiano di Idrobiologia|titolo=L'introduzione del persico del Nilo (Lates niloticus) nel Lago Vittoria
|url=http://www.iii.to.cnr.it/limnol/necton/ittio.htm#persico_nilo|opera=Il popolamento ittico}}</ref>
 
Tra i pericoli naturali dei pesci si possono annoverare molti casi di parassitosi da parte di crostacei, molluschi e vermi. Il detto popolare ''Sano come un pesce'' ha ben poco di vero: i pesci sono soggetti a molte malattie, tanto quanto tutte le altre [[classe (tassonomia)|classi]] di animali e vegetali, tuttavia in natura è difficile osservare pesci gravemente ammalati, in quanto la [[selezione naturale]] fa sì che questi spesso vengano eliminati dai predatori.
 
=== I pesci nella cultura, nell'arte e nella religione ===
Presente nella dieta umana dalla [[Preistoria]], il pesce è rappresentato in tutte le [[civiltà]] del bacino mediterraneo assieme agli altri alimenti offerti dalla natura. Appaiono, secoli dopo, anche negli [[affreschi]] tombali [[Antico Egitto|egizi]] come nei [[mosaici]] [[Storia romana|romani]] di [[età imperiale]], alimento ma anche simbolo di [[fertilità]].
 
L'avvento del [[Cristianesimo]] concorre ad attribuire al pesce un significato mistico: [[Gesù]] cerca i Suoi [[discepolo|discepoli]] tra i pescatori, dice loro "''Vi farò pescatori di uomini''" e compie il [[Moltiplicazione dei pani e dei pesci|miracolo dei pani e dei pesci]].
 
Durante le persecuzioni i primi cristiani idearono un [[acronimo]] con la semplificazione della parola [[lingua greca|greca]] ''ichthys'' (pesce): ''Iesus Christos Theou Yios Soter'', ''ICHTHYS'' appunto, cioè ''Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore'' e usarono questa sigla o solo l'immagine del pesce per indicare i primi luoghi di [[culto]] o addirittura i cristiani stessi.
 
Durante i secoli successivi il pesce venne raffigurato assieme ai discepoli, ma l'[[arte fiamminga]] inserì i pesci e gli altri prodotti del mare nelle splendide e dettagliate [[natura morta|nature morte]] che contraddistinsero i [[pittori]] nordici dal [[XV secolo]]. Nell'[[arte moderna]] e [[arte contemporanea|contemporanea]] il pesce è un soggetto sporadico.
 
L'arte orientale (cinese e giapponese soprattutto), così sensibile alle bellezze della natura, negli ultimi quattro secoli ha prodotto tavole e oggetti di [[scultura]] di raffinata fattura in parallelo all'"arte" della selezione di [[Varietà di pesce rosso|varietà di pesci rossi]] e [[Cyprinus carpio|carpe koi]] dalle livree incantevoli, oggetto di [[vanità]] tra i [[nobiltà|nobili]] del tempo.
 
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Image:Maler der Grabkammer des Menna 003.jpg|Tebe, affresco egizio
Image:Fishes2.JPG|Mosaico a Pompei
Image:AberdeenBestiaryFolio002rCreationOfBirdsFish.jpg|Bestiaro medievale di Aberdeen
Image:Adriaen van Ostade 010.jpg|Adriaen van Ostade, XVII secolo
Image:Abraham_Hendriksz_van_Beyeren_003.jpg|Natura morta di Abraham Hendriksz
Image:Pieter Pietersz. Lastman 002.jpg|Pieter Pietersz, L'angelo e Tobia, 1625
Image:Jean-Baptiste Siméon Chardin 007.jpg|Jean-Baptiste Siméon Chardin, XVIII secolo
Image:Kuniyoshi Utagawa, Stingrays.jpg|Kuniyoshi Utagawa, XVIII secolo
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=== I pesci come animali domestici: l'Acquariofilia ===
[[File:Amaterske akvarium.jpg|thumb|Un acquario domestico]]
{{vedi anche|Acquariofilia}}
L'acquariofilia è un ''[[hobby]]'' che vede le sue antiche origini nell'allevamento a scopo alimentare che già i [[Impero Romano|Romani]] fecero con le specie a loro più gradite, e che venne ripresa e studiata a fondo nel corso dei secoli, fino ad approdare alla fine del [[XIX secolo]] forte delle innovazioni tecnologiche come vetri a basso costo, energia elettrica ed esplorazioni geografiche di [[Americhe]] ed [[Africa]]. Grande impulso allo sviluppo scientifico di questo ''hobby'' lo diede il grande [[naturalista]] [[Konrad Lorenz]], padre dell'[[etologia]], quella scienza che studia il comportamento animale. Si scoprì quindi che i pesci erano animali più complessi di quanto si fosse mai pensato prima.
 
Dal [[secondo dopoguerra]] l'acquariofilia conobbe un periodo florido che non si è mai interrotto, arrivando a sviluppare diverse branche di questa disciplina naturalistica e permettendo numerosi studi etologici e [[biologia|biologici]]. Negli ultimi decenni si è arrivati ad un'acquariofilia consapevole, che tiene grandemente in considerazione le particolari esigenze [[fisiologia|fisiologiche]] delle centinaia di specie preposte all'allevamento in cattività, la maggior parte delle quali ormai sono riproducibili facilmente in [[acquario (contenitore)|acquario]]. Essere acquariofili oggi significa conoscere elementari concetti di [[chimica]] e di biologia, applicandoli come risposta alle esigenze degli organismi viventi che si allevano.
 
Il mercato è ampio e concorrenziale, alimentato anche da numerosi allevatori che si scambiano varie specie, alcune delle quali particolarmente difficili da trovare in commercio. In questo modo si è giunti a conservare in cattività un patrimonio biologico che è sempre più minacciato dalle distruzioni degli ambienti naturali da fattori antropici, tanto che oggi alcune specie non sono considerate estinte soltanto perché capillarmente diffuse negli acquari degli appassionati di tutto il mondo.
 
== Classificazione ==
{{vedi anche|Classificazione tassonomica dei pesci}}
 
Tradizionalmente col termine pesci si identificano tutti i [[Vertebrati]] acquatici non [[Tetrapodi]], inclusi nella superclasse degli [[Agnati]] (pesci privi di mascelle) e in alcune classi viventi di [[Gnatostomi]]: [[Condroitti]] (pesci cartilaginei), [[Attinopterigi]] e [[Sarcopterigi]]. In precedenza questi ultimi due gruppi costituivano l'unica classe degli [[Osteitti]] (pesci ossei)<ref name="BioRoma">{{cita web|url=http://dipbau.bio.uniroma1.it/web/Docenti/Docente358/Dispensa-del-corso-di-Biologia-Marina---II-/Sistematica-Pesci-1.pdf|titolo=Biologia e sistematica dei pesci (Università di Roma "La Sapienza", Laurea Triennale in Scienze Naturali e Scienze Biologiche)|autore=A. Bellusio|accesso=20 settembre 2007|data=11 maggio 2006}}</ref>.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
*{{la}} [[Michel Le Quien]], [https://books.google.it/books?id=0agp0mJFG_sC&pg=PA851 ''Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus''], Parigi 1740, Tomo I, coll. 851-852
* {{cita libro|cognome=Carter|nome=Stuart|coautori=Malcolm Greenhalgh|titolo=Riconoscere i pesci d'acqua dolce d'Italia e d'Europa|editore=Muzzio|anno=2003|id=ISBN 88-7413-088-0}}
*{{fr}} [[Raymond Janin]], [http://booksnow.scholarsportal.info/ebooks/oca2/4/dictionnairedhis13bauduoft/dictionnairedhis13bauduoft.pdf v. ''Coné''], in ''Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques'', vol. XIII, Parigi 1956, col. 439
* {{cita libro|cognome=Costa|nome=Francesco|titolo=Atlante dei pesci dei mari italiani|editore=Mursia|anno=2004|id=ISBN 88-425-3188-X}}
* {{en}}{{cita libro|nome=Gene|cognome= Helfman |coautori= B. Collette; D. Facey|titolo=The Diversity of Fishes|editore=Blackwell Publishing|pagine=528|anno=1997|id=ISBN 0-86542-256-7|lingua=inglese|cid= Helfman }}
* {{cita libro|cognome=Louisy|nome=Patrick|curatore=Trainito, Egidio|titolo=Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo|città=Milano|editore=Il Castello|anno=2006|id=ISBN 88-8039-472-X}}
* {{cita libro|cognome= Nouvian|nome= Claire|titolo= Abissi|editore=L'ippocampo|anno=2006|altri= tradotto da M. Relini|id=ISBN 978-88-88585-90-1}}
* {{cita libro|cognome=Parker|nome=Steve|titolo=I Pesci. Storia naturale, comportamento, vita segreta|editore=Istituto Geografico De Agostini|anno=2003|città=Novara|id=ISBN 88-418-1055-6}}
* {{cita libro|cognome=Zerunian|nome=Sergio|titolo=Condannati all'estinzione? Biodiversità, biologia, minacce e strategie di conservazione dei pesci d'acqua dolce indigeni in Italia|editore=Il Sole 24 Ore Edagricole|anno=2002|id=ISBN 88-506-4778-6}}
* Giampietro Paci, Riccardo Paci, Progettare e fare multimediale- Tecnologia, Zanichelli, 2011
 
== Voci correlate ==
* [[Lista delle famiglie di pesci]]
* [[:Categoria:Pesci d'acquario d'acqua dolce|Pesci d'acquario d'acqua dolce]]
* [[:Categoria:Pesci d'acquario d'acqua salata|Pesci d'acquario d'acqua salata]]
* [[Pesci abissali]]
* [[Nomenclatura L-number]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{en}} [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d3c97.html La sede titolare] nel sito di www.catholic-hierarchy.org
* {{cita web|http://www.rivamar.it/pesce-e-salute/le-sostanze-nutritive|- Approfondimento enciclopedico sulle sostanze nutritive nel pesce}}
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/former/t0557.htm La sede titolare] nel sito di www.gcatholic.org
* {{WoRMS|autore= Margulis, L., Schwartz, K.V. (1998)|summ=11676|titolo=Pisces}}
* {{cita web|http://fishbase.org/home.htm|Fishbase.org|lingua=en}}
* {{Thesaurus BNCF}}
 
{{Portale|diocesi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|pesci}}
 
[[Categoria:Pesci|Sedi titolari cattoliche|Chonai]]
[[Categoria:BiologiaDiocesi marinacattoliche della Turchia soppresse|Chonai]]
[[Categoria:Diocesi soppresse del patriarcato di Costantinopoli|Chonai]]