Trama de Il conte di Montecristo e Animage: differenze tra le pagine

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{{Testata giornalistica
{{E|non rispetta [[WP:TRAMA]], da riassumere e reinserire nella voce principale|letteratura|luglio 2013}}
|nome= Animage
{{voce principale|Il conte di Montecristo}}
|logo=
Di seguito è inserita la '''trama de [[Il conte di Montecristo]]''' di [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]].
|larghezza logo =
|prezzo=
|paese= Giappone
|lingua= [[Lingua giapponese|giapponese]]
|periodicità= mensile
|genere= stampa nazionale
|formato=
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|record-vendite=
|evento-record=
|fondazione= giugno 1978
|inserti-allegati=
|capitale sociale=
|direttore=
|condirettore=
|vicedirettore=
|redattore capo=
|ISSN=
}}
{{nihongo|'''''Animage'''''|アニメージュ|Animēju}} è una popolare rivista mensile giapponese dedicata agli [[anime]], edita dalla [[Tokuma Shoten]]. Il primo numero risale al giugno [[1978]] ed è la più antica rivista del genere in corso di pubblicazione in [[Giappone]]<ref>{{cita web|url=https://www.animenewsnetwork.com/news/2007-06-08/japanese-animation-dvd-ranking-may-30-june-5/2|titolo=Official Animage Magazine Website Opens in Japan|editore=[[Anime News Network]]|data=8 giugno 2007|accesso=25 ottobre 2013|lingua=en}}</ref>. È stampata sia a colori che in bianco e nero e, oltre ai manga, contiene articoli sulle produzioni anime vecchie e nuove.
 
Tra i più importanti manga serializzati figura ''[[Nausicaä della Valle del vento (manga)|Nausicaä della Valle del vento]]'' di [[Hayao Miyazaki]], pubblicato dal [[1982]] al [[1994]], fortemente voluto dall'allora direttore editoriale Toshio Suzuki, poi divenuto produttore dello [[Studio Ghibli]].
== Da marinaio a prigioniero ==
=== Lo sbarco ===
[[File:Edmond Dantès.JPG|thumb|right|290px|Edmond Dantès in una illustrazione di Pierre Gustave Eugene Staal presente nell'edizione del 1888 del romanzo.]]
ciao pietro!
 
== Anime Grand Prix ==
[[marinaio]] diciannovenne a bordo della [[nave#Navi mercantili|nave mercantile]] ''Pharaon'', ritorna a casa a [[Marsiglia]]. All'arrivo incontra il suo [[armatore]], il signor Pierre Morrel, a cui comunica la morte del precedente capitano ed amico Leclérc. Nonostante il momento di lutto, Morrel fa capire a Edmond che il ruolo del defunto sarà presto suo, essendo onesto e bravo, cosa che aveva già dimostrato a bordo del ''Pharaon'' durante il viaggio, capitanando la nave in quanto secondo. Spinto dalle insinuazioni dettate dal feroce odio di Danglars, scrivano della nave, Morrel domanda a Dantès perché aveva fatto fermare la nave all'[[isola d'Elba]]. Edmond racconta come dovesse consegnare un plico al gran Maresciallo Bertrand, eseguendo le ultime volontà del capitano Leclérc, e come in quell'occasione avesse scambiato due parole con [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. Come si verrà a sapere in seguito, poi, durante l'incontro con il gran Maresciallo Edmond riceve l'ordine di portare una lettera confidenziale ad un uomo a [[Parigi]], con l'assicurazione che il suo contenuto è inoffensivo. Morrel è soddisfatto della risposta, anche se teme, e glielo riferisce, che gli incontri fatti sull'[[isola]] potrebbero causare dei guai al giovane. Riconfermando nuovamente la promessa del suo prossimo incarico di capitano, Morrel lascia che Edmond torni a terra per incontrare il padre Louis e la sua futura sposa, la [[Catalogna|catalana]] Mercédès.
Annualmente ''Animage'' indice un sondaggio tra i lettori per attribuire un premio all<nowiki>'</nowiki>''anime'' dell'anno, chiamato '''Anime Grand Prix'''. La prima edizione fu realizzata nel [[1979]], e il primo premio fu annunciato nel gennaio [[1980]]. Vi sono diverse categorie: per il miglior titolo, il miglior episodio, il miglior personaggio, il miglior [[seiyū]] e le migliori musiche.
Nelle tabelle seguenti sono indicati i vincitori per ciascuna categoria anno per anno.
 
=== IlMiglior ritorno a casatitolo ===
{|class="wikitable" style="font-size: 99%;"
La prima visita di Edmond è per il vecchio padre, che ritrova dimagrito e senza soldi nella sua piccola camera: infatti l'anziano si era incaricato di saldare il [[debito]] con il vicino di casa Gaspard Caderousse, e le finanze rimaste gli erano bastate appena per sopravvivere. Edmond rimprovera affettuosamente il padre, gli offre subito i pochi beni che ha "contrabbandato" oltre la dogana (piccole quantità di caffè, tabacco e altri generi di conforto) e gli mostra i soldi guadagnati con il viaggio, assicurandolo che con essi e i futuri compensi da capitano non vi saranno più problemi economici. In quel momento entra il [[sarto]] Caderousse, che nonostante i complimenti affettuosi a Edmond, non riesce a celare del tutto l'invidia del benessere del vicino e la cupidigia per i denari che gli vede in possesso.
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!rowspan=2| N.
!rowspan=2| Anno
!colspan=3| Vincitore
!colspan=3| Secondo classificato
!rowspan=2| Nota
|-
!Titolo
!Studio
!Formato
!Titolo
!Studio
!Formato
|-
! 1
! 1979
| ''[[Mobile Suit Gundam]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| ''[[Galaxy Express 999]]''
| [[Toei Animation]]
| film
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|-
! 2
! 1980 <small>(1º semestre)</small>
| ''[[Mobile Suit Gundam]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| ''Toward the Terra''
| [[Toei Animation]]
| film
| align="center"|<ref name="gp1980ps">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_1980.html|titolo=Anime Grand Prix 1980 (primo semstre)|editore=Animage|data=ottobre 1980|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130929214310/http://animage.jp/old/gp/gp_1980.html|dataarchivio=29 settembre 2013}}</ref>
|-
! 3
! 1980 <small>(2º semestre)</small>
| ''[[Densetsu kyojin Ideon]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| ''[[Cyborg 009]]''
| [[Toei Animation]]
| film
| align="center"|<ref name="gp1980ss">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_1981.html|titolo=Anime Grand Prix 1980 (secondo semstre)|editore=Animage|data=giugno 1981|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100917165222/http://animage.jp/old/gp/gp_1981.html|dataarchivio=17 settembre 2010}}</ref>
|-
! 4
! 1981
| ''[[Galaxy Express 999#Addio Galaxy Express 999|Galaxy Express 999]]''
| [[Toei Animation]]
| film
| ''[[Gotriniton]]''
| [[Ashi Productions]]
| serie TV
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|-
! 5
! 1982
| ''[[God Mars]]''
| [[TMS Entertainment|Tōkyō Movie Shinsha]]
| serie TV
| ''Combat Mecha Xabungle''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
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|-
! 6
! 1983
| ''[[Crusher Joe]]''
| [[Studio Nue]]
| film
| ''[[Fortezza superdimensionale Macross]]''
| [[Studio Nue]]
| serie TV
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|-
! 7
! 1984
| ''[[Nausicaä della Valle del vento]]''
| Topcraft
| film
| ''[[Macross - Il film]]''
| [[Studio Nue]]
| film
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|-
! 8
! 1985
| ''[[Kate e Julie]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| ''[[Mobile Suit Z Gundam]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
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|-
! 9
! 1986
| ''[[Laputa - Castello nel cielo]]''
| [[Studio Ghibli]]
| film
| ''[[Gundam ZZ]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
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|-
! 10
! 1987
| ''[[I Cavalieri dello zodiaco (anime)|I Cavalieri dello zodiaco]]''
| [[Toei Animation]]
| serie TV
| ''[[Zillion]]''
| [[Tatsunoko Production]]
| serie TV
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|-
! 11
! 1988
| ''[[Il mio vicino Totoro]]''
| [[Studio Ghibli]]
| film
| ''[[I Cavalieri dello zodiaco (anime)|I Cavalieri dello zodiaco]]''
| [[Toei Animation]]
| serie TV
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|-
! 12
! 1989
| ''[[Kiki - Consegne a domicilio]]''
| [[Studio Ghibli]]
| film
| ''[[Tenkū Senki Shurato]]''
| [[Tatsunoko]]
| serie TV
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|-
! 13
! 1990
| ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]''
| [[Gainax]]
| serie TV
| ''Mashin Hero Wataru''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp1990">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_1991.html|titolo=Anime Grand Prix 1990|editore=Animage|data=maggio 1991|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100523154147/http://animage.jp/old/gp/gp_1991.html|dataarchivio=23 maggio 2010}}</ref>
|-
! 14
! 1991
| ''[[Future GPX Cyber Formula]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]''
| [[Gainax]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp1991">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_1992.html|titolo=Anime Grand Prix 1991|editore=Animage|data=maggio 1992|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110716180936/http://animage.jp/old/gp/gp_1992.html|dataarchivio=16 luglio 2011}}</ref>
|-
! 15
! 1992
| ''[[Sailor Moon (prima serie)|Sailor Moon]]''
| [[Toei Animation]]
| serie TV
| ''[[Yu degli spettri]]''
| [[Pierrot (studio)|Pierrot]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp1992">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_1993.html|titolo=Anime Grand Prix 1992|editore=Animage|data=maggio 1993|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090913102306/http://animage.jp/old/gp/gp_1993.html|dataarchivio=13 settembre 2009}}</ref>
|-
! 16
! 1993
| ''[[Yu degli spettri]]''
| [[Pierrot (studio)|Pierrot]]
| serie TV
| ''[[Sailor Moon R]]''
| [[Toei Animation]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp1993">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_1994.html|titolo=Anime Grand Prix 1993|editore=Animage|data=maggio 1994|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090914195200/http://animage.jp/old/gp/gp_1994.html|dataarchivio=14 settembre 2009}}</ref>
|-
! 17
! 1994
| ''[[Yu degli spettri]]''
| [[Pierrot (studio)|Pierrot]]
| serie TV
| ''[[Sailor Moon S]]''
| [[Toei Animation]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp1994">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_1995.html|titolo=Anime Grand Prix 1994|editore=Animage|data=maggio 1995|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101019174215/http://animage.jp/old/gp/gp_1995.html|dataarchivio=19 ottobre 2010}}</ref>
|-
! 18
! 1995
| ''[[Neon Genesis Evangelion]]''
| [[Gainax]]
| serie TV
| ''[[Gundam Wing]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp1995">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_1996.html|titolo=Anime Grand Prix 1995|editore=Animage|data=maggio 1996|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101019175259/http://animage.jp/old/gp/gp_1996.html|dataarchivio=19 ottobre 2010}}</ref>
|-
! 19
! 1996
| ''[[Neon Genesis Evangelion]]''
| [[Gainax]]
| serie TV
| [[Slayers Next]]
| SOFTX
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp1996">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_1997.html|titolo=Anime Grand Prix 1996|editore=Animage|data=giugno 1997|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/5vS3xHqrF?url=http://animage.jp/old/gp/gp_1997.html|dataarchivio=3 gennaio 2011}}</ref>
|-
! 20
! 1997
| ''[[Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion]]''
| [[Gainax]]
| film
| ''[[Slayers Try]]''
| SOFTX
| film
| align="center"|<ref name="gp1997">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_1998.html|titolo=Anime Grand Prix 1997|editore=Animage|data=giugno 1998|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/5vS3xHqrM?url=http://animage.jp/old/gp/gp_1998.html|dataarchivio=3 gennaio 2011}}</ref>
|-
! 21
! 1998
| ''[[Mobile Battleship Nadesico the Movie - Il principe delle tenebre]]''
| [[Xebec]]
| film
| ''[[Cowboy Bebop]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp1998">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_1999.html|titolo=Anime Grand Prix 1998|editore=Animage|data=giugno 1999|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101112183628/http://animage.jp/old/gp/gp_1999.html|dataarchivio=12 novembre 2010}}</ref>
|-
! 22
! 1999
| ''[[Card Captor Sakura]]''
| [[Madhouse (azienda)|Madhouse]]
| serie TV
| ''[[Cowboy Bebop]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp1999">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_2000.html|titolo=Anime Grand Prix 1999|editore=Animage|data=giugno 2000|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150410004053/http://animage.jp/old/gp/gp_2000.html|dataarchivio=10 aprile 2015}}</ref>
|-
! 23
! 2000
| ''[[Saiyuki (manga)|Saiyuki - La leggenda del demone dell'illusione]]''
| [[Pierrot (studio)|Pierrot]]
| serie TV
| ''[[Card Captor Sakura]]''
| [[Madhouse (azienda)|Madhouse]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp2000">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_2001.html|titolo=Anime Grand Prix 2000|editore=Animage|data=giugno 2001|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101019174803/http://animage.jp/old/gp/gp_2001.html|dataarchivio=19 ottobre 2010}}</ref>
|-
! 24
! 2001
| ''[[Fruits Basket]]''
| [[Studio Deen]]
| serie TV
| ''[[Inuyasha]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp2001">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_2002.html|titolo=Anime Grand Prix 2001|editore=Animage|data=giugno 2002|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/5vS3xHqrp?url=http://animage.jp/old/gp/gp_2002.html|dataarchivio=3 gennaio 2011}}</ref>
|-
! 25
! 2002
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| ''[[Azumanga daiō]]''
| [[J.C.Staff]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp2002">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_2003.html|titolo=Anime Grand Prix 2002|editore=Animage|data=giugno 2003|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100523151929/http://animage.jp/old/gp/gp_2003.html|dataarchivio=23 maggio 2010}}</ref>
|-
! 26
! 2003
| ''[[Fullmetal Alchemist]]''
| [[Bones (azienda)|Bones]]
| serie TV
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp2003">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_2004.html|titolo=Anime Grand Prix 2003|editore=Animage|data=giugno 2004|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110716175939/http://animage.jp/old/gp/gp_2004.html|dataarchivio=16 luglio 2011}}</ref>
|-
! 27
! 2004
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| ''[[Fullmetal Alchemist]]''
| [[Bones (azienda)|Bones]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp2004">{{cita web|url=http://animage.jp/old/gp/gp_2005.html|titolo=Anime Grand Prix 2004|editore=Animage|data=giugno 2005|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101019123259/http://animage.jp/old/gp/gp_2005.html|dataarchivio=19 ottobre 2010}}</ref>
|-
! 28
! 2005
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| ''[[Kyo Kara Maoh!]]''
| [[Studio Deen]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp2005">{{cita web|url=http://animage.jp/gp_new/gpx_2006.html|titolo=Anime Grand Prix 2005|editore=Animage|data=giugno 2006|accesso=10 giugno 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6RYonFvqr?url=http://animage.jp/gp_new/gpx_2006.html|dataarchivio=3 agosto 2014}}</ref>
|-
! 29
! 2006
| ''[[Code Geass]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
|
|-
! 30
! 2007
| ''[[Code Geass]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| ''[[Mobile Suit Gundam 00]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
|
|-
! 31
! 2008
| ''[[Code Geass|Code Geass R2]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
| ''[[Black Butler]]''
| [[A-1 Pictures]]
| serie TV
|
|-
! 32
! 2009
| ''[[K-On!]]''
| [[Kyoto Animation]]
| serie TV
| ''[[Gintama]]''
| [[Sunrise (azienda)|Sunrise]]
| serie TV
|
|-
! 33
! 2010
| ''[[Inazuma Eleven (manga)|Inazuma Eleven]]''
| [[Oriental Light and Magic|OLM]]
| serie TV
| ''[[Durarara!!]]''
| [[Brain's Base]]
| serie TV
|
|-
! 34
! 2011
| ''[[Inazuma Eleven GO (anime)|Inazuma Eleven GO]]''
| [[Oriental Light and Magic|OLM]]
| serie TV
| ''[[Uta no Prince-sama]]''
| [[A-1 Pictures]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp2011">{{cita web|url=http://www.crunchyroll.com/anime-news/2012/05/10/inazuma-eleven-series-dominates-animages-34th-anime-grand-prix|titolo=Inazuma Eleven Series Dominates Animage's 34th Anime Grand Prix|editore=Crunchyroll|autore=Komatsu Mikikazu|data=11 maggio 2012|accesso=10 giugno 2013|lingua=en}}</ref>
|-
! 35
! 2012
| ''[[Inazuma Eleven GO Chrono Stones (serie animata)|Inazuma Eleven GO Chrono Stones]]''
| [[Oriental Light and Magic|OLM]]
| serie TV
| ''[[Kuroko's Basket]]''
| [[Production I.G]]
| serie TV
| align="center"|<ref name="gp2012">{{cita web|url=http://www.animint.com/encyclopedie/agp/agp35.html|titolo=35ème AGP|editore=Animint.com|accesso=10 giugno 2013|lingua=fr|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131023141226/http://www.animint.com/encyclopedie/agp/agp35.html|dataarchivio=23 ottobre 2013}}</ref>
|}
 
=== Miglior episodio singolo ===
Una volta che Dantès esce per recarsi ai ''Catalani'', il villaggio spagnolo, e riabbracciare l'amata Mercédès, Caderousse e Danglars si incontrano, e parlando mostrano il loro odio per Edmond, augurandosi di tutto cuore che la sua fortuna termini al più presto.
{|class="wikitable" style="font-size: 99%;"
|-
!N.!!Anno!!Serie!!#!!Titolo!!Nota
|-
! rowspan=2|1
! rowspan=2|1979
| ''[[Mobile Suit Gundam]]''
| align="center"|24
| La Triade Nera
| rowspan=2 align="center"|<ref name="gp1979"/>
|-
| ''[[Galaxy Express 999]]''
| align="center"|55
| Il pianeta dell'estate infinita (seconda parte)
|-
! 2
! 1980<br /><small>(1º semestre)</small>
| ''[[Mobile Suit Gundam]]''
| align="center"|43
| Fuga
| align="center"|<ref name="gp1980ps"/>
|-
! 3
! 1980<br /><small>(2º semestre)</small>
| ''[[Le nuove avventure di Lupin III]]''
| align="center"|155
| [[Episodi de Le nuove avventure di Lupin III#ep155|I ladri amano la pace]]
| align="center"|<ref name="gp1980ss"/>
|-
! 4
! 1981
| ''[[Gotriniton]]''
| align="center"|26
| Viaggio nell'infinito
| align="center"|<ref name="gp1981"/>
|-
! 5
! 1982
| ''[[Lamù|Lamù, la ragazza dello spazio]]''
| align="center"|67<ref>67 per la versione giapponese, 44 per quella italiana</ref>
| [[Episodi di Lamù, la ragazza dello spazio#ep44.|Da quando te ne andasti]]
| align="center"|<ref name="gp1982"/>
|-
! 6
! 1983
| ''[[Fortezza superdimensionale Macross]]''
| align="center"|27
| L'amore scorre
| align="center"|<ref name="gp1983"/>
|-
! 7
! 1984
| ''[[Ginga hyōryū Vifam]]''
| align="center"|46
| Itsumademo 13 nin
| align="center"|<ref name="gp1984"/>
|-
! 8
! 1985
| ''[[Mobile Suit Z Gundam]]''
| align="center"|36
| Amore eterno
| align="center"|<ref name="gp1985"/>
|-
! 9
! 1986
| ''[[Gundam ZZ]]''
| align="center"|36
| Jūryoku shitano purutsū
| align="center"|<ref name="gp1986"/>
|-
! 10
! 1987
| ''[[Gundam ZZ]]''
| align="center"|47
| Senshi, futatabi......
| align="center"|<ref name="gp1987"/>
|-
! 11
! 1988
| ''[[Maison Ikkoku]]''
| align="center"|96
| [[Episodi di Maison Ikkoku#ep96|Coronamento di un sogno]]
| align="center"|<ref name="gp1988"/>
|-
! 12
! 1989
| ''[[Dragon Ball Z]]''
| align="center"|28
| [[Episodi di Dragon Ball Z#ep28|La scomparsa di Junior e del Supremo]]
| align="center"|<ref name="gp1989"/>
|-
! 13
! 1990
| ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]''
| align="center"|22
| [[Episodi di Nadia - Il mistero della pietra azzurra#ep22|Il tradimento di Electra]]
| align="center"|<ref name="gp1990"/>
|-
! 14
! 1991
| ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]''
| align="center"|39
| [[Episodi di Nadia - Il mistero della pietra azzurra#ep39|Eredita le stelle]]
| align="center"|<ref name="gp1991"/>
|-
! 15
! 1992
| ''[[Sailor Moon (prima serie)|Sailor Moon]]''
| align="center"|31
| [[Episodi di Sailor Moon#ep31|Un fidanzato per Luna]]
| align="center"|<ref name="gp1992"/>
|-
! 16
! 1993
| ''[[Sailor Moon (prima serie)|Sailor Moon]]''
| align="center"|45
| [[Episodi di Sailor Moon#ep45|La resa dei conti]]
| align="center"|<ref name="gp1993"/>
|-
! 17
! 1994
| ''[[Sailor Moon S]]''
| align="center"|21
| [[Episodi di Sailor Moon S#ep21|La tragedia]]
| align="center"|<ref name="gp1994"/>
|-
! 18
! 1995
| ''[[Magic Knight Rayearth]]''
| align="center"|29
| La volontà che arriva dal cuore
| align="center"|<ref name="gp1995"/>
|-
! 19
! 1996
| ''[[Neon Genesis Evangelion]]''
| align="center"|24
| [[Episodi di Neon Genesis Evangelion#ep24|L'ultimo messaggero sacrificale]]
| align="center"|<ref name="gp1996"/>
|-
! 20
! 1997
| ''[[Slayers Try]]''
| align="center"|26
| [[Episodi di Neon Genesis Evangelion#ep78|Pronti a ricominciare]]
| align="center"|<ref name="gp1997"/>
|-
! 21
! 1998
| ''[[Lost Universe]]''
| align="center"|26
| La resa dei conti
| align="center"|<ref name="gp1998"/>
|-
! 22
! 1999
| ''[[Card Captor Sakura]]''
| align="center"|26
| [[Episodi di Card Captor Sakura#ep26|Labirinti misteriosi]]
| align="center"|<ref name="gp1999"/>
|-
! 23
! 2000
| ''[[Card Captor Sakura]]''
| align="center"|70
| [[Episodi di Card Captor Sakura#ep70|I sentimenti]]
| align="center"|<ref name="gp2000"/>
|-
! 24
! 2001
| ''[[Saiyuki (manga)|Saiyuki]]''
| align="center"|50
| [[Episodi di Saiyuki - La leggenda del demone dell'illusione#ep50|Alone - Verso ovest]]
| align="center"|<ref name="gp2001"/>
|-
! 25
! 2002
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED]]''
| align="center"|1
| [[Episodi di Mobile Suit Gundam SEED#ep1|False Peace]]
| align="center"|<ref name="gp2002"/>
|-
! 26
! 2003
| ''[[Fullmetal Alchemist]]''
| align="center"|7
| [[Episodi di Fullmetal Alchemist#ep7|La notte del pianto della chimera]]
| align="center"|<ref name="gp2003"/>
|-
! 27
! 2004
| ''[[Fullmetal Alchemist]]''
| align="center"|51
| [[Episodi di Fullmetal Alchemist#ep51|Monaco di Baviera 1921]]
| align="center"|<ref name="gp2004"/>
|-
! 28
! 2005
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| align="center"|50
| Saigo no chikara
| align="center"|<ref name="gp2005"/>
|-
! 29
! 2006
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| align="center"|51
| Erabareta mirai
|
|-
! 30
! 2007
| ''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion]]''
| align="center"|25
| [[Episodi di Code Geass: Lelouch of the Rebellion#epStage 25|Zero]]
|
|-
! 31
! 2008
| ''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion|Code Geass: Lelouch of the Rebellion R2]]''
| align="center"|25
| [[Episodi di Code Geass: Lelouch of the Rebellion#epTurn 25|Re;]]
|
|-
! 32
! 2009
| ''[[K-On!]]''
| align="center"|12
| K-ON!
|
|-
! 33
! 2010
| ''[[K-On!]]''
| align="center"|24
| Cerimonia di diploma!
|
|-
! 34
! 2011
| ''[[Inazuma Eleven]]''
| align="center"|127
| [[Episodi di Inazuma Eleven (terza stagione)#ep127|Pensando al domani]]
| align="center"|<ref name="gp2011"/>
|-
! 35
! 2012
| ''[[Kuroko's Basket]]''
| align="center"|25
| Il nostro basket
| align="center"|<ref name="gp2012"/>
|}
 
=== Miglior personaggio ===
Nel contempo Edmond si è recato ai ''Catalani'' dove incontra Mercédès e suo cugino Fernand Mondego (pure lui [[catalogna|catalano]]), il quale non riesce a trattenere la sua rabbia verso il francese che ha rubato il [[cuore]] della sua amata. Mercédès, infatti, ha respinto di nuovo la sua richiesta di matrimonio, ribadendo la fortissima amicizia che li lega, ma negando di amare altri fuorché Dantès.
{|class="wikitable" style="font-size: 99%;"
|-
! N.
! Anno
!colspan=2| Personaggio
!colspan=2| Serie
!colspan=2| [[Seiyū]]
! Nota
|-
! 1
! 1979
| colspan=2|Capitan Harlock
| colspan=2|''[[Capitan Harlock]]''
| colspan=2|[[Makio Inoue]]
| align="center"|<ref name="gp1979"/>
|-
! 2
! 1980 <small>(1º semestre)</small>
| colspan=2|[[Char Aznable]]
| colspan=2|''[[Mobile Suit Gundam]]''
| colspan=2|[[Shūichi Ikeda]]
| align="center"|<ref name="gp1980ps"/>
|-
! 3
! 1980 <small>(2º semestre)</small>
| colspan=2|Joe Shimamura
| colspan=2|''[[Cyborg 009|Cyborg 009, i nove supermagnifici]]''
| colspan=2|[[Kazuhiko Inoue]]
| align="center"|<ref name="gp1980ss"/>
|-
! 4
! 1981
| colspan=2|[[Arsenio Lupin III]]
| colspan=2|''[[Lupin III]]''
| colspan=2|[[Yasuo Yamada]]
| align="center"|<ref name="gp1981"/>
|-
! 5
! 1982
| colspan=2|Takeru Myoujin
| colspan=2|''[[God Mars]]''
| colspan=2|[[Yū Mizushima]]
| align="center"|<ref name="gp1982"/>
|-
!rowspan=2| N.
!rowspan=2| Anno
!colspan=3| Personaggio maschile
!colspan=3| Personaggio femminile
!rowspan=2| Nota
|-
!Personaggio
!Serie
!Seiyū
!Personaggio
!Serie
!Seiyū
|-
! 6
! 1983
| Chirico Cuvie
| ''[[Sōkō kihei Votoms]]''
| [[Hozumi Gōda]]
| [[Lamù (personaggio)|Lamù]]
| ''[[Lamù|Lamù, la ragazza dello spazio]]''
| [[Fumi Hirano]]
| align="center"|<ref name="gp1983"/>
|-
! 7
! 1984
| [[Kenshiro]]
| ''[[Ken il guerriero]]''
| [[Akira Kamiya]]
| Nausicaä
| ''[[Nausicaä della Valle del vento]]''
| [[Sumi Shimamoto]]
| align="center"|<ref name="gp1984"/>
|-
! 8
! 1985
| Tatsuya Uesugi
| ''[[Touch (manga)|Touch]]''
| [[Yūji Mitsuya]]
| Four Murasame
| ''[[Mobile Suit Z Gundam]]''
| [[Saeko Shimazu]]
| align="center"|<ref name="gp1985"/>
|-
! 9
! 1986
| Kamille Bidan
| ''[[Mobile Suit Z Gundam]]''
| [[Nobuo Tobita]]
| Elpeo Puru
| ''[[Gundam ZZ]]''
| [[Chieko Honda]]
| align="center"|<ref name="gp1986"/>
|-
! 10
! 1987
| J.J.
| ''[[Zillion]]''
| [[Toshihiko Seki]]
| [[Madoka Ayukawa]]
| ''[[Kimagure Orange Road]]''
| [[Hiromi Tsuru]]
| align="center"|<ref name="gp1987"/>
|-
! 11
! 1988
| [[Ryo Saeba]]
| ''[[City Hunter]]''
| [[Akira Kamiya]]
| Anice Farm
| ''[[Borgman 2030]]''
| [[Yoshino Takamori]]
| align="center"|<ref name="gp1988"/>
|-
! 12
! 1989
| [[Ryo Saeba]]
| ''[[City Hunter|City Hunter 2]]''
| [[Akira Kamiya]]
| Kiki
| [[Kiki - Consegne a domicilio]]
| [[Minami Takayama]]
| align="center"|<ref name="gp1989"/>
|-
! 13
! 1990
| [[Ryo Saeba]]
| ''[[City Hunter|City Hunter 3]]''
| [[Akira Kamiya]]
| [[Nadia Ra Arwol|Nadia]]
| ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]''
| [[Yoshino Takamori]]
| align="center"|<ref name="gp1990"/>
|-
! 14
! 1991
| Hayato Kazami
| ''[[Future GPX Cyber Formula]]''
| [[Jun'ichi Kanemaru]]
| [[Nadia Ra Arwol|Nadia]]
| ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]''
| [[Yoshino Takamori]]
| align="center"|<ref name="gp1991"/>
|-
! 15
! 1992
| Hiei
| ''[[Yu degli spettri]]''
| [[Nobuyuki Hiyama]]
| [[Ami Mizuno]]
| ''[[Sailor Moon (anime)|Sailor Moon]]''
| [[Aya Hisakawa]]
| align="center"|<ref name="gp1992"/>
|-
! 16
! 1993
| Kurama
| ''[[Yu degli spettri]]''
| [[Megumi Ogata]]
| [[Belldandy]]
| ''[[Oh, mia dea!]]''
| [[Kikuko Inoue]]
| align="center"|<ref name="gp1993"/>
|-
! 17
! 1994
| Kurama
| ''[[Yu degli spettri]]''
| [[Megumi Ogata]]
| [[Haruka Ten'ou]]
| ''[[Sailor Moon S]]''
| [[Megumi Ogata]]
| align="center"|<ref name="gp1994"/>
|-
! 18
! 1995
| [[Duo Maxwell]]
| ''[[Gundam Wing]]''
| [[Toshihiko Seki]]
| [[Rei Ayanami]]
| ''[[Neon Genesis Evangelion]]''
| [[Megumi Hayashibara]]
| align="center"|<ref name="gp1995"/>
|-
! 19
! 1996
| [[Shinji Ikari]]
| ''[[Neon Genesis Evangelion]]''
| [[Megumi Ogata]]
| [[Rei Ayanami]]
| ''[[Neon Genesis Evangelion]]''
| [[Megumi Hayashibara]]
| align="center"|<ref name="gp1996"/>
|-
! 20
! 1997
| [[Shinji Ikari]]
| ''[[Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion|The End of Evangelion]]''
| [[Megumi Ogata]]
| [[Lina Inverse]]
| ''[[Slayers Try|Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina]]''
| [[Megumi Hayashibara]]
| align="center"|<ref name="gp1997"/>
|-
! 21
! 1998
| [[Spike Spiegel]]
| ''[[Cowboy Bebop]]''
| [[Kōichi Yamadera]]
| [[Ruri Hoshino]]
| ''[[Mobile Battleship Nadesico]]''
| [[Omi Minami]]
| align="center"|<ref name="gp1998"/>
|-
! 22
! 1999
| [[Spike Spiegel]]
| ''[[Cowboy Bebop]]''
| [[Kōichi Yamadera]]
| [[Sakura Kinomoto]]
| ''[[Card Captor Sakura]]''
| [[Sakura Tange]]
| align="center"|<ref name="gp1999"/>
|-
! 23
! 2000
| Genjo Sanzo Hoshi
| ''[[Saiyuki (manga)|Saiyuki]]''
| [[Toshihiko Seki]]
| [[Sakura Kinomoto]]
| ''[[Card Captor Sakura]]''
| [[Sakura Tange]]
| align="center"|<ref name="gp2000"/>
|-
! 24
! 2001
| [[Inuyasha (personaggio)|Inuyasha]]
| ''[[Inuyasha]]''
| [[Kappei Yamaguchi]]
| Tōru Honda
| ''[[Fruits Basket]]''
| [[Yui Horie]]
| align="center"|<ref name="gp2001"/>
|-
! 25
! 2002
| [[Kira Yamato]]
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED]]''
| [[Sōichirō Hoshi]]
| Mizuho Kazami
| ''[[Please Teacher!]]''
| [[Kikuko Inoue]]
| align="center"|<ref name="gp2002"/>
|-
! 26
! 2003
| [[Edward Elric]]
| ''[[Fullmetal Alchemist]]''
| [[Romi Paku]]
| [[Riza Hawkeye]]
| ''[[Fullmetal Alchemist]]''
| [[Michiko Neya]]
| align="center"|<ref name="gp2003"/>
|-
! 27
! 2004
| Athrun Zala
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| [[Akira Ishida]]
| [[Lacus Clyne]]
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| [[Rie Tanaka]]
| align="center"|<ref name="gp2004"/>
|-
! 28
! 2005
| [[Kira Yamato]]
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| [[Sōichirō Hoshi]]
| [[Lacus Clyne]]
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| [[Rie Tanaka]]
| align="center"|<ref name="gp2005"/>
|-
! 29
! 2006
| [[Lelouch vi Britannia]]
| ''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion]]''
| [[Jun Fukuyama]]
| [[Lacus Clyne]]
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| [[Rie Tanaka]]
|
|-
! 30
! 2007
| [[Lelouch vi Britannia]]
| ''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion]]''
| [[Jun Fukuyama]]
| [[C.C. (personaggio)|C.C.]]
| ''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion]]''
| [[Yukana]]
|
|-
! 31
! 2008
| [[Lelouch vi Britannia]]
| ''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion|Code Geass: Lelouch of the Rebellion R2]]''
| [[Jun Fukuyama]]
| [[C.C. (personaggio)|C.C.]]
| ''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion|Code Geass: Lelouch of the Rebellion R2]]''
| [[Yukana]]
|
|-
! 32
! 2009
| [[Gintoki Sakata]]
| ''[[Gintama]]''
| [[Tomokazu Sugita]]
| [[Yui Hirasawa]]
| ''[[K-On!]]''
| [[Aki Toyosaki]]
|
|-
! 33
! 2010
| [[Personaggi di Inazuma Eleven#Nathan Swift|Nathan Swift]]
| ''[[Inazuma Eleven]]''
| [[Yuka Nishigaki]]
| [[Yui Hirasawa]]
| ''[[K-On!|K-On!!]]''
| [[Aki Toyosaki]]
|
|-
! 34
! 2011
| [[Personaggi di Inazuma Eleven GO#Gabriel Garcia|Gabriel Garcia]]
| ''[[Inazuma Eleven GO (anime)|Inazuma Eleven GO]]''
| [[Yū Kobayashi]]
| Celia Hills
| ''[[Inazuma Eleven GO (anime)|Inazuma Eleven GO]]''
| [[Hinako Sasaki]]
| align="center"|<ref name="gp2011"/>
|-
! 35
! 2012
| [[Personaggi di Inazuma Eleven GO#Gabriel Garcia|Gabriel Garcia]]
| ''[[Inazuma Eleven GO (anime)|Inazuma Eleven GO]]''
| [[Yū Kobayashi]]
| [[Personaggi di Inazuma Eleven GO Chrono Stones#Goldie Lemmon|Goldie Lemmon]]
| ''[[Inazuma Eleven GO Chrono Stones (serie animata)|Inazuma Eleven GO Chrono Stones]]''
| [[Yūki Aoi]]
| align="center"|<ref name="gp2012"/>
|}
 
=== Miglior seiyū ===
Mentre i due innamorati passeggiano lungo il promontorio, tre uomini si incontrano; le fortune del protagonista, infatti, non passano inosservate a tre "amici" di Dantès che stavano bevendo nelle vicinanze, all'[[osteria]] della ''Riserva'': Fernand, a cui ha sottratto l'amore di Mercédès, l'invidioso Caderousse e Danglars, che farebbe di tutto affinché il comando del ''Pharaon'' non andasse all'odiato Edmond.
{|class="wikitable" style="font-size: 99%;"
|-
!rowspan=2| N.
!rowspan=2| Anno
!colspan=3| [[Seiyū]] maschile
!colspan=3| Seiyū femminile
!rowspan=2| Nota
|-
!Seiyū
!Personaggio
!Serie
!Seiyū
!Personaggio
!Serie
|-
! 1
! 1979
| [[Akira Kamiya]]
| Akira Hibiki
| ''[[Yuusha Raideen]]''
| [[Noriko Ohara]]
| [[Nobita|Nobita Noby]]
| ''[[Doraemon]]''
| align="center"|<ref name="gp1979"/>
|-
! 2
! 1980 <small>(1º semestre)</small>
| [[Akira Kamiya]]
| Arthur
| ''[[La spada di King Arthur]]''
| [[Noriko Ohara]]
| [[Nobita|Nobita Noby]]
| ''[[Doraemon]]''
| align="center"|<ref name="gp1980ps"/>
|-
! 3
! 1980 <small>(2º semestre)</small>
| [[Akira Kamiya]]
| Arthur
| ''[[La spada di King Arthur]]''
| [[Noriko Ohara]]
| [[Nobita|Nobita Noby]]
| ''[[Doraemon]]''
| align="center"|<ref name="gp1980ss"/>
|-
! 4
! 1981
| [[Akira Kamiya]]
| [[Shutaro Mendo]]
| ''[[Lamù|Lamù, la ragazza dello spazio]]''
| [[Mami Koyama]]
| [[Arale Norimaki]]
| ''[[Dr. Slump & Arale]]''
| align="center"|<ref name="gp1981"/>
|-
! 5
! 1982
| [[Toshio Furukawa]]
| [[Ataru Moroboshi]]
| ''[[Lamù|Lamù, la ragazza dello spazio]]''
| [[Mami Koyama]]
| Gigì
| ''[[Il magico mondo di Gigì]]''
| align="center"|<ref name="gp1982"/>
|-
! 6
! 1983
| [[Akira Kamiya]]
| Claude Mizusawa
| ''[[Ryo, un ragazzo contro un impero]]''
| [[Mami Koyama]]
| Gigì
| ''[[Il magico mondo di Gigì]]''
| align="center"|<ref name="gp1983"/>
|-
! 7
! 1984
| [[Akira Kamiya]]
| [[Kenshiro]]
| ''[[Ken il guerriero]]''
| [[Sumi Shimamoto]]
| Nausicaä
| ''[[Nausicaä della Valle del vento]]''
| align="center"|<ref name="gp1984"/>
|-
! 8
! 1985
| [[Akira Kamiya]]
| [[Kenshiro]]
| ''[[Ken il guerriero]]''
| [[Saeko Shimazu]]
| Four Murasame
| ''[[Mobile Suit Z Gundam]]''
| align="center"|<ref name="gp1985"/>
|-
! 9
! 1986
| [[Kazuki Yao]]
| Judau Ashta
| ''[[Gundam ZZ]]''
| [[Mayumi Tanaka]]
| Pazu
| ''[[Laputa - Castello nel cielo]]''
| align="center"|<ref name="gp1986"/>
|-
! 10
! 1987
| [[Akira Kamiya]]
| [[Kenshiro]]
| ''[[Ken il guerriero|Ken il guerriero 2]]''
| [[Sumi Shimamoto]]
| [[Kyōko Otonashi]]
| ''[[Maison Ikkoku]]''
| align="center"|<ref name="gp1987"/>
|-
! 11
! 1988
| [[Akira Kamiya]]
| [[Kenshiro]]
| ''[[Ken il guerriero|Ken il guerriero 2]]''
| [[Sumi Shimamoto]]
| [[Kyōko Otonashi]]
| ''[[Maison Ikkoku]]''
| align="center"|<ref name="gp1988"/>
|-
! 12
! 1989
| [[Akira Kamiya]]
| [[Ryo Saeba]]
| ''[[City Hunter|City Hunter 2]]''
| [[Megumi Hayashibara]]
| [[Ranma Saotome]] (ragazza)
| ''[[Ranma ½]]''
| align="center"|<ref name="gp1989"/>
|-
! 13
! 1990
| [[Akira Kamiya]]
| [[Ryo Saeba]]
| ''[[City Hunter|City Hunter 3]]''
| [[Megumi Hayashibara]]
| [[Ranma Saotome]] (ragazza)
| ''[[Ranma ½]]''
| align="center"|<ref name="gp1990"/>
|-
! N.!! Anno!!colspan=2| Seiyū!!colspan=2| Personaggio!!colspan=2| Serie!!Nota
|-
! rowspan="2"|14
! rowspan="2"|1991
| rowspan="2" colspan="2"|[[Megumi Hayashibara]]
| colspan=2|[[Ranma Saotome]] (ragazza)
| colspan=2|''[[Ranma ½]]''
| rowspan="2" align="center"|<ref name="gp1991"/>
|-
|colspan=2|Gigì
|colspan=2|''[[Il magico mondo di Gigì]]''
|-
! rowspan="2"|15
! rowspan="2"|1992
| colspan=2 rowspan="2"|[[Megumi Hayashibara]]
| colspan=2|[[Ranma Saotome]] (ragazza)
| colspan=2|''[[Ranma ½]]''
| rowspan="2" align="center"|<ref name="gp1992"/>
|-
|colspan=2|Gigì
|colspan=2|''[[Il magico mondo di Gigì]]''
|-
! 16
! 1993
| colspan=2|[[Megumi Hayashibara]]
| colspan=2|Star
| colspan=2|''[[Teknoman]]''
| align="center"|<ref name="gp1993"/>
|-
! rowspan="2"|17
! rowspan="2"|1994
| rowspan="2" colspan=2|[[Megumi Ogata]]
| colspan=2|[[Personaggi di Yu degli spettri#Protagonisti|Kurama]]
| colspan=2|''[[Yu degli spettri]]''
| rowspan="2" align="center"|<ref name="gp1994"/>
|-
|colspan="2"|[[Haruka Ten'ou]] (Heles)
|colspan="2"|''[[Sailor Moon (anime)|Sailor Moon S]]''
|-
! rowspan="2"|18
! rowspan="2"|1995
| rowspan="2" colspan=2|[[Megumi Hayashibara]]
| colspan=2|[[Rei Ayanami]]
| colspan=2|''[[Neon Genesis Evangelion]]''
| rowspan="2" align="center"|<ref name="gp1995"/>
|-
|colspan=2|[[Lina Inverse]]
|colspan=2|''[[Slayers (anime)|Slayers]]''
|-
! rowspan="2"|19
! rowspan="2"|1996
| rowspan="2" colspan=2|[[Megumi Hayashibara]]
| colspan=2|[[Rei Ayanami]]
| colspan=2|''[[Neon Genesis Evangelion]]''
| rowspan="2" align="center"|<ref name="gp1996"/>
|-
|colspan=2|[[Lina Inverse]]
|colspan=2|''[[Slayers Next]]''
|-
! rowspan="2"|20
! rowspan="2"|1997
| rowspan="2" colspan=2|[[Megumi Hayashibara]]
| colspan=2|[[Rei Ayanami]]
| colspan=2|''[[The End of Evangelion]]''
| rowspan="2" align="center"|<ref name="gp1997"/>
|-
|colspan=2|[[Lina Inverse]]
|colspan=2|''[[Slayers Try]]''
|-
! 21
! 1998
| colspan=2|[[Megumi Hayashibara]]
| colspan=2|[[Faye Valentine]]
| colspan=2|''[[Cowboy Bebop]]''
| align="center"|<ref name="gp1998"/>
|-
! 22
! 1999
| colspan=2|[[Megumi Hayashibara]]
| colspan=2|[[Faye Valentine]]
| colspan=2|''[[Cowboy Bebop]]''
| align="center"|<ref name="gp1999"/>
|-
! 23
! 2000
| colspan=2|[[Megumi Hayashibara]]
| colspan=2|[[Love Hina#Personaggi|Haruka Urashima]]
| colspan=2|''[[Love Hina]]''
| align="center"|<ref name="gp2000"/>
|-
! 24
! 2001
| colspan=2|[[Megumi Hayashibara]]
| colspan=2|[[Anna Kyoyama]]
| colspan=2|''[[Shaman King]]''
| align="center"|<ref name="gp2001"/>
|-
! 25
! 2002
| colspan=2|[[Sōichirō Hoshi]]
| colspan=2|[[Kira Yamato]]
| colspan=2|''[[Mobile Suit Gundam SEED]]''
| align="center"|<ref name="gp2002"/>
|-
! 26
! 2003
| colspan=2|[[Romi Park]]
| colspan=2|[[Edward Elric]]
| colspan=2|''[[Fullmetal Alchemist]]''
| align="center"|<ref name="gp2003"/>
|-
! 27
! 2004
| colspan=2|[[Akira Ishida]]
| colspan=2|Athrun Zala
| colspan=2|''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| align="center"|<ref name="gp2004"/>
|-
! 28
! 2005
| colspan=2|[[Sōichirō Hoshi]]
| colspan=2|[[Kira Yamato]]
| colspan=2|''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| align="center"|<ref name="gp2005"/>
|-
! 29
! 2006
| colspan=2|[[Sōichirō Hoshi]]
| colspan=2|[[Kira Yamato]]
| colspan=2|''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
|
|-
! 30
! 2007
| colspan=2|[[Jun Fukuyama]]
| colspan=2|[[Lelouch vi Britannia]]
| colspan=2|''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion]]''
|
|-
! 31
! 2008
| colspan=2|[[Jun Fukuyama]]
| colspan=2|[[Lelouch vi Britannia]]
| colspan=2|''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion|Code Geass: Lelouch of the Rebellion R2]]''
|
|-
! 32
! 2009
| colspan=2|[[Aki Toyosaki]]
| colspan=2|[[Yui Hirasawa]]
| colspan=2|''[[K-On!]]''
|
|-
! 33
! 2010
| colspan=2|[[Daisuke Ono]]
| colspan=2|[[Sebastian Michaelis]]
| colspan=2|''[[Black Butler|Kuroshitsuji 2]]''
|
|-
! 34
! 2011
| colspan=2|[[Mamoru Miyano]]
| colspan=2|[[Personaggi di Inazuma Eleven#Shawn Froste|Shawn Froste]]
| colspan=2|''[[Inazuma Eleven (manga)|Inazuma Eleven]]''
| align="center"|<ref name="gp2011"/>
|-
|}
 
=== LaMiglior letteracanzone ===
{|class="wikitable" style="font-size: 99%;"
Mentre Edmond e Mercédès si allontanano, Danglars stuzzica il giovane Fernand sul [[matrimonio]] tra i due, mentre Caderousse, alticcio, segue la conversazione con vago interesse. Danglars nasconde ai due amici la sua invidia per la promozione a [[capitano]] di Dantès, sottolineando il fatto di non voler fare del male al suo futuro superiore, ma di essere dispiaciuto per la situazione di Mondego. Così i due, quasi per scherzo, arrivano a concludere che la soluzione migliore sarebbe mandare Edmond in prigione per lungo tempo, allontanandolo così da Mercédès senza ucciderlo. Sempre con fare scherzoso Danglars, a conoscenza del fatto che all'[[Isola d'Elba|Elba]] Edmond avesse ricevuto una lettera da recapitare in [[Francia]], si fa portare carta e penna e scrive, con la sinistra per modificare la propria [[calligrafia]], una lettera anonima che denuncia Edmond come agente bonapartista.
|-
!N.!!Anno!!Canzone!!Tipo!!Artista!!Serie!!Nota
|-
! 1
! 1979
| ''Kita no okami, minami no tora''
| align="center"|Sigla iniziale
| [[Mitsuko Horie]]
| ''[[Pat, la ragazza del baseball]]''
| align="center"|<ref name="gp1979"/>
|-
! 2
! 1980 <small>(1º semestre)</small>
| ''Fukkatsu no Ideon''
| align="center"|Sigla iniziale
| [[Isao Taira]]
| ''[[Densetsu kyojin Ideon]]''
| align="center"|<ref name="gp1980ps"/>
|-
! 3
! 1980 <small>(2º semestre)</small>
| ''Cosmos ni kimi to''
| align="center"|Sigla finale
| [[Keiko Toda]]
| ''[[Densetsu kyojin Ideon]]''
| align="center"|<ref name="gp1980ss"/>
|-
! 4
! 1981
| ''[[Lum no Love Song]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Yuko Matsutani]]
| ''[[Lamù|Lamù, la ragazza dello spazio]]''
| align="center"|<ref name="gp1981"/>
|-
! 5
! 1982
| ''[[Macross (singolo)|Macross]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Makoto Fujiwara]]
| ''[[Fortezza superdimensionale Macross]]''
| align="center"|<ref name="gp1982"/>
|-
! 6
! 1983
| ''HELLO VIFAM''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[TAO]]
| ''[[Ginga hyōryū Vifam]]''
| align="center"|<ref name="gp1983"/>
|-
! 7
! 1984
| ''[[Ai oboete imasu ka]]''
| align="center"| Musica di sottofondo
| [[Mari Iijima]]
| ''[[Macross - Il film]]''
| align="center"|<ref name="gp1984"/>
|-
! 8
! 1985
| ''Ro Ro Ro Russian roulette''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Meiko Nakahara]]
| ''[[Kate e Julie]]''
| align="center"|<ref name="gp1985"/>
|-
! 9
! 1986
| ''Kanashimi yo konnichiwa''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Yuki Saito (actress)|Yuki Saito]]
| ''[[Maison Ikkoku|Cara dolce Kyoko]]''
| align="center"|<ref name="gp1986"/>
|-
! 10
! 1987
| ''Get Wild''
| align="center"| Sigla finale
| [[TM Network]]
| ''[[City Hunter]]''
| align="center"|<ref name="gp1987"/>
|-
! 11
! 1988
| ''BEYOND THE TIME''
| align="center"| Sigla finale
| [[TM Network]]
| ''[[Mobile Suit Gundam: Il contrattacco di Char]]''
| align="center"|<ref name="gp1988"/>
|-
! 12
! 1989
| ''Yasashisa ni Tsutsumaretanara''
| align="center"| Sigla finale
| [[Yumi Matsutoya]]
| ''[[Kiki - Consegne a domicilio]]''
| align="center"|<ref name="gp1989"/>
|-
! 13
! 1990
| ''[[Blue Water/Yes, I will...|Blue Water]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Miho Morikawa]]
| ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]''
| align="center"|<ref name="gp1990"/>
|-
! 14
! 1991
| ''Winners''
| align="center"| Sigla finale
| [[G-Grip]]
| ''[[Future GPX Cyber Formula]]''
| align="center"|<ref name="gp1991"/>
|-
! 15
! 1992
| ''[[Moonlight densetsu]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[DALI]]
| ''[[Sailor Moon (prima serie)|Sailor Moon]]''
| align="center"|<ref name="gp1992"/>
|-
! 16
! 1993
| ''[[Moonlight densetsu]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[DALI]]
| ''[[Sailor Moon (prima serie)|Sailor Moon]]''
| align="center"|<ref name="gp1993"/>
|-
! 17
! 1994
| ''Yuzurenai Negai''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Naomi Tamura]]
| ''[[Magic Knight Rayearth]]''
| align="center"|<ref name="gp1994"/>
|-
! 18
! 1995
| ''[[Zankoku na tenshi no these]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Yōko Takahashi]]
| ''[[Neon Genesis Evangelion]]''
| align="center"|<ref name="gp1995"/>
|-
! 19
! 1996
| ''[[Zankoku na tenshi no these]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Yōko Takahashi]]
| ''[[Neon Genesis Evangelion]]''
| align="center"|<ref name="gp1996"/>
|-
! 20
! 1997
| ''[[Rondo - revolution]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Masami Okui]]
| ''[[Utena la fillette révolutionnaire]]''
| align="center"|<ref name="gp1997"/>
|-
! 21
! 1998
| ''Dearest''
| align="center"| Sigla finale
| [[Yumi Matsuzawa]]
| ''[[Mobile Battleship Nadesico the Movie - Il principe delle tenebre]]''
| align="center"|<ref name="gp1998"/>
|-
! 22
! 1999
| ''[[Platinum (singolo)|Platinum]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Maaya Sakamoto]]
| ''[[Card Captor Sakura]]''
| align="center"|<ref name="gp1999"/>
|-
! 23
! 2000
| ''[[Platinum (singolo)|Platinum]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Maaya Sakamoto]]
| ''[[Card Captor Sakura]]''
| align="center"|<ref name="gp2000"/>
|-
! 24
! 2001
| ''For Fruits Basket''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Ritsuko Okazaki]]
| ''[[Fruits Basket]]''
| align="center"|<ref name="gp2001"/>
|-
! 25
! 2002
| ''Anna ni Issho Datta no ni''
| align="center"| Sigla finale
| [[See-Saw]]
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED]]''
| align="center"|<ref name="gp2002"/>
|-
! 26
! 2003
| ''Melissa''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Porno Graffitti]]
| ''[[Fullmetal Alchemist]]''
| align="center"|<ref name="gp2003"/>
|-
! 27
! 2004
| ''Ignited''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[T.M.Revolution]]
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| align="center"|<ref name="gp2004"/>
|-
! 28
! 2005
| ''Kimi wa Boku ni Niteiru''
| align="center"| Sigla finale
| [[See-Saw]]
| ''[[Mobile Suit Gundam SEED Destiny]]''
| align="center"|<ref name="gp2005"/>
|-
! 29
! 2006
| ''[[Colors (Flow)|COLORS]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Flow (gruppo musicale)|Flow]]
| ''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion]]''
|-
! 30
! 2007
| ''[[Motteke! Sailor Fuku]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[Aya Hirano]], [[Emiri Katō]], [[Kaori Fukuhara]] ed [[Aya Endō]]
| ''[[Lucky Star (manga)|Lucky Star]]''
|
|-
! 31
! 2008
| ''[[Diamond Crevasse/Iteza Gogo Kuji Don't be late|Diamond Crevasse]]''
| align="center"| Sigla finale
| [[May'n]]
| ''[[Macross Frontier]]''
|
|-
! 32
! 2009
| ''[[Don't say "lazy"]]''
| align="center"| Sigla finale
| [[Yōko Hikasa]], [[Aki Toyosaki]], [[Satomi Satō]] e [[Minako Kotobuki]]
| ''[[K-On!]]''
|
|-
! 33
! 2010
| ''[[Bokura no goal!/Matane... no kisetsu|Bokura no goal]]''
| align="center"| Sigla iniziale
| [[T-Pistonz+KMC]]
| ''[[Inazuma Eleven (manga)|Inazuma Eleven]]''
|
|-
! 34
! 2011
| ''[[Bokura no goal!/Matane... no kisetsu|Mata ne... no kisetsu]]''
| align="center"| Sigla finale
| [[T-Pistonz+KMC]]
| ''[[Inazuma Eleven (manga)|Inazuma Eleven]]''
| align="center"|<ref name="gp2011"/>
|-
! 35
! 2012
| ''Te o tsunagō''
| align="center"| Sigla finale
| [[Yuka Terasaki]], [[Sayaka Kitahara]] e [[Takashi Ōhara]]
| ''[[Inazuma Eleven GO Chrono Stones (serie animata)|Inazuma Eleven GO Chrono Stones]]''
| align="center"|<ref name="gp2012"/>
|}
 
== Note ==
{{quote|Il signor procuratore del re è avvisato, da un amico del [[trono]] e della [[religione]], che tale Edmond Dantès, comandante in seconda del ''Pharaon'', giunto stamani da [[Smirne]] dopo aver toccato [[Napoli]] e [[Portoferraio]], è stato incaricato da [[Gioacchino Murat|Murat]] di consegnare una lettera per l'[[Napoleone Bonaparte|usurpatore]], e dall'usurpatore di consegnarne un'altra per il comitato bonapartista di [[Parigi]].<br>Si avrà la prova del suo crimine arrestandolo, perché si troverà tale lettera o su di lui o in casa di suo padre o nella sua cabina a bordo del ''Pharaon''.<ref>Alexandre Dumas, ''Il conte di Montecristo'', traduzione di Lanfranco Binni, Garzanti, Milano, 2011, p. 33.</ref>}}
<references/>
 
== Voci correlate ==
Una volta scritta, Danglars si rivolge ai due compari: Caderousse, nonostante il [[vino]], si rende conto dell'atto infame che potrebbe essere la spedizione della lettera, al che Danglars gli ripete che nemmeno lui vuole male a Dantès, e spiegazza il foglio gettandolo in un angolo. Poco dopo i tre si separano, Danglars e Caderousse tornano a [[Marsiglia]]; Mondego invece fa finta di tornare ai ''Catalani'' mentre, dopo aver raccattato da terra il foglio, si reca in [[città]] per spedirlo. Danglars voltandosi e vedendo le mosse del giovane [[Catalogna|catalano]] si rende conto che il suo piano è ormai avviato. Adesso deve solo aspettare l'evolversi della situazione.
*[[Riviste giapponesi di fumetti]]
 
=== L'arrestoCollegamenti esterni ===
*{{cita web |1=http://animage.jp/index2.html |2=Sito ufficiale |accesso=19 settembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080915071659/http://animage.jp/index2.html |dataarchivio=15 settembre 2008 |urlmorto=sì }}
Il giorno seguente Edmond e Mercédès festeggiano il loro [[fidanzamento]] all'osteria della ''Riserva'', dove annunciano agli amici e parenti lì presenti (tra cui il vecchio Dantès, Fernand, Caderousse, Morrel e Danglars) il loro matrimonio, che avrebbero celebrato il pomeriggio stesso. La notizia suscita sorpresa fra i presenti e sgomento per Mondego. Mentre la coppia e il seguito sta per partire alla volta del Palazzo della città per la cerimonia di nozze, un commissario e quattro soldati traggono in [[arresto]] Edmond. Se da una parte Mercédès e Louis Dantès sono sconvolti, dall'altra Danglars e Fernand vedono realizzarsi i loro intenti (con Edmond fuori gioco, Danglars viene nominato da Morrel capitano della ''Pharaon'', almeno fino alla soluzione della faccenda); il solo Caderousse è sinceramente preoccupato della situazione e sulle prime vorrebbe spiegare tutto, ma Danglars lo fa desistere.
 
=== Villefort e l'interrogatorio ===
La lettera spedita da Fernand era stata, infatti, consegnata al sostituto procuratore del re e [[magistrato]] pubblico Gérard de Villefort. Costui, a soli ventisette anni, era giunto ad un importante posto nella magistratura, e stava, con sua grande felicità, per sposare Renata, erede dei [[marchese|Marchesi]] di S. Méran, ricchi e molto legati alla [[monarchia]] (quindi particolarmente severi verso i bonapartisti). L'unico suo motivo di preoccupazione è il padre, Noirtier, ex membro del governo [[napoleonico]] e bonapartista, che era stato quasi rinnegato dal figlio per preservarsi la carriera e i rapporti con la famiglia della fidanzata (aveva addirittura mutato il nome da Noirtier a Villefort). Ed è proprio durante il pranzo di fidanzamento tra Renata e Gérard, che Villefort deve assentarsi per interrogare Edmond. Nonostante il Marchese e la Marchesa di S. Méran ricordino al futuro genero di tenere un atteggiamento non indulgente, il giovane (rispondendo alla richiesta della fidanzata) si reca ben disposto, nei limiti del possibile, all'interrogatorio.
 
Dopo aver incontrato Morrel, che cerca di mettere una buona parola sul giovane agli arresti, Villefort inizia a interrogare Dantès: è subito colpito dalla sincerità del giovane, dalla sua onestà e, comprendendo la sua situazione e la certa innocenza, cerca di fare il prima possibile per risolvere il problema. Villefort comunica quindi ad Edmond che se gli avesse reso la lettera che avrebbe dovuto consegnare a [[Parigi]] sarebbe stato libero; ma una volta avutala tra le mani rimane sgomento: il destinatario è suo padre!
 
Villefort cade nello sconforto; benché riconosca l'innocenza di Edmond e sia sul punto di rilasciarlo, sa che il legame tra il padre e il possibile [[complotto]], se scoperto, potrebbe portare ad una speculazione mortale per la sua [[carriera]] e l'imminente [[matrimonio]]. Per seppellire questo segreto Villefort decide che vi è un'unica via, benché a discapito del povero Dantès, l'unico a conoscenza del destinatario della lettera e, forse, del contenuto. Villefort rassicura Edmond sulla sua situazione, promettendogli a breve la libertà, anche se dovrà trattenerlo ancora un poco al Palazzo di Giustizia. Detto ciò brucia la lettera diretta al padre e convince il giovane a non parlarne più, assicurandogli in questo caso la sicura salvezza; Edmond, credendo che l'uomo davanti a lui si stia adoperando con ogni mezzo per la sua scarcerazione, giura di fare ciò che gli è stato consigliato. Villefort fa così condurre nella [[prigione]] del [[Tribunale|Palazzo di Giustizia]] Dantès, e poi comincia a mettere in atto il piano che potrà salvarlo dalla catastrofe che pochi minuti prima si prospettava davanti a lui.
 
=== La prigionia di Dantès ===
[[File:Facial pic of If castle.jpg|thumb|right|320px|Il [[Castello d'If]]]]
Verso le dieci di sera del 1º marzo Edmond viene prelevato dalla [[prigione]] e portato al [[porto]], dove un battello lo porta verso il [[Castello d'If]], terribile prigione su una roccia in mezzo al mare. Edmond durante il viaggio è inizialmente ottimista sul suo destino, ma una volta venuto a sapere la meta del viaggio cade nello sconforto: arrivato al castello è rinchiuso in una cella. Il giorno seguente domanda al suo carceriere informazioni sulla sua condizione; per la disperazione arriva a minacciarlo se non gli darà una mano, e per pronta risposta viene rinchiuso nelle segrete:
 
{{quote|La porta si richiuse, e Dantès avanzò con le mani in avanti finché sentì il muro; allora si sedette in un angolo e rimase immobile, mentre i suoi occhi, abituandosi all'oscurità, cominciavano a distinguere gli oggetti.<br>Il carceriere aveva ragione: mancava davvero poco che Dantès diventasse pazzo.<ref>''Ivi'', p. 78.</ref>}}
 
=== Villefort alle Tuileries ===
Intanto a [[Marsiglia]] Villefort rientra in casa del [[Marchese]] di Saint-Méran e, dopo aver ricevuto una lettera che gli permetteva di essere ricevuto dal re, si congeda dalla fidanzata e dai suoi genitori, e si prepara per andare a Parigi. Prima di prendere la carrozza incontra però Mercédès, che gli chiede notizie sul fidanzato, senza ottenere nulla; l'incontro con la catalana colpisce Villefort, che per qualche minuto è indeciso sul da farsi, capendo la proporzione del suo misfatto, poi però non arretra e parte per Parigi.
 
Villefort giunge all'ufficio di [[Gabinetto (ufficio)|gabinetto]] di [[Luigi XVIII]] al [[Palazzo delle Tuileries]] il 4 marzo, mentre il sovrano sta analizzando la situazione di Napoleone, che si teme possa compiere qualche azione per andarsene dall'[[Isola d'Elba]] e destabilizzare la situazione francese. Villefort riferisce al re di aver arrestato un bonapartista legato ad una pericolosissima cospirazione, che avrebbe portato in quei giorni alla fuga di Bonaparte dall'Elba e alla sua discesa in qualche zona dell'Italia o della Francia. Proprio mentre Luigi XVIII rassicura il giovane magistrato sulla poca pericolosità di un'azione del genere, entra nella sala il Ministro della polizia comunicando al sovrano che Napoleone ha lasciato l'Elba il 26 febbraio, ed è sbarcato in [[Francia]] (iniziavano quelli che passeranno alla storia come i "[[Cento giorni]]") dove ha trovato subito uomini e sostegno popolare. Il re, incollerito ancora di più sapendo che [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] marcia verso [[Parigi]], comincia a rimproverare aspramente il Ministro, facendogli notare anche come Villefort, semplice magistrato di provincia, fosse maggiormente informato di lui. Durante la discussione Villefort apprende con orrore che un uomo la cui descrizione corrisponde a quella del padre, il signor Noirtier, è accusato dell'[[omicidio]], ai margini di una riunione bonapartista in data 5 febbraio, del [[generale]] Flaviano Quesnel d'Epinay. Con lo sconforto dovuto alla paura che il padre possa essere catturato, Villefort lascia poco dopo le Tuileries, non prima che [[Luigi XVIII]] gli consegni la croce della [[Legion d'onore]].
 
Rientrato in albergo, Villefort riceve inaspettatamente la visita del padre, con cui ha modo di parlare degli ultimi eventi: la lettera che doveva ricevere da Leclerc, la ricerca dell'assassino di Epinay, e l'imminente arrivo nella capitale di Napoleone. Una volta rassicurato il figlio che in caso di un ritorno al potere di Bonaparte la sua persona sarà salvaguardata, Noirtier si separa da Gérard de Villefort (non prima di essersi cambiato d'aspetto per non essere riconosciuto e catturato da chi, certo, lo stava seguendo).
 
=== Il ritorno di Napoleone e la seconda Restaurazione ===
Il 20 marzo [[1815]] [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] entra trionfalmente a [[Parigi]]: sotto il suo secondo e breve regno Villefort riesce comunque a conservare la sua posizione grazie all'influenza del padre, di nuovo alla corte dell'[[Imperatore]]. Un giorno riceve la visita di Morrel che, avvalendosi del prestigio acquistato in seguito al mutamento della situazione politica, cerca di far liberare Dantès. Villefort si rende conto che accontentando l'armatore sarebbe finito, quindi gli fa scrivere una [[petizione]] al Ministro della giustizia, garantendogli il suo appoggio, in cui si sottolineano i meriti di Edmond come agente bonapartista, in modo che leggendola il ministro avrebbe dovuto scarcerarlo. In realtà però Villefort non inoltra il documento, bensì lo tiene pronto nel caso in cui la monarchia torni, per avvalorare il provvedimento nei confronti di Dantès.
 
Come da molti previsto, poco tempo dopo [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] viene sconfitto (a [[Waterloo]]), e [[Luigi XVIII]] ritorna [[re di Francia]]: a questo punto il destino di Dantès è più che mai segnato; Morrel non è più nei favori del [[regime (politica)|regime]], mentre dal canto suo Villefort gode di grande fiducia da parte del sovrano, e non deve preoccuparsi dell'innocente rinchiuso al [[Castello d'If]].
 
Nello stesso periodo Danglars si reca in [[Spagna]] per lavorare come commesso presso un banchiere, mentre Caderousse e Fernand (che spera al ritorno di sposare Mercédès) sono [[coscritti]]. Il padre di Edmond dopo la seconda caduta di Napoleone perde ogni speranza e muore poco tempo dopo.
 
== Fuga dalla prigione ==
Durante un'ispezione nella prigione, in data 30 luglio [[1816]], Edmond chiede disperatamente ad un funzionario di poter affrontare un regolare [[processo (diritto)|processo]], cosa finora negatagli: l'ispettore, tale signor de Boville, colpito dalle parole del giovane, controllerà nel registro di consegna la situazione del detenuto "numero 34":
 
{{quote|Edmond Dantès – Bonapartista accanito: ha preso parte attiva al ritorno dall'[[isola d'Elba]].<br>Da tenersi segregato, sotto la più stretta sorveglianza.<ref>''Ivi'', p. 126.</ref>}}
 
Questa nota, scritta da Villefort in un periodo successivo all'arresto di Edmond, tronca sul nascere ogni possibile iniziativa in suo favore, data la gravità dell'accusa. Durante l'ispezione il lettore fa la conoscenza di Faria, prigioniero numero 27, che dice di essere a conoscenza di un grande tesoro (appartenente alla famiglia Spada) di cui offrirebbe una parte a chi lo liberasse. Nemmeno questo ispettore però crede a Faria che, deluso, torna nel buio della sua cella alle prese con i suoi ragionamenti.
 
=== L'incontro con Faria ===
Il tempo passa, e Dantès diventa sempre più afflitto: ogni giorno che passa la sua speranza di uscire dal [[castello d'If]] si attenua; a ciò si aggiunge la solitudine a cui è sottoposto nelle segrete. Edmond arriva a pregare intensamente [[Dio]] affinché venga rilasciato, ma la sua è solo "una fede passeggera", a cui segue una rabbia incontenibile verso gli uomini e verso lo stesso Dio. Gli anni passano, il desiderio di [[suicidio]] cresce; decide infine di farla finita, e inizia a gettare via il cibo, con l'intenzione di lasciarsi morire di fame. Tuttavia, quando ormai il suo corpo sta per abbandonarlo, sente scavare sotto il pavimento. Spera sia opera di un prigioniero e questo gli dà speranza.
 
Edmond abbandona così il suo proposito suicida e comincia anch'egli a scavare per facilitare l'opera del prigioniero: dopo poco tempo riesce a scambiare alcune parole con l'uomo, convincendolo per il suo bene a raggiungerlo nella cella per parlare comodamente. Ecco che dal pavimento della prigione esce lo scienziato e filosofo Faria:
 
{{quote|Era un uomo di bassa statura, con i capelli incanutiti più dalla prigionia che dall'età, uno sguardo penetrante nascosto sotto folte sopracciglia grigie, la barba ancora nera e lunga fino al petto: la magrezza del volto solcato da rughe profonde e i lineamenti marcati rivelavano un uomo più abituato a esercitare le sue facoltà morali che le forze fisiche.<ref>''Ivi'', p. 144.</ref>}}
 
Faria, numero 27, è imprigionato nel castello d'If fin dal [[1811]], e ormai da molti anni stava scavando un tunnel che lo doveva condurre fuori dalla prigione, permettendogli di fuggire a nuoto verso una delle [[isole]] lì vicino. Purtroppo i calcoli erano sbagliati e quindi il prigioniero finisce nella cella di Edmond, con grande disperazione.
 
=== Faria e Dantès ===
Fin dal primo incontro Edmond è colpito dalla figura di Faria: dotato di una tenacia e di una astuzia fuori dal comune, era riuscito a progettare ed eseguire il complesso piano di fuga, con pazienza in tanti anni. Ciò risolleva le speranze del giovane e lo convince a non arrendersi. Faria, con il quale Dantès instaurerà un'amicizia profonda, gli mostra il suo arsenale di oggetti utilizzati per l'evasione, il trattato [[Filosofia|filosofico]] che ha scritto (con mille arguzie), gli narra della sua enorme cultura datagli dalla lettura assidua di classici nel periodo precedente alla prigione. Il giovane [[marinaio]], impressionato dal sapere del vecchio, gli racconta allora la sua storia, nella speranza che quell'uomo straordinario trovi le cause delle peripezie che lo hanno portato al [[castello d'If]]. In pochissimo tempo, sfruttando il suo ingegno e alcune conoscenze personali, Faria ricostruisce il complotto che ha portato alla rovina il suo amico, compreso il ruolo di Gérard de Villefort. È in seguito a questa atroce scoperta che Dantès giura che, una volta uscito, la vendetta sarebbe caduta terribile e inesorabile su coloro che lo avevano privato di tutto ciò che aveva caro al mondo.
 
In seguito Faria, su desiderio di Dantès, lo istruisce in varie materie, dall'[[economia]], alla [[matematica]], alle lingue straniere ed alla filosofia.
 
=== Il secondo tentativo di fuga ===
Faria elabora un secondo piano di fuga, per il quale i due passano ore a scavare un tunnel: dopo quindici mesi di lavoro tutto è pronto, ma il vecchio Faria viene colto sotto gli occhi di Edmond da un attacco apoplettico che lo rende infermo. Dantès si rifiuta di fuggire senza l'amico, il quale si convince del tutto della bontà d'animo del giovane, e della devozione che nutre per lui. Sentendo prossimo un terzo attacco, che lo ucciderebbe, Faria confida a Dantès la posizione di un grande tesoro, appartenuto alla famiglia Spada (egli era stato segretario dell'ultimo discendente della casata), nascosto sull'[[isola di Montecristo]]. Inizialmente Edmond crede, come tutti, che sia una fandonia, ma la vista di un documento che indica la posizione del tesoro, oltre al rispetto per Faria, lo convince sulla veridicità del racconto.
 
Faria fa imparare a memoria a Dantès l'ubicazione del tesoro, in modo che, quando uscirà, con o senza lui, possa venirne in possesso.
 
=== L'evasione ===
Una notte Dantès viene destato dagli urli di Faria: giunto nella sua cella vede che sta per essere preso da un terzo attacco apoplettico. Dopo aver ricordato a Edmond del tesoro di [[Isola di Montecristo|Montecristo]], e prima di essere colpito dalla crisi vera e propria, dà l'addio all'amico:
 
{{quote|«Oh! eccola... viene... è finita... la vista si annebbia... la mente si offusca... La vostra mano, Dantès!... addio!... addio!»<br>E sollevandosi in uno sforzo estremo nel quale raccolse tutte le sue forze:<br>«Montecristo! – disse, – non dimenticate Montecristo!».<br>E ricadde sul letto.<ref>''Ivi'', pp. 187-8.</ref>}}
 
Una volta finito l'attacco Edmond spera che, come la volta precedente, la somministrazione di una medicina risvegli Faria, ma invece non funziona, confermando la morte del suo caro amico e maestro. Quando il carceriere si accorge di quello che è successo al "prigioniero 27" avverte il Governatore, che predispone la sepoltura per la sera. Dantès, ritrovatosi di nuovo solo, perde ogni speranza di uscire dalla prigione, ma poi la vista dell'amico defunto gli suggerisce un piano: si sostituisce al corpo di Faria nel sacco che ne contiene le spoglie e attende l'arrivo dei [[Becchino|becchini]], tenendo a portata di mano un coltello. Essi non si accorgono dello scambio, portano il sacco fuori dalla prigione e, legatogli una pietra ai piedi, lo gettano nel mare, il "cimitero" del Castello d'If. Per quanto sorpreso Dantès, che pensava di essere sepolto sotto terra, con il coltello riesce faticosamente a uscire dal sacco e tagliare la corda alle gambe, risalendo in superficie appena in tempo per non affogare.
 
=== Di nuovo marinaio ===
Vedendo che il [[mare]] minaccia tempesta Edmond si dirige a nuoto all'[[isola di Tiboulen]], dove aspetta un momento migliore per riprendere la fuga; il mattino dopo avvista una [[tartana]] genovese, la ''Giovane Amelia'', si tuffa in mare e appoggiato a una tavola di legno riesce a raggiungere l'imbarcazione. Il naviglio, con a bordo [[contrabbandieri]], accoglie Dantès, che riesce a entrare nell'equipaggio grazie alla sua bravura. Edmond, il 28 febbraio [[1829]], è finalmente libero:
 
{{quote|Erano passati 14 anni, giorno dopo giorno, da quando Dantès era stato arrestato.<br>Era entrato a 19 anni nel castello d'If, ne usciva a 33.<ref>''Ivi'', p. 208.</ref>}}
 
Giunto a [[Livorno]], dopo pochi giorni Edmond riparte per varie spedizioni, acquistando la fiducia di tutta la ciurma della ''Giovane Amelia'' e in particolare del giovane corso Jacopo. Durante questo periodo Dantès si rende sempre più conto di come la sua lunga esperienza in prigione lo abbia cambiato: sia fisicamente, dandogli vigore fisico e aspetto "vampiresco", sia mentalmente, dandogli una profondità e una ampiezza di conoscenza molto più grandi, e pure socialmente, dal momento che ora possiede un'immensa ricchezza. Tuttavia il cambiamento più grande è psicologico: da giovane idealista è diventato un uomo intenso, vicino all'ossessione per i suoi propositi di ripagare in natura ciò che hanno fatto a lui, vendicandosi.
 
=== Il tesoro degli Spada ===
[[File:Montecristo islet.jpg|350px|thumb|right|L'[[isola di Montecristo]]]]
Edmond coglie al volo l'occasione di una spedizione di [[contrabbando]] in cui si fa scalo all'[[isola di Montecristo]] per cercare il [[tesoro (preziosi)|tesoro]] indicato da Faria. Durante la sosta nell'isola Edmond cerca il tesoro e, una volta trovata traccia sicura del luogo dove è conservato, fa finta di farsi male cadendo da una sporgenza, in modo da essere lasciato per qualche giorno libero sull'isola per cercare il tesoro. Dopo affannose ricerche, finalmente Edmond trova l'apertura che dava accesso a un sotterraneo, all'interno del quale rinviene un [[baule (contenitore)|baule]], il favoloso tesoro di Guido Spada:
 
{{quote|Il forziere era diviso in tre scomparti.<br>Nel primo brillavano fulgidi [[Scudo (moneta)|scudi]] d'[[oro]] dai riflessi giallastri.<br>Nel secondo, lingotti mal bruniti e disposti in buon ordine, che avevano dell'oro solo il peso e il valore.<br>Nel terzo infine, pieno a metà, Edmond sollevò manciate di [[diamanti]], [[perla|perle]], [[rubino|rubini]] che, ricadendo gli uni sugli altri come cascate scintillanti, facevano il rumore della grandine sui vetri.<ref>''Ivi'', p. 233.</ref>}}
 
== La ricompensa ==
=== Il ritorno a Marsiglia e l'incontro con Caderousse ===
Quando la ''Giovane Amelia'' ritorna in [[Italia]], Dantès ha con sé alcune gemme con le quali si procura grandi liquidità: acquista così due [[imbarcazione|barche]], una per Jacopo (con la quale deve recarsi a Marsiglia per avere informazioni su coloro che amava), ed uno [[Panfilo|yacht]] per sé stesso con il quale prelevare indisturbato il tesoro dall'[[isola di Montecristo]].
 
Saputo della [[morte]] del padre e della scomparsa dell'amata Mercédès, Dantès torna a Marsiglia per ottenere ulteriori informazioni su di essi e sui responsabili del [[complotto]] di cui è stato vittima, e preparare così la sua vendetta. Si reca perciò all'[[albergo]] del [[Ponte del Gard|Ponte di Gard]], gestito, con scarso successo, da Gaspard Caderousse, a cui si presenta sotto la falsa identità dell'[[abate]] Busoni.
 
Edmond racconta al suo vecchio vicino di casa che Dantès, in punto di morte, aveva affidato all'abate la missione di regalare un preziosissimo [[diamante]], equamente diviso, al padre Louis, a Mercédès, a Fernand Mondego, a Danglars ed allo stesso Caderousse. I due cominciano così a parlare: Caderousse, sia per il desiderio di avere più parti possibili del preziosissimo diamante, sia per render onore al vero, racconta all'abate la storia del complotto, oltre che i destini degli altri quattro destinatari del lascito di Dantès.
 
Vinte le resistenze della moglie, la Carconta, e le personali paure di una vendetta da parte di Danglars e Fernand, diventati grandi e potenti personalità, Caderousse comincia il suo racconto. Il vecchio Louis Dantès, distrutto dal dolore, si era chiuso nella solitudine della sua camera, rifiutando di vedere chicchessia o di essere aiutato economicamente, fino, secondo il parere di Caderousse, a morire di fame. L'albergatore racconta poi per filo e per segno la storia del complotto.
 
Dopo aver ascoltato con dolore e odio la verità che già Faria gli aveva raccontato in prigione, l'abate Busoni continua a interrogare Caderousse, scoprendo che tutti coloro che lo hanno denunciato hanno avuto fortuna. Danglars, con speculazioni e fortunati [[investimenti]], è milionario, il più ricco [[banchiere]] di [[Parigi]] oltre che [[barone]]; Fernand Mondego, riverito come eroe di guerra, è divenuto [[conte]] e [[Pari di Francia]] ([[deputato]]), ed ha sposato Mercédès, dalla quale ha avuto un figlio: Albert. Invece Pierre Morrel, ex [[armatore]] del ''Pharaon'', dopo l'imprigionamento di Edmond ha subìto una serie di rovesci ed ora è sull'orlo del [[fallimento (diritto)|fallimento]].
 
Alla fine l'abate si accomiata da Caderousse donandogli il [[diamante]]: l'albergatore in fondo è già stato punito in qualche modo (la sua vita familiare ed economica non sono certo rosee), ed il suo ruolo nel complotto è stato marginale: è giusto che abbia una possibilità di redenzione (anche se l'avidità dell'uomo lo potrebbe portare alla rovina).
 
=== L'ufficio di de Boville ===
Il giorno dopo Dantès si presenta, sotto le sembianze dell'[[Inghilterra|inglese]] Lord Wilmore (primo commesso della casa Thomson e French di [[Roma]]) dal [[sindaco]] di [[Marsiglia]], dal quale apprende che Pierre Morrel, per quanto onesto e probo, è sull'orlo della [[bancarotta]] ed ha un grosso [[debito]] con il signor de Boville. Edmond si reca quindi nell'ufficio di de Boville, che altri non era che l'ispettore cui Dantès aveva chiesto aiuto quando era rinchiuso al Castello d'If. De Boville conferma di dover ricevere duecentomila [[Franco francese|franchi]] da Morrel, ma di riporre poche speranze sul pagamento dato che il ''Pharaon'' non è ancora giunto in [[porto]], e che senza i soldi del suo carico Morrel non potrà pagarlo. Lord Wilmore compra il [[credito]] da de Boville, e chiede un favore all'uomo, che ricopriva ancora l'incarico di ispettore delle prigioni: poter vedere i registri delle prigioni, con la scusa di consultare le note su Faria. Riesce anche a venire a sapere, con sua grande gioia, che la sua fuga dal [[Castello d'If]] è stata archiviata con la sua dichiarazione di morte. Nei registri Dantès trova la denuncia scritta da Danglars, di cui si appropria; scopre inoltre l'inganno tessuto da Villefort, come Faria aveva intuito, e come lui stesso, divenuto adesso Procuratore del Re, avesse sfruttato (dopo la caduta definitiva di Napoleone) la petizione di Morrel per evitare che Dantès uscisse di prigione.
 
=== La salvezza di Morrel ===
Dantès entra in casa Morrel sotto le mentite spoglie di Lord Wilmore, e scopre che la famiglia è ormai impoverita: due soli impiegati rimangono, Coclite, fedele contabile della famiglia, ed il giovane Emmanuel Herbault, innamorato della figlia dell'[[armatore]], Julie. La casa è ormai spoglia e pervasa da un'aria di tristezza. Mentre Morrel e Wilmore discorrono, giunge all'armatore la terribile notizia dell'affondamento del ''Pharaon'', che sancisce di fatto la [[bancarotta]] della ''Morrel e Figlio''.
 
Morrel si comporta comunque molto bene nei confronti dell'equipaggio sopravvissuto, anche se è costretto a licenziarli. Quando però Morrel rimane solo con il presunto inviato della Thomson e French scopre che quest'ultimo, rimasto suo unico creditore avendo rilevato i suoi [[debiti]] da de Bouville, ha deciso di offrigli una dilazione del pagamento di tre [[mese|mesi]].
 
Nei successivi tre mesi Morrel riesce, con fatica, a pagare tutte le cambiali e le spese previste in quel periodo, per quanto la fiducia dell'ambiente commerciale nei suoi confronti sia crollata e ad ogni fine del mese ci si aspetti il fallimento della casa. Morrel è sempre più depresso e preoccupato, non sa che Dantès, in nome di tutto quello che l'armatore aveva fatto per lui, della sua onestà verso amici e dipendenti, della sua lealtà, si sta preparando a tirarlo fuori dai guai, nascondendo la sua vera identità dietro lo pseudonimo di [[Simbad|"Sinbad il marinaio"]]. Morrel, come ultima risorsa, decide di chiedere un prestito a Danglars, anche in nome dei loro vecchi rapporti, ma il rifiuto del [[banchiere]] è un colpo durissimo alle speranza dell'uomo.
 
La situazione economica della casa ''Morrel e figlio'' ha le ore contate in vista della fatidica data del 5 settembre, quando Lord Wilmore verrà a riscuotere i 287.500 [[franchi]] che Pierre Morrel, nonostante gli sforzi, non ha. Anche Coclite è disperato perché conosce la situazione dei registri e la scadenza prossima della dilazione, mentre Julie Morrel e la madre richiamano a casa Maximilien, primogenito, per affrontare la situazione, e il giovane, brillante come il padre e con una sicura carriera [[militare]], si precipita a [[Marsiglia]]. Nel momento in cui il giovane varca la porta di casa un messaggero consegna a Julie un biglietto (il cui arrivo a Julie era stato preannunciato alla prima visita di Lord Wilmore), in cui la si invita, per il bene del padre, a recarsi in un certo luogo per ritirare una borsetta. Intanto Maximilien, appresa la gravità della situazione, si precipita dal padre, che trova indaffarato negli ultimi preparativi per suicidarsi. Pierre Morrel spiega che questa è l'unica soluzione rimastagli: solo il [[sangue]] avrebbe lavato il disonore della [[bancarotta]]. Egli ha fatto tutto ciò che era in suo potere, si è comportato sempre onestamente, non ha niente da rimproverarsi, ma ormai la situazione era compromessa. Il figlio in un primo momento vuole darsi la morte con il padre, ma poi viene convinto che rimanendo alla guida della casa potrà, forse, risollevare le sorti della ''Morrel e Figlio''. Maximilien lascia così il padre, che attende solo l'annuncio dell'arrivo di Lord Wilmore per spararsi. Mentre le lancette scorrono inesorabili, la voce piena di gioia della figlia Julie interrompe i suoi pensieri; la giovane porta al padre una borsa e gli mostra ciò che vi è dentro:
 
{{quote|Da una parte c'era la [[cambiale]] di duecentottantasettemilacinquecento [[franchi]], [[quietanza]]ta; dall'altra c'era un [[diamante]] della grandezza di una [[nocciola]], con queste tre parole scritte su un biglietto di [[pergamena]]: «[[Dote]] di Julie».<ref>''Ivi'', p. 298.</ref>}}
 
Morrel non si rende conto ancora di quello che sta accadendo, quando un annuncio giunge dalle scale: il ''Pharaon'' giunge in [[porto]]! Incredulo Morrel si precipita al porto, dove nello stupore di migliaia di persone, arriva una [[nave]] recante la scritta "Pharaon: Morrel e Figlio di [[Marsiglia]]", con a bordo la ciurma del ''Pharaon'' andato perduto ed un ricco carico nelle [[stive]].
 
La famiglia Morrel passa così dal [[dolore]] alla [[gioia (emozione)|gioia]], mentre in disparte [[Sinbad il marinaio]], alias [[Edmond Dantès]], assiste alla scena per poi salpare sul suo [[Panfilo|yacht]], dove Jacopo lo attende.
 
Chi doveva è stato ricompensato, adesso è il momento della vendetta:
 
{{quote|E ora – disse l'uomo sconosciuto – addio bontà, umanità, riconoscenza... Addio a tutti i sentimenti che allargano il cuore!... Mi sono sostituito alla [[Provvidenza]] per ricompensare i buoni... che il [[Dio]] vendicatore mi ceda il suo posto per punire i malvagi!<ref>''Ivi'', p. 300. Il passo in cui Edmond nomina la «Provvidenza» e «Dio vendicatore» è censurato nella maggioranza delle traduzioni italiane.</ref>}}
 
=== Franz d'Epinay e Sinbad il marinaio ===
Il romanzo riprende a narrare facendo un salto temporale in avanti di dieci anni dagli eventi narrati, anni che Dantès trascorre viaggiando, soprattutto in Oriente, per raccogliere tutte le informazioni necessarie alla sua vendetta.
 
Primi [[mese|mesi]] dell'anno [[1838]]: il barone Franz d'Epinay e il visconte Alberto de Morcerf (figlio di Mercédès e Fernand Mondego, conte de Morcerf) stabiliscono di passare il [[carnevale]] a [[Roma]]: poiché manca ancora del tempo a tale data, Franz compie alcuni viaggi nelle isole del [[Mar Tirreno]], ed infine sbarca a [[Isola di Montecristo|Montecristo]]. Qui incontra Dantès, che si presenta a lui come Sinbad il marinaio, in compagnia di alcuni banditi; Dantès lo invita a cena nella sua lussuosissima [[grotta]], in un'atmosfera da ''[[Mille e una notte]]'', con il muto servitore Alì, raffinatissima tappezzeria, [[hashish]] e piatti prelibati. I due parlano: Sinbad descrive se stesso come un [[filantropo]] molto particolare che non disdegna di dare una mano a coloro che sono in difficoltà. Così si descrive:
 
{{quote|Io! Conduco la vita più felice che conosca, una vera vita da [[pascià]]; sono il re del [[creato]]: se mi piace un luogo, mi fermo; se mi annoio, riparto; sono libero come un [[uccello]], come lui ho le [[ala (zoologia)|ali]]; le persone che ho intorno mi obbediscono a un solo cenno. Di tanto in tanto mi diverto a prendermi gioco della giustizia umana sottraendole un bandito che sta cercando, un criminale che insegue. Poi, ho una mia giustizia personale, bassa e alta, senza proroghe né appello, che condanna o assolve, e che dipende soltanto da me.<ref>''Ivi'', p. 318. Anche in questo caso, il riferimento al «re del creato» è censurato in molte traduzioni.</ref>}}
 
Al mattino Franz non trova più colui che lo aveva ospitato, solo scorge il suo yacht allontanarsi all'orizzonte.
 
=== Le peripezie romane ===
A [[Roma]] Franz e Albert si incontrano e alloggiano all'[[albergo]] Londra, in attesa dell'inizio del [[carnevale]]; dopo aver visitato la [[Basilica di San Pietro]], i due vogliono ammirare il [[Colosseo]], ma il proprietario dell'albergo li mette in guardia dai briganti che infestano le strade nei pressi del monumento. Tra essi c'è il temibile Luigi Vampa, alla cui storia i due giovani si mostrano interessati, cosicché l'albergatore gliela narra. Con sua gran sorpresa Franz scopre come Vampa in gioventù avesse incontrato Sinbad il marinaio, proprio colui che gli aveva fatto da anfitrione a [[Isola di Montecristo|Montecristo]]. Finito il racconto Franz ed Albert si recano in visita al [[Colosseo]]: qui Franz assiste inavvertitamente all'incontro tra Luigi Vampa e Sinbad, dove quest'ultimo promette di salvare dal patibolo un amico del [[brigante]], sfruttando le sue conoscenze. La sera successiva Franz e Albert si recano a [[teatro]], e mentre assistono alla ''[[Parisina d'Este]]'' di [[Donizetti]], lo sguardo di Franz è attratto da una giovane e bellissima donna dai lineamenti greci, seduta in un palco: alle sue spalle, nell'ombra, si trovava Sinbad il marinaio. Durante i preparativi per il carnevale i due giovani fanno la conoscenza del misterioso ed enormemente ricco e aristocratico Conte di Montecristo, così si faceva chiamare Sinbad il marinaio. Il Conte diventa loro amico, aiutandoli a passare con spensieratezza il carnevale romano, offrendo loro cene e passaggi in carrozza. La sera stessa in cui si chiude il carnevale, Albert si reca ad incontrare una donna che durante i giorni passati aveva dimostrato interesse per lui, sperando in un'avventura a lieto fine. Purtroppo per lui la donna era Teresa, compagna di Luigi Vampa, che in occasione dell'incontro lo fa rapire, e manda la richiesta di riscatto a Franz:
 
{{quote|«Caro amico, appena ricevuta la presente abbiate la compiacenza di prendere dal mio portafogli, che troverete nel cassetto quadrato del secrétaire, la lettera di credito: se non bastasse, unite la vostra. Correte da Torlonia, ritirate subito quattromila piastre e consegnatele al latore della lettera. È urgente che questa somma mi sia inviata senza alcun ritardo.<br>Non insisto ulteriormente, contando su di voi come voi potreste contare su di me.<br>Il vostro amico,<br>
 
Albert di Moncerf<br>
''P.S. I believe now the italian banditi.''»<br>
Sotto queste righe erano scritte da una mano sconosciuta le seguenti parole italiane:<br>
«Se alle sei della mattina le quattromila piastre non sono nelle mie mani, alle sette il conte Alberto avrà cessato di vivere.<br>
Luigi Vampa»<ref>''Ivi'', pp. 418-9.</ref>}}
 
Il giovane barone d'Epinay, non riuscendo a raggranellare la somma richiesta, chiede aiuto al Conte di Montecristo, che sapeva in buoni rapporti con il bandito avendo assistito all'incontro fra i due al Colosseo. Informatosi dal messaggero che aveva consegnato la richiesta di riscatto, lo stesso salvato da Dantès dal patibolo, il Conte di Montecristo si reca insieme a Franz nelle [[catacombe di Roma|catacombe di San Sebastiano]], dove si rifugiava Vampa con la sua banda. Là riesce facilmente ad ottenere la liberazione del giovane Morcerf.
 
L'indomani, poiché Albert deve tornare a [[Parigi]], Dantès si accomiata dai due giovani, chiedendo ad Albert un favore: quando verrà a Parigi gradirebbe essere introdotto alle alte personalità della città, dato che laggiù non era conosciuto. Albert accetta con entusiasmo la proposta, e dà appuntamento al Conte per il 21 maggio di quell'anno nella sua dimora.
 
== Vendetta ==
=== La colazione in casa de Morcerf ===
21 maggio [[1838]]: quasi dieci anni dopo il suo ritorno a [[Marsiglia]], Dantès inizia a mettere in atto il suo piano di vendetta. Con la solita falsa identità del [[Conte]] di [[Isola di Montecristo|Montecristo]], si trasferisce a [[Parigi]]. Il primo evento mondano è la mattina stessa, a colazione da Albert de Morcerf, assieme a Lucien Debray, il signor Beauchamp, il signor Château-Renaud e Maximilien Morrel. Durante il pasto Dantès riesce a tessere i primi buoni rapporti con gli altri commensali, sfruttando, adesso come in seguito, la sua notevole [[cultura]] ([[arte]], [[chimica]], [[storia]]...) e la sua abilità retorica. Riesce inoltre ad ottenere preziose informazioni, quali il prossimo [[matrimonio]] del giovane de Morcerf con la figlia di Danglars, Eugenie, e la già avvenuta unione tra Emmanuel Herbault e Julie Morrel.
 
Rimasto solo con il Conte, Albert lo introduce ai due genitori, Fernand Mondego e Mercédès: mentre la [[Catalogna|catalana]] sembra riconoscere Edmond, Mondego no, anzi ne ha un'ottima impressione, anche grazie alle lusinghe che il Conte gli fa.
 
=== Il racconto di Bertuccio ===
Edmond si reca insieme al suo intendente corso, Giovanni Bertuccio, nella casa che ha acquistato ad Auteuil: qui il servitore è preso dal panico. Così, costretto dal Conte a raccontare il perché del suo terrore, inizia una lunga storia. Siamo nel [[1815]]: il fratello di Bertuccio parte per la guerra; dopo Waterloo rimane senza soldi, così Bertuccio parte dalla Corsica e si reca a [[Nîmes]] per aiutarlo, ma al suo arrivo scopre che è stato assassinato. Si rivolge perciò al procuratore del re della [[città]], Gérard de Villefort, che si era fatto trasferire da [[Marsiglia]] dopo i fatti che ben conosciamo; il [[magistrato]] si rifiuta di aiutare Bertuccio a fare giustizia, sostenendo che l'uccisione di un soldato bonapartista da parte dei sostenitori del [[re]] è cosa normalissima data la situazione. Infuriato dall'atteggiamento di Villefort, Bertuccio promette che lo ucciderà. Un giorno, il 27 settembre [[1817]], Villefort si reca in una casa di Auteuil (la stessa acquistata da Dantès) per incontrare una donna (che scopriremo essere la moglie di Danglars, all'epoca però sposata con un certo barone Louis de Nargonne), con cui aveva una storia e da cui stava per avere un figlio: mentre Villefort esce di casa per sotterrare una cassetta in giardino, Bertuccio esce dal nascondiglio e lo pugnala. Poi, aperta la cassetta, vede che dentro vi è un bambino: Villefort stava infatti seppellendo suo figlio che credeva fosse nato morto, ma Bertuccio riesce a rianimarlo e, mentre fugge, lo lascia ad un ospizio.
 
Tornato in [[Corsica]] dalla cognata, Bertuccio le racconta tutta la storia, ed ella decide di riprendersi il figlio di Villefort per allevarlo come fosse suo (sotto il nome di Benedetto), mentre Bertuccio riprende la sua occupazione di [[Contrabbando|contrabbandiere]]. Un giorno il carico di contrabbando viene intercettato dai doganieri, e Bertuccio fugge nei pressi dell'albergo del Ponte di Gard, gestito da Caderousse. È la sera del 3 giugno [[1829]]: Caderousse è appena venuto in possesso, tramite l'abate Busoni/Edmond Dantès, del diamante e ha fatto venire a casa sua un gioielliere per venderlo. Bertuccio assiste alla vendita del [[diamante]], che però scontenta la cupidigia di Caderousse e della moglie. Costretto dal maltempo a passare la notte nell'[[albergo]], il [[gioielliere]] viene assassinato e la moglie di Caderousse, la Carconta, viene uccisa, nella colluttazione, da un colpo di pistola. L'albergatore fugge all'arrivo dei gendarmi, che invece trovano Bertuccio e lo arrestano per l'assassinio.
 
Bertuccio racconta tutta la verità, ma sarà solo l'intervento dell'[[abate]] Busoni che, avvalorando la sua storia, permetterà la cattura di Caderousse. Dantès, nel ruolo del religioso, raccoglie la confessione dei crimini del corso, e decide di farlo entrare al servizio del Conte di [[Isola di Montecristo|Montecristo]]. La storia prosegue: Benedetto, ormai adolescente, è un ragazzo cattivo, presuntuoso e avido, che tormenta la [[cognata]] di Bertuccio, approfittando dell'assenza di quest'ultimo, con richieste di denaro. L'autorità della povera donna non vale alcunché, perché Benedetto è a conoscenza che i due corsi non sono i suoi veri genitori. All'ennesimo rifiuto di fronte alle continue richieste di soldi, Benedetto si reca nottetempo con due compari in casa e tortura la donna per ottenere il [[denaro]]; durante la lotta l'abitazione prende [[fuoco]], i tre fuggono con il [[denaro]] e lasciano bruciare la poverina dentro la [[casa]]. Al ritorno dalla [[prigione]] Bertuccio trova la cognata morta e Benedetto sparito; distrutto, decide di entrare al servizio del Conte.
 
Finita la storia, il Conte consola Bertuccio: la verità ha fatto sparire i suoi dubbi su di lui, mentre le informazioni che ha appreso dal terribile racconto serviranno di certo per la vendetta.
 
=== Gli incontri con Danglars e Villefort ===
Montecristo incontra Danglars, divenuto un ricchissimo [[banchiere]]: Dantès stupisce il [[barone]] con la sua parlantina; in seguito i due discutono sulla richiesta ricevuta da Danglars dell'apertura di un credito illimitato sulla sua casa in favore del Conte. All'inizio Danglars è restio, ma la ricchezza apparentemente infinita del [[Conte]], assieme al voler mantenere il suo prestigio, gli fanno cambiare idea. Il conte riesce ad estendere il suo credito fino a 6 milioni di [[franchi]]. Dopo aver discusso d'affari Danglars presenta ad Edmond la moglie, Hermine, in compagnia di Lucien Debray (suo amante), i quali, come tutti, rimangono stupiti dall'uomo.
 
Un incidente a cavallo, abilmente orchestrato da Edmond, permette al Conte di Montecristo di guadagnare la riconoscenza di Héloise de Villefort, moglie del procuratore del re, e madre del secondo figlio di Gérard, lo scalmanato Édouard. Ben presto quindi Gérard de Villefort si presenta in casa del Conte di Montecristo: i due iniziano a parlare di [[filosofia]] e Dantès asserisce di essere investito di una specie di "missione divina", stupendo il [[magistrato]], non preparato ad una situazione del genere:
 
{{quote|Io sono uno di quegli esseri eccezionali, sì, signore, e credo che fino a oggi nessun uomo si sia trovato in una condizione simile alla mia. [...] Il mio regno è grande come il [[mondo]] [...]: io sono [[cosmopolitismo|cosmopolita]]. Nessun paese può dire di avermi visto nascere. [[Dio]] solo sa quale contrada mi vedrà morire. Adotto tutti i costumi, parlo tutte le lingue. [...] Dunque capirete che non essendo di nessun paese, non chiedendo protezione a nessun governo, non riconoscendo nessun uomo per mio fratello, non uno solo degli scrupoli che fermano i potenti, non uno solo degli ostacoli che paralizzano i deboli, può fermarmi o paralizzarmi. Ho soltanto due avversari, non dirò due vincitori perché riesco a sottometterli con un po' di tenacia: la distanza e il [[tempo]]. Il terzo, e il più terribile, è la mia condizione di uomo mortale. Soltanto questa può fermarmi nel cammino che percorro, e prima che abbia raggiunto il mio obiettivo; tutto il resto, l'ho calcolato. I cosiddetti capricci della fortuna, cioè la rovina, l'imprevisto, l'eventualità, li ho tutti previsti; e se qualcosa può colpirmi, niente può abbattermi. A meno che non muoia, sarò sempre ciò che sono.<ref>''Ivi'', p. 558.</ref>}}
 
Dopo l'incontro con Villefort, Dantès si reca nella casa della famiglia Morrel, per vedere come erano andate le cose in seguito alla salvezza della ''Morrel e Figlio'' ad opera di [[Sinbad il marinaio]]: Julie Herbault ed Emmanuel Herbault sono felicemente sposati; il signor Morrel è morto lasciando l'azienda con ottimi [[Bilancio d'esercizio|bilanci]], anche se poi il genero e la figlia l'hanno venduta; infine Maximilien Morrel ha un'ottima posizione nell'[[esercito]] ed è innamorato di Valentine de Villefort che, pur ricambiandolo, è promessa (per ferrea volontà del padre Gérard) al [[barone]] Franz d'Epinay. La povera giovane non ha amici, il padre non la considera, mentre la matrigna Héloise è invidiosa del fatto che erediterà un grande patrimonio a discapito del figlio Édouard. Unica sua consolazione è la presenza del nonno, Noirtier de Villefort, rimasto però muto e paralizzato in seguito a un colpo apoplettico.
 
=== Cattivi investimenti e fantasmi del passato ===
Nei primi giorni a [[Parigi]] il [[Conte]] di [[Isola di Montecristo|Montecristo]] è riuscito a fare colpo sull'alta società, e si è facilmente procurato le informazioni necessarie sui suoi nemici. Dopo aver conquistato la fiducia di Gérard de Villefort e della moglie, dopo aver stretto l'accordo con Danglars, essersi guadagnato la riconoscenza della consorte, e dopo aver intessuto buoni rapporti con i Morcerf ed i Morrel, Dantès può proseguire nel suo piano di vendetta.
 
Durante un incontro con la signora Villefort, Edmond le fornisce la ricetta di un potente [[veleno]] che non lascia tracce, a cui la donna sembrava molto interessata. Intanto la situazione in casa Villefort si evolve: il vecchio Noirtier, pur di non far [[matrimonio|sposare]] Valentine a Franz, provvede, nel suo [[testamento]], a diseredare la nipote nel caso che le nozze si celebrino. Gérard però è inflessibile e prosegue nell'intento di voler maritare i due, con grande dispiacere della moglie.
 
Nel contempo Edmond assolda un italiano ed un giovane, che altri non è che Benedetto, figlio di Gérard de Villefort e Hermine Danglars. Per i due, dietro compenso, il Conte crea le false identità del maggiore Bartolomeo Cavalcanti e del figlio Andrea, sostenuti economicamente, nella loro finzione, dallo stesso Conte.
 
Dantès organizza poi un ricevimento nella casa di Auteuil invitando Morrel, i Danglars, i Villefort ed i Cavalcanti. Durante la serata riesce ad instillare il germe della paura in Villefort e nella signora Danglars, riferendo tra l'altro di aver trovato nel [[giardino]] il [[cadavere]] di un [[neonato]]. Villefort però aveva già scoperto da diversi anni che il figlio era sopravvissuto, anche se ne aveva perso le tracce: dunque il Conte di Montecristo non era una figura amica, bensì celava un segreto obiettivo, che il [[magistrato]] si impegna a scoprire. Purtroppo per lui gli incontri parigini con l'[[abate]] Busoni e Lord Wilmore (in entrambi i casi Edmond abilmente camuffato) non gli forniscono informazioni utili.
 
Nella stessa sera della festa ad Auteuil Andrea Cavalcanti viene fermato per strada da Caderousse, che aveva riconosciuto in lui l'ex compagno di carcere Benedetto e coglieva l'occasione per ricattarlo. Come facevano i due a conoscersi? Dumas ci spiega che al tempo del processo istruito contro Caderousse per l'omicidio del gioielliere, viene riconosciuto come esecutore materiale del delitto la moglie Carconta, rimasta poi uccisa nella lotta. Caderousse viene condannato ai lavori forzati a vita. Trasferito al carcere di [[Tolone]], lì conosce Benedetto, un prigioniero che diventa suo compagno di catena. Edmond Dantès sa molto bene che la libertà di Benedetto è necessaria per la piena riuscita del suo piano di vendetta. Così, travestito da Lord Wilmore, consegna una lima ai due prigionieri che prontamente usano per segare la catena e fuggire poi a nuoto (in questo modo Dantès concede l'ennesima possibilità di riscatto a Caderousse).
 
Intanto Dantès manipola, con astuti stratagemmi, il [[mercato azionario]] e inizia un'opera di distruzione del patrimonio di Danglars. Preoccupato per le sue finanze, Danglars medita di far sposare Eugénie (in realtà già promessa ad Albert de Morcerf) ad Andrea Cavalcanti che, a dire del Conte, è portatore di una ingente fortuna famigliare. Edmond inoltre afferma di aver udito alcune voci poco chiare su presunte malefatte compiute da Fernand, il conte de Morcerf, quando prestava servizio in Grecia, spingendo così Danglars a fare ricerche su questo evento. Inoltre il crollo economico incrina ancora di più la relazione tra Danglars e la moglie, a cui il [[banchiere]] rinfaccia anche la relazione con Debray.
 
=== I dubbi su Morcerf ed il terzo avvelenamento ===
Mentre Villefort non riesce a capacitarsi del perché il Conte di Montecristo voglia rovinare la sua posizione con la storia del figlio illegittimo avuto da Hermine Danglars, giunge a casa Villefort la signora di S. Méran. I [[marchese|marchesi]] di S. Méran erano giunti a Parigi da Marsiglia per concludere il matrimonio della nipote Valentine con Franz d'Epinay, ma durante il viaggio il marchese era morto. A poche ore dalla firma del contratto matrimoniale, quando Valentine e Maximilien Morrel già si preparavano alla fuga insieme per non essere separati, la signora di S. Méran muore, in circostanze simili al marito. Stavolta però il signor d'Avrigny, il [[medico]] di famiglia che era in casa Villefort, comunica a Gérard i suoi forti sospetti sulla tesi dell'avvelenamento. In seguito ai funerali dei S. Méran, Villefort cerca di concludere al più presto il contratto di [[matrimonio]] di Valentine, ma un nuovo colpo di scena sconvolge i suoi piani. Il signor Noirtier rende nota, alla presenza di Franz, Gérard, Valentine e altri, il resoconto della riunione bonapartista del 5 febbraio 1815, quella che seguì la morte del generale d'Epinay, il padre di Franz. Dal documento si evince come il generale fosse stato ucciso in [[duello]] dal presidente del comitato bonapartista; su precisa domanda di Franz, Noirtier conferma di essere lui l'assassino: a quel punto è Franz a rinunciare al matrimonio con Valentine.
 
Intanto il signor Danglars è sempre più propenso a dare in sposa Eugénie ad Andrea Cavalcanti. Rompe così l'accordo con Morcerf, causando la rabbia di Fernand su cui, come riferisce a Montecristo, ha ricevuto infauste notizie a proposito di un affare a [[Giannina]], in [[Grecia]]. Albert stesso viene a conoscenza della storia: Dantès gli presenta infatti Haydée, che gli narra la storia della caduta (e morte) del padre, il [[pascià]] [[Alì Pascià di Tepeleni|Alì-Tebelen di Giannina]], grazie al tradimento di un [[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] [[Francia|francese]] in cui il padre aveva riposto grande fiducia. Il Conte di Montecristo fa omettere però il nome di Morcerf nel racconto della giovane [[Grecia|greca]], lasciando il dubbio in Albert. In quelle ore appare sul giornale gestito da Beauchamp un trafiletto:
 
{{quote|Ci scrivono da Giannina.<br>Siamo venuti a conoscenza di un avvenimento finora ignorato o almeno inedito: le fortezze che difendevano la città furono vendute ai turchi da un ufficiale francese nel quale il [[visir]] Alì Tebelen aveva riposto tutta la sua fiducia, e che si chiamava Fernand.<ref>''Ivi'', pp. 892-3.</ref>}}
 
Albert, infuriato, sfida a duello Beauchamp per difendere l'onore del padre, ma il [[giornalista]] prende tempo in attesa di avere maggiori informazioni sull'accaduto.
 
In casa Villefort la situazione è mutata nuovamente: dopo la confessione di Noirtier dell'omicidio del padre di Franz e il progetto di matrimonio fallito, Valentine viene reinserita nel [[testamento]] del nonno. Valentine è nuovamente destinata ad ereditare l'intera fortuna di suo nonno e dei genitori della madre (la famiglia Saint-Méran). Héloise, che cerca fortuna per suo figlio Édouard, non perde tempo. Dopo aver avvelenato mortalmente i Saint-Méran, cerca di assassinare Nortier (per far ereditare tutto a Valentine e poi ucciderla lasciando il patrimonio a suo figlio), ma il suo servo beve accidentalmente il [[veleno]] e muore. L'omicidio però viene scoperto dal [[dottore]], il signor d'Avrigny, che spiega a Villefort la situazione, incolpando la figlia Valentine: il [[magistrato]], sconvolto, supplica l'uomo di tenere nascosto il triplice assassinio ancora per qualche tempo.
 
=== La fine di Caderousse ===
Uscito dalla casa di Danglars, dopo aver ottenuto dal banchiere la sicurezza sul matrimonio con Eugénie, Andrea Cavalcanti/Benedetto viene a sapere che Caderousse lo vuole vedere: i due parlano a lungo, e Gaspard, avido, gli dice che i soldi che gli dava mensilmente non sono più sufficienti. Caderousse ha saputo inoltre del suo prossimo [[matrimonio]] con Eugénie Danglars, e quindi sa che può alzare il tiro nelle sue richieste di denaro. Andrea gli racconta di essere convinto che il suo vero padre sia il [[Conte]] di [[Isola di Montecristo|Montecristo]], che lo mantiene come Andrea Cavalcanti, dopo averlo affidato al [[maggiore]] Cavalcanti di cui non è figlio. Caderousse è assai interessato alla fortuna del Conte, e si fa descrivere la casa dove alloggia, chiaramente per compiervi un furto. La sera del giorno successivo Caderousse penetra in casa di Montecristo, che però è là presente assieme al servitore muto Alì, avvisato da un biglietto anonimo (scritto ovviamente da Benedetto). Edmond, sotto le mentite spoglie dell'[[abate]] Busoni, coglie il ladro in flagrante. Caderousse chiede pietà a Edmond, che gli rimprovera di aver sempre seguito la via sbagliata tutte le volte che la fortuna lo aveva tratto dai guai: sia dopo il regalo del [[diamante]] da parte di Busoni sia dopo la liberazione (ad opera di Lord Wilmore) dalla [[prigione]], Caderousse si era dato ad azioni criminali. Alla fine Edmond lascia andare il ladro, sapendo che probabilmente sarebbe caduto vittima di un attentato da parte di Benedetto, che stava appostato fuori casa. Appena uscito dalla villa, infatti, Caderousse viene pugnalato dal giovane. Dantès soccorre Caderousse in fin di vita, riesce a fargli firmare la [[denuncia]] contro Benedetto, e un istante prima che spiri gli rivela la sua vera identità, ottenendo il sincero pentimento da parte del malfattore.
 
=== Il processo a Mondego ===
Beauchamp, di ritorno da Giannina, si reca a casa di Albert con un documento che provava il tradimento del padre:
 
{{quote|Albert aprì il foglio: era un attestato in cui quattro notabili di Giannina dichiaravano che il [[colonnello]] Fernand Mondego, colonnello istruttore al servizio del [[visir]] Alì Tebelen, aveva ceduto il castello di Giannina dietro un compenso di duemila borse.<br>Le firme erano legalizzate dal console.<ref>''Ivi'', p. 959.</ref>}}
 
Albert cade nello sconforto, ma Beauchamp, in nome della loro amicizia, promette di tenere il segreto su ciò che ha scoperto e permette all'amico di bruciare il foglio, unica prova.
 
Albert e il Conte di Montecristo partono per un breve periodo lontano da [[Parigi]], in Normandia, ma il loro soggiorno viene interrotto dalla notizia della pubblicazione dello scandalo; su un giornale si leggeva infatti:
 
{{quote|Quell'[[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] francese al servizio di Alì, [[pascià]] di Giannina, di cui parlava tre settimane fa il giornale «L'Impartial», e che non solo vendette ai turchi i castelli di Giannina ma per di più vendette loro il suo benefattore, si chiamava effettivamente Fernand in quell'epoca, come ha scritto il nostro onorevole collega; in seguito aggiunse al suo nome di battesimo un titolo nobiliare e un nome di terra.<br>Oggi si chiama signor conte di Moncerf ed è membro della Camera dei pari.<ref>''Ivi'', p. 973.</ref>}}
 
Albert si precipita a [[Parigi]] a casa di Beauchamp, e l'amico gli narra gli ultimi avvenimenti: il dossier su Morcerf era stato portato alla redazione di un importante giornale da un uomo venuto da Giannina, il quale aveva fatto intendere di essere pronto a rivolgersi ad un'altra testata in caso di rifiuto di pubblicazione. La notizia si era sparsa velocemente, arrivando alla Camera dei pari dove, in presenza del conte Morcerf, era stato chiesto ed ottenuto un [[processo (diritto)|processo]] per stabilire la verità. Il racconto di Beauchamp prosegue: la sera stessa il processo ha inizio e Fernand tesse un'[[apologia]] che, grazie alla sua parlantina, riesce a convincere molti membri della commissione, già ben disposti in suo favore. Quando ormai la situazione sembra volgere al meglio per Morcerf, una lettera che annuncia una testimonianza diretta dei fatti viene posta all'attenzione del presidente della commissione. La commissione decide di ascoltare la testimonianza. Haydée, con sgomento di Morcerf, si presenta alla commissione, portando prove inconfutabili della sua identità [[Monarchia|regale]]. Inizia poi a raccontare la sua storia, partendo dal tradimento di Fernand, l'uccisione del padre, la sua vendita e quella di sua madre come schiave, fino al momento in cui venne comprata dal Conte di Montecristo al mercato degli [[schiavismo|schiavi]] di [[Costantinopoli]]. Nonostante Fernand si rifiuti di riconoscere Haydée, lei accusa davanti alla commissione il conte de Morcerf, [[reo]] di [[assassinio]], tradimento e menzogna. Messo alle strette, Mondego si rifiuta di rispondere e scappa via dalla sala come un pazzo. Viene emessa dunque la sentenza:
 
{{quote|«Signori – disse il presidente quando fu ristabilito il silenzio, – ritenete il conte di Moncerf colpevole di fellonia, di tradimento e di indegnità?»<br> «Sì» risposero con voce unanime tutti i membri della commissione d'inchiesta.<ref>''Ivi'', p. 987.</ref>}}
 
=== I Morcerf contro Montecristo ===
Terminato il racconto, Albert desidera compiere vendetta contro colui cha ha scatenato questo [[inferno]] contro il padre: su indicazione di Beauchamp si reca da Danglars, il quale gli dice di aver chiesto informazioni su Morcerf a Giannina in seguito ad un dubbio instillatogli dal [[Conte]] di [[Isola di Montecristo|Montecristo]]. Allora Albert raggiunge il conte all'[[Opéra National de Paris|Opéra]], lo incolpa per la rovina di suo padre e pubblicamente lo sfida a [[duello]] per il mattino successivo: la rabbia di Albert si scontra con la placidità del Conte, sicuro della vittoria e ben intenzionato ad uccidere il giovane, fino a poche ore prima suo amico. Mercédès, che ha seguito il figlio a [[teatro]], si reca segretamente a casa del Conte di Montecristo e, affrontandolo come Edmond Dantès (era l'unica ad averlo riconosciuto), gli chiede di risparmiare Albert, in nome di quell'amore che un tempo li legava. Durante questo colloquio Edmond le rivela la verità sul suo arresto e sull'imprigionamento, le spiega che il suo compito adesso è vendicarsi per quei quattordici anni di [[prigione]], di dolore e di sofferenze. Ma alla fine il Conte cede davanti alle richieste di colei che ha tanto amato: affronterà dunque Albert in duello, ma con l'intento di farsi uccidere. Edmond prepara tutto, scrive il [[testamento]], dice addio a Haydée, si congeda da amici e servitori. Il mattino dopo, sul campo del duello e alla presenza di testimoni, inaspettatamente Albert si scusa pubblicamente con il Conte; Mercédès infatti, per salvare la vita ad Edmond, aveva rivelato tutta la verità al figlio.
 
Albert e Mercédès progettano poi di abbandonare la loro casa e di partire per ricostruirsi una vita. Mentre i due stanno facendo i preparativi per la partenza, il [[conte]] Morcerf, ormai caduto in disgrazia, si reca da Montecristo per affrontarlo. I due parlano, ed Edmond si rivela a Morcerf come Dantès: sconvolto, Fernand fugge via ma, arrivato alla sua casa, vede il figlio e la moglie che se ne vanno senza un saluto. Distrutto per la perdita di tutto ciò che aveva, Fernand si spara. Albert e Mercédès decidono di rifiutare l'eredità loro spettante (che viene donata in beneficenza) e si risolvono di alloggiare per qualche giorno in un piccolo albergo, poi decidono il da farsi: Albert partirà per l'[[Africa]] come [[soldato]] affinché possa ricostruire il suo onore sotto il nome di Herrera (il cognome da nubile di sua madre), mentre Mercédès tornerà ad una vita solitaria a [[Marsiglia]] nella casa del vecchio padre di Edmond Dantès, donatale da quest'ultimo.
 
=== Un matrimonio all'aria ===
Nello stesso periodo Héloise cerca di concludere il suo piano diabolico: tenta di uccidere Valentine, facendo in modo che Édouard riceva tutta l'[[eredità]]. Durante una visita a casa di Morrel la giovane viene presa dagli stessi attacchi che il [[veleno]] della signora Villefort procurava. Morrel si precipita da Montecristo, mentre Villefort va a chiedere aiuto al [[dottore]] d'Avrigny. Edmond dice a Morrel di essere a conoscenza del dramma mortale che colpisce la famiglia Villefort, e di esserne indifferente; quando però vede la disperazione del giovane e viene a sapere del suo [[amore]] per Valentine, lo assicura che farà di tutto per risolvere la situazione. Intanto a casa Villefort ci sono buone notizie: Valentine è ancora viva. Come Noirtier fa capire a d'Avrigny, egli da tempo aveva intuito che avrebbero avvelenato la nipote, e fino a quel momento era riuscito a salvarla dandole ogni giorno un poco della sostanza mortale, neutralizzandone così parzialmente gli effetti.
 
Intanto Danglars è sull'orlo della rovina, l'unico modo per uscirne è dare in sposa Eugénie ad Andrea Cavalcanti, anche se la giovane non vuole, noncurante della distruzione del benessere della famiglia (anche se sa che la madre ha raggranellato abbastanza per tirare avanti). Infatti tutto quello che rimane a Danglars è una buona reputazione e 5.500.000 [[franchi]], di cui 5.000.000 da rendere a degli ospizi. Per questo motivo Danglars vuole dare la figlia in moglie al "principe" Cavalcanti: la dote in denaro che avrebbe ricevuto avrebbe di certo risollevato le sue finanze. Dietro alle pressanti richieste del padre, Eugénie accetta di sposare Cavalcanti, o almeno così gli fa credere. Qualche giorno dopo gran parte della [[Parigi]] che conta è a casa Danglars per assistere alla firma del contratto di [[matrimonio]] tra Eugénie ed il [[principe]] Andrea Cavalcanti. Al suo arrivo nella casa il [[Conte]] di [[Isola di Montecristo|Montecristo]] racconta, mentre i preparativi per il contratto stanno per essere ultimati, che aveva fornito al Procuratore Villefort delle nuove prove sull'omicidio di Caderousse; sentendo questa notizia Andrea Cavalcanti si dilegua (verrà però catturato la mattina dopo). Pochi istanti dopo i [[gendarmi]] irrompono in casa Danglars per arrestare Andrea, ovvero Benedetto, spiegando che si tratta di [[Lavoro forzato|forzato]] fuggito dalla [[prigione|galera]], ora accusato dell'omicidio di Caderousse. Approfittando della confusione generale Eugénie, assieme alla sua amante lesbica d'Armilly, fugge via dalla [[Francia]] in panni maschili per vivere finalmente secondo i suoi desideri.
 
In una sera Danglars è rovinato: ha perso la figlia e il matrimonio che doveva risollevare le sue finanze.
 
=== Il funerale e il fallimento ===
La signora Danglars si reca da Villefort per chiedergli se poteva rinviare il [[processo (diritto)|processo]] di Benedetto/Andrea Cavalcanti, per poter aver tempo di risistemare la situazione famigliare, ma il procuratore del [[re]] è inamovibile.
 
Montecristo affitta (sotto le mentite spoglie dell'[[abate]] Busoni) una casa confinante con quella dei Villefort e sorveglia la stanza di Valentine, impedendo più volte che Héloise de Villefort la avveleni: si introduce infatti nella stanza e sostituisce le bevande mortali con sostanze benefiche. Una notte Edmond si rivela a Valentine, le fa scoprire l'identità del suo assassino e la rassicura sul fatto che presto tutti i problemi saranno risolti. Poi fa bere alla giovane una mistura che la fa cadere in un coma indotto: in questo modo tutti, compresa Héloise, credono che sia morta. La notizia della [[morte]] getta nella disperazione Morrel, Noirtier e Villefort; Morrel, disperato, chiede a gran voce che Villefort trovi l'assassino. Noirtier rivela al figlio l'identità dell'omicida (Héloise): Gérard, scioccato, chiede tre giorni di silenzio a Morrel e d'Avrigny, entro i quali avrà punito il colpevole. Intanto le esequie della morta Valentine vengono affidate all'abate Busoni: in questo modo Edmond può proseguire con il suo piano.
 
Mentre si svolge il funerale di Valentine, il [[Conte]] di [[Isola di Montecristo|Montecristo]] si reca da Danglars e gli chiede cinque milioni in ossequio al loro accordo: il Conte aveva infatti presso Danglars un [[credito]] di sei milioni di [[franchi]] e, avendone in precedenza presi novecentomila, poteva in qualsiasi momento chiederne il resto.
La reputazione di Danglars è così destinata ad essere rovinata: è costretto a venire meno alla richiesta del Conte oppure a quella degli ospizi; sceglie di pagare il Conte fornendo il denaro (cinque assegni da un milione di franchi l'uno) in cambio di una ricevuta generale di sei milioni con il quale il loro conto è regolato. Danglars quindi fugge a [[Roma]] per riscuotere (dalla casa Thomson e French) la lettera di credito in contanti e poter vivere in maniera agiata ma necessariamente anonima con i cinque milioni che avrebbe dovuto rendere agli ospizi.
 
=== La rovina di Villefort ===
Edmond incontra Morrel dopo il [[funerale]] di Valentine e gli impedisce di suicidarsi: rivelatosi a lui come il salvatore di suo padre e come Edmond Dantès, gli chiede un [[mese]] di tempo per sistemare le cose, promettendogli che al termine di quel periodo non si opporrà al suo intento suicida, anzi lo aiuterà.
 
Intanto il processo di Benedetto/Andrea si avvicina: in un colloquio in prigione Bertuccio gli rivela l'identità del vero padre. Arriva intanto il giorno fatidico, in cui Gérard de Villefort ha giurato di farla pagare all'assassino di Valentine. Villefort ha un confronto con Héloise: come un giudice elenca le accuse dei quattro omicidi, mentre la moglie attonita, non risponde. Alla fine, con fare terribile e risoluto, il procuratore pone davanti alla moglie due soluzioni per fare giustizia: o il processo e l'esecuzione pubblica, che disonorerebbe tutta la famiglia, o il [[suicidio]] tramite il suo stesso terribile [[veleno]]. Detto questo Villefort lascia la moglie per recarsi al processo di Andrea.
 
Di fronte alla [[Corte d'assise]] e alle molte persone che erano venute ad assistere, il [[processo (diritto)|processo]] ha inizio: Villefort legge l'atto d'accusa, conciso ed eloquente, già pronosticando la sentenza. Quando gli è data la parola, Andrea rivela che è in realtà il figlio di Villefort salvato dopo che questi lo aveva seppellito vivo, nella famosa [[notte]] tra il 27 settembre e il 28 settembre [[1817]], nella casa d'Auteuil. Villefort, sorpreso e distrutto dalla rivelazione di quel terribile segreto, ammette la sua colpa e se ne va dal [[tribunale]]. Villefort, con il dolore e la disperazione nel cuore, si ricorda allora di ciò che aveva detto alla moglie poche ore prima e, sentendosi colpevole quanto lei, decide di fermarne il suicidio. Il suo progetto è di fuggire dalla [[Francia]], e farsi una nuova vita, finalmente felice. Ma, tornato a casa, Gérard trova la moglie Héloise che spira pochi istanti dopo averlo visto; cerca disperatamente il figlio Édouard ma lo trova senza vita, con un foglio sul [[petto]]:
 
{{quote|Sapete bene che ero una madre affettuosa, poiché fu per mio figlio che mi resi criminale!<br>Una buona madre non se ne va senza suo figlio!<ref>''Ivi'', p. 1215.</ref>}}
 
Disperato, ed in cerca di conforto, Villefort si precipita a casa del padre: il vecchio Noirtier è in compagnia dell'[[abate]] Busoni; quest'ultimo si toglie il travestimento e si mostra a Villefort come Edmond Dantès. Dantès si confronta con Villefort che, impazzito dal dolore, gli mostra la moglie ed il figlio morti:
 
{{quote|«Guarda, Edmond Dantès! – disse mostrando al conte i cadaveri di sua moglie e di suo figlio, – guarda! sei ben vendicato?»<br>Montecristo impallidì a quello spaventoso spettacolo; capì di aver oltrepassato i diritti della vendetta; capì che ora non poteva più dire: "Dio è per me e con me".<ref>''Ivi'', p. 1217.</ref>}}
 
Dantès cerca di riportare in vita Édouard, ma fallisce. Distrutto dallo spettacolo di [[morte]] lasciato in casa Villefort (che si chiude con la pazzia di Gérard), Edmond prende con sé Morrel e assieme lasciano [[Parigi]].
 
== Redenzione ==
=== L'addio a Mercédès ===
A [[Marsiglia]], mentre Morrel va a trovare la tomba del padre, Edmond incontra Mercédès (che aveva appena salutato il figlio Albert in partenza per l'Africa) nella casa del vecchio Louis Dantès. I due parlano a lungo: Mercédès non odia l'uomo che ha davanti, ma anzi rimprovera sé stessa per le scelte sbagliate che ha fatto e per non aver avuto [[fede]] in [[Dio]] quando era il momento. Alla fine, le strade dei due, un tempo giovani e felicemente innamorati, si dividono: la catalana resterà a Marsiglia, pregando per il figlio Albert (in missione con gli [[spahis]] in [[Africa]]) e vivendo pensando ai momenti felici passati con Edmond Dantès prima della prigionia. Edmond poi parte, per completare i suoi piani.
 
=== I dubbi e il passato ===
La morte inaspettata, e di certo non voluta, del figlio di Villefort, Édouard, fa sorgere in Edmond Dantès una serie di dubbi sulla sua opera di "giustiziere divino". È vero che nei sei mesi trascorsi a Parigi egli è riuscito a compiere quasi del tutto la sua vendetta, ma nel suo cuore sente che qualcosa non va:
 
{{quote|Giunto all'apice della sua vendetta per l'erto e tortuoso sentiero che aveva seguito, aveva visto dall'altro versante della montagna l'abisso del dubbio.<ref>''Ivi'', p. 1231.</ref>}}
 
Le incertezze lo portano, così, ad un viaggio nel passato: si reca al Castello d'If, che ormai non è più una prigione, bensì una sorta di museo aperto ai turisti. Qui visita la sua vecchia cella e quella dell'amico Faria. Disperatamente in cerca di un segno che possa cancellare ogni dubbio e rimorso, Dantès riesce a venire in possesso del trattato filosofico che il vecchio scienziato italiano aveva scritto durante la sua prigionia. L'epigrafe del manoscritto recitava:
 
{{quote|Tu strapperai i [[denti]] al [[drago]], tu calpesterai i [[Panthera leo|leoni]], ha detto il Signore.<ref>''Ivi'', p. 1239.</ref>}}
 
Tali parole rincuorano Edmond, che vi vede una conferma della giustizia per ciò che aveva fatto ai suoi nemici, e del carattere divino che aveva dato alla sua missione di vendetta.
 
=== Danglars e Dantès ===
Mentre il Conte di Montecristo si allontana da [[Marsiglia]], Danglars giunge a Roma: subito si reca alla casa Thomson e French, dove si fa dare una lettera da cui risulta essere possessore di un credito di cinque milioni di franchi. Intenzione del banchiere è passare da [[Venezia]], riscuotere una parte del denaro, poi recarsi a [[Vienna]] per stabilirvisi. Partita da [[Roma]], la carrozza viene però intercettata da Luigi Vampa e la sua banda, avvisati per tempo dal Conte di Montecristo. Ricondotto nelle campagne romane, Danglars viene portato alle [[catacombe di Roma|catacombe di San Sebastiano]] e rinchiuso nella stessa cella in cui era stato rinchiuso anni addietro Albert de Morcerf. La prigionia di Danglars risulta subito molto particolare: ad ogni richiesta di cibo o bevande, questi gli vengono serviti celermente e sono di grande qualità, ma col difetto di avere un prezzo esorbitante, che Danglars, pur a malincuore, paga con assegni al portatore. Ben presto però il banchiere si stanca dello "scherzo", e domanda di parlare con il capo: Vampa allora gli chiede, in cambio della libertà, cinque milioni di franchi. Danglars rifiuta. Ma col passare dei giorni la fame e la sete diventano insopportabili, così il banchiere cede, tanto che, nel giro di meno di due settimane, non gli rimangono che cinquantamila franchi. Invece di spendere tale cifra, egli la conserva, sperando di essere liberato prima di morire di stenti, e poter così sopravvivere con quei denari.
 
Alla fine, esausto, ridotto ad uno straccio, reso disperato dalla fame, Danglars supplica Vampa, pronto a cedere anche quegli ultimi soldi che gli restava in cambio non già della libertà ma della vita; in quel momento giunge il Conte di Montecristo che, ottenuto il sincero pentimento del banchiere, lo perdona. Poi, svelatagli la sua identità, gli lascia i cinquantamila [[franchi]], mentre i cinque milioni vengono restituiti agli ospizi. Infine il Conte dà ordine a Vampa di rifocillare bene Danglars, e poi di rendergli la libertà.
 
=== Una nuova vita ===
È il 5 ottobre [[1838]]. Maximilien Morrel, sempre sconvolto per la perdita di Valentine, approda sull'[[isola di Montecristo]], dove il Conte lo aspetta: la scadenza del mese è finalmente arrivata, e l'ora della morte del giovane Morrel si avvicina. Il [[Conte]] lo fa accomodare nel suo palazzo sotterraneo: qui gli fa ingerire dell'hashish, e fa entrare Valentine. Morrel, sotto l'effetto della droga, vedendo l'amata defunta crede di essere morto. Intanto Dantès affida Haydée a Valentina, chiedendole di proteggerla e di comportarsi con lei come una sorella. Egli, infatti, ora che la sua missione era definitivamente compiuta, ha intenzione di partire solo, ma Haydée, anche lei lì presente, si oppone alla partenza e gli schiude il suo cuore: la giovane greca offre ad Edmond un nuovo amore ed una nuova vita, che forse Edmond sente di meritarsi.
 
Finito l'effetto della droga, Maximilien si sveglia e Valentine gli rivela come sia stata salvata dal Conte di Montecristo (dal tentativo di [[avvelenamento]] da parte della matrigna), e di come sia stata portata lì, dopo il finto funerale, in attesa di ricongiungersi con lui.
 
L'indomani Montecristo e Haydée lasciano insieme l'[[isola]]. Prima di partire, Edmond lascia al servo Jacopo una lettera da consegnare a Maximilien e Valentine, in cui tra l'altro il Conte li rende eredi di parte della sua immensa fortuna:
 
{{quote|Mio caro Maximilien,<br>c'è una feluca per voi all'ancora. Jacopo vi condurrà a [[Livorno]], dove il signor Noirtier attende sua nipote, che vuol benedire prima che vi segua all'[[altare]]. Tutto ciò che si trova in questa [[grotta]], amico mio, la casa degli [[Champs-Elysées]] e il mio piccolo castello di [[Le Tréport]] sono il regalo di [[nozze]] che Edmond Dantès offre al figlio del suo padrone Morrel. [...]<br>Dite all'angelo che veglierà sulla vostra vita, Morrel, di pregare qualche volta per un uomo che, come [[Satana]], si è creduto per un attimo uguale a [[Dio]] [...]<br>Quanto a voi, Morrel, ecco il motivo segreto della mia condotta nei vostri confronti: in questo mondo non ci sono né felicità né infelicità, esiste solo il confronto tra una condizione e l'altra, ecco tutto. Solo chi abbia provato l'estremo dolore è in grado di percepire l'estrema felicità. Bisogna aver voluto morire, Maximilien, per sapere quanto è bello vivere.<br>Vivete dunque e siate felici, figli cari del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all'uomo l'avvenire, tutta la saggezza umana consisterà in queste due parole:<br>''Attendere e sperare!''<br>
 
Il vostro amico<br>Edmond Dantès<br>Conte di Montecristo<ref>''Ivi'', pp. 1280-1.</ref>}}
 
==Note==
<references/>
 
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