Bruno Contrada e L'esigenza di unirmi ogni volta con te: differenze tra le pagine

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{{S|film commedia|film drammatici}}
{{Infobox militare
{{Film
|Nome = Bruno Contrada
|titolo italiano = L'esigenza di unirmi ogni volta con te
|Immagine = Bruno Contrada.jpg
|Didascaliaimmagine =
|Soprannomedidascalia =
|titolo alfabetico = Esigenza di unirmi ogni volta con te, L'
|Data_di_nascita = 2 settembre 1931
|lingua originale = [[Lingua italiana|italiano]]
|Nato_a = [[Napoli]]
|paese = [[Italia]]
|Data_di_morte =
|paese 2 = [[Francia]]
|Morto_a =
|anno uscita = [[2015]]
|Cause_della_morte =
|durata =
|Luogo_di_sepoltura =
|aspect ratio =
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
|genere = Drammatico
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|genere 2 = Commedia
|Nazione_servita = {{ITA}}
|regista = [[Tonino Zangardi]]
|Forza_armata =
|soggetto = Tonino Zangardi (romanzo)
|Arma =
|sceneggiatore = Angelo Orlando, Beba Slijepcevic, Tonino Zangardi
|Corpo = [[Polizia di Stato]] <br /> ([[Squadra mobile]] e [[Criminalpol]]) <br /> [[Sisde]]
|produttore = Tonino Zangardi, Angelo Calculli, [[Gianluca Curti]]
|Specialità = [[Intelligence]]
|produttore esecutivo =
|Unità =
|casa produzione =
|Reparto =
|casa distribuzione italiana = [[Microcinema Distribuzione]]
|Anni_di_servizio = 1958-1992
|attori =
|Grado = Dirigente nazionale
* [[Marco Bocci]]: Leonardo
|Ferite =
* [[Claudia Gerini]]: Giuliana
|Comandanti =
* [[Marco Dureti]]
|Guerre =
* [[Antonio Iuorio]]
|Campagne =
* [[Luca Cirasola]]
|Battaglie =
|fotografo = [[Dario Germani]]
|Comandante_di =
|montatore = [[Andrea Gagliardi]]
|Decorazioni = 1 [[Polizia di Stato|Medaglia d'oro al merito di servizio (20 anni)]] <br /> 1 [[Polizia di Stato|Croce di anzianità di servizio della Polizia di Stato (35 anni)]]
|casting director =
|Studi_militari = [[Scuola superiore di polizia]]
|scenografo = [[Dionisia Cirasola]]
|Pubblicazioni =
|Frase_celebrecostumista =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = nel testo
}}
{{Bio
|Nome = Bruno
|Cognome = Contrada
|Sesso = M
|LuogoNascita = Napoli
|GiornoMeseNascita = 2 settembre
|AnnoNascita = 1931
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|PreAttività = è un ex
|Attività = poliziotto
|Attività2= agente segreto
|Epoca = 1900
|Epoca2= 2000
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = ; è stato dirigente generale della [[Polizia di Stato]], numero tre del [[Sisde]], capo della [[Squadra mobile|Mobile]] di [[Palermo]], e capo della sezione siciliana della [[Criminalpol]]
|Immagine =
}}
 
'''''L'esigenza di unirmi ogni volta con te''''' è un film drammatico del [[2015]] diretto da [[Tonino Zangardi]] con protagonisti [[Marco Bocci]] e [[Claudia Gerini]]
Il suo nome è associato ai [[presunti rapporti tra servizi segreti italiani e criminalità]] e alla [[strage di via d'Amelio]], dove morì in un attentato il giudice [[Paolo Borsellino]] che in quel periodo indagava sui [[Trattativa tra Stato italiano e Cosa nostra|collegamenti tra mafia e Stato]]. Contrada si è dichiarato collaboratore e amico di Borsellino, ma i familiari del magistrato assassinato hanno smentito fermamente<ref>[http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/caso-contrada/borsellino-contrada/borsellino-contrada.html Contrada: "Ero amico di Borsellino" La famiglia del magistrato: "Falso"], la Repubblica, 1º gennaio 2008</ref>. Anche [[Giovanni Falcone]] pareva non si fidasse di lui da tempo.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/06/15/falcone-non-si-fidava-di-bruno.html 'FALCONE NON SI FIDAVA DI BRUNO CONTRADA'], la Repubblica, 15 giugno 1994</ref>
== Trama ==
Giuliana lavora come cassiera, in una provincia del Sud Italia. È sposata con Martino, un impresario del fotovoltaico che viaggia molto per lavoro e spesso lascia la moglie sola a casa. Giuliana comincia a frequentare e si innamora, ricambiata, di Leonardo che la salva durante una rapina. Dopo qualche mese, Giuliana decide di uscire allo scoperto e di raccontare tutto al marito, in modo da poter viversi pienamente il suo amore con Leonardo. Non tutto, però, andrà come sperato.
 
== Promozione ==
Arrestato il 24 dicembre 1992, Contrada, che si è dichiarato estraneo al reato, è stato condannato in via definitiva nel 2007 a 10 anni di carcere per [[Concorso esterno in associazione di tipo mafioso|concorso esterno in associazione mafiosa]]. Nel 2011-12 venne respinta la richiesta di revisione del processo e sempre nel 2012 finì di scontare la pena.
Il primo [[trailer#Teaser trailer|teaser]] è uscito l'11 settembre 2014.<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=muWdSiPLOb8|titolo=L'esigenza di unirmi ogni volta con te - Teaser trailer ufficiale - Prossimamente al cinema|editore=youtube.it|data=11 settembre 2014|accesso=31 agosto 2015}}</ref> Successivamente, il trailer del film è stato diffuso il 31 agosto 2015.<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/film/2015/lesigenzadiunirmiognivoltaconte/news/iltrailer/|titolo=
 
L'esigenza di unirmi ogni volta con te, il trailer|editore=MyMovies.it|data=31 agosto 2015|accesso=31 agosto 2015}}</ref> Il film è stato distribuito in Italia il 24 settembre 2015, da Microcinema distribuzione.
L'11 febbraio 2014 la [[Corte Europea dei diritti dell'uomo]] (CEDU) ha condannato lo [[Italia|Stato italiano]] poiché ha ritenuto che la ripetuta mancata concessione degli [[arresti domiciliari]] a Contrada, sino al luglio 2008, pur se gravemente malato e malgrado la palese incompatibilità del suo stato di salute col regime carcerario, fosse una violazione dell’art. 3 Cedu (divieto di trattamenti inumani o degradanti)<ref name="cedu">[http://www.dirittoegiustizia.it/news/17/0000066544/Caso_Contrada_la_CEDU_condanna_l_Italia_per_avergli_negato_i_domiciliari_malgrado_fosse_gravemente_malato.html Caso Contrada: la CEDU condanna l'Italia per avergli negato i domiciliari malgrado fosse gravemente malato]</ref>.
Il 13 aprile 2015 la stessa Corte europea dei diritti umani ha condannato lo Stato italiano stabilendo un risarcimento per danni morali da parte dello Stato italiano perché non doveva essere condannato per concorso esterno in associazione mafiosa dato che, all'epoca dei fatti (1979-1988), il reato non era ancora previsto dall'[[ordinamento giuridico]] italiano, e nella sentenza viene affermato che ''«l’accusa di concorso esterno non era sufficientemente chiara»''<ref name=garan/><ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/15/caso-contrada-fatti-confermati-ed-erano-gravissimi/1593466/ ''Bruno Contrada: fatti confermati, ed erano gravissimi'']. Gian Carlo Caselli e Antonio Ingroia. Il fatto quotidiano. 15 aprile 2015.</ref>. In seguito a ciò, nel 2015 è iniziata la revisione del processo di Contrada.<ref name=revisione/>
 
== Biografia ==
Entrato in Polizia nel [[1958]], frequentò a [[Roma]] il corso di istruzione presso l'[[Scuola superiore di polizia|Istituto superiore di polizia]]. Dopo alcuni ruoli nel Lazio, nel [[1973]] gli venne affidata la direzione della [[squadra mobile]] di [[Palermo]]. Nel [[1982]] transitò nei ruoli del [[SISDE]] con l'incarico di coordinarne i centri della [[Sicilia]] e della [[Sardegna]]. Nel [[1986]] fu chiamato a Roma presso il Reparto Operativo della Direzione del SISDE.
 
== Procedimenti giudiziari ==
=== Il processo per concorso esterno in associazione mafiosa ===
 
Il 24 dicembre [[1992]], mentre si apprestava a trascorrere il [[Natale]] con la famiglia<ref name=garan/>, venne arrestato perché accusato di [[concorso esterno in associazione di tipo mafioso]] (estensione giurisprudenziale dell'art. 416 bis [[Codice penale italiano|Codice penale]])<ref>[http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1992/12/24/Altro/I-FATTI-DEL-GIORNO-2A-EDIZIONE-4-LA-CRONACA_145900.php I FATTI DEL GIORNO. 2/A EDIZIONE (4): LA CRONACA]</ref> sulla base delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia (tra i quali [[Gaspare Mutolo]], [[Tommaso Buscetta]], [[Giuseppe Marchese (criminale)|Giuseppe Marchese]], [[Salvatore Cancemi]])<ref name=busc>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/aprile/11/Contrada_aula_Stato_antistato_co_0_9404113628.shtml Contrada, in aula Stato e antistato]</ref> e rimase in regime di [[Misure cautelari personali coercitive#Custodia cautelare in carcere|carcere preventivo]] fino al 31 luglio [[1995]], detenuto nel carcere militare di [[Forte Boccea]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1995/agosto/01/Contrada_libero_fiducia_nei_giudici_co_0_9508017764.shtml Contrada libero: ho fiducia nei giudici]</ref>.{{quote|Nel 1979 Riccobono mi disse che potevo nascondermi nel territorio della sua famiglia. E soggiunse: io ci ho il dottor Contrada e posso avere tutte le informazioni...|Tommaso Buscetta<ref name=busc/>}}
 
Secondo Contrada questa fu una vendetta dei pentiti e di alcuni magistrati:
{{quote|Chi combatte la mafia rischia il fango...Per lo Stato ho dato tutto. Io amico della mafia? Se solo ci penso, ci sto ancora male. Ne sono uscito distrutto nel morale, nel fisico.<ref>[http://www.giornalettismo.com/archives/1784935/bruno-contrada-mia-vita-distrutta-inferno/ ''Bruno Contrada: «La mia vita è distrutta, un inferno»'']</ref>}}
 
Il primo processo a suo carico, iniziato il 12 aprile [[1994]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/aprile/12/voci_veleni_processo_Contrada_co_0_9404123471.shtml Voci e veleni al processo Contrada]</ref>, si concluse il 19 gennaio [[1996]], quando, al termine di una requisitoria protrattasi per ventidue udienze, il pubblico ministero [[Antonio Ingroia]] chiese la condanna a dodici anni<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/gennaio/20/Contrada_tradi_polizia__co_0_960120095.shtml Severa requisitoria del pm Ingroia: l'ex numero tre del Sisde "a totale disposizione di Cosa Nostra"], Corriere della Sera, Archivio</ref>. Il 5 aprile [[1996]] i giudici disposero dieci anni di reclusione e tre di libertà vigilata<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/aprile/06/Contrada_favoriva_boss_anni_co_0_9604062699.shtml "Contrada favoriva i boss": 10 anni]</ref>.
 
Il giudice [[Antonino Caponnetto]] disse che ''«quando Contrada venne interrogato sull’[[Piersanti Mattarella|omicidio Mattarella]] mi rimase impresso un gesto di Falcone: una volta che Contrada ebbe terminato, entrambi, io e Falcone, ci alzammo per stringergli la mano. Poi Falcone la fissò per qualche istante e la pulì vistosamente sui pantaloni. Era un chiaro segno di ribrezzo»''. Quando gli fu riferito che ciò non poteva essere accaduto (l’interrogatorio a Contrada non era stato verbalizzato dall’ufficio istruzione di Falcone ma dal procuratore della Repubblica Vincenzo Pajno) Caponnetto cambiò versione, ammettendo che forse si era sbagliato, che Falcone non lo disse in aula ma, “eventualmente”, nel suo studio.<ref name=garan>[http://ilgarantista.it/2015/04/15/il-mostro-e-innocente/ Davide Vari, ''Il mostro è innocente''], Cronache del Garantista, 15 aprile 2015</ref>
 
L'allora [[Capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza|Capo della Polizia]] Vincenzo Parisi<ref>[http://poliziadistato.it/articolo/1479-Vincenzo_Parisi Vincenzo Parisi (Poliziadistato.it)]</ref> si prodigò invece per difendere l'indagato.<ref>''[[la Repubblica]]'' 27 dicembre 1992</ref> [[Antonino Caponnetto]] giudicò incauta la posizione assunta da Parisi.<ref>''[[La Stampa]]'' 28 dicembre 1992</ref> [[Luciano Violante]], nel frattempo divenuto presidente della [[Commissione parlamentare Antimafia]], parlò in proposito di "caratteristica strutturale" circa il rapporto di [[Cosa nostra]] con il potere.<ref>''[[Il Messaggero]]'' 2 gennaio 1993</ref>
 
Secondo Mutolo, la mafia era un'organizzazione dalla spiccata natura [[anticomunista]], che aveva servito la causa atlantica sia portando voti alla [[Democrazia Cristiana]], sia contrastando con ogni mezzo le iniziative delle formazioni progressiste (l'esempio più famoso nella [[strage di Portella della Ginestra]]). Questa attitudine aveva come contropartita una sorta di tacita ''pax mafiosa:'' per anni, lo Stato aveva evitato di combattere efficacemente contro quell'organizzazione criminale. A metà degli anni 1970 qualcosa era cambiato, poiché la politica sembrava aver accantonato i progetti di colpo di Stato. Nel mutato scenario, si osava attaccare i vertici mafiosi avvalendosi dello strumento giuridico dell'[[associazione per delinquere]]. L'incriminazione per tale reato, in buona sostanza, esponeva i boss al rischio di essere coinvolti nella responsabilità per ogni misfatto importante che accadesse nei rispettivi "[[Mandamento (mafia)|mandamenti]]".<ref>De Lutiis, ''I servizi,'' op. cit., pag. 382</ref>
 
L'analisi mafiosa della situazione aveva naturalmente individuato dei soggetti responsabili: oltre al medesimo Contrada, [[Boris Giuliano]] e Tonino De Luca.<ref>[http://www.poliziaedemocrazia.it/live/index.php?___domain=rubriche&action=articolo&idArticolo=1661 Polizia e Democrazia]</ref> Nei confronti di questi uomini dello Stato, secondo Mutolo, la mafia avrebbe adottato una strategia del bastone e della carota: prima il tentativo di minaccia/corruzione e in seguito l'omicidio.<ref>Vi sono diversi atti processuali da cui trapela che Contrada avrebbe tra l'altro ottenuto dal mafioso [http://www.brunocontrada.info/arresto.php Angelo Graziano] la disponibilità di un appartamento in cui consumava appuntamenti galanti. La vicenda sarebbe strettamente collegata al [[1992#Dicembre|suicidio del magistrato Domenico Signorino]]. Si confronti De Lutiis, ''I servizi,'' op. cit., nota a pag. 582.</ref>
 
Mutolo sostiene di aver appreso da [[Rosario Riccobono]] che Contrada "era ormai passato a disposizione della mafia".<ref>Corte d'assise di Palermo, Sentenza contro Bruno Contrada, pag. 183</ref> Dalla medesima fonte, Mutolo sapeva che il primo mafioso di rango a stabilire un rapporto di amicizia con Contrada sarebbe stato [[Stefano Bontate]], avvalendosi dei buoni uffici prestati dal conte Arturo Cassina,<ref>[http://www.santosepolcro.sicilia.it/luogotenenza/index.html Luogotenenza Italia Sicilia - Santo Sepolcro: Nel 1964 il conte Arturo Cassina ha voluto dare all'Ordine una signorile sede, dove riunirsi e svolgere attività culturale. ...]</ref> una sorta di vicino di casa per il mafioso, nonché confratello del funzionario SISDE presso l'[[Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme|Ordine del Santo Sepolcro]].<ref name=ad>[http://www.antimafiaduemila.com/content/view/1610/78/ Antimafia Duemila - Contrada, l'«infiltrato» che sussurrava alla mafia]</ref> Questa duplicità di relazioni risulta dalle carte processuali. L'Ordine del Santo Sepolcro confermò l'appartenenza dei due soggetti che abbiamo richiamato (d'altronde le liste di quella confraternita sono di pubblico dominio), ma smentì che avessero un rapporto personale. Al contrario, i magistrati ritennero non solo l'esistenza di questo contatto, ma anche una sorta di collaborazione piuttosto spinta tra Contrada ed il nominato Riccobono, al punto che più volte il secondo sarebbe stato informato dal primo dei vari tentativi di catturarlo ad opera della polizia,<ref name=ad/> il tutto attraverso l'avvocato Cristoforo Fileccia.<ref>[http://www.radioradicale.it/soggetti/cristoforo-fileccia Cristoforo Fileccia | RadioRadicale.it]</ref>
 
Il 4 maggio [[2001]] la Corte d'Appello di Palermo lo assolse perché il fatto non sussiste<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/05/Mafia_assolto_Contrada_applausi_aula_co_0_0105051539.shtml Mafia: assolto Contrada, applausi in aula]</ref>. Il 12 dicembre [[2002]] la Corte di Cassazione annullò la sentenza di secondo grado, ordinando un nuovo processo davanti ad una diversa sezione della Corte d'Appello di Palermo<ref>[http://ricerca.gelocal.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/12/13/contrada-il-processo-da-rifare.html Contrada, il processo è da rifare]</ref>.
 
Il 25 febbraio [[2006]] i giudici di secondo grado confermarono, dopo 31 ore di camera di consiglio, la sentenza di primo grado che condannava Bruno Contrada a 10 anni di carcere e al pagamento delle spese processuali<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/25/contrada.shtml «Mafia, confermati 10 anni per Contrada»], da ''[[Corriere della Sera]]'', 26 febbraio 2006.</ref>. Il 10 maggio [[2007]] la [[Corte di cassazione]] ha confermato la sentenza di condanna in appello<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/05_Maggio/10/contrada_cassazione_condanna.shtml «Cassazione: dieci anni a Contrada»], da ''[[Corriere della Sera]]'', 10 maggio 2007.</ref>. Contrada venne rinchiuso nel carcere di [[Santa Maria Capua Vetere]], in [[provincia di Caserta]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/dicembre/21/Grazia_per_Contrada_Sta_morendo_co_9_071221134.shtml «Grazia per Contrada Sta morendo in cella»]</ref>.
 
====Richiesta di revisione del processo (respinta)====
Il 24 settembre [[2011]] la Corte d'appello di [[Caltanissetta]] ritiene che «non è manifestamente infondata» la richiesta di [[revisione del giudicato|revisione del processo]]<ref>[http://ricerca.gelocal.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/09/25/contrada-primo-si-un-nuovo-processo.html Contrada, primo sì a un nuovo processo]</ref>, ma l'8 novembre seguente la Corte dichiarò definitivamente inammissibile la richiesta di revisione del processo<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2011/novembre/09/processo_Contrada_non_sara_riaperto_co_9_111109017.shtml Il processo Contrada non sarà riaperto Altro no dai giudici]</ref>. Il 5 giugno [[2012]] la Corte di Cassazione dichiara inammissibile la richiesta di revisione del processo<ref>[http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/06/05/news/la_cassazione_su_contrada_no_a_revisione_del_processo-36618682/index.html La Cassazione su Contrada "No a revisione del processo"]</ref>.
 
Egli si dichiara innocente e afferma di aver lavorato a contatto con informatori legati alla mafia per aiutare le indagini; Contrada ha dichiarato difatti nel [[2015]]: ''«Stavo per prendere [[Bernardo Provenzano|Provenzano]] e fui fermato. Ora voglio la revisione della sentenza di condanna...Mi hanno distrutto la vita, avevo i miei confidenti ma non ho mai visto un boss... So che il mio lavoro ai Servizi era inviso alla direzione antimafia»''.<ref>[http://www.repubblica.it/cronaca/2015/04/15/news/bruno_contrada_stavo_per_prendere_provenzano_e_fui_fermato_ora_voglio_la_revisione_della_sentenza_di_condanna_-112008505/ Bruno Contrada: "Stavo per prendere Provenzano e fui fermato. Ora voglio la revisione della sentenza di condanna"]</ref>
 
=== La richiesta di grazia ===
A fine dicembre 2007 l'avvocato difensore di Contrada, Giuseppe Lipera, ha inviato al presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]] una "accorata supplica" al fine di sollecitarlo a concedere la grazia in mancanza di un'esplicita richiesta da parte dell'interessato che, ritenendosi innocente, non intende inoltrarla<ref>[http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/caso-contrada/contrada-30dic/contrada-30dic.html Contrada: "Mai chiesta la grazia volevo un grazie dallo Stato"], la Repubblica, 30 dicembre 2007</ref>. In un messaggio, Contrada ha ribadito: ''«Non ho mai chiesto, né chiedo, né chiederò mai la grazia a quello Stato da cui mi sarei aspettato un grazie e non una grazia»''<ref name="MastComm" />. Contrari a ipotesi di grazia si sono dichiarati [[Rita Borsellino]], l'Associazione dei familiari delle [[strage di via dei Georgofili|vittime di via dei Georgofili]], la [[Fondazione Antonino Caponnetto|Fondazione Caponnetto]] e la [[Fondazione Scopelliti]]<ref>[http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/caso-contrada/contrari-grazia/contrari-grazia.html Contrada, altre voci contro la grazia "Chiediamo un incontro a Napolitano"], la Repubblica, 26 dicembre 2007</ref>.
Favorevoli furono il ministro [[Clemente Mastella]] e il presidente Napolitano stesso (che proposero l'avvio dell'iter), [[Fabrizio Cicchitto]] ([[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]), [[Marco Pannella]] ([[Radicali Italiani|Radicali]]), [[Vittorio Sgarbi]], [[Gianfranco Rotondi]] ([[Democrazia Cristiana per le Autonomie|DCA]]), [[Francesco Storace]] ([[La Destra]]).<ref>[http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_26/contrada_reazioni_e856a692-b3a0-11dc-9250-0003ba99c667.shtml Grazia a Contrada: le reazioni]</ref>
 
=== Il differimento pena per motivi salute ===
Il guardasigilli [[Clemente Mastella]], ha ricordato che «la decisione circa l'istanza di differimento della pena per ragioni di salute è di esclusiva competenza della magistratura di sorveglianza»<ref name="MastComm">[http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_29/contrada_mastella_4c41a208-b601-11dc-ac5d-0003ba99c667.shtml «Contrada: "Non chiederò mai la grazia"»], da ''[[Corriere della Sera]]'', 29 dicembre 2007.</ref>. Il 28 dicembre [[2007]] il magistrato di sorveglianza dispone, in maniera del tutto inattesa, il ricovero di Contrada presso il reparto detenuti dell'Ospedale Cardarelli di [[Napoli]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/dicembre/29/Contrada_ricoverato_scelta_del_Tribunale_co_9_071229011.shtml Contrada ricoverato, la scelta del Tribunale]</ref>, ma il giorno dopo questi chiede di tornare in carcere a causa delle condizioni del reparto giudicate «da incubo» dal suo avvocato<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/dicembre/30/Contrada_chiede_lasciare_ospedale_Meglio_co_9_071230024.shtml Contrada chiede di lasciare l'ospedale «Meglio il carcere»]</ref>.
 
Il 2 gennaio [[2008]] rientrando in carcere ha assegnato mandato al proprio legale di presentare istanza di revisione del processo che lo ha condannato in via definitiva a 10 anni di detenzione<ref>[http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/caso-contrada/torna-in-carcere/torna-in-carcere.html Contrada torna in carcere "Ora chiederemo la libertà"], da [[La Repubblica]], 2 gennaio 2008.</ref>. L'8 gennaio il Tribunale di Napoli ha respinto ogni istanza di differimento della pena insieme alla richiesta degli [[arresti domiciliari]]<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_08/contrada_pena_tribunale_711ad9b2-bdf1-11dc-8e86-0003ba99c667.shtml Niente pena differita per Contrada], da [[Corriere della Sera]], 8 gennaio 2008.</ref>.
 
Il 10 gennaio 2008 il Presidente della Repubblica ha inviato una lettera al ministero della Giustizia per revocare l'avvio dell'iter, ponendo fine, di fatto, alla ''querelle'' giudiziaria<ref>[http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/caso-contrada/quirinale-grazia/quirinale-grazia.html Contrada, il Quirinale frena, ritirato l'iter per la grazia], da [[La Repubblica]], 10 gennaio 2008.</ref>. Il 16 aprile 2008 chiede che gli venga praticata l'[[eutanasia]]. La richiesta è stata presentata al giudice tutelare del Tribunale di [[Santa Maria Capua Vetere]] dalla sorella, che ha spiegato che Contrada «vuole morire» perché «questa sembra l'unica strada percorribile per mettere fine alle sue infinite pene»<ref>[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=255485 La sorella di Contrada: "Eutanasia per Bruno"], da [[il Giornale]], 17 aprile [[2008]]</ref>.
 
Il 21 luglio dello stesso anno i suoi legali hanno diffuso la notizia che Contrada in carcere sarebbe dimagrito di 22 chili per dimostrare l'incompatibilità dell'ex dirigente del Sisde col regime carcerario<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2008/luglio/24/Procura_Contrada_malato_scarcerato_co_9_080724101.shtml La Procura su Contrada: è malato, va scarcerato]</ref>. I familiari ed il legale hanno omesso di dichiarare che il dimagrimento del detenuto era derivante dal suo rifiuto di nutrirsi. Il 24 luglio 2008 sono stati concessi a Contrada gli arresti domiciliari per motivi di salute; al provvedimento è seguita la scarcerazione<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2008/luglio/25/Contrada_lascia_carcere_giudici_ancora_co_9_080725110.shtml Contrada lascia il carcere I giudici: ancora pericoloso]</ref>. Il provvedimento di concessione dei domiciliari ha una durata di 6 mesi e prevede l'obbligo di domicilio, negando la possibilità di recarsi a Palermo in quanto i giudici confermano la pericolosità sociale di Bruno Contrada<ref>[http://bp3.blogger.com/_Nm7YdDMIRRY/SIh2zimjqQI/AAAAAAAAAj4/uyJ0qcCqluQ/s1600-h/Immagine.JPG «Estratto del Provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Napoli»]</ref>. A Salvatore Borsellino (fratello di Paolo) che dichiarò la sua disapprovazione per la sua scarcerazione, ha risposto con una querela<ref>[http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/palermo-16:11/3234930 CONTRADA: LEGALE, È SERENO MA QUERELA FRATELLO BORSELLINO], AGI, 26 luglio 2008.</ref>.
 
===Fine pena===
L'11 ottobre [[2012]] viene scarcerato e pochi giorni dopo pubblica per i tipi [[Marsilio Editori|Marsilio]] la storia della sua vicenda nel volume ''La mia prigione''<ref>[http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/10/11/news/contrada_torna_un_uomo_libero_qualcuno_si_pentir_di_avermi_fatto_male-44334332/ Contrada torna un uomo libero "Qualcuno si pentirà di avermi fatto male"]</ref>. In tutto Contrada, su 10 anni di carcere previsti, ne ha scontati quattro in carcere e quattro ai domiciliari mentre i restanti due gli sono stati condonati per buona condotta. All'uscita del carcere rese la seguente dichiazione:{{quote|Non odio nessuno, ma sono certo che prima o poi verrà il momento, e probabilmente non ci sarò più, che la verità sulla vicenda sarà ristabilita e qualcuno allora dovrà pentirsi del male che ha fatto a me e anche alle istituzioni.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/11/fine-pena-contrada-qualcuno-si-pentira-del-male-fatto/379663/ ''Contrada esce dal carcere per fine pena: “Qualcuno si pentirà del male fatto”'']</ref>}}
 
===Sentenze della Corte Europea dei diritti dell'uomo===
L'11 febbraio 2014 La Corte Europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha condannato lo Stato italiano poiché ha ritenuto che la ripetuta mancata concessione dei domiciliari a Contrada, sino al luglio 2008, pur se gravemente malato e malgrado la palese incompatibilità del suo stato di salute col regime carcerario, fosse una violazione dell’art. 3 (divieto di trattamenti inumani o degradanti)<ref name=cedu/> della [[Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali]]. Gli sono stati refusi € 10.000,00 per i danni morali, € 5.000,00 per il rimborso spese oltre oneri accessori ed interessi legali calcolati come nella generalità delle cause presso la CEDU.
 
Il 13 aprile [[2015]] la [[Corte europea dei diritti dell'uomo]] ha condannato lo Stato italiano stabilendo un risarcimento per danni morali di 10.000 euro a Bruno Contrada da parte dello Stato italiano (contro gli 80.000 chiesti da Contrada) per i danni morali e 2.500 euro (contro i 30.000 richiesti) per le spese processuali sostenute perché non doveva essere condannato per concorso esterno in associazione mafiosa dato che all'epoca dei fatti (1979-1988), il reato non era codificato e ''«l’accusa di concorso esterno non era sufficientemente chiara»''<ref name=garan/><ref>[http://www.ilgiornale.it/news/cronache/corte-ue-bruno-contrada-non-andava-condannato-1116316.html?utm_source=Facebook&utm_medium=Link&utm_content=Per%2Bla%2BCorte%2BUe%2BBruno%2BContrada%2Bnon%2Bandava%2Bcondannato+cla&utm_campaign=Facebook+Interna Per la Corte Ue, Bruno Contrada non andava condannato]</ref><ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/15/caso-contrada-fatti-confermati-ed-erano-gravissimi/1593466/ ''Bruno Contrada: fatti confermati, ed erano gravissimi'']. Gian Carlo Caselli e Antonio Ingroia. Il fatto quotidiano. 15 aprile 2015.</ref>. Prosegue dicendo che ''«il reato contestato di concorso esterno è stato il risultato di un’evoluzione giurisprudenziale iniziata alla fine degli anni ’80 del ‘900 e che si è consolidata nel 1994, con la sentenza della Cassazione “Demitry”. Così, all’epoca in cui i fatti contestati a Contrada sono avvenuti (1979-1988) il reato non era sufficientemente chiaro, né prevedibile da lui. Contrada non avrebbe potuto conoscere le pene in cui sarebbe incorso».''<ref name=errori>http://www.errorigiudiziari.com/contrada-mi-hanno-tolto-23-anni/ ''Bruno Contrada innocente per la CEDU. "Mi hanno tolto 23 anni''</ref> Per i giudici di Strasburgo l’Italia ha violato anche l’articolo 7 della convenzione dei diritti dell’uomo, che si basa sul principio “[[nulla poena sine lege]]”, cioè che ''«nessuno può essere condannato per un’azione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o internazionale»''.<ref name=errori/> L'unico reato contestabile, se ritenuto colpevole, sarebbe stato quello di [[favoreggiamento personale]].<ref name=errori/>
 
====Nuova richiesta di revisione====
In seguito alla pronuncia europea, Contrada ha presentato per la quarta volta richiesta di revisione del processo. La decisione, prevista per il 18 giugno 2015, è in seguito slittata ad ottobre; il presidente del collegio giudicante Aloisi e il giudice a latere della corte d'appello di Caltanisetta si sono infatti astenuti, perché avevano in precedenza già respinto la richiesta. L'inizio del processo di revisione è stato quindi fissato per il 15 ottobre 2015.<ref name=revisione>[http://www.antimafiaduemila.com/2015061855766/giustizia-in-italia/contrada-slitta-la-revisione-del-processo.html ''Contrada, slitta la revisione del processo'']</ref><ref>[http://caltanissetta.blogsicilia.it/slitta-revisione-processo-contrada-si-comincia-il-15-ottobre/300419/ ''Slitta revisione processo Contrada. Si comincia il 15 ottobre'']</ref>
 
== Opere ==
* ''Ultimo incarico: criminale!'', con [[Andrea Tornielli]], Palermo, Arbor, 1995. ISBN 88-86325-26-6.
* ''La mia prigione. Storia vera di un poliziotto a Palermo'', con [[Letizia Leviti]], Venezia, Marsilio, 2012. ISBN 978-88-317-1413-6.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=MeritoServizioPS20.png
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al merito di servizio (20 anni)
|collegamento_onorificenza=Polizia di Stato
|motivazione=
|luogo= <!-- Roma, 31 dicembre 2001 -->
}}
{{Onorificenze
|immagine = AnzianitàPS35.png
|nome_onorificenza = Croce di anzianità di servizio della Polizia di Stato (35 anni)
|collegamento_onorificenza = Polizia di Stato
|motivazione =
|luogo =
}}
{{Onorificenze
|immagine=OESSG Commendatore BAR.jpg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
|collegamento_onorificenza=Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
|motivazione=
|luogo=
}}
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* Felice Cavallaro, ''Il caso Contrada. Tra Stato e cosa nostra'', Soveria Mannelli, Rubbettino, 1996. ISBN 88-7284-467-3.
* Enzo Battaglia, ''L'intrigo. La vicenda Contrada'', Soveria Mannelli, Rubbettino, 2000. ISBN 88-7284-915-2.
* Angelo Vecchio, ''Condannato a difendersi. I pentiti di mafia contro Bruno Contrada. L'arresto, il carcere, il processo, la condanna e l'assoluzione'', Palermo, Antares, 2001.
 
== Voci correlate ==
* [[Bombe del 1992-1993]]
* [[Cosa nostra]]
* [[Criminalpol]]
* [[Giovanni Falcone]]
* [[Paolo Borsellino]]
* [[Polizia di Stato]]
* [[Presunti rapporti tra servizi segreti italiani e criminalità]]
* [[Servizi segreti italiani]]
* [[SISDE]]
* [[Strage di via D'Amelio]]
* [[Trattativa tra Stato italiano e Cosa nostra]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto/notizia|Bruno Contrada trasferito in ospedale|data=28 dicembre 2007}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{imdb}}
* [http://www.societacivile.it/previsioni/articoli_previ/contrada.html Perché Bruno Contrada è colpevole], articolo di ricostruzione del caso scritto dopo la sentenza di assoluzione in appello da Giorgio Bongiovanni, direttore di Antimafia Duemila
* {{mymovies|film|2015/lesigenzadiunirmiognivoltaconte}}
* [http://www.brunocontrada.info/ Sito che reclama la liberazione di Bruno Contrada]
 
{{Portale|cinema}}
{{portale|biografie|storia d'Italia}}
 
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