Honda Super Cub e Michail Vekoviščev: differenze tra le pagine

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{{S|nuotatori russi}}
{{Moto-modello
{{Sportivo
|nome =
|Nome= Michail Vekoviščev
|immagine = Honda super cub, 1st Gen. 1958, Left side.jpg
|Immagine=
|didascalia = Una Honda Super Cub nella Honda Collection Hall, in Giappone
|bandieraSesso = JPNM
|CodiceNazione = {{RUS}}
|costruttore = Honda
|Peso=
|tipo = [[Motoleggera]]
|Disciplina= Nuoto
|inizio_produzione = 1958
|Specialità= Stile libero
|fine_produzione =
|antenata Ruolo=
|Ranking=
|erede =
|famiglia Squadra=
|Squadre=
|concorrenti =
|Palmares=
|note =
{{Palmarès
|cat = RUS
|competizione 2 = [[Campionati mondiali di nuoto|Mondiali]]
|oro 2 = 0
|argento 2 = 2
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|competizione 3 = [[Campionati mondiali di nuoto in vasca corta|Mondiali in vasca corta]]
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|competizione 5 = [[Campionati europei di nuoto in vasca corta|Europei in vasca corta]]
|oro 5 = 1
|argento 5 = 1
|bronzo 5 = 0
 
}}
|Incontri=
|Allenatore=
|Aggiornato= 8 agosto 2018
}}
{{Bio
|Nome = Michail Dmitrievič
|Cognome = Vekoviščev
|PreData = {{russo|Михаил Дмитриевич Вековищев}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Obninsk
|GiornoMeseNascita = 5 agosto
|AnnoNascita = 1998
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = nuotatore
|Nazionalità = russo
}}
 
== Carriera ==
La '''Honda Super Cub''' o Honda Cub è una motocicletta [[motore monocilindrico|monocilindrica]] [[Motore a quattro tempi|4 tempi]] [[Honda]], con [[cilindrata|cilindrate]] da 49 a 124 cm³.
Fortemente specializzato nello stile libero, ha trionfato più volte nelle staffette 4x100m e 4x200m stile libero, sia in campo continentale che mondiale.
 
Costantemente in produzione dal 1958, con più di 60 milioni di esemplari nel 2008<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo= Cumulative Global Production of Cub Series Motorcycles Reaches 60 Million Units |data= 21 maggio 2008 |url= http://world.honda.com/news/2008/c080521Cub-Series/ |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160303194053/http://world.honda.com/news/2008/c080521Cub-Series/ |dataarchivio= 3 marzo 2016 |accesso= 2 aprile 2019}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo= Honda Sells Its 60 Millionth – Yes, Millionth – Super Cub |data= 23 maggio 2008 |url= http://blog.wired.com/cars/2008/05/honda-sells-its.html |accesso= 2 aprile 2019}}</ref>, 87 milioni nel 2014, e 100 milioni nel 2017<ref>{{Cita web|lingua=en|titolo= Super Cub Anniversary |url= https://global.honda/products/motorcycles/supercub-anniv.html |accesso= 2 aprile 2019}}</ref>, la Super Cub è il [[veicolo a motore]] più prodotto nella storia<ref>La bicicletta cinese Flying Pigeon, con un ordine di 500 milioni in servizio al 2007, è il [[veicolo]] (prescindendo dal sistema di propulsione) più prodotto di sempre({{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo= Flight of the Pigeon |cognome= Koeppel |nome= Dan |rivista= Bicycling |data= Gennaio–Febbraio 2007 |volume= 48 |numero= 1 |ISSN=0006-2073 |editore=Rodale, Inc. |pp= 60–66 |url=https://books.google.com/books?id=isUDAAAAMBAJ&pg=PA60 |accesso= 28 gennaio 2012}})</ref>.
 
Le versioni comprendono C100, C50, C70, C90, C100EX e C70 Passport, oltre alla serie Honda Trail.
 
La campagna pubblicitaria USA della Super Cub, ''You meet the nicest people on a Honda'' ("Trovi la più bella gente su una Honda"), ebbe un duraturo influsso sull'immagine Honda e sull'atteggiamento americano verso il motociclismo, divenendo una pietra miliare del [[marketing]]<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|capitolo=Motorcycle Madness; The Insane, Profane, and Newly Tame |cognome= Packer |anno=2008 |nome= Jeremy |titolo=Mobility without mayhem: safety, cars, and citizenship |editore= Duke University Press |isbn= 978-0-8223-3963-2 |url= https://books.google.com/books?id=F0P8kvrs9iEC&pg=PA122 |pp= 123–124 |accesso= 2 aprile 2019}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|url= http://www.motorcycle.com/products/motorcycle-advertising-part-one-51612.html |titolo=Motorcycle Advertising Part One; Wildly successful ad campaign of the Sixties |data= 11 giugno 2007 |accesso=2 aprile 2019}}</ref>.
==Sviluppo==
L'idea di un nuovo motociclo 50 cm³ fu concepita nel 1956, quando i fondatori della Honda Motor Co., [[Soichiro Honda]] e [[Takeo Fujisawa]], visitarono la Germania constatando la diffusione colà raggiunta da [[ciclomotore|ciclomotori]] e [[motoleggera|motoleggere]]<ref name=Sakiya1982>{{Cita pubblicazione|titolo= Honda Motor: the men, the management, the machines |nome= Tetsuo |cognome= Sakiya |curatore-nome= Timothy |curatore-cognome= Porter |editore= [[Kodansha]] |anno= 1982 |isbn= 978-0-87011-522-6 }}</ref>. Soichiro Honda era essenzialmente il capo della società sul piano tecnico e produttivo, sempre attento ai successi in pista, mentre il suo socio Fujisawa era l'uomo della finanza e degli affari, che dirigeva le vendite e formulava strategie volte a dominare i mercati sbaragliando i concorrenti di Honda Motor<ref name=Brown1998>{{Cita pubblicazione|cognome= Brown |nome= Roland |titolo=Honda: the complete story |editore=Crowood |anno= 1991 |isbn= 1-85223-544-6 |pp=17–18 }}</ref>. Fujisawa stava pensando da molto tempo ad una strategia di espansione di lungo termine, e — a differenza di quel che praticavano altre imprese nipponiche — non si accontentava di intensificare semplicemente la produzione cavalcando il recente boom economico del [[Giappone|Sol Levante]]. Al centro dei suoi piani stava una piccola motocicletta dalle grandi prestazioni<ref name=Sakiya1982/>. Nell'Europa del dopoguerra, la "scala di crescita" per le soluzioni di mobilità individuale vedeva tipicamente consumatori che passavano dalla bicicletta al [[bicimotore]], poi compravano uno [[scooter (veicolo)|scooter]], poi ancora una ''bubble car'' come la [[Iso Isetta|Isetta]], una piccola auto e così via. Fujisawa notò che per la "persona media" la motocicletta<ref>Pur tenendo conto di tutte le eccezioni del caso, in linea generale si può dire che uno scooter si distingue da una motocicletta propriamente detta per il fatto che il primo ha ruote di diametro inferiore rispetto alla seconda.</ref> non rientrava in questo schema, e vide quindi un'opportunità per cambiare la situazione<ref name=Bacon1996>{{Cita pubblicazione|titolo= Honda: The Early Classic Motorcycles : All the Singles, Twins and Fours, Including Production Racers and Gold Wing-1947 to 1977 |nome= Roy |cognome= Bacon |editore= Niton Publishing |anno= 1996 |isbn= 1-85579-028-9 |pp=164–191 }}</ref>. Soichiro Honda all'epoca si era stancato di sentire l'idea di nuova moto di Fujisawa; Honda era venuto in Europa per vincere il [[Tourist Trophy]], e il resto gli interessava poco<ref name=Sakiya1982/>.
[[File:Saitama Prefectural Police Honda Super Cub 110 JA10.jpg|thumb|Moderno Super Cub]]
Fujisawa visitò i saloni di esposizione di [[Kreidler]] e [[Innocenti Lambretta|Lambretta]], più altri, per ispirarsi nel concepire il tipo di motocicletta che aveva in mente sentenziando che questi progetti "non avevano futuro" e non avrebbero avuto successo commerciale<ref name=Sakiya1982/><ref name=Sato2006>{{Cita libro |titolo=The Honda myth: the genius and his wake |nome= Masaaki |cognome= Satō |editore= Vertical |anno= 2006 |isbn= 978-1-932234-26-8 | postscript = "Originally published in Japanese as 'Honda shinwa : kyoso no naki atode' by Bungei Shunju, Tokyo, 1995". Translated by Hiroko Yoda with Matt Alt. }}</ref>. Il suo concetto era una "due ruote" per l'uomo qualunque, una che sarebbe piaciuta tanto nei Paesi progrediti quanto in quelli in via di sviluppo, in città e in campagna. La nuova motocicletta doveva essere tecnologicamente semplice per sopravvivere in posti non raggiunti da conoscenze tecniche progredite, sprovvisti di attrezzature sofisticate e di una valida rete di distribuzione dei ricambi. Si doveva ovviare alle lamentele del consumatore normale quanto a rumorosità, affidabilità scarsa, specie nell'impianto elettrico, e difficoltà generale d'uso. Dato che Honda era una grande società che si stava ulteriormente ingrandendo, aveva bisogno di un prodotto desiderabile dalle masse che potesse essere fabbricato su scala enorme<ref name=Bacon1996/>. Il progetto doveva essere messo a punto accuratamente prima di iniziare la produzione, perché la grande tiratura avrebbe reso troppo costosi eventuali ripensamenti successivi all'avvio. La tipologia "scooter" avrebbe quasi fatto al caso suo, ma era troppo complessa per la manutenzione nei Paesi in via di sviluppo, e le piccole ruote si sarebbero trovate a mal partito su strade in cattive condizioni, o inesistenti del tutto<ref name=Bacon1996/><ref name=HondaOfficial2008>{{Cita web|lingua=en |url= http://world.honda.com/SuperCub/MobileSafari/2G/ |titolo= 50 Years of Super Cub |anno= 2008 |accesso= 2 aprile 2019 |urlmorto= yes |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111230033110/http://world.honda.com/SuperCub/MobileSafari/2G/ |dataarchivio= 30 dicembre 2011 }}</ref>. Un'altra esigenza di Fujisawa era che il mezzo si potesse guidare con una mano, mentre con l'altra si teneva un vassoio di pasta [[soba]]; diceva a Honda: "Se puoi progettare una piccola moto, diciamo 50 cm³ con un guscio per tenere nascosti motore, giunti e cavi, la posso vendere. Non so quanti negozi di pasta ''soba'' ci siano in Giappone, ma puoi scommettere che ognuno di quei negozi ne vorrà una per le consegne"<ref name=Sato2006/><ref name=HondaOfficial2008/><ref>{{Cita libro |lingua=en|titolo=Honda: an American success story |nome= Robert L. |cognome= Shook |editore= Prentice Hall |anno= 1988 |isbn= 978-0-13-394628-4 |pp= 17–18 }}</ref>.
 
Una volta interessato, al ritorno in Giappone Soichiro Honda iniziò a sviluppare il Super Cub. L'anno seguente Honda mostrò a Fujisawa un simulacro che in definitiva corrispondeva a quello che aveva in mente; Fujisawa dichiarò che contava di vendere {{formatnum:30000}} pezzi al mese, ossia metà dell'intero mercato mensile delle due ruote in Giappone. Il suo obiettivo era esportare moto in una scala mai vista nel disordine economico del Giappone nel dopoguerra, quando le inceppate attività commerciali della maggior parte delle imprese erano surrogate da società di distribuzione straniere. Honda avrebbe dovuto costituire una sua controllata all'estero per fornire quanto necessitava in fatto di servizio e parti di ricambio in un grande Paese quale gli Stati Uniti. A tal fine nel 1959 fu fondata la American Honda Motor Company<ref name=Sakiya1982/>. Nel 1961 fu creata una rete vendita in Germania, poi in Belgio e nel Regno Unito nel 1962, e ancora in Francia nel 1964<ref name=Brown1998/>.
 
La [[Honda Juno]] fu il primo scooter ad usare una carrozzeria di [[Resina poliestere insatura|resina poliestere]], o plastica rinforzata con fibra di vetro (FRP), e sebbene la produzione della Juno si fosse fermata nel 1954 per le difficoltà finanziarie e di manodopera che la Honda Motor pativa all'epoca, Fujisawa continuò a favorire la ricerca sulle tecniche di fusione della resina poliestere; questo lavoro portò i suoi frutti con la Super Cub<ref name=Sakiya1982/>. La [[carenatura (motociclismo)|carenatura]] della nuova moto sarebbe stata in [[polietilene]], la [[plastica]] più diffusa, risparmiando peso rispetto alla FRP, ma il fornitore della Honda non aveva mai fatto uno stampo da fusione così grande, perciò la Honda stessa dovette fornire gli stampi<ref name=HondaOfficial2008/>. La Super Cub fu la prima moto che avesse mai usato una carenatura di plastica<ref>{{cita libro | lingua=en|titolo= Honda Motorcycles | nome= Aaron | cognome= Frank | editore= MotorBooks International | anno= 2003 | pp=42 | isbn=978-0-7603-1077-9 |url= https://books.google.com/books?id=CSxTaoGagKoC&pg=PA42 |accesso= 28 gennaio 2012 }}</ref>. Lo storico del motociclismo Clement Salvadori scrisse che il parafango anteriore e i ripari per le gambe in plastica erano "forse il più grande contributo del Cub; la plastica funzionava bene quanto il metallo ad un costo notevolmente inferiore"<ref name=Salvadori1998>{{Cita pubblicazione|lingua=en|capitolo= Honda C100 Super Cub |nome= Clement |cognome=Salvadori |anno= 1998 |titolo=The Art of the Motorcycle |autore2=Guggenheim Museum Staff |curatore-cognome1= Krens |curatore-nome1= Thomas |curatore-cognome2= Drutt |curatore-nome2= Matthew |editore=Harry N. Abrams |isbn=0-8109-6912-2 |p= 283 }}</ref>. La tecnologia sviluppata al Tourist Trophy ebbe a sua volta un ruolo decisivo per la genesi della nuova moto "peso piuma", spremendo ben 3,4 kW (4,5 HP) da un motore Honda a quattro tempi da 50 cm³, laddove il primo motore che la società costruiva dieci anni prima — una "quasi esatta copia" del 50 cm³ [[Motore a due tempi|due tempi]] residuato bellico [[Tohatsu]], che la Honda commercializzava come motore ausiliario per bicicletta — erogava appena 0,37-0,75 kW (0,5-1 HP)<ref name=Sakiya1982/><ref name=Brown1998/>. Il primo 4 tempi Honda, lo E-type del 1951, con i suoi 3,7 kW (5 HP) a stento superava la potenza del Super Cub, ma con una cilindrata quasi tripla (146 cm³)<ref name=Brown1998/>.
 
Per fare la nuova moto, la Honda costruì un nuovo stabilimento da 10 miliardi di ¥ a [[Suzuka]], in grado di produrre {{formatnum:30 000}}, e in due turni fino a {{formatnum:50 000}}, Super Cub al mese<ref name=Sakiya1982/> <ref name= Alexander2008>{{Citation |title= Japan's Motorcycle Wars: An Industry History |first= Jeffrey W. |last= Alexander |publisher= UBC Press |year= 2008 |isbn= 978-0-8248-3328-2 |pages= 197–211 }}</ref>. La fabbrica si ispirava alla linea di produzione della [[Volkswagen Maggiolino]] (un altro mostro sacro dell'industria<ref>[http://www.nytimes.com/1999/12/24/automobiles/this-just-in-model-t-gets-award.html This Just In: Model T Gets Award - New York Times<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>) di [[Wolfsburg]] in Germania<ref name= Alexander2008/>.
Fino a quel momento, i modelli di maggior successo della Honda avevano venduto non più di 2000-3000 pezzi al mese, e gli osservatori pensavano che il costo dell'impianto rappresentasse una scommessa temeraria<ref name=Sakiya1982/>. [[Edward Turner]] della [[Birmingham Small Arms Company|BSA]], per esempio, andò in Giappone per vedere lo stato dell'industria giapponese nel settembre 1960, e concluse che gli investimenti come quello di Suzuka erano "estremamente pericolosi" perché il mercato motociclistico USA era già [[saturazione del mercato|saturo]]<ref name= Alexander2008/>. Una volta terminato nel 1960, la fabbrica Suzuka era la più grande del mondo, un modello per le future strutture Honda votate alla produzione di massa<ref name=Sakiya1982/>. Le [[economie di scala]] conseguite a Suzuka abbatterono del 18% i costi unitari di fabbricazione del Super Cub, nel momento in cui l'impianto poté lavorare a regime<ref name= Alexander2008/>, ma nel breve termine vi fu un'apparente sovrapproduzione, con i magazzini che traboccavano di veicoli, poiché il nuovo impianto divenne pienamente operativo prima che la rete distributiva commerciale fosse in grado di svolgere il suo compito<ref name=Sakiya1982/>.
==Design==
[[File:Honda Super Cub with Okamoti.jpg|left|thumb|Un Super Cub di fine anni 2000]]
La Super Cub è stato paragonata alla [[Ford Model T]], alla Volkswagen Maggiolino e alla [[Utility truck ¼ t 4x4 jeep|Jeep]] come icona dell'industria dei trasporti nel XX secolo<ref name=Frank2003>{{cite book | title= Honda Motorcycles | first= Aaron | last= Frank | publisher= MotorBooks International | year= 2003 | page=42 | isbn=978-0-7603-1077-9 |url= https://books.google.com/books?id=CSxTaoGagKoC&pg=PA42 |accessdate=January 28, 2012 }}</ref><ref name=Sakiya1982/><ref name=Lindsay1998>{{Citation |title= Go, little Honda |last= Lindsay |first= Brooke. |magazine= Automotive Industries |volume= 178. |issue= 7 |date= July 1998 |page= 13}}</ref>. La C100 usava un telaio [[Scocca#Monoscocca|monoscocca]] in acciaio stampato, con il motore orizzontale posto sotto il trave centrale, una configurazione che oggi si chiama motocicletta "varcabile" (''step through'') o "[[tubone]]". Sotto certi profili, il tipo di motocicletta in cui ricade la Super Cub è difficile da classificare, situandosi tra uno scooter e una motocicletta<ref name=Frank2009>{{Citation |title= Icon: Honda's Super Cub; Sixty Million Riders Can't Be Wrong |first= Aaron |last=Frank |url= http://www.motorcyclistonline.com/newsandupdates/122_0905_icon_honda_super_cub/index.html |magazine= [[Motorcyclist (magazine)|Motorcyclist]] |accessdate= February 1, 2012 |date= May 2009 }}</ref>, e talora è stata chiamata ciclomotore, "step-thru"<ref>Con l'espressione ''step through'', che abbiamo provato a rendere con l'aggettivo "varcabile", in inglese ci si riferisce al classico telaio della [[Bicicletta#Utilizzo_in_città|bicicletta da donna]], che — per esigenze legate all'uso sociale di indossare la [[gonna]] — permette all'utente di salire in sella senza essere obbligato a scavalcarla sopra la ruota posteriore, come in genere si fa con la bicicletta da uomo.</ref> o ''scooterette''<ref name=Brown1998/><ref name=March2010>{{Citation |title= The superbike that was just too good |first= Nick |last= March |url= http://www.thenational.ae/lifestyle/motoring/the-superbike-that-was-just-too-good |newspaper= The National |accessdate= February 1, 2012 |date=Feb 6, 2010}}</ref><ref name= Bose2004 >{{Citation |title= Alexander the Great's art of strategy: the timeless leadership lessons of history's greatest empire builder |first1= Partha |last1= Bose |publisher= [[Penguin Books]] |year= 2004 |isbn= 978-1-59240-053-9 |url= https://books.google.com/books?id=49Tc7jRSBrIC&pg=PA54 |accessdate=February 1, 2012 }}</ref>.
[[file:1966 Honda CA100 Super Cub instruments.jpg|thumb|Cruscotto del CA100 del 1966]]
[[file:Honda SuperCub 110 instruments.jpg|thumb|Cruscotto del Cub 110 del 2009]]
La carenatura in plastica correva da sotto il manubrio a sotto le pedane, proteggendo le gambe del pilota da vento e detriti stradali, oltre a nascondere il motore alla vista. Questo design era come il rivestimento completo di uno scooter, ma a differenza di uno scooter il motore e il cambio non erano fissati all'asse posteriore.
 
==Palmarès==
{{clear}}
*[[Campionati mondiali di nuoto|Mondiali]]
:[[Campionati mondiali di nuoto 2017|Budapest 2017]]: argento nella 4x200m sl.
:[[Campionati mondiali di nuoto 2019|Gwangju 2019]]: argento nella 4x200 m sl.
 
*[[Campionati mondiali di nuoto in vasca corta|Mondiali in vasca corta]]
==Note==
:[[Campionati mondiali di nuoto in vasca corta 2016|Windsor 2016]]: oro nella 4x100m e 4x200m sl.
<references/>
:[[Campionati mondiali di nuoto in vasca corta 2018|Hangzhou 2018]]: oro nella 4x50m misti, argento nella 4x100m, 4x200m stile libero e nella 4x100m misti.
 
*[[Campionati europei di nuoto|Europei]]
==Altri progetti==
:[[Campionati europei di nuoto 2018|Glasgow 2018]]: argento nella 4x200m sl e nella 4x200m sl mista.
{{interprogetto}}
 
*[[Campionati europei di nuoto in vasca corta|Europei in vasca corta]]
==Collegamenti esterni==
:[[Campionati europei di nuoto in vasca corta 2017|Copenaghen 2017]]: oro nella 4x50m sl e argento nella 4x50m sl mista.
* [http://world.honda.com/Cub/ Sito ufficiale]
 
== Collegamenti esterni ==
{{Honda}}
* {{Collegamenti esterni}}
{{portale|moto|trasporti}}
 
{{Campioni mondiali 4x100m sl (vasca corta)}}
[[Categoria:Motoveicoli Honda|Super Cub]]
{{Campioni mondiali 4x200m sl (vasca corta)}}
{{Campioni mondiali 4x50m mx (vasca corta)}}
{{Campioni europei 4x50m sl (vasca corta)}}
{{Portale|biografie|nuoto}}