Campo di concentramento di Theresienstadt e James Cecil, I marchese di Salisbury: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
LCeccoli (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS
 
Riga 1:
{{Aristocratico
{{NN|storia|ottobre 2015}}
|prefisso onorifico = ''[[The Most Honourable]]''
{{Coord|50|30|48|N|14|10|1|E|region:DE-TH_scale:20000|display=title}}
|nome = James Cecil, I marchese di Salisbury
Il '''campo di concentramento di Theresienstadt''', o '''ghetto di Terezín'''<ref>''The Terezín ghetto'', di Ludmila Chládková, Památnik Terazin, Terazin 2005, ISBN 978-80-867-5819-0</ref><ref>Ghetto o campo di concentramento? Esistono opinioni divergenti sulla classificazione di Theresienstadt. Per alcuni studiosi come il dott. Guido Jochen Fackler della università di [[Friburgo in Brisgovia]] «all'interno del sistema nazista [è da considerarsi] come un ghetto e non un campo di concentramento» [http://holocaustmusic.ort.org/places/theresienstadt/]. D'altronde secondo l'Istituto Storico della Resistenza «Il ghetto di Terezín durante la seconda guerra mondiale fu il maggiore campo di concentramento sul territorio della Cecoslovacchia» [http://www.istitutostoricoresistenza.it/images/mostre/terezin/Terezin.pdf]. Gli studiosi dell' [[United States Holocaust Memorial Museum|USHMM]], definiscono Theresienstadt come un "campo-ghetto" avendo avuto nel corso della sua durata, scopi diversi [http://www.ushmm.org/wlc/en/article.php?ModuleId=10005424]. </ref>, è stata una [[campo di concentramento|struttura di internamento]] e deportazione utilizzata dalle forze tedesche durante la [[Seconda guerra mondiale]]. Incorporata dal [[Terzo Reich]] nel 1938<ref>''Il Requiem di Terezin'', di Josef Bor, prima di copertina, Passigli Editori, Bagno a Ripoli 2014, ISBN 978-88-368-1423-7</ref>, la città della [[Repubblica Ceca]], a 60 km da [[Praga]]<ref>[http://www.lager.it/ghetto_terezin.html Terezin a 6o km da [[Praga]]]</ref>, è nota per aver aver concentrato nel campo omonimo «i maggiori artisti»<ref>''Il Requiem di Terezin'', di Josef Bor, pap. 9, Passigli Editori, Bagno a Ripoli 2014, ISBN 978-88-368-1423-7</ref>, «il fior fiore degli intellettuali ebrei mitteleuropei, pittori, scrittori, musicisti» e con «una forte presenza di bambini»<ref>''Il Requiem di Terezin'', di Josef Bor, prima di copertina, Passigli Editori, Bagno a Ripoli 2014, ISBN 978-88-368-1423-7</ref>. Presentato dalla propaganda nazista come esemplare insediamento ebraico, altro non era che un luogo di raccolta di prigionieri da indirizzare ai [[campi di sterminio]]<ref>''Il Requiem di Terezin'', di Josef Bor, prima di copertina, Passigli Editori, Bagno a Ripoli 2014, ISBN 978-88-368-1423-7</ref>.
|immagine = 1stMarquessOfSalisbury.jpg
|legenda = James Cecil, I marchese di Salisbury, in un'incisione di fine Settecento
|stemma = Marquess of Exeter COA.svg
|titolo = [[Marchese di Salisbury]]
|inizio reggenza = [[1789]]
|fine reggenza = [[1823]]
|investitura = [[1789]] da [[Giorgio III del Regno Unito|Giorgio III di Gran Bretagna]]
|predecessore = ''Se stesso come [[Conte di Salisbury]]''
|successore = [[James Gascoyne-Cecil, II marchese di Salisbury]]
|titolo1 = [[Conte di Salisbury]]
|inizio reggenza1 = [[1780]]
|fine reggenza1 = [[1789]]
|predecessore = [[James Cecil, VI conte di Salisbury]]
|successore1 = ''Se stesso come [[Marchese di Salisbury]]''
|nome completo =
|altrititoli = [[Visconte]] [[Cranborne]]<br />[[Barone]] [[Cecil (famiglia)|Cecil]]
|data di nascita = 4 settembre [[1748]]
|luogo di nascita = [[Londra]]
|data di morte = 13 giugno [[1823]]
|luogo di morte = [[Londra]]
|sepoltura =
|dinastia = [[Cecil (famiglia)|Cecil]]
|padre = [[James Cecil, VI conte di Salisbury]]
|madre = [[Elizabeth Keet]]
|consorte = [[Maria Amelia Cecil, I Marchesa di Salisbury|Maria Amelia Hill]]
|consortedi =
|coniuge 1 =
|coniuge 2 =
|coniuge 3 =
|coniuge 4 =
|coniuge 5 =
|figli = Georgiana Charlotte Augusta<br />[[Emily Anne Cecil|Emily Anne Bennet Elizabeth]]<br />Caroline<br />[[James Gascoyne-Cecil, II marchese di Salisbury|James Brownlow William]]
|religione = [[anglicanesimo]]
|motto reale =
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = James
|Cognome = Cecil
|PostCognomeVirgola = '''I marchese di Salisbury'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Londra
|GiornoMeseNascita = 4 settembre
|AnnoNascita = 1748
|LuogoMorte = Londra
|GiornoMeseMorte = 13 giugno
|AnnoMorte = 1823
|Attività = nobile
|Attività2 = politico
|Nazionalità = britannico
|Categorie = no
}}
 
==Biografia==
==Terezín prima della seconda guerra mondiale ==
[[File:Shield of arms of James Cecil, 1st Marquess of Salisbury, KG, PC.png|thumb|upright=1.2|Stemma di James Cecil, I marchese of Salisbury,
[[Terezín]] (in tedesco Theresienstadt), costruita tra il [[1780]] e il [[1790]], nacque come città-fortezza, all'interno del sistema di fortificazione antiprussiano voluta da [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena]] e dedicata a sua madre [[Maria Teresa d'Austria|Teresa]]<ref>[http://www.lager.it/ghetto_terezin.html La città-fortezza Terezin dedicata da [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena]] s ua madre Teresa ([[Maria Teresa d'Austria]])]</ref>. Presentava due poli distinti: la "grande fortezza" e la "piccola fortezza". Nel [[1882]] la "grande fortezza" fu abbandonata come sede di guarnigione e la "piccola fortezza" fu adibita a carcere di massima sicurezza.
''Fasciato di 10 pezzi (argento e azzurro), sul tutto partito di sei stemmi tre, due e uno, ciascuno incaricato di un leone rampante sormontati dalla crescente rossa montante.]]
James Cecil era figlio di [[James Cecil, VI conte di Salisbury]] e di sua moglie, Elizabeth Keat, figlia di Edward Keat.<ref name="thepeerage.com">[http://www.thepeerage.com/p1634.htm thepeerage.com James Cecil, 1st Marquess of Salisbury]</ref>
 
Già dal [[1774]], dopo gli studi, venne eletto nel parlamento inglese quale rappresentante per [[Great Bedwyn]], incarico che mantenne sino al [[1780]], rappresentando anche per un breve periodo le circoscrizioni di [[Launceston (Cornovaglia)|Launceston]] e di [[Plympton Erle]], sempre nel [[1780]].
Durante la [[prima guerra mondiale]], nella "piccola fortezza" fu imprigionato e morì nel [[1918]] [[Gavrilo Princip]], uccisore dell'arciduca [[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este|Francesco Ferdinando]] erede al trono austroungarico. Tale assassinio fu il [[casus belli]] che fece crollare l'instabile assetto politico europeo provocando la [[prima guerra mondiale]]. A Terezín furono tenuti prigionieri anche militari italiani catturati: Carlo Salsa, ufficiale d'artiglieria, prigioniero nel campo, catturato nel 1917 prima di Caporetto, scrisse nel suo diario: "Al campo della truppa, prossimo al nostro, sono concentrati 15.000 soldati: ne muoiono circa 70 al giorno per fame. Spesso questi morti non vengono denunciati subito per poter fruire della loro razione di rancio, i compagni li tengono nascosti sotto i pagliericci fino a che il processo di decomposizione non rende insopportabile la loro presenza."<ref>[http://certosa.cineca.it/chiostro/luoghi.php?ID=1095&tipo=immagini&img=2 Campi di prigionia austriaci e tedeschi]</ref>
 
Alla morte del padre nel [[1780]], James gli succedette nei titoli di famiglia e si propose di rivalutare la casata dopo la misoginìa e la dissolutezza nella quale il padre era vissuto per gran parte della propria vita. Egli prestò servizio al governo sotto [[Frederick North, lord North|lord North]] come [[Treasurer of the Household]] dal [[1780]] al [[1782]] e sotto [[William Pitt il Giovane]] e poi sotto [[Henry Addington, I visconte Sidmouth|Henry Addington]] in qualità di [[Lord Ciambellano]] tra il [[1783]] ed il [[1804]]. Egli venne dunque ammesso nel [[Privy Council]] di re [[Giorgio III del Regno Unito|Giorgio III]] nel [[1780]]<ref>{{London Gazette |issue=12122 |date=26 September 1780 |startpage=1 }}</ref> e venne creato '''marchese di Salisbury''', nella contea di Wiltshire, nel [[1789]].<ref>{{London Gazette |issue=13123 |date=15 August 1789 |startpage=550 }}</ref>
==Il campo di concentramento di Theresienstadt (1941-1945)==
[[Image:Polonius' (King George III; Charlotte Sophia of Mecklenburg-Strelitz; James Cecil, 1st Marquess of Salisbury) by James Gillray.jpg|thumb|Lord Salisbury (nella parte anteriore) con [[Giorgio III]] e [[Carlotta di Meclemburgo-Strelitz]].]]
La Gestapo prese il controllo di Theresienstadt il 10 giugno [[1940]] e trasformò la "piccola fortezza" in prigione denominandola ''[[Campo di concentramento di Theresienstadt#Kleine Festung - piccola fortezza|kleine Festung]]'' (piccola fortezza). Dal 24 novembre [[1941]]<ref>[http://www.istitutostoricoresistenza.it/images/mostre/terezin/Terezin.pdf ''Il Lager di Terezín'' nel sito dell' Istituto Storico della Resistenza (I.S.R.Pt.)]</ref>, l'intera cittadina (''grosse Festung'', grande fortezza) venne destinata a [[ghetto]] dopo essere stata cinta da un muro.
A questo punto della sua carriera prestò servizio come [[United Kingdom Postmaster General|Joint Postmaster General]] sotto il governo di [[Robert Jenkinson, II conte di Liverpool]] dal [[1816]] al [[1823]]. Durante questo periodo fu anche [[Lord Luogotenente dell'Hertfordshire]] tra il [[1771]] ed il [[1823]] e dal [[1793]] venne anche ammesso nell'[[Ordine della Giarrettiera]].
 
Lord Salisbury morì nel giugno del [[1823]], all'età di 74 anni, e venne succeduto dal suo unico figlio, James.<ref name="thepeerage.com"/>
La funzione principale del [[Lager]] era quella di collettore per le [[Olocausto|operazioni di sterminio]] perpetrate dai [[nazismo|nazisti]] durante il conflitto. Fu impiegata contemporaneamente come struttura detentiva per il transito dei prigionieri verso altri campi di sterminio, per la loro decimazione (circa un quarto di chi vi transitò morì), e per attività di propaganda.<ref name="delghetto">Opuscolo ''Del Ghetto di Terezín'', di "Monumento di Terezín", trad. Sebastiano Capurso</ref> Propagandisticamente, infatti, a seguito del cosiddetto "programma di abbellimento" fu presentato al mondo come "zona autonoma di insediamento ebraico", il modello nazista di insediamento per ebrei,<ref name="delghetto" /> ma nella realtà era un [[campo di concentramento]] e transito per i deportati diretti ad [[Auschwitz]] e altri campi.
 
==Matrimonio e figli==
Il campo fu fondato da uno dei capi delle [[SS]], [[Reinhard Heydrich]] e divenne presto il punto di arrivo per un grande numero di ebrei provenienti da tutta la [[Cecoslovacchia]] occupata dai tedeschi, ma anche dalla Germania e dall'Austria. I settemila abitanti non-ebrei che vivevano a Theresienstadt vennero espulsi dalla città, rendendo il campo una comunità esclusivamente ebraica e separata.
Lord Salisbury sposò [[Emily Cecil, marchesa di Salisbury|Lady Emily Mary]] (16 agosto 1750-27 novembre 1835), figlia di [[Wills Hill, I Marchese di Downshire]], il 2 dicembre 1773. Donna influente nella società dell'epoca e grande sportiva, seppe dare alla casata dei Cecil quattro figli:
 
* Lady Georgiana Charlotte Augusta (20 marzo 1786-18 gennaio 1860), sposò [[Henry Wellesley, I barone Cowley]], ebbero una figlia;
I documenti relativi ai trasporti ferroviari indicano che tra il 1941 e il 1945 vennero deportati a [[Theresienstadt]] più di 140.000 ebrei, dei quali un quarto (33.000) morì nel campo principalmente a causa delle pessime condizioni di detenzione (fame, stenti, privazioni, malattie, principalmente di [[tifo esantematico]] verso la fine della guerra). Più di 88.000 furono i deportati dal campo verso i ghetti orientali e i campi di sterminio. Quando la guerra finì solo 17.247 erano i sopravvissuti.<ref name="Olokaustos La fine">[http://www.olokaustos.org/geo/campi/terezin/terezin7.htm Olokaustos (La fine)]</ref>
* [[Emily Anne Cecil|Lady Emily Anne]] (14 luglio 1789-21 gennaio 1858), sposò [[George Nugent, I marchese di Westmeath]], ebbero una figlia;
* Caroline, morta infante.
* [[James Gascoyne-Cecil, II marchese di Salisbury|James Gascoyne-Cecil]] (17 aprile 1791-12 aprile 1868).
 
== Onorificenze ==
Il 5 maggio [[1945]] il controllo del campo fu trasferito dalla [[Germania]] alla [[Croce Rossa]] e cinque giorni dopo Theresienstadt fu definitivamente liberata dalle truppe [[Unione Sovietica|sovietiche]] avanzanti.
{{Onorificenze
|immagine=Institution du Mérite militaire ribbon.png
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera
|collegamento_onorificenza=Ordine della Giarrettiera
|motivazione=
}}
 
=== PrigionieriNote ===
<references />
[[File:Arbeitmachtfrei 01.jpg|thumb|left|L'ingresso del campo, recante il celebre motto nazista ''[[Arbeit macht frei]]'']]
 
== Voci correlate ==
Il primo gruppo di prigionieri ad arrivare al Campo di concentramento di Theresienstadt tra il 24 novembre ed il 4 dicembre 1941 fu un contingente di 3.300 ebrei cechi con il compito di trasformare la fortezza grande in un campo di concentramento in grado di ricevere decine di migliaia di persone. L'idea originaria era di farne un campo per l'imprigionamento degli ebrei anziani tedeschi e austriaci, destinati a morirvi per "cause naturali".<ref>R. Hilberg, ''La distruzione degli ebrei d'Europa'', Torino, Einaudi (Biblioteca di cultura storica), 1999, p. 466; [http://www.olokaustos.org/geo/campi/terezin/terezin2.htm Olocaustos]</ref> In realtà tale idea non fu mai attuata perché il campo venne immediatamente usato per concentrarvi anche gli ebrei della Bohemia, senza distinzione di età, come luogo di transito per i trasporti verso i ghetti orientali e i campi di sterminio. Delle 109.114 persone che arrivarono a Theresienstadt dalla fine del 1941 alla fine del 1942, furono 43.871 quelle subito inviate alla morte.<ref>[http://www.olokaustos.org/geo/campi/terezin/terezin3.htm Olocaustos]</ref> Tra le migliaia di prigionieri vi furono anche molti importanti artisti, diplomatici, letterati e giuristi provenienti dalla [[Germania]], dall'[[Austria]] e dalla [[Cecoslovacchia]].
*[[Maria Amelia Cecil, I Marchesa di Salisbury]]
 
*[[Cecil (famiglia)]]
Le condizioni di vita a [[Theresienstadt]] si fecero subito molto difficili: all'interno della fortezza grande, in un'area precedentemente abitata da 7.000 [[Cecoslovacchia|cechi]], si trovarono a convivere oltre 50.000 ebrei. Il cibo era scarso, le medicine inesistenti, la situazione abitativa drammatica. Nel 1942 morirono nel campo almeno 16.000 persone, inclusa Esther Adolphine (una sorella di [[Sigmund Freud]]), che morì il 29 settembre [[1942]]; [[Heinrich Rauchinger]], pittore polacco, [[Friedrich Münzer]] (un noto studioso di storia classica tedesco) che morì il 20 ottobre [[1942]] e due fratelli della nonna del politico [[USA|statunitense]] [[John Kerry]]. Per far fronte al numero elevato dei decessi un crematorio fu costruito nel campo.<ref>[http://www.olokaustos.org/geo/campi/terezin/terezin4.htm Olokaustos (la vita nei campi)]</ref>
*[[Marchese di Salisbury]]
 
*[[Marchese di Exeter]]
Gli ebrei rinchiusi nel campo di Theresienstadt cercarono una parvenza di normalità: si sforzarono ad esempio per quanto possibile che tutti i bambini deportati potessero continuare il loro percorso educativo. Quotidianamente si tenevano lezioni ed attività culturali; inoltre la comunità riuscì a pubblicare una rivista illustrata, ''Vedem'', che trattava di poesia, dialoghi e recensioni letterarie ed era completamente prodotta da ragazzi di un'età compresa tra i dodici ed i quindici anni.<ref>[[Matteo Corradini]]. ''La repubblica delle farfalle: Il romanzo dei ragazzi di Terezín''. Milano: [[Rizzoli]], 2013.</ref> Alla conclusione del conflitto degli oltre 15.000 giovani lettori solo 1.100 erano ancora in vita, ma altre stime riducono ulteriormente il numero dei sopravvissuti a 150.
*[[James Cecil, VI conte di Salisbury]]
[[File:Terezin-cimitero ebreo.jpg|thumb|left|Il cimitero ebraico]]
L'insegnante d'arte Friedl Dicker-Brandeis creò una classe di disegno per bambini nel ghetto: il risultato di questa attività furono oltre quattromila disegni che Dicker-Brandeis nascose in due valigie prima di essere deportata ad [[Auschwitz]]. Questa collezione riuscì a scampare alle ispezioni naziste e venne riscoperta al termine del conflitto, dopo oltre dieci anni. Molti di questi disegni possono oggi essere ammirati al Museo ebraico di [[Praga]] dove la sezione archivio dell'[[Olocausto]] è responsabile dell'amministrazione della collezione di Theresienstadt.<ref>Anita Franková, Hana Povolná. ''Qui non ho visto farfalle: disegni e poesie dei bambini di Terezín'' Museo Ebraico, 2008</ref>
 
Nel corso del [[1943]] circa 500 ebrei provenienti dalla [[Danimarca]] vennero inviati a [[Theresienstadt]] e rappresentavano coloro che non si era riusciti a far fuggire verso la neutrale [[Svezia]] in una vasta operazione clandestina di [[salvataggio degli ebrei danesi]] che mise in salvo circa 8.000 di essi quando due anni dopo l'invasione tedesca le autorità naziste decisero la loro deportazione. L'arrivo di questo gruppo di ebrei danesi ebbe un impatto significativo perché le autorità danesi insistettero presso il [[governo]] tedesco affinché la [[Croce Rossa]] avesse la possibilità di visitare il campo. Questo attivo interessamento rappresentò una rara eccezione in quanto molti dei governi [[Europa|europei]] dell'epoca sotto occupazione tedesca collaborarono attivamente all'[[Olocausto]] o impauriti da eventuali reazioni, non insistettero minimamente sulla sorte e sul rispetto dei propri cittadini di origine ebraica.
 
=== Utilizzo propagandistico del campo ===
 
[[File:Theresienstadt barak.jpg|thumb|Una cella del campo]]
Il 23 giugno [[1944]], in seguito alle proteste del governo danese che dall'ottobre [[1943]] chiede notizie sul destino degli ebrei catturati a [[Copenaghen]], [[Adolf Eichmann]] accorda una visita al campo ai rappresentanti della Croce Rossa internazionale al fine di dissipare le voci relative ai campi di sterminio. Per eliminare l'impressione di sovrappopolazione del campo e nascondere gli effetti della malnutrizione, 7.500 ebrei giudicati "impresentabili" vennero deportati verso un tragico destino ad [[Auschwitz]] alla vigilia dell'arrivo della delegazione della Croce Rossa.<ref>[http://www.olokaustos.org/geo/campi/terezin/terezin6.htm Olokaustos (Il ghetto Potëmkin)]</ref> L'amministrazione del campo si occupò inoltre di costruire falsi negozi e locali al fine di dimostrare la situazione di benessere degli ebrei di [[Theresienstadt]]. I [[Danimarca|danesi]] che la [[Croce Rossa]] visitò erano stati temporaneamente spostati in camere riverniciate di fresco, e non c'erano più di tre occupanti per camera. Gli ospiti poterono apprezzare l'esecuzione dell'opera musicale ''[[Brundibar]]'' (scritta dal deportato ''Hans Krása'') eseguita dai bambini del campo.
 
La mistificazione operata nei confronti della [[Croce Rossa]] fu così riuscita che i tedeschi girarono un film di [[propaganda]] a [[Theresienstadt]] le cui riprese iniziarono il 26 febbraio [[1944]]. Diretto da [[Kurt Gerron]] (un regista, cabarettista e attore ebreo apparso con [[Marlene Dietrich]] nel film ''[[L'angelo azzurro (film 1930)|L'angelo azzurro]]''), esso era destinato a mostrare il benessere degli ebrei sotto la "benevolente" protezione del [[Terzo Reich]]. Sotto minaccia nazista, in cambio del film, il regista ebbe la promessa d'aver salva la vita. Dopo le riprese la maggior parte del cast, e lo stesso regista, vennero invece deportati ad Auschwitz dove Gerron e sua moglie vennero uccisi nelle camere a gas il 28 ottobre [[1944]]. Il film completo non venne mai proiettato ma alcuni spezzoni vennero utilizzati dalla propaganda tedesca ed oggi ne rimangono solo alcuni frammenti.
 
Comunemente intitolato ''Der Führer Schenkt den Juden eine Stadt (Il Führer dona una città agli ebrei)'', il nome corretto del film è: ''Theresienstadt. Ein Dokumentarfilm aus dem jüdischen Siedlungsgebiet'' (in [[lingua italiana|italiano]]: ''Terezin: Un documentario sul reinsediamento degli ebrei'').
 
[[File:Terezin 5.jpg|thumbnail|Forca nel campo di Theresienstadt]]
 
== Il [[Requiem (Verdi)|Requiem]] di [[Giuseppe Verdi|Verdi]]<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-01-26/il-requiem-lager-160429.shtml?uuid=ABf5FLs Il Requiem a Terezin ne [[Il Sole 24 ORE]]]</ref>: «Canteremo ai nazisti quello che non possiamo dire loro» ==
{{...}}
 
{{citazione|
Giorno d'ira, quel giorno distruggerà il mondo nel fuoco, come affermano Davide e la Sibilla. Quanto terrore ci sarà, quando verrà il giudice, per giudicare tutti severamente
|''Dies irae'', de ''La Messa di Requiem''<ref>[http://www.filarmonici.it/Trame_delle_opere/Requiem%20Testo.htm ''Il testo del Requiem]''</ref> di Giuseppe Verdi}}
 
{{citazione|
Confusi i maledetti, gettati nelle vive fiamme, chiama me tra i benedetti. Prego supplice e prostrato, il cuore contrito come cenere,
abbi cura della mia sorte
|''Confutatis'', de ''La Messa di Requiem''<ref>[http://www.filarmonici.it/Trame_delle_opere/Requiem%20Testo.htm ''Il testo del Requiem]''</ref> di Giuseppe Verdi}}
 
Eseguito in occasione del primo anniversario della morte di [[Alessandro Manzoni]], il 22 maggio [[1874]], nella [[Chiesa di San Marco (Milano)|Chiesa di San Marco]] a [[Milano]], ''La Messa di Requiem'', una delle opera più imponenti di Verdi, ebbe tanto successo che la fama della composizione superò presto i confini nazionali.
 
A Theresienstadt fra i molti artisti internati, c'erano innumerevoli musicisti, orchestrali, coristi e cantanti provenienti da [[Germania]], [[Olanda]], [[Danimarca]], [[Austria]] e [[Boemia]]<ref>''Il Requiem di Terezin'', di Josef Bor, pap. 9, Passigli Editori, Bagno a Ripoli 2014, ISBN 978-88-368-1423-7</ref> che usarono la musica come mezzo di protesta e resistenza contro i nazisti.
 
Fu l'internato maestro d'orchestra Rafael Schächter a pensare «con decisione e tenace ostinazione» che l'opera di Verdi, nonostante le difficoltà di reperimento degli strumenti, e la ricerca di validi coristi, orchestrali e cantanti, si prestasse alla protesta "cantata" contro i loro aguzzini, soprattutto con il suo ''Dies irae'' dell'opera appartenente alla cultura cattolica che sarebbe stata eseguita questa volta da orchestrali, cantanti e coristi ebrei<ref>''Il Requiem di Terezin'', di Josef Bor, pp. 18, 21, 23, Passigli Editori, Bagno a Ripoli 2014, ISBN 978-88-368-1423-7</ref>.
 
==La fine==
Dal 28 settembre al 28 ottobre 1944 da Theresienstadt partirono undici treni che portarono ad Auschwitz, verso la morte, 18.402 persone, tra i quali moltissimi dei bambini del campo, ma gli arrivi continuarono fino al 15 aprile 1945, anche quando era chiaro che la guerra era perduta per i tedeschi. Nel tentativo di eliminare le prove delle migliaia di persone morte nel campo, si ordinò il 31 ottobre 1944 che le ceneri dei deceduti fossero disperse nel fiume. Una catena di donne e di bambini eseguì il lavoro durante la notte.<ref name="Olokaustos La fine"/>
 
Il direttore del campo cercò di trattare la resa, barattando le vite dei superstiti in cambio dell'impunità. Nel febbraio 1945, a un treno con 1200 ebrei fu consentito di raggiungere il territorio svizzero. Nel frattempo si lavorava per liquidare completamente il campo. Un tentativo di creare una camera a gas nei sotterranei della "piccola fortezza" fallì solo per la ribellione dei prigionieri.<ref>Testimonianza di Adolf Engelstein al processo contro Eichmann del 18 maggio 1961, sessione 45</ref>
 
Nell'ultimo concitato mese di vita del campo un'epidemia di tifo si diffuse con l'arrivo al campo di prigionieri evacuati da Auschwitz e Ravensbruck; mentre agli ebrei danesi superstiti fu concesso il rimpatrio. Il 5 maggio il campo fu affidato alla Croce Rossa e cinque giorni dopo vi giunsero le truppe sovietiche. Al loro arrivo trovarono in vita poco più di 16.000 persone.
 
== ''Kleine Festung'' - piccola fortezza (1940-1945) ==
La piccola fortezza (in [[lingua ceca|ceco]]: ''Malá pevnost'', in tedesco: ''Kleine Festung'') faceva parte del complesso di fortificazioni sulla riva sinistra del fiume Ohře e venne utilizzata dalla [[Gestapo]], a partire dal [[1940]], come prigione (la più grande dell'intero protettorato di [[Boemia]] e di [[Moravia]]). Essa era separata e non in relazione con il [[ghetto]] ebraico o campo di concentramento di Theresienstadt che si trovava nella fortezza grande sulla riva destra del [[fiume]]. Circa 90.000 persone transitarono per la fortezza piccola per essere poi normalmente smistate verso i diversi campi di concentramento. 2.600, però, vi vennero giustiziati, affamati o vi morirono per malattia.
 
== Terezin nella memoria ==
Nel [[1947]], su iniziativa del governo cecoslovacco, appena creato, fu istituito il ''National Memorial'' cambiato poi ''in Terezin Memorial ''
 
==Personaggi legati al campo ==
* Agata [[Goti Herskovits Bauer]], una fra le più attive ed instancabili testimoni della [[Shoah]] italiana. Arrestata il 2 maggio [[1944]], passa per il carcere di [[Varese]], quello di [[Como]] e quello di [[Carcere di San Vittore|San Vittore]] a [[Milano]]]. Dal [[Memoriale della Shoah|binario 21]] transita quindi per il [[Campo di Fossoli]] per giungere, il 23 maggio [[1944]] al [[campo di concentramento di Auschwitz]]. Trasferita a Wilischtahl nel novembre del [[1944]] è ancora trasferita al Campo di concentramento di Theresienstadt, dove resterà fino alla sua liberazione il 9 maggio [[1945]]. La giovane Agata (Goti) sarà l' unica superstite della sua famiglia, infatti, i genitori Luigi e Rebecca furono immediatamente avviati alle [[camere a gas]] ad Auschwitz, il fratello Tiberio morirà ad aprile-maggio del [[1945]] nel [[Campo di concentramento di Buchenwald]].
 
== Film e documentari ==
{{...}}
 
== Musica ==
* ''Oratorio per Terezin'', 2003, di Ruth Fazal, musicista e compositrice [[Regno Unito|britannica]]<ref>[http://www.riveroflifecbs.com/whos_who/RuthFazal.htm Rut Fazal]</ref> che vive in [[Canada]]. Compose l'oratorio per orchestra, con coro di voci bianche, coro di adulti e tre cantanti solisti. L'oratorio si basa sulle poesie dei bambini di Terezín e su passi delle [[Bibbia|Scritture Ebraiche]. La prima fu presentata a [[Toronto]], e successivamente negli [[auditorium]] di [[Praga]], [[Brno]], [[Vienna]] e [[Bratislava]], e in molti luoghi di [[Israele]]. È stato anche il principale evento culturale della [[Giornata della Memoria]] nel [[2005]] a [[Tel Aviv]]. e nel [[2007]] al [[Carnegie Hall]] di [[New York]]<ref>[http://ruthfazal.com/oratorio-terezin/ Sito di Rut Fazal sull'Oratorio Terezin]</ref>.
* ''Terezín - Theresienstadt''<ref>[http://www.annesofievonotter.com/discography/ Discografia di [[Anne Sofie von Otter]]]</ref>, album svedese del 2008 cantato dal [[mezzosoprano]] [[Anne Sofie von Otter]], Bengt Forsberg, Christian Gerhaher e Daniel Hope
* ''Refuge in Music'', ''Documentario sui musicisti rinchiusi a Terezin'' - Hope/Otter/Gerhaher/Risenfors, regia Benedict Mirow - 2013 Deutsche Grammophon, mezzosoprano Anne Sofie von Otter.
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
* Josef Bor, ''Il Requiem di Terezin'' (titolo originale: ''Terezínské Rekviem''), traduzione di Bruno Meriggi, Passigli Editori, Bagno a Ripoli 2014, ISBN 978-88-368-1423-7
* [[Matteo Corradini]], ''La repubblica delle farfalle - Il romanzo dei ragazzi di Terezin'', Rizzoli, Milano 2013, ISBN 978-88-170-6385-2
* [[Benjamin Murmelstein]], ''Terezin, il ghetto-modello di Eichmann'', [[Cappelli (editore)|Cappelli]] (oggi [[Editrice La Scuola]] di Brescia), Bologna 1961; riedizione Editrice La Scuola 2013, ISBN 978-88-350-3367-7
* {{en}} Gonda Redlich, ''The Terezin Diary of Gonda Redlich'', di Saul S. Friedman, traduzione di Laurence Kutler, University Press of Kentucky, 1992, ISBN 0-8131-1804-2
* {{en}} Vera Schiff, ''Theresienstadt: The Town the Nazis Gave to the Jews'', Lugus Productions, 1998, ISBN 978-18-962-6628-2
* {{en}} Hana Volavkova (a cura di), ''I Never Saw Another Butterfly: Children's Drawings and Poems from Terezin Concentration Camp 1942-1944'', Schocken Books; 2 Expanded edizioni, 1995, ISBN 978-08-052-1015-6
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Konzentrationslager Theresienstadt}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.olokaustos.org/geo/campi/terezin/ Ampio resoconto sul lager di Theresienstadt, con date numeri e ricerche]
 
* {{lingue|cz|en}} [http://www.pamatnik-terezin.cz Památník Terezín / Terezín Memorial]
{{Box successione
* {{en}} [http://www.terezinstudies.cz/eng/main Theresienstadt Initiative Institute]
|tipologia=incarico parlamentare
* {{en}} [http://www.scrapbookpages.com/CzechRepublic/Theresienstadt/TheresienstadtGhetto/index.html Immagini del ghetto e della piccola fortezza]
|carica=[[Parlamento inglese|Deputato del Parlamento del Regno di Gran Bretagna]] per [[Great Bedwyn (circoscrizione elettorale)|Great Bedwyn]]
* {{en}} [http://www.jewishmuseum.cz/en/aarchivho.htm L'archivio dell'Olocausto presso il Museo ebraico di Praga]
|precedente=[[James Stopford, II conte di Courtown]]<br />con [[Paul Methuen]]
|successivo=[[Paul Methuen]]<br />con [[Merrick Burrell]]
|periodo= [[1774]]-[[1780]]<br />con [[Paul Methuen]]
|immagine = Union flag 1606 (Kings Colors).svg
}}
{{Box successione
|tipologia=incarico parlamentare
|carica=[[Parlamento inglese|Deputato del Parlamento del Regno di Gran Bretagna]] per [[Launceston (circoscrizione elettorale)|Launceston]]
|precedente=[[Humphry Morice]]<br />con [[John Buller]]
|successivo=[[Thomas Bowlby]]<br />con [[Charles Perceval, II barone Arden|Charles Perceval]]
|periodo= [[1780]]<br />con [[Thomas Bowlby]]
|immagine = Union flag 1606 (Kings Colors).svg
}}
{{Box successione
|tipologia=incarico parlamentare
|carica=[[Parlamento inglese|Deputato del Parlamento del Regno di Gran Bretagna]] per [[Plympton Erle (circoscrizione elettorale)|Plympton Erle]]
|precedente=[[John Durand]]<br />con [[William Fullarton]]
|successivo=[[Ralph Payne, I barone Lavington|Sir Ralph Payne]]<br />con [[James Archibald Stuart]]
|periodo= [[1780]]<br />con [[Ralph Payne, I barone Lavington|Sir Ralph Payne]]
|immagine = Union flag 1606 (Kings Colors).svg
}}
{{Box successione
|tipologia=incarico politico
|carica=[[Treasurer of the Household]]
|precedente=[[George Onslow, I conte di Onslow|George Onslow, lord Onslow]]
|successivo=[[Thomas Howard, X conte di Effingham]]
|periodo= [[1780]]-[[1782]]
|immagine = Union flag 1606 (Kings Colors).svg
}}
{{Box successione
|tipologia=incarico politico
|carica=[[Lord Ciambellano]]
|precedente=[[Francis Seymour-Conway, I marchese di Hertford|Francis Seymour-Conway, I conte di Hertford]]
|successivo=[[George Legge, III conte di Dartmouth]]
|periodo= [[1783]]-[[1804]]
|immagine = Union flag 1606 (Kings Colors).svg
}}
{{Box successione
|tipologia=incarico politico
|carica=[[Postmaster General]]
|precedente=[[Thomas Pelham, II conte di Chichester]]<br />con [[Richard Trench, II conte di Clancarty]]
|successivo=[[Thomas Pelham, II conte di Chichester]]
|periodo= [[1783]]-[[1804]]<br />con [[Thomas Pelham, II conte di Chichester]]
|immagine = Union flag 1606 (Kings Colors).svg
}}
{{Box successione
|tipologia=titolo onorifico
|carica = [[Lord Luogotenente dell'Hertfordshire]]
|immagine = FlagOfHertfordshire.PNG
|periodo = [[1771]]-[[1823]]
|precedente = [[William Capell, IV conte di Essex]]
|successivo = [[James Grimston, I conte di Verulam]]
}}
{{Box successione
|tipologia=titolo nobiliare
|carica=[[Marchese di Salisbury]]
|precedente=Titolo inesistente
|successivo=[[James Gascoyne-Cecil, II marchese di Salisbury]]
|periodo= [[1789]]-[[1823]]
|immagine = Union flag 1606 (Kings Colors).svg
}}
{{Box successione
|tipologia=titolo nobiliare
|carica=[[Marchese di Salisbury|Conte di Salisbury]]
|precedente=[[James Cecil, VI conte di Salisbury]]
|successivo=[[James Gascoyne-Cecil, II marchese di Salisbury|James Gascoyne-Cecil, VIII conte di Salisbury]]
|periodo= [[1780]]-[[1823]]
|immagine = Flag of England.svg
}}
 
{{olocausto}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
{{portale|guerra|nazismo|seconda guerra mondiale|storia}}
 
[[Categoria:CampiCecil|James diCecil, concentramentoI nazisti|Theresienstadtmarchese di Salisbury]]
[[Categoria:CampiConti di prigionia|TheresienstadtSalisbury]]
[[Categoria:ItaliaMarchesi nelladi prima guerra mondialeSalisbury]]
[[Categoria:Terezín]]