== Voci da creare ==
{{Divisione amministrativa
|Nome=Merano<br/>Meran
|Nome ufficiale={{it}} Comune di Merano <br/> {{de}} Stadtgemeinde Meran
|Panorama=Merano inverno.jpg
|Didascalia=
|Bandiera=Merano-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Merano-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Lingue ufficiali =[[lingua italiana|italiano]], [[lingua tedesca|tedesco]]
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Trentino-Alto Adige
|Divisione amm grado 2=Bolzano
|Amministratore locale=Paul Rösch
|Partito=[[Verdi del Sudtirolo/Alto Adige|Verdi]] - Die Liste/La lista Paul Rösch
|Data elezione=24-5-2015
|Data istituzione=
|Altitudine=
|Abitanti=40832
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 aprile 2018.
|Aggiornamento abitanti=31-10-2018
|Sottodivisioni= [[Maia Alta]] (''Obermais''), [[Maia Bassa]] (''Untermais''), [[Quarazze]] (''Gratsch''), [[Sinigo]] (''Sinich''), [[Labers]]
|Divisioni confinanti=[[Avelengo]], [[Cermes]], [[Lagundo]], [[Lana (Italia)|Lana]], [[Marlengo]], [[Postal]], [[Scena (Italia)|Scena]], [[Tirolo (comune)|Tirolo]], [[Verano]]
|Lingue=
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=2863
|Nome abitanti={{it}}meranesi<br/>{{de}}''Meraner''<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni | 2006 | Istituto geografico De Agostini | Novara |p= 380}}</ref>
|Patrono=[[san Nicola di Bari|san Nicolò]]
|Festivo=6 dicembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Merano (autonomous province of Bolzano, region Trentino-Alto Adige-Südtirol, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Merano nella provincia autonoma di Bolzano
|Diffusività=
}}
'''Merano''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/meˈrano/}}, ''Meran'' {{IPA|[meˈraːn]}} in [[Lingua tedesca|tedesco]], ''Maran'' {{IPA|[maˈraŋ]}} in [[Lingua ladina|ladino]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Formatnum:40832}} abitanti, [[capoluogo]] della [[comunità comprensoriale]] del [[Burgraviato]], nella [[provincia autonoma di Bolzano]], in [[Trentino-Alto Adige]]. Dopo il capoluogo [[Bolzano]] risulta il centro più popolato della provincia ed il terzo del Trentino-Alto Adige.
== Geografia fisica ==
[[File:City of Meran.jpg|thumb|left|Vista dalle montagne sulla città]]
[[File:Blick über Meran nach Nordwesten.jpg|thumb|left|Vista verso la Val Venosta]]
=== Territorio ===
Capoluogo della Comunità comprensoriale del [[Burgraviato]], è circondata dalle montagne (1500–3330;m) e si trova nel fondovalle all'inizio di quattro importanti valli: la [[Val Venosta]], la [[Val Passiria]], la [[Val d'Adige]] e la [[Val d'Ultimo]].
Attraversata dal torrente [[Passirio]] che confluisce nell'[[Adige]], si trova alle pendici del [[Gruppo Tessa]] (fino a 3.480 {{m s.l.m.}}, [[La città sul confine|confine]] con l'[[Austria]]) e dell'[[Salto-Sciliar|Altopiano del Salto]] (fino a 2.800).
A sud Merano dista 30 km dal capoluogo di provincia, Bolzano, al quale è collegata da una superstrada a 4 corsie, conosciuta come "[[MeBo]]", e da una [[Ferrovia Bolzano-Merano|linea ferroviaria]]. A ovest comincia la [[Val Venosta]], con la [[ferrovia della Val Venosta]], a sud-ovest la Val d'Ultimo e a nord-est la [[Val Passiria]].
Alla periferia di Merano sorgono il paese e il [[Castel Tirolo|castello]] di [[Tirolo (comune)|Tirolo]] (''Dorf Tirol'', ''Schloss Tirol'') da cui prende nome la [[regione storica]] del [[Tirolo]].
=== Clima ===
Considerato luogo di cura sin dal [[XIX secolo]], Merano era inizialmente orientata verso un [[turismo]] per la [[terza età]] grazie al clima mite e alla quiete che la caratterizzano. Nel XX secolo e particolarmente negli ultimi due decenni questa tendenza è cambiata soprattutto grazie a un'offerta più variegata e all'arrivo del turismo nazionale che ha raggiunto e superato quello dei paesi germanofoni facendo notevolmente scendere l'età media dei suoi visitatori.
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Merano Quarazze}}
== Origini del nome ==
Il [[toponimo]] è attestato come ''Mairania'' nell'[[857]] e deriverebbe da "terra mairana", ovvero terra appartenente a una fattoria padronale [[bavari|bavarese]] altomedievale (''maioria'' - Meierhof). Il nome è poi attestato nel [[1242]] come ''Meran'' e nel [[1317]] come ''stat ze Meran'' ("città di Merano"). Dal [[XV secolo]] prevale la forma ''auf der Meran''.<ref>Egon Kühebacher, ''Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte'', vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 243s. ISBN 88-7014-634-0</ref>
Altre interpretazioni fanno derivare il nome di Merano da "Mario" (''Marianum'', proprietà di Mario), - interpretazione poco accreditata perché i più antichi reperti archeologici risalgono al medioevo -, o da "mara" (zona di detriti, morena).<ref>AA.VV., ''Nomi d'Italia''. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.</ref>
== Storia ==
[[File:Il duomo di merano.jpg|thumb|left|Chiesa parrocchiale, facciata ovest]]
[[File:Merano - Duomo - interno.jpg|thumb|left|Merano interno della chiesa parrocchiale]]
[[File:Meran2.jpg|thumb|left|Vista verso sud]]
[[File:Karte der Umgebung von Meran.jpg|thumb|Carta dei dintorni di Merano nel 1888]]
[[File:Mercatini Natale Merano.jpg|thumb|I Mercatini di Natale a Merano, sul Lungo Passirio]]
In [[epoca romana]] la zona dell'attuale Merano è detta ''Maia'' e si trova sul confine tra la [[provincia romana|provincia]] della [[Rezia]] e la Regio X [[Venetia et Histria]], ai margini settentrionali del [[municipium]] di [[Trento]]. In [[Tarda antichità|epoca tardo-antica]] vi si sviluppa il ''castrum Maiense'', un insediamento fortificato localizzato a partire dalla rocca dell'attuale castel San Zeno (''Zenoburg''). Nella cappella del ''castrum'' furono sepolti san [[Valentino di Mais|Valentino]] di [[Rezia]] (alla fine del [[V secolo]]) e san [[Corbiniano di Frisinga]] (attorno al [[730]]). È invece del 857 la prima menzione del nome di ''Mairania''.<ref>Beda Weber, ''Meran und seine Umgebungen. Oder: Das Burggrafenamt von Tirol – Für Einheimische und Fremde'', Innsbruck, Wagner, 1845, p. 6</ref>
Merano si sviluppa notevolmente sotto la famiglia d'arme divenuta allora proprietaria del castello di Tirolo. La dinastia assume il nome di [[conti del Tirolo]] nel corso del Duecento, in particolare con [[Conte del Tirolo|Alberto III di Tirolo]] e con [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia]], quando l'antico nucleo urbanistico assume la sua caratteristica fisionomia. Di quel periodo rimane l'imponente [[Torre delle Polveri|torre ''Ortenstein'']] (anche nota come torre delle Polveri - ''Pulverturm'' - perché usata dal [[XVI secolo]] come deposito di esplosivi), sede un tempo del [[burgravio]] principesco.<ref>Norbert Wackernell, ''Der Pulverturm über Meran: Bergfried der Burg Ortenstein - Wehrgräben, Türme und Mauern am Küchelberg'', in «[[Der Schlern]]», 71, 1997, pp. 241-250.</ref>
Merano diviene città nel corso del [[XIII secolo]] e acquisisce diritti cittadini nel 1317.<ref>Franz Huter, ''Alpenländer mit Südtirol'' (Handbuch der historischen Stätten Österreich 2), 2ª ediz., Stuttgart, Kröner, 1978, ISBN 3-520-27902-9, pp. 590–591.</ref> Nel [[XIV secolo]], grazie anche ai privilegi concessi da [[Leopoldo III d'Asburgo|Leopoldo III]], divenuto per eredità anche Conte del Tirolo, si sviluppa molto il settore commerciale.
Con il trasferimento della sede dei nuovi conti Asburgo ad [[Innsbruck]] nel [[1420]] la città perde la sua primaria importanza come centro economico, pur rimanendo formalmente capitale della [[contea del Tirolo]] fino al [[1848]]. Solo con le guerre di liberazione del Tirolo del [[1809]], guidate da [[Andreas Hofer]] della [[val Passiria|Passiria]], Merano ritorna al centro dell'attenzione: sul monte Benedetto (''Segenbühel''), sopra Merano, i tirolesi combattono vittoriosamente una battaglia contro i Francesi e i Bavaresi nell'ambito della guerriglia da loro condotta contro le truppe franco-bavaresi, che alla fine di una lunga battaglia combattuta al Bergisel di Innsbruck, Andreas Hofer, non ottenuto il promesso appoggio dell'imperatore asburgico, perde per nettissima inferiorità di forze la battaglia finale e verrà pochi giorni dopo giustiziato a Mantova, mentre la figlia dell'imperatore d'Austria va in sposa a Napoleone quale pegno di pace.
Nella seconda metà dell'[[Ottocento]] Merano diviene un importante [[Stazione termale|luogo di cura]] e villeggiatura dell'[[Impero austro-ungarico]], grazie anche al collegamento ferroviario inaugurato nel [[1881]] e completato con la [[Stazione di Merano|stazione ferroviaria]] su disegno di von Chabert del [[1905]].<ref>Magdalena Schmidt, ''Plätze Merans / Piazze di Merano'', Comune di Merano, 2011, pp. 16ss.</ref> Conseguentemente la città si espande al di fuori del perimetro delle mura su modelli urbanistici di derivazione [[Vienna|viennese]] e [[Salisburgo|salisburghese]] e con l'apporto dell'urbanista tedesco [[Theodor Fischer]].<ref name="A">Winfried Nerdinger, ''Theodor Fischer - Architekt und Städtebauer 1862-1938'', Berlino, 1988.</ref><ref>Anna Pixner-Pertoll, ''Ins Licht gebaut: Die Meraner Villen, ihre Gärten und die Entwicklung der Stadt (1860–1920)'', Bolzano, Edition Raetia 2009.</ref> Dopo la [[Prima guerra mondiale]] Merano, come tutta la parte meridionale del Tirolo, viene annessa all'[[Italia]]. Tra le due guerre vi viene realizzato l'[[ippodromo di Maia]].
Merano ha un'antica tradizione turistica. Molti sono infatti gli ospiti della politica e della cultura che hanno passato le loro vacanze nella città, per esempio l'imperatrice [[Elisabetta di Baviera|Sissi]] e gli scrittori [[Franz Kafka]] e [[Gottfried Benn]].<ref>Vedi Ferruccio Delle Cave et al., ''Meran - ein literarischer Spaziergang durch die Passerstadt'', Bolzano, Athesia, 1998. ISBN 88-7014-954-4</ref> Questo soprattutto perché scienziati e medici hanno sempre consigliato la città per il suo clima mite e quasi mediterraneo e per la qualità dell'aria. Nel [[1914]] viene ampliato il [[Kurhaus di Merano|Kurhaus]], opera dell'architetto Friedrich Ohmann che era legato alla [[Sezession|Secessione]] viennese.<ref>Reinhard Pühringer, ''Ohmann, Friedrich'' in "Neue Deutsche Biographie", vol. 19, Berlino, Duncker & Humblot, 1999, p. 492s.</ref>
[[File:Stabilimento Montecatini presso Sinigo.jpg|thumb|left|Lo stabilimento della Montecatini prima del bombardamento degli Alleati nel 1945]]
Le prime corse di cavalli a Merano risalgono al 1896 e la creazione di un primo ippodromo al 1900. Dopo un decennio di crisi, una nuova imponente struttura per la corsa ad ostacoli è realizzata e aperta agli appassionati nel 1935. Il [[Gran Premio Merano]] è abbinato ad una ricca lotteria nazionale.
A differenza di Bolzano, il volto di Merano non viene stravolto tra le due guerre. La città è a lungo amministrata (fino al 1935) dal sindaco e poi podestà [[Maximilian Markart]], che sa conservarne la vocazione turistica internazionale. Gli interventi pubblici sono tesi per lo più a sviluppare le strutture esistenti, come nel caso dell’ampliamento dell’[[ippodromo di Maia]], o a dare attuazione ad antiche aspirazioni, come negli studi per la realizzazione della città termale.
Se si prescinde dal caso di [[Sinigo]], la frazione meridionale sorta attorno alla bonifica del fondovalle e alla fabbrica della Montecatini, gli investimenti per l’edilizia popolare saranno spesso tardivi e comunque non inquadrabili in un progetto di promozione dell’immigrazione.
Tra le due guerre Merano riprende il suo volto di città internazionale. Negli anni ’30 diviene meta di molte famiglie ebree in fuga dal resto d’Europa. Questa situazione va in crisi a partire dal 1938 e soprattutto dopo il settembre 1943.
A metà settembre 1943 scattano i rastrellamenti degli ebrei. A seguito delle [[leggi razziali fasciste|leggi razziali]] italiane del 1938, la popolazione ebraica della provincia, residente in maggioranza a Merano, si era già oltremodo assottigliata. I più si erano trasferiti altrove e in città erano rimaste circa sessanta persone. Ventidue di esse (seguite poi da altre) sono arrestate dal SOD (''Sicherheits- und Ordnungdienst'') per ordine delle SS e avviate, il 16 settembre, ai campi di sterminio. Si tratta della prima deportazione di ebrei avvenuta su territorio italiano.
Merano non subisce attacchi aerei (tranne quello su Sinigo all’inizio di aprile del 1945). Già nei primi anni di guerra infatti alcuni alberghi meranesi sono trasformati in ospedali militari. Dopo l’occupazione tedesca Merano diviene città ospedaliera, meta per i feriti provenienti dal fronte italiano. Nel 1944 essa viene dichiarata formalmente “città ospedaliera” (''Lazarettstadt''), una qualifica che assicura particolare salvaguardia in base alle convenzioni internazionali. Merano è perciò rifugio sicuro per diverse personalità e attività segrete, centro tra l’altro della rete di distribuzione di denaro falso nota come [[operazione Bernhard]].
Dopo la distruzione degli impianti norvegesi Norsk-Hydro di Vemork, che producono l’acqua pesante destinata ai progetti tedeschi per realizzare la bomba atomica, nel novembre 1943 un gruppo di scienziati tedeschi visita lo stabilimento di Sinigo e la centrale di Marlengo per verificare se l’impianto di elettrolisi della Montecatini sia tecnicamente adatto alla produzione di acqua pesante. Malgrado il parere negativo, a Sinigo avrà comunque luogo una piccola produzione del prezioso liquido.
La fabbrica di Sinigo viene bombardata il 4 aprile del 1945, non a causa dell’acqua pesante, ma per la produzione di metanolo.
La guerra si conclude con un inutile fatto di sangue dai contorni mai del tutto chiariti. Il 30 aprile 1945 a Merano i militari tedeschi aprono il fuoco su due cortei di persone che intendevano festeggiare la fine del conflitto. Otto morti e molti feriti.
Anche dopo il [[1945]] Merano è una delle mete più frequentate dai turisti in Alto Adige.
A Merano si trova il museo provinciale del turismo "[[Touriseum]]", ospitato nel [[castel Trauttmansdorff]], al quale è annesso il [[Touriseum e giardini di castel Trauttmansdorff#I giardini di Castel Trauttmansdorff|giardino botanico]], uno dei più belli in Italia. A dicembre [[2005]] sono state riaperte le [[Terme di Merano]] con annesso un hotel a quattro stelle.
=== Stemma ===
Lo stemma mostra l'[[Aquila (araldica)|aquila]] [[Tirolo|tirolese]], seduta su un muro con quattro pezzi di merlatura ghibellina e tre arcate che simboleggiano la città. L'insegna è conosciuta dal [[XIV secolo]]; il sigillo più vecchio risale al 1353 e quello a colori al 1390. In un'immagine del 1759 l'aquila viene raffigurata con una corona e una ghirlanda verde d'onore, il cosiddetto ''Ehrenkränzel''. Nel 1911 fu concesso uno stemma simile, ma con le arcate con i cancelli aperti sopra un prato di trifoglio. Tale aspetto venne confermato anche nel 1928, ma nel 1973 si decise di tornare allo stemma precedente.<ref>Hye, Franz-Heinz: Die Städte Tirols. 2. Teil Südtirol, Innsbruck 2001.</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
Tra le chiese storiche di Merano la [[Chiesa di San Nicolò (Merano)|parrocchiale di San Nicolò]], con la [[cappella di Santa Barbara (Merano)|cappella di Santa Barbara]], la [[Chiesa di Santo Spirito (Merano)|chiesa di Santo Spirito]] (già chiesa dell'Ospedale), quelle di [[Chiesa di Santa Maria del Conforto (Merano)|Santa Maria del Conforto]] e di [[Chiesa di San Vigilio (Merano)|San Vigilio]] a Maia Bassa. Risalgono al Novecento la chiesa di Santa Maria Assunta e la chiesa di San Giusto a Sinigo.
Nel centro della città si trovano anche il [[Convento dei Cappuccini (Merano)|convento dei Cappuccini]] e l'[[Ex convento delle Clarisse (Merano)|ex convento delle Clarisse]].
=== Architetture civili ===
==== Kurhaus ====
{{Vedi anche|Kurhaus di Merano}}
[[File:Merano (BZ) - Le vecchie terme.jpg|thumb|Il Kurhaus]]
Progettato nel 1873 dall'architetto [[Josef Czerny]], il Kurhaus (''casa di cura'') venne inaugurato il 14 novembre 1874 e ristrutturato successivamente tra il 1913 e il 1914 dall'architetto [[Friedrich Ohmann]]. È di Ohmann il progetto della grande sala "Kursaal" della rotonda. L'edificio è stato sottoposto ad un radicale restauro negli anni '80, e ora presenta 13 sale e permette di ospitare fino a 1000 persone.<ref>[http://www.kurhaus.it/kurhaus/indexi.php Kurhaus di Merano]</ref>
==== Mura e Porte ====
{{Vedi anche|Porte di Merano}}
[[File:Meran Passeirer Tor 2015.jpg|thumb|left|Porta Passiria]]
Verso la fine del XIII secolo la città fu dotata di mura citate anche nel primo ordinamento cittadino del 1317. Esse racchiudevano l'attuale centro storico e, nella parte meridionale, fungevano anche da difesa contro le piene del torrente Passirio che non aveva argini. <br>
I passaggi attraverso le mura avvenivano esclusivamente in quattro porte.
==== Ponte Romano ====
{{Vedi anche|Ponte Romano (Merano)}}
Il Ponte Romano (''Steinerner Steg'') è il ponte più antico ancora conservato della città di Merano, risalendo al 1617. <br>
Fu edificato sul luogo dove in precedenza erano esistiti altri ponti, per lo più realizzati in legno. <br>
È chiuso al traffico e collega il quartiere Steinach a Maia Alta superando il torrente Passirio.
==== Teatro Civico ====
{{Vedi anche|Teatro Civico (Merano)}}
[[File:Meran Stadttheater 2017.jpg|thumb|right|Facciata del teatro]]
Inaugurato nel 1900 è un [[teatro (architettura)|teatro]] civico realizzato su progetto dell'architetto [[Martin Dülfer]] (1859-1942) di [[Monaco di Baviera]]<ref>Dieter Klein, ''Martin Dülfer. Wegbereiter der deutschen Jugendstilarchitektur'' (Arbeitshefte des Bayerischen Landesamtes für Denkmalpflege, 8), Monaco, Lipp, 1993. ISBN 3-87490-531-4.</ref> e si contraddistingue per le forme [[Eclettismo|eclettiche]] da fine secolo, ispirate allo [[Jugendstil]] internazionale. <br>
Nel periodo del [[fascismo]], fu intitolato a [[Giacomo Puccini]].
==== Stazione di Merano ====
{{Vedi anche|Stazione di Merano}}
Eretta in stile architettonico ''[[Jugendstil]] viennese'' su modello del von Chabert.<ref>Magdalene Schmidt, ''Plätze Merans / Piazze di Merano'', Comune di Merano, 2011, p. 16ss. (con piantine e disegni)</ref> con piazza antistante disegnata dall'urbanista [[Theodor Fischer]]<ref name="A" />.
=== Architetture militari ===
A Merano esistono le caserme:
* "Ugo Polonio" in via Cadorna, oggetto di una ristrutturazione totale a cura della Provincia autonoma di Bolzano nel quadro di un protocollo di intesa con il Ministero della Difesa;<ref>[http://www.secondo66.it/ricordi/caserme/caserma_cesare_battisti_merano.htm CASERMA CESARE BATTISTI - Merano (BZ)], su secondo66.it</ref>
* "Francesco Rossi", dove dal 2014 sono stati costruiti alloggi per il personale militare;<ref>[http://www.secondo66.it/ricordi/caserme/caserma_rossi.htm CASERMA ROSSI - Merano (BZ)], su secondo66.it</ref><ref name=":0">{{Cita news|autore=|url=http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/caserma-battisti-assegnate-le-opere-di-demolizione-1.266042|titolo=Caserma Battisti, assegnate le opere di demolizione|pubblicazione=[[Alto Adige (quotidiano)|Alto Adige]]|data=19 febbraio 2014}}</ref>
* "Cesare Battisti", via Palade;<ref name=":0" />
* "Villa Acqui" in via O. Huber;
* inizialmente chiamata "Venosta", poi dedicata al capitano degli Alpini "Leone Bosin", caduto in Albania nel 1941 e medaglia d'argento al valore militare, la struttura venne realizzata negli anni 1938-1939 e ha chiuso nel 1991 lasciando nei pressi del raccordo stradale con la MeBo il terreno libero riconvertito oggi a zona produttiva. L'amministrazione comunale di Merano nel giugno 2016 ha posizionato una targa commemorative presso l'incrocio fra via Zuegg e via Brogliati alla memoria di Bosin.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/caserma-bosin-scoperta-una-targa-a-ricordo-dell-immobile-militare-1.285250|titolo=Caserma Bosin, scoperta una targa a ricordo dell’immobile militare|pubblicazione= [[Alto Adige (quotidiano)|Alto Adige]]|data=23 giugno 2016}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/un-ricordo-di-leone-bosin-1.302418|titolo=Un ricordo di Leone Bosin|pubblicazione= [[Alto Adige (quotidiano)|Alto Adige]]|data=22 agosto 2016}}</ref>
Merano è stata sede della [[Brigata alpina "Orobica"]] fino al 1991; ora invece è di stanza il Reggimento Logistico "Julia", unità logistica operativa dell'Esercito Italiano il cui Comando è dislocato alla caserma "Battisti".<ref>[https://www.difesa.it/Protocollo/AOO_Difesa/Esercito/Pagine/E25802.aspx Reggimento Logistico "Julia"], su difesa.it</ref>
{{Campionati per nazionali di pallacanestro
=== Passeggiate ===
|zonaFIBA = Europe
Merano è una città che possiede passeggiate molto sviluppate, in posizione panoramica. La più famosa è la [[passeggiata Tappeiner]], che a mezza costa del Monte Benedetto collega Quarazze a [[castel San Zeno]]. Da questa passeggiata è facilmente raggiungibile la [[Torre delle Polveri]] e anche la [[passeggiata Gilf]], che si snoda sui due lati del Passirio poco prima del suo ingresso in città.
|anno = 2017
[[File:Meran Passerfluß Panoramic.jpg|thumb|verticale=3.5|Vista sul fiume [[Passirio]].]]
|genere = Femminile under-20
== Società ==
|categoria=
=== Ripartizione linguistica ===
|edizione= 17
La popolazione meranese è oggi, grosso modo, per metà di madrelingua tedesca e per metà di madrelingua italiana:
|poster =
{{Ripartizione linguistica
|dim_img =
|fonte = http://www.provinz.bz.it/astat/it/popolazione/442.asp?NewsDemoG_action=4&NewsDemoG_article_id=396331 Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
|itpaese = 49,26{{HUN}}
|periodo = 7 - 15 luglio
|de = 50,27
|ladsquadre = 0,4716
|federazioni = 48
|campi = 1
|città = 1
|numero_titolo = 8
|campioni = {{bandiera|ESP}}
|secondi = {{bandiera|SRB}}
|terzi = {{bandiera|NED}}
|giocate =
|punti =
|spettatori =
|mvp =
|ppp_g = {{bandiera|DEU}} [[Satou Sabally|Sabally]] (20.7)
|ppp_s = {{bandiera|RUS}} (79.1)
|rpp_g = {{bandiera|DEU}} [[Satou Sabally|Sabally]] (10.0)
|rpp_s = {{bandiera|FRA}} (48.7)
|app_g = {{bandiera|HUN}} [[Ágnes Studer|Studer]] (6.7)
|app_s = {{bandiera|RUS}} (19.9)
|sito = www.fiba.com/europe/u20women/2018
}}
Il '''[[Campionati europei femminili di pallacanestro Under-20|Campionato europeo di pallacanestro femminile Under-20]] [[2018]]''' è la diciassettesima edizione del torneo organizzato dalla [[FIBA Europe]]. Il torneo si svolge a [[Sopron]], in [[Ungheria]], dal 7 al 15 luglio.
Prima dell'approvazione del [[Pacchetto per l'Alto Adige]] Merano era una città a maggioranza italiana (58,6% al censimento del 1961).
=== ReligioneSquadre partecipanti ===
{{Colonne}}
A Merano vive una piccola [[Ebraismo|comunità ebraica]] con una propria [[sinagoga]], inaugurata nel [[1901]].<ref>Sabine Gamper, ''Meran - eine Kurstadt von und für Juden? Ein Beitrag zur Tourismusgeschichte Merans 1830-1930'', Innsbruck, Università di Innsbruck, 2001.</ref> Vi sono anche una chiesa dedicata al [[Chiesa ortodossa russa|culto russo-ortodosso]], completata nel [[1897]] all'interno della Casa ''Borodine'' su progetto dell'architetto Tobias Brenner e dedicata a [[San Nicola]] taumaturgo<ref>Bianca Marabini-Zoeggeler e Michail Talalay (a cura di), ''Die russische Kolonie in Meran - hundert Jahre russisches Haus "Borodine"'', Bolzano, Raetia, 1997.</ref> e, dalla seconda metà dell'Ottocento, una comunità e una [[Protestantesimo|chiesa evangelica luterana]], eretta nel [[1885]] su progetto dell'architetto Johann Vollmer di [[Berlino]] e preceduta da una casa di preghiera (''Bethaus'') del [[1862]], fondata da Thilo von Tschirsky nel quartiere di Steinach.<ref>Hans H. Reimer, ''Lutherisch in Südtirol: Geschichte der Evangelischen Gemeinde Meran. Eine Spurensuche zum Protestantismus in Südtirol und im Trentino'', Bolzano, Edition Raetia 2009.</ref> Un tempo c'erano una chiesetta anglicana e una piccola comunità anglo-americana.
* {{Naz|PC|BEL|F|Under-20|h}}
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{{Colonne fine}}
=== EvoluzionePrimo demograficaturno ===
Le squadre sono divise in 4 gruppi da 4 squadre ciascuno, con gironi all'italiana. Tutte si qualificano per la fase successiva ad eliminazione diretta.
{{Demografia/Merano}}
=== EtnieGruppo e minoranze straniereA ===
{| class="wikitable sortable" style="text-align: center;"
Secondo dati [[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]] i cittadini stranieri a Merano al 1º gennaio 2018 sono risultati 6.570 (16,2% tra tutti i residenti)<ref>[https://www.tuttitalia.it/trentino-alto-adige/53-merano/statistiche/cittadini-stranieri-2018/ Cittadini stranieri Merano 2018]</ref>, in aumento di 218 unità rispetto all'anno precedente.
|-
Le prime dieci comunità sono risultate quelle provenienti da:
!width=5%|{{Descrizione comando|Pos.|Posizione}}
!width=40% style="text-align:left;"|Squadra
# [[Albania]], 985
!width=10%|{{Descrizione comando|Pt|Punti}}
# [[Germania]], 520
!width=7,5%|{{Descrizione comando|G|Giocate}}
# [[Kosovo]], 452
!width=7,5%|{{Descrizione comando|V|Vinte}}
# [[Macedonia del Nord|Repubblica di Macedonia]], 439
!width=7,5%|{{Descrizione comando|P|Perse}}
# [[Marocco]], 420
!width=7,5%|{{Descrizione comando|PF|PUnti fatti}}
# [[Pakistan]], 380
!width=7,5%|{{Descrizione comando|PS|Punti subiti}}
# [[Romania]], 373
!width=7,5%|{{Descrizione comando|Dp|Differenza punti}}
# [[India]], 217
|- align=center bgcolor=#ccffcc
# [[Ucraina]], 221
|1.||align=left|{{Naz|PC|RUS|F|Under-20|h}}
# [[Slovacchia]], 211
|'''5'''||3||2||1||218||214||+4
|- align=center bgcolor=#ccffcc
== Cultura ==
|2.||align=left|{{Naz|PC|SRB|F|Under-20|h}}
[[File:Meran-Merano.JPG|thumb|Il fiume Passirio]]
|'''5'''||3||2||1||206||204||+2
[[File:F Behrens – Kaiserfest.jpg|thumb|Arrivo dell'imperatore Francesco Giuseppe I e l'arciduca Francesco Ferdinando a Merano, 1900<br />(F. Behrens)]]
|- align=center bgcolor=#ccffcc
[[File:MeranLaubengasse.jpg|thumb|La via dei Portici]]
|3.||align=left|{{Naz|PC|DEU|F|Under-20|h}}
[[File:Stadttheater Meran.jpg|thumb|[[Teatro civico di Merano|Teatro civico]]]]
|'''4'''||3||1||2||213||208||+5
|- align=center bgcolor=#ccffcc
La città di Merano è dal [[1993]] sede del ''Meraner Lyrikpreis'' (premio di [[poesia lirica]] di Merano), uno dei più prestigiosi premi letterari in [[lingua tedesca]]. Fra i vincitori della competizione biennale, scelti da una giuria internazionale, si annoverano Kurt Drawert, [[Kathrin Schmidt]], Jürgen Nendza, Oswald Egger, Michael Donhauser, Ulrike Almut Sandig e Uwe Kolbe.<ref>Cfr. la documentazione ''Lyrik im Gespräch. Der Lyrikpreis Meran'', a cura di Ferruccio Delle Cave e Martin Hanni, Folio Verlag, Vienna-Bolzano, 2010, ISBN 978-3-85256-530-9.</ref>
|4.||align=left|{{Naz|PC|SVN|F|Under-20|h}}
|'''4'''||3||1||2||214||225||-11
Dal [[1995]] la città è sede del [[Premio letterario internazionale Merano-Europa]] (narrativa e traduzione), promosso nelle lingue italiana e tedesca dall'Associazione culturale Passirio Club Merano in collaborazione con [[Edizioni alphabeta Verlag]] e [[Südtiroler Künstlerbund]].
|}
{{Incontro internazionale
Nel 2017 l'Amministrazione comunale meranese candida la città per il titolo di "[[Capitale italiana della cultura]] 2020" con il motto "Una piccola Europa d'Italia".<ref>{{Cita news|nome=|cognome=|autore=|url=http://www.gemeinde.meran.bz.it/it/Merano_la_piccola_Europa_d_Italia|titolo=Merano, la piccola Europa d'Italia|pubblicazione=Merano|data=|accesso=28 gennaio 2018}}</ref> Il 15 gennaio 2018 viene reso noto dal [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo]] che Merano è fra le dieci città finaliste assieme ad Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.<ref>{{Cita news|url=http://agcult.it/2018/01/15/mibact-la-short-list-la-capitale-italiana-della-cultura-2020/|titolo=Mibact: ecco la short list per la Capitale italiana della cultura 2020 - AgCult|pubblicazione=AgCult|data=15 gennaio 2018|accesso=28 gennaio 2018}}</ref>
|Codice disciplina = PC
|Giornomese = 7 luglio
=== Eventi ===
|Anno = 2018
* Merano è stata sede della finale del [[concorso di bellezza]] [[Miss Italia]] del 1952 quando vinse [[Eloisa Cianni]] ([[1932]]).
|Ora =
* Dal 2014 ospita la finale del concorso nazionale di body art, [[Rabarama Skin Art Festival]]<ref>{{Cita web|url=http://video.gelocal.it/altoadige/locale/al-kurhaus-trionfa-il-body-painting/45794/45879|titolo=Al Kurhaus trionfa il Body Painting}}.</ref>
|Nazionale 1 = DEU
|Nazionale 2 = RUS
=== Musei ===
|Punteggio 1 = 67
* Il museo del turismo [[Touriseum]] è stato inaugurato nel 2003 e mostra l'evoluzione storica del turismo in Alto Adige.
|Punteggio 2 = 72
* Il [[museo delle Donne]] (''Frauenmuseum'') fornisce una visione d'insieme sulle diverse epoche della storia della donna.
|Altro1 = Under-20
* [[Kunst Meran/Merano Arte]] è un museo di arte contemporanea gestito da un'associazione senza scopo di lucro. Si trova sotto i portici.
|Altro2 = Under-20
* Il museo civico è il più antico museo dell'Alto Adige. È stato riaperto nel 2015 nella nuova sede di [[Palais Mamming]].
|Sesso = F
|Parziali =
== Economia ==
|Referto = http://www.fiba.basketball/europe/u20women/2018/0707/Germany-Russia
Con 16.913 occupati in 3.946 posti di lavoro Merano viene a essere la seconda città della provincia, dopo Bolzano, come offerta lavorativa. Tre aziende della città hanno più di 250 lavoratori ciascuna.
|Città =
|Stadio =
Tra le diverse aziende, si cita la [[Mussner]], ditta storica di [[piumino|piumini d'oca]], [[A.D.Studio]] rinomato parrucchiere.
|Spettatori =
|Arbitro =
=== Artigianato ===
|Nazarbitro =
Per quanto riguarda l'[[artigianato]], importante e rinomata è la produzione di [[mobili]] d'[[arte]], di [[arredamenti]] tipici campagnoli, di [[strumenti musicali]], di [[legatoria]] in pelle e di [[abbigliamento]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=15}}</ref>
|Arbitro2 =
|Nazarbitro2 =
== Infrastrutture e trasporti ==
|Arbitro3 =
[[File:Strassenbahn Meran 001.jpg|thumb|right|Un tram urbano a Merano]]
|Nazarbitro3 =
|Punti 1 =
La principale infrastruttura storicamente utilizzata per i collegamenti con Merano, oltre allo stesso fiume [[Adige]] utilizzato fin dall'antichità, è la [[Strada statale 38 dello Stelvio|strada statale dello Stelvio]] da cui proprio in tale città si dirama la [[Strada statale 44 del Passo di Giovo|statale del Passo di Giovo]].
|Punti 2 =
|Assist 1 =
La [[stazione di Merano]] è gestita da [[Rete Ferroviaria Italiana]] ed è servita dai collegamenti regionali per [[Malles Venosta]] e [[Bolzano]] svolti da [[SAD Bolzano|SAD]] e [[Trenitalia]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Provincia autonoma di Bolzano]].
|Assist 2 =
|Rimbalzi 1 =
Il trasporto pubblico urbano è gestito dalla [[SASA (trasporti)|SASA]], che gestisce il [[trasporto pubblico]] urbano anche a Bolzano. I nodi d'interscambio delle autolinee sono Piazza Stazione, Via IV Novembre (di fronte a Piazzale Prader) e Via [[Andreas Hofer]], di fronte alla [[Stazione di Merano|stazione ferroviaria di Merano]].
|Rimbalzi 2 =
|Sfondo = on
Fra il [[1908]] e il [[1956]] era inoltre attiva una [[Rete tranviaria di Merano|rete tranviaria]] costituita da una linea urbana fra la stazione e piazza Fontana e una extraurbana fra piazza del Teatro e Foresta, nelle adiacenze della [[Birra Forst|birreria Forst]]. Gestita da altro concessionario, fra il [[1906]] e il [[1950]] nella stessa piazza del Teatro aveva inoltre capolinea la [[tranvia Lana-Merano]].
Negli anni 2000 è stato dato il via alla costruzione di [[piste ciclabili dell'Alto Adige]]; a Merano ad esempio transita la [[ciclabile della Val Venosta]], che dal [[passo di Resia]] condude a [[Bolzano]] oltre alla [[ciclabile della Val Passiria]] che conduce a [[San Leonardo in Passiria]].<ref>[http://www.lifeintravel.it/ciclabile-val-passiria-piste-ciclabili-dell-alto-adige.html Ciclabile Val Passiria: da Merano a San Leonardo in bici], su lifeintravel.it</ref>
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 1823
|1861
|Josef Valentin Haller
|
|[[Sindaco]]
}}
{{Incontro internazionale
{{ComuniAmminPrec
|Codice disciplina = PC
| 1861
|Giornomese = 7 luglio
|1870
|Anno = 2018
|Gottlieb Putz
|Ora =
|Nazionale 1 = SVN
|[[Sindaco]]
|Nazionale 2 = SRB
|Punteggio 1 = 65
|Punteggio 2 = 72
|Altro1 = Under-20
|Altro2 = Under-20
|Sesso = F
|Parziali =
|Referto = http://www.fiba.basketball/europe/u20women/2018/0707/Slovenia-Serbia
|Città =
|Stadio =
|Spettatori =
|Arbitro =
|Nazarbitro =
|Arbitro2 =
|Nazarbitro2 =
|Arbitro3 =
|Nazarbitro3 =
|Punti 1 =
|Punti 2 =
|Assist 1 =
|Assist 2 =
|Rimbalzi 1 =
|Rimbalzi 2 =
|Sfondo = off
}}
{{Incontro internazionale
{{ComuniAmminPrec
|Codice disciplina = PC
| 1870
|Giornomese = 8 luglio
|1873
|Anno = 2018
|Franz Putz
|Ora =
|Nazionale 1 = DEU
|[[Sindaco]]
|Nazionale 2 = SRB
|Punteggio 1 = 64
|Punteggio 2 = 71
|Altro1 = Under-20
|Altro2 = Under-20
|Sesso = F
|Parziali =
|Referto = http://www.fiba.basketball/europe/u20women/2018/0807/Serbia-Germany
|Città =
|Stadio =
|Spettatori =
|Arbitro =
|Nazarbitro =
|Arbitro2 =
|Nazarbitro2 =
|Arbitro3 =
|Nazarbitro3 =
|Punti 1 =
|Punti 2 =
|Assist 1 =
|Assist 2 =
|Rimbalzi 1 =
|Rimbalzi 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro internazionale
{{ComuniAmminPrec
|Codice disciplina = PC
| 1873
|Giornomese = 8 luglio
|1875
|Anno = 2018
|Simon Thalguter
|Ora =
|Nazionale 1 = RUS
|[[Sindaco]]
|Nazionale 2 = SVN
|Punteggio 1 = 71
|Punteggio 2 = 84
|Altro1 = Under-20
|Altro2 = Under-20
|Sesso = F
|Parziali =
|Referto = http://www.fiba.basketball/europe/u20women/2018/0807/Russia-Slovenia
|Città =
|Stadio =
|Spettatori =
|Arbitro =
|Nazarbitro =
|Arbitro2 =
|Nazarbitro2 =
|Arbitro3 =
|Nazarbitro3 =
|Punti 1 =
|Punti 2 =
|Assist 1 =
|Assist 2 =
|Rimbalzi 1 =
|Rimbalzi 2 =
|Sfondo = off
}}{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = PC
|Giornomese = 9 luglio
|Anno = 2018
|Ora =
|Nazionale 1 = SVN
|Altro1 = Under-20
|Nazionale 2 = DEU
|Altro2 = Under-20
|Sesso = F
|Punteggio 1 = 65
|Punteggio 2 = 82
|Parziali =
|Referto = http://www.fiba.basketball/europe/u20women/2018/907/Slovenia-Germany
|Città =
|Stadio =
|Spettatori =
|Arbitro =
|Nazarbitro =
|Arbitro2 =
|Nazarbitro2 =
|Arbitro3 =
|Nazarbitro3 =
|Punti 1 =
|Punti 2 =
|Assist 1 =
|Assist 2 =
|Rimbalzi 1 =
|Rimbalzi 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro internazionale
{{ComuniAmminPrec
|Codice disciplina = PC
| 1875
|Giornomese = 9 luglio
|1879
|Anno = 2018
|Adalbert von Hellrigl
|Ora =
|Nazionale 1 = RUS
|[[Sindaco]]
|Altro1 = Under-20
|Nazionale 2 = SRB
|Altro2 = Under-20
|Sesso = F
|Punteggio 1 = 75
|Punteggio 2 = 63
|Parziali =
|Referto = http://www.fiba.basketball/europe/u20women/2018/907/Russia-Serbia
|Città =
|Stadio =
|Spettatori =
|Arbitro =
|Nazarbitro =
|Arbitro2 =
|Nazarbitro2 =
|Arbitro3 =
|Nazarbitro3 =
|Punti 1 =
|Punti 2 =
|Assist 1 =
|Assist 2 =
|Rimbalzi 1 =
|Rimbalzi 2 =
|Sfondo = off
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1881
|1884
|Simon Thalguter
|
|[[Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1884
|1890
|Josef von Pircher
|
|[[Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1890
|1912
|Roman Weinberger
|
|[[Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1912
|1919
|Josef Gemaßmer
|
|[[Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1922
|1935
|Maximilian Markart
|
|[[Sindaco]] e [[podestà (fascismo)|podestà]]
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1943
|1945
|[[Karl Erckert]]
|
|[[Sindaco]] [[commissario]]
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1945
|1947
|Arvino Moretti
| CLN
|[[Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1947
|1948
|Francesco Voltolini
|
|[[Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1952
|1953
|Italo Zanandrea
|DC
|[[Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1953
|1956
|Michele Vinci
|AD
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1956
|1964
|Luigi Bertagnolli
|DC
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1964
|1966
|Luigi Ercole Volante
|DC
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1966
|1973
|Aldo Balzarini
|DC
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1973
|1974
|Ottokar Polasek
|DC
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1974
|1980
|Franco Dorigoni
|DC
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1980
|1983
|Franz Alber
|SVP
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1983
|1985
|Giancarlo Micheli
|DC
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1985
|1988
|Franz Alber
|SVP
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1988
|1990
|Giuseppe Rossi
|DC
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1990
|1994
|Armin Ganner
|SVP
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1994
|1995
|Claudia Chistè
|Lista Chistè
|[[Sindaca]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1995
|2005
|Franz Alber
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| [[2005]] | [[2015]]
|Günther Januth
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| [[2015]] | in carica
|Paul Rösch
|[[Verdi del Sudtirolo/Alto Adige|Verdi]] - Die Liste/La lista Paul Rösch
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
Merano è gemellata con:
* {{Gemellaggio|Austria|Salisburgo|2000}}
== Sport ==
[[File:Merano (BZ) - Invito all'Ippodromo.jpg|thumb|Invito all'Ippodromo]]
* Nel [[1981]] è stata la sede del [[Campionato del mondo di scacchi]] con la sfida tra [[Anatolij Evgen'evič Karpov]] e [[Viktor L'vovič Korčnoj]] che vide prevalere il primo con il punteggio di 6 a 2 con 10 patte. Una [[Difesa di Merano|variante]] della [[Difesa Slava]] prende il nome dalla città di Merano.
* Il 4 giugno [[1994]] la 14ª tappa del [[Giro d'Italia]] 1994 si è conclusa a Merano con la vittoria di [[Marco Pantani]].
* La squadra cittadina di [[pallamano]], l'[[SC Meran Handball]], ha conquistato lo scudetto 2004/05. Gioca nella palestra in via Karl-Wolf.
* La squadra di [[hockey su ghiaccio]], l'[[H.C. Merano]] ha vinto nella sua storia due [[Campionato italiano di hockey su ghiaccio|scudetti]] (1985/86 e 1998/99), ma oggi milita in serie A2 (la serie B dell'hockey). Il ghiaccio di casa è il [[Meranarena]], in via Palade 46.
* Nel [[Calcio (sport)|calcio]] è presente la squadra del FC Maia Alta (Obermais) nata nel 1972, che milita nel campionato di Eccellenza e l<nowiki>'</nowiki>''FC Merano Calcio'', nato nel [[2002]] dalla fusione tra l<nowiki>'</nowiki>''U.S. Merano Sinigo'' e l<nowiki>'</nowiki>''F.C. Fortuna Merania'' che milita nel campionato provinciale di Promozione. Nel 2013 è nata una nuova società, l’A.S.D. Olimpia Holiday Merano, dopo un distacco di molti allenatori dall’ F.C. Merano Calcio e dall’unione con la società amatoriale Holiday Merano. Nel 2017, è la società che conta il maggior numero di bambini e ragazzi di tutto il Burgraviato. Nel 2016 l'Us Sinigo è stata rifondata ed ha mantenuto gli storici colori biancoverdi.
* Nel [[calcio a 5]] la società cittadina più rappresentativa è il [[Gruppo Amici Bubi Merano Calcio a 5]]. Fondata nel 1982, quattro anni più tardi raggiunse la semifinale scudetto. Uno tra i suoi più importati portieri fu [[Enrico Torneri]], il quale si confrontò anche contro [[Diego Armando Maradona]].
* Nel [[Pallacanestro|basket]], il [[Charly Merano]] ha vinto il titolo regionale di Serie D 07-08 ed è stato ripescato in C2 Veneto dopo aver perso lo spareggio contro la Pol. Impa Casier (TV).
* Merano ospita l'[[ippodromo]] di Maia a [[Ippodromo di Maia|Maia Bassa]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
{{div col}}
* {{de}} Cölestin Stamper: ''Geschichte von Meran, der alten Hauptstadt des Landes Tirol, von der ältesten Zeit bis zur Gegenwart'', Innsbruck 1889, Sändig Reprint 2009. ISBN 978-3-253-03039-0
* {{de}} Bernhard Mazegger: ''Chronik von Mais, seiner Edelsitze, Schlösser und Kirchen'', Merano, Pleticha 1895, ristampa a cura dell'Arbeitskreis Chronik von Mais, 1985.
* {{de}} Bruno Pokorny (a cura di): ''Meran, hundert Jahre Kurort 1836–1936. Festschrift der alten Hauptstadt des Landes zum hundertjährigen Bestande als Kurort'', Innsbruck, Universitätsverlag Wagner 1936.
* {{de}} Otto Stolz: ''Meran und das Burggrafenamt im Rahmen der Tiroler Landesgeschichte'' (Schlern-Schriften 142), Innsbruck, Universitätsverlag Wagner 1956.
* {{de}} Elias Prieth: ''Beiträge zur Geschichte der Stadt Meran im 16. Jahrhundert'', Merano, Poetzelberger 1957.
* {{de}} Franz-Heinz Hye: ''Meran/Merano''. Österreichischer Städteatlas, Lieferung 3, Vienna, Österreichische Akademie der Wissenschaften 1988.
* {{de}} Renate Abram: ''Das Meraner Stadttheater'', Lana 1989.
* {{de}} Karl Christoph Moeser, Franz Huter (a cura di): ''Das älteste Tiroler Verfachbuch (Landgericht Meran 1468–1471)'' (Acta Tirolensia 5), Innsbruck, Universitätsverlag Wagner 1990. ISBN 3-7030-0219-0
* {{lingue|de|it|ru}} Bianca Marabini-Zoeggeler e Michail Talalay (a cura di): ''Die russische Kolonie in Meran - hundert Jahre russisches Haus "Borodine" / Russkaja kolonija v Merano / La colonia russa a Merano'', Bolzano, Raetia, 1997. ISBN 88-7283-109-1
* Katia Occhi: ''I borgomastri di Merano tra '400 e '500'', in ''[[Geschichte und Region/Storia e regione]]'' 7, 1998, pp. 135–160.
* {{de}} Ferruccio Delle Cave, Bertrand Huber, Elke Waldboth: ''Meran - ein literarischer Spaziergang durch die Passerstadt'', Bolzano, Athesia, 1998. ISBN 88-7014-954-4
* {{de}} Renate Abram: ''Das Kurhaus Meran - ein Blick in die Geschichte der Kurstadt'', Lana, Tappeiner, 1999. ISBN 88-7073-273-8
* {{lingue|de|it}} Ewald Kontschieder, Josef Lanz (a cura di): Meran und die Künstler (versione in italiano: Artisti a Merano''), Bolzano, Athesia, 2001, ISBN 978-88-8266-115-1''
* [[Paolo Valente]]: ''Il muro e il ponte. Frammenti dell'anima multiculturale di una piccola città europea. Italiani a Merano prima della Grande Guerra'', Trento, Temi, 2003.
* Paolo Valente: ''Nero e altri colori. Frammenti dell'anima multiculturale di una piccola città europea. Italiani a Merano tra Austria e Italia (1914–1938)'', Trento, Temi 2004.
* Paolo Valente: ''Porto di mare. Frammenti dell'anima multiculturale di una piccola città europea. Italiani (e molti altri) a Merano tra esodi, deportazioni e guerre (1934–1953)'', Trento, Temi, 2005.
* [[Alessandro Banda]]: ''La città dove le donne dicono di no'', Milano, Guanda, 2005.
* Paolo Valente: ''[[La città sul confine]]. Storie meranesi di uomini e fantasmi'', Milano, Oge 2006.
* Paolo Valente: ''[[Leggende meranesi]]''<span>, Merano, Alphabeta 2014. </span>ISBN 978-88-7223-229-3
* {{lingue|de|it}} Alessandro Baccin: ''Meran entdecken'' (versione in italiano: ''Merano: guida alla città sconosciuta''), Merano, Tangram Verlag 2007. ISBN 978-88-902852-0-2
* Paolo Valente: ''Merano. Breve storia della città sul confine'', Bolzano, Edition Raetia 2008.
* [[Paolo Valente]], ''[[Sinigo]]. Con i piedi nell'acqua. Storia di un insediamento italiano nell'Alto Adige degli anni venti'', Merano, Alpha&Beta, 2010.
* {{de}} Renate Abram: ''Meraner Symphonie. 150 Jahre Kurmusik'', Bolzano, Athesia 2009. ISBN 978-88-8266-578-4
* {{de}} Hans H. Reimer: ''Lutherisch in Südtirol: Geschichte der Evangelischen Gemeinde Meran. Eine Spurensuche zum Protestantismus in Südtirol und im Trentino'', Bolzano, Edition Raetia 2009. ISBN 978-88-7283-332-2
* {{de}} Anna Pixner-Pertoll: ''Ins Licht gebaut: Die Meraner Villen, ihre Gärten und die Entwicklung der Stadt (1860–1920)'', Bolzano, Edition Raetia 2009. ISBN 978-88-7283-355-1
* {{de}} Gertraud Zeindl: ''Meran im Mittelalter. Eine Tiroler Stadt im Spiegel ihrer Steuern'' (Tiroler Wirtschaftsstudien, 57), Innsbruck, Universitätsverlag Wagner 2009. ISBN 978-3-7030-0465-0
* {{de}} Gerhard Peter Thielemann: ''Adalbert Erlebach - das Leben und die Kunst des Meraner Architekten'', Bolzano, Athesia 2010. ISBN 978-88-8266-683-5
* {{lingue|de|it}} Magdalene Schmidt, Walter Gadner: ''Plätze Merans / Piazze di Merano'', Comune di Merano / Stadtgemeinde Meran, Merano 2011.
* ''Prospettive di futuro. Merano 1945-1965'', a cura di Markus Neuwirth e Tiziano Rosani, Lana, Tappeiner, 2012 (e la recensione di [[Arnaldo Di Benedetto]], in «[[Giornale storico della letteratura italiana]]», CXXX, 2013, pp. 306–9).
{{div col end}}
== Voci correlate ==
* [[Stazione di Merano]]
* [[Porte di Merano]]
* [[Teatro civico di Merano]]
* [[Castel Tirolo]]
* [[Touriseum e giardini di castel Trauttmansdorff]]
* [[Cimitero militare italiano di Merano]]
* [[Cimitero militare austro-ungarico di Merano]]
* [[Coro Concordia]]
* [[Ferdinand Gamper]], il mostro di Merano
* [[Merano WineFestival]]
* [[Sentieri d'acqua meranesi]]
* [[Mediateca Multilingue]]
* [[Villa Marchetti]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|voy}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.merano.eu|Azienda Autonoma di Cura e Soggiorno della Città di Merano}}
* {{cita web|http://www.merano.info/it|Informazioni su Merano}}
* {{cita web|http://www.touriseum.it|Museo del Turismo e Giardino Botanico di Castel Trautmannsdorff}}
* {{cita web|http://www.trauttmansdorff.it/|Giardini di Castel Trauttmansdorff}}
* {{cita web|http://www.meranodintorni.com/it/|Sito ufficiale del Meranerland}}
* {{cita web|http://www.catastoalberi.comune.merano.bz.it/|Giardineria Comunale Merano - Catasto alberi}}
* {{cita web|http://www.kuenstlerbund.org/de/lyrikpreis|Meraner Lyrikpreis (premio di poesia lirica di Merano)|lingua=de}}
<div class="BoxenVerschmelzen">
{{Comuni burgraviali}}
{{Comuni della provincia autonoma di Bolzano}}
{{Città altoatesine-sudtirolesi}}
{{Via Claudia Augusta}}
</div>
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Alto Adige}}
[[Categoria:Merano| ]]
|