Progetto:Biografie/Nazionalità/Tedeschi/Calciatori/F e Perseo (torpediniera): differenze tra le pagine
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{{Infobox nave
|Nome=''Perseo''
|Immagine=RN perseo.jpg
|Dimensioni_immagine=
|Didascalia=Una foto della ''Perseo''
|Bandiera=Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg
|Tipo=[[torpediniera]]
|Classe=[[Classe Spica (torpediniera)#Tipo Perseo|Spica tipo ''Perseo'']]
|Numero_unità=
|Costruttori=[[Cantiere navale di Fiume#I Cantieri del Quarnaro|Cantieri del Quarnaro]], [[Fiume (Croazia)|Fiume]]
|Cantiere=
|Identificazione=PS
|Ordine=
|Impostazione=12 novembre 1934
|Varo=9 ottobre 1935
|Completamento=
|Entrata_in_servizio=1º febbraio 1936
|Proprietario={{Insegna navale|ITA (1861-1946)|icona}}
|Radiazione=
|Destino_finale=affondata in combattimento il 4 maggio 1943
|Dislocamento=standard 630 t<br />carico normale 970 t<br />pieno carico 1020 t
|Stazza_lorda=
|Lunghezza=81,9
|Larghezza=8,2
|Altezza=
|Pescaggio=3
|Profondità_operativa=
|Ponte_di_volo=
|Propulsione=2 caldaie<br />2 [[turbina a vapore|gruppi turboriduttori a vapore]]<br />[[Potenza (fisica)|potenza]] 19.000 [[Cavallo vapore britannico|HP]]<br />2 eliche
|Velocità=34
|Autonomia=1910 miglia nautiche a 15 nodi
|Capacità_di_carico=
|Equipaggio=6 ufficiali, 110 tra sottufficiali e marinai
|Passeggeri=
|Sensori=
|Sistemi_difensivi=
|Armamento=<br />
* 3 pezzi da [[100/47|100/47 OTO Mod. 1931]]
* 8 [[mitragliera|mitragliere]] da 13,2 [[millimetro|mm]] [[Breda Mod. 31]]<br /> (4 impianti binati)
* 4 tubi [[lanciasiluri]] da 450 [[millimetro|mm]]
* 2 lancia[[Bomba di profondità|bombe di profondità]]
* attrezzature per il trasporto e la posa di 20 [[mina navale|mine]]
|Corazzatura=
|Mezzi_aerei=
|Motto=
|Soprannome=
|Note=dati riferiti all’entrata in servizio
|Ref=dati presi principalmente da [https://web.archive.org/web/20120218011609/http://www.regiamarinaitaliana.it/Tp%20classe%20Spica.html Regiamarina], [http://www.warshipsww2.eu/shipsplus.php?language=E&id=62645 Warships 1900-1950], [http://www.trentoincina.it/dbunita.php?unit=Perseo Trentoincina] e ''Guide Compact DeAgostini – Navi e velieri''
}}
La '''Perseo''' è stata una [[torpediniera]] della [[Regia Marina]].
== Storia ==
Nel 1937 la nave compì una [[crociera (marina militare)|crociera]] di prova che la portò a [[Tripoli]]<ref name="trentoincina">[http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Perseo Trentoincina<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Durante la [[guerra civile spagnola]], nel 1937, la ''Perseo'' operò nel [[canale di Sicilia]] in missioni a contrasto del [[contrabbando]] di rifornimenti a favore delle [[seconda repubblica spagnola|truppe spagnole repubblicane]]<ref name="trentoincina"/>.
All'ingresso dell'[[Italia]] nella [[seconda guerra mondiale]] la ''Perseo'' faceva parte della X Squadriglia Torpediniere di base a [[La Spezia]], che formava unitamente alle gemelle ''[[Vega (torpediniera)|Vega]]'', ''[[Sirio (torpediniera)|Sirio]]'' e ''[[Sagittario (torpediniera)|Sagittario]]''. Fu destinata principalmente a missioni di scorta [[convoglio navale|convogli]] da e per il [[Nordafrica]], svolgendone 81<ref name="trentoincina"/>.
Nel corso del 1941 le scarsamente efficienti [[mitragliera|mitragliere]] da 13,2 mm vennero sbarcate e sostituite da 6-10 armi da 20/65 mm, di maggiore efficacia<ref name=trentoincina/><ref>[http://www.regiamarinaitaliana.it/Tp%20classe%20Spica.html Tp classe Spica<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120218011609/http://www.regiamarinaitaliana.it/Tp%20classe%20Spica.html |data=18 febbraio 2012 }}</ref>.
Il 10 aprile 1941 la nave salpò da [[Palermo]] per scortare a Tripoli, insieme alle vetuste torpediniere ''[[Generale Carlo Montanari (cacciatorpediniere)|Montanari]]'' e ''[[Giuseppe Missori (cacciatorpediniere)|Missori]]'', i [[piroscafo|piroscafi]] ''Bosforo'' ed ''Ogaden'' e le [[petroliera|navi cisterna]] ''Persiano'' e ''Superga''; il convoglio subì due attacchi di [[sommergibile|sommergibili]]: il primo, infruttuoso, il giorno 11, da parte dell'[[HMS Upholder (P37)|HMS ''Upholder'']], al largo di [[Capo Bon]]; il secondo, l'indomani, da parte dell'HMS ''Tetrarch'', si concluse con l'affondamento della ''Persiano'' in [[posizione]] 33°29' N e 14°01' E<ref name="A">[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4104-31APR01.htm German raiders and British armed merchant cruisers, April 1941<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Da Malta salpò inoltre per intercettare il convoglio una formazione composta dai cacciatorpediniere ''Jervis'', ''Janus'', ''Nubian'' e ''Mohawk'', ma le due formazioni non si incontrarono<ref name="A"/>.
Nei giorni successivi al 16 aprile la ''Perseo'' prese parte alle operazioni di soccorso dei [[naufrago|naufraghi]] del [[Battaglia del convoglio Tarigo|convoglio «Tarigo», distrutto da una formazione di cacciatorpediniere britannici]] (fu possibile salvare 1248 dei circa 3000 uomini a bordo delle navi affondate)<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4104-31APR02.htm Battle for Greece, Action off Sfax, April 1941<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Dal 5 al 7 maggio l'unità scortò, insieme ai cacciatorpediniere ''[[Fulmine (cacciatorpediniere 1932)|Fulmine]]'' ed ''[[Euro (cacciatorpediniere 1927)|Euro]]'' ed alle torpediniere ''[[Centauro (torpediniera)|Centauro]]'', ''[[Orsa (torpediniera)|Orsa]]'', ''[[Cigno (torpediniera)|Cigno]]'' e ''[[Procione (torpediniera)|Procione]]'', un convoglio composto dai piroscafi ''Marburg'', ''Kybfels'', ''Rialto'', ''Reichenfels'' e ''Marco Polo'' sulla [[rotta navale|rotta]] da Tripoli a [[Palermo]]<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4105-32MAY01.htm Capture of U.110 and German Enigma, May 1941<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Il 24 maggio la nave fu inviata, insieme alla gemella ''[[Calliope (torpediniera)|Calliope]]'' ed alla più anziana torpediniera ''[[Calatafimi (cacciatorpediniere)|Calatafimi]]'', a rinforzare la scorta (cacciatorpediniere ''[[Freccia (cacciatorpediniere 1931)|Freccia]]'', torpediniere ''Procione'', ''[[Orione (torpediniera)|Orione]]'' e ''[[Pegaso (torpediniera)|Pegaso]]'') di un convoglio composto dai trasporti truppe ''[[Conte Rosso (transatlantico)|Conte Rosso]]'', ''Marco Polo'', ''Esperia'' e ''Victoria'', diretto in Libia<ref name="Giorgerini">Giorgio Giorgerini, ''La guerra italiana sul mare. La marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943'', pp. 465-542-556</ref>. ''Perseo'', ''Calliope'' e ''Calatafimi'' lasciarono il convoglio per tornare alla base alle 19.10 (in serata il convoglio fu attaccato dal sommergibile britannico ''Upholder'' che silurò ed affondò il ''Conte Rosso'', con la morte di 1297 uomini)<ref name="Giorgerini"/>.
Il 26 maggio 1941 la Perseo effettuò una missione di posa di [[mina navale|mine]] ad est di [[Malta]], insieme alle gemelle ''[[Circe (torpediniera)|Circe]]'', ''[[Clio (torpediniera)|Clio]]'' e ''Calliope''<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4105-32MAY02.htm Hunt for Bismarck and sinking, May 1941<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110823043500/http://www.naval-history.net/xDKWW2-4105-32MAY02.htm |data=23 agosto 2011 }}</ref>.
Il 20 novembre 1941 la torpediniera salpò da [[Napoli]] per scortare in [[Libia]], insieme al cacciatorpediniere ''[[Turbine (cacciatorpediniere 1927)|Turbine]]'', il convoglio «C» ([[motonave|motonavi]] ''Napoli'' e ''Vettor Pisani''), ma alle 00.23 del 21 novembre lasciò il convoglio e fu inviato a fornire assistenza all'[[incrociatore leggero]] ''[[Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi (incrociatore)|Duca degli Abruzzi]]'', gravemente danneggiato da un [[aerosilurante]], che scortò a [[Messina]] unitamente all'incrociatore leggero ''[[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1936)|Garibaldi]]'' e ad 8 [[cacciatorpediniere]]<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4111-38NOV02.htm KMS Kormoran and HMAS Sydney, KMS Atlantis and HMS Dunedin lost, November 1941<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Il 25 novembre la ''Perseo'' scortò le [[motozattera|motozattere]] tedesche ''F 146'', ''F 148'', ''F 150'' ed ''F 160'' da [[Pantelleria]] e [[Lampedusa]] a Tripoli<ref name="MFP 160">{{collegamento interrotto|1=http://www.historisches-marinearchiv.de/marinefaehrprahm/ausgabe.php?where_value=288 |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
Il 1º dicembre la torpediniera ripartì da Tripoli per scortare a [[Bengasi]] le quattro motozattere di alcuni giorni prima, cariche ciascuna di 80 tonnellate di materiali<ref name="MFP 160"/>. Durante la navigazione, tuttavia, a causa del mare mosso la ''F 160'' iniziò ad imbarcare acqua e dopo alcune ore la situazione divenne insostenibile: la ''Perseo'' affiancò la motozattera ormai agonizzante prendendone a bordo l'[[equipaggio]], poi ne accelerò l'affondamento a cannonate<ref name="MFP 160"/><ref>{{collegamento interrotto|1=http://historisches-marinearchiv.de/landungsfahrzeuge/bilder/index.php?nr=3&bild=MFP_F_160_4.jpg&ftyp=marinefaehrprahm&id=288 |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
Verso le 9.30 del 20 novembre 1942 la ''Perseo'' e la moderna torpediniera di scorta ''[[Groppo (torpediniera)|Groppo]]'', lasciarono [[Biserta]] di scorta a due [[motonave|motonavi]] convertite in trasporti truppe, la ''Puccini'' e la ''Viminale'', in [[navigazione]] di rientro verso l'[[Italia]]<ref name="Giorgerini"/>. Poco dopo l'una e mezza del [[pomeriggio]] di quel giorno il convoglio fu assalito da quattro [[cacciabombardiere|cacciabombardieri]] statunitensi: gli aerei mitragliarono le navi italiane, uccidendo un uomo e ferendone altri sei sul ''Viminale'', ma senza provocare [[danno|danni]] rilevanti<ref name="Giorgerini"/>.
Il 5 dicembre 1942 la ''Perseo'' effettuò un'[[Lotta antisommergibile|azione antisommergibile]] che risultò essere priva di risultati<ref name="trentoincina"/>. Alcune fonti hanno attribuito a quest'azione l'affondamento del sommergibile HMS ''Traveller''<ref>[http://www.xmasgrupsom.com/public/index.php?showtopic=4457&view=getlastpost BASE Sommergibili Mediterranei -> CACCIATORI E PREDE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, che tuttavia è da ritenersi perduto per urto contro [[mina navale|mine]].
Il 12 dicembre la torpediniera compì un'altra infruttuosa caccia antisom<ref name="trentoincina"/>.
Alle 21:00 del 23 dicembre la ''Perseo'' lasciò Palermo insieme alla gemella ''Sirio'' ed al cacciatorpediniere ''[[Lampo (cacciatorpediniere 1932)|Lampo]]'' per scortare a Biserta le motonavi ''Viminale'' e ''Col di Lana'' ed il trasporto militare tedesco ''KT 2''<ref name="hma1">[http://www.historisches-marinearchiv.de/projekte/asa/ausgabe.php?where_value=2570 Historisches Marinearchiv - ASA<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Alle dieci del 24 il sommergibile britannico ''P 48'' cercò di silurare il ''Viminale'' al largo di [[Capo Bon]], senza riuscirvi; la reazione della ''Perseo'' danneggiò il sommergibile attaccante (poi affondato due giorni dopo dalla torpediniera ''[[Ardente (torpediniera)|Ardente]]'')<ref name="hma1"/>. Il convoglio giunse a destinazione alle sette di sera dello stesso giorno<ref name="hma1"/>.
Il 16 gennaio 1943 la ''Perseo'' lasciò [[Tripoli]] per scortare a [[Palermo]] la moderna motonave da carico ''D'Annunzio'', che aveva imbarcato i [[detenuto|detenuti]] delle [[Prigione|carceri]] di Tripoli, essendo la città ormai prossima alla caduta<ref name="trentoincina-Perseo">[http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=325 La Regia Torpediniera Perseo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="NMP">Rolando Notarangelo, Gian Paolo Pagano, ''Navi mercantili perdute'', p. 95-140</ref>. Alle 3.30 dello stesso 16 gennaio, mentre il convoglio procedeva con mare mosso di [[tramontana]] una sessantina di miglia a sud di [[Lampedusa]], le unità italiane vennero attaccate dalla Forza Q britannica: la componevano i cacciatorpediniere ''Kelvin'', ''Nubian'' e ''Javelin'', oltre agli incrociatori leggeri ''[[HMS Dido (37)|Dido]]'' ed ''Euryalus''<ref name="trentoincina-Perseo"/><ref>[http://www.naval-history.net/xGM-Chrono-06CL-Dido.htm HMS Dido, British AA cruiser, WW2<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. La ''Perseo'' tentò di reagire ed aprì il [[fuoco]] con i propri [[cannone|cannoni]], lanciando al contempo quattro [[siluro|siluri]] che tuttavia non andarono a segno (anche se a bordo della nave si ebbe l'impressione di aver colpito a [[poppa]] un cacciatorpediniere nemico)<ref name="trentoincina-Perseo"/>. Illuminata dai [[proiettore da ricerca|proiettori]] delle navi avversarie, la torpediniera fu ripetutamente colpita a poppa, con la messa fuori uso dei cannoni poppieri, gravi [[danno|danni]], [[incendio|incendi]] (poi spenti da un'ondata che investì la nave) e numerosi morti e feriti<ref name="trentoincina-Perseo"/>. Ormai impossibilitata a reagire, la ''Perseo'' ripiegò a bassa [[velocità]] e diresse, favorita dal mare mosso, a Lampedusa<ref name="trentoincina-Perseo"/>. Colpita ed incendiata dal ''Paladin'' e dallo ''Javelin'', la ''D'Annunzio'' esplose ed affondò dopo mezz'ora, in posizione 33°44' N e 11°30' E<ref name="trentoincina-Perseo"/><ref name="NMP"/>. Fra l'equipaggio della ''Perseo'', nel [[combattimento]], erano rimasti uccisi 20 uomini<ref name="trentoincina-Perseo"/>.
Il 23 gennaio la torpediniera diede infruttuosamente la caccia al sommergibile HMS ''Unbending'', che alle 8.40 aveva silurato ed affondato il [[rimorchiatore]] ''Luni'' in posizione 37°53' N e 15°43' E<ref>[http://www.historisches-marinearchiv.de/projekte/asa/ausgabe.php?where_value=2631 Historisches Marinearchiv - ASA<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Il 29 aprile 1943 la torpediniera, al comando del [[capitano di corvetta]] Saverio Marotta, lasciò [[Napoli]] per scortare a [[Tunisi]] il piroscafo ''Campobasso'', che trasportava 58 militari ed un carico di [[munizioni]], [[autoveicolo|autoveicoli]], pezzi d'[[artiglieria]], [[bomba (ordigno)|bombe]] d'[[aereo]] ed altro materiale infiammabile<ref name="trentoincina-Perseo"/><ref name="NMP"/><ref name="Rocca">Gianni Rocca, ''Fucilate gli ammiragli. La tragedia della Marina italiana nella seconda guerra mondiale'', pp. 278-279</ref>. Causa un'[[avaria]] alle [[macchina|macchine]] della torpediniera, il convoglio dovette forzatamente sostare a [[Pantelleria]]<ref name="trentoincina-Perseo"/><ref name="NMP"/>. Alle due del [[pomeriggio]] del 3 maggio giunse a bordo l'[[Comando (ordine)|ordine]] di riprendere la [[navigazione]] e si fecero quindi i preparativi per la partenza: alle quattro, terminato l'approvvigionamento d'[[acqua]], iniziarono le [[manovra (nautica)|manovre]], e tre ore dopo la ''Perseo'' mollò gli [[ormeggio|ormeggi]] e fece rotta per Tunisi alla velocità di 8 nodi<ref name="trentoincina-Perseo"/><ref name="cronache-Balzano">{{Cita web |url=http://www.cronacheisolane.it/personaggi.amm.balzano.htm |titolo=Cronache<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=14 giugno 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923211223/http://www.cronacheisolane.it/personaggi.amm.balzano.htm |dataarchivio=23 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref>. Alle 19.30, in seguito al rilevamento con l'[[ecogoniometro]] di echi che avrebbero potuto indicare la presenza di unità subacquee in zona, venne ordinato il posto di combattimento; alle 21.40, terminato l'allarme, la navigazione riprese regolarmente<ref name="cronache-Balzano"/>. Alle 23.20 vennero avvistate [[luce|luci]] ad ore due, a [[prua]] [[dritta]], e fu ordinato il posto di combattimento<ref name="cronache-Balzano"/>: si trattava infatti dei cacciatorpediniere britannici ''Nubian'', ''Paladin'' e ''Petard''<ref name="NMP"/>. Alle 23.25, ad ogni modo, cessò l'allarme, ma poco dopo fu ricevuta a bordo la [[comunicazione]] da parte di una stazione tedesca che le due navi (che si trovavano in navigazione a circa 22 miglia per 120° da Capo Bon<ref name="NMP"/>) erano state avvistate da un [[ricognitore]] nemico, [[messaggio]] ritrasmesso a [[Supermarina]]<ref name="cronache-Balzano"/>. Alle 23.33 il comandante Marotta, avendo realizzato di essere stato individuato e probabilmente anche seguito, ordinò al ''Campobasso'' di aumentare la velocità al massimo (10 nodi), ma due minuti dopo i tre cacciatorpediniere inglesi spararono dei [[bengala]] e subito dopo aprirono il fuoco: subito il ''Campobasso'' venne colpito e sbandò in fiamme<ref name="cronache-Balzano"/>. La ''Perseo'', dopo aver cercato inutilmente di coprire il ''Campobasso'' con [[cortina fumogena|cortine fumogene]], passò al [[contrattacco]] e lanciò due siluri da meno di 700 metri con beta 20° contro le navi inglesi, senza successo per le manovre evasive dei cacciatorpediniere<ref name="cronache-Balzano"/>. La ''Perseo'' aprì anche il fuoco con i cannoni, tentando di ritirarsi verso [[Capo Bon]], ma alle 23.48 una grossa [[esplosione]] che devastò il ''Campobasso'' illuminò la torpediniera, rendendola visibile alle navi inglesi: mentre manovrava per evitare la pioggia di [[proiettile|proiettili]] che si stava abbattendo su di essa, la ''Perseo'' ebbe un'avaria ad un [[timone]] e subito fu colpita due volte in rapida successione: un proiettile fece esplodere la [[generatore di vapore|caldaia]] nº 1, provocando la morte tra le fiamme ed i getti di [[vapore]] di una cinquantina di giovani marinai diretti al Comando Marina di Tunisi e di gran parte del personale di macchina, ed un secondo colpo andò a segno tra la [[ponte di comando|plancia]] e la [[stazione radio]] (distruggendo le [[antenna|antenne]] per le comunicazioni)<ref name="Rocca"/><ref name="cronache-Balzano"/>. Immobilizzata e devastata, la ''Perseo'' fu costretta ad un impari scontro d'artiglieria con le tre navi avversarie, dalle quali fu rapidamente sopraffatta: con le macchine fuori uso, la nave iniziò a sbandare sul lato di dritta ed il comandante Marotta ordinò di prepararsi ad abbandonare la nave, ma alle 23.57 lo [[scoppio]] di un proiettile d'artiglieria che colpì la plancia asportò il braccio sinistro del comandante, mentre il comandante in seconda, Levino Ferrara, rimase ucciso nei pressi dei cannoni di poppa; ad assumere il comando fu l'[[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] di rotta, il [[sottotenente di vascello]] Romualdo Balzano, che governò la nave e si sostituì ad un mitragliere morto per sparare contro i proiettori delle navi inglesi, distanti ormai appena 300 metri (le mitragliere erano rimaste le uniche armi funzionanti)<ref name="Rocca"/><ref name="cronache-Balzano"/>. Ormai soverchiata dalle navi britanniche, la ''Perseo'' venne ridotta ad un [[relitto]] in fiamme ed alla deriva e Balzano dovette dare l'ordine di abbandonare la nave, restando poi a bordo per verificare sulla nave non fosse rimasto nessuno ancora vivo<ref name="Rocca"/><ref name="cronache-Balzano"/>. Il comandante Marotta, svenuto e portato su una [[scialuppa]], quando riprese i sensi e si rese conto che la nave ancora galleggiava, si fece condurre sottobordo, ma finì in mare a causa del capovolgimento dell'[[imbarcazione]]; chiamò Balzano chiedendogli di gettargli qualcosa per tenersi a galla<ref name="Rocca"/><ref name="cronache-Balzano"/>. Balzano, dopo aver preso un salvagente ed essersi guardato intorno in cerca di eventuali altri superstiti, si gettò in acqua, ma Marotta era ormai scomparso; quando infine riuscì a trovarlo, il comandante era ormai morto<ref name="Rocca"/><ref name="cronache-Balzano"/>. Alla memoria del comandante Marotta fu conferita la [[Medaglia d'oro al valor militare]]<ref>[http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/medaglie/Pagine/MarottaSaverio.aspx Marina Militare<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Poco più tardi la ''Perseo'' esplose ed affondò circa 8 miglia ad est di [[Kélibia]], seguita dopo un'ora e mezza dall'inizio dello scontro dal ''Campobasso'', a sua volta saltato in aria<ref name="NMP"/><ref name="Rocca"/>.
67 sopravvissuti della ''Perseo'', tra cui Balzano, e 4 del ''Campobasso'' (altri 16 superstiti del piroscafo riuscirono a raggiungere su di una scialuppa la [[costa]] [[Tunisia|tunisina]]) vennero recuperati alcune ore dopo dalla [[nave ospedale]] ''[[Principessa Giovanna (nave ospedale)|Principessa Giovanna]]'', proveniente da Tunisi dopo aver caricato circa 830 tra feriti e malati, ma alle 14.40 ed alle 18 del 6 maggio la nave ospedale, nonostante fosse perfettamente riconoscibile, venne bombardata e mitragliata da [[cacciabombardiere|cacciabombardieri]] angloamericani: 54 tra feriti e membri dell'equipaggio della nave rimasero uccisi, altri 52 feriti<ref name="Rocca"/><ref name="cronache-Balzano"/><ref>[http://digilander.libero.it/storiadimenticata/navibianche.htm Gli eroi delle navi bianche<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Balzano ed i superstiti della ''Perseo'' furono in prima fila nei lavori di spegnimenti degli incendi e di contenimento dei gravi danni riportati dalla nave, che riuscì infine a raggiungere la costa italiana sotto il comando dello stesso Balzano (che aveva sostituito il comandante della ''Principessa Giovanna'', morto nell'attacco aereo)<ref name="Rocca"/><ref name="cronache-Balzano"/>.
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Classe Spica}}
{{Portale|marina}}
[[Categoria:Torpediniere della Regia Marina]]
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