Piombino e Discussione:Pervâneoğulları: differenze tra le pagine

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== Collegamenti esterni modificati ==
{{Nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Piombino
|Panorama=Piombino, veduta dalla cittadella 02.JPG
|Didascalia=
|Bandiera=Piombino-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Piombino-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Toscana
|Divisione amm grado 2=Livorno
|Amministratore locale=Massimo Giuliani
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione=26-5-2014
|Data istituzione=
|Altitudine=
|Superficie=129.88
|Note superficie=
|Abitanti=34068
|Note abitanti= {{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html|titolo=Popolazione residente al 31 marzo 2016|accesso=18 luglio 2016}}
|Aggiornamento abitanti=31-3-2016
|Sottodivisioni=[[Baratti (Piombino)|Baratti]], Colmata, [[Fiorentina (Piombino)|Fiorentina]],Gagno
Massoncello<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/piombino.pdf Statuto del comune di Piombino, Art. 2]</ref>,Poggio all'Agnello, [[Populonia]], [[Populonia Stazione]], La Sdriscia, [[Vignale Riotorto|Vignale-Riotorto]]<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/piombino.pdf Statuto del comune di Piombino, Art. 2]</ref>
|Divisioni confinanti=[[Campiglia Marittima]], [[San Vincenzo (Italia)|San Vincenzo]], [[Suvereto]], [[Follonica]] (GR)
|Codice postale=57025, 57020
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=1245
|Diffusività=alta
|Nome abitanti=piombinese, piombinesi;<ref name=etnici>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p.&nbsp;414.</ref> piombinate, piombinati (aulico)<ref name=etnici/>
|Patrono=santa Anastasia
|Festivo=8 maggio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Piombino (province of Livorno, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Piombino all'interno della provincia di Livorno
}}
 
Gentili utenti,
'''Piombino''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[pjomˈbino]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=19 luglio 2016}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:34068}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Livorno]] in [[Toscana]].
Centro principale della [[val di Cornia]] e principale polo dell'industria siderurgica in [[Toscana]], è il secondo porto della [[Toscana]] dopo quello di [[Livorno]].
 
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La città conserva numerose testimonianze del suo glorioso passato, dalle origini [[Etruschi|etrusche]] al [[Principato di Piombino]] di cui era la capitale; la sua lunga storia è sintetizzabile nei monumenti architettonici e nelle opere d'arte che si conservano nel centro storico, al cui splendore contribuirono anche [[Leonardo da Vinci]] e [[Andrea Guardi]].
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.turkishhan.org turkish hans/
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20100102171741/http://ozturkler.com/icerikler.php?id=3518&lng=1 per http://www.ozturkler.com/icerikler.php?id=3518&lng=1
 
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== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{vedi anche|Promontorio di Piombino}}
[[File:View_on_Piombino.jpg|thumb|Veduta aerea della città di Piombino]]
La città è posta nel tratto di costa sud della Toscana, all'estremità meridionale sull'[[Promontorio di Piombino|omonimo promontorio]] (m. 21), a sud del [[monte Massoncello]] (286&nbsp;m) e chiusa ad est dal monte Vento; è separata dall'[[isola d'Elba]] dal [[canale di Piombino]], largo 10&nbsp;km, che costituisce il tratto di mare che segna il confine orientale tra [[mar Ligure]] e [[mar Tirreno]]; il litorale all'estremità settentrionale del territorio comunale, che coincide col [[golfo di Baratti]], si affaccia sul mar Ligure, mentre il litorale sud-orientale si affaccia sul mar Tirreno e coincide col tratto nord-occidentale del [[golfo di Follonica]]. Nelle vicinanze del golfo era presente il [[Lago di Piombino]], in seguito prosciugato. A livello litoraneo, la città si trova lungo la [[costa degli Etruschi]], corrispondente all'incirca alla provincia di Livorno; il suo territorio fa parte storicamente dell'antica [[Maremma Pisana]], oggi denominata anche [[Maremma Livornese]].
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 00:00, 21 ott 2017 (CEST)
Il [[promontorio di Piombino]], che è situato sul lembo di terra a nord dell'ampio golfo di Follonica, segna il confine geografico-morfologico orientale tra mar Ligure, a nord, e mar Tirreno, a sud, anche se nella comune percezione il confine tra i due mari viene spesso erroneamente posto molto più a nord, tra Toscana e Liguria. La cima meridionale del promontorio è occupata da piazza Bovio, dalla quale con il cielo limpido si può ammirare tutto l'[[Arcipelago Toscano]] e la [[Corsica]]. Ad est, vicino al porto, si erge il [[Monte Vento]], un'altura su cui si trova il [[semaforo di Piombino]] e la ''casa del Frasi'', un casolare rurale del [[XIX secolo]]. In direzione nord si incontra la frazione di [[Gagno]], [[toponimo]] che deriva dal [[lingua latina|latino]] ''ganeum'' («taverna»).
 
== Collegamenti esterni modificati ==
* [[Classificazione sismica]]: zona 4<ref>{{cita web|autore=rete.toscana.it|url=http://www.rete.toscana.it/sett/pta/sismica/03normativa/classificazione/classificazione_toscana/img_classificazione/class_elenco2012.pdf|titolo=Classificazione sismica in Toscana (pdf)|accesso=17 agosto 2013}}</ref>
 
Gentili utenti,
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Piombino}}
Presso il dismesso [[semaforo di Piombino]] era attiva fino al 31 maggio [[1959]] la [[stazione meteorologica di Piombino]] del [[Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare]], che era gestita dal personale della [[Marina Militare]].
 
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In base alle medie climatiche calcolate per il decennio [[1946]]-[[1955]], la [[temperatura]] media annua si attesta a 16&nbsp;°C, con la temperatura media di gennaio di 8,8&nbsp;°C e con la temperatura media di luglio di quasi 24&nbsp;°C.
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20070927115639/http://www.turkishhan.org/ per http://www.turkishhan.org/
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.ozturkler.com/icerikler.php?id=4409&lng=1
 
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Le [[precipitazioni]] medie annue risultano piuttosto scarse, raggiungendo un valore medio annuo di 494,1&nbsp;mm ed essendo distribuite in 62,3 [[giorni di pioggia]] medi annui; gran parte degli accumuli pluviometrici si verificano in [[autunno]], mentre tra il periodo tardo invernale e le intere stagioni della [[primavera]] e dell'[[estate]] possono verificarsi periodi di [[siccità]].
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 11:50, 20 gen 2018 (CET)
L'[[umidità relativa]] media annua si presenta piuttosto elevata per la componente marittima mediterranea che influenza il clima.
 
== Collegamenti esterni modificati ==
I venti prevalenti sono di [[grecale]] nel periodo compreso tra ottobre e marzo, di [[ostro (vento)|ostro]] nei mesi di aprile, maggio, agosto e settembre e di [[ponente]] a giugno e a luglio.<ref>Ministero della Difesa – Aeronautica, Ispettorato delle telecomunicazioni e dell'assistenza al volo (Servizio meteorologico). Fisionomia climatica delle principali località italiane (decennio 1946-1955). Roma, 1961.</ref>
 
Gentili utenti,
* [[Classificazione climatica]]: zona C, 1245 GR/G
* [[Diffusività atmosferica]]: alta, Ibimet CNR 2002
 
ho appena modificato 1 {{plural:1|collegamento esterno|collegamenti esterni}} sulla pagina Pervâneoğulları. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=104443805 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ/it|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
== Storia ==
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20110605055613/http://www.dallog.com/beylikler/pervane.htm per http://www.dallog.com/beylikler/pervane.htm
[[File:AmphoreBaratti.jpg|thumb|L'anfora di Baratti ([[Museo archeologico del territorio di Populonia|Museo archeologico di Populonia]])]]
[[File:Casa_delle_Bifore.jpg|thumb|La duecentesca [[Casa delle Bifore]]]]
[[File:Piombino incisione.jpg|upright=1.8|thumb|Incisione raffigurante Piombino Principato, [[XVII secolo]]. Si noti ''la Rocchetta'' sul promontorio che diverrà [[piazza Bovio]]]]
[[File:Plan_de_la_ville_et_des_fortifications_de_Piombino,_XVIIIe_siècle.jpg|upright=1.8|thumb|La città e le fortificazioni di Piombino nel XVIII secolo]]
[[File:Flag_of_the_Principality_of_Piombino.svg|thumb|Bandiera del Principato di Piombino]]
 
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=== Antichità ===
I primi insediamenti nel territorio risalgono almeno ai tempi degli [[Etruschi]], quando, sul versante nord del [[monte Massoncello]] sul [[promontorio di Piombino]], dove si trovava l'antico Porto Falesia, venne fondata [[Populonia]]<ref>del sito resta l'importante [[necropoli di Populonia]].</ref>, la città portuale più importante della [[Dodecapoli etrusca]]. Successivamente la zona fu romanizzata e per secoli seguì le sorti dell'Etruria romana. Nel [[417]] circa [[Rutilio Namaziano]] testimoniò la decadenza della zona nel ''[[De reditu suo]]'', dove cita Populonia come città «morta», abbandonata dopo le [[invasioni barbariche del IV secolo]]. Il poeta descrisse anche il [[porto Falesia]], citando per la prima volta il nucleo originario di Piombino, oggi Portovecchio.
 
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=== Alto medioevo ===
Sembra ormai accettato che il nome ''Piombino'' derivi da ''Populino'', cioè ''piccola Populonia''. Infatti Populonia è profondamente legata alla nascita di Piombino; durante il medioevo Populonia fu spesso attaccata e depredata. Populonia venne saccheggiata nel [[546]] da [[Totila]], capo dei [[Goti]]; nel [[573]] la città subi l'ennesimo saccheggio, questa volta ad opera dei [[Longobardi]], assalto che costrinse il vescovo Cerbone ([[San Cerbone]]) a rifugiarsi all'[[isola d'Elba]]. Infatti nonostante Populonia fosse ormai ridotta a piccolo centro e non fosse più l'antica gloriosa città etrusca, era la sede della [[diocesi]]. L'ultimo saccheggio subito dall'abitato è registrato nell'anno [[809]] ad opera degli orobiti, pirati di origine slava che vivevano sui monti del Peloponneso<ref>Chronicon Reginone di Prüm (identico presso la Cronaca Imperiale dell'Annalista Sassone) per l'anno 809: "In Tuscia Populonium, ciuitas maritima, a Graecis qui Orobitae uocantur, depredata est"
</ref>. Fu allora che i pochi abitanti fuggiaschi si spostarono presso il porto Falesia mettendo le basi a quella che sarebbe divenuta Piombino.
 
== Collegamenti esterni modificati ==
I secoli IX e X hanno lasciato scarse e frammentarie testimonianze.
Sulla base della toponomastica locale è stato suggerito che i profughi di Populonia abbiano trovato nella zona tarde sopravvivenze germaniche e precisamente [[Goti]]. Ciò spiegherebbe, ad esempio, il toponimo [[Lingua gotica|gotico]] ''Tolla''<ref>Alla forma [[lingua gotica|gotica]] si contrappone il differente consonantismo del [[Lingua longobarda|longobardo]] ''Zoll'' (massa compatta di terra o di ghiaccio), passato poi all'italiano come ''zolla''.</ref>, una collina nei pressi del [[porto di Piombino]].
 
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=== L'egemonia della [[Repubblica di Pisa]] ===
 
ho appena modificato 1 {{plural:1|collegamento esterno|collegamenti esterni}} sulla pagina Pervâneoğulları. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=106797052 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ/it|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
Nel [[1022]] venne fondato il [[monastero di San Giustiniano di Falesia]] nei pressi dell'omonimo porto Falesia, ad opera di sei monaci dell'ordine [[Ordine di San Benedetto|benedettino]], figli del conte Tedice della nobile famiglia che successivamente verrà conosciuta come [[Della Gherardesca]], dotandolo di cospicue rendite fondiarie; è da notare che la presenza del monastero favorì intorno ad esso l'attività di pescatori, naviganti e lavoratori, qua possiamo scorgere l'embrione di quella comunità che diverrà Piombino.
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20090807183933/http://geocities.com/denizmartinez/beylik_pervaneogullari.html per http://www.geocities.com/denizmartinez/beylik_pervaneogullari.html
Nell'XI secolo, sul promontorio di Piombino erano presenti nella parte a nord i resti della città di Populonia e il ricco [[monastero di San Quirico]] appartenente all'ordine benedettino; a sud il monastero di San Giustiniano di Falesia, anch'esso benedettino, la Rocchetta e lo scalo del porto Falesia.
Uberto, [[abate]] del monastero di [[San Giustiniano]], cedette in seguito parte dei beni del monastero all'[[Opera della Primaziale Pisana]] retta da [[Ildebrando degli Orlandi]] e da quel momento la città divenne soggetta alla [[Repubblica di Pisa]], ricoprendo il ruolo di secondo porto: si trattava del porto di Falesia, che prese successivamente il nome di Portovecchio nel [[1466]], quando fu costruito il [[porto Antico di Piombino|Porticciolo della Marina]].
L'abitato nato in prossimità del monastero, ormai città, divenne un porto fortificato strategico per gli interessi di [[Pisa]], soprattutto come scalo nei traffici con le miniere dell'[[Isola d'Elba]].
 
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Il nome ''Piombino'' è attestato nel [[1114]] nella forma ''Plumbinum'' e questo ha dato origine alla leggenda secondo la quale il nome deriva dal peso in piombo (in [[lingua latina|latino]] ''plumbum'') da pagarsi come dazio portuale, leggenda che però non sembra avere fondamento storico. La città era cinta da mura, dove si aprivano due porte: la Porta a Mare (distrutta) e la [[Torrione e Rivellino|Porta a Terra]], tutt'oggi esistente.
Alla metà del secolo XII la cittadina dominata dall'abbazia si trasformò in libero [[comune]] con proprie istituzioni e regolamentazioni. Le rivalità tra la Repubblica di Pisa e quella di [[Genova]] portarono tra l'XI ed il XII secolo a conflitti che videro Piombino presa e saccheggiata dai Genovesi.
In questo periodo la città fu sotto l'amministrazione di un governatore civile e militare della [[Repubblica di Pisa]], che portava il titolo di Capitano.
Nel [[1248]], durante il governo di uno di questi Capitani, Ugolino Arsopachi, vennero costruiti i Canali di marina. Nel [[1376]] [[Papa Gregorio XI]] visitò Piombino, nel suo viaggio da [[Avignone]] a [[Roma]]. Al [[1377]] risale la fondazione della chiesa di Sant'Agostino, poi detta di San Lorenzo, e oggi dedicata a [[Antimo di Nicomedia|Sant'Antimo]], [[Duomo di Piombino|concattedrale di Piombino]].
 
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=== Dalla Signoria al Principato di Piombino ===
{{Vedi anche|Principato di Piombino}}
Nel [[1399]] [[Appiano (famiglia)|Gherardo Appiano]], ceduta [[Pisa]] che la famiglia possedeva dal [[1392]] ai [[Visconti]] di [[Milano]] per {{TA|200 000}} [[Fiorino|fiorini]], riservò per sé e i suoi successori Piombino, che il 19 febbraio del [[1399]] diveniva Signoria indipendente. Gherardo d'Appiano divenne anche signore di [[Populonia]], [[Scarlino]], [[Suvereto]], [[Buriano]], [[Badia al Fango]] e delle isole di [[Isola di Pianosa (Toscana)|Pianosa]], [[isola di Montecristo|Montecristo]] ed [[isola d'Elba|Elba]] ed edificò la propria residenza a Piombino nella Piazzerella (attuale [[piazza Bovio]]).
 
Erede ne fu il figlio [[Jacopo II Appiano]], minorenne e quindi sotto tutela della madre, donna [[Paola Colonna]]: in questo periodo lo stato fu sotto la protezione di [[Firenze]] prima, di [[Siena]] poi, e infine nuovamente di Firenze.
 
Morti Jacopo e Paola, nel [[1445]] governò il principato la sorella [[Caterina Appiano]] sposata a [[Rinaldo Orsini (1402-1450)|Rinaldo Orsini]], che divenne cosignore di Piombino fino alla morte nel [[1450]]. Dopo questi seguì [[Emanuele Appiano]], figlio di Gherardo, che lasciò poi al figlio [[Jacopo III]], il quale incentivò nuove costruzioni militari.
 
A Jacopo III successe il figlio [[Jacopo IV]], durante il cui governo (tra il [[1501]] e il [[1503]]) [[Cesare Borgia]] occupò Piombino divenendone Signore; alla morte di [[Alessandro VI]] tutto tornò nelle mani dell'Appiano. Dopo questi furono signori [[Jacopo V]] e suo figlio [[Jacopo VI]]: tra il [[1548]] e il [[1557]] [[Cosimo I de' Medici]] Granduca di Toscana si impossessò dello Stato di Piombino, cedutogli dall'imperatore [[Carlo V]].
 
Il figlio di Jacopo VI, [[Alessandro Appiano]] mantenne il potere per poco, ucciso in una congiura, e gli successe il figlio [[Jacopo VII]], che nel [[1594]] ottenne il titolo di Principe dall'imperatore [[Rodolfo II d'Asburgo]]. Alla sua morte si aprì un periodo trentennale estremamente confuso, eccetto che durante il governo della principessa [[Isabella Appiano]]; dopo alterne vicende il principato nel [[1634]] venne ufficialmente concesso dall'imperatore [[Ferdinando II d'Asburgo]] e da [[Filippo IV di Spagna]] a Niccolò [[Ludovisi (famiglia)|Ludovisi]].
 
Nel [[1706]] il principato passò in via ereditaria ai [[Boncompagni (famiglia)|Boncompagni]].
 
Nel [[1799]] le truppe Francesi penetrano in Italia e nel [[1805]] [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], assegnò il Principato, insieme a [[Lucca]], alla sorella [[Elisa Bonaparte|Elisa Bonaparte Baciocchi]]: nacque così il [[Principato di Lucca e Piombino]].
 
Dopo la definitiva disfatta di [[battaglia di Waterloo|Waterloo]] nel [[1815]], nonostante le richieste del principe Luigi I Boncompagni-Ludovisi di riavere la sovranità sullo stato, venne sancita l'annessione del territorio dell'ex-principato al [[Granducato di Toscana]] degli [[lorena (dinastia)|Asburgo-Lorena]] retto da [[Ferdinando III di Lorena|Ferdinando III]].
 
=== Dal Congresso di Vienna al XX secolo ===
Dopo la fine del Principato e l'annessione al Granducato, il territorio di Piombino fu inserito nel ''compartimento granducale'' di [[Pisa]] (i compartimenti granducali corrispondevano all'incirca alle odierne province toscane) per poi passare nel [[1834]] al compartimento di [[Grosseto]].
 
Nel periodo tra il [[1831]]-[[1832]] iniziò la bonifica del padule di Piombino ([[lago di Piombino]]), voluta da [[Leopoldo II di Lorena]].
 
Nel [[1860]] il [[Granducato di Toscana]], e quindi anche il territorio dell'antico stato di Piombino, si unirono al [[regno d'Italia]]. Lo stesso anno la nuova [[provincia di Grosseto]] cedette Piombino e i comuni della [[Val di Cornia]] alla [[provincia di Pisa]].
 
La [[rivoluzione industriale]] italiana mosse i suoi primi passi anche a Piombino. I primi insediamenti industriali si ebbero tra il [[1860]] e il [[1870]] e nel [[1891]], per iniziativa degli inglesi R. W. Spranger e J. H. Ramsay, venne impiantata la fabbrica [[La Magona d'Italia]]. Nello stesso periodo si sviluppò la Società Anonima Alti Forni e Fonderie di Piombino, che qualche anno dopo si fuse con la Società Elba formando un potente trust siderurgico, che assunse dal [[1918]] la denominazione di [[Ilva]]. Piombino si avviava così a diventare uno dei maggiori centri industriali italiani<ref>''Toscana'', Guida d'Italia, Touring Club, pag. 430.</ref>.
Nel frattempo le mura vennero quasi totalmente demolite ([[1903]]) e la città si espanse oltre il nucleo del centro, verso la zona industriale, l'entroterra, e la zona marina di [[Salivoli|Salìvoli]].
 
Con l'avvento del [[Fascismo]] tutte le funzioni in precedenza svolte dal sindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale vennero trasferite ad un [[podestà (fascismo)|podestà]]. Nell'ottica fascista di un riordinamento amministrativo, nel [[1925]], per interessamento personale del gerarca [[Costanzo Ciano]], nativo di Livorno, Piombino e molte altre località limitrofe della [[Val di Cornia]] e delle zone vicino [[Cecina (Italia)|Cecina]] vennero inserite nella [[Provincia di Livorno]], ampliandola considerevolemente<ref>R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011, art. 1 [[s:R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011]]</ref>. In tale occasione Piombino divenne capoluogo del nuovo [[Circondario di Piombino|circondario omonimo]]<ref>R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011, art. 3 [[s:R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011]]</ref>.
 
=== Seconda Guerra Mondiale ===
{{vedi anche|Battaglia di Piombino|Movimento operaio a Piombino}}
Piombino durante la seconda guerra mondiale subì pesanti bombardamenti essendo sede di importanti industrie siderurgiche. La [[Battaglia di Piombino]], del 10 settembre [[1943]], è ritenuta dagli storici una delle prime pagine della [[Resistenza italiana]].
 
I bombardamenti segnarono profondamente la città, obbligando la cittadinanza a trovare rifugio nelle campagne della [[Val di Cornia]]. Si salvarono alcune parti delle fortificazioni medievali e alcuni monumenti di valore ambientale e architettonico nei quartieri affacciati sul mare.
 
[[File:Piombino0002.jpg|thumb|center|upright=3.6|Centro storico visto da piazza Bovio. L'edificio più alto sulla destra è il [[Castello di Piombino]]]]
 
=== Onorificenze ===
Il 28 luglio [[2000]] la Città di Piombino è stata insignita dal [[Presidente della repubblica]] [[Carlo Azeglio Ciampi]] della [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]]<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Onorificenze.aspx?pag=0&qIdOnorificenza=20|titolo=Medaglia d'Oro al Valor Militare - Elenco dei decorati|editore=Quirinale.it|accesso=19 luglio 2016}}</ref> per la [[Battaglia di Piombino]]; Piombino fa parte delle [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]]. In Toscana, solo la città di [[Firenze]] e le province di [[provincia di Massa Carrara|Massa Carrara]] e [[provincia di Arezzo|Arezzo]] condividono questa decorazione. In precedenza, Piombino era stata insignita della medaglia d'argento nel [[1979]].
 
{{Onorificenze
|immagine= Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = Sorretta da profondo sentimento patriottico e da antico desiderio di libertà e di giustizia, la città di Piombino sopportò, con esemplare fermezza, dall'8 settembre 1943 alla liberazione, sacrifici, deportazione e distruzioni, offrendo alla causa della Resistenza e della democrazia un elevato tributo di eroismo e di vite umane. Il 10 settembre 1943, i suoi cittadini, consapevoli che dalla riscossa dipendevano le sorti della Patria, animosamente incitarono i militari, in difficili momenti di incertezza e di disorientamento, ad opporsi all'oppressione nazifascista e, dopo aver cooperato, con un ruolo decisivo, all'apprestamento della difesa della Città, allorché cruenta divampò la lotta contro unità tedesche proditoriamente sbarcate nel porto, si unirono a valorosi reparti della Marina e dell'Esercito, contribuendo efficacemente al brillante esito del combattimento ed al ritiro delle truppe nemiche, infliggendo loro grandissime perdite. Quando vana risultò ogni resistenza in campo aperto, i piombinesi organizzarono agguerrite formazioni partigiane che operarono arditamente in Maremma e liberarono la Città e vari paesi della zona, ancor prima dell'arrivo degli Eserciti Alleati.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2000/09/29/00A12527/sg;jsessionid=NCRUfGCc94UJwxZYpqLlfw__.ntc-as4-guri2a|titolo=Concessione della "Medaglia d'oro al valor militare" alla città di Piombino (GU Serie Generale n.228 del 29-9-2000)|editore=[[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]]|data=28 luglio 2000}}</ref>
|luogo = Piombino, 10 settembre 1943 - 26 giugno 1944
}}
 
== Stemma ==
Le prime testimonianze dello stemma cittadino risalgono all'XI secolo, quando la città iniziò ad avere il proprio assetto urbano. La testimonianza pittorica più antica che si conosca risale al [[XV secolo]] e riporta i colori argento-bianco e rosso, colori della famiglia [[Appiano (famiglia)|Appiani]]; nell'Ottocento si aggiunsero il verde e l'oro.
 
Nello scudo sono raffigurati un [[fortilizio]] con tre torri e una chiesa simbolo della città; ai lati appaiono due ramoscelli, uno di alloro e l'altro di quercia, uniti alla base. Sopra lo scudo si trova la corona, simbolo del rango di Principato, che indica araldicamente il titolo di città, conferitole con [[Regio Decreto]] nel [[1927]]. Lo scoglio in basso e il mare simboleggiano l'identità di città marinara.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Nel centro storico della città sono presenti numerose testimonianze architettoniche del passato.
 
=== Architetture religiose ===
[[File:Santantimo piombino.JPG|thumb|Facciata di Sant'Antimo]]
[[File:Piombino - Cappella della Cittadella.JPG|thumb|Cappella della Cittadella]]
[[File:Piombino Immacolata.jpg|thumb|La chiesa dell'Immacolata]]
;[[Concattedrale di Sant'Antimo]]: Edificata nel [[1377]], ad opera del maestro pisano [[Piero del Grillo]], sorge sulle basi di un antico luogo di culto forse duecentesco. La facciata in mattoni rossi è sormontata da una serie di [[archetti pensili]] che spezzano la severità della costruzione; più in basso un oculo. Il portone è sormontato da una lunetta contenente un [[mosaico]] raffigurante l'[[arcangelo Michele]]. La tettoia è un manufatto degli anni Trenta, eretto a protezione del mosaico stesso. L'interno della chiesa, originariamente ad una sola navata, è stato oggetto di molti interventi nel corso dei secoli; la [[navata]] laterale si è ricavata negli anni Trenta unificando due antiche cappelle. L'altare, del XVII-XVIII secolo, in [[stile barocco]], è sormontato da candelieri portaceri del XVI secolo con in mezzo un crocifisso ligneo della stessa epoca. Il tutto è incorniciato dall'arcone in laterizio a sesto acuto che delimita la cappella maggiore e dove si aprono anche due nicchie che oggi ospitano statue di santi moderne. Molti sono i reperti conservati nell'aula ecclesiale; nella navata uno splendido fonte battesimale marmoreo attribuito ada [[Andrea Guardi]] del [[1470]] circa; a questo artista si devono anche incisioni, stemmi e due acquasantiere, una di esse eretta su un cippo etrusco. Molti quadri raffigurano scene religiose adornano le pareti e sono databili ai secoli dal XVI al XIX. Il chiostro venne eretto intorno al [[1470]] da [[Andrea Guardi]] ed è un classico esempio di chiostro rinascimentale toscano; di grande eleganza, le colonne marmoree sono sormontate da capitelli con motivi floreali l'uno diverso dall'altro; all'interno del chiostro si trova una cisterna costruita in epoca più recente (si pensa nel XVII secolo) e vari stemmi adornano le pareti del chiostro. A completare il complesso ecclesiale del Duomo di Piombino fu eretto il convento nel XV secolo, in sostituzione del precedente, di dimensioni più contenute. Originariamente, il convento retto dai frati [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniani]] e dedicato a [[Sant'Agostino]] aveva un porticato, oggi tamponato ma comunque ancora visibile nell'omonima piazza Sant'Agostino.
 
;[[Chiesa della Misericordia (Piombino)|Chiesa della Misericordia]]: È uno dei più antichi monumenti religiosi ancora esistenti in città; dedicata inizialmente a [[san Giovanni Battista]], la sua costruzione risale alla prima metà del XIII secolo; si tratta di una chiesa con una sola navata con abside, in [[architettura romanica in Italia|stile romanico]]. Nel corso dei secoli ha subito numerosi interventi come ad esempio l'apertura delle cappelle sulla destra. Cambiò anche varie denominazioni ed ordini religiosi essendo anche per un periodo sede dei [[frati francescani]]. Di epoche successivi i due palazzi (guardando la chiesa) sulla destra e sulle sinistra; il primo, l'antico convento si pensa risalire al XIV secolo e conserva al suo interno un tipico portico in stile tardo romanico e vari stemmi, sia interni che in facciata; l'edificio sulla destra del XVI secolo costruito per volontà di [[Jacopo VI Appiani]] fu il principale ospedale cittadino nel Rinascimento, dedicato alla Santissima Trinità e [[San Giovanni di Dio]].
 
;[[Cappella della Cittadella]]: Venne realizzata intorno al [[1465]] su commissione di [[Jacopo III Appiani]] da [[Andrea Guardi]], che si ispirò al [[Tempio malatestiano]] di [[Rimini]] di [[Leon Battista Alberti]]. Del Guardi è anche la lunetta del portale con la ''Madonna con il Bambino'' e, all'interno, i [[pluteo|plutei]] in [[marmo]] bianco, decorati con stemmi degli [[Appiano (famiglia)|Appiani]]. Sull'altare del [[XVIII secolo]] è conservata una ''Madonna con il Bambino'' in [[terracotta]] policroma di [[Andrea della Robbia]].
 
;[[Cappella della Madonna della Neve (Piombino)|Cappella della Madonna della Neve]]: Denominata anche cappella della Madonna del Desco, risale al [[1499]], con annesso convento del XVII secolo. Era anticamente posta fuori dalle mura urbane, in aperta campagna, ed era sede di un ospedale o lazzaretto resosi protagonista nel corso della grande peste del [[1630]]. Oggi vi si trovano le suore dell'[[Ordine di Madre Teresa|ordine di Santa Madre Teresa di Calcutta]].
 
;[[Chiesa dell'Immacolata (Piombino)|Chiesa dell'Immacolata]]: Sede dei frati [[Francescani]], venne edificata nel [[1899]] con il convento annesso.
 
;[[Chiesa di Sant'Antimo sopra i Canali]]: Detta "la Tarsinata", è un antico edificio religioso, risalente al XIII secolo, fu fatto erigere dalla ricca Corporazione dei Marinai. Costruita in [[pietra alberese]], lo stesso materiale di altri monumenti piombinesi dell'epoca, presenta una zona absidale quadrata con monofora a sesto acuto. La torre campanaria, detta torre della Tarsinata, ha mantenuto il suo originale aspetto, salvo la [[merlatura]] ghibellina che originariamente doveva essere stata guelfa; sotto di essa, pochi anni fa sono state rinvenute delle antiche ceramiche policrome. Nel XVII secolo vi fu annesso un grande convento intitolato a sant'Anastasia; di esso si conserva ancora il chiostro e alcune epigrafi all'interno. Nel [[1805]] la Principessa di Piombino [[Elisa Bonaparte Baciocchi]], avendo emesso un decreto sulla sanità, fece sconsacrare chiesa e convento, modificando la struttura fino alla forma e ai volumi attuali, impiantandovi un moderno ospedale. Oggi ciò che resta della chiesa è stato ristrutturato e le altre parti del complesso sono sede di un residence.
 
Fuori dal centro vanno segnalate la [[cappella di San Cerbone (Piombino)|Cappella di San Cerbone]] a [[Baratti (Piombino)|Baratti]] e la [[chiesa di Santa Croce (Populonia)|Chiesa di Santa Croce]] a [[Populonia]].
 
=== Architetture civili ===
[[File:Palazzo del comune di piombino 01.JPG|thumb|Palazzo Comunale di Piombino]]
[[File:Piazza bovio 05.JPG|thumb|Il faro di piazza Bovio]]
;[[Palazzo Comunale (Piombino)|Palazzo Comunale]]: In antico "palazzo dei Priori" o "della Comunità", fu eretto nel [[1444]] da [[Nanni di Magio]] per volontà degli Anziani piombinesi che fino a quell'anno si riunivano nell'antico ''Palazzaccio'', costruzione a noi non pervenuta situata probabilmente all'angolo con via "Trapalazzi", attuale via Giuseppe Garibaldi. Nella parete destra dell'atrio è incassata una colonna di epoca romanica, mentre nella volta affrescata si trovano gli stemmi del Comune, degli [[Appiano (famiglia)|Appiani]], del [[Ludovisi (famiglia)|Ludovisi]] e dei Buoncompagni-Ludovisi. La sala consiliare contiene un affresco nella lunetta sopra la porta d'ingresso raffigurante la ''Madonna con Bambino ''o ''Madonna del Latte'', datata [[1575]] e attribuita al pittore senese [[Giovanni Maria Tacci]]. Alla sinistra dell'ingresso, una statua in marmo del XV secolo, opera dei maestri [[Ciolo da Siena|Ciolo]] e [[Marco da Siena]], della scuola di [[Giovanni Pisano]], raffigura sempre una ''Madonna con Bambino''. Inoltre nella sala si trovano vari quadri raffiguranti i [[principi di Piombino]] e i [[Granduchi di Toscana]], inseriti in una serie storica che va dal XVII al XIX secolo. Infine, completano la collezione della sala uno stemma degli Appiani e una testa leonina risalente probabilmente al XII secolo. La Torre dell'Orologio risale al [[1598]]; il 20 gennaio di quell'anno infatti i Priori di Piombino ne affidarono al Maestro [[Francesco di Leone]] la costruzione. L'orologio e la campana bronzea risalgono agli inizi del XVII secolo; nella nicchia si trova una ''Madonna con Bambino''. Il palazzo, così come la torre, fu soggetto ad un pesante e contestato intervento di restauro nel [[1935]] diretto dall'architetto senese [[Giovanni Bellini (architetto)|Giovanni Bellini]].
 
;[[Casa delle Bifore]]: Ospita l'attuale archivio storico della città. Detta anche palazzo di Martino di Brancaccio o Casa Minelli, è l'unica testimonianza in Piombino di architettura civile [[XIII secolo|duecentesca]]. Edificata presumibilmente tra il [[1284]] ed il [[1289]], forse da un cittadino guelfo, risente delle influenze dell'arte pisana. Originariamente era [[merlatura|merlata]].
 
;[[Piazza Bovio]]: La scenografica piazza è posta sulla punta del promontorio di Piombino, con una terrazza pedonale, dotata di balaustra con panchine. Dalla piazza la vista spazia su tutto l'[[Arcipelago toscano]] e nelle giornate limpide si può arrivare a scorgere la [[Corsica]]. All'estremità della piazza si trova un piccolo faro, in stile neomedievale, mentre fino agli anni Venti vi aveva sede una fortificazione detta la ''Rocchetta'', come documentano le vecchie cartoline d'epoca.
 
;[[Palazzo Appiani]]: Fu la prima residenza della famiglia Appiani. Databile alla metà del Trecento, detto anche Palazzo Vecchio o Palazzo Vecchio di Piazza, attualmente ospita la sede dell'Istituto di Biologia ed Ecologia Marina e del [[Museo del mare (Piombino)|Museo del mare]]. Le segrete, perfettamente conservate, sono databili al XIII secolo. Nei saloni al piano terreno spesso si tengono anche delle mostre.
 
;[[Piazzetta del Mare]]: L'antico [[bastione]] di [[San Bartolomeo]] fu edificato nel [[1212]]; da esso si può godere una vista meravigliosa sul [[canale di Piombino]] e sull'antico [[Porto Antico di Piombino|porticciolo di Marina]].
 
;[[Fonti di Marina]]: Si trovano in prossimità dell'antico porticciolo di Marina, al di fuori della perduta Porta a Mare, e furono realizzate nel [[1248]]. Si tratta di una sorgente naturale e l'acqua sgorga attraverso teste marmoree di animali (tre draghi ed un cavallo, con la quinta andata perduta alla fine del XIX secolo), forse opera giovanile di [[Nicola Pisano]]. anticamente la fontana era detta anche delle "serpi in amore", per un bassorilievo raffigurante due serpenti. La fonte è sormontata da una grande volta a tutto sesto. Adiacenti ad essa, nella metà del XV secolo la comunità fece edificare i Lavatoi Pubblici, demoliti negli anni Trenta del XX secolo.
 
A [[Baratti (Piombino)|Baratti]] si trova anche la [[Casa Saldarini]].
 
==== Teatri e cinema ====
* [[Cinema teatro Metropolitan]]
* Cinema Odeon
 
=== Architetture militari ===
[[File:Torrione e Rivellino 09.JPG|thumb|Il Torrione]]
;[[Torrione e Rivellino|Torrione]]: Risalente al [[1212]], era la porta principale di accesso alla città verso terra, unica testimonianza dell'età comunale di Piombino. Detta anche di Sant'Antonio o porta Inferi, era probabilmente dotata nella parte più alta, nell'arco, di una o più campane, utilizzate in caso di ricorrenze particolari o pericoli.
 
;[[Torrione e Rivellino|Rivellino]]: Edificato nel [[1447]], venne aggiunto al Torrione come fortificazione di forma semicircolare, per una migliore difesa dalle artiglierie. Eretto sotto la Signoria di [[Rinaldo Orsini (1402-1450)|Rinaldo Orsini]], marito di Caterina Appiani, rappresenta il simbolo della resistenza piombinese nel lungo ma vano assedio posto alla città nello stesso anno di costruzione del fortilizio ad opera di [[Alfonso V d'Aragona]], [[re di Napoli]]. Un tempo doveva essere circondato da un fossato e munito di ponte levatoio.
 
;[[Cittadella di Piombino|Cittadella]]: Il complesso architettonico era come una vera e propria "città nella città", che creava una corte signorile rinascimentale, con il palazzo, la chiesa, il pozzo e altri edifici adibiti alla corte; fu edificato dall'architetto fiorentino [[Andrea Guardi]] dal [[1465]] al [[1470]], per volontà del principe piombinese [[Jacopo III Appiani]]. Originariamente fortificata e munita di porta (oggi scomparsa), comprendeva la residenza dei principi (Palazzo Appiani), una cappella gentilizia dedicata a Sant'Anna, una cisterna e le strutture adibite alla corte e ai servitori. Il Palazzo Principesco ha subito il più grande scempio che la storia locale abbia potuto narrare: fu infatti indegnamente ed inspiegabilmente demolito nel [[1959]] per far posto alla villa del direttore dell'[[Ilva]], la grande industria siderurgica cittadina. {{Citazione necessaria|Un critico dei tempi scrisse: "È andato distrutto di recente e non si rimpiangerà mai abbastanza per non averlo avallato, o per non averlo comunque impedito."}} La [[Cappella della Cittadella]], o di Sant'Anna, è un piccolo tesoro rinescimentale, costruita tra il [[1465]] e il [[1470]] sotto la direzione ai lavori di Andrea Guardi, con una facciata interamente in marmo. Si trova dietro alla chiesa un edificio usato nei secoli per vari funzioni, fra tutti quello di dépendance del palazzo principesco, che è oggi una villa privata. Completano la piazza una cisterna e il Palazzo dei Servitori e dei Cortigiani. La cisterna, in marmo bianco, è opera del Guardi ed ha sui lati i volti del principe Jacopo III, di sua moglie Battistina di Campo Fregoso, di suo figlio, [[Jacopo IV]], oltre allo stemma del casato. Il palazzo della Corte, restaurato e modificato nel [[1805]] da [[Elisa Bonaparte]], ospitava i servizi, i servitori e tutto il personale che operava a palazzo. Ospita oggi il [[Museo archeologico del territorio di Populonia|Museo Archeologico]]. La Cittadella era anticamente fortificata; adesso sono visibili soltanto le mura perimetrali alla città, ovvero quelle che davano sulle campagne e sul lato-mare; perduti sono invece la porta e i bastione rivolti verso la città, demoliti nel [[1805]] da Elisa.
 
;[[Castello di Piombino]]: Trae origine dalla iniziale struttura del "Cassero pisano" del XIII secolo, costruito ad est della città e successivamente ritoccato da [[Leonardo da Vinci]] durante il riordinamento delle difese cittadine. In seguito divenne fortezza Medicea a pianta stellare tra il [[1552]] e il [[1557]], per volere di [[Cosimo I de' Medici]]. Di notevoli dimensioni, è oggi oggetto di scavi archeologici e vi ha sede il museo della Città.
 
;[[Mura Leonardesche]]: Gli interventi che [[Leonardo da Vinci]] aveva progettato per Piombino erano molto più importanti di quelli che vennero realizzati; i disegni e progetti sono oggi conservati nella Biblioteca Nazionale di Madrid; comunque sono rimasti ancora visibili i suoi interventi nella realizzazione delle mura: in via della Fortezza appena dietro il [[Museo archeologico del territorio di Populonia]] e nell'omonima e limitrofa via Leonardo da Vinci.
 
;[[Semaforo di Piombino]]: Edificato dalla [[Regia Marina]] e dismesso nella seconda metà del Novecento, si conserva sotto forma di ruderi sulle prime propaggini sud-orientali del promontorio, in posizione dominante rispetto al porto.
 
=== Torri costiere ===
[[File:Torre-Mozza Toscana.jpg|thumb|[[Torre Mozza (Piombino)|Torre Mozza]], nel Parco costiero della Sterpaia]]
* [[Faro della Rocchetta]]
* [[Torre del Sale]]
* [[Torre Mozza (Piombino)|Torre Mozza]]
* [[Torre di Rio Fanale]]
* [[Rocca degli Appiani]] a [[Populonia]]
* [[Torre di Baratti]] a [[Baratti (Piombino)|Baratti]]
* [[Faro di Baratti]] a [[Baratti (Piombino)|Baratti]]
* [[Torre Nuova (Piombino)|Torre Nuova]] in località ''Stellino''
 
=== Siti archeologici ===
[[File:Populonia Necropoli di San Cerbone Tomba.jpg|thumb|La necropoli di San Cerbone]]
Si trovano nel comune di Piombino i siti archeologici della [[Necropoli di Populonia]] e di [[Baratti (Piombino)|Baratti]], che insieme formano il [[Parco archeologico di Baratti e Populonia]].
 
=== Aree naturali ===
Fanno parte del circuito dei [[parchi della Val di Cornia]]:
* [[Area naturale protetta di interesse locale Sterpaia|Parco costiero della Sterpaia]]
* [[Parco archeologico di Baratti e Populonia]]
* [[Parco di Montioni]] (parco intercomunale interprovinciale)
 
Altri parchi:
* [[Parco comunale di Punta Falcone]]
* [[Riserva naturale provinciale Padule Orti Bottagone]]
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Piombino}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di {{TA|2 695}} persone.
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
 
* [[Romania]], 618 - 1,76%
* [[Ucraina]], 482 - 1,37%
* [[Marocco]], 449 - 1,28%
 
=== Religione ===
La maggioranza della popolazione<ref>[http://www.diocesimassamarittima.it/ Diocesi di Massa Marittima e Piombino]</ref> è di religione [[Cristianesimo|cristiana]] di rito [[Chiesa Cattolica|cattolico]], [[Diocesi di Massa Marittima-Piombino]].
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{chiarire|Il Carnevale Piombinese è una tradizione quasi secolare della città di Piombino. Fino al [[1992]] è stato caratterizzato da carri allegorici rappresentanti i rioni, da cortei mascherati e dal pupazzo tradizionale, Cicciolo. Quest'ultimo, il Re del Vino, rappresentato storicamente come un ubriaco, il giorno del martedì grasso viene "bruciato" in [[piazza Bovio]] a simboleggiare la fine del Carnevale con la sua euforia e allegria.
Cicciolo è accompagnato alla sua "triste fine" dalla caratteristica vedova inconsolabile.
 
Dal [[1993]] al [[2007]], il Carnevale Piombinese è stato ridotto alle sole sfilate di Cicciolo, tradizione tenuta in vita dal Comitato Festeggiamenti.
Dal [[2008]] grazie all'apporto della nuova Pro Loco di Piombino il Carnevale è risorto e al Cicciolo, ancora realizzato dai volontari del Comitato Festeggiamenti, si sono di nuovo aggiunti i carri allegorici, maschere a terra e veglioni a tema.|Chiarire con fonti terze autorevoli la rilevanza della manifestazione}}
 
== Cultura ==
=== Biblioteche e archivi ===
* Biblioteca civica Falesiana
** Sezione di Riotorto
* Archivio storico di Piombino "[[Casa delle Bifore]]": l'Archivio conserva e valorizza il patrimonio documentario relativo alla storia della città di Piombino e di tutto il suo territorio; organizza visite guidate e attività didattiche; fornisce assistenza e consulenza per le ricerche e mette a disposizione gli inventari e i cataloghi cartacei e informatici; garantisce la consultabilità degli atti. Sono presenti i seguenti archivi, biblioteche e raccolte:
** Archivio del Comune di Piombino
** Archivio dell'Ente Comunale di Assistenza
** Archivio dell'Ospedale Civile di Piombino
** Archivio della Camera del Lavoro di Piombino
** Archivio e biblioteca di E. Bartalini – E. Zannellini&nbsp;– A. Gaggero
** Biblioteca e fondo manoscritto di Romualdo Cardarelli
** Collezione di Luigi Magnani
** Collezione di Valerio Guerrieri
 
=== Musei ===
==== Museo del Castello e della Città di Piombino ====
Ha sede nel [[castello di Piombino|Castello]] e ricostruisce la storia dell'edificio nel contesto delle vicende cittadine. Vi sono esposti alcuni degli oggetti del [[XIII secolo]] rinvenuti durante gli scavi effettuati in concomitanza con un recente restauro.
 
==== Museo archeologico del territorio di Populonia ====
{{vedi anche|Museo archeologico del territorio di Populonia}}
Il museo, situato nel Palazzo Nuovo (antiche stalle e alloggi della corte degli Appiani) all'interno della [[cittadella di Piombino|cittadella]], è collegato al [[Parco archeologico di Baratti e Populonia]] e ha come scopo di illustrare la storia del territorio e dell'utilizzo delle sue risorse, tra cui in particolare quelle [[Miniera|minerarie]]. I materiali sono databili dall'epoca [[Preistoria|preistorica]] a quella [[Etruschi|etrusca]] (corredi tombali dalle [[necropoli di Populonia]]) e [[Roma (città antica)|romana]].
 
Vi sono esposti modelli di impianti produttivi (forni protostorici ed etruschi), di una tomba e del carico di una nave. Tra gli oggetti di maggior pregio si citano l'incisione su pietra di un [[bisonte]] di epoca preistorica e la nota [[anfora di Baratti]], in [[argento]], datata presumibilmente intorno alla fine del [[IV secolo]]. Essa venne rinvenuta accidentalmente tra le reti di un peschereccio nelle acque del [[golfo di Baratti]] nel [[1968]]. L'anfora presenta 134 applicazioni ovali con figure, legate al culto della dea [[Cibele]].
 
Presso il museo è attivo un centro di [[archeologia sperimentale]], riguardante la lavorazione della ceramica e della pietra.
 
==== Museo di arte sacra Andrea Guardi ====
[[File:Sant'Antimo, chiostro 01.JPG|thumb|Il chiostro dove ha sede il museo]]
{{vedi anche|Museo di arte sacra Andrea Guardi}}
Il [[Museo di arte sacra Andrea Guardi]] si trova nel convento di Sant'Agostino che è attiguo alla [[concattedrale di Sant'Antimo]], forse proprio dove si trovava la Sala Capitolare.
 
Il grosso del museo è costituito dalle opere di [[Andrea Guardi]] artista fiorentino quattrocentesco, molto attivo a Piombino, ma non mancano oggetti da altri luoghi di culto del Piombinese ([[Val di Cornia]]) come da [[Suvereto]] e altri luoghi limitrofi, e opere ed arredi provenienti dalla Concattedrale stessa. Nel museo son conservati dipinti (pale provenienti da [[Populonia]]), sculture lignee ed in marmo e gli oggetti di uso liturgico (calici, paramenti, ecc.) e antichi ostensori.
 
==== Museo del Mare e Acquario Città di Piombino ====
{{vedi anche|Museo del mare e acquario città di Piombino}}
Il Museo del Mare è ospitato nelle sale di [[palazzo Appiani]], ex residenza dei Signori di Piombino. Fondato nel [[1985]] su iniziativa del Comune e dell'Istituto di Biologia ed Ecologia Marina di Piombino, è un centro per lo studio e la conoscenza dell'ambiente marino del [[Mediterraneo]], dotato di un Centro Polivalente di Educazione Ambientale, con sezioni di didattica e di ricerca, una biblioteca specializzata e un [[acquario (museo vivente)|acquario]] costituito da 15 vasche, collegate al mare tramite un sistema di pompaggio. Nelle sale dell'acquario si trova anche un piccolo museo naturalistico del mondo marino, dove spiccano la collezione [[malacologia|malacologica]] e quella di conchiglie, iniziata nel [[1980]].
 
==== Museo di Entomologia ====
{{vedi anche|Museo di entomologia}}
Il Museo di Entomologia possiede una raccolta che comprende la quasi totalità degli [[ordine (tassonomia)|ordini tassonomici]] degli ''[[insecta]]'', chiaramente esposti in una serie di vetrine didattiche. Tra le attrezzature sono disponibili una sala per la proiezione di macrodiapositive e una con microscopi stereoscopici e a riflessione. Numerosi sono i pannelli esplicativi, mentre gli esemplari vivi sono osservabili, con l'assistenza di un esperto, in terrari ed acquari. Il museo è gestito dall'associazione Microcosmo, che organizza anche visite guidate nel [[Parco di Punta Falcone]]. Opera nella stessa struttura anche il Fotoclub "Il Rivellino", che si occupa di organizzare mostre fotografiche sul territorio e sui suoi monumenti.
 
==== Collezione privata Gasparri ====
{{vedi anche|Collezione privata Gasparri}}
A [[Populonia Alta]], conserva i reperti [[villanoviani]], [[etruschi]] e [[Civiltà romana|romani]] delle necropoli del territorio.
 
=== Scienza ===
In località Punta Falcone è in funzione dal [[1975]] l'Osservatorio astronomico gestito dalla [http://www.astropiombino.org/ Associazione Astrofili di Piombino]. Costruito nel [[1976]] sui ruderi della batteria navale "Sommi Picenardi", fu allestito nei locali che ospitavano il "telemetro". Attualmente è costituito da un locale dotato di un [[telescopio]] Newtoniano da 40&nbsp;cm, da una sala in cui si trovano numerosi telescopi di ultima generazione e da una sala sotterranea ricavata dai locali di servizio dell'antica batteria.
 
=== Media e telecomunicazioni ===
==== Giornali ====
* A Piombino è presente la redazione locale de [[Il Tirreno]]<ref>[http://www.iltirreno.quotidianiespresso.it Il Tirreno | Homepage<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, quotidiano molto diffuso in buona parte della Toscana con molte redazioni locali.
* L'Etrusco<ref>[http://www.letrusconline.it L'Etrusco Piombino - Giornale online di Informazione Politica Economia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, mensile di politica, cultura e satira della Val di Cornia.
* Corriere Etrusco giornale online<ref>[http://www.corriereetrusco.it/ Corriere Etrusco | Quotidiano on-line della Costa degli Etruschi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* Costa Etrusca, periodico fondato l'11 luglio 1962<ref>[http://www.costaetrusca.net Sito ufficiale]</ref>
* Il Foglio Letterario, rivista della omonima casa editrice, fondata nel 1999, a diffusione gratuita in pdf on line e stampata
 
==== Radio ====
* Radio Piombino<ref>[http://www.radiopiombino.it Radio Piombino:: FM 98,50 - 91,40 - 91,60 - 91,70 per il Monte Amiata 94,00 - 100,50 - Radio OnLine<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==== Televisione ====
A Piombino è nata una delle primissime reti televisive private italiane, [[Telepiombino]], nel [[1973]]. Dopo aver iniziato come [[televisione via cavo]], passò successivamente alla [[Occupazione dell'etere|trasmissione via etere]], restando attiva fino ai primi anni Ottanta.
 
==== Cinema ====
;Film girati a Piombino
* ''[[Città-fabbrica]]'', lungometraggio degli anni Cinquanta
* ''[[L'età del ferro]]'' di [[Roberto Rossellini]] (1964).
* ''[[Oh, mia bella matrigna]]'' di [[Guido Leoni]], girato in alcune scene sul litorale del [[Golfo di Baratti]] (1976).
* ''[[La bella vita]]'' di [[Paolo Virzì]], dove si ritrova il clima particolare della Piombino del periodo di crisi dell'acciaio agli inizi degli [[anni 1990|anni novanta]].
* ''[[OcchioPinocchio]]'' di [[Francesco Nuti]] (1995).
* ''[[La guerra è finita (film 2002)|La guerra è finita]]'' di [[Lodovico Gasparini]] (2002).
* ''[[N (Io e Napoleone)|N]]'' di [[Paolo Virzì]], dove è filmato il vecchio Porticciolo della Marina, 2006.
* ''[[Io & Marilyn]]'' di [[Leonardo Pieraccioni]], 2009.
* ''[[Manuale d'amore 3]]'' di [[Giovanni Veronesi]], 2010.
* ''[[Acciaio (film 2012)|Acciaio]] ''di [[Stefano Mordini]], 2011
 
=== Cucina e prodotti tipici ===
I piatti principali della cucina della città e del suo comprensorio sono naturalmente a base di [[pesce]], infatti la cucina piombinese è conosciuta per il ricco pescato dai fondali della costa e dell'[[Arcipelago Toscano]] e in città è presente un mercato-asta del pesce. Le specie presenti son [[crostacei]] e [[molluschi]], pesce pregiato e [[pesce azzurro]]; tra i piatti tipici ci sono il polpo lesso, lo [[stoccafisso]] con patate, il [[baccalà alla livornese]], le [[acciughe alla povera]], le [[triglie alla livornese]] e il [[cacciucco]].
 
Per quanto riguarda la cucina di terra, sono tipiche le zuppe, le ricette a base di selvaggina (come il [[cinghiale]]) e le verdure come il [[carciofo|carciofo violetto]], a cui viene dedicata la "sagra del Carciofo" a [[Riotorto]].
Vi sono però anche piatti tipici che naturalmente risentono della tradizione gastronomica di altre parti della Toscana come:
i tortelli,''[[Farinata di ceci#La torta di ceci|torta di ceci]]'', carciofi fritti, pasta e ceci, [[panzanella]].
 
Nelle campagne e colline di Piombino sono presenti molte aziende vinicole che producono vini e oli extravergine di oliva. La città di Piombino fa parte del circuito [[città del Vino]]<ref>[http://www.cittadelvino.it/ctdv/index.bfr Storia e Mission | Terre del Vino<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, disponendo nel suo territorio comunale molte aziende vinicole che negli ultimi anni hanno ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali. Tra i [[vini della Toscana]] si producono vini [[Indicazione geografica tipica|IGT]] e [[Denominazione di origine controllata|DOC]] [[Val di Cornia Piombino bianco]], [[Val di Cornia Piombino riserva|riserva]], [[Val di Cornia Piombino rosato|rosato]] e [[Val di Cornia Piombino rosso|rosso]].
 
Fra i dolci si ricordano anche la [[schiaccia campigliese]], i frati, il [[castagnaccio]], i [[Frappe|cenci]] (durante il periodo del [[Carnevale]]), la [[schiaccia di Pasqua]] durante il periodo pasquale.
 
=== Eventi ===
==== Festival estivo - Tuscany International Festival ====
Concorso canoro di rilevanza nazionale. La finale si tiene ogni anno a Piombino ad inizio luglio. Gli artisti che si esibiscono live con brani inediti, sono valutati da una prestigiosa giuria, negli ultimi anni presieduta da Dario Salvadori. Presenti sempre importanti ospiti. Nel 2011 è stata inserita la sezione dedicata under 16<ref>
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==== [[Visionaria]] International Film Festival ====
Nato a [[Siena]] nel 1991, dal 2005 si è trasferito a Piombino. L'ultima edizione in terra piombinese ha avuto luogo nel 2013. Tra gli ospiti e giurati si ricordano: [[Roberto Andò]], [[Pupi Avati]], [[Isa Barzizza]], [[Alessandro Benvenuti]], [[Luciano Tovoli]], [[Daniele Vicari]] e molti altri. Nel 2006 si è tenuta la proiezione del film documentario ''Liberate Silvia'' di Giuliano Bugani e l'incontro con [[Silvia Baraldini]], prima uscita pubblica dopo l'indulto e la scarcerazione. Particolare rilievo nell'ambito delle attività del festival è stata la creazione della sezione Vision Art, dedicata alla videoarte, curata dall'artista [[Pino Modica]].
 
==== Altro ====
Piombino ha ospitato le edizioni [[2002]], [[2004]] e [[2006]] del ''Dice Workshop''<ref>[https://mail.df.unipi.it/~elze/DICE2006.html MIME Attachment workshop DICE2002<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, conferenza internazionale di [[Fisica]].
 
== Persone legate a Piombino ==
Nativi o vissuti a Piombino sono:
* [[Marcello Squarcialupi]], (Piombino, 1538 - Cracovia ?, 1592) medico ed eretico rinascimentale
* [[Aldo Zelli]] (Arezzo, 1918 - Piombino, 1996), scrittore, nativo di Arezzo ma piombinese di adozione
* [[Lido Vieri]] (Piombino, [[1939]]), ex portiere di calcio
* [[Nedo Sonetti]] (Piombino, [[1941]]), allenatore di calcio
* [[Aldo Agroppi]] (Piombino, [[1944]]), ex-calciatore e allenatore di calcio e opinionista televisivo
* [[Riccardo Fogli]] (Pontedera, [[1947]]) cantante, cresciuto a Piombino, ha mosso i primi passi come artista in città nel gruppo degli [[Slenders]]<ref>
{{Cita news
|lingua=it
|autore=Alessandro De Gregorio
|url=http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2015/04/15/news/si-ballava-al-ritmo-degli-slenders-1.11240738?refresh_ce
|titolo=Si ballava al ritmo degli Slenders
|pubblicazione=[[Il Tirreno]]
|giorno=12
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|anno=1998
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|accesso=18-2-2017
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</ref>
* [[Fabio Mussi]] (Piombino, [[1948]]), politico
* [[Pino Modica]] ([[Civitavecchia]], [[1952]]), artista
* [[Gianna Martorella]] (Piombino, [[1960]]), imitatrice e attrice
* [[Andrea Manciulli]] (Piombino, [[1969]]), politico
* [[Emanuelle Cristaldi]] (Piombino, [[1973]]), ex attrice pornografica
* [[Lara Bianconi]] (Piombino, [[1974]]), ex nuotatrice
* [[Dark Quarterer]], gruppo musicale heavy metal originario di Piombino
* [[Daniele Ficagna]] (Piombino, [[1981]]), calciatore
* [[Andrea Luci]] (Piombino, [[1985]]), calciatore
* [[Tommaso Bianchi]] (Piombino, [[1988]]), calciatore
*Luca Stefanelli (Grosseto 1963, ma sempre vissuto a Piombino), poeta e critico letterario
*
 
== Economia ==
=== Industria metallurgica ===
{{Vedi anche|Stabilimento siderurgico Piombino}}
L'importanza della zona è data dalla presenza di giacimenti di minerali ferrosi ([[Isola d'Elba|Elba]]); ciò ha portato ad uno sviluppo precocissimo delle attività metallurgiche che sono proseguite nel corso dei millenni, a partire dai periodi etrusco e romano e a seguire fino ad oggi. La zona è sede di importanti siti [[industria]]li;
 
[[File:Stabilimento Lucchini.JPG|thumb|Lo stabilimento Lucchini]]
* La Lucchini S.p.A. (Gruppo [[Severstal]]) è la maggiore azienda del territorio piombinese e di tutta la [[Provincia di Livorno]]. Ha un personale occupato di circa {{TA|2 500}} dipendenti (che oltrepassano i {{TA|5 000}} considerando l'indotto). Ha un centro siderurgico che si estende per oltre {{M|12|k|m2}} e che fa di essa il secondo stabilimento siderurgico nazionale (secondo all'[[Ilva/Riva Acciaio]] di [[Taranto]]). L'azienda opera a ciclo continuo, seguendo l'intero processo metallurgico. Le acciaierie nacquero intorno al [[1860]], favorite dallo sfruttamento dei giacimenti di ferro dell'[[Isola d'Elba|Elba]] e delle miniere calcaree di [[Campiglia Marittima|Campiglia]], seguendo la tradizione metallurgica storicamente sempre presente fin dal tempo dagli Etruschi in questo territorio. La presenza dello stabilimento è stato il principale motore della grande immigrazione verso la città di Piombino per tutto il XX secolo fino agli anni '70. Ha cambiato vari nomi (Alti Forni e Fonderie di Piombino, [[Ilva]], [[Italsider]], [[Finsider]], [[Deltasider S.p.A.|Deltasider]], [[Acciaierie di Piombino S.p.A.|Acciaierie di Piombino]], Acciaierie e Ferriere di Piombino) ma è rimasta sempre statale e controllata dal [[Gruppo IRI]] fino al [[1992]]; negli anni Ottanta è arrivata ad avere anche oltre {{TA|10 000}} dipendenti, poi con la grande crisi metallurgica culminata nel 1992 con la privatizzazione, la scorporazione dal Gruppo IRI e l'acquisto di Lucchini c'è stato un grande ridimensionamento di occupati, fino alla ripresa nel [[2005]] con la cessione di Lucchini a favore del colosso russo [[Severstal]].
Attualmente il gruppo Lucchini ha chiuso la produzione dello stabilimento piombinese, un gruppo algerino sta subentrando per riassettare lo stabilimento diversificando i rami produttivi con altri settori tipo agroalimentare, contestualmente sono programmati nuovi lavori di ristrutturazione allo stabilimento.
* L'[[Arcelor Mittal]] è il secondo stabilimento piombinese, con circa 800 dipendenti. È stata fondata agli inizi del Novecento e fino alla Seconda Guerra Mondiale era uno stabilimento a ciclo continuo, ma poi fu privata dell'acciaieria, per rimanere uno stabilimento di sola [[zincatura]] del semilavorato. Fino al [[2005]] si è chiamata "La Magona d'Italia".
* La Tenaris Dalmine è un [[tubificio]] sito nella periferia est di Piombino, confinante con la Lucchini S.p.A., che conta circa 200 dipendenti. Produce tubi d'acciaio di vari diametri. Ha aperto i battenti negli anni '60.
 
Questi grandi siti industriali hanno contribuito in maniera radicale alla crescita demografica nella città e nel territorio (Val di Cornia) fin dagli inizi del Novecento.
 
==== Impatti dell'industria pesante sull'ambiente e sulla salute ====
{{...||centri abitati}}
 
=== Aziende ===
Tra le altre medie-grandi aziende presenti nel comune di Piombino spiccano:
 
* [[Unicoop Tirreno]]: cooperativa di consumatori del sistema [[Coop Italia]], tra le prime nate in Italia; fu fondata infatti a Piombino nel primo dopoguerra con il nome "La Proletaria", embrione di quello che diventerà una delle più grandi cooperative italiane dei nostri giorni. A Piombino, precisamente nella frazione [[Vignale-Riotorto]] (lungo la [[SS1 Aurelia]]) si trova la sede centrale, che controlla tutto il territorio costiero tirrenico.
* [[Enel]]: esiste una centrale Enel da 1280&nbsp;MW costruita negli anni '70, che fornisce l'elettricità a parte della [[provincia di Livorno]], a parte della [[provincia di Grosseto]] e a parte della [[provincia di Pisa]].
Attualmente la centrale termoelettrica di torre del sale di proprietà Enel è ferma per motivi legati al mercato elettrico, la centrale in questione sarà decommissionata.
* [[Sol (chimica)|Sol]], Società Ossigeno Liquido: stabilimento produttore di [[ossigeno]] e [[azoto liquido]], ossigeno ad uso industriale, domiciliare ed ospedaliero. Conta circa quaranta dipendenti.
* [[Edison]]: centrale elettrica all'interno del Centro Siderurgico Lucchini e inaugurata nel [[1999]]. Fornisce corrente elettrica allo stabilimento e a parte della città di Piombino.
 
=== Attività portuali ===
Il [[Porto di Piombino]] è un porto di livello internazionale inserito nelle autostrade del mare. Importante scalo merci è dotato di grandi banchine e piattaforme industriali. La principale attività del porto di Piombino è però quella della movimentazione dei passeggeri (5° porto passeggeri italiano): è infatti l'unico imbarco per l'[[Isola d'Elba]], con le tratte Piombino-[[Portoferraio]], Piombino-[[Rio Marina]], Piombino-[[Cavo]], servite dalle compagnie [[Toremar]], [[Moby Lines]], [[Corsica Ferries]] e [[BluNavy]]; vi si effettuano anche imbarchi per la [[Sardegna]] (Piombino-Olbia), la [[Corsica]] (Piombino-[[Bastia]]), [[Isola di Pianosa (Toscana)|Pianosa]] e [[Capraia Isola|Capraia]].
 
=== Turismo ===
[[File:Comune e via Vittorio Emanuele II.JPG|thumb|Via Vittorio Emanuele II e Palazzo Comunale]]
Estremo meridionale della [[Costa degli Etruschi]], negli ultimi anni Piombino ha visto sviluppare l'attività turistica in molteplici tipologie:
* Turismo balneare (praticato soprattutto nella costa est con i numerosi campeggi lungo il litorale e nei pressi del [[Golfo di Baratti]] nella costa ovest).
* Turismo culturale/archeologico (praticato nel centro storico della città e nei pressi della frazione di [[Populonia]] dove sono presenti i resti dell'Acropoli e delle Necropoli di una delle più grandi città etrusche).
* Turismo naturalistico (presso i vari parchi e aree protette presenti sul territorio comunale come il [[parco urbano di Punta Falcone]], l'[[oasi WWF di Orti e Bottagone]], il [[parco di Montioni]] nei pressi di [[Riotorto]], il [[parco costiero della Sterpaia]]).
* Turismo eno-gastronomico (la città è inserita nel percorso delle [[Città del Vino]]).
 
Nel [[2008]] la città è stata insignita della [[Bandiera Blu]] limitatamente alle spiagge ubicate nel parco della Sterpaia, sulla costa est.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
* [[Strada statale 1 Via Aurelia|SS1 Via Aurelia]] (Vecchia Aurelia a 2 corsie e Superstrada a 4 corsie) collegata all'abitato mediante 3 tracciati:
* [[Strada Provinciale 23 Della Principessa]] (da nord, 2 corsie)
* [[Strada statale 398 Via Val di Cornia]] (da est. Asse viario principale, parzialmente a 4 corsie in attesa di completamento)
* Via della Base Geodetica (da sud, 2 corsie)
 
=== Porti e approdi ===
[[File:Piombino's industrial harbour.jpg|thumb|Il [[Porto di Piombino|porto industriale]]]]
[[File:Stazione ferroviaria di piombino.JPG|thumb|[[Stazione di Piombino]] in piazza Niccolini]]
 
Piombino dispone di una vasta gamma di porti e approdi:
* [[Porto di Piombino|Porto Industriale Commerciale Passeggeri di Piombino]]
* [[Porto di Marina di Salivoli]]
* [[Porto Antico di Piombino]] (centro storico)
* [[Porto di Baratti|Porto turistico di Baratti]]
* [[Porto turistico delle Terre Rosse]]
* [[Porto di Carbonifera|Porto turistico di Carbonifera]]
 
=== Stazioni ferroviarie ===
A Piombino passa la [[ferrovia Campiglia Marittima-Piombino Marittima]].
* [[Stazione di Piombino]]
* [[Piombino Marittima|Stazione di Piombino Marittima]]
* [[Stazione di Populonia]]
* [[Stazione di Fiorentina di Piombino]]
* [[Stazione di Portovecchio di Piombino]]
 
== Amministrazione ==
La città è il capoluogo della [[Val di Cornia]], della quale ospita la sede del [[circondario]].<ref>[http://www.circondariovaldicornia.it/index1.htm Info su circondariovaldicornia.it]</ref>
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|6 maggio [[1990]]
|22 aprile [[1995]]
|Fabio Baldassari
|[[Partito Comunista Italiano]]<br>[[Partito Democratico della Sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|23 aprile [[1995]]
|12 giugno [[2004]]
|Luciano Guerrieri
|[[Partito Democratico della Sinistra]]<br>[[Democratici di Sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=23/04/1995&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=420120&levsut3=3&lev3=120&lev2=42&ne2=42&es2=S&levsut2=2&lev1=9&ne1=9&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref><ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=420120&levsut3=3&lev3=120&lev2=42&ne2=42&es2=S&levsut2=2&lev1=9&ne1=9&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>}}
{{ComuniAmminPrec
|13 giugno [[2004]]
|24 maggio [[2014]]
|Gianni Anselmi
|[[Democratici di Sinistra]]<br>[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=420120&levsut3=3&lev3=120&lev2=42&ne2=42&es2=S&levsut2=2&lev1=9&ne1=9&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref><ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=420120&levsut3=3&lev3=120&lev2=42&ne2=42&es2=S&levsut2=2&lev1=9&ne1=9&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|25 maggio [[2014]]|''in carica''|Massimo Giuliani
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=420120&levsut3=3&lev3=120&lev2=42&ne2=42&es2=S&levsut2=2&lev1=9&ne1=9&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Belgio|Flémalle|1971}}
 
== Sport ==
=== [[Calcio (sport)|Calcio]] ===
[[File:Entrata stadio magona.JPG|thumb|Entrata [[Stadio Magona]]]]
 
* S.S.D. Atletico Piombino
La principale squadra di calcio di Piombino, l'[[Atletico Piombino Società Sportiva Dilettantistica|Atletico Piombino]], ha vissuto il proprio periodo di gloria negli anni '50, arrivando a militare in [[serie B]]. Il 18 novembre [[1951]] la partita Piombino-[[AS Roma|Roma]] venne vinta dai locali per 3-1. Celebri sono anche le vittorie con Genoa (2-0), Venezia (3-0), Verona (2-0) Treviso (4-0), ecc. Si ricordano anche alcune amichevoli di lusso: quella giocata con la [[SS Lazio]] (01/09/1955) terminata 3-1 per i biancocelesti, ma con i piombinesi protagonisti di una grande prova, e le amichevoli con Fiorentina e Juventus entrambe vinte da questi club. Fu l'apice della popolarità per il Piombino che, però, nei decenni successivi visse un inarrestabile declino, con due fallimenti.
* Ex-stadio Comunale [[Stadio Magona|"Magona d'Italia"]]: edificato negli anni Trenta per volere dell'Azienda siderurgica piombinese [[La Magona d'Italia]], disponeva in origine di una tribuna coperta, una gradinata (sul lato opposto) e una curva (definita Curva Tolla per la locazione sotto l'omonimo rione). L'impianto poteva contenere circa {{TA|12 000}} spettatori. Con il passare degli anni, il tempo, l'oblio, la trascuratezza e soprattutto lo spegnersi della passione piombinese verso la propria squadra di calcio (che dagli anni '70 si era indirizzata verso un lungo e inesorabile declino) hanno fatto sì che le condizioni strutturali del glorioso "Magona" si facessero sempre più fatiscenti tanto da portare alla demolizione per inagibilità della tribuna coperta e alla chiusura della curva, quest'ultima riaperta nella stagione 2014/2015. Attualmente lo storico stadio sembra essere prossimo all'epilogo della sua storia, essendo al centro della trattativa tra Comune e [[Unicoop Tirreno]] per la costruzione di un Ipermercato/Supermercato al suo posto e conseguente edificazione di nuovo impianto in altra zona.
* A.S. Salivoli: Società fondata alla fine degli anni '70 per volontà di alcuni appassionati nell'allora nuovo quartiere Salivoli. Dispone di un campo di calcio (Stadio "Marianelli") costruito nel [[1980]] e dotato di una piccola gradinata in muratura. La squadra attualmente milita in III Categoria, dopo l'ultima retrocessione avvenuta lo scorso campionato.
* G.S. Montemazzano: Società fondata negli anni '80 per volontà di alcuni appassionati dell'omonimo quartiere. La squadra milita in III Categoria.
* G.S. Arci Cotone: Società amatoriale fondata nel 1967 per volontà del Circolo dipendenti Italsider del quartiere Cotone-Poggetto. Non si è mai iscritta in un campionato FIGC, disputando sempre tornei [[UISP]]. La squadra milita attualmente in II Categoria amatoriale.
* A.S. Riotorto Calcio: Società fondata negli anni '60 ed attualmente militante in I Categoria. Usa il Campo Sportivo Comunale "Tre Pini", in via della Bottaccina 15/18 a Riotorto.
 
Esistono inoltre altre società calcistiche dilettantistiche come i "Veterani Sportivi Dino Nassi" o la "Mobilgronchi".
 
=== [[Rugby (sport)|Rugby]] ===
Fondata nel [[1969]], l'Etruria Rugby Piombino, dopo un susseguirsi di alti e bassi, è riuscita a togliersi molte soddisfazioni e conquistare una certa importanza nell'ambito cittadino e oltre. Molti atleti del rugby piombinese, che un tempo era possibile trovarli nei campi di "provincia", oggi hanno raggiunto livelli elevati, addirittura nella rappresentativa nazionale. Nel [[2005]] l'Etruria Rugby si è unita al Rugby Cecina, dando così origine all'URC Tirreno e vincendo, al suo primo anno di vita, il campionato di serie C1. La neopromossa in serie B non è però riuscita a dare i frutti sperati e inevitabilmente ha subito la retrocessione, dopo solo un anno, in serie C1. Nella stagione 2009-2010 riconquista la promozione in B1 che è la serie dove milita tuttora.
 
=== [[Basket]] ===
A Piombino la [[pallacanestro]] ha vissuto un periodo di eccezionale vitalità tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90. Nel mese di febbraio si organizza la Coppa Carnevale, un torneo che porta per una settimana in città gli atleti juniores di otto società italiane di basket. Il torneo rappresenta per la pallacanestro quello che per il calcio è il prestigioso [[Torneo di Viareggio]]. Attualmente il Basket Golfo Piombino milita nella serie B Dilettanti.
 
=== [[Nuoto]] ===
A Piombino si svolgono due importanti manifestazioni estive ormai consolidate da anni:
* la Maratona degli Etruschi che si svolge negli specchi acquei dinanzi alle coste urbane
* il Trofeo [[Golfo di Baratti]] con un percorso nella baia dinanzi alla necropoli Etrusca.
 
La città di Piombino è stata sede dei [[Campionati europei di nuoto di fondo 2012]], svoltisi dal 12 al 16 settembre [[2012]]. La località fu scelta nella riunione del bureau della [[Ligue Européenne de Natation|LEN]] tenutasi a [[Stettino]] nel dicembre [[2011]].<ref>{{cita web|url=http://www.piombino2012.it/file/piombinosarlasededeicampionatieuropeidifondo2012.pdf|titolo=Piombino sarà la sede degli Europei di nuoto in acque libere nel 2012|data=12 dicembre 2011}}</ref> Le gare si sono disputate nel tratto di [[mar Tirreno]] prospiciente a [[piazza Bovio]], con arrivo e partenza nella stessa, che è stata anche sede della cerimonia di apertura.<ref>{{cita news|url = http://www.corriereetrusco.it/2011/12/20/piombino-sede-dei-campionati-europei-di-nuoto-2012-disciplina-fondo/|pubblicazione = Corriereetrusco.it|titolo = Piombino sede dei Campionati europei di nuoto 2012 (disciplina Fondo)|data = 20 dicembre 2011|accesso= 8 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.piombino2012.it/pagine.php?pagina=1|titolo=Percorso|editore=Piombino2012.it|accesso=12 settembre 2012}}</ref>
 
=== [[Ciclismo]] ===
Piombino è stata sede della partenza della 5ª tappa del [[Giro d'Italia 2011]] (Piombino > [[Orvieto]] - 11 maggio).<ref>{{cita news|url=http://www.corriereetrusco.it/2011/01/13/piombino-la-carovana-rosa-sbarca-in-citta/|titolo=Piombino: la carovana rosa sbarca in città|editore=Corriere Etrusco|data=13 gennaio 2011}}</ref>
 
=== [[Scherma]] ===
La manifestazione più importante di scherma per Piombino è la Coppa Perone che annualmente porta in città molti giovani promettenti, con la partecipazione anche di atleti dalla Corsica.
 
=== [[Pattinaggio]] ===
Il pattinaggio è da anni presente a Piombino e la città è dotata di una pista di pattinaggio in località [[Salivoli]]. La società di Pattinaggio Piombinese spesso organizzato i Campionati internazionali su strada. Negli ultimi anni ci cono stati campionati internazionali che hanno visto la presenza di centinaia di atleti.
 
=== [[Vela (sport)|Vela]] ===
Sono diverse le gare veliche e nel corso dell'anno vengono organizzate a Piombino. Al [[porto di Marina di Salivoli]] si trova lo Y.C.M.S che organizza campionati di vela di altura, che richiamano imbarcazioni dai centri velici della costa. È presente anche la scuola di vela del centro velico che avvia all'apprendimento di questa disciplina i giovani. Attività di avviamento alla vela ed agonistica avviene anche per la [[Lega navale italiana]] con la sede di [[Baratti (Piombino)|Baratti]].
 
[[File:Campo atletica Simeone.JPG|thumb|Campo d'atletica ''Luciano Simeone'']]
 
=== [[Atletica leggera]] ===
Sugli impianti del campo scuola di atletica ''Luciano Simeone'' si disputano ogni anno una o più manifestazioni federali a livello di campionato regionale con atleti da tutta la Toscana.
 
=== Scacchi ===
Il Circolo Piombinese Dama e Scacchi è stato campione italiano assoluto UISP nel 1990.
Il maestro Andrea Raiano ha vinto il campionato italiano UISP nel 1986 ed è stato vicecampione nel 1985 a 21 anni. Attualmente è l'unico maestro della Federazione Scacchistica Italiana di tutta la provincia di Livorno.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Licurgo Cappelletti, ''Storia della città e Stato di Piombino'', Livorno, Giusti, 1897, poi in ristampa anastatica, Bologna, Arnaldo Forni editore, 2003.
* Ivano Tognarini e Mario Bucci, ''Piombino. Città e Stato dell'Italia moderna nella storia e nell'arte'', Piombino, Acciaierie di Piombino, 1978
* [[Giulio Giannelli]], ''Trattato di Storia Romana - L'Italia antica e la repubblica romana'', Pàtron Editore, Bologna, 1983
* Patrizia Meli e Sergio Tognetti, ''Il principe e il mercante nella Toscana del Quattrocento, il Magnifico Signore di Piombino Jacopo III Appiani e le aziende Maschiani di Pisa'', Firenze, Olschki, 2006
* Giulio Cesare Lensi Orlandi Cardini, ''Erano le Maremme'', Vallecchi editore, Firenze, 1984
* Angelo Nesti, ''La siderurgia a Piombino. Impianti, politiche industriali e territorio dall’Unità alla seconda guerra mondiale nel contesto della siderurgia italiana'', Perugia, Crace, 2012
 
== Voci correlate ==
* [[Museo archeologico del territorio di Populonia]]
* [[Movimento operaio a Piombino]]
* [[Acquedotto di Piombino]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Piombino}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.comune.piombino.li.it/|Sito del Comune}}
* {{cita web|http://www.flickr.com/groups/piombino|Piombino su Flickr}}
* {{cita web|http://www.parchivaldicornia.it|Parchi della Val di Cornia}}
* {{cita web|http://www.anpi.it/piombino.htm|Piombino Medaglia d'Oro della Resistenza}}
* {{cita web|http://www.hfinster.de/StahlArt2/archive-lucchini_piombino-en.html|Piombino acciaierie}}
* {{cita web|http://www.festivalestivo.org/|Festival Estivo}}
* {{cita web|http://www.prolocopiombino.it/|Pro Loco della città di Piombino}}
* [http://www.panoramio.com/map/#lt=42.925851&ln=10.525432&z=4&k=2 Piombino su [[Panoramio]]]
* {{cita web|http://www.bellezzedellatoscana.it/Webcams/Toscana/Piombino/Webcam_da_Piombino_verso_l_Isola_d_Elba_ed_il_mare_del_canale.htm|Webcam in diretta da Piombino}}
 
{{Provincia di Livorno}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Maremma|Provincia di Livorno|Toscana}}
 
[[Categoria:Piombino| ]]