Azione del 28 febbraio 1799 e Peter Beard: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Infobox conflitto
|Nome = Peter Hill
|Tipo=Battaglia
|Cognome = Beard
|Nome del conflitto=Azione del 28 febbraio 1799
|Sesso = M
|parte_di=delle [[Guerre rivoluzionarie francesi]]
|LuogoNascita = New York
|Immagine=Sybille vs Forte.jpg
|GiornoMeseNascita = 22 gennaio
|Didascalia=''La cattura dell Forte, 28 febbraio 1799'', dipinto di [[Thomas Whitcombe]], 1816, [[National Maritime Museum]], [[Londra]]
|AnnoNascita = 1938
|Luogo=Al largo della foce del fiume [[Hooghly]], [[Baia del Bengala]]
|LuogoMorte =
|Data=28 febbraio 1799
|GiornoMeseMorte =
|Esito=Vittoria inglese
|AnnoMorte =
|Schieramento1={{simbolo|Flag of Great Britain (1707-1800).svg|22}} [[Regno di Gran Bretagna]]
|Attività = fotografo
|Schieramento2={{bandiera|FRA|dim=22}} [[Repubblica Francese]]
|Nazionalità = statunitense
|Comandante1=Capitano [[Edward Cooke]] †
|Comandante2=Capitano [[Hubert Le Loup de Beaulieu]] †
|Effettivi1=Fregata ''[[HMS Sybille]]''
|Effettivi2=Fregata ''Forte''
|Perdite1=6 morti<br />16 feriti
|Perdite2=65 morti<br />80 feriti<br />La ''Forte'' catturata
}}
{{Campagnabox Teatro delle Indie Orientali delle Guerre rivoluzionarie francesi}}
 
== Carriera ==
L’'''Azione del 28 febbraio 1799''' fu un combattimento navale minore nell'ambito delle [[Guerre rivoluzionarie francesi]] tra una fregata britannica della [[Royal Navy]] ed una fregata francese, svoltosi nella [[Baia del Bengala]]. La nave francese ''Forte'' era una imbarcazione particolarmente grande e potente ed aveva ottenuto il compito di minacciare le rotte commerciali inglesi nell'Oceano Indiano al largo di [[Calcutta]], nell'[[India britannica]]. Per eliminare questa minaccia, la ''Sybille'' venne inviata da [[Madras]] a dare la caccia a questa nave. Sulla base delle informazioni ricevute da dei prigionieri, [[Edward Cooke]], capitano della ''Sybille'', salpò da [[Balasore]] quando cannonate a distanza lo avvisarono della presenza della ''Forte'' la sera del 28 febbraio. La fregata francese venne scoperta all'ancora presso la foce del fiume Hooghly con due navi mercantili inglesi recentemente catturate.
Nato a [[New York]] e cresciuto nella [[East Coast]], Peter Beard inizia a sviluppare la propria passione nei confronti della [[fotografia]] ed a tenere dei [[diario|diari]] già durante l'infanzia<ref name=bio>{{cita web |url=http://www.peterbeard.com/bio.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=25 novembre 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091217093513/http://www.peterbeard.com/bio.htm |dataarchivio=17 dicembre 2009 }}</ref>. Dal [[1957]] al [[1961]] studia [[storia dell'arte]] presso la [[Università di Yale]] e proprio nel 1961 conosce in [[Danimarca]] [[Karen Blixen]] (autrice, tra l'altro, di ''[[La mia Africa (romanzo)|La mia Africa]]'') con cui collabora fino al [[1962]], trasferendosi a vivere nell'''Hog Ranch'' in [[Kenya]], [[ranch]] vicino a quello della scrittrice.
 
Durante questo periodo Beard studia la fauna africana e nel [[1965]] pubblica il libro ''The End of the Game'', una raccolta di fotografie, testi, documenti, che documentano la scomparsa degli [[elefanti]] in Kenya.
Per ragioni non ancora chiare, il capitano francese [[Hubert Le Loup de Beaulieu]] non predispose la ''Forte'' all'attacco con la fregata di Cooke e rimase ucciso durante la prima bordata sparata dagli inglesi sulla nave. La ciurma della ''Forte'' continuò a resistere per più di due ore, per poi arrendersi quando ormai la nave era ridotta malissimo e più di un terzo dei marinai era stato ucciso o ferito. Per contro, le perdite inglesi furono piuttosto leggere, anche se Cooke venne colpito da un colpo di mitraglia e morì tre mesi dopo a causa di queste ferite. Le navi mercantili catturate fuggirono mentre il vicecomandante di Cooke, il tenente Lucius Hardyman, prese il comando delle operazioni e riparò sia la ''Sybille'' che la ''Forte''. Hardyman portò entrambe le navi a Calcutta, dove la ''Forte'' venne inclusa nella Royal Navy col medesimo nome, anche se si incagliò accidentalmente nel [[Mar Rosso]] due anni dopo.
 
Negli [[anni 1970|anni settanta]] collabora con [[Andy Warhol]], [[Francis Bacon (pittore)|Francis Bacon]] e [[Truman Capote]], e nel [[1975]] organizza la sua prima mostra fotografica presso la [[Blum Helman Gallery]] di [[New York]], a cui segue un'alta mostra, ancora più importante, nel [[1977]] presso l'[[International Center of Photography]] di New York, in cui vengono messe in esposizione fotografie, giornali, oggetti africani e cimeli personali.<ref name=bio/>
==Antefatto==
Nella primavera del 1796 la [[Royal Navy]] aveva la supremazia navale nelle [[Indie Orientali]] e la [[marina francese]] aveva in loco una presenza limitata a due sole fregate presso [[Port Louis]] sull'[[Île de France]].<ref name="CNP75">Parkinson, p.75</ref> Nell'aprile del 1796 dei rinforzi vennero inviati da [[Rochefort (Nuova Aquitania)|Rochefort]] con quattro fregate comandate dal contrammiraglio [[Pierre César Charles de Sercey]].<ref name="CNP98">Parkinson, p.98</ref> Lo squadrone riuscì ad evitare il blocco inglese e giunse all'Île de France nel luglio di quello stesso anno, salpando poi verso est in estate, con l'intento di razziare i porti commerciali inglesi delle Indie Orientali. Il 9 settembre lo squadrone venne [[Azione del 9 settembre 1796|intercettato e sconfitto]] da uno squadrone inglese nella costa a nord di [[Sumatra]], passando a [[Giacarta|Batavia]] il resto dell'inverno.<ref name="WLC503">Clowes, p.503</ref> A gennaio del 1797 Sercey salpò ancora una volta in mare, scontrandosi il 28 gennaio nello [[Stretto di Bali]] con una flotta di sei [[East Indiamen]] diretti in Cina da [[Colombo (Sri Lanka)|Colombo]]. Nell'[[incidente dello stretto di Bali]] che ne seguì il comandante inglese riuscì ad ingannare Sercey facendogli credere che le sue navi fossero solo una piccola parte di una flotta militare ben più grande, facendo si che l'ammiraglio francese si ritirasse nuovamente all'Île de France.<ref name="CNP106">Parkinson, p.106</ref>
 
Nel [[1978]] partecipa ad alcuni [[documentario|documentari]] del [[Canale ABC|ABC]] ''The American Sportsman''.<ref>{{Imdb}}</ref>
L'ammiraglia di Sercey nel corso di queste operazioni era la fregata ''Forte'' (40 cannoni), comandata dal capitano [[Hubert Le Loup de Beaulieu]], era stata costruita nel 1794 sulle medesime forme di una nave di linea: la fregata pesava 1400 tonnellate ed era una delle più grandi fregate per mare all'epoca.<ref name="WJ326">James, p.326</ref> Il problema della nave però era la sua ciurma, poco disciplinata, e lo stesso Sercey aveva espresso non pochi dubbi circa le abilità dell'ormai anziano Beaulieu.<ref name="WLC520">Clowes, p.520</ref>
 
Nel [[1996]] è stato aggredito e gravemente ferito da un elefante<ref name=bio/>, ma è sopravvissuto. Nello stesso anno viene tenuta una [[retrospettiva]] del suo lavoro terrà presso il [[Centre National de la Photographie]] di Parigi, a cui ne seguono altre a [[Berlino]], [[Londra]], [[Toronto]], [[Madrid]], [[Milano]], [[Tokyo]] e [[Vienna]].<ref name=bio/>
Dopo che Sercey fu ritornato all'Île de France il suo squadrone si divise. Quattro navi vennero rimandate in Francia nel 1797 e nel 1798 in quanto l'Île de France non disponeva di rifornimenti necessari per riparare le imbarcazioni.<ref name="CNP121">Parkinson, p.121</ref> La dispersione dello squadrone venne incoraggiata inoltre dall'Assemblea Coloniale dell'Île de France e dal governatore locale [[Anne Joseph Hippolyte de Maurès, conte di Malartic|Malartic]], entrambi tutt'altro che ben disposti ad appoggiare il [[Direttorio]] che governava in Francia all'epoca. Il resto delle ciurme iniziò a ribellarsi, e Sercey inviò la ''Forte'' e la ''Prudente'' a razziare le rotte commerciali degli inglesi nel corso dell'autunno del 1798, riuscendo a totalizzare qualche successo nella [[Baia del Bengala]].<ref name="CNP123">Parkinson, p.123</ref> Quando queste forze tornarono all'Île de France, Sercey salpò alla volta di Batavia, lasciando istruzioni alla ''Forte'' ed alla ''Prudente'' di seguirlo. Malartic negò quest'ordine, trattenendo la ''Prudente'' e vendendola ad un pirata locale ed ordinando invece alla ''Forte'' di operare in maniera indipendente nella Baia del Bengala nell'autunno del 1798. Sercey era furioso, ma nulla poté contro le disposizioni del governatore.<ref name="CNP123"/>
 
Nel [[2004]] ha scritto un libro per bambini, dedicato alla figlia, Zara: ''Zara's Tales: From Hog Ranch''.<ref>[https://openlibrary.org/b/OL3692911M/Zara%27s_tales_from_Hog_Ranch Zara's tales from Hog Ranch - perilous escapades in equatorial Africa - by Peter H. Beard]</ref>
All'inizio del 1799 la Baia del Bengala era perlopiù indifesa. Il comandante navale inglese, il contrammiraglio [[Peter Rainier, junior|Peter Rainier]], aveva preso con sé la maggior parte delle navi locali e le aveva condotte ad ovest verso il [[Mar Rosso]] per partecipare all'opposizione alla campagna d'Egitto voluta da Napoleone, lasciando una sola fregata a proteggere il commercio locale.<ref name="CNP139">Parkinson, p.139.</ref> Questa nave era la ''HMS Sybille'' (40 cannoni), una nave grande e potente catturata ai francesi nel corso della [[Battaglia di Mykonos]] nel 1794.<ref name="WLC486">Clowes, p.486.</ref> Con un peso di oltre 1000 tonnellate, la ''Sybille'' era una nave formidabile, ma molto più debole della ''Forte''.<ref name="WJ325"/> Molti uomini a bordo della ''Sybille'', inoltre, si erano ammalati durante la permanenza a [[Calcutta]].<ref name="LG1">{{London Gazette|issue=15166|page=787|date=6 August 1799}}</ref> Per compensare questa perdita la ciurma era stata aumentata con uomini provenienti dalla fregata ''[[HMS Fox]]'' e da soldati del 94º reggimento di fanteria.<ref name="JH55">Henderson, p.55</ref> La nave era al comando del capitano [[Edward Cooke]], che già si era distinto nella negoziazione della resa del porto mediterraneo di [[Tolone]] coi francesi nel 1793. Quest'azione, però, portò poi all'[[Assedio di Tolone (1793)|Assedio di Tolone]] ed alla distruzione di quasi la metà della flotta francese nel Mediterraneo.<ref name="WLC552">Clowes, p.552</ref><ref name="ODNB">[http://www.oxforddnb.com/view/article/6158 Cooke, Edward], ''[[Oxford Dictionary of National Biography]]'', [[J. K. Laughton]], (subscription required), Retrieved 25 May 2015</ref> Nel gennaio del 1798 Cooke e la ''Sybille'' avevano preso parte al [[Raid su Manila (1798)|raid su Manila]].<ref name="JH53">Henderson, p.53</ref>
 
Nel [[2009]], è stato scelto come fotografo per il [[calendario Pirelli]] in [[Botswana]].<ref>[http://www.marieclaire.it/moda/stile/calendario-pirelli Calendario Pirelli - Stile - Moda - MarieClaire.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100110223115/http://www.marieclaire.it/moda/stile/calendario-pirelli |data=10 gennaio 2010 }}</ref>
==La battaglia==
La ''Forte'' nel suo compito di razziare le rotte inglesi si era trovata in grandi difficoltà,<ref name="LG1"/> anche se le navi presso la foce del fiume [[Hooghly]] apparivano ancora impreparate agli assalti di Beaulieu.<ref name="CNP124">Parkinson, p.124</ref> In rapida successione, la ''Forte'' attaccò e conquistò le navi locali ''Recovery'', ''Yarmouth'', ''Chance'' e ''Surprise''.<ref name="CNP125">Parkinson, p.125</ref> Beaulieu venne costretto ad inviare 143 marinai sulle navi catturate per permettere a queste di riprendere la via del mare, riducendo così di un quarto la forza di uomini a bordo della ''Forte''.<ref name="WJ329"/> Beaulieu aveva inoltre perso un convoglio proveniente dalla [[Colonia del Capo]], scortato dalla ''[[HMS Scheptre]]''.<ref name="LG1"/> L'East Indiamen diretto a [[Canton]], l’''Endeavour'', assieme alla ''Lord Mornington'' vennero portate al largo di [[Balasore]] il 28 febbraio. La cannoniera attrasse l'attenzione della ''Sybille'' che stava ritornando a Calcutta dopo aver trasportato [[Richard Wellesley, I marchese Wellesley|Lord Mornington]], governatore generale dell'India, a Madreas.<ref name="CNP125"/> La ''Sybille'' era salpata il 19 febbraio con le istruzioni di porsi alla ricerca della ''Forte''.<ref name="WJ325">James, p.325</ref> Il 26 febbraio, alle 20:30, mentre stava salpando verso sudest, Cooke vide dei bagliori all'orizzonte. Anche se inizialmente si pensò si trattassero di [[fulmini]], questi continuarono sino alle 21:00, convincendo Cooke che fossero dovuti a ben altra causa. Svoltando a nordest, si postò ad investigare con la ''Sybille''.<ref name="WJ327">James, p.327</ref>
 
== Note ==
Alle 21:30 la ''Forte'' e le navi mercantili catturate erano visibili dalla ''Sybille'', e la ''Forte'' illuminava con bagliori quella notte tropicale. Cooke portò la ''Sybille'' ad ovest per prendere a bordo acqua potabile sfruttando leggeri venti provenienti da sudovest.<ref name="JH58">Henderson, p.58</ref> Malgrado la situazione, Beaulieu a bordo della ''Forte'', pur avendo identificato la nave in arrivo come nemica, inspiegabilmente non diede l'ordine di preparare la nave per l'attacco.<ref name="JH58"/>
 
A mezzanotte circa la ''Forte'' si spostò lentamente verso la ''Sybille'', sparando una piccola bordata a lungo raggio sul lato della nave, accompagnata da colpi di moschetto dall'equipaggio a bordo. A parte piccoli danni, la ''Sybille'' rimase perlopiù intatta e continuò ad avanzare silenziosamente nell'oscurità.<ref name="ML67">Lardas, p.67</ref> Il fuoco francese continuò ma con ben pochi effetti, permettendo a Cooke di portare la ''Sybille'' a soli 25 metri dalla ''Forte'' alle 00:45 e sparare una bordata.<ref name="WJ327"/> Ai cannoni anche in questo caso si aggiunsero i moschetti a bordo che spezzarono in parte il fianco della ''Forte''. I danni alla nave francese furono catastrofici: i cannoni erano stati sbalzati dai loro carrelli ed una dozzina di uomini erano rimasti feriti, mentre tra i morti figuravano Beaulieu ed il suo primo luogotenente.<ref name="JH59">Henderson, p.59</ref>
 
Malgrado queste perdite, i sopravvissuti francesi tornarono ai cannoni rimanenti e risposero al fuoco.<ref name="WJ327"/><ref name="WLC521"/> I cannonieri francesi però, probabilmente a causa dell'agitazione generale, non erano in grado di mirare correttamente alla ''Sybille'' mentre gli inglesi di colpo in colpo andavano peggiorando le condizioni già precarie della ''Forte''. Il problema secondo molti a bordo era dovuto anche al fatto che la nave tre giorni prima aveva sostituito i propri cannoni con armi di fabbricazione cinese.<ref name="WLC521">Clowes, p.521</ref><ref name="WJ330">James, p.330</ref>
 
Per la successiva ora e mezza le fregate continuarono a spararsi a corto raggio sino a quando Cooke non venne colpito da un colpo di mitraglia alla 01:30 del 1º marzo, venendo rimpiazzato dal suo primo luogotenente Lucius Hardyman. L'azione continuò per un'altra ora sino alle 02:30, quando i francesi rimasero con solo quattro cannoni utili.<ref name="WLC521"/> Hardyman chiese alla ''Forte'' di arrendersi ma non ricevette risposta e ordinò pertanto un'altra bordata. Dopo una seconda richiesta notò che i marinai francesi stavano tentando di riparare i danni della ''Forte''.<ref name="WJ328">James, p.328</ref> Pensando che i francesi si stessero preparando alla fuga, Hardyman concentrò il suo fuoco sugli alberi della ''Forte'' facendoli cadere uno ad uno alle 03:00.<ref name="JH59"/><ref name="ML68">Lardas, p.68</ref> Con la fine di ogni opposzione, gli inglesi fecero prigionieri gli uomini della ''Forte'' e ne accolsero la resa formale.<ref name="WJ329">James, p.329</ref>
 
===Posizioni di battaglia===
{| class="wikitable" width=100%
|- valign="top"
! width=20%; align= center rowspan=2 | <small> Nave </small>
! width=25%; align= center rowspan=2 | <small> Comandante </small>
! width=5%; align= center rowspan=2 | <small> Marina </small>
! width=5%; align= center rowspan=2 | <small> Cannoni </small>
! width=10%; align= center rowspan=2 | <small> Tonnellate </small>
! width=10%; align= center rowspan=2 | <small> Bordate<br />weight</small>
! width=10%; align= center rowspan=2 | <small> Complemento</small>
! width=15%; align= center colspan=3 | <small> Perdite</small>
|-valign="top"
! width=5%; align= center | <small> Morti </small>
! width=5%; align= center | <small> Feriti </small>
! width=5%; align= center | <small> Totale</small>
|- valign="top"
| align= left | ''[[HMS Sybille]]''
| align= left | Capitano [[Edward Cooke]] (ucciso in battaglia)
| align= center | [[File:Naval Ensign of the United Kingdom.svg|22px|link=Royal Navy]]
| align= center | 48
| align= center | 1091[[Builder's Old Measurement|bm]]
| align= center | <small>{{converti|503|lb|kg}}</small>
| align= center | 371
| align= center | 5
| align= center | 17
| align= center | 22
|- valign="top"
!colspan="10" bgcolor="white"|
|- valign="top"
| align= left | ''Forte''
| align= left | Capitano [[Hubert Le Loup de Beaulieu]] (ucciso in battaglia)
| align= center | [[File:Flag of France.svg|22px|link=Marina francese]]
| align= center | 52
| align= center | 1401[[Builder's Old Measurement|bm]]
| align= center | <small>{{converti|610|lb|kg}}</small>
| align= center | c.370
| align= center | 65
| align= center | c.80
| align= center | c.145
|- valign="top"
|colspan="10" align="left"|Fonte: Clowes, p.&nbsp;521
|}
 
==Conseguenze==
I danni alla ''Forte'' dopo lo scontro risultarono estesi. La fiancata verso la ''Sybille'' era stata perforata da oltre 300 colpi.<ref name="JH59"/> 65 uomini della ciurma erano rimasti uccisi nello scontro, tra cui il capitano Beaulieu, e circa 80 erano stati i feriti, ovvero più di un terzo del totale degli uomini a bordo; molti dei feriti, inoltre, morirono a breve per gli effetti delle amputazioni.<ref name="WJ328"/> I danni alla ''Sybille'' furono sensibilmente più leggeri: solo sei colpi colpirono la nave in tutta la battaglia, un solo cannone venne colpito, mentre la cabina di Cooke fu quella a subire i danni maggiori.<ref name="WJ328"/> Della ciurma cinque furono i morti e 17 i feriti, tra cui il capitano Cooke. Il capitano inglese, colpito al braccio sinistro, morirà il 25 maggio 1799 a Calcutta proprio a causa di queste ferite che si protrassero neltempo e venne sepolto con pieno onori militari in loco.<ref name="ODNB"/> Successivamente, all'[[Abbazia di Westminster]] venne eretto un memoriale a lui dedicato.<ref name="CNP129">Parkinson, p.129</ref>
 
La battaglia è stata considerata dagli storici inglesi come piuttosto inusuale per l'estrema precisione e disciplina dimostrata dai marinai a bordo della ''Sybille'', dovuta al grande allenamento dei cannonieri voluto espressamente da Coocke e dall'uso combinato dei moschetti a bordo.<ref name="JH60">Henderson, p.60</ref> Lo storico navale [[William James]] scrisse: "l'azione della Sibylle [sic] e della Forte fu combattuta con galanteria su ambo i fronti, ma con competenza solo da un lato".<ref name="WJ331">James, p.331</ref>
 
==Note==
<references />
 
== Collegamenti esterni ==
==Bibliografia==
* {{cita web | 1 = http://www.peterbeard.com/index.htm | 2 = Sito ufficiale | accesso = 25 novembre 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20091216053130/http://www.peterbeard.com/index.htm | dataarchivio = 16 dicembre 2009 | urlmorto = sì }}
*{{Cita libro|cognome= Clowes |nome= William Laird |wkautore= William Laird Clowes |anno= 1997 |annooriginale= 1900 |titolo= The Royal Navy, A History from the Earliest Times to 1900, Volume V |editore= Chatham Publishing | isbn = 1-86176-014-0 }}
*{{Cita libro|cognome= Grocott |nome= Terence |anno= 2002 |annooriginale= 1997 |titolo= Shipwrecks of the Revolutionary & Napoleonic Era |editore= Caxton Editions | isbn = 1-84067-164-5 }}
*{{Cita libro|cognome= Henderson CBE |nome= James |anno= 1994 |annooriginale= 1970 |titolo= The Frigates |editore= Leo Cooper | isbn = 0-85052-432-6}}
*{{Cita libro|cognome= James |nome= William |wkautore= William James (naval historian) |anno= 2002 |annooriginale= 1827 |titolo= The Naval History of Great Britain, Volume 2, 1797&ndash;1799 |editore= Conway Maritime Press |città= London | isbn = 0-85177-906-9 }}
*{{Cita libro|cognome= Lardas |nome= Mark |anno= 2013 |titolo= British Frigate vs French Frigate 1793&ndash;1814 |editore= Osprey Publishing |città= Oxford| isbn = 978-1-78096-132-3 }}
*{{Cita libro|cognome= Parkinson |nome= C. Northcote |wkautore= C. Northcote Parkinson |anno= 1954 |titolo= War in the Eastern Seas, 1793&ndash;1815 |editore= George Allen & Unwin Ltd. |città= London }}
 
{{Portale|guerra}}
 
{{Fotografi del Calendario Pirelli}}
[[Categoria:Guerra nel 1799]]
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{{Portale|biografie|Fotografia|moda}}