Schützen (associazioni) e Piero Gheddo: differenze tra le pagine

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{{citazione|''Gli aiuti producono sviluppo dove c'è un popolo preparato ad usarli, altrimenti producono corruzione e una classe dirigente che pensa anzitutto a se stessa.<ref>[http://www.gheddopiero.it/incontri.htm] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101003134758/http://www.gheddopiero.it/incontri.htm |date=3 ottobre 2010 }} Intervista a Radio Maria del 21 settembre 2009, dal sito ufficiale di Piero Gheddo</ref>''|Piero Gheddo}}
{{WIP open|Lungoleno|rivedendo e aggiornando la voce dal 15 maggio 2018|15 maggio 2018}}
{{F|storia|aprile 2014}}
[[File:Schuetzenkomapnie.jpg|thumb|upright=1.4|Una compagnia odierna di ''Schützen'' di [[Kufstein]]]]
[[File:Schützen di Dobbiaco 1.jpg|thumb|upright=1.4|La compagnia di [[Dobbiaco]]]]
Gli '''''Schützen''''' sono associazioni di tipo folcloristico presenti in [[Austria]] e in [[Italia]], nei territori che furono parte della [[Contea del Tirolo]], che dopo il 1815 comprendeva anche il [[Provincia autonoma di Trento|Trentino]] (precedentemente costituiva il [[Principato vescovile di Trento]]).
 
{{Bio
Le associazioni, costituitesi a partire dagli anni 50, intendono riprendere la tradizione dei ''[[Tiroler Schützen]]'', [[Milizia|milizie]] per la difesa territoriale presenti nell'ex [[Impero austro-ungarico]]. Svolgono attività nel campo delle tradizioni locali a livello storico culturale e religioso, inoltre propongono iniziative a scopo benefico.
|Nome = Piero
|Cognome = Gheddo
|Sesso = M
|LuogoNascita = Tronzano Vercellese
|GiornoMeseNascita =10 marzo
|AnnoNascita = 1929
|LuogoMorte = Cesano Boscone
|GiornoMeseMorte = 20 dicembre
|AnnoMorte = 2017
|Attività = missionario
|Attività2 = giornalista
|Attività3 = scrittore
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
}}
 
==Biografia==
== Gli Schützen in Italia ==
Gheddo è noto per la sua attività di missionario-giornalista e per le sue prese di posizione contro la [[guerra in Vietnam]] e contro i [[no-global]]. Ha proposto di boicottare le [[Giochi della XXIX Olimpiade|Olimpiadi in Cina]] del 2008 per liberare la [[Birmania]].<ref>[http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=10566&geo=15&size=A Gheddo e le Olimpiadi]</ref>
=== Storia ===
==== Dal 1918 al 1943 ====
La sconfitta dell'impero austro-ungarico causò la fine della monarchia asburgica e, di conseguenza, nei termini del regolamento di difesa territoriale, gli ''[[Tiroler Schützen|Schützen]]'' cessarono di esistere ma sopravvissero come associazioni private di tiro al bersaglio che furono vietate in Italia con l'avvento del [[fascismo]]. Sopravvissero invece nel Tirolo austriaco.
 
Figlio di Giovanni Gheddo e Rosetta Franzi, e primo di tre fratelli, ha frequentato il seminario diocesano di [[Moncrivello]], in [[provincia di Vercelli]], poi è entrato nel [[Pontificio istituto missioni estere]] (PIME) nel [[1945]] ed è stato ordinato sacerdote nel [[1953]].
Tra il 1919 ed il 1921, in Italia iniziò ad affermarsi [[fascismo]]. In Alto Adige si verificarono violenze ad opera degli [[Squadrismo|squadristi]]. A [[Bolzano]] il maestro elementare [[Domenica di sangue (1921)# I fatti|Franz Innerhofer]] rimase vittima degli [[Domenica di sangue (1921)|scontri]] avvenuti presso la Fiera di Bolzano tra le persone che sfilavano in costume tradizionale ed una squadra d'azione fascista comandata da [[Achille Starace|Achille Strace]].
 
È stato fra i fondatori dell'[[Editrice Missionaria Italiana]] (EMI) nel [[1955]] e di [[Mani Tese]] nel [[1963]]. Dal [[1994]] è direttore dell'Ufficio storico del PIME a Roma. Ha diretto la rivista "[[Mondo e Missione]]" dal [[1959]] al [[1994]]), è stato fondatore e direttore dell'agenzia d'informazione "[[Asia News]]" nel [[1987]], ha anche diretto la rivista per i giovani "[[Italia Missionaria]]", dal [[1953]] al [[1958]] e dal [[1975]] al [[1991]]).
Nello stesso anno iniziò a realizzarsi una politica di [[Italianizzazione (fascismo)|italianizzazione]] del [[Sudtirolo]] ed il principale artefice teorico di tale iniziativa fu [[Ettore Tolomei]] che vide nell'industrializzazione delle aree di Bolzano e [[Merano]] un'occasione per favorire l'immigrazione di popolazione di lingua italiana dalle altre regioni.<ref>{{Cita|M.DeBiasi|p.274}}</ref> Questa politica portò all'eliminazione della lingua tedesca dalle scuole ed alla proibizione di usarla pubblicamente, venne vietato l'uso di costumi tradizionali e vennero italianizzati i nomi delle località, i cognomi delle persone e gli stessi nomi delle lapidi nei cimiteri.<ref>{{Cita web|url =https://www.illibraio.it/marco-balzano-resto-qui-735610/ |titolo =
“Un campanile sullo specchio del Lago”: Marco Balzano racconta il suo nuovo romanzo|
|autore =[[Marco Balzano]]|sito =illibraio.it |editore =illibraio |data =2 marzo 2018| |citazione = mettendo al bando il tedesco e facendo cambiare perfino i nomi sulle lapidi dei cimiteri|accesso = 14 maggio 2018}}</ref>
 
Padre Gheddo ha collaborato con numerosi giornali italiani, tra i quali ''[[Avvenire]]'', ''[[L'Osservatore Romano]]'', ''[[Il Giornale]]'', ''[[Gente (periodico)|Gente]]'', ''[[Epoca (rivista)|Epoca]]'', ''[[Famiglia Cristiana]]'' e ''[[Messaggero di Sant'Antonio]]''. Dal [[1993]] al [[1995]] ha presentato il ''Vangelo della domenica'' su [[Rai 1]]. Nel 1988 ha condotto per tre mesi, da ottobre a dicembre, su Radio 2, la rubrica religiosa ''Parole di vita''.
Quando [[Hitler]] arrivò al potere si alleò con [[Mussolini]] e in breve la [[Germania]], che intanto aveva [[Anschluss|annesso]] l'[[Austria]], rinunciò ad ogni diritto sulle terre del Sudtirolo. Accordi successivi, di poco precedenti lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], portarono alle cosiddette [[Opzioni in Alto Adige|''Opzioni'']], che prevedevano per la popolazione di lingua tedesca l'obbligo di scegliere se ottenere la cittadinanza tedesca ed emigrare nei territori del [[Terzo Reich]] o se rimanere in Italia accettando cittadinanza e lingua italiana.
 
Il 18 febbraio [[2006]] ha avuto inizio la causa di beatificazione dei genitori di Padre Gheddo, Rosetta Franzi e Giovanni Gheddo. La prima è morta nel [[1934]] di parto gemellare e di polmonite a 32 anni, il secondo nel dicembre del [[1942]] a 42 anni, durante la [[seconda Guerra Mondiale]] in [[Russia]], alla quale partecipò come capitano d'artiglieria della divisione Cosseria. Ricevuto l'ordine di ritirarsi mentre il 17 dicembre 1942, avrebbe potuto mettersi in salvo con i suoi soldati, rimase invece nell'ospedaletto da campo con i feriti intrasportabili, al posto del suo giovane sottotenente, al quale così salvò la vita. Per questo atto eroico gli fu assegnata la medaglia al valor militare. Insieme a lui volle rimanere con i feriti nell'ospedaletto anche padre Pio Chiesa ([[Montà d'Alba]], [[Cuneo]] [[1897]] - [[Krasnj]] [[1942]]), cappellano [[gesuita]] poi disperso e medaglia d'argento al valor militare<ref>{{Cita web |url=http://www.rassegnastampa-totustuus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1863 |titolo=totustuus.it |accesso=17 dicembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304120929/http://www.rassegnastampa-totustuus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1863 |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref>. Piero Gheddo parla di questi fatti nel suo libro ''Il testamento del capitano. Mio padre Giovanni disperso in Russia nel 1942'' (2008).
L'ottantacinque per cento dei sudtirolesi scelse l'espatrio ma le operazioni si interruppero durante la guerra quando arrivò l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]] e la regione cadde sotto il controllo nazista.
 
A causa di problemi di salute dal 2014 si trovava presso la Fondazione Sacra Famiglia di [[Cesano Boscone]]. È morto la mattina del 20 dicembre 2017 all'età di 88 anni.
In precedenza, con la scomparsa dell'Austria come entità politica autonoma, il nazismo aveva iniziato a legare nei territori sotto il suo controllo le [[Tradizione (Chiesa cattolica)|tradizioni cattoliche]] tipiche degli Schützen all'ideologia della militarizzazione della popolazione su basi anticristiane e [[Neopaganesimo|pagane]]. Venne fondata così la Tiroler Standschützen Band (Associazione dei bersaglieri tirolesi).<ref>{{Cita|M.DeBiasi|p.273}}</ref>
 
====I Dalsuoi 1943viaggi al 1945 ==extraeuropei==
Padre Gheddo ha compiuto innumerevoli viaggi in tutti i continenti, che racconta nei suoi libri e nei suoi interventi alla radio o in televisione.<ref>[http://www.atma-o-jibon.org/italiano4/rit_gheddo5.htm Esperienze di viaggio]</ref>
Nel 1943 ricomparvero così in territorio italiano le associazioni Schützen, che tuttavia erano (come spiegato sopra) diverse da quelle storiche legate al mondo austriaco, e in seguito si parlò di quel periodo come di ''strumentalizzazione''. I tedeschi infatti tentarono di coinvolgere queste organizzazioni sul piano militare, ma trovarono varie resistenze e mai piena adesione agli ideali nazisti. La popolazione altoatesina infatti ricordava ancora il patto tra Mussolini ed Hitler.<ref>{{Cita|M.DeBiasi|p.275}}</ref>
 
* '''1964'''-'''1965''' (dal 5 novembre al 3 gennaio): [[India]], [[Bhutan]], [[Pakistan]] occ. e or.
==== Nella Repubblica Italiana, dopo il 1945 ====
* '''1966''' (dal 10 giugno al 6 agosto): [[Brasile]], [[Amazzonia]] brasiliana, [[Guyana francese]].
Nei primi anni del secondo dopoguerra in Italia non si registrarono momenti significativi legati a queste associazioni. Nel 1957 e con l'avvicinarsi delle celebrazioni per la [[Insorgenza tirolese|sollevazione]] di [[Andreas Hofer]] vennero rifondate le prime compagnie. L'Unione sudtirolese degli Schützen venne fondata nel 1957 e la prima importante manifestazione alla quale partecipò, nel 1959, ebbe luogo ad [[Innsbruck]].
* '''1967'''-'''1968''' (dal 25 novembre al 1º febbraio): [[Thailandia]], [[Vietnam]], [[Cambogia]], [[Hong Kong]], [[Filippine]].
<ref>{{Cita|M.DeBiasi|pp.276,277}}</ref>
* '''1969''' (dal 3 giugno al 4 agosto): [[Sudan]], [[Etiopia]], [[Kenya]], [[Uganda]], [[Ruanda]], [[Zaire]] ([[Repubblica Democratica del Congo|Congo]]), [[Tanzania]].
* '''1970''' (dall'8 giugno al 26 luglio) : [[Cuba]], [[Messico]], [[Guatemala]].
* '''1972''' (dal 3 al 28 agosto): [[Argentina]], [[Cile]].
* '''1973''' (dal 9 aprile al 16 maggio): Thailandia, Hong Kong, [[Cina]].
* '''1973''' (dal 3 al 27 dicembre): Thailandia, Vietnam.
* '''1974''' (dal 26 agosto al 7 settembre): Etiopia, Congo (Zaire), [[Ghana]], [[Marocco]].
* '''1975''' (dal 1º giugno al 5 luglio): [[Angola]], [[Sudafrica]], [[Swaziland]], [[Mozambico]].
* '''1976'''-'''1977''' (dal 13 dicembre al 6 gennaio): [[Ciad]], [[Camerun]], [[Guinea Equatoriale]] (spagnola).
* '''1977'''-'''1978''' (dal 1º dicembre al 3 gennaio): India.
* '''1978''' (dal 27 giugno al 19 luglio): Etiopia, [[Somalia]].
* '''1979''' (dall'11 gennaio al 15 febbraio): Amazzonia brasiliana, [[Colombia]], [[Panama]], [[Nicaragua]], [[El Salvador]], Messico.
* '''1979''' (dall'11 novembre al 12 dicembre): Sud Africa, [[Rhodesia]] ([[Zimbabwe]]), [[Zambia]], [[Namibia]].
* '''1980''' (dall'8 luglio al 7 agosto): Hong Kong, Cina, [[Papua Nuova Guinea]].
* '''1980''' (dal 15 novembre al 26 novembre): Uganda.
* '''1981''' (dal 28 aprile al 6 giugno): Argentina, Brasile, [[Mato Grosso]], [[Paraguay]], Amazzonia brasiliana.
* '''1982''' (dal 2 al 23 giugno): India, Pakistan.
* '''1983''' – '''1984''' (dal 28 dicembre al 16 gennaio): Thailandia, [[Birmania]].
* '''1983''' (dal 28 giugno al 13 luglio): [[Stati Uniti]], [[Canada]].
* '''1985''' (dal 4 al 23 gennaio): [[Costa d'Avorio]], [[Burkina Faso]].
* '''1985''' (dal 9 luglio al 20 agosto): Filippine, Hong Kong, [[Giappone]].
* '''1986''' (dal 15 al 23 maggio): Etiopia, [[Eritrea]].
* '''1986''' (dal 22 luglio al 20 agosto): Hong Kong, Giappone, [[Corea del sud]].
* '''1987'''-'''1988''' (dal 18 dicembre all'8 gennaio): [[Guinea-Bissau]].
* '''1989''' (dal 26 gennaio al 23 febbraio): [[Ecuador]], Colombia, [[Perù]].
* '''1990''' (dal 10 gennaio al 7 febbraio): India, [[Sri Lanka]].
* '''1991''' (dal 16 giugno all'8 luglio): Mozambico.
* '''1992''' (dal 9 al 30 maggio): [[Uruguay]], Brasile.
* '''1992''' (dall'8 al 29 ottobre): [[Santo Domingo]], [[Haiti]].
* '''1993''' (dall'8 al 23 febbraio): Thailandia, [[Birmania]], Hong Kong, Cina, [[Filippine]].
* '''1993''' (dal 24 aprile al 1º maggio): Brasile.
* '''1994''' (dal 4 al 19 gennaio): Hong Kong, Filippine.
* '''1994''' (dall'11 al 18 febbraio): Somalia, [[Gibuti]].
* '''1994''' (dal 5 al 12 maggio): [[Israele]].
* '''1994''' (dal 31 ottobre al 22 novembre): [[Tanzania]], [[Burundi]], [[Ruanda]], Congo (Zaire).
* '''1995''' (dal 19 febbraio al 23 marzo): Brasile.
* '''1995''' (dal 13 al 20 maggio): Egitto, Israele, [[Giordania]].
* '''1996''' (dal 13 gennaio al 10 marzo): Amazzonia brasiliana, Brasile, [[Paraguay]].
* '''1996''' (dal 7 al 15 maggio): [[Turchia]].
* '''1996''' (dall'8 luglio al 5 agosto): Brasile, Colombia.
* '''1997''' (dal 9 febbraio al 3 marzo): Guinea-Bissau.
* '''1997''' (dal 28 aprile al 24 maggio): Stati Uniti, [[Canada]], Messico.
* '''1998''' (dal 18 al 28 aprile): [[Libano]], [[Siria]].
* '''2000''' (dal 30 settembre al 25 ottobre): Taiwan, Hong Kong, Cina, Thailandia, [[Cambogia]].
* '''2001''' (dal 19 gennaio al 1º febbraio: Brasile.
* '''2001''' (dal 2 al 23 settembre): [[Bangladesh]].
* '''2002''' (dal 31 gennaio al 21 febbraio): Thailandia, Birmania, Cina.
* '''2003''' (dal 30 gennaio al 18 febbraio): [[Singapore]], [[Indonesia]].
* '''2004''' (dal 3 al 21 febbraio): Malesia, [[Borneo]] malese, [[Brunei]].
* '''2005''' (dall'8 febbraio al 1º marzo): India.
* '''2005'''-'''2006''' (dall'8 dicembre al 2 gennaio): [[Senegal]], [[Mali]], Guinea-Bissau.
* '''2006''' (dicembre): [[Libia]]
* '''2007''' (dicembre): Camerun
 
=== ScopiOpere ===
Padre Gheddo ha scritto più di 80 libri, con una trentina di traduzioni all'estero.
Da un punto di vista giuridico gli ''Schützen'' contemporanei sono «associazioni di volontariato» di carattere privato, ovviamente prive di compiti di difesa territoriale o di un profilo militare o paramilitare. Le compagnie hanno infatti carattere rievocativo e di rappresentanza presso cerimonie e feste, spesso dotate di fucili a salve.
* ''Il risveglio dei popoli di colore'' EMI, 1956
* ''Giornalismo missionario in Italia'' EMI, 1958
* ''Pionieri del West'' Pime, 1958
* ''Le avventure di un missionario'' Pime, 1959
* ''Il Pontificio Istituto Missioni Estere'' Pime, 1959
* ''Popoli ricchi e popoli affamati'' Pime, 1962
* ''L'Occidente cristiano e i Paesi in via di sviluppo'' Pime, 1962
* ''La Chiesa e le culture non cristiane'' Pime, 1962
* ''Il Concilio Ecumenico e le missioni'' Pime, 1962
* ''Il Papa della bontà (Giovanni XXIII)'' Pime, 1963
* ''L'opera missionaria ed ecumenica di Giovanni XXIII'' Pime, 1963
* ''Fame nel mondo'' EMI, 1964
* ''Concilio e Terzo Mondo'' Centurion - EMI, 1964
* ''Il problema della fame. Documenti pontifici'' EMI, 1965
* ''Il difficile cammino dell'India'' Massimo, 1967
* ''Cattolici e buddisti nel Vietnam'' Valsecchi, 1968
* ''Terzo mondo perché povero'' Pime, 1971
* ''Processo alle missioni'' Pime, 1971
* ''La giustizia nel mondo: la Chiesa si interroga'' Mani Tese, 1971 (con Toaldo)
* ''L'anima della politica'' Mani Tese, 1971
* ''Razzismo: cancro del nostro tempo'' EMI, 1971 (con Carrea e Toaldo)
* ''Dove va la Cina'' EMI, 1972
* ''Cile: una Chiesa nella rivoluzione'' Gribaudi, 1973
* ''Vietnam cristiani e comunisti'' Sei, 1976
* ''Cambogia: rivoluzione senza amore'' Sei, 1976
* ''Popolo della vita. Madre Teresa a Milano'' EMI, 1977 (con Padre Girardi)
* ''Lettere dal Vietnam'' EMI, 1979
* ''Vietnam Cambogia: non stiamo a guardare'' EMI, 1979 (con Colombo e Pecorari)
* ''Puebla: una Chiesa per il 2000'' EMI, 1979 (con Padre Girardi)
* ''Lettere dalla Cina'' EMI, 1981
* ''I popoli della fame'' EMI, 1982
* ''Mazzucconi di Woodlark'' EMI 1983
* ''Missione Oceania (Il Beato Giovanni Mazzucconi)'' Paoline, 1984
* ''Marcello dei lebbrosi'', De Agostini, 1984
* ''La mia vita per le Filippine (p. Tullio Favali)'' Pime, 1986
* ''Contro la fame dona la vita'' Emi, 1987
* ''Lorenzo Bianchi di Hong Kong'' De Agostini, 1988
* ''Il Vangelo delle 7.18'' EMI, 1990
* ''Il Vangelo delle 7.19'' EMI, 1990
* ''Prima del sole. L'avventura missionaria di [[Clemente Vismara]]'' EMI, 1991
* ''Possiamo ancora dirci Cristiani?'' Paoline, 1991
* ''Nel nome del Padre'' Bompiani, 1992 (con Brambilla)
* ''Otto minuti di Vangelo in Tv'' Piemme, 1993
* ''Marcello Candia manager dei poveri'' Paoline, 1994
* ''Gesù su Raiuno'' Piemme, 1994
* ''Pianeta Giovani. La crisi non esiste'' Città nuova, 1994
* ''Dio viene sul fiume (P. [[Augusto Gianola]])'' EMI, 1994
* ''Il missionario sull'elefante (racconti)'' Marna, 1995
* ''L'Africa di Rosetta (Rosetta Gheddo, 34 anni in Zaire)'', EMI, 2000
* ''La tentazione di credere'', Piemme, 1999 (con Paolo Grieco)
* ''Missione Bissau (50 anni del Pime in Guinea Bissau)'', EMI, 1999
* ''Pime, 150 anni di missione'', EMI, 2000
* ''Il santo col martello (Felice Tantardini)'' EMI, 2000
* ''La buona novella'', Marna, 2000
* ''[[Paolo Manna]], fondatore della Pontificia Unione Missionaria'' EMI, 2001
* ''Davide e Golia. I cattolici e la sfida della globalizzazione'' San Paolo, 2001
* ''Il testamento del Capitano. Lettere di Giovanni Gheddo dall'URSS'' San Paolo, 2002
* ''[[Carlo Salerio]], missionario in Oceania'' EMI, 2002
* ''La Missione continua. Cinquant'anni a servizio della Chiesa e del terzo mondo'' San Paolo, 2003
* ''Alfredo Cremonesi, un martire del nostro tempo'' EMI, 2003
* ''Cesare Pesce , una vita per il Bengala'' EMI, 2004
* ''[[Clemente Vismara]], il santo dei bambini'' (a cura di) EMI, 2004
* ''Questi santi genitori: i Servi di Dio Rosetta Franzi e Giovanni Gheddo'' San Paolo, 2005
* ''Marcello Zago, il missionario laico del dialogo con i non cristiani'' Editrice dei missionari OMI, 2005
* ''Leopoldo Pastori, il missionario monaco della Guinea Bissau'' EMI, 2006
* ''Missione Birmania, 140 anni del Pime in Myanmar'' EMI, 2007
* ''La sfida dell'Islam all'Occidente'' San Paolo, 2007
* ''Il testamento del capitano. Mio padre Giovanni disperso in Russia nel 1942'', San Paolo, 2008
* ''Il sogno di Padre Alfredo'', (coautore Giuseppe Pagliari), San Paolo, 2009
* ''Hottanta fiducia. 80 anni in 80 domande al missionario più famoso d'Italia'', San Paolo, 2009
* ''Missione Bengala. I 155 anni del Pime in India e Bangladesh'', EMI, 2010
* ''Meno male che Cristo c'è. Vangelo, sviluppo e felicità dell'uomo'', (coautore Gerolamo Fazzini), Torino, Edizioni Lindau, 2011
* ''Inviato speciale ai confini della fede. La mia vita di missionario giornalista'', (coautore Gerolamo Fazzini), EMI, 2016
 
==Premi==
Gli ''Schützen'' promuovono attività di recupero di luoghi di importanza storico-culturale e religiosa (restauro di postazioni risalenti alla prima guerra mondiale, come all'Asmara vicino [[Mori (Italia)|Mori]],<ref>{{Cita web|url=http://www.trentinograndeguerra.it/news_detail.jsp?ID_NEWS=444&areaNews=114&GTemplate=news.jsp|titolo=Trentino Grande Guerra - Patrimonio architettonico della grande guerra {{!}} Continuano i recuperi|cognome=Guerra|nome=Trentino Grande|sito=www.trentinograndeguerra.it|accesso=19 ottobre 2016}}</ref> apertura al pubblico di eremi e santuari), si fanno portatori di attività a scopo benefico, sono impegnati a difesa delle tradizioni locali: le loro manifestazioni costituiscono spesso un'attrazione turistica.
* Premio Campione d'Italia (1972)
 
==Note==
Sebbene nominalmente apolitici, gli ''Schützen'' portano avanti valori molto specifici, sintetizzabili nel motto conservatore "Dio, patria e famiglia". Si propongono quindi la tutela dei valori cattolici, delle tradizioni e dei costumi tipici del territorio un tempo tirolese.
 
Gli ''Schützen'' sia in Alto Adige sia in Trentino portano avanti apertamente anche una politica di tipo autonomista, quando non separatista, con forti connotati anti-italiani. Non mancano al loro interno infiltrazioni di estrema destra.<ref>[http://tis.eurac.edu/websites/eurac/viewblob.asp?newsID=7471&objetype=IT Videoblog] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131022004703/http://tis.eurac.edu/websites/eurac/viewblob.asp?newsID=7471&objetype=IT |data=22 ottobre 2013 }}, su Eurac</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/22/estremista_come_docente_bufera_sugli_co_9_070122078.shtml Un estremista come docente, bufera sugli Schützen], su corriere.it</ref> Le connotazioni politiche degli ''Schützen'' altoatesini sono talvolta malviste dagli ''Schützen'' austriaci e trentini, che sono, viceversa, associazioni di carattere prettamente folcloristico.
 
Gli ''Schützen'' tirolesi sono presenti nell'area dell'ex-[[Tirolo|Tirolo storico]], ossia negli odierni [[Tirolo (Austria)|Tirolo austriaco]], [[Vorarlberg]], [[Provincia autonoma di Trento|Trentino]]-[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]], [[Cortina d'Ampezzo]], [[Livinallongo del Col di Lana]] e [[Colle Santa Lucia]]. Altre compagnie di ''Schützen'' con caratteristiche simili sono presenti nell'arco alpino centrale (ad esempio in [[Baviera]]).
 
Il 17 settembre 1995 per le vie di Innsbruck, al seguito di una sfilata di ''Schützen'' trentini, tirolesi e sudtirolesi, venne sancita la nascita della federazione unitaria, il ''Bund''.<ref name="Oltre">Bruno Loverà, ''Oltre il confine'', Il Mulino, 1996.</ref>
 
=== Costumi, bandiere, armi ===
[[File:Kar 98K - AM.021488.jpg|thumb|Il fucile [[Mauser Karabiner 98k]], in dotazione alle compagnie]]
[[File:Schützen di Dobbiaco 4.jpg|thumb|Il Mauser in dotazione alla compagnia degli ''Schützen'' di [[Dobbiaco]]]]
Gli ''Schützen'' sfilano in costumi da cerimonia tradizionali che, nella stragrande maggioranza dei casi, comprendono un cappello ornato di piume di [[Lyrurus tetrix|fagiano di monte]] e decori floreali: fiori bianchi e rossi per feste, rifondazioni o anniversari; foglie di [[Quercus|quercia]] per cerimonie solenni o di notevole importanza; ramo di abete bianco con tre punte verso l'alto per funerali o messe di suffragio ai caduti in guerra (in tal caso sulla bandiera della compagnia viene appesa una striscia color nero a indicare il lutto).<ref name=":0">{{Cita libro|autore=AAVV|titolo=Almanacco delle compagnie Schützen del Tirolo meridionale|anno=2012|editore=Egon|città=Rovereto}}</ref>
 
I vestiti variano da compagnia a compagnia, essendo ispirati ai vestiti tradizionali della loro zona di riferimento, ricostruiti sulla base di ricerche storiche svolte dall'associazione specializzata ''[[Tracht|Unsere Tracht]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.unsere-tracht.info/|titolo=Unsere Tracht}}</ref>
 
Ogni compagnia è dotata di una propria bandiera che generalmente su di un verso reca l'immagine del [[Sacro Cuore di Gesù]] o altra icona sacra, mentre sul lato opposto presenta un'immagine che identifica il luogo di provenienza del gruppo. Anche in questo caso il riferimento è alla bandiera utilizzata dalla compagnia ''Schützen'' di epoca storica attiva nello stesso territorio.
 
Nelle compagnie è radicato il sentimento cattolico che permea la tradizione degli ''Schützen''. Essi sono particolarmente devoti al culto del [[Sacro Cuore di Gesù]], patrono del [[Tirolo|Tirolo storico]], come da cerimonia del 31 maggio 1796 per gli ''[[Herz-Jesu-Feuer]]''.<ref name="herz">{{Cita web|url=http://www.recuperanti.it/tonina_devozione_66.php|titolo=La devozione al Sacro Cuore di Gesù|cognome=Depaoli|nome=Marco|sito=www.recuperanti.it|accesso=19 ottobre 2016}}</ref> In ricordo del fatto che le antiche compagnie a cui si ispirano avevano una funzione militare di difesa del territorio, gli ''Schützen'' odierni sono dotati di [[Arma cerimoniale|armi da cerimonia]], utilizzate per eseguire salve d'onore. Non essendo naturalmente permesso ad associazioni private di detenere armi autentiche, vengono utilizzati fucili a salve con le canne otturate e [[Sciabola|sciabole]] prive di punta a lama smussata (queste ultime solo per gli "ufficiali").
 
Sono utilizzati fucili [[Mauser Karabiner 98k|Mauser 98K]], residuati bellici delle forze armate della [[Germania nazista]].<ref>{{en}} Robert W. D. Ball, ''Mauser Military Rifles of the World'', F+W Media, Inc., 6 lug 2011 - 400 pagine.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.exordinanza.net/schede/98tedesco.htm|titolo=Mauser kar98k tedesco|sito=www.exordinanza.net|accesso=19 ottobre 2016}}</ref> Quest'ultimo aspetto non ha mancato di suscitare polemiche, sia nel [[Consiglio della Provincia autonoma di Trento|consiglio provinciale di Trento]] che nel [[Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano|consiglio provinciale di Bolzano]], che vertevano appunto sul fatto che tale modello era stato in dotazione alle forze armate della [[Germania nazista]], quindi alla [[Wehrmacht]] e alle [[SS]].<ref>{{Cita web|url=http://www.consiglio.provincia.tn.it/doc/IDAP_369131.pdf?zid=b1b3645b-419a-4d9b-9c89-106c0ca4897a|titolo=Interrogazione "5 stelle"}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_357584.pdf|titolo=Interrogazione "Alto Adige nel cuore"}}</ref> La replica di Tiziano Mellarini e di [[Philipp Achammer]] si pongono in rilievo l'estraneità dell'ente pubblico (province di Trento e Bolzano) all'acquisto, la facile reperibilità di questo modello, il costo relativamente basso, la possibilità di modificarlo secondo la normativa.<ref>{{Cita web|url=http://www.consiglio.provincia.tn.it/doc/IDAP_371425.pdf?zid=b1b3645b-419a-4d9b-9c89-106c0ca4897a|titolo=Risposta di Tiziano Mellarini}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_357119.pdf|titolo=Risposta Achammer}}</ref>
 
=== In Alto Adige ===
Lo storico altoatesino [[Leopold Steurer]] ha evidenziato che tra i promotori della rifondazione vi furono diversi reduci delle forze armate tedesche ([[Wehrmacht]] ed [[SS]]), pluridecorati e con profondi legami col nazismo. A tutt'oggi questi legami non sono mai stati rinnegati.<ref>
{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/altoadige/archivio/altoadige/2009/04/28/AZ4PO_AZ401.html|titolo=«Nazismo, coscienza sporca degli Schützen»|accesso=16 dicembre 2016|data=28 aprile 2009|pubblicazione=[[Alto Adige (quotidiano)|Alto Adige]]|citazione=I padri fondatori degli Schützen, intendo quelli che nel 1958, dopo la guerra, formarono nuovamente la lega provinciale, affondavano le radici nel nazismo. E ne andavano fieri.}}</ref> Sempre secondo Steurer, un simile ambiente fu fertile terreno di crescita per i terroristi sudtirolesi che operarono negli anni '60.<ref>{{cita news|url=http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2010/12/12/news/steurer-sul-nazismo-c-e-l-oblio-2955676|titolo=Steurer: sul nazismo c'è l'oblio|pubblicazione=[[Alto Adige (quotidiano)|Alto Adige]]|data=12 dicembre 2010|accesso=16 dicembre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120106185039/http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2010/12/12/news/steurer-sul-nazismo-c-e-l-oblio-2955676|dataarchivio=6 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/altoadige/archivio/altoadige/2006/12/06/AZ6PO_AZ601.html|titolo=«Schützen sudtirolesi filo-nazi»|pubblicazione=Alto Adige|data=6 dicembre 2006|accesso=16 dicembre 2016}}</ref>
 
Dopo gli attentati dinamitardi della "[[Notte dei fuochi]]" del 1961, il ministro degli interni vietò agli ''Schützen'' di portare uniformi in quanto membri di una associazione "paramilitare": l'operato dello ''Schützenbund'' (l'associazione cui fanno capo gli ''Schützen'') cessò quindi quasi completamente, rimanendo in attività solo 25 compagnie nella [[Bassa Atesina]] e in [[Val d'Isarco]]. Il 26 maggio 1968 lo ''Schützenbund'' fu riavviato sotto la guida di Bruno Hosp con la fondazione di molte nuove compagnie.
 
Gli ''Schützen'' nella Provincia autonoma di Bolzano si battono per la secessione dell'Alto Adige dall'Italia nel nome dell'"autodeterminazione sudtirolese", e si oppongono quindi alla "presenza italiana" in provincia. Svariate sono le posizioni controverse: i terroristi sudtirolesi, appartenenti al "[[Gruppo Stieler]]", al ''[[Befreiungsausschuss Südtirol]]'' e all'organizzazione ''[[Ein Tirol]]'', sono considerati come eroi e patrioti,<ref>{{cita news|url=http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2011/12/08/news/gli-schutzen-celebrano-i-terroristi-via-dall-italia-che-ci-spreme-1.4316815|titolo=Gli Schützen celebrano i terroristi: «Via dall'Italia che ci spreme»|pubblicazione=[[Alto Adige (quotidiano)|Alto Adige]]|data=8 dicembre 2011|accesso=16 dicembre 2016}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/12/08/schuetzen-chiedono-grazia-ex-terroristi_1e9ea56c-ee72-42d2-ab84-96fdaa233e47.html|titolo=Schützen chiedono grazia ex terroristi|pubblicazione=Ansa|data=8 dicembre 2016|accesso=16 dicembre 2016}}</ref> mentre le [[Forze armate italiane]] ([[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]], [[Polizia di Stato|Polizia]] e [[Guardia di Finanza]]) vengono definite "occupanti".
 
L'organizzazione degli ''Schützen'' in Alto Adige è così composta:
* ''Landeskommandant'';
* ''Landeskommandant-Stellvertreter'';
* ''Landeskurat'';
* ''Bezirksmajor,'' ognuno a capo di uno dei 7 ''Bezirke'' (circondari): Bolzano, Bressanone, Burgraviato e val Passiria, val Pusteria, Alta val d'Isarco (''Wipptal''), Bassa Atesina e val Venosta
 
Si hanno un totale di 138 compagnie e due bande musicali, con complessivamente 5.100 membri (fra ''Schützen'', ''Marketenderinnen'' e ''Jungschützen'').<ref>{{Cita news|lingua=de-DE|url=https://schuetzen.com/organisation/ssb/ueber-uns/|titolo=Über uns {{!}} Südtiroler Schützenbund - SSB|pubblicazione=Südtiroler Schützenbund - SSB|accesso=2018-05-14}}</ref>
 
L'attuale comandante degli ''Schützen'' sudtirolesi è Elmar Thaler, succeduto a Paul Bacher nella primavera del 2011.
 
=== In Trentino ===
[[File:Schützenkompaniecastelam.jpg|thumb|284x284px|La ''Schützenkompanie Castelam'' presso il [[castello di Castellano]] il giorno della rifondazione ]]
Gli ''Schützen'' nella [[Provincia autonoma di Trento]] vennero costituiti solo a partire dal 1983, con la compagnia ''"Nikolaus von Firmian"'' a [[Mezzocorona]].<ref name=":0" /> Ulteriori compagnie sono state fondante nel corso degli anni, anche se si tratta di una realtà ancora numericamente limitata rispetto a quella sudtirolese: nel 2017 contavano circa 600 membri (inclusi giovani e ''Marketenderinnen)'' distribuiti su un totale di 26 compagnie.<ref>{{Cita web|url=http://www.wtsb.it/chi-siamo|titolo=chi siamo|sito=Federazione Schützen del Welschtirol|lingua=it|accesso=2018-05-14}}</ref> Le compagnie trentine dispongono anche di una banda musicale (''[[Musikkapelle]] Kalisberg'') inserita nella compagnia di [[Civezzano]].
 
Anche in Trentino gli ''Schützen'' si ripropongono di far rivivere, tramandare e valorizzare la tradizione culturale e storica tirolese, spesso in forte polemica con la popolazione di cultura alpina italiana.
 
Le attività della "Federazione degli Schützen del Tirolo Meridionale" (o ''Welschtiroler Schützenbund'') oltre alle rievocazioni storiche includono anche attività in campo sociale, con la partecipazione ad attività di volontariato e beneficenza.<ref>{{Cita web|url = http://www.accademiamontagna.tn.it/sites/www.accademiamontagna.tn.it/files/compagnie_totale.pdf|titolo =Compagnie Schützen del Trentino |autore = |sito =accademiamontagna.tn.it |editore =Accademia della Montagna del Trentino |formato =pdf |accesso =16 luglio 2017}}</ref> Gli ''Schützen'' sfilano in occasione delle principali ricorrenze religiose cattoliche e storiche, quali la ricorrenza del patrono degli ''Schützen'', [[San Sebastiano]], la processione del [[Venerdì santo]], il ''[[Corpus Domini]]'', [[San Lorenzo]] e il [[Sacro Cuore di Gesù]]. Inoltre ogni anno ricordano i caduti austro-ungarici durante la [[prima guerra mondiale]], celebrando una messa di suffragio presso uno dei cimiteri austro-ungarici presenti in provincia di Trento.
 
Il primo ''Landeskommandant'' degli sizzeri trentini è stato per oltre vent'anni Carlo Cadrobbi, fondatore della compagnia ''"Nikolaus von Firmian"'' di [[Mezzocorona]]. L'attuale comandante provinciale è Enzo Cestari, già capitano della compagnia ''"Roveredo-Rofreit"''.
 
Le compagnie sono attualmente ventisei.<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.wtsb.org/|titolo=Compagnie associate al Welschtiroler Schuetzenbund al 17 ottobre 2016}}</ref>
 
=== Nel bellunese ===
Nel bellunese sono presenti due compagnie: a [[Cortina d'Ampezzo]] e [[Livinallongo del Col di Lana|Livinallongo]].<ref name=":3" />
 
== Controversie ==
Le compagnie di Trento e Bolzano sono state state anche oggetto di controversie e indagini:
* Risultano contatti fra gli ''Schützen'' ed organizzazioni neonaziste. Nel 1987 ad esempio, suscitò scandalo la partecipazione di 50 ''Schützen'' altoatesini al raduno della ''Deutscher Volksunion''.<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/18/al-raduno-nazista-gli-schuetzen-sul-palco.html|titolo=AL RADUNO NAZISTA GLI 'SCHUETZEN' SUL PALCO D'ONORE - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/corrierealpi/archivio/corrierealpi/2006/12/06/BLRPO_BLR15.html|titolo=«Gli Schützen sudtirolesi sono filonazisti» - il Corriere delle Alpi|pubblicazione=Archivio - il Corriere delle Alpi|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/la-mostra-che-celebra-i-terroristi-cimeli-nazisti-e-detonatori-di-bombe-1.206645?utm_medium=migrazione|titolo=La mostra che celebra i terroristi: cimeli nazisti e detonatori di bombe|pubblicazione=Alto Adige|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.bellunopop.it/2015/03/11/i-sereni-aguzzini-dei-partigiani/|titolo=I sereni aguzzini dei partigiani - Bellunopop|pubblicazione=Bellunopop|data=11 marzo 2015|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://secolo-trentino.com/societa/trentino-aldo-rossi-sugli-schutzen-chi-sono-cosa-vogliono/|titolo=Trentino, Aldo Rossi sugli Schützen: "Chi sono? Cosa vogliono?"|pubblicazione=Secolo Trentino|data=28 agosto 2015|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.alexanderlanger.org/it/144/284/print|titolo=Fondazione {{!}} Alexander Langer {{!}} Stiftung|sito=www.alexanderlanger.org|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.questotrentino.it/articolo/10508/cadetti_piumati_sul_sentiero_di_guerra.htm|titolo=Cadetti piumati sul sentiero di guerra|sito=www.questotrentino.it|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.salto.bz/it/article/26052015/proprio-un-bel-modo-di-ricucire-le-ferite|titolo=“Proprio un bel modo di ricucire le ferite”|pubblicazione=Salto.bz|data=26 maggio 2015|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://versounmondonuovo.wordpress.com/tag/schutzen/|titolo=Schützen {{!}} Verso un Mondo Nuovo|sito=versounmondonuovo.wordpress.com|accesso=21 novembre 2017}}</ref>
* Il 17 febbraio 1997 l'ideologo degli ''Schützen'' Peter Paul Rainer assassina [[Christian Waldner]], 37 anni, consigliere regionale, che lo aveva ricattato.<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/08/12/bolzano-condanna-per-ideologo-degli-schuetzen.html|titolo=BOLZANO, CONDANNA PER L'IDEOLOGO DEGLI SCHUETZEN - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=24 novembre 2017}}</ref>
* Nel 2008 un articolo di [[Panorama (rivista)|Panorama]] segnala che nella casa di Gudrun Sprenger Ceolan, moglie del capo degli ''Schützen'' di [[Salorno]], nel corso di una perquisizione furono ritrovati bandiere, busti e altri cimeli [[Adolf Hitler|hitleriani]].<ref>{{cita web|url=http://espresso.repubblica.it/palazzo/2008/10/23/news/pura-razza-sud-tirolo-1.10526|titolo=Pura razza Sud Tirolo|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* In varie occasioni, come nel 2010, gli ''Schützen'' hanno celebrato il terrorismo degli anni '60.<ref>{{Cita news|url=http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/bolzano-gli-sch%C3%BCtzen-celebrano-i-terroristi-sudtirolesi-anche-con-una-mostra-di-memorabilia-1.183822|titolo=Bolzano: gli Schützen celebrano i terroristi sudtirolesi anche con una mostra di memorabilia|pubblicazione=Alto Adige|accesso=20 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/gli-sch%C3%BCtzen-chiedono-la-grazia-per-gli-ex-terroristi-1.412968?utm_medium=migrazione|titolo=Gli Schützen chiedono la grazia per gli ex terroristi|pubblicazione=Alto Adige|accesso=20 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/10/08/ogni-valle-un-commando-cosi-colpiscono-terroristi.html|titolo=OGNI VALLE UN COMMANDO COSI' COLPISCONO I TERRORISTI - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=20 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_03147_16|titolo=INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03147 presentata da BIANCOFIORE MICHAELA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090527}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/durnwalder-onora-i-terroristi-altoatesini.html|titolo=Durnwalder onora i terroristi altoatesini|pubblicazione=ilGiornale.it|accesso=20 novembre 2017}}</ref> Nel 2017 alcuni gruppi altoatesini hanno commemorato il terrorista [[Sepp Kerschbaumer]].<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/trentino/notizie/2017/12/08/schuetzen-chiedono-autodeterminazione_70bc391f-0317-48e9-9e16-69ea2c188440.html|titolo=Schützen chiedono autodeterminazione|data=8 dicembre 2017|accesso=9 dicembre 2017}}</ref>
* Nel settembre 2012 un appartenente alla compagnia di Merano, Kevin Montolli, uccide una prostituta.<ref>{{cita web|url=http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2012/09/10/news/delitto-ai-piani-kevin-andava-sempre-da-lei-ma-mi-deriso-e-l-ho-colpita-1.5672551|titolo=Delitto ai Piani, Kevin andava sempre da lei: «Ma mi ha deriso e l’ho colpita»|accesso=24 marzo 2017}}</ref> In seguito la compagnia nega però l'affiliazione.<ref>{{cita web|url=http://www.welschtirol.eu/attacchi-gratuiti-agli-schutzen/|titolo=Attacchi gratuiti agli Schutzen|accesso=24 marzo 2017}}</ref> Pochi giorni dopo [[Luis Durnwalder]], presidente della Provincia di Bolzano dichiara di voler dimezzare i fondi devoluti fino ad allora dall'ente pubblico.<ref>{{cita web|url=http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2012/09/18/news/durnwalder-taglia-i-soldi-agli-schutzen-1.5716230|titolo=Durnwalder taglia i soldi agli Schützen|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* Nell'ottobre 2013 il referente di [[Civezzano]], Mario Caldonazzi, viene condannato a 8 mesi in seguito al ferimento di due persone a causa di un ordigno.<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2013/10/16/news/condannato-il-capo-schutzen-1.7929506|titolo=Condannato il capo Schützen|accesso=24 marzo 2017}}</ref> Lo stesso Caldonazzi due anni dopo decise di dimettersi descrivendo l'associazione come un luogo dove [...] si punta al folclore, alle braciolate e alle feste della birra [...].<ref>{{cita web|url=http://www.ladige.it/territori/pergine/2015/10/05/amaro-addio-sch-tzen-sono-solo-birra-braciolate-folclore|titolo=Amaro addio agli Schützen «Birra, braciolate e folclore»|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* Nell'agosto 2015 nonostante le proteste delle [[Società degli alpinisti tridentini]] (SAT)<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2015/04/22/news/croci-tirolesi-la-sat-dice-no-1.11288969|titolo=Croci tirolesi, la Sat dice «no»|accesso=24 marzo 2017}}</ref> e la proposta degli [[Alpini]] a una collaborazione per commemorare tutti i caduti<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2015/04/23/news/gli-alpini-agli-schutzen-restaurate-con-noi-le-croci-1.11295333|titolo=Gli Alpini agli Schützen: restaurate con noi le croci|accesso=24 marzo 2017}}</ref> sono state posate 42 croci sui monti della Provincia di Trento<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2015/08/07/news/sui-monti-trentini-le-croci-degli-schutzen-1.11895441|titolo=Sui monti trentini le croci degli Schützen|accesso=24 marzo 2017}}</ref> per ricordare gli ''Standschützen'' caduti durante il primo conflitto mondiale. Il luogo del posizionamento della quasi totalità delle croci è sconosciuto per evitare atti di vandalismo che si sono comunque verificati.<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2016/11/15/news/noriglio-divelta-la-croce-degli-schutzen-il-manufatto-sul-monte-ghello-e-stato-tagliato-alla-base-e-gettata-nel-bosco-denuncia-contro-ignoti-1.14413534|titolo=Monte Ghello, divelta la croce degli Schützen|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* Nel maggio 2016 le compagnie celebrano il centenario della ''[[Battaglia degli Altipiani|Strafexpedition]]'' (Battaglia degli Altipiani)<ref>{{cita web|url=http://www.wtsb.org/index.php?option=com_k2&view=item&id=948:14052016&Itemid=809|titolo=Monte Ghello, 15.05.2016 100°ANNIVERSARIO “Strafexspedition”|accesso=24 marzo 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170325025945/http://www.wtsb.org/index.php?option=com_k2&view=item&id=948:14052016&Itemid=809|dataarchivio=25 marzo 2017}}</ref> con un manifesto riportante un [[Bersaglieri|bersagliere italiano]] colpito a morte.<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2016/05/15/news/gli-schutzen-a-terlago-onorano-la-strafexpedition-1.13482536|titolo=Gli Schützen a Terlago onorano la Strafexpedition|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* Nel giugno 2016, grazie a un'interrogazione di Claudio Cia in consiglio provinciale trentino, si scopre che tra il 2009 e il 2017 le compagnie ''Schützen'' hanno ricevuto oltre 350.000 € di finanziamenti pubblici.<ref>{{cita web|url=http://www.lavocedeltrentino.it/2016/06/14/divise-schuetzen-dalla-provincia-352-mila-euro-negli-ultimi-8-anni/|titolo=Divise Schützen: dalla Provincia 352 mila euro negli ultimi 8 anni|accesso=24 marzo 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.trentotoday.it/politica/trento-contributi-provinciali-a-bande-e-schutzen-per-125-mila-euro.html|titolo=Trento, contributi provinciali a bande e Schützen per 125 mila euro|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* A febbraio 2017 il comandante provinciale trentino Paolo Dalprà e il vice Giuseppe Corona, coinvolti nella vicenda del «Patto elettorale» con il candidato del [[Partito Autonomista Trentino Tirolese|PATT]] [[Lorenzo Baratter]], vengono condannati a 5 mesi e 10 giorni per corruzione elettorale.<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/21/trento-corruzione-elettorale-condannati-presidente-e-vice-degli-schutzen-risarcimento-a-fraccaro-m5s/3405837/|titolo=Trento, corruzione elettorale: condannati presidente e vice degli Schützen. Risarcimento a Fraccaro (M5s)|accesso=16 luglio 2017}}</ref>
 
== Marketenderinnen ==
Il termine "''Marketenderinnen''" (vivandiere) è oggi utilizzato per indicare le donne che accompagnano una banda od associazioni folkloristiche, in Germania meridionale, Austria, Nord dell'Assia e nel Tirolo storico, che possono talvolta portare bevande per i musicisti o gli spettatori. ''Marketenderinnen'' è quindi utilizzato anche per designare i membri femminili delle associazioni di ''Schützen''.
 
Il ruolo delle donne nell'ambito delle associazioni è peraltro oggetto di critiche, per il ruolo subalterno a cui sono relegate.<ref name=":1">{{Cita news|url=http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/il-ruolo-delle-donne-nessuno-semplice-elemento-decorativo-1.472977?utm_medium=migrazione|titolo=Il ruolo delle donne? «Nessuno, semplice elemento decorativo»|pubblicazione=Alto Adige|accesso=21 novembre 2017}}</ref>
 
Come fonti di ispirazione storica per la figura delle "''Marketenderinnen''", gli ''Schützen'' commemorano alcune donne, che peraltro vivandiere non erano. Esempio sono [[Katharina Lanz]] (figura largamente inventata e famosa per la sua supposta partecipazione alla [[battaglia di Spinga]])<ref>{{de}} Gschließer: Lanz Katharina. In: Österreichisches Biographisches Lexikon 1815–1950 (ÖBL). Band 5. Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Wien 1972, p. 21.</ref> e la trentina [[Giuseppina Negrelli]]. Le figure di entrambe sono state ampiamente reinventate, in funzione del loro sfruttamento in chiave patriottica tirolese.<ref name=":2">{{Cita news|url=http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2010/11/25/news/fra-realta-e-leggenda-riscoperte-quattro-eroine-del-tirolo-di-hofer-1.4172657|titolo=Fra realtà e leggenda riscoperte quattro eroine del Tirolo di Hofer - Cronaca - Alto Adige|pubblicazione=Alto Adige|data=25 novembre 2010|accesso=10 ottobre 2017}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Siglinde|cognome=Clementi|titolo=Zwischen Teilnahme und Ausgrenzung: Tirol um 1800 : vier Frauenbiographien|url=https://books.google.it/books?id=HQRGAQAAIAAJ&dq=Zwischen+Teilnahme+und+Ausgrenzung:+Tirol+um+1800+:+vier+Frauenbiographien&hl=it&source=gbs_navlinks_s|data=2010|editore=Universitätsverlag Wagner|lingua=de|ISBN=978-3-7030-0480-3}}</ref>
 
Giuseppina Negrelli aveva combattuto travestita da uomo al comando di un battaglione di Schützen nel Primiero del 1809, ma non venne mai commemorata come un'eroina popolare. Per il Tirolo nazionalista dei primi del Novecento non poteva infatti essere un'italiana una figura da celebrare; per la cultura trentina di stampo irredentistico invece, i concittadini che avevano partecipato alle lotte antinapoleoniche a sostegno degli Asburgo suscitavano imbarazzo e nessun interesse storiografico. Gli odierni Schützen trentini hanno riscoperto la sua figura: se dietro il silenzio di ieri vi era l'imbarazzo davanti a una donna dalla nazionalità "sbagliata", dietro le attuali celebrazioni vi è un "uso strumentale volto a ricostruire l'identità tirolese dei trentini".<ref name=":2" />
 
Una descrizione celebrativa delle "vivandiere" nell'area del Tirolo storico si può trovare nel manoscritto ottocentesco ''Cose avvenute nel Trentino dal 1796 al 1812'' di Giovanni Angelo Ducati (1774-1844), originario di [[Vattaro]] e già funzionario del [[principato vescovile di Trento]]: <blockquote>"''Non ci fu un tempo che possa mettersi a paragone coll'anno 1809… L'Europa intera stupì all'eroico valore (dei Tirolesi) e agli immensi sacrifici recati sull'altare della patria. Non solo gli uomini, ma si distinsero anche le donne. Obbliando il sesso, divisero cogli uomini tutte le fatiche della guerra. Non temevano il lampo delle sciabole, né il luccicare delle baionette… I Tirolesi sapevano del resto vincere, ma non incrudelivano mai contro i feriti e i prigionieri. Davano i primi in cura alle loro donne che seguivano sempre appresso il campo di battaglia, portando viveri ai maschi e ai figli, attendendo a caricare i fucili. Esse medicavano loro le ferite, nel che avevano, come una volta le donne del Medio Evo, qualche esperienza e conoscevano delle erbe medicinali frequenti sui monti e ne spremevano i succhi salutari. Li trattavano alla pari dei loro congiunti e con quella sollecita attenzione che è il distintivo della donna al letto dell'ammalato. I prigionieri venivano distribuiti nelle case dei contadini ed erano ammessi alla loro mensa''".<ref>{{Cita libro|autore=Silvio Ducati|titolo=Trento nel turbine della guerra fra Napoleone e l'Austria, dalla cronaca Cose avvenute nel Trentino dal 1796 al 1812, di Gianangelo Ducati|anno=1991|editore=Publiprint|città=}}</ref></blockquote> In realtà il ruolo della vivandiera così come viene oggi presentata è una figura "inventata di sana pianta" ed è un'invenzione relativamente recente. Risulta che «''Nel 1809 di Marketenderinnen non c'era neppure l'ombra, da ciò deriva una irriducibile ambivalenza nella sua figura. È parte integrante della cultura e della tradizione tirolese, ma dal punto di vista storico non può far valere una grande tradizione''».<ref name=":1" />
 
== Il culto del Sacro Cuore ==
{{Vedi anche|Herz-Jesu-Feuer}}
In ricordo di un voto effettuato dalla sua [[Landstände|Landstande]] (dieta territoriale) nel 1796, il Tirolo è devoto al culto al culto del [[Sacro Cuore di Gesù]]. Le associazioni ''Schützen'' in occasione della ricorrenza sono parte attiva nell'organizzazione dei falò celebrativi: gli ''[[Herz-Jesu-Feuer]]''.<ref name="herz"/>
 
== L'''Alpenregionstreffen'' ==
Ogni due anni si tiene un raduno di tutte le compagnie dell'arco alpino, detto ''Alpenregionstreffen'', ospitato a rotazione in uno dei seguenti territori: [[Provincia autonoma di Trento]], [[Provincia autonoma di Bolzano]], [[Tirolo (Austria)|Tirolo austriaco]], [[Baviera]].
 
* 2008: [[Ohlstadt]] ([[Baviera|D-BY]])
* 2010: [[Fulpmes]] ([[Tirolo (Austria)|A-7]])
* 2012: [[Folgaria]] ([[Provincia autonoma di Trento|I-TN]])
* 2014: [[Villabassa]] ([[Provincia autonoma di Bolzano|I-BZ]])
* 2016: [[Waakirchen]] ([[Baviera|D-BY]])
* 2018: [[Mayrhofen]] ([[Tirolo (Austria)|A-7]])
 
== Schützen ed Alpini ==
[[File:Alpini e Schützen - Rovereto 08.jpg|thumb|Alpini e Schützen sfilano assieme a Rovereto il 12 maggio 2018]]
Nel 2014 gli alpini del Gruppo ANA di Terragnolo<ref>{{Cita web|url =https://www.ana.tn.it/terragnolo/62-229/|titolo =TERRAGNOLO|sito =ana.tn.it|editore = [[A.N.A.]] |accesso = 15 maggio 2018}}</ref>, dopo aver partecipato al recupero e restauro del [[Cimitero austro-ungarico di Geroli]], lo inaugurarono assieme a Schützen e Kaiserjäger. Nel 2015 un documento della sezione A.N.A. di Trento testimonia della volonta degli alpini di collaborare con gli Schützen.<ref>{{Cita web|url =http://www.alpinicaoria.it/pdf/Verbale%20CdS%20%2030-apr-15.pdf|titolo =VERBALE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO |sito =ana.tn.it|editore =[[A.N.A.]]|data =30 Aprile 2015|formato =pdf |accesso = 15 maggio 2018}}</ref>
 
Quando nel 2016 si parlò dell'[[Adunata nazionale degli alpini]] prevista per il 2018 a [[Trento]] gli Schützen reagirono definendola una provocazione,<ref>{{Cita web|url =http://www.ildolomiti.it/cronaca/schutzen-la-politica-invece-di-ricordare-i-propri-morti-occupa-il-tempo-facendo-calcoli|titolo =Gli Schützen ricordano i loro caduti e attaccano gli Alpini: "L'adunata del 2018 è una provocazione" |autore = |wkautore = |sito = ildolomiti.it|editore = il Dolomiti|data =1 novembre 2016|citazione= |accesso = 15 maggio 2018}}</ref> ma già durante il 2017 ci fu un gesto orientato verso una completa riconciliazione, anche se alla cerimonia gli Schützen non furono presenti.<ref>{{Cita web|url =http://corrierealpi.gelocal.it/tempo-libero/2017/06/20/news/l-alpino-bellunese-sepolto-a-rovereto-1.15509562|titolo =L’alpino bellunese sepolto a Rovereto|autore=Walter Musizza |sito =corrierealpi.gelocal.it|editore =GEDI News Network SpA|citazione =«Quelli che un tempo erano nemici oggi condividono gli stessi ideali di libertà, democrazia e pace (Domenico Rossi)|data =20 giugno 2017|formato =|accesso = 15 maggio 2018}}</ref>
Poi, in occasione della 91° Adunata nazionale degli alpini il [[Presidente della Repubblica Italiana]] [[Sergio Mattarella]] ha incontrato il console generale [[Austria|austriaco]], il vicepresidente nazionale della [[Croce Nera d'Austria]] e il comandante della Federazione Schützen trentina.<ref>{{Cita web|url =http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/e-l-adunata-della-pace-italia-e-austria-unite-per-ricordare-tutte-le-vittime-della-grande-guerra-1.1609860|titolo =E' l'Adunata della pace: Italia e Austria unite per ricordare tutte le vittime della Grande Guerra |autore = |wkautore = |sito = giornaletrentino.it|editore = Trentino|data =13 maggio 2018|citazione= |accesso = 13 maggio 2018}}</ref> Il giorno precedente, a [[Rovereto]], alpini e schützen avevano sfilato assieme ed avevano deposto due corone di fiori alla memoria sui monumenti a ricordo dei caduti durante la [[Grande Guerra]].<ref>{{Cita web|url =http://www.ansa.it/trentino/notizie/2018/05/12/alpini-sfilata-con-gli-schuetzen-a-rovereto_c9aa9e95-2c7b-4b2d-b58b-bf844b87af99.html|titolo =Alpini: sfilata con gli Schützen a Rovereto |autore = |wkautore = |sito = ansa.it|editore = ANSA|data =12 maggio 2018|citazione= |accesso = 13 maggio 2018}}</ref>
 
== Gli Schützen in Austria e Baviera ==
{{...}}
 
== Note ==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
== Bibliografia ==
* {{cita web|http://www.gheddopiero.it|Il sito ufficiale}}
* {{cita libro|titolo= Uomini e genti trentine durante le invasioni napoleoniche, 1796-1810|autore= Lorenzo Dalponte|editore= Bernardo Clesio|città= Trento|anno= 1984|cid=L.Dalponte |sbn= IT\ICCU\CFI\0009923}}
* {{cita web|http://www.pime.org/it/|Il sito del Pime}}
* {{cita libro|titolo= Trentino e Tirolo dal 1000 al 1900 : breviario storico dell'autonomia|autore= Gianni Faustini |altri = prefazione di Giorgio Grigolli|editore= Publilux|città= Trento|anno= 1985|cid=G.Faustini |sbn= IT\ICCU\CFI\0237471}}
* {{cita web | 1 = http://www.educazionesviluppo.org/stampa/gheddo.htm | 2 = Intervista 1 a Padre Gheddo | accesso = 15 dicembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071121094900/http://www.educazionesviluppo.org/stampa/gheddo.htm | dataarchivio = 21 novembre 2007 | urlmorto = sì }}
* {{cita libro|titolo= Il Landlibell del 1511 negli archivi trentini |autore= |altri = a cura di Franco Cagol, Silvano Groff, Marco Stenico|editore= Società di studi trentini di scienze storiche|città= Trento|anno= 2011|cid=Cagol.Groff.Stenico|sbn= IT\ICCU\BVE\0566905}}
* {{cita web|http://www.lastrada.it/files/Pensaci_su/004-PSmar02.pdf|Intervista 2 a Padre Gheddo}}
* {{cita libro|titolo= Storia degli Schützen: la difesa territoriale nel Tirolo storico: il ruolo degli Schützen e dei bersaglieri trentino-tirolesi tra Vienna Innsbruck e Trento dalle origini ai nostri giorni |autore= Marius De Biasi|editore= Centro stampa e duplicazioni della Regione autonoma Trentino-Alto Adige|città= Trento|anno= 2012|cid=M.DeBiasi|sbn=}}
* {{cita libro|titolo= La tradizione degli Schützen nella Vallagarina|autore= Marco Ischia|editore= Regione autonoma Trentino-AltoAdige|città= Trento|anno= 2010|cid=M.Ischia|sbn=IT\ICCU\BVE\0560284}}
 
== Voci correlate ==
* [[Tiroler Schützen]]
* [[Landlibell]]
* [[Herz-Jesu-Feuer]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Schützen (Tyrol)}}
 
{{Controllo di autorità}}
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|biografie|Cattolicesimo|politica}}
* {{Treccani|schutzen|v = |accesso =15 maggio 2018 |autore = |volume = |data = |cid =SchutzenETreccani |citazione =organizzazione paramilitare che si ispira ad antichi corpi di tiratori scelti}}
* {{Treccani|schutzen|v =1 |accesso =15 maggio 2018 |autore = |volume = |data = |cid =SchutzenETreccani }}
* {{Cita web|url =https://schuetzen.com/ |titolo =Südtiroler Schützenbund|sito =schuetzen.com|editore =Südtiroler Schützenbund|data = |lingua = de|cid =Süd.Schüt.|citazione = Der Südtiroler Schützenbund, eine Organisation, der die Erhaltung der Heimat, die Traditionspflege und der Väterglaube am Herzen liegen, wie kaum einer anderen|accesso = 15 maggio 2018}}
* {{Cita web|url =http://www.wtsb.it/|titolo =Federazione Schützen del Welschtirol |sito =wtsb.it|editore =Federazione Schützen del Welschtirolcid =F.S.W.|accesso = 15 maggio 2018}}
* {{Cita web|url =https://www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/IlPeriodico_AnniPrecedenti/Documents/Il_Tirolo_e_gli_Sch%C3%BCtzen_Dio_pa_620famiglia.pdf|titolo=Il Tirolo e gli Schützen - Dio, patria e famiglia
|autore = Ten.col. Giovanni Vultaggio|sito =difesa.it|editore =[[Ministero della difesa]]|data =giugno 2003 |lingua =|cid =G.Vultaggio|citazione = le varie compagnie locali decisero di sopravvivere quali associazioni destinate a mantenere vive le tradizioni|accesso = 15 maggio 2018}}
* {{Cita web|url =http://dalpontelorenzo.blogspot.it/2013/01/i-bersaglieri-e-le-vivanderie-tirolesi.html|titolo=I bersaglieri e le vivandiere tirolesi |autore =Lorenzo Dalponte|sito =alpontelorenzo.blogspot.it|editore =|data =giugno 2003 |lingua =|cid =L.Dalponte|citazione =|accesso = 15 maggio 2018}}
* {{Cita web|url =https://docslide.com.br/documents/2013-06-tiroler-schuetzenzeitung.html |titolo =2013 06 Tiroler Schützenzeitung|sito =docslide.com.br |editore =DocSlide |data =giugno 2013 |lingua = de|cid =Schützenzeitung |accesso = 15 maggio 2018}}
*{{cita web|http://www.ilmondodeglischuetzen.it/IT/index.htm|Il mondo degli Schützen}}
 
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