Rita Pavone e Ducato di Curlandia e Semigallia (1918): differenze tra le pagine

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{{Stato storico
una perona.
|nomeCorrente = Ducato di Curlandia e Semigallia
|nomeCompleto = Ducato di Curlandia e Semigallia
|nomeUfficiale = Herzogtum Kurland und Semgallen<br />Kurzemes un Zemgales hercogiste
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|stato precedente = {{Bandiera|DEU 1871-1918}} [[Ober Ost]]
|evento iniziale = [[prima guerra mondiale]]
|fine = 18 novembre [[1918]]
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|stato successivo = [[File:United Baltic Duchy flag.svg|20px|border]] [[Ducato Baltico Unito]]
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}}
Il '''Ducato di Curlandia e Semigallia''' fu uno [[stato fantoccio]] creato dalla [[Germania]] durante la [[Prima guerra mondiale]]. Oggi corrisponderebbe al territorio della moderna [[Lettonia]] e delle regioni di [[Curlandia]] e [[Semigallia]].<ref>Kevin O'Connor, [https://books.google.com/books?id=b3b5nU4bnw4C&dq The History of the Baltic States], pag. 78, {{ISBN|0-313-32355-0}}.</ref>
 
== BiografiaNascita ==
=== Gli esordi ===
Rita nasce e vive i suoi primi anni in via Malta 43, nel quartiere [[Borgo San Paolo]] di [[Torino]]<ref>{{Cita web |url=http://ilmanifesto.info/rita-pavone-irresistibile-zanzara/ |titolo=ilanifesto.info-Rita Pavone |accesso=28 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140811060047/http://ilmanifesto.info/rita-pavone-irresistibile-zanzara/ |dataarchivio=11 agosto 2014 |urlmorto=sì }}</ref>. La famiglia di origine era composta dal padre Giovanni Pavone, un operaio della [[Fiat Mirafiori]] di origini [[sicilia]]ne ([[Asti]], [[1912]] – [[Torino]], 20 marzo [[1990]]) la madre Maria, casalinga di origini [[Ferrara|ferraresi]], e i fratelli Piero, Carlo e Cicco.<br />
Rita, terzogenita dei quattro, si iscrive alla prima liceo dell'istituto statale Santorre di Santarosa ma, nell'inverno 1959-60, la famiglia si trasferisce in un altro quartiere, presso le case operaie della [[Fiat Mirafiori|Fiat]] di via Chiala 19, alle "Basse" di [[Mirafiori Sud]].<br />
Nello stesso periodo, appoggiata e incoraggiata dal padre Giovanni, debutta al [[Teatro Vittorio Alfieri (Torino)|Teatro Alfieri]] di [[Torino]] in uno spettacolo per ragazzini dal titolo ''[[Telefoniade]]'', e realizzato dall'allora nazionale società telefonica [[Stipel]]<ref>"In scena stasera all'Alfieri la rivista della Stipel", pubblicato su ''[[La Stampa]]'' del 1º dicembre 1959, n. 285, p. 2</ref>. È quella la prima volta che Rita si esibisce davanti ad un pubblico vero e non composto da parenti e familiari, e lo fa in due uscite: nel primo tempo, truccata da ragazza di colore e con addosso un frac di raso nero nella interpretazione di ''[[Swanee]]'', brano reso famoso dal grande cantante statunitense [[Al Jolson]]; poi, nel secondo tempo, nei panni di un'inglesina in visita alla Città Eterna cantando il brano di [[Renato Rascel]], ''[[Arrivederci Roma (brano musicale)|Arrivederci Roma]]''. Tra la fine del [[1959]] e l'inizio del [[1961]] si fa notare esibendosi prima in feste studentesche, poi in alcuni locali torinesi, come l'Apollo Danze<ref>''[[La Stampa]]'' del 5 dicembre 1959, n. 289, p. 4</ref>", "La Serenella<ref name="ReferenceA">''[[La Stampa]]'' del 30 gennaio 1960, n. 26, p. 4</ref>", "La Perla<ref>''La Stampa'' del 29 aprile 1961, n. 102, p. 4</ref>", l'"Hollywood Dance<ref>''La Stampa'' del 19 novembre 1960, n. 277, p. 4</ref>" o il "Principe", guadagnandosi il soprannome di "[[Paul Anka]] in gonnella" grazie alla scelta di un repertorio che prediligeva proprio i brani del famoso cantante canadese<ref name="ReferenceA"/>.<br />
La vita torinese tuttavia è molto intensa: la giovane Rita deve aiutare economicamente la famiglia con lavori saltuari presso una camiceria e, allo scopo di ottenere un diploma, s'iscrive anche a dei corsi festivi dell'Istituto Tecnico Commerciale; i disumani orari di lavoro però, non le consentiranno di proseguire gli studi. Il talento artistico invece, la renderà celebre fino al punto di partecipare alla prima edizione del [[Festival degli sconosciuti]] di [[Ariccia]] ([[Roma]]) nel [[1962]], che vince interpretando ''[[Moliendo café (album)|Moliendo Café]]'' e altri brani del repertorio di [[Mina (cantante)|Mina]]. Il ''patron'' della manifestazione del Festival è il cantante [[Teddy Reno]], che diviene immediatamente il suo [[pigmalione]]. Sei anni dopo, i due si sposeranno in [[Svizzera]], dopo una serie di polemiche a causa della notevole differenza d'età tra i due e soprattutto per il fatto che all'epoca Teddy Reno era già sposato civilmente e con un figlio avuto dalla prima moglie [[Vania Protti]]. Con Teddy, Rita avrà due figli, Alessandro ([[1969]]) e Giorgio ([[1974]]). Insieme, risiederanno in [[Svizzera]] a partire dal [[1968]].<br />
Quella vittoria ad Ariccia nel [[1962]] le procurerà un provino con l'[[RCA Italiana]] e le farà ottenere immediatamente un contratto discografico, che la consacrerà al grande pubblico negli anni a seguire<ref>[[Gianfranco Manfredi]], ''La strage delle innocenti'', [[Lato Side]], [[Roma]], 1982; p. 30</ref>.
 
[[Guglielmo II di Germania]] proclamò la nascita del Ducato, come [[vassallo]] tedesco, scrivendo l'8 marzo del [[1918]] al ''[[Landesrat]]'' di [[Curlandia]] (in [[Lingua tedesca|tedesco]]):
=== Il successo ===
[[File:Pavoneburrasca.jpg|thumb|upright=1.2|Rita Pavone ne ''[[Il giornalino di Gian Burrasca (miniserie televisiva)|Il giornalino di Gian Burrasca]]'', 1964]]
[[File:Disco 45 giri - Musei del cibo - Pomodoro - 251.jpg|thumb|Viva la pappa col pomodoro - Disco 45 giri]]
Dal [[1963]], Rita raggiunge un'incredibile popolarità nazionale e internazionale: già nei primi mesi dell'anno le vendite dei suoi dischi superano il milione di copie vendute.<ref>Gigi Ghirotti, "Ha venduto oltre un milione di dischi Rita Pavone", ''La Stampa'', 12 aprile 1963, p. 5</ref> Escono, uno dietro l'altro, alcuni singoli di enorme successo: ''[[La partita di pallone/Amore twist|La partita di pallone]]'', che il 16 febbraio [[1963]] arriva al primo posto in ''hit-parade'' per due settimane,<ref>{{cita web|sito=HitParadeItalia|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_weeks/63/hp630216.htm|accesso=27 febbraio 2016|titolo=La partita di pallone}}</ref> e ''[[Hully gully in 10/Sul cucuzzolo|Sul cucuzzolo]]'' (scritte da [[Edoardo Vianello]]); ''[[Alla mia età;|Alla mia età]]''; ''Come te non c'è nessuno'', che dal successivo 2 marzo resta in vetta per 9 settimane;<ref>{{cita web|sito=HitParadeItalia|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_weeks/63/hp630302.htm|accesso=27 febbraio 2016|titolo=''Come te non c'è nessuno''}}</ref> ''Il ballo del mattone'', che l'8 giugno 1963 arriva prima restandoci per tre settimane<ref>{{cita web|sito=HitParadeItalia|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_weeks/63/hp630608.htm|accesso=27 febbraio 2016|titolo=''Il ballo del mattone''}}</ref>; ''Cuore'', versione italiana della ''hit'' statunitense scritta da Barry Mann e Cynthia Weil ed interpretata da [[Wayne Newton]]: ''Heart (I Hear Your Beating)'', che il 6 luglio 1963 arriva prima per 9 settimane;<ref>{{cita web|sito=HitParadeItalia|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_weeks/63/hp630706.htm|accesso=27 febbraio 2016|titolo=''Cuore''}}</ref> ''Non è facile avere 18 anni'', che arriva prima il 25 gennaio [[1964]] per due settimane<ref>{{cita web|sito=HitParadeItalia|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_weeks/64/hp640125.htm|accesso=27 febbraio 2016|titolo=''Non è facile avere 18 anni''}}</ref>; ''Datemi un martello'' (adattamento italiano di [[Sergio Bardotti]] di ''[[If I Had a Hammer]]'').
 
:''Wir Wilhelm, von Gottes Gnaden Deutscher Kaiser, König von Preusen u. beauftragen hiermit Unseren Reichskanzler, der Grafen von Hertling, dem Kurländischen Landesrat zu erklären, daß Wir auf den Uns durch seine Vertreter übermittelten Wunsch und auf den Bericht Unseres Reichskanzler im Namen des Deutschen Reiches das Herzogtum Kurland als freies und selbständiges Staatswesen anerkennen und bereit sind, im Namen des Deutschen Reiches diejenige Staatsverträge mit Kurland abzuschließen, die eine enge wirtschaftliche und militärische Verbindung beider Länder gewährletsten. Gleichzeitig beauftragen Wir Unseren Reichskanzler, den Abschluß dieser Verträge vorzubereiten. Urkundlich haben Wir diesen Auftrag Allerhöchst Selbat vollzogen und mit Unserem Kaiserlichen Insiegel versehen lassen.''
Nel [[1964]] interpreta lo sceneggiato televisivo ''[[Il giornalino di Gian Burrasca (miniserie televisiva)|Il giornalino di Gian Burrasca]]'', tratto dal celebre romanzo per ragazzi di [[Vamba]] e diretto da [[Lina Wertmüller]], con musiche di [[Nino Rota]] orchestrate da [[Luis Bacalov]]. Sigla di questo autentico ''cult'' televisivo è il brano ''Viva la pappa col pomodoro'', la cui registrazione si avvarrà dello ''zither'' di [[Anton Karas]]. Questa canzone verrà incisa dalla Pavone in molte lingue: ''The Man Who Makes The Music'' nel Regno Unito, ''Ich frage meinen Papa'' in [[Germania]] e ''Qué ricas son la papas'' in [[Spagna]] e nei paesi di lingua spagnola.
::''Gegeben ................ , den 15. März 1918''
::''Wilhelm''
::''Graf von Hertling.''
 
(Noi, Wilhelm, per grazia di Dio Imperatore Tedesco, Re di Prussia, ecc, con la presente ordiniamo al Nostro Cancelliere del Reich, il Conte von Hertling, di informare il Governo di Curlandia, che, su desiderio comunicato a Noi dal suo ambasciatore, e sul rapporto del Nostro Cancelliere del Reich, in nome dell'Impero tedesco, riconosciamo il Ducato di Curlandia come uno Stato libero ed indipendente; in nome dell'Impero tedesco, di negoziare tali trattati con la Curlandia che garantirà una stretta relazione economica e militare tra entrambe le terre. Allo stesso tempo, Noi ordiniamo al Nostro Cancelliere del Reich di prepararsi per la negoziazione di questi trattati. La Nostra Maestà ha ordinato che questo ordine deve essere documentato, e apposto con il Nostro sigillo imperiale.
Sempre nello stesso anno, la sua popolarità meritò le attenzioni di [[Umberto Eco]] nel suo saggio intitolato ''Apocalittici e Integrati''. Nel [[1965]] vince il [[Cantagiro]] con ''Lui''.
Seguono numerose altre ''hit'' a 45 giri: ''Solo tu'', ''Stasera con te'', sigla del programma televisivo ''Stasera Rita'' per la regia di [[Antonello Falqui]], ''Plip'', che il 25 dicembre 1965 arriva prima per tre settimane, ''Qui ritornerà'', che il 18 giugno [[1966]] arriva in prima posizione, ''Il geghegé'', altra sigla delle cinque puntate che la videro protagonista a ''[[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]]'' del [[1966]], ''Fortissimo'', ''La zanzara'', ''Gira gira'', ''Questo nostro amore''.
 
Dato a [...], il 15 marzo 1918
In questi anni, è protagonista anche di alcune pellicole cinematografiche appartenente al filone successivamente chiamato dei [[musicarelli]]: film dagli incassi miliardari furono ''[[Rita, la figlia americana]]'' ([[1965]]) con [[Totò]] e la regia di [[Piero Vivarelli]]; ''[[Rita la zanzara]]'' ([[1966]]) con [[Giancarlo Giannini]] e la regia di [[Lina Wertmüller]]; ''[[Non stuzzicate la zanzara]]'' ([[1967]]), con [[Giancarlo Giannini]] e [[Giulietta Masina]], sempre per la regia di [[Lina Wertmüller]]. Nel 1967, Rita Pavone vince il ''[[Cantagiro]]'' con ''Questo nostro amore'', scritto da [[Luis Bacalov]] e [[Lina Wertmüller]] e tema del film ''Non stuzzicate la Zanzara''. Nel [[1967]] escono ''[[Little Rita nel West]]'' (con 33 giri omonimo per la RCA), film con [[Terence Hill]] e la regia di [[Ferdinando Baldi]], e ''[[La feldmarescialla]]'', sempre con [[Terence Hill]] e la regia di [[Steno]].
 
[firmato] Wilhelm
=== I successi all'estero ===
Sfolgorante è stata la popolarità di Rita Pavone a livello internazionale. Si può giustamente definirla la capostipite di una strada percorsa oggi da molti nostri artisti italiani, [[Laura Pausini|Pausini]] in testa. Molte sono le etichette per le quali Rita incide: [[Decca]] nel [[Regno Unito]]; [[Teldec]] e [[Polydor]] in [[Germania]]; [[Barclay]], [[RCA Italiana|RCA]] e [[Phonogram]] in [[Francia]] e infine, [[RCA Victor]] per gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Giappone]] e tutto il [[Sud America]]. Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] è stata cinque volte ospite della trasmissione ''[[Ed Sullivan Show]]'' ([[CBS]]), trasmesso ''live'' da costa a costa. In una puntata Rita Pavone vi appare sul cartellone quale terzo nome dopo [[Duke Ellington]] ed [[Ella Fitzgerald]]. Seguono altri spettacoli televisivi come ''[[Hullabaloo (programma televisivo)|Hullabaloo]]'' e ''[[Shindig]]'', che la vedono agire sul palco insieme a nomi mitici dello spettacolo mondiale quali: [[The Beach Boys]], [[Marianne Faithfull]], [[Orson Welles]], [[The Animals]] e [[The Supremes]].
 
Conte von Hertling).
La RCA Victor Americana pubblicherà tre Album di Rita Pavone distribuiti nel mondo intero: ''[[The International Teen-Age Sensation]]'', il cui singolo, ''Remember Me'' resterà per 10 settimane nelle classifiche Hot 100 di ''[[Cashbox]]'' e di ''[[Billboard]]'', le bibbie della musica mondiale, arrivando alla 26ª posizione della classifica; segue il 33 giri ''Small Wonder'', entrambi incisi negli Studi della RCA Victor a New York, e infine ''Rita Pavone'', registrato interamente a [[Nashville]], il cui produttore è il grande chitarrista [[Chet Atkins]]. In quell'occasione Rita Pavone si avvarrà di musicisti come [[Floyd Cramer]], [[Al Hirt]] e il coro di [[Anita Kerr]], quest'ultimo presente in moltissimi dischi di [[Elvis Presley]] (durante il lungo soggiorno, Rita avrà modo di conoscere personalmente Elvis e [[Brenda Lee]], due suoi grandi idoli). Presley le regalerà in ricordo un suo ritratto con dedica.
 
== La fine ==
Grazie a questo personale successo, il 20 marzo [[1965]], Rita Pavone si esibirà per la prima volta in concerto a New York nella [[Carnegie Hall]], e per l'occasione a presentarla sarà Ed Sullivan in persona, in un teatro strapieno di fan super entusiasti, come scrive a tal proposito, in un articolo, il quotidiano ''[[Herald Tribune]]'' recensendo il concerto. Nel Regno Unito nel [[1966]] il singolo ''Heart'', nell'originale lingua inglese, regalerà a Rita Pavone un 12º posto nelle classifiche britanniche e una permanenza di nove settimane. Altro ottimo posizionamento, 14º posto, le verrà da ''You Only You'' nel [[1967]] - versione in inglese della italianissima ''[[Stasera con te/Solo tu|Solo tu]]'', firmata originalmente da Bacalov e [[Lina Wertmüller]], ma che in inglese si avvale della brillante penna di [[Norman Newell]], che firmò ''More'' di [[Riz Ortolani]]. Numerosi anche nel Regno Unito i programmi televisivi che la vedranno in scena con [[Tom Jones (cantante)|Tom Jones]], [[Cilla Black]] e [[Donovan]].
 
Il [[Ducato Baltico Unito]] fu nominalmente riconosciuto, con il [[Trattato di Brest-Litovsk]], come [[stato sovrano]] dal [[Kaiser]] solo il 22 settembre del [[1918]], sei mesi dopo l'uscita dell'[[Impero Russo]] dalla [[Prima guerra mondiale]], travolto dalla [[Rivoluzione Russa]]. Ma alla fine della [[Grande Guerra]], il Ducato fu soppresso ed incorporato nel nuovo stato della [[Lettonia]].
Inoltre, sempre nel 1967, negli studi televisivi londinesi della BBC, verrà realizzato un intero ''special'' sulla Pavone dal titolo ''Segni personali: lentiggini'', con ospite d'onore il gruppo degli [[Herman Hermits]]. Per l'occasione, Rita Pavone verrà accompagnata dal gruppo dei [[Collettoni]]. Enorme è la discografia di 45 giri e album che vedono presente Rita Pavone nel mercato in [[lingua tedesca]] e, spessissimo, tra le prime dieci canzoni più vendute. È del [[1964]] il suo primo 45 giri di successo in lingua tedesca: ''Wenn ich ein Junge wär''', questo è il titolo che porta Rita Pavone in vetta alle classifiche tedesche con mezzo milione di copie vendute (negli anni settanta [[Nina Hagen]] riproporrà il brano in una reinterpretazione pedissequa all'originale che presenterà spessissimo nei suoi concerti).
 
==Note==
Altro primo posto per Rita Pavone verrà nel [[1969]] con ''[[Arrivederci Hans]]'' (800.000 copie vendute solo in Germania). Per non parlare poi della popolarità della Pavone in Argentina, Brasile, Spagna e Giappone, la cui discografia è molto ampia. In Francia, dopo un fortunato ma piccolo approccio datato 1963 con ''Coeur'', 45 giri EP prodotto dalla Barclay, e con il brano ''Clementine Cherie'' che sarà il tema principale del film francese omonimo, ''starring'' [[Philippe Noiret]], Rita Pavone sale finalmente sul podio delle classifiche francesi nel [[1972]] piazzandosi al 2º posto dei dischi più venduti con ''Bonjour la France'' ("La suggestione"), brano scritto per lei da [[Claudio Baglioni]] che le fa vendere 650.000 copie solo in Francia e le apre, per un mese intero, le porte magiche del grande teatro [[Olympia (teatro)|Olympia]] di Parigi.
<references />
 
=== IlVoci declinocorrelate in Italia ===
* [[Ducato Baltico Unito]]
Dopo cinque anni di straordinaria popolarità, nel [[1968]] il matrimonio assai discusso con [[Teddy Reno]] sembra avere un effetto destabilizzante per la sua carriera: un personaggio rassicurante come quello della simpatica ''[[teen-ager]]'' che aveva portato al successo Rita Pavone, agli occhi del pubblico entrava ora in contrasto con la sua scelta di unirsi in matrimonio a un uomo molto più anziano di lei e, soprattutto, già sposato e con un figlio. Ad acuire quest'improvvisa inimicizia tra la Pavone e il suo pubblico fu anche il morboso interesse della stampa scandalistica, che si accanì su alcune vicissitudini familiari legate alla separazione fra i genitori della cantante. Ciò nonostante, malgrado il clima non fosse dei più sereni, dopo aver lasciato la RCA, Rita Pavone firmò un contratto milionario con la [[Dischi Ricordi|''Ricordi'']], fondando l'etichetta ''Ritaland'', attraverso la quale incise alcune canzoni per bambini che, però, passarono quasi del tutto inosservate.
* [[Ducato di Curlandia e Semigallia]] ([[1562]]–[[1795]])
 
* [[Curlandia]]
In seguito incise, invece, altri tre singoli per un pubblico più adulto; ''[[Pippo non lo sa]]'', famoso brano di [[Gorni Kramer]], che è la sigla per un programma pomeridiano per ragazzi e altri due dischi, ''Il mondo nelle mani'' e ''Nella mia stanza'', che non riescono comunque a riportarla nelle zone alte della ''hit-parade'' italiana, anche se nello stesso periodo ottiene invece una grossa popolarità in Sud America. Nel [[1969]] partecipa per la prima volta al [[Festival di Sanremo 1969|Festival di Sanremo]] con la canzone ''Zucchero'', ma si classifica solamente al 13º posto. Nel complesso, l'intero periodo trascorso alla Ricordi si rivelerà del tutto fallimentare: non vende il singolo estivo ''Per tutta la vita'' (un vecchio successo anni cinquanta), uscito quasi in contemporanea con la nascita del suo primogenito Alessandro, e neppure ''Dimmi ciao bambino'', traduzione di un brano tedesco che la Pavone porta alla ''[[Canzonissima 1969|Canzonissima]]'' di quell'anno, venendo prontamente eliminata. [[Sandra Mondaini]], nel ''cast'' di quell'edizione, ne realizza una non troppo benevola parodia.
* [[Estonia]]
 
* [[Livonia]]
In seguito anche alle diverse querele presentate dalla cantante e da [[Teddy Reno]] nei confronti della ''[[Rai]]'' (non gradirono l'imitazione di [[Alighiero Noschese]] a ''[[Doppia coppia (programma televisivo)|Doppia coppia]]''), diminuirono drasticamente anche le apparizioni della Pavone sul piccolo schermo, con ovvi effetti sulla sua popolarità già in fase calante. L'anno successivo, la [[Dischi Ricordi|Ricordi]] avrebbe voluto imporle una nuova partecipazione a [[Festival di Sanremo|Sanremo]], ma lei si rifiutò, tornando alla casa discografica che l'aveva lanciata diversi anni prima: la [[RCA Italiana|RCA]]. In quel momento le quotazioni della cantante erano al minimo, motivo per cui, rispetto al precedente, il nuovo contratto con la sua «storica» etichetta non era, per la Pavone, altrettanto vantaggioso dal punto di vista economico. Inoltre, la RCA la mandò ugualmente a [[Festival di Sanremo 1970|Sanremo]] col brano (da lei mai apprezzato) ''Ahi ahi ragazzo!'', che ottenne comunque un certo successo discografico in [[Spagna]] e in altri paesi di lingua [[iberica]].
* [[Ober Ost]]
 
* [[Prima guerra mondiale]]
=== Gli anni settanta ===
* [[Semigallia]]
Dopo alcuni mesi di silenzio, in cui i discografici cercarono nuove strategie per un suo rilancio, la cantante sembrò riprendere finalmente quota partecipando a ''[[Canzonissima 1970|Canzonissima]]'', dove presentò con successo due ''[[cover]]'': ''Stai con me'' (''Stand by me'') e ''Finalmente libera'' (''Free again''), quest'ultima tratta dal repertorio di [[Barbra Streisand]].
* [[Storia dell'Estonia]]
 
* [[Storia della Lettonia]]
Nel [[1971]] intraprende la strada della canzone d'autore incidendo ''Se casomai...'' (presentata al Disco per l'estate) e ''La suggestione'', firmate da un giovanissimo e misconosciuto [[Claudio Baglioni]]. Torna in TV con lo ''special'' ''Ciao Rita'', dove la Pavone, oltre che cantante, è anche ballerina, imitatrice e presentatrice. Lo ''show'' ottiene un ottimo successo di ascolto. Partecipa nuovamente a ''[[Canzonissima 1971|Canzonissima]]'', dove la spunta su [[Ombretta Colli]], [[Milva]] e [[Dalida]], riproponendo con successo ''La suggestione'', unitamente alla storica ''hit'' ''Cuore'' (in una nuova versione): in semi-finale presenta ''Lasciati andare a sognare'', viene però sconfitta da [[Iva Zanicchi]] e [[Rosanna Fratello]].
 
Nel [[1972]] ritorna a [[Festival di Sanremo 1972|Sanremo]] con la raffinata ''Amici mai'', ma anche qui non riesce ad accedere alla finale. Solo pochi giorni dopo, però, grazie alla partecipazione allo ''show'' televisivo di Guy Lux con ''Bonjour la France'' (versione francese de ''La suggestione''), la Pavone ottiene un grosso e inaspettato successo discografico proprio in [[Francia]], dove giunge al 2º posto in ''hit-parade''. Subito dopo si esibisce, trionfando, all'Olympia di [[Parigi]], dove altri cantanti italiani avevano in passato fallito. Oltralpe, riscuotono un'ottima accoglienza anche le sue personali versioni in francese di ''[[Montagne verdi]]'', di [[Marcella Bella]], e ''[[Questo piccolo grande amore (brano musicale)|Questo piccolo grande amore]]'', di [[Claudio Baglioni]].
 
Nel [[1973]] ritorna al ''[[Un disco per l'estate|Disco per l'estate]]'', presentando ancora un brano di Baglioni: ''L'amore è un poco matto'', che non solleva l'interesse del pubblico. L'anno dopo, pur incidendo parecchio materiale, non viene pubblicato dalla RCA alcunché. Nel frattempo, nel maggio [[1974]], nasce il suo secondogenito Giorgio.
 
Nel [[1975]] esce un album di ''[[cover]]'' [[anni 1960|anni sessanta]] intitolato ''Rita per tutti'' (originariamente l'album aveva per titolo ''Rita in discoteca''), in cui la cantante interpreta alla sua maniera e con ritmiche differenti dalle versioni originali, classici come ''[[Io che amo solo te (Sergio Endrigo)|Io che amo solo te]]'' di [[Sergio Endrigo]] e ''[[Sapore di sale]]'' di [[Gino Paoli]], con gli arrangiamenti di [[Victor Bach]]. L'album divenne un grande successo in [[Brasile]], dove ''Io che amo solo te'' viene scelta come sigla di una famosa ''[[telenovela]]''.
 
Significativa risulta anche la sua attività di attrice teatrale: sempre nel [[1975]], insieme ad [[Erminio Macario]], recita nello spettacolo intitolato ''Due sul pianerottolo'' (che l'anno dopo diventò anche un [[due sul pianerottolo|film]] diretto da [[Mario Amendola]]); successivamente fu al fianco di [[Carlo Dapporto]] in ''Risate in salotto''.
 
Nel [[1976]] promuove il singolo ''...E zitto zitto'', presentato al [[Festival di Sanremo 1976|Festival di Sanremo]], dove quell'anno partecipa come ospite.
 
Nel [[1977]], la Pavone ritorna nelle zone alte della ''[[hit-parade]]'' con ''My name is Potato'', che diventerà la sigla del suo nuovo ''show'' televisivo ''[[Rita: e io|Rita e io]]'', con [[Carlo Dapporto]]: la sigla, a metà tra il ''[[cartoon]]'' e il ''[[videoclip]]'', è del grande [[Bruno Bozzetto]]. ''Rita ed Io'' sarà anche il titolo dell'omonimo LP di quell'anno. Il successo si ripeté con ''Paperita'', brano dedicato al mondo dell'infanzia e sigla del programma ''[[Buonasera con...|Buonasera con... Rita al circo]]''.
 
Nel [[1978]], torna in teatro assieme al grande attore milanese [[Piero Mazzarella]], portando sulle scene ''Quel diavolo di Santarellina''. Nello stesso anno, interpreta la sigla del film ''[[Heidi (film 1965)|Heidi-di]]'', scritta da [[Umberto Napolitano]], sulla musica di [[Giuni Russo]] e [[Maria Antonietta Sisini]].
 
Nel [[1979]] incide un singolo [[Disco music|disco]]: ''Blame It On The Boogie'', ''[[cover]]'' dei ''[[The Jackson 5|Jacksons]]'', da lei interpretata con l'Anonima Ragazzi, un gruppo di giovani cantanti e ballerini che per un paio d'anni seguiranno la Pavone nella sua attività. ''Rita & l'Anonima Ragazzi'' sarà anche il titolo del suo nuovo ''long-playing'', nel quale compare anche la collaborazione con la cantautrice [[Giuni Russo]], che scriverà il brano ''Il mondo dei ragazzi''.
 
{{cn|Il decennio si concluse con la firma di un contratto di conduzione televisiva per uno ''show'' in onda in prima serata sul secondo canale, dal titolo ''[[Che combinazione]]'' ma, la susseguente amara scoperta della co-conduzione con [[Gianni Cavina]] rende decisamente nervoso il lavoro della Pavone, che in qualche modo è costretta a difendere di volta in volta il proprio spazio, nonostante lo spettacolo preveda contrattualmente Rita Pavone quale sola conduttrice (con la "partecipazione" di Cavina). Nel suo libro autobiografico intitolato ''Nel mio piccolo'' (pubblicato nel [[1995]] da [[Sperling & Kupfer]]), che le farà riscuotere ottime critiche, nonché il Premio "Tuscania Opera Prima", la cantante rivelerà le ragioni politiche che si celavano dietro la presenza piuttosto "ingombrante" dell'attore bolognese all'interno del suo ''[[show]]''. Ciononostante, ''Che combinazione'' andrà in onda fino alla fine del gennaio 1980, con una media di 12 milioni di spettatori per puntata. Della Pavone sono ovviamente sia la sigla iniziale (''Mettiti con me''), che quella finale (''Prendimi''), entrambe incluse nel suo ultimo album inciso per la RCA: ''R.P. 80''. Un periodo, quest'ultimo, più che discreto per la popolarità della cantante, che però è destinata a rimanere assai lontana dagli irripetibili fasti raggiunti negli anni sessanta.}}
 
=== Gli anni ottanta ===
Nel [[1981]], insieme al marito [[Teddy Reno]], presenta per la prima volta in teatro il duo comico [[Zuzzurro e Gaspare]], ottenendo strepitose critiche personali. Negli anni ottanta, la Pavone intensifica la sua attività di cantautrice cominciata con l'album ''Rita e l'Anonima Ragazzi'', firmando interi lavori come ''Dimensione donna'' ([[1985]]), da cui è tratta ''Finito'', canzone che diviene un grande successo in seguito all'inserimento come sigla della ''soap-opera'' ''Sassaricando'' della brasiliana [[TV Globo]].
 
Nel [[1987]] scrive con l'americana Carolain il singolo ''La valigia''. Nello stesso anno viene pubblicato l'album ''Rita Special'', che include un altro brano nato dalla collaborazione artistica con [[Giuni Russo]], [[Maria Antonietta Sisini]] e [[Cristiano Malgioglio]], ''Triangolo d'amore'', scritto nel [[1977]].
 
Nel tardo [[1989]], dopo la delusione seguita alla bocciatura al [[Festival di Sanremo 1989|Festival di Sanremo]] di quell'anno, esce il suo ultimo album di inediti, ''Gemma e le altre''. Il disco, con musiche di Carolain e testi della stessa Rita Pavone, vede l'artista anche nel ruolo di arrangiatrice (sempre insieme alla Carolain), ed è incentrato su tematiche sentimentali interamente declinate al femminile. Nel brano ''Gemma'', incentrato sull'omosessualità femminile, la Pavone si avvalse dell'aiuto, per un verso del [[ritornello]], dell'amico [[Dario Gay]].
 
=== Gli anni novanta ===
Nel [[1991]] partecipa anche all'album di [[Cristiano Malgioglio]] intitolato ''[[Amiche (Cristiano Malgioglio)|Amiche]],'' insieme a [[Milva]], [[Sylvie Vartan]] ed altre artiste.
 
Nel [[1995]], al [[Teatro romano di Verona|Teatro Romano di Verona]], è Maria ne ''[[La dodicesima notte]]'' di [[William Shakespeare]], con [[Franco Branciaroli]], [[Renzo Montagnani]], [[Pino Micol]] e [[Marco Sciaccaluga]]: è la prima volta che la Pavone si esibisce nel repertorio classico, ottenendo uno straordinario consenso di critica.
 
Nel [[1999]] veste i panni di Gelsomina ne ''La strada'' (in coppia con [[Fabio Testi]]), lavoro tratto dall'[[La strada|omonimo film]] di [[Federico Fellini]] con la sceneggiatura di [[Tullio Pinelli]] e di [[Ennio Flaiano]], per la regia di Filippo Crivelli, i costumi di Danilo Donati e le musiche di [[Nino Rota]]. Per l'occasione, il premio Oscar [[Luis Bacalov]], compone l'inedito ''Che senso ha'', con testo della stessa Pavone.
 
=== Gli anni duemila ===
Nel giugno del [[2000]] e del [[2001]] fu tra i protagonisti, su ''[[Canale 5]]'', del varietà musicale in prima serata intitolato ''[[I ragazzi irresistibili (programma televisivo)|I ragazzi irresistibili]]'', insieme con [[Maurizio Vandelli (cantante)|Maurizio Vandelli]], [[Adriano Pappalardo]] e [[Little Tony]], con i quali celebrò alcuni dei più importanti brani entrati nella storia della musica leggera dagli [[anni 1960|anni sessanta]] in poi. Molte furono le «chicche» musicali presentate da Rita Pavone, e molti i duetti di successo, tra i quali è da rimarcare quello con [[Bruno Lauzi]] e quello con [[José Feliciano]].<ref>{{Cita|Baroni|p. 377.}}</ref>
 
Il 1º gennaio [[2006]] alle ore 1:10, durante la trasmissione di [[Rai Uno]] ''[[L'anno che verrà (programma televisivo)|L'anno che verrà]]'', che ha scandito l'avvicinarsi del Capodanno, ha reso ufficiale la scelta di ritirarsi a vita privata dopo aver cantato per l'ultima volta in pubblico. Nel marzo del [[2006]] si è candidata alle elezioni per il [[Senato]], Circoscrizione Estero (infatti, come [[Mina (cantante)|Mina]], anche Rita Pavone risiede con la famiglia in [[Svizzera]] ed ha la cittadinanza [[Svizzera|elvetica]] da molti anni) nella lista ''[[Per l'Italia nel Mondo]]'' di [[Mirko Tremaglia]], senza però essere eletta.
 
Nell'ottobre del [[2009]] è riapparsa in [[televisione]], dove è stata eccezionalmente intervistata dal giornalista Alessandro Gatta per la trasmissione televisiva ''[[La vita in diretta]]''.
 
=== Gli anni duemiladieci ===
[[File:Consegna del Sigillo Trecentesco a Ferruccio Merk.jpg|thumb|Rita Pavone sulla sinistra, Ferruccio Merk Ricordi ([[Teddy Reno]]) al centro e il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza sulla destra durante la consegna del Sigillo trecentesco (25 ottobre 2016)]]
Nel [[2010]], due produttori siciliani, [[Mario Romano]] e [[Salvo Sapienza]] proposero il rifacimento de ''La partita di pallone'' con la partecipazione di Rita Pavone, apprezzato e ballato in molti club di tutta Italia.
 
Il 6 ottobre [[2010]] è stata l'inattesa ospite a uno degli otto concerti romani tenuti da [[Renato Zero]] in occasione dei suoi 60 anni. In quell'occasione ha cantato insieme a Zero alcuni dei suoi più grandi successi, come ''Alla mia età'', ''Come te non c'è nessuno'', ''Cuore'', ''Che m'importa del mondo'' e ''Fortissimo'', e poi, da sola, ''Mi vendo''. La sua intera ''performance'' è stata poi inserita nel DVD pubblicato dallo stesso Renato Zero. Sempre nel [[2010]] è presente come ospite nel nuovo cd di duetti di [[Dario Gay]], ''Ognuno ha tanta storia'', eseguendo insieme a lui il brano ''Domani è primavera''. In questo [[cd]] sono presenti, oltre a Rita, artisti come [[Milva]] ed [[Enrico Ruggeri]], tra gli altri. Quella fu l'unica eccezione che si concesse rispetto al silenzio annunciato quattro anni prima.
 
Il 27 dicembre [[2011]], a [[Capri (Italia)|Capri]], nel corso della 16ª edizione dell'''[[Hollywood International Film Festival]]'', insieme al [[premio Oscar]] [[Ben Kingsley]] e al coreografo [[Lindsay Kemp]], ha ricevuto il premio ''Capri Legend Award 2011''. L'evento, prodotto da [[Pascal Vicedomini]], ha come presidente onorario [[Lina Wertmüller]] e come vice presidente [[Tony Renis]].
 
L'8 settembre [[2013]], a sorpresa, Rita Pavone ritornò alla musica dopo ventiquattro anni dall'ultimo [[Album discografico#Album in studio|album in studio]] e dopo sette anni dal suo addio alle scene pubblicando il suo nuovo doppio album ''[[Masters (album)|Masters]]'', anticipato dal singolo ''I Want You With Me'', ''[[cover]]'' di un brano portato al successo da [[Elvis Presley]]. Il mese successivo è ospite di [[Gianni Morandi]] nel suo [[Gianni Morandi - Live in Arena|concerto-evento]] all'[[Arena di Verona]].
 
Nel maggio [[2014]] tornò con il ''tour'' ''Rita is Back!'', esibendosi dal vivo in sei concerti teatrali in altrettante città italiane.
 
Il 21 settembre [[2015]] è protagonista di una serata per festeggiare il suo 70º compleanno, nel programma ''[[Porta a porta]]'' di [[Bruno Vespa]] esibendosi tra l'altro in un duetto canoro con [[Claudio Lippi]].
 
Dal 20 febbraio [[2016]] è tra i concorrenti dell'[[Ballando con le stelle (undicesima edizione)|undicesima edizione]] del ''talent show'' ''[[Ballando con le stelle]]''; balla in coppia con il maestro [[Simone Di Pasquale]], arrivando fino in finale e classificandosi al terzo posto.
 
== Premi e riconoscimenti ==
* Nel [[1979]], allo ''Sporting Club'' di [[Montecarlo]], le etichette discografiche che l'avevano pubblicata nel mondo, le hanno consegnato il [[disco d'oro]] per venti milioni di dischi venduti dal [[1962]] al [[1978]]. Ad oggi, la Pavone ha venduto più di cinquanta milioni di dischi nel mondo intero.
* L'11 febbraio 2017, al sessantasettesimo Festival di Sanremo, le è stato conferito il premio alla carriera assegnatole dalla città di Sanremo. Nell'occasione canta sul palco la sua canzone ''Cuore'', ''hit'' del 1963.
 
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia di Rita Pavone}}
=== 33 giri ===
* [[1963]] - ''[[Rita Pavone (album)|Rita Pavone]]'' ([[RCA Italiana]], PML 10350)
* [[1964]] - ''[[Non è facile avere 18 anni]]'' ([[RCA Italiana]], PML 10360)
* [[1965]] - ''[[Stasera Rita]]'' ([[RCA Italiana]], APML 10404)
* [[1965]] - ''[[Gian Burrasca (album)|Gian Burrasca]]'' ([[RCA Italiana]], PML 10380)
* [[1966]] - ''[[La "vostra" Rita]]'' ([[RCA Italiana#33 giri Serie Special|RCA Italiana, serie Special]], S 10)
* [[1967]] - ''[[Little Rita nel West (album)|Little Rita nel West]]'' ([[RCA Italiana]], PML 10427)
* [[1968]] - ''[[Viaggio a Ritaland]]'' ([[Ritaland]] [[Dischi Ricordi]], SRTL 1001)
* [[1968]] - ''[[Rita Pavone presenta Pierino e il lupo/Storia Di Babar L'elefantino]]'' ([[Ritaland]] [[Dischi Ricordi]], SRTL 1002)
* [[1969]] - ''[[Rita (album 1969)|Rita]]'' ([[Dischi Ricordi]], SMRL 6067)
* [[1971]] - ''[[Gli italiani vogliono cantare]]'' ([[RCA Italiana]], PSL 10489)
* [[1971]] - ''[[Ciao Rita]]'' ([[RCA Italiana]], LP8S 21166) - (stampato solo su formato [[Stereo 8]] e ristampato in vinile in edizione limitata nel [[2011]] con codice PSL 21166)
* [[1973]] - ''[[Gian Burrasca (album)|Gian Burrasca (stessa edizione del 1965 RCA PML-10380 remastered stereo)]]'' ([[RCA Italiana]], PSL 10606)
* [[1975]] - ''[[Rita per tutti]]'' ([[RCA Italiana]], TPL1 1164)
* [[1977]] - ''[[Rita ed io]]'' ([[RCA Italiana]], PL 31201)
* [[1979]] - ''[[Rita e l'anonima ragazzi]]'' ([[RCA Italiana]], PL 31439)
* [[1980]] - ''[[R. P. '80]]'' ([[RCA Italiana]], PL 31488)
* [[1985]] - ''[[Dimensione donna]]'' ([[Ros Record]], RRLP 1172)
* [[1987]] - ''[[Special Rita]]'' ([[RCA Italiana]], RFC 0001)<small>''Pubblicoto solo per il Fan club ufficiale, non commerciabile''</small>
* [[1989]] - ''[[Gemma e le altre]]'' ([["21" Compagnia Generale Dello Spettacolo]], RP 30)
 
=== CD ===
* [[1999]] - ''[[Il Giornalino Di Gian Burrasca (colonna sonora)|Il Giornalino Di Gian Burrasca]]'' (doppio CD) ([[RCA Original Cast]])
* [[2013]] - ''[[Masters (album)|Masters]]'' (doppio CD) ([[Sony Music]])
 
=== Raccolte ===
* [[1966]] - ''[[È nata una stella (album)|È nata una stella]]'' ([[RCA Italiana#33 giri Serie Special|RCA Italiana, serie Special]], S 20)
* [[1967]] - ''[[Ci vuole poco]]'' ([[RCA Italiana#33 giri Serie Special|RCA Italiana, serie Special]], S 24)
* [[2000]] - ''I grandi successi originali'' (doppio CD) ([[BMG Ricordi|Ricordi]])
* [[2012]] - ''Questo nostro amore'' (doppio CD) ([[BMG]])
* [[2013]] - ''Il Geghegé E Altri Successi '' (triplo CD) ([[BMG]])
 
=== Live ===
* [[1993]] - ''[[Rita is magic]]'' (doppio CD) ([[Discomagic Records]], CD/809)
 
== Partecipazioni al Festival di Sanremo ==
{|class="wikitable" style="text-align:center"
!Anno
!Categoria
!Brani
!Piazzamento
!Abbinamento
|-
|1969
|align="left"|''[[Festival di Sanremo 1969]]''
|align="left"|''[[Zucchero/Nostalgia|Zucchero]]''
|13
|''[[Dik Dik]]''
|-
|1970
|align="left"|''[[Festival di Sanremo 1970]]''
|align="left"|''Ahi ahi ragazzo!''
|non finalista
|[[Valeria Mongardini]]
|-
|1972
|align="left"|''[[Festival di Sanremo 1972]]''
|align="left"|''Amici mai''
|non finalista
|
|}
 
== Filmografia ==
=== Cinema ===
* ''[[Clémentine Chérie (film 1963)|Clémentine Chérie]]'', regia di [[Pierre Chevalier]] (1963)
* ''[[Rita, la figlia americana]]'', regia di [[Piero Vivarelli]] (1965)
* ''[[Rita la zanzara]]'', regia di [[Lina Wertmüller]] (1966)
* ''[[Non stuzzicate la zanzara]]'', regia di Lina Wertmüller (1967)
* ''[[Little Rita nel West]]'', regia di [[Ferdinando Baldi]] (1967)
* ''[[La feldmarescialla]]'', regia di [[Steno]] (1967)
* ''[[La più bella coppia del mondo]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] (1967)
* ''[[Due sul pianerottolo]]'', regia di [[Mario Amendola]] (1976)
 
=== Televisione ===
* ''[[Il giornalino di Gian Burrasca (miniserie televisiva)|Il giornalino di Gian Burrasca]]'', regia di [[Lina Wertmüller]] – miniserie TV ([[1964]])
* ''[[Gian Burrasca (miniserie televisiva)|Gian Burrasca]]'', regia di [[Maurizio Pagnussat]] – miniserie TV ([[2002]])
 
== Varietà televisivi ==
* ''[[Alta pressione (programma televisivo)|Alta pressione]]'', regia di [[Enzo Trapani]] ([[Rai 1|Programma Nazionale]], 1962)
* ''[[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]]'', regia di [[Antonello Falqui]] (Programma Nazionale, 1962-1966)
* ''[[Stasera: Rita!]]'', regia di Antonello Falqui (Programma Nazionale, 1965)
* ''[[La prova del nove (programma televisivo)|La prova del nove]]'' (Programma Nazionale, 1965)
* ''[[Partitissima]]'' (Programma Nazionale, 1967)
* ''[[Stasera giochiamo con Rita]]'', regia di [[Antonello Falqui]], (Programma Nazionale, 1967)
* ''[[Canzonissima]]'' (Programma Nazionale, 1969-1972)
* ''[[Gli ita(g)liani vogliono cantare]]'' (Programma Nazionale, 1970)
* ''[[Rita: e io]]'' ([[Rai 1|Rete 1]], 1977)
* ''[[Macario più]]'', regia di [[Vito Molinari]] (Rete 1, 1978)
* ''[[Buonasera con...|Buonasera con... Rita al circo]]'', regia di [[Romolo Siena]] ([[Rai 2|Rete 2]], 1979)
* ''[[Che combinazione]]'', regia di Romolo Siena (Rete 2, 1979-1980)
* ''[[Come Alice]]'', regia di Antonello Falqui (Rete 1, 1982)
* ''[[Canzoni sotto l'albero]]'' ([[Canale 5]], 1996) - Giudice
* ''[[Buona Domenica]]'' (Canale 5, 1997-1998, 2000-2001)
* ''[[I ragazzi irresistibili (programma televisivo)|I ragazzi irresistibili]]'' (Canale 5, 2000-2001)
* ''[[La pista]]'' (Rai 1, 2014) - Giurata
* ''[[Ballando con le stelle (undicesima edizione)|Ballando con le stelle 11]]'' (Rai 1, 2016) - Concorrente
* ''[[Festival di Sanremo]]'' (Rai 1, 2017) - Giuria di qualità
* ''[[Sanremo Young]]'' (Rai 1, 2019) - Giurata
* ''[[Serata Woodstock]]'' (Rai 2, 2019)
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Gino Castaldo]] (a cura di), ''Il dizionario della canzone italiana'', editore Armando Curcio (1990), alla voce ''Pavone Rita''
* Eddy Anselmi, ''Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana'', [[Panini (azienda)|edizioni Panini]], Modena; alla voce ''Rita Pavone'', pag. 840
* [[Gianfranco Manfredi]], ''La strage delle innocenti'', [[Lato Side]], [[Roma]], 1992; capitolo su Rita Pavone, intitolato ''Rita Pavone: la [[Piperita Patty]] dei sessanta'', pagg. 25-54
* [[Maurizio Becker]], ''C'era una volta la RCA'', ''[[Coniglio editore]]'', [[2007]]
* {{cita libro|cognome=Baroni|nome=Joseph|titolo=Dizionario della televisione|anno=2005|editore=Raffaello Cortina Editore|isbn=88-7078-972-1|cid=Baroni}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.crwflags.com/fotw/flags/bal_duke.html|Baltic Duchy (1918)}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.1uptravel.com/flag/flags/bal_duke.html|Baltic Duchy (1918)}}
* {{cita web|http://www.ihr.org/jhr/v08/v08p-25_Berkis.html|Latvia under Foreign Rule, 1290–1918}}
 
{{ControlloStoria didella autoritàLettonia}}
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[[Categoria:Partecipanti al Festival di Sanremo]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 1 degli anni 1960]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 1 degli anni 1970]]
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[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 2 degli anni 1980]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Canale 5 degli anni 1990]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Canale 5 degli anni 2000]]
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[[Categoria:Attori teatrali svizzeri]]
[[Categoria:Attori televisivi italiani]]
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[[Categoria:Italo-svizzeri]]