== Collegamenti esterni modificati ==
{{Divisione amministrativa
|Nome=Melegnano
|Panorama=Collage foto di Melegnano (MI).png
|Didascalia=Collage di foto di Melegnano: la basilica di [[San Giovanni Battista]], il castello, scorcio della città attraversata dal [[Lambro]] e il municipio.
|Bandiera=Melegnano-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Melegnano-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Divisione amm grado 2=Milano
|Amministratore locale=Rodolfo Bertoli
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|Data elezione=25-06-2017
|Data istituzione=
|Abitanti=18169
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 marzo 2018.
|Aggiornamento abitanti=31-03-2018
|Sottodivisioni= nessuna
|Divisioni confinanti=[[Carpiano]], [[Cerro al Lambro]], [[Colturano]], [[San Giuliano Milanese]], [[Vizzolo Predabissi]]
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=2557
|Nome abitanti=melegnanesi
|Patrono=[[san Pietro]]
|Festivo=Giovedì prima di Pasqua
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Melegnano (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Melegnano nella città metropolitana di Milano
|Diffusività=
}}
<!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Melegnano''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[meleɲˈɲaːno]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPi Online - Dizionario di Pronuncia Italiana}}</ref>, ''Meregnàn'' in [[dialetto milanese]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 388}}</ref>, anticamente ''Marignano'') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{TA|18.169}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[città metropolitana di Milano]], in [[Lombardia]].
Gentili utenti,
==Geografia fisica==
Melegnano si trova a circa 10 chilometri a sud-est di [[Milano]], lungo la statale Via Emilia. È ubicata nella pianura del Basso milanese (altitudine media di 85 m sopra il livello del
mare) ed è solcata nella parte orientale dal fiume [[Lambro]], che scorre verso sud est con andamento meandriforme. Ha una superficie di 4,93 chilometri quadrati, oggi con un grado di occupazione del suolo
pari al 48%. Confina con i comuni di [[San Giuliano Milanese]] e [[Colturano]] a nord, di [[Vizzolo Predabissi]] ad est, di [[Cerro al Lambro]] a sud e di [[Carpiano]] ad ovest.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.melegnano.mi.it/contenuti/file/statuto.pdf|titolo=Statuto del comune di Melegnano|accesso=30 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923205925/http://www.comune.melegnano.mi.it/contenuti/file/statuto.pdf|dataarchivio=23 settembre 2015}}</ref> Prima delle opere di tombinatura e canalizzazione del [[Seveso (fiume)|Seveso]] quest'ultimo presso Melegnano confluiva nel [[Lambro]].
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==Storia==
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20090630064719/http://www.sangiulianomartire.net/chiesa.html per http://www.sangiulianomartire.net/chiesa.html
===Dalle origini al medioevo===
Le prime tracce di un insediamento stabile a Melegnano sono ascrivibili con tutta probabilità all'epoca dei [[galli]] [[Ambroni]] (da cui deriverebbe anche il nome del fiume [[Lambro]]). All'epoca attorno al IV secolo a.C. risalgono alcuni oggetti come tombe, vasellame ed oggetti in metallo rinvenuti a fine Ottocento che comproverebbero l'antichità di questi insediamenti.
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.
Per quanto anche i romani ebbero qui un insediamento, si deve attendere l'anno 333 d.C. per attestare con certezza la presenza di un insediamento di dimensioni ragguardevoli quando, l'anonimo pellegrino compositore dell'"Itinerarium Burdigalense" riporta la presenza di una "mutatio ad IX" (stazione di cambio cavalli) corrispondente all'attuale territorio di Melegnano.
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 11:22, 27 lug 2019 (CEST)
Nel 590 a Melegnano si combatté la battaglia di Melegnano, scontro tra i Franchi e i Longobardi, ma è probabilmente in quest'epoca che il [[Lambro]] inizia a divenire una via commerciale sempre più utilizzata per far giungere velocemente ed in sicurezza le merci di scambio via acqua. Nel X secolo venne costituita una [[pieve]] locale con autorità ecclesiastica ed amministrativa sulla maggior parte delle località circostanti la città.
[[Image:Melegnano castello Visconteo.JPG|thumb|left|250px|Il [[castello di Melegnano]].]]
Nel Medioevo, Melegnano venne coinvolta in maniera particolare nelle lotte tra [[Federico Barbarossa]] ed i comuni del milanese. Dopo la [[battaglia di Legnano]], le città lombarde riconquistarono la loro indipendenza dall'impero e, col trattato di pace tra Milano e [[Lodi]], Melegnano fu ceduta dai lodigiani ai milanesi. Ancora una volta Melegnano venne coinvolta nelle lotte ingaggiate questa volta da [[Federico II]], nipote del Barbarossa, coi comuni del milanese. Terminati anche questi scontri con la vittoria dei milanesi, Melegnano si trovò al centro di nuove lotte tra i [[Torriani]] ed i [[Visconti]] per la supremazia sulla signoria di Milano. Alla vittoria dei Visconti, il castello spettò in seguito a [[Bernabò Visconti]] che ne fece la propria residenza e passò in seguito a suo nipote, [[Gian Galeazzo Visconti|Gian Galeazzo]], che qui venne colpito da malattia improvvisa e morì nel [[1402]]. Dopo la morte di quest'ultimo, Melegnano divenne centro di lunghe contese tra il successore del duca, [[Giovanni Maria Visconti|Giovanni Maria]] e Giovanni Vignati, signore di Lodi, il quale mirava al possesso del castello per meglio controllare militarmente e fiscalmente l'area.
Un ritratto dell'area di Melegnano in quest'epoca ce lo fornisce lo scrittore [[Giorgio Merula]], il quale riporta la ricca fioritura di monasteri nell'area (almeno cinque) che sfruttavano l'acqua del [[Lambro]] che viene definita testualmente "aquarum perpetua claritate nitens copiaque piscium optimorum abundans". A Melegnano del resto dal 1393 erano giunti anche i frati [[Carmelitani]] che impiantarono nella campagna melegnanese diverse [[grangia|grange]] sul modello dei Certosini.
[[Image:Pisanello, medagli di filippo maria visconti, recto.JPG|thumb|left|250px|Il duca [[Filippo Maria Visconti]] favorì fortemente il borgo di Melegnano, istituendovi lo storico mercato il giovedì di ogni settimana]]
Nel 1412, il castello tornò ai Visconti, ma il duca [[Filippo Maria Visconti]] decise di concedere alla città una propria autonomia amministrativa e difensiva tramite l'assegnazione di un capitano con funzioni di vicario del duca, il quale si insediò a Palazzo Visconti (attuale piazza Garibaldi, n. 10). Fu lo stesso duca di Milano a stabilire l'istituzione del mercato il giorno di giovedì, istituzione che ancora oggi viene rispettata.
Durante il periodo della [[Repubblica Ambrosiana]] (nata alla morte di Filippo Maria), seguì un periodo di alterne vicende di pace e di guerra: [[Francesco Sforza]] bombardò ed occupò il castello di Melegnano e l'intera borgata nel [[1449]] dopo sei giorni di assedio. L'anno successivo venne proclamato duca di Milano.
===Il Cinquecento: ''seculum mirabilis'' per Melegnano===
Il secolo di maggior splendore e fama per la città di Melegnano fu indubbiamente il Cinquecento perché fu permeato da una serie di eventi che proiettarono la cittadina nelle cronache nazionali. Nel 1512, il castello venne consegnato in feudo a Francesco Brivio col titolo di marchese, la carica di capitano della milizia locale ed il ruolo amministrativo di vicario ducale. Nel [[1515]] a Melegnano si combatté la [[battaglia di Melegnano|celebre battaglia]] tra le truppe di [[Francesco I di Francia]] e l'esercito dei mercenari svizzeri al soldo degli Asburgo d'Austria, per la supremazia sul ducato di Milano. Fu proprio questa battaglia a decidere in parte le sorti della guerra in Italia e in Europa dal momento che, con la vittoria dei francesi, [[Massimiliano Sforza]], duca di Milano, venne costretto a cedere l'intero territorio del ducato a Francesco I ed il milanese tornava così sotto il dominio del regno di Francia. Fu a seguito della battaglia di Melegnano che i 13 cantoni che componevano la [[Repubblica Elvetica]] sottoscrissero un decreto di "Pace perpetua" con la Francia e si impegnarono ad una politica di neutralità che ancora oggi la Svizzera rispetta. L'episodio ebbe una notevole risonanza mediatica in Francia, dove addirittura Francesco I volle che la sua tomba a [[Saint Denis]] riportasse un bassorilievo con l'episodio in questione.
Il dominio francese sul milanese ad ogni modo ebbe breve vita dal momento che gli Asburgo decisero poco dopo di ridiscendere in Italia per riconquistare il ducato e lo cedettero a [[Francesco II Sforza]] il quale, il 1 marzo 1532, decise di concedere la gestione della rocca e del feudo di Melegnano a [[Gian Giacomo Medici]], valente condottiero al suo servizio, il quale venne inoltre nominato marchese. Il fortilizio, che ancora apparteneva alla famiglia Brivio come da precedenti disposizioni ducali, venne regolarmente ceduto ai nuovi proprietari con l'approvazione dell'imperatore [[Carlo V]]. Il fratello del primo marchese di Melegnano, inoltre, venne eletto papa col nome di [[Pio IV]] e fu lui che concesse alla comunità di Melegnano la Bolla del Perdono (20 gennaio 1563) con cui si concede ancora oggi l'indulgenza plenaria durante un'apposita festa religiosa.
Filippo II nel [[1555]] riconfermò a [[Gian Giacomo Medici]] la facoltà di tenere mercato il giorno di giovedì come da antica consuetudine di epoca ducale, come pure fece il governo austriaco con Carlo Antonio Medici nel [[1715]]. Nel [[1576]], Melegnano venne colpita dalla prima ondata di peste del milanese e pertanto l'amministrazione comunale decise la costruzione di un lazzaretto nell'attuale zona della cappella della Madonnina di Sarmazzano.
===Dal Seicento all'Ottocento===
L'importanza anche amministrativa della città venne confermata dal fatto che nel [[1608]], dopo anni di diatribe fra i notabili melegnanesi per l'élite amministrativa della città, si giunse alla necessità di emanare una nuova costituzione cittadina che venne stesa dal magistrato milanese Luigi Melzi su delegazione di [[Filippo III di Spagna]]. La nuova costituzione, comprendente 15 articoli in tutto, venne votata favorevolmente da 124 capifamiglia milanesi sul totale di 186 famiglie presenti nel borgo all'epoca.
Nel [[1630]] la città di Melegnano venne nuovamente colpita dalla peste, ma la città si era preparata debitamente e aveva fatto costruire per tempo l'Ospedale dei Pellegrini proprio vicino alla chiesa cittadina di San Pietro, con l'incarico di accogliere e per quanto possibile curare gli appestati. Trent'anni dopo venne posta la prima pietra per la costruzione della nuova chiesa di San Pietro.
A peggiorare la già drastica situazione della popolazione, nel 1656 i francesi invasero il ducato ed attaccarono ancora una volta in forze Melegnano, saccheggiandone anche le campagne circostanti.
Dopo la [[Pace di Utrecht]], quando il milanese passò sotto il dominio austriaco, Melegnano si sentì ristorata dal momento che la pesante tassazione spagnola aveva piagato non poco l'economia locale e solo la famiglia dei Medici ed il clero locale possedevano beni mobili ed immobili tali da potersi definire "ricchi", mentre la maggior parte della popolazione vessava nella povertà e nell'analfabetismo. Il comune di Melegnano figurava fortemente in perdita per la straordinaria cifra di 1578,99 lire austriache annue ed in più aveva un debito da saldare di 87.732 lire austriache.<ref>Come da rilevamenti dell'apposita commissione economica comunale del 1718.</ref> La città decise quindi di inviare un ricorso formale all'imperatore [[Carlo VI del Sacro Romano Impero]] il quale, in qualità di duca di Milano, era chiamato a rispondere ad una serie di problemi che il territorio melegnanese non poteva affrontare autonomamente: le periodiche e devastanti piene del [[Lambro]], le soste o i passaggi di truppe ed il loro relativo mantenimento (estremamente oneroso per la comunità e per i signori locali), l'emigrazione delle famiglie (all'epoca la città contava solo 1700 persone) e la necessità di ampliare le terre comunali con nuove acquisizioni territoriali su comunità vicine.
Malgrado gli sforzi della comunità, il governatore di Milano non riuscì a risanare il bilancio di Melegnano ed il pagamento dei debiti fu possibile solo tramite una politica di contenimento delle spese coadiuvata dall'aumento delle imposte del pedaggio sul ponte del fiume [[Lambro]]. Venne meno anche il tributo annuo al marchese e la decima alla chiesa pur di risanare i conti locali.
All'epoca dell'imperatrice Maria Teresa risale la costruzione del nuovo cimitero cittadino, non più presso la chiesa parrocchiale come era dal medioevo, ma fuori dalle mura cittadine, per motivi sanitari (anticipando sui tempi l'[[Editto di Saint-Claude]] di epoca napoleonica). Gli austriaci fecero smantellare le tre porte medievali di accesso alla città per consentire l'ampliamento dell'abitato: Porta Sant'Angelo o Portone, Porta di Milano e Porta del Lambro.
Il [[1796]] e l'avvento di [[Napoleone Bonaparte]] in Lombardia, segnarono un nuovo periodo di crisi per Melegnano che iniziò ad accumulare nuovi debiti a causa delle richieste di denaro dei francesi: la comunità melegnanese sborsò un contributo pari a 11.400 lire austriache più 20 chilogrammi d'argento puro. L'avvento dei napoleonici, inoltre, portò alla soppressione degli ordini religiosi e dei monasteri locali.
Il [[Congresso di Vienna]] nel [[1815]], assegnò il comune di Melegnano al Distretto XII della Provincia di Milano, ed il ritorno dell'amministrazione austriaca portò ad alcuni cambiamenti a livello amministrativo: la città venne suddivisa in tre aree (Borgo San Rocco, Ponte di Milano e Borgo Lambro) e si preoccupò in particolare di riportare in auge l'agricoltura, promuovendo le [[marcite]] e la coltivazione del [[riso]].
Nel [[1848]], dopo lo scoppio delle [[Cinque giornate di Milano]], Melegnano venne saccheggiata dalle truppe austriache del feldmaresciallo austriaco [[Radetzky]] che si stavano ritirando da Milano, malgrado la mediazione del melegnanese Polli che tentò invano di opporsi a tale violenza. Nel Risorgimento nazionale della [[seconda guerra d'indipendenza italiana]], Melegnano fu ancora una volta al centro di un [[battaglia di Melegnano|noto conflitto]], subito dopo la [[battaglia di Magenta]]. L'8 giugno 1859, infatti, gli austriaci si scontrarono a Melegnano con l'esercito franco-piemontese dove in particolare i francesi, pur riuscendo infine a trionfare, ebbero numerose perdite. Tra i combattenti di questi scontri troviamo [[Giuseppe Dezza]], futuro generale e comandante della divisione Volturno a [[Teano]] per conto di [[Garibaldi]] nel corso della [[spedizione dei Mille]] nel 1860. Lo stesso generale Garibaldi sostò a Melegnano in quel 1859.
===Il Novecento===
Il Novecento vide la rinascita di Melegnano, non solo sotto l'aspetto economico-industriale, ma anche e soprattutto a livello sociale: nel 1911 venne fondato il primo asilo locale, un primo ricovero per anziani, un ospedale, la società operaia ed la testata giornalistica "Il Corriere del Lambro".
Nel medesimo periodo nacque anche la Cassa di soccorso dei badilanti oltre alla Società 8 giugno 1859 che raccoglieva gli ex combattenti del risorgimento melegnanese.
Dal [[1924]], dopo l'avvento del fascismo al governo, Melegnano acquisì una notevole importanza nell'amministrazione locale, divenendo la città di riferimento per tutto il suo circondario, dotandosi di servizi come il primo servizio telefonico e telegrafico dell'area. L'amministrazione comunale fascista istituì inoltre un consultorio pediatrico ed ostetrico locale, l'apertura di colonie sanitarie e la gestione del fenomeno dei poveri tramite la loro registrazione in appositi elenchi che fornivano assistenza sanitaria gratuita.
Nel secondo dopoguerra, Melegnano ebbe un notevole sviluppo del settore commerciale e dell'artigianato, nonché il rinnovamento del centro urbano e la nascita di nuovi quartieri residenziali che portarono alla necessità di potenziare i servizi.
===Simboli===
Nel [[XX secolo]] Melegnano ha conosciuto un importante sviluppo industriale e demografico. In considerazione della sua importanza, è stata insignita nel [[1959]] del [[titolo di città]]<ref>Decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1959</ref>.
'''Stemma'''<ref>[http://www.comune.melegnano.mi.it/contenuti/file/statuto.pdf Art. 4, comma 2 dello Statuto Comunale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150923205925/http://www.comune.melegnano.mi.it/contenuti/file/statuto.pdf |data=23 settembre 2015 }}</ref>
{{Citazione|D'argento, al disco di nero carico di una croce d'argento, al capo di rosso.}}
'''Gonfalone'''<ref>[http://www.comune.melegnano.mi.it/contenuti/file/statuto.pdf Art. 4, comma 3 dello Statuto Comunale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150923205925/http://www.comune.melegnano.mi.it/contenuti/file/statuto.pdf |data=23 settembre 2015 }}</ref>
{{Citazione|Drappo partito di rosso e di bianco riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento "Comune di Melegnano". Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L'asta verticale è ricoperta di velluto dai colori bianco e rosso con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.}}
===Onorificenze===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di città.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città
|motivazione =
|luogo = D.P.R. del 26 agosto [[1959]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Vajira Mala Order ribbon.png
|nome_onorificenza=Medaglia commemorativa del 150º anniversario della Battaglia di Magenta
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=Per essere stato, assieme a Magenta, il teatro principale dei primi scontri del risorgimento italiano che aprirono le porte al processo di unificazione nazionale
|luogo=Magenta, 4 giugno 2009
}}
==Monumenti e luoghi d'interesse==
* Basilica della Natività di San Giovanni Battista<br />Di origine [[XV secolo|quattrocentesca]] ma alquanto rimaneggiata; contiene una parte di un [[polittico]] del [[Bergognone]] avente come soggetto il ''Battesimo di Gesù''; nel maggio del [[1992]] [[papa Giovanni Paolo II]] l'ha elevata al rango di [[basilica minore]]
* [[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Melegnano, 1980) - BEIC 6339131.jpg|thumb|Scalinata nel castello di Melegnano, foto di [[Paolo Monti]] del 1980]] [[Castello di Melegnano|Castello]] di origine trecentesca, con successivi rimaneggiamenti, struttura muraria in cotto e due torri angolari
* [[Oasi del Bosco di Montorfano]]
* [[Parco delle Noci]]
* Monumento ai Caduti, scolpito da [[Giuseppe Mozzanica]] ([[1926]])
==Società==
===Evoluzione demografica===
*1750 nel [[1751]]
*3719 nel [[1771]]
*2718 nel [[1805]]
*2859 nel [[1809]]
*5107 dopo annessione di [[Cerro al Lambro|Cerro]], [[Mezzano (San Giuliano Milanese)|Mezzano]], [[Pedriano]], [[Riozzo]], [[Santa Brera]] e [[Vizzolo Predabissi|Vizzolo]] nel [[1811]]
*3392 nel [[1853]]
*4016 nel [[1859]]
{{Demografia/Melegnano}}
===Etnie===
Al 31 dicembre [[2014]] gli stranieri residenti nel comune di Melegnano sono 2412 e costituiscono il 13,75% della popolazione totale<ref name="str2014">{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2014/|titolo=Statistiche demografiche ISTAT Stranieri al 31 dicembre 2014|editore=Istituto nazionale di statistica|accesso=2 ottobre 2015}}</ref>. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:<ref name="str2014"/>
# [[Romania]], 654 3,73%
# [[Albania]], 345 1,97%
# [[Egitto]], 241 1,37%
# [[Marocco]], 196 1,12%
# [[Ecuador]], 128 0,73%
# [[Ucraina]], 120 0,68%
# [[Perù]], 78 0,44%
# [[Cina]], 69 0,39%
# [[Bulgaria]], 67 0,38%
# [[Moldavia]], 59 0,34%
==Cultura==
===Festa e fiera del Perdono===
Ogni anno, il giovedì di Pasqua, la città festeggia la ricorrenza dell'indulgenza plenaria concessa alla cittadina, allora Marignano, da [[papa Pio IV]], al secolo Giovanni Angelo Medici, il 20 gennaio 1563 tramite una [[Bolla pontificia|bolla papale]], ancora oggi custodita nella basilica minore della Natività di San Giovanni Battista.
== Geografia antropica ==
Secondo l'[[ISTAT]], il territorio comunale comprende il [[centro abitato]] di Melegnano, la [[Frazione geografica|frazione]] di Cascina Bernardina e la [[Località abitata|località]] di Cascina Martina<ref>[http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90T081B52S&v=1UH08207RH5000000 ISTAT - Dettaglio località abitate]</ref>.
==Infrastrutture e trasporti==
===Strade===
Melegnano è un importante nodo stradale, posto all'incrocio della [[Strada statale 9 Via Emilia|Via Emilia]] con la [[Via Cerca della provincia di Milano|strada Cerca]] e punto di origine di alcune strade provinciali.
A pochi chilometri dalla città transita l'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]], sulla quale è posta l'uscita autostradale ''Melegnano/[[Binasco]]'', che è anche punto di diramazione della [[autostrada A58|Tangenziale Esterna di Milano (TEM)]].
=== Ferrovie e tranvie ===
La [[stazione di Melegnano]] è posta sulla [[ferrovia Milano-Bologna]], attivata nel [[1861]]. Vi fermano i treni delle linee S1 ([[Saronno]]-[[Milano]]-[[Lodi]]) ed S12 (Milano [[Bovisa]]-Melegnano, di cui è capolinea) del [[servizio ferroviario suburbano di Milano]].
Fra gli [[Anni 1880|anni ottanta]] del [[XIX secolo]] e gli [[Anni 1930|anni trenta]] del [[XX secolo|XX]], Melegnano era servita dalle [[Tram interurbano|tranvie interurbane a vapore]] [[Tranvia Milano-Lodi|Milano-Lodi]] e [[Tranvia Melegnano-Sant'Angelo Lodigiano|Melegnano-Sant'Angelo Lodigiano]].
==Amministrazione==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|26 giugno [[1994]]
|16 maggio [[2002]]
|Pietro Mezzi
|[[Centro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>Attualmente il suo partito è il [[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 maggio [[2002]]
|8 maggio [[2007]]
|Ercolino Dolcini
|[[L'Ulivo]], [[Rifondazione Comunista]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref name="sindaco">{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/015/140/amm.html|titolo=Comuni Italiani.it|accesso=2 giugno 2012}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|8 maggio [[2007]]
|26 giugno [[2017]]
|Vito Bellomo
|[[Lista civica]] ''Melegnano Nel Cuore'', [[La Destra]], [[Il Popolo della Libertà]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref name="sindaco"/><ref>È stato eletto il 21 maggio dopo il ballottaggio con Pietro Mezzi ([[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]]), scelto da lui come vicesindaco. Le elezioni comunali si erano tenute il 7-8 maggio 2013 con i seguenti risultati: Vito Bellomo (3.342 voti; 40,08%) e Pietro Mezzi (2.940 voti; 35,26%). Erano subito seguiti da Lucia Rossi della [[lista civica]] ''Insieme cambiamo'' (967 voti; 11,59%) Fonte:[http://www.milanotoday.it/politica/elezioni-comunali-2012/risultati-melegnano-sindaco-7-maggio-2012.html qui]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|26 giugno [[2017]]
|''in carica''
|Rodolfo Bertoli
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
===Gemellaggi===
*{{Gemellaggio|Ungheria|Bicske}}, dal 21 marzo [[2007]]<ref>[http://www.comune.melegnano.mi.it/pagine/pagina.aspx?ID=Comunicato_n081&L=IT Comunicato n° 11]</ref>
==Sport==
{{F|centri abitati della Lombardia|agosto 2012}}
A Melegnano lo sport più praticato è il [[Calcio (sport)|calcio]], seguito dalla [[pallacanestro]] e infine dall'[[atletica leggera]]. Possiede numerose palestre e una scuola di [[Karate]]. Melegnano conta tre squadre di calcio, molto conosciute a livello regionale: il [[Melegnano Calcio]] (nato nel giugno 2012 dalla fusione di U.S. Melegnanese e A.C. Pro Melegnano calcio), iscritto alla categoria [[Promozione (calcio)|Promozione]], l'USOM calcio iscritta al campionato di [[Seconda Categoria]] e la SGB Giardino calcio che svolge la sola attività di settore giovanile.
====Stadi pubblici====
*Lo Stadio Comunale 1 è situato nel quartiere Giardino in piazza F. Bianchi. Qui si disputano le partite casalinghe della prima squadra del [[Melegnano Calcio]]. Conta circa mille posti, 500 dei quali a sedere, ed è provvisto di pista atletica. Nel periodi d'oro della Melegnanese ha ospitato partite di Serie C;
*Lo Stadio Comunale 2 è situato nella periferia est della città. Qui si disputano le partite casalinghe del settore giovanile e scolastico della società ''SGB Giardino''.
*Lo Stadio Comunale 3 è invece situato nella periferia ovest della città. Qui vengono disputate le partite casalinghe del settore giovanile e scolastico del Melegnano Calcio.
==Galleria d'immagini==
<gallery>
Melegnano - municipio.jpg|Il palazzo municipale
Basilica_Minore_San_Giovanni_Battista_Melegnano_(MI).jpg|Basilica di San Giovanni
Francis at Marignan.jpg|Dipinto custodito in Francia che rappresenta lo scontro tra Francesi e Svizzeri nel 1515 durante la celebre "Battaglia di Giganti"
Melegnano castello cortile.JPG|Il castello Mediceo visto da sud-est
Melegnano stazione tram.jpg|La stazione tranviaria di Melegnano (inizi '900)
Il lambro a Melegnano32.JPG|Il Lambro attraversa Melegnano
</gallery>
==Note==
<references/>
== Voci correlate ==
*[[Vettabbia]]
*[[Comuni aggregati a Milano]]
*[[Battaglia di Marignano]]
*[[Battaglia di Melegnano (1859)]]
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Category:Melegnano}}
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.comune.melegnano.mi.it/|Sito ufficiale}}
* {{cita web|http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/toponimi/8000300/|Lombardia Beni Culturali}}
{{Comuni della città metropolitana di Milano}}
{{Comuni del Parco Agricolo Sud Milano}}
{{Pieve di San Giuliano}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Lombardia}}
[[Categoria:Melegnano| ]]
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