Beniamino Andreatta e Pimp My Ride: differenze tra le pagine

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{{Programma
{{Carica pubblica
|titolo originale = Pimp My Ride
|nome = Beniamino Andreatta
|immagine = Pimpmyride.png
|immagine = Beniamino Andreatta 970307-D-2987S-022.jpg
|paese = Stati Uniti
|carica = [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|Ministro della difesa]]
|anno prima visione = [[2004]] - [[2007]]
|mandatoinizio = 17 maggio [[1996]]
|durata = 30 min
|mandatofine = 21 ottobre [[1998]]
|genere = Intrattenimento
|presidente = [[Romano Prodi]]
|conduttore = [[Xzibit]]
|predecessore = [[Domenico Corcione]]
|rete TV = [[MTV]]
|successore = [[Carlo Scognamiglio Pasini]]
|rete TV italiana= [[MTV (Italia)|MTV]]
|carica2 = [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]]
|regista =Bruce Beresford
|mandatoinizio2 = 28 aprile [[1993]]
|mandatofine2 = 19 aprile [[1994]]
|presidente2 = [[Carlo Azeglio Ciampi]]
|predecessore2 = [[Emilio Colombo]]
|successore2 = [[Leopoldo Elia]]
|carica3 = [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro]]
|mandatoinizio3 = 18 ottobre [[1980]]
|mandatofine3 = 1º dicembre [[1982]]
|presidente3 = [[Arnaldo Forlani]]<br />[[Giovanni Spadolini]]
|predecessore3 = [[Filippo Maria Pandolfi]]
|successore3 = [[Giovanni Goria]]
|partito = [[Democrazia Cristiana]]<br /><small>(fino al 1994)</small><br />[[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]]<br /><small>(1994-1999)</small><!-- [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]], già [[Democrazia Cristiana]] !--><!-- [[Democrazia Cristiana]] !-->
|tendenza = [[Cristianesimo sociale]]<br>[[Cristianesimo democratico]]
|titolo di studio = [[Laurea]] in [[giurisprudenza]]
|professione = Docente universitario
|carica4= [[Camera dei deputati|Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio4=
|mandatofine4=
|legislatura4= [[Deputati della IX legislatura della Repubblica Italiana|IX]], [[Deputati della XII legislatura della Repubblica Italiana|XII]], [[Deputati della XIII legislatura della Repubblica Italiana|XIII]]
|gruppo parlamentare4= Democrazia Cristiana (IX)<br />Pop. Dem. – L'Ulivo (XIII)
|coalizione4=
|circoscrizione4= [[Circoscrizione Friuli-Venezia Giulia (Camera dei deputati)|Friuli-Venezia Giulia]] (XII)<br />[[Emilia-Romagna]] (XIII)
|collegio4= [[Bologna]] (IX)<br />[[Santarcangelo di Romagna|Santarcangelo]] (XIII)
|tipo nomina4=
|incarichi4= *Componente della III commissione (Esteri) dal 9 agosto 1983 al 1º agosto 1986 e dal 27 gennaio 1984 al 1º luglio 1987
*Componente della V commissione (Bilancio e partecipazioni statali) dal 12 luglio 1983 al 27 gennaio 1984
*Componente della commissione parlamentare per le riforme istituzionali dal 24 novembre 1983 al 29 gennaio 1985
*Componente della delegazione parlamentare italiana all'assemblea dell'Atlantico del nord dal 15 marzo 1984 al 1º luglio 1987
*Componente della XIII commissione (Agricoltura) dall'11 ottobre 2000 al 29 maggio 2001
|sito4= http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=IX%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg09/framedeputato.asp?Deputato=1d22620
|carica5= [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio5=
|mandatofine5=
|legislatura5= [[Senatori della VII legislatura della Repubblica Italiana|VII]], [[Senatori dell'VIII legislatura della Repubblica Italiana|VIII]], [[Senatori della X legislatura della Repubblica Italiana|X]]
|gruppo parlamentare5= DC
|coalizione5=
|circoscrizione5= [[Emilia-Romagna]]
|collegio5= Castelnovo ne' Monti – Sassuolo
|tipo nomina5=
|incarichi5=
|sito5= http://www.senato.it/leg/07/BGT/Schede/Attsen/00000068.htm
}}
[[File:Beniamino Andreatta.jpg|miniatura|destra|Andreatta nel 1994.]]
{{Bio
|Nome = Beniamino
|Cognome = Andreatta
|PostCognomeVirgola = detto '''Nino'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Trento
|GiornoMeseNascita = 11 agosto
|AnnoNascita = 1928
|LuogoMorte = Bologna
|GiornoMeseMorte = 26 marzo
|AnnoMorte = 2007
|Epoca = 1900
|Attività = economista
|Attività2 = politico
|Attività3 = accademico
|Nazionalità = italiano
}}
'''''Pimp My Ride''''' è stato un [[programma televisivo]] [[statunitense]], in onda su [[MTV]] dal 4 marzo [[2004]] al 30 dicembre [[2007]] e presentato da [[Xzibit]].
 
Il concetto è di recuperare vecchie auto in cattivo stato, di proprietà di giovani automobilisti, e rimetterle a posto grazie a esperti meccanici, aggiungendo un gran numero di accessori ed elaborazioni.
== Biografia ==
=== Gli studi e gli inizi della carriera ===
Al [[liceo classico Giovanni Prati]] di Trento fu compagno di scuola di [[Giorgio Grigolli]], poi [[Presidenti della Provincia autonoma di Trento|presidente della provincia autonoma di Trento]]<ref>''Dellai: «È stato un padre del nostro Trentino»'', ''[[Trentino (quotidiano)|Trentino]]'', 27 marzo 2007, pag. 11.</ref>. Dopo essersi [[laurea]]to in [[giurisprudenza]] all'[[Università di Padova]] nel [[1950]], ricevendo il premio come "miglior laureato dell'anno", compì studi di [[economia]] presso l'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di [[Milano]] e, come ''visiting'', presso [[Università di Cambridge|quella di Cambridge]].
 
Per le prime quattro stagioni le star del programma sono stati i meccanici della [[West Coast Customs]], poi sostituiti da quelli della [[Galpin Autosports]] (GaS).
Nel [[1961]], dopo il matrimonio con la moglie Giana M. Petronio<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/beniamino-andreatta_(Dizionario-Biografico)/|titolo=ANDREATTA, Beniamino in "Dizionario Biografico"|sito=www.treccani.it|accesso=15 maggio 2017}}</ref>, andò in [[India]] per conto del [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]], come consulente presso la Planning Commission del governo di [[Jawaharlal Nehru]]. L'anno successivo divenne professore ordinario. Nel corso della sua attività accademica fu dapprima assistente volontario presso l'Università Cattolica di Milano, quindi insegnò nelle [[università di Urbino]], [[Università di Trento|Trento]] (nel [[1968]], durante la [[Sessantotto#Il movimento in Italia|contestazione studentesca]]) e [[Università di Bologna|Bologna]]. Proprio a Bologna fondò l'[[Istituto di scienze economiche (Università di Bologna)|Istituto di scienze economiche]] e la [[Facoltà di scienze politiche (Università di Bologna)|Facoltà di scienze politiche]]. Ebbe tra i suoi allievi e collaboratori molti economisti, fra cui [[Romano Prodi]], che dal [[1963]] divenne suo assistente.
 
Il "pimp" è una parola del gergo americano che significa "pappone": le auto vengono infatti decorate e caricate di accessori fino al cattivo gusto; al di là dei risvolti comici abituali (giochi e scherzi di attori e meccanici), il divertimento principale della trasmissione sta nel seguire la trasformazione del veicolo e la reazione dei proprietari di fronte ai loro nuovi veicoli, all'interno dei quali vengono installati [[acquario (contenitore)|acquari]], [[gong]] [[buddhismo|buddisti]], [[jacuzzi]], utensili per la manutenzione delle palle da [[bowling]], tavoli da [[ping-pong]] e qualsiasi cosa venga in mente ai meccanici dopo aver analizzato gli hobby dei conducenti. Le modifiche più frequenti prevedono l'aggiunta di [[schermo a cristalli liquidi|schermi a cristalli liquidi]], impianti stereo e [[Console (videogiochi)|console da gioco]], accessori il cui prezzo sorpassa abbondantemente quello della vettura.
Intrattenne un lungo sodalizio con [[Bruno Kessler]], presidente della [[provincia autonoma di Trento]] dal [[1960]] al [[1974]], incentrato sui temi dell'[[Regione italiana a statuto speciale|autonomia regionale]]<ref>''Quel sodalizio con Kessler nel nome dell'autonomia'', ''[[Trentino (quotidiano)|Trentino]]'', 27 marzo 2007, pag. 10.</ref>. Nel [[1972]] fu tra i fondatori, con [[Paolo Sylos Labini]], dell'[[Università della Calabria]] a [[Rende]] (in [[provincia di Cosenza]]), un campus d'impostazione anglosassone per stimolare la crescita del Mezzogiorno (il 15 gennaio 2009, alla presenza del presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]], l'[[Università della Calabria]] lo ha ricordato in questo suo ruolo, intitolandogli l'aula magna dell'università e facendo scolpire, dal maestro orafo [[Gerardo Sacco]], un altorilievo a lui dedicato). Nel [[1974]] Andreatta fondò a Bologna [[Prometeia|Prometeia Associazione]], un'associazione di studi in campo economico, seguita nel [[1976]] dall'[[Agenzia di ricerche e legislazione]] di Roma (Arel), un gruppo trasversale di intellettuali, politici, e imprenditori, dedito al dibattito sui temi economici.
[[File:Agnelli Aletti Andreatta Pierantoni.png|miniatura|I senatori [[Urbano Aletti]], [[Umberto Agnelli]], Beniamino Andreatta e il prof. [[Ferrante Pierantoni]] ad uno dei primi convegni Arel, 1977]]
 
==Altre versioni==
=== L'ingresso in politica e l'esperienza nella DC ===
Il programma ha anche una versione europea intitolata ''[[Pimp My Ride International]]'', presentata dai rapper [[Lil Jon]] e [[Fat Joe]], e una versione nel [[Regno Unito]] intitolata ''[[Pimp My Ride UK]]'', presentata dal [[DJ]] [[Tim Westwood]].
Grazie ai risultati conseguiti in ambito accademico ed economico, negli anni sessanta divenne consigliere economico di [[Aldo Moro]], entrando in contatto con il gruppo di economisti e giuristi, tra cui [[Giuliano Amato]], [[Francesco Forte]], [[Siro Lombardini]], [[Giorgio Ruffolo]], [[Franco Momigliano]] e [[Alessandro Pizzorno]], che all'epoca gravitavano attorno al deputato [[Partito Socialista Italiano|socialista]] [[Antonio Giolitti]]. Fu vicino a Moro in particolare nel periodo in cui lo statista fu presidente del consiglio dei ministri (1963-68).
 
In [[Germania]] in ''[[Pimp My Fahrrad]]'' vengono "elaborate" le [[bicicletta|biciclette]], mentre in [[Italia]] in ''[[Pimp My Wheels]]'' sono protagonisti i [[motoveicolo|motorini]].
La vicinanza con Moro favorì la sua ascesa politica all'interno della [[Democrazia Cristiana]], e dal [[1976]] al [[1992]] fu ininterrottamente parlamentare della DC. Ricoprì numerosi incarichi ministeriali di rilievo: nel [[1979]] fu [[Ministri del bilancio e della programmazione economica della Repubblica Italiana|Ministro del bilancio e della programmazione economica]] nel primo [[governo Cossiga I|governo]] di [[Francesco Cossiga]] e senza portafoglio "con incarichi speciali" nel [[governo Cossiga II|secondo governo Cossiga]] (agosto [[1979]] - ottobre [[1980]]).
 
==Collegamenti esterni==
Fu [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro]] dall'ottobre [[1980]] al dicembre [[1982]] nel [[Governo Forlani|governo]] di [[Arnaldo Forlani]] e nei governi di [[Giovanni Spadolini]] [[Governo Spadolini I|I]] e [[Governo Spadolini II|II]]. Nel luglio del [[1982]] provocò la cosiddetta "[[lite delle comari]]" con il ministro delle Finanze socialista [[Rino Formica]], che fece cadere il governo Spadolini II. Non partecipò ai successivi governi di [[Bettino Craxi]] e di [[Giulio Andreotti]], soprattutto perché scettico nei confronti dell'indirizzo economico adottato da quest'ultimo.
*{{cita web|url=http://www.mtv.it/tv/programmi/generico/index.asp?id_program=16|titolo=Pagina di ''Pimp My Ride'' su MTV.it}}
*{{cita web|http://www.mtv.com/onair/dyn/pimp_my_ride/series.jhtml|Pagina di ''Pimp My Ride'' su MTV.com|lingua=en}}
*{{cita web|http://www.xzibitcentral.com/|Sito ufficiale di Xzibit|lingua=en}}
*{{cita web|http://www.westcoastcustoms.com/|Sito ufficiale della West Coast Customs|lingua=en}}
*{{cita web|http://www.galpinautosports.com/|Sito ufficiale della Galpin Autosports|lingua=en}}
 
Altre versioni:
La sua permanenza al Tesoro coincise con alcuni degli anni più critici della storia dell'Italia contemporanea. Andreatta sancì la separazione della [[Banca d'Italia]] dal Ministero del Tesoro.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=891110&chId=30|titolo=l divorzio tra Tesoro e Bankitalia e la lite delle comari: uno scritto per il Sole del 26 luglio 1991}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://keynesblog.com/2012/08/31/le-vere-cause-del-debito-pubblico-italiano/|titolo=Debito pubblico italiano.|accesso=26 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180314162115/https://keynesblog.com/2012/08/31/le-vere-cause-del-debito-pubblico-italiano/|dataarchivio=14 marzo 2018|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-debito-pubblico-italiano-la-truffa-e-servita/|titolo=Un divorzio all’italiana}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://keynesblog.com/2013/07/31/litalia-antikeynesiana-1981-2013/|titolo=L’Italia antikeynesiana (1981-2013)}}</ref>
*{{cita web|url=http://www.mtv.it/tv/programmi/serie/index.asp?id_prog=36|titolo=Pagina di ''Pimp Wy Wheels'' su MTV.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070225013427/http://www.mtv.it/tv/programmi/serie/index.asp?id_prog=36|dataarchivio=25 febbraio 2007}}
*{{cita web|1=http://www.mtv.co.uk/node/5369/|2=Pagina di ''Pimp My Ride UK'' su MTV.uk|lingua=en|accesso=25 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070208062459/http://www.mtv.co.uk/node/5369/|dataarchivio=8 febbraio 2007|urlmorto=sì}}
*{{cita web|http://www.pimpmyrideint.com/|Sito ufficiale di ''Pimp My Ride International''|lingua=en}}
*{{cita web|1=http://www.mtv.de/pimpmyfahrrad/|2=Pagina di ''Pimp My Fahrrad'' su MTV.de|lingua=de|accesso=25 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070930153802/http://www.mtv.de/pimpmyfahrrad/|dataarchivio=30 settembre 2007|urlmorto=sì}}
 
{{Portale|automobili|televisione}}
{{vedi anche|Lite delle comari|Governo Spadolini II|Rino Formica}}
 
Quando nel [[1981]] emerse lo scandalo della [[P2]], rimosse i funzionari e i dirigenti che comparivano nella [[lista degli appartenenti alla P2|lista sequestrata]] a [[Licio Gelli]]. Con il manifestarsi dello scandalo dello [[Istituto per le Opere di Religione|IOR]] di [[Roberto Calvi]] e [[Paul Marcinkus]], Andreatta impose lo scioglimento del [[Banco Ambrosiano]] e la sua liquidazione, ignorando le pressioni politiche e mediatiche che ne volevano il salvataggio con fondi pubblici. Andreatta stesso tenne uno storico discorso in Parlamento, riferendo pubblicamente delle responsabilità della banca vaticana e dei suoi dirigenti.
 
[[File:Andreatta.jpeg|miniatura|Nino Andreatta]]
 
Negli anni ottanta fu anche presidente della commissione Bilancio del Senato. Fu vicepresidente del [[Partito Popolare Europeo]] dal [[1984]] al [[1987]], grazie al sostegno dell'alleato [[Helmut Kohl]] e della sua [[Unione Cristiano Democratica (Germania)|Unione Cristiano-Democratica]]. La sua attività di ricerca culturale si concretizzò nella presidenza della [[Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII]] dal 1985 al 2007.
 
=== La Seconda Repubblica e il Partito Popolare Italiano ===
Tornò al governo nel [[1992]], sull'onda dello scandalo di [[Tangentopoli]] che aveva allontanato molti volti noti, come [[Ministri del bilancio e della programmazione economica della Repubblica Italiana|Ministro del bilancio e della programmazione economica]] con l'interim della [[Cassa per il Mezzogiorno]] nel [[governo Amato I|primo governo]] di [[Giuliano Amato]], in sostituzione di [[Franco Reviglio]] dimissionario perché nominato ministro delle finanze. In seguito fu ministro degli Esteri nel [[governo Ciampi|governo]] di [[Carlo Azeglio Ciampi]] dall'aprile [[1993]] al marzo [[1994]], e in questo ruolo avanzò una proposta di riforma dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]].
 
Sono ormai gli anni del tramonto della Democrazia Cristiana, provata dalle indagini di [[Mani pulite]] e dal processo per mafia a [[Giulio Andreotti]] e della transizione alla cosiddetta "[[Seconda Repubblica (Italia)|Seconda Repubblica]]", nella quale Andreatta divenne capogruppo alla Camera dei deputati per il neocostituito [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare]], ponendosi a capo dell'ala ex-democristiana schierata con i [[Progressisti]] contro il [[governo Berlusconi I]] e il suo [[Polo delle Libertà]]; fu eletto deputato nel [[1994]] e nel [[1996]], e fu uno dei principali ispiratori e sostenitori della nascita del nuovo raggruppamento di centro-sinistra [[l'Ulivo]].
 
Nel [[1994]] [[Rocco Buttiglione]] fu eletto segretario del partito nonostante la ferma opposizione di Andreatta e di altri esponenti di spicco del partito. L'anno successivo, in seguito all'improvvisa svolta a destra di Buttiglione, che cercò di portare il partito nell'area del centro-destra, Andreatta fu tra i promotori della crisi di partito che portò alla sfiducia del segretario e alla sua sostituzione con [[Gerardo Bianco]].
 
[[File:Andreatta1.jpeg|miniatura|Nino Andreatta]]
 
=== Andreatta, ideatore dell'Ulivo, ministro della difesa ===
Andreatta, lungo tutta la sua carriera, fu il promotore di un sistema economico misto. Tra gli allievi principali della sua scuola di pensiero, [[Romano Prodi]] fu il più importante, da lui poi proposto come guida per la coalizione di centro-sinistra dopo la caduta del primo governo Berlusconi nel [[1995]].
 
Prodi lo volle poi come ministro della Difesa nel suo [[governo Prodi I|primo governo]] (maggio [[1996]] - ottobre [[1998]]), un ruolo dove Andreatta si distinse per la forza delle sue proposte: in breve tempo operò la riforma degli [[Stato Maggiore|Stati Maggiori]], ottenne dal [[Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite]] il ruolo di guida per l'Italia durante la [[Missione Alba]] (un'operazione di [[peacekeeping]] e d'aiuto umanitario all'[[Albania]] interamente gestita da forze europee), propose l'idea di costruire e organizzare una vera forza di difesa internazionale europea; stabilì l'abolizione della leva obbligatoria, modificò il [[servizio civile]], si schierò con forza contro lo scioglimento della [[Brigata paracadutisti "Folgore"]]. Era Ministro della Difesa in carica quando il 28 marzo [[1997]] la motovedetta albanese [[Naufragio della Kater I Rades|Kater I Rades]], carica di circa 120 profughi in fuga dall'[[anarchia albanese del 1997|Albania in rivolta]], affondò dopo una collisione con una corvetta della Marina Militare italiana.
 
In questo periodo, Andreatta fu attivo promotore del graduale processo di privatizzazione del gruppo pubblico [[IRI]]: a tal proposito, firmò l'accordo Andreatta-Van Miert alla fine del 1993<ref>[http://europa.eu/rapid/press-release_IP-96-1197_it.htm europa.eu, Press release 1197]</ref>.
 
Dopo la caduta del governo Prodi, nel 1998, fonda "''Carta 14 giugno''", un'associazione ulivista che si proponeva di allargare le basi democratiche del consenso e favorire la riduzione del potere dei partiti: un'idea, questa, che Andreatta coltivava fin dagli anni della Democrazia Cristiana e delle Partecipazioni Statali. Fu fortemente osteggiato dal PPI durante la campagna elettorale per le europee del 1999, quando auspicò l'incontro tra [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito Popolare Italiano]] e [[I Democratici]], che si sarebbe poi realizzato nel [[2001]] con la costituzione de [[Democrazia è Libertà - La Margherita|La Margherita]].
 
=== L'infarto e il coma ===
Il 15 dicembre del [[1999]], nel corso di una seduta parlamentare per il voto della legge finanziaria, ebbe un grave malore e finì in [[coma]] profondo in seguito a un [[infarto]] e alle conseguenze di un'[[ischemia cerebrale]]. Venne trasferito d'urgenza all'[[Ospedale di San Giacomo degli Incurabili|Ospedale San Giacomo]] di Roma, dopo aver ricevuto i primi soccorsi in aula da parte del medico della Camera e dei deputati [[Pino Petrella]] e [[Pierluigi Petrini]], rispettivamente medico e anestesista. Nonostante i pronti soccorsi, prima di essere rianimato Andreatta rimase in stato di sofferenza cerebrale da [[ipossia]] per venti minuti, riportandone danni permanenti.
 
I bollettini medici dichiararono fin dall'inizio che l'ex ministro si trovava in "condizione critica", e venne dichiarato il coma profondo. Il 1º gennaio [[2000]] fu trasferito a bordo di un mezzo di trasporto militare dal San Giacomo al [[Policlinico Sant'Orsola-Malpighi]] di [[Bologna]].
 
Durante il coma, mentre era degente al [[Policlinico Sant'Orsola-Malpighi]] di [[Bologna]], fece parte della XIII Commissione (agricoltura) dall'11 ottobre 2000 al 29 maggio 2001.<ref>Lo afferma l'[http://storia.camera.it/organi/xiii-commissione-agricoltura-13#nav elenco relativo alla XIII Legislatura] del sito istituzionale della Camera.</ref>
 
Andreatta rimase fino alla morte in uno stato vegetativo, senza mai riprendere conoscenza, spegnendosi dopo più di sette anni di stato comatoso il 26 marzo [[2007]] nel reparto di rianimazione del [[Policlinico Sant'Orsola-Malpighi]] di [[Bologna]]<ref>{{cita web|autore=|url=http://www.governo.it/notizie/not_notizia.asp?idno=3053|titolo=Beniamino Andreatta: si è spento oggi a Bologna|accesso=21 dicembre 2007|editore=Governo Italiano|data=26 marzo 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071007173432/http://www.governo.it/notizie/not_notizia.asp?idno=3053|dataarchivio=7 ottobre 2007}}</ref><ref>{{cita web|autore=|url=http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/politica/morto-andreatta/morto-andreatta/morto-andreatta.html|titolo=È morto Beniamino Andreatta dopo oltre sette anni di coma|accesso=21 dicembre 2007|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=26 marzo 2007}}</ref><ref>{{cita web|autore=|url=http://www.nuovacosenza.com/cs/07/marzo/andreatta.html|titolo=Scompare Nino Andreatta|accesso=21 dicembre 2007|editore=Nuova Cosenza Quotidiano Digitale|data=26 marzo 2007}}</ref>.
 
Il 26 marzo [[2018]], nell'undicesimo anniversario della morte, la città di Bologna ha dedicato a Beniamino Andreatta una strada nel cuore della locale zona universitaria<ref>{{cita web|autore=ANSA|url=http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2018/03/26/a-bologna-una-via-a-beniamino-andreatta_34ca872c-806b-4c85-ac9e-7514a764ed4b.html|titolo=A Bologna una via a Beniamino Andreatta|accesso=12 aprile 2018|data=26 marzo 2018}}</ref>.
 
== Famiglia ==
Il figlio [[Filippo Andreatta]], docente presso l'[[Università di Bologna]], scrive su diversi quotidiani italiani (tra cui il ''[[Corriere della Sera]]'' ed ''[[Europa (quotidiano)|Europa]]'') ed è esponente del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]. La figlia [[Eleonora Andreatta|Eleonora]] detta ''Tinni'', invece, è un'alta dirigente della [[Rai]] e, a partire dal [[2012]], è diventata direttrice di [[Rai Fiction]].
La moglie [[Giana Marina Petronio]] è psicoanalista.
 
== Opere ==
* ''Per un'Italia moderna. Questioni di politica e di economia'', Il Mulino, Bologna, 2002.
 
== Opere su Nino Andreatta ==
* Mario Tesini, ''Nino Andreatta. Appunti per una biografia intellettuale'', in N. Andreatta, ''Per un'Italia moderna. Questioni di politica e di economia'', Il Mulino, Bologna, 2002, pp.&nbsp;7–69.
* Giana M. Petronio Andreatta, ''È stata tutta luce'', Bompiani, Milano, 2017.
 
== Onorificenze ==
=== Onorificenze italiane ===
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere BAR.svg
|nome_onorificenza=Cancelliere e Tesoriere dell'Ordine militare d'Italia
|collegamento_onorificenza=Ordine militare d'Italia
|motivazione=
|luogo=Dal 17 maggio [[1996]] al 21 ottobre [[1998]]
}}
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=ESP Isabella Catholic Order GC.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Isabella la Cattolica
|motivazione=
|luogo=24 giugno [[1996]]<ref>{{cita web|url=https://www.boe.es/boe/dias/1996/06/27/pdfs/A20789-20789.pdf|titolo=Bollettino Ufficiale di Stato}}</ref>
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{DBI|nomeurl=|autore=Fernando Salsano|nome=ANDREATTA, Beniamino|volume=|anno=2014|accesso = 30 agosto 2017}}
 
== Voci correlate ==
* [[Governo Forlani]]
* [[Governo Spadolini I]]
* [[Governo Spadolini II]]
* [[Governo Ciampi]]
* [[Governo Prodi I]]
* [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana]]
* [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana]]
* [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|autore=|url=http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=IX%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg09/framedeputato.asp?Deputato=1d22620|titolo=Date personali e incarichi nella IX Legislatura|accesso=4 novembre 2009|editore=Camera dei Deputati}}
* {{cita web|autore=|url=http://legislature.camera.it/chioschetto.asp?content=/deputati/composizione/leg13/Composizione/schede_/d00019.asp|titolo=Dati personali - XIII Legislatura|accesso=4 novembre 2009|editore=Camera dei Deputati}}
* {{cita web|autore=|url=http://www.lovatti.eu/st/Andreatta.htm|titolo=Discorsi parlamentari del 2 luglio e 8 ottobre 1982|accesso=23 agosto 2012|}}
* {{cita web|http://www.arel.it/|AREL - Agenzia di ricerche e legislazione fondata da Nino Andreatta}}
 
{{Box successione
|carica = [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|Ministro della difesa della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 17 maggio [[1996]] – 21 ottobre [[1998]]
|precedente = [[Domenico Corcione]]
|successivo = [[Carlo Scognamiglio Pasini]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 28 aprile [[1993]] – 19 aprile [[1994]]
|precedente = [[Emilio Colombo]]
|successivo = [[Antonio Martino]]
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{{Box successione
|carica = [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 18 ottobre [[1980]] – 1º dicembre [[1982]]
|precedente = [[Filippo Maria Pandolfi]]
|successivo = [[Giovanni Goria]]
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