Ermetismo (letteratura) e Matteo Meschiari: differenze tra le pagine

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{{P|qualche aspetto apparentemente promozionale; le fonti sono quasi esclusivamente blog, oppure direttamente collegate al soggetto stesso e non permettono di comprenderne appieno la rilevanza|biografie|arg2=antropologia|novembre 2015}}
Con il termine '''ermetismo''' si intende non un vero e proprio movimento letterario del [[Novecento]], ma un atteggiamento assunto da un gruppo di poeti.
{{Bio
|Nome = Matteo
|Cognome = Meschiari
|Sesso = M
|LuogoNascita = Modena
|GiornoMeseNascita = 28 novembre
|AnnoNascita = 1968
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = antropologo
|Attività2 =
|Attività3 =
|Nazionalità = italiano
|Immagine=Matteo_Meschiari.JPG
}}
 
== Biografia ==
Il termine, adottato da [[Francesco Flora]] nel [[1936]], rimanda ad una concezione [[mistica]] della parola poetica perché fa riferimento alla figura leggendaria e mistica di [[Ermete Trismegisto]] (''Ermes il tre volte grandissimo'') risalente al [[periodo ellenistico]], al quale erano stati attribuiti testi filosofico-misterici e spirituali del [[II secolo d.C.|II]]-[[III secolo d.C.]], che si ispirava all'antica sapienza [[Antico Egitto|egizia]], celata nell'enigmatico linguaggio dei [[geroglifico egizio|geroglifici]]. Tuttavia un possibile legame si può trovare anche verso Ermete, dio delle scienze occulte, proprio per sottolineare la difficoltà di comprensione di questo genere di [[Eugenio Montale|poesia]]. Nel [[1938]] [[Carlo Bo]] pubblicò un [[saggio]] su ''[[Il Frontespizio]]'', ''[[Letteratura come vita]]'', contenente i fondamenti teorico-metodologici della poesia ermetica.
Dal 2015 è professore associato all'Università di Palermo dove insegna Geografia e Antropologia della comunicazione. Precedentemente, come ricercatore in Beni Demoetnoantropologici, ha insegnato Antropologia culturale e Antropologia del paesaggio. Ha inoltre insegnato in Francia nelle università di Lione, Avignone e Lille.
 
==Descrizione Ricerca ==
[[File:Matteo meschiari 3.png|thumb|M. Meschiari, Milano 2013]]
 
Dal 1990 svolge ricerche sul [[paesaggio]] in arte, letteratura, etnologia e geografia. Ha contribuito allo studio del concetto di paesaggio nella [[storia delle idee]], nell’[[antropologia culturale]], nelle [[scienze cognitive]] e in [[filosofia]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://ec2.it/paolomestrinerstudioazero/profile/essays/21468 intervista a Matteo Meschiari sulla rivista d’A – d’Architettura, cultura italiana del progetto – numero 38 Editore Il Sole 24 ORE Business Media srl – Milano] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> In particolare è impegnato nella divulgazione in Italia della ''Landscape Anthropology'' anglosassone.
Sul piano letterario con il termine ermetismo si sottolinea una poesia dal carattere ''chiuso'' (''ermetico'') e volutamente complesso, solitamente ottenuto attraverso un susseguirsi di [[analogia (retorica)|analogie]] di difficile interpretazione.
Da una prospettiva evoluzionistica, cognitiva e culturale, ha studiato il modo in cui la pressione ambientale e le strategie di [[caccia e raccolta]] hanno contribuito a sviluppare in ''[[Homo]]'' dei moduli cognitivi paesaggistici, e ha scoperto come certi schemi mentali finalizzati all’orientamento e alla comprensione dell’[[ecosistema]] sono riutilizzati per organizzare culture, lingue, riti e cosmologie.
 
In ambito antropologico e geografico si occupa più in generale di dinamiche spaziali, svolge ricerche di terreno sull'immaginario americano, con particolare riferimento alla ''Willderness'' (da notare la presenza di due l, la parola infatti può essere suddivisa in tre particelle che restituiscono un significato molto diverso rispetto alla parola Wilderness) e ai processi di domesticazione spaziale, studia i modelli abitativi dalla preistoria all'epoca attuale<ref>[http://larchitetto-nella-foresta-design.blogautore.repubblica.it/2014/10/14/e-appena-uscito-less-is-home-matteo-meschiari-per-una-antropologia-dello-spazio/ È appena uscito Less is home, Matteo Meschiari, per una antropologia dello spazio - L'architetto nella foresta - Blog - Casa&Design<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e analizza le dinamiche complesse tra spazio, corpo e performance nella [[corrida]]<ref>E. Adorni, ''Nel teatro dei matador'', Il Manifesto 06/03/2014; M. Cicala, ''Tauromachie, tra rito e paccottiglie'', Il Venerdi di Repubblica 29/11/2013; F. Di Maggio, Recensione a “Uccidere spazi”, in “Studi culturali” 1(2014); M. Mondino, ''Recensione a “Uccidere spazi”'', in “Il Lavoro culturale”, 16/6/2014: http://www.lavoroculturale.org/uccidere-spazi/</ref>.
Alla base di questo movimento, che ebbe come modello i grandi del [[decadentismo]] [[Francia|francese]] come [[Stéphane Mallarmé|Mallarmé]], [[Arthur Rimbaud|Rimbaud]], [[Paul Verlaine|Verlaine]] e [[Paul Valéry]], si trova un gruppo di poeti, chiamati ermetici, quali gli allora giovani [[Salvatore Quasimodo]], [[Mario Luzi]] e [[Alfonso Gatto]].<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/ermetismo/</ref> [[Eugenio Montale]] e [[Giuseppe Ungaretti]] vengono definiti erroneamente dei membri dell'Ermetismo, ma il primo ne prende pubblicamente le distanze, mentre il secondo ne anticipa solamente le tematiche nel "[[Sentimento del Tempo]]".
Affianca il suo studio dell'ambiente con scritti militanti per la sua difesa<ref>Lato selvatico, rivista bioregionale, numeri vari.</ref>.
 
Dal 2008 fa parte del workgroup di ricerca ''Paleolithic Continuity Paradigm for the Origins of Indo-European Languages'' diretto da [[Mario Alinei]]<ref>[http://www.continuitas.org http://www.continuitas.org/]</ref>.
Alle radici della [[poesia]] ermetica ci sono le esigenze espressive non solo del [[decadentismo]] [[Francia|francese]] ma anche quelle di [[Rainer Maria Rilke|Rilke]], [[Thomas Stearns Eliot|Eliot]], [[Federico García Lorca|García Lorca]], del [[simbolismo]] di [[Pascoli]], del [[surrealismo]]. Tale poesia, per l'assoluta ricerca di essenzialità, ha assunto il nome di ''poesia pura'' in cui la parola poetica, liberata da ogni eco realistica, ha una magia evocativa e dove l'analogia e l'armonia della parola hanno il compito di svelare l'ignoto. Ne risulta una poesia concentrata ed essenziale, in cui l'anima si concede come per "illuminazioni liriche" (si ricordino le ''Illuminazioni'' di [[Rimbaud]]).<ref>Aldo Giudice, Giovanni Bruni, ''Problemi e scrittori della letteratura italiana'', vol. 3, tomo secondo, pp. 511-512, ed. Paravia, Torino, 1979</ref>
Non fu certamente estranea all'''ermetismo'' la lezione dei ''[[La Voce (rivista)|vociani]]'', i quali del [[decadentismo]] d'oltralpe accolgono, oltre a certe forme tecniche espressive, anche la concezione della poesia come attimo, illuminazione, frammento. La poesia ermetica contiene una tensione [[metafisica]] proiettata verso l'ineffabile, verso il ''silenzio'' e l<nowiki>'</nowiki>''assenza''. È quindi presente un fondo misticheggiante, esplicitamente religioso in [[Mario Luzi]], che si esprime nell'attesa di una rivelazione trascendente, di un "Altro" la cui presenza è intuita ma rimane lontana e irraggiungibile. L'atmosfera che ne deriva è quindi di sospensione atemporale.
 
Nel saggio ''Geofanie. La Terra postmoderna'' esplora il concetto di paesaggio nella postmodernità letteraria, in bilico tra analisi critica ed enunciazione poetica. Nel libro sostiene che una scrittura incentrata su geologia, geografia e geofilosofia può portare alla fondazione di una nuova “epica dei paesaggi” e a un approfondimento della consapevolezza ambientale.
Scrive G. Preti: "L'esperienza [[esistenzialismo|esistenzialista]] è stata particolarmente vissuta, e ha dato i risultati più convincenti forse nella letteratura, in [[Germania]] per opera della corrente che va da Rilke a ''Carossa'', in [[Italia]] per opera di quella corrente poetica che ebbe inizio con [[Giuseppe Ungaretti]] e che fu detta ''ermetismo'', in quanto appunto volle essere una radicale presa di contatto della persona con la radice esistenziale del suo essere e con la crisi che questa sempre provoca nella vita; in [[Francia]] per opera di [[Jean-Paul Sartre]]".
 
Dal 1997 collabora con l'artista Claudia Losi allo sviluppo della ''[[Land Art]]'' in Italia.
==I temi e lo stile dell'ermetismo==
Quello dell'ermetismo è uno stile difficile e chiuso nella ricerca della forma analogica, insieme all'approfondimento di una nascosta esperienza interiore, contraddistinse questo gruppo che, rifiutando in modo diretto ogni impegno politico e sociale, cercava di staccarsi dalla cultura [[Fascismo|fascista]]. Tra questi giovani [[intellettuali]], alcuni assunsero posizioni [[Antifascismo|antifasciste]] come [[Romano Bilenchi]], [[Elio Vittorini]], [[Alfonso Gatto]] e [[Vasco Pratolini]].
La censura dell'ermetismo è una presa di posizione contro la manipolabilità e la facilità comunicativa della nascente società di massa, che si esplica nella [[propaganda]] dei regimi dittatoriali (come il [[fascismo]]) sorti dopo la prima guerra mondiale. La poesia, allora, si rinchiude e si assume il compito di ridare un senso alla parola, di risemantizzarla, di usarla solo quando necessaria.
 
== NoteOpere ==
I poeti ermetici perseguono l'ideale di una “poesia pura”, libera da ogni finalità pratica, essenziale, senza scopo educativo. Il tema centrale della poesia ermetica è il senso della solitudine disperata dell'uomo moderno che ha perduto fede negli antichi valori, nei miti della civiltà [[Romanticismo|romantica]] e [[Positivismo|positivistica]] e non ha più certezze a cui ancorarsi saldamente. L'uomo vive in un mondo incomprensibile, sconvolto dalle guerre e offeso dalle [[dittature]], pertanto ha una visione sfiduciata della vita, priva di illusioni. Gli ermetici rifiutano la parola come atto di comunicazione per lasciarle solo il carattere evocativo. La loro poesia è una poesia di stati d'animo, di ripiegamento interiore espresso in un tono raccolto e sommesso, con un linguaggio raffinato ed evocativo che sfuma ogni riferimento diretto all'esperienza in un gioco di allusioni.
=== Pubblicazioni scientifiche ===
* Sistemi selvaggi. Antropologia del paesaggio scritto, Palermo, [[Sellerio]], 2008.
* [[Dino Campana]]. Formazione del paesaggio, Napoli, [[Liguori editore|Liguori]], 2008.
* Terra sapiens. Antropologie del paesaggio, Palermo, Sellerio, 2010.
* Nati dalle colline. Percorsi di etnoecologia, Napoli, Liguori, 2010.
* Spazi Uniti d'America. Etnografia di un immaginario, Macerata, [[Quodlibet]], 2012.
* Uccidere spazi. Microanalisi della corrida, Macerata, [[Quodlibet]], 2013
* Less is Home. Antropologie dello spazio domestico, Bologna, Compositori, 2014.
* Geofanie. La Terra postmoderna, Roma, Aracne, 2015.
* Artico Nero. La lunga notte dei popoli dei ghiacci, Roma, Exorma, 2016
* Geoanarchia. Appunti di resistenza ecologica, Armillaria 2017.
 
=== Pubblicazioni letterarie ===
All'interno dell'ermetismo sono presenti due filoni: [[Cattolicesimo|cattolico]] o [[Purismo (letteratura)|purista]] e [[Laicismo|laico]] o [[Storicismo|storicista]].<br />
* {{sf|Poetica del terreno, Modena, Anemone Vernalis, 1999.}}
Nel primo filone è presente il tema dell'"assenza" che è anche "attesa" verso una figura salvifica, nel filone purista l'analogia risulta essere complessa, in quanto è più lontana dalla realtà. Nel filone storicista, invece, l'analogia è più vicina alla realtà. Questi due filoni non sono contrapposti ma vicini.<ref>Di questo si è occupato, tra i primi, Dante Cerilli con articoli e saggi sull'ermetismo e post ermetismo a fine anni Ottanta, confluiti poi in ''Post-ermetismo: un'area della nuova poesia italiana. Questioni e problemi alternativi: il poeta degli anni Novanta e l'Ermetismo'', sta in Dante Cerilli, ''Dal pensiero ai segni. Idee e versi alle soglie del terzo millennio. Con dieci poeti moldavi contemporanei'', Foggia, Bastogi, 1999, pp. 11-86 (contiene note bibliografiche al riguardo e antologia; il libro consta di 224 pp.)</ref>
* {{sf|Bláserk, Firenze, Gazebo, 2003.}}
* Terre Animali Uomini. Cosmografie di Gino Covili, Pavullo, Coviliarte 2012.
* Tre montagne, Saluzzo, Fusta editore, 2015.
 
== Note ==
Gli ermetici si servono della forma dell'analogia per rappresentare la condizione tragica dell'esistenza umana isolandosi in uno spazio interiore a difesa dalla retorica fascista.
<references />
 
== Fonti ==
I poeti ermetici si ispirarono al secondo libro di Ungaretti, ovvero ''[[Sentimento del Tempo]]'', ed alle analogie complesse in esso contenute; quindi possiamo considerare Ungaretti il primo esponente degli ermetici.
* Università di Palermo [http://www.unipa.it/persone/docenti/m/matteo.meschiari/]
* Academia.edu: https://unipa.academia.edu/MatteoMeschiari
* Google Scholar: https://scholar.google.com/citations?user=7K9rlYkAAAAJ&hl=en
* Paleolithic Continuity Paradigm for the Origins of Indo-European Languages [http://www.continuitas.org/workgroup.html#meschiari]
* Paesaggi Connessi [http://www.paesaggiconnessi.eu/MatteoMeschiari.html]
 
== Voci correlate ==
Nel campo della critica ermetica, autorevole fu la figura di [[Carlo Bo]] che, con il suo discorso ''La letteratura come vita'' del [[1938]], scrisse il vero [[manifesto (programma)|manifesto]] ermetico parlando di poesia intesa come momento dell'[[assoluto]]. Tra gli altri teorici e [[critica letteraria|critici]] dell'ermetismo si ricordano [[Oreste Macrì]], [[Giansiro Ferrata]], [[Luciano Anceschi]] e lo stesso [[Mario Luzi]].
* [[Mario Alinei]]
 
* [[Gino Covili]]
Nella seconda metà degli [[anni 1930|anni trenta]] maturarono a [[Firenze]], intorno alla rivista ''[[Il Frontespizio]]'' e [[Solaria]], un vero gruppo di ermetici che, prendendo come riferimento Ungaretti, Quasimodo e [[Arturo Onofri|Onofri]], si rifacevano direttamente al [[simbolismo]] europeo e si affacciavano alle più recenti esperienze di quegli anni, come al [[surrealismo]] e all'[[esistenzialismo]].
* [[Dino Campana]]
 
== Definizione ==
È estremamente diffusa la convinzione profondamente errata secondo cui un componimento, per essere considerato ermetico, dovrebbe necessariamente comporsi di un lessico di difficile comprensione, aulico o folto di termini sconosciuti ai più. Prese in questo senso, allora, dovrebbero essere ermetiche molte poesie di [[Giosuè Carducci|Carducci]] o [[D'Annunzio]]. Il dettato ermetico risulta difficile, invece, come si evince anche dal paragrafo precedente, per la pluralità di significati che un testo anche lessicalmente elementare riesce a veicolare, in particolare per il carattere fortemente elusivo della sintassi e del lessico, depositario di un significato che è percepito esclusivamente dal poeta, e spesso nemmeno dall'autore stesso che manifesta in questo modo l'indecifrabilità del reale e delle proprie stesse percezioni. Il parere dei letterati è tuttora diviso in proposito allo scarso interesse di alcuni poeti ermetici (ma non tutti: alcuni si trovavano infatti nelle prime file della [[Resistenza (politica)|Resistenza]]) nei confronti del [[fascismo]]. Alcuni sostengono che gli ermetici fossero tacitamente d'accordo con [[Mussolini]], altri invece ritengono che avessero bandito una lotta culturale e ideologica -ma silenziosa- nei confronti del fascismo. È noto infatti che quei pochi ermetici che non attaccarono apertamente il fascismo, non ne abbracciarono però la cultura.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|etichetta=ermetismo|wikt=ermetismo}}
 
== Collegamenti esterni ==
* http://www.southernnature.org/interview-profile.php?Interview_ID=20
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/ermetismo/ Ermetismo] da ''L'Enciclopedia Italiana'', edizione online, sito treccani.it
* https://web.archive.org/web/20080210000340/http://www.claudio-rise.it/wilderness/felino.htm
* {{cita web|http://www.repubblicaletteraria.it/Ermetismo.htm|titolo=La poesia ermetica della letteratura italiana|autore=Vincenzo Laforgia|sito=www.repubblicaletteraria.it}}
* http://bidieffe.net/?page_id=794
 
* https://pleistocity.blogspot.it/
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