Governo Berlusconi I e Santuario della Madonna della Consolazione (Mascalucia): differenze tra le pagine

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{{Edificio religioso
{{Governo
|Nome = Santuario della Madonna della Consolazione
|Nome = Governo Berlusconi I
|Immagine = Silvio Berlusconi (2010).jpg =
|Larghezza =
|Dimensione = 150px
|Didascalia =
|StatoSiglaStato = ITA
|Regione = {{IT-SIC}}
|Presidente = [[Silvio Berlusconi]]
|Città = {{simbolo|Mascalucia-Stemma.png}} [[Mascalucia]]
|PartitoPres = [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
|Religione = [[Cattolicesimo]]
|CoalizioneGov = [[Forza Italia (1994)|FI]], [[Movimento Sociale Italiano|MSI]]-[[Alleanza Nazionale|AN]], [[Lega Nord|LN]], [[Centro Cristiano Democratico|CCD]], [[Unione di Centro (1993)|UdC]], [[Fondazione Liberaldemocratica|FLD]]
|DedicatoA = [[Maria (madre di Gesù)|Madonna della Consolazione]]
|Legislatura = [[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII Legislatura]]|DataGiuramento = 10 maggio [[1994]]
|Ordine =
|DataDimissioni = 22 dicembre [[1994]]
|AnnoConsacr =
|DataNuovoGoverno = [[Governo Dini|Dini]]<br>17 gennaio [[1995]]
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|InizioCostr = [[XII secolo]] (ric. dopo il 1693)
|FineCostr =
|Demolizione =
|Sito =
}}
Il '''Santuario della Madonna della Consolazione''', altresì nota come '''Chiesa Madre''', è un [[luogo di culto]] [[cattolico]] sito in [[Mascalucia]], in [[provincia di Catania]].
== Storia ==
L'edificazione di una chiesa nel medesimo luogo in cui sorge il Santuario, risalrebbe al [[XII secolo]], e fu intitolata al culto di [[San Nicola di Bari]], all'epoca patrono di Mascalucia.<ref name=snicola">{{cita web|url=http://win.lafrecciaverde.it/n97/articolo2/articolo.htm#7|titolo=CHIESA MADRE|accesso=}}</ref> Dopo l'infeudamento del casale da parte di [[Giovanni Andrea Massa]] avvenuta nel 1645, il titolo della parrocchia fu cambiato in quello della [[Madonna|Madonna della Consolazione]]: il Massa, regalò alla Chiesa Madre una pala d'altare raffigurante la Madonna della Consolazione ed un dipinto attribuito a [[Pietro Novelli]] raffigurante la [[Madonna delle Grazie]].<ref name="massa">{{cita news|autore=G. Pappa|url=https://mascaluciadoc.org/2017/08/07/chiesa-madre-santa-maria-della-consolazione/|titolo=Chiesa Madre, Santa Maria della Consolazione|pubblicazione=Mascalucia DOC|data=7 agosto 2017|accesso=27-07-2019}}</ref>
 
L'[[eruzione dell'Etna del 1669]], che seppellì molti borghi a ridosso del vulcano, risparmiò il centro cittadino mascaluciese e la Chiesa Madre, che invece venne completamente distrutta dal violento [[Terremoto del Val di Noto del 1693|terremoto del 1693]], ad eccezione dell'altare, oltrechè il [[campanile]] donato nel 1690 dal principe Nicolò Placido Branciforte, feudatario del paese col titolo di Duca di Santa Lucia.<ref name=snicola"/> Agli inizi del [[XVIII secolo]], il tempio venne ricostruito nell'attuale forma, a cui fu dato un aspetto più imponente.<ref name=snicola"/> I [[monaci benedettini]], che a quel tempo soggiornavano a Mascalucia al monastero di Sant'Antuneddu, arredarono gli interni della sacrestia, costruirono i confessionali e il coro ligneo, tutti in stile [[rococò]].<ref name=snicola"/><ref name="massa"/>
Il '''Governo Berlusconi I''' fu il cinquantunesimo [[governo della Repubblica Italiana]], il primo della [[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII legislatura]]. Rimase in carica dal 10 maggio [[1994]] al 17 gennaio [[1995]], per un totale di 252 giorni, ovvero 8 mesi e 7 giorni. È stato il primo governo della Repubblica con la partecipazione di esponenti del [[Movimento Sociale Italiano]].
 
Ai primi del [[XX secolo]], il vicario sacerdote Vito Longo, dirigendo personalmente i lavori, ampliò la chiesa con la costruzione delle due navate laterali e del secondo campanile lasciato però incompleto.<ref name=snicola"/> Fu l'unica [[parrocchia]] di Mascalucia fino al 1944, con l'elevazione a rango parrocchiale della [[Chiesa di San Vito Martire]], e il 15 agosto 1986, l'Arcivescovo di Catania la elevò a [[santuario]].<ref name="santuario">{{cita web|url=http://www3.comunemascalucia.it/index.php/turismo-e-cultura/luoghi-di-culto/244-santuario-della-madonna-della-consolazione.html|titolo=Santuario della Madonna della Consolazione|accesso=27-07-2019}}</ref>
Ottenne la fiducia al [[Senato della Repubblica]] il 18 maggio 1994 con 159 voti favorevoli, 153 contrari e 2 astenuti<ref name=":0">[http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/19/Senato_fiducia_Berlusconi_co_0_9405195980.shtml il Senato da' fiducia a Berlusconi, promosso con un voto in più sul quorum, decisive le assenze]</ref>.
 
== Descrizione ==
Ottenne la fiducia alla [[Camera dei Deputati]] il 20 maggio 1994 con 366 voti favorevoli e 245 contrari<ref name=":1">[http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/21/varato_governo_Berlusconi_co_0_94052111471.shtml varato il governo Berlusconi, fiducia alla Camera con 366 si' e 245 no.]</ref>.
Il Santuario della Madonna della Consolazione, è situato in pieno centro storico di Mascalucia. Della Chiesa originaria sono ancora visibili i resti di un antico altare oggi posto nella cappella dell'abside.<ref name="descrizione">{{cita web|url=https://digilander.libero.it/gigi_friends/chiesa_madre.htm|titolo=Storia sulla Chiesa Madre di Mascalucia|accesso=27-07-2019}}</ref> La facciata principale, orientata a est, è realizzata in muratura intonacata di colore chiaro, ed è ripartita in tre grandi settori definiti da quattro lesene in pietra lavica che tracciano la struttura interna a tre navate di tipo basilicale. In ognuno dei partiti laterali rispettivamente si osservano una finestra rettangolare a cui fa seguito verso il basso una piccola finestra tonda che risulta come la prima bordata in pietra lavica; in basso infine un grosso torrione contribuisce a rendere severo tutto l'insieme architettonico.<ref name="descrizione"/>
 
Al centro del prospetto il portale in pietra lavica, caratterizzato da due colonne basaltiche ed arricchito da arabeschi in tema vegetale e da volute sui capitelli e sulle cornici, vi è l'unico accesso alla Chiesa dalla piazza antistante.<ref name="descrizione"/> Il portale d'ingresso è sormontato da una finestra litica, al cui interno è posta una statua della Madonna.<ref name="massa"/> La facciata si chiude in alto con un cornicione sempre in pietra lavica dal quale spicca la torre campanaria che termina con un'elegante guglia rivestita di mosaici policromi in ceramica.<ref name="descrizione"/>
Diede le dimissioni il 22 dicembre 1994<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/dicembre/23/Berlusconi_dimette_Lega_pezzi_co_0_94122312686.shtml Berlusconi si dimette, la Lega a pezzi]</ref>.
 
L'interno è a pianta basilicale con tre navate e transetto: la navata principale risulta bordata da colonne con capitelli corinzi e si conclude con un abside semicircolare; il soffitto è infine con volta a botte lunettate, decorato con cornicioni e stucchi.<ref name="descrizione"/> In origine la struttura presentava una sola navata, ampliata a tre agli inizi del Novecento.<ref name="massa"/> Il pavimento è in marmo policromo.<ref name="massa"/>
==Composizione==
{| class="wikitable" style="float:right"
|- bgcolor="#EFEFEF"
! colspan=2 | [[Camera dei Deputati]]<ref>Composizione al maggio 1994</ref>
! Seggi
|-
|bgcolor="#89cff0"|
| ''[[Lega Nord]]''</br>''[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]''</br>''[[Alleanza Nazionale]]''</br>''[[Centro Cristiano Democratico]]''</br>'''Totale Maggioranza'''
| align=right|117</br>113</br>109</br>27</br>'''366'''
|-
|bgcolor="#AAAAAA"|
| ''[[Alleanza dei Progressisti]]''</br>''[[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione Comunista]]''</br>''[[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]]''</br>''[[Alleanza Democratica (Italia)|Alleanza Democratica]]''</br>''[[Partito Socialista Italiano]]''</br>''[[Patto Segni]]''</br>''[[Minoranze linguistiche]]''</br>''Altri''<ref>Non iscritti ad alcuna componente del Gruppo Misto</ref></br>'''Totale Opposizione'''
| align=right|143</br>39</br>33</br>17</br>14</br>9</br>4</br>5</br>'''264'''
|-
|- bgcolor="#EFEFEF"
| colspan="2" align=left| '''Totale'''
| align=right|'''630'''
|}
 
Al suo interno la chiesa contiene delle opere d'arte di un certo pregio tra cui: la balaustra dell'altare maggiore con colonnine monolitiche in marmo; quattro altari a scultura ed a intarsio in marmo; il cancelletto della balaustra in legno dorato; il pulpito e l'organo sempre in legno. Nella Cappella del Sacro Cuore si trovano un altare della Esposizione, in legno dorato, un quadro sopra tavola raffigurante la Madonna delle Grazie attribuita a Pietro Novelli, una tela di Michele Rapisardi raffigurante la Madonna Addolorata, e il dipinto L'Estasi di Sant'Antonio di Giuseppe Consoli Guardo.<ref name="santuario"/>
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! Seggi
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|-
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| ''[[Alleanza dei Progressisti]]''</br>''[[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]]''</br>''[[Rifondazione Comunista]]''</br>''[[Federazione dei Verdi|Verdi]]''-''[[Movimento per la Democrazia - La Rete|La Rete]]''</br>''[[Partito Socialista Italiano]]''</br>''[[Südtiroler Volkspartei]]''</br>'''Totale Opposizione'''
| align=right|76</br>34</br>18</br>13</br>10</br>3</br>'''154'''
|-
|- bgcolor="#EFEFEF"
| colspan="2" align=left| '''Totale'''
| align=right|'''325'''
|}
 
== Note ==
Composizione del governo:
*[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] (FI), Presidente del Consiglio, 8 ministri e 13 sottosegretari
*[[Alleanza Nazionale]] (AN), 5 ministri, 1 Vicepresidente del Consiglio e 12 sottosegretari
*[[Lega Nord]] (LN), 5 ministri, 1 Vicepresidente del Consiglio e 9 sottosegretari
*[[Centro Cristiano Democratico]] (CCD), 2 ministri e 1 sottosegretario
*[[Unione di Centro (1993)|Unione di Centro]] (UdC), 2 ministri
*Indipendenti, 2 ministri
 
==[[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei ministri]]==
{| border=0
| '''[[Silvio Berlusconi]]''' (FI)
|}
 
==Vicepresidenti del Consiglio dei ministri==
{| border=0
| [[Giuseppe Tatarella]] (AN), [[Roberto Maroni]] (LN)
|}
 
==Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri==
{| border=0
| [[Gianni Letta]] (FI) con delega allo spettacolo, al turismo e allo sport
|}
 
==Ministri senza portafoglio==
{| border=0
| Coordinamento delle politiche Unione Europea
| [[Domenico Comino]] (LN)
|-
| Famiglia e solidarietà sociale
| [[Antonio Guidi (politico)|Antonio Guidi]] (FI)
|-
| Funzione pubblica e Affari regionali
| [[Giuliano Urbani]] (FI)
|-
| Italiani nel mondo
| [[Sergio Berlinguer]] (Indipendente)
|-
| Rapporti con il Parlamento
| [[Giuliano Ferrara]] (FI)
|-
| Riforme istituzionali
| [[Francesco Speroni]] (LN)
|}
 
==Ministeri==
===Affari esteri===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Antonio Martino]] (FI)
|-
|''Sottosegretari''
| [[Livio Caputo]] (FI), [[Franco Rocchetta]] (LN), [[Vincenzo Trantino]] (AN)
|}
 
===Interno===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Roberto Maroni]] (LN)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Maurizio Gasparri]] (AN), [[Marianna Li Calzi]] (FI), [[Domenico Lo Jucco]] (FI)
|}
 
===Grazia e Giustizia===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Alfredo Biondi]] (UdC)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Gian Franco Anedda]] (AN), [[Mario Borghezio]] (LN), [[Domenico Contestabile]] (FI)
|}
 
===Bilancio e Programmazione Economica===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Giancarlo Pagliarini]] (LN)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Ilario Floresta]] (FI), [[Antonio Parlato]] (AN)
|}
 
===Finanze===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Giulio Tremonti]] (eletto con il [[Patto Segni]])
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Roberto Asquini]] (LN), [[Filippo Berselli]] (AN), [[Sandro Trevisanato]] (FI)
|}
 
===Tesoro===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Lamberto Dini]] (Indipendente)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Marisa Bedoni]] (LN), [[Salvatore Cicu]] (FI), [[Giovanni Mongiello]] (CCD), [[Antonio Rastrelli]] (AN)
|}
 
===Difesa===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Cesare Previti]] (FI)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Guido Lo Porto]] (AN), [[Mauro Polli]] (LN)
|}
 
===Pubblica Istruzione===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Francesco D'Onofrio]] (CCD)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Fortunato Aloi]] (AN), [[Mariella Mazzetto]] (LN)
|}
 
===Lavori Pubblici===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Roberto Maria Radice]] (FI)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Stefano Aimone Prina]] (LN), [[Domenico Nania]] (AN)
|}
 
===Risorse Agricole, Alimentari e Forestali===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Adriana Poli Bortone]] (AN)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Paolo Scarpa Bonazza Buora]] (FI)
|}
 
===Trasporti e Navigazione===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Publio Fiori]] (AN)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Sergio Cappelli]] (LN), [[Gianfranco Micciché]] (FI)
|}
 
===Poste e Telecomunicazioni===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Giuseppe Tatarella]] (AN)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Antonio Marano]] (LN)
|}
 
===Industria, Commercio e Artigianato===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Vito Gnutti]] (LN)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Giampiero Beccaria]] (FI), [[Francesco Pontone]] (AN)
|}
 
===Sanità===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Raffaele Costa]] (UdC)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Giulio Conti]] (AN), [[Giuseppe Nisticò]] (FI)
|}
 
===Commercio con l'Estero===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Giorgio Bernini]] (FI)
|}
 
===Lavoro e Previdenza Sociale===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Clemente Mastella]] (CCD)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Carmelo Porcu]] (MSI), [[Adriano Teso]] (FI)
|}
 
===Beni Culturali e Ambientali===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Domenico Fisichella]] (AN)
|}
 
===Ambiente===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Altero Matteoli]] (AN)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Roberto Lasagna (politico)|Roberto Lasagna]] (FI)
|}
 
=== Università, Ricerca Scientifica e Tecnologica ===
{| border=0
| '''Ministro'''
| [[Stefano Podestà]] (FI)
|-
| ''Sottosegretari''
| [[Giovanni Meo Zilio]] (LN)
|}
 
== Cronologia ==
 
=== 1994 ===
 
==== Maggio ====
* 10 maggio 1994 - Silvio Berlusconi giura nelle mani del Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro. Vengono inoltre nominati i membri del neonato governo, che nella storia dell’Italia repubblicana è il primo che include la presenza di esponenti dell’ex Movimento Sociale Italiano.
* 18 maggio 1994 - Il governo ottiene la fiducia al Senato della Repubblica con 159 sì, 153 no e 2 astenuti<ref name=":0">[http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/19/Senato_fiducia_Berlusconi_co_0_9405195980.shtml il Senato da' fiducia a Berlusconi, promosso con un voto in più sul quorum, decisive le assenze]</ref>.
* 20 maggio 1994 - Il governo ottiene la fiducia alla Camera dei Deputati, con 366 sì e 245 no<ref name=":1">[http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/21/varato_governo_Berlusconi_co_0_94052111471.shtml varato il governo Berlusconi, fiducia alla Camera con 366 si' e 245 no.]</ref>.
'''Luglio'''
* 13 luglio 1994 - Il governo vara il decreto Biondi (dal nome del Ministro della Giustizia Alfredo Biondi), che abolisce la custodia cautelare, limitandola ai casi di omicidio e ai reati associativi (mafia, terrorismo). Il provvedimento, ribattezzato poi ‘decreto salva-ladri’, aprirebbe le porte del carcere per molti degli imputati delle inchieste di Tangentopoli.
* 14 luglio 1994 - I principali magistrati del pool milanese che ha animato la stagione di Mani Pulite, Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo e Piercamillo Davigo, chiedono l’assegnazione ad altro incarico nel corso di una conferenza stampa tenuta presso la Procura della Repubblica di Milano. Il marciapiede su cui si affaccia l’ingresso principale del Palazzo di Giustizia ospita la manifestazione spontanea di un gruppo di cittadini, che protestano in solidarietà con i magistrati e contro il decreto presentato dal ministro della Giustizia in carica, Alfredo Biondi.
* 21 luglio 1994 - Sull’onda delle polemiche la Camera nega i “presupposti di necessità e urgenza” del decreto Biondi, invalidandone di fatto l’applicazione.
* 28 luglio 1994 - Paolo Berlusconi, fratello minore e socio d’affari del presidente del Consiglio in carica, viene tratto in custodia cautelare nell’ambito di un’inchiesta sulla corruzione della Guardia di Finanza da parte del gruppo Fininvest. Nelle seguenti settimane viene interrogato dal sostituto procuratore Antonio Di Pietro.
 
==== Ottobre ====
* 14 ottobre 1994 - Le confederazioni sindacali proclamano uno sciopero generale e portano in piazza oltre 3 milioni di persone, in 90 manifestazioni nelle principali città della penisola. Record di presenze a Milano, Torino e Roma. L’agitazione contesta la Legge Finanziaria 195, che prevede un consistente taglio alle spese per le pensioni. E’ il più grande sciopero degli ultimi vent’anni, in termini di partecipazione effettiva;
 
==== Novembre ====
* 4 novembre 1994 - Berlusconi rompe il tavolo di trattative tra governo e sindacati sul nodo della riforma del sistema pensionistico. Ripartono le agitazioni sindacali, viene programmata una manifestazione nazionale contro la Legge Finanziaria e contro il Governo Berlusconi.
 
* 12 novembre 1994 - Manifestazione nazionale indetta dai sindacati a Roma contro i tagli alle pensioni e in difesa dei diritti dei lavoratori. Più di un milione di persone riempie le piazze della capitale per protestare contro la Legge Finanziaria del governo. È la più grande manifestazione sindacale di piazza nella storia dell’Italia repubblicana.
 
* 22 novembre 1994 - Mentre presiede la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla criminalità organizzata Berlusconi si vede recapitare un invito a comparire dinanzi alla Procura di Milano, nell’ambito delle indagini sul suo gruppo. Il 13 dicembre viene interrogato per alcune ore dai magistrati del pool, che pongono domande sulla presunta corruzione della Guardia di Finanza da parte dell’azienda del premier.
 
==== Dicembre ====
* 1 dicembre 1994 - Viene siglato un patto tra governo e sindacati. Il primo stralcia i provvedimenti sulle pensioni dalla Legge Finanziaria 1995, in via di approvazione entro la fine del mese. I secondi rinunciano allo sciopero generale annunciato per l’indomani, il 2 dicembre.
* 6 dicembre 1994 - Il sostituto procuratore di Milano Antonio Di Pietro si dimette dalla magistratura, sfilandosi la toga in aula alla fine dell’ultima requisitoria per il processo Enimont. Tra le motivazioni prevale la protesta contro la campagna di delegittimazione avviata nei confronti del pool di Milano, attraverso denunce e ispezioni ministeriali.
 
* 22 dicembre 1994 - Durante una seduta parlamentare alla Camera dei Deputati il segretario federale della Lega Nord Umberto Bossi annuncia il passaggio del suo partito all'opposizione. Privo di una maggioranza, alla fine della seduta Berlusconi rassegna le dimissioni, chiedendo il ricorso alle urne. Il Presidente della Repubblica Scalfaro affida invece il mandato per la composizione di un nuovo esecutivo all’ex ministro del Tesoro del governo Berlusconi, Lamberto Dini, che il 17 gennaio 1995 vara un governo tecnico destinato a guidare la transizione verso le politiche del 1996.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
{{Governi italiani}}
*{{cita libro | autore= M. G. Pesce | titolo= Mascalucia. Vicende, monumenti, curiosità. | anno= 1998| editore= Maimone|città= Catania}}
{{Silvio Berlusconi}}
[[Categoria:Governi della Repubblica Italiana|Berlusconi I]]
[[Categoria:Silvio Berlusconi]]
 
[[Categoria:Chiese di Mascalucia]]
{{Portale|Italia|Politica}}