Deserto di Paran e Santuario della Madonna della Consolazione (Mascalucia): differenze tra le pagine

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{{Edificio religioso
Il '''deserto del Paran'''<ref>[https://secure2.pbase.com/matancom/image/40762436/large Foto: deserto di Paran, panoramica]</ref>, (in inglese chiamato anche ''Wilderness of Paran''; [[lingua ebraica|ebraico]] מדבר פארן ''Midbar Par'an''), prende il suo nome dallo [[uadi|uadi Paran]]<ref>[http://i38.tinypic.com/wqojll.jpg Foto: uadi Paran]</ref>, un corso d'acqua a carattere torrentizio, che lo attraversa.
|Nome = Santuario della Madonna della Consolazione
|Immagine =
|Larghezza =
|Didascalia =
|SiglaStato = ITA
|Regione = {{IT-SIC}}
|Città = {{simbolo|Mascalucia-Stemma.png}} [[Mascalucia]]
|Religione = [[Cattolicesimo]]
|DedicatoA = [[Maria (madre di Gesù)|Madonna della Consolazione]]
|Ordine =
|AnnoConsacr =
|AnnoSconsacr =
|Fondatore =
|Architetto =
|StileArchitett =
|InizioCostr = [[XII secolo]] (ric. dopo il 1693)
|FineCostr =
|Demolizione =
|Sito =
}}
Il '''Santuario della Madonna della Consolazione''', altresì nota come '''Chiesa Madre''', è un [[luogo di culto]] [[cattolico]] sito in [[Mascalucia]], in [[provincia di Catania]].
== Storia ==
L'edificazione di una chiesa nel medesimo luogo in cui sorge il Santuario, risalrebbe al [[XII secolo]], e fu intitolata al culto di [[San Nicola di Bari]], all'epoca patrono di Mascalucia.<ref name=snicola">{{cita web|url=http://win.lafrecciaverde.it/n97/articolo2/articolo.htm#7|titolo=CHIESA MADRE|accesso=}}</ref> Dopo l'infeudamento del casale da parte di [[Giovanni Andrea Massa]] avvenuta nel 1645, il titolo della parrocchia fu cambiato in quello della [[Madonna|Madonna della Consolazione]]: il Massa, regalò alla Chiesa Madre una pala d'altare raffigurante la Madonna della Consolazione ed un dipinto attribuito a [[Pietro Novelli]] raffigurante la [[Madonna delle Grazie]].<ref name="massa">{{cita news|autore=G. Pappa|url=https://mascaluciadoc.org/2017/08/07/chiesa-madre-santa-maria-della-consolazione/|titolo=Chiesa Madre, Santa Maria della Consolazione|pubblicazione=Mascalucia DOC|data=7 agosto 2017|accesso=27-07-2019}}</ref>
 
L'[[eruzione dell'Etna del 1669]], che seppellì molti borghi a ridosso del vulcano, risparmiò il centro cittadino mascaluciese e la Chiesa Madre, che invece venne completamente distrutta dal violento [[Terremoto del Val di Noto del 1693|terremoto del 1693]], ad eccezione dell'altare, oltrechè il [[campanile]] donato nel 1690 dal principe Nicolò Placido Branciforte, feudatario del paese col titolo di Duca di Santa Lucia.<ref name=snicola"/> Agli inizi del [[XVIII secolo]], il tempio venne ricostruito nell'attuale forma, a cui fu dato un aspetto più imponente.<ref name=snicola"/> I [[monaci benedettini]], che a quel tempo soggiornavano a Mascalucia al monastero di Sant'Antuneddu, arredarono gli interni della sacrestia, costruirono i confessionali e il coro ligneo, tutti in stile [[rococò]].<ref name=snicola"/><ref name="massa"/>
A dispetto della mancanza di prove archeologiche, questo dovrebbe essere il luogo in cui gli [[Israeliti]] dovettero aver trascorso parte dei 40 anni accampati nel deserto, una volta fuggiti dall'[[Egitto]]. L'[[Antico Testamento]] narra inoltre di come [[Davide|re Davide]] avesse passato un certo tempo nella desolazione del Paran dopo che [[Samuele (profeta)|Samuele]] era morto; vi avrebbe vissuto [[Agar (Bibbia)|Agar]], schiava egizia con cui [[Abramo]], su richiesta di [[Sara (Bibbia)|Sara]], aveva avuto un figlio, [[Ismaele]]: per gelosia Sara aveva poi fatto scacciare da Abramo madre e figlioletto.
 
Ai primi del [[XX secolo]], il vicario sacerdote Vito Longo, dirigendo personalmente i lavori, ampliò la chiesa con la costruzione delle due navate laterali e del secondo campanile lasciato però incompleto.<ref name=snicola"/> Fu l'unica [[parrocchia]] di Mascalucia fino al 1944, con l'elevazione a rango parrocchiale della [[Chiesa di San Vito Martire]], e il 15 agosto 1986, l'[[Arcivescovo di Catania]] la elevò a [[santuario]].<ref name="santuario">{{cita web|url=http://www3.comunemascalucia.it/index.php/turismo-e-cultura/luoghi-di-culto/244-santuario-della-madonna-della-consolazione.html|titolo=Santuario della Madonna della Consolazione|accesso=27-07-2019}}</ref>
==Geografia==
Il deserto del Paran è oggi la valle di Mecca nello Hijaz (Arabia Saudita) tuttavia gli studiosi biblici ritengono che l'antico deserto di Paran biblico debba trovarsi in una località molto più vicina a Israele. Vi sono tre possibilità:
* Una zona del [[deserto del Negev]] che andava presumibilmente da Beer Karkom fino a Ein Kuderait, nell'area di Cades. Nel suo comprensorio si trovava anche [[Har Karkom]]<ref>[http://i35.tinypic.com/245knio.jpg Foto: il deserto di Paran visto dall'altopiano sommitale di Har Karkom]</ref><ref>[http://i38.tinypic.com/dlkcoo.jpg Foto: il deserto di Paran visto dal santuario di Har Karkom]</ref>, da taluni studiosi considerato il [[Monte Sinai biblico|Monte Sinai della Bibbia]]<ref>[http://www.harkarkom.com/exeg-topogrVERS1.htm Har Karkom and Mount Sinai: Exegesis and Topography]</ref><ref>[http://www.harkarkom.com Mount Sinai has been found: Archaeological discoveries at Har Karkom]</ref>. Le attuali carte topografiche posizionano pertanto il deserto di Paran<ref>[http://i38.tinypic.com/24nloap.jpg Carta topografica: Deserto di Paran]</ref> in [[Israele]], subito a nord del [[Golfo di Aqaba]], tra [[Eilat]] e [[Mitzpe Ramon]], ai piedi del versante meridionale di [[Har Karkom]].<br />
* Una zona nei pressi del monte Sinai, cioè nel sud della penisola. Qui si trova il Wadi Feiran]], chiamato Paran dal geografo antico [[Claudio Tolomeo]]
* Una zona nel nord-ovest dell'Arabia Saudita immediatamente al di là del [[golfo di Aqaba]]
Alla voce ''Paran'' l'[[Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature|Enciclopedia Biblica]] riporta che Paran è in Arabia citando [[Chronicon (Girolamo)|Eusebio e Girolamo]], secondo i cui scritti ''"Paran è nella parte meridionale dell'Arabia, dove si trovano i Saraceni (arabi)"''.
 
==Storia Descrizione ==
Il Santuario della Madonna della Consolazione, è situato in pieno [[centro storico]] di Mascalucia. Della Chiesa originaria sono ancora visibili i resti di un antico [[altare]] oggi posto nella cappella dell'[[abside]].<ref name="descrizione">{{cita web|url=https://digilander.libero.it/gigi_friends/chiesa_madre.htm|titolo=Storia sulla Chiesa Madre di Mascalucia|accesso=27-07-2019}}</ref> La facciata principale, orientata a est, è realizzata in [[muratura]] intonacata di colore chiaro, ed è ripartita in tre grandi settori definiti da quattro [[lesena|lesene]] in [[pietra lavica]] che tracciano la struttura interna a tre navate di tipo [[basilica]]le. In ognuno dei partiti laterali rispettivamente si osservano una [[finestra]] rettangolare a cui fa seguito verso il basso una piccola finestra tonda che risulta come la prima bordata in pietra lavica; in basso infine un grosso [[torrione]] contribuisce a rendere severo tutto l'insieme architettonico.<ref name="descrizione"/>
Gli abitanti e proprietari delle terre del deserto del Paran erano tribù [[Amaleciti|amalechite]]: beduini, seminomadi, armati soltanto con armi leggere, privi di un esercito professionale. Il giorno successivo all'arrivo degli Ebrei, durante l'esodo biblico, gli Amalechiti li attaccarono considerandoli invasori in quanto avevano abbandonato la pista principale - considerata a quel tempo zona franca - e si erano inoltrati su una pista locale con l'intento di colonizzare quelle terre. Ne nacque una violenta battaglia che condusse alla vittoria gli ebrei e al completo sterminio gli Amalechiti (Esodo {{passo biblico|Eso|17,1-14}}).
 
Al centro del prospetto il [[portale]] in pietra lavica, caratterizzato da due colonne basaltiche ed arricchito da [[arabesco|arabeschi]] in tema vegetale e da volute sui [[capitello|capitelli]] e sulle cornici, vi è l'unico accesso alla Chiesa dalla piazza antistante.<ref name="descrizione"/> Il portale d'ingresso è sormontato da una finestra litica, al cui interno è posta una statua della Madonna.<ref name="massa"/> La facciata si chiude in alto con un cornicione sempre in pietra lavica dal quale spicca la [[torre campanaria]] che termina con un'elegante [[guglia]] rivestita di [[mosaico|mosaici]] policromi in [[ceramica]].<ref name="descrizione"/>
==Citazioni bibliche==
"Il bambino [Ismaele] crebbe e fu svezzato e Abramo fece un grande banchetto quando Isacco fu svezzato. Ma Sara vide che il figlio di Agar l'Egiziana, quello che essa aveva partorito ad Abramo, scherzava con il figlio Isacco. Disse allora ad Abramo: «Scaccia questa schiava e suo figlio, perché il figlio di questa schiava non deve essere erede con mio figlio Isacco». La cosa dispiacque molto ad Abramo per riguardo a suo figlio. Ma Dio disse ad Abramo: «Non ti dispiaccia questo, per il fanciullo e la tua schiava: ascolta la parola di Sara in quanto ti dice, ascolta la sua voce, perché attraverso Isacco da te prenderà nome una stirpe. Ma io farò diventare una grande nazione anche il figlio della schiava, perché è tua prole». Abramo si alzò di buon mattino, prese il pane e un otre di acqua e li diede ad Agar, caricandoli sulle sue spalle; le consegnò il fanciullo e la mandò via. Essa se ne andò e si smarrì per il deserto di Bersabea. Tutta l'acqua dell'otre era venuta a mancare. Allora essa depose il fanciullo sotto un cespuglio e andò a sedersi di fronte, alla distanza di un tiro d'arco, perché diceva: «Non voglio veder morire il fanciullo!». Quando gli si fu seduta di fronte, egli alzò la voce e pianse. Ma Dio udì la voce del fanciullo e un angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: «Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del fanciullo là dove si trova. Alzati, prendi il fanciullo e tienilo per mano, perché io ne farò una grande nazione». Dio le aprì gli occhi ed essa vide un pozzo d'acqua. Allora andò a riempire l'otre e fece bere il fanciullo. E Dio fu con il fanciullo, che crebbe e abitò nel deserto e divenne un tiratore d'arco. Egli abitò nel deserto di Paran e sua madre gli prese una moglie del paese d'Egitto." (cfr. Genesi {{passo biblico|Gen|21,8-21}})
 
L'interno è a pianta basilicale con tre [[navata|navate]] a transetto: la navata principale risulta bordata da colonne con capitelli corinzi e si conclude con un abside semicircolare; il soffitto è infine con volta a botte lunettate, decorato con cornicioni e [[stucchi]].<ref name="descrizione"/> In origine la struttura presentava una sola navata, ampliata a tre agli inizi del Novecento.<ref name="massa"/> Il pavimento è in [[marmo]] policromo.<ref name="massa"/>
"Queste sono le parole che Mosè rivolse a tutto Israele oltre il Giordano, nel deserto, nella valle dell`Araba, di fronte a Suf, tra Paran, Tofel, Laban, Cazerot e Di-Zaab." (Deuteronomio {{passo biblico|Deu|1,1}})
 
Al suo interno la chiesa contiene delle opere d'arte di un certo pregio tra cui: la [[balaustra]] dell'altare maggiore con colonnine monolitiche in marmo; quattro altari a scultura ed a intarsio in marmo; il cancelletto della balaustra in legno dorato; il [[pulpito]] e l'[[organo (strumento musicale)|organo]] sempre in legno. Nella Cappella del Sacro Cuore si trovano un altare della Esposizione, in legno dorato, un quadro sopra tavola raffigurante la Madonna delle Grazie attribuita a Pietro Novelli, una tela di Michele Rapisardi raffigurante la Madonna Addolorata, e il dipinto ''L'Estasi di Sant'Antonio'' di Giuseppe Consoli Guardo.<ref name="santuario"/>
"Gli Israeliti partirono dal deserto del Sinai secondo il loro ordine di marcia; la nube si fermò nel deserto di Paran." (Numeri {{passo biblico|Num|10,12}})
 
== Note ==
"Maria dunque rimase isolata, fuori dell'accampamento sette giorni; il popolo non riprese il cammino, finché Maria non fu riammessa nell'accampamento. Poi il popolo partì da Caserot e si accampò nel deserto di Paran. Il Signore disse a Mosè: «Manda uomini a esplorare il paese di Canaan che sto per dare agli Israeliti. Mandate un uomo per ogni tribù dei loro padri; siano tutti dei loro capi». Mosè li mandò dal deserto di Paran, secondo il comando del Signore; quegli uomini erano tutti capi degli Israeliti." (Numeri {{passo biblico|Num|12:15,13:3}})
 
"Alla fine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione del paese e andarono a trovare Mosè e Aronne e tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, a Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti del paese." (Numeri {{passo biblico|Num|13:25,13:26}})
 
"Samuele morì, e tutto Israele si radunò e lo pianse. Lo seppellirono presso la sua casa in Rama. Davide si alzò e scese al deserto di Paran." (I libro di Samuele {{passo biblico|1 Sam|25,1}})
 
"Essi partirono da Madian e andarono a Paran; presero quindi con sé degli uomini di Paran e giunsero in Egitto dal Faraone, re d'Egitto, il quale diede a Hadad una casa, gli assicurò il sostentamento e gli diede anche terreni." (I libro dei Re {{passo biblico|1 Re|11,18}})
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlateBibliografia ==
*{{cita libro | autore= M. G. Pesce | titolo= Mascalucia. Vicende, monumenti, curiosità. | anno= 1998| editore= Maimone|città= Catania}}
*[[Esodo (racconto biblico)]]
*[[Har Karkom]]
*[[Monte Sinai biblico]]
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web |1=http://www.baseinstitute.org/images/mtsinai_documents/18.pdf |2=The BASE Institute, ''What do the most ancient sources say about the ___location of historical Mt. Sinai'', 2000, Colorado Springs, Colorado |urlmorto=sì }}
 
{{coord|30|18|15|N|34|46|36|E|region:IL_type:mountain|display=title}}
 
[[Categoria:DesertiChiese d'Israeledi Mascalucia]]
[[Categoria:Luoghi dell'Antico Testamento]]